Notorious Pictures ha pubblicato il nuovo trailer italiano di
Rambo – Last Blood, quinto capitolo del franchise
che vede ancora protagonista Sylvester
Stallone nei panni di un personaggio che lo hanno reso una
star planetaria. Dopo aver abbattuto soldati sovietici in Vietnam e
Afghanistan, e massacrato brutali combattenti dell’esercito
birmano, John Rambo torna nel ranch di famiglia per iniziare
finalmente una vita tranquilla, prima che il destino lo riporti di
nuovo a scatenare l’inferno contro un ultimo nemico.
Diretto da Adrian
Grunberg (Viaggio in paradiso con Mel
Gibson), il cast include anche Paz
Vega (Parla con
lei, Spanglish), Adriana
Barraza (nominata agli Oscar
per Babel), Sergio
Peris-Mencheta (Snowfall, Resident
Evil: Afterlife), Joaquin
Cosio (Quantum of
Solace, Savages) e Oscar
Jaenada (Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del
mare, Escobar – Il fascino del male).
Rambo – Last Blood arriverà nelle sale italiane il
prossimo 26 settembre, distribuito
da Notorious Pictures
John Rambo, veterano del Vietnam, torna finalmente a casa. Ma
dopo esser tornato nel ranch di famiglia in Arizona, Rambo si
troverà ad affrontare i membri di un temibile cartello messicano
implicato in un commercio sessuale di ragazze dell’Est.
Ma quali sono le conseguenze di
questa trattativa? Cosa significa la fine dell’accordo per il
MCU?
Tre personaggi molto amati sono
fuori dal MCU
Avengers: Endgame ha sancito la
fine di un’epoca irripetibile terminando il viaggio di due tra i
personaggi più amati del franchise: Captain
America ha scelto vivere in una realtà alternativa con
Peggy Carter dopo aver restituito le gemme dell’infinito e
Tony Stark ha salvato l’universo sacrificando se
stesso con il fatidico schiocco. Ora però, in seguito ai recenti
sviluppi, sembra che i fan del MCU debbano dire addio anche a
Spider-Man, uno degli eroi più famosi e al quale
siamo tutti affezionati.
Spider-Man non incontrerà i
Fantastici 4, gli X-Men o Deadpool al cinema
La fusione tra Disney e 20th Century
Fox permetterà l’ingresso nell’universo cinematografico Marvel di personaggi finora non
disponibili come Fantastici Quattro,
X-Men e Deadpool, ma ora che Sony
ha reciso i rapporti di produzione con i Marvel Studios salta ogni possibilità di
vedere insieme sul grande schermo questi supereroi e Spider-Man.
così facendo quella “reunion” tanto attesa svanisce come cenere
dopo lo schiocco di Thanos…
Tutti i villain di Spider-Man non
potranno essere sfruttati nel MCU
Continuano a passare in rassegna
tutto ciò che non sarà più possibile ottenere al cinema nel
MCU, come non pensare ai villain
che la squadra di Kevin Feige avrebbe potuto sfruttare per i nuovi
film di Spider-Man? Da Venom a
Green Goblin, passando per Doctor
Octopus e arrivando ai Sinistri Sei.
Ormai ogni speranza è destinata al futuro di un universo condiviso
targato Sony, già avviato con Venom e Morbius.
Come verrà affrontato il colpo di
scena finale di Far From Home?
Uno degli aspetti più critici di
questa rottura è la risoluzione di due storyline lasciate in
sospeso alla fine di Spider-Man: Far From Home:
da una parte c’è la rivelazione di Mysterio sulla vera identità di
Peter Parker, con il mondo che ora conosce il volto segreto del
supereroe, e dall’altra il fatto che Nick Fury si trova nello
spazio su una nave Skrull e al suo posto, sulla Terra, c’è Talos.
Quale spiegazione verrà fornita? Ne avremo mai una dalla Sony?
Come verrà giustificata l’assenza
di Spider-Man nel MCU?
