Il canale Youtube ufficiale di
Divergent ha pubblicato una nuova
clip del film diretto da Neil Burger che vede
protagonista un cast d’eccezione composto da Shailene
Woodley, Theo James, Kate Winslet, Ray Stevenson, Mekhi Phifer,
Maggie Q, Jai Courtney, Miles Teller, Zoë Kravitz, Ansel Elgort,
Ben Lloyd-Hughes, Ben Lamb, Christian Madsen, Amy Newbold, Ashley
Judd e Tony Goldwyn. La
pellicola, che debutterà nelle sale 21 Marzo 2014.
La trama: Divergent è ambiento
nella Chicago del futuro, un futuro controllato e rigidamente
ordinato, tipicamente distopico e racconta della sedicenne Tris,
intrappolata nella necessità di compiere la scelta che le cambierà
la vita. Il mondo è diviso in cinque fazioni e per Tris è arrivato
il momento di scegliere a quale appartenere. La scelta che la
ragazza compierà segnerà l’inizio di una serie di prove, che
la condurranno a percorrere una strada tortuosa e inattesa. In un
mondo in cui gli istinti umani vengono soppressi e tutto e regolato
e controllato, Tris imparerà che c’è sempre un’altra faccia della
medaglia. Lei è diversa da tutti gli altri, è una Divergente, la
sua natura le impone la ribellione e quando scoprirà di non
potervisi opporre il suo destino e quello del mondo in cui vive
cambierà per sempre.
Fino a qualche mese fa era una
perfetta (anche se molto bella) sconosciuta, o quasi. Dopo essere
stata scelta per il ruolo di Wonder Woman in Batman vs
Superman, Gal Gadot è ovviamente
arrivata istantaneamente alla fama mondiale, anche se non per un
motivo lusinghiero. Spieghiamoci. L’attrice e modella israeliana è
entrata nel cast del prossimo film Dc ma, così come prima per
Ben Affleck e ora per Jess
Eisenberg, è stata (ed è tutt’ora) oggetto di critiche
feroci. Nessuno mette in dubbio la sua bellezza, ma molti fan del
personaggio Dc credono che la Gadot non sia in grando nè
fisicamente nè come doti recitative ad interpretare Wonder
Woman.
Mentre, subito dopo il suo casting,
era già stato assunto il trainer Mark Twight per
fare qualcosa in merito alle sue esili forme, ancora nulla, secondo
i fan, si era fatto per le sue doti di attrice.
E invece ecco che arriva
John Hillcoat che recluta la bella Gal per il suo
prossimo film su poliziotti corrotti che progettano una rapina di
qualche tipo. Nel film la “pivella” sarà affiancata da Kate
Winslet, cosa che qualcuno pensa le possa far bene per
imparare qualche trucco del mestiere da giocarsi poi anche sul set
di Batman vs Superman.
Il film si intitola
Triple Nine e vede nel cast anche
Aaron Paul, Casey Affleck, Teresa Palmer, Michael B.
Jordan, Chiwetel Ejiofor e Michael
Peña.
Ecco una romantica foto di
The Amazing Spider-Man 2
in cui Peter e Gwen mostrano tutto il loro amore reciproco. I due
protagonisti sono interpretati, come in The Amazing
Spider-Man, da Andrew Garfield e
Emma Stone che anche nella vita reale hanno una
relazione.
The Amazing Spider-man 2, il film
Come sempre ricordiamo che nel film
ritorneranno i protagonisti
Andrew Garfield e
Emma Stone ai quali si aggiungono
Jamie Foxxnel ruolo di Electro,
Dane
DeHaan come Harry Osborn, il villain
Paul Giamattie Felicity
Jones. Tutte le news sul film le trovate nel
nostro speciale: The
Amazing Spider-man 2. Mentre per tutte le
info sul film vi segnaliamo la nostra
Scheda Film: The
Amazing Spider-man 2. La pellicola è diretta
ancora una volta da Marc Webb su
una sceneggiatura di Alex
Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed
uscirà il 23 aprile 2014.
Trama ufficiale del film:
Abbiamo sempre saputo che la battaglia più importante di
Spider-Man è quella che combatte dentro di sé: la lotta tra gli
impegni quotidiani di Peter Parker, e le straordinarie
responsabilità di Spider-Man. Ma in The Amazing Spider-Man 2: Il
Potere di Electro, Peter Parker si ritrova a dover affrontare un
conflitto molto più grande. E’ bello essere
Spider-Man (Andrew
Garfield). Per Peter Parker, non c’è niente di più
emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un
eroe, e passare del tempo con Gwen (Emma
Stone). Ma essere Spider-Man però ha un prezzo: solo
Spider-Man può proteggere il suo concittadini newyorchesi dai
malvagi che minacciano la città. Con la comparsa di Electro
(Jamie
Foxx), Peter deve affrontare un
nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio
amico Harry Osborn (Dane
DeHaan), Peter si rende conto che tutti i suoi
avversarsi hanno una cosa in comune: la OsCorp.
Il film racconterà
l’avventura di un quarantenne, interpretato da Jason
Bateman, che, trovato uno stratagemma legale nello statuto
del Concorso Nazionale di Spelling, deciderà di mettersi in gioco
iscrivendosi al concorso.
Nel corso della pellicola, il
protagonista stringerà un improbabile rapporto di amicizia con un
bambino di appena dieci anni (Rohan Chand). Ad
accompagnare l’uomo nel suo percorso, inoltre, ci sarà una reporter
(Kathryn Hahn) intenzionata a raccontarne la
storia.
Il film, che prodotto
dalla Darko Entertainment, annovera nel cast
anche Allison Janney, Ben Falcone, Rachael Harris e Philip
Baker.
300 l’Alba di un
Impero basato sui fumetti di Frank
Miller, racconterà la storia del generale greco Temistocle
che guiderà gli ateniesi contro gli invasori persiani, in una
battaglia avvenuta simultaneamente a quella delle
Termopili, vista nel primo film.
Sergio Basso
esordisce al cinema con quest’opera prima dal titolo emblematico
(per i suoi contenuti): Amori Elementari, in uscita nelle
sale italiane a partire dal 20 Febbraio con una distribuzione di
50-70 copie.
