Arriva il 17 aprile in
sala 30 notti con il mio ex, la nuova collaborazione tra
Guido Chiesa e Colorado che per questa volta
lavora con PiperFilm che seguirà anche la distribuzione. Il film,
con protagonisti
Edoardo Leo e
Micaela Ramazzotti, racconta una storia di diversità e
stranezza, in cui bisogna imparare ad ascoltarsi e a starsi vicini
anche in situazioni che esulano dalle regole della società.
La storia è quella di
Terry, una donna con disturbi mentali che, dopo un periodo di
comunità deve reinserirsi nel tessuto sociale e per farlo chiede al
suo ex marito, Bruno, dal quale ha avuto una figlia, Emma, di
essere ospitata per 30 giorni per una sorta di esperienza ponte che
dovrebbe condurla nella sua nuova vita.
Nonostante il tema molto
serio, Guido Chiesa sceglie il linguaggio della
commedia, con una Ramazzotti a suo agio nei panni di Terry: “Ho
interpretato tante pazzerelle al cinema. In questo caso sono un
personaggio affamato di vita e di mondo”.
Secondo il regista, il
film racconta principalmente “una coppia distrutta. Si racconta
la difficoltà che tutti abbiamo di relazionarci con l’altro in ogni
ambito. Il nostro limite è che vorremmo che l’altro fosse come
siamo noi. In questa storia, invece, due persone che si vogliono
molto bene riescono poco per volta a dialogare mettendosi nei panni
l’uno dell’altro. Volevamo seguire il linguaggio della commedia,
con una protagonista che sembra svampita, ma dice la verità un po’
come Marilyn Monroe. D’altronde penso che il modo migliore per
parlare del disagio psicologico sia quello di ascoltare e ridere
insieme a queste persone. Proprio come fanno al teatro patologico
con spettacoli come Io sono un po’ matto… e tu?, nel quale tra
l’altro ha lavorato anche Edoardo Leo”.
“La cosa più
difficile dello stare insieme è trovare un punto di equilibrio
– interviene Leo – Tutti siamo stati amati da qualcuno con
il quale è stato difficile convivere. Il mio personaggio è
ingabbiato nelle regole di una presunta normalità e per questo con
il tempo si è intristito. La sua ex moglie invece infrange quelle
regole sociali.”
Per Micaela
Ramazzotti, la sua Terry è una mente brillante, pura e
onesta, “sente le voci interne e esterne e questo le genera una
grande confusione. Non bisogna avere paura della malattia mentale,
ma bisogna affrontarla e raccontarla. E Terry è una che ha fatto
coming out con la sua malattia. La mente umana è fatta di paure e
fragilità e se ne deve parlare.”
Completano il cast Gloria Harvey, Claudio Colica e Francesca
Valtorta, e la partecipazione di Beatrice Arnera, Andrea Pisani e Anna
Bonaiuto.
Nonostante siano stati raccontati in
tantissimi modi diversi, i vampiri rimangono sempre tra le creature
più spaventose e affascinanti che il cinema può offrire. Poche cose
fanno infatti paura quanto questi esseri tornati sulla terra per
succhiare letteralmente via la vita da quanti hanno la sfortuna di
divenire loro prede. Una delle poche cose che notoriamente possono
sconfiggere i vampiri è la luce del sole, ma cosa accade se anche
questa viene meno? È ciò che succede nel film horror del 2007
30 giorni di buio, diretto da
David Slade (che tornerà a dirigere vampiri con
The Twilight Saga: Eclipse) e prodotto dal leggendario
Sam Raimi.
Il film è tratto dall’omonima serie
a fumetti di Ben Templesmith e Steve
Niles, pubblicata nel 2002 dopo che i due non erano
riusciti a vendere la loro storia per il cinema. Grazie al successo
ottenuto, sul grande schermo il loro racconto vi è infine arrivato
comunque, riscuotendo anche un grande successo presso gli
appassionati del genere. Ciò ha portato ad un rinnovato interesse
nei confronti dei vampiri, nonché al proseguimento delle storie
scritte dai due autori. Del film, infatti, esiste anche un prequel
di 30 minuti intitolato Blood Trails, ambientato due
giorni prima degli avvenimenti del film.
Successivamente è stato realizzato
un sequel, intitolato Dark Days e basato sull’omonimo
seguito a fumetti. Un’ulteriore cortometraggio dedicato a tale
contesto è infine stato girato con il titolo di Dust to
Dust. Si tratta dunque di un universo narrativo che va ben
oltre il solo lungometraggio originale, e che ancora oggi attira
sempre nuovi appassionati. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
30 giorni di buio: la
trama del film
La vicenda si svolge nella città di
Barrow, in Alaska. Qui gli abitanti si preparano ora al classico
periodo dell’anno dove per ben trenta giorni non vedranno la luce
del sole, costretti a vivere di solo buio. Fortunatamente, ciò non
impedisce alla cittadina di disporre di diversi mezzi di
comunicazione, che le permettono di rimanere in contatto anche con
le vicine zone abitate. Qualcuno, tuttavia, inizia proprio a
sabotare tutto ciò, portando Barrow al più completo isolamento. Lo
sceriffo Eben Oleson ed il suo vice Billy
Kitka iniziano dunque ad indagare su tali misteriosi
eventi.
A dare loro una mano ci sarà, anche
se controvoglia, Stella Oleson, ex moglie di Eben
e rimasta bloccata lì a Barrow proprio in seguito agli strani
sabotaggi. Ben presto, i due tutori della legge e la donna si
trovano di fronte ad un orrore che va al di là della loro
immaginazione. La cittadina, ormai immersa nel buio più totale,
viene infatti invasa da un’orda di vampiri affamati, che sfruttano
l’assenza di luce per cibarsi senza ostacoli di tutti i presenti. A
guidare tali creature vi è Marlow, il più malvagio
tra i vampiri. Per poter sopravvivere a quei trenta giorni, Eben e
i superstiti dovranno escogitare quanto prima un valido piano.
30 giorni di buio: il cast
del film
Ad interpretare l’intrepido sceriffo
Eben Oleson, vi è l’attore
Josh Hartnett, celebre per film come Slevin –
Patto criminale e Black Dahlia. Attratto dalla storia
e dal suo personaggio, egli si allenò a lungo al fine di poter
eseguire personalmente quanti più stunt possibile, evitando di
farsi sostituire da controfigure. Accanto a lui, nei panni dell’ex
moglie Stella Oleson, vi è invece Melissa George,
celebre per la serie Alias, dove ha interpretato Lauren
Reed. Come il collega, anche lei ebbe modo di eseguire
personalmente molti dei suoi stunt, in particolare quelli alla
guida di auto. L’attore Manu Bennett è invece il
vice-sceriffo Billy Kitka.
Ad interpretare il malvagio vampiro
Marlow vi è invece il celebre attore Danny
Houston, il quale ha raccontato di aver a lungo desiderato
di poter recitare nei panni di una creatura simile. Lui e tutti gli
altri attori presenti nei panni dei vampiri, oltre a sottoporsi ad
ore di trucco, hanno dovuto imparare una speciale lingua, inventata
appositamente per questo film. L’attore Mark Boone
Junior è invece presente nei panni di Beau Brower, lo
spazzaneve della città. Elizabeth Hawthorne è
invece Lucy Ikos, mentre Mark Rendall è Jake
Oleson, fratello minore di Eben.
30 giorni di buio: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. 30 giorni di
buio è infatti disponibile nei cataloghi di
Infinity+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di giovedì 8 giugno alle
ore 21:15 sul canale Italia
2.
Ecco 30 attori meritevoli che non
hanno mai ricevuto una nomination agli Oscar: [nggallery
id=2435]
Si fa un gran parlare di
Leonardo DiCaprio e dei suoi Oscar mancati e
sembra una cosa molto importante per i fan dell’attore e per gli
internauti in generale. Il realtà già la nomination è un
riconoscimento e Leo ne ha guadagnate già 5. Altri illustri
colleghi sono andati oltre, come Glenn Close, con
sei nomination, e il compianto Peter O’Toole che,
con otto nomination, non ha mai vinto una statuetta. Quest’anno
probabilmente DiCaprio vincerà il suo agognato Oscar, ma per un Leo
che vince ci sono tanti attori meritevoli che invece non sono mai
stati considerati dall’Academy e non sono mai stati nominati.
Quella della commedia romantica di
carattere fantasy è un tipo di film particolarmente popolare nel
cinema statunitense. Titoli come Ghost Town e Se solo
fosse vero sono solo due tra i più recenti e apprezzati tra
questi. Un altro film particolarmente noto che gioca tra la
commedia e gli elementi fantastici è 30 anni in 1
secondo, scritto da Cathy Yuspa e
Josh Goldsmith e diretto da Gary
Winick, quest’ultimo autore di altre apprezzate commedie
come La tela di Carlotta e Bride Wars – La mia
migliore nemica. Questo uscito nel 2004, però, è stato il suo
primo film ad alto budget.
