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Esther Acebo: 10 curiosità sull’attrice

Esther Acebo: 10 curiosità sull’attrice

Tra i protagonisti della serie Netflix La casa di carta, l’attrice spagnola Esther Acebo ha dimostrato solo di recente un buon talento recitativo, dimostrandosi all’altezza dei ruoli ricoperti. In breve ha ottenuto il favore del pubblico e della critica, venendo apprezzata per la sua recitazione e presenza scenica. Ecco, allora, 10 cose che non sai di Esther Acebo.

Esther Acebo film e serie TV

1 I film e la carriera. La sua prima opportunità da attrice è arrivata quando è stata ospite del programma per bambini Kosmi Club. Dopo questo primo lavoro, partecipa a Non Stop People in qualità di presentatrice, ruolo che ricopre per alcuni anni. Ancora poco attiva in ambito cinematografico, l’attrice ha tuttavia recitato nel film Los encantados 2.

2 Le serie TV. Dopo aver debuttato in televisione con le serie Madrid DF (2010) e Angel o Demonio (2011), il successo mondiale arriva nel 2017, quando viene scelta per il ruolo di Monica Gaztambide nella serie Netflix La casa di carta. Nel 2019 è invece tra i protagonisti della serie Antes de perder. Nel 2020 è stata trai protagonisti della quarta stagione di La casa di carta. Nel 2021 è stata trai protagonisti della quinta stagione de La casa di cartaNel 2022 farà perte del cast del film horror La casa de tiza.

3 Altri lavori. Nel corso della sua carriera Esther Acebo ha preso parte anche a diversi cortometraggi come Die Krise (2013), Baraka (2016), Paralelos (2019) e El Metodo (2019).

Esther Acebo

Esther Acebo Instagram

4 Ha un account personale. Esther Acebo ha un proprio profilo Instagram, il quale è seguito da 2,9 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice condivide foto e video scattati durante momenti di svago o di lavoro, condividendo anche dietro le quinte dei set frequentati. Frequenti sono anche le foto tratte dalle premier a cui l’attrice prende parte.

Esther Acebo YouTube

5 Ha un proprio canale. Non molti lo sanno, ma l’attrice dispone anche di un proprio canale YouTube, ormai non più attivo, seguito da appena 590 iscritti. Su di esso l’attrice era solita caricare i suoi primi lavori come conduttrice televisiva o i suoi videobook da aspirante attrice.

Esther Acebo La casa di carta

6 Il suo personaggio è in evoluzione. In un’intervista che precedeva l’uscita della terza stagione di La casa di carta, Esther Acebo si è dichiarata particolarmente affascinata dai risvolti che il suo personaggio sta intraprendendo. Ora che fa parte della banda di rapinatori, ed ha assunto l’alias di Stoccolma, l’attrice è convinta che il personaggio potrà esprimere il suo vero potenziale.

7 L’amore la sconvolgerà. Tra le vicende più interessanti della serie vi è quella che riguarda la storia d’amore tra Denver, interpretato da Jaime Lorente, e Stoccolma, interpretata da Esther Cerbo. E’ stato l’amore per Denver a convincerla ad unirsi alla banda, e l’attrice si è dichiarata particolarmente interessata a scoprire dove porterà il sentimento nato tra i due personaggi.

Esther Acebo

Esther Acebo vita privata

8 L’attrice è nota per essere molto riservata, pertanto non si hanno particolari informazioni riguardo la sua vita privata. L’unica certezza è che attualmente l’attrice non è sposata, ma non si hanno notizie circa la presenza di un fidanzato, e tramite i suoi profili social non vi sono prove che confermerebbero o meno tale presenza.

Esther Acebo studi

9 Prima di dedicarsi alla TV e alla recitazione, l’attrice ha studiato Scienze dell’attività fisica e dello sport per l’Università di Castiglia-La Mancia. Parallelamente a questi studi, si appassiona alla recitazione. Decide così di iniziare a prendere le sue prime lezioni di interpretazione.

Esther Acebo età e altezza

10 Esther Acebo è nata a Madrid, il 19 gennaio 1983. La sua altezza corrisponde rispettivamente a 187 centimetri.

Esterno sera di Barbara Rossi Prudente – recensione

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Esterno sera di Barbara Rossi Prudente – recensione

Esterno seraUna ragazza urlante corre bendata in mezzo alle macchine. È Alba (Valentina Vacca), irrequieta 25enne della periferia napoletana che ogni notte si diverte a rischiare la vita per scommessa. Una vita fragile, alla costante ricerca di un amore paterno che non c’è mai stato, tra serate alcoliche e relazioni prive di futuro.

A sconvolgere il già precario equilibrio della ragazza arriva Fabrizio (Emilio Vacca), il cugino di Milano che dopo anni di lontananza ha deciso di rivederla. Un ritorno fatto di silenzi, di imbarazzi, teso a svelare un segreto che per troppo tempo il giovane le ha tenuto nascosto. Ma la crescente attrazione tra i due fa saltare i piani, e Fabrizio fatica a portare a galla la verità. Alba la scoprirà da sola, attraverso un incontro con lo zio Antonio (Ricky Tognazzi) che la condurrà ad una decisione risolutiva. Agli occhi della ragazza, l’unica possibile.

Esterno sera posterGirato in 5 settimane tra Napoli e Caserta, il primo lungometraggio di Barbara Rossi Prudente ha atteso 14 anni prima di arrivare sul grande schermo (la sceneggiatura è del ‘99). Distribuito dalla Microcinema, “Esterno sera” si presenta come un dramma dark, immerso in atmosfere cupe, ai limiti del decadente. Una tragedia che prende vita tra la solitudine delle mura domestiche e i pericoli della strada, con le riprese notturne che restituiscono lo smarrimento interiore della protagonista (ottima la fotografia di Rocco Marra).

Bisogna dire che la prova della giovane Valentina Vacca è lodevole, soprattutto per la verità che l’attrice napoletana ha saputo restituire nelle scene amorose girate con il fratello Emilio, nonché per la forza espressiva mostrata nei momenti di lite famigliare. Ottimo anche Salvatore Cantalupo nel ruolo del padre Umberto, la cui performance conferma la volontà della regista di puntare su una messa in scena prettamente teatrale, fatta di pause lunghe, di sguardi, e di una corporeità che viene filmata senza inibizione alcuna.

Detto ciò, Esterno sera delude nella sceneggiatura (che pure si portò a casa il prestigioso Premio Solinas), presentando dialoghi fiacchi e a tratti banali, oltre a poter contare su una storia dagli sviluppi prevedibili. L’angoscioso segreto che Fabrizio non riesce a svelare è in effetti scontato, e non è difficile indovinare quale sia la soluzione finale scelta dalla ragazza (basta il breve scambio di parole con il vicino di casa Marco).

L’opera prima della Prudente brilla più per la sua capacità di fotografare le contraddizioni che animano il Sud contemporaneo, mostrato in tutta la sua crudezza. Parallelamente, il problema dei rapporti generazionali è indagato senza censure, ripreso nella brutalità dei gesti e delle parole.

Esterno sera appare dunque come un lavoro che, pur nella varietà degli obiettivi perseguiti e nell’originalità della regia, non è riuscito a produrre una valida struttura drammaturgica, oltre a calcare un po’ troppo la mano sugli aspetti torbidi della vicenda.

Esterno notte, la recensione della serie di Marco Bellocchio

Esterno notte, la recensione della serie di Marco Bellocchio

A tre anni da Il traditore, Marco Bellocchio continua a raccontare la storia d’Italia e i suoi protagonisti, nel bene e nel male. Come suo solito, con rigore e fantasia, e con la coerenza e la qualità di un artista capace di sovrapporre realtà tanto diverse e contrapposte. Quasi un obbligo morale per un Maestro che a 82 anni riesce ancora a stupire per la freschezza dello sguardo e la lucidità narrativa che caratterizzano l’Esterno notte presentato in anteprima al Festival di Cannes 2022 e distribuito al cinema in due parti (la prima dal 18 maggio, la seconda dal 9 giugno 2022) prima di essere trasmesso nell’originale formato seriale in autunno su Rai 1.

La prima serie di Marco Bellocchio

Sei episodi con i quali il regista torna sul caso Moro, già trattato nel Buongiorno, notte del 2003 basato sul libro Il prigioniero di Paola Tavella e dell’allora BR Anna Laura Braghetti, insospettabile proprietaria dell’appartamento di via Montalcini. Un racconto “importante”, per lui prima che per i destinatari, per recuperare il controcampo di quella storia e di quel personaggio, seguito allora nello spazio angusto – politico ed esistenziale – della prigionia e oggi visto attraverso le implicazioni e le ragioni delle scelte che vennero prese, sulle (e alle) sue spalle, all’esterno di quel cubicolo.

Una “eccezione alla mia regola di non ritornare più su storie già raccontate”, la definisce Bellocchio stesso, che approfitta della sua prima esperienza nella serialità per approfondire quel che successe attraverso alcune figure importanti: da Francesco Cossiga a Papa Paolo VI, dalla moglie Eleonora ad Adriana Faranda e i suoi compagni brigatisti. Ai quali danno vita gli incredibili attori – rispettivamente Fausto Russo Alesi, Toni Servillo, Margherita Buy e Daniela Marra – di un cast completato da Gigio Alberti (Benigno Zaccagnini), Pier Giorgio Bellocchio (l’allora capo della Digos, Domenico Spinella), Fabrizio Contri (Giulio Andreotti), Gabriel Montesi (Valerio Morucci) e ovviamente Fabrizio Gifuni, nei panni del riflessivo e pacato Presidente della DC.

