Mentre cresce l’attesa per le fan
di Cinquanta Sfumature di Grigio, oggi
per passare il tempo possono già iniziare ad ascoltare e
riascoltare il brano che farà da colonna sonora del film,
“Haunted” di Beyoncé. Ed ecco che oggi
arriva anche il video ufficiale:
Tutte le foto di 50 sfumature di
grigio nella nostra gallery: [nggallery id=838]
Nel
cast, oltre a Jamie Dornan nei panni di Christian
Grey e a Dakota Johnson nei panni di Anastasia
Steele, anche Luke Grimes nel ruolo di Elliot, Victor
Rasuk che nel film sarà Josè intimo amico di Anastasia,
Jennifer Ehle, mamma della protagonista, Marcia Gay
Harden, mamma di Mr. Grey, Rita Ora che
sarà Mia, e Max Martini.
Il film, riadattato per il grande
schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam
Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia, studentessa
americana di ventun anni che perde la testa per un giovane
imprenditore, Christian Grey, bellissimo e misterioso. La ragazza
prova in tutti i modi di non pensare a lui, convinta di non poter
avere un futuro insieme, ma il destino le giocherà un brutto
scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove lavora e la
inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra da una
sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla
passione.
Il film uscirà negli States il giorno di San Valentino del
2015.
Mentre cresce l’attesa per
l’episodio cross over di Arrow 3, nel quale
ammireremo Flash e Freccia Verde insieme, oggi apprendiamo che
negli episodi dopo la pausa natalizia ci sarà un gradito ritorno,
ovvero, quello di Bex Taylor-Klaus. A riverlarlo è
stato il produttore esevutivo dello show che rivela anche che il
suo personaggio avrà un ruolo chiave nelle indagini sul misterioso
omicidio della sua migliore amica Sara.
“Ho appena dato un’occhiata al girato dell’altro giorno ed è
stato molto bello vederla tornare, perché è stata una parte
importante della seconda stagione”, ha detto Kreisberg.
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Arrow è
una serie televisivastatunitense sviluppata da Greg
Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew
Kreisberg. È basata sul personaggio
di Freccia Verde,
supereroe protagonista di una serie
di fumetti pubblicata da DC
Comics. Viene trasmessa dal 10
ottobre 2012 sul
canale The CW. In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione
su Italia 1 dall’11
marzo al 27 maggio 2013.
Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda stagione su Italia
1, anche se precedentemente la versione sottotitolata in italiano
della stessa stagione è stata trasmessa dal 22 ottobre 2013
suPremium Action.
La
serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen.
Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo
e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota
come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine
e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi
trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo.
Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e
dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni
di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e
confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak,
perseguirà uno ad uno i criminali.
Esce oggi 27 novembre arriva in
Italia,
I Pinguini di Madagascar, il nuovo film della
DreamWorks Animation, distribuito dalla Twentieth Century Fox,
anche in 3D.
Skipper il leader,
Kowalski il cervello, Soldato il giovane volenteroso, Rico
l’esperto d’armi: eccoli I PINGUINI DI MADAGASCAR, il gruppo
di spie più esilarante, elegante e poco ortodosso del mondo che
approda al cinema grazie alla Dreamworks Animation e alla Twentieth
Century Fox.
I nostri magnifici quattro, artefici indimenticabili dell’eroico
piano di fuga nel film d’animazione Madagascar, sono ora pronti
all’esordio da protagonisti in un film tutto per loro.
In quanto agenti speciali fuori dal comune, la loro missione sarà
risolvere un complicato caso di spionaggio, facendo squadra con
l’organizzazione segreta “Vento del Nord”, capitanata da un lupo.
Riusciranno i nostri eroi ad unire le forze e mandare in fumo il
delirante piano del malvagio dottor Octavius Tentacoli?
Guarda il Trailer italiano del fim
The Rover di il film di David
Michod (Animal Kingdom ,Hesher è stato
qui)che ha per protagonisti Robert Pattinson e Guy
Pearce.
Dieci anni dopo il collasso del
sistema economico occidentale, nel mondo non ci sono più regole, la
violenza impera e tutte le risorse naturali si sono esaurite. In
questo scenario post-apocalittico, Eric (Guy Pearce), intraprende
un lungo e duro viaggio attraverso il deserto australiano,
all’inseguimento della banda criminale che gli ha sottratto l’unica
cosa che ancora possedeva, la sua automobile. Durante il
viaggio l’uomo si trova costretto a condividere il proprio cammino
con il giovane Rey (Robert Pattinson), un ragazzo problematico e
ferito, abbandonato dalla gang dopo l’ultima rapina. Il film
è stato accolto positivamente dalla critica a Cannes e ha ricevuto
un 65% di recensioni positive su RottenTomatoes.
Cresce l’attesa per l’arrivo al
cinema de Lo Hobbit La Battaglia delle Cinque
Armate di Peter Jackson, capitolo
finale della nuova trilogia basata sui romanzi di J R.R.
Tolkien. Ebbene oggi Empire ha diffuso tre nuove
foto in cui possiamo ammirare la devastazione de Drago Smaug.
Lo Hobbit: la Battaglia delle
Cinque Armate, il film
Trama:
Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate porta
all’epica conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin
Scudodiquercia e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la
propria terra al drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente
scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la
sua ira ardente dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di
Pontelagolungo. Ossessionato soprattutto dal proteggere il suo
tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo onore, mentre
Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e presto dovrà
compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono anche pericoli più
grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf, Sauron sta radunando
le sue legioni di orchi per attaccare la Montagna Solitaria. Mentre
l’oscurità sta prendendo il sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e
Uomini si trovano di fronte alla condizione di dover lottare
insieme o venire sconfitti. Bilbo si ritrova a dover lottare
per la sua vita e quella dei suoi amici nella battaglia epica dei
Cinque Eserciti, con il futuro della Terra di Mezzo in bilico.
Ospite al Torino Film
Festival, dove è arrivato per presentare il suo ultimo
film, La Teoria del Tutto,Eddie
Redmayne ha avuto modo anche di accennare alla suo recente
esperienza con i fratelli Wachowski, nel loro
ultimo film Jupiter-Il destino
dell’universo.
“È stata un’esperienza fuori da
comune per me, non avevo mai fatto nulla del genere prima – ha
dichiarato Redmayne – Quando leggi una sceneggiatura dei
Wachowski devi continuamente tornare indietro per cercare di capire
chi è chi, e qual è il personaggio di cui stai leggendo. È così
tutto completamente dentro la loro testa, ed è così diverso da
tutto il resto. Devi sono affidare te stesso a Lana e Andy, e darti
alla loro immaginazione. È stato un bellissimo mondo a cui
appartenere per un po’.”
Trama: Jupiter Jones (Mila
Kunis) è nata sotto un cielo notturno, con i segni di un
destino eccezionale. Ormai adulta, Jupiter sogna le stelle, ma la
sua dura realtà è fatta di bagni da pulire e una sequenza infinita
di sfortune. Quando Caine (Channing Tatum), un ex
militare cacciatore di taglie geneticamente modificato, arriva
sulla Terra per rintracciarla, Jupiter inizia a intravedere il
destino che aveva tanto atteso: il suo DNA la indica come
destinataria di una straordinaria eredità che potrebbe alterare
l’equilibrio dell’Universo.
Jupiter Ascending Il
destino dell’universo uscirà in Italia il 28
agosto 2014.
