La Walt Disney Pictures porterà sugli schermi Alexander and the Terrible, Horrible, No Good, Very Bad Day, romanzo firmato

Nuove news sul quarto capitolo
della saga di Transformers diretta da Michael Bay. Secondo il sito
Mandy.com la lavorazione del film inizierà a Maggio del 2013 e
sembra proprio che il film questa
L’uscia del primo teaser trailer ufficiale di Iron Man 3 è annunciata per il 23 ottobre prossimo, tuttavia è uscito oggi un video che potremmo definire il teaser del teaser
Mark Millar, creatore dei fumetti di Wanted e Kick-Ass, è stato recentemente assunto dalla 20th Century Fox come consulente per la realizzazione dei film basati sui personaggi Marvel. Sembra ora che Millar abbia già cominciato a lavorare perchè ha appena comunicato che Sentinel farà parte del sequel di X-Men: first class, che si chiamerà X-Men: Days of Future Past (e possiamo solo immaginare con terrore come il titolo si trasformerà in italiano).
Millar ha infatti rivelato: “Matthew Vaughn (regista anche del primo film, ndr) sta per realizzare un grande film in stile sci-fi con X-Men: Days of Future Past, saranno gli X-Men che incontrano Terminator! Ci sono i robot, i viaggi nel tempo, i supereroi, tutto in un solo film”.
Nel fumetto X-Men: Days of Future Past, Kitty Pryde manda indietro nel tempo la sua mente alla se stessa di allora per avertire gli X-Men dell’assassinio del Senatore Robert Kelly, dopo il quale gli Stati Uniti verranno dominati da Sentinel e i mutanti vivranno in campi di concentramento. Le riprese del film cominceranno a gennaio 2013 e il film dovrebbe uscire negli USA il 18 luglio 2014.
Fonte:WP
Ecco alcuni scatti direttamente da Austin, Texas, da dove ci giungono ogni giorno nuove foto delle riprese del film di Terrence Malick che ancora non ha un titolo. Questa volta, invece delle solite due coppie, che fino ad ora abbiamo capito essere formate da Natalie Portman e Michael Fassbender da una parte e Ryan Gosling e Rooney Mara dall’altra, Terri ha mischiato le carte in tavola e ora vediamo impegnati sul set Portman e Gosling, mentre ci arrivano anche alcuni scatti fugaci di Cate Blanchett, anche lei coinvolta nel film con Christian Bale.
Intanto, dopo i lunghi anni che hanno visto aleggiare il più completo mistero intorno alla sua figura, Malick sta subendo questa iper esposizione mediatica che mai l’aveva investito fino ad ora. In effetti circolano più foto di lui negli ultimi mesi, che in tutti gli anni della sua vita.
Fonte foto: Just Jared
Dal regista e sceneggiatore Leos Crax, arriva Holy Motors, un viaggio in una notte di un attore che si trasforma in nove diversi personaggi attraversando diversi generi.
Arrivano dal sito Collider.com due nuovi poster per i film Warm Bodies (di cui vi mostriamo il teaser poster) e Vita di Pi, e un banner per l’atteso Cloud Atlas.
The Hollywood Reporter ha reso nota la possibilità che Stephen Colbert, comico e presentatore molto noto negli USA, possa partecipare ad uno dei film della prossima trilogia dedicata allo Hobbit di Peter Jackson.
Colbert è noto per amare molto il lavoro di Tolkien e soprattutto per parlare effettivamente l’elfico tolkieniano.
Che il regista possa sfruttare questa sua abilità per utilizzarlo in qualche modo in uno dei film?
Fonte: twitchfilm.com
L’attore e sceneggiatore Jason Segel è pronto ad imbarcarsi in un’altra impresa cinematografica che lo verrà coinvolto nella doppia veste di sceneggiatore e attore.
Da quando fece la sua rapida comparsa in X-Men Le Origini: Wolverine, il personaggio di Deadpool si è ritagliato uno spazio per un possibile spin off, progetto che è stato negli anni
Joaquin Phoenix è stato di recente intervistato da Interview riguardo al suo ultimo film, The Master.
