Il regista candidato all’Academy
Award® Wes Anderson è stato protagonista
dell’anteprima italiana del film The
French Dispatch, che si è svolta giovedì 4 novembre,
negli spazi di Fondazione Prada a Milano. Il film
Searchlight Pictures arriverà nelle sale italiane l’11 novembre,
distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Al cocktail ospitato al Bar Luce, il
caffè realizzato da Wes Anderson nel 2015, e alla proiezione
speciale al Cinema della Fondazione hanno preso parte personalità
del mondo del cinema, dello spettacolo, della musica, dell’arte e
della cultura, tra cui Claudio Santamaria e Francesca Barra,
Caterina Caselli, Levante, Michele Bravi, Nicoletta Mantovani,
Diodato, Linus, Pif, Daria Bignardi, Dardust, Diego Passoni,
Matilda Lutz, Eva Riccobono, Nina Zilli, Giovanni Caccamo, Dente,
Virna Toppi, Filippo Scotti, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica
Sauer, Nick Cerioni, Matteo Piano, Stefano Boeri, Francesco Bonami,
Simone Farresin e Andrea Trimarchi (Formafantasma), Marcello
Maloberti, Maurizio Nichetti, Fabio Novembre, Tommaso
Sacchi, Patricia Urquiola, Olimpia Zagnoli, gli influencer
Aya Mohamed, Ryan Prevedel, Lea Cuccaroni, Niki Wu
Jie, e molti altri ancora.
The
French Dispatch è diretto da Wes Anderson, la
sceneggiatura è firmata da Wes Anderson a partire da un soggetto di
Anderson & Roman Coppola & Hugo Guinness & Jason
Schwartzman. Il cast del film comprende anche
Liev Schreiber,
Edward Norton, Lois Smith,
Christoph Waltz, Cécile de France, Guillaume Gallienne, Jason
Schwartzman, Tony Revolori, Rupert Friend, Henry Winkler, Bob
Balaban e Hippolyte Girardot.
Fox Searchlight ha ufficialmente
acquisito i diritti per la distribuzione di The
French Dispatch, il decimo film di Wes
Anderson che arriverà nelle sale non prima del 2020.
Insieme alla conferma del cast, dove figureranno Timothée Chalamet,
Benicio del Toro, Jeffrey
Wright, Bill Murray, Frances
McDormand, Tilda Swinton, Saoirse
Ronan, Léa Seydoux, Mathieu
Amalric, Owen Wilson, Willem
Dafoe, Adrien Brody,
Kate Winslet, Jason
Schwartzman, Elisabeth Moss,
Christoph Waltz, e Rupert
Friend, è stata rivelata anche una nuova sinossi:
The
French Dispatch sarà una lettera d’amore al
giornalismo, ambientata nella sede parigina di un quotidiano
americano, e ruoterà intorno a tre diverse linee narrative. La
raccolta di storie pubblicate sulla rivista prenderà vita grazie
alla visione di Wes Anderson.”
La pellicola arriva a due anni da
L’isola dei
Cani, candidato come Miglior Film d’animazione ai
Golden Globe e agli Oscar 2019.
Vi ricordiamo inoltre che Anderson
figura tra gli ospiti più attesi della quattordicesima edizione
della Festa del Cinema
di Roma dove consegnerà il Premio alla Carriera a
Bill Murray, moderando l’Incontro Ravvicinato con
il pubblico durante il quale ripercorrerà le tappe principali del
suo percorso artistico.
Nel cast anche
Saoirse Ronan,
Kate Winslet,
Elisabeth Moss, Jason Schwartzman,
Christoph Waltz e Rupert Friend,
precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli
attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro
personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.
Con The French Dispatch, Wes
Anderson torna sul grande schermo e mette in scena un
universo tanto affascinante quanto complesso. Il film è la
trasposizione di tre articoli usciti sul giornale
immaginario The French Dispatch of the Liberty, Kansas
Evening Sun, in occasione della morte del direttore del
settimanale. Un racconto denso, frenetico e corale che unisce
Francia e Stati Uniti dalle ambientazioni ai dialoghi, dalla storia
al cast, nel mondo magico che solo Anderson riesce
a creare.
The French Dispatch: la trama
Creato da Arthur Howitzer
Jr., The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening
Sun è un supplemento domenicale del quotidiano della città di
Liberty in Kansas. Il giornale è ”un fattuale reportage
settimanale sui temi di politica mondiale, le arti, nobili e meno,
e varie storie su ciò che è di umano interesse’‘. Raduna i
migliori giornalisti del tempo: Berensen,
Krementz, Wright. La particolarità
del French Dispatch è la sua sede: un giornale
americano con redazione a Ennui-sur-Blasé, paese
immaginario della Francia.
In occasione della morte di
Howitzer Jr., gli eccentrici redattori del settimanale
decidono di scrivere un numero contenente le migliori storie mai
raccontate da The French Dispatch. Lo
spettatore si trova quindi ad assistere alla narrazione per
immagini dell’ultimo numero del French
Dispatch contenente il necrologio, la storia delle
origini del giornale e tre articoli di successo. Il primo è un
reportage su un artista chiuso in carcere e psicopatico (Il
capolavoro Concreto). Il secondo segue i moti studenteschi
nella Francia del ’68 (Revisioni a un manifesto). Il terzo
è l’indagine sul rapimento del figlio di un commissario di polizia
(La Sala da Pranzo Privata del Commissario di Polizia).
Tre vicende strampalate rappresentate ironicamente.
Una lettera d’amore nei confronti
dei giornalisti
Wes Anderson ha
dichiarato che The French
Dispatch vuole essere “una lettera d’amore nei
confronti dei giornalisti, ambientata nella sede di una rivista
statunitense in una città francese del XX Secolo“. Il regista
è riuscito nel suo intento: giornalismo, Stati Uniti, Francia e
1900 sono perfettamente racchiusi nelle particolarissime immagini
del film.
In The French
Dispatch si respira aria francese:
Ennui-sur-Blasé è una cittadina europea un po’
stereotipata in cui personaggi eccentrici stridono tra loro.
L’ambientazione favolistica ha portato a scegliere come sede delle
riprese la cittadina francese Angoulême. Qui, un
cast numeroso e internazionale si è riunito per prendere parte
alla produzione: tra gli altri, Benicio del Toro (Traffic),
Frances McDormand (Nomadland),
Timothée Chalamet (Dune),
Jeffrey Wright, Adrien Brody,
Tilda Swinton, Owen Wilson, Léa Seydoux,
Bill Murray, Willem Dafoe, Saoirse Ronan. I grandi interpreti hanno dato
carattere ai protagonisti del racconto corale, riuscendo ad unire
l’umorismo di fondo del film alla profondità di ciascun
personaggio, dalla giornalista spietata ma con il cuore poetico
(Frances McDormand), all’artista squilibrato e
romantico (Benicio del Toro).
The French Dispatch: un
racconto multimediale
L’elogio al giornalismo è evidente
e ricalcato sotto ogni aspetto: le immagini di apertura, mostranti
il viaggio delle notizie dalla macchina da scrivere fino
all’edicola, sono solo l’inizio di un viaggio tra giornali e
giornalisti. Wes Anderson sceglie il bianco e nero
per trasformare in immagini i tre articoli del French
Dispatch. La scelta del B&W, insieme al ritmo frenetico
dei dialoghi delle tre storie, fatto di subordinate e termini
aulici, crea una distinzione tra la storia generale, mantenuta a
colori, e i singoli racconti.
Gli elementi all’interno del film
sono molteplici: varie lingue, storie, colori, ma anche più
linguaggi. Non mancano i cartelli ad aprire le tre storie, scene
animate che riprendono i fumetti all’interno del giornale, testi
che si mescolano alle immagini. The French
Dispatch stimola continuamente lo spettatore ma forse
richiede un’attenzione quasi impossibile. Non può bastare una sola
visione per cogliere tutti i dettagli delle inquadrature e dei
campi lunghi ma iper-definiti. I nomi dei numerosissimi personaggi,
presenti sulla scena anche per pochi istanti, come anche i dialoghi
frenetici, aggiungono colore al film ma creano inevitabilmente
confusione.
Perché vedere The French
Dispatch
The French
Dispatch
uscirà nelle sale italiane giovedì 11 Novembre 2021.
