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Cillian Murphy ancora scioccato per essere stato scelto da Nolan per Oppenheimer

Cillian Murphy in Peaky Blinders 6
Cillian Murphy in Peaky Blinders

Sembra che Cillian Murphy sia ancora un pochino scioccato per aver ricevuto una telefonata da Christopher Nolan che lo vuole protagonista nel suo Oppenheimer. La cosa sembra lasciare perplessi, visto che Murphy è un frequente collaboratore di Nolan, e infatti l’attore ha spiegato questa sua dichiarazione.

In una nuova intervista con Esquire, Cillian Murphy rivela di essere rimasto scioccato quando gli è stato offerto il ruolo principale in Oppenheimer. Avendo interpretato solo ruoli secondari negli altri progetti di Christopher Nolan, l’attore spiega di essere “entusiasta” di interpretare il ruolo principale questa volta in un progetto così grande.

“È la prima volta che (Nolan) mi sceglie come protagonista, cosa per cui sono ancora un po’ scioccato, ma sono elettrizzato. È una parte enorme e molto lavoro. Ma secondo me sto lavorando con uno dei più grandi registi viventi, quindi sono in buone mani”.

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett e Matt Damon.

 
 

Ciliegine: recensione del film di Laura Morante

Ciliegine

In Ciliegine Amanda è una donna che ha una particolare intolleranza  per le disattenzioni maschili: non sopporta infatti che il suo compagno dopo un anno di vita insieme ancora non si ricordi che lei non ama lo champagne, né la gazzosa, né nulla che contenga gas, o che abbia una vitale importanza per lei la delicatezza di condividere le cose, come l’unica ciliegina su di una fetta di torta. Dopo che Amanda ha lasciato l’ultimo compagno, la sua amica Florence la invita a passare il capodanno insieme. Lì la donna conosce Antoine, con il quale scatta un’intesa immediata, dovuta però al fatto che lei è convinta che l’uomo sia gay. Ne nascono una serie di equivoci, inizialmente involontari poi condizionati dagli amici e conoscenti dei due, che proveranno a far superare ad Amanda la sua “androfobia” e a far convolare i due in una giusta relazione.

Laura Morante è un’icona  del nostro cinema recente, sia per bravura che per bellezza. Un’altra emigrata adorata dai “cugini” francesi, con meno glitter della première dame “Carlà”, ma di sicuro con uno spessore tale che le ha permesso di realizzare lì il suo primo film da regista. La storia che anima il film è molto semplice, si giostra sulla struttura della commedia degli equivoci che trova le origini ancestrali in Shakespeare e quelle francesi in Marivaux, dove però di solito l’equivoco non riguardava l’orientamento sessuale di uno dei protagonisti, ma piuttosto si trattava di  uno dei personaggi principali che era il desiderante o il desiderato e che si travestiva da sesso opposto. Il riferimento a Marivaux è quello alla sua operetta “Il gioco delle parti” in cui appunto la commedia e i personaggi volteggiano attorno ad un argomento leggero come l’amore e la seduzione, così come fa in questo suo film la Morante.

La leggerezza non appartiene però al personaggio di Amanda, la protagonista interpretata dalla stessa attrice, ma a tutti i suoi coprotagonisti, a partire da Florence, già vista in Emotivi anonimi, che ha un ruolo principale nell’ordire l’equivoco per il bene della sua amica, e Frèderic Pierrot che interpreta il collega di Florence che è veramente gay e con il quale Amanda confonde Antoine, e che diventerà il motore che farà scattare  la gelosia nella donna.

Un discorso a parte va fatto per il coprotagonista, Antoine, un affascinante Pascal Elbè, che però non ha veramente molta voce in capitolo nella storia: dipinto come un timido uomo che sta vivendo, lacerato dalla sofferenza, la separazione dalla moglie, evento che viene messo in scena con le luci di un dramma intimista anni 60, ha pochissime battute ed in effetti è la stessa Amanda a definirlo un uomo che ascolta più che raccontare i suoi fatti privati. La recitazione è quindi spostata tutta sulla mimica, del corpo e facciale, che raccontano il disagio dell’uomo nel vivere due relazioni, la separazione e la conoscenza di Amanda, di polarità completamente opposta.

L’altro punto di riferimento di Laura Morante è sicuramente anche la commedia di Woody Allen, di cui però manca la ferocia ironia, mentre non mancano le soluzioni registiche da lui utilizzate: una descrizione esaustiva della città in cui si svolge l’azione, in questo caso Parigi, la continua diserzione di uno dei personaggi su di un argomento in modalità ossessiva, e l’uso dei terapisti come confessori e complici e del cinema come unico rifugio.

Il risultato finale di Ciliegine è una commedia piacevole un buon ibrido di cultura francese e italiana, ma anche di una certa cura e riconoscenza verso altri autori, un buon prodotto in cui il cast tecnico, quasi interamente italiano; Maurizio Calvesi direttore della fotografia, Esmeralda Calabria al montaggio, Daniele Costantini alla sceneggiatura, q sottolinea ancora una volta come un film semplice possa essere comunque un buon prodotto commerciale, ed una storia non limitata ai confini di un paese.

 
 

Cielo di piombo, ispettore Callaghan: trama e cast del film

Cielo di piombo, ispettore Callaghan cast

Nella lunghissima carriera di Clint Eastwood, uno dei suoi personaggi più celebri è senza dubbio quello di Harry Callaghan. Nato dalla penna di Harry Julian Fink, il personaggio è stato protagonista di ben cinque film usciti tra il 1971 e il 1988. Uno dei più famosi tra questi è il terzo capitolo, intitolato Cielo di piombo, ispettore Callaghan. Diretto nel 1976 da James Fargo, qui al suo primo lungometraggio, il film si è affermato come l’ennesima conferma del grande apprezzamento del personaggio al cinema, merito anche del carisma di cui Eastwood lo ha arricchito.

Al momento della sua uscita in sala il film si affermò infatti come un grande successo, superando perfino gli incassi del precedente capitolo. Con un risultato al box office di 46 milioni, a fronte di un budget di circa 9, diventò anche il nono film con il maggior incasso dell’anno. Fino all’uscita nel 1983 del quarto film, questo è stato inoltre il più redditizio della saga. Anche questo titolo come il primo è infatti divenuto una pietra miliare del genere poliziesco, qui perfettamente rappresentato. In un contesto statunitense sempre più cupo e con la violenza dilagante, l’ispettore Callaghan incarna perfettamente i malumori e i timori di un’intera popolazione.

Anche con i successivi film il personaggio continuò a godere di ottima fama, e permise al suo interprete di diventare celebre anche al di là dei film western girati negli anni Sessanta. Con il suo carattere e le sue iconiche battute, Callaghan è tutt’oggi uno dei grandi personaggi del cinema. Numerose sono le curiosità a legate a questo terzo film in particolare, molte delle quali legate al suo cast. Proseguendo nella lettura si potrà scoprire le più interessanti di queste, come anche dove è possibile vedere il film in streaming.

Cielo di piombo, ispettore Callaghan: la trama del film

Celebre per i suoi metodi poco ortodossi, l’ispettore Harry Callaghan si ritrova coinvolto in un caso di rapina con tanto di ostaggi. Egli finisce poi per risolvere la situazione semplicemente sparando e uccidendo i tre rapinatori. Per tale motivo, si ritrova relegato dietro una scrivania, a svolgere un lavoro che mal sopporta. Tale impiego dura però ben poco, poiché essendo noto per le sue capacità nel risolvere anche le situazioni più complicate, Callaghan viene richiamato per fermare una banda composta da ex reduci del Vietnam ora allo sbando. Questi, infatti, capitanati da Bobby Maxwell, hanno rubato delle armi e dei potenti esplosivi da una fabbrica, minacciando l’intera città.

Per evitare che l’ispettore non ecceda con il suo potere, gli viene però affiancata Kate Moore, ispettrice da poco promossa a tale ruolo. Ad Harry Callaghan non va ovviamente a genio questa cosa, da sempre abituato a lavorare in solitaria. Disgustato dalla nuova politica sulla parità dei sessi, egli preferisce riconsegnare il distintivo, lasciando le forze dell’ordine. Poco tempo dopo però, il sindaco viene rapito e Callaghan decide di proseguire le indagini per conto proprio. Per farlo avrà però bisogno dell’aiuto di Kate, la quale si rivelerà più indispensabile del previsto. Scoprire dove si nasconde la banda di reduci, e dove questi nascondono il sindaco, sarà però una vera e propria corsa contro il tempo.

Cielo di piombo, ispettore Callaghan: il cast del film

Harry Callaghan non potrebbe avere volto diverso da quello dell’attore Clint Eastwood. Ancora una volta il premio Oscar ha dato vita ad una nuova fenomenale interpretazione del personaggio, sfoggiando tutto il suo crescente carisma. Anche in questo caso, come per il precedente Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan, Eastwood avrebbe dovuto dirigere il film. Al momento delle riprese egli era però impegnato anche nella post-produzione di Il texano dagli occhi di ghiaccio, di cui era regista, e non ebbe tempo di ricoprire tale ruolo anche per il film sull’ispettore. L’attore avrebbe poi firmato la regia del quarto film, Coraggio… fatti ammazzare. Inizialmente questo avrebbe dovuto essere l’ultimo capitolo dedicato al personaggio, ma Eastwood venne convinto a riprendere il ruolo a sette anni di distanza.

