È tempo di tornare a lavoro per
Drew Goddard che è reduce da un paio di anni di
grandi successi, a partire dal piccolo schermo, dove ha firmato la
serie NetflixDaredevil, fino al
grande schermo che lo ha premiato con una nomination agli Oscar per
la migliore sceneggiatura di Sopravvissuto – The
Martian.
Adesso Goddard
torna alla regia, dopo l’esordio vincente con l’horror
Quella Casa nel Bosco, e si dedica a un progetto
per ora ancora avvolto nel mistero: BadTimes at El Royale.
ThePlaylist riferisce che si tratterà di
un “thriller con elementi di horror o fantascienza”.
Drew Goddard ha scritto anche la sceneggiatura che
è stata mostrata a pochissime persone, per adesso.
Vi terremo aggiornati sugli
sviluppi.
Trai progetti futuri di
Goddard ci sono Deadpool 2, a cui
lavorerà come sceneggiatore, e due film soltanto annunciati,
Robopocalypse e The Sinister Six
di cui non abbiamo alcun dettaglio, per il momento.
Drew Goddard,
sceneggiatore, produttore e regista nominato all’Oscar per lo
script di The Martian- Ilsopravvissuto, sta lavorando a un nuova
sceneggiatura tratta dal romanzo Nevermoor:The trials of Morrigan Crow, scritto da
Jessica Townsend.
Morrigan Crow è maledetta. Essendo
nata di sera, il giorno più sfortunato per nascere, è accusata di
ogni disgrazia, dalle grandinate agli attacchi di cuore. La
maledizione che incombe su di lei è che è destinata a morire alla
mezzanotte del suo undicesimo compleanno. Mentre attente il suo
destino appare uno strano uomo chiamato Jupiter Noth. Inseguito da
cani neri e da oscuri cacciatori a cavallo, salva Morrigan
portandola nella città segreta e magica di Nevermoor. Qui Morrigan
scopre che l’ha scelta affiché lei combatta per un posto
nell’organizzazione più prestigiosa della città: The Wundrous
Society. Per ottenerlo, Morrigan deve affrontare quattro difficili
e pericolose prove contro centinaia di bambini dotati di talenti
straordinari che Morrigan non ha. Per salvarsi deve trovare una
strategia per superare le prove o lascerà la città andando incontro
al suo destino di morte.
Bambina prodigio, Drew
Barrymore ha iniziato a recitare molto presto,
affermandosi come astro nascente dell’industria. Nei primi anni
della sua carriera partecipa infatti ad alcuni celebri film, e se
anche conosce un fase d’arresto per via della sua turbolenta vita
privata, la Barrymore ha dimostrato di poter risorgere dalle
proprie ceneri, reinventandosi e divenendo una figura
particolarmente autoriale a Hollywood. Ecco 10 cose che non
sai su Drew Barrymore.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Drew Barrymore: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo
all’età di 5 anni con il film Stati di allucinazione
(1980), con William
Hurt, per poi diventare estremamente popolare per il
suo ruolo in E.T. –
L’extraterrestre (1982). Negli anni successivi continua ad
affermare la propria fama con titoli come L’occhio del
gatto (1985), Lontano da casa (1989), La mia
peggiore amica (1992), Bad Girls (1994), Batman
Forever (1995), Tutti dicono I Love You (1996),
Scream (1996), Prima o poi me lo sposo (1998),
Mai stata baciata (1999), Charlie’s Angels
(2000), con Cameron
Diaz,Donnie Darko (2001), con Jake
Gyllenhaal,Confessioni di una mente
pericolosa (2002), Duplex (2003), di Danny
DeVito, 50 volte il primo
bacio (2004), La verità è che non
gli piaci abbastanza (2009), Whip It (2009),
Qualcosa di
straordinario (2012), Insieme per
forza (2014), con Adam
Sandler, e Miss You Already (2015).
9. È stata protagonista
anche per la televisione. Negli ultimi anni l’attrice è
diventata nota grazie ad alcuni ruoli televisivi. Assente sul
piccolo schermo dagli anni Novanta, la Barrymore vi torna a
recitare per il film Grey Gardens – Dive per sempre
(2009), con cui ottiene un Golden Globe. Successivamente ottiene
popolarità con il personaggio di Sheila Hammond nella serie
Santa Clarita
Diet, dove recita dal 2017 al 2019.
8. È un’affermata
produttrice. Tra le principali attività ricoperte
dall’attrice vi è anche quella della produzione. La Barrymore
ricopre per la prima volta tale ruolo nel 1999 con il film Mai
stata baciata, per poi produrre anche i film Charlie’s
Angels, Donnie Darko, Charlie’s Angels – Più che mai, Duplex,
L’amore in gioco, La verità è che non gli piaci abbastanza, e
Whip It, tutti film per i quali ha anche recitato. Ha poi
prodotto anche le serie Charlie’s Angels, Tough Love e
Santa Clarita Diet.
Drew Barrymore è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 13,2 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie che
la ritraggono durante sue attività quotidiane, ma anche immagini
promozionali dei suoi progetti da interprete. Particolarmente
presenti sono anche i post dedicati alla sua linea di prodotti di
bellezza.
Drew Barrymore: i suoi figli
6. Ha avuto figli
dall’ultimo matrimonio. Nel corso della sua vita l’attrice
è stata sposata per tre volte, ma solo con l’ultimo marito, Will
Kopelman, ha avuto dei figli. Nel 2012 e nel 2014 nascono infatti
le sue due bambine, e anche se poi la Barrymore ha annunciato il
divorzio nel 2016, è rimasta legata al marito da buoni rapporti per
poter crescere insieme le due figlie.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Drew Barrymore in Scream
5. Le era stato offerto il
ruolo della protagonista. Per il film horror
Scream, alla Barrymore era stato proposto di ricoprire il
ruolo di Sidney Prescott, personaggio protagonista del film.
Tuttavia, in modo anche sorprendente, l’attrice rifiutò la parte
preferendo quella di Casey Becker, personaggio che si vede a inizio
film e che viene ucciso dopo pochi minuti. L’attrice era infatti
convinta che se lei, con la sua notorietà, avesse ricoperto quel
personaggio destinato ad uscire presto di scena, il pubblico
avrebbe pensato che il film sarebbe stato ricco di
imprevedibilità.
4. Ha spaventato un reale
poliziotto. Nella sua scena a inizio film, l’attrice
in preda al panico compone il numero della polizia in cerca di
aiuto. Chi di dovere, tuttavia, dimenticò di staccare il
collegamento del telefono, e ciò portò ad una reale chiamata alle
forze dell’ordine. Un operatore della polizia all’altro capo del
telefono, dunque, sentì le grida della Barrymore, credendo di
ascoltare un vero omicidio in diretta.
Drew Barrymore in E.T.
3. Fu sgridata erroneamente
dal regista. Durante una giornata di riprese del film,
l’attrice, che all’epoca aveva sette anni, continuava a scordare le
proprie battute. Annoiato dalla situazione, il regista
Steven Spielberg la sgridò alzando la voce. Più
tardi venne però a sapere che la bambina aveva la febbre e per
quello non riusciva ad essere concentrata. Scusatosi più volte, le
permise di andare a casa per riprendersi.
2. Aveva problemi con il
pupazzo dell’alieno. L’attrice ha più volte ricordato di
aver vissuto diversi piccoli disagi nel rapportarsi con il pupazzo
che dava le sembianze al personaggio dell’alieno protagonista. La
Barrymore era infatti turbata dai piedi del personaggio, da cui
fuoriuscivano diversi cavi per l’elettricità, mentre data la
distanza tra i due occhi dell’extraterrestre trovava faticoso
guardarlo in entrambi, finendo con lo sceglierne uno solo.
