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The ghost of Richard Harris arriva su SKY ARTE

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The ghost of Richard Harris arriva su SKY ARTE

The ghost of Richard Harris, su Sky Arte lunedì 24 aprile alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand, è un film diretto da Adrian Sibley che esplora la vita privata e pubblica di uno degli attori più significativi della sua generazione, Richard Harris. Figura intensa ed elettrica sia sul palcoscenico che sullo schermo, l’attore irlandese nella sua carriera ha attraversato cinque decenni e generi cinematografici diversi, è stato premiato come miglior attore a Cannes nel 1964 ed è stato nominato due volte agli Oscar, nel 1963 e nel 1990.

È morto nel 2002, lasciando un grande vuoto in chi lo ha amato, in particolare nei suoi tre figli Damian, Jarede e Jamie, che in questo film scavano nella memoria e ripercorrono insieme la vita del padre che avrebbero voluto tutto per sé ma che invece era spesso assente per lavoro.

Tra vecchi scatoloni e fotografie in bianco e nero, filmati inediti e interviste a chi ha lavorato con lui, come Vanessa Redgrave e Russell Crowe, il film racconta l’infanzia e gli esordi di Harris, e prosegue con aneddoti che ricordano come fosse eccessivo, dipendente dall’alcol e dalla droga, ma anche profondamene dedito al suo lavoro e capace di mettersi in gioco: è stato infatti anche un cantante che ha raggiunto le vette delle classifiche con cinque album, e un poeta acclamato e prolifico.

The ghost of Richard Harris è un ritratto di un uomo turbolento, che ha vissuto di alti e bassi, ma che in fondo era anche padre e nonno affettuoso, che ha deciso di accettare nella saga di Harry Potter la parte di Silente, l’ultima in cui ha recitato al cinema, per far felice la nipote.

The Gentlemen: tutto quello che c’è da sapere sul film con Matthew McConaughey

Dopo aver diretto King Arthur – Il potere della spada e Aladdin, il regista Guy Ritchie è tornato alle origini del suo cinema con The Gentlemen (qui la recensione), con cui, raccontando di moderni gangster e personaggi malavitosi, recupera i toni dei suoi primi film, ovvero Lock & Stock – Pazzi scatenati, Snatch – Lo strappo e RocknRolla. Da lui anche scritto e prodotto, The Gentlemen si muove dunque tra thriller, azione, canoni del gangster movie, espedienti metacinematografici e, naturalmente, tanto humor inglese a condire un film particolarmente riuscito e arricchito da un cast di celebri attori inglesi, irlandesi e americani.

Per i fan del regista, dunque, si tratta di un titolo imperdibile, un’opera di puro intrattenimento capace di far riscoprire il talento di Ritchie come regista, abile nel costruire intrecci narrativi ricchi di personaggi particolarmente memorabili. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche sull’annunciata serie TV ispirata al film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama di The Gentlemen

La storia ruota intorno all’americano Michael Pearson, il re della marijuana in Gran Bretagna. Egli la coltiva su larga scala sfruttando un ingegnoso stratagemma ed il suo business vale ora ben 200 milioni di dollari. Adesso, però, Michael vorrebbe uscire dal giro vendendo tutto al suo storico rivale Matthew Berger, per poi godersi la vita assieme a sua moglie Rosalind. Le cose però non vanno esattamente previsto. L’investigatore privato Fletcher, viene assoldato dal potente editore Big Dave, che vuole vendicarsi per uno sgarbo subito da Michael.

Fletcher però ha un suo piano e si presenta da Ray, uomo di fiducia di Michael, per ricattarlo ed offrirgli delle importanti informazioni sui rischi che Michael corre. Nel frattempo anche il cinese Occhio Asciutto, ha messo gli occhi sul patrimonio di Michael e vuole utilizzarlo per fare finalmente le scarpe al suo boss, Lord George. Per districarsi in questo labirinto, Michael dovrà fare ricorso a tutta la sua astuzia ed anche all’aiuto di un’improbabile quanto efficace banda di combattenti rapper capitanata da un irlandese di nome Coach.

Il cast di attori di The Gentlemen

Ad interpretare Michael “Mickey” Pearson, il boss della marijuana in Gran Bretagna, vi è l’attore Matthew McConaughey. Il suo braccio destro, invece, è interpretato da Charlie Hunnam, che torna a recitare per Ritchie dopo King Arthur – Il potere della spada. Come noto, la maggior parte del guardaroba di Ray non proveniva dal reparto costumi ma, piuttosto, dallo shopping che Hunnam e Ritchie hanno fatto insieme a Londra. L’attrice Michelle Dockery, invece, interpreta Rosalind, moglie di Michael. Un ruolo ottenuto all’ultimo in seguito all’uscita dal progetto dell’attrice Kate Beckinsale.

Hugh Grant interpreta il detective Fletcher, il quale ha filmato tutte le sue scene, pari a circa 40 pagine di dialogo, in appena cinque giorni. Per aiutarsi con queste lunghe riprese piene di monologhi, Grant si era preparato dei foglietti riassuntivi, i quali però gli sono stati rubati dall’auto la notte prima delle riprese, costringendolo dunque a farne a meno. Recitano poi nel film gli attori Henry Golding nei panni di Occhio Asciutto, Eddie Marsan in quelli di Big Dave e Jeremy Strong come Matthew Berger. Colin Farrell interpreta infine il buffo Coach, il quale insieme al suo gruppo The Toddlers, indossa delle particolari tute realizzate dalla Lonsdale.

The-Gentlemen-serie-tv

The Gentlemen: la serie TV su Netflix

Nell’ottobre 2020, la Miramax Television ha iniziato lo sviluppo di una serie televisiva spin-off del film, con Ritchie alla guida del progetto. Nel novembre 2022, poi, la serie è stata ufficialmente acquisita da Netflix. Il pilot verrà scritto da Guy Ritchie e Matthew Read, con Ritchie che dirigerà questo e anche il secondo episodio, svolgendo poi anche il ruolo di produttore esecutivo insieme a Ivan Atkinson, Marn Davies e Bill Block. Per quanto riguarda il cast, The Gentlemen sarà interpretato da Theo James, accanto a Vinnie Jones, Kaya Scodelario, Giancarlo Esposito, Daniel Ings, Joely Richardson, Peter Serafinowicz, Alexis Rodney e Chanel Cresswell.

La serie, stando alle prime indiscrezioni sulla trama, ruoterà attorno a un nuovo personaggio, Eddie Halstead, che dopo aver ereditato la proprietà del suo defunto padre, si rende conto di essere seduto in cima all’impero dell’erba di Pearson. Il punto cruciale della serie sarà dunque legato al dilemma di questo giovane che ha tutto quello che serve per essere un boss della malavita britannica, ma non è certo di volersi gettare in questo pericoloso mondo. Attualmente la serie è in fase di riprese ed una data di rilascio su Netflix dovrebbe essere idealmente prevista per i primi mesi del 2024.

Il trailer di The Gentlemen e dove vedere il film in streaming in TV

È possibile fruire di The Gentleman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb, GQ

The Gentlemen: Theo James nel teaser trailer della serie spin-off di Netflix

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Netflix ha finalmente pubblicato il teaser trailer di The Gentlemen, il prossimo adattamento in serie del film The Gentlemen poliziesco di Guy Ritchie del 2020.

Il video presenta la star di The White Lotus, Theo James, nel ruolo di un erede britannico che scopre il coinvolgimento della sua famiglia in una delle più grandi piantagioni di cannabis d’Europa. Il teaser offre anche un assaggio di alcune sequenze violente e ricche di azione dello spin-off. Il debutto è previsto per marzo 2024.

Chi c’è il cast della serie The Gentlemen?

La serie The Gentlemen è creata, scritta e prodotta esecutivamente da Guy Ritchie, che ha anche diretto i primi due episodi. A James si aggiungono Ray Winstone, Kaya Scodelario, Daniel Ings, Joely Richardson, Vinnie Jones, Giancarlo Esposito, Chanel Cresswell, Michael Vu, Max Beesley, Jasmine Blackborow, Harry Goodwins, Dar Salim, Pearce Quigley, Ruby Sear e Peter Serafinowicz.

Lo spin-off vede Eddie Horniman (James) ereditare inaspettatamente la considerevole tenuta di campagna del padre – solo per scoprire che fa parte di un impero clandestino della cannabis”, si legge nella logline. “Inoltre, molti personaggi sgradevoli della malavita britannica vogliono una parte dell’operazione. Determinato a liberare la sua famiglia dalle loro grinfie, Eddie cerca di giocare al loro stesso gioco. Tuttavia, man mano che viene risucchiato nel mondo della criminalità, inizia a provarci gusto“.

The gentlemen: recensione della serie con Theo James

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The gentlemen: recensione della serie con Theo James

Spin-off dell’omonimo film con Matthew McConaughey, The gentlemen è una nuova miniserie targata Netflix ideata dallo stesso Guy Richie, regista della precedente versione cinematografica. La serie, formata da una sola stagione da otto episodi, ognuno da circa 50 minuti l’uno, vede Theo James, attore noto per il ruolo di Quattro/Tobias nella serie Divergent, nei panni del protagonista.

Nel cast di The gentleman sono presenti altri volti già ben noti nel mondo delle serie tv: primo fra tutti è Giancarlo Esposito (Gus Fring in Breaking Bad e Better call Saul) che qui interpreta Stanley Johnston (con la t). A questo si affianca anche Kaya Scodelario (Cime tempestose, The maze runner) e Ray Winstone (The departed – il bene e il male).

The gentlemen: il nuovo duca

Edward Horniman, secondo genito del duca di Halstead, viene richiamato dalla sua attività di soldato per l’imminente morte del padre. Dopo il decesso del vecchio duca, il testamento mostra delle strane sorprese per Edward: è lui ad ereditare il titolo nobiliare e tutti i possedimenti, a scapito del fratello maggiore Freddie. Ma il titolo di duca sembra presto rivelarsi un onere più che un onore. Edward viene a conoscenza dei traffichi sommersi che garantivano al padre una tale ricchezza: un imponente produzione e vendita di marjuana, gestita dalla temuta famiglia Glass. Con il boss Bobby Glass in prigione, è la figlia maggiore Susan a gestire gli affari. Ha così inizio la collaborazione tra Edward e Susan, prima per risolvere i tanti problemi causati da Freddie, e poi per far prosperare e ingrandire la loro “impresa”.