La storia di Esterno Notte è nota

Siamo nel 1978, con l’Italia dilaniata dallo scontro tra lo Stato e le Brigate Rosse, organizzazione armata di estrema sinistra tra le principali responsabili del clima di quegli ‘Anni di Piombo’, caratterizzati da violenza di piazza, rapimenti, gambizzazioni, scontri a fuoco, attentati. Il momento è cruciale perché sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale, un governo sostenuto dal Partito Comunista (PCI) d’accordo con gli storici avversari conservatori della Democrazia Cristiana (DC). Un “Compromesso storico” del quale proprio Aldo Moro è il principale fautore, e che segna un passo decisivo nel reciproco riconoscimento tra i due partiti più importanti d’Italia.

Proprio nel giorno dell’insediamento del Governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento, Aldo Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l’intera scorta. È un attacco diretto al cuore dello Stato. La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere del rapito e dai comunicati dei brigatisti: cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni. Cinquantacinque giorni al termine dei quali il suo cadavere verrà abbandonato in un’automobile nel pieno centro di Roma, esattamente a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI.

Esterno NotteDiversi punti di vista per un dramma complesso

Coerente con il suo stile e l’amore per l’esplorazione della realtà anche attraverso dei piani che poco avrebbero a che fare con essa, Bellocchio spazia molto per riuscire ad abbracciare una materia tanto ampia e sfaccettata. Ricostruzione, cronaca, analisi e immaginazione si rubano in continuazione l’attenzione nella magistrale messa in scena della sceneggiatura realizzata insieme a Stefano Bises, Ludovica Rampoldi e Davide Serino. Una rappresentazione nella quale emergono subito sia il collegamento al film precedente, del quale questa operazione si presenta come complementare e simmetrica insieme (considerati l’incipit e il finale), sia l’esplicita condanna di un establishment “incompatibile” con l’immagine morale e politica che si era costruito.

È quasi rabbiosa la dichiarazione iniziale di un Moro deluso dai suoi amici e indignato con i suoi stessi colleghi di partito (bipolari e serpentini, vili o ipocriti), al punto da sottolineare la “gratitudine” nei confronti dei suoi carcerieri. Visti anche qui nella loro umanità, più capaci forse di riconoscere gli errori di una strategia senza sbocchi, contrapposta a quella – parimenti sbagliata, secondo alcuni volutamente – di una Decision Room composta da piduisti e fascisti, di certo (come anche gli Stati Uniti) poco propensi a trattare con una formazione di matrice comunista, pur sempre più isolata dal resto della propria galassia di riferimento (come mostrano anche le immagini delle tante manifestazioni di piazza dell’epoca).

In Esterno Notte, DC e BR risultano così come due creature grottesche, prossime a riscoprirsi anacronistiche e schiave del passato. O di sogni che proprio in quel momento – come sottolinea Bellocchio – iniziavano a infrangersi. Non a caso, superati alcuni passaggi surreali che a qualcuno potrebbero suggerire suggestioni sorrentiniane, già dopo i primi episodi la realtà popolare irrompe nella dialettica e l’emozione cresce. Più che per i virtuosismi di un fin troppo ieratico Servillo o di una Buy dolente (entrambi troppo visibili rispetto ai loro personaggi), o per i momenti più duri dell’operazione Fritz (nome in codice dell’agguato in via Fani), per la semplice – e per questo ancor più potente e sentita – umanità della vittima designata. Quel Aldo Moro al quale il regista sentiva di dovere ancora qualcosa, e che ci restituisce finalmente e compiutamente come voleva, come un idealista meno rassegnato al tradimento che al confronto con la sua esplicita e dichiarata paura di morire.

Esterno Notte di Marco Bellocchio, ecco il trailer: al cinema e poi su Rai

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Lucky Red ha annunciato l’arrivo al cinema di Esterno Notte di Marco Bellocchio. L’opera di Marco Bellocchio, che sarà presentata al Festival di Cannes nella sezione Première, arriverà come film nelle sale in due parti, la prima dal 18 maggio, la seconda dal 9 giugno 2022 e sarà trasmessa nell’originale formato seriale in autunno su Rai 1.

Scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino, diretta da Marco Bellocchio, nel cast Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra.

Non sorprende che Thierry Frémaux abbia scelto di presentare a Cannes quest’opera” – commenta Andrea Occhipinti – “Quello che Marco Bellocchio ha realizzato è un vero capolavoro. Il racconto di un momento cruciale della storia del nostro paese e non solo, di una generazione, di una famiglia, di un uomo. Un grande film avvincente e tremendamente attuale“.

Il trailer

https://www.youtube.com/watch?v=63Qq1wJTbE0&feature=youtu.be

Esterno Notte, la trama

1978. L’Italia è dilaniata da una guerra civile. Da una parte le Brigate Rosse, la principale delle organizzazioni armate di estrema sinistra, e dall’altra lo Stato. Violenza di piazza, rapimenti, gambizzazioni, scontri a fuoco, attentati. Sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale un governo sostenuto dal Partito Comunista (PCI), in un’epocale alleanza con lo storico baluardo conservatore della Nazione, la Democrazia Cristiana (DC). Aldo Moro, il Presidente della DC, è il principale fautore di questo accordo, che segna un passo decisivo nel reciproco riconoscimento tra i due partiti più importanti d’Italia. Proprio nel giorno dell’insediamento del governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento, Aldo Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l’intera scorta. È un attacco diretto al cuore dello Stato. La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti: cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni. Cinquantacinque giorni al termine dei quali il suo cadavere verrà abbandonato in un’automobile nel pieno centro di Roma, esattamente a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI.

Una serie Rai prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Simone Gattoni per Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France. Il distributore internazionale è Fremantle.

Ester Expósito: 10 cose che non sai sull’attrice

Ester Expósito: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo il grande successo ottenuto da La Casa di Carta, la Spagna segna un altro goal con la serie tv per ragazzi Elite che ha lanciato le carriere di tanti nuovi giovani attori come la bellissima Ester Expósito.

Scopriamo insieme quindi tutto quello che c’è da sapere su Ester Expósito e sulla sua nuova eccitante carriera sul grande e piccolo schermo.

Ester Expósito film e formazione

10. Nata il 26 gennaio del 2000 a Madrid, in Spagna, Ester Expósito ha cominciato la sua carriera nel mondo dello spettacolo quando era ancora molto piccola. Incoraggiata dai genitori, all’età di soli sei anni, Ester entra a far parte della famosa agenzia Lucia Del Rio Management che si occupa di scoprire e coltivare nuovi talenti.

9. Appena entrata nel team della Del Rio, Ester inizia a studiare recitazione in teatro con Juan A. Bottaro. Dal 2006 al 2012 l’attrice continua a studiare teatro classico e tecniche di recitazione, per completare la sua formazione e poter accedere così ai numerosi casting di film e serie tv.

8. Parallelamente allo studio della recitazione, Ester si dedica anche alla danza. Dal 2006 al 2015 studia danza classico ma anche alcune discipline moderne come l’hip-hop e il funky nella famosissime scuole di Madrid, Karen Taft e Galileo 98.

7. Gli anni passano ma lo studio per Ester Expósito continua. Nel 2014 la ragazza entra a far parte della Primera Toma Coach, celebre scuola di cinema e teatro per ragazzi. Dal 2018, invece, per affinare le sue tecniche recitative, entra nella scuola di recitazione Estudio Juan Codina.

6. In questi anni, durante la sua formazione, Ester gira i suoi primi due lungometraggi. Il primo, diretto da Rodrigo Sorogoyen, dal titolo Che Dio Ci Perdoni (2014), è un thriller ambientato a Madrid che vede due ispettori della polizia sulle tracce di un pericoloso serial killer.

Anche il secondo film, diretto da Miguel Angel Vivas, dal titolo Tuo Figlio (2018), fa parte del genere thriller. Il film racconta la storia di un padre di famiglia che, atterrito dall’aggressione ai danni del figlio, decide di farsi giustizia da solo.

Ester Expósito serie tv

5. Nonostante la sua giovane età, Ester Exposito è già molto attiva sia al cinema che in televisione. Dopo essersi confrontata con il grande schermo, l’attrice si dedica anche alla televisione. Dal 2016 in poi, Ester accetta alcuni piccoli ruoli in serie tv come Vis a Vis – Il prezzo del Riscatto (2016-2018).

La serie racconta la storia di una giovane donna che, sedotta e manipolata dal suo capo, commette numerosi crimini che la condannano ad una detenzione di sette anni in carcere. La ragazza dovrà quindi affrontare lo shock della reclusione, l’isolamento e i difficili rapporti con le sue compagne di cella.

4. Negli anni successivi, Ester viene scelta per un ruolo minori nella miniserie Veneno (2020) e nella serie La Caccia – Monteperdido (2019).