Drew Barrymore: età e altezza
1. Drew Barrymore è nata a
Culver City, in California, Stati Uniti il 22 febbraio
1975. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.
Drew Barrymore
affiancherà Adam Sandler nel suo prossimo film,
ancora senza titolo. Il progetto, il cui regista dovrebbe essere
Frank Coraci, altro collaboratore storico di
Sandler, è stato avviato dopo che lo stesso attore ha per il
momento accantonato l’idea di portare sugli schermi la commedia
western The Ridiculous Six.
Basato su una sceneggiatura firmata
da Ivan Menchell e Clare Sera, il
film sarà incentrato su una coppia che, dopo un disastroso
appuntamento al buio, finirà per ritrovarsi in un resort per
famiglie, assieme ai figli avuti dai propri matrimoni
precedenti.
Sandler e Barrymore hanno già
recitato assieme in Prima o poi me lo
sposo e 50 volte il primo bacio.
Correva l’estate del 1982 quando
Drew Barrymore ha vestito i panni di
Gertie, la piccola sorellina del protagonista,
Elliot (interpretato da Henry Thomas),
nel grande classico
E.T. l’extra-terrestre. Quest’anno, quarant’anni dopo
l’uscita, l’attrice si prepara a celebrare l’occasione insieme alle
due figlie e a
Steven Spielberg, che fin dall’infanzia si è rivelato
come un padre.
Per l’attrice è un momento molto
importante perché le figlie hanno quasi la sua stessa età quando il
film è uscito per la prima volta sugli schermi, ed è stato proprio
Spielberg a far notare questa coincidenza.
Ecco come Drew Barrymore si
prepara a festeggiare i 40 anni del grande classico
In una recente intervista concessa
a People, Drew Barrymore ha dichiarato: “Steve è
come una grande figura paterna per me. Quando mi ha detto:” non
possiamo perderci questa occasione con le tue figlie”, io ero
totalmente d’accordo. Tutto questo è molto emozionante, chiude un
cerchio. Frankie e Olive hanno più o meno la stessa età che avevo
io quando E.T. è uscito. Frankie ha proprio quell’età, 7 anni,
mentre Olive, 9. Loro amano Steven”.
Se nel 2002, in occasione del
ventesimo anniversario, il film era stato ripubblicato con
l’aggiunta di effetti speciali e altri contenuti extra, quest’anno
i festeggiamenti sembrano essere ben diversi, molto più intimi e
raccolti. Nonostante ciò a Giugno, i fan si uniranno sicuramente
alla celebrazione, insieme a Barrymore e
Spielberg.
Di cosa parla il grande classico
E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg
La vicenda ha inizio in una foresta
californiana, quando un gruppo di alieni sono costretti alla fuga
perché, braccati da agenti governativi statunitensi. Durante la
frettolosa dipartita, dimenticano un loro compagno, ritrovato da
Elliot, un ragazzino che vive nella periferia di Los Angeles, che
grazie alla complicità della sorellina Gertie, riuscirà a
nasconderlo dagli adulti.
E.T.
l’extra-terrestre deve tornare a casa perché, malato
e bisognoso di cure. I nostri protagonisti per aiutarlo, cercano di
mettersi in contatto con i suoi compagni, ma purtroppo con scarsi
risultati. Vengono scoperti da alcuni scienziati e per il povero
alieno sembra non esserci alcuna speranza.
Nulla è perduto, infatti grazie
alla notizia dell’imminente arrivo di alcuni loro, la situazione si
capovolge. L’alieno, riesce a raggiungere la foresta in cui era
stato abbandonato e qui ad attenderlo la navicella lo riporterà a
casa.
Secondo una recente dichiarazione di
Karl Urban, a dirigere Dredd, il
film uscito nel 2012 che portava sul grande schermo il personaggio
dei fumetti ideato da John Wagner e Carlos
Ezquerra, sarebbe stato Alex Garland.
Il regista, attivo come
sceneggiatore (suoi gli script di 28 giorni dopo,
Sunshine e Non Lasciarmi), aveva
firmato la regia con Ex Machina nel 2015, finora
accreditata come suo debutto dietro la macchina da presa; eppure le
parole dell’attore lasciano intendere che non sia affatto così e
che Garland abbia effettivamente diretto un altro film precedente a
questo.
“Una parte enorme del successo
di Dredd è effettivamente dovuta al lavoro di Alex Garland e ciò
che molte persone non capiscono è che Alex Garland in realtà ha
diretto quel film.“, ha confessato Urban, tra i protagonisti
della pellicola.
In via ufficiale, sui titoli di coda
di Dredd il nome di Garland appariva fra i
produttori e sceneggiatori, mentre la regia era stata affidata
a Pete Travis.
L’ultimo lavoro di Alex Garland
invece, Annientamento, arriverà il 12
Marzo disponibile in streaming su Netflix.
Dredd 3D del
2012 non ha avuto un buon riscontro al box office, ma, come spesso
capita, il passa parola e i risultati dell’home video hanno fatto
invocare a gran voce un sequel che per poco non ha visto la
luce.
Arriva adesso notizia che al posto
di un film che seguirà le vicende del film principale, il
produttore Adi Shankar ha messo in cantiere uno
spin off, per il quale ha già realizzato in segreto una mini serie
in sette puntate.
La mini serie, che non è
ufficialmente correlata con il film originale, si intitola
Dark Judges e sarà diffusa probabilmente
via web.
Dredd è un
film del 2012 diretto da Pete Travis. La
pellicola, prodotta da DNA Films, è il secondo adattamento
cinematografico tratto dall’omonimo personaggio dei fumetti ideato
nel 1977 da John Wagner e Carlos
Ezquerra. Inedito in Italia, il film è stato distribuito
anche in 3-D.
Dello stesso fumetto era già stato
tratto il film Dredd – La legge sono io
(1995) interpretato da Sylvester Stallone. Questo
secondo adattamento è inteso ad essere maggiormente fedele al
fumetto originale.
Il remake di
Dredd del 2012 con protagonista
Karl Urban ha guadagnato fan e credibilità solo
successivamente, con la versione home video e con il
passaparola degli appassionati. Il film, all’uscita, non è stato
molto considerato, ma ha trovato la sua nicchia poi e addirittura
la possibilità, non del tutto ancora smentita, che si possa
raggiungere un accordo per il sequel.
Parlando del primo film, scritto da
Alex Garland (Ex Machina), il produttore
Adi Shankar, trai principali promotori di un
sequel, ha raccontato dei retroscena interessanti in merito alla
produzione del film.
“Nella prima sceneggiatura del
film, Alex Garland aveva inserito Judge
Death nello script, ma la Fox, che all’epoca finanziava il
progetto, decise di eliminare il personaggio. Secondo loro era
importante creare prima un po’ di botti ed effetti per poi passare
al metafisico.”
Quando venne rilasciato nel 2012,
Dredd – Il giudice dell’apocalisse venne accolto
molto bene dalla critica; tuttavia, la pellicola non ottenne
risultati eclatanti al botteghino americano, tant’è che in Italia
venne rilasciata direttamente in home video soltanto nel 2019.
Eppure, negli anni il film è riuscito a costruirsi la fama di
piccolo cult, tant’è che i fan non hanno mai smesso di chiedere un
sequel.