L’eleganza, la cura e la precisione di ogni dettagli rendono il
film uno degli imperdibili da vedere questo mese.
Anderson è riuscito ancora una volta ad unire
follia, sogno e umorismo in una pellicola variopinta e
stratificata. Un film da vedere e rivedere, un vero e proprio
percorso tra i mezzi d’espressione più potenti del XX Secolo: il
cinema e la carta stampata.
Dopo l’annuncio della data
d’uscita, Searchlight Pictures ha diffuso il
primo poster e le prime immagini ufficiali di The
French Dispatc, il nuovo attesissimo film di
Wes Anderson. Eccole di seguito:
Nel cast anche
Saoirse Ronan,
Kate Winslet,
Elisabeth Moss, Jason Schwartzman,
Christoph Waltz e Rupert Friend,
precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli
attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro
personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.
Ecco il trailer di The
French Dispatch, il nuovo film di Wes
Anderson che negli USA sarà vietato ai minori di 17 anni
per “nudità esplicita”.
La Searchlight Pictures (ex Fox
Searchlight) ha annunciato finalmente la data di uscita di The
French Dispatch, il decimo film di Wes
Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il
prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso
online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il
cast completo:
Benicio del Toro, Adrien Brody,
Tilda Swinton, Léa
Seydoux,
Frances McDormand,
Timothée Chalamet, Lyna Khoudri,
Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill
Murray e Owen Wilson.
Nel cast anche
Saoirse Ronan,
Kate Winslet,
Elisabeth Moss, Jason Schwartzman,
Christoph Waltz e Rupert Friend,
precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli
attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro
personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.
Dalla mente visionaria del candidato
all’Academy Award® Wes Anderson, The
French Dispatch dà vita a una raccolta di
articoli tratti dal numero finale di una rivista americana
pubblicata in una città francese immaginaria del Ventesimo secolo.
Il film, che sarà presentato oggi in anteprima mondiale in concorso
alla 74esima edizione del Festival di Cannes, arriverà l’11 novembre
nelle sale italiane.
The French Dispatch: il trailer del film di
Wes Anderson
The French Dispatch è
diretto da Wes Anderson, la sceneggiatura è firmata da Wes Anderson
a partire da un soggetto di Anderson & Roman Coppola & Hugo
Guinness & Jason Schwartzman. Il cast del film comprende anche
Liev Schreiber,
Elisabeth Moss, Edward Norton,
Willem Dafoe, Lois Smith,
Saoirse Ronan, Christoph Waltz, Cécile de France, Guillaume
Gallienne, Jason Schwartzman, Tony Revolori, Rupert Friend, Henry
Winkler, Bob Balaban e Hippolyte
Girardot.
Mentre L’Isola dei
Cani è stato nominato ai
Golden Globes 2019 nella categoria Miglior
film d’animazione e ha serie possibilità di arrivare nella stessa
categoria agli Oscar, Wes Anderson ha ripreso a
lavorare su un nuovo film dal titolo The
French Dispatch, le cui riprese sono comincate la
settimana scorsa, nella cittadina francese di Angoulême.
A smentire i primi report sul film,
il decimo lungometraggio di Anderson non è un musical,
stando a quello che riporta Indiewire, che
conferma che il film sarà “una lettera d’amore al giornalismo,
ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e che
ruoterà intorno a tre diverse linee narrative”.
Come al solito, Wes
Anderson si circonda di attori con un è solito lavorare,
in questo caso Bill Murray, Frances McDormand e
Tilda Swinton, mentre, tra coloro che
per la prima volta collaborano con il regista, il The
French Dispatch ci sono anche Benicio Del Toro, Jeffrey Wright e
Timothée Chalamet.
Tra gli attori che invece non sono
stati ancora confermati nel film, ci sono nomi di prestigio, come
Brad
Pitt, Natalie Portman e Léa Seydoux.
Come da tradizione per il regista di Grand Budapest
Hotel, tutti e tre gli attori hanno già lavorato con
Anderson ed è quindi probabile che torneranno a recitare per
lui.
The French Dispatch di Wes
Anderson, Another Round di Thomas
Vinterberg e Comes Morning di
Naomi Kawase sono alcuni dei film d’autore che
dovrebbero ricevere l’etichetta Cannes
2020. Si tratta di circa 50 titoli destinati a
ricevere l’etichetta del festival curato dal direttore artistico
Thierry Fremaux e dal suo comitato di selezione. I
film saranno svelati ufficialmente il 3 giugno.
Sappiamo già che senza l’edizione
fisica di Cannes 2020, a causa della pandemia da coronavirus, la
selezione che Fremaux e il suo staff hanno già fatto potrebbe
“cadere” nelle mani di altri festival, magari autunnali, per questo
si è deciso di presentare ugualmente questi film nelle altre
occasioni, purché abbiano un’etichetta che ne attesta la presenza
nella lista di quello che sarebbe dovuto essere il Festival di Cannes 2020.
L’elenco dei film di Cannes 2020
includerà titoli inizialmente selezionati per le diverse sezioni,
in particolare la competizione e Un Certain
Regard, nonché alcuni titoli della Settimana della
critica, sezione dedicata alle opere prime e seconde. Oltre ad
Anderson, Vinterberg e Kawase, altri autori di spicco che si dice
abbiano accettato l’etichetta Cannes 2020 sono Francois
Ozon con Ete 85 e Apichatpong
Weerasethakul con Memoria.
The French Dispatch di Anderson trai film etichettati Cannes
2020
Le ragioni per cui questi
prestigiosi film potrebbero prendere l’etichetta di Cannes invece
di aspettare Sundance, Berlino o Cannes del prossimo anno variano
dai tempi delle uscite cinematografiche locali alle strategie dei
distributori e alle schedule dei cineasti. Per questi film,
l’etichetta di Cannes sarà un punto di partenza con San Sebastian o
Toronto che invece ospiteranno le prime mondiali. Ad esempio,
The French Dispatch, il cui cast comprende
Benicio del Toro,
Tilda Swinton, Frances McDormand e
Timothée Chalamet, sarà probabilmente presentato in
anteprima mondiale a Toronto. Il film doveva essere l’apertura del
Festival di Cannes 2020.
La Searchlight Pictures (ex Fox
Searchlight) ha annunciato finalmente la data di uscita di The
French Dispatch, il decimo film di Wes
Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il
prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso
online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il
cast completo:
Benicio del Toro, Adrien Brody,
Tilda Swinton, Léa
Seydoux,
Frances McDormand,
Timothée Chalamet, Lyna Khoudri,
Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill
Murray e Owen Wilson.
Nel teaser poster ufficiale non
vengono menzionati Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason
Schwartzman, Christoph Waltz e Rupert
Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento
non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel
film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio
finale.
The French
Dispatch sarà una lettera d’amore al giornalismo,
ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e
ruoterà intorno a tre diverse linee narrative. La raccolta di
storie pubblicate sulla rivista prenderà vita grazie alla visione
di Wes Anderson.
La pellicola arriva a due anni
da L’isola dei
Cani, candidato come miglior film d’animazione ai
Golden Globe e agli Oscar 2019.
Di recente Wes
Anderson è stato tra gli ospiti della quattordicesima
edizione della Festa del Cinema
di Roma dove ha consegnato il Premio alla Carriera a
Bill Murray, moderando l’Incontro Ravvicinato con
il pubblico durante il quale l’attore ha ripercorso le tappe
principali della sua carriera artistica.
Nel cast anche
Saoirse Ronan,
Kate Winslet,
Elisabeth Moss, Jason Schwartzman,
Christoph Waltz e Rupert Friend,
precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli
attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro
personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.
Guarda due nuovi promo della nuova
serie televisiva The Frankenstein
Chronicles che vedrà protagonista l’attore
Sean Bean e che andrà in onda sul network
americano A&E.
La HBO ha pubblicato il primo
trailer della nuova serie televisiva Max The
Franchise in vista del suo debutto sulla piattaforma
di streaming domenica 6 ottobre. Anche se questo show non è basato
su nessun fumetto che abbiate mai letto, si svolge nel mondo dei
supereroi… beh, dei film di supereroi.
Secondo il titolo ufficiale,
“The Franchise segue l’equipaggio di un film in franchising
non amato che lotta per il proprio posto in un universo
cinematografico selvaggio e indisciplinato”.