Quest’ultima, basata sul romanzo Monteperdido di Agustín Martínez, è una serie crime che racconta la storia di due ragazze, Ana e Lucia, che tornando da scuola, scompaiono nella vallata di Monteperdido, un piccolo paesino dei Pirenei. Nonostante le ricerche, le ragazze non vengono trovate e il caso resta irrisolto.

Cinque anni più tardi, Ana viene ritrovata priva di conoscenza e portata in ospedale. Al suo risveglio la ragazza non riesce a ricordare nulla se non alcuni frammenti degli ultimi anni. Le autorità faranno di tutto per recuperare il passato di Ana e scoprire se Lucia è ancora viva .

Ester Expósito in Elite

3. Il successo vero per Ester arriva però solo nel 2018 quando entra a far parte del cast di Elite, una nuova serie tv teen spagnola distribuita dalla piattaforma streaming di Netflix.

La serie, ideata da Carlos Montero e Darío Madrona, racconta la storia di un gruppo di ragazzi provenienti dalle famiglie più ricche della Spagna e che frequentano il prestigioso liceo privato Las Encinas.

A causa del crollo della scuola privata che frequentavano, Samuel (Itzan Escamilla), Nadia (Mina El Hammani) e Christian (Miguel Herrán) ricevono come risarcimento danni una borsa di studio per Las Encinas. I tre ragazzi vengono da famiglie umili e disagiate e il loro ingresso in quell’universo di piccoli privilegiati non è per niente facile. I rampolli di Las Encinas li guardano come se fossero spazzatura, tutti tranne Marina (María Pedraza), unica a stringere subito amicizia con Samuel.

Il tempo passa e la situazione dei nuovi arrivati migliora. Grazie a Marina e Samuel, i ragazzi riescono a integrarsi gradualmente nella scuola. Christian, grazie alla sua amicizia con Ander (Arón Piper), campione di tennis della scuola, entra nelle grazie della marchesina Carla Rosón Caleruega (Ester Expósito). L’unica ad avere problemi d’integrazione è Nadia, costretta dalla scuola a non poter indossare l’hijab, e continuamente tormentata dalla terribile Lucrecia (Danna Paola), alla quale ha strappato il titolo di migliore studentessa del suo corso.

https://www.instagram.com/p/Bo1Mg6Mn6MI/?utm_source=ig_web_copy_link

Ma le cose per i ragazzi si complicano dopo la festa di fine anno durante la quale un ragazzo viene ucciso. Sarà quindi compito della polizia scoprire il nome dell’assassino, svelando i terribili segreti dei rampolli dell’alta società spagnola.

La serie Elite è attualmente in produzione e finora sono andate in onda 3 stagioni da 8 episodi ciascuna, per un totale di 24 episodi.

Ester Expósito, Benzema è la sua nuova fiamma?

2. Durante la prima stagione di Elite, l’attrice Ester Exposito aveva fatto parlare di sé spopolando sui giornali scandalistici grazie alla relazione con un suo collega. Ester è stata fidanzata per più di un anno con Álvaro Rico, suo collega nonché interprete del personaggio di Leopoldo “Polo” Benavent Villada, nella serie Elite.

La loro storia, che aveva fatto impazzire i fan di Elite, purtroppo è giunta al capolinea a ottobre del 2019. A confermare la notizia è stato lo stesso Alvaro Rico.

1. Dalla sua rottura con Rico, i giornali scandalistici spagnoli non hanno dato tregua alla povera Ester, attribuendole flirt con personaggi sempre diversi del mondo dello spettacolo. Tra questi, il nome più accreditato era quello di Karim Benzema, attaccante del Real Madrid.

Secondo alcuni tabloid, i tabloid aveva lasciato la moglie proprio a causa della sua storia con l’attrice. Ovviamente si trattava di una gigantesca fake news; la notizia è stata infatti smentita sia da Ester che da Karim.

Per restare sempre aggiornati sulla vita professionale e sulle avventure private dell’attrice spagnola, seguite l’account ufficiale Ester Expósito Instagram.

Fonte: Wiki, IMDB, Ciak Generation

Ester Expósito al Festival di Cannes con Lost In the Night

Ester Expósito al Festival di Cannes con Lost In the Night

Tra le tante star presenti al Festival di Cannes c’è anche l’attrice e modella spagnola Ester Expósito, nota per aver interpretato il ruolo di Carla Rosón nella serie televisiva Élite, che accompagna il film “Perdidos En La Noche (Lost In the Night)” presentato nella sezione Premiere della 76 edizione del Festival di Cannes. Di seguito tutte le foto del photocall del film:

Nel film Emiliano vive in una piccola città mineraria in Messico. Abitato da un profondo senso di giustizia, cerca i responsabili della scomparsa di sua madre, un’attivista che difendeva i posti di lavoro locali minacciati da una compagnia mineraria internazionale. Non ricevendo alcun aiuto dalla polizia o dal sistema giudiziario, la sua ricerca lo porta alla ricca famiglia Aldama. Poi incontra il padre, un famoso artista, la sua famosa moglie e la loro attraente giovane figlia. Non gli ci vuole molto per lavorare a casa loro ed è determinato a scoprire alcuni segreti ben custoditi.

Estate 2016: tutti i film che ci aspettano

L’estate cinamtografica italiana è sempre stato un periodo notoriamente pigro. Ma le tendenze degli ultimi anni, vui la presenza dei grandi blockbuster estivi, vuoi il calo delle migrazioni vacanziere, sta portando un’inversione di tendenza che, pur essendo ancora debole, sta cambiando il mercato delle uscite al cinema italiane nei mesi estivi.

Di seguito potete vedere tutti i film che ci aspettano nell’estate 2016:

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Che siano grandi blockbuster, cinecomics, commedie o film che richiamano un pubblico più circoscritto, i film in sala saranno tanto e vari, per cui ogni spettatore avrà la possibilità di scegliere secondo i propri gusti.

Buona estate 2016 al cinema!

Estate 2016 film

Via CS

Est Film Festival i vincitori

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Si è conclusa ieri, domenica 28 luglio, la 7a edizione di Est Film Festival – Montefiascone con la Cerimonia di Premiazioni alla Rocca dei Papi, durante la quale la Direzione artistica e le Giurie, alla presenza degli Sponsor e delle Istituzioni, hanno annunciato i Vincitori delle tre sezioni competitive: Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi. Sono stati assegnati inoltre il Premio del Pubblico al Miglior film tra quelli in gara votato dagli spettatori di Est Film Festival 2013 e il JazzUp Award e 1.000 euro, istituito in collaborazione con il JazzUp Festival e destinato alla Miglior colonna sonora originale di uno tra i corti presentati in concorso.

Est Film Festival Miglior film a Claudio Giovannesi 21) – SEZIONE LUNGOMETRAGGI
– Miglior film (Arco d’Oro e 7.000 euro – Premio Banca Cattolica Gruppo Creval)
“Alì ha gli occhi azzurri” di Claudio Giovannesi

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Composta da: Andrea Purgatori Autore e Sceneggiatore, Alessandro Marinelli Regista Vincitore Arco d’Argento Miglior Documentario 2012, Alberto Crespi Giornalista L’Unità e Radio3, Danilo Maestosi Giornalista Il Messaggero e Direttore Cinemadelsilenzio.it e Fabio Brugnoli Ingegnere del suono

“Un film capace di catturare le vite di persone reali, col rigore di uno stile che parte dal documentario e dal cinema-verita’, per diventare racconto cinematografico. Fotografia impietosa e per questo potente di una societa’ periferica, multiculturale e marginalizzata, piena di slanci e di drammi, che ci mostra la comune radice di valori – amicizia, solidarieta’, rapporti familiari – al di la’ delle differenze etniche e religiose”.

– Menzione speciale della Giuria a
“Cosimo e Nicole” di Francesco Amato

“Un film ambizioso, che racconta il disagio di una generazione che si scontra con la crisi economica e sociale e trova nell’amore, nell’impegno e nel confronto con altre culture e altri mondi la forza per immaginare un nuovo progetto di vita”.

– Premio del Pubblico (Arco d’Argento e 2.000 euro – Premio Cantina Sociale di Montefiascone) a
“Cosimo e Nicole” di Francesco Amato

Est Film Festival Miglior documentario a Pippo Mezzapesa2) – SEZIONE DOCUMENTARI
– Miglior documentario (Arco d’Argento e 2.000 euro – Premio Associazione L’Acropoli)
“Pinuccio Lovero – Yes I can” di Pippo Mezzapesa

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Composta da: Giancarlo Breccola Scrittore, Storico e Pres. Ass. L’Acropoli, Giuseppe Bellucci, Carla Cappuccini, Cinzia Capuani, Alfredo Paolo Capuani, Girolamo Di Carmine, Antonia Lucchesi, Felicita Menghini, Carla Menichelli, Mario Nardi, Rina Onorati, Alessandra Ragonesi, Daniela Ramaglioni, Lavinia Saraca, Mariolina Scavera Malvagna, Loredana Smafora e Laura Zanè

“Per l’attenzione all’imprescindibile valore dei rapporti umani e per la capacità di recuperarli anche nella deformata realtà nella quale si inserisce la storia; per la leggerezza e l’ironia che compongono la raffinata cifra stilistica utilizzata nella presentazione dei sentimenti e delle emblematiche aspirazioni del surreale protagonista”.

