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Big Eyes Danny Huston nel cast del film di Tim Burton!

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Big EyesContinua il Casting dell’imminente Biopic di Tim Burton, Big Eyes, il film che ripercorrerà la vita dell’artista Margaret Keane. Oggi infatti, arriva la notizia che Danny Huston si aggiunge al cast dei già confermati Amy Adams e Christoph Waltz, che saranno i protagonisti del prossimo già atteso film del regista culto.

Come sappiamo ad interpretare Keane sarà l’attrice Amy Adams (che presto sarà al cinema nei panni di Loise Laine in L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder). Keane è nota per essere una pittrice le cui creazioni si distinguono per la rappresentazione di bambini dagli occhi grandi che sono diventati il primo esempio di successo di massa nel mercato dell’Arte del 1950. Il film racconterà la vista dell’artista dal momento della comparsa del movimento femminista che la porta ad affrontare una dura causa con contro il marito, che avrà il volto di Christoph Waltz e che ha sostenuto e finanziato la sua carriera di pittrice.  Il ruolo di Danny Huston, invece sarà quello di un giornalista di pettegolezzi, ed è attualmente la stelle della serie televisiva “Magic City”. Inoltre, la pellicola è stata recentemente acquistata durante il Festival di Cannes 2013 da Lucky Red che lo distribuirà per in Italia.

Big Eyes si baserà su una sceneggiatura scritta da Alexander e Larry Karaszewski, coppia di scrittori che ha già lavorato con Tim Burton in Ed Wood.

The Man From U.N.C.L.E. Henry Cavill nel cast?

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The Man From U.N.C.L.E. Henry Cavill nel cast?

Solo pochi giorni fa abbiamo pubblicato la notizia della rinuncia di  Tom Cruise  al progetto del riavvio di  The Man From U.N.C.L.E. per dedicarsi completamente a Mission: Impossible 5, ma oggi arriva una notizia da Variety, secondo il quale l’attore Henry Cavill, che presto vedremo nei di Superman in L’uomo d’Acciaio è entrato ufficialmente in trattative per ricoprire il ruolo di Napoleon Solo, ereditando così la parte.

Se le trattative andranno in porto, cosa molto probabile, Henry Cavill si unirà al già confermato Armie Hammer e Alicia Vikander. Vi ricordiamo inoltre che al momento la pellicola sarà diretta da Guy Ritchie e si baserà su una sceneggiatura scritta da Scott Z. Burns e Max Borenstein.

Sul film non si hanno particolari dettagli se non le dichiarazioni dello sceneggiatore Scott Z. Burns che ha parlato delle impostazione del film che sarà ambientato nel 1960. “Ho pensato che sarebbe stato davvero divertente andare indietro e guardare Spycraft nella guerra fredda e ciò che poteva e non poteva fare,””Quando si pensa al mondo nel 1960 solo in termini di automobili e moda e estetica, e riprenderle con le telecamere di oggi e la tecnologia di oggi, penso che potremmo fare delle cose davvero interessanti. Tratterà  davvero di una organizzazione che non ha avuto un affiliazione con un paese e Napoleon Solo e Illya Kuryakin erano ragazzi che avrebbe dovuto essere nemici giurati. Uno era russo e uno era americano e hanno lavorato insieme. In questo modo, è stato davvero incredibilmente svilupparne il progresso e renderlo spettacolare.

Vi ricordiamo che L’uomo d’Acciaio  uscirà negli USA il 14 giugno 2013, il 20 giugno in Italia, e nel cast oltre a Henry Cavill e Russell Crowe ci sono anche Amy Adams, Diane Lane,  Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael ShannonL’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder. Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel

Transformers 4 Ecco il nuovo Optimus Prime!

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Transformers 4 Ecco il nuovo Optimus Prime!

Transformers 4Dopo la rivelazione di due nuove Autobots che appariranno nel nuovo  Transformers 4, che sarà ancora diretto da  Michael Bay, oggi il regista ha pubblicato in anteprima la prima foto del nuovo Optimus Prime, che ha subito un completo aggiornamento. 

Le Trask Industries sul set di X-Men: Days of Future Past

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Le Trask Industries sul set di X-Men: Days of Future Past

Sembra che finalmente Bryan Singer abbia confermato il ruolo di Peter Dinklage in X-Men: giorni di un futuro passato. Arriva infatti dal set del film una foto in cui si vede quello che probabilmente è un operaio con addosso la tuta de le Trask Industries di proprietà di Bolivar Trask. I rumor che volevano Dinklage interpretare questo personaggio, il creatore di Sentinel, sono così con buona probabilità confermati.

Ecco la foto:

La trama di X-Men: giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi ,  Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

Carlo!: recensione del documentario

Carlo Verdone racconta se stesso e il suo cinema in un documentario inedito e sorprendente con le testimonianze di amici, attori e di chi lo conosce bene. Un ritratto privato e professionale ricco di ironia e umanità, tra risate e commozione.

Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti, sceneggiano e dirigono un documentario che ripercorre con estrema leggerezza una vasta raccolta di testimonianze, materiale di repertorio e sequenze dei film di Carlo Verdone. L’incipit su “errori di scena” dei suoi amici-colleghi prima dell’intervista immergono il pubblico in quello che sarà il clima di tutto il documentario, risate e confessioni, che ci restituiscono la vita professionale dell’artista romano in tutti i ruoli da lui ricoperti in più di trentanni di spettacolo. Le incursioni più frequenti saranno quelli di Toni Servillo, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Laura Morante, Claudia Gerini, ma anche i suoi figli, Giulia e Paolo nonché la sua storica tata Novilla. Il documentario inizia con i rumori e voci del set che si mescolano sulle immagini di un teatro di posa vuoto e in cui la regia non si nasconde, Carlo Verdone entra e con passo svelto si siede e risponde alle domande che gli vengono fatte. Viene raccontato così il primo punto di vista, quello artistico, in cui l’esempio sui vari modi di fumare, ci porta al suo studio dei personaggi e dei dettagli con cui li caratterizza. Questi momenti vengono intervallati dai numerosissimi racconti di scena, per esempio, durante la lavorazione di Posti in piedi in paradiso, oppure in interviste sul lungo mare di ostia o in macchina.

Dall’altra parte viene introdotto l’altro aspetto, quello privato che emerge soprattutto nel racconto della casa paterna sopra i portici a Roma. Questa rappresenta la parte inedita della vita di Verdone, la sua sfera privata che viene introdotta attraverso i familiari e le persone che hanno abitato nel suo stesso quartiere e lo conoscono da una vita; di questo punto di vista fondamentali sono stati i super8 di famiglia e i materiali di repertorio RAI. Da i due percorsi narrativi emerge l’inevitabile ecletticità dell’attore e il suo carattere d’improvvisazione. Invece, la parte critica del documentario, viene l’affrontata dai critici veri e propri, uno per tutti Goffredo Fofi, in cui vengono rimarcati i punti forti del cinema di Verdone quali la grande capacità d’osservazione sulle persone e della società che mutua in continuazione. All’incirca a metà del documentario si parla dell’ultimo periodo di Carlo Verdone, ossia quello che predilige un cinema fatto di temi sociali e lontano dalle maschere degli inizi, in cui emerge ulteriormente la struttura dell’italiano medio.

I due registi, restituiscono in Carlo! le varie angolazioni un buon ritratto dell’artista, che celebra la sua carriera ed emoziona con la sua vita privata. Ciò in cui non riesce è il peso sull’uomo, nonostante vengano raccolte e mostrate le sue ansie d’attore-regista, poche sono le domande che scavano sulla fragilità che lo spingono verso determinate emozioni, manie e tic. Restituendo quindi solo il ritratto piacevole di un cinema più complesso e sfaccettato.

Curse of Chucky : la prima foto!