Si fa tanto parlare, negli ultimi
giorni, di un’eventuale presenza di Joker nel film
sulla Suicide Squad, con tanto di
attore favorito al ruolo: Jared Leto. La verità
però è che il personaggio di Joker è davvero complicato, in tutte
le sue sfaccettature e pochi attori sarebbero davvero all’altezza
di un simile compito, soprattutto adesso che l’attore che si
dovesse assumere la responsabilità, avrebbe alle spalle ben due
modelli quasi insuperabili in Jack Nicholson e
Heath Ledger. Ma niente è impossibile a Hollywood
e così vi mostriamo 10 attori che potrebbero interpretare un Joker
perfetto:
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Alcuni degli attori presi in
considerazione sarebbero davvero delle scelte folli e forse
inarrivabili. Basti pensare al Joe di Matthew
McConaughey (Killer Joe) o al
Macellaio di Daniel Day Lewis (Gangs
of New York) per capire che alcuni di questi attori
sarebbero delle scelte più che felici!
Arriva oggi al cinema Melbourne, diretto dall’esordiente
Nima Javidi.
Da Stoccolma al Cairo,
continua il successo di MELBOURNE nei
festival di tutto il mondo: il film di Nima
Javidi, applaudito a Venezia come evento speciale
d’apertura della Settimana Internazionale della Critica e in uscita
il 27 novembre, distribuito
da Microcinema, ha conquistato infatti nei
giorni scorsi tre importanti premi.
Al 25. Festival di
Stoccolma, dov’era in concorso insieme ad altre 19 opere
prime, seconde e terze (tra
cui Foxcatcher e Lo sciacallo), il
film ha ottenuto il Premio per la Migliore
Sceneggiatura, per la sua capacità – si legge nella
motivazione della giuria – nel “costringere lo spettatore a
riflettere, a soffermarsi sulle conseguenze delle proprie azioni e
su quanto sia complicato agire da esseri umani responsabili“.
Una menzione speciale ha inoltre
segnalato la fotografia di Hooman Behmanesh, capace di “trasformare
l’appartamento in cui si svolge il film in un labirinto della
mente”.
Ancora più fortunata
la presentazione al 36. Cairo International Film
Festival, uno dei più importanti appuntamenti
cinematografici del mondo arabo, dove il film ha ottenuto il
massimo riconoscimento, la Piramide
d’oro.
Intanto anche la stampa
internazionale punta gli occhi sul
film: Variety, recensendo Melbourne
dal Tokyo International Film Festival, saluta
l’esordiente Nima Javidi come un autore “dall’enorme
potenziale” e uno sceneggiatore “incredibilmente
acuto”.
Melbourneracconta la storia
di Amir e Sara, che da Teheran che stanno per trasferirsi in
Australia per continuare i propri studi.
Nelle poche ore che li separano dal
volo, i due stanno sistemando le ultime cose nel loro appartamento.
Con loro, in casa c’è la figlia neonata dei vicini: la tata è
dovuta uscire e l’ha affidata alla coppia.
Mentre i preparativi per la partenza continuano, e dopo aver
chiamato il padre della piccola perché venga a prenderla, Amir e
Sara dovranno fare i conti con un evento tragico che rischia di
sconvolgere la loro vita.
“Credo che la caratteristica più affascinante e
insieme terribile degli esseri umani sia
l‘imprevedibilità– spiega Javidi, al
suo esordio nel lungometraggio -, qualcosa che è legato
a una componente della natura umana che appare nelle
situazioni più complesse, e che risulta anche
sorprendente. Questa è la stessa esperienza che ha vissuto
la coppia, apparentemente innocente,
di Melbourne: un’esperienza amara, anche se
profonda. Ma credo che la situazione non sia del tutto negativa. In
qualsiasi posto del mondo si trovino ora, sotto lo stesso tetto o
meno, queste due persone conoscono meglio la propria vera natura. E
questo è un passo avanti”.
Arrivano nuovi dettagli e
indiscrezioni dallo Speciale di Natale di Downton
Abbey 5. La puntata durerà due ore e sarà
ambientata all’inizio dell’autunno del 1924. All’inizio
dell’episodio Lord Sinderby, il neo suocero di Lady Rose, prenderà
in affitto il Brancaster Castle nella provincia di Northumberland
per la stagione di caccia e la famiglia Crawley, come abbiamo
intuito nel finale di stagione, sarà invitata all’evento.
Tra le guest star dell’episodio ci
sarà anche Alun Armstrong, che interpreterà
Stowell, il maggiordomo della nuova famiglia di Lady Rose. Ma la
vacanza non sarà tranquilla e un segreto scandaloso, appartenente
al passato di uno dei protagonisti, sta per venire alla luce.
A prendere parte ai festeggiamenti
per la stagione di caccia ci sarà anche la Principessa Irina, più
volte nominata nel corso di questa stagione. Si tratta della moglie
del Principe Kuragin, ex innamorato segreto di lady Violet.
Intanto a Downton, Mr. Bates cercherà di aiutare la moglie Anna
a sistemare la sua precaria situazione, dal momento che per lei si
sta prospettando una vita in carcere.Non sappiamo ancora se le voci
su Matthew Goode special guest dell’episodio
verranno confermate o smentite.
A partire dall’ 1 dicembre arriva
in esclusiva su Infinity, l’innovativo servizio di
video on demand di Mediaset, The
Musketeers, la nuova serie targata BBC che ha già
conquistato l’audience d’oltremanica.
La serie, co-prodotta da BBC WorldWide e BBC America e nata da
un’idea di Adrian Hodges, si ispira al popolare romanzo I Tre
Moschettieri di Alexandre Dumas, che racconta le avventure di
D’Artagnan e dei suoi compagni Athos, Porthos e Aramis al servizio
di re Luigi XIII di Francia. A fare da sfondo alle vicende dei
quattro cavalieri che lottano per l’onore e la verità, la sfarzosa
vita di corte dell’Ancien Régime in cui si consumano ingiustizie,
complotti e tradimenti e si muovono personaggi dal fascino ambiguo
ma indimenticabile come il Cardinale Richelieu e la misteriosa
Milady.
Ambientata nelle
strade della Parigi del diciassettesimo secolo, la serie è una
rilettura, in chiave contemporanea, di un grande classico della
letteratura occidentale e si propone di riportare in auge il genere
di avventura “per adulti”, con un mix di azione, pericolo e
romanticismo e un tocco di inconfondibile humor inglese.
La prima stagione, con 10 episodi, ha un cast d’eccezione:
l’icona del cinema britannico Peter Capaldi nel ruolo del Cardinale
Richelieu, conosciuto dal grande pubblico per aver vestito i panni
del Dottore nella serie di fantascienza Doctor Who; Tom Burke,
interpreta Athos e Luke Pasqualino, nel ruolo di D’Artagnan,
noto al pubblico più giovane per aver interpretato Freddie McClair
in Skins, la serie televisiva britannica vincitrice del premio
BAFTA.
Tutte le serie televisive di Infinity sono in formato
“cofanetto” (tutti gli episodi della serie sempre disponibili on
demand), in HD e in lingua originale con sottotitoli; sono incluse
nella sottoscrizione mensile di Infinity a 6,99 € e visibili su
tutti i device (Smart TV, TV con decoder connessi a internet,
lettori blu ray, Chromecast, Pc, Tablet, Smartphone, Playstation ed
XBOX).
La puntata numero 173 di Pop Corn da
Tiffany si preannuncia infuocata. Perchè? Ma perchè si parlerà
ovviamente di Hunger Games il Canto della Rivolta Parte
1, in cui il fuoco e le fiamme sono padroni della
scena, insieme a Katniss/Jennifer Lawrence
ovviamente.