All’interno di questa, in
particolare, si gioca sul concetto di viaggio nel tempo, come anche
sulla fantastica possibilità di svegliarsi e ritrovarsi con un’età
diversa dalla propria. A partire da qui si costruisce dunque una
vicenda che porta a riflettere sui tempi di ogni età, su come
ognuna di queste abbia i propri pro, contro, le proprie regole e i
propri limiti. Allo stesso tempo, 30 anni in 1 secondo si
svela essere un film capace di far riflettere sul proprio posto nel
mondo, spingendo ad essere la miglior versione di sé senza il
bisogno di trucchi speciali.
Acclamato da critica e pubblico,
30 anni in 1 secondo si affermò come un grandissimo
successo, sfiorando i cento milioni di guadagno mondiale. Questo
contribuì a consolidare la carriera dei suoi protagonisti, oggi
particolarmente noti e qui distintisi per le loro capacità comiche.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
30 anni in 1 secondo: la trama del
film
Protagonista del film è
Jenna Rink, una timida tredicenne alle prese con i
più tipici drammi dell’adolescenza. In particolare, ad affliggere
la ragazza vi è il fatto di non far parte del “Sestetto”, il gruppo
delle ragazze più popolari della scuola, capitanato da Lucy
Wyman, come anche l’amore non corrisposto per
Chris Grandy. L’unica persona su cui Jenna può
contare sembra essere il suo migliore amico Matt
Flamhaff, il quale però nutre una cotta segreta proprio
per lei. Più scontenta che mai, Jenna sta però per vedere la sua
vita stravolta da un evento inaspettato. Il giorno del suo
tredicesimo compleanno, infatti, Jenna subisce una profonda
umiliazione da parte di Lucy e delle sue amiche.
Ormai esasperata, la festeggiata si
trova così a desiderare di non avere più 13 anni. Come per magia,
il mattino dopo Jenna si risveglia nel corpo di una bellissima
trentenne, con tutti i pregi del caso. Oltre a lei, infatti, tutto
il suo mondo sembra aver compiuto un salto in avanti di anni. Jenna
è ora caporedattrice di una stimata rivista, Lucy è la sua migliore
amica e il suo fidanzato Alex è un atleta sportivo
particolarmente famoso. Ben presto, però, i problemi inizieranno a
sorgere più di prima e Jenna dovrà trovare il modo di tornare alla
sua vita di prima, che a confronto non sembrava così male.
30 anni in 1 secondo: il cast del
film
Per il ruolo della protagonista
Jenna Rink, la prima scelta dei produttori è stata l’attrice
Jennifer Garner,
diventata celebre in quegli anni per aver interpretato l’agente
della CIA Sydney Bristow nella serie Alias. Per prepararsi
al ruolo, di una trentenne con una mentalità da tredicenne,
l’attrice ha speso diverso tempo in compagnia di vere adolescenti.
Così facendo ha potuto ricordarsi come ci si comporta e si pensa a
quell’età. Ad interpretare Jenna a tredici anni, vi è la giovane
Christa B. Allen. La Garner fu particolarmente
felice della sua scelta, poiché le ricordava di lei alla sua
età.
Ad interpretare il migliore amico di
Jenna, Matt Flamhaff, vi è l’attore Mark Ruffalo, oggi
particolarmente noto per il ruolo di Hulk nel Marvel Cinematic Universe. A lui,
il regista ha dato libertà di interpretazione, lasciandogli così
esprimere la sua vena comica. Ad interpretare Matt da adolescente
vi è invece Sean Marquette. Judy
Greer è invece Lucy Wyman, mentre Alexandra
Kyle è Lucy a 13 anni. Sono poi presenti Alex
Black nei panni di Chris Grandy e Samuel
Ball in quelli di Alex Carlson. Andy Serkis, il mago
della motion capture è il capo editore di Jenna, Richard Kneeland.
Nel film, infine, compare anche la oggi premio Oscar
Brie Larson, nei panni
di una delle ragazze del sestetto.
30 anni in 1 secondo: il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. 30 anni in 1
secondo è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di martedì 22 giugno alle
ore 21:10 sul canale Paramount
Channel.
Al cinema dal 21 agosto con Plaion
Pictures, 30 anni di meno racconta la storia di
Maurizio, un attore e poeta gay che dopo un malore viene ricoverato
in una stanza di ospedale insieme al vedovo cardiopatico siciliano
Marco e all'”erotomane omofobo” (come lo definisce Maurizio) romano
Diego. I tre vivranno un’avventura ai confini della realtà. In
occasione della presentazione del film, abbiamo intervistato
Claudio Colica, Paola Pessot e Claudio Casisa.
30 anni di meno, l’intervista
Camaleo presenta
30 anni (di meno), diretto da Mauro Graiani, con
Massimo Ghini, Nino Frassica, Antonio Catania, Claudio Gregori
(Greg),
Claudio Colica,
Claudio Casisa, Leonardo Ghini e Giulia Elettra Gorietti. Nel cast
anche Fabrizio Nardi e Milena Miconi.
Prodotta da
Camaleo, società di produzione cinematografica e distribuita
prossimamente al cinema da Plaion Pictures, 30 anni
(di meno) è una crazy comedy in cui 3 sessantenni
ricoverati in una clinica (Ghini, Greg e Catania) condividono una
inaspettata esperienza: grazie ad una pillola, acquistata online su
un sito cinese per favorire le prestazioni sessuali, si ritrovano
improvvisamente più giovani di trent’anni (Ghini Jr, Colica e
Casisa) e ne approfittano, sulle prime per fare tutto ciò che alla
loro età gli è fisicamente precluso, in seguito cercando di
utilizzare questo “superpotere” per aggiustare oggi, i torti e gli
errori di ieri. Una seconda occasione da cogliere al volo, peccato
che l’effetto della misteriosa pillola va e viene e i tre
neo-trentenni saranno costretti a scappare dalla clinica per
evitare di spiegare l’inspiegabile.
30 anni di
meno è una commedia scatenata e brillante, una commedia in
stile “Smetto quando voglio incontra Una notte da
leoni” e le risate saranno assicurate: i protagonisti hanno la
possibilità di sperimentare un desiderio comune a tutti, quello di
vivere una nuova giovinezza, non tanto per tornare indietro nel
tempo, ma per affrontare il presente con l’energia e la
spensieratezza che si perde invecchiando.
“Venimmo, vedemmo, e lo
inculammo“. Sono passati 30 anni da quando il Professor
Peter Venkman (Bill Murray) pronunciò la prima
volta la proverbiale battuta, e da allora moltissime altre volte lo
abbiamo sentito pronunciare la frase, insieme a tutte le altre
celebri citazioni del primo straordinario
Ghostbusters.
Adesso, peril 30esimo anniversario
del film, uscito in USA il 4 giugno del 1984, è stato diffuso un
trailer speciale che vi mostriamo di seguito.
Diretto da Ivan
Reitman con Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold
Ramis, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Annie Potts e Rick
Moranis, il filmha avuto un sequel e da anni si parla di
un Ghostbusters 3 che forse, la triste morte di Ramis ha per sempre
bloccato.
La casa di produzione
Camaleo è lieta di annunciare che sono da poco iniziate le
riprese nel Lazio del film 30 anni (di meno), diretto
da Mauro Graiani, con Massimo Ghini, Nino Frassica Antonio Catania,
Claudio Gregori (Greg),
Claudio Colica,
Claudio Casisa, Leonardo Ghini e Giulia Elettra Gorietti. Nel cast
anche Fabrizio Nardi e Milena Miconi.
Prodotta da
Camaleo, società di produzione cinematografica e distribuita
prossimamente al cinema da Plaion Pictures, 30 anni
(di meno) è una crazy comedy in cui 3 sessantenni
ricoverati in una clinica (Ghini, Greg e Catania) condividono una
inaspettata esperienza: grazie ad una pillola, acquistata online su
un sito cinese per favorire le prestazioni sessuali, si ritrovano
improvvisamente più giovani di trent’anni (Ghini Jr, Colica e
Casisa) e ne approfittano, sulle prime per fare tutto ciò che alla
loro età gli è fisicamente precluso, in seguito cercando di
utilizzare questo “superpotere” per aggiustare oggi, i torti e gli
errori di ieri. Una seconda occasione da cogliere al volo, peccato
che l’effetto della misteriosa pillola va e viene e i tre
neo-trentenni saranno costretti a scappare dalla clinica per
evitare di spiegare l’inspiegabile.
30 anni di
meno è una commedia scatenata e brillante, una commedia in
stile “Smetto quando voglio incontra Una notte da
leoni” e le risate saranno assicurate: i protagonisti hanno la
possibilità di sperimentare un desiderio comune a tutti, quello di
vivere una nuova giovinezza, non tanto per tornare indietro nel
tempo, ma per affrontare il presente con l’energia e la
spensieratezza che si perde invecchiando.