Nel 2017 venne annunciato lo
sviluppo della serie Judge Dredd: Mega-City One,
ma da allora non ci sono stati grandi aggiornamenti in merito al
progetto. Per molto tempo si è parlato del fatto che Karl Urban, interprete di Joseph Dredd nel
live action del 2012, avrebbe potuto riprendere l’iconico ruolo
nello show. La star di The Boys ha fatto un incredibile lavoro con il
personaggio, ed è alquanto difficile immaginare un altro attore che
possa raccoglierne l’eredità, indipendentemente da dove le
avventure di Dredd continueranno, se sul grande o sul piccolo
schermo.
Adesso, durante una recente
intervista con Screen Geek,
è stato proprio Urban ha commentare la possibilità di tornare nei
panni del Giudice in Mega-City One: “È ancora troppo presto per
entrare nello specifico della questione, ma posso dire che mi
piacerebbe tornare a far parte di quel mondo e raccontare altre
storie di Dredd. In quell’universo ci sono davvero una miriade di
storie fantastiche. Penso che con Jason Kingsley e il suo team
l’eredità di Dredd sia in ottime mani.”
Karl Urban sulla possibilità di
tornare nei panni di Dredd: “Sarebbe un’esperienza
gratificante.”
L’attore ha poi aggiunto: “Se
dovessi avere l’opportunità di lavorare con quei ragazzi, puoi
scommetterci che non me la farò scappare. Penso che sarebbe
un’esperienza davvero ricca e gratificante, non solo per noi, per
collaborare, ma anche per i fan. Se accadesse davvero, sarebbe
fantastico. Se non dovesse accadere – e i motivi potrebbero essere
diversi -, auguro loro il meglio e non vedo l’ora di vedere cosa
faranno.”
Dredd – Il Giudice
dell’Apocalisse è uscito nelle sale cinematografiche
statunitensi il 21 settembre 2012, mentre in Italia la pellicola è
rimasta inedita fino alla distribuzione diretta per il mercato home
video a partire dal 28 agosto 2019. Il film, diretto da
Pete Travis e Alex
Garland, è stato accolto molto positivamente dalla critica
e dai fan, nonostante al box office – a fronte di un budget di 50
milioni di dollari – ne abbia guadagnati soltanto 41 milioni.
Vi avevamo parlato
qualche mese fa di Dredd 3D con
protagonista Karl Urban. Il film, uscito al cinema
negli USA nel 2012, è stato un flop al botteghino, ma in Home Video
ha avuto tutt’altra fortuna, raccogliendo parecchi consensi e
discreti incassi, e dopo questi risultati il protagonista era possibilista.
Di recente i fan del film hanno
lanciato una petizione che ha già raccolto 100.000
firme in cui si chiede a gran voce un sequel. Venuto a conoscenza
di questa cosa, Urban ha mandato un messaggio ai fan,
ringraziandoli per il supporto. “A nome di tutte le persone
coinvolte vi comunico che siamo duramente a lavoro per portarvi
Dredd 2” ha dichiarato l’attore. Ecco a seguire il video:
Il film del 2012 è basato sullo
stesso personaggio dei fumetti, ideato nel 1977 da John
Wagner e Carlos Ezquerra, che già nel
1995 fu da ispirazione per Dredd – la legge sono
io, con protagonista Sylvester
Stallone.
È dal debutto di
Dredd nel 2012 che i fan chiedono a gran
voce un sequel che veda nuovamente Karl Urban
interpretare l’omonimo personaggio dei fumetti creato da John
Wagner e Carlos Ezquerra. Adesso, in occasione di una
recente apparizione alla convention del C2E2 di Chicago, la star di
The Boys ha
ribadito il suo interesse nel tornare ancora una volta nei panni
del Giudice.
Il futuro del personaggio è ancora
incerto: non ci sono piani ufficiali per un eventuale sequel; pare
invece che sia in sviluppo una serie tv. Anche se Urban non dovesse
essere coinvolto, l’attore ha ammesso di amare a tal punto il
personaggio che qualsiasi nuova iterazione dello stesso sarebbe ben
accetta. Interpellato da un fan a proposito di un ipotetico sequel
(via ComicBook), Urban ha
spiegato:
“Ascolta, mi piacerebbe davvero
farlo. Credo di essere un disco rotto ormai, lo ripeto sempre. Ma
non so se accadrà davvero. Penso che la Rebellion, che detiene i
diritti su Dredd, stia sviluppando qualcosa col titolo ‘Mega-City
One’. Sarebbe molto bello vedere qualcosa in più di Dredd, con o
senza di me. Sono un grandissimo fan del personaggio e so che
esistono storie veramente fantastiche. Mi piacerebbe vederle. E
sono certo che un giorno accadrà. È soltanto una questione di
tempo.”
Dredd – Il Giudice
dell’Apocalisse è uscito nelle sale cinematografiche
statunitensi il 21 settembre 2012, mentre in Italia la pellicola è
rimasta inedita fino alla distribuzione diretta per il mercato home
video a partire dal 28 agosto 2019. Il film è stato accolto molto
positivamente dalla critica e dai fan, nonostante al box office – a
fronte di un budget di 50 milioni di dollari – ne abbia guadagnati
soltanto 41 milioni.
Di seguito la sinossi ufficiale del film:
“America del futuro, la
metropoli Mega City è invasa dal caos e dalla criminalità. Le forze
dell’ordine, i Giudici, possiedono 3 poteri: arrestare, giudicare e
giustiziare. Dredd (Karl Urban) è il giudice supremo chiamato a
risolvere l’ultimo dei tanti problemi che flagella la città: una
droga pericolosa che fa vivere la realtà ad una frazione della sua
velocità normale, la “Slo-Mo”. Durante l’addestramento del giudice
Anderson (Olivia Thirlby) i due vengono a conoscenza di un delitto
in un quartiere dove i colleghi non osano minimamente entrare, una
cittadella costruita su 200 piani d’altezza sotto il controllo
della signora della droga Ma-Ma (Lena Headey) e del suo spietato
clan. Mentre il numero dei caduti aumenta Dredd e Anderson si
trovano senza via d’uscita ed in lotta contro le probabilità di una
loro sopravvivenza.”
Sarà un’edizione limitata a 500
copie quella di Dredd – La legge sono, il film del
1995 di Danny Cannon con Sylvester Stallone, che i
fan hanno chiesto di pubblicare per la prima volta in
Blu-Ray Disc. Grazie a
START UP!, il servizio di crowdfunding di CG
Entertainment, sarà possibile editare per la prima volta
in assoluto in alta definizione da nuovo master HD la versione
italiana del film con Stallone: c’è tempo fino al 22
dicembreper raggiungere l’obbiettivo di 300 copie
pre-acquistate e mandare così in stampa l’edizione
limitata (500 pezzi), numerata,
con una fan art card da collezione e il
nome di tutti i fan pubblicati nella
confezione.
Il film, ispirato al celebre
fumetto creato da John Wagner e Carlos Ezquerra, si avvalse di un
grande budget di produzione e nomi di primo livello, come
Gianni Versace per la realizzazione dei costumi e
i The Cure per la colonna sonora, ma non ebbe
grande fortuna al box office. Nel tempo Dredd è diventato un vero e
proprio cult degli anni ’90, ed è per questo
motivo che, a seguito delle numerose richieste dei fan, CG ha
deciso di sviluppare un progetto di crowdfunding.