Oltre alla
ragazza di fuoco, argomenti caldi della puntata saranno gli addii
seriali, ovvero le grandi serie tv arrivate al capolinea. Si
parlerà in particolare di Boardwalk Empire e Sons of Anarchy, due
prodotti di comprovata fama e bellezza che sono arrivati all’ultimo
ciclo di episodi.
L’appuntamento è ovviamente alle
21.30 su Ryar Web Radio
con Francesca Vennarucci, Simone Dell’Unto, Riccardo
Iannaccone e Emanuele Bianchi (che
sostituisce Emanuele Rauco impegnato al Festival
di Torino).
Leone Film Group e Rai
Cinema presentano due nuove clip italiane
di Scemo e più Scemo 2 insieme ad
una featurette dedicata a Harry – Jeff Daniels che
introduce la trama del nuovo episodio e spiega com’è lavorare con
Jim Carrey. Il film dei fratelli Farrelly (Tutti
Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3
dicembre distribuito da 01 Distribution.
È passato molto
tempo, ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono
rimasti due ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una
figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla,
combinandone di tutti i colori…
Dopo il grande successo ottenuto
durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove
SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla
classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari
incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si
appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito
da 01 Distribution.
Protagonista del film, diretto da
Claudio Fäh, è un gruppo di Vichinghi esiliati dalla propria terra
che decide di salpare verso la Gran Bretagna per saccheggiare
Lindisfarne del suo oro. Quando, però, vengono sorpresi da una
terribile tempesta, finiscono per naufragare sulla costa scozzese.
L’unica loro possibilità di sopravvivenza è quella di raggiungere
la roccaforte vichinga di Danelage. Peccato che il viaggio si
tramuti in una corsa contro il tempo, a causa dei più temuti
mercenari mandati sulle loro tracce dal re di Scozia. Ambientata
nel nono secolo d.C., la pellicola si focalizza su Asbjörn (Tom
Hopper) e sugli altri impavidi Vichinghi. Conosciamo meglio questo
popolo selvaggio e coraggioso in attesa del loro approdo sugli
schermi italiani, attraverso un prontuario dalla A alla Z.
Armi: per affrontare
i nemici, i Vichinghi si servivano prevalentemente di spade e lance
dalla lama lunga oltre 70 cm e dall’impugnatura di legno o di
corno. In battaglia, questo popolo utilizzava anche asce, coltelli,
archi e frecce, oltre a scudi per proteggersi.
Berserker: guerrieri con la passione
smodata per la lotta. Il prefisso del loro nome (berr-) significa
“nudo” e si riferisce alla parte superiore del corpo di questi
uomini, solitamente scoperta.
Donne: nell’economia della casa,
uomini e donne erano sullo stesso piano. Le donne si occupavano
delle faccende domestiche, mentre gli uomini partivano in viaggio.
Le donne potevano chiedere il divorzio se il marito le picchiava o
le tradiva.
Drakkar: la cosiddetta barcaccia
vichinga, lunga fino a 30 metri e fatta di legno. Il drakkar
presentava una vela rettangolare, fatta di lino e spesso imbottita
di un ampio strato di lana. Per muovere l’imbarcazione, erano
necessari fino a 30 timoni.
Feste: durante le celebrazioni, vino
e idromele scorrevano a fiumi; per bere, i Vichinghi si servivano
di coppe e di corni, che non potevano essere appoggiati sulla
tavola e, per questo motivo, venivano passati di mano in mano
finché non restavano vuoti. In occasione di queste feste, i
Vichinghi erano soliti raccontare storie, fare indovinelli, giocare
a dadi ed organizzare giochi e competizioni.
Mitologia: i Vichinghi erano devoti
a dei forti e temerari, la cui ira poteva incutere panico e
terrore. La loro benevolenza, però, poteva essere conquistata con
regali e sacrifici. Il capo degli dei era Odino, dio della
saggezza, che abitava nel castello di Asgard, costituito da dodici
palazzi, che includevano il Valhalla, il luogo dove si radunavano
tutti i combattenti caduti in battaglia.
Rune: i Vichinghi avevano una
propria scrittura, costituita da caratteri chiamati rune. Si
trattava di linee semplici incise nel legno, nell’osso, nel metallo
o nella pietra, grazie ad oggetti appuntiti.
Thing: a livello di assetto
politico, i Vichinghi dirimevano le controversie nel thing, una
specie di parlamento democratico costituito da tutti gli uomini
liberi. I membri di questa assemblea prendevano anche decisioni per
l’intera comunità.
Il film vede protagonisti, oltre a
Hopper, Charlie Murphy (Philomena), Ryan Kwanten (True Blood),
Anatole Taubman (Quantum of Solace), Ed Skrein (Game Of Thrones), James Norton (Rush) e il
frontman della band metal Amon Amarth, Johan Hegg.
Cresce l’attesa per l’arrivo nelle
sale italiano del nuovo film con protagonista Benedict
Cumberbatch,The Imitation Game,
e oggi vi sveliamo due nuovi spot del film che vede nel cast anche
Keira Knightley, Matthew Goode, Rory Kinnear, Allen Leech,
Matthew Beard, Charles Dance e Mark Strong.
Durante l’inverno del 1952, le
autorità britanniche entrarono nella casa del matematico,
criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing
(Benedict Cumberbatch) per indagare su una
segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo
stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo
avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di
omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il
pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo
eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei
servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i cosiddetti
codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II
Guerra Mondiale. Ritratto intenso e inquietante di un brillante e
complesso uomo, The Imitation Game mostra
un genio che sotto una pressione angosciante ha contribuito a
ridurre la durata della guerra e, quindi, a salvare milioni di
vite.
Stephen Daldry ci
ha abituati a storie drammatiche, il più delle volte con
protagoniste delle donne molto forti, interpretate da attrici
altrettanto brave. Questa volta però, con
Trash, ritorna alle origini e racconta,
come in Billy Elliot, di ragazzi che
lottano contro il proprio contesto culturale per far prevalere le
loro convinzioni e la loro personalità. Dall’Irlanda ci spostiamo
nelle favelas brasiliane e i protagonisti, invece di lottare per
vedere riconosciuta la propria propensione artistica, qui lottano
contro un sistema corrotto e violento, semplicemente perché “è la
cosa giusta da fare”.
Diretto da Daldry e sceneggiato
nientemeno che da Richard Curtis,
Trash è un interessante mash up di
generi, una storia avventurosa, un action, un film socialmente
impegnato ma anche una favola per ragazzi.
Come ogni giorno due ragazzini di
una favela di Rio scavano fra i rifiuti di una discarica locale e
non possono immaginare che il portafoglio appena trovato cambierà
le loro esistenze per sempre. Solo quando si presenta la polizia,
disponibile addirittura a offrire una generosa ricompensa per la
restituzione, i ragazzi, Rafael e Gardo, realizzano di avere in
mano qualcosa di molto importante. Dopo aver coinvolto l’amico
Rato, il trio affronta una straordinaria avventura per scappare
dalla polizia e scoprire i segreti contenuti nel portafoglio.
Dopo mesi di workshop trai ragazzi
di Rio De Janiero, Daldry ha scelto tre ragazzini esagitati e
simpaticissimi, che con una ventata di autentica energia positiva
si sono proiettati nella storia trascinando lo spettatore in un
vortice emozionante, violento ma anche divertente di inseguimenti e
indagini ‘dal basso’, mentre su di loro hanno vegliato due attori
di fama internazionale consolidata: l’eterea Rooney Mara e Martin
Sheen.