Per la gioia di tutti i fan che
attendono con impazienza l’uscita di “Twilight Saga: Breaking Dawn
– parte 1” sono stati diffusi dalla Summit 3 nuovissimi spot tv e
una nuova immagine per pubblicizzare il lancio del film diretto da
Bill Condon.
Gli spot di breve durata contengono
alcune interessanti scene inedite, come la comparsa di Aro dei
Volturi(nuovamente interpretato da Michael Sheen) e alcune sequenze
della luna di miele, rovinata dalla scoperta della gravidanza di
Bella e dalle devastanti conseguenze fisiche per quest’ultima.
Ultimo capitolo della fortunata
serie di romanzi creata da Stephenie Meyer, “The Twilight Saga:
Breaking Dawn” uscirà nei cinema italiani il 16 novembre.
Tornano al cinema
completamente rimasterizzati 3 Grandi Capolavori Disney: la Bella e la Bestia in 3D, per la prima
volta, La carica dei 101, nella nuova versione digitale in 2D e
Cenerentola rimasterizzata in 2D!
3 Generations Una Famiglia
Quasi Perfetta è stato presentato all’undicesima edizione
della Festa del Cinema di
Roma nella sezione Alice nella Città e arriverà nelle
sale italiane il 24 novembre.
Dopo aver incantato la critica e il
pubblico non solo con la sua bellezza ma anche con la sua bravura
nel recente The Neon
Demon, la giovanissima ma già talentuosa Elle Fanning sembra intenzionata a voler
essere presa davvero sul serio come attrice.
Ecco perchè, archiviata
l’esperienza ipnotica e delirante con Nicolas Winding
Refn, la sorella minore di Dakota si cimenta con un
ruolo decisamente complesso e maturo che – almeno apparentemente –
affronta con innocente disinvoltura.
Stiamo parlando di 3
Generations Una Famiglia Quasi Perfetta, quarto film della
regista britannica Gaby Dellal, in cui la Fanning
veste i panni di Ray, una ragazza che desidera ardentemente
diventare un ragazzo. Aiutata dalla madre single e dalla nonna
lesbica, Ray lotterà con tutte le sue forze per liberarsi di un
corpo che non sente suo e diventare finalmente chi ha sempre voluto
essere. Prima però dovrà rintracciare il padre biologico per
ottenere il consenso legale per il definitivo cambiamento.
3 Generations, il film con Elle
Fanning
C’è sempre il rischio di risultare
anacronistici e/o altisonanti quando si affronta un tema così
delicato e per molti ancora tabù come quello del cambio di sesso e
dell’affermazione della propria identità sessuale. Il pregio del
lavoro della Dellal (autrice anche della sceneggiatura) sta
nell’aver costruito un film che tenta di approcciarsi ad una
materia di così grande risonanza quasi in punta di piedi,
scegliendo la strada della leggerezza e dell’irriverenza per
raccontare le difficoltà di un percorso di crescita, accettazione e
maturazione che non riguardano in maniera esclusiva il/la
protagonista, ma che coinvolgono direttamente anche le persone a
lui/lei più care.
È però in questa indagine
sull’identità e sui rapporti familiari, su come le nostre scelte
possano influenzare inevitabilmente la vita di chi ci circonda e ci
ama, che non tardano a palesarsi difetti di regia (troppo
impersonale, ispirata più dai contesti che dai personaggi) e
sfortunatamente anche di scrittura, alla costante ricerca di un
equilibrio tra tono comico e drammatico che sembra funzionare in
alcune situazioni ma fallire drasticamente in altre.
Sulle spalle delle tre leading
ladies sembra dunque gravare tutto il lavoro più grosso,
specie quando si tenta di far scorrere la narrazione mescolando i
loro differenti punti di vista: quello di Ray, che lotta per
cercare di non essere più “l’eccezione”; quello dell’esuberante e
bizzarra nonna lesbica Dolly (interpretata da Susan
Sarandon), che fatica a comprendere e accettare i
bisogni della nipote; ancora, quello dell’irrequieta madre Maggie
(Naomi
Watts), che si trova a dover convivere con una figlia
che non riconosce più ma che cerca in tutto i modi di rendere
felice.
Il risultato è un film che si
lascia guardare soprattutto grazie alle buone interpretazioni delle
sue protagoniste, ma che a conti fatti appare davvero poco
omogeneo, sprecando più di un’occasione per parlare in maniera
approfondita di un argomento che andrebbe trattato con maggiore
consapevolezza.
Alice nella città,
la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma
dedicata alle giovani generazioni, dà alcune prime anticipazioni
sull’edizione 2016.
Giunta alla sua quattordicesima
edizione, Alice nella città, si svolgerà dal 13 al 23
ottobre 2016 tra Casa Alice, gli spazi dell’Auditorium
Parco della Musica e i cinema della città, dove saranno presentati
i film del concorso Young/Adult, gli eventi
speciali e le Masterclass. Ad affiancare questi eventi, come lo
scorso anno, ci saranno i film del programma
Alice/Panorama. Le opere proposte nel Panorama,
seppur raccontando il mondo delle giovani generazioni, affrontano i
temi dell’adolescenza e della giovinezza con un linguaggio più
adulto.
Il primo film di Alice nella città a essere annunciato
è 3 Generations – essere se stessi per essere
felici, diretto dalla regista londinese Gaby
Dellal. Il film può contare su un cast d’eccezione
composto da Naomi Watts, Elle Fanning e Susan Sarandon. “3
Generations – essere se stessi per essere
felici” racconta la storia di Ray, un’adolescente alle
prese con la decisione più importante della sua vita: cambiare
sesso per diventare un ragazzo. Ma una scelta del genere non si
affronta da soli: sua madre (Watts)
e sua nonna (Sarandon) le staranno accanto come possono,
ognuna a suo modo. Inizia così un confronto generazionale che
metterà in discussione le loro certezze sulla vita. Il film
arriva per la prima volta in Italia in concorso ad Alice nella
città, e verrà distribuito in autunno da Videa.
Si rinnova, in questa XIV
edizione, la collaborazione con Taodue. Torna il
Premio Camera d’Oro Taodue che assieme a
Camilla Nesbitt sarà attribuito alla miglior opera prima o seconda
presentata nel programma di Alice nella città (sia nel
concorsoYoung/Adult sia in
Alice/Panorama) da una giuria specializzata che
designerà il vincitore e assegnerà il premio a fine manifestazione.
“Taodue con questo premio continua a sostenere
concretamente il cinema e in particolare i talenti
emergenti” dichiara Camilla Nesbitt, amministratore
delegato di Taodue “nella convinzione che, come ha
dimostrato l’ultima stagione cinematografica, ci sia un fermento e
una creatività tra i giovani che ha solo bisogno di fiducia e di
possibilità concrete per emergere. Noi abbiamo sempre lavorato
credendo nei giovani, perché solo attraverso uno scouting continuo
e guidato dalla ricerca del talento, crediamo sia possibile dare un
futuro al cinema, in un contesto difficile come quello
attuale”.
Alice nella
città ha sposato per la prossima edizione il progetto
Nature is Speaking promosso
dall’Associazione ambientalista americana Conservation
International, che ha realizzato una serie di 12 suggestivi
cortometraggi dove protagonista è la natura stessa, con i suoi
colori, i suoni, le forme e le atmosfere.
“La natura non ha bisogno dell’uomo,
mentre l’uomo ha bisogno della natura”. A dare voce agli elementi
sono stati scelti alcuni tra gli attori di spicco di Hollywood come
Robert Redford, Harrison Ford, Penelope Cruz, Reese Whiterspoon e
Lupita Nyong. Per l’edizione italiana, Alice nella Città – grazie
al supporto e al coordinamento di Officine Artistiche – ha
raccolto l’adesione di molti protagonisti del cinema italiano che
hanno donato la loro voce. Tra i primi che hanno aderito
all’iniziativa: Pippo Delbono (Robert
Redford) è la Sequoia,Anna
Foglietta(Pénelope Cruz) è
l’Acqua, Thomas Trabacchi (Harrison
Ford)èl’Oceano,
Barbora Bobulova
(LupitaNyong’o)la
Casa e Sandra Ceccarelli (Reese
Whiterspoon)il Fiore. Tutti gli altri
soggetti con le altre voci inversione italiana saranno annunciati a
settembre nel corso della conferenza stampa di presentazione di
Alice nella città. I 12 corti saranno proiettati prima dei film in
programma. Inoltre saranno messi in atto nel corso della
manifestazione una serie di iniziative giornaliere e piccoli gesti
quotidiani che affiancheranno la campagna, tra cui la richiesta a
tutti gli artisti di raggiungere in segno simbolico il Red Carpet a
piedi.