Ne Amori Elementari dopo una
formazione nell’ambito del documentario, Basso imbraccia la MdP e
realizza- con il sostegno di “entità” come il Coni, Il Centro
Sperimentale di Cinematografia e Rai Cinema- un film sull’infanzia
e sui primi legami che si creano in quella tenera età, sospesi tra
amori e amicizia che si rincorrono come in un valzer. Matilde,
Tobia, Katerina e Aleksej sono amici: vivono nel paesino di
Alleghe, perso tra le montagne impervie delle Dolomiti e
condividono insieme la vita a scuola e lo sport. I due ragazzi
giocano ad hockey sul ghiaccio mentre le ragazze sono delle
pattinatrici. Ma gli elementi in comune non si fermano qui: Aleksej
e Katerina sono russi, il primo figlio dell’allenatore della
squadra, Ivan, l’altra adottata anni prima da una famigli
italiana.
Amori Elementari, il film
Katerina ha un debole per Aleksej,
Matilde per Tobia: ma l’arrivo di Agata, trasferitasi da poco in
città, travolgerà gli equilibri del gruppo, innescando una serie di
situazioni nelle quali saranno coinvolti- loro malgrado- gli adulti
come Sara (Cristiana
Capotondi), allenatrice della pattinatrici, e Ivan
(Andrey Chernyshov) insieme a sua moglie Vera,
russa come lui, che attraversano un periodo di crisi apparentemente
inconciliabile. Le varie situazioni innescate raggiungeranno il
loro picco massimo con un viaggio a Mosca per conquistare un ambito
dischetto in una finale di hockey sul ghiaccio senza esclusione di
colpi.
L’opera di Basso è un film
“furbetto”, che strizza l’occhio ad un pubblico giovanissimo e-
forse- a tutti quegli adulti che vogliono evadere dalla solita
routine quotidiana ritrovando uno sguardo naif sul mondo; ma
nonostante le intenzioni dell’autore/ regista la pellicola perde
completamente di vista le dinamiche più adulte, che vengono solo
abbozzate e lasciate sullo sfondo. Gli adulti sono dei comprimari
dei bambini, che rubano loro la scena: i giovanissimi protagonisti
stanno al gioco e si calano, “anima e cuore”, con completo
trasporto, nelle situazioni che il copione dispone per loro,
ricreando così una “fiaba” moderna a ritmo di rock e sport, intrisa
di valori positivi e buoni sentimenti.
Il paesaggio russo che fa da
cornice alla seconda parte- ideale- del film conferisce un fascino
magico, metropolitano e selvaggio alle avventure dei protagonisti,
accrescendo quel gusto fiabesco che connota l’intera storia fin
dall’inizio anche a livello registico: Basso utilizza un registro
“da fumetto” contaminando le inquadrature e valicando i confini tra
reale e immaginario, proprio come accade nella mente iperattiva e
creativa di un bambino delle scuole elementari.
La bella Jessica Alba
sarebbe in trattative per recitare nel film prodotto dalla
Universal PicturesThe
Veil, accanto a Thomas Jane; così
dichiara l’Hollywood Reporter. Il film sarà diretto da
Phil Joanou su sceneggiatura di Robert Ben
Garant.
La storia raccontata in The Veil
comincia trent’anni fa, quando i membri di una setta religiosa nota
come “Heaven’s Veil” si tolse la vita. La verità sull’accaduto
rimane sepolta profondamente nella memoria della sola
sopravvissuta, una bambina che all’epoca aveva cinque anni, che
ritorna su quei luoghi da adulta con una troupe per realizzare un
documentario. Presto scopriranno qualcosa che è molto più
terrificante di quello che potevano immaginare.
Jessica Alba torna quindi a fare la screaming
girl, oltre ad avere un agenda molto fitta per il prossimo futuro:
sarà nell’indipendente Stretch, di
Joe Carnahan; poi di nuovo per Robert
Rodriguez in Sin City: A Dame to Kill
For; nella commedia romantica di Tom Vaughn
How to Make Love Like an Englishman; e in
Barely Lethal, una teen comedy con
risvolti macabri e action diretta da Kyle
Newman.
Ecco una nuova divertentissima clip di The Lego
Moviein cui vediamo il gruppo di protagonisti
su un treno in corsa, il tutto ci ricorda molto la sequenza finale
di Ritorno al Futuro parte III, e a
salvare i protagonisti arriva Batman:
La storia originale del film in
animazione computerizzata 3D segue la storia di Emmet, un ordinario
omino lego che è per errore identificata come la persona più
straordinaria del mondo e quindi come la chiave per salvare il
mondo. Così viene trascinato da una stranissimo gruppo di persone
in un’avventura epica per fermare un malvagio tiranno. Ovviamente
Emmet è incredibilmente impreparato ad affrontare questa grande
avventura!
Nel cast vocale del film
troviamo Chris Pratt che sarà il
protagonista Emmet, Will Ferrell sarà un
primo avversario President Business, Liam
Neeson sarà invece il prepotente scagnozzo del
presidente, Morgan Freeman sarà
Vitruvius, un vecchio mistico, Elizabeth
Banks sarà Lucy, love interest di Emmet che scambierà
per il salvatore del mondo, Will
Arnett sarà Batman (!) una figurina Lego con la quale
Lucy ha avuto una storia, Nick
Offerman sarà un personaggio ossessionato dalla
vendetta contro President Business, mentre Alison Brie sarà un
dolce e amabile membro del gruppo con poteri segreti.
A dirigere il film ci
sono Phil Lord & Christopher
Miller (21 Jump
Street e Piovono
Polpette) che hanno scritto anche la sceneggiatura da
una storia di Dan Hageman & Kevin
Hageman che si sono basati sui famosi mattoncini.
Nella storia sono state coinvolte alcune delle figurine lego più
popolari in modo tale da invogliare tutti coloro che hanno giocato
con i Lego ad andare a vedere il film al cinema in un 3D che pare
sia davvero unico.
Sappiamo che sarà Elizabeth
Banks a dirigerePitchPerfect
2, sequel del film che, uscito in sordina in
Italia con il titolo di Voices, ha
incassato negli Stati Uniti 115 milioni di dollari, con un budget
di 17 milioni. Adesso, dopo la conferma che Anna
Kendrick e Rebel Wilson ritorneranno nel
film come Becca e Fat Amy, arriva anche la notizia che
Brittany Snow riprenderà il suo ruolo di
Chloe.