Nonostante sia ambientato in un
contesto violento, difficile e di estrema povertà,
Trash racconta tutta l’energia vitale dei
protagonisti, la loro testardaggine, il loro sprezzo del pericolo,
ma anche la loro chiarissima visione del mondo, di ciò che è giusto
e di cosa è sbagliato, senza mezze misure, a costo della vita, e in
nome di un Paese migliore, una coscienza forte che molti adulti del
nostro Paese invece sembrano ignorare.
Accompagnato da una colona sonora
efficace e trascinante, Trash è un’emozionante fiaba realista a
lieto fine, una storia edificante che non si arena nelle insidie
del buonismo, un affascinante mash up tra I Goonies,
Stand By Me e The
Millionaire.
Cresce l’attesa per l’arrivo della
nuova serie Marvel’s Agent Carter
e oggi il networ americano della ABC ha diffuso un nuovo trailer
della serie che rivela nuovi dettagli sulla protagonista
Peggy (Hayley Atwell). I nuovi dettagli
dello show riguardano il lavoro di copertura che Peggy userà per
mascherare la sua identità, e nel nuovo trailer dice chiaramente di
“lavorare per una compagnia telefonica. “
Agent Carter,
nota anche come Marvel’s Agent Carter, è una serie
televisiva statunitense creata da Christopher Markus e Stephen
McFeely per la ABC, basata sull’omonimo cortometraggio dei Marvel
Studios. Ambientata all’interno del Marvel Cinematic Universe, la
serie è prodotta dalla Marvel Television e avrà come protagonista
Hayley Atwell nei panni di Peggy Carter. La serie è stata ordinata
ufficialmente l’8 maggio 2014 e verrà trasmessa dal 6 gennaio 2015,
durante la pausa invernale della seconda stagione di Agents of
S.H.I.E.L.D.
Nel 1946 Peggy Carter si ritrova
costretta a bilanciare il suo lavoro d’ufficio alla Strategic
Scientific Reserve (SSR) e l’assistenza offerta in segreto a Howard
Stark, incastrato con l’accusa di aver venduto armi letali al
miglior offerente. Per ripulire il nome dell’uomo, trovare i veri
responsabili e recuperare le armi, Peggy viene assistita dal fedele
maggiordomo di Stark, Edwin Jarvi
I pinguini di
Madagascar – I pinguini Skipper, Kowalski, Rico e
Soldato vengono reclutati da Classified e la squadra “Vento del
Nord” per sventare i piani del malvagio dottor Octavius Brine e
salvare il mondo.
I Vichinghi – Un
gruppo di predoni vichinghi, sotto il comando del giovane leader
Asbjörn, salpa per la costa della Bretagna per saccheggiare
Lindisfarne del suo oro. Una violenta tempesta però manda in pezzi
la loro imbarcazione al largo della Scozia e lascia i vichinghi
intrappolati nel territorio nemico. L’unica loro possibilità di
sopravvivenza è quella di raggiungere la roccaforte vichinga di
Danelage.
Melbourne
– Amir (Payman Maadi, il protagonista del film Premio Oscar Una
separazione) e Sara (Negar Javaherian) stanno per trasferirsi a
Melbourne per continuare i propri studi. Nelle poche ore che li
separano dal volo, i due stanno sistemando le ultime cose nel loro
appartamento. Con loro, in casa c’è la figlia neonata dei vicini:
la tata è dovuta uscire e l’ha affidata alla coppia. Mentre i
preparativi per la partenza continuano, e dopo aver chiamato il
padre della piccola perché venga a prenderla, Amir e Sarah dovranno
fare i conti con un evento tragico che rischia di sconvolgere la
loro vita.
Mio papà –
Lorenzo è un uomo a cui piace la libertà, lavora come subacqueo su
una piattaforma poco distante dalla costa adriatica, nella sua
professione è uno dei migliori, ma non vuole nessun legame e se
scende sulla terraferma è solo per divertirsi. Finché una sera
incontra Claudia, bella, diversa dalle altre. Con lei è subito
passione, forse amore, però Claudia non è sola: ha un figlio,
Matteo, sei anni. Lorenzo da principio vede la cosa come un
ostacolo, ma dopo qualche scontro nasce tra i due una sorta di
complicità, affetto, un vero rapporto tra padre e figlio. Il
destino porterà gli eventi verso una conclusione inaspettata.
Ogni Maledetto Natale
– Dopo il successo di Boris il trio Ciarrapico, Torre, Vendruscolo,
firma una nuova commedia esilarante e sarcastica sulla forza
dell’Amore e la potenza distruttiva del Natale, raccontato come il
più grande incubo sociale e antropologico. Un cast d’eccezione per
un ritratto “di famiglie” satirico e sentimentale. Massimo e Giulia
hanno storie e vite molte diverse. Quando si incontrano però scatta
il colpo di fulmine. C’è solo un problema: il Natale si avvicina
minaccioso. La decisione di trascorrere le Feste con le rispettive
famiglie si rivelerà un’insospettabile catastrofe dai risvolti
tragicomici. Potrà il loro amore sopravvivere al Natale?
Perfidia –
Angelo (Stefano Deffenu) cammina immerso nel grigio inverno di
un’anonima città di provincia. Senza amore né lavoro, spende le sue
vuote giornate in uno squallido bar di periferia, sognando ad occhi
aperti la più banale normalità. Peppino (Mario Olivieri) è un padre
che non si è mai interessato al figlio, un vecchio consapevole di
non avere più tanto tempo da vivere. Dopo la morte della moglie
Peppino si accorge di Angelo, suo figlio, e si rende conto di non
sapere neppure chi sia…
QUI – E’ il racconto
in soggettiva di dieci valsusini che da 25 anni si oppongono con
tenacia al progetto Tav Torino-Lione: cittadini qualsiasi che hanno
scelto di lottare, ogni giorno. Dieci ritratti che raccontano la
stessa amara scoperta: il tradimento della politica nazionale,
accusata di aver abbandonato questa gente al loro destino,
lasciandola sola a vedersela con la polizia antisommossa. QUI, in
Valle di Susa, il blackout democratico tra Stato e cittadino è
esploso prima che altrove. E in modo devastante. QUI si lotta
innanzitutto per restare cittadini.
Trash – Come ogni
giorno due ragazzini di una favela di Rio scavano fra i detriti di
una discarica locale e non possono immaginare che il portafoglio
appena trovato cambierà le loro esistenze per sempre. Solo quando
si presenta la polizia, disponibile addirittura a offrire una
generosa ricompensa per la restituzione, i ragazzi, Rafael e Gardo,
realizzano di avere in mano qualcosa di molto importante. Dopo aver
coinvolto l’amico Rato, il trio affronta una straordinaria
avventura per scappare dalla polizia e scoprire i segreti contenuti
nel portafoglio.
Viviane –
Protagonista del film è Viviane Amsalem, una donna che da cinque
anni cerca invano di ottenere il divorzio dal marito Elisha,
davanti all’unica autorità che in Israele possa concederglielo: il
tribunale rabbinico. L’ostinata determinazione di Viviane nel voler
conquistare la propria libertà si scontra con l’intransigenza di
Elisha e con il ruolo ambiguo dei giudici. In tribunale sfilano i
testimoni convocati dalle parti, mentre il “processo” si trascina
coi suoi contorni al tempo stesso drammatici e assurdi.