Infine è previsto l’omaggio al
regista Abbas Kiarostami e
alla sua visione dell’infanzia, da sempre protagonista nella sua
filmografia. Alice nella città proporrà una retrospettiva dei film
del regista iraniano appena scomparso.
Guarda il primo teaser
trailer di 3 From Hell, il nuovo film horror diretto
da Rob
Zombie che molti additano come la chiusura della
trilogia iniziata con della Trilogia iniziata con La
casa dei 1000 corpi e proseguita con La
casa del diavolo.
3 From Hell e le
restanti pellicola racconto le storie folli dei “tre dall’inferno”,
e nel film ritroveremo Captain Spaulding (Sid
Haig), Otis (Bill Moseley)
e Baby (Sheri Moon Zombie) ovvero i
perversi membri della famiglia Firefly.
Nel film protagonisti Sheri
Moon, Bill Moseley e Sid Haig, Jeff Daniel
Phillips, Danny Trejo, Clint Howard, Richard Brake, Dee Wallace e
Austin Stocker. La pellicola non ha ancora una data
d’uscita ufficiale, ma dovrebbe debuttare entro la fine del 2019
negli USA.
Tre facce del cinema, raccontate in
un’unica storia; una riflessione nata da un pretesto e soprattutto
da un’urgenza: continuare a raccontare storie sul grande schermo.
Dopo Taxi Teheran e
l’Orso d’Oro a Berlino 2015, Jafar Pahani torna
sulla ribalta internazionale a Cannes 2018, dove
presenta in concorso 3 Faces, nuovo film che
scrive, dirige e interpreta, sempre a bordo di un veicolo che lui
stesso guida, sempre mosso dalla necessità di esserci.
A seguito di un video che mostra il
suicidio di una ragazza che desidera diventare attrice ma il cui
sogno è impedito dalla famiglia, la diva iraniana Behnaz
Jafari e il regista Jafar Panahi si
recano nel villaggio della ragazza, Marziyeh
Rezaei, per capire cosa sia accaduto. Il messaggio era
infatti un‘accorata richiesta di soccorso rivolta ala Jafari, la
diva che agli occhi della giovane aspirante attrice era riuscita a
realizzare il sogno del cinema.
Pahani racconta attraverso questo
pretesto tre volti del cinema in Iran: da una parte il futuro,
Marziyeh Rezaei, che desidera trovare la sua
visibilità e che ci viene mostrata all’inizio attraverso un video
di un cellulare, un collegamento alla “novità”. In secondo luogo
abbiamo invece il viso intenso di Behnaz Jafari,
la diva, colei che riesce a mostrarsi nonostante la politica remi
contro alla settima arte, nonostante la difficoltà oggettiva, molto
più che nel resto del mondo, che una donna ha nel fare cinema.
Infine, il terzo volto del titolo è quello di Shahrzad
(Kobra Saeedi) un’attrice del passato, costretta a
ritirarsi dalle scene per ragioni politiche, un personaggio
misterioso e rancoroso, che allo stesso Pahani non è dato
incontrare, ma che costruisce un ponte tra la ragazzina e la diva,
un punto di passaggio e di fuga irrinunciabile.
A questo discorso tangente a quello
personale, in 3 Faces, Pahani ripropone la sua
esigenza di far cinema, il suo bisogno di essere presente,
testimoniare e raccontare, soprattutto in una condizione di
proibizionismo. Il cinema e l’esserci si confermano un atto
politico, un’attestazione di esistenza che il regista porta
avanti.
Attraverso il proprio
canale Youtube la Eagle
Pictures ha pubblicato un nuovo trailer in lingua
italiana di 3
Days to Kill, l’ultimo film che vede
protagonista Kevin Costner e che calerà
l’attore nei panni di una spia internazionale.
3 Days to
Kill è un thriller ad alto contenuto d’azione che
vedrà Kevin Costner interpretare Ethan
Runner, una spia internazionale decisa a mettere da parte il
proprio lavoro per concentrarsi sulla propria famiglia, cercando di
ricostruire le basi dei rapporti familiari con la moglie e la
figlia. Tuttavia, prima di poter abbandonare il proprio lavoro,
Ethan sarà chiamato a portare a termine un’ultima e pericolosa
missione nel corso della quale sarà chiamato a dividersi tra la
caccia ad uno dei terroristi più pericolosi del globo e la
protezione della propria figlia.
Nel cast del film diretto
da McG (TerminatorSalvation, Charlie’sAngels) oltre
a Kostner compaiono anche Amber
Heard, Hailee
Steinfield e Connie
Nielsen.
La Relativity
Media ha pubblicato in rete il trailer e il primo poster
del film diretto da McG3
Days to Kill, che vede protagonista un
Kevin Costner in ottima forma, affiancato sullo
schermo da Amber Heard e Hailee
Steinfeld.
Il film che uscirà il 21 febbraio
negli USA vede protagonista Kevin Costner nei
panni di una pericolosa spia internazionale, che è determinata a
mettere fine alla sua vita particolare per costruire una solida
relazione con moglie e figlia, ormai due sconosciute. Prima però
deve compiere la sua ultima missione, anche se si tratta di far
coesistere due delle cose più difficili al mondo: dare la caccia al
terrorista più pericoloso del mondo e accudire la figlia teenager
che vedeper la prima volta dopo dieci anni, mentre sua mglie è
fuori città.
Il buon vecchio Kevin Costner, un poco attempato ma più in
forma che mai, torna alla riscossa con 3 Days to
Kill, una classica pellicola di spionaggio dal vago
retrogusto gangster movie anni ’50 che frulla senza
vergogna thiller, dramma e una piccantissima dose di umorismo
alquanto insolita per un genere che Hollywood sembrava aver
condannato all’ennesima cristallizzazione dei cliché. Una
sceneggiatura forte e ben costruita, seppur canonica e non certo
originale, che butta un occhio a Due ore
ancora mentre strizza l’occhio al noir di De
Palma e al cromatismo allucinato di Winding
Refn. Si respira a pieni polmoni la ventata cine-pop di
Luc Besson, co-auotore assieme a Adi
Hasak di un plot che ci offre una sana dose di adrenalina
miscelata con siparietti e gag che rendono il prodotto finale
piacevole e grottesco, anche grazie ad uno stile visivo dinamico e
frizzante ottenuto dalla fotografia di Thierry
Arbogast e al montaggio frenetico di Audrey
Simonaud. La regia di McG, carico
dell’esperienza di Charlie’s Angels e
Terminator Salvation, risulta ben
orchestrata e partecipe, soprattutto nelle scene d’azione e nei
dialoghi al limite del kitch degni di
Tarantino.
La trama
In 3 Days to Kill
Ethan Runner è un ex agente della CIA impiegato in loschi affari
internazionali a cui viene diagnosticata un’improvvisa malattia.
Avendo solo alcuni mesi di vita decide così di recarsi a Parigi per
cercare di riallacciare i rapporti con la moglie Christine e la
figlia Zoey, ormai abbandonate da molto tempo. I primi approcci non
sono dei migliori, ma appena le cose sembrano andare per il meglio,
Ethan viene avvicinato dalla misteriosa e conturbante Vivi, agente
dei servizi segreti che gli propone un farmaco sperimentale che
potrebbe allungargli la vita, a patto di rintracciare ed eliminare
un pericoloso criminale chiamato “Il Lupo”, assieme al suo braccio
destro, “L’albino”. Ethan dovrà operare una scelta molto difficile,
col rischio di compromettere tutto ciò che ha faticosamente
ricostruito.
Kevin
Costner fa più che bene il suo mestiere, delineando un
personaggio che pare un ibrido fra un James
Bond attempato e il Bruce Willis di Trappola di
Cristallo, con un sottile e pungente velo di ironia
che lo rendono ancora più indimenticabile, creando un personaggio
combattuto fra lo scrupolo per il suo lavoro e il tentativo di
riparare i proprie errori con la giovane Zoey, la strepitosa
Hailee Steinfeld de Il
Grinta. Applausi a scena aperta per il personaggio
assolutamente fuori luogo (ma è un gran bene) di Vivi, una
stralunata femme fatale interpretata dall’affascinate
Amber Heard, abile trasformista nel colore delle
proprie parrucche e incapsulata di pelle nera, inseparabile dalla
sua arma come una delle canoniche eroine di Robert
Rodriguez. Un film piacevole e a tratti anche divertente,
seppur con qualche ingenuità di troppo (soprattutto nel finale),
che comunque non toglie nulla a una sana ventata di sperimentalismo
che fa godere gli occhi e anche il cuore dei cinefili.