La colonna sonora di
Pitch Perfect ha ottenuto il disco di
platino di recente per aver vinto più di un milione di copie. Il
singolo Cup è vicino ad ottenere il terzo disco di platino, mentre
la colonna sonora è al 18esimo posto delle soundtrack più vendute
della storia, superando addirittura Tutti insieme
appassionatamente, Yellow Submarine e
Il Grande Gatsby. Anche nelle
vendite digitali la colonna sonora di Perfect Pitch ha raggiunto il
primo posto delle soundtrack più vendute della storia, superando di
recente anche Twilight.
Pitch Perfect 2
sarà sceneggiato da Kay Cannon , che ha anche
scritto il primo capitolo. La sceneggiatrice insieme alla
Banks produrranno il film al fianco di
Paul Brooks , Jeff Levine e Max
Hendelman con Scott Niemeyer produttore
esecutivo .
La Columbia Pictures ha deciso la
data d’uscita del prossimo film scritto e diretto da
Cameron Crowe. Il film, ancora senza titolo,
uscirà nelle sale americane il giorno di Natale, il 25 dicembre
2014. Nel film, in cui sono protagonista Emma
Stone e Bradley Cooper, ci sono anche
Rachel McAdams, Alec Baldwin, Jay Baruchel, Michael
Chernus e Ivana Milicevic.
Non si ha ancora una sinossi ufficiale del film, ma pare che i
protagonisti, Stone e Cooper, siano dei militari impegnati a
sventare una minaccia bellica. I due, nella loro missione, si
innamoreranno, avranno a che fare con un computer parlante e con la
magia di un’isola soprannaturale (!).Di seguito una foto dal set
che ritrae i due bellissimi protagonisti:Fonte: CS
La Voltage Pictures
ha reso disponibile in rete il trailer del prossimo film con
protagonisti John Cusack e Thomas
Jane, Drive Hard.
Simon Keller (Cusack), un ladro
americano, arriva in un paese straniero e ha bisogno di un pilota
complice. Prima di assoldare un poco di buono, decide di prendere
lezioni di guida da un ex campione di Formula 1, Peter Roberts
(Jane), che ora lavora come istruttore di guida. Dopo che Keller
deruba una banca durante una lezione, Roberts non ha scelta che
usare il suo talento di pilota per scappare al più presto dal luogo
del crimine e sfuggire alla polizia.
Intanto oltre a questi progetti
minori che costelleranno il 2014, attivissimo, di Mr. Cusack,
l’attore sembra sia anche in trattative con la Lionsgate per
entrare a far parte del cast di Hunger Games Il Canto della
Rivolta, anche se non si hanno ancora notizie
ufficiali in merito.
L’occasione per
celebrare la bellezza del franchise di Ritorno al
futuro è sempre ben accetta e oggi vi proponiamo
questo splendido video da Screen
Junkies che propone un supercut incentrato su i due
protagonisti Doc e Marty, rispettivamente
Christopher Loyd e Michael J.
Fox.
Dopo il primo sguardo alle action
figures della Hasbro dedicate a Guardians of the Galaxy (che potete vedere qui), USA
Today ha svelato alcune immagini dei giocattoli Lego realizzati per
il film. Ecco di seguito uno sguardo alla The Milano Spaceship
Rescue, con Star-Lord (Chris Pratt), Gamora
(Zoe Saldana), Drax il Distruttore (Dave
Bautista), un soldato Sakaaran e il cattivo del film,
Ronan l’Accusatore (Lee Pace).
Il film è attualmente in pre
produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo
agosto 2014. I Guardiani della
Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di
personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e
Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie)
n. 18 (gennaio 1969).
Come molti di voi sapranno l’inizio
della lavorazione dell’attesoStar
Wars Episodio VII è imminente, e oggi il sito
ufficiale della Lucas Film ha pubblicato una nuova foto di
produzione che ritrae J.J.
Abrams, Kathleen Kennedy, lo
scenografo Rick Carter, SVP della technology
Kim Libreri, Jason
McGatlin e il Supervisor Visual
Effects John Knol mentre discutono del
film.
Ebbene, il sito SlashFilm fa notare come
alle loro spalle appaia tra le altre cose quello che è
probabilmente il primo concept del nuovo Millennium
Falcon.
L’immagine in basso a destra invece
sembra essere un pianeta desolato, forse Geonosis o una parte
deserta di Tatooine. L’immagine in alto sembra ritrarre invece Alec
Guinness ‘Obi-Wan Kenobi ( sulla parte destra), ma il
resto è troppo sfocata per capire di cosa si tratta. Naturalmente
non c’è nessuna conferma in merito.
A distanza di molti mesi arrivano
nuovi aggiornamenti sul possibile film
di SuperCar, l’adattamento
annunciato della nota serie
tv KnightRider, che
sarà prodotto dalla Weinstein Company. Ebbene oggi arrivano
da Schmoes Know notizia in merito al cast del
film. infatti secondo il sito gli attori Chris
Pratt e Danny McBride sono
entrati in trattativa per unirsi al progetto, attualmente ancora in
sviluppo. Pare che il primo sia il nuovo possibile Michael
Knight, mentre il secondo sarà la voce di KITT.
Il film si baserà su una
sceneggiatura scritta Brad Copeland.
Supercar
(Knight Rider) è una serie televisiva
statunitense prodotta tra il 1982 e il 1986, interpretata da
David Hasselhoff.
La vicenda inizia con il salvataggio
di un uomo da parte delle industrie Knight, l’uomo è Michael Arthur
Long (interpretato da Larry Anderson), che viene quasi ucciso
da dei criminali. La sua vita cambia completamente:
diventa Michael Knight (interpretato da David
Hasselhoff) ed assieme a KITT, un’automobile completamente
automatizzata e in grado di parlare, controllata da un’intelligenza
artificiale, comincerà una lunga battaglia contro “le forze del
male”.
Continuano ad arrivare foto delle
action figure dell’atteso Transformers Age of
Extinction, grazie al quale possiamo ammirare il design
dei nuovi personaggi. Oggi possiamo ammirare Autobot,
Decepticon e Dinobot.
Ricordiamo
che Transformers Age of
Extinction sarà diretto nuovamente
da Michael Baycon
protagonisti:Mark
Wahlberg, Jack Reynor,Nicola Peltz e Kelsey
Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film
potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili
sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers Age of Extinction.