La fine dell’accordo significa che
un film di Spider-Man potrà più essere influenzato
dagli eventi del MCU, così come il resto
dell’universo cinematografico Marvel e i suoi personaggi
dovrebbero dimenticarsi del supereroe. Ma in che modo? Spidey era
appena entrato nella grande famiglia e aveva tutte le carte in
regola per diventare una delle figure più importanti…
Un possibile incontro con
Venom
Il risvolto più interessante della
faccenda è un possibile scenario futuro in cui Spider-Man incontra
Venom realizzando lo scontro che tutti i fan
attendono dal poco riuscito Spider-Man 3 di Sam Raimi. La Sony ha
già in programma il sequel sul simbionte, che sarà diretto da Andy
Serkis e che vedrà protagonista ancora Tom Hardy, quindi è facile
immaginare che i piani dello studio lavoreranno in tal senso.
In seguito alla diffusione della
notizia sulla presunta fine dell’accordo tra Sony e Disney per la
produzione dei prossimi film su Spider-Man
(riportata nelle ultime ore da Deadline e Variety), è arrivato
il primo commento ufficiale dello studio che al momento detiene un
potere maggiore sulla gestione del personaggio al cinema,
attualmente fuori dall’universo cinematografico Marvel:
“La maggior parte delle notizie
di oggi su Spider-Man hanno rappresentato in maniera fuorviante le
recenti discussioni sul coinvolgimento di Kevin
Feige nel franchise.” dichiara un portavoce della
Sony. “Siamo delusi, ma rispettiamo la decisione della
Disney di non farlo proseguire nel suo lavoro di produttore
principale del nostro prossimo film su
Spider-Man.”
L’attacco sembra quindi rivolto a
Feige che, secondo diverse fonti, avrebbe nelle mani troppi
progetti da sviluppare in seno al futuro del MCU e della fusione tra Disney e
Fox (senza contare tutte le serie tv in programma per Disney +), e
alla stessa Disney, colpevole di non aver trovato un giusto
compromesso.
“Ovviamente speriamo che le cose
cambino in futuro, ma comprendiamo che le numerose nuove
responsabilità che la Disney ha affidato a Kevin Feige – incluse
tutte le nuove proprietà della Marvel – potrebbero privarlo del
tempo necessario a dedicarsi nel migliore dei modi a una proprietà
intellettuale non in loro possesso. Kevin è bravissimo e siamo
grati per l’aiuto e la guida che ci ha fornito, apprezziamo il
percorso che abbiamo fatto insieme e sul quale
proseguiremo.“
Al momento dunque Kevin
Feige non figurerà come produttore dei prossimi film
di Spider-Man a causa dell’incapacità di Disney e
Sony Pictures di raggiungere nuovi termini dell’accordo sulla
gestione dei diritti cinematografici del personaggio. A quanto pare
le discussioni degli ultimi mesi si sono risolte in maniera
negativa per il presidente dei Marvel Studios proprio quando due titoli da
lui prodotti (Avengers: Endgame e Far
From Home) hanno battuto ogni record al box office
mondiale.
Arrivano dagli Stati Uniti le prime
reazioni della stampa a IT Capitolo Due, seconda
parte dell’adattamento del romanzo di Stephen King diretto da
Andy Muschietti che uscirà nelle nostre sale in
autunno. Generalmente positivi, i commenti di chi ha visto il film
sembrano sottolineare qualche leggera differenza con il primo
capitolo lodando le performance del cast (tra tutti Bill
Hader è il più apprezzato).