Nuova entrata nel cast del film era l’attrice Tyne Daly, nota in particolare per la serie New York New York, che qui interpreta l’ispettrice Kate Moore. Questa aveva in realtà rifiutato il ruolo per ben tre volte prima di decidersi ad accettare. L’attrice non trovava infatti di suo gradimento il modo in cui il personaggio veniva trattato in alcune scene, né il finale romantico tra questo e Callaghan. Quando tali elementi vennero modificati, e alla Daly venne concesso di partecipare allo sviluppo del proprio personaggio, allora si decise a ricoprire la parte. Nel film sono poi presenti gli attori John Mitchum nei panni dell’ispettore Frank DiGiorgio, Harry Guardino in quelli del tenete Al Bressler, e Bradford Dillman come il capitano Jerome McKay. John Crawford è invece il sindaco, e DeVeren Bookwalter il capo dei reduci Bobby Maxwell.

Cielo di piombo, ispettore Callaghan: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Cielo di piombo, ispettore Callaghan è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per mercoledì 8 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 
 

Cicutto risponde a Bondi

Non di informazione cinematografica nel senso stretto, ma pur sempre di cinema si tratta. Ecco la dichiarazione di Roberto Cicutto, Presidente di Cinecittà Luce, a seguio delle dichiarazioni del Ministro Bondi.

 
 

Cicogne in missione: nuovo trailer italiano

Ecco un nuovo trailer italiano, sempre in italiano, di Cicogne in Missione, il nuovo film d’animazione prodotto dalla Warner Bros e diretto da Nicholas Stoller e Doug Sweetland.

Di seguito i character banner del film:

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Cicogne in missione: il teaser trailer italiano

Dopo l’enorme successo di The Lego Movie la Warner Animation Group ci regala una storia originale sulla celebre leggenda delle cicogne. Una visione completamente nuova e spassosissima che vi farà amare i suoi protagonisti dal primo istante.

Cicogne in missioneSinossi: Le cicogne portano i bambini… o almeno una volta era così. Adesso consegnano i pacchi per Cornerstore.com, il gigante del commercio online. Junior, il miglior impiegato dell’azienda, è sul punto di ricevere una promozione quando per sbaglio attiva la Macchina Fabbrica-Bambini, dando così vita a una bimba adorabile e assolutamente non autorizzata. Nel disperato tentativo di recapitare questo fagottino di problemi prima che il capo se ne accorga, Junior e la sua amica Tulip, l’unica umana a Stork Mountain, iniziano una corsa contro il tempo per portare a termine la loro prima consegna, intraprendendo un viaggio frenetico e rivelatore durante il quale più di una singola famiglia potrebbe trovare la felicità e le cicogne potrebbero tornare a svolgere la loro vera missione.

 
 

Cicogne in Missione: lo speciale sul doppiaggio – video

Ecco uno speciale video sul doppiaggio di Cicogne in Missione, il nuovo film d’animazione prodotto dalla Warner Bros e diretto da Nicholas Stoller e Doug Sweetland. Cicogne in Missione è stato presentato alla Festa di Roma 2016.

Ecco il video a seguire:

Cicogne in missione: la recensione del film

Dopo l’enorme successo di The Lego Movie la Warner Animation Group ci regala una storia originale sulla celebre leggenda delle cicogne. Una visione completamente nuova e spassosissima che vi farà amare i suoi protagonisti dal primo istante.

Cicogne in missioneSinossi: Le cicogne portano i bambini… o almeno una volta era così. Adesso consegnano i pacchi per Cornerstore.com, il gigante del commercio online. Junior, il miglior impiegato dell’azienda, è sul punto di ricevere una promozione quando per sbaglio attiva la Macchina Fabbrica-Bambini, dando così vita a una bimba adorabile e assolutamente non autorizzata. Nel disperato tentativo di recapitare questo fagottino di problemi prima che il capo se ne accorga, Junior e la sua amica Tulip, l’unica umana a Stork Mountain, iniziano una corsa contro il tempo per portare a termine la loro prima consegna, intraprendendo un viaggio frenetico e rivelatore durante il quale più di una singola famiglia potrebbe trovare la felicità e le cicogne potrebbero tornare a svolgere la loro vera missione.

 
 

Cicogne in missione: il teaser trailer italiano

Cicogne in missione

Dai produttori di The Lego Movie, ecco Cicogne in missione, nuova divertente avventura d’animazione per i più piccoli. Di seguito il teaser trailer ufficiale italiano del film:

La Warner Animation Group ci regala una storia originale sulla celebre leggenda delle cicogne. Una visione completamente nuova e spassosissima che vi farà amare i suoi protagonisti dal primo istante.

 
 

Cicogne in missione: ecco un nuovo trailer italiano

Dopo il primo teaser trailer in lingua italiana, ecco un nuovo trailer, sempre in italiano, di Cicogne in Missione, il nuovo film d’animazione prodotto dalla Warner Bros e diretto da Nicholas Stoller e Doug Sweetland.

Di seguito i character banner del film:

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Dopo l’enorme successo di The Lego Movie la Warner Animation Group ci regala una storia originale sulla celebre leggenda delle cicogne. Una visione completamente nuova e spassosissima che vi farà amare i suoi protagonisti dal primo istante.

Sinossi: Le cicogne portano i bambini… o almeno una volta era così. Adesso consegnano i pacchi per Cornerstore.com, il gigante del commercio online. Junior, il miglior impiegato dell’azienda, è sul punto di ricevere una promozione quando per sbaglio attiva la Macchina Fabbrica-Bambini, dando così vita a una bimba adorabile e assolutamente non autorizzata. Nel disperato tentativo di recapitare questo fagottino di problemi prima che il capo se ne accorga, Junior e la sua amica Tulip, l’unica umana a Stork Mountain, iniziano una corsa contro il tempo per portare a termine la loro prima consegna, intraprendendo un viaggio frenetico e rivelatore durante il quale più di una singola famiglia potrebbe trovare la felicità e le cicogne potrebbero tornare a svolgere la loro vera missione.

 
 

Cicogne in Missione: ecco il poster ufficiale

Dopo il teaser trailer in lingua italianaCicogne in Missione, il nuovo film d’animazione prodotto dalla Warner Bros. torna a mostrarsi in un poster ufficiale.

cicogne-in-missione

Dopo l’enorme successo di The Lego Movie la Warner Animation Group ci regala una storia originale sulla celebre leggenda delle cicogne. Una visione completamente nuova e spassosissima che vi farà amare i suoi protagonisti dal primo istante.

 
 

Ciclo della Fondazione: Jonathan Nolan adatterà Asimov per la HBO

Il progetto di portare in un medium il Ciclo della Fonzazione di Asimov è in circolazione da molto tempo, e secondo le prime voci sarebbe dovuto essere Roland Emmerich a portarlo al cinema con un film, o una serie di film. Adesso però il progetto passa di mano e toccherà a Jonathan Nolan, talentuoso fratello di Christopher, adattare l’opera del grande Isaac Asimov per una serie tv targata HBO.

Il Ciclo delle Fondazioni è un gruppo di sette romanzi di fantascienza scritti da Isaac Asimov a partire dal 1951. Dopo la trilogia iniziale, nota come Trilogia della Fondazione, Asimov, sotto la spinta degli appassionati e dell’editore, la Doubleday di New York, riprese in mano il ciclo e nel 1982 realizzò un seguito ai primi tre romanzi, per concludere con due prequel nel 1988 e nel 1992.

L’intera saga, ordinata secondo la cronologia interna degli eventi, è composta da:

Preludio alla Fondazione (Prelude to Foundation – 1988)
Fondazione anno zero (Forward the Foundation – 1992)
Fondazione o Cronache della galassia o Prima fondazione (Foundation – 1951)
Fondazione e Impero o Il crollo della galassia centrale (Foundation and Empire – 1952)
Seconda Fondazione o L’altra faccia della spirale (Second Foundation – 1953)
L’orlo della Fondazione (Foundation’s Edge – 1982)
Fondazione e Terra (Foundation and Earth – 1986)

I tre romanzi della trilogia originale (Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione) sono stati scritti tre decenni prima degli altri seguiti e prologhi, e sono stilisticamente molto diversi da essi. Si tratta in realtà di una raccolta di storie brevi, apparse la prima volta sulla rivista Astounding Stories, e in seguito raccolte in volume.

 
 

Ciao Maschio: la mostra fotografica per i “nostri” attori [FOTO]

ciao MaschioSi chiama Ciao Maschio la mostra fotografica che si potrà ammirare dal 2 luglio fino al 31 agosto, a Villa Mussolini a Riccione. Artefice dei bellissimi scatti in mostra Adolfo Franzò, che porta in esposizione la bellezza, l’espressività, il mistero, il carismo degli attori italiani in bianco e nero.