Tanti saranno gli ostacoli che si porranno nella loro strada, tra cui il misterioso Signor Johnston, interessato a comprare la tenuta degli Horniman a qualunque prezzo per via della sua bellezza, o forse per il tesoro che si trova al di sotto?

The Gentleman Netflix
Credits: Christopher Rafael/Netflix

Edward il duca boss di Halstead

Il personaggio su cui si concentra maggiormente l’attenzione durante la narrazione in The gentlemen è senza alcun dubbio Edward. Il pubblico vede passare questo protagonista dall’essere un outsider nella propria famiglia nobiliare, avendo intrapreso la carriera militare, fino a diventare la figura di spicco come nuovo duca. Da questo momento in poi, Edward inizia a trasformarsi sempre più in un gangster senza alcuno scrupolo, con l’unico scopo di mantenere la propria famiglia al sicuro. Questa sua poliedricità sembra essere l’elemento che rende Edward un soggetto utile e interessante agni occhi di Susan: un ricco duca che non ha paura di sporcarsi le mani.

Per quanto Edward cerchi fino all’ultimo di reprimere la propria parte oscura, negando di voler continuare a lavorare con i Glass, non può ignorare i suoi impulsi e desideri.

The gentlemen: una relazione mancata

Dal primo incontro tra Susan e Edward sembra essere chiaro dove si arriverà seguendo i classici cliché amati dal pubblico: l’amore tra i due. Con lo scorrere della narrazione diviene subito chiaro come il rapporto tra i due non sembri essere più solamente lavorativo ma anche solo d’amicizia. Un ulteriore passaggio per arrivare a una relazione sarebbe stato molto immediato, attirando magari maggiormente un grande pubblico ma sfociando anche in una certa banalità. Guy Richie è riuscito a non perdere di vista il punto della storia, limitandosi a sottolineare le affinità tra Edward e Susan, senza farle sfociare in nulla di effettivo.

Freddie: la pecora nera della famiglia

L’elemento che sembra portare maggiore comicità in The gentlemen è sicuramente il personaggio di Freddie, fratello maggiore di Edward. Questo nel primo episodio viene presentato come un figlio avido, reso folle dall’ingiustizia di non essere l’erede designato dal padre, nonostante avesse un maggiore diritto di successione come primo genito. Si rendono ben presto chiari i motivi che hanno portato il padre a lasciare tutto a Edward: Freddie è una persona impulsiva, con una terribile tendenza al gioco e con debiti per ben otto milioni di sterline.

Dopo che Edward riesce a risolvere il problema dei suoi debiti, Freddie non esita a crearne altri, finché sia il duca che Susan non lo mettono definitivamente da parte. A questo punto, vediamo Freddie vagare per la tenuta e i laboratori, insieme a Jimmy, collaboratore di Susan, o solo; ciò che sembra mancargli è uno scopo nella vita, viene pervaso da una sorta di perenne insoddisfazione. Questo stato sembra risolversi nel finale, quando Freddie è intenzionato a sacrificarsi per la sua famiglia.

In un perenne alternarsi di saloni di alta società e covi di gangster, The gentlemen sembra essere tutt’altro che scontata come serie. Nonostante le numerose scene di azione, si mantiene limitata la visione di sangue, rendendo The gentleman fruibile anche per un pubblico più sensibile, e, grazie anche ai momenti più comici, intrattiene il pubblico al meglio!

The Gentlemen: i character poster del nuovo film di Guy Ritchie

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The Gentlemen: i character poster del nuovo film di Guy Ritchie

Ecco i character poster di The Gentlemen, il nuovo film di Guy Ritchie con un super cast, guidato da Matthew McConaughey.

The Gentlemen, precedentemente noto come Toff Guys e Bush, è la nuova commedia poliziesca diretta da Guy Ritchie e in arrivo nel 2020. Il film è stato basato su una sceneggiatura di Ivan Atkinson, Marn Davies e Ritchie stesso, e nel cast ci sono Charlie Hunnam, Henry Golding, Michelle Dockery, Colin Farrell, Hugh Grant e Matthew McConaughey.

Protagonista principale del film è proprio McConaughey che interpreta un uomo d’affari americano che però vive a Londra, dove ha messo in piedi un ricco e remunerativo impero della marijuana. Quando però l’uomo vuole ritirarsi dal giro, vendendo la sua “quota di mercato” a dei miliardari dell’Oklahoma, il mondo intorno a lui si trasforma in una trappola di ricatti e macchinazioni.

The Gentlemen, il trailer del nuovo film di Guy Ritchie

The Gentlemen: ecco quando arriverà la serie Miramax dal film di Guy Ritchie

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In occasione di un panel durante il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo diretto da Gaia Tridente che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 Ottobre, Marc Helwing di Miramax ha raccontato che la serie basata su The Gentlemen di Guy Ritchie è in fase di sviluppo e sarà disponibile all’inizio del prossimo anno.

“Guy Ritchie ha diretto The Gentlemen per noi, qualche anno fa. E in quel film abbiamo trovato un’opportunità molto ricca, per noi, per una serie – ha dichiarato Helwing – basta guardare quel numero di personaggi, quel mondo che Guy descrive nel suo modo così unico, attraverso il suo punto di vista così personale sullo stile di vita dell’inglese moderno. Per noi è un’operazione molto divertente da realizzare, e si sta mettendo insieme, uscirà all’inizio del prossimo anno.”

The Gentlemen, precedentemente noto come Toff Guys e Bush, è la commedia poliziesca diretta da Guy Ritchie uscita su Prime Video nel 2020. Il film è basato su una sceneggiatura di Ivan Atkinson, Marn Davies e Ritchie stesso, e nel cast ci sono Charlie Hunnam, Henry Golding, Michelle Dockery, Colin Farrell, Hugh Grant e Matthew McConaughey.

Protagonista principale del film è proprio Matthew McConaughey che interpreta un uomo d’affari americano che però vive a Londra, dove ha messo in piedi un ricco e remunerativo impero della marijuana. Quando però l’uomo vuole ritirarsi dal giro, vendendo la sua “quota di mercato” a dei miliardari dell’Oklahoma, il mondo intorno a lui si trasforma in una trappola di ricatti e macchinazioni.

The Gentlemen: Daniel Ings racconta cosa gli piacerebbe vedere nella seconda stagione

Dal creatore Guy Ritchie, che ha diretto anche i primi due episodi, e ispirata all’omonimo film del 2019, la serie Netflix in otto episodi The Gentlemen è ambientata nello stesso mondo del film di gangster e aristocratici, ma con un nuovo cast di personaggi colorati e unici. Quando Eddie Horniman (Theo James) si ritrova inaspettatamente a gestire la tenuta di campagna del padre, scopre anche una parte dell’impero della cannabis gestito da Susie Glass (Kaya Scodelario) nella sua proprietà. I due provengono da mondi molto diversi, ma quando Susie fa emergere il lato più oscuro di Eddie, quest’ultimo si rende conto che potrebbe piacergli più del previsto, se solo l’imprevedibile fratello Freddy (Daniel Ings) non finisse per farli uccidere per primo.

Essendo il figlio maggiore, Freddy Horniman crede di avere diritto alla ricchezza e al potere della sua famiglia, così quando questi vanno al fratello Eddie, Freddy diventa ancora più petulante del solito. Mentre le sue buffonate aumentano a dismisura e si sente ignorato e respinto, si chiede se forse potrebbe fare di meglio con l’organizzazione criminale che coltiva cannabis nella tenuta di famiglia.

Durante l’intervista a tu per tu con Collider, Ings ha parlato di cosa vorrebbe vedere con Freddy se dovessero fare un’altra stagione, di voler continuare a sovvertire le aspettative, di crogiolarsi nel bagliore della risposta del pubblico a questa stagione, del suo desiderio di lavorare con Ritchie, di quanto sia stato liberatorio e divertente interpretare qualcuno come Freddy, la sua ispirazione per il personaggio, le scene girate con il costume da pollo, il fatto che gli piacerebbe esplorare più a fondo il rapporto tra Freddy e sua moglie, il fatto di essere stato inaspettatamente e ripetutamente schiaffeggiato da James, e se gli piacerebbe interpretare un personaggio che sia un po’ meno stronzo e sfacciato.

Avete già avuto conversazioni su una possibile stagione 2?

Al momento siamo tutti contenti che il film abbia trovato un pubblico e che la gente si sia immedesimata e si sia divertita con me vestito da pollo. Ci stiamo crogiolando nel bagliore dell’uscita e non ne abbiamo ancora parlato.

Ricordo di aver guardato il film e di aver pensato che quando ho visto l’idea di questi aristocratici, volevo saperne di più su di loro. Ho pensato che fosse davvero intelligente prendere il germe dell’idea e concentrarsi su questo aspetto. Esiste nello stesso mondo, ma siamo una piccola parte del film che non è stata esplorata molto. E ovviamente è stata l’opportunità di lavorare con Guy [Ritchie], in particolare per quanto riguarda la sua attività con i criminali, le droghe e le trame folli.

Daniel Ings ha trovato libertino e divertente interpretare il cazzone di ‘The Gentlemen’

Vengo regolarmente preso per un enorme cazzone. Non so cosa sia. Credo di emettere vibrazioni da stronzo. È sempre divertente interpretare questo tipo di personaggi. All’inizio, quando non ha coscienza di sé, è così liberatorio e divertente. Se ne frega di come viene accolto dalla gente e non segue le norme sociali. Poiché si tratta di otto episodi, è necessario mostrare una certa crescita. Sarebbe stato frustrante se non avesse iniziato a diventare un po’ più consapevole di quanto sia incasinato.