“La serie comica getta una
luce sul caos segreto che regna nel mondo dei film di supereroi,
per porre la domanda: come viene fatta esattamente la salsiccia
cinematografica?Perché ogni pasticcio ha una
storia di origine”.
Si tratterà di un’interpretazione
divertente del modo in cui vengono realizzati i film sui supereroi
o di un tentativo patetico di prendere in giro un genere che ancora
domina Hollywood (con grande disappunto di alcuni critici e di
Martin Scorsese). Staremo a vedere, ma il
trailer suggerisce che possiamo aspettarci almeno qualche grossa
risata dallo show.
Il cast di The franchise
Il cast di The
franchise comprende Himesh Patel nel
ruolo di Daniel, Aya Cash nel ruolo di Anita,
Jessica Hynes nel ruolo di Steph, Billy
Magnussen nel ruolo di Adam, Lolly Adefope nel ruolo di
Dag, Darren Goldstein nel ruolo di Pat e
Isaac Powell nel ruolo di Bryson. Tra le guest
star ricorrenti figurano Richard E. Grant nel
ruolo di Peter e Daniel Brühl in quello di Eric.
Sam Mendes, Pippa Harris,
Nicolas Brown e Julie Pastor producono esecutivamente per
Neal Street Productions; Armando Iannucci per Dundee Productions,
Jon Brown e Jim Kleverweis. L’episodio pilota è stato diretto da
Sam Mendes e scritto da Jon Brown, che funge da showrunner.
Parlando con
IndieWire dello show, Magnussen ha recentemente dichiarato:
“Il dono è stato quello di poter ridere di tutte le cose
che facciamo.Come le persone con un grande ego
che dicono: “Oh, sono delle superstar”.È uno show
televisivo che parla della realizzazione di un film di supereroi,
ed è tutto un gruppo di imbecilli che gestisce lo spettacolo e tu
puoi ridere”.
Parlando dei suoi famosi
co-protagonisti, l’attore ha aggiunto: “L’ensemble era
tutto.La comunità con cui ho lavorato durante
quella serie televisiva è stata un dono di cui non potrei essere
più grato.È tutta una questione di persone,
perché molto di questo settore si prende troppo sul serio, e questo
show mi ricorda che ci si può divertire e ridere di se stessi, ed è
quello che abbiamo fatto”.
Il trailer di The Four
Seasons rivela che Tina Fey e Steve Carell tornano insieme nella serie
Netflix con un cast stellare, remake della commedia
classica di Alan Alda. Basata sul film omonimo del 1981 scritto,
diretto e interpretato da Alda, la miniserie Netflix in arrivo è
stata creata e scritta da Tina Fey, Lang Fisher e Tracey Wigfield,
già autrici di 30 Rock. Fey recita anche nella serie al
fianco di Steve Carell, con cui torna a recitare dopo Date Night
del 2010. Il cast include anche Colman Domingo, Erika Henningsen,
Kerri Kenney-Silver, Will Forte e Marco Calvani.
Ora,
Netflix ha svelato il primo teaser trailer ufficiale di
The Four Seasons. Il trailer presenta una storia simile
a quella del film del 1981, seguendo sei amici di lunga data nel
corso di quattro vacanze stagionali in primavera, estate, autunno e
inverno. Il gruppo di amici, composto da tre coppie, affronta gli
alti e bassi della vita mentre intraprende quattro diverse fughe.
Guarda il trailer qui sotto:
Cosa significa il trailer di The
Four Seasons per la serie
Innanzitutto, il trailer di The
Four Seasons rivela la reunion sullo schermo di Tina Fey e
Steve Carell. I due hanno recitato insieme per la prima volta nel
film romantico-comico del 2010 Date Night, nei panni di una
coppia sposata annoiata che cerca di riaccendere la fiamma del
romanticismo con una serata glamour, ma finisce per ritrovarsi in
un’avventura inaspettata e pericolosa. Questa volta, Fey e
Carell non interpretano una coppia in The Four Seasons,
poiché la prima è in coppia con Will Forte e Carell con Kerri
Kenney-Silver. Tuttavia, l’intesa tra Fey e Carell sullo schermo
dovrebbe comunque trasparire come amici.
Il trailer di The Four
Seasons rivela come il remake della serie Netflix aggiorna il
film di Alan Alda del 1981. Da notare l’inclusione di una coppia
gay, Danny e Claude, interpretati da Colman Domingo e Marco
Calvani. Nel film, tutte e tre le coppie erano eterosessuali. Per
il resto, la maggior parte dei personaggi sembrano ispirati al film
originale, rendendo abbastanza facile indovinare chi interpreta
ogni ruolo.
Ad esempio, il ruolo di Tina Fey
sembra essere quello originariamente interpretato da Carol Burnett.
Tuttavia, il primo teaser non rivela quale delle tre coppie sia in
difficoltà.
Una seconda stagione di The Four Seasons di Netflix sarebbe sicuramente possibile grazie al
grande cambiamento rispetto al finale del film originale. Adattato
dal film commedia del 1981 di Alan Alda, The Four Seasons
segue tre coppie diverse, amiche da anni, che si ritrovano per un
weekend in una casa al lago, ma la loro vacanza rilassante viene
sconvolta dalla notizia che una delle coppie sta per separarsi. Il
cast di The Four Seasons include Steve Carell,
Colman Domingo, Will Forte, Marco Calvani, Erika Henningsen e Tina
Fey, che ha anche co-creato la serie.
Sin dal suo debutto su Netflix,
The Four Seasons è stato ampiamente elogiato dalla critica e
dal pubblico come una rivisitazione moderna e intelligente del film
del 1981. La maggior parte delle recensioni di The Four
Seasons hanno elogiato la serie per il modo in cui gestisce il
mix di umorismo e tragedia e l’affascinante chimica tra il cast.
The Four Seasons è rapidamente diventato uno degli show più
visti su Netflix in questo momento, e una seconda stagione potrebbe
sicuramente arrivare grazie al finale della serie, che è
notevolmente diverso dal film del 1981.
La seconda stagione di The Four
Seasons sarebbe completamente diversa dalla prima dopo la morte di
Nick
Nel corso di The Four
Seasons, il gruppo di amici deve affrontare cambiamenti
inaspettati nelle loro famiglie che mettono alla prova la loro
amicizia. La serie descrive gli alti e bassi delle relazioni di
coppia e l’impatto dei cambiamenti. Nel corso della serie, gli
amici trascorrono vacanze diverse nelle quattro stagioni, durante
le quali faticano ad adattarsi ai cambiamenti nelle loro vite. Alla
fine di The Four Seasons, il gruppo sta imparando ad
affrontare la morte inaspettata di Nick in un incidente
stradale.
Una seconda stagione di The Four
Seasons darebbe l’opportunità di esplorare cosa succede al
gruppo dopo la morte di Nick, un evento che non è avvenuto nel film
originale del 1981. La prima stagione si è conclusa con l’annuncio
della gravidanza di Ginny e il gruppo che va avanti dopo i tragici
eventi, il che potrebbe servire come base per una potenziale
seconda stagione. Anche se potrebbe essere realizzata con lo stesso
formato, con il gruppo che va in vacanza insieme, i cambiamenti
apportati rispetto al film darebbero alla potenziale seconda
stagione di The Four Seasons più spunti da esplorare dal
punto di vista tematico e aiuterebbero a evitare che sia un
semplice rifacimento della prima stagione.
La seconda stagione di The Four
Seasons arriverà davvero su Netflix?
Qualsiasi possibilità che The
Four Seasons abbia una seconda stagione dipende dal suo
successo e dalla sua popolarità tra gli spettatori di Netflix. La
co-creatrice della serie, Tracey Wigfield, è ottimista riguardo a
una seconda stagione e ha dichiarato a TV Insider che, se Netflix dovesse dare il via
libera, potrebbero utilizzare la seconda stagione di The Four
Seasons per esplorare le conseguenze della morte di Nick e il
suo impatto sul resto del gruppo. Wigfield ha descritto la
decisione di uccidere Nick come “una mossa importante”, ma
che ha permesso “che accadesse qualcosa di umano”.
Dato che The Four Seasons è
stato pubblicato solo di recente sulla piattaforma di streaming, è
troppo presto per dire se ci sarà una seconda stagione.