Tra i famosi attori immortalati Umberto Orsini, Toni Servillo, Stefano Accorsi, Riccardo Scamarcio, Kim Rossi Stuart, Edoardo Leo.

“l loro fascino e la loro seduttività vengono espressi dagli sguardi talvolta in maniera decisa, altre più sottintesa, soffusa, meno ostentata, quasi attonita” ha dichiarato il fotografo in merito ai suoi ‘modelli’.

Ecco di seguito alcuni scatti della mostra: [nggallery id=907]

 
 

Ciao Jack! Che spettacolo la gentilezza, in arrivo la seconda stagione su APPLE TV+

Ciao Jack! Che spettacolo la gentilezza

Apple TV+ ha rilasciato oggi il trailer della seconda stagione dell’amata serie Ciao Jack! Che spettacolo la gentilezza, in uscita il 7 ottobre. Jack è uno dei residenti più premurosi e attenti di Clover Grove e accoglie sempre tutti con gentilezza e umorismo. La sua capacità di diffondere inclusione, creatività e immaginazione ispira tutti in città a fare lo stesso. Una nuova stagione di gentilezza è pronta a portare altri incredibili cambiamenti; “Ciao, Jack! Che spettacolo la gentilezza” è co-creato e prodotto da Jack McBrayer (“30 Rock”, “Phineas e Ferb”, “Ralph Spaccatutto”) e Angela C. Santomero (“Blue’s Clues & You!”, “Daniel Tige”).

La seconda stagione porta a Clover Grove tante e rinomate guest star, tra cui Tony Hale (“La misteriosa accademia dei giovani geni”), Gillian Jacobs (“Community”), Joe Lo Truglio (“Brooklyn Nine-Nine”), Stephanie Beatriz (“Brooklyn Nine-Nine”), D’Arcy Carden (“Ragazze vincenti – La serie”), Kristen Schaal (“What We Do In The Shadows”), Beth Dover (“Orange Is the New Black”), Kumail Nanjiani (“The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no”), Emily V. Gordon (“Little America”) e la musica del gruppo rock americano OK Go.

La serie è prodotta da 9 Story Media Group, vincitore di un Emmy (“Il mondo di Karma”, “Blue’s Clues & You!”), l’animazione è del suo studio nominato agli Oscar® Brown Bag Films (“Daniel Tiger’s Neighborhood”, “Dott.ssa Peluche, “Vampirina”). Jax Media produce la serie; Wendy Harris e Vince Commisso di 9 Story Media Group, Tony Hernandez e John Skidmore di Jax Media sono i produttori esecutivi, insieme allo showrunner e candidato agli Emmy Guy Toubes. Il dottor Junlei Li, docente senior di Saul Zaentz in educazione della prima infanzia presso la Harvard Graduate School of Education, è l’esperto di gentilezza e legami umani della serie attraverso l’iniziativa Changemakers di Apple TV+.

La pluripremiata gamma di film e serie originali per bambini e famiglie su Apple TV+ include la serie innovativa “Supersorda”, l’acclamata “Ambra Chiaro” creata da Bonnie Hunt, insieme alle selezioni Common Sense Media “Un passo alla volta”, “Anatra & Oca”, “Le ragazze del Surfside” e “La vita secondo Ella”. La vastissima offerta di titoli adatti per tutte le età comprende anche “Fraggle Rock: ritorno alla grotta” e “Professione spia” della Jim Henson Company, la serie vincitrice del Peabody Award “Acquasilente”, le serie vincitrici del Daytime Emmy Award “Lo scrittore fantasma” e “Helpsters” di Sesame Workshop, il film d’animazione candidato all’Oscar “Wolfwalkers – il popolo dei lupi”, le nuove serie e gli speciali di Peanuts e WildBrain, tra cui “Le avventure di Snoopy”, nonché “Noi siamo qui: dritte per vivere sul pianeta Terra”, l’evento televisivo vincitore del Daytime Emmy Award basato sul libro best-seller del New York Times e TIME Best Book of the Year di Oliver Jeffers. Apple TV+ continua a offrire ai giovani spettatori, alle famiglie  e a chi si prende cura di loro opzioni di prim’ordine, tra cui l’imminente serie “Jane”, una nuova serie mission-driven di J.J. Johnson, Sinking Ship Entertainment e del Jane Goodall Institute.

 
 

Ciao amore vado a combattere: recensione del film di Simone Manetti

Il genere sportivo ricorre a temi e schemi narrativi che sviluppano spesso in maniera potente ed efficace parabole di vittoria e sconfitta, fallimento e risalita, percorsi in cui i protagonisti sono chiamati a confrontarsi non solo con sé stessi ma soprattutto con i propri limiti e le proprie debolezze. Simone Manetti, già fotoreporter e montatore per Paolo Virzì ed Edoardo De Angelis, elabora in modo personale le strutture del filone sportivo nel documentario Goodbye Darling, i’m off to fightCiao amore vado a combattere, suo primo lungometraggio, che dopo il Newport Beach Film Festival ha fatto tappa al Biografilm Festival di Bologna, dove ha vinto la sezione Biografilm Italia, ottenendo inoltre una menzione nella gara per la migliore opera prima.

Prodotto dall’indipendente Alfredo Covelli, Ciao amore vado a combattere rivela la lotta – interiore e sportiva – di Chantal Ughi, ex modella e attrice che da Roma si trasferisce a New York, dove si inserisce nella scena musicale underground, e infine in Thailandia dopo la fine di una complicata storia d’amore con un sassofonista tedesco.

A Bangkok Chantal si avvicina definitivamente al Muay Thai, la tradizionale arte marziale del popolo thailandese scoperta a New York, e capisce che sul ring può ritrovare se stessa. Per una una donna, oltretutto occidentale, gli ostacoli non mancano, ma la donna diventa sempre più competitiva, fino a conquistare il titolo mondiale. Le motivazioni a un certo punto vengono però meno e, dopo 5 anni in Thailandia, fa ritorno in Italia.

Il richiamo del Muay Thai si rivela comunque troppo forte. L’atleta si ripresenta a Bangkok decisa a riprendersi il titolo dei super leggeri di fronte alla regina nel giorno del suo compleanno, festa nazionale del paese. Il documentario parte formalmente da qui. Simone Manetti pedina con la giusta dose di distacco ed empatia la sua protagonista, impegnata in allenamenti massacranti e nelle meditazioni per recuperare la migliore condizione fisica e mentale. Non si tratta semplicemente di rivalsa, ma di affermazione di se stessi. Imponendo sacrifici, solitudine e uno stile di vita che non contempla distrazioni o mondanità, la Muay Thai è il mezzo grazie al quale Chantal ha imparato ad affrontare a viso aperto i demoni del passato e del presente, dai ricordi dolorosi dell’infanzia alle storie d’amore con uomini sbagliati.

Lo sguardo occidentale non può che restare affascinato dalla rappresentazione di questa disciplina sportiva e spirituale, vista attraverso i personaggi e i luoghi in cui si muove la protagonista, che ha contribuito al film anche con i suoi diari e le riprese da lei effettuate a New York e Bangkok. Sono soprattutto il viso e il corpo di Chantal Ughi, trasfigurati ora dalla fatica, dallo sforzo o dal dolore, a costituire le fondamenta del documentario, storia intensa e straniante di combattimento e salvezza.

 
 

Ciak d’oro 2020: tutti i vincitori

Pinocchio Ciak d’oro 2020

Il quadro dei Ciak d’oro 2020 si completa con i risultati del voto della giuria di 150 giornalisti e critici di cinema nelle 10 categorie “tecniche” (Miglior Attore e Attrice non protagonisti, Miglior Sceneggiatura, Miglior Colonna sonora, Miglior Produttore, Miglior Fotografia, Miglior Montaggio, Migliori Costumi, Migliori Scenografie e Miglior Sonoro).

Miglior Attore non Protagonista è Roberto Benigni per il suo Geppetto in Pinocchio di Matteo Garrone. Pinocchio vince anche nelle categorie Migliori Costumi (a Massimo Cantini Parrini, anche per Favolacce), Migliori Scenografie (a Dimitri Capuano) e Miglior Sonoro (a Maricetta Lombardo).

Miglior Attrice non Protagonista è Barbara Chichiarelli per la sua interpretazione in Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo. Favolacce conquista anche i Ciak d’oro per la Miglior Sceneggiatura ai Fratelli D’Innocenzo e per il Miglior Produttore.

Il Traditore di Marco Bellocchio si aggiudica due premi: quello per la Migliore Fotografia (a Vladan Radovic) e quello per il Miglior Montaggio (a Francesca Calvelli).

Miglior Colonna Sonora è quella realizzata da Brunori Sas per Odio l’estate di Massimo Venier, che ha segnato il ritorno al cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Annunciati anche i tre premi speciali assegnati dalla redazione di Ciak: il tradizionale Ciak d’oro Colpo di fulmine, quello per la Rivelazione nelle serie tv e il nuovo Ciak d’oro per il miglior Corto, reso ormai necessario dall’enorme crescita della produzione e del numero di festival dedicati ai cortometraggi. In questo anno segnato dai lockdown, alla redazione è sembrato impossibile assegnare un altro Ciak d’oro tradizionale, il Bello e invisibile, dedicato ai film di qualità che non hanno avuto la fortuna di farsi notare.