Ecco nuove immagini dal film
3 Days to
Kill(qui la nostra
recensione), film che vede tornare nei panni dell’eroe action
Kevin Costner. Ecco le immagini di seguito nella
nostra gallery: [nggallery id=686]
Ecco la trama di 3
Days to Kill: Ethan Runner è un ex agente della
CIA impiegato in loschi affari internazionali a cui viene
diagnosticata un’improvvisa malattia. Avendo solo alcuni mesi di
vita decide così di recarsi a Parigi per cercare di riallacciare i
rapporti con la moglie Christine e la figlia Zoey, ormai
abbandonate da molto tempo. I primi approcci non sono dei migliori,
ma appena le cose sembrano andare per il meglio, Ethan viene
avvicinato dalla misteriosa e conturbante Vivi, agente dei servizi
segreti che gli propone un farmaco sperimentale che potrebbe
allungargli la vita, a patto di rintracciare ed eliminare un
pericoloso criminale chiamato “Il Lupo”, assieme al suo braccio
destro, “L’albino”. Ethan dovrà operare una scelta molto difficile,
col rischio di compromettere tutto ciò che ha faticosamente
ricostruito.
Arriva online lo Spot per il Super
Bowl dell’ action-thriller 3
Days to Kill, film con Kevin
Costner nei panni di una spia internazionale. Nella
pellicola diretta da McG (
Terminator Salvation, Charlie’s Angels )
la spia Ethan Runner è determinata a mettere fine alla sua
vita particolare per costruire una solida relazione con moglie e
figlia, ormai due sconosciute. Prima però deve compiere la sua
ultima missione, anche se si tratta di far coesistere due delle
cose più difficili al mondo: dare la caccia al terrorista più
pericoloso del mondo e accudire la figlia teenager che vede per la
prima volta dopo dieci anni, mentre sua moglie è fuori città.
Nel cast, oltre a Kevin Costner,
troviamo Amber Heard, Hailee
Steinfeld e Connie Nielsen. Di seguito lo
spot Super Bowl, mentre a questo link trovate
poster e trailer del film.
Il premio Oscar Kevin Costner
ha dagli anni Ottanta in poi dato vita ad alcune memorabili
interpretazioni in film altrettanto iconici. Basta pensare a titoli
come Gli intoccabili, Balla coi lupi o Un mondo perfetto per
comprendere la grandezza di Costner come interprete. Negli ultimi
anni egli ha continuato a recitare in progetti di diverso genere,
tra cui alcuni interessanti thriller d’azione. Tra questi si
annoverano Jack Ryan –
L’iniziazione, Criminal e, in particolare,
3 Days to Kill (qui
la recensione). Uscito nel 2014, questo vede Costner intento a
compiere un’ultima pericolosa missione da agente della CIA.
Il film è diretto da
McG, pseudonimo di Joseph McGinty
Nichol, regista già noto per aver diretto i film
Charlie’s Angels, Charlie’s
Angels – Più che mai e TerminatorSalvation. Un esperto del genere dunque, affiancato
per 3 Days to Kill da un’altro celebre autore di
film d’azione quale Luc Besson, qui nelle vesti di
sceneggiatore e produttore. Girato prevalentemente in Francia, il
film combina location europee ad una storia ricca di colpi di scena
e forte tensione, arricchita naturalmente dalle interpretazioni dei
protagonisti. Non mancano però anche una buona dose di umorismo e
un retrogusto da gangster movie anni
Cinquanta.
Nonostate le buone
premesse, 3 Days to Kill non ha ricevuto
un’accoglienza particolarmente calorosa da parte della critica o
del pubblico. Ciò ha portato il film a passare piuttosto in
sordina. Si tratta però di un titolo che, anche al netto dei suoi
difetti, merita di essere rivalutato, specialmente dagli
appassionati del genere. In questo articolo approfondiamo alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è l’agente
della CIA Ethan Renner, una spregiudicata e
pericolosa spia internazionale che nel corso della propria vita e
della propria carriera si è dedicato più ai delinquenti che a sua
figlia Zoey. Egli scopre ora suo malgrado di avere
un tumore e pochi mesi di vita ancora davanti a sé. Ciò lo spinge a
ritirarsi, nella speranza di poter riallacciare finalmente i
rapporti con la figlia e anche con la moglie
Christine, tenute a distanza per proteggerle dai
pericoli del suo mestiere. I suoi piani vengono però sconvolti
dalla comparsa di ViviDelay, una
donna misteriosa che gli fa un’offerta irrinunciabile.
Se riuscirà a catturare un
pericoloso terrorista internazionale, la donna gli fornirà un
farmaco sperimentale in grado di guarirlo. Di fronte a una simile,
miracolosa occasione di sconfiggere la sua malattia, Ethan non può
che accettare. Ma, alle complicazioni più che mai ovvie
dell’incarico assegnato, si aggiungono le comuni seccature del
genitore medio, continuamente assediato dai problemi nel gestire la
figlia. Fortemente motivato, Ethan accetta ugualmente la missione,
districandosi abilmente tra questa e il desiderio di proteggere e
riabbracciare i propri cari.
Come anticipato, ad interpretare il
protagonista Ethan vi è l’attore Kevin Costner,
dichiaratosi particolarmente interessato ad interpretare un
personaggio così tanto diviso tra il proprio mestiere e l’amore per
la propria famiglia. Ad interpretare la figlia adolescente di lui,
Zooey, vi è la candidata all’Oscar Hailee
Steinfeld, celebre per film come Il Grinta, 17 anni (e come uscirne
vivi) e Bumblebee. Nel ruolo di
Christine Renner, la moglie di Ethan, vi è invece l’attrice e
modella danese Connie Nielsen,
celebre per film come Il gladiatore, dove
interpreta la principessa Lucilla, e Demonlover, dove è
invece un’ambigua spia informatica.
Altra presenza di rilievo nel film è
quella di Amber Heard,
interprete di Vivi Delay, la donna che arruola Ethan per la sua
ultima missione. L’attrice, nota anche perLe
belvee Aquaman, dà qui vita ad un
ulteriore personaggio ambiguo per obiettivi e metodi operativi.
Sono poi presenti l’attore Richard Sammel, celebre
per la serie The Strain, nei panni
qui di Wolf, trafficante d’armi tedesco, e l’attore Tomas
Lemarquis, nei panni di Albino, il braccio destro di Wolf.
Raymond J. Barry è invece il direttore della CIA,
mentre Eriq Ebouaney è Jules, l’uomo che insieme
alla sua famiglia occupa abusivamente l’appartamento di Ethan.
Per quanto riguarda il finale di
3 Days to Kill, scopriamo che Ethan viene invitato
con la sua famiglia a una festa organizzata dal padre del fidanzato
di Zooey, il quale sembra essere l’alleato di Wolf. Durante
l’evento, Renner riesce ad uccidere tutti gli uomini del terrorista
e intrappolare quest’ultimo nell’ascensore prima di rompere i cavi
e farlo cadere a terra. Wolf riesce a sopravvivere, sebbene sia
gravemente ferito. Tuttavia, sentendosi in colpa per tutti i
pericoli a cui la sua famiglia è andata incontro a causa del suo
lavoro, Ethan non riesce a premere il grilletto e lascia cadere
dalla pistola, che viene subito presa da Wolf.
Interviene però a quel punto Vivi,
la quale restituisce l’arma all’agente chiedendogli di finire il
lavoro e di uccidere il terrorista. Ethan, però, non riesce proprio
a farlo per via della promessa fatta alla moglie e così ci pensa
Vivi a uccidere Wolf. A quel punto Renner si crede spacciato: non
ha portato a termine la missione e pertanto non riceverà la
medicina promessa. Decide allora di trascorre le feste di
Natale con la moglie e la figlia in una casa al mare, deciso a
godersi la loro compagnia finché può.
Ethan ammette dunque di non essere
sempre stato presente come avrebbe dovuto per la moglie e Zoey.
Quest’ultima si avvicina per invitare la madre a entrare in casa,
in modo che Ethan possa preparare loro una cioccolata calda. Ethan
va in un’altra stanza mentre Tina e Zoey si siedono insieme.
Quest’ultima chiede alla madre se pensa che il padre abbia
intenzione di rimanere nei paraggi. Nel frattempo, Ethan trova una
scatola con una grossa siringa e un biglietto di Vivi che gli
augura buon Natale. Gli ha dato il farmaco perché possa continuare
a passare del tempo con la sua famiglia. In lontananza, Vivi li
osserva.
Il trailer di 3 Days to
Kill e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di 3 Days
to Kill grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 2 settembree alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Esce
domani 5 giugno, distribuito da Eagle Pictures in
235 copie, 3
Days to Kill, la pellicola che vede come
protagonista assoluto il Premio Oscar Kevin
Costner, di ritorno sul grande schermo nei panni di una
spia internazionale che decide di abbandonare la sua vita
adrenalinica per riallacciare finalmente i rapporti con la moglie e
la figlia, tenute sempre a debita distanza per proteggerle dai
pericoli connessi al suo lavoro.