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Ecco un primo sguardo a Curse of Chucky , sequel de La Bambola Assassina (Child’s Play in originale), che è stato già girato e uscirà il prossimo autunno. Grazie a Fiona Dourif, attrice protagonista del film, abbiamo la possibilità di dare un primo sguardo alla nuova versione di Chucky. L’attrice ha infatti condiviso la foto della cover della soundtrack del film. Che ve ne pare?

Curse of Chucky

La storia del film ruota intorno a Nica (Dourif), una giovane donna di lutto per il suicidio raccapricciante di sua madre, nel momento in cui la sua prepotente sorella maggiore Barb (Danielle Bisutti) arriva con la sua giovane famiglia per aiutarla a sistemare gli affari della madre. Mentre le sorelle cominciano a discutere dei piani di Nica per il futuro, la figlia più piccola di Barb si consola giocando con una bambola parlante e ghignante dai capelli rossi di nome Chucky (Brad Dourif), che di recente è arrivata misteriosamente per posta.

Ma, appena una serie di brutali omicidi comincia a terrorizzare la famiglia, Nica comincia a sospettare che la bambola possa essere la chiave per quello spargimento di sangue. Quello che lei non sa è che Chucky ha un obbiettivo finale da raggiungere. E ‘determinato a finire un lavoro che ha iniziato più di 20 anni prima, e questa volta ha intenzione di vederlo fino alla sanguinosa e scioccante fine.

Wolverine l’ immortale foto dal set con Hugh Jackman

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Ecco per Wolverine l’ immortale foto dal set inedite che vi mostriamo oggi, in attesa di vedere e sapere ancora di più in merito a questo capitolo sulla vita del X-man più interessante e amato di sempre.

Basato sul celebre arco narrativo a fumetti, in Wolverine: L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli d’adamantio, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film uscirà in Italia il 25 luglio 2013. 

Tutte le news sul film nel nostro speciale: The Wolverine. Tutte le info invece del film nella nostra scheda: Wolverine l’ immortale.

Trama: Il film vedrà Logan impegnato in una storia d’amore con una donna giapponese già sposata: per riuscire a conquistarla, dovrà affrontare tutti i tanti ed agguerriti samurai della sua famiglia.

Fonte: SHH

Confermata una morte importante in The Amazing Spiderman 2

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Confermata una morte importante in The Amazing Spiderman 2

The Amazing Spider-Man 2-fotoE’ stata confermata di prima mano una notizia che potrebbe lasciare sconcertati gli amanti dello Spider Man cinematografico, che non hanno familiarità con il fumetto dell’uomo ragno.

SEGUONO SPOILER

Dall’inizio delle riprese di The Amazing Spiderman 2, si rimoreggiava che uno dei personaggi principali sarebbe morto nel film. In effetti nei fumetti Gwen Stacy muore per mano di Green Goblin, e durante una intervista a SFX magazine, , che interpreta Gwen Stacy nel film di Marc Webb, ha confermato non solo la morte del suo personaggio, ma ha anche raccontato che avverrà in circostanze simili.

the_amazing_spider_man_poster_emma_stoneEssenzialmente il problema è che Spiderman la uccide per errore, così la persona che lei ama è quella che la uccide. E questa cosa è una delle più orribii che possano capitare! – Apparentemente le persone che hanno letto il fumetto non saranno sorprese da quello che avverrà, perchè sono già impazziti prima.”

Qui la gallery del film:

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Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  in Electro, ​​ nei panni di Mary Jane Watson,  come Harry Osborn e infine il villain Paul Giamatti. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spiderman 2.

Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spiderman 2La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

Ecco anche la trama del film:

In The Amazing Spiderman 2, per Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di  proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.

Le Tartarughe Ninja : Whoopi Goldberg spunta sul set

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Un po’ a sorpresa spunta, sul set newyorkese de Le Tartarughe Ninja, l’attrice premio Oscar Whoopi Goldberg, in procinto di lasciare il set dove, presumibilmente, ha appena finito di girare una scena.

Le presenta della protagonista di Sister Act e di Ghost nelfilm di Michael Bay non era stata annunciata, eppure pare proprio che Whoopi, indossando una vistosa parrucca, sia sta impegnata nelle riprese. Che il suo sia solo un breve cameo oppure un personaggio che non è stato ancora rivelato, non possiamo dirlo con sicurezza; chi o cosa potrebbe interpretare la Goldberg nel film sulle tartarughe mutanti?

Ecco le foto:

Il film Le Tartarughe Ninja vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo) e Danny Woodburn (Maestro Splinter).

Il film arriverà nelle sale dal 6 giugno del 2014.

Pacific Rim terzo spot tv

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Pacific Rim terzo spot tv

Ecco di seguito il terzo spot per Pacific Rim, l’attesissimo sci fi diretto da Guillermo del Toro che arriverà al cinema il prossimo 11 luglio. Ecco il video:

Nel cast di Pacific Rim protagonisti sono Charlie Hunnam, Idris ElbaCharlie DayRob Kazinsky Max Martini. Diretto da Guillermo del Toro, prodotto da Legendary Pictures e sceneggiato da Travis Beacham, Pacific Rim uscirà il 12 luglio 2013.

Il film racconta di come legioni di mostruose creature, note come Kaiju, emerse dal mare danno il via una guerra che costa milioni di vite e consuma la risorse del pianeta a ritmi vertiginosi. Per combattere i giganteschi Kaiji, sono state ideate delle armi speciali: enormi robot chiamati Jaegers comandati mentalmente da due piloti attraverso delle reti neurali. Ma perfino i Jaegers sembrano impotenti contro i mostri venuti dalle profondità marine. Vicini alla sconfitta, agli abitanti della Terra non resta che affidarsi a due improbabili eroi: uno scapestrato ex pilota e un’inesperta allieva cui viene affidato un vecchio ma glorioso Jaeger. Saranno loro le ultime speranze del genere umano giunto ormai sull’orlo dell’Apocalisse.

Fonte: CS

World War Z poster internazionale

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World War Z poster internazionale

Arriva tra qualche settimana World War Z arriverà al cinema e oggi CS ci offre un nuovo poster internazionale del film in cui campeggia Brad Pitt, eroe familiare che non vuole cedere al virus che infetta ormai quasi tutta la popolazione mondiale.

Ecco il World War Z poster internazionale :

world war Z poster internazionale

World War Z è diretto da Marc Forster e vede nel cast Anthony Mackie, Brad Pitt, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox e Mireille Enos. Ecco la trama del film: La storia segue Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite(Brad Pitt), che gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare una epidemia che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la popolazione mondiale.

La pellicola è tratta da World War Z. La guerra mondiale degli zombi (World War Z: An Oral History of the Zombie War) romanzo horror fantascientifico post apocalittico del 2006 di Max Brooks. È la seconda opera letteraria di Brooks sull’argomento zombie, successiva a Manuale per sopravvivere agli zombi (The Zombie Survival Guide) del 2003. Dalla prospettiva del singolo individuo, e della narrazione, il libro è considerato un romanzo epistolare, poiché la trama è presentata dalle varie interviste sulle vicissitudini delle persone incontrate.

Dopo una lunga e difficile campagna d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13 novembre 2008 si apprese, dalla rivista Variety, che Marc Forster era stato avvicinato e poi confermato come regista; intervistato a proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il romanzo presentava caratteristiche politico-thriller simili a Tutti gli uomini del presidente.

Robert Redford torna alla regia per Wim Wenders

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Why I am rising: Robert Redford - videoE’ stato da pochissimo visto a Cannes, nei panni del protagonista di All Is Lost di J.C. Chandor, ma Robert Redford non vuole abbandonare la regia, posizione che sembra piacergli molto e riuscirgli anche bene. L’attore e regista ha infatti scelto il suo prossimo progetto: si tratta di uno dei sei documentari in 3D della seria Cathedrals of Culture voluta e prodotta da Wim Wenders.