SINOSSI. In un mondo sconvolto
da un’umanità sempre più violenta, riunita in enormi megalopoli, i
nuovi guardiani della legge sono insieme poliziotti, giudici e
giustizieri. Tra loro dilaga la corruzione, ma Joseph Dredd,
impavido e inflessibile, è pronto a combattere per un futuro di
giustizia. Il suo rispetto per le regole gli procura molti nemici,
pronti a tessere complotti alle sue spalle…
Gli ultimi anni di cinema ci hanno
dimostrato quanto i personaggi dei fumetti e le loro storie possano
essere fonte di grande fascino anche sul grande schermo. Al di là
dei supereroi della Marvel o della DC, sono numerosi i
casi di adattamenti di questo tipo, risalenti anche a ben prima che
i cosiddetti cinecomic diventassero una solida realtà. Un
brillante esempio, criticato alla sua uscita ma divenuto con il
tempo un cult, è il film Dredd – La legge sono
io (qui la recensione). Uscito al
cinema nel 1995 per la regia di Danny Cannon,
questo si è affermato come un avvincente thriller di
fantascienza.
Ambientato in un futuro distopico,
il film ha per protagonista il Giudice Dredd, personaggio dei
fumetti ideato nel 1977 da John Wagner e
Carlos Ezquerra. Questo nacque come satira della
società contemporanea e come denuncia al continuo aumento di potere
dei corpi di Polizia nello stato moderno democratico. Attraverso la
distopia e la fantascienza, dunque, si raccontavano risvolti
preoccupanti della società, elementi poi riprodotti fedelmente
anche nel film. Importante fu però anche l’aspetto estetico, per
cui venne chiamato il noto stilista Gianni Versace
a contribuire al look dell’abito del protagonista.
Come anticipato, Dredd – La
legge sono io si rivelò però un insuccesso al box office, e
venne da alcuni definito come il peggior film nella carriera di
SylvesterStallone, qui
protagonista. Negli anni ha però raggiunto lo status di cult,
dimostrando ancor più attuale oggi su determinati argomenti
rispetto al periodo della sua uscita. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Dredd – La legge sono io: la trama del film
Ambientato nel 2080, in un’epoca
dove il clima e l’ambiente sono profondamente stati danneggiati a
causa di diverse guerre nucleari, il mondo è ora un luogo lugubre e
deserto, rinominato “Terra Maledetta”. La maggior parte dei pochi
abitanti sopravvissuti si ammassa in alcune gigantesche megalopoli,
dove vengono instaurate delle società violente e corrotte. Una di
queste è Megacity, sorta dove un tempo sorgeva l’antica città di
New York. La legge degli uomini, ormai non più efficace nel
debellare il crimine, viene quindi sostituita da una nuova e
violenta organizzazione di controllo e d’ordine.
Questa è rappresentata dai
“Giudici”, i quali oltre a catturare coloro che si sono macchiati
di crimini, possono giudicarli, condannarli ed eseguire le condanne
stesse. Tra i più validi Giudici vi è Joseph
Dredd, il quale però si vede incastrato in un omicidio che
non ha commesso. Rischiando di essere a sua volta giudicato e
condannato alla pena capitale, l’uomo dovrà intraprendere una
caccia al vero colpevole, dimostrando la propria innocenza prima
che sia troppo tardi. Mentre il Giudice Fargo
tenta di aiutare Dredd, quest’ultimo arriva a scoprire la presenza
di membri della Corte Suprema nel complotto contro di lui. Qualcosa
di più grande e minaccioso si agita però nell’ombra.
Dredd – La legge sono io: il cast del film
Per interpretare il ruolo del
Giudice Dredd, erano stati considerati gli attori Arnold Schwarzenegger e
Sylvester Stallone. Ad
avere la meglio fu però quest’ultimo, che pur non avendo mai
sentito parlare del personaggi prima, si disse particolarmente
interessato al ruolo ed alle sue implicazioni politiche. L’attore
non era però del tutto soddisfatto della sceneggiatura e diede vita
ad accesi scontri con il regista affinché parti di questa venissero
riscritte. I due avevano infatti una visione diversa del progetto.
Stallone desiderava dar vita ad una commedia d’azione, mentre
Cannon aspirava ad un’atmosfera più cupa e violenta. Alla fine,
anche il finale venne modificato per compiacere l’attore.
Tra gli antagonisti del film si
ritrova invece l’attore Armand Assante, nei panni
dello spietato Giudice Rico, mentre Jurgen
Prochnow è Griffin, capo della Corte Suprema. L’attore
Rob Schneider interpreta l’informatico Herman
Fergy Ferguson. Il ruolo era inizialmente stato offerto al premio
Oscar Joe Pesci, ma
questi rifiutò, portando così alla scelta di Schneider. L’attrice
Diane Lane è presente nei panni del Giudice
Hershey, eseguendo da sé molti dei propri stunt, mentre
Joanna Miles è il Giudice Evelyn McGruder. Di
particolare importanza è la presenza dell’attore svedese
Max vonSydow, nei panni del
Giudice Fargo. Nel film è poi presente anche l’attore
EwenBremner, noto per essere
stato Spud in Trainspotting, qui nei panni di Junior
Angel.
Dredd – La legge sono io:
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Dredd – La legge sono
io è infatti disponibile nel catalogo di
Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di sabato 21 maggio alle ore
00:50 sul canale Rete 4.
Dredd – La Legge sono
io è un film di fantascienza del 1995 diretto da
Danny Cannon e nel cast
protagonisti Sylvester
Stallone, Armand Assante, Rob Schneider, Diane Lane, Max Von
Sydow, Joanna Myles
Trama: Nel
classico futuro lontano-ma-non-troppo, la Terra è ridotta a un
deserto nucleare nel quale sopravvivono poche megalopoli, in cui i
superstiti vivono ammassati e sottoposti al dominio della casta dei
Giudici, che assommano in sè le prerogative di poliziotto,
giuria e boia, eseguendo le pene – spesso capitali – sul posto, in
genere in modo sommario e sbrigativo.
In questo scenario si muove
il Giudice Joseph Dredd, vittima di una serie di macchinazioni, che
lo porteranno prima a essere accusato di un crimine non commesso e
successivamente a scoprire una sconvolgente verità sulla sua stessa
esistenza, per poi tornare alla riscossa, riabilitarsi e mettere in
luce le crepe di un sistema che, nato per impedire a quel poco di
società ‘civile’ rimasto di cadere nell’anarchia, si è rapidamente
trasformato in un regime dittatoriale.
Analisi – Dredd – La
Legge sono io uscito in Italia col solito,
discutibile sottotitolo (La legge sono io appare citare il titolo
del quasi omonimo western con protagonista Burt
Lancaster) appartiene alla categoria dei film ispirati a
fumetti usciti prima dell’esplosione del genere tra la fine degli
anni ’90 e l’inizio del decennio successivo.
Poco conosciuto qui da noi,
Judge Dredd è in effetti un personaggio
dall’importanza capitale nella storia del fumetto
pseudo-supereroistico. Nato alla fine degli anni ’70 sulle pagine
della rivista britannica 2000 AD (che nel corso degli anni ha
tenuto a battesimo autori del calibro di Alan Moore, Neil
Gaiman, Garth Ennis e Grant Morrison), Judge Dredd è
un personaggio che viola molti dei principi del supereroe ‘senza
macchia e senza paura’: un uomo violento adatto a tempi violenti,
al servizio di un regime autoritario e dittatoriale, ma non per
questo privo di propri principi morali che lo portano
talvolta a scontrarsi col sistema di cui fa parte.
Dredd – La Legge sono
io
I creatori del
personaggio, lo scrittore John Wagner e il disegnatore Carlos
Ezquerra, prendono spunto dal futuro distopico in cui sono
ambientate le gesta del loro ‘antieroe’ per riflettere sulle
storture e sui rischi di deriva autoritaria delle democrazie
occidentali: una visione che si sarebbe ulteriormente accentuata
con l’avvento al potere della Thatcher e che per certi versi rende
Judge Dredd un antesignano di capolavori come
Watchmen e V for Vendetta di
Alan Moore, o Il Ritorno del Cavaliere
Oscuro di Frank Miller.