– Menzione speciale della Giuria a
“Il Leone di Orvieto” di Aureliano Amadei

“Per l’abilità con cui viene sezionato il complesso e controverso personaggio al fine di evidenziarne le caratteristiche di disonesto ciarlatano, generalmente poco percepibili al momento dell’affermazione di simili personalità”.

Est Film Festival Miglior cortometraggio a Ivan La Ragione3) – SEZIONE CORTOMETRAGGI
– Miglior cortometraggio (Arco d’Argento e 2.000 euro – Premio Università della Tuscia)
“Dea bendata” di Ivan La Ragione

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Composta da: Sonia Melchiorre Docente Dipartimento Disucom Università della Tuscia, David Sciuga, Fabio Antinucci, Cecilia Campaniello, Luca Cignini, Davide D’Angelo, Andrea Della Casa, emiliano Facchini, Giorgio Graziotti e Sabrina Iannucci.

“La giuria si è trovata a decidere tra due corti di genere completamente diverso e ha dovuto optare per uno. Non essendo possibile l’ex aequo, si è deciso di assegnare il premio a “Dea bendata” per la padronanza tecnica, per l’originalità della resa espressiva, per la capacità di trasmettere emozioni non necessariamente attraverso immagini realistiche, ma anche per la brillante regia e per quella che dovrebbe essere la caratteristica principale di un cortometraggio, ossia la finitezza del messaggio in un lasso di tempo limitato”.

– Menzione speciale della Giuria per la fotografia a
“Oroverde” di Pierluigi Ferrandini

– Menzione speciale della Giuria per il soggetto a
“Ci vuole un fisico” di Alessandro Tamburini

– JazzUp Award – Best Soundtrack e 1.000 euro
a GIOVANNI ROTONDO, autore della colonna sonora del Cortometraggio “Ci vuole un fisico” di Alessandro Tamburini

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Composta da: Giancarlo Necciari Direttore Artistico JazzUp Festival, Carlo Alibrandi, Cecilia Antinelli, Marcello Balena, Marco Brama, Mirella Di Gregorio, Ferdinando Guglielmotti, Silvia Jacopini e Massimo Quatrini.

“Tale riconoscimento viene assegnato per l’estrema incisività tematica, per la raffinatezza dell’arrangiamento, per l’efficacia del commento alla storia in tutta la sua freschezza e autoironia”.

La giuria all’unanimità assegna altresì una menzione di merito al compositore Gianluca Sibaldi per il corto “Margerita” di Alessandro Grande, “per la bellezza dell’idea tematica e l’aspetto metamorfico dello stesso tema. Peraltro essendo il contenitore JazzUp proiettato alla promiscuità stilistica e a fornire quindi spazi e piattaforme per musiche di varia estrazione e provenienza, invita ufficialmente per la stagione estiva 2014 il regista e il compositore ad un momento di scambio, con l’intenzione di prendere spunto dall’idea del film e produrre un concerto di musica Rom”.

EST – Dittatura Last Minute: trailer del road-movie italiano

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EST – Dittatura Last Minute: trailer del road-movie italiano

EST – Dittatura Last Minute è un originale road-movie ambientato nel 1989 alla vigilia della caduta del muro, tratto da una storia vera e girato tra il Cesenate e la Romania. Il film è scritto e diretto da Antonio Pisu (che ritorna alla regia dopo la sua opera prima Nobili Bugie) e prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, e in collaborazione con Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, autori del libro “Addio Ceausescu” da cui è tratta la sceneggiatura.

La storia nasce appunto da un’idea degli stessi Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi che nel 1989, giovani ventiquattrenni dal grande entusiasmo, intrapresero con un amico il viaggio raccontato nel film. Il ruolo del protagonista è affidato a Lodo Guenzi – voce e chitarra de Lo Stato Sociale nonché diplomato all’accademia di Arte Drammatica Nico Pepe – che con il film EST – Dittatura Last Minute fa il suo esordio sul grande schermo. Al suo fianco gli altri due attori esordienti Matteo Gatta e Jacopo Costantini. Il film è stato realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

Dopo essere stato presentato a l’Isola di Edipo come film di apertura della Sezione non competitiva “Notti Veneziane – L’Isola degli Autori” alla selezione delle Giornate degli Autori nell’ambito della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, evento che ha avuto come ospite d’onore il noto regista Oliver Stone che ha speso parole di elogio per il film, Genoma Films è lieta di annunciare che distribuirà a partire dal 5 novembre il nuovo progetto cinematografico Il nuovo film di Antonio Pisu dal titolo EST – Dittatura Last Minute, che fa seguito al successo produttivo, di critica e di pubblico ottenuto nel 2018 con la black comedy in costume Nobili Bugie.

EST – Dittatura Last Minute: Oliver Stone per la presentazione del film

Sarà il grande regista più volte premio Oscar Oliver Stone a tenere a battesimo al Lido EST – Dittatura Last Minute – il nuovo film di Antonio Pisu di Genoma Films in programma oggi come film di apertura della Sezione non competitiva “Notti Veneziane – L’Isola degli Autori” alla selezione delle Giornate degli Autori. In occasione della presentazione del film e della proiezione ufficiale, Oliver Stone presenterà anche la sua autobiografia “Cercando la luce” edito da La Nave di Teseo.

Il produttore e attore del film Paolo Rossi Pisu ha organizzato la presenza di Oliver Stone nel suo lungo tour che lo ha portato in giro per l’Italia a scoprire le bellezze del nostro paese e a partecipare a eventi culturali nelle Marche, a Roma, a Bassano e infine ora a Venezia, dove EST – Dittatura Last Minute debutta ufficialmente in attesa di arrivare in sala il prossimo autunno.

EST – Dittatura Last Minute è un originale road-movie ambientato nel 1989 alla vigilia della caduta del muro, tratto da una storia vera e girato tra il Cesenate e la Romania. Il film è scritto e diretto da Antonio Pisu (che ritorna alla regia dopo la sua opera prima Nobili Bugie) e prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, e in collaborazione con Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, autori del libro “Addio Ceausescu” da cui è tratta la sceneggiatura. La storia nasce appunto da un’idea degli stessi Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi che nel 1989, giovani ventiquattrenni dal grande entusiasmo, intrapresero con un amico il viaggio raccontato nel film. Il ruolo del protagonista è affidato a Lodo Guenzi – voce e chitarra de Lo Stato Sociale nonché diplomato all’accademia di Arte Drammatica Nico Pepe – che con il film EST – Dittatura Last Minute fa il suo esordio sul grande schermo. Al suo fianco gli altri due attori esordienti Matteo Gatta e Jacopo Costantini. Il film è stato realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

EST – Dittatura last minute: intervista a Lodo Guenzi

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EST – Dittatura last minute: intervista a Lodo Guenzi

Lodo Guenzi, di EST – Dittatura last minute, è il protagonista della nostra intervista, in occasione della presentazione del film alla 77° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

EST – Dittatura Last Minute è un originale road-movie ambientato nel 1989 alla vigilia della caduta del muro, tratto da una storia vera e girato tra il Cesenate e la Romania. Il film è scritto e diretto da Antonio Pisu (che ritorna alla regia dopo la sua opera prima Nobili Bugie) e prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, e in collaborazione con Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, autori del libro “Addio Ceausescu” da cui è tratta la sceneggiatura. La storia nasce appunto da un’idea degli stessi Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi che nel 1989, giovani ventiquattrenni dal grande entusiasmo, intrapresero con un amico il viaggio raccontato nel film. Il ruolo del protagonista è affidato a Lodo Guenzi – voce e chitarra de Lo Stato Sociale nonché diplomato all’accademia di Arte Drammatica Nico Pepe – che con il film EST – Dittatura Last Minute fa il suo esordio sul grande schermo. Al suo fianco gli altri due attori esordienti Matteo Gatta e Jacopo Costantini. Il film è stato realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

Est – dittatura last minute, una clip in esclusiva

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Est – dittatura last minute, una clip in esclusiva

Ecco una clip esclusiva di EST – Dittatura Last Minute, di Antonio Pisu, con Lodo Guenzi interprete principale al suo debutto in un lungometraggio, e con Matteo Gatta, Jacopo Costantini e Paolo Rossi Pisu.

Dal 5 febbraio l’originale road-movie EST – Dittatura Last Minute arriva sulle principali piattaforme on demand – Sky Prima fila, Amazon Prime Video, Apple TV, Infinity, Chili, Rakuten, Google Play, CG entertainment, Vativision e #iorestoinsala.

https://www.youtube.com/watch?v=AdjuMe3w_jU

EST – Dittatura last minute: intervista a Lodo Guenzi

EST – Dittatura Last Minute dal 5 febbraio in on demand

EST – Dittatura Last Minute dal 5 febbraio in on demand

Dopo essere stato presentato come film di apertura della Sezione non competitiva “Notti Veneziane – L’Isola degli Autori” alla selezione delle Giornate degli Autori nell’ambito della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, evento che ha avuto come ospite d’onore il noto regista Oliver Stone che ha speso parole di elogio per il film, Genoma Films annuncia che distribuirà a partire dal 5 febbraio sulle principali piattaforme on demand – ovvero Sky Prima fila, Amazon Prime Video, Apple TV, Infinity, Chili, Rakuten, Google Play, CG entertainment, Vativision e #iorestoinsala – il film di Antonio Pisu dal titolo EST – Dittatura Last Minute.