Il progetto prevede la celebrazione di sei diversi edifici culturali sparsi per il mondo per testimoniarne l’importanza. Il film, che avrà la durata di trenta minuti, sarà dedicato, per la scelta di Redford, al Salk Institute di La Jolla, in California, un’opera dell’architetto Louis Kahn.

Wim Wenders, produttore e promotore del progetto che dedicherà il suo segmento alla Filamonica di Berlino, si è detto entusiasta dell’interessamento al progetto di Robert Redford che si unisce alla squadra formata da altri quattro registi: Michael Madsen, Michael Glawogger,Karim Aïnouz e dall’inglese James Marsh.

Ricordiamo che l’iconico attore e regista americano è al momento impegnato nelle riprese di Captain America il soldato d’inverno, il cine-fumetto Marvel nel quale interpreta l’agente Alexander Pierce.

Fonte: Comingsoon

Nicolas Wending Refn intervista al regista culto

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Dopo Cannes 2013, Nicolas Wending Refn arriva a Roma per presentare il suo ultimo atteso film Solo Dio perdona (Only Forgives God) che vede ancora una volta protagonista l’attore Ryan Gosling, alla seconda collaborazione con il regista dopo il premiato Drive. Insieme a loro troviamo nel cast anche l’attrice Kristin Scott Thomas, in un’inedita veste di madre despota.

Il regista si è dilungato sulla scelta di Kristin Scotto Thomas, che si è interessata per prima al progetto: “La conoscevo nei ruoli classici ma subito ho capito che non aveva nessuno probema nel trasformarsi nella stronza che il film richiedeva”. 

Refn ha anche parlato di tutti i riferimenti al cinema del passato che ci sono nel suo film, arrivando a definire  Solo Dio perdona una sorta di western all’italiana, e confessando il suo amore per il nostro cinema.

Il film può vantare nel cast Ryan Gosling, alla seconda collaborazione con Refn, Kristin Scott Thomas, Luke Evans, Vithaya Pansringarm e Yaya Ying.

Trama: Sullo sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian (Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.

Ti ho cercata in tutti i necrologi : Giancarlo Giannini presenta il film

Questa mattina è stato presentato alla stampa Ti ho cercata in tutti i necrologi , film che segna il ritorno alla regia di Giancarlo Giannini, dopo l’esperienza di Ternosecco, datata 1987. Prodotto grazie alla Magalì Production, alla Dean Film e Rai Cinema, la pellicola è distribuita dalla Bolero film e sarà nelle nostra sale a partire dal 30 maggio. Nel cast, oltre a Giancarlo Giannini, anche F.Murray Abraham e Silvia De Santis. Proprio l’attrice apre la conferenza stampa, in attesa dell’arrivo dell’attore e regista più atteso: Giancarlo Giannini.

Com’è lavorare con un attore del calibro di Giancarlo Giannini?

SD: Oltre al grande carisma di un personaggio come Giancarlo Giannini, attore celebre in tutto il mondo e con molta esperienza alle spalle, una cosa davvero importante è che lui, oltre che regista, sia anche, in primo luogo, un attore. Giancarlo riesce così a capire le problematiche che possono incontrarsi nella recitazione, indirizzandoti nel modo migliore.

Come è entrata un questo personaggio che ha tanti risvolti, un po’ dark lady ma anche estremamente triste. Com’è stato entrare nelle sue corde?

SD: È stata dura. Perché è un personaggio molto denso. Per me la difficoltà era proprio capire come mai una donna potessa fare una cosa del genere, far parte di questa organizzazione che organizza caccie all’uomo. Diciamo che però…

Silvia De Santis viene per un attimo interrotta dagli applausi per l’arrivo di Giannini.

GG: Scusate il ritardo. Di questi tempi siamo un po’ sbattuti da una parte all’altra perché il cinema italiano ha bisogno un po’ di aiuto, anche quando si fanno storie un po’ così, forti, curiose, strane. Scusa se t’interrompo Silvia. Mi dispiace che a Cannes non abbia vinto il nostro amico Sorrentino, il quale, dalle poche immagini che abbiamo visto, ha realizzato un film abbastanza visionario e mi piacciono quelli che hanno coraggio. In Italia ci chiedono il coraggio e poi, quando fai una storia così, ti dicono che non hanno capito niente e che ne abbiamo avuto troppo di coraggio. Scusate, continuiamo, poi magari ne parliamo.

SD: Si stava parlando, appunto, di come sono entrata in un personaggio così complesso. Naturalmente, tra le altre cose, ho avuto anche la fortuna di avere un regista con le idee talmente chiare, che sono stata molto guidata all’interno di questo viaggio e di questo personaggio. Un altro elemento importante è il mondo interiore di lei. Il fatto che lei entri a far parte dell’organizzazione deriva da questo grande malessere esistenziale, di una donna così sola, raccontato non banalmente attraverso il vissuto del personaggio, ma attraverso delle immagini. Lo specchio di Helen è la sua abitazione. Questo mi ha aiutato tantissimo perché la casa di Helen è molto particolare. Quella casa voleva proprio raccontare questo mondo interiore così disordinato, così inquieto, così solitario. Questi sono insomma vari elementi che hanno arricchito l’interpretazione.

A questo punto si passa alle domande rivolte al regista Giancarlo Giannini.

A livello di location, la prima è Toronto?

GG: Più o meno Toronto e dintorni. Poi abbiamo l’Arizona. Ho girato anche in Italia, gli interni, la costruzione della casa, un po’ dappertutto. Ma Toronto è la location dove nasce il film.

Questo personaggio, questo “traghettatore di morti”, è nato da una tua idea o esisteva già un soggetto?

GG: Nasce da una storia vera, da un racconto che mi hanno fatto molti anni fa. In Africa avvenivano queste caccie all’uomo, nero in quel caso, con i cacciatori che si erano un po’ stancati di cacciare gli elefanti o altri animali. Mi è stato raccontato che pagavano un milione. Naturalmente erano cose nascoste, in cui potevi essere colpito oppure no. Il milione comunque andava o a te, o alla famiglia. Quando giravamo il film in Canada, su internet, è anche apparso un annuncio di un signore che si proponeva per una caccia, voleva essere cacciato per 25mila dollari canadesi, e non penso conoscesse il mio lavoro. Nel mondo succedono queste cose. Credo che succedano anche cose peggiori di quelle che vediamo in questo film. Da questa storia, che mi è stata raccontata molti anni fa, mi è nata poi l’idea e alla fine ho deciso di proporla e realizzarla non come storiellina comica, ma attraverso un personaggio più denso, che avesse un senso di racconto per quello che riguarda l’uomo, come vive, l’uomo all’interno di questa società, in questo potere che ci circonda, che io ho raccontato con dei cacciatori. I cacciatori, infatti, non si vedono mai, sono degli spari, potrebbero essere dei fantasmi.

Il film è pieno di simboli, ma il cinema in fondo nasce come sotto testo, come realtà virtuale, una simulazione. All’interno del film ho voluto anche mescolare gli stili, ho voluto insomma divertirmi. Fare l’attore mi piace, mi diverto, ho sempre il fanciullino dentro, perché se l’attore non ha questo senso di gioco e di proporre favole a noi grandi, cui non le racconta più nessuno, cosa lo fa a fare?

Da attore lei ha avuto una carriera spettacolare, penso davvero densissima di soddisfazioni. Fare il regista, a quanto dicono, comporta uno stress terrificante, tra produzione e finanziamenti. Perché ha avuto questa esigenza creativa diversa, che l’ha messa per la seconda volta dietro la macchina da presa? Non è che questo rovina un po’ quella sua voglia di giocare che diceva prima?