Sebbene Netflix di solito aspetti diverse settimane prima di
annunciare eventuali rinnovi, ci sono state alcune occasioni in cui
ha annunciato rinnovi anticipati, come nel caso dell’annuncio
della seconda stagione di NobodyWantsThis. Anche se non è stato ancora confermato nulla,
The Four Seasons ha tutti gli ingredienti giusti per
rendere una potenziale seconda stagione un successo.
La serie NetflixThe Four Seasons si conclude
con colpi di scena importanti per Nick (Steve Carell) e Ginny
(Erika Henningsen). La serie Netflix
è l’adattamento del film The Four Seasons del 1981 con Alan
Alda e Carol Burnett. Alda ha un ruolo secondario nella serie
Netflix, quello di Don, il padre di Anne (Kerri Kenney-Silver).
Oltre a Carell, Henningsen, Alda e Kenney-Silver, il cast di The
Four Seasons include Colman Domingo, Tina Fey, Will Forte e
Marco Calvani.
La serie segue la stessa premessa
del film, con la storia di un gruppo di amici composto da tre
coppie che vanno in vacanza insieme in primavera, estate, autunno e
inverno. Quando Nick decide di lasciare Anne, con cui è sposato da
25 anni, la sua decisione cambia per sempre le dinamiche del
gruppo, soprattutto quando inizia a frequentare Ginny, molto più
giovane di lui. Nonostante le somiglianze generali, la serie
apporta diverse modifiche significative rispetto al film The
Four Seasons, soprattutto per quanto riguarda il destino di
Nick.
La spiegazione della morte di
Nick in The Four Seasons e come differisce dal film
Il personaggio non muore nel
film
La morte di Nick nella serie The
Four Seasons è il cambiamento più significativo rispetto al
film, dove il personaggio è ancora vivo quando scorrono i titoli di
coda. Nella serie, Nick muore in un incidente stradale mentre
torna dal negozio durante il penultimo episodio. La sua morte
sarebbe stata scioccante in qualsiasi circostanza, ma è ancora più
sconvolgente poiché lo si vede acquistare bevande analcoliche e
snack vegani al negozio poco prima che Kate (Fey) e il pubblico
scoprano cosa gli è successo.
Durante un’intervista con Tudum di Netflix, le co-creatrici Fey e Tracey Whigfield
hanno rivelato che volevano che uno dei personaggi principali
morisse perché i personaggi di The Four Seasons si trovano
in una fase della vita in cui hanno bisogno di amicizie di lunga
data per affrontare le sfide più difficili. Per quanto riguarda il
motivo per cui Nick è il personaggio che hanno scelto di uccidere,
Fey spiega che “il personaggio di Steve è il tipo che dice: ‘Si
vive una volta sola, la vita è breve. Farò quello che voglio’. E
aveva ragione”. La morte di Nick permette anche agli altri
personaggi di rivalutare le proprie vite nel finale.
Cosa significa la gravidanza di
Ginny per The Four Seasons
La perdita di Nick è il colpo di
scena che aleggia sul finale, solo per poi essere superato da una
bomba sganciata su Ginny nei momenti finali dell’episodio. Quando
il gruppo brinda a Nick, Kate nota che Ginny non beve il suo drink
alcolico e Anne conferma che Ginny è incinta. Questo
aggiunge un nuovo significato alle scene di Ginny nel finale. Kate
che dice a Ginny che la sua relazione con Nick era solo una “fiamma
passeggera” e il fatto che a Ginny non sia stato permesso di
parlare al funerale diventano ancora più dolorosi quando si scopre
che è incinta e che lei e Nick stavano per diventare genitori.
Anche le foto di Ginny con Nick sono
state vietate al funerale.
Per quanto riguarda il futuro della
serie, Ginny dovrà decidere se tenere il bambino. Se sceglierà di
tenerlo, non dovrà crescerlo da sola, poiché gli amici di Nick e
persino la sua ex moglie Anne saranno sicuramente lì per
sostenerla. Anche gli amici di Ginny, presentati nel penultimo
episodio, potrebbero darle una mano. Mentre Nick non c’è più, Ginny
crescerà suo figlio con il sostegno dei suoi amici e della sua ex
moglie, in modo che la sua eredità continui a vivere.
Come Kate e Jack e Claude e
Danny si riconciliano
Sebbene gran parte della serie sia
incentrata su Nick, Ginny e Anne, anche le relazioni romantiche tra
Kate e Jack (Forte) e tra Danny (Domingo) e Claude (Calvani) sono
parte integrante della serie. Entrambe le coppie sposate sembrano
inizialmente andare bene, soprattutto se paragonate a Nick e Anne,
ma hanno i loro problemi che ribollono sotto la superficie e che
alla fine diventano problemi significativi che devono affrontare.
Kate e Jack iniziano a riconciliarsi andando in terapia e
ascoltando le frustrazioni e i bisogni l’uno dell’altra.
La perdita di Nick aiuta Kate e Jack
a rivalutare ulteriormente la loro relazione e a capire cosa è
veramente importante. Riescono a fidarsi completamente l’uno
dell’altra dopo che Jack, grazie a un libro su Napoleone Bonaparte,
li aiuta a uscire sani e salvi da un lago ghiacciato. Anche Danny e
Claude riescono a riconciliarsi ascoltando meglio le esigenze
dell’altro. Questo include il fatto che Claude riconosce il
dolore di Danny dopo la morte di Nick invece di invalidare quei
sentimenti con una visione positiva della situazione. Danny e
Claude decidono di affrontare la vita insieme invece di fuggire
dalle sue sfide.
Come il finale prepara la
seconda stagione di The Four Seasons
The Four Seasons – stagione 2 è stata ufficialmente
approvata da Netflix e il finale della stagione 1 lascia molte
storie da continuare ad esplorare. La gravidanza di Ginny sarà
la trama principale da seguire. Vedere i personaggi continuare
a trascorrere le vacanze stagionali insieme diventerà comico e
drammatico in modi diversi, con Ginny incinta e il suo bambino che
potrebbe unirsi al viaggio. Il gruppo di amici che vuole sostenere
Ginny con il bambino le fornisce un motivo forte per continuare a
passare del tempo con loro, nonostante i conflitti passati e
l’assenza di Nick.
C’è anche altro da esplorare con i
personaggi di The Four Seasons in lutto per la morte di
Nick. La sua perdita continuerà ad avere un impatto su ciascuno dei
personaggi principali, che inevitabilmente continueranno a lottare
a modo loro. La serie ha avuto solo un episodio completo per
sviscerare il dolore dei personaggi, ma il dolore è un processo
continuo, e se lo show è stato abbastanza coraggioso da uccidere
Nick, deve anche essere abbastanza coraggioso da rendere giustizia
alle conseguenze di una tale tragedia.
Il vero significato del finale
di The Four Seasons
The Four Seasons parla in
definitiva dell’importanza che le persone care si ascoltino e
siano presenti l’una per l’altra nei momenti belli e in quelli
brutti. La relazione tra Nick e Anne è fallita perché hanno smesso
di ascoltare ciò di cui l’altro aveva bisogno. Anche il matrimonio
di Kate e Jack e quello di Danny e Claude rischiano di andare in
pezzi quando smettono di ascoltarsi a vicenda. Lo stesso concetto
non vale solo per le relazioni sentimentali, ma anche per
l’amicizia, come dimostra chiaramente il conflitto e la
riconciliazione tra Kate e Danny.
Le amicizie nella serie sono
riuscite a resistere per decenni e continuano a resistere perché
sono presenti nei momenti più importanti, che si tratti di una
vacanza divertente o di un momento di dolore.
Le amicizie nella serie sono
riuscite a resistere per decenni e continuano a resistere perché
sono presenti nei momenti più importanti, che si tratti di una
vacanza divertente o di un momento di dolore. I personaggi sanno
come divertirsi insieme, ma sanno anche come sostenersi a vicenda.
Continuare ad essere amici di Anne dopo il divorzio e alla fine
accettare Ginny nel loro gruppo fa parte di questo, e tutto ciò
merita di essere approfondito nella seconda stagione di The
Four Seasons.