Un personaggio con una storia di
tutto rispetto, e soprattutto con un posto ben preciso nella storia
dei ‘comics’ : alla luce di tutto ciò, il trattamento riservatogli
nel film appare abbastanza misero, riducendosi a poco più
dell’ennesima occasione offerta a Sylvester Stallone per gonfiare i muscoli e
recitare la parte dell’eroe senza paura,che vive il classico
percorso di caduta e rinascita.
La regia di Dredd – La
Legge sono io è affidata a Danny Cannon, per il quale
Dredd, assieme A Young Americans, resta il titolo più significativo
di un curriculum piuttosto scarno.
Il cast assembla volti più o meno
noti: Armand Assante nel ruolo del cattivo di
turno, in quello degli alleati del protagonista Rob
Schneider e Diane Lane (quest’ultima coi tipici risvolti
sentimentali)
senza negarsi il ‘pezzo da 90’
tipico di queste occasioni, stavolta nelle fattezze di Max
Von Sydow. Il tutto all’insegna di caratteri
stereotipati e di uno svolgimento consunto e prevedibile, nel quale
poco o nulla è rimasto dello spirito dell’originale cartaceo.
Non a caso, del resto, il
Judge Dredd presentato nel film è stato totalmente
disconosciuto dal creatore del personaggio John Wagner, e
naturalmente anche dei lettori, rendendo il film uno dei peggiori
adattamenti da fumetto che si ricordino. Non migliore è stata
l’accoglienza al botteghino (113,5 milioni di dollari l’incasso
complessivo a livello mondiale), anche nei confronti di Stallone,
che per l’interpretazione ha ricevuto una nomination al Golden
Rabsperry Awards per la peggiore interpretazione.
Dredd, nel 2012 arriva il
remake
Nel settembre 2012 , puntando
sull’attuale successo del genere, è uscita nelle sale
americane una nuova versione cinematografica del personaggio, per
la regia di Pete Travis e l’interpretazione di
Keith Urban. L’accoglienza è stata decisamente
migliore rispetto al suo predecessore, sebbene l’essere vietato ai
minori di 18 anni negli USA ne ha limitato le potenzialità
commerciali; tuttavia ciò ha permesso di rendere il personaggio
molto più vicino all’originale rispetto al predecessore,
conquistandogli giudizi molto più positiva sia dalla critica che
degli appassionati.
Gli ultimi anni di cinema ci hanno
dimostrato quanto i personaggi dei fumetti e le loro storie possano
essere fonte di grande fascino anche sul grande schermo. Al di là
dei supereroi della Marvel o della DC,
sono numerosi i casi di adattamenti di questo tipo, risalenti anche
a ben prima che i cosiddetti cinecomic diventassero una
solida realtà. Un brillante esempio, criticato alla sua uscita ma
divenuto con il tempo un cult, è il film del 1995
Dredd – La legge sono io. Nel 2012 è poi stato
realizzato un reboot, diretto da Pete Davis,
dal titolo Dredd – Il giudice dell’apocalisse, che
ha riportato il personaggio sul grande schermo.
Ambientato in un futuro distopico,
il film ha per protagonista il Giudice Dredd, personaggio dei
fumetti ideato nel 1977 da John Wagner e
Carlos Ezquerra. Questo nacque come satira della
società contemporanea e come denuncia al continuo aumento di potere
dei corpi di Polizia nello stato moderno democratico. Attraverso la
distopia e la fantascienza, dunque, si raccontavano risvolti
preoccupanti della società, elementi poi riprodotti fedelmente
anche nel primo film realizzato. Questo secondo, scritto
da Alex Garland (Ex
Machina,
Annientamento, Civil War),
si caratterizza invece per la presenza di toni più cupi, una
maggiore violenza, un approccio più realistico e il minor spazio
concesso alla satira.
Apprezzato da critica e pubblico,
Dredd – Il giudice dell’apocalisse è diventato
negli anni un film cult, con un nutrito seguito di fan che ancora
oggi sperano nella realizzazione di un sequel. Per gli amanti del
genere è dunque un film imperdibile, ma prima di intraprendere una
visione del film sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ambientato in un futuro
postapocalittico, nel quale gli Stati Uniti sono ridotti ad una
landa devastata e radioattiva, Mega City è un agglomerato urbano
abitato da circa 800 milioni di persone. La legge, in questo luogo
infernale, è rappresantata dai “Giudici”, un corpo di forze
speciali con l’autorità di poter ricercare i criminali ed emettere
la loro sentenza seduta stante. Tra i più temuti tra questi vi è
Joseph Dredd, un imperturbabile giudice che non si
fa scrupoli nel perseguire la giustizia. Data la sua esperienza, a
lui viene affidato il compito di valutare la recluta
Cassandra Anderson.
La ragazza non sembra soddisfare
tutti i requisiti necessari per far parte dell’Accademia che forma
i Giudici, ma a cui si è voluto comunque concedere un’opportunità.
Nel mentre, vengono ritrovati alcuni cadaveri contrassegnati dalla
firma di Madeline Madrigal, una spietata
assassina ancora a piede libero. Per Dredd e Cassandra ha dunque
inizio la caccia, durante la quale, però, emergeranno una serie di
verità inaspettate. Cassandra, infatti, è ben più che una semplice
umana e ben presto Dredd scoprirà di dover compiere delle scelte
estremamente difficili anche per un giudice come lui.
Il cast di attori del film
Ad interpretare il personaggio che
fu di Sylvester Stallone vi è
qui l’attore Karl Urban.
Egli è stato fin da subito affascinato da Dredd e dal fatto che
interpretarlo significava recitare costantemente con il volto
coperto dall’elmetto. Per lui fu dunque importante imparare a
trasmettere emozioni senza l’uso delle espressioni facciali.
Per poter dar vita ad una miglior
interpretazione del celebre personaggio dei fumetti, Urban ha
inoltre affermato di non essere mai uscito dal personaggio, neanche
nelle pause tra una ripresa e l’altra. Questa scelta lo ha pertanto
portato a mantenere una grande serietà e nessuno lo ha mai visto
sorridere sul set.
Accanto a lui, nei panni di
Cassandra, vi è l’attrice Olivia Thirlby. Per
interpretare il suo personaggio, l’attrice si è addestrata all’uso
di armi e al combattimento, così da poter essere fisicamente
credibile accanto a Dredd. Nel ruolo di Madeline Madrigal,
l’antagonista del film, vi è invece l’attrice Lena Headey.
Originariamente il personaggio era stato immaginato come una donna
anziana, ma l’attrice ha convinto lo sceneggiatore a riscriverlo
come una persona di mezz’età. I tatuaggi che Madeline sfoggia nel
film sono i veri tatuaggi dell’attrice, i quali sono però stati
ampliati dagli addetti al trucco. Nel film compare anche l’attore
Domhnall
Gleeson nei panni del tecnico informatico di
Madeline.
Dredd – Il giudice
dell’apocalisse: ci sarà un sequel?
Data la buona accoglienza di
pubblico e critica, lo sceneggiatore Alex Garland
confermò l’interesse a realizzare ulteriori due film dedicati al
personaggio. Il primo di questi due sequel avrebbe dovuto
concentrarsi sulle origini di Dredd e di Mega City, mentre il
secondo avrebbe visto il giudice scontrarsi con la sua nemesi più
celebre, ovvero Giudice Morte. Successivamente,
però, si ipotizzò di realizzare una serie televisiva piuttosto che
ulteriori film. I piani per realizzare tutto ciò subirono però una
battuta d’arresto e nonostante alcune petizioni e la volontà di
Urban di realizzare un sequel, ad oggi non sembrano esserci piani
concreti per riportare Dredd al cinema o in televisione.