GG: Uno è cosciente di quello che fa. Fare il regista non è una cosa semplice, è molto impegnativo, anche da un punto di vista comunicativo, è una cosa seria, che porta via tantissimo tempo. La produzione è un’altra cosa, in cui spesso si è aiutati da altri. Uno che fa produzione vuole poter decidere ciò che più preferisce. Oggi è difficile trovare qualcuno che ti finanzi lasciandoti fare quello che vuoi, senza imposizioni su attrici e attori, ad esempio. Facendo anche la parte della produzione io mi metto nella responsabilità di fare tutto. Sono responsabile, nel bene e nel male, solo io di questo film. L’ho voluto, mi è piaciuto farlo. Dopo tanti anni di lavoro, alla fine è arrivato un momento in cui ho potuto dire “mi faccio il film che voglio”. C’è sempre qualcuno che ti comanda. Pensi a quanto è libero il Nikita, talmente libero che dice ai cacciatori “adesso sono io che voglio farmi cacciare, provate a prendermi”. La libertà dell’uomo secondo me è avere, durante la giornata, la maggior quantità di tempo per fare ciò che vuoi.

ti ho cercata in tutti i necrologi posterQuanto tempo ha richiesto la lavorazione del film?

GG: Molto tempo, non per colpa mia ma per problemi di coproduzione. Ho dovuto sospendere, riprendere, spesso cambiare location, e questo ha portato a grandi difficoltà anche a livello di costo del film. Ma quando uno decide di affrontare una sfida la affronta fino in fondo, non solo come attore o regista ma anche nella vita. Purtroppo non è stata una sfida divertente, il film è stato sospeso a più riprese, ma sono problemi che si riscontrano spesso nella produzione. Il cinema ha un tempo e se non funziona qualcosa quello che non funziona poi ti costa tre volte di più.

Il 30 maggio siete in anteprima mondiale in Italia con il film. Per quanto riguarda il mercato estero, dato che è anche stato girato tutto in lingua inglese?

GG: Per quanto riguarda il mercato estero per intanto andiamo al Festival di Shangai. Poi andremo in America del sud dove ho alcuni contatti con la Globo. Vedremo negli Stati Uniti, la Germania è interessata, insomma, è una partenza. Sicuramente non è un film facile.

Come è nato il titolo del film?

GG: In inglese il titolo era “The gambler who wouldn’t die”. Ma “gambler” in italiano era difficilmente traducibile. Abbiamo avuto diverse idee, volevamo chiamarlo con un titolo a contrasto, ironico, curioso, ed è quindi nato prendendolo dalla battuta che avete sentito nel film. Abbiamo anche pensato anche a “La rosa e il coniglio” ma sembrava troppo da cartone animato, poi “Esci dal mio coniglio!”, altra battuta del copione. Alla fine “Ti ho cercata in tutti i necrologi” ci è sembrato più intrigante.

È più difficile doppiare Al Pacino o ridoppiare se stessi?

GG: Sicuramente ridoppiare se stessi, nonostante si abbia già in mente i contenuti e quello che bisogna trasmettere, avendo già recitato in inglese.

Che differenze ha riscontrato nelle produzioni statunitensi, tipo James Bond?

GG: Tutto è preciso, a partire dallo storyboard, in cui si entra nell’immagine per capire se funziona. In realtà anche per questo film lo storyboard è stato molto dettagliato, non c’è tutta questa grande differenza, per un attore in fondo è motore, azione, ciak anche nelle grandi produzioni. Per gli americani ad esempio ha però un’importanza molto rilevante lo scenografo, mentre da noi, i luoghi in cui girare sono forse scelti con men cura. Un buon operatore riesce a far recitare la luce e l’immagine per te.

Il film incarna i valori cristiani? Qual è il messaggio e quali sono le risposte agli interrogativi che vengono posti?

GG: Io sono un credente, cattolico. Nel film si parla del dopo vita e il mistero esiste, indipendentemente dalla propria religione. Non credo che la vita sia un semplice momento di passaggio. Nikita lo capisce e sfida la morte. Nel film ci sono personaggi estremi. Il gioco non funziona più quando la preda vuole farsi ammazzare. Il senso è un viaggio che arriva fino alla morte, che Nikita desidera. Ma anche dopo la morte, con l’immagine rappresentata dai due conigli, le caccie non finiscono mai.

Il film inizia come un noir, finendo invece quasi come un melodramma?

GG: Come ho già detto mi è piaciuto mischiare molti stili. Alla fine sembra quasi un western, con anche il sottofondo di un’armonica, è stato divertente. Siamo troppo legati al nostro cinema, al neorealismo. Bisogna cercare di creare un cinema di rottura, pur prendendo spunto dai nostri maestri. Come Spielberg che in E.T. mi disse di aver copiato dal nostro MIRACOLO A MILANO, sostituendo alle scope le biciclette.

Carlo Verdone presenta il doc sulla sua vita: Carlo!

Carlo!-film-carlo-verdoneQuest’oggi presso il The Space Cinema di Piazza della Repubblica a Roma è stato presentato il documentario su Carlo Verdone, dal titolo Carlo!, presente nelle 36 sale del circuito e nella sezione The Space Extra i giorni 3, 4 e 5 giugno. Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al celebre attore,  i registi Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti e il produttore Marco Belardi.

Come è nato il progetto?

Fabio Ferzetti: Nasce da un idea di Gianfranco Giagni, perché Carlo aveva superato i trent’anni di attività; è stato su una media altissima di presenze raggiungendo con  alti e bassi successi importanti. Trent’anni sono trent’anni! Rappresentano un pezzo di storia di un paese e ci sembrava che lui lo avesse raccontato, ma, ci sembrava che ci fosse ancora molto da raccontare su di lui, quando siamo andati a parlare con Carlo e abbiamo fatto le prime riprese con le prime interviste ed il film cominciava a prendere forma, c’era da raccontare anche il lato privato, non per biografia, ma un lato in ombra che è quello che nutre veramente il grande comico. Per questo ci interessava indagare su questo aspetto. Gianfranco ha fatto numerosi documentari sul cinema da Orson Wells a Dante Ferretti, alla sartoria Tirelli oltre a essere un regista a tutti gli effetti, io no, ma ci piaceva provare questa nuova coppia.

Il nostro cinema è abbastanza malato di autobiografie soprattuto la generazione dei registi e degli attori di Carlo, lui non l’ha fatta, però qualcosa qua e là dopo aver visto il film si capisce. Si capisce che qualcosa di sé nei suoi film, e questo è interessante, ma c’è in quel grado di riduzione che rende i film molto popolari, che poi è un po’ il suo segreto, che molti vorrebbero avere e che a noi ci interessava.

Che sensazioni hai provato nel rivederti e nel rivedere tutta la tua vita e le tue amicizie?
Carlo Vedone: Sono emozionato e incredulo per essere rimasto in piedi  trentaquattro anni, una lunghezza di tempo impensabile oggi per un attore. Forse perché io ho iniziato ancora con una vecchia guardia, sono figlio di un vecchio cinema, il mio produttore Sergio Leone faceva C’era una volta in America avevo conosciuto Tognazzi, Gassman, Mastroianni. Quindi probabilmente il rispetto, anche come spettatore, di grande ammiratore e grande fan mi ha forgiato in maniera diversa. Quando Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti mi fecero questa proposta, io lì per lì sono rimasto così, sembrerebbe un epitaffio da vivo, “siete sicuri”? “Si, c’è qualcosa nella tua anima che si percepisce nei tuoi film ma ci piacerebbe metterlo di più in chiaro” e io “ma interessa al pubblico?” “Siamo convinti di si”. Una volta che ho avuto le assicurazioni che non sarebbe stato assolutamente celebrativo o autocelebrativo, senza nessun tipo di apoteosi, “quanto è bravo!” , allora a quel punto la cosa è cominciata a diventare interessante. Era un documentario in cui dovevo raccontare con assoluta sincerità la mia persona, essendo una persona piena di passione e curiosità effettivamente poteva dare qualche cosa, ho accettato ma mi sono imposto di non prepararmi assolutamente nulla, di arrivare alle interviste o nei luoghi in cui dovevo intervenire in assoluta libertà, come in libertà sono andati tutti i colleghi, i critici le persone della strada che sono state intervistate. Non c’è nessuna celebrazione altrimenti sarebbe stato un documentario assolutamente sbagliato, doveva venir fuori poi la figura di una persona semplice con qualcosa di complesso, oscuro e di un po’ di maliconia qua e là. Ho cercato di dare verve con naturalezza, con un flusso di ricordi continuo, che va da i primi super8 a un filmato della casa paterna che era stata smobilitata.