Daniel Ings si è ispirato a ‘Sexy Beast’ per il suo momento di costume da pollo in The Gentlemen

Si è sviluppato man mano. Vengo da un background di commedia, in un certo senso. Non l’ho voluto io, ma è proprio così che è andata a finire, in alcuni dei lavori e degli spettacoli che ho fatto. Cerco sempre di immaginare dove posso trovare qualcosa di divertente, il che deriva in qualche modo dal mondo di Guy Ritchie. Nel primo episodio c’è una scena in cui mi vesto da pollo e le cose non finiscono bene. Ero vestito da pollo e mi facevo di cocaina nel bagno, e dovevamo capire come sarebbe stato. L’unica cosa che mi è venuta in mente è stato il modo in cui, nel film Sexy Beast, il personaggio di Ben Kingsley parla a se stesso nello specchio e si sta preparando. Dato che c’era un grande specchio in bagno, mi sono detto: “Ok, devo parlare con me stesso e avere questa conversazione che non ha alcun senso per il pubblico”. Questo è diventato un tema, in un certo senso. È possibile percepire tangibilmente la conversazione che Freddy sta avendo con se stesso, nella sua testa, ed è un ciclo di feedback che non ha senso per nessun altro. È divertente immergersi in questa selvatichezza. Ho pensato a Paura e delirio a Las Vegas. È così fatto per tutto il tempo che è come dire: o la va o la spacca.

Cosa vorrebbe vedere Daniel Ings in una possibile seconda stagione di “The Gentlemen”?

È una buona domanda. Il trucco con questi personaggi è capire come togliere gli strati. Si può partire da un punto in cui è tutto pieno e a tutto gas, e il pubblico può instaurare un rapporto con un personaggio del genere, dove si aspetta il caos o il divertimento. Il trucco consiste nel sovvertire questo aspetto e nel sorprendere il pubblico, soprattutto in televisione. In un film di 90 minuti, è possibile far emergere questi personaggi più grandi della vita. Ma man mano che si va avanti, il trucco è iniziare a sovvertire la situazione. Sarebbe interessante vedere cosa succederebbe se Freddy non continuasse a perdere e iniziasse a vincere. Sarebbe forse ancora più terrificante di Freddy quando perde?

È un’ottima osservazione. Immagino che d’ora in poi ci saranno meno travestimenti da animali da cortile, anche se non si sa mai. Sembra che io abbia la capacità di trovare personaggi che finiscono per essere svergognati. Ho partecipato a una serie su Netflix intitolata Lovesick, circa otto anni fa, e il mio personaggio cagava nudo nel bosco mentre incrociava lo sguardo con un cervo. Per qualche motivo, sembra che io li scelga, o piuttosto che loro scelgano me. Forse un giorno interpreterò qualcuno di introverso, ma non ho idea se ci riuscirò. Potrei interpretare un ragazzo simpatico e caloroso che piace a tutti. Cerco di non pensare troppo strategicamente alle cose. Penso sempre se si tratta di una grande sceneggiatura e di una buona storia, ma anche se potrei apportare qualcosa. Leggo davvero le cose e penso: “Dovrebbero prendere un attore molto più bravo di me per questo”, oppure “Posso dare un contributo? C’è qualcosa nella sceneggiatura per cui sento di avere un’angolazione o un’interpretazione particolare?”.

Il trucco è questo. Con uno show come questo e in particolare con un personaggio come l’amichevole, bisogna pensare se c’è un modo per far sì che il pubblico voglia passare del tempo con loro sullo schermo. C’è un modo per convincere il pubblico che vuole uscire con loro dalla sicurezza del loro salotto mentre sono in TV, nonostante il fatto che non ci sia una sola possibilità di uscire con loro o di stare vicino a loro nel mondo reale. Questo è il divertimento di Guy Ritchie o di [Quentin] Tarantino. Anche la violenza è così accentuata che non sembra di essere nel mondo reale. C’è un certo livello di fondatezza, ma questo permette di essere divertenti. Il mio obiettivo era quello di rendere Freddy una persona divertente da guardare, nonostante sia un cazzone spregevole.

The Gentlemen, recensione del film di Guy Ritchie

The Gentlemen, recensione del film di Guy Ritchie

Dopo Aladdin il regista britannico Guy Ritchie, torna  dietro la macchina da presa per un’operazione che lo riporta ai suoi inizi, tessendo una crime story che vede al centro un cast stellare e corale di attori quasi esclusivamente britannici, eccetto il protagonista, Matthew McConaughey e l’irlandese Colin Farrell. Accanto a loro, Charlie Hunnam, Hugh Grant, Michelle Dockery, e Eddie Marsan. The Gentlemen, che ha già avuto un’uscita nelle sale americane a gennaio, guadagnandosi una buona accoglienza, è ora disponibile su Amazon Prime Video.

The Gentlemen, la trama

L’americano Michael Pearson, Matthew McConaughey, è il re della marijuana in Gran Bretagna. La coltiva su larga scala sfruttando un ingegnoso stratagemma ed il suo business vale 200 milioni di dollari. Ora però vorrebbe uscire dal giro vendendo tutto al suo storico rivale Matthew Berger, Geremy Strong, per poi godersi la vita assieme a sua moglie, Rosalind, Michelle Dockery. Le cose però non filano esattamente lisce. L’investigatore privato Fletcher, Hugh Grant, viene assoldato dal potente editore Big Dave, Eddie Marsan, che vuole vendicarsi per uno sgarbo subito da Michael. Fletcher però ha un suo piano e si presenta da Ray, Charlie Hunnam, uomo di fiducia di Michael, per ricattarlo. Nel frattempo anche il cinese Occhio Asciutto, Henry Golding, ha messo gli occhi sul patrimonio di Michael e vuole utilizzarlo per fare finalmente le scarpe al suo boss, Lord George, Tom Wu. Per districarsi in questo labirinto, Michael dovrà fare ricorso a tutta la sua astuzia ed anche all’aiuto di un’improbabile quanto efficace banda di combattenti rapper capitanata da Coach, Colin Farrell.

The Gentlemen, commedia e azione ben dosati, una costruzione rigorosa e tanto amore per il cinema

Con The Gentlemen Guy Ritchie torna a guardare ai suoi esordi –   Lock & Stock – Pazzi scatenati, l’esordio che divenne un cult, o Snatch – Lo strappo, puntando su comicità e azione, in modo più raffinato, ma comunque efficace. Ritchie torna a quello spirito, ma con l’esperienza di oggi.

Al netto dei confronti col passato, però, veniamo al film. “Per essere il re della giungla non basta comportarsi da re. Devi essere il re. Non devono esserci dubbi, perché i dubbi portano caos e ti portano alla rovina”. Questa è la frase che apre il film e ci introduce a una girandola di eventi e personaggi davvero ricca, che il regista sa organizzare con cura del dettaglio e meticolosità, senza lasciare nulla al caso, proprio come il suo protagonista, ed anche come aveva dato prova di saper fare in Sherlock Holmes. Un altro marchio di fabbrica di Ritchie – autore del soggetto assieme a Ivan Atkinson e Marn Davies, mentre cura in solitaria la sceneggiatura – è l’ironia molto ben dosata, qui più humour inglese che comicità schietta, con un linguaggio allusivo, che non rinuncia a doppi sensi e sfumature accennate, arricchenti per il film.

Dal punto di vista della costruzione, The Gentlemen è un meccanismo pressoché perfetto: in sostanza lo spettatore, dopo essere stato introdotto al mondo e al personaggio del protagonista, assiste all’articolato sistema attraverso cui i suoi rivali sembrano riuscite a incastrarlo, per poi, nella seconda parte, mostrare come Michael riesca a districarsi, facendosi a sua volta beffe dei rivali.

La tecnica usata per raggiungere questo risultato, tenendo lo spettatore attento alla vicenda, desideroso di scoprirne i risvolti, è poi un evidente atto d’amore verso l’arte del cinema e anche verso un modo di farlo che riporta indietro negli anni, come l’investigatore Fletcher, un bel personaggio con tratti farseschi, ottimamente interpretato da Hugh Grant, dichiara – “Qui siamo nella vecchia scuola, 35mm, formato anamorfico, schermo a 2:35”. È così che Ritchie crea un film nel film. Questo stratagemma, oltre ad essere intrigante, è il mezzo usato per svelare pian piano i pezzi del puzzle, illustrare pian piano i vari protagonisti della vicenda, puntando di volta in volta i riflettori su ciascuno di loro. Personaggi diversi ma tutti ben caratterizzati, grazie a un cast stellare. Gli intrighi e le trame rischiano, a un certo punto, anche la ripetitività, ma il regista riesce a non farlo pesare grazie alla sicurezza con cui conduce l’azione e alla bravura degli interpreti.

Una colonna sonora tra rock blues, glam, che riporta agli anni Settanta, Ottanta con brani dei Roxy Music e Paul Weller, e rap contemporaneo; le musiche originali di James Herbert e Paul Machliss. Tutto si adatta ad accompagnare la vicenda e ad una filosofia che coniuga “old style” e attualità.

Nel complesso, The Gentlemen diverte e si segue bene. Se ne apprezzano la precisione nella costruzione, alcune idee originali in sceneggiatura e le buone interpretazioni. Una delle idee più originali è nel finale, che suggerisce una domanda: ci sarà un sequel? Indubbiamente i personaggi sono tanti e sono diversi quelli che potrebbero trovare uno sviluppo in capitoli successivi, tanto che, notizia di un paio di mesi fa, la Miramax sta già lavorando per trarne una serie televisiva, sempre diretta e scritta da Guy Ritchie. Intanto, The Gentlemen resta un gangster movie ben orchestrato, adatto a chi ama lo humour inglese, l’azione e il cinema nella sua artigianalità.

The Gentlemen, il cast

Gli interpreti sono senza dubbio uno dei punti di forza di The Gentlemen. Spiccano, oltre al già citato Grant, il protagonista McConaughey, che veste con estrema aderenza i panni del narcotrafficante, nelle sue innumerevoli sfaccettature, dal profilo più glamour e auto-compiaciuto, a quello più crudele e senza scrupoli, e Michelle Dockery, credibilissima nel dare corpo alla gelida Rosalind, senza dimenticare Colin Farrell, piccolo boss a sua volta di una banda sgangherata, ma efficace. Non particolarmente eclatante invece Hunnam nei panni di Ray. Nel cast anche l’esordiente Eliot Sumner, figlia di Sting e dell’attrice e produttrice cinematografica Trudie Styler, nei panni di Laura Pressfield. Anche questo in qualche modo un ritorno alle origini, se si pensa che Sting aveva partecipato a Lock & Stock – Pazzi scatenati.

The Gentlemen, dove vederlo in streaming

Prodotto da Guy Ritchie, Ivan Atkinson e Bill Block e Miramax, The Gentlemen, che avrebbe dovuto arrivare nelle sale italiane a maggio, è disponibile in streaming su Amazon Prime Video dal 4 dicembre.