La rivista ha suggerito che il film, e la sua interpretazione, potrebbero essere
Un po’ di giorni fa vi abbiamo detto che l’attrice Shailene Woodley (Paradiso Amaro) era in trattative per essere la nuova Mary Jane Watson e raccogliere il testimone di Kirsten Dunst. Ora sappiamo che la giovane attrice è definitivamente a bordo del progetto e che, se nel secondo Amazing Spiderman il suo sarà un piccolo ruolo, nel terzo film già pianificato della serie la sua diventerà una parte importante, dal momento che potrebber essere messa in gioco la famosa storia “La morte di Gwen Stacy”.
Intanto Andrew Garfield è sicuramente nel progetto, mentre per Emma Stone si stanno ultimando le fasi di accordi contrattuali che la dichiarano legata al progetto anche per questo secondo film.
The Amazing Spiderman 2 uscirà al cinema il 2 maggio 2014.
Fonte: worstpreviews
TheOneRing.net, via Badtaste, pubblica le scansioni delle carte da gioco de Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, altro ogetto di merchandise legato al film attesissimo
Tutti ne parlano, tutti ne scrivono, e tutti vorrebbero indossare i suoi panni, anche solo per un giorno. Si prepara finalmente ad arrivare nelle sale italiane Skyfall, la nuova avventura dell’agente 007 che si sarà sui nostri schermi il 31 ottobre. In questo 23simo episodio, accompagnato dal sottofondo musicale e dalla voce di Adele, vedremo un James Bond/Daniel Craig più introspettivo e tormentato del solito. L’agente sarà alle prese con una fuga di notizie che ha reso note su Internet le identità segrete degli agenti dell’MI6, il Secret Intelligence Service diretto da M, interpretata da Judi Dench. La donna incaricherà poi Bond di rintracciare Raoul Silva, un criminale con il quale ha una questione personale in sospeso. Bond dovrà così eseguire gli ordini della donna ma la fedeltà al suo capo verrà messa a dura prova quando scoprirà dei segreti scomodi del suo passato…
Il regista Sam Mendes ha recentemente dichiarato di essersi ispirato al Cavaliere Oscuro per questa nuova pellicola sull’agente di Sua Maestà, anche perché le atmosfere del film, oltre alla personalità della figura principale, sono molto più cupe e dark rispetto agli altri capitoli della saga. Mendes ha dichiarato di aver perso qualche tappa delle avventure dall’arrivo di Pierce Brosnan nei panni di James Bond e di non essere stato convinto, inizialmente, della scelta di Daniel Craig come nuovo protagonista. Solo dopo aver visto Casino Royale, infatti, convinto dalla grande interpretazione dell’attore, è stato invogliato a girare un capitolo della saga. Così è nato Skyfall che già la stampa estera considera uno dei migliori, se non il più convincente ritratto della storia dell’agente con licenza di uccidere.
Non solo le recensioni ma anche il business che sta crescendo intorno a questa pellicola è davvero impressionante: Daniel Craig/James Bond infatti, oltre al divertentissimo stacchetto con la Regina durante la cerimonia di presentazione delle Olimpiadi di Londra, è diventato il testimonial di profumi, bevande, cellulari e last but not least, la mitica Aston Martin DB5 che, insieme al vodka Martini è uno dei marchi di fabbrica dell’icona Bond. Un Bond che lo stesso regista ha descritto come «una combinazione di stanchezza, noia, depressione e difficoltà con quello che ha scelto di fare per vivere»… insieme a Craig troveremo un cast di grandissimi attori come Javier Bardem nei panni di Raoul Silva alias il cattivo del film, Ralph Fiennes nel ruolo di Mallory, un agente del governo e Judi Dench, per la settima volta, nella parte di M.
Che impressione ci darà questo Bond “annoiato” e addirittura “depresso”? Sicuramente anche l’ultimo Bruce Wayne/Batman è apparso più avvilito del solito… che supereroi e superuomini siano in via d’estinzione?
Sono state diffuse una nuova featurette e uno spot Tv del capitolo conclusivo del franchise di Twilight, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2. Lo spot Tvnon mostra nulla di nuovo, ma la featurette è interessante perchè mostra gli effetti actione il lavoro degli stuntman nel film.