Le riprese cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati
Uniti il 27 Giugno 2014.
Piccole
anticipazioni sulla trama. Il film comincerà dove è finito
il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la
minaccia dei Deception è stata debellata,
l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto,
quando alcuni uomini potenti, cercando di studiare la
tecnologia dei robot alieni.
Dei due adattamenti cinematografici
che vedremo prossimamente de Il libro della
giungla, basato sul romanzo omonimo del 1894 scritto
da Rudyard Kipling che ha come protagonista
il piccolo indiano Mowgli, solo uno sembra ave re vita facile. Il
progetto della Disney infatti è saldo nelle mani di Jon
Favreau (regista di Iron Man 1 e
2) che si occuperà della regia.
Il secondo adattamento, prodotto
dalla Warner Bros, ha già dovuto affrontare
diverse peripezie, tra le quali l’abbandono del
regista, il messicano Alejandro Gonzalez
Inarritu, regista di 21 grammi e
Babel. Adesso però sembra che il
progetto sia passato nelle mani di Ron Howard, che
dopo il successo di Rush comincia a
guardarsi intorno per scegliere il suo prossimo
film.
La sceneggiatura della produzione
Warner Bros sarà opera di Callie Kloves, figlia di
Steve Kloves, autore degli scrip della saga di
Harry Potter.
Continua la personale campagna di
ammenda di Shia LaBeouf, come già saprete,
avevamo segnalato tempo fa (leggi qui) che l’attore voleva
allestire una sorta di evento in cui chiedeva scusa per la storia
dei suoi plagi. Ebbene, pare proprio che la cosa è andata avanti
tanto da arrivare dal THR il primo video dal primo
evento in cui vediamo l’attore all’opera. L’evento rimarrà una
settimana in una galleria sulla Beverly Boulevard di Los
Angeles, e si chiamerà #IAmSorry.
Fellini era solito affermare che
«il visionario è l’unico vero realista». Dunque, se questa
regola vale ancora, sicuramente nessuno può essere considerato
tanto visionario e fantastico quanto PeterGreenaway, un autore i qui sogni e le cui fantasie si sono
convertite più volte, apparentemente senza alcun limite, in
celluloide e nelle molteplici forme di rappresentazione. Regista
gallese con alle spalle una solida cultura artistica, Greenaway è
considerato, assieme al conterraneo Ken Russell uno dei
massimi esponenti del nuovo rinascimento inglese, corrente
artistico-cinematografica che a partire dagli anni ’80 ebbe modo di
rivoluzionare l’intero comparto della cultura visiva britannica e
mondiale. Greenaway è uno di quegli autori che si possono definire
formalisti, ovvero imbevuti a tal punto di una maniacale
cura per l’attenzione estetica da rendere le loro opere come dei
veri e propri ibridi fra cinema,pittura e videoarte.
Molte sono ossessioni che Greenaway
riversa nel suo cinema, e tra di esse si possono riscontrare la
catalogazione (ereditata dai genitori, entrambi entomologi),
il gusto quasi eccessivo per il cromatismo, l’utilizzo di
immagini costruite pittoricamente, la predilezione artistica
per il corpo e per i nudi, l’acqua ed il cibo, senza poi
dimenticare la presenza di sviluppi narrativi al limite del
grottesco e del surreale, storie sempre sull’orlo dell’eccesso, ma
allo stesso tempo ricche (visivamente e narrativamente) di richiami
extra-culturali provenienti dalla letteratura e dall’iconografia.
Le sue sono opera bulimiche, piene zeppe di particolari su cui
l’occhio indugia a lungo, ed il suo cinema non può essere risolto
ad una prima e distratta visione, ma deve essere frutto di numerose
rivisitazioni per poter cogliere i vali livelli di stratificazione
narrativa, oltre a prendere coscienza che ogni suo film, ogni suo
lavoro è incommensurabilmente collegato a tutti gli altri, in una
sorta di concezione ipertestuale di cinema totoale.
Dopo la formazione
accademica, Grennaway si fa le ossa come montatore di documentari
al celebre BFI (British Film Intitute) dove ha modo di
coltivare il suo gusto per la catalogazione e sperimentare le prime
forme di cortometraggio. L’esordio sul grande schermo arriva a 42
anni (numero che per Greenaway, legato alle coincidenze, avrà
sempre un fascino particolare) quando, dopo l’incontro con il
futuro produttore Kees Kasander, nel 1982 realizza I
misteri del giardino di Compton House, opera incentrata sul
tema dei segreti che il disegno può svelare, dove già si nota
l’impostazione pittorica dell’immagine. Nel 1985 segue il surreale
Lo zoo di Venere, opera eclettica e grottesca
ispirata dai quadri di René Magritte e di Vermeer, dove la
composizione figurativa è bilanciata da una narrazione bizzarra,
sorretta anche dallo storico sodalizio con il compositore
minimalista Michael Nyman e il direttore della fotografia
Sacha Vierny. Lo stesso gruppo di collaboratori firma
successivamente nel 1987 Il ventre dell’architetto
(dove il regista sviluppa il suo amore per l’architettura di
E.l.Boullée e la città di Roma) e nel 1988 Giochi
nell’acqua (opera scanzonata e intermante basata sul tema
del liquido e del gioco infantile).
Nel 1989 è la volta
della sua pellicola più famosa, Il cuoco, il ladro, sua
moglie e l’amante, storia grottesca di sesso e cannibalismo
ispirata dall’opera Titus Andronicus di Shakespeare e
impreziosita da un’estetica folgorante (grazie ai costumi di
J.P.Gaultier) e dalle interpretazioni allucinate di
Michael Gambon, Helen Mirren e Tim Roth. Nel 1991
avviene la grande svolta con la trasposizione del celebre dramma
shakesperiano La tempesta, dove Greemaway incomincia
ad allontanarsi dal concetto tradizionale di cinema per
sperimentare alcune soluzioni tecniche e visive che renderanno il
suo lavoro sempre più vicino alla videoarte e che saranno alla base
dei grandi lavori visionari del futuro. Nel 1993 è la volta del
contestatissimo Il bambino di Macon, un’opera in
costume intrisa di religiosità e di un morboso gusto per l’orrido,
dove il regista sperimenta il connubio fra cinema e
rappresentazione teatrale, suscitando però numerose polemiche.