“IT Capitolo Due è un buon film,
ma non eccezionale. Mi è piaciuto, ma non l’ho amato. Era difficile
replicare il primo atto, ma questo è raccapricciante, strano e
raramente spaventoso. Riporta molti aspetti del libro, ma sembra
troppo lungo, mentre il cast cala gli assi e Bill Hader merita una
nomination agli Oscar“
“Per la maggior parte ho
apprezzato IT Capitolo Due, anche se la prima metà è piuttosto
lunga ma fantastica. Gli attori adulti sono stellari.“
“IT Capitolo Due parte in
maniera frettolosa e goffa e rivela una strana mancanza di chimica
tra i perdenti adulti, ma alla fine trova la sua direzione. Si
tratta di un film grande, di un sequel di un film di successo senza
paura di fare strane scelte. Bill Hader ruba la scena ai
colleghi“
“Il film funziona come perfetto
segnalibro per il primo capitolo. Ci sono momenti scioccanti e
terrificanti con il giovane e il vecchio cast. Bill Hader è
l’assoluto protagonista dello show che bilancia l’emozione sincera
con spaventosi salti a volontà“
“IT Capitolo Due è grande e
ambizioso e non riesce a gestire il peso delle sue ambizioni, ma è
ancora un bel film horror con un cuore. Le parti che funzionano
davvero sono quelle che vedono protagonista Bill Hader“
“IT Capitolo Due è un
eccezionale compagno del Capitolo Uno. Atmosfere simili, chimica
d’insieme straordinaria con un bel mix di umorismo e orrore. Questo
ha un tono più pesante, affronta e sconfigge il trauma infantile e
Bill Hader è fantastico“
Ambientato ventisette anni dopo gli
eventi del suo predecessore, il film vede il ritorno del clown
Pennywise per le strade della città fittizia del New England
intenzionato ad uccidere altri bambini. L’intervento dei Perdenti,
come in passato, potrebbe rivelarsi decisivo.
Vi ricordiamo che l’uscita
nelle sale di IT: Capitolo
Due è fissata al 6 settembre
2019. Nel cast figurano, oltre a McAvoy,Jessica Chastain nei panni di Bev, mentre
Jay Ryan sarà
Ben, Isaiah
Mustafa Mike, Bill
Hader Richie, James
Ransone Eddie, Andy Bean Stan,
e Bill Skarsgård tornerà a interpretare
Pennywise il Clown Ballerino.
È stata diffusa in rete la prima
immagine ufficiale di Johnny Flynn (Song
One, Sils Maria, Lovesick) nei panni di
David Bowie in Stardust, il
biopic musicale che racconterà il primo tour del Duca Bianco negli
Stati Uniti nel 1971 diretto da Gabriel Range e sceneggiato da
Christopher Bell.
Vi ricordiamo che questo è il
secondo progetto in programma sull’artista scomparso nel 2016, dopo
il lungometraggio di Francis Whatley che andrà in onda su BBC
quest’anno. Nel frattempo i produttori di Stardust
fanno sapere che il film seguirà gli eventi del tour oltreoceano di
Bowie, gli stessi che ispirarono l’invenzione del suo iconico alter
ego iconico Ziggy Stardust.
Rivedremo presto Flynn nel nuovo
adattamento di Emma di Jane Austen della Working
Title con Anya Taylor-Joy, mentre di recente ha
recitato al fianco di Kit Harington
in True West di Sam Shepherd sul palco del
London West End.
Walt Disney Pictures ha
ufficialmente rimandato l’uscita nelle sale di quattro nuovi titoli
della prossima stagione, ovvero The Woman in the
Window, che arriverà nelle sale il 15 Maggio 2020 (invece
che il 14 ottobre), Empty Man, la cui release è
ora fissata al 7 agosto 2o2o, Everybody’s Talking About
Jamie, in arrivo il 23 ottobre 2020, e infine Cruella,
che verrà distribuito al cinema il 28 maggio 2021 e non più il 23
dicembre 2020, come stabilito in precedenza.
The Woman in the
Window è il film diretto da Joe
Wright (Espiazione, Anna Karenina, L’ora più buia) e
sceneggiato da Tracy Letts (Ladybird), con
protagonisti Amy Adams e Gary
Oldman. Si tratta dell’adattamento cinematografico
dell’omonimo romanzo di A.J.Finn
pubblicato il 2 gennaio 2018 diventando subito uno dei bestselle
citati dal New York Times: la storiasegue
il personaggio della dottoressa Anna Fox mentre trascorre le sue
giornate nella sua casa di di New York bevendo troppo vino,
guardando vecchi film e spiando i suoi vicini. Sulle orme del
classico di Alfred Hitchcock “La finestra sul
cortile“, Anna assiste ad una scena che coinvolge la famiglia
Russell, gruppo di persone apparentemente perfetto che vive
dall’altra parte della strada.