The Gentlemen, il trailer del nuovo film di Guy Ritchie

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The Gentlemen, il trailer del nuovo film di Guy Ritchie

The Gentlemen, precedentemente noto come Toff Guys e Bush, è la nuova commedia poliziesca diretta da Guy Ritchie e in arrivo nel 2020. Il film è stato basato su una sceneggiatura di Ivan Atkinson, Marn Davies e Ritchie stesso, e nel cast ci sono Charlie Hunnam, Henry Golding, Michelle Dockery, Colin Farrell, Hugh Grant e Matthew McConaughey.

Protagonista principale del film è proprio McConaughey che interpreta un uomo d’affari americano che però vive a Londra, dove ha messo in piedi un ricco e remunerativo impero della marijuana. Quando però l’uomo vuole ritirarsi dal giro, vendendo la sua “quota di mercato” a dei miliardari dell’Oklahoma, il mondo intorno a lui si trasforma in una trappola di ricatti e macchinazioni.

The Gentlemen Stagione 2: al via le riprese con Guy Ritchie

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The Gentlemen Stagione 2: al via le riprese con Guy Ritchie

Le riprese sono ufficialmente in corso per la nuova stagione della serie di successo di Guy Ritchie, The Gentlemen. All’elenco completo del cast, annunciato oggi, si aggiungono anche tre nomi italiani: Benedetta Porcaroli, Michele Morrone e Sergio Castellitto.

Il ritorno di The Gentlemen è stato annunciato l’anno scorso, con la conferma che Theo James (The Monkey, The White Lotus), Kaya Scodelario (Senna, Crawl) e Daniel Ings (I Hate Suzie, The Crown) riprenderanno i loro ruoli. La nuova stagione vedrà anche il ritorno di Ray Winstone (Sexy Beast, Nil By Mouth), Joely Richardson (Ballad of Renegade Nell, One Day), Vinnie Jones (Lock Stock and Two Smoking Barrels, Snatch), Jasmine Blackborrow (Legends, Marie Antoinette), Michael Vu (Sumotherhood, In The Grey), Harry Goodwins (One Spoon of Chocolate, Sunset Drive), Ruby Sear, Pearce Quigley (The Detectorists, Showtrial) e Giancarlo Esposito (The Residence, Captain America: Brave New World).

Nel cast anche Hugh Bonneville (I Came By, The Agency), Benjamin Clementine (Dune, Blitz), Amra Mallassi (Dune: Parte Due, Hijack), Tyler Conti (Tell Me Everything, Safe) e Maya Jama.

Informazioni su The Gentlemen Stagione 2

È passato un anno da quando Eddie e Susie hanno unito le forze per lavorare insieme nell’impero criminale di Bobby all’estero. Mentre cercano di espandere la loro impresa, le decisioni che Bobby sta prendendo sembrano essere sempre più insensate. Ora Eddie e Susie devono decidere se agire o rischiare di perdere tutto, ma l’ambizione sfrenata non finisce mai bene…

Guy Ritchie ha dichiarato: “Sono lieto di tornare sul set per la seconda stagione di The Gentlemen. Questo capitolo vede una deliberata espansione, sia geografica che tematica, mentre viaggiamo dalla campagna inglese ai laghi italiani. Eddie e Susie si trovano a navigare in un impero sempre più volatile mentre sono assediati su tutti i fronti da un’affluenza di nuovi giocatori enigmatici. La posta in gioco è più alta, le dinamiche di potere sono più precarie e sono entusiasta di collaborare ancora una volta con questo cast e questa troupe eccezionali.” Le riprese di The Gentlemen Stagione 2 sono ora in corso nel Regno Unito.

Credits:

  • Creatore: Guy Ritchie

  • Sceneggiatori: Guy Ritchie e Matthew Read

  • Registi: Guy Ritchie, Eran Creevy

  • Produttori Esecutivi: Guy Ritchie; Will Gould, Matthew Read, Frith Tiplady e Simon Crawford Collins per Moonage Pictures; Mirsada Abdool Raman per Miramax Television; Ivan Atkinson

  • Produttori: Laura Jackson, Max Keene

  • La serie è prodotta da Moonage Pictures, parte di ITV Studios, per Netflix e Miramax Television

The Garbage Man di Alfonso Bergamo presentato al Noir in Festival

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The Garbage Man il nuovo film di Alfonso Bergamo, prodotto da Fenix Entertainment e Gika Productions, girato interamente in Puglia a Campi Salentina e dintorni, sarà presentato al Noir in Festival. La proiezione si terrà Mercoledì 6 Dicembre alle ore 18.00 presso il cinema Arlecchino, nella sala principale del festival.  Nel cast ci sono talenti di spicco, tra i quali Paolo Briguglia, lo statunitense Randall Paul, Roberta Giarrusso e Tony Sperandeo. “The Garbage Man”, il secondo lungometraggio di Alfonso Bergamo, si distingue per la scelta avvincente del talentuoso Paolo Briguglia nel ruolo di un antieroe improvvisato, immerso nel degrado di un’Italia trascurata. Il film si configura come un dramma dalle intense sfumature, dove i contrasti cromatici e la colonna sonora ispirata agli anni ‘80 si fondono armoniosamente con l’estetica del fumetto americano e il genere Revenge-movie.

Racconta Alfonso Bergamo nelle note di regia: «“The Garbage Man” nasce da un’immagine potente e ipotetica tratta dalla tragedia di Melissa Bassi: un netturbino che, lavorando, scopre l’ordigno, salvandola. Da qui il cuore del film: l’eroismo quotidiano di un uomo che trova bellezza nel suo mestiere. In un contesto produttivo indipendente, con tutte le sfide che questo comporta in Italia, ho cercato di creare un film di genere che osasse porre l’immagine al di sopra della storia stessa. Con il Direttore della Fotografia Daniele Poli e lo Scenografo Fabio Tresca, abbiamo cercato di costruire un universo visivo che trasmettesse emozioni profonde e celebrasse il potere dell’Immagine Cinematografica».

La trama si sviluppa in un contesto autentico e tangibile, laddove la periferia italiana, trascurata e dimenticata, assume un ruolo primario. Un mondo regolato da leggi non scritte, dove la possibilità di un cambiamento di vita è spesso un’illusione, e quando si verifica, è alimentata dalla forza di volontà di individui determinati, spinti dalla disperazione. Il film si immerge con coraggio nella realtà di questa periferia, esplorando le sue regole implacabili e il destino di chi vi è intrappolato. Un’opera cinematografica che getta una luce cruda e penetrante sulla condizione umana, offrendo uno sguardo appassionato e coinvolgente su una Italia ai margini, lontana dai riflettori della società odierna.

Dichiara il Direttore Generale di Fenix Entertainment Riccardo Di Pasquale«Siamo grati di presentare il nostro lavoro straordinario al pubblico del Noir in Festival, un palcoscenico che riconosce e celebra l’originalità e l’audacia nel mondo cinematografico. La proiezione di “The Garbage Man” rappresenta un momento culminante per tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto, dai talentuosi attori al dedicato team di produzione. La storia di “The Garbage Man” è un coinvolgente viaggio nella vita di un uomo costretto a compiere scelte difficili per ribellarsi contro la violenza e le ingiustizie. Siamo entusiasti di condividere questa esperienza unica con gli spettatori del Noir in Festival».

Dichiara il Produttore di Gika Productions Giangi Foschini«Dal cuore della Puglia alla prestigiosa vetrina del Noir in Festival, siamo entusiasti di presentare “The Garbage Man”, il nostro ultimo gioiello cinematografico. Un film che si distingue per la sua audacia nel raccontare l’eroismo quotidiano in un contesto avvincente e autentico. Con un cast tecnico e artistico di talenti eccezionali, abbiamo lavorato instancabilmente per portare sullo schermo una storia che va oltre la trama, immergendosi nella cruda realtà della periferia italiana trascurata».

The Gangster, the Cop, the Devil: trama e cast del film coreano

The Gangster, the Cop, the Devil: trama e cast del film coreano

Con la consacrazione a livello mondiale del film Parasite di Bong Joon-Ho, il cinema coreano sta ora conoscendo una nuova popolarità presso spettatori fino a questo momento ignari della grandezza di tale cinematografia. Sono tante le opere provenienti dalla Corea distintesi nel corso di questi ultimi anni, e tra le più recenti vi è The Gangster, the Cop, the Devil. Opera seconda di Lee Won-tae, il film ha raggiunto popolarità internazionale per la sua commistione di generi, affermandosi come un’affascinante crime noir di grande originalità.

La storia, liberamente ispirata ad un fatto reale, ha per protagonisti un serial killer, un criminale e un poliziotto. Questi ultimi due finiranno per unire le loro forze nel tentativo di smascherare il nemico comune. Questa alleanza verrà ovviamente messa continuamente a dura prova, e da ciò prenderà vita un racconto che fa del proprio tono cupo e ricco di suspence il proprio punto di forza. Presentato al Festival di Cannes, The Gangster, the Cop, the Devil ha così facilmente attratto su di sé numerose attenzioni, divenendo un nuovo importante rappresentante del cinema coreano.

Accolto con grande favore della critica, che ha lodato il suo intreccio narrativo come anche la regia e le interpretazioni, il film si è poi dimostrato anche un grande successo al box office. Ad oggi, ha infatti guadagnato oltre 25 milioni di dollari a livello globale. Tale successo ha naturalmente attratto anche Hollywood e l’attore Sylvester Stallone, che ha annunciato l’intenzione di realizzare un remake americano di tale film. Il film di Won-tae rimane però unico anche e soprattutto per il suo forte legame con gli usi e le tradizioni del suo paese. Prima di vedere il titolo, infatti, può essere utile conoscere alcune curiosità ad esso legate.

The Gangster, the Cop, the Devil: la trama del film

Il film si apre nella città di Cheonan, dove il mafioso Jang Dong-Soo è uno degli uomini più potenti, a capo di una delle principali gang del luogo. Eppure, anche lui, nonostante il suo prestigio, non sembra essere immune agli attacchi di uno psicopatico serial killer di nome Kang Kyun-Ho. Questi organizza infatti diversi colpi per far fuori il boss, non riuscendo però a portare a termine il proprio obiettivo. Con l’ultimo tentativo, tuttavia, ci è andato particolarmente vicino, facendo finire Dong-Soo su un letto d’ospedale. Il timore di essere prima o poi ucciso convince il mafioso a stringere un’inaspettata alleanza con Jung Tae-Seok, agente di polizia giovane ma già noto per la sua spietata lotta contro il crimine.