Diretto da Bill Condon, il film vede nel cast Robert Pattinson, Kristen Stewart, Taylor Lautner, Mackenzie Foy, Peter Facinelli, Ashley Greene, Elizabeth Reaser, Kellan Lutz e Jackson Rathbone.
Ecco la featurette:e lo spot tv:
Ricordate il rassicurante e carismatico Jack Shepard di Lost? Dimenticate, perchè Matthew Fox ha deciso di dare un ritocchino alla sua immagine, e lo fa con Alex Cross
Scanners è il film del 1981 di David Cronenberg con protagonisti Jennifer O’Neil, Steven Lack, Lawrence Dane, Michael Ironside e Patrick McGoohan.
Gli ‘scanners’ sono persone dotate di potentissime facoltà mentali, che vanno dalla telepatia alla telecinesi, fino alla capacità di influenzare i comportamenti altrui o di intervenire ‘fisicamente’ sull’anatomia stessa dei corpi umani. Uno di questi, Cameron Vale, dopo un incidente provocato dall’uso dei suoi poteri, viene preso in cura dal dottor Paul Ruth.
Nel frattempo, nel corso di un esperimento pubblico di telepatia un altro scanner, Darryl Revok, provoca la spettacolare e terrificanete morte del suo ‘interlocutore’, facendogli esplodere la testa. Si scopre in seguito che lo stesso Revok è a capo di un gruppo di scanner che intendono utilizzare il loro potere per dominare il mondo, utilizzando un farmaco che, iniettato nelle donne incinte farà si che i nascituri siano a loro volta degli scanner.
Comincerà così una lotta contro il tempo in cui Vale, coadiuvato da un gruppo di scanner ‘buoni’ cercherà di ostacolare i piani di Revock, fino al classico duello finale in cui verrà svelato il loro vero legame, che li collega tra l’altro anche al dottor Ruth, scontro che si concluderà con un esito sorprendente.
Scanners è il primo, vero successo al botteghino di David Cronenberg, il film che lo fa uscire dalla ristretta cerchia degli appassionati del cinema ‘di genere’ per farlo diventare un regista di fama globale. Un film nel quale sono ben presenti tutte le tematiche che ne hanno caratterizzato la cinematografia, specie nei film più spiccatamente horror, a partire dall’ossessione per la ‘carne’, per le anatomie che si distorgono e trasformano, accompagnato dalla riflessione sugli sviluppi distorti della scienza, si tratti di medicina o evoluzione tecnologica.
A vederlo oggi, sembra quasi un antesignano dei film tanti film dedicati in tempi recenti ai mutanti della Marvel (anche se ovviamente i fumetti non c’entrano nulla), visti però con un’ottica molto più oscura, e quasi del tutto privi di ogni solarità supereroistica. Il film regala alcune sequenze rimaste impresse a fuoco nell’immaginario degli appassionati, a cominciare dalla testa che esplode a inizio film, fino al duello finale, ma quel tanto di ‘splatter’ presente è dosato con attenzione, senza alcuna concessione al ‘sangue facile’, e inserito più efficacemente nella cornice di una storia in cui il regista mantiene ben saldo il livello della tensione.
Il cast vede un attore
affermato, il ‘fuggitivo‘ Patrick
McGoohan, nel ruolo del dottor Ruth, affiancato al
protagonista, Stephen Lack, tornato poi
nell’anonimato e a Michael Ironside, per il quale invece il film
rappresentò una svolta, dando il via a una lunghissima carriera da
‘caratterista’, soprattutto in televisione, ma anche al cinema (lo
si è visto di recentemente in
X-Men: First Class); della partita è anche Jennifer
O’Neill, precedentemente vista in Sette note in nero di Fulci, ma
anche lei in seguito praticamente scomparsa dagli schermi.
Costato circa 3,5 milioni di dollari, Scanners ne raccoglierà oltre quattro volte tanto. Negli anni ’90 il film ha avuto vari sequel, ben poco memorabili e molto più giocati sul facile ‘effetto’ rispetto all’originale. Da qualche anno si parla di un remake, senza che però nulla di concreto sia stato al momento realizzato.
La timidezza di un adolescente e l’impulsività di una ragazza. Questo e molto di più è il nuovo film di Bernardo Bertolucci, Io e Te, che prende in esame l’universo difficile, elaborato e fantastico di due giovani ragazzi, Lorenzo e Olivia.