La nuova opera di Pisu, che fa seguito al primo successo di critica e di pubblico ottenuto nel 2018 con la black comedy in costume Nobili Bugie, ha già conquistato il plauso della critica e l’interesse internazionale, vincendo diversi festival ed entrando nella rosa dei possibili film candidati ai Golden Globe 2021 come Miglior film in lingua originale.

EST – Dittatura Last Minute è un originale road-movie ambientato nel 1989 alla vigilia della caduta del muro, tratto da una storia vera e girato tra il Cesenate e la Romania. Il film è scritto e diretto da Antonio Pisu (che ritorna alla regia dopo la sua opera prima Nobili Bugie) e prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, e in collaborazione con Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, autori del libro “Addio Ceausescu” da cui è tratta la sceneggiatura. La storia nasce appunto da un’idea degli stessi Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi che nel 1989, giovani ventiquattrenni dal grande entusiasmo, intrapresero con un amico il viaggio raccontato nel film. Il ruolo del protagonista è affidato a Lodo Guenzi – voce e chitarra de Lo Stato Sociale nonché diplomato all’accademia di Arte Drammatica Nico Pepe – che con il film EST – Dittatura Last Minute fa il suo esordio sul grande schermo. Al suo fianco gli altri due attori esordienti Matteo Gatta e Jacopo Costantini. Il film è stato realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

EST – Dittatura Last Minute è disponibile al noleggio a 7,99 euro a partire dal 5 febbraio su Sky Prima fila, Amazon Prime Video, Apple TV, Infinity, Chili, Rakuten, Google Play, CG entertainment, Vativision e #iorestoinsala.

Essere o non essere…..Shakespeare?

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Essere o non essere…..Shakespeare?

“Nascondi chi sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni” scriveva William Shakespeare nel Macbeth. E se proprio l’autore più rappresentato della storia fosse lui stesso una maschera? Questo il punto focale della nota “Shakespeare Controversy”, che Roland Emmerich, regista conosciuto per i suoi disaster movies, accoglie con entusiasmo, portando sul grande schermo le vicende dell’uomo di Stratford- upon- Avon.

Essere John Malkovich: quello che non sai sul film di Spike Jonze

Con il concludersi del millennio, nel 1999, due nuovi autori si affacciano nel panorama cinematografico per dar vita ad uno dei film più originali nel suo genere. Un’opera che più di altre anticipava discorsi che sarebbero in seguito divenuti centrali nella settima arte. Il regista Spike Jonze (Her) e lo sceneggiatore Charlie Kaufman (Se mi lasci ti cancello, Anomalisa) portavano infatti sul grande schermo il film Essere John Malkovich.

Entrambi esordienti, i due impiegarono diverso tempo prima di riuscire a dar vita al film. La prima versione della sceneggiatura venne infatti scritta da Kaufman nel 1994, ma per anni ebbe difficoltà nel trovare qualcuno disposto a produrla. Nel 1996, infine, in preda alla disperazione decise di inviarla al regista Francis Ford Coppola, il quale la propose a Jonze, all’epoca fidanzato della figlia Sofia Coppola. Nel 1997, i due riuscirono finalmente a trovare una casa di produzione disposta a finanziare il progetto.

Il film si rivelò infine un grande successo di critica e pubblico, arrivando a guadagnare oltre 30 milioni di dollari nel mondo e ad ottenere alcuni tra i più importanti riconoscimenti dell’industria. Venne infatti candidato, tra gli altri, a tre premi Oscar nelle categorie miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior attrice non protagonista. Pur non vincendo alcuna statuetta, il film contribuì significativamente a lanciare la carriera di Kaufman e Jonze.

Essere John Malkovich: la trama e la spiegazione del film

Protagonista del film è Craig Schwartz, burattinaio squattrinato che vive in un bizzarro appartamento con la moglie Lotte. Costretto a cercare un lavoro più redditizio, Craig si rivolge alla LesterCop come archivista. Qui farà la conoscenza della collega Maxine, della quale si invaghisce seduta stante. Durante un normale giorno di lavoro, poi, Craig scopre un passaggio segreto scavato nella parete dell’archivio. Finitovi dentro, capirà che questo porta dritti nella testa del celebre attore John Malkovich, ma solo per quindici minuti. Rivelato il segreto all’amata Maxine, questa lo convincerà a sfruttare il passaggio per creare un business. Quando però l’attore, insospettito da alcune stranezze, scoprirà il tunnel, l’agognata rivalsa di Craig verrà messa in serio pericolo.

Come solito per le sceneggiature di Kaufman, sono diverse le interpretazioni che si possono dare al film. La spiegazione più comunemente ritenuta valida è di come l’intero film sia una trattazione sulla ricerca dell’identità. Ognuno dei personaggi è infatti in cerca del proprio io, anche a costo di modificare radicalmente ciò che si è. La possibilità di entrare nella testa di Malkovich è poi la chiara metafora del classico desiderio di poter “essere qualcun altro”. Ognuno dei protagonisti, infatti, una volta vissuta l’esperienza di trovarsi dentro l’attore, avverte la necessità di un profondo cambiamento personale. Kaufman sembra così voler dire come tale ricerca del sé possa essere più complessa del previsto, portando l’essere umano ad essere internamente scisso in più parti.

Un’altra delle tematiche più ricorrenti del film è quella della celebrità. Il viaggio nella testa di Malkovich può durare infatti solo 15 minuti, proprio come i minuti che Warhol indica nel suo celebre aforisma. Ricollegandosi al tema della ricerca del sé, Kaufman suggerisce l’idea che raggiungere la celebrità non corrisponda di conseguenza all’ottenere la completa realizzazione di sé. Nel film, infatti, il desiderio di fama porta il protagonista alla rovina, mentre i due personaggi femminili, che rinunciano alla popolarità, ottengono ciò che realmente sembra avere importanza, ovvero i rapporti umani.

Essere John Malkovich cast

Essere John Malkovich: il cast del film

A ricoprire il ruolo di Craig nel film è l’attore John Cusack. Prima di entrare a far parte del progetto, questi aveva richiesto al proprio agente di trovargli la sceneggiatura più folle in circolazione. Dopo aver letto una delle prime stesure di Essere John Malkovich, l’attore si candidò per il ruolo del protagonista, desiderando ardentemente di ottenere la parte. Dopo aver sostenuto un provino, questa gli venne effettivamente assegnata. Per calarsi meglio nel ruolo, Cusack decise inoltre di prendere lezioni per diventare un abile marionettista, così da poter eseguire personalmente le scene previste a riguardo nel film.

L’idea originale di Kaufman era sin da subito quella di inserire l’attore John Malkovich come personaggio del film. Questi tuttavia era molto scettico all’idea di accettare tale ruolo, arrivando a proporre all’autore di sostituirlo con un altro attore. Kaufman fu però irremovibile, e dopo un paio di anni riuscì infine a convincere l’attore ad assumere i panni di sé stesso. Malkovich, in realtà, ha dichiarato di essersi approcciato al ruolo come avrebbe fatto in qualunque altra occasione, e di aver pertanto costruito una versione fittizia di sé stesso, che non riflettesse la sua vera personalità.

Parte fondamentale del film sono anche le attrici Cameron Diaz, nel ruolo di Lotte, e Catherine Keener, in quelli di Maxine. Per il suo ruolo, la Diaz non aveva idea di come sarebbe stata acconciata, e il risultato finale la rese pressocché irriconoscibile. L’idea dei due autori era infatti quella di prendere un’attrice particolarmente bella e farla sembrare il più comune possibile, così da esaltare le qualità del personaggio. La Keener, invece, ha raccontato di aver incontrato particolare difficoltà nel dar vita al proprio personaggio, poiché ne disprezzava gli atteggiamenti. La sua interpretazione, alla fine, fu però così riuscita da farle guadagnare una nomination all’Oscar.

Essere John Malkovich: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Essere John Malkovich è infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV, Google Play, Tim Vision e Apple iTunes. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, FilmComment

Essere James Bond: il trailer del doc in attesa di No Time To Die

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In vista dell’uscita di No Time To Die, dal 30 settembre #SoloAlCinema, il documentario Essere James Bond, della Metro Goldwyn Mayer (MGM), sarà disponibile gratuitamente e in esclusiva su Apple TV a partire dal 7 settembre.

In questa speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig si confessa e riflette sui suoi 15 anni di avventura nei panni di James Bond.

Con filmati d’archivio mai visti prima, da Casino Royale al prossimo 25° film della saga, l’attore condivide i suoi ricordi personali in una conversazione con i produttori di 007, Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, dato che quella in No Time To Die sarà la sua ultima interpretazione come James Bond.

“Essere James Bond” è diretto da Baillie Walsh (Flashbacks of a Fool) e prodotto da Charlie Thomas, Carla Poole e Special Treats Productions. Colin Burrows è il produttore esecutivo.