CUB Piccole
Prede – Sam, un ragazzino di dodici anni, si avvia
verso il consueto campo estivo con gli altri boy scout. Introverso
e misterioso, il piccolo Sam non riesce a fare amicizia con gli
altri che invece lo emarginano e lo deridono. Pian piano mentre gli
scherzi ai danni del ragazzino iniziano a farsi piu’ pesanti,
cominciano a capire che la vittima è meno indifesa del previsto e
il gruppo si renderà conto che sta tormentando il boy scout
sbagliato.
Dopo l’addio dei cine-panettoni
targati De Laurentiis, il cinema natalizio italiano ha avuto, per
la prima volta dopo anni, la possibilità di un orizzonte aperto,
sgombro da scomodi concorrenti al box office, e così è stato
possibile (Ogni Maledetto Natale) per molte
produzioni, provare a ritagliarsi il proprio spazio nel panorama
cinematografico di cui sopra. Giacomo Ciarrapico, Mattia
Torre e Luca Vendruscolo, i tre geniali
papà di Boris (e di Boris il film), hanno pensato di riproporsi
sul grande schermo proprio in questo periodo, forti dello zoccolo
duro di fan che si portano dietro e della partecipazione al loro
progetto di molti degli attori italiani più amati del momento,
molti dei quali già loro collaboratori in Boris.
Il risultato è Ogni
Maledetto Natale, commedia romantica natalizia in cui due
giovani (Alessandra
Mastronardi e Alessandro Cattelan) si
incontrano e si innamorano. Peccato però che quando si ama, prima o
poi, si deve scendere a patti con la famiglia dell’altra persona. E
così, per i due piccioncini cominceranno delle vacanze di Natale a
dir poco insolite, in mezzo a tradizioni, cenoni, riunioni di
famiglia e le solite maledette usanze che ogni maledetto
Natale si ripetono.
Ogni Maledetto
Natale parte proprio dall’assunto che il Natale è un
periodo orribile in cui si ci costringe a fare cose contro voglia:
organizzare cene, fare la corsa a regali, avere a che fare con
parenti e amici dei quali altrimenti non ci cureremmo. Su questo
nucleo centrale è poggiata, in bilico, la storia d’amore tra
Cattelan e Mastronardi, alla quale purtroppo non crediamo nemmeno
per un attimo. È pur vero che il film è raccontato tutto sopra le
righe, in un eccesso continuo e voluto di gag e espedienti
esagerati per strappare la risata. A nulla serve la sfilata di
superstar che Ciarrapico, Torre e Vendruscolo mettono in campo.
Marco Giallini, CorradoGuzzanti,Valerio
Mastandrea,
Laura Morante,
Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Andrea Sartoretto,
Stefano Fresi, Franco Ravera,
Valerio Aprea e Massimo De Lorenzo
rappresentano forse il meglio del nostro cinema, sono tutti attori
di grande talento, comico e drammatico, talento che però non è
guidato dalla sceneggiatura, troppo impegnata a strappare una
risata (che non arriva quasi mai) che a raccontare una storia.
Ogni Maledetto
Natale fallisce da un punto di vista drammaturgico,
nel momento in cui la storia d’amore, filo rosso che collega le
diverse scene comiche, diventa un pretesto troppo debole per
giustificare una serie di quadri slegati e senza ritmo, che a loro
volta falliscono nello scopo di divertire lo spettatore.
Consigliato ai fan hardcore del trio di Boris.
C’è nudo e nudo. Vero è che alcuni
sono più belli da vedere di altri, ma ci sono dei rari casi in cui
il nudo è arte, a tal punto che non importa il sesso dello
spettatore o del rappresentato, quell’immagine di nudità
rappresenta la bellezza. Questo accade in rari casi, ma quando il
soggetto in questione è Marion Cotillard, fotografata senza
veli per il numero russo della rivista SNC, allora si parte
avvantaggiati. Ecco i bellissimi scatti di una Marion
Cotillard nuda e bellissima si SNC.
La foto della Cotillard,
completamente nuda a parte scarpe e gioielli, sta facendo il giro
del web, e si inserisce nel contesto pubblicitario della
prestigiosa casa di gioielli Chopard, della quale l’attrice
francese e testimonial. Se volete vedere Marion Cotillard al cinema
(ma vestita) potete approfittarne in questi giorni, mentre è in
programmazione l’ultimo film dei fratelli Dardenne, Due
Giorni Una Notte (la recensione),
in cui Marion è la magnifica e assoluta protagonista.
Mentre cresce l’attesa per l’arrivo
di Orphan Black 3, oggi apprendiamo che
ben quattro nuovi attori sono stati ingaggiati per entrare a far
parte del cast dell serie televisiva di successo targata BBC
America. Si tratta di James Frain (The
Intruders), che interpreterà Ferdinand, un uomo
ben educato e potente che avrà un ruolo importante in una fazione
politica segreta. Ksenia Solo (Lost Girl)
sarà Shay, una guaritrice olistica che diventa amica di
Cosima. Kyra Harper sarà invece la
dottoressa Coady: un medico senza scrupoli che lavora come
consulente per l’esercito.
Orphan
Black è una serie
televisiva canadese di fantascienza, prodotta
dal 2013 e interpretata da Tatiana Maslany.
Trasmessa dal 30 marzo 2013 su Space in Canada e
su BBC America negli Stati Uniti, narra la storia di
Sarah Manning, una ragazza orfana che, dopo avere assunto
l’identità di una persona a lei straordinariamente
somigliante, scopre di essere frutto di un esperimento scientifico.
La serie è stata rinnovata per una seconda stagione, in onda dal 19
aprile 2014. In Italia è trasmessa dal 3 giugno 2014 sul
canale Premium Action di Mediaset Premium.
Sarah Manning (Tatiana Maslany) è
una ragazza orfana che vive una vita irregolare. Assiste in una
stazione al suicidio di una donna, Elizabeth Childs, che si butta
sotto un treno in transito. La donna era fisicamente identica a lei
e Sarah decide di impadronirsi della sua borsa e della sua
identità.
Grazie ai soldi sottratti alla
suicida, Sarah intende fuggire con Felix (Jordan Gavaris), il suo
migliore amico e fratello adottivo, e sua figlia Kira, che vive con
la madre adottiva di Sarah e Felix, Mrs. S.
Nell’intento di svuotare il conto
in banca di Elizabeth Childs, Sarah indossa i panni di Beth,
fingendo di essere lei a lavoro e nella vita privata. Scopre però
di essere uno dei sette cloni sparsi per il mondo che qualcuno sta
cercando di uccidere. Decide allora di indagare sulla sua vita e su
chi ha condotto l’esperimento grazie anche all’aiuto di altri due
cloni, Alison e Cosima. Inizia così per Sarah un’avventura che
metterà a rischio la vita non solo sua ma anche di sua figlia
Kira.
Mentre le polemiche
si sono attenuate il futuro di Red Band
Society sembra ormai segnato. Infatti, oggi
apprendiamo da TV Line che la FOX ha deciso di
trasmettere solo un altro episodio dello show e toglierlo così dal
palinsesto ufficiale. A quanto pare la serie sembra giunta al
capolinea dopo i numeri non molto esaltanti di audince fatti
registrare. Al momento la produzione sta ultimando gli ultimi
episodi che sarano tredici in tutto. Quindi è probabile che la
serie dopo il decimo e ultimo episodi in onda ritornerà per
chiudere almento la prima stagione.