Nel 1995 avviene
un’ulteriore progresso con I racconti del cuscino,
dove il gusto per l’oriente e la calligrafia si mescolano a
soluzioni registiche innovative ed inusuali (ad esempio la camera a
mano), con risvolti visivi e narrativi che hanno eco nei videoclip
musicali. Agli albori del nuovo millennio però ecco il clamoroso
passo falso del maestro gallese, che con 8 donne e ½
crede di realizzare un visionario e personale omaggio al mentore
Fellini, ma al contrario partorisce un’opera obrobriosa e al limite
del ridicolo, totalmente sconclusionata e che gli costa la sonora
irritazione dei suoi affezionati. Tra il 2003 e il 2004, ormai
persuaso che il cinema classico sia destinato ad estinguersi,
Grennaway da il via all’ambizioso progetto de Le valige di
Tulse Luper, una trilogia dove cinema, arte pittorica e
virtuale si mischiano in un’esperienza visivamente e tecnicamente
coinvolgente, che ha tutte le caratteristiche di un’istallazione.
Il prodotto però, a causa del suo eclettismo e degli alti costi di
realizzazione, non viene ben digerito dal pubblico, decretandosi
come un insuccesso commerciale.
A questo punto, dopo numerose esposizioni e progetti di
commistione artistica (come la celebre animazione de Il
cenacolo di Leonardo), Greenaway inizia la sua nuova
trilogia dedicata ai pittori europei, inaugurata nel 2007 con
Nightwatching (opera dal gusto teatrale dedicata a
Rebrandt), proseguita nel 2012 con Goltzius and the
Pelican Company (manierismo visivo basato sull’incisore
olandese H.Goltzius) e in procinto di concludersi in futuro
con un nuovo progetto dedicato ad H.Bosch.
La fama e il grande contributo
artistico di Greenaway, il suo modo rivoluzionario di intendere le
arti visive e soprattutto la sua inesauribile capacità sperimentale
lo hanno reso degno di ricevere dalla prestigiosa British
Academy of Film and Television Arts (BAFTA)
durante la cerimonia del 16 frebbraio 2014, il riconoscimento per
il miglior contributo cinematografico britannico. Un onore che
spetta appieno ad grande genio visionario che mai si è stancato di
affermare che, per fare del buon cinema, «bisogna sempre fidarsi
dell’opera, mai del suo autore». Un maestro,un artista,un
sognatore. Tutto questo è Peter Greenaway, un profeta che ha saputo
vedere il futuro del cinema e che cerca di spianare la strada per
quello che esso diverrà.
Ormai alla soglia dei
quarant’anni, Romain Faubert (Dany Boon) non sa più come
fare per trovare una donna che possa capirlo e magari amarlo;
vorrebbe una famiglia, dei figli ed il tempo scorre veloce ed
inesorabile. Non gli sono d’aiuto le sue fobie legate all’igiene e
alla salute, Romain infatti è un irrecuperabile ipocondriaco. Non
per caso il suo miglior amico è Dimitri Zvenka (Kad Merad),
il suo esasperato dottore, che in realtà si affanna quotidianamente
per trovare un modo che gli permetta di liberarsi da
quell’esasperante presenza. Dimitri cercherà di istruire Romain
nell’arte della seduzione, lo iscriverà a vari siti di incontri
sino a portarselo dietro in un centro di immigrazione dove svolge
attività di volontariato. Qui, dove il dottore spera di vincere le
paure e le manie che ossessionano Romain, accadrà invece
l’imponderabile che scatenerà una serie di situazioni farsesche che
stravolgeranno la vita di tutti.
Regista, attore e
sceneggiatore di questa simpatica commedia francese, che uscirà
nelle sale il prossimo 13 marzo, è Dany Boon,
autentico mattatore della pellicola. Supercondriaco.
Ridere fa bene alla salute è un film molto simpatico e
divertente, non particolarmente pretenzioso e forse un pochino
scontato, soprattutto riguardo il finale.
Il tema trainante è la solitudine,
quella che vive il protagonista Romain vittima e schiavo delle sue
stesse fobie, manie e paure ingiustificate che gli precludono
normali rapporti con le persone, in particolar modo con il gentil
sesso. Personaggio vagamente autobiografico, Romain è interpretato
dallo stesso regista Dany Boon, il quale ha curato
anche la sceneggiatura e l’adattamento dei dialoghi. La sua
interpretazione è assolutamente apprezzabile, Boom mostra
versatilità ed una grande capacità comica ricercata attraverso
dialoghi brillanti ed un’espressività mimica e facciale non
indifferenti. Molto ben delineati anche gli altri personaggi, tra
cui spiccano le buonissime spalle del protagonista interpretate da
un simpatico Kad Merad e dalla brava Alice
Pol nel ruolo della giovane ed ingenua sorella di
Dimitri.
Come detto
Supercondriaco. Ridere fa bene alla salute
è un film che non vuole ambire a commedia particolarmente
impegnata, ma si prefigge lo scopo di raccontare una storia
semplice e onesta, simpatica, scevra da inutili o stucchevoli
moralismi. Si ride spesso ed in alcuni casi anche di gusto, grazie
alla simpatia dei personaggi e alla buona riuscita di una
sceneggiatura e di dialoghi non sempre banali. Chiaro che il film
non deve essere visto con eccessive pretese e soprattutto ha il
difetto, a nostro avviso, di essere un pochino scontato e
prevedibile ma in fondo il finale ampiamente intuibile è quello che
ogni spettatore si sarebbe augurato…e lo spettatore pagante va
sempre accontentato.
Sergio Basso,
Cristiana Capotondi e Andrey Chernyshov,
insieme ai piccoli Rachele Cremona, Andrea Pittorino, Laura
Gaia Piacentile, Anya Potebnya e Maxim
Bychkov hanno presenziato la conferenza stampa per il film
Amori Elementari, in uscita nella sale
italiane dal 20 Febbraio, per una produzione Academy Two.
Il centro del film sono gli amori,
le amicizie, e i legami alla base della pre-adolescenza.
La pellicola è prodotta con l’aiuto
del centro Sperimentale di Cinematografia, che aveva già
co-prodotto sempre insieme alla Russia il film Dieci
Inverni che manteneva la stessa ambientazione, tant’è
vero che in sala sono presenti il presidente e i delegati di
produzione del Centro Sperimentale e di Rai Cinema. È presente
anche la troupe russa, fondamentale per le riprese del film.