Pur provenendo da mondi e ideologie opposti, i due uomini si trovano a dover deporre le armi da guerra per combattere un nemico comune. Il killer continua infatti a seminare il terrore per la città, e fermarlo quanto prima è l’unico modo per prevenire il peggio. L’alleanza tra Dong-Soo e Tae-Seok, però, sarà continuamente minata dalla loro diversa provenienza. I due dovranno allora prima di tutto imparare a fidarsi l’uno dell’altro, concentrandosi sul fatto di avere un comune obiettivo. Il mafioso desidera infatti vendicarsi per quanto subito, riaffermando il proprio status di boss, mentre il secondo spera di catturare il killer per poter ottenere una promozione. La caccia ha dunque inizio, ma stabilire chi sia realmente la preda è meno facile del previsto.

The Gangster, the Cop, the Devil cast

The Gangster, the Cop, the Devil: il cast del film

Ad interpretare i tre protagonisti vi sono tre interpreti coreani di grande popolarità, scelti per il loro carisma e la capacità di conferire molteplici sfumature ai loro personaggi. Nei panni del mafioso Jang Dong-Soo troviamo Mo Dong-seok, divenuto celebre a livello internazionale già per i film Il buono, il matto, il cattivo e Train to Busan. L’interprete, che sarà tra i protagonisti del prossimo film Marvel Gli Eterni, ha raccontato di essersi preparato al ruolo approfondendo le dinamiche della malavita coreana. Ha poi cercato di costruire la personalità del proprio personaggio ispirandosi anche a figure simili già portate sul grande schermo dal cinema coreano.

Il giovane Kim Sung-kyu è invece l’interprete del serial killer Kang Kyung-ho. Sung-kyu è principalmente noto come cantante del gruppo musicale Infinite, celebre per il genere noto come K-pop. Per lui si è trattato del primo grande ruolo cinematografico, dove ha potuto sfoggiare buone doti drammatiche. Grazie a questo film, infatti, egli è ora nel pieno di un’attiva carriera cinematografica e televisiva. Infine, nei panni del poliziotto Jung Tae-Suk vi è l’attore Kim Mu-yeol. Questi è diventato celebre nel proprio paese grazie a numerosi film di vario genere, tra cui The Scam e A Muse. Con The Gangster, the Cop, the Devil ha però avuto modo di ottenere grande popolarità anche al di fuori dei confini nazionali.

The Gangster, the Cop, the Devil: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Gangster, the Cop, the Devil grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 22 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

The Game – Nessuna regola: la spiegazione del finale del film

The Game – Nessuna regola: la spiegazione del finale del film

Da sempre impegnato nel dar vita a film che giocano tanto con i loro personaggi quanto con gli spettatori, David Fincher si è negli anni costruito una fama senza eguali. Autore di alcuni tra i più apprezzati film degli ultimi tre decenni, come Zodiac, The Social Network e Mank, prima di girare questi ha subito messo in chiaro i suoi interessi come regista con The Game – Nessuna regola. Arrivato al cinema nel 1997, questo è ancora oggi un vero e proprio manifesto della sua poetica. Il meccanismo che dà vita alla storia è infatti quanto mai complesso, ricco di trappole e false piste che pongono tanto il protagonista quanto lo spettatore in una situazione di svantaggio.

La sceneggiatura di The Game – Nessuna regola circolava ad Hollywood già dal 1991, senza però aver mai trovato un regista e degli attori interessati a realizzarla. Dopo che questa venne acquistata dalla MGM, lo studios decise di proporla a Fincher, reduce dal successo del thriller Seven. Il regista accettò di realizzare il film, rielaborando però la storia affinché assumesse toni ancor più cupi. Nella sua realizzazione, le tre grandi fonti di ispirazione sono stati i film Canto di Natale, Mission: Impossible e La stangata. L’intenzione di Fincher è però quella di realizzare un film diverso dal solito, incentrato sulla perdita di controllo.

Per questo motivo, il modo in cui le informazioni vengono distribuite è tutt’altro che regolare, dando vita a veri e propri inganni che sostengono il desiderio del regista di far sentire privo di certezze il pubblico. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Game - Nessuna regola Michael Douglas

La trama e il cast di The Game – Nessuna regola

Protagonista del film è Nicholas Van Orton, un ricco uomo d’affari di San Francisco, caduto però da tempo preda di un’acuta depressione. L’unico rimastogli veramente accanto è suo fratello Conrad, il quale tenta in tutti i modi di spronarlo a riprendere in mano la sua vita. Per aiutarlo, decide di regalargli per il suo compleanno l’iscrizione ad un misterioso club di giochi di ruolo, chiamato Consumer Recreation Services. Ben presto, però, Nicholas capirà di essere finito al centro di un gioco estremamente più complesso e pericoloso del previsto, che potrebbe condurlo alla morte.

Ad interpretare il protagonista del film, Nicholas, vi è il premio Oscar Michael Douglas. L’attore riuscì a calarsi nel personaggio anche grazie al fatto che stava attraversando un complesso periodo, segnato dal divorzio dalla sua prima moglie. Egli riportò allora molto di sé nel personaggio, riuscendo a renderlo umano e comprensibile da tutti. Più di ogni altra cosa, però, Douglas era attratto dal fatto che fosse praticamente impossibile prevedere il finale del film. Nel film è poi presente il due volte premio Oscar Sean Penn nei panni del fratello Conrad.

Originariamente, però, Nicholas avrebbe dovuto avere una sorella e ad interpretarla era stata chiamata Jodie Foster. Fincher propose di cambiare il personaggio nella figlia del protagonista, ma ciò non convinse Douglas. Si decise dunque di rendere il personaggio un fratello maschio, affidando il ruolo a Penn. Nel film è poi presente l’attrice Deborah Kara Unger nei panni della cameriera Christine. Questa era divenuta celebre grazie al film Crash e fu proprio dopo averla vista recitare in questo che Fincher decise di sceglierla per il ruolo.

The Game - Nessuna regola trama

La spiegazione del finale

Verso la fine di The Game – Nessuna regola, quando Nicholas viene dato per morto in Messico, si presume che si sia finalmente liberato dal copione del CRS. Tuttavia, essi hanno ancora il controllo. Fino al momento in cui Nicholas si getta dal tetto, atterrando alla festa, tutto è ancora nel gioco. Il panico espresso da Christine alla vista della “vera” pistola di Nicholas e la sua rivelazione che sono ancora in gioco fanno parte del gioco. Christine deve fingere che il gioco sia andato male per far credere a Nicholas di aver davvero sparato a suo fratello Conrad (Sean Penn).

Affinché la “morte” sia nelle mani di Nicholas, deve ammettere che Conrad è fuori, scommettendo che lui non le crederà. Il gioco del CRS è più di un elaborato scherzo. Il loro obiettivo è portare Nicholas al suo punto più basso spiritualmente, dove è disposto a gettarsi da un tetto per dimostrargli che ha una seconda possibilità di vita. Il piano si svolge senza problemi per i CRS, ma non possono prevedere ogni mossa di Nicholas.

È lecito pensare che abbiano preparato diversi piani di emergenza per qualsiasi scelta di Nicholas. Alla fine del film, The Game – Nessuna regola offre un assaggio dell’ampiezza dei preparativi che il CRS ha adottato quando uno dei suoi dipendenti ammette che se Nicholas non si fosse buttato, era stato incaricato di gettarlo dal tetto. Sotto gli scioccanti colpi di scena e i brividi del finale, il film cerca di collegare il pubblico con i valori di una storia più antica e fantastica.

The Game - Nessuna regola Sean Penn

The Game – Nessuna regola, pur non essendo propriamente un adattamento di A Christmas Carol, può essere interpretato come una rivisitazione del classico racconto di Charles Dickens. David Fincher paragona addirittura Nicholas al protagonista del romanzo, definendolo uno “Scrooge alla moda e di bell’aspetto”. The Game modernizza quindi il testo centenario, riaffermando al contempo il potere senza tempo del racconto di Dickens sull’empatia e sulle seconde opportunità.

Entrambi i personaggi sono uomini ricchi e isolati che hanno preferito il denaro e il mondo degli affari al legame umano. Il fratello di Nicholas appare come il fantasma di Jacob Marley all’inizio del film, ricordando a Nicholas una morte del passato e preparandolo al viaggio che lo attende. Il paragone più evidente avviene quando Nicholas viene sepolto vivo. La sua emersione da una tomba in un cimitero messicano richiama alla mente la scena di Un canto di Natale in cui a Scrooge viene mostrata la sua stessa tomba.

Se si considera The Game – Nessuna regola sotto questa luce, il finale assume una risonanza ancora maggiore. Anche CRS, come il Fantasma del Natale futuro, mostra a Nicholas la sua potenziale morte facendolo gettare dal tetto. Quando Nicholas colpisce l’airbag, come Ebenezer Scrooge, gli viene data una seconda possibilità di vita. Il gioco modernizza così il testo centenario, riaffermando al contempo il potere senza tempo del racconto di Dickens sull’empatia e sulle seconde possibilità.

Il trailer di The Game – Nessuna regola e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Game – Nessuna regola è infatti disponibile nei cataloghi di Prime Video, Now e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 28 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

The Gambler: primo trailer del film con Mark Wahlberg

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The Gambler: primo trailer del film con Mark Wahlberg

Primo trailer online per The Gambler di Rupert Wyatt, il remake di 40.000 dollari per non morire, pellicola del 1974 diretta da Karel Reisz ed interpretata James Caan e Paul Sorvino.

La storia è quella di un professore di letteratura che, in seguito ad una dipendenza dal gioco di azzardo, si trova in debito di 40.000 dollari con un boss locale. Per cercare di salvare la situazione l’uomo cercherà di investire ai tavoli di gioco di Las Vegas una somma di denaro prestatagli dalla madre. Oltre Mark Wahlberg Michael Williams nel cast figurano anche Brie LarsonLeland OrserJessica LangeEmory CohenJohn Goodman.