Il Ciak d’oro Colpo di fulmine va a Lontano lontano di Gianni Di Gregorio perché “affronta con levità venata d’amarezza, ma senza arrendersi al disincanto, il tema delle aspirazioni e dei bilanci della terza età nella realtà cittadina di oggi. Ed è l’ultima, magistrale interpretazione di Ennio Fantastichini”.

Il Ciak d’oro per la Rivelazione nelle serie tv va a Carlotta Antonelli per la sua interpretazione di Angelica in Suburra La Serie perchè: Sobria, sempre lontana dal rischio dell’interpretazione di genere, la Antonelli a 25 anni coglie l’occasione di Suburra per dimostrare di aver maturato il talento già mostrato in Bangla e Vivi e lascia vivere”.

Il nuovo Ciak d’oro per il Miglior Cortometraggio va a Non io di Claudia Gatti e Benedetta Pontellini con la seguente motivazione: “L’incontro tra un uomo e una donna in una cornice dominata dall’isolamento e dalla difficoltà dei rapporti al tempo del lockdown, è realizzato con il ricorso alle riprese in smartphone, in una cornice formale di grande cura. Conferma il talento delle due giovani autrici-imprenditrici, già intravisto nel corto Generazione 2000, entrato nella shortlist del Tribeca Film Festival.”

A ottobre erano stati resi noti i vincitori dei Ciak d’oro del Pubblico, realizzati quest’anno in collaborazione con Sky Tg24. Partner della 35esima edizione dei Ciak d’oro è l’Università telematica Mercatorum, del gruppo Pegaso. La prima Startup University tutta italiana, caratterizzata da diversi percorsi accademici, tutti all’insegna dell’innovazione. Si tratta della prima partnership pubblico-privata per la governance di un’istituzione universitaria, che nasce con l’obiettivo di assumere la leadership nella formazione delle imprese. L’appuntamento con i prossimi Ciak d’oro è per l’estate 2021.

Questi i vincitori dei Ciak d’oro assegnati dai 150 giornalisti e critici di cinema e i premi speciali della redazione di Ciak:

Ciak d’oro per il Migliore attore non protagonista:
Roberto Benigni (Pinocchio)

Ciak d’oro per la Migliore attrice non protagonista:
Barbara Chichiarelli (Favolacce)

Ciak d’oro per la Migliore sceneggiatura:
Damiano e Fabio D’Innocenzo (Favolacce)

Ciak d’oro per la Migliore colonna sonora:
Brunori Sas (Odio l’estate)

Ciak d’oro per il Miglior Produttore:
Pepito Produzioni, con Amka Films Prod.,
Qmi, Rai Cinema, Vision Distribution (Favolacce)

Ciak d’oro per la Migliore Fotografia:
Vladan Radovic (Il traditore)

Ciak d’oro per il Miglior Montaggio:
Francesca Calvelli (Il traditore)

Ciak d’oro per i Migliori costumi:
Massimo Cantini Parrini (Pinocchio e Favolacce)

Ciak d’oro per le Migliori scenografie:
Dimitri Capuano (Pinocchio)

Ciak d’oro per il Miglior sonoro:
Maricetta Lombardo (Pinocchio)

Ciak d’oro Colpo di fulmine:
Lontano lontano di Gianni Di Gregorio

Ciak d’oro per il Miglior Cortometraggio:
Non io di Claudia Gatti e Benedetta Pontellini

Ciak d’oro per la Rivelazione nelle serie tv:
Carlotta Antonelli (Suburra La Serie)

 
 

Ciak d’Oro 2019: assegnati i premi al cinema italiano

Dogman top 10 2018 Ciak d'Oro 2019

È Paola Cortellesi, per la capacità di parlare al grande pubblico all’insegna della qualità, di utilizzare l’ironia pop per sottolineare i tic del nostro tempo, e per il coraggio di rimettersi in gioco tra grande e piccolo schermo, la vincitrice del SuperCiak d’Oro come protagonista del 2019.

I premi all’eccellenza del cinema italiano assegnati annualmente da Ciak, la rivista italiana del cinema, vengono assegnati stasera, per il terzo anno consecutivo, nel complesso monumentale della Link Campus University, ricco di storia, arte e cultura, ex residenza estiva di Papa Pio V e che oggi ospita un’università che fa dell’innovazione e della creatività i suoi tratti distintivi. A condurre la serata il giornalista Alessio Viola. Sarà anche l’occasione per presentare il nuovo direttore di Ciak, Flavio Natalia.

Dogman di Matteo Garrone conquista la giuria del pubblico e dei critici aggiudicandosi ben 6 Ciak d’Oro: Miglior Film, Miglior Attore non protagonista a Edoardo Pesce, Migliore sceneggiatura a Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti; Miglior Montaggio a Marco Spoletini e Miglior Scenografia a Dimitri Capuani. La redazione di Ciak ha assegnato inoltre a Marcello Fonte il Ciak d’Oro come Personaggio più Sorprendente dell’anno per la sua interpretazione.

Il Ciak d’Oro per la Miglior Regia va a Mario Martone per “Capri-Revolution” e il Ciak d’Oro per la Migliore Attrice alla intensissima Marianna Fontana.

Riceve il Ciak d’Oro come Miglior Attore Alessandro Borghi, protagonista del film Sulla mia Pelle, diretto da Alessio Cremonini. Al regista va il Ciak d’Oro per l’Opera Prima. Il Ciak d’Oro al Miglior Produttore va a Luigi e Oliva Musini di Cinemaundici e Andrea Occhipinti di Lucky Red per “Sulla mia Pelle”.
Il Ciak d’Oro come Miglior Attrice non protagonista va a Marina Confalone per “Il Vizio della speranza”. Due Ciak d’Oro vanno a Enzo Avitabile che si aggiudica, sempre per “Il Vizio della speranza”, la Miglior Colonna Sonora e la Miglior Canzone originale, con A Speranza.

Tre Ciak d’Oro vanno anche a “La Paranza dei bambini”: a Daniele Ciprì per la Miglior Fotografia, a Emanuele Cicconi, Maximiliano Angelieri ed Enrico Medri per il Miglior Suono in presa diretta e al giovane Francesco Di Napoli quello come Rivelazione dell’anno assegnato dalla redazione.

Il Ciak d’Oro Bello & Invisibile, destinato alle pellicole meritevoli di attenzione ma trascurate al botteghino, votato dalla giuria dei 100 critici e giornalisti, va a Costanza Quatriglio per “Sembra mio figlio”.

Torna per il settimo anno Ciak Alice Giovani, il Ciak d’Oro speciale nato dalla collaborazione tra il mensile Ciak e Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che premia i film che si rivolgono ai ragazzi e raccontano il loro mondo. Quest’anno è assegnato a Manuel” di Dario Albertini. A “Suspiriail Ciak d’Oro per i Costumi a Giulia Piersanti e quello per il Miglior Manifesto. 

IL MECCANISMO DEI PREMI
I tre premi votati direttamente dal pubblico sono quelli al Miglior Film, Miglior Regista e Migliori Attori Protagonisti, senza vincoli di nomination, tra tutti i titoli italiani usciti in sala dal 1° maggio 2018 al 30 aprile 2019. I premi agli attori non protagonisti e alle categorie tecniche sono stati votati da una giuria di 100 giornalisti e critici di cinema, a partire dalle cinquine proposte dai giornalisti di Ciak.

I CIAK D’ORO DELLA REDAZIONE DI CIAK
Assegnati anche i Ciak d’Oro della redazione del mensile del cinema italiano: il Ciak d’Oro Classic alla carriera va a Nanni Moretti, che con il film documentario “Santiago, Italia” ha saputo illuminare una vicenda poco conosciuta della storia recente, civile e politica, del nostro Paese, tornando a frequentare il genere documentario 18 anni dopo “La cosa”.
Il Ciak d’Oro Colpo di Fulmine va a Valeria Golino per la regia di Euforia, in cui ha saputo mostrare il tramonto di ogni stereotipo sulla differenza di genere, raccontando magistralmente il rapporto, i sogni, le speranze infrante di due uomini, fratelli diversissimi e profondamente legati.

I Ciak d’Oro Rivelazione dell’Anno, per la categoria maschile e per quella femminile, vanno rispettivamente a Francesco di Napoli per La Paranza dei Bambini” e ad Alice Pagani per Loro” e Baby”.

Il Ciak d’Oro Speciale Serial Movie, che premia la miglior serie tv dell’anno, e che allarga lo sguardo alla serialità d’autore, va a Saverio Costanzo per L’Amica Geniale”, adattamento televisivo dell’omonima serie letteraria di Elena Ferrante, premiato sia dal pubblico, sia dalla critica, sia dal mercato internazionale.