Red Band Society è una serie televisiva
statunitense di genere teen drama, sviluppata da Margaret Nagle per
la Fox, rete che la trasmette dal 17 settembre 2014. Remake della
fiction catalana Polseres vermelles, ideata da Albert
Espinosa, la serie segue le vicende di un gruppo di adolescenti che
vivono insieme come pazienti nel reparto infantile di un ospedale.
La serie, narrata da Charlie, ragazzo dodicenne in coma, segue le
vite quotidiane di sei ragazzi la cui casa, scuola e luogo di svago
è costituita dall’Ocean Park Hospital di Los Angeles. Il gruppo è
formato da Jordi, illegalmente arrivato dal Messico, Leo, Dash,
Emma e Kara.
Arriva il primo teaser Trailer di
Salem 2, l’atteso secondo ciclo di
episodi della seire di successo trasmessa dal network americano
della WGN America.
Salem è una serie
televisiva statunitense trasmessa dal 20 aprile 2014 dal network
WGN America. La serie, che vede tra i protagonisti Janet Montgomery
e Shane West, trae ispirazione dal noto processo alle streghe di
Salem. Nel XVII secolo, a Salem, nel Massachusetts coloniale, John
Alden, capitano reduce dalla guerra espansionistica contro i nativi
americani, fa ritorno dopo diversi anni nella sua città natale per
ritornare dalla sua amata Mary. Quest’ultima è ormai una donna
molto diversa da quella dei ricordi di John, è infatti una potente
strega che ha sposato il ricco leader cittadino che alle streghe
era solito guidare la caccia. In una Salem centro di una vera
guerra tra puritani e streghe, John decide di rimanervi per cercare
di contenere il panico e la condanna a morte preventiva di persone
innocenti, vittime tra le quali, a causa di una manipolazione di
Mary, figura anche un suo vecchio amico.
Mentre cresce l’attesa per l’arrivo
di Hart of Dixie 4, oggi a sorpresa il
network americano della The CW annuncia di voler
anticipare la messa in onda del quarto ciclo di episodi della serie
con protagonista Rachel Bilson. Infatti, prima
prevista per il 9 Gennaio, ora invece la prima puntata andrà in
onda il 15 dicembre e verrà trasmesso al termine del midseason
finale di Jane the Virgin.
Hart of
Dixie è una serie
televisiva statunitense trasmessa dal 26
settembre 2011 sul network The CW, dopo che
l’episodio pilota era già stato distribuito online dal 12
settembre sulla piattaforma iTunes. In Italia, la serie è
andata in onda su Mya dal 4 settembre 2012 e in
chiaro su Canale 5 dal 18 maggio 2013. Lo show
è ambientato nella fittizia cittadina di Bluebell, situata
in Alabama. Il primo episodio della serie è stato girato
a Wilmington (North Carolina) dove erano già state
girate Dawson’s Creek e One Tree Hill,
ma in seguito la produzione ha deciso di continuare a girare la
serie a Burbank (città nella Contea di Los
Angeles) all’interno degli studio della Warner Bros. (dove
sono stati girati anche Pretty Little
Liars ed Una mamma per amica). La giovane
Dottoressa Zoe Hart, non avendo ottenuto la borsa di studio per la
specializzazione in chirurgia cardio-toracica, si ritrova su un
pullman diretto in una località dispersa dell’Alabama dopo la
proposta da parte di un misterioso uomo di esercitare nella sua
clinica, ricevuta durante la sua cerimonia di laurea. Costretta ad
esercitare come medico di base, sul punto di lasciare e a disagio
per la mancanza dei lussi di New York, sua città natale,
scoprirà dalla segretaria che in realtà, l’ex proprietario e medico
che le ha lasciato la clinica, era il suo vero padre.
Mentre la quinta stagione di
The Walking Dead giunge agli ultimi intensi
episodi della prima parte di stagione, oggi il creatore e produttoe
esecutivo dello show, Robert Kirkman, confessa di
provare dei rimpiati legati al primo ciclo di episodi della serie
targata AMC e tratta dal suo omonimo fumetto.
Parlando al THR
l‘autore ha espresso perplessità circa il finale di quella
prima serie: “se dovessi rifarla, non farei l’episodio al CDC.
E’ possibile che abbia dato troppe informazioni ed è stato un
enorme cambiamento nella serie già dal suo inizio”.
L’autore si rifà alla rivelazione del Dr Jennner del virus che ha
infettato già tutti e che nel fumetto viene scoperto in tutt’altra
maniera.
“Sento che poteva esserci un
modo migliore per concludere la prima stagione. L’episodio si è
concluso in modo divertente. Amo il personaggio del Dr. Jenner, e
ho pensato che Noah avesse fatto un ottimo lavoro. Ma c’erano delle
cose in quell’episodio che non si integravano con il mondo di The
Walking Dead.” Probabilmente cambierei quella cosa. Nel fumetto
sono stato prudente nel non dire cosa sta accadendo nelle altre
parti del mondo. E’ un qualcosa che sarà divertente esplorare nella
serie spinoff. Ma il fatto che la Francia sia menzionata in
quell’episodio e cose del genere… probabilmente se dovessi rifare
tutto da capo girerei alla larga da quella roba.
The Walking Dead è una serie televisiva
statunitense prodotta dal 2010.
Ideata dal
regista Frank Darabont, la serie è basata sull’omonima serie a
fumetti scritta da Robert Kirkman, anche produttore esecutivo dello
show, illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard e pubblicata dalla
Image Comics. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono seguite
le linee guida a livello di trama, la serie presenta parecchie
novità nella storia, come ad esempio l’introduzione di alcuni
personaggi inediti.
Il primo episodio è stato trasmesso
dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010, durante il
Fearfest. In Italia viene trasmessa, quasi in contemporanea,
da Fox a partire dal 1º novembre dello stesso anno; l’episodio
pilota è stato invece trasmesso in chiaro da Cielo il 21 aprile
2012.
Rick Grimes è uno sceriffo vittima
di un incidente durante uno scontro a fuoco con dei fuorilegge:
colpito alla schiena, va in coma, lasciando tra le lacrime la
moglie Lori e il figlio Carl. Il risveglio, poco tempo dopo, è
traumatico: l’ospedale è distrutto ed è pieno di cadaveri. Rick non
ci metterà molto a capire la situazione: il “virus” che sembrava
essere controllato prima del suo incidente, ha preso piede. I morti
si risvegliano ed attaccano i vivi, la cui presenza è sempre
minore. Lo sceriffo sfrutterà tutte le sue abilità di sopravvivenza
e di capacità con le armi per sopravvivere ed uscire dalla città,
trovando altri superstiti rifugiati tra i boschi: tra questi,
ritrova la famiglia e il suo migliore amico Shane. Costretti poi a
spostarsi, presto si accorgeranno che i veri nemici sono gli altri
esseri umani, spinti unicamente dall’istinto di sopravvivenza.
Mentre cresce l’attesa per la messa
in onda degli ultimi episodi di Person of Interst
4, almeno per questa prima metà di stagione, oggi
arriva la notizia che un’attrice di
Fringe sarà tra le guest star della
seconda parte di stagione. Si tratta di Blair
Brown, nota per aver dato il volto a Nina
Sharp in Fringe, altra serie prodotta da JJ Abrams.
Blair Brown interpreterà Emma,
un’algida ed elegante insegnante in una scuola pubblica che è stata
costretta a richiedere il pensionamento anticipato, ma che non per
questo sembra essere pronta ad una vita tranquilla, dato che
Reese e Finch sono pronti a
piombare nella vita della donna per portare una certa dose di
adrenalina e movimento.