ESP² – Fenomeni paranormali: la spiegazione del finale del film

ESP² – Fenomeni paranormali: la spiegazione del finale del film

Quello del falso documentario è un sottogenere particolarmente popolare all’interno del cinema horror. Questo permette infatti di conferire alla storia raccontata l’idea che ciò che si vede si avvenuto realmente, che sia un documento veritiero intorno a determinati eventi. E quando ad essere realistico è l’orrore, questo fa naturalmente ancor più paura. Titoli come Rec, La stirpe del male o l’iconico The Blair Witch Project sono esempi perfetti di tale filone, in cui si colloca anche ESP² – Fenomeni paranormali.

Si tratta del sequel di ESP – Fenomeni paranormali, film concepito dal duo Vicious Brothers, uscito nel 2011. Questo seguito, realizzato nel 2016 sempre con la supervisione dei Vicious Brothers e diretto da John Poliquin, ci riporta negli stessi ambienti del primo capitolo, per esplorare ulteriormente la mitologia proposta e presentare nuovi orrori. Il film, sfruttando in modo ancor più consapevole le possibilità date dal falso documentario, gioca infatti con gli spettatori per proporre una serie di situazioni imprevedibili e profondamente scioccanti.

Per gli appassionati di questo genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, assolutamente capace di regalare grandi brividi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a ESP² – Fenomeni paranormali. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Esp 2 - Fenomeni paranormali location
Stephanie Bennett in ESP² – Fenomeni paranormali. © 2012 – Tribeca Film

La trama e il cast di ESP² – Fenomeni paranormali

Protagonista del film è Alex Wright, giovane studente di cinema. Appassionato del genere horror, il ragazzo pubblica online una recensione della pellicola ESP – Fenomeni paranormali, in cui ne critica negativamente la realizzazione. Dopo un po’ il ragazzo riceve una strana e-mail che contiene un video in cui appare Sean Rogerson – uno dei membri della troupe – ancora chiuso dentro il manicomio, l’angosciante set delle riprese del film. Incuriosito da altri messaggi simili, spediti da un misterioso mittente che si firma DeathAwaits666, il giovane cerca ulteriori informazioni sull’horror da lui stroncato.

Scopre così che tutti i membri del cast e della troupe sono misteriosamente scomparsi o deceduti. Interessato a saperne di più, Alex decide di recarsi personalmente nell’istituto psichiatrico – poco distante dal campus in cui studia – assieme agli amici Tessa, Jared, Jennifer e Trevor. Armati di videocamere e pronti a investigare, i ragazzi entrano nel manicomio, ma una volta dentro scoprono qualcosa di agghiacciante e Alex capirà che quelli che credeva essere i finti eventi di un film, sono in realtà molto più veri di quanto avrebbe potuto immaginare.

Nel cast del film ritroviamo l’attore Richard Harmon nel ruolo di Alex Wright. Harmon è in particolare noto per il ruolo di John Murphy nella serie televisiva The 100. Leanne Lapp, invece, interpreta l’amica Jennifer Parker. Dylan Playfair vi è Trevor Thompson, mentre Stephanie Bennett interpreta Tessa Hamill e Howard Lai ricopre il ruolo di Jared Lee. Sean Rogerson riprende invece il ruolo di sé stesso, sopravvissuto agli eventi del primo film, ma impazzito dopo essere rimasto intrappolato nell’ospedale per nove anni.

Esp 2 - Fenomeni paranormali cast

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, i protagonisti incontrano Sean Rogerson, ancora vivo ma in condizioni psicologiche irrecuperabili. L’uomo rivela loro che il direttore del manicomio Friedkin compì un rituale satanico, aprendo così un varco tra il mondo umano e quello degli spiriti, facendo uscire delle entità (cosa già accennata alla fine del primo film dove l’inquadratura di Lance mostra un cerchio di magia nera nel laboratorio di Friedkin). L’ospedale psichiatrico si è così trasformato in un portale, divenendo un luogo di confine fra le due dimensioni. Sean, infine, si offre di aiutarli ad uscire da quel luogo.

Mentre il gruppo dorme per la notte, però, Rogerson, costretto dal dottor Friedkin, strangola Trevor a morte, poi ruba l’attrezzatura della squadra per tagliare le catene della porta che dovrebbe permettere la fuga da quel posto. Una volta averla aperta, la attraversa, solo per rendersi conto che non conduce da nessuna parte. L’entità ordina allora un sempre più squilibrato Rogerson di continuare a uccidere. Alex e Jennifer, intanto, si svegliano e si imbattono nell’altare satanico di Friedkin che esegue una lobotomia e sacrifica un neonato.

La coppia fugge e incontra Rogerson, che chiede loro di consegnare i nastri per “finire” il film, unico modo per fuggire dall’ospedale. Durante uno scontro tra di loro, un portale si apre sulla parete e risucchia Rogerson. Rendendosi conto che Rogerson è stato onesto sul modo per fuggire, Alex uccide Jennifer, completando così il film. Esce quindi dall’ospedale attraverso la porta rossa, che lo conduce alla periferia di Los Angeles. Viene poi arrestato mentre cammina per strada di notte. L’ultima scena mostra che il filmato è stato trasformato in un film, con Alex che avvisa però di non avvicinarsi all’ospedale.

La location dove è stato girato il film

Poco prima dei titoli di coda, sullo schermo appare un flash contenente i numeri “49 14 122 48”. Questa è la posizione esatta dell’edificio che compare nel film. Si chiama Riverview Hospital nella Columbia Britannica, a Vancouver, in Canada. Le strutture abbandonate che costituivano l’ospedale sono ora spesso utilizzate come location per per alcuni noti film come Watchmen, The Butterfly Effect, Final Destination 2 e Deadpool 2, ma anche serie come Arrow, Smallville e Prison Break. È stato girato qui anche Esp – Fenomeni paranormali.

Il trailer di ESP² – Fenomeni paranormali e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di ESP² – Fenomeni paranormali grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 1 agosto alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Esplosioni sul set di Transformers 3: nuove foto!

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Esplosioni sul set di Transformers 3: nuove foto!

Transformers_3

Pubblicate tre foto di Transformers: Dark of the Moon. Le immagini mostra scene d’azione con i protagonisti Shia LaBeou e Rosie Huntington-Whiteley, Tyrese Gibson e Josh Duhamel.

Esplosioni sul set di Transformers 3: nuove foto!

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Esplosioni sul set di Transformers 3: nuove foto!

Pubblicate tre foto di Transformers: Dark of the Moon. Le immagini mostra scene d’azione con i protagonisti Shia LaBeou e Rosie Huntington-Whiteley, Tyrese Gibson e Josh Duhamel.

Ricordiamo che Transformers 3 uscirà l’1 luglio 2011 in 3D e 2D e il cast oltre a Shia LaBeouf, Josh Duhamel, anche Rosie Huntington-Whiteley, Tyrese Gibson, John Malkovich, Frances McDormand, Ken Jeong, Patrick Dempsey, Alan Tudyk.
Fonte: Collider, badtaste;

Esplora l’universo di Interstellar con la nuova App

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Esplora l’universo di Interstellar con la nuova App

Ecco il video promozionale per la nuova App di Interstellar, prossimo film di Christopher Nolan con Matthe McConaughey, Jessica Chastain, Michael Caine e Anne Hathaway.

Interstellar, il film

Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark Knight”, “Inception”), Interstellar vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”), Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here Anymore”) ed il premio Oscar Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”).

Il cast principale include anche Wes Bentley, Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere un futuro tra le stelle.

Diretto da Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher Nolan e Lynda Obst hanno prodotto Interstellar con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”) e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres (“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il Re leone”).

Fonte: CBM

ESP2 Fenomeni Paranormali Trailer italiano

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ESP2 Fenomeni Paranormali Trailer italiano

ESP2 Fenomeni Paranormali-trailerGuarda il Trailer italiano ufficiale di ESP2 Fenomeni Paranormali, l’horror prodotto dai Vicious Brothers che arriverà al cinema dal 1° agosto 2013 distribuito da M2 Pictures. 

Esordio sul grande schermo per Melissa Rauch

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Dopo essersi fatta conoscere dal grande pubblico in The Big Bang Theory, nel ruolo di Bernadette, Melissa Rauch è pronta al ‘grande passo’: è infatti entrata nel cast di Your Are Here, film diretto da Matthew Weiner.

Il creatore della serie tc Mad Men seguirà le vicende di un metereologo, che deve fare i conti con la motre del padre: intraprenderà così un viaggio, accompagnato da un suo amico (Zach Galifianakis) che servirà a cementare la loro amicizia; al film parteciperanno anche  Amy Poehler, nel ruolo della sorella quest’ultimo, Laura Ramsey, Joel Gretsch, Paul Schulze  Lauren Lapkus. L’inizio delle riprese è previsto entro la fine del mese in Nord Carolina.

Fonte: Empire

Esordio di successo per il tanto atteso Benvenuti al Nord

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Un esordio di successo per il tanto atteso Benvenuti al Nord, l’ultimo film del regista Luca Miniero nelle sale dal 18 gennaio. Il sequel di Benvenuti al Sud ha infatti registrato,

Esordio alla sceneggiatura per Cormac McCarthy

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Dopo aver visto alcuni dei suoi romanzi trasposti efficacemente sul grande schermo (Non è un paese per vecchi a cura dei Coen e  La Strada, sceneggiato da Joe Penhall), Cormac McCarthy sembra aver deciso di scendere in prima persona nell’agone cinematografico, scrivendo un copione il cui titolo al momento è The Counsellor. Gli editori dello scrittore del Rhode Island sono stati presi contropiede quando, al posto del suo romanzo, si sono visti consegnaree una sceneggiatura, incentrata su un rispettato avvocato che crede di essere scaltro abbastanza per entrare nel business della droga senza venirne travolto, per scoprire, ovviamente, di essersi sbagliato.

