Sarà nelle sale romane a partire dal
22 maggio Ana Arabia, il film di
Amos Gitai che all’ultima Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia ha vinto il Green Drop Award
2013.
LEGGI LA RECENSIONE DEL
FILM
Dal 22
del mese per una settimana sarà in programmazione al Nuovo
Cinema Aquila di Roma dove il 23 maggio
Amos Gitai sarà presente alla proiezione delle
20,30 per salutare il pubblico romano. Dal 29
maggio il film uscirà su tutto il territorio
nazionale.
Il film arriva nelle sale italiane
poco dopo la grande retrospettiva su Gitai che
la CinémathèqueFrançaise gli
ha dedicato a Parigi (26 febbraio – 6 aprile). Ana
Arabiasarà distribuito da Boudu
distribuzione che ha deciso di scommettere sul film
acquistandolo per il territorio nazionale.
Filmato in una unico piano sequenza
di 81 minuti, Ana Arabia è un momento
nella vita di una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che
vivono insieme in una enclave dimenticata al “confine” tra Jaffa e
Bat Yam in Israele.
Un giorno, Yael, una giovane
giornalista decide di visitare il luogo; in quelle baracche
fatiscenti tra i frutteti carichi di limoni, circondate da
gigantesche abitazioni popolari, scopre una serie di personaggi
distanti dai cliché con i quali viene descritta la regione. Yael ha
la sensazione di aver scoperto una miniera di umanità. Non pensa
più al suo lavoro. Le facce e le parole di Youssef e Miriam, Sarah
e Walid, e dei loro vicini e amici la introducono alla vita, ai
sogni e alle speranze, agli amori ai desideri e alle illusioni. La
loro relazione con il tempo è diversa da quella della città che li
circonda. In quel luogo provvisorio e fragile, c’è la possibilità
di coesistere, di vivere insieme. Una metafora universale.
Ana
Arabia, riconosciuto Film D’Essai e inserito nel
progetto Schermi di Qualità 2014. Il film uscirà in versione
originale sottotitolata in italiano.
Dopo Roma il film uscirà a: Torino,
Bologna, Genova, Firenze, Napoli, Udine, Pordenone, Trieste,
Palermo, Catania, Cagliari, Pescara, Ferrara, Fermo, Pisa, Lucca,
Carpi, Paterno’.