Nel 2016, Urban aveva però
dichiarato che “sono in corso conversazioni” riguardo a
una continuazione di Dredd sui servizi di streaming
Netflix o Prime Video. In un’intervista del maggio
2016, Urban ha dichiarato che, sebbene la strategia di marketing
“mal gestita” del film e la “sfortunata”
performance al botteghino abbiano reso “problematico” il
tentativo di realizzare un sequel, “il successo che ha ottenuto
in tutti i media successivi alla proiezione ha sicuramente
rafforzato l’argomento a favore di un sequel”. Nel maggio 2017
è stato annunciato che una serie televisiva intitolata
Judge Dredd: Mega-City One è in fase di sviluppo
da parte di IM Global Television e Rebellion e che Urban è
discussione per recitare nella serie. Ad oggi, però, non sono stati
forniti aggiornamenti.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Dredd
– Il giudice dell’apocalisse grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Infinity+, Now, Amazon Prime Video e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di lunedì 8
aprile alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Nonostante il successo al box
office ottenuto grazie a pellicole quali I
Croods e Dragon Trainer 2,
lo scorso anno la DreamWorks Animation ha dovuto
far fronte anche ad una serie di enormi flop, come Le 5
leggende, Turbo e
Mr. Peabody & Sherman. Sono queste le
ragioni che hanno spinto gli studios a dimezzare la produzione e a
decidere di lanciare sul mercato non più tre titoli all’anno, ma
soltanto due.
Di seguito vi riportiamo il nuovo calendario delle uscite
DreamWorks previsto per i prossimi anni:
Kung Fu Panda 3– 18 Marzo
2016
Trolls– 4 Novembre 2016
Boss Baby – 13 Gennaio 2017
I Croods 2– 22 Dicembre
2017
Larrikins – 16 Febbraio 2018
Dragon Trainer 3– 29 Giugno
2018
Oltre a queste pellicole,
ricordiamo che per il 2015 resta confermata l’uscita di
Home, mentre nel 2017 dovrebbe arrivare
Captain Underpants. Non sappiamo, invece,
quale destino è stato riservato a pellicole precedentemente
annunciate ma ancora prive di una release ufficiale, come
Mumbai Musical, Madagascar
4 e Puss in boots 2: Nine Lives & 40
Thieve. Anche B.O.O.: Bureau of Otherwordly
Operations, previsto per il 2015, è stato posticipato a data
da definirsi.
Dopo i rumors dei giorni scorsi, è
stato confermato l’annuncio di vendita della DreamWorks
Animation, studio cinematografico specializzato
nell’animazione tradizionale e CGI, creatore di film d’animazione
di successo come Shrek, Kung
Fu Panda e Dragon
Trainer.
La NBCUniversal ha concluso
l’accordo da 3.8 miliardi di dollari per comprare la DreamWorks
Animation. Poco più di quanto pagato dalla Disney per comprare la
LucasFilm ($4 miliardi) nel 2012 e la Marvel ($3.96 miliardi) nel
2009.
L’acquisto rafforzerà
il gruppo, già proprietario del colosso Comcast, il più grande
fornitore di TV via cavo degli Stati Uniti, contro la concorrenza
Disney, Time Warner e Viacom, nel campo dell’intrattenimento per la
famiglia.
Dopo la vendita, Jeffrey
Katzenberg, amministratore delegato dello studio
d’animazione dopo la separazione dalla DreamWorks SKG nel 2004,
diventerà presidente della DreamWorks Animation New Media, ma
continuerà a lavorare come consulente per la NBCUniversal.
Katzenberg aveva
già provato a vendere la compagnia negli anni passati: l’accordo
con Hasbro per 2,3 miliardi di dollari però era saltato nel
2014.
L’operazione sarà supervisionata da
Chris Meledandri, capo della divisione
d’animazione dell’Universal’s Illumination Entertainment.
Il marchio DreamWorks Animation resterà intatto.
In un comunicato stampa
l’amministratore delegato della NBCUniversal Steve
Burke ha dichiarato che l’acquisto di DreamWorks Animation
li aiuterà a far crescere i loro prodotti per il cinema, la
televisione, i parchi a tema negli anni a venire. “Siamo stati
fortunati di avere il fondatore della Illumination Chris
Meledandri ad aiutarci e guidarci nella crescita della
società” ha detto.
L’accordo verrà concluso entro la
fine del 2016, dopo che l’antitrust avrà stabilito la legalità
dell’operazione. La clausola in caso di annullamento del contratto
prevede un risarcimento di 200 milioni di dollari.
Inoltre nel 2017 scadrà il contratto
con la 20th Century Fox per i diritti di distribuzione dei film
della DreamWorks Animation.
Con due importanti
presentazioni a Los Angeles e New York, la DreamWorks Animation ha
appena regalato ai giornalisti un nuovo eccitante culmine riguardo
il lineup di questi anni.
DreamWorks
Animation presenta il suo nuovo logo animato, che
vivacizza la precedente intro e si fa anche omaggi a tutti i
successi d’animazione dello Studio. A partire dal ragazzino che
pesca sulla Luna, ormai icona della casa produttrice, si parte per
un viaggio di 32 secondi nei successi DreamWorks; vediamo
Dragon Trainer, Kung Fu Panda,
Shrek, ma anche successi relativamente recenti,
come Trolls, Baby Boss e Troppo Cattivi.
Il logo, che si potrà vedere al
cinema già in testa a Il Gatto con gli Stivali 2:
L’ultimo desiderio, è stato ideato e prodotto
dal team creativo dello studio, tra cui la produttrice
Suzanne Buirgy e la production
designer Kendall Cronkhite. La colonna sonora
è stata invece composta da Harry Gregson-Williams,
e si sente dalla prima nota che si tratta dello stesso autore della
colonna sonora di Shreck.
Una vera e propria
metamorfosi culturale potrebbe essere quella che in queste ore vede
coinvolta la DreamWorks
Animationin uno storico passaggio di testimone
che la porterebbe ad essere acquisita da investitori giapponesi
identificati nella SoftBank.
Secondo quanto riportano le fonti, infatti, Jeffrey
Katzenberg sarebbe impegnato in contrattazioni che,
qualora andassero a buon fine, potrebbero portare l’ormai
iconico Shrek a parlare giapponese
e scrivere in kanji.
La cifra dell’affare, inoltre, sembrerebbe essere astronomica,
ben 3.4 bilioni di dollari a fronte del valore di 1.9 che
attualmente la DreamWorks avrebbe sul
mercato.
In caso di avvenuta acquisizione, tuttavia,
Katzenberg non sarebbe estromesso
dalla compagnia che ha condotto al successo, ma vi rimarrebbe
in qualità di CEO.
Per scoprire se questo passaggio potrà avere ripercussioni
sulle future produzioni DreamWorks non ci
resta che attendere lo sviluppo delle situazioni,
Arriva gratis e in esclusiva su
Mediaset Infinity la nuova serie turca
Dreams and Realities – La forza dei sogni(Hayaller ve Hayatlar).
La romantic comedy a tinte thriller prodotta
da NGM, in 26 episodi, vede come protagoniste Özge
Gürel (nota al pubblico italiano per i suoi ruoli in
Mr. Wrong – Lezioni d’amore, Bitter Sweet –
Ingredienti d’amore e Cherry Season), Aybüke Pusat,
Melisa Aslı Pamuk, Yeşim Ceren
Boz e Beyza Sekerci.