Prima però dovrà portare a termine
un’ultima missione, anche se questo significherà dover trovare un
equilibrio tra i due compiti più difficili che gli siano mai stati
assegnati: catturare il terrorista più pericoloso al mondo e
proteggere la figlia adolescente. Costner dovrà quindi
destreggiarsi tra inseguimenti mozzafiato per la capitale parigina
e i comuni problemi di ogni genitore che si trova a gestire figli
adolescenti. Diretta da McG (Charlie’s Angels),
3
Days to Kill annovera accanto a Costner un ricco
cast che comprende tra gli altri la candidata al Premio Oscar
Hailee Steinfeld (Ender’s Game, Il Grinta),
Amber Heard (The Rum Diary – Cronache di una
passione) e Connie Nielsen (Il Gladiatore,
Nymphomaniac). Co-sceneggiatore del film, girato a Parigi, è
Luc Besson.
3 Coeurs
ha le premesse per poter essere un film strappalacrime, di quelli
che si guardano sul divano con una vaschetta di gelato mentre si
affogano i dispiaceri negli zuccheri, eppure, neanche a dirlo, la
pellicola francese diretta da Beniot Jacquot
fallisce miseramente.
La trama di 3 Coeurs
Un uomo e una donna si incontrano per caso in strada, si
piacciono, si danno un altro appuntamento. Una storia da favola,
che sembra scritta nelle stelle, un amore che potrebbe nascere
nella maniera più romantica che si possa immaginare, tra una
coincidenza e l’altra, eppure lo stesso fato che sembrava volere
questa unione la ostacola. Lei torna alla sua vita, lui incontra
un’altra, ma i due continueranno a rincorrersi e a ritrovarsi in
una situazione che non tarderà a divenire tragica.
Il triangolo amoroso
Il triangolo amoroso che si
preannuncia dal titolo rappresenta in potenza un perfetto gioco,
una beffa del destino, eppure gli attori, la sceneggiatura, la
regia stessa, tutto sembra passare con leggerezza sul racconto,
senza tratteggiare davvero un profondo dolore, un disagio. A nulla
serve il talento indiscusso di Charlotte Gainsbourg: l’attrice, ancora una
volta, interpreta una donna apparentemente triste, trasandata,
spettinata, una specie di personaggio che si reitera da film in
film e rischia davvero di farci dimenticare quanto in realtà questa
attrice possegga doti davvero interessanti. Accanto a lei sullo
schermo Chiara Mastroianni, che sorprende più per
la sua straordinaria somiglianza con il celebre padre che per la
sua interpretazione, Catherine Deneuve e Benoît
Poelvoorde, volto che sta diventando molto noto al
pubblico italiano ma che sembra più portato per la commedia
facilona che per ruoli seri e drammatici, men che meno se si tratta
di ruoli che presuppongono un certo sex appeal.
Assolutamente fuori luogo invece la
scelta della colonna sonora, che sembra voler evocare atmosfere
quasi da thriller in un film dove non si rimane mai per un attimo
sorpresi da quello che accade. Lo spettatore è onnisciente i
personaggi sembrano burattini stupiti e impacciati, travolti dallo
scorrere del tempo. 3 Coeurs è una brutta
sorpresa del concorso veneziano edizione 2014.
Il giovane regista Ivan
Silvestrini ha presentato il film
2night nella sezione Panorama di
Alice nella Città alla Festa del Cinema di
Roma 2016.
2night è un intimo
passo a due tra due anime che si incontrano in una notte romana e
che con lo scorrere delle ore iniziano a conoscere meglio l’altro
ma anche se stessi. La storia viene portata in scena da due
volti nuovi e freschi alla loro prima prova da protagonisti,
Matilde Gioli e Matteo
Martari, che si sono caricati sulle loro spalle tutto il
peso del film, “permettendo” solo ad un altra persona di
interferire.
Due personaggi senza nome, un Lui e
una Lei, si incontrano per caso in un locale di Testaccio, lei
velocemente gli fa capire che è disponibile e senza tante
spiegazioni inizia la loro notte in macchina. In una Roma
illuminata solo dai tipici lampioni gialli, in un orario
imprecisato con la città che dorme, i due protagonisti iniziano a
conoscersi tra botta e risposta in una macchina che diventa tutto
il loro mondo. Lei è esuberante, non la smette mai di parlare,
indipendente e senza peli sulla lingua, Lui invece è silenzioso,
insicuro, nasconde qualcosa ma è molto incuriosito da lei e per
questo le permette di condurre il gioco. Arrivati sotto casa di lei
al Pigneto, inizia la ricerca per un parcheggio e questo li porterà
a condividere più momenti, pensieri e fragilità di quello che
avevano pensato, trasformando quello che era iniziato come una
notte di divertimento in un modo per conoscere l’altro nel
profondo.
2night è il
remake di un film Israeliano, dove due sconosciuti cercano
parcheggio nella caotica Tel Aviv, imparando a conoscersi.
L’interessante idea ripresa da Silvestrini si adatta bene alla
città di Roma, mettendola in risalto attraverso riprese innovative
e ben studiate, ad esempio quelle negli stretti spazi della
macchina,(chi conosce Roma però, noterà che spesso e volentieri i
protagonisti guidano nel verso opposto rispetto alla loro meta, ma
concediamoglielo… non sono romani!).
L’automobile diventa sin da subito
un piccolo mondo dove i protagonisti imparano a muoversi, a
conoscersi e anche a maturare in poche ore, un espediente che
permette di focalizzarci su di loro per conoscerli e creare la
giusta connessione con lo spettatore. Matilde
Gioli interpreta un personaggio al limite
dell’insopportabile, ma lo interpreta bene, facendone trasparire
tutte le sfumature e fragilità dietro la maschera e Matteo
Martari, con la sua voce profonda da rubacuori e viso
interessante, si conferma uno degli attori della nuova generazione
da tenere d’occhio.
2Night però
non convince del tutto, facendo subentrare la noia nei momenti in
cui la faccenda si fa troppo seria o meglio i protagonisti si
prendono troppo sul serio, rovinando con pensieri troppo profondi
una cosa, in fin dei conti, semplice.
28° FESTIVAL MIX MILANO
– IMITATION OF LIFE: Annunciati i premi della 28° edizione
del Festival MIX Milano di cinema gaylesbico e queer culture,
consegnati lunedì 23 giugno alle ore 21.30 nella Sala Grande del
Teatro Strehler.
Concorso
Lungometraggi
La Giuria del 28° Festival
MIX Milano – Concorso Lungometraggi, composta da Luca Andreotti,
Alessandro Beretta, Mario Galasso, Elisabetta Longari, Davide
Oberto, Vincenzo Patanè e Vincenzo Rossini, assegna i
premi:
Miglior Film a
GERONTOPHILIA di Bruce
LaBruce / Canada 2013 / 82’ e PIERROT LUNAIRE di Bruce LaBruce /
Germania-Canada 2014 / 51’
Con la seguente motivazione: Il
primo premio va a Gerontophilia e Pierrot Lunaire di Bruce LaBruce.
L’autore prosegue il suo percorso di costante messa in questione
dell’identità dei corpi e dei generi e del suo stesso cinema. Due
opere che evidenziano come l’anarchia del desiderio possa trovare
le sue strade attraverso forme diverse e speculari.
Menzione Speciale
a:
XENIA di Panos H. Koutras /
Grecia-Belgio-Francia 2014 / 128′
Con la seguente motivazione: La
menzione speciale va a Xenia di Panos H. Koutras per la
“pazza idea” di avere creato una Odissea camp che
attraversa le numerose contraddizioni dell’Europa contemporanea.
Alla ricerca del coniglio bianco.
Concorso
Documentari
La Giuria del 28° Festival
MIX Milano – Concorso Documentari, composta da Massimo Basili,
Andrea Inzerillo, Luigi Locatelli, Enza Negroni e Chiara Reali,
assegna i premi:
Miglior Documentario
a
MY PRAIRIE HOME di Chelsea
McMullan / Canada 2013 / 77’
Con la seguente motivazione: Il
racconto biografico della folksinger Rae Spoon è un
percorso tra le identità di genere che riesce
anche ad attraversare più generi cinematografici
arrivando al pubblico più vasto.
Menzione speciale
a
VIOLETTE LEDUC: IN PURSUIT
OF LOVE di Esther Hoffenberg / Francia 2013 / 60’
Con la seguente motivazione: Il
ritratto appassionato di un’artista libera, fuori dall’ordinario,
che cercava nella disperazione dei suoi amori impossibili una voce
per la sua scrittura.