Il Ciak d’Oro Coppia dell’Anno sullo schermo va a Fabio De Luigi e Valentina Lodovini per 10 giorni senza mamma”.
Il Ciak d’Oro speciale per la Migliore Performance italiana della stagione Natalizia va a Amici come prima, di Medusa film diretto da Christian De Sica, mentre quello per la Miglior Performance italiana di sempre nella stagione Pasquale va a Ma cosa ci dice il cervello, di Vision Distribution, diretto da Riccardo Milani. 
Un Ciak d’Oro Speciale è riservato a Domenico Procacci per i 30 anni di attività di Fandango, che hanno contribuito a rendere migliore il cinema italiano.

Per il primo anno un Ciak d’Oro viene assegnato per un film straniero. Va a 20th Century Fox Italia per Bohemian Rhapsodhy”, premiata per il Miglior Lancio Italiano di un blockbuster internazionale.

I Ciak d’Oro 2019 sono realizzati con la partecipazione di Acqua Minerale San Benedetto, Ancorotti Cosmetics, Damilano Barolo, Fabbroni, K-way, Pasta Rummo, Rue des Mille, azienda orafa di gioielli prêt-à-porte, Unopiù, con il supporto come sponsor tecnico di Glitter Make up by Kost. Per brindare ai vincitori, l’iconico champagne Moët & Chandon Impérial en magnum, che festeggia il 150esimo anniversario dalla sua creazione.

PREMI CIAK D’ORO

Questi i Ciak d’Oro 2019 secondo i lettori di Ciak e la giuria di critici e giornalisti cinematografici. I lettori hanno votato per Miglior film, Miglior regia, Miglior attore e attrice protagonista. Le altre categorie sono state votate dalla giuria professionale. Assegnati anche i premi speciali della redazione.

CIAK D’ORO MIGLIOR FILM
DOGMAN – Matteo Garrone

CIAK D’ORO MIGLIOR REGIA
MARIO MARTONE – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
ALESSANDRO BORGHI – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
MARIANNA FONTANA – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
EDOARDO PESCE – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
MARINA CONFALONE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO PREMIO MIGLIORE OPERA PRIMA
SULLA MIA PELLE – Alessio Cremonini

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENEGGIATURA
MATTEO GARRONE – MASSIMO GAUDIOSO – UGO CHITI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE FOTOGRAFIA
DANIELE CIPRI’ – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIOR MONTAGGIO
MARCO SPOLETINI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENOGRAFIA
DIMITRI CAPUANI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORI COSTUMI
GIULIA PIERSANTI – Suspiria

CIAK D’ORO MIGLIOR SONORO IN PRESA DIRETTA
EMANUELE CICCONI – MAXIMILIANO ANGELIERI – ENRICO MEDRI- La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIORE COLONNA SONORA
ENZO AVITABILE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
ENZO AVITABILE – A Speranza

CIAK D’ORO MIGLIOR PRODUTTORE
LUIGI E OLIVIA MUSINI (Cinemaundici) – ANDREA OCCHIPINTI (Lucky Red) – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIOR MANIFESTO
SUSPIRIA

CIAK D’ORO BELLO&INVISIBILE
Sembra mio figlio – COSTANZA QUATRIGLIO

CIAK ALICE GIOVANI
Manuel – DARIO ALBERTINI

PREMI SPECIALI
SUPERCIAK D’ORO 2019
PAOLA CORTELLESI

CIAK D’ORO COLPO DI FULMINE
VALERIA GOLINO – Euforia

CIAK D’ORO CLASSIC
NANNI MORETTI

CIAK D’ORO RIVELAZIONE MASCHILE DELL’ANNO
FRANCESCO DI NAPOLI – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO RIVELAZIONE FEMMINILE DELL’ANNO
ALICE PAGANI – Loro e Baby

CIAK D’ORO SPECIALE SERIAL MOVIE
SAVERIO COSTANZO – L’Amica Geniale

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DI SEMPRE NELLA STAGIONE PASQUALE

MA COSA CI DICE IL CERVELLO

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DELLA STAGIONE NATALIZIA

AMICI COME PRIMA

CIAK D’ORO COPPIA DELL’ANNO SULLO SCHERMO
FABIO DE LUIGI E VALENTINA LODOVINI – 10 giorni senza Mamma

CIAK D’ORO PERSONAGGIO PIU’ SORPRENDENTE DELL’ANNO
MARCELLO FONTE

CIAK D’ORO MIGLIOR LANCIO ITALIANO
DI UN BLOCKBUSTER INTERNAZIONALE

BOHEMIAN RHAPSODY

CIAK D’ORO SPECIALE “LA STORIA DEL CINEMA”
 DOMENICO PROCACCI PER I 30 ANNI DI FANDANGO

 
 

Ci Vuole un Gran Fisico: recensione del film con Angela Finocchiaro

Ci Vuole un Gran Fisico

In Ci Vuole un Gran Fisico Eva (Angela Finocchiaro) è una donna come tante, sempre di corsa, con mille cose da fare e tante persone a cui pensare: la figlia ribelle (Antonella Lo Coco, che dal palcoscenico di X Factor approda per la prima volta sul grande schermo), la madre troppo arzilla per la sua età (Rosalina Neri), l’ex-marito scroccone (Elio), il capo misogino e spietato (Raul Cremona), l’amica coetanea che non si cura del passare degli anni (Laura Marinoni) e  un collega che la corteggia forse troppo timidamente (Jurij Ferrini). In più il giorno dei suoi 50 anni si avvicina e gli effetti della menopausa non le danno tregua. Sopraffatta dallo stress ma incapace di chiedere aiuto, solo con l’intervento di un angelo molto particolare (Giovanni Storti) potrà vedere la luce alla fine del tunnel.

Ci vuole un gran fisico affronta in modo coraggioso un tema fin troppo ignorato dal cinema italiano: gli alti e bassi della mezz’età e la menopausa. Essendo rappresentata solitamente da personaggi di contorno o da macchiette, questa fascia d’età con i suoi problemi e le sue contraddizioni, ma anche con i suoi lati comici, non è quasi mai riuscita a conquistarsi il centro della scena. Restano così punti interrogativi nell’immaginario collettivo, che, troppo spesso e troppo facilmente, trovano risposta negli stereotipi, non colmando le lacune e non sfruttando nemmeno le ampie potenzialità narrative di quest’argomento. Sebbene tratti diversi aspetti della menopausa considerati tabù, esorcizzandoli attraverso gag divertenti, la sceneggiatura pecca nell’assenza di fluidità e di coerenza narrativa. Scene di vita quotidiana della protagonista si alternano ai bizzarri sogni che ne affollano la mente fino al punto di svolta, troppo rimandato, cui seguono poi in maniera frettolosa e superficiale gli eventi che porteranno alla fine del film.

Ci Vuole un Gran Fisico, il film

L’insufficienza del prodotto può dipendere dal grande numero di mani dietro la sceneggiatura, ben quattro persone (Valerio Bariletti, Walter Fontana, Pasquale Plastino e Angela Finocchiaro), che forse la regista Sophie Chiarello, alla sua opera prima, non ha saputo gestire al meglio, seppur affiancata in post-produzione dal noto ed esperto montatore Marco Spoletini.

I simpatici camei di Aldo/tassista, Giacomo/cliente e Paolo Hendel/uomo ‘manomorta’, insieme ad alcune situazioni fastidiosamente surreali, tolgono altra sostanza ad un film che perde per strada i suoi punti forti senza accorgersene.

Prodotto da Medusa Film e realizzato da Paolo Guerra per AGIDI srl, Ci vuole un grand fisico arriverà nella sale Italia il 7 Marzo, pronto a sfidare validissimi concorrenti, tra cui un’altra opera prima italiana, un film candidato a ben 8 Oscar e un fantasy di casa Disney.

 
 

Ci vuole un gran fisico: Intervista a Angela Finocchiaro

ci-vuole-un-gran-fisico-angela-finocchiaro-foto-dal-film-1_midCinefilos.it ha incontrato Angela Finocchiaro protagonista di Ci vuole un gran fisico in cui interpreta Eva, una 50enne alle prese con l’incombere della mezza etá.

 
 

Ci vorrebbe un amico: i migliori sidekick della storia

Dietro ogni grande eroe c’è un braccio destro che si rispetti e così, per una volta, al posto di dar spazio ai protagonisti, vi proponiamo una serie di sidekick (braccio destro) che cinema, fumetti, letteratura e videogiochi ci hanno proposto nel corso degli anni.

Qual è il vostro preferito?

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Ci vediamo domani con Enrico Brignano – recensione

ci-vediamo-domani-poster-italiMarcello Santilli (Enrico Brignano) un quarantenne irrequieto attratto dalla facile ricchezza, ma ridotto sul lastrico, scopre che in Puglia c’è un paese abitato da tantissimi vecchi. Ecco l’affare: aprirrà un’agenzia di pompe funebri. Ma i giorni passano e nemmeno un decesso, non una malattia, nè un piccolo malore. Sembra impossibile: in quel paese non si muore!