Le protagoniste sono cinque giovani
donne in carriera, ben istruite, che provengono dai quartieri
medio-bassi di Istanbul. A differenza delle famiglie tradizionali
del loro quartiere, hanno tutte grandi sogni… tuttavia i sogni non
sempre corrispondono alla vita reale.
Dreams and Realities – La forza
dei sogni: quando esce e dove vederla in streaming
Dreams and Realities –
La forza dei sogni in streaming è in arrivo
dal 29 gennaio, gratis e in esclusiva, su
Mediaset Infinity con la pubblicazione di
un episodio al giorno, da lunedì a venerdì.
Dreams and Realities – La forza
dei sogni: la trama
Dicle(Özge
Gürel) ha sempre voluto conquistare il mondo
dell’editoria e scrive un blog da anni, ma intanto lavora come
produttrice di insegne. Güneş (Aybüke
Pusat) ha studiato per diventare un avvocato affermato, ma per
ora si occupa solo di pignoramenti. Setenay(Melisa Aslı Pamu) vorrebbe diventare una curatrice
d’arte, ma lavora in una galleria di seconda classe.
Melike (Melisa Aslı Pamu) sogna di
costruire eleganti residenze, ma nel frattempo fatica a sbarcare il
lunario affittando case. E infine Meryem che
sogna una casa ai piani alti di Istanbul, ma vive nel sottostrada e
lavora come contabile in uno studio legale. Cinque donne, cinque
sogni da realizzare, la ricerca dell’amore e un omicidio che
cambierà tutte le prospettive.
Dreams and Realities – La forza
dei sogni, il cast
A completare il cast maschile
troviamo: Serkay Tütüncü (Ozan Dinçer in Mr Wrong – Lezioni d’amore), Yusuf
Çim, Ekin Mert Daymaz, Alican
Aytekin (Seyfi di Love
is in The air) e Halil Ibrahim Kurum. A
firmare la sceneggiatura Yesim Citak (già
sceneggiatrice per Daydreamer – Le ali del sogno e
Love is in the air, due grandi successi firmati Canale 5)
e Yelda Eroglu.
La Paramount ha
pubblicato il trailer ufficiale del film del regista Miles
Joris-Peyrafitte Dreamland con
protagonisti
Margot Robbie. Il film è un thriller drammatico nel
quale l’attrice interpreta una rapinatrice di banche ricercata con
una grande taglia sulla testa. Nel cast del film anche da Finn
Cole, noto per il suo ruolo in Peaky Blinders
Dreamland arriverà
in sale selezionate negli USA il 13 novembre e sarà disponibile
anche su VOD il 17 novembre.
Dreamland, il film
Ambientato nella lotta americana
durante la Grande Depressione,
Dreamland segue Eugene Evans, un giovane che
sogna di fuggire dalla sua piccola città del Texas. La sua
vita normale prende una svolta quando scopre un rapinatore di
banche ferito e fuggitivo Allison Wells (Robbie) che si nasconde
più vicino di quanto possa mai immaginare. Diviso tra la
rivendicazione della taglia per la sua cattura e la sua crescente
attrazione per il seducente criminale, niente è come sembra, ed
Eugene deve prendere una decisione che influenzerà per sempre la
vita di tutti coloro che ha amato.
Il film è interpretato dalla candidata
all’Oscar Margot
Robbie( I
Tonya , Birds of Prey ),
Finn Cole (Peaky Blinders),
Travis Fimmel
(Warcraft, Vikings), Kerry
Condon (Avengers: Infinity War) Lola Kirke
(American Made), Garrett Hedlund (Tron:
Legacy) e Darby Camp (Big Little
Lies).
Dreamland è
diretto da Miles Joris-Peyrafitte da una sceneggiatura scritta da
Nicolaas Zwart. Il film è prodotto da Margot Robbie,
Tom Ackerley e Josey McNamara di Lucky Chap Entertainment
e Brian Kavanaugh-Jones e Rian Cahill di Automatik. Brad Feinstein
di Romulus Entertainment sta producendo e finanziando. Il film è
stato presentato in anteprima mondiale lo scorso anno al Tribeca
Film Festival 2019.
“Dreamland, la terra dei
sogni è una storia (romantica e di formazione) a cavallo del
tempo, per raccontare un classico viaggio di emigranti dal sud
Italia nel primo dopoguerra verso la ‘mmerica”. Inizia
così la sinossi della pellicola di Sandro Ravagnani, famoso per
aver ideato, scritto, realizzato e condotto molti programmi
radiotelevisivi come, tra gli altri, “Domenica In” con Corrado,
“Tutti insieme alla radio” [Radio 2] e una miriade di trasmissioni
sul circo.
ATTENZIONE SPOILER dal finale di
stagione di House of the Dragon 2 – La regina che non fu
Il finale della seconda stagione di
House of the Dragon menziona Dreamfyre,
sollevando domande sul drago di Helaena Targaryen.
Helaena è interpretata in modo straordinario dall’attrice
Phia Saban, che ha avuto alcuni momenti di gloria
all’inizio della stagione durante l’evento Blood & Cheese e le sue
conseguenze quando il personaggio ha visto il suo stesso bambino
assassinato di fronte a lei. Dopo l’orribile tragedia, Helaena è
stata relativamente assente per tutta la stagione fino a quando suo
fratello, il principe reggente Aemond Targaryen,
ha chiesto il suo aiuto nel finale della seconda stagione,
menzionando Dreamfyre per la prima volta.
Il finale vede i Verdi reagire alla
Semina Rossa, un evento in cui Rhaenyra
Targaryen ha permesso ai popolani con sangue valyriano di legarsi
ai draghi non reclamati su Dragonstone. Aemond Targaryen e i Verdi
si ritrovano rapidamente in netta inferiorità numerica per quello
che riguarda le forze aeree, portando Aemond a chiedere il supporto
della sorella. Helaena è legata a un drago di nome
Dreamfyre, ma non è una guerriera. La terza
stagione dovrebbe vedere questa dinamica svilupparsi meglio.
Dreamfyre è uno dei draghi più
antichi di Westeros
Dreamfyre ha circa 100 anni
Tra i tanti draghi di
House of the Dragon, Dreamfyre è uno dei più
antichi al tempo della Danza dei Draghi. Vhagar è il più antico e
il più grande in assoluto, mentre molti draghi sono giovani quanto
i loro cavalieri, come Vermax, Sunfyre e Moondancer, tutti
cresciuti insieme al loro Targaryen personale. Dreamfyre è uno dei
draghi che è in circolazione da molto più tempo del suo cavaliere,
e ha quasi 100 anni all’inizio della Danza dei Draghi.
Un aspetto cruciale dei draghi
nell’universo di Game of Thrones è che continuano
a crescere con l’età. Questo non è necessariamente un processo
lineare, poiché l’attività e il volo sono importanti per la loro
crescita, ma in generale, i draghi più anziani sono anche i più
grandi. Pertanto, Dreamfyre è probabilmente più grande di
quelli vivi. Le sue dimensioni esatte nello show non sono
state determinate, poiché la drago femmina deve ancora apparire
ufficialmente sullo schermo nella serie TV.