I produttori Nick Wechsler, Steve Schwartz e Paula Mae Schwartz sono stati i più rapidi a conquistare i diritti; va peraltro ricordato che gli stessi hanno aiutato il regista John Hillcoat a portare nelle sale The Road. Secondo quanto affermato dallo stesso Steve Schwartz, il lavoro (nel quale spiccheranno le forti figure di due donne in un mondo tipicamente maschile) promette di essere trai più potenti – e disturbanti –  dell’intera opera dello scrittore.

Fonte: Empire

Esordio alla regia per Michael Rosenbaum

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Dopo aver legato il suo nome al ruolo di Lex Luthor in Smallville, Michael Rosenbaum tenta il definitivo salto di qualità con la sua prima prova da regista sulla lunga distanza, intitolata Old Days. Rosenbaum sarà anche protagonista del film, nella parte di Jim Owens, un attore frustrato che lascia Hollywood per tornare nella sua cittadina natale in occasione di una riunione scolastica.

Le conseguenze saranno quelle già viste in tanti altri film e serie tv che hanno affrontato questa situazione, col protagonista che tornerà a confrontarsi con gli amci di un tempo e soprattutto col suo amore di una volta (qui interpretato da Morena Baccarin, nota agli spettatori italiani per i ruoli di  Anna in V e di Jessica Brody di Homeland).  Faranno parte del cast anche Sarah Colonna, Harland Williams e Jay Ferguson. L’inizio delle riprese è previsto per inizio marzo. Rosenbaum, qui alla prima regia sulla lunga distanza ha in fase di post-produzione il corto horror Fade Into You, oltre ad aver scritto e prodotto Ghild, un altro corto, ma di ambientazione fantasy, nel 2010, oltre ad essere stato seduto dietro la macchina da presa anche per un episodio di Smallville.

Fonte: Empire

Esmeralda protagonista del prossimo live action Disney

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Esmeralda protagonista del prossimo live action Disney

Senza dubbio trai personaggi più affascinanti dei classici Disney, anche la bella zingara Esmeralda, oggetto d’amore per Quasimodo, Il Gobbo di Notre Dame, avrà un suo film spin off in live action.

The Tracking Board che riporta la notizia originale riferisce anche che il progetto è quello di realizzare un film che possa conservare meglio i tratti che erano stati regalati al personaggio da Victor Hugo nel suo magnifico romanzo.

Il tono che dobbiamo aspettarci sarà quindi più drammatico anche se è probabile che i temi trattati non saranno poi tanto sfacciati e chiari come quelli di Hugo.

Ecco di seguito tutti i progetti in live action che sta sviluppando la Disney al momento: Il Libro della Giungla (diretto da Jon Favreau, arriverà il 15 aprile 2016), La Bella e la Bestia (17 marzo 2017), il sequel Alice Attraverso lo Specchio (27 marzo 2016), Dumbo (diretto da Tim Burton), i film di Winnie the Pooh, Mulan, Pinocchio, Campanellino (con Reese Witherspoon), il sequel di Maleficent, un film sul Genio di Aladdin come prequel alla storia che conosciamo, una storia incentrata su Crudelia De Mon, lo spin-off sul principe azzurro di Cenerentola.

Esiste la “stanchezza da supereroi” al cinema? Ecco la risposta di James Gunn

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Dopo le disastrose performance al box office di Ant-Man and the Wasp Quantumania e di Shazam! La Furia degli Dei, sembra legittimo chiedersi se i blockbuster di Supereroi non siano arrivati alla fine della loro epoca d’oro. A rispondere sulla questione è intervenuto James Gunn, in occasione di un’intervista a Rolling Stone. Con un franchise, quello di Guardiani, al tramonto e uno al suo inizio, quello dedicato all’universo DC, il regista, sceneggiatore e produttore ha espresso la sua opinione in merito a questa questione che, per l’industria cinematografica contemporanea, è altamente spinosa.

“Penso che esista una cosa che possiamo chiamare la stanchezza dei supereroi”, ha detto Gunn a Rolling Stone. “Ma penso che non abbia nulla a che fare con i supereroi in sé. Ha a che fare con il tipo di storie che vengono raccontate, se perdi d’occhio dalla palla, che è il personaggio stesso. Adoriamo Superman. Adoriamo Batman. Adoriamo Iron Man. Perché sono questi personaggi incredibili che abbiamo nei nostri cuori. E se si tramutano solo in un mucchio di sciocchezze sullo schermo, diventa davvero noioso.”

“Sono affaticato dalla maggior parte dei film spettacolari, e questa fatica deriva dal fatto che non hanno una storia emotivamente radicata”, ha aggiunto Gunn. “Ma non ha nulla a che fare con il fatto che siano o meno film di supereroi. Se non hai una storia alla base, guardare le cose che si colpiscono a vicenda e basta, non importa quanto siano intelligenti quei momenti di attacco, non importa quanto siano intelligenti i design e gli effetti visivi, diventa solo faticoso, e penso che sia una questione molto, molto reale.”

James Gunn sembra avere una idea molto chiara di quello che dice e, nel corso della sua permanenza nel MCU, ha dimostrato che riesce a raccontare molto bene personaggi e storie a fumetti, dal momento che conosce alla perfezione sia i detti personaggi che le dinamiche del racconto. I suoi film dei Guardiani della Galassia si sono dimostrati sempre di grande intrattenimento e non vediamo l’ora di assistere a quello che realizzerà ora che ha a disposizione tutti i personaggi DC.

Escobar: curiosità e storia vera dietro il film con Benicio del Toro

La figura di Pablo Escobar è divenuta particolarmente ricorrente nel cinema e nella serialità degli ultimi anni. Personalità controversa e dall’innegabile fascino, egli ha calcato più volte lo schermo interpretato da diversi celebri interpreti e ogni opera basata su di lui ne ha esplorato aspetti e punti di vista diversi. Tra i titoli più recenti si ricordano Escobar – Il fascino del male, con Javier Bardem nel ruolo del protagonista, e le prime due stagioni della serie Netflix Narcos, dove si ripercorre ascesa e declino del suo impero della droga. Un altro interessante film dedicato al noto narcotrafficante è Escobar (qui la recensione).

Uscito in sala nel 2014, il film rappresenta il debutto alla regia dell’attore italiano Andrea Di Stefano, cimentatosi con una storia diversa rispetto alle altre dedicate a El Patrón (soprannome con cui veniva chiamato Escobar. La vicenda è infatti narrata da un punto di vista esterno, facendo di Escobar più una figura in secondo piano ma ugualmente presente e minacciosa. Un modo diverso dunque per raccontare gli anni del massimo potere del narcotrafficante, mostrandone l’avidità e la brutalità e il modo in cui tali aspetti si riflettevano sull’intera Colombia. Anche in questo caso ad interpretare Escobar c’è un noto attore: Benicio del Toro.

Anche solo per poter guardare l’incredibile performance dell’attore nei panni di Escobar, è questo un film che ogni appassionato di cinema dovrebbe recuperare. Attraverso di esso si può scoprire molto di più sul leggendario narcotrafficante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Escobar: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Nick Brady, un giovane canadese che insieme al fratello Dylan si reca in Colombia per aprire una scuola di surf. Mentre si gode la tranquillità della sua nuova vita e attività, Nick viene stregato dalla bellezza di Maria, una giovane del posto. Iniziando a frequentarla, però, il ragazzo scopre che questa è la nipote di Pablo Escobar, il potente e intoccabile signore della droga colombiano. Dopo aver incontrato proprio quest’ultimo, Nick inizia a lavorare presso la sua tenuta chiamata l’Hacienda, lasciando pertanto la scuola di surf e incrinando il rapporto con il fratello, il quale non gradisce le sue nuove frequentazioni. Ben presto, però, Nick capirà di essersi introdotto in qualcosa di più grande e pericoloso del previsto, dal quale non sarà semplice scappare.

Come anticipato, ad interpretare Pablo Escobar vi è il premio Oscar Benicio del Toro, trasformatosi fisicamente per il ruolo. La sua è stata indicata come una delle interpretazioni più vicine a come realmente era Escobar. Nei panni di Nick, il vero protagonista del film, vi è invece l’attore Josh Hutcherson, noto per essere stato Peeta Mellark nella saga di Hunger Games. L’attrice Claudia Traisac interpreta invece la nipote di Escobar, Maria. Lei e Hutcherson, conosciutisi sul set, hanno poi intrapreso una breve relazione. Sono poi presenti Brady Corbet nei panni di Dylan e Carlos Bardem, fratello maggiore di Javier, nel ruolo di Drago, scagnozzo di Escobar.