Quindi esce fuori attraverso anche il racconto delle stanza della casa, un po’ tutta la mia infanzia quello che mi ha sollecitato a individuare, un personaggio, un clima, un atmosfera. Ho avuto una famiglia molto importante, che dialogava, piena di ironia anche se una famiglia un pochino intellettuale, ma semplice, che mi ha sempre spinto a frequentare tutti, devo ringraziare ancora mia madre per quello, che mi ha sempre detto guarda e osserva vivi il quartiere, e a tavola si rideva sempre. Tante cose e luoghi sono stati ripercorsi e tanti ricordi di tanti amici, molti ci sono alcuni non ci sono più, che sono stati importanti che poi li ho rifatti con la mia lente d’ingrandimento.

Mi sono messo a nudo ho raccontato con molto coraggio le mie fragilità, le mie debolezze, i miei timori e le mie paure, quello che mi piace quello che assolutamente non riuscirei a fare. Tante persone che sono state importanti nella mia vita, Leone, Sordi ma più che altro la gente del mio quartiere e al mio pubblico che mi ha seguito, che me lo sono coltivato, che con la sua affluenza mi ha dato la forza di andare avanti e continuare, perché senza pubblico dove vai? È un omaggio che io faccio veramente al mio pubblico che mi ha sostenuto per trentaquattro anni, ed è veramente incredibile.

Ogni tanto dico forse è caso di fermarsi, prendermi un anno sabbatico, posso scrivere un libro, una sceneggiatura per altri o fare un film da regista. Poi è uscito Paolo Sorrentino che mia ha offerto quel un ruolo ne La grande bellezza, l’ho fatto, ma sono convinto che qualche altra incursione in un cinema non di commedia posso farla, ho l’età giusta per farla, ho la sicurezza e il piacere di farla, anche se la commedia rimane la mia passione, io sono nato commediante e morirò commediante. Dopo tanto tempo uno ha bisogno e il desiderio di fare qualche altra cosa, e di provare una soddisfazione nel fare una cosa più complessa e diversa da quella che ho fatto per tanti anni, è una necessità più che giustificata.
Ringrazio il produttore Marco Belardi che ha creduto subito in questo progetto, ringrazio The Space per il coraggio che hanno avuto per questo piccolo omaggio che mi fanno e sono contento di uscire come i Led Zeppelin!…Mi sento come Jimmy Page!

Durante la programmazione del documentario, il giorno 4 Giugno al The Space di Parco de Medici a Roma, Carlo Verdone sarà in sala per fare un saluto al pubblico.

Trova per caso un fumetto di Superman del 1938: lo strappa

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Trova per caso un fumetto di Superman del 1938: lo strappa

Curiosità dal mondo: E’ valutato come uno dei fumetti più preziosi della storia dell’editoria, è un numero di Action Comics del 1938, quello in cui compare Superman per la prima volta in assoluto. Recentemente uno di questi rarissimi numeri è stato venduto per ben 2 milioni di dollari ed è proprio per questo che, quando l’emerito sconosciuto David Gonzales ne ha trovato una copia originale tra vecchi giornali nella sua vecchia casa in Minnesota, è rimasto  shockato.

Gonzales ha avuto subito il dubbio che si trattasse di un fumetto prezioso, e dopo alcune ricerche ha scoperto che poteva valere diversi milioni. Purtroppo la sua fortuna ha avuto vita breve. La zia di sua moglie, alla quale aveva mostrato emozionato il ritrovamento, ha afferrato con troppa foga il numero a fumetti, finendo per strappare la copertina posteriore dell’albo.

A causa dei danni il valore del fumetto è rapidamente sceso, ma il pezzo è così raro che potrebbe avere comunque un discreto valore e così Gonzales ha deciso ugualmente di metterlo all’asta.E voi cosa ne pensate? Se doveste trovare per sbaglio un numero a fumetti che vale milioni, lo vendereste o lo terreste con voi come una preziosa reliquia?

Fonte: WP

Vi ricordiamo che  L’uomo d’Acciaio negli USA il 14 giugno 2013, il 20 giugno in Italia, e nel cast oltre ai già citati Hanry Cavill e Russell Crowe ci sono anche Amy Adams, Diane Lane,  Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael ShannonL’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder, leggi l’intervista al regista qui.

Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel 

La vie d’Adele Clip del film vincitore di Cannes 2013

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La vie d’Adele Clip del film vincitore di Cannes 2013

La-Vie-d'adeleHa trionfato al Festival di Cannes 2013, appena conclusosi, conquistando la Palma d’Oro e la Giuria composta da Steven Spielberg, Nicole Kidman, Ang Lee, Naomi Kawase,

Gravity: trailer italiano del film con George Clooney!

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Gravity: trailer italiano del film con George Clooney!

Guarda il Trailer Italiano di Gravity il nuovo atteso film di Alfonso Cuarón che vede protagonista l’attore Premio Oscar George Clooney e l’attrice Premio Oscar Sandra Bullock.

 

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Gravity attualmente in post-produzione dovrebbe uscire il 4 ottobre 2013 negli USA. Da come leggiamo sul poster italiano pubblicato insieme al trailer la data di uscita dovrebbe essere rispettata anche nel nostro paese. La pellicola si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Paolo Sorrentino e Carlo Verdone incontrano il pubblico

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FRANCE-FILM-FESTIVAL-CANNESMercoledì 29 Maggio alle ore 18.00, Paolo Sorrentino e Carlo Verdone incontrano il pubblico di Roma, alla libreria Feltrinelli di Via Appia Nuova 427. La grande bellezza, accolto trionfalmente dalla platea del Festival di Cannes (9 minuti di applausi) con commenti entusiastici della stampa di tutto il mondo, in Italia sta avendo un successo straordinario al botteghino, conquistando già il secondo posto del box office.

In contemporanea con il film, sono usciti anche la sceneggiatura di Paolo Sorrentino e Umberto Contarello “La grande bellezza”, edito da Skira, e un libro fotografico “La grande bellezza – diario del film”, di Sorrentino, foto di Gianni Fiorito, edito da Feltrinelli e la colonna sonora del film edita dalla Emi, che saranno presentati con l’occasione.

Modera l’incontro il critico Marco Spagnoli.

Tre nuovi spot per L’Uomo d’Acciaio

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Tre nuovi spot per L’Uomo d’Acciaio

Ecco tre nuovi spot per L’Uomo d’Acciaio, dei video che mostrano parecchi momenti inediti del film si  Zack Snyder e che sicuramente faranno breccia nel cuore degli appassionati.

Nel primo video vediamo un commovente incontro tra Jor-El e suo figlio che riprende il discorso ascoltato nel primo full trailer del film; il secondo spot, dai toni action, mostra Superman in azione, e arriviamo, insieme ad una colonnello dell’esercito, alla conclusione che l’eroe kryptoniano è irrimediabilmente “hot”; nel terzo video invece sentiamo, ancor auna volta, la minacciosa voce di Zod che professa di fare tutto per il bene…del suo popolo, seguita da una dichiarazione definitiva del nostro eroe: ti fermerò!