Chi ha cavalcato Dreamfyre prima di
Helaena Targaryen
Rhaena Targaryen, figlia di Aenys
I, è stata la prima cavaliere di Dreamfyre
Molti dei draghi in
House of the Dragon hanno avuto cavalieri
precedenti. Da Caraxes a Vhagar a Meleys, molti dei draghi più
temibili in vita in questo momento sono stati legati ad altri umani
in precedenza, ma questo non scredita il rapporto che hanno con il
loro attuale cavaliere. Per quanto riguarda Dreamfyre, la sua prima
cavalcatrice fu Rhaena Targaryen, una delle figlie di re Aenys I
Targaryen, il secondo monarca di Westeros.
Aenys morì e il suo regno andò
all’autoproclamatosi Maegor il Crudele, che era noto per i suoi
numerosi atti violenti e le sue trasgressioni, tra cui l’uccisione
del suo stesso nipote. Maegor costrinse sua nipote, Rhaena, a
sposarlo, ma alla fine gli sarebbe sopravvissuta e sarebbe vissuta
fino a 50 anni, morendo nel 73 CA. Dreamfyre trascorse quindi
decenni senza cavalcatrice prima che Helaena alla fine si legasse a
lei durante il regno di re Viserys I Targaryen. Ciò accadde
probabilmente intorno al 120 CA, circa un decennio prima della
Danza.
Quanto è grande e potente Dreamfyre
rispetto agli altri draghi in HOTD?
Come accennato in precedenza,
Dreamfyre è un drago di dimensioni significative
al tempo della Danza dei Draghi. Prima della Semina, questo avrebbe
avuto un impatto molto più grande, poiché la maggior parte dei
cavalieri di Rhaenyra avevano draghi relativamente piccoli come
Syrax e Moondancer. Con draghi più grandi come Vermithor e
Silverwing che entrano nel gruppo, le dimensioni di Dreamfyre sono
un po’ meno minacciose. Come Helaena, Dreamfyre non è realmente
nota per essere un drago combattente, come Caraxes, Vhagar o
Seasmoke. È stata principalmente un’allevatrice ed è stata protetta
nella Fossa dei Draghi per un po’ di tempo.
Con questo in mente, qualsiasi drago
rappresenta una minaccia in questo momento, e l’esistenza di un
drago come Dreamfyre significa che i Neri devono agire con una
certa cautela. Anche se Dreamfyre non è la combattente più
formidabile, sarebbe supportata da Vhagar in una battaglia
ipotetica, e Vhagar è una minaccia enorme di per sé, date le sue
dimensioni e la sua ferocia. Rispetto ai draghi più grandi nella
storia di Game of Thrones, Dreamfyre è a metà classifica, ma è
probabile che sia più grande durante la Danza.
Helaena cavalcherà Dreamfyre nella
Danza dei Draghi?
Helaena non guida mai Dreamfyre nel
libro, ma questo potrebbe cambiare
House of the Dragon è basato sul libro
Fuoco e Sangue, che è un’estensione della serie
Cronache del ghiaccio e del fuoco di
George R.R. Martin e descrive il regno di diversi
monarchi Targaryen. Fornisce una panoramica della Danza dei Draghi
e, secondo il libro, Helaena non prende mai il volo durante la
guerra. Aemond non riesce a farle pressione nel finale della
seconda stagione e la regina potrebbe tener fede alla sua decisione
di non far volare Dreamfyre in battaglia nell’azione imminente.
Tuttavia, lo spettacolo ha già apportato diverse modifiche al
materiale originale, quindi nulla è impossibile.
Ad esempio, in Fuoco e
Sangue, Baela non cavalca Moondancer per una parte
significativa della guerra a causa delle sue dimensioni. Per non
parlare del fatto che Rhaenyra non pilota praticamente mai Syrax
nel libro, ma la serie TV ha aggiunto diverse scene in cui cavalca.
È improbabile che Helaena possa guidare Dreamfyre in battaglia, ma
è tutt’altro che impossibile che cavalchi a un certo punto della
stagione 3, soprattutto considerando che il finale della stagione 2
ha approfittato di più momenti per seminare la sua esistenza.
Pochissimi draghi sopravvivono
effettivamente alla guerra civile dei Targaryen, indebolendo per
sempre la casa reale. Tragicamente, Dreamfyre è uno dei draghi a
perire, e in uno dei modi più strazianti possibili. Non muore in
battaglia, ma viene uccisa da una folla inferocita nell’Assalto
alla fossa del drago. L’evento vede essenzialmente una folla di
popolani infuriarsi dopo che Rhaenyra riprende Approdo del Re. Dopo
la sua conquista del Trono di Spade, Helaena Targaryen si suicida
saltando da una finestra nella Fortezza Rossa, scatenando delle
rivolte.
Questa sequenza potrebbe svolgersi
diversamente nella serie, ma l’elemento centrale è che la folla
irrompe nella Fossa dei Draghi e cerca di uccidere i draghi che
sono incatenati lì. Un’innumerevole quantità di vite umane perisce
in questa circostanza, ma alla fine il popolo riesce a sopraffare i
draghi e a ucciderne cinque, tra cui Dreamfyre, Syrax e tre draghi
molto giovani. È uno dei momenti più terrificanti della storia,
quindi si spera che Dreamfyre abbia la possibilità di brillare
prima.
È stato distribuito il trailer di
Dreambuilders – la fabbrica dei sogni, il nuovo
film di Kim Hagen Jensen in uscita al cinema
a partire dal 10 settembre 2020.
La trama di Dreambuilders – la fabbrica dei sogni
Nella casa di campagna dove Mina
vive con il padre e il suo criceto Viggo Mortensen ci sono novità
in arrivo: stanno per trasferirsi la fidanzata del papà e sua
figlia, coetanea di Mina molto attiva sui social network. Con il
loro sopraggiungere Mina imparerà molte cose, prima tra tutte che
ogni volta che si addormenta acquisisce un potere: può spalancare
le porte della fabbrica dei sogni e diventare la regista di quel
che decide di sognare e far sognare agli altri, scrivere la storia,
scegliere gli attori, costruire la scenografia e dare il ciak
d’azione a ogni sogno…
Il regista Kristoffer
Borgli ha pubblicato su Instagram le prime foto dietro le quinte
dal set del film commedia prodotto da Ari
AsterDream
Scenario con al fianco la A24 Films.
Le foto ci danno il nostro primo sguardo al personaggio
protagonista senza nome di
Nicolas Cage, mentre il vincitore dell’Oscar subisce
un’altra trasformazione fisica. Il suo personaggio è stato
precedentemente descritto come un “professore schlubby che diventa
famoso dopo essere apparso inspiegabilmente nei sogni di tutti”
Dream Scenario è scritto e diretto da
Kristoffer Borgli. Ulteriori dettagli sulla
trama e sui personaggi sono ancora tenuti nascosti. Cage sarà
affiancato nel cast da Michael Cera, Julianne Nicholson,
Dylan Baker, Tim Meadows, Dylan Gelula, Kate Berlant e
altri. Il film è prodotto da Aster e Lars Knudsen
per Square Peg, insieme a Jacob Jaffke,
Tyler Campellone e A24.
Il prossimo progetto sarà
ufficialmente l’ultima collaborazione tra Ari
Aster e lo studio, che hanno lavorato insieme a tutti i
film di Aster, come Hereditary, Midsommar e
l’imminente Disappointment
Blvd. interpretato da Joaquin
Phoenix. Tuttavia, Dream
Scenario segna il primo progetto che Aster non da
regista.
Dopo le apprezzate interpretazioni
del thriller drammatico Pig e della
commedia d’azione The Unbearable Weight of
Massive Talent,
Nicolas Cage sarà presto visto nel film drammatico
western Butcher’s Crossing e nella commedia
horror della Universal Pictures Renfield,
dove apparirà come Dracula.