 
 

Ci vediamo domani : la conferenza stampa

ci vediamo domani Questa mattina alla Casa del Cinema a Roma è stato presentato il film con Enrico Brignano Ci vediamo domani, per la regia di Andrea Zaccariello. Alla conferenza stampa erano presenti il regista, Enrico Brignano, Francesca Inaudi, Giulia Salerno, Liliana Vallasciani e il produttore Giuseppe Pedersoli.

 
 

Ci vediamo a Casa: recensione del film di Maurizio Ponzi

Ci vediamo a Casa

Arriva al cinema la nuova commedia sentimentale Ci vediamo a Casa, diretta da Maurizio Ponzi e con protagonisti Ambra Angiolini e Edoardo Leo

In Ci vediamo a Casa Tre coppie molto diverse tra loro. Tre modi di pensare e di affrontare la vita a due. Tre microcosmi abbastanza riconoscibili della realtà odierna. Un unico, debole, filo rosso ad unire questi tre mondi: la ricerca della casa perfetta dove coronare un sogno d’amore e di convivenza.

Questa, in breve, la trama di Ci vediamo a casa, film che segue tre storie distinte, tutte egualmente poco interessanti, con l’apparente obiettivo di offrire uno spaccato dell’Italia di oggi.

Ci vediamo a Casa: il film

Inizialmente viene mostrata la vita di Vilma (Ambra Angiolini) e Franco (Edoardo Leo), bibliotecaria lei, ex-galeotto lui, che, per convivere, si trovano costretti ad accettare l’ospitalità di un amico pensionato con problemi di solitudine e di salute. Poi si segue con scarsa trepidazione il caso di Andrea (Primo Reggiani) ed Enzo (Nicolas Vaporidis), che vorrebbero andare a vivere insieme scappando rispettivamente dalla caserma e dai tentacoli di una madre soffocante, ma che sono frenati da problemi di ordine sentimentale. Infine si viene trasportati nel mondo del denaro e dell’ipertrofia dell’ego di Gaia (Myriam Catania) e Stefano (Giulio Forges Davanzati), due giovani che hanno una casa a testa e che, dopo una prova di coabitazione, decidono di mantenere i propri sacrosanti spazi vitali.

Il film di Maurizio Ponzi, regista con una lunga carriera alle spalle di cui però si ricordano più i prodotti televisivi come Il Bello delle Donne che le fatiche registiche al fianco di Pasolini negli anni ’60, mostra, con un linguaggio diretto e piuttosto povero, due tipi di mediocrità. Il primo è quello di cui sono pregni i suoi personaggi: esseri umani quasi mostruosi, persone brutte in senso etico che si comportano in modo gretto ed egoista nel quotidiano. Il secondo tipo di mediocrità, non meno evidente, riguarda invece la maniera in cui gli attori vengono mostrati: inquadrature prevedibili, uso del taglio e del montaggio veloce di un’unica inquadratura totalmente ingiustificato per il tipo di film, inserimento di sequenze di flash-back accompagnate da canzoni strappalacrime.

L’impressione generale è di aver assistito a delle avventure piuttosto sconclusionate, storie montate ad arte ma prive di senso in sé e per sé, ambientate in un’Italietta abitata dai peggiori individui e indirizzate, apparentemente, ad una platea considerata alla medesima stregua.

Questa povertà d’idee porta davvero a pensare che alcuni tipi di film andrebbero lasciati alla tv. Ciliegina sulla torta: la canzone del film è firmata Dolce Nera ed è stata presentata al Festival di  Sanremo 2012.

 
 

Ci sarà un crossover MCU x DCU? Kevin Feige ci aggiorna

Kevin Feige
Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige arriva al Los Angeles Premiere Of Columbia Pictures '' 'Spider-Man: No Way Home' tenutosi al Regency Village Theatre il 13 dicembre 2021 a Westwood, Los Angeles, California, Stati Uniti. — Foto di imagepressagency via Depositphotos

Mentre i fan si preparano per l’attesissimo Deadpool & Wolverine, Collider ha avuto la possibilità di chiacchierare con il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige su tutto ciò che riguarda la Marvel. La conversazione non solo ha approfondito i dettagli del prossimo film, ma ha anche toccato un argomento che ha messo in fibrillazione gli appassionati di fumetti: la possibilità di un crossover tra Marvel e DC.

Deadpool & Wolverine si appresta a irrompere nelle sale con la stessa irriverenza e avventura ricca di azione che i fan si aspettano da questi amati personaggi. Il film, che riunisce lo spiritoso Deadpool di Ryan Reynolds e il burbero Wolverine di Hugh Jackman, promette un turbine di caos, umorismo e cuore, ma la trama del film prevede anche un’intensa quantità di apparizioni a sorpresa da ogni angolo della storia dei fumetti. Ma quali sono le possibilità che appaiano personaggi di un altro universo?

Marvel e DC – Potrebbe accadere?

Il sogno di un crossover tra Marvel e DC è qualcosa su cui i fan hanno fantasticato per anni. Con James Gunn a capo degli sforzi creativi della DC, la possibilità sembra più allettante che mai. Quando gli è stato chiesto di parlarne, Feige ha risposto con un misto di entusiasmo da fanboy e pragmatismo da dirigente. Ha dichiarato a Collider:

“Voglio dire, ogni tanto ci penso, come ci penserebbe qualsiasi fan. Non so quando mai potrebbe accadere, o come potrebbe accadere. Ma stiamo parlando da troppo tempo perché io possa dire: ‘Mai! Non saremo mai in grado di farlo”. Non diremo mai mai, ma no, nessun progetto”.

Anche se potrebbe non accadere a breve, l’apertura di Feige all’idea dà ai fan un barlume di speranza. Ha riconosciuto le complessità, ma anche l’entusiasmo condiviso che un crossover del genere potrebbe generare. Per ora, sia la Marvel che la DC sono impegnate nei loro rispettivi progetti. Feige ha osservato:

Ho visto gli scatti dei paparazzi che ritraggono il set di Superman come una figata. Quindi lui si sta concentrando su quello. Noi ci stiamo concentrando su questo”. Con James Gunn impegnato nel suo progetto su Superman e la Marvel che sta lanciando nuove fasi e film, tra cui Deadpool & Wolverine, c’è molto su cui i fan possono affondare i denti.

Anche se un crossover Marvel/DC rimane il sogno dei fan, i commenti di Kevin Feige suggeriscono che non è del tutto fuori discussione. Nel frattempo, l’imminente uscita di Deadpool & Wolverine assicura ai fan della Marvel un’ampia scelta di contenuti multiversali. Il film promette di essere una corsa superpotente, che combina il meglio di entrambi i personaggi in un tornado di azione e risate.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

 
 

Ci sarà Sentinel nel sequel di X-Men – L’inizio?

Mark Millar, creatore dei fumetti di Wanted e Kick-Ass, è stato recentemente assunto dalla 20th Century Fox come consulente per la realizzazione dei film basati sui personaggi Marvel. Sembra ora che Millar abbia già cominciato a lavorare perchè ha appena comunicato che Sentinel farà parte del sequel di X-Men: first class, che si chiamerà X-Men: Days of Future Past (e possiamo solo immaginare con terrore come il titolo si trasformerà in italiano).

Millar ha infatti rivelato: “Matthew Vaughn (regista anche del primo film, ndr) sta per realizzare un grande film in stile sci-fi con X-Men: Days of Future Past, saranno gli X-Men che incontrano Terminator! Ci sono i robot, i viaggi nel tempo, i supereroi, tutto in un solo film”.

Nel fumetto X-Men: Days of Future Past, Kitty Pryde manda indietro nel tempo la sua mente alla se stessa di allora per avertire gli X-Men dell’assassinio del Senatore Robert Kelly, dopo il quale gli Stati Uniti verranno dominati da Sentinel e i mutanti vivranno in campi di concentramento. Le riprese del film cominceranno a gennaio 2013 e il film dovrebbe uscire negli USA il 18 luglio 2014.

Fonte:WP

 
 

Ci lascia l’attore Dennis Farina

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Si è spento all’età di 69 anni il veterano caratterista Dennis Farina, conosciuto per film quali Snatch – Lo strappo, Salvate il Soldato Ryan, Get Shorty, a darne la conferma è il suo agente. Farina era conosciuto ai più per la sua interpretazione del Detective Joe Fontana nella lunga serie drammatica della NBC Law & Order.

Inoltre, Dennis Farina statunitense era attualmente sul set per l’adattamento cinematografico di Joe Maggio The Last Rites of Joe May. In una recente intervista ad Indiewire, Farina ha detto del ruolo, “Mi sono divertito a interpretare ogni personaggio, ma questo era un altro tipo di carattere, a Tutti piace farlo.

Fonte:IMDb.com

 
 

Ci lascia Franco Citti, volto pasoliniano

Ci lascia Franco Citti

Un altro grave lutto segna il mondo del cinema, dopo la morte di Alan Rickman, e questa volta riguarda direttamente il cinema italiano. È l’amico Ninetto Davoli a divulgare la notizia della morte di Franco Citti, l’attore lanciato sul grande schermo da Pier Paolo Pasolini, che è morto a Roma, all’età di 80 anni, dopo una lunga malattia.