Concorso
Cortometraggi
La Giuria del 28° Festival
MIX Milano – Concorso Cortometraggi, composta dal gruppo Giovani
C.I.G. Arcigay Milano, in collaborazione con Progetto Formazione
MFN – Milano Film Network, assegna i premi:
Miglior Cortometraggio
a
STORMCLOUD di Kate Johnston
/Canada 2012 / 15’
Con la seguente motivazione: Per
l’eccellente scrittura, stile e recitazione e per la capacità di
trasmettere un messaggio positivo e aperto a tutti
Menzioni speciali
a
ELECTRIC INDIGO di
Jean-Julien Collette / Belgio-Francia 2013 / 25’
NOMANSLAND di Karsten
Geisnæs / Danimarca 2013 / 35’
Con la seguente motivazione: Per
la qualità cinematografica con cui sono stati realizzati
Menzione speciale
a
DAS PALLOMETER di Tor Iben /
Danimarca 2013 / 7’
Con la seguente motivazione: Per
essere riuscito a raccontare in modo creativo e spiritoso una
pratica umiliante in vigore fino al 2011
Il regista Danny
Boyle rivela che sta lavorando ad un terzo film di
28 giorni dopo con lo sceneggiatore Alex
Garland. Uscito nel 2002, il film originale di
Boyle e Garland restituì una nuova vita allo
zombie movie e divenne un successo con $ 82 milioni al botteghino
globale contro un modesto budget di soli $ 8 milioni. Il film ha
ottenuto grande successo anche presso la critica e detiene una
percentuale di 86 % su Rotten Tomatoes.
Dopo il successo, il film è stato
oggetto di un sequel nel corso del 2007, 28 settimane
dopo, con Juan Carlos Fresnadillo che ha
firmato la regia. Il film non è stato un grande successo al
botteghino, con soli $ 64 milioni incassati in tutto il mondo, è
stato apprezzato dalla critica. Anche se il genere zombie potrebbe
non essere così caldo come lo è stato in passato, molti fan
continuano a reclamare un terzo episodio della serie che Boyle
iniziato quasi due decenni fa.
Ora sembra che ci siano buone
notizie per i fan che sperano in un terzo film di 28 giorni
dopo. Parlando con Independent, Boyle ha
rivelato che sta effettivamente lavorando a un’altra storia con
Garland, e pensa che la loro idea per un terzo film sia
solida. “Alex Garland ed io abbiamo una splendida idea per
la terza parte, è abbastanza buona, il film originale ha portato ad
un nuovo risveglio del genere zombi. Alex si sta concentrando a
dirigere e a fare i propri lavori in questo momento, quindi è
davvero tutto in sospeso, ma non si può mai sapere.”
Noto per aver diretto gli acclamati
film di fantascienzaEx
Machina e Annientamento, Garland ha
in effetti un grande progetto, Devs, una serie TV
che è stata ripresa da FX e che sarà presentata in anteprima nel
2019. Da parte sua, Boyle si sta occupando della promozione di
Yesterday, la sua commedia musicale ispirata ai
Beatles e in uscita a settembre in Italia.
Il primo trailer del tanto atteso
terzo episodio del 28 giorni dopo di Danny
Boyle, opportunamente intitolato 28 anni
dopo, è uscito alla fine dell’anno scorso con
un’accoglienza estremamente positiva, e Empire ha condiviso nuovi
fotogrammi promozionali e interviste al cast nell’ultima
settimana.
Sebbene il teaser ci abbia dato un
paio di scorci rapidi del personaggio di Jodie
Comer, Isla, solo ora possiamo dare un’occhiata più
approfondita all’ex protagonista di Killing Eve
grazie a una nuova immagine, che mette in risalto anche
Ralph Fiennes nei panni del misterioso (forse
malvagio) Dr. Kelson. Sebbene l’originale di Boyle sia tecnicamente
un film di zombi, gli umani infetti che si muovono velocemente non
sono in realtà non morti, il che non li rende meno
terrificanti.
“La cosa dei nostri stuntman che
interpretano gli infetti è che ti inseguono. Ci sono stati
così tanti momenti in cui mi sono sentita come se stessi
effettivamente correndo per salvarmi la vita!” ha detto
Jodie Comer a Empire.
Isla è la compagna di Jamie,
interpretato da Aaron Taylor-Johnson, che sta
crescendo il loro figlio Spike (Alfie Williams),
un bambino che non ha mai conosciuto un mondo senza gli infetti.
“Spike è un vero faro di luce per lei”, aggiunge
Comer.
Guarda il nuovo fotogramma di
28 anni
dopo di seguito:
28 giorni dopo è stato un
grande successo e ha già generato un seguito meno apprezzato (ma
comunque degno di nota), 28 settimane dopo del
2007. Boyle e Garland erano coinvolti solo come produttori
esecutivi in quel progetto, quindi molti fan vedranno sicuramente
questo nuovo film come il primo vero sequel.
Jodie Comer, Aaron
Taylor-Johnson,
Ralph Fiennes hanno firmato per interpretare i ruoli
principali ed è stato confermato anche il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo del protagonista del
film originale, Jim.
Boyle dirigerà il primo capitolo,
mentre Nia DaCosta è stata annunciata di recente
come regista del secondo film, che pare si intitolerà
28 anni dopo – Parte 2: Il tempio delle
ossa. Il piano prevede di girare entrambi i film in
parallelo. Garland scriverà tutti e tre i film. Il budget per ogni
film si aggira intorno ai 75 milioni di dollari.
Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si
risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che
l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le
sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti
“zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità
spaventosa. L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta
succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti
interpretati da
Naomie Harris e Brendan
Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato
interpretato da Christopher Eccleston.
I dettagli sulla trama di 28 anni
dopo non sono ancora stati resi noti, ma il periodo
suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa
che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che
verso l’horror vero e proprio. Il film uscirà al cinema il
19 giugno 2025.
Un teaser svela un primo
inquietante filmato di 28 anni dopo; il trailer
completo è previsto per la prossima settimana. Il regista
(Danny Boyle) e lo sceneggiatore (Alex
Garland) di 28 Giorni
dopo hanno riallacciato la collaborazione per una
serie di sequel del successo horror del 2002 e, dopo il poster di
ieri, è stato diffuso online il primo teaser del primo film della
trilogia prevista, 28 Anni dopo.
Il promo dura solo pochi secondi,
ma contiene alcune immagini da incubo, tra cui una rapida
inquadratura di uno spaventapasseri dall’aspetto piuttosto bizzarro
(qualcosa ci dice che non è fatto solo di paglia) con una freccia
in testa. Inoltre, il codice morse ripete la parola “Tuesday”,
indicando che un trailer completo sarà disponibile all’inizio della
prossima settimana.
“Si ma in un modo sorprendente
e in un modo che cresce, lasciatemelo dire“, ha detto il
presidente del Sony Motion Pictures Group Tom Rothman quando gli è
stato chiesto se Murphy sarebbe tornato in una recente intervista.
“Questo è Danny [Boyle] al suo meglio, combinato con un genere
molto commerciale, come abbiamo avuto con Edgar Wright e Baby
Driver. A volte, quando si inserisce un vero regista d’autore in
un’arena commerciale, lo si eleva“. Non sappiamo quanto sarà
consistente la parte di Murphy, ma sembra che possa avere solo un
piccolo ruolo nel primo film, per poi avere un ruolo più importante
nei successivi.
28 giorni dopo è stato un
grande successo e ha già generato un seguito meno apprezzato (ma
comunque degno di nota), 28 settimane
dopo del 2007. Boyle e
Garland erano coinvolti solo come produttori esecutivi in quel
progetto, quindi molti fan vedranno sicuramente questo nuovo film
come il primo vero sequel.
Boyle dirigerà il primo capitolo,
mentre Nia DaCosta è stata annunciata di recente
come regista del secondo film, che pare si intitolerà
28 anni dopo parte 2: Il tempio delle
ossa. Il piano prevede di girare entrambi i film in
parallelo. Garland scriverà tutti e tre i film. Il budget per ogni
film si aggira intorno ai 75 milioni di dollari.
Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si
risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che
l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le
sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti
“zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità
spaventosa. L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta
succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti
interpretati da Naomie Harris e Brendan Gleeson,
oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da
Christopher Eccleston.
I dettagli sulla trama di 28
anni dopo non sono ancora stati resi noti, ma il periodo
suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa
che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che
verso l’horror vero e proprio.
La produzione di 28 anni
dopo si è conclusa all’inizio di quest’anno, e sarà la
prima puntata di una trilogia pianificata che riprenderà dopo gli
eventi di 28 giorni
dopo di Danny Boyle e
28 settimane dopo di Juan Carlos
Fresnadillo.
Sebbene i dettagli della trama del
film siano stati tenuti nascosti fino ad ora, sappiamo che Boyle
tornerà a dirigere questo capitolo prima di cedere le redini a
Nia DaCosta (The
Marvels) per il sequel. Secondo la star Ralph Fiennes, il seguito è già
stato girato!
“Si tratta di tre film, di cui
due sono stati girati”, ha detto in una recente intervista con
IndieWire (tramite FearHQ.com). “La Gran Bretagna è da 28 anni
impegnata in questa terribile piaga di persone infette che sono
esseri umani violenti e rabbiosi, con alcune piccole comunità non
infette. E la storia è incentrata su un ragazzino che vuole trovare
un medico per aiutare sua madre morente.”