Il film è un’opera prima del regista
Sergio Basso a cui viene chiesto della capacità-
forse solo italiana- di far recitare i bambini sul grande schermo
tirando fuori il meglio da loro; il punto di vista del film- grazie
a regista e sceneggiatori- è quello di un bambino di dieci anni:
l’unico sguardo in grado di raccontare, per la prima volta, i
turbamenti degli amori folli e platonici che si provano durante
quella delicata fase di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza.
La storia è stata pensata a misura di bambino, per far emozionare
il pubblico più piccolo- ed esigente!- durante la visione: infatti,
hanno lavorato molto con i bambini nelle classi per realizzare un
prodotto… proprio a misura di bambino!
Cristiana Capotondi
interpreta un personaggio molto naif, pur non essendolo più
anagraficamente: il suo approccio al personaggio (così diretto,
schietto come solo i bambini possono essere) è stato quello di una
sorta di fata turchina moderna, spontanea, “senza pelle”, filtrata
attraverso l’ottica dei piccoli co-protagonisti. Il film per lei è
un’opera prima particolare, con degli elementi originali per essere
una “prima volta” cinematografica.
Il
protagonista maschile Andrey Chernyshov si
dichiara emozionato dopo la prima visione del film; è rimasto
meravigliato dall’enorme lavorato portato avanti dal regista,
definito addirittura “talentuoso”. Il ruolo di Chernyshov non è
molto ampio né strutturato nel film, ma si dichiara fiero di averne
preso parte avrebbe volentieri dato anche qualcosa in più, proprio
per l’abilità di Basso di creare un mondo “altro” che è specchio
del suo mondo interiore. Si dichiara anche fiero di aver lavorato
con la Capotondi.
Basso ha parlato della sua
attenzione per i “dettagli”: hanno lavorato- a partire dalle
selezioni- in un modo teatrale, prima come in un workshop per
trovare il casting adatto; poi dividendosi tra prove e letture (per
molti bambini era la prima volta davanti alla macchina da presa),
infatti poi si influenzavano a vicenda osservandosi sul set,
adattandosi all’energia sottile che aleggiava nell’aria.
Basso esordisce alla “finzione” dopo
una formazione da documentarista: è stato un passaggio
fondamentale, perché la voglia di cavalcare l’energia della realtà
a discapito della finzione (senza la ricerca spasmodica di una
soluzione per imbrigliarla) ha contribuito alla resa naturalistica
del film; come pure l’introduzione dell’elemento sportivo, perché i
bambini si esprimono più fisicamente che verbalmente. Hanno cercato
di comunicare, con freschezza, le emozioni che per la prima volta
provano i bambini attraverso il loro linguaggio.
I film dedicati ai bambini sono
pochi, questo è una rarità forse nel panorama odierno: la pellicola
parla anche agli adulti, racconta delle dinamiche adulte che
possono essere lette però con l’ottica dei bambini, ritrovando
quella purezza e filtrando la realtà con l’occhio di un bambino di
dieci anni.
Un’altra domanda coinvolge di nuovo
la Capotondi, e riguarda la scelta che l’ha spinta a prendere parte
a questo film e come si inserisce questa scelta nella sua
particolare carriera.
La spinta necessaria è stata dettata
dal desiderio di realizzare ancora un’opera prima: perché dietro
c’è una storia, una ricerca travagliata che quando viene alla luce
è simile ad una nascita miracolosa. Il riferimento del film non è
legato solo al mondo dei bambini ma soprattutto a quello degli
adulti, che si dovrebbero reinventare sempre. Un altro elemento che
voleva raccontare era l’importanza dello sport a livello formativo
soprattutto in un’età pre-adolescenziale, un periodo ancora vivo
nella mente della Capotondi che ha percorso una sorta di seduta di
psicanalisi durante tutte le riprese.
Vengono, ovviamente, intervistati
anche i piccoli protagonisti del film, alcuni alle prime armi altri
già “navigati” (nonostante la giovane età!). Sergio Basso ha
seguito la loro crescita, li ha visti cambiare progressivamente
mentre giravano. Alcuni hanno trovato dei punti di contatto con i
loro personaggi (la piccola interprete di Matilde, o di Katerina ad
esempio) mentre per altri si è trattato di scavare più a fondo
(come per l’interprete di Agata o del piccolo Tobia). Gli attori
russi Bychkov e Potebnya hanno già avuto altre piccole esperienze
cinematografiche, ma questa per loro è la prima grande occasione
internazionale…. Bisognerà tenerli d’occhio e vedere se questa
esperienza italiana porterà loro fortuna!
Dopo aver visto Russell Crowe, Jennifer
Connelly, Emma Watson, Logan Lermane Ray
Winstone nei character poster di
Noah di Darren
Aronofsky, è la volta di Douglas
Booth, giovane attore che è stato Romeo per Carlo
Carlei e che ricordiamo nella mini serie tv Grandi
Speranze della BBC.
Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
Ha conquistato il cuore di tutti
coloro che l’hanno visto, e adesso sembra il favorito di categorie
per la corsa agli Oscar, dove è ovviamente candidato come miglior
film d’animazione e anche per la miglior canzone Let it go. Adesso
Frozen ci regala anche una particolare e
dolcissima cartolina di auguri di San Valentino in cui il tenero
protagonista è Olaf, il pupazzo di neve incantato creato da
Elsa.
Dopo tutto Olaf ha conquistato tutti
con la sua predilezione per i caldi abbracci, e adesso ci ricorda
che …. “Per qualcuno vale la pena sciogliersi”.
I Walt Disney Animation Studios
presentano Frozen – Il regno di ghiaccio,
un’avventura da brivido per il grande schermo, dagli autori di
Rapunzel – L’intreccio della torre e
Ralph Spaccatutto. Quando una profezia
intrappola un intero regno in un inverno senza fine, Anna, valorosa
e ottimista, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla
sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della
sorella Elsa, la Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al
glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro
cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di
neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni
angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per
salvare il regno dalla distruzione.
Basato sulla storia originale di
Hans Christian Andersen, Frozen
il regno di ghiaccio racconta dell’avventura di Anna
e Olaf, e del loro affascinante incontro con la Regina delle Nevi.
Nella versione originale del film le voci dei doppiatori saranno di
Kristen Bell, Idina Menzel, Josh Gad e
Jonathan Groff.