Nato il 23 aprile del 1935 a Fiumicino, Franco Citti vive la sua adolescenza in mezzo alla strada, tra ladri, ubriaconi e prostitute. Forse proprio per questo Pier Paolo Pasolini lo sceglie come protagonista di Accattone nel 1961, divenendo uno dei volti più iconici del cinema del grande regista. Sarà, infatti, anche in Edipo Re, Porcile, Il Decameron, I racconti di CanterburyIl fiore della Mille e una notte.

Nel corso della sua carriera ha lavorato con altri cineasti, in primis con il fratello Sergio, allievo di Pier Paolo Pasolini: nell’esordio cinematografico Ostia e in altri titoli che Sergio Citti ha scritto insieme all’amico Vincenzo Cerami, come Storie scellerateCasotto, Il minestrone. Tra i titoli più importanti della filmografia di Franco Citti, vanno ricordati Todo Modo di Elio Petri, La Luna di Bernardo Bertolucci e Roma di Federico Fellini. Impossibile non citare il ruolo di Calò ne Il padrino I e III

Attivo anche in teatro, dove ha collaborato anche con Carmelo Bene, Franco Citti ha esordito alla regia con Cartoni animati nel 1997 grazie alla collaborazione del fratello Sergio. “La scomparsa di Franco Citti è un grave lutto per il cinema italiano. Attore di straordinaria intensità, legato a Pier Paolo Pasolini fin dall’esordio alla regia in Accattone, ha segnato una stagione importante della nostra cinematografia. Nel ruolo di Vittorio, così come negli altri film diretti da Pasolini, ha portato quella poesia di strada che rimarrà per sempre uno dei tratti distintivi del nostro cinema”, ha commentato Dario Franceschini, il ministro dei Beni e delle attività culturali.

Fonte: Repubblica

 
 

Ci devo pensare: trailer ufficiale

Ci devo pensareYahoo Cinema segnala l’uscita in rete del primo trailer ufficiale di Ci devo pensare per la regia del comico napoletano Francesco Albanese, visto spesso recitare al fianco di Alessandro Siani. Nel cast del film accanto allo stesso Albanese figureranno Francesco Albanese, Shalana Santana, Barbara Tabita, Mimmo Esposito, Stefano Sarcinelli, Nunzia Schiano, Salvatore Misticone, Alessandro Bolide, Mariano Bruno e Ciro Priello della famosa webserie The Jackal. Ecco qui sotto il trailer:

La trama ufficiale del film è questa: Davide è un giovane napoletano, poco più che trentenne, che lavora come precario in un mobilificio ed è fidanzato con Alessia. Quando lei lo lascia e lo sbatte fuori di casa, la sua vita cambia per sempre. Trovatosi in mezzo a una strada, Davide, insieme al gruppo dei suoi improbabili amici troverà una soluzione abitativa molto originale che gli darà anche un’idea per un nuovo business. Arriva al cinema la commedia di uno dei protagonisti di Made in Sud Francesco Albanese insieme ai più divertenti comici napoletani del momento, tra cui Ciro Priello, protagonista del fenomeno The Jackal!

Ci devo pensare sarà distribuito in Italia da Notorious Pictures a partire dal 9 aprile 2015.

Fonte: Yahoo Cinema

 
 

Chyler Leigh: 10 cose che non sai sull’attrice

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Apprezzata per alcuni suoi iconici ruoli televisivi, l’attrice Chyler Leigh si è negli anni costruita una solida carriera grazie alla sua partecipazione a film e serie di vario genere, che le hanno permesso di mettersi alla prova con ruoli e contesti sempre diversi. L’attrice ha così conquistato l’attenzione del pubblico e della critica, in attesa del ruolo che possa consacrarla definitivamente.

Ecco 10 cose che non sai di Chyler Leigh.

Chyler Leigh carriera

1 I film. Seppur ancora particolarmente esigua, la carriera cinematografica dell’attrice prevede la partecipazione a tre film apprezzati nel proprio Paese. Questi sono kickboxing Academy (1997), con cui debutta al cinema, Non è un’altra stupida commedia americana (2001) e Brake (2012).

2 Le serie TV. Ben più ricca è la carriera televisiva dell’attrice, che nel 2000 prende parte ad alcuni episodi della serie Settimo cielo. Successivamente prende parte a That’80s Show (2002), The Practice – Professione avvocati (2003) e Grey’s Anatomy, dove dal 2007 al 2012 interpreta la dottoressa Lexie Grey, ruolo che riprenderà poi in Private Practice (2012). Fa poi parte del cast di Taxi Brooklyn (2014), Arrow (2017), The Flash (2017) e Legends of Tomorrow (2017). Dal 2015 interpreta invece il ruolo di Alex Danvers nella serie Supergirl.

Chyler Leigh Instagram

3 Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo seguito da 1,4 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago o foto promozionali dei progetti a cui prende parte.

chyler-leigh-instagram

Chyler Leigh vita privata

4 Ha avuto problemi con la droga. All’età di sedici anni l’attrice conosce il suo futuro marito, Nathan West, e i due iniziano una relazione andando a convivere insieme. Provenendo da famiglie difficili e facendo fatica a risolvere i propri problemi economici, i due iniziano a fare abuso di droghe. Nel 2001 tuttavia decidono di ricoverarsi, riuscendo ad interrompere la dipendenza e a riprendere entrambi il controllo della loro vita.

5 È sposata. Il 20 luglio 2002 l’attrice ha sposato il collega Nathan West, con cui aveva lavorato nella serie Settimo cielo. La coppia ha poi avuto due figli, nati rispettivamente nel 2003, nel 2006 e nel 2009. I due hanno inoltre dichiarato di avere un accordo secondo cui chi avrebbe indovinato il sesso del bambino ne avrebbe anche scelto il nome.

Chyler Leigh musica  

6 Ha composto alcune colonne sonore. Oltre ad essere un’attrice la Leigh è, insieme a suo marito, una compositrice e ha composto alcuni brani per la colonna sonora di Grey’s Anatomy. In particolare ha realizzato le cover delle canzoni “Like a Virgin”, “Breathe” e “How to Save a Life”. L’attrice ha inoltre composto alcuni duetti con il marito, a sua volta musicista, seguendolo anche in alcuni suoi tour.

Chyler Leigh Alex Danvers

7 Ha interpretato il personaggio più di una volta. L’attrice è celebre per il suo ruolo di Alex Danvers nella serie Supergirl. Lo stesso ruolo è stato poi ripreso anche per le serie The Flash, Arrow e Legends of Tomorrow, tutti ambientati nello stesso universo narrativo.

chyler-leigh-supergirl

Chyler Leigh Supergirl

8 Ha un forte legame con la protagonista. La Leigh ha dichiarato di nutrire un profondo legame con la protagonista della serie Melissa Benoist. Negli anni le due hanno sviluppato una chimica di scena molto forte, e la Leigh ha rivelato di come sia difficile dar vita a scene di conflitto tra le due, mettendo da parte il bene provato per la collega.

9 È entusiasta dal modo in cui è stato recepito il suo personaggio. L’attrice non ha mai nascosto di apprezzare il modo in cui il suo personaggio sia entrato nei cuori dei fan. Questi si sono da subito dimostrati molto attaccati a lei, tanto che i produttori hanno deciso di donarle sempre più spazio. Anche la consapevolezza dell’orientamento sessuale del personaggio non è mai stato visto con sospetto, e di questo l’attrice è particolarmente soddisfatta.

Chyler Leigh età e altezza

10 Chyler Leigh è nata a Charlotte, in North Carolina, Stati Uniti, il 10 aprile 1982. L’altezza complessiva dell’attrice è di 169 centimetri.   

Fonte: IMDb

 
 

Churchill: il primo trailer del biopic con Brian Cox

È stato diffuso in rete il primo trailer di Churchill, film che vede protagonista ritrae Brian Cox nei panni dello statista britannico e simbolo della Seconda Guerra Mondiale per il Regno Unito.

https://www.youtube.com/watch?v=sVOzMZ4IrMA

Il film di Jonathan Teplitzky (Le due vie del Destino) è ambientato in durante il D-Day, nel Maggio 1944, con le tensioni internazionali in costante aumento, mentre gli alleati sbarcavano in Normandia, pronti a rispedire i nazisti all’inferno.

Nel film compaiono anche altri eminenti personaggi storici che hanno scritto la storia in quei giorni di guerra: il generale Eisenhower (John Slattery), Re Giorgio (James Purefoy) e la sua segretaria di fiducia (Ella Purnell). A interpretare la consorte di Churchill è stata chiamata la magnifica Miranda Richardson.

Brian Cox è Churchill nella prima foto dal film

In merito al film, Cox ha dichiarato: “Sto cercando di portare in vta questa complessa figura. Si tratta del ruolo di una vita e sono contento di aver intrapreso questo viaggio con i regista e con tutto il cast del film”.