Non c’è alcun dubbio sul fatto che
il McDonald’s sia oggi uno dei principali simboli della
globalizzazione e del consumismo contemporaneo. La più nota catena
di ristoranti fast food al mondo è oggi un simbolo riconosciuto in
ogni dove. Non molti sanno che dietro tale successo globale si
nasconde una storia particolarmente articolata, fatta di grandi
sogni e altrettanto grandi tradimenti. A raccontarla, in modo
particolarmente coinvolgente, è stato il film del 2016
The Founder (qui la recensione), diretto da
John Lee Hancock. La sceneggiatura, firmata da
Robert D. Siegel, è stata indicata come una delle
migliori del suo anno.
Obiettivo del film è dunque quello
di ripercorrere la biografia di Ray Kroc,
spregiudicato imprenditore statunitense che ha intravisto il
potenziale del McDonald’s e lo ha esportato in tutto il mondo. Per
raccontare la sua storia, Siegel si è non solo basato su
un’autobiografia ufficiale di Kroc, ma anche su una non
autorizzata, dove vengono portati alla luce anche gli aspetti meno
nobili dell’uomo in questione. The Founder riesce dunque a
dar vita ad un protagonista sempre più accattivante ma anche
sgradevole, continuamente al confine tra bene e male. Egli ha
descritto la storia come un incrocio tra Il petroliere e
The Social Network.
Accolto in maniera positiva dal
pubblico e dalla critica, il film ha così dato risalto ad una
storia non a tutti nota e che ritraae perfettamente lo spirito
capitalista di cui Kroc è stato uno dei maggiori esponenti. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori e la vera storia dietro il
film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
The Founder: la trama del film
Il film, come anticipato, racconta
di Ray Kroc, un venditore di frullatori i cui
affari non vanno a gonfie vele. Ray crede che la colpa
dell’insuccesso sia dovuto al metodo troppo antiquato di servire la
clientela che, stanca delle lunghe attese, spesso perde interesse
nel prodotto. Grazie al suo lavoro di venditore itinerante, Kroc ha
modo di osservare attentamente le dinamiche dei ristoranti, in cui
è costretto a mangiare, e quanto l’inefficienza degli impiegati sia
deleteria per gli affari. Quando la sua collega
June lo informa che il ristorante McDonald di San
Bernardino ha intenzione di fare alla loro ditta un grande e
costoso ordine, Kroc decide di recarsi personalmente sul luogo.
Giunto al ristorante, Ray rimane
sorpreso nel constatare che il locale riesce a soddisfare gli
ordini dei clienti in pochissimo tempo, offrendo cibo a prezzi
stracciati. Dopo aver gustato il suo panino, l’uomo riesce a
presentarsi al proprietario Mac McDonald, che gli
mostra la maniacale organizzazione delle cucine e gli presenta il
fratello Dick. Colpito dalle idee innovative dei
McDonald, Kroc deciderà di cambiare vita e cercare di inserirsi
nella nuova e dinamica realtà di ristorazione. Per farlo, si
troverà a dover ideare una serie di ambiziosi progetti, che lo
porteranno ad ottenere tanta ammirazione quanto odio.
The Founder: il cast del film
Per interpretare il protagonista Ray
Kroc era inizialmente stato contattato l’attore
TomHanks. Quando però egli
rifiutò la parte, questa venne proposta a Michael Keaton,
tornato in quegli anni alla ribalta grazie a Birdman e Il casoSpotlight. Per prepararsi al ruolo, Keaton ha poi
avuto accesso ad una grande quantità di filmati e interviste del
vero Ray Kroc, di cui molti inediti, potendo trarre da questi
materiali dei riferimenti per la voce, il modo di parlare e tutti
gli altri manierismi di Kroc. Keaton, inoltre, ha preso lezioni di
piano dopo aver scoperto che all’imprenditore piaceva suonare tale
strumento. L’attore ha inoltre affermato di aver tratto grande
ispirazione dai film Wall Street, The Wolf of Wall Street e
Jerry Maguire.
Accanto a lui, nel ruolo di sua
moglie Ethel Fleming, vi è invece la premio Oscar Laura Dern,
mentre Linda Cardellini è Joan Smith, seconda
moglie di Kroc. Patrick Wilson,
noto per i film di The Conjuring, recita invece nel ruolo
di Rollie Smith, uno degli uomini che aiuterà Kroc nella sua
scalata al potere. L’attore Nick Offerman, celebre
per la sitcom Parks and Recreation interpreta Richard
“Dick” McDonald, mentre l’attore John Carroll
Lynch, celebre per il film Zodiac è il fratello
Maurice “Mac” McDonald. Quest’ultimo si è preparato alla riprese
memorizzando l’intera sceneggiatura come fosse un testo da recitare
in teatro. Ciò gli ha permesso di essere sempre pronto per le sue
scene.
The Founder: le differenze tra il
film e la vera storia
Nell’introdurre alla vicenda del
McDonald’s, The Founder riporta fedelmente che i fratelli
Richard e Maurice McDonald avevano aperto un ristorante drive-in
barbecue e hamburger ad Arcadia, in California nel 1937. Questo ha
avuto successo per otto anni, ma alla fine hanno deciso che il
servizio era troppo lento e lo chiusero nell’autunno del 1948,
riaprendo poi con un menu snello e un sistema più efficiente. Si
sono infatti concentrati solo su hamburger, patatine fritte e
bevande analcoliche, eliminando tutto ciò che richiedeva un tempo
di preparazione troppo lungo. Come avviene nel film, nel 1954 i due
fratelli contattarono Kroc per le sue macchine per frullati e da
quel momento egli entrò in contatto con il mondo dei fast food.
Alla sua prima visita al locale dei
McDonald, Kroc rimase sbalordito dai prezzi bassi e dall’efficacia
delle operazioni messe in atto dai suoi proprietari. In
particolare, Kroc è rimasto stupito dalla rapidità con cui il
ristorante riusciva a soddisfare gli ordini dei un clienti. Come
nel film The Founder, anche nella realtà Kroc ha proposto
ai due di lavorare come loro agente in cambio di una piccolissima
fetta dei profitti. L’idea di rendere il McDonald’s un franchise
non fu però di Kroc, bensì degli stessi due fratelli, che nel 1954
possedevano già diverse sedi. Kroc prese però poi il controllo
totale della catena, fino ad estromettere i due fratelli.
Contrariamente a quanto mostrato nel film, però, i rapporti tra di
loro sono stati meno amari nella realtà.
The Founder: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The
Founder è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e
Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di lunedì 16 agosto alle ore
21:25 sul canale Rai 1.
Per la regia di John Lee
Hancock e con una sceneggiatura di Robert
Siegel, arriva al cinema la storia di The
Founder, un idea fortemente voluta e curata sin dai primi
stadi dal produttore Don Handfield, con
protagonista Michael Keaton.
Per alcuni sono due collinette, per
altri due gobbe o, ad intuito, una grande M, ma il logo di
McDonald’s in realtà rappresenta due archi dorati. Tutti conosciamo
la grande catena di fast food ma in pochi conoscono la storia
dietro la nascita del vero e proprio impero che ha fatto di
patatine e hamburger il pasto più amato, consumato, spesso
criticato ma a volte anche economico del mondo.
The Founder, come è
nato McDonald’s
Keaton è Ray Kroc, un
venditore che si scontra con proprietari di drive-in molto lenti e
attaccati alla tradizione senza riuscire a vendere il suo
rivoluzionario Multimixers: quando un ordine per ben sei frullatori
arriva dalla piccola città di San Bernardino in California, Kroc
incuriosito decide di partire per andare a vedere questa fiorente
attività.
Lì trova il chiosco dei fratelli
McDonald (Nick Offerman e John Carroll Lynch) con
fuori una fila formate da famiglie felici, un servizio veloce ed
efficiente e una qualità del cibo deliziosa. Qual’è il loro
segreto? Un nuovo metodo di lavoro in cucina, una sorta di catena
di montaggio ben studiata che permette di velocizzare la
preparazione, un menù ridottissimo e il walk-up, ovvero non più
macchine parcheggiate in attesa del proprio ordine ma persone in
fila alla cassa. Kroc capisce subito il potenziale di questo
sistema e dopo aver esposto l’idea anche alla paziente moglie Ethel
(Laura
Dern) decide di proporre (anzi supplicare) ai fratelli
di importare il loro metodo rivoluzionario nel Midwest,
caratterizzando i ristoranti con due archi dorati (da un idea di
Dick McDonald) e garantendo in prima persona per il controllo della
qualità, valore importantissimo per loro.