Il film verrà presentato in Italia a Taormina, dove saranno presenti sia il regista Snyder che l’attore protagonista Henry Cavill.

Ecco i tre nuovi spot:

 

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner (“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Fonte: collider

Scarlett Johansson e Jessica Chastain in lizza per interpretare Hillary Clinton!

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scarlett-johansson-24E’ stata avviata la produzione di Rodham, un biopic su Hillary CLinton basato su una sceneggiatura finita nella Lista Nera di Hollywood. a Dirigere il filmè stato chiamato James Ponsoldt e adesso si cerca una protagonista all’altezza del ruolo.

Il casting, già avviato da Ponsoldt, comprende nomi di alto livello trai quali spiccano Scarlett Johansson, Reese Witherspoon, Jessica Chastain e Amanda Seyfried.

Il regista ha dichiarato:

Sono tutte magnifiche attrici, siamo veramente fortunati per il fatto che tutti queste brave attrici si stiano interessando al progetto per interpretare quasto ruolo. Siamo in una posizione invidiabile. Senza riguardo per la posizione politica di nessuno, o di come si senta nei confronti di Hillary Clinton in quanto personaggio pubblico, non trovi persone che mettano in dubbio la qualità della sua intelligenza o la sua capacità di guidare. I voglio un’attrice che può impersonare queste qualità”.

Jessica-Chastain-064I piani sono quelli di far uscire il film per il 2016, quando ci saranno di nuovole elezioni Presidenziali e la Clinton potrebbe essere il candidato Democratico.

Ecco la trama del film: Durante il culmine dello scandalo Watergate, l’astro nascente Hillary Rodham è l’avvocato più giovane scelto per la Commissione Giustizia della Camera per mettere sotto accusa Nixon, ma la donna si scopre ben presto costretta a scegliere tra un percorso che la porterà alla Casa Bianca ed i suoi sentimenti irrisolti per Bill Clinton, il suo ex fidanzato che ora insegna legge in Arkansas.

Fonte: WP

Paulette recensione di Jérôme Enrico

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Paulette recensione di Jérôme Enrico

paulette recensione Paulette recensione

In un momento in cui i nostri anziani campano a stento di misere pensioni e sono sempre più considerati un peso sociale, il regista francese Jérôme Enrico propone la sua personale ricetta anticrisi, un fantasioso manuale di sopravvivenza che individua rimedi…a dir poco anticonvenzionali!

Paulette (Bernadette Lafont) è una vecchia signora che, rimasta vedova, è stata costretta a cedere la sua adorata pasticceria a quei “maledetti musi gialli” che hanno invaso la periferia di Parigi. Ormai ridotta a frugare tra la spazzatura per rimediare qualcosa da mangiare, comincia a notare i loschi traffici che si agitano nel suo quartiere, e decide di entrare a farne parte: d’altronde, con lo spaccio di hashish si guadagna piuttosto bene, e la sua pratica mentalità imprenditoriale la aiuterà a farsi strada nella nuova attività, in uno slalom continuo tra il genero poliziotto, la minacciosa concorrenza e amiche rimbambite e ficcanaso (tra queste si distingue il nome di Carmen Maura, musa di Almodovar immigrata d’eccezione).

paulette posterSpicca per genialità questa moderna favola urbana che prende spunto da una reale notizia di cronaca, segnalata da una studentessa del laboratorio di scrittura tenuto dallo stesso Enrico: il coinvolgimento nel commercio di Cannabis di un’anziana signora in serie difficoltà economiche. Da questo eccezionale nucleo poteva nascere la più straziante delle tragedie o la più spassosa delle commedie: per fortuna, il regista è riuscito a intravedere e sviluppare le possibilità della seconda opzione.

Il prodotto finale è un piccolo gioiello che brilla di entusiasmo e di fine humor, raro caso di uno spettacolo insieme intelligente e divertente al massimo grado.

Xenofoba incattivita, Paulette incarna la degenerazione della povertà e della solitudine a cui i nostri vecchi sono spesso condannati. Poco portata per l’autocommiserazione e il lamento, ella è più incline all’insofferenza nei confronti del prossimo, che viene puntualmente esternata: è proprio qui che l’esilarante sceneggiatura si scatena, ideando battute e sberleffi che, fregandosene del politicamente corretto, fanno di “Nonna Spinello” e della sua lingua tagliente il cuore pulsante della pellicola.

Il ritmo narrativo è così incalzante da non contemplare tempi morti: mirabilmente costruito e mai scontato, il film si fa forte delle situazioni assurde che racconta. L’alleanza tra giovani spacciatori immigrati e una tradizionale vecchietta col foulard in testa non è cosa da tutti i giorni, e permette così di battere inesplorati territori di comicità: giudicando dalle risate sguaiate della sala, l’operazione si può dire straordinariamente riuscita.

Bernadette Lafont si ritrova nei panni di quella che potrebbe essere la versione invecchiata della ragazza a cui quarant’anni fa aveva dato il volto in Mica scema la ragazza! di Francois Truffaut: entrambe anime ribelli e noncuranti delle regole sociali, sono sorprendenti cicloni di vitalità.

Una Notte da Leoni 3: recensione del film

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Una Notte da Leoni 3: recensione del film

E’ uno dei film più attesi di quest’anno al pari dei grandi blockbuster supereroistici. Una Notte da Leoni 3 sarà una grandissima sorpresa per tutti i fan del mitico Wolf Pack che non vedono l’ora di rivedere il magico trio all’opera sul grande schermo.

In Una Notte da Leoni 3 dopo due anni dal matrimonio di Stu, troviamo in nostri eroi alle prese con un problema serio: Alanha smesso di prendere le sue medicine e, dopo la morte del padre, sembra incontrollabile. Una decisione drastica deve essere presa e il tre amici, Phil, Stu e Doug, sono i prescelti per comunicare ad Alan che per lui è bene andare per qualche tempo in una clinica psichiatrica. Dopo la iniziale resistenza, Alan accetta di andarein cura, grazie alla generosa offerta dei tre amici: saranno loro ad accompagnarlo alla clinica. Tuttavia, quando il branco si mette in macchina, si sa quando parte, ma non si sa quando e come ritorna, e infatti il viaggio dei nostri verrà interrotto bruscamente da una visita inaspettata.

Una notte da leoni 3, il film

L’idea alla base di Una Notte da Leoni 3 è quella di concludere una trilogia compiuta, legando la trama del primo fortunatissimo episodio con quella di questa terza avventura. Prima di tutto le peripezie dei protagonisti li riporteranno a Las Vegas, e poi tutta la vicenda sarà mossa da una vecchia conoscenza di Alan, Phil e Stu: Mister Chow, il discutibile spacciatore, oltre che consumatore, maniaco sessuale e pazzo omicida, che abbiamo imparato a conoscere nel primi due film.

Il problema fondamentale di Una Notte da Leoni 3 è proprio nella premessa: una caccia all’uomo che, pur avendo momenti altissimi e riportandoci sui luoghi divenuti epici grazie al primo film della saga, risulta fiacca e prima di mordente, senza le trovate surreali ed esilaranti degli altri episodi. Il secondo capitolo era stato accusato di essere un semplice remake del primo, presentando la stessa struttura narrativa di Una Notte da Leoni, con la sola variazione della location e dell’ordine di follie che si verificavano nella ricostruzione della notte brava. Nel capitolo conclusivo la notte da leoni si trasforma in una folle corsa di tre giorni che si regge in piedi solo grazie ai personaggi, costruiti benissimo in corso d’opera ed ora quasi autonomi. Il tentativo di Todd Phillips di contaminare la commedia demenziale con l’action e con la pretesa di prendersi, per una volta, sul serio, riduce il film ad un pretesto che solo nel finale riesce a (ri)trovare il suo vero spirito e la sua vera ragion d’essere.

