E’ stato presentato a Roma il film
La mafia uccide solo
d’estate (GUARDA IL TRAILER),
esordio alla regia cinematografica di Pierfrancesco
Diliberto, meglio conosciuto dal pubblico come
Pif.
Alla conferenza erano presenti,
oltre al regista, Cristiana Capotondi, gli sceneggiatori
Michele Astori e Marco Martani, i produttori di
Wildside Mario Gianani e Lorenzo Mieli, il produttore
di Rai Cinema Paolo del Brocco.
Pif ha spiegato come e da
dove è nata l’idea del film:
“Non mi sono ispirato a nessun
film in particolare, mi sono fatto forte del fatto che, dopo aver
girato parecchie puntate del Testimone ( programma scritto, girato
e condotto da lui) sulla mafia, mai nessuna persona che ho
intervistato si è lamentata del fatto che parlassi dei loro parenti
o di ciò che gli era accaduto. Il film nasce dopo che, essendomi
trasferito a Milano, tutti mi chiedevano di raccontare della mafia
a Palermo, mia città natale. A forza di raccontare la mia visione,
ho deciso di approfondire l’argomento, scoprendo che, leggendo
documenti e guardando video di allora, sembra tutto evidente
rispetto a quello che emergeva in quei momenti. La gente all’epoca
non si ribellava perché ad alcuni conveniva, altri avevano paura
della pericolosità della mafia e la rinnegavano. Questa cosa a noi
palermitani ci ha protetto da una parte, dall’altra ci ha fatto
svegliare all’improvviso fino al 1992, con l’omicidio di Falcone e
Borsellino.(…) Così abbiamo inventato la storia di Arturo, ispirata
alla mia vita, cercando di incastrarla ai fatti realmente accaduti
in quegli anni. Grazie alle teche Rai, siamo riusciti a trovare
moltissimi documenti da usare per la sceneggiatura.”
Anche i due sceneggiatori,
Michele Astori e Marco Martani, hanno espresso la
loro opinione:
Marco Martani: “E’ stato
complesso riuscire ad unire la commedia con fatti emotivamente
molto coinvolgenti. Grazie a tutti i documenti trovati, siamo
riusciti a raccontare esattamente ciò che dicevano i mafiosi
realmente, che sembrano battute di sceneggiatura ma in realtà erano
le vere battute dei mafiosi. Questo tono del film è stato il reale
tono che l’ambiente mafioso, che impauriva ma nello stesso tempo
sorridere.”
Michele Astori: “ Questa
storia mi appartiene, venendo anche io da Palermo. Ci siamo chiesti
si può ridere della mafia? All’inizio c’era un po’ di
preoccupazione sul fatto di scherzare su questo argomento,
Pif ha pensato che il fatto che lui fosse palermitano potesse
far passare liscia la cosa. Il punto chiave del film è anche
riuscire a raccontare un mondo siciliano che viene poco raccontato.
La borghesia piccola e media che vive a contatto con la mafia, ma
che se ne ricorda solo quando il delitto lo sfiora. Speriamo che
questo messaggio passi.”
È stato poi chiesto a Pif secondo
lui quale percezione avranno i giovani di questo film e che effetto
ha la sua satira sul pubblico”
“Immagino che ci sia sorpresa,
la speranza è che si pensi che tutto ciò che ho raccontato non
accada più. Oggi la mafia sembra meno potente, ma proprio per
questo bisogna combatterla ancora di più. Con questo film chiedo
che la lotta continui, ovunque nello stesso modo. (…) Con la satira
attiri molto più pubblico,banalmente un ragazzino fa fatica a
vedere un film più classico. Quando la satira non offende la
tragedia va bene. Ci sono molte scene che ti attirano, rimani
scioccato per l’evento che accade e poi dopo ridi di nuovo.(…)
voglio essere ottimista sulla situazione attuale, Falcone e
Borsellino sono diventati tali anche perché lo Stato li aveva
isolati, la loro ostinazione veniva ancora di più evidenziata. Per
me le cose sono un po’ migliorate, la gente denuncia di più.(…) Noi
abbiamo girato due settimane a Palermo senza pagare il pizzo grazie
all’aiuto dell’associazione AddioPizzu. Questo è un invito a
lottare contro queste cose.”
Cristiana Capotondi,
co-protagonista nel film, ha espresso il suo punto di vista
rispetto al film:
“E’ stata un’esperienza
particolare, perché è un film che parla della storia del nostro
paese, in particolare di un pezzo di storia alla quale non si può
prescindere visto quello che stiamo vivendo oggigiorno. Scoprire
come queste persone possano aver contaminato un’ intera regione e
un intero paese mi incuriosisce molto.(…) Nel ’92 avevo 12 anni ,
mi ricordo quel periodo perché per effetto della tensione dei miei
genitori io avevo paura, avevo come la percezione che lo Stato non
potesse rispondere a questi attacchi. Quando ho letto questa
sceneggiatura ho pensato che fosse la migliore idea che avessi
letto in questi anni e ho deciso che volevo farne parte.
Credo sia stato fondamentale riuscire a raccontare in modo leggero
questi avvenimenti. Riesci a ridere ma allo stesso tempo riesci a
capire la drammaticità dell’esperienza che si sta raccontando.(…) I
personaggi sono talmente tanto umanizzati che il loro sacrificio è
ancora più alto. Sono delle vite che è interessante raccontare e il
modo in cui sono state rese arriva ai giovani, grazie alla
leggerezza usata da una persona che sa parlare il loro linguaggio
come Pif”
Infine, si sono espressi i
produttori di Wildside che hanno accettato con entusiasmo
questo progetto, credendo che rispecchi benissimo le
caratteristiche della loro casa di produzione.
Il film uscirà nelle sale il 28
Novembre 2013.
Tutte le foto del film:
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