Così Kroc, in poco tempo, riesce ad
aprire diversi fast-food, facendosi finanziare da affiliati e
affidando la gestione a persone di fiducia. Ma ad un certo punto,
con l’aumentare del successo dei ristoranti, i conti per lui non
tornavano e alla fine a lui spettava una fetta troppo piccola di un
impero in forte espansione che lui aveva a tutti gli effetti
“fondato”. Così, grazie all’aiuto del consigliere finanziario Harry
Sonneborn (B.J. Novak) e della nuova moglie
(Linda Cardellini), donna con il suo stesso
spirito di iniziativa, riesce a fare dei cambiamenti per prendere
il controllo sopra ai fratelli…
Decisamente
interessante l’idea dietro a questo biopic sulla figura totalmente
sconosciuta di Ray Kroc, un volto che in modo chiaro e preciso
riesce a rappresentare la “nascita” del capitalismo in America.
Nella prima parte del film si ha l’impressione che l’operazione di
Handfield e co. fosse quella di riabilitare il nome di McDonald’s,
di certo non in perdita ma sempre più preso di mira per la pessima
qualità del cibo, per i dubbi processi di preparazione,
conservazione e provenienza delle proprio materie prime, una catena
sempre più odiata da una popolazione che sta iniziando a scegliere
l’opzione più salutare. La magia dei panini dei fratelli McDonald’s
nel loro chioschetto di San Bernardino, fa decisamente venire
l’acquolina in bocca inizialmente, ma poi, di pari passo con la
presa di potere di Kroc sui due fratelli, anche la qualità e le
scelte prese per favorire maggiore guadagno ed espansione, fanno
capire come si è arrivati a ciò che rappresenta questo fast-food
per molti oggi.
Impossibile non applaudire
l’interpretazione di Michael Keaton, che è riuscito ad entrare nei
panni di Kroc in tutte le sue sfumature, dalle più oneste alle più
perfide, confermandosi il protagonista indiscusso di
The Founder, spesso oscurando chi gli sta
intorno sulla scena. Come era accaduto per Saving Mr.Banks, John Lee
Hancock ci riesce a trasportare senza problemi nella vita
degli anni ’50, con una cura dei dettagli quasi maniacale e grazie
a scelte interessanti di montaggio riesce a raccontarci questa
storia, senza l’happy ending del film Disneyano, ma con
quello stesso tipo di malinconia.
Detto questo però Hancock e Siegel
lasciano totale libertà allo spettatore di farsi una propria idea
sulla storia, non condannando né osannando Kroc o la famosa catena
di hamburger.
Ecco un nuovo trailer di The Founder, il biopic
con protagonista Micheal Keaton nei panni di
Ray Kroc, fondatore della catena di fast food
McDonald’s. Il film diretto da John Lee
Hancock (The Blindside).
Ecco il nuovo trailer di The Founder
https://www.youtube.com/watch?v=gt_ikJRssrs
Il film racconta la storia di Ray
Kroc, venditore che si mise in società con i fratelli Richard e
Maurice per lanciare quella che sarebbe presto diventata la catena
internazionale di fast food più famosa del pianeta: la McDonald.
Hancock
svilupperà una sceneggiatura realizzata da Robert
Siegel (Big Fan, The Wrestler); il film
sarà prodotto dalla FilmNation assieme alla The Combine di
Don Handfield e Jeremy
Renner.
Laura
Dern interpreta la trascurata prima moglie di Ray,
Ethel, dalla quale l’uomo divorziò nel 1961. Prima di morire, nel
1984, Kroc si sposò altre due volte.
L’uscita di The
Founder è prevista per il 12 gennaio 2017.
Possiamo dare un primo sguardo a
Micheal Keaton nei panni del fondatore di
McDonald’s, nel poster di The
Founder, film diretto daJohn Lee
Hancock (The Blindside). Ve lo
mostriamo:
The
Founder racconterà la storia di Ray Kroc, venditore
che si mise in società con i fratelli Richard e Maurice per
lanciare quella che sarebbe presto diventata la catena
internazionale di fast food più famosa del pianeta: la McDonald.
Hancock svilupperà una sceneggiatura realizzata da
Robert Siegel (Big Fan, The
Wrestler); il film sarà prodotto dalla FilmNation
assieme alla The Combine di Don Handfield e
Jeremy Renner.
Laura
Dern interpreterà la trascurata prima moglie di Ray,
Ethel, dalla quale l’uomo divorziò nel 1961. Prima di morire, nel
1984, Kroc si sposò altre due volte. L’attrice è al momento
impegnata con le riprese di un film drammatico (ancora senza
titolo) per la regia di Kelly Reichardt
(Meek’s Cutoff, Wendy and Lucy) con
Kristin Stewart e Michelle
Williams. Presto sarà nelle sale americane con 99
Homes, film presentato alla scorsa edizione del
Festival del cinema di Venezia, con Andrew Garfield eMichael
Shannon. L’uscita di The Founder
è prevista per il novembre 2016.
Ecco le prime immagini di
The Founder, film diretto da John
Lee Hancock (The Blindside) che
racconta la storia della nascita della più famosa catena di fast
food al mondo, McDonald’s. A interpretare il fondatore del titolo
c’è Micheal Keaton.
Ecco il trailer:
The
Founder racconta la storia di Ray Kroc, venditore che
si mise in società con i fratelli Richard e Maurice per lanciare
quella che sarebbe presto diventata la catena internazionale di
fast food più famosa del pianeta: la McDonald. Hancock
svilupperà una sceneggiatura realizzata da Robert
Siegel (Big Fan, The Wrestler);
il film sarà prodotto dalla FilmNation assieme alla The Combine di
Don Handfield e Jeremy
Renner.
Laura
Dern interpreta la trascurata prima moglie di Ray,
Ethel, dalla quale l’uomo divorziò nel 1961. Prima di morire, nel
1984, Kroc si sposò altre due volte.
L’uscita di The
Founder è prevista per il novembre 2016.
McDonald non ostacolerà
The Founder, il biopic poco
lusinghiero sul magnate del fast-food Ray
Kroc, che sarà probabilmente interpretato da
Michael Keaton.
Come descritto dallo
sceneggiatore di The WrestlerRobert Siegel, Kroc appare
inizialmente nel film come un venditore di mixer per frullati
intento a colloquiare con due fratelli di San Bernardino,
Mac e DickMcDonald, tentando di convincerli a
trasformare in un franchising il loro punto vendita di
hamburger.
Mentre i ristoranti si
moltiplicano, Kroc ruba loro persino il nome
McDonald. Lo script sostiene inoltre che Kroc
abbia sottratto ai fratelli più di 200 milioni di dollari e, fino
alla sua morte, nel 1984, abbia finto di aver creato da solo
il marchio McDonald.
La manovra machiavellica ricorda
quella di un altro film sulla nascita di un monolite aziendale
americano: The Social Network, che
drammatizza la lotta corpo a corpo tra il fondatore di Facebook
Mark Zuckerberg e i vari compagni di classe di
Harvard che sostenevano di essere stati raggirati e derubati della
loro proprietà intellettuale.
McDonald, da parte sua, ha al
momento problemi più grandi sui quali concentrarsi rispetto
l’uscita di un film sui suoi fondatori. La società ha annunciato
Giovedi che il suo CEO degli ultimi tre anni, Don
Thompson, starebbe favorendo le dimissioni dopo due
anni di calo delle vendite.
Lisa McComb,
direttore delle relazioni con i media per l’azienda, ha dichirato
rispetto The Founder: “La storia di
Ray Kroc è avvincente, quindi non siamo sorpresi Hollywood voglia
adattarla per il grande schermo“.
E aggiunge: “I fatti storici
del suo viaggio verso il successo possono essere rintracciati nella
sua autobiografia e in altre fonti non-fiction di
McDonald“.
Si intitolerà The Longest Day, The Fosters 2×07,
il settimo episodio della seconda stagione dilla serie TV di
ABC Family.