Anche la storia “romantica” degli
utimi anni ha voluto celebrare la festa degli innamorati, e così la
produzione di 50 sfumature di grigio ha
realizzato una foto promozionale del film in cui una timida
Anastasia Steele si avvicina ad un uomo di spalle, ossia Mr. Grey.
La foto oltre a promuovere il film ce ne ricorda anche la data
d’uscita: ad un anno da oggi il 14 febbraio 2015.
Se l’anno prossimo sarete ancora con la persona con cui state
festeggiando oggi, saprete cosa andare a vedere al cinema.
Ecco l’immagine:
Nel cast, oltre a Jamie
Dornan nei panni di Christian Grey e a Dakota
Johnson nei panni di Anastasia Steele, anche Luke
Grimes nel ruolo di Elliot, Victor Rasuk
che nel film sarà Josè intimo amico di Anastasia, Jennifer
Ehle, mamma della protagonista, Marcia Gay
Harden, mamma di Mr. Grey, Rita Ora che
sarà Mia, e Max Martini.
Il film, riadattato per il grande
schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam
Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia,
studentessa americana di ventun anni che perde la testa
per un giovane imprenditore, Christian Grey, bellissimo e
misterioso. La ragazza prova in tutti i modi di non pensare a lui,
convinta di non poter avere un futuro insieme, ma il destino le
giocherà un brutto scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove
lavora e la inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra
da una sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla
passione.
Il film uscirà negli States il
giorno di San Valentino del 2015.
Dopo avervi mostrato il Magneto
giovane (Michael Fassbender, qui) ecco un nuovo scatto promozionale del
Magneto che amiamo di più, quello della contemporaneità
interpretato da Sir Ian McKellen in tutta la sua
straordinaria magnificenza.
Ecco l’immagine:
Ecco la gallery
completa del film:
[nggallery id=324]
La trama di X-Men Days of Future Past, tratta
dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.Vi
ricordiamo che nel cast sono
confermatissimi Hugh
Jackman, Ian
McKellen, James
McAvoy, Halle
Berry, Jason
Flemyng, Jennifer
Lawrence, Michael
Fassbender, Nicholas
Hoult,Peter
Dinklage ePatrick
Stewart. Il film è ispirato ai fumetti
di Chris Claremont e John
Byrne dal titolo: ”Uncanny
X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info
sul film nella nostra scheda:
X-Men Days of Future
Past.Tutte
le news sul film invece sono nel nostro
speciale: X-Men.
Ecco una nuova clip di
Storia d’Inverno con Colin
Farrell e William Hurt. Il film segna
l’esordio alla regia dello sceneggiatore Akiva Goldsman.
Storia
d’inverno è l’attesissima trasposizione
cinematografica dell’omonimo romanzo di Mark Helprin e racconta una
romantica storia d’amore in cui i destini dei protagonisti
s’incrociano, tra passato e presente, sullo sfondo della New York
del 1916 e di quella dei giorni nostri. Tutto ha inizio quanto
Peter Lake, ladro di professione, durante un tentativo di rapina in
una villa, si imbatte nella bellissima Beverly Penn, figlia del
ricco proprietario dell’abitazione. Per entrambi è un colpo di
fulmine, ma Beverly è afflitta da una malattia incurabile e come se
ciò non bastasse, a contrastare il loro amore ci si mette anche un
pericoloso gangster che ha un conto in sospeso con Peter ed è
deciso a liberarsi di lui una volta per tutte..
Storia
d’inverno segna l’esordio alla regia dello
sceneggiatore Akiva Goldsman, premio Oscar per A
Beautiful Mind e autore degli script di Cinderella Man,
Io sono leggenda e Il Codice Da Vinci. Ne sono
protagonisti
Colin Farrell, Jessica Brown Findlay
(Downton Abbey), il premio Oscar
Russell Crowe,, il premio Oscar
Jennifer Connelly,, il premio Oscar
William Hurt, Eva Marie Saint (Fronte del
porto) e le giovani esordienti Ripley Sobo e Mckayla
Twiggs (entrambe nel cast dello spettacolo musicale di Broadway
Once).
Akiva Goldsman, che è anche
produttore del film nonché autore della sceneggiatura, si è
avvalso, dietro le quinte, di una squadra di grandi professionisti:
il direttore della fotografica nominato a ben cinque premi Oscar
Caleb Deschanel (La Passione di Cristo, Il
patriota), la scenografa Naomi Shohan
(Constantine, Io sono leggenda), il costumista
Michael Kaplan (Mission: Impossible – Protocollo
fantasma, Star Trek), i montatori Wayne Wahrman
(Io sono leggenda) e Tim Squyres (candidato all’Oscar
per Vita di Pi e La tigre e il dragone) e il
pluripremiato compositore Hans Zimmer (Il Re Leone,
Inception, L’uomo d’acciaio).
Antonio Colucci
vive nella provincia lucana. È un regista di horror. Ne ha girato
uno a vent’anni, ma è uscito solo in Germania. Ora, a quarantasei
anni, ci riprova: cerca un produttore disposto a finanziarlo, ma
l’impresa è ardua. Nel frattempo, sbarca il lunario con filmini di
matrimoni, spot pubblicitari, ma anche qui il suo rigore lo
penalizza. Sul fronte sentimentale non va meglio: un divorzio alle
spalle, un figlio trascurato e una compagna dal carattere
difficile.
L’esordio nel lungometraggio di
Giuseppe Marco Albano, Nastro d’Argento per il corto Stand by
me, sfrutta il buon soggetto di Antonio Andrisani che,
assieme al regista, è sceneggiatore, nonché disinvolto protagonista
nei panni di Colucci. Nell’odissea di Antonio si riconoscono
facilmente non solo le difficoltà nel fare cinema di un uomo con
molti limiti e pochi mezzi, ma per estensione, quelle di un’intera
industria culturale, e in generale, di chi segue le proprie
passioni invece di facili opportunismi. Il protagonista si
confronta con un’umanità egoista e cinica, con incomprensione e
grettezza. Molti cercano solo un guadagno, altri hanno problemi
anche peggiori dei suoi. Così, magari, è Antonio che deve aiutare,
consolare.