The Gambler: prime immagini dal film con Mark Wahlberg

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The Gambler: prime immagini dal film con Mark Wahlberg

Arrivano online, grazie a USA Today, le prime immagini ufficiale di The Gambler, il nuovo film con protagonista Mark Wahlberg. Potete vedere le tre still di seguito.

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Il film, diretto da Rupert Wyatt è un remake di 40.000 dollari per non morire, pellicola del 1974 diretta da Karel Reisz ed interpretata James Caan e Paul Sorvino. La storia è quella di un professore di letteratura che, in seguito ad una dipendenza dal gioco di azzardo, si trova in debito di 40.000 dollari con un boss locale. Per cercare di salvare la situazione l’uomo cercherà di investire ai tavoli di gioco di Las Vegas una somma di denaro prestatagli dalla madre.

Oltre Mark Wahlberg Michael Williams nel cast figurano anche Brie LarsonLeland OrserJessica LangeEmory CohenJohn Goodman.

Fonte

The Gambler: Mark Wahlberg sul set

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The Gambler: Mark Wahlberg sul set

Direttamente dal set di The Gambler ci giungono le prime immagini di Mark Wahlberg Michael Williams.

Il film, diretto da Rupert Wyatt è un remake di 40.000 dollari per non morire, pellicola del 1974 diretta da Karel Reisz ed interpretata James Caan e Paul Sorvino. La storia è quella di un professore di letteratura che, in seguito ad una dipendenza dal gioco di azzardo, si trova in debito di 40.000 dollari con un boss locale. Per cercare di salvare la situazione l’uomo cercherà di investire ai tavoli di gioco di Las Vegas una somma di denaro prestatagli dalla madre.

Oltre Mark Wahlberg Michael Williams nel cast figurano anche Brie LarsonLeland OrserJessica LangeEmory CohenJohn Goodman.

Fonte: Comic Book Movie

The Gallows L’esecuzione: Trailer ufficiale italiano

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The Gallows L’esecuzione: Trailer ufficiale italiano

Guarda il Trailer ufficiale italiano di The Gallows L’esecuzione, il film di Chris Lofing e Travis Cluff dal 19 agosto al cinema con Warner Bros.  Nel cast del film con Cassidy Gifford, Ryan Shoos, Reese Mishler e Pfeifer Brown.

Sinossi: Un incidente durante una recita scolastica finisce in disgrazia. Venti anni dopo gli studenti della scuola decidono di tornare sul palco nel tentativo di onorare l’anniversario di quel tragico giorno. Alla fine, scoprono che alcune cose non devono essere cambiate.

The Gallows – L’esecuzione: la spiegazione del finale del film horror

Quello del falso documentario è un sottogenere particolarmente popolare all’interno del cinema horror. Questo permette infatti di conferire alla storia raccontata l’idea che ciò che si vede si avvenuto realmente, che sia un documento veritiero intorno a determinati eventi. E quando ad essere realistico è l’orrore, questo fa naturalmente ancor più paura. Titoli come ESP² – Fenomeni paranormali, La stirpe del male o l’iconico The Blair Witch Project sono esempi perfetti di tale filone. Un altro titolo piuttosto apprezzato è The Gallows – L’esecuzione.

Diretto da e , il film è stato prodotto dalla Blumhouse Productions, distintasi negli anni con film come Paranormal Activity, La notte del giudizio e Scappa – Get Out. A detta di tutti, The Gallows – L’esecuzione del 2015 non è decisamente una delle migliori proposte della Blumhouse, ma ha ugualmente saputo affascinare gli appassionati del genere grazie all’elemento found footage e al suo antagonista dal particolare modus operandi.

Proprio su questa misteriosa figura e sul suo violento passato si sono nel tempo generate diverse teorie, ma fortunatamente il film offre tutto ciò che c’è da sapere a riguardo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Gallows – L’esecuzione. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Gallows - L'esecuzione trama

La trama e il cast di The Gallows – L’esecuzione

Tutto ha inizio nel 1993, quando un ragazzo di nome Charlie Grimille morì impiccato a causa di uno strano incidente avvenuto durante la produzione di un’opera teatrale dal titolo “L’esecuzione”. Vent’anni più tardi, alcuni adolescenti della sua stessa scuola riprendono in mano l’opera e decidono di portarla a termine. Ma in alcuni casi il passato deve restare tale e non tutte le cose possono essere cambiate. Alla vigilia del revival della commedia, infatti, lo spirito di Charlie sembra essere tornato per vendicarsi.

Ad interpretare i ragazzi protagonisti del film – Reese Houser, Pfeifer Ross, Ryan Shoos e Cassidy Spilker – sono interpretati rispettivamente da Reese Mishler, Pfeifer Brown, Ryan Shoos e Cassidy Gifford. Travis Cluff interpreta Mr. Schwendiman, mentre Melissa Bratton interpreta Alexis Ross, fidanzata di Charlie. Quest’ultimo è interpretato dall’attore Jesse Cross. Per il film, gli attori hanno eseguito le proprie acrobazie e non è stata utilizzata la CGI.

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, i giovani protagonisti si scoprono intrappolati nell’auditorium della scuola, senza la possibilità di chiedere aiuto. Dopo che alcuni di loro sono stati brutalmente uccisi, Reese e Pfeifer tirano l’allarme antincendio per cercare di far intervenire le autorità. L’allarme scatta, ma avverte anche Charlie della loro presenza. Il fantasma li insegue ma loro ontinuano a correre finché non vedono che la porta d’uscita è stata riaperta, ma non ci sono autorità. Reese corre fuori, ma Pfeifer non è con lui.

The Gallows - L'esecuzione cast

Reese, pur se disperato, torna a cercarla e la vede soffocare sul palco. Mentre cerca di aiutarla, i riflettori li illuminano. Capendo cosa lo spirito vuole che facciano, recitano la loro scena finale, in cui il dialogo è parallelo ai loro pensieri e alle loro parole reali, poiché Reese sa che è lui che il Boia/Charlie vuole. Reese finalmente bacia Pfeifer e si dirige verso il patibolo ora illuminato. Si mette il cappio al collo mentre Pfeifer continua a recitare le sue battute nel personaggio. Lo spirito di Charlie stringe il cappio intorno a Reese e tira la leva, impiccando ed uccidendo Reese.

Pfeifer sale poi sul palco e si unisce allo spirito invisibile di Charlie. Insieme fanno un inchino, mentre una persona in sala inizia ad applaudire: Alexis Ross. A quel punto vediamo per l’ultima volta la polizia entrare in casa di Pfeifer. Sul muro ci sono foto di Pfeifer e Alexis insieme. Mettendo insieme i pezzi, diventa chiaro che Pfeifer è la figlia di Charlie, nata dopo la sua morte. L’agente entra nella camera da letto dove viene proiettato il filmato dell’opera originale. Guardando di lato, vede con sorpresa Alexis che spazzola i capelli di Pfeifer.

Vede la morte di Charlie in TV e chiede: “Charlie Grimille?”. Le due donne lo guardano con occhi senz’anima e Pfeifer risponde: “Non dovresti pronunciare quel nome”. L’agente guarda fuori dalla stanza e vede un cappio che tira il suo partner contro il muro. Si gira e trova Charlie, che lo attacca prontamente. Pfeifer e sua madre, dunque, hanno contribuito a organizzare la vendetta di Charlie, dando vita ad un vero e proprio culto per il suo fantasma.

The Gallows Act II, il sequel del film

Nel 2019 è stato rilasciato un sequel dal titolo The Gallows Act II, tuttavia, a differenza del suo predecessore, questo film non utilizza la tecnica del found footage. Questo sequel ruota però ancora una volta attorno alla figura dello spirito di Charlie, ma cambia naturalmente il gruppo di ragazzi che avrà la sfortuna di imbattersi in lui. In particolare, la protagonista è qui l’aspirante attrice Auna Rue, che si ritroverà al centro di una cospirazione dedicata proprio al culto di Charlie e alla sua sede di sangue.

Il trailer di The Gallows – L’esecuzione e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Gallows – L’esecuzione grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 29 agosto alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

The Gallows – L’esecuzione: tre inquietanti clip

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The Gallows – L’esecuzione: tre inquietanti clip

Ecco tre nuove inquietanti clip di The Gallows – L’Esecuzione, in arrivo in Italia il prossimo 19 agosto.

Un incidente durante una recita scolastica finisce in disgrazia. Venti anni dopo gli studenti della scuola decidono di tornare sul palco nel tentativo di onorare l’anniversario di quel tragico giorno. Alla fine, scoprono che alcune cose non devono essere cambiate.

Diretto da Chris Lofing e Travis Cluff, il film vede protagonisti Cassidy Gifford, Ryan Shoos, Reese Mishler e Pfeifer Brown.

The Gallows – L’esecuzione: due inquietanti clip

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The Gallows – L’esecuzione: due inquietanti clip

Ecco due nuove inquietanti clip di The Gallows – L’Esecuzione, in arrivo in Italia il prossimo 19 agosto.

Un incidente durante una recita scolastica finisce in disgrazia. Venti anni dopo gli studenti della scuola decidono di tornare sul palco nel tentativo di onorare l’anniversario di quel tragico giorno. Alla fine, scoprono che alcune cose non devono essere cambiate.

Diretto da Chris Lofing e Travis Cluff, il film vede protagonisti Cassidy Gifford, Ryan Shoos, Reese Mishler e Pfeifer Brown.

 

 

The Front Runner: recensione del film con Hugh Jackman

The Front Runner: recensione del film con Hugh Jackman

Film di apertura di questo 36° Torino Film Festival è The Front Runner, con Hugh Jackman e Vera Farmiga, che racconta la vicenda che vide protagonista il senatore americano Gary Hart.

Candidato democratico alla presidenza, Hart vide sfumare qualsiasi possibilità di vittoria quando trapelò sui giornali la notizia di una sua ipotetica relazione extraconiugale con la modella Donna Rice Hughes. Per la prima volta il gossip sulla vita privata dei politici occupò le prime pagine dei giornali.