In The Fosters
2×07, Lena dà un sostegno a Brandon mentre si prepara a
svelare un segreto tenuto nascosto a lungo che potrebbe portare a
delle fratture nella sua famiglia. Callie porta Jude a fare una
visita alla famiglai Quinn con la speranza che Jude non si senta
più minacciato dall’altro lato della vita di Callie. Nel frattempo,
Jesus è diviso fra i sentimenti di colpa per la sua relazione
finita con Emma e la pressione di provare fiducia ad Hayley. Il
gruppo di danza di Mariana si prepara per una competizione
imminente, e le sue insicurezze le impediscono di dare il meglio di
lei.
Si intitolerà Truth Be
Told The Fosters 2×05, il quinto episodi della
seconda stagione della serie targata ABC Family.
Callie si agita per
l’ansia su ciò che le sue recenti decisioni hanno
causato a Jude. Emma approfondisce la sua rottura con Jesus,
mettendolo in una posizione scomoda con un nuovo
interesse amoroso e Mariana, che diventa involontariamente
coinvolto nel suo dilemma. Stef lotta con i suoi
sospetti su Mike e si chiede se andare avanti con la sua indagine
sulla scomparsa di Ana. Quando i compagni di band
di Brandon lo portano ad un aumento di qualche ispirazione
speciale, Brandon si apre a un confidente inatteso
sulle sue trasgressioni passate. E le emozioni di
Callie hanno la meglio su di lei quando le cose si fanno calde e
pesanti con Wyatt.
The
Fosters è
una serie televisivastatunitense creata da Peter
Paige e Bradley
Bredeweg, trasmessa dal 3
giugno 2013 su ABC Family.
Lena
Adams e Stef Foster sono una coppia lesbica interrazziale che vive
nella zona di Mission Bay di San Diego, crescendo il figlio
biologico di Stef insieme con una coppia di gemelli adottati. Lena
è la vice preside della scuola frequentata dai ragazzi e decide di
prendere in affido Callie, un’adolescente con un passato violento,
e suo fratello Jude. Stef è una poliziotta severa ma gentile e con
Lena riesce a instaurare nella famiglia un rapporto basato sulla
fiducia e sulla sincerità.
Si intitolerà Things
Unknown, The Fosters 2×01, il primo episodi della seconda
stagione della serie targata ABC Family.
In The Fosters 2×01, il futuro
di Callie con
i Fosters è minacciato dalla scoperta
che Donald non è il padre biologico
della ragazza; nel
frattempo, Brandon cerca di venire a
patti col senso di colpa per essere andato a letto
con Dani ed ancora non si sa dove
fosse Mike la sera in
cui Ana è scomparsa.
Infine, la relazione
tra Jesus ed Emma affronta
delle difficoltà a causa del comportamento della ragazza con i
compagni di squadra del fidanzato
e Mariana fa un grande cambiamento,
nonostante il disappunto di Stef.
The
Fosters è
una serie televisivastatunitense creata da Peter
Paige e Bradley
Bredeweg, trasmessa dal 3
giugno 2013 su ABC Family.
Lena
Adams e Stef Foster sono una coppia lesbica interrazziale che vive
nella zona di Mission Bay di San Diego, crescendo il figlio
biologico di Stef insieme con una coppia di gemelli adottati. Lena
è la vice preside della scuola frequentata dai ragazzi e decide di
prendere in affido Callie, un’adolescente con un passato violento,
e suo fratello Jude. Stef è una poliziotta severa ma gentile e con
Lena riesce a instaurare nella famiglia un rapporto basato sulla
fiducia e sulla sincerità.
Arriva su Sky l’avvincente thriller
scritto e diretto da John Michael McDonaghThe Forgiven, in prima tv lunedì 8 maggio
alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on
demand.
Basato sull’inquietante romanzo
“Nella polvere” di Lawrence Osborne, The
Forgiven combina una sensualità rovente, una maestria
cinematografica e colpi di scena inaspettati mentre l’Oriente
incontra l’Occidente e l’affidabilità del vecchio mondo collide in
maniera catastrofica con la moderna indifferenza.
Il film è interpretato dal
candidato all’Oscar Ralph Fiennes, dalla vincitrice dell’Oscar
Jessica Chastain e da Matt
Smith, Saïd Taghmaoui, Abbey
Lee, Mourad Zaoui, Caleb Landry
Jones, Ismael Kanater,
Christopher Abbott, Alex Jennings
e Marie-Josée Croze.
La trama di The
Forgiven
Guidando a grande velocità
attraverso il deserto marocchino per partecipare a una sontuosa
festa di un vecchio amico, i ricchi londinesi David e Jo Henninger
(Ralph Fiennes e Jessica Chastain) restano coinvolti in un tragico
incidente con un adolescente del posto. Una volta arrivati in
grande ritardo alla villa dove la festa è al suo culmine, la coppia
cerca di nascondere l’incidente con la connivenza della polizia
locale. Ma quando arriva il padre del ragazzo per cercare
giustizia, la scena è pronta per uno scontro tra culture pieno di
tensione, in cui David e Jo devono scendere a patti con quello che
hanno commesso e le sue devastanti conseguenze.
Pubblicati un nuovo poster e
trailer internazionale del thriller The
Forest con Natalie Dormer. Nel cast del film anche
Taylor Kinney, Eoin
Macken e Yukiyoshi Ozawa.
https://www.youtube.com/watch?v=jonO_9T2pe8
The
Forest racconta la storia di Sara (Natalie
Dormer) una giovane donna americana che si
lancerà alla ricerca della sorella gemella
misteriosamente scomparsa. Nonostante i numerosi avvertimenti,
Sara si addentrerà nella foresta di Aokigahara, situata ai
piedi del monte Fuji, determinata a scoprire la verità sul
destino della sorella, ma finirà col confrontarsi con le anime
tormentate e arrabbiate dei morti che si aggirano in quei
luoghi.
La sceneggiatura è stata scritta da
Sarah Cornwell e Nick Antosca. La
data di uscita nelle sale americane è prevista per l’8
gennaio 2016.
In attesa di ritrovarla nella nuova
stagione di Game of
Thrones, Natalie
Dormer torna protagonista nel nuovo trailer
di The Forest, horror diretto
da Jason Zada atteso al debutto nelle
sale il prossimo 8 gennaio.
The
Forest racconta la storia di Sara (Natalie
Dormer) una giovane donna americana che si
lancerà alla ricerca della sorella gemella
misteriosamente scomparsa. Nonostante i numerosi avvertimenti,
Sara si addentrerà nella foresta di Aokigahara, situata ai
piedi del monte Fuji, determinata a scoprire la verità sul
destino della sorella, ma finirà col confrontarsi con le anime
tormentate e arrabbiate dei morti che si aggirano in quei
luoghi.
Nel cast del film anche Taylor
Kinney, Eoin Macken e Yukiyoshi
Ozawa.
La sceneggiatura è stata scritta da
Sarah Cornwell e Nick Antosca. La
data di uscita nelle sale americane è prevista per l’8
gennaio 2016.
The
Forest, il thriller soprannaturale con Natalie Dormer (Game of Thrones) e
Taylor Kinney(Chicago
Fire), che sarà diretto da JasonZada basato su un’idea originale di
David S. Goyer, ha iniziato le riprese oggi a
Tokyo in Giappone e nelle aree circostanti la leggendaria foresta
Aokigahara alla base del Monte Fuji.
The
Forest racconta la storia di una giovane donna
americana che va alla ricerca di sua sorella gemella,
misteriosamente scomparsa. Nonostante tutti gli avvertimenti, Sara
entra nel bosco determinata a scoprire la verità sul destino di sua
sorella, solo per confrontarsi con le anime tormentate e arrabbiate
dei morti che si aggirano nella foresta.
La sceneggiatura è stata scritta da
Sarah Cornwell e Nick
Antosca.
La data di uscita nelle sale americane è prevista per l’8
gennaio 2016.
Focus
Features ha annunciato di aver acquisito i diritti per la
distribuzione in Nord America di The
forest, un thriller soprannaturale basato su un’idea
originale dello sceneggiatore David S. Goyer, che
sarà diretto da Jason Zada. The forest
sarà prodotto propio da Goyer e dalla sua
Phantom Four, insieme a Lava
BearFilms.
Gli addetti ai lavori hanno
dichiarato che The forest “sarà un
viaggio cinematografico in un luogo oscuro e terrificante. Il
pubblico proverà emozioni forti e spaventi, immergendosi nella
foresta…”. Inoltre Goyer tesse le lodi di
Jason Zada: “Jason è il vero
affare per questo lavoro. Ci ha colpito fin da subito con il suo
approccio sul materiale che avevamo…”.