L’incipit di Io e Te nasce con la decisione del giovane adolescente di rinchiudersi per una settimana nella sua cantina, all’insaputa dei genitori, per trascorrere nel suo mondo, la presunta settimana bianca. E’ lì per caso che arriva Olivia, avvolta in un pelliccione lungo e nero, alla ricerca dei suoi pochi ricordi d’infanzia. L’incontro sarà inaspettato, ma soprattutto darà origine a una convivenza difficile, complicata ma importante che guiderà i due alla giusta interpretazione del mondo e ad una nuova prospettiva di vita. Rinchiusi in uno spazio polveroso, avvolto dal fascino di una vita passata e già appassita, Lorenzo e Olivia trascorrono del tempo assieme, lui in attesa che passino i 7 giorni per ritornare nella sua stanza, lei in attesa di riprendere possesso del suo corpo e della sua psiche.
Con l’unione di due caratteri così forti e talmente diversi in uno spazio limitato, in convivenza coatta, Bernardo Bertolucci porta sì agli estremi del possibile il vissuto ma anche ad una moderazione degli atteggiamenti infantili ed irrazionali che Lorenzo soleva manifestare in precedenza. La presenza di una personalità più forte e con problemi più acuti autoresponsabilizza il giovane adolescente e tranquillizza la relazione fra i due.
Bernardo Bertolucci imprime la sua traccia profonda nella trasposizione di questo film, comunicando la parte più intima dei personaggi nel loro distaccamento dal reale. Come in Ballo da Sola, anche qui le scene musicali sono di cruciale importanza, Lorenzo, quando ascolta la sua musica, si astrae dal presente per rifugiarsi nei meandri della sua fantasia ovvero della sua realtà. Allo stesso modo Olivia si lascia trascinare da note che, in qualche modo, rappresentano la sua condizione reale e le permettono metabolizzare meglio il presente per poter credere in una svolta concreta nella sua vita.
Via capelli lunghi e barbone che ha in Argo, oggi Ben Affleck a Roma si è presentato in forma smagliante, con il suo mento prominente in bella vista, e dispostissimo a parlare di tutto e di più relativamente al suo ultimo, bellissimo, film. Straordinariamente esaustivo e loquace, ai limiti del logorroico, Ben Affleck ha spiegato di sentire una doppia responsabilità, avendo scelto di dirigere un film tratto da una storia vera: “La prima è quella di realizzare il miglior film possibile per il tuo pubblico, di cercare di soddisfarlo emozionalmente e dal punto di vista spettacolare; la seconda è quella di rispettare il cuore della verità e della storia che racconti. È un gioco d’equilibrio, molto complesso. In Argo, rispetto ai fatti, ho aggiunto un po’ di action nel terzo atto, ma in generale i miei peccati rispetto alla verità sono di omissione: c’era così tanto materiale da bastare per una serie di dieci ore, ho dovuto togliere tanti dettagli.”
-Come ha scelto gli attori? La maggior parte di loro viene dalla Tv.
“E’ vero. Adesso se si fanno film drammatici davvero buoni vanno in tv e così se si vuole fare cinema bisogna scegliere gli attori migliori che possono interpretare i ruoli. Ma non ho scelto gli attori solo perché venivano dalla tv, questo è chiaro. Avevo in ufficio delle foto delle persone vere coinvolte nei fatti, e naturalmente se un attore ci somigliava tanto era un di più ma non era l’unico criterio. Ad esempio John Goodman che interpreta il truccatore John Chambers è molto somigliante!”
-Qualcuno ha detto, all’epoca dei fatti, che la crisi degli ostaggi contribuì ad affossare l’amministrazione Carter…
“Non sono un esperto di politica ma è chiaro che la crisi degli ostaggi ha segnato la fine dell’amministrazione Carter da un lato e l’inizio delle tensioni con l’Iran che viviamo ancora oggi dall’altro. Io però non volevo che il mio film fosse esplicitamente politico, volevo solo rievocare degli eventi, magari, appunto, facendo dei paralleli con la storia di oggi. Volevo essere integro. E volevo anche omaggiare delle persone, come Tony Mendez, che hanno fatto dei sacrifici nella loro vita e nel loro privato per il bene del nostro paese.” “Ho voluto inserire nel finale la voice over di Carter perché aveva un grande valore evocativo, sottolineava che si è trattato di una storia vera”.