“Conduce sua madre attraverso
questo bellissimo territorio dell’Inghilterra settentrionale. Ma
naturalmente, intorno a loro si nascondono nelle foreste, nelle
colline e nei boschi gli infetti”, ha continuato Fiennes.
“Ma trova un medico che è un uomo che potremmo definire strano,
ma in realtà è una forza del bene.”
La produzione del terzo capitolo non
è ancora iniziata e non sappiamo ancora chi lo dirigerà. Tuttavia,
il fatto che due di questi film siano stati girati ha fatto sì che
la trilogia di Boyle diventasse realtà come aveva immaginato.
Chi altro è coinvolto in 28 anni
dopo?
28 anni dopo sarà il terzo
capitolo del franchise, dopo il seguito 28 settimane
dopo, con Jeremy Renner nel 2007. Il film darà anche il
via a una nuova trilogia scritta interamente da Garland che
vedrà Nia DaCosta, regista di
Candyman, occuparsi della regia
del film centrale. Fiennes sarà uno dei tre nuovi protagonisti del
primo film, insieme ad Aaron Taylor-Johnson e Jodie Comer. Per non essere escluso, anche il
Jim di Cillian Murphy tornerà per la prima
volta dopo il finale speranzoso del film del 2002, anche se è
cresciuto notevolmente rispetto al corriere che si risveglia dopo
un’epidemia di virus catastrofico. Sono confermati anche
Erin Kellyman e Jack
O’Connell. I dettagli sui personaggi e sulla trama
sono stati tenuti nascosti, ma è probabile che ne sapremo di più
con l’avvicinarsi dell’uscita del film.
L’atteso 28 anni
dopo è destinato ad espandere il mondo dell’iconico
franchise 28 anni
dopo, portando nuovi volti e nuovi orrori alla saga
post-apocalittica. Diretto da Danny Boyle e scritto da Alex
Garland, il terzo capitolo della serie riprende quasi tre
decenni dopo l’epidemia del Rage Virus. Questa volta,
Jodie Comere
Aaron Taylor-Johnson interpretano i membri di una
comunità di sopravvissuti affiatata su un’isola pesantemente
fortificata e collegata alla terraferma da un’unica, insidiosa
strada rialzata. Le loro vite vengono sconvolte quando una missione
sulla terraferma rivela pericoli e segreti inimmaginabili.
In una conversazione con Empire, il regista Danny Boyle ha fatto luce sulle
vite dei sopravvissuti e sulla storia più ampia di 28 anni
dopo . Ecco cosa ha detto:
È una comunità chiusa e necessariamente molto unita.Ci sono leggi di difesa molto severe, ovviamente, per
sopravvivere così a lungo in quello che è effettivamente un
ambiente ostile.Hanno creato una comunità di successo, a
loro avviso.
Inoltre, questi nuovi dettagli
rivelano che i personaggi di Comer e Taylor-Johnson sono
una coppia sposata, che cresce il figlio dodicenne Spike
in una comunità a Holy Island, alias Lindisfarne. Da lì, Spike sta
per intraprendere un viaggio di rito per vedere la vera natura del
Regno Unito, ma le cose non vanno come previsto.
Tutto quello che sappiamo su
28 anni dopo
28 giorni dopo è stato un
grande successo e ha già generato un seguito meno apprezzato (ma
comunque degno di nota), 28 settimane dopo del
2007. Boyle e Garland erano coinvolti solo come produttori
esecutivi in quel progetto, quindi molti fan vedranno sicuramente
questo nuovo film come il primo vero sequel.
Jodie Comer, Aaron
Taylor-Johnson,
Ralph Fiennes hanno firmato per interpretare i ruoli
principali ed è stato confermato anche il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo del protagonista del
film originale, Jim.
Boyle dirigerà il primo capitolo,
mentre Nia DaCosta è stata annunciata di recente
come regista del secondo film, che pare si intitolerà
28 anni dopo – Parte 2: Il tempio delle
ossa. Il piano prevede di girare entrambi i film in
parallelo. Garland scriverà tutti e tre i film. Il budget per ogni
film si aggira intorno ai 75 milioni di dollari.
Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si
risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che
l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le
sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti
“zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità
spaventosa. L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta
succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti
interpretati da
Naomie Harris e Brendan
Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato
interpretato da Christopher Eccleston.
I dettagli sulla trama di 28 anni
dopo non sono ancora stati resi noti, ma il periodo
suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa
che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che
verso l’horror vero e proprio. Il film uscirà al cinema il
19 giugno 2025.
Come riportato da Variety, la regista Nia
DaCosta è in trattative per dirigere la seconda parte
dell’imminente trilogia di 28 anni
dopo di Danny Boyle e
Alex Garland. DaCosta, ad oggi, ha diretto e
co-sceneggiato The Marvels con Brie Larson, Teyonah Parris e
Iman Vellani, e Candyman,
un sequel spirituale contemporaneo dell’omonimo classico horror di
culto del 1992 per Universal e Monkeypaw Productions.
Quest’ultimo ha conquistato il
primo posto al botteghino, facendo di DaCosta la prima regista
donna di colore a conquistare la vetta della classifica degli
incassi negli Stati Uniti. DaCosta ha debuttato nel lungometraggio
con l’acclamato Little Woods, che ha scritto e diretto. Si
attendono dunque ora aggiornamenti su questo nuovo progetto che
potrebbe vedere DaCosta alla regia di uno zombie movie.
Il primo film 28 giorni
dopo
Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che
si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che
l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le
sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti
“zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità
spaventosa.
L’uomo si mette quindi in viaggio
per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i
compagni sopravvissuti interpretati da Naomie Harris e
Brendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito
squilibrato interpretato da Christopher
Eccleston.
Cosa sappiamo su 28 anni
dopo?
I dettagli sulla trama di 28 anni
dopo sono ancora sconosciuti, ma il periodo
suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa
che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che
verso l’horror vero e proprio. Danny Boyle, il cui
ultimo film è stato la commedia romantica del 2019
Yesterday, è destinato a dirigere il primo film della
prevista trilogia di 28 anni
dopo. Alex Garland, che ha diretto
film come Ex
Machina, Annihilation e, più di recente,
Civil War è incaricato di scrivere i film.
Recentemente annunciato, il film
28 anni
dopo ha ora trovato casa presso la Sony – e la
star del film originale (28 giorni dopo) Cillian Murphy potrebbe riprendere il proprio
ruolo di quel film anche per questo sequel. Secondo The Hollywood Reporter, la Sony
ha infatti vinto la gara d’appalto per i diritti del pacchetto
sequel del seguito, con il regista Danny Boyle e
lo scrittore Alex Garland che torneranno insieme
per scrivere e dirigere tale sequel. Il pacchetto comprende anche
una Parte 2, che sarà sempre scritta da Garland, ma Boyle dovrebbe
dirigere solo il primo dei due film, mentre il regista del secondo
verrà scelto in seguito.
Per quanto riguarda Murphy, il suo
ritorno è previsto in veste di produttore esecutivo, anche se il
rapporto indica che è possibile che torni anche in veste di attore.
Non sono stati resi noti ulteriori dettagli. Secondo il rapporto,
alla fine l’offerta è stata presentata da Warner Bros. e Sony e si
pensa che ogni film abbia un budget di 60 milioni di dollari.
All’inizio del mese era stato riferito che Boyle e Garland stavano
offrendo 28 anni dopo agli studios con la speranza di
lanciare una nuova trilogia di film. Secondo quel rapporto, Boyle e
Garland saranno anche produttori insieme al produttore originale
Andrew Macdonald e all’ex capo della Fox
Searchlight Pictures, Peter Rice.
Cillian Murphy accetterà
di partecipare al sequel di 28 anni dopo?
L’anno scorso
Cillian Murphy ha dichiarato che gli piacerebbe
realizzare un sequel di 28 giorni dopo. Murphy ha
scherzato sul fatto che il film si sarebbe dovuto chiamare 28
anni dopo a causa del lungo intervallo tra i film.
Uscito nel 2002,
l’originale 28 giorni dopo aveva come
protagonista Cillian
Murphy, allora ancora prevalentemente sconosciuto al
pubblico cinematografico. Il film sconvolse gli spettatori con le
sue orde di non-morti in fuga, il pessimismo implacabile e l’uso
all’avanguardia della torbida frontiera della fotografia digitale.
Boyle diresse il film, mentre Garland lo scrisse. Il film è però
ricordato anche per aver ottenuto un guadagno di circa 84 milioni
di dollari a fronte di un budget di appena 8, dimostrando dunque il
potenziale che anche film a basso costo potevano avere se dotati di
forti elementi attrattivi.