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Escobar: la vera storia dietro il film

Nonostante la figura di Escobar e il suo potente cartello della droga visti nel film si ispirino alla realtà degli eventi, la maggior parte del film si basa su personaggi ed eventi non altrettanto veritieri. Non vi sono infatti dei corrispettivi nella realtà dei personaggi di Nick e Maria, pertanto tutto il rapporto tra di loro è principalmente frutto dello sceneggiatore del film, ovvero lo stesso Di Stefano. Egli ha tuttavia raccontato di non essersi inventato del tutto la storia del film, ma di essere partito nel concepirla dopo aver saputo di un non meglio identificato ragazzo che, recatosi in Colombia per andare a trovare il fratello, si è avvicinato alla famiglia di Escobar, finendo poi nei guai.

Di reale, dunque, ci sono tutti gli aspetti che raccontano la vita del narcotrafficante e in particolare le vicende che descrivono il suo stato di potere in Colombia. Come noto, Escobar è infatti stato uno degli uomini più potenti e ricchi in assoluto nei primi anni Ottanta. Con un patrimonio stimato in oltre 76 miliardi di dollari, guidando il cartello di Medellin egli divenne un’autorità tale da poter sfidare il governo statunitense. Il suo declino arrivò con l’inizio degli anni Novanta, quando dopo un periodo in prigione e la successiva fuga, venne localizzato e ucciso, il 2 dicembre del 1993, da una squadra colombiana di sorveglianza elettronica.

Escobar: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Escobar grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 17 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Escobar – Paradise Lost: recensione del film con Josh Hutcherson

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Escobar – Paradise Lost: recensione del film con Josh Hutcherson

Pablo Escobar è senza dubbio uno dei criminali più famosi della storia, un uomo che è riuscito, anche nel tempo, a creare un culto della sua persona, e a porsi come figura positiva e benevola agli occhi di coloro che hanno vissuto nella sua ombra. Questa figura è diventata ora soggetto di Escobar – Paradise Lost, esordio alla regia dell’attore Andrea Di Stefano che ha cercato un modo alternativo per raccontare la grandezza e soprattutto la caduta del Re della Cocaina.

Escobar – Paradise Lost assume il punto di vista di Nick (Josh Hutcherson), un giovane canadese che si trasferisce in Colombia con il fratello per cambiare vita, alla ricerca di un Paradiso Perduto che ai loro occhi è quell’esotico paese del Sudamerica. Nick incontra e si innamora di Maria (Claudia Traisac) una giovane donna del posto che ha legami di parentela con Pablo Escobar (Benicio Del Toro), figura misteriosa che gode del sostegno popolare e sta avviando una carriera nella politica del paese. Appena Nick viene introdotto in famiglia dalla bella Maria, capisce che c’è qualcosa che non va, che i sorrisi, le riverenze, i grazie riservati al Signor Escobar nascondono qualcosa di misterioso e che Pablo non è la figura paterna e protettiva che mostra in pubblico.

Escobar – Paradise Lost, il film

Escobar - Paradise LostEscobar – Paradise Lost è nettamente diviso in due parti, una lunga introduzione, la costruzione di un antefatto dai contorni confusi, raccontato attraverso salti temporali che confondono lo spettatore e lo disorientano. La seconda parte invece ha una struttura più coesa e racconta il momento in cui la parabola di Escobar è in discesa: l’urgenza della fuga, lo scoppio di violenza, il radicale nel cambio di ritmo trasformano la seconda metà del film in una incalzante caccia all’uomo che coinvolge e emoziona lo spettatore.

Ottimi sono invece i protagonisti della vicenda; Josh Hutcherson si conferma un buon interprete, permettendo allo spettatore di affezionarsi al suo personaggio e donandogli molto più spessore di quello che invece fa una regia incerta e non ancora ben definita. Benicio Del Toro invece offre un’interpretazione misurata, precisa, fondata principalmente sugli sguardi, sui movimenti, sulla postura, e riesce apparentemente senza fatica, a restituire la gravitas, lo spessore che un personaggio del genere richiede.

Pur avendo momenti interessanti, Escobar – Paradise Lost si riduce ad un progetto confuso che probabilmente nell’inesperienza dietro al macchina da presa del regista trova il suo punto debole.

Escobar – Il fascino del male: trama e cast del film con Javier Bardem

La figura di Pablo Escobar è divenuta particolarmente ricorrente nel cinema e nella serialità degli ultimi anni. Personalità controversa e dall’innegabile fascino, egli ha calcato più volte lo schermo interpretato da diversi celebri interpreti. Ogni opera basata su di lui ne ha esplorato aspetti e punti di vista diversi. Nel film del 2017 Escobar – Il fascino del male, diretto da Fernando Léon de Aranoa, il celebre narcotrafficante è narrato a partire dal suo rapporto con la giornalista e amante Virginia Vallejo. Tale coppia è qui interpretata da due attori realmente sposati al di fuori delle scene: Javier Bardem e Penélope Cruz.

La pellicola è infatti basata sul bestseller della Vallejo Amando Pablo, odiando Escobar, pubblicato per la prima volta nel 2007. All’interno di questo l’autrice racconta della sua relazione amorosa con il capo del Cartello di Medellìn. Nel libro si raccontano una grande serie di dettagli privati, poi utilizzati nel film per poter dar vita ad un ritratto inedito del celebre criminale colombiano. Da sempre desideroso di interpretarlo, Bardem spinse affinché venissero acquistati i diritti sull’opera, da cui è poi in breve stato realizzato il film.

Questo venne poi presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ricevette una tiepida accoglienza da parte della critica. Diverse lodi furono però state riservate ai due protagonisti, poi candidati anche ai prestigiosi premi Goya. Al momento della sua uscita in sala il film riuscì ad incassare un totale di più di 17 milioni in diversi territori, confermando il grande interesse del pubblico nei confronti del personaggio. Numerose sono poi le curiosità legate al titolo, in particolare quelle relative al suo cast di attori. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali tra queste come anche le piattaforme dove è possibile ritrovare il film in streaming.

Escobar – Il fascino del male: la trama del film

Il film prende le mosse dall’ascesa criminale di Escobar e arriva fino al 1993, anno della sua morte. Un percorso che si snoda lungo la vita privata e professionale del narcotrafficante, ripercorrendo i turbolenti anni Ottanta, il periodo del narcoterrorismo, la lotta contro la possibile estradizione negli Stati Uniti e il rapporto con la giornalista Virginia Vallejo. È proprio grazie al supporto della donna che Escobar diventa un personaggio pubblico, ottiene il sostegno di gran parte del popolo colombiano e decide di avviarsi alla carriera politica: vuole governare e finalmente cambiare le sorti di un Paese logorato dalla povertà. La storia ha così inizio proprio quando Escobar è già un affermato uomo d’affari.

La sua gente però comincia a rendersi conto che dietro alle sue azioni ci sono intenzioni oscure ed egoistiche, che quei suoi modi bonari celano sete di ricchezza e potere, senza scrupoli né rimorsi. Escobar deve riconquista la loro fiducia, e per riuscirvi si affida all’amante Virginia Vallejo. Questa godeva di un accesso privilegiato alla mente di Escobar, alle sue idee e alle sue intenzioni più intime. Per questo decide di sostenerlo nella sua carriera politica, chiudendo un occhio su quella criminale. Ciò non dura però a lungo, e ben presto la donna non riuscirà più a reggere il peso delle azioni dell’uomo che amava. Quando l’agente della DEA, l’agenzia antidroga americana, Neymar le offrirà una via di fuga, la Vallejo non potrà che accettarla.

Escobar cast

Escobar – Il fascino del male: il cast del film

Nel ruolo dei due protagonisti vi è quindi la celebre coppia di attori spagnoli composta da Bardem e la Cruz. Per poter interpretare il ruolo del celebre narcotrafficante, l’attore ha dovuto sottoporsi ad una non indifferente trasformazione fisica. Bardem ha infatti dovuto acquisire diversi chili, al fine di ottenere una stazza fisica somigliante a quella di Escobar. Ciò gli ha richiesto una particolare dieta, che gli ha permesso di raggiungere il peso necessario nel giro di breve tempo. Inoltre, l’attore si è dedicato a lunghe ricerche, leggendo numerose testimonianze su Escobar, così da poterlo comprendere al meglio e risultare realistico nel suo ritratto. Ad oggi la sua è considerata una delle più affascinanti interpretazioni del criminale.

Allo stesso modo la Cruz si è documentata a lungo sulla Vallejo, cercando di immedesimarsi nelle sue scelte e nelle situazioni da lei dovute affrontare. L’attrice ha in seguito raccontato che quella per questo film è stata una delle sfide più difficili della sua carriera. A favorire la buona riuscita del tutto vi era però il legame che la unisce a Bardem. Questo ha infatti permesso di conferire una certa credibilità alle scene che li ritraggono insieme. Nel film è infine presente anche il noto attore Peter Sarsgaard, interprete di numerosi film di successo, e che dà qui vita all’agente DEA Shepard. Questi è poi l’uomo che riesce ad andare incontro cattura di Escobar. Nel film sono poi presenti numerosi altri attori di origini sudamericane o spagnole, come Oscar Jaenada, che recita nel ruolo di Santoro.

Escobar – Il fascino del male: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Escobar – Il fascino del male è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per mercoledì 21 ottobre alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 

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