Come già detto, fanno bella mostra di sè i nostri eroi: gli esplosivi pettorali di Bradley Cooper che questa volta non vengono mostrati; le faccette assurde di Ed Helms; la presenza scenica ingombrante ed esilarante di Zach Galifianakis alle prese con un Alan mai tanto protagonista come in questo racconto. Completano il cast Justin Bartha, John Goodman, Heather Graham e Ken Jeong, mai come in questo capitolo, protagonista assoluto. In una ricerca spasmodica del riferimento al passato e una tensione forse immotivata a voler far combaciare tutto per chiudere il cerchio, il film chiude la trilogia del Wolf Pack sottotono, pur regalando momenti preziosi allo spettatore disposto alla risata. Una Notte da Leoni 3 sarà una vera sorpresa per lo spettatore che lo andrà a vedere, se poi sarà una sorpresa bella o brutta, sarà lui a deciderlo!

Mark Ruffalo e Melanie Lauren fanno giochi di prestigio!

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Mark Ruffalo e Melanie Lauren fanno giochi di prestigio!

Mark Ruffalo now you see meEcco i protagonisti di Now You See Me – i maghi del crimine alle prese con trucchi di magia. Attenzione però non sono i personaggi, nel film, a prestarsi con l’aiuto di effetti speciali a trucchi magici, ma sono porprio loro, Mark Ruffalo e Melanie Laurent, a fare veri e propri trucchi di magia per la gioia (e la sorpresa) dei presenti.

Sono abbastanza bravi, che ne dite?

 

Il film Now You See Me – I maghi del crimine vede una squadra speciale dell’FBI scaraventata in un gioco tra gatto e topo contro “I Quattro Cavalieri”, un gruppo formato dai più grandi illusionisti del mondo. “I Quattro Cavalieri” metteranno a segno una serie di coraggiose rapine ai danni di potenti e corrotti uomini d’affari durante i loro spettacoli, regalando la refurtiva ai loro spettatori, giocando sempre d’anticipo rispetto alla legge.

Il thriller è diretto da Louis Leterrier con un cast stellare che comprende Morgan Freeman, Michael Caine, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Melanie Laurent e Isla Fisher.

Fonte: slashfilm

Brad Pitt combatte gli zombie di World War Z

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Brad Pitt combatte gli zombie di World War Z

World War Z sta per uscire nelle sale USA. In quelle italiane arriverà il prossimo 27 Giugno a una sola settimana di distanza dall’uscita americana. La Paramount crede parecchio in questo progetto, che viene pubblicizzato da oltre un anno, facendo venire l’acquolina a chi ama il genere, quando venne rilasciato, con una scelta pubblicitaria importante il primo teaser trailer durante il Superbowl di quest’anno.

Protagonista, Brad Pitt, alla sua seconda prova in un film di distruzione mondiale, dopo aver interpretato lo scienziato schizoide che diffonde il virus che distruggerà il genere umano in L’esercito delle 12 scimmie del 1995 diretto da Terry Gilliam. Anche in questo film c’è un virus di mezzo, pericoloso abbastanza poiché non distrugge ma trasforma gli umani in zombie. L’idea ecologista che poteva essere dietro al film di Gilliam, qui sembra quindi diventare metafora. Gli zombie, se si interpretano secondo la visione di Romero, sono le moltitudini che si comportano allo stesso modo, senza reagire, senza avere pensiero singolo.

In World War Z il virus che trasforma cervelli dotati di libero arbitrio può essere una qualsiasi delle “droghe” analogiche o tecnologiche che di questi tempi fanno agire moltitudini di persone tutte secondo un pattern preorganizzato e nel quale l’unica scelta è quella di aderire al costume comune.

La famiglia di Brad Pitt, gelosa del proprio libero arbitrio, si ritrova a dover fuggire dal virus e dagli zombie, che notoriamente, sono ghiotti di cervelli umani freschi e indipendenti. Tutto segue la traccia del romanzo di successo scritto nel 2006 da Max Brooks.

Il film ha avuto in questo ultimo anno e mezzo, cioè da quando è stata annunciata la produzione fino alla data di uscita, diverse vicissitudini. La sua uscita era stata fissata per lo scorso Marzo, poi posticipata per non essere in contemporanea con un altro protagonista di prima classe Tom Cruise in Jack Reacher, che avrebbe attratto più o meno lo stesso pubblico del film con Brad Pitt, sia per quanto riguarda i fan degli attori che per il fatto che ambedue sono tratti da opere letterarie con un certo seguito. Inizialmente il ruolo del protagonista era stato offerto a Ed Harris che ha dovuto rinunciare perchè stava lavorando ad altri progetti, la sceneggiatura è stata rimaneggiata a riprese quasi chiuse, e addirittura alcune riprese sono state aggiunte e finalizzate proprio a Maggio.

Dietro la macchina da presa è stato chiamato Marc Foster, che ha alle spalle un’esperienza con la saga per eccellenza, quella di 007-James Bond, di cui ha diretto Quantum of solace.

A dare una spinta definitiva all’uscita del film, spostando l’asticella verso l’evento è la realizzazione dal parte dei MUSE di una delle canzoni che accompagnano il film. Per l’anteprima mondiale che avverrà il prossimo 2 Giugno a Londra, il gruppo vincitore di due Grammy Awards, farà una performance presso la Horse Guards Parade Ground in St James’ Park. Incredibilmente non sarà un evento accessibili solo ai soliti pochi eletti, ma a tutti visto che ci sono biglietti che saranno in vendita dal 28 Maggio.

La creazione dell’hype intorno a qualsiasi evento è sempre un po’ sospetta, potremmo confermarlo o felicemente avere torto a partire dal prossimo 27 Giugno.

 

Box Office USA del 27 Maggio 2013

Box Office USA del 27 Maggio 2013

Fast & Furious 6-clipL’uscita in contemporanea mondiale ha di certo giovato agli incassi di Fast & Furious 6, primo al box office sia in USA che in Italia, con una differenza marginale: nelle sale statunitensi il totale è di 122 milioni di dollari. Stacca anche l’altra interessante nuova uscita della settimana, il molto atteso terzo episodi di The hangover, che di milioni ne incassa quasi la metà: 62. Il terzo posto è occupato da  Into darkness, realizzato da J.J. Abrams, che aggiunge altri 48 milioni al suo incasso totale che raggiunge così quota 157. La quarta posizione è occupata da Epic, nuova produzione di casa Dreamworks, che incassa 44 milioni. La metà della classifica è di Iron man 3, che dopo un mese di classifica ha raccolto ben 373 milioni di dollari, di cui 24 incassati questa settimana. In sesta posizione troviamo invece The great Gatsby, riproposizione del classico di Fitzgerald con fuochi d’artificio e molto green screen fatto da Baz Luhrmann, che incassa 17 milioni di dollari questa settimana, per un totale di 118. Il settimo posto è di Mud, action con Matthew McConaughey diretto da James Gray che incassa 2 milioni e mezzo portando il suo totale a 15. The Croods, ormai da due mesi e mezzo in sala e in classifica, resistono ancora, con un incasso settimanale di 1 milione e uno totale di 180 milioni, che garantiscono al film l’ottavo posto in classifica. La nona posizione è occupata da 42 che incassa un milione per un totale di 91 e chiude la classifica Oblivion, anche lui con un incasso settimanale di 1 solo milione di dollari che porta il totale a 87.