Si tratta di un lavoro eclettico,
una commedia dallo humour sarcastico e irriverente che unisce
il surreale con l’iperrealismo grottesco, in stile Cinico
tv – spassosi i provini in bianco e nero – e un forte genius
loci lucano (lo spirito può ricordare Basilicata coast to
coast, non solo per l’ambientazione, qui la provincia di
Matera, ma per quella caparbietà sognatrice in una provincia
asfittica e tarpante). L’omaggio al cinema di genere horror è
intelligentemente usato nell’economia del film, non preponderante,
il che rende il lavoro adatto a un ampio pubblico.
Le pecche del lavoro sono una
seconda parte più lenta, un po’ meno coinvolgente, laddove i
caratteri e le dinamiche sono ormai note, con delle ripetizioni e
un momento pleonastico. La traccia romantica ha qualche momento
banale, col leitmotiv della separazione che impera.
C’è però indubbiamente un talento
registico originale ed evocativo, una capacità di trasformare lo
script in immagini spesso efficaci – sebbene a tratti la fotografia
appaia un po’ sbrigativa – non solo quando la macchina da presa
segue il protagonista, ma quando ci offre un’intera galleria di
personaggi, le cui caratterizzazioni rafforzano il film: da
Ernesto Mahieux ad Adolfo Margiotta, da Francesca Faiella a Claudia
Zanella.
I riferimenti provengono dal grande
cinema (Fellini e Leone sono anche citati nel film).
Colonna sonora curata, tra nuovo
cantautorato italiano (Brunori Sas) ed elettronica (Populous).
Questi elementi non fanno pesare troppo allo spettatore i limiti
del low budget e di un’ opera prima, comunque intelligente e
accattivante.
Guarda l’intervista
a Michael
Fassbender e Chiwetel
Ejiofor, protagonisti del film 12 Anni Schiavo
di Steve McQueen, che arriverà al cinema
dal 20 febbraio con il suo ultimo film, 12
Anni Schiavo, distribuito da BiM.
12
Anni Schiavo è tratto dall’incredibile storia vera
di un uomo e della sua battaglia per la sopravvivenza e la
libertà. Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra
civile americana, Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor), un nero nato
libero nel nord dello stato di New York, viene rapito e venduto
come schiavo. Misurandosi tutti i giorni con la più feroce crudeltà
(impersonificata dal perfido mercante di schiavi interpretato da
Michael Fassbender) ma anche con gesti di inaspettata gentilezza,
Solomon si sforza di sopravvivere senza perdere la sua dignità. Nel
dodicesimo anno della sua odissea, l’incontro con un abolizionista
canadese (Brad Pitt) cambierà per sempre la sua vita.
La pellicola porta al cinema
l’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup
(Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di
New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a
crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato
da Michael Fassbender), così come a
gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in
vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della
sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un
abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per
sempre la sua vita.
Guarda l’epico trailer del
film Snowpiercer, diretto da John
Bong Ho con protagonisti Chris Evans,
Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed
Harris e Octavia Spencer.
Mancano ancora due
settimane all’uscita del film ma é già possibile affermare che si
tratta di una pellicola che ha lasciato il segno nella critica
nazionale ed internazionale. Koch Media si appresta a portare
nelle sale cinematografiche quello che è già stato definito dalla
critica e dal pubblico un vero e proprio capolavoro. Si tratta di
Snowpiercer, il film action fantascientifico, ultima fatica
del regista coreano Bong Joon Ho, che dal 27 febbraio dimostrerà
tutta la sua potenza nei cinema italiani.
Cast stellare, trama originale,
sviluppo avvincente ed epico…sono solo alcuni degli ingredienti che
hanno portato Snowpiercer alla ribalta come film cult di questo
2014.
La critica cinematografica lo ha
accolto con grande entusiasmo. Ai link seguenti puoi trovare un
video che racchiude solo alcuni esempi dell’ottima accoglienza
ricevuta dal film sino ad oggi.
Il destino dell’umanità,
congelato ormai nell’immobilismo di classe, nell’ipocrisia e
nell’ingiustizia, sembra diretto verso il nulla; l’unica cosa
che conta è la sopravvivenza: ma qualcosa sta per cambiare.
In un vorticoso susseguirsi di
emozioni e colpi di scena, un gruppo di coraggiosi passeggeri
dell’ultimo vagone, guidati da Curtis, Chris Evans, innescheranno
una rivoluzione per ribaltare l’ordine prestabilito,
riconquistare la propria dignità e purificare con il sacrificio il
male ristagnante di questo microcosmo.
Tra riflessioni sociologiche,
riferimenti biblici e azione, all’interno di una cornice
fantascientifica e distopica, Snowpiercer offre soprattutto ampi
spazi di riflessione sul senso della vita, sulla condizione umana e
sulla società contemporanea.
Snowpiercer, imperdibile colossal
coreano firmato da John Bong Ho, con un cast
d’eccezione che unisce numerose star internazionali tra cui Chris
Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed Harris e Octavia
Spencer, sarà finalmente anche nelle sale italiane il 27 febbraio
2014.
L’attore comico Zach
Galifianakis, noto per la Trilogia di Una
Notte da Leoni, è andato ad affiancare
Julianne Moore e Ellen Page in
Freeland, film diretto da Peter
Sollett, e basato su una sceneggiatura scritta da
Ron Nyswaner, che vanta all’attivo
Philadelphia e de Il Velo
Dipinto.
Il film verte intorno a Laurel
Hester (Julianne Moore), una detective della
polizia del New Jerse. Il mondo di Laurel va però in pezzi quando
scopre di essere affetta da una malattia allo stadio terminale. Il
suo terrore è alimentato non solo dalla paura della fine, ma anche
dal timore di lasciare nell’indigenza la sua convivente, Stacie
Andree (Ellen Page); il governo infatti le
impedisce di intestarle il suo fondo pensionistico. Accanto a lei
per la lotta per i suoi diritti si schiererà anche un suo collega.
Il ruolo di Zach Galifianakis sarà quello
dell’attivista del Garden State Equality, Steven Goldstein.
Il film sembra capitare in un
momento storico importante e propizio. Oggi infatti è arrivata la
notizia che anche in Virginia è possibile celebrare nozze gay, e
così salgono a 17 gli Stati dell’Unione in cui le coppie dello
stesso sesso possono celebrare un matrimonio valido. Inoltre sono
24 gli Stati in cui è al vaglio la proposta.