The Front Runner tratto da una storia vera

The Front Runner – Il vizio del potere è la versione cinematografica del regista Jason Reitman ed è tratto dal romanzo del 2014, All the Truth Is Out, di Matt Bai. Reitman, che ha introdotto il film in sala durante la cerimonia di apertura a Torino, racconta una storia diversa dai suoi precedenti lavori. Il film è una riflessione intensa su moralità e giornalismo, il declino pubblico di un uomo, Gary Hart, e della sua corsa alla Casa Bianca. Non solo: è un punto di vista insolito sul rapporto tra vita pubblica e l’erosione del concetto di privacy, attraverso una storia che forse non era nota ai più, e che rende questo lavoro -sicuramente nulla di nuovo rispetto ai classici racconti attorno agli scivoloni di uomini politici- godibile al pubblico.

Quanto la vita di un uomo di successo possa essere compromessa da una debolezza, amplificata dai media, e quanto le conseguenze possano influenzare il corso degli eventi, e addirittura della storia di un paese? Reitman apre la kermesse di Torino con un film ‘scolastico’: pochi fronzoli, molta attenzione sui fatti storici, attraverso sale e ambienti ricostruiti in maniera impeccabile. La pellicola però ha un ritmo altalenante: momenti di alta tensione sono poi smorzati da cali di alcune dinamiche narrative che rallentano la fruizione.

The Front Runner: Il Vizio Del Potere

Tutto si fa per il pubblico

Quello che resta del film di Reitman è il punto di vista: quello del pubblico, comprimario all’interno della narrazione. Tutto si fa per il pubblico: l’opinione scandisce le sue azioni per tutta la durata della pellicola fino al grande rifiuto finale. Così il film è come se avesse due anime: una prima parte in cui tutto è frenetico, in cui la corsa alla vittoria è portata con impeto sullo schermo, e il senso di tutto è una competizione a perdifiato tra chi riesce a compiacere di più.

Sul finale, Hart decide di rallentare. Ti uscire da questo meccanismo di compiacimento e di dover tutelare la propria vita, a costo di perdere tutto quello per cui ha lottato. Così la pellicola rallenta e si distende, perde in tensione e forse rotola a fatica verso un finale scontato, che poteva essere però l’unico possibile.

The Front Runne, il trailer

The Front Runner: Il vizio del potere, trailer del film con Hugh Jackman

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SonyPicturesIT ha diffuso il trailer ufficiale di The Front Runner: Il vizio del potere, il nuovo film di Jason Reitman con Hugh Jackman, Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina. Ecco di seguito il video:

Il candidato all’Oscar Hugh Jackman protagonista del thriller drammatico The Front Runner nel ruolo del carismatico politico Gary Hart. Il film, diretto dal regista candidato all’Oscar Jason Reitman, segue l’ascesa e la caduta del senatore Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice.

Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart è costretto a rinunciare alla sua candidatura – un evento che ha un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale. Nel cast anche Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina.

The Front Runner, la recensione

Fonte: SonyPicturesIT

The Front Runner: Il Vizio Del Potere aprirà il Torino Film Festival

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Sarà The Front Runner: Il Vizio Del Potere, il film diretto dal regista candidato all’Oscar Jason Reitman con Hugh Jackman, Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina, la pellicola che aprirà la trentaseiesima edizione del Torino Film Festival.

La storia racconta l’ascesa e la caduta del senatore americano Gary Hart, interpretato dall’attore nominato al Premio Oscar Hugh Jackman. Considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988, Gary Hart ha catturato l’immaginario collettivo e anche l’elettorato più giovane ma, quando la vita privata si è mescolata con quella pubblica, il suo impegno politico è passato in secondo piano.

The Front Runner: Il Vizio Del Potere, il film

Tratto dal libro “All the Truth Is Out: The Week Politics Went Tabloid” del giornalista e sceneggiatore americano Matt Bai, The Front Runner: Il vizio del potere sarà nelle sale italiane il 21 febbraio 2019 distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Nel cast anche Vera Farmiga, il premio Oscar J.K. Simmons e Alfred Molina.

Il film, accolto con entusiasmo da pubblico e stampa, è stato protagonista di alcuni dei maggiori festival internazionali tra i quali Telluride, Toronto e Londra.

Il candidato all’Oscar Hugh Jackman protagonista del thriller drammatico The Front Runner nel ruolo del carismatico politico Gary Hart. Il film, diretto dal regista candidato all’Oscar Jason Reitman, segue l’ascesa e la caduta del senatore Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice.

The Front Runner: Il Vizio Del Potere, trama

Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart è costretto a rinunciare alla sua candidatura – un evento che ha un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale. Nel cast anche Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina.

The Front Runner, la recensione

The Front Runner – Il vizio del potere: trama, cast e curiosità sul film

Il cinema si è sempre legato, in modo più o meno stretto, al racconto politico quale strumento per approfondire importanti cambiamente sociali e storici. Dai capolavori degli anni Settanta si è giunti, negli ultimi anni, a titoli come L’uomo dell’anno e Le idi di marzo, i quali hanno affrontato sotto punti di vista diversi la politica statunitense, trattandola tanto nei suoi punti di maggior pregio quanto in quelli più oscuri. Un altro brillante film di questo filone è The Front Runner – Il vizio del potere (qui la recensione), diretto nel 2018 da Jason Reitman (regista anche di Juno e Tra le nuvole), che si concentra sul raccontare uno scandalo degli anni Ottanta che sconvolse il mondo della politica.

La sceneggiatura, scrita da Reitman insieme a Matt Bai e Jay Carson, è l’adattamento del romanzo All the Truth is Out, scritto dallo stesso Bai nel 2014. All’interno di questo si ripercorre la vicenda del senatore Gary Hart, della sua ascesa e del suo declino. Il racconto si concentra così sull’abuso di potere, tanto per ottenere ciò che si desidera quanto per nascondere ciò che non si vuole divenga di dominio pubblico. Interpretato da un cast di celebri attori hollywoodiani, The Front Runner è poi stato presentato al Telluride Film Festival e al Toronto Internationational Film Festival, ottenendo buoni pareri di critica e pubblico.

Indicato come uno dei titoli più interessanti del suo anno, in particolare per le tematiche e le riflessioni che il film lascia emergere, The Front Runner ha dimostrato una volta di più come cinema e politica possano essere un binomio particolarmente vincente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Front Runner – Il vizio del potere: la trama del film

La storia del film segue l’ascesa e la caduta del senatore Gary Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa però in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice, una giovane e attraente modella. Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart si vede costretto a dover affrontare uno scandalo a sole tre settimane dalle elezioni. Diviso tra gli invasivi media e il dolore della moglie Lee, Hart dovrà prendere decisioni particolarmente difficili, che avranno un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale.

The Front Runner - Il vizio del potere storia vera

The Front Runner – Il vizio del potere: il cast del film

Protagonista del film, con il ruolo del senatore Gary Hart, è l’attore Hugh Jackman, qui alle prese con una nuova intensa interpretazione che gli ha fatto guadagnare numerose lodi. Per prepararsi al ruolo, egli ebbe l’occasione di incontrare il vero Hart, il quale lo invitò addirittura a passare alcuni giorni a casa sua. Jackman poté così confrontarsi da vicino con il politico, studiandolo nei modo di fare e apprendendo da lui molti retroscena. L’attore, inoltre, ebbe modo di dormire nel letto di Hart, mentre questi si trovava in un’altra stanza. Nel ruolo di Lee Hart, la moglie del senatore, si ritrova l’attrice Vera Farmiga, oggi celebre per la trilogia di The Conjuring. Kaitlyn Dever è invece Andrea Hart, la figlia dei due.

Il premio Oscar J. K. Simmons interpreta invece Bill Dixon, amico di vecchia data di Hart e suo manager per la campagna elettorale. L’attrice Sara Paxton, nota per i film Sleepover e Ritorno ad Halloweentown, interpreta Donna Rice, la modella per cui Hart è finito nei guai. La vera Donna Rice ha poi pubblicamente lodato l’interpretazione dell’attrice, definendola sincera e priva di giudizio. Alfred Molina interpreta invece il giornalista Ben Bradlee, del Washington Post. Bradlee è stato poi protagonista nello stesso periodo anche del film The Post, dove è interpretato da Tom Hanks. Mamoudou Athie, invece, è A. J. Parker, giornalista del Washington Post, ma si tratta di un personaggio inventato per il film e non realmente esistito.

The Front Runner – Il vizio del potere: la vera storia dietro il film e il libro

Quella raccontata in The Front Runner è una storia svoltasi tra il 1987 e il 1988. In quell’anno Gary Hart, esponente del Partito Democratico e senatore del Colorado dal 1975 al 1987, si candidò per le primarie del suo partito al fine di partecipare alle presidenziali del 1988. In breve, però, emerge uno scandalo che lo porta a doversi ritirare dalla campagna elettorale. Nelle settimane precedenti al voto per le primarie, delle fonti anonime hanno infatti informato il giornale Miami Herald che Hart era impegnato in una relazione extraconiugale con una donna di nome Donna Rice. Il giornale fece dunque pedinare i due da investigatori privati, arrivando ad ottenere una serie di foto che sembravano incriminare la coppia.

Sia Hart che la Rice hanno più volte negato la loro presunta relazione sessuale, ma l’invasività dei media e i tanti articoli scritti da numerosi giornali, come il Washington Post, rovinarono definitivamente la sua reputazione e la sua campagna elettorale. Per gli Stati Uniti si trattò di una delle prime volte in cui la vita privata di un candidato politico veniva indagata e resa nota in quel modo, una pratica da allora divenuta piuttosto frequente. Il giornalista e scrittore Matt Bai nel 2003 si occupò di scrivere un breve profilo storico di Hart per il The New York Times. Egli si interessò molto alla vicenda, raccontandola poi nei minimi dettagli in All the Truth is Out, libro da cui è stato tratto il film di Reitman.

The Front Runner – Il vizio del potere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Front Runner – Il vizio del potere è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 28 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb, Time

The Front Runner – il Vizio del Potere, Jason Reitman parla del film

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In occasione del London Film Festival, Jason Reitman (Juno) ha presentato il suo ultimo film, The Front Runner – il Vizio del potere, con protagonista Hugh Jackman. Di seguito il nostro servizio dal tappeto rosso dell’evento:

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The Front Runner, recensione del film con Hugh Jackman

Il candidato all’Oscar Hugh Jackman protagonista del thriller drammatico The Front Runner nel ruolo del carismatico politico Gary Hart. Il film, diretto dal regista candidato all’Oscar Jason Reitman, segue l’ascesa e la caduta del senatore Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice.

Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart è costretto a rinunciare alla sua candidatura – un evento che ha un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale. Nel cast anche Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina.

The French Dispatch: Wes Anderson protagonista alla Fondazione Prada

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Il regista candidato all’Academy Award® Wes Anderson è stato protagonista dell’anteprima italiana del film The French Dispatch, che si è svolta giovedì 4 novembre, negli spazi di Fondazione Prada a Milano. Il film Searchlight Pictures arriverà nelle sale italiane l’11 novembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Al cocktail ospitato al Bar Luce, il caffè realizzato da Wes Anderson nel 2015, e alla proiezione speciale al Cinema della Fondazione hanno preso parte personalità del mondo del cinema, dello spettacolo, della musica, dell’arte e della cultura, tra cui Claudio Santamaria e Francesca Barra, Caterina Caselli, Levante, Michele Bravi, Nicoletta Mantovani, Diodato, Linus, Pif, Daria Bignardi, Dardust, Diego Passoni, Matilda Lutz, Eva Riccobono, Nina Zilli, Giovanni Caccamo, Dente, Virna Toppi, Filippo Scotti, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Sauer, Nick Cerioni, Matteo Piano, Stefano Boeri, Francesco Bonami, Simone Farresin e Andrea Trimarchi (Formafantasma), Marcello Maloberti, Maurizio Nichetti, Fabio Novembre, Tommaso Sacchi, Patricia Urquiola, Olimpia Zagnoli, gli influencer Aya Mohamed, Ryan Prevedel, Lea Cuccaroni, Niki Wu Jie, e molti altri ancora.

The French Dispatch dà vita a una raccolta di articoli tratti dal numero finale di una rivista americana pubblicata in una città francese immaginaria del Ventesimo secolo. Il film è interpretato da Timothée Chalamet, Elisabeth Moss, Willem Dafoe, Léa Seydoux, Saoirse Ronan, Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Frances McDormand, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Amalric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

The French Dispatch è diretto da Wes Anderson, la sceneggiatura è firmata da Wes Anderson a partire da un soggetto di Anderson & Roman Coppola & Hugo Guinness & Jason Schwartzman. Il cast del film comprende anche Liev Schreiber, Edward Norton, Lois Smith, Christoph Waltz, Cécile de France, Guillaume Gallienne, Jason Schwartzman, Tony Revolori, Rupert Friend, Henry Winkler, Bob Balaban e Hippolyte Girardot.

The French Dispatch: sinossi e data di uscita del nuovo film di Wes Anderson

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Fox Searchlight ha ufficialmente acquisito i diritti per la distribuzione di The French Dispatch, il decimo film di Wes Anderson che arriverà nelle sale non prima del 2020. Insieme alla conferma del cast, dove figureranno Timothée Chalamet, Benicio del Toro, Jeffrey Wright, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Mathieu Amalric, Owen Wilson, Willem DafoeAdrien Brody, Kate Winslet, Jason Schwartzman, Elisabeth Moss, Christoph Waltz, e Rupert Friend, è stata rivelata anche una nuova sinossi:

The French Dispatch sarà una lettera d’amore al giornalismo, ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e ruoterà intorno a tre diverse linee narrative. La raccolta di storie pubblicate sulla rivista prenderà vita grazie alla visione di Wes Anderson.”

La pellicola arriva a due anni da L’isola dei Cani, candidato come Miglior Film d’animazione ai Golden Globe e agli Oscar 2019.

Vi ricordiamo inoltre che Anderson figura tra gli ospiti più attesi della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma dove consegnerà il Premio alla Carriera a Bill Murray, moderando l’Incontro Ravvicinato con il pubblico durante il quale ripercorrerà le tappe principali del suo percorso artistico.

Wes Anderson: il trailer onesto mostra che tutti i suoi film sono uguali

The French Dispatch, il film

The French Dispatch, è il decimo film di Wes Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il cast completo: Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

Nel cast anche Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason Schwartzman, Christoph WaltzRupert Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.

The French Dispatch: recensione del nuovo film di Wes Anderson

The French Dispatch: recensione del nuovo film di Wes Anderson

Con The French Dispatch, Wes Anderson torna sul grande schermo e mette in scena un universo tanto affascinante quanto complesso. Il film è la trasposizione di tre articoli usciti sul giornale immaginario The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, in occasione della morte del direttore del settimanale. Un racconto denso, frenetico e corale che unisce Francia e Stati Uniti dalle ambientazioni ai dialoghi, dalla storia al cast, nel mondo magico che solo Anderson riesce a creare.

The French Dispatch: la trama

Creato da Arthur Howitzer Jr., The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun è un supplemento domenicale del quotidiano della città di Liberty in Kansas. Il giornale è ”un fattuale reportage settimanale sui temi di politica mondiale, le arti, nobili e meno, e varie storie su ciò che è di umano interesse’‘. Raduna i migliori giornalisti del tempo: Berensen, Krementz, Wright. La particolarità del French Dispatch è la sua sede: un giornale americano con redazione a Ennui-sur-Blasé, paese immaginario della Francia.

In occasione della morte di Howitzer Jr., gli eccentrici redattori del settimanale decidono di scrivere un numero contenente le migliori storie mai raccontate da The French Dispatch. Lo spettatore si trova quindi ad assistere alla narrazione per immagini dell’ultimo numero del French Dispatch contenente il necrologio, la storia delle origini del giornale e tre articoli di successo. Il primo è un reportage su un artista chiuso in carcere e psicopatico (Il capolavoro Concreto). Il secondo segue i moti studenteschi nella Francia del ’68 (Revisioni a un manifesto). Il terzo è l’indagine sul rapimento del figlio di un commissario di polizia (La Sala da Pranzo Privata del Commissario di Polizia). Tre vicende strampalate rappresentate ironicamente.

Una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti

Wes Anderson ha dichiarato che The French Dispatch vuole essere “una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti, ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX Secolo“. Il regista è riuscito nel suo intento: giornalismo, Stati Uniti, Francia e 1900 sono perfettamente racchiusi nelle particolarissime immagini del film.

In The French Dispatch si respira aria francese: Ennui-sur-Blasé è una cittadina europea un po’ stereotipata in cui personaggi eccentrici stridono tra loro. L’ambientazione favolistica ha portato a scegliere come sede delle riprese la cittadina francese Angoulême. Qui, un cast numeroso e internazionale si è riunito per prendere parte alla produzione: tra gli altri, Benicio del Toro (Traffic), Frances McDormand (Nomadland), Timothée Chalamet (Dune), Jeffrey Wright, Adrien Brody, Tilda Swinton, Owen Wilson, Léa Seydoux, Bill Murray, Willem Dafoe, Saoirse Ronan. I grandi interpreti hanno dato carattere ai protagonisti del racconto corale, riuscendo ad unire l’umorismo di fondo del film alla profondità di ciascun personaggio, dalla giornalista spietata ma con il cuore poetico (Frances McDormand), all’artista squilibrato e romantico (Benicio del Toro).

The French Dispatch: un racconto multimediale

L’elogio al giornalismo è evidente e ricalcato sotto ogni aspetto: le immagini di apertura, mostranti il viaggio delle notizie dalla macchina da scrivere fino all’edicola, sono solo l’inizio di un viaggio tra giornali e giornalisti. Wes Anderson sceglie il bianco e nero per trasformare in immagini i tre articoli del French Dispatch. La scelta del B&W, insieme al ritmo frenetico dei dialoghi delle tre storie, fatto di subordinate e termini aulici, crea una distinzione tra la storia generale, mantenuta a colori, e i singoli racconti.

Gli elementi all’interno del film sono molteplici: varie lingue, storie, colori, ma anche più linguaggi. Non mancano i cartelli ad aprire le tre storie, scene animate che riprendono i fumetti all’interno del giornale, testi che si mescolano alle immagini. The French Dispatch stimola continuamente lo spettatore ma forse richiede un’attenzione quasi impossibile. Non può bastare una sola visione per cogliere tutti i dettagli delle inquadrature e dei campi lunghi ma iper-definiti. I nomi dei numerosissimi personaggi, presenti sulla scena anche per pochi istanti, come anche i dialoghi frenetici, aggiungono colore al film ma creano inevitabilmente confusione.

Perché vedere The French Dispatch

The French Dispatch uscirà nelle sale italiane giovedì 11 Novembre 2021. L’eleganza, la cura e la precisione di ogni dettagli rendono il film uno degli imperdibili da vedere questo mese. Anderson è riuscito ancora una volta ad unire follia, sogno e umorismo in una pellicola variopinta e stratificata. Un film da vedere e rivedere, un vero e proprio percorso tra i mezzi d’espressione più potenti del XX Secolo: il cinema e la carta stampata.

The French Dispatch: le prime foto ufficiali del nuovo film di Wes Anderson

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Dopo l’annuncio della data d’uscita, Searchlight Pictures ha diffuso il primo poster e le prime immagini ufficiali di The French Dispatc, il nuovo attesissimo film di Wes Anderson. Eccole di seguito:

The French Dispatch, il film

The French Dispatch, è il decimo film di Wes Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il cast completo: Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

Nel cast anche Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason Schwartzman, Christoph WaltzRupert Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.

The French Dispatch: il trailer del film vietato di Wes Anderson

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The French Dispatch: il trailer del film vietato di Wes Anderson

Ecco il trailer di The French Dispatch, il nuovo film di Wes Anderson che negli USA sarà vietato ai minori di 17 anni per “nudità esplicita”.

La Searchlight Pictures (ex Fox Searchlight) ha annunciato finalmente la data di uscita di The French Dispatch, il decimo film di Wes Anderson. La pellicola arriverà nelle sale americane il prossimo 24 luglio 2020. Insieme alla release, è stato diffuso online anche il teaser poster ufficiale del film, che conferma il cast completo: Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Almaric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

Leggi anche: le prime foto ufficiali del nuovo film di Wes Anderson

The French Dispatch, il film

Nel cast anche Saoirse Ronan, Kate Winslet, Elisabeth Moss, Jason Schwartzman, Christoph WaltzRupert Friend, precedentemente annunciati nel cast: al momento non sappiamo se gli attori in questione appariranno comunque nel film o se i loro personaggi sono stati tagliati dal montaggio finale.