La prossima settimana usciranno: After Earth, atteso nuovo film di M.Night Shyamalan, The kings of summer film indipendente che ricorda, leggendo la trama, lo spirito di Into the wild Now you see me, crime film con un cast notevole ma di cui per ora si è parlato molto soprattutto per Morgan Freeman che si è addormentato durante una delle interviste promozionali.

Star Wars Episodio V: L’Impero colpisce ancora, recensione del film di Irvin Kershner

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Star Wars Episodio V: L’Impero colpisce ancora è il film del 1980 diretto da Irvin Kershner e con protagonisti nel cast Harrison Ford, Carrie Fisher e Billy Dee Williams, Alec Guinness; Peter Mayhew; David Prowse; Denis Lawson; Elaine Baker. Sono trascorsi tre anni dalla battaglia di Yavin 4 e le forze dell’Alleanza Ribelle capeggiate dalla principessa Leila, da Luke Skywalker e da Ian Solo sono costrette a rifugiarsi sul gelido pianeta Hoth per sfuggire alla persecuzione da parte delle armate imperiali. Queste, ancora una volta guidate dal perfido Darth Vader, sono decise a stroncare una volta per tutte i focolai di ribellione, soprattutto dopo la distruzione della Morte Nera. Pur di catturare i suoi nemici, Fener ha inviato ai più remoti confini dello spazio dei droidi-sonda, con l’intento di scovare il nascondiglio ribelle, prendendo al proprio servizio un drappello di cacciatori di taglie desiderosi soprattutto di catturare Ian, sul quale il potente gangster Jabba the Hutt ha posto una taglia.

Star Wars Episodio V: L’Impero colpisce ancora, l’analisi

Se con Una nuova speranza abbiamo gridato al capolavoro, Star Wars Episodio V: L’Impero colpisce ancora , episodio 5 della trilogia classica di Star Wars, non è certamente da meno. Il film, che arriva nelle sale cinematografiche solo nel 1980, convince sia critica che pubblico; non è un semplice sequel di un film di successo, ma è una pellicola che vive di luce propria e supera in grazia e  bellezza il precedente capitolo. George Lucas colpisce ancora! Anche se essenzialmente i primi quindici minuti del film non sono travolgenti come ci aspettiamo, Star Wars Episodio V: L’Impero colpisce ancora  non delude comunque le aspettative. Il film infatti si presenta come il capitolo più intimista e riflessivo di tutta la trilogia classica.

Dopo il successo di Star Wars, George Lucas può raccontare le avventure di Luke, Leila e Ian senza impedimenti ma soprattutto senza il timore di non poter terminare il film e con un budget molto più sostanzioso. Lo si vede soprattutto dagli effetti speciali e dalle scenografie che risultano essere avanzate e più accurate. Stavolta il regista si relega a sceneggiatore e lascia il timone della regia al buon Irvin Kershner, preferendo occuparsi della produzione. Ciononostante la sua l’influenza nel film è ben presente. Il cambio di regia serve solo a tenerlo più libero da troppe responsabilità, ma l’universo rimane suo.

Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora

Tante le novità all’interno del plot e soprattutto tanti sono i nuovi personaggi. Lucas quindi evita le ripetizioni dei sequel, procedendo col suo racconto e finisce per realizzare un episodio superiore al suo predecessore. Il personaggio rivelazione del film è nientemeno che Yoda, un saggio e vecchio mentore che procede l’addestramento di Luke, una piccola creatura verdastra dall’aria del tutto inoffensiva eppure potente, perché potente è il suo alleato: la Forza.

“Guerra nessuno fa grande” tra le sue prime parole. Come Luke, anche noi abbiamo tanto da apprendere da Yoda. Quella di Lucas è una riflessione sulle paure dell’uomo e sulle sue conseguenze, sulla rabbia e sull’odio che conducono solo a scelte oscure. Emblematica la scena in cui Luke si ritrova in una grotta a combattere contro un Darth Vader immaginario. Come se non bastasse, Lucas accentua anche la parte romantica, sviluppando il rapporto antipatia-seduzione tra Leila ed Ian Solo. Azzeccato anche il personaggio di Lando Calrissian, simpatica “canaglia”, affabile ma ambiguo, presto in conflitto con la propria coscienza. Ben approfondito anche Darth Vader: se nel precedente episodio era un cattivo assolutistico e completamente spietato, qui non solo si intravede una testa menomata dietro la maschera, ma si incomincia a capire qualcosa del suo passato per niente scontato.

Darth Vader infatti è un angelo caduto, un uomo che un tempo sapeva anche amare. Due rivelazione shock concludono questo lungometraggio che a distanza di anni, continua a regalare emozioni:  una riguarda Vader e Luke, che essenzialmente risulta essere uno dei colpi di scena più belli e stupefacenti di tutti i tempi. “Ti amo” dice Leila in lacrime, “Lo so” risponde sornione Ian Solo prima di finire ibernato, lasciandoci col fiato sospeso. Luke riesce a fuggire dalle grinfie di Vader privo però di una mano e con un consistente risentimento verso Obi One Kenobi, ed infine insieme a Leila contempla malinconicamente il Millennium Falcon che si allontana nello spazio con davanti un futuro del tutto incerto. Splendido episodio, le cui atmosfere romantiche, epiche, a tratti fiabesche, dense di sentimenti e di tematiche suggestive ci lasciano incantati. Meraviglioso. Fulgido. Il più bello della trilogia.

Box Office ITA del 27 maggio 2013

Box Office ITA del 27 maggio 2013

Fast & Furious 6 sbanca al box office italiano, seguito dal buon debutto de La Grande Bellezza. Dietro Il Grande Gatsby, quasi nessuna new entry.

Andrew Garfield e Paul Giamatti sul set di The Amazing Spiderman 2

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Ecco alcune foto di  e Paul Giamatti sul set di The Amazing Spiderman 2 mentre sono alle prese con una scena che sembra molto interessante. Mentre Rhino sembra particolarmente arrabbiato, Spidy chiacchiera e gioca amabilmente con una sua versione in miniatura, presenza che incuriosisce non poco riguardo alla trama del film.

Ecco le immagini e la nostra gallery del film:

 

Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  in Electro, ​​ nei panni di Mary Jane Watson,  come Harry Osborn e infine il villain Paul Giamatti. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spiderman 2.

Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

Ecco anche la trama del film: In The Amazing Spiderman 2, per Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di  proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.

Fonte: Fan Girl

John Williams su Star Wars Episodio VII

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john williamsEra nell’aria dal primo momento in cui è stato ufficializzato un nuovo film della saga di Star Wars, eppure solo adesso arriva la conferma ufficiale: John Williams si occuperà della colonna sonora dell’Episodio VII diretto da J.J. Abrams.

E’ lo stesso compositore a parlarne, dicendo che “naturalmente” è stato contattato dalla produzione e che è felicissimo di lavorare con Abrams che sembra eccitatissimo all’idea di lavorare ad un film di Star Wars (e chi non lo sarebbe!). Williams scherza anche sul fatto che a suo confronto, il regista è un ragazzino, e che quindi si sforzerà di stare al passo con lui.

John Williams parla anche di come può essere lavorare ad un film di fantascienza con le tecnologie moderne, spiegando che con i mezzi odierni si possono fare cose che 20 o 25 anni prima sarebbero state impensabili.

Tuttavia, proprio su questa affermazione ci sentiamo di soffermarci: non è forse vero che, proprio grazie a tutte le aggiunte in CGI nel restauro della prima Trilogia e ai personaggi digitali nella seconda Lucas è stato oggetto di violenti critiche da parte dei suoi fan?

Vedremo come se la caverà J.J. Abrams. Intanto festeggiamo il ritorno di John Williams nel franchise.

Vi ricordiamo che il primo film uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una sceneggiatura di Michael Arndt. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo il nostro speciale: Star Wars. La scheda del film: Star Wars: Episodio VII.

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