Person of Interest è
una serie televisiva statunitense trasmessa dal network CBS a
partire dal 22 settembre 2011. La serie, prodotta da Bad Robot
Productions e Warner Bros. Television, e basata su un soggetto di
Jonathan Nolan, vede la partecipazione degli attori Jim Caviezel,
Taraji P. Henson e Michael Emerson.
In Italia la serie è trasmessa in
prima visione assoluta dal canale pay Premium Crime dal 27 aprile
2012; in chiaro, l’episodio pilota è stato trasmesso in
contemporanea al suo debutto pay anche su Italia 2, mentre i
successivi episodi vengono trasmessi su Italia 1 dal 16 settembre
2012.
John Reese è un ex agente della
CIA. In seguito ad un misterioso incidente nel quale lo si crede
morto, sta vivendo come un senzatetto a New York. Reese viene
allora avvicinato da Harold Finch, un miliardario solitario
appassionato ed esperto di computer, che vive sotto falsa identità.
Finch gli spiega che, dopo gli attentati dell’11 settembre, ha
costruito una Macchina per il Governo degli Stati Uniti che
utilizza una mole enorme di informazioni, raccolte con un sistema
di sorveglianza onnipresente e costantemente in funzione
(telecamere, microfoni, web, controllo delle telefonate). La
Macchina venne ideata per predire futuri attacchi terroristici,
tuttavia Finch scoprì che essa, filtrando tutte le informazioni che
ogni giorno raccoglieva, poteva predire i “reati comuni” (furti,
rapine, omicidi).
Bonifacio Angius,
già premiato autore di corti, presenta – anche da sceneggiatore –
il suo primo lungometraggio, Perfidia.
Produzione e distribuzione indipendenti, uscito in Sardegna, da
domani a Roma al Nuovo Cinema Aquila, da venerdì a Milano e da
gennaio in altre dodici città italiane.
Come nasce il
progetto?
Bonifacio Angius: “Nasce dalla
necessità di raccontare una storia che mi appartenesse
profondamente: il film racconta situazioni che ho anche vissuto e
personaggi che conosco bene. Potrei essere uno di loro. La prima
versione della sceneggiatura è stata scritta di getto. Poi ho
incontrato Fabio Bonfanti, con cui abbiamo continuato a lavorarci.
Al produttore Francesco Montini è piaciuta e si è convinto a
produrre il film, pur rendendosi conto che non era un racconto
appetibile dal punto di vista commerciale. Con l’aiuto della
Regione Sardegna, della Film Commission e della mia società di
produzione, Il Monello Film, abbiamo messo insieme il budget per
realizzarlo”.
Il film racconta un
“bamboccione” un po’ sinistro?
A.: “Possiamo continuare a
descrivere i trentenni italiani come “bamboccioni”, ma non credo lo
siano. Semplicemente è una generazione che vive in un mondo
difficile, perché a molti di loro non sono stati dati i mezzi per
affrontare la realtà, non è stata data una forza propulsiva verso
il futuro. Qui, l’elemento protettivo in famiglia è dato dalla
madre, mentre il padre è assente e si accorge tardivamente del
figlio, che è uomo, ma in realtà è un bambino non
cresciuto”.
La dimensione politica del
film è cupa
A.: “Mi sono attenuto a ciò che
vedo: molto spesso si è abituati ad agire attraverso un sistema
clientelare. Ciò è profondamente radicato nella nostra società. Nel
film c’è la percezione della politica che ha il personaggio del
padre: a lui non interessano la politica, le sue dinamiche. Sa solo
che entrandovi potrebbe provare a sistemare il figlio. Molte
persone di quella generazione, in provincia, ragionano così, lo
fanno senza malignità, né cattiveria”.
Il protagonista dice: “Gesù
ha sbagliato tutto”
B.A.: “Le convinzioni del
protagonista e il suo approccio alle figure religiose sono
assolutamente infantili. Identifica il bene e il male con il
diavolo e Gesù. Questo rappresenta la sua inadeguatezza e la
difficoltà a capire il mondo che lo circonda. Cerca di dividere
bene e male, mentre questi convivono. Inconsapevolmente, poi,
riesce anche a dire qualcosa di intelligente: la frase “Gesù ha
sbagliato tutto” e le parole che seguono, possono avere tante
interpretazioni, anche molto profonde”.
Come hai preparato il
personaggio?
Stefano Deffenu: “Abbiamo
pensato a un moderno Charlie Chaplin. È un personaggio inizialmente
quasi autistico, che poi cresce e va verso quella che per lui è una
vittoria, mentre in realtà è l’inizio della fine”.
Riferimenti
cinematografici?
B. A.: “Non ho pensato a
I pugni in tasca – anche se viene citato spesso da
chi vede il film – ma a Taxi driver, mi è stato
più congeniale per raccontare una storia di solitudine e mi ha
aiutato nella struttura narrativa. Il cinema che mi piace è quello
con cui sono cresciuto: Fellini, Leone, Scorsese”.
Mentre cresce l’attesa per la messa
in onda dei nuovi episodi di Gotham, oggi
arrivano alcune anticipazioni sul finale di metà stagione dello
show di successo targato Fox.
Nella puntata che chiuderà questa
prima parte di ciclo di puntate Gordon viene
riassegnato a un altro caso, a causa dell’epilogo dell’inseguimento
a Lovecraft, culminato con l’uccisione dell’uomo
da parte dell’agente. Gordon viene inviato alla
clinica Arkham dove ritrova gli assassini che
volevano irrompere nella tenuta dei Wayne. La
puntata si muove verso una storia ramificata: una con
Catwoman e Batman e l’altra con Alfred e
Bullock. L’attore che interpreta il maggiordomo,
Alfred, ha avuto parecchie occasioni per
splendere, fino ad adesso: la sua determinazione per rincontrare
Master Bruce ha reso il rincontro fra i due
emotivo e molto commuovente, di conseguenza il momento di
ammiccamento relativo alla visita di Selina
mostrerà che lui rivaluta le scene con Selina, specie quella del
bacio rubato…
Gotham è una serie
televisiva statunitense ideata da Bruno Heller per il network
Fox.
Annunciata nel settembre del 2013,
la serie, ispirata dai fumetti di Batman, sarà trasmessa dal 22
settembre 2014. Si tratta di un prequel televisivo/spin-off
incentrato sulle origini dei personaggi (eroi e cattivi)
appartenenti all’universo di Batman.
Protagonista è Benjamin McKenzie
nei panni del giovane detective James Gordon, un uomo in ascesa
nella polizia di Gotham. David Mazouz è invece il giovane Bruce
Wayne, rimasto da poco orfano.
In Italia la serie viene trasmessa
dal 12 ottobre 2014 su Italia 1, che ha trasmesso in anteprima i
primi due episodi, per poi proseguire in prima visione sul canale
pay Premium Action.
I detective del Dipartimento della
Polizia di Gotham City, guidati dal capitano Sarah Essen, il
giovane James Gordon (detto Jim), e il suo nuovo partner Harvey
Bullock, vengono ingaggiati per risolvere uno degli omicidi più
sconvolgenti e di alto profilo a cui Gotham abbia mai assistito:
l’assassinio di Thomas e Martha Wayne. Durante la sua indagine,
Gordon incontrerà il figlio dei Wayne, Bruce, ora sotto la tutela
del maggiordomo Alfred Pennyworth, che darà informazioni utili a
Gordon per trovare il killer. Lungo il suo cammino da detective,
Gordon dovrà confrontarsi con diversi boss della mafia e delle gang
(uno dei quali è Fish Mooney), e con quelli che saranno i futuri
villains dell’universo di Batman, tra i quali Selina Kyle (la
futura Catwoman), Oswald Cobblepot (detto Pinguino), Edward Nigma,
Ivy Pepper e Harvey Dent, coloro che diverranno l’Enigmista, Poison
Ivy e Due Facce.