 
 

Chupa: tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

Chupa-film-netflix

Il cinema è il posto ideale in cui dar forma a leggende che, pur se prive di fondamenta o riscontri nella realtà, fanno ormai parte dell’immaginario collettivo. Tra le tante mitiche creature divenute protagoniste di lungometraggi nel corso del tempo, il chupacabra è senza dubbio una delle più particolari. A lui è ora dedicato il nuovo film di Netflix dal titolo Chupa (il quale non ha mancato di suscitare un certo sdegno ma anche forti ilarità sul Web). A dirigerlo vi è Jonas Cuarón, figlio del regista premio Oscar Alfonso, il quale dà dunque vita ad un film fantastico ma il cui cuore è “l’importanza della famiglia, in particolare in un personaggio che cerca le sue radici“.

Per Cuarón, la leggenda di questa creatura succhiasangue è solo un punto di partenza per un classico racconto di formazione. “Ero un ragazzino quando è iniziata la leggenda. Quando è nata l’idea di capovolgere [il mito] e usarlo per raccontare un’avventura di famiglia, mi sono subito emozionato“, dice Cuarón. “Sono sempre stato un grande fan di E.T. e credo che storie del genere siano così potenti perché giocano sull’idea che i bambini vengano fraintesi dagli adulti. Chupa potrebbe essere un mostro, ma è l’unico che capisce veramente cosa sta passando Alex. Il legame tra un ragazzo e una creatura è così puro, come con un animale domestico, che trascende il linguaggio“.

La trama e il cast di Chupa

Il film racconta la straordinaria avventura di Alex, un ragazzino tredicenne che vive nel Kansas e che, per la prima volta, si reca in Messico per visitare i suoi nonni e i suoi cugini. Inizialmente a disagio perché per lui sono degli sconosciuti, Alex viene però accolto calorosamente dal nonno Chava, un ex campione di lotta libera, suo cugino Memo con la passione per il wrestling e sua cugina Luna, una ragazzina intraprendente a cui piace essere sempre alla moda. Un giorno, mentre cerca di ambientarsi, Alex fa un incontro sorprendente nel capanno della casa dei nonni: un cucciolo di chupacabra, una creatura leggendaria di cui aveva sentito parlare ma che tutti pensano non esista.

Nonostante l’iniziale spavento – si narra, infatti, che il chupacabra adulto sia pericoloso perché attacca il bestiame e gli animali domestici di cui si nutre – Alex adotta il cucciolo e lo chiama Chupa, sviluppando con lui un forte legame. Tuttavia, quando lo scienziato spietato e determinato Richard Quinn scopre che è stato trovato un esemplare di questa creatura mitologica, inizia una caccia per catturarla e sfruttare i suoi poteri. Alex si vedrà quindi costretto a scappare con Chupa per salvarlo, con la complicità dei suoi cuginetti Memo e Luna, che lo aiutano a proteggere e nascondere l’animale. Sarà l’inizio di una meravigliosa avventura che creerà legami forti e cambierà per sempre le loro vite.

Ad interpretare il protagonista, Alex, vi è il giovane attore Evan Whitten, mentre suo nonno Chava è interpretato dal candidato all’Oscar Demian Bichir, noto anche per aver recitato in The Hateful Eight e Alien: Covenant. Sono poi presenti Ashley Ciarra nei panni di Luna e Nickolas Verdugo in quelli di Memo. L’attore Christian Slater, noto per la serie Mr. Robot, invece, è Richard Quinn, che darà la caccia al chupacabra. Per quanto riguarda l’aspetto di quest’ultimo, Cuarón ha deciso di distaccarsi dalle descrizioni esistenti, in quanto voleva “che la creatura fosse fedele alla sua mitologia ma anche che sembrasse vulnerabile“. Si è così tratto ispirazione da diversi animali, come koala, orsi e cani.

Chupa-cast

Chupa: la vera creatura che ha ispirato il film

Quella del chupacabra è una leggenda che, dagli anni Novanta ad oggi, ha preso sempre più piede nell’America Latina, fino a diffondersi anche nel resto del mondo. Come il nome spagnolo di questa creatura suggerisce, si tratterebbe di un essere “succhiacapre“, la cui caratteristica principale è dunque quella di attaccare e uccidere capre (ma eventualmente anche altri animali domestici) per berne il sangue. Le descrizioni del chupacabra da parte dei presunti testimoni sono varie. La prima descrizione risalente all’origine portoricana della leggenda è quella di un essere con gambe e braccia esili, con una serie di aculei allineati dalla testa fino al dorso e con il viso senza naso e orecchie.

Nel tempo, però, tale creatura leggendaria ha assunto anche altre forme, come ad esempio alcune che lo renderebbero appartenente ai canidi, imparentato dunque in qualche modo con i coyote, di cui sarebbe una versione ad oggi sconosciuta. Quest’ultima ipotesi deriva dal ritrovamento, nel 2005 e nel 2007, di alcune carcasse prive di pelo, in Texas. Questi resti, dissimili da quelli di un cane o di un coyote, hanno dunque portato ad ipotizzare l’esistenza di una specie sconosciuta e poco diffusa, che potrebbe dunque risultare essere ciò che ad oggi è chiamato chupacabra. Tuttavia, l’esemplare ritrovato nel 2007 è poi stato effettivamente identificato come un coyote.

Testimonianze di avvistamenti sono poi arrivate anche dall’Ucraina, dove dal 2009 hanno iniziato a circolare voci su un branco di chupacabra nelle regioni di Leopoli, Kiev e Rivne. Nel 2009 presso l’ufficio regionale di polizia a Ternopil’ arrivò una denuncia, da parte di un gruppo di persone, in cui si testimoniava il ritrovamento di un animale morto simile a un chupacabra. Fotografie della supposta presenza di numerosi branchi di chupacabra sono esibite in varie gazzette ufficiali, ma ad oggi non vi sono conferme che possa trattarsi effettivamente di tale leggendaria creatura che, di fatto, rimane ancora un mito.

Il trailer di Chupa e come vedere il film su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Chupa unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al 2° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb, Netflix

 
 

Chupa: le prime foto del film fantasy Netflix di Jonás Cuarón

Chupa film 2023
Cr. Tony Rivetti Jr./Netflix © 2023

Netflix ha rilasciato le prime foto per il suo prossimo film fantasy soprannaturale intitolato Chupa, che è diretto dal regista Jonás Cuarón, figlio di Alfonso  Cuarón. La pellicola debutterà sulla piattaforma streaming il 7 aprile 2023. Ero un ragazzino quando è iniziata la leggenda. Quando è nata l’idea di capovolgere [il mito] e usarlo per raccontare un’avventura di famiglia, mi sono subito emozionato”, ha spiegato Cuarón in un’intervista a Tudum. “Sono sempre stato un grande fan di ET e credo che storie del genere siano così potenti perché giocano sull’idea che i bambini vengano fraintesi dagli adulti. Chupa potrebbe essere un mostro, ma è l’unico che capisce veramente cosa sta passando Alex. Il legame tra un ragazzo e una creatura è così puro, come con un animale domestico, che trascende il linguaggio“.

Le foto di Chupa danno una prima occhiata al cast principale del film, tra cui Demián Bichir, Christian Slater ed Evan Whitten, che interpretano i rispettivi ruoli di Chava, Richard Quinn e Alex. Il film è incentrato su un ragazzo che forma un improbabile legame con una creatura mitologica. Guarda le foto di Chupa di seguito:

Chupa è diretto da Jonás Cuarónn da una sceneggiatura scritta da Sean Kennedy Moore, Joe Barnathan e Marcus Rinehart. Il film è interpretato da Demian Bichir, Evan Whitten, Christian Slater, Ashley Ciarra, Nickolas Verdugo, Adriana Peace, Gerardo Taracena e Julius Cesar Cedillo.

La trama del film

Il timido tredicenne Alex (Evan Whitten) vola da Kansas City in Messico per incontrare per la prima volta la sua famiglia allargata. Lì incontra suo nonno ed ex campione di lucha libre Chava (Demián Bichir), il cugino energico e ossessionato dal wrestling Memo (Nickolas Verdugo) e la cugina impavida e alla moda Luna (Ashley Ciarra). Ma proprio mentre Alex inizia a orientarsi, scopre una creatura mitica che vive sotto la tettoia di suo nonno: un giovane cucciolo di chupacabra, che riconosce dalle storie del temuto chupacabra adulto, leggendario per nutrirsi del bestiame dei contadini. Alex scopre presto che il suo nuovo amico “Chupa” ha una storia segreta con la sua famiglia e che lo scienziato ostinato e pericoloso Richard Quinn (Christian Slater) sta dando la caccia alla creatura incompresa per cercare di sfruttare i suoi poteri. Per proteggere Chupa dal pericolo imminente,

Diretto da Jonás Cuarón (Desierto) e prodotto da Chris Columbus, Michael Barnathan e Mark Radcliffe (The Christmas Chronicles) della 26th Street Pictures, CHUPA è un viaggio nostalgico attraverso il mito, la memoria e la creazione della propria leggenda personale.