L’intera produzione, soprattutto i
massimi esponenti di Lava Bears si sono dichiarati
entusiasti di poter lavorare con un gruppo di professionisti così
affiatato ed estremamente seri e consapevoli delle loro
potenzialità.
The forest
è un thriller soprannaturale ambientato nella leggendaria foresta
Aokigahara, situata in Giappone,
luogo dai contorni mistici dove le persone giungono per porre fine
alle loro vite. Qui, una giovane donna americana arriva in cerca
della sorella gemella, misteriosamente scomparsa. Nonostante gli
avvertimenti degli abitanti del luogo sul non avventurarsi nella
foresta, Sara mostra tutto il suo coraggio e
decide comunque di addentrarsi nei meandri della foresta per
cercare di far luce sull’oscura vicenda che riguarda sua sorella:
qui sarà costretta a fronteggiare le anime irrequiete dei morti che
albergano questo luogo di disgrazia e terrore.
The forest
uscirà nelle sale cinematografiche l’8 Gennaio
2016.
Dopo avervi mostrato solo pochi
giorni fa un teaser di The Forest,
nuovo horror movie con protagonista Natalie
Dormer,è giunto il momento di
svelarvi il trailer ufficiale della pellicola diretta
da Jason Zada.
https://www.youtube.com/watch?v=BDs_DYow7xA
The
Forest racconta la storia di una giovane donna
americana che va alla ricerca di sua sorella gemella,
misteriosamente scomparsa. Nonostante tutti gli avvertimenti, Sara
entra nel bosco determinata a scoprire la verità sul destino di sua
sorella, solo per confrontarsi con le anime tormentate e arrabbiate
dei morti che si aggirano nella foresta.
Nel cast del film anche Taylor
Kinney, Eoin Macken e Yukiyoshi
Ozawa.
La sceneggiatura è stata scritta da
Sarah Cornwell e Nick Antosca. La
data di uscita nelle sale americane è prevista per l’8
gennaio 2016.
Affermatosi come uno dei più famosi
attori di action movie orientali, Jackie Chan ha
nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove
ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che
unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad
Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le
sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense.
Dopo aver mostrato ciò in film comici come Rush
Hour e Pallottole cinesi, nel
2017 ha però preso parte ad un cupo e violento thriller d’azione dal
titolo The Foreigner.
A dirigerlo vi è Martin
Campbell, regista di film come GoldenEye, La maschera
di Zorro e Casino Royale, ma anche dello sfortunato
Lanterna verde. The
Foreigner è proprio il primo film di Campbell sei anni dopo
quel cinecomic, con il regista che torna dunque qui ad occuparsi
del genere che più sembra appartenergli, un thriller d’azione che
non si risparmia in esplosioni e dinamiche guidate dal puro istinto
dei personaggi protagonisti. Basato sul romanzo The
Chinamen, di Stephen Leather, il film è
infatti ascrivibile al cosiddetto revenge movie, con il
protagonista che va in cerca di vendetta dopo aver subito
l’ennesimo irreparabile torto.
Per tutti gli appassionati del
genere è dunque un titolo da non perdere, anche solo per la
presenza di un Jackie Chan mai così serio,
vendicativo e spietato, che colpisce i suoi nemici senza
risparmiarsi ma anzi infliggendo quanto più dolore possibile. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di The Foreigner
La vicenda si svolge a Londra, dove
vive Quan Ngoc Minh, un uomo tranquillo e
riservato, con un passato nelle forze speciali durante la guerra in
Vietnam. Dopo aver perso moglie e due figlie durante la fuga dal
Vietnam, Quan si è rifugiato a Londra con la figlia
Fan, ora adolescente, e ha aperto un ristorante
cinese. Un giorno, però, Fan muore in un attentato dinamitardo
rivendicato da un’organizzazione chiamata “Nuova IRA”. Deluso
dall’atteggiamento omertoso di Scotland Yard sull’atto
terroristico, Quan decide di cercare personalmente gli attentatori
per vendicare la figlia. La sua indagine lo porta al vice primo
ministro dell’Irlanda del Nord Liam Hennessy, ex
militante dell’IRA.
L’uomo però si professa estraneo ai
fatti e quando tutti i tentativi di convincerlo a denunciare i
responsabili dell’attacco non hanno successo, Quan inizia allora
una campagna d’intimidazione usando le tecniche da guerriglia che
ben conosce. Ma anche il governo britannico comincia a fare
pressioni su Hennessy per avere i nomi dei terroristi. Essendo
effettivamente all’oscuro di chi abbia piazzato le bombe, Hennessy
contatta i suoi vecchi compagni dell’IRA per aiutarlo a scoprire i
traditori in mezzo a loro. E mentre Quan si addentra in un oscuro
mondo di mercenari, rivoluzionari e politici corrotti, Hennessy
deve trovare un modo per affrontare l’incessante assalto di
quell’uomo in cerca di vendetta.
Il cast di The Foreigner
Ad interpretare Quan Ngoc
Minh vi è l’iconico attore e artista marziale
Jackie Chan, il quale oltre ad interpretare
personalmente tutte le scene più complesse, gli scontri e le varie
acrobazie che gli si vede eseguire nel film, ha anche cantato la
canzone presente nei titoli di coda, “A Common Man“. Nel
ruolo di sua figlia Fan si ritrova invece
Katie Leung, attrice scozzese di origini cinesi,
nota per il ruolo di Cho Chang nei film della serie di Harry Potter. Sono poi
presenti gli attori Orla Brady nel ruolo di
Mary Hennessy, Lia
Williams in quelli di Katherine
Davies e Michael McElhatton come
JimKavanagh. L’attore
Rory Fleck Byrne ricopre invece il ruolo di
Sean Morrison.
Ad interpretare Liam
Hennessy, invece, vi è il noto attore Pierce Brosnan.
Tale personaggio è basato sui politici nordirlandesi Gerry
Adams e Martin McGuinness. Adams,
attivamente coinvolto nel movimento repubblicano irlandese, negò di
essere stato membro dell’I.R.A., anche se in seguito divenne il
leader del Sinn Féin, il ramo politico dell’IRA. Hennessy mostra
anche una somiglianza fisica con Adams, ma quest’ultimo non è mai
stato vice primo ministro per l’Irlanda del Nord. Quella posizione
è stata però ricoperta da Martin McGuinness. In questo film,
Hennessey descrive un suo precedente soprannome, “Macellaio del
Bogside”, riferendosi al proprio passato terroristico. Martin
McGuinness era conosciuto proprio come “Macellaio del Bogside”.
The Foreigner, tratto da
un libro, è una storia vera?
Come già accennato, il film è tratto
dal romanzo The Chinaman di Stephen
Leather, pubblicato nel 1992, ovvero cinque anni prima del
cessate il fuoco dell’IRA con le forze britanniche nell’Irlanda del
Nord. Il racconto di Leather fu ispirato proprio dalle turbolente
vicende che sconvolsero il paese in quegli anni, e dunque presenta
diversi riferimenti a quel reale contesto, ma nel proporre la
storia di Nguyen Ngoc Minh (questo il nome del
protagonista del libro) non si basa su un reale desiderio di
vendetta di qualcuno ferito dagli attentati dell’IRA. Tutta questa
parte del racconto è infatti frutto dell’immaginazione dello
scrittore e di conseguenza anche ciò che si vede a tal riguardo nel
film è da considerarsi come tale.
Tuttavia, The Foreigner e
le sue riprese hanno a suo modo influito nella realtà. Nel febbraio
2016, ovvero in un periodo in cui gli attentati terroristici erano
particolarmente frequenti, sono state presentate due segnalazioni
alla polizia metropolitana di Londra riguardo un possibile attacco
di questo tipo, effettuato sul ponte di Lambeth. Ciò è avvenuto
perché a molti cittadini locali non era stato comunicato che li si
sarebbero svolte le riprese del film, che prevedevano in quel
momento un’esplosione acrobatica controllata effettuata su un
autobus a due piani. Gli effetti speciali dell’esplosione, però,
furono così realistici che si scatenò un vero e proprio panico di
massa, con cittadini e turisti che credettero davvero di essere al
centro di un attentato.
Il trailer di The
Foreigner e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Foreigner grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
16 ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.