Qui: dieci storie
di dieci attivisti NO TAV con provenienze differenti e a volte
opposte. Dieci punti di vista su di una questione che riguarda la
Val di Susa, che conta sessantamila abitanti di cui più della metà
hanno procedimenti giudiziari a loro carico, la media più alta di
Italia. 25 anni di contestazione contro un progetto che nessuno
sembra capire. Daniele Gaglianone, dopo l’ibrido
tra fiction e documentario realizzato lo scorso anno,
La mia classe, torna alla sua materia di
sempre: il documentario classico, ma come nel suo precedente film
in cui puntava l’obiettivo sui migranti, anche in questo dà voce a
chi molto spesso ha lo spazio di poche righe nella cronaca
nazionale o tre minuti durante un tg.
Lo fa intervistando,
approfonditamente, realizzando un’opera che sfiora le due ore di
durata, dieci persone diverse, per estrazione sociale, studi,
lavoro, religione ma che sono unite nel riconoscersi oggetto di una
prepotenza giuridica autorizzata dallo Stato: la realizzazione
della ferrovia e della stazione dei treni ad Alta Velocità che
dovrebbe collegare Torino a Lione. La valle, che dista due ore e
mezza da Torino, è tratto di unione con la Francia ed è già
attraversata da un’autostrada e da due linee ferroviarie.
Qui, il film
Le testimonianze descrivono quella
che è stata l’evoluzione del progetto in questi 25 anni e come sia
diventato negli anni sempre più chiaro che la prima conseguenza
della costruzione della linea ferroviaria sarebbe stata la
devastazione della valle. Del suo ecosistema, delle foreste, ma
anche delle persone, costrette, per sfuggire ad anni di cantiere e
di polveri tossiche dal paese che avevano scelto come casa. Lo
stile è molto neutro, il montaggio ad effetto o emotivo quasi
assente,sono interessanti e rivelatori gli imprevisti registrati
comunque dalla camera, che rivelano come gli abitanti della Val di
Susa vivano in uno stato quasi di occupazione militare.
Il taglio scelto da Gaglianone non
è quello della denuncia risentita e urlata, né si fa un processo
alle forze dell’ordine, esecutrici di ordini superiori. Vengono
espresse le testimonianze di chi nella Valle vive e vuole restare
ed è disposto a un dialogo ma che sia costruttivo e non solo votato
ad ottenere profitto. Sotto questo obiettivo comune si uniscono le
voci di un attivista dei centri sociali, di un carabiniere in
congedo, di un sindaco persone diverse che vogliono tenersi stretta
la Valle così com’è evitando il compimento di un progetto di cui
al momento sembra essersi dimenticato anche la politica.
Il racconto di Qui
svela che ci sono storie più complesse e che la questione non si
limita ai soli tafferugli mostrati dalle televisioni e dal quale
emerge la passione per la lotta per una giusta causa, e la
resistenza data dal sapere di essere dalla parte giusta.
Qui è stato presentato durante il Torino Film
Festival di quest’anno e uscirà in sala in anteprima il 27 Novembre
solo a Roma e dal 4 dicembre essere distribuito in tutta
Italia.
Con The
HomesmanTommy Lee Jones torna dietro la macchina
da presa dopo Le tre sepolture del 2005.
Il suo nuovo film da regista racconta la difficile impresa di Mary
Bee Cuddy (Hilary
Swank), una donna indipendente che vive da sola nella
frontiera americana dell’Ottocento e decide di assumersi il compito
di trasportare tre donne malate di mente dal Nebraska fino
all’Iowa. Durante il viaggio si imbatte in George Biggs (Tommy
Lee Jones), un disertore dell’esercito a cui salva la
vita. I due intraprendono questo viaggio insieme attraverso
l’America, che li metterà a dura prova in un doloroso confronto di
anime solitarie.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Glendon Swarthout, The
Homesman attinge al genere western per
l’ambientazione, i dialoghi essenziali e gli scenari dalle ampie
distese desertiche, ma è un’opera che mostra senza pietà l’altra
faccia del sogno americano: soprusi e avidità, prevaricazione sulla
terra e sulla persona, soprattutto sulla donna. Le tre donne in
preda alla malattia mentale sono vittime della terra spietata e
della violenza subita dall’uomo, mentre Mary Bee Cuddy è una figura
femminile che sotto l’apparenza autoritaria nasconde una profonda
umanità e una fatale fragilità alimentata dalla solitudine.
Nonostante sia accompagnato da un
valido cast di contorno, The Homesman si
regge interamente su Tommy Lee Jones (che ha anche scritto e
prodotto il film) e Hilary Swank, due fuoriclasse che mettono in
scena un duplice viaggio di formazione che va incontro a un tragico
colpo di scena, quando la trama lineare della narrazione giunge a
una svolta che sovverte l’equilibrio del dramma.
La regia di Tommy Lee
Jones è impeccabile ed è esaltata dall’elegante fotografia
di Rodrigo Prieto. The Homesman
mostra le scelte contrastanti dei personaggi che animavano questa
America: la totale chiusura nelle proprie convinzioni, nelle
barriere mentali o fisiche, come anche la disponibilità e la
volontà di mettersi in discussione, con la determinazione del
singolo che può confluire verso qualcosa di più grande.
Forse non è un paese per donne, ma
di certo la gentilezza di piccoli gesti rimane nella memoria e
insegna a convivere col rimpianto, trovando la forza di andare
avanti e di continuare a seguire la strada che porta a Ovest.
L’attrice premio Oscar,
Angelina Jolie è tutt’ora impegnata
nella promozione di Unbroken, il suo
nuovo film da regista in odore di nomination all’Oscar e anche se
tutte le sue interviste si concentrano sulla pellicola, l’attrice
ha trovato il tempo di parlare della sua vita privata con
Today, programma in onda sulla NBC, al quale ha
confessato molto dei suoi dieci anni con Brad
Pitt e famiglia.
«Voglio essere una moglie
migliore e anche imparare a cucinare» anche se a Brad
Pitt va già bene così com’è: «Brad
conosce i miei limiti e sa in cosa sono una buona moglie e una
brava mamma, ma migliorarsi sempre aiuta.».
L’attrice ha anche parlato del
ritorno insieme sul set del film By The
Sea, in cui ritornano a recitare insieme dopo Mr.
e Mrs. Smith (2005): «A quei tempi non stavamo ancora insieme, si
trattava di una commedia piena di azione, ed è stato molto
divertente girarla. In questi dieci anni abbiamo imparato molto
l’una dell’altro». La Jolie ha anche parlato
delle nozze: «Non ci siamo sposati perché dovevamo, alla nostra
vita non mancava nulla, ma perché eravamo assolutamente sicuri di
volerlo fare. Abbiamo avuto la fortuna di trovarci nella situazione
insolita di sposarci con i nostri figli presenti, loro sono stati
parte attiva delle cerimonia e hanno scritto alcuni dei voti. In
questo modo tutti abbiamo accettato di stare insieme e di
condividere le nostre vite».