-Com’è stato collaborare con George Clooney che compare trai produttori?
“Lui ama il cinema intelligente, e mi ha aiutato molto a ritrovare lo stile sporco, o la staticità studiata dei film anni ‘70: è bello avere qualcuno che i film li fa e li gira, come produttore, perché comprende sempre esattamente la situazione e i problemi che puoi trovarti di fronte sul set.”
-Nel film il personaggio di Goodman dice che “Anche un macaco potrebbe fare il regista”, ci sono molti macachi ad Hollywood?
“Se è vero che forse ci sono tra le colline dei registi che sono dei macachi, tra cui forse anche il sottoscritto, non dirò certo che è vero che Hollywood è popolata da solo pigri e da cialtroni: non potrei mai tornare a casa. Ci sono però delle verità nei dialoghi sul cinema e su Hollywood nel film, dialoghi che rispecchiano la competitività e la spietatezza di quel posto. Poi, come racconto nel film, sia la gente di Hollywood che quella del mondo dello spionaggio compiono in fondo operazioni simili: cercano entrambe di creare un mondo che non esiste, di vedere una bugia. Uno lo fa per arte, uno per altre ragioni.”
Con Argo arrivato alla sua terza regia, Ben Affleck si conferma un ottimo narratore, capace di condurre per mano lo spettatore su un territorio accidentato e pericoloso, facendolo entrare in sintonia con la storia di un uomo coraggioso, di un’operazione segreta sospesa tra la vita e la morte, di sei “ospiti” che hanno riposto le loro speranze in uno sconosciuto.
In Argo nel 4 novembre 1979, mentre la rivoluzione iraniana raggiungeva l’apice, un gruppo di militanti entra nell’Ambasciata USA a Tehran e porta via 52 ostaggi. In mezzo al caos, sei americani riescono a fuggire e si rifugiano a casa dell’Ambasciatore del Canada. Ben sapendo che si tratta solo di questione di tempo prima che i sei vangano rintracciati e molto probabilmente uccisi, Tony Mendez, un agente della CIA specialista in azioni di esfiltrazione, mette in piedi un piano rischioso per farli scappare dal paese. Un piano così inverosimile che potrebbe accadere solo nei film.
La storia di Argo è tratta da un avvenimento realmente accaduto, e reso noto solo nel 1997, quando il Presidente Clinton ha declassificato l’operazione segreta che ha portato alla liberazione dei sei americani fuggiti dall’ambasciata occupata e rifugiatisi presso l’ambasciatore canadese. Una storia così straordinaria che ha dell’incredibile, e forse proprio per questo si presta particolarmente bene ad essere raccontata sul grande schermo.
Argo è un film abbastanza complesso, che si muove in tre luoghi differenti: l’Iran, i quartier generale della CIA e Hollywood, tanto diversi che anche la fotografia del film ne sottolinea le caratteristiche ambientali. Se le immagini ambientate in Iran sono sgranate e dai colori caldi, a Hollywood l’atmosfera è tersa e sgargiante, mentre negli uffici della CIA gli impiegati si muovono tra colori freddi e netti.
Fondato principalmente su un crescendo di tensione che nel finale diventa quasi palpabile, Argo si fa notare per una grande sceneggiatura, firmata da Chris Terrio, e da un assemble di attori decisamente in forma, su cui svettano in tutta la loro bravura John Goodman, Alan Arkin e il grande Bryan Cranston. Ben Affleck, anche interprete e produttore, conferma ancora una volta che il suo posto privilegiato in relazione alla macchina da presa è quello dietro, in cabina di regia, dove riesce a offrire emozione, tensione e sostanza, scegliendo sempre grandi storie e raccontandole sempre con grande cura e tanta dedizione all’opera.
Ecco alcune fto pubblicate dall’Hollywood Reporter che ritraggono Peter Jackson sul set de Lo Hobbit, alle prese con i fantastici effetti speciali, le famose prospettive forzate,