Per quanto riguarda
Cruella,
il secondo titolo più importante della lista, sappiamo che il
live action Disney porterà sul grande schermo le avventure di
Crudelia De Mon e che Emma
Stone interpreterà la protagonista. Al suo fianco, secondo
Variety, dovrebbe esserci Emma Thompson nel ruolo
di un personaggio non ancora identificato.
Dietro la macchina da presa di
Cruella
siederà Craig Gillespie (I,Tonya, Lars e
una ragazza tutta sua e Fright Night – Il vampiro
della porta accanto) mentre la sceneggiatura è stata
curata da Tony McNamara. Alex Timbers, acclamato sceneggiatore di
Broadway e della serie Mozart in the Jungle, era
stato il primo nome associato al progetto, tuttavia il cambio di
piani di lavorazione e la voglia di affrettare la schedule ha
costretto la Disney a scegliere un altro regista e a programmare
l’inizio delle riprese l’anno prossimo.
A poche ore dal report di Deadline
arriva un nuovo aggiornamento da parte di Variety, secondo cui le
trattative tra Sony e Marvel Studios sarebbero ancora in corso e
che, diversamente da quanto
affermato ieri, Spider-Man potrebbe non
abbandonare l’universo cinematografico Marvel.
Le fonti parlano di “punto morto”
raggiunto nelle trattative dei due studios sui termini di
finanziamento dei prossimi film dedicati al personaggio, e nel caso
in cui non venisse trovato un accordo definitivo che soddisfi
entrambe le parti, solo allora il presidente dei Marvel Studios Kevin
Feige farà un passo indietro e non produrrà i futuri
capitoli del franchise, eliminando così Spidey dal MCU.
Ovviamente si attendono conferme o
smentite dai diretti interessati, che per ora latitano. Vi
ricordiamo inoltre che questa disputa nasce dalla richiesta della
Disney di cofinanziare i nuovi titoli con una ripartizione
perfettamente bilanciata (un 50/50 insomma), e a quanto pare la
Sony avrebbe rifiutato l’offerta senza nemmeno la volontà di
trovare un compromesso. Secondo le fonti, la squadra guidata da Tom
Rothman e Tony Vinciquerra (i vertici dello studio avversario) non
è affatto intenzionata a condividere il suo franchise più
redditizio, lasciando alla casa di Topolino soltanto il 5% degli
introiti. Una proposta che la Disney avrebbe declinato.
Altri rumors suggeriscono invece che
un accordo, alla fine delle trattative, potrebbe ancora essere
trovato, ma che al momento la Disney abbia espresso preoccupazioni
riguardo all’impegno mastodontico di Feige nei tanti progetti
Marvel come film e serie per la
piattaforma Disney +.
È ufficiale: Lana
Wachowski scriverà e dirigerà Matrix
4, quarto capitolo del franchise che vedrà di nuovo
protagonisti Keanu Reeves e Carrie-Anne
Moss. La notizia è stata confermata nelle ultime ore da
Variety.
“Non potremmo essere più
entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato
Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera
visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che
stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo
dell’universo di Matrix“. La sceneggiatura del film è stata
firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre
diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei
primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo
esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora
più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi
nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare
ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.
Lana e Lilly e Wachowski hanno
lanciato la serie di Matrix nel 1999, con un’idea cinematografica
che ha avuto un impatto significativo a Hollywood nella concezione
stessa di blockbuster, cambiando per sempre il volto del genere
fantascientifico e segnando tappe fondamentali nel progresso del
lavoro sugli effetti speciali. Sebbene i due sequel non siano stati
accolti con lo stesso entusiasmo della pellicola d’esordio, la
Warner Bros. sembra ancora intenzionata a proseguire il corso delle
avventure di Neo sul grande schermo.
La notizia, riportata in esclusiva
da Deadline, arriva come un fulmine a ciel sereno: Kevin
Feige non figurerà come produttore dei prossimi film
di Spider-Man a causa dell’incapacità di Disney e
Sony Pictures di raggiungere nuovi termini dell’accordo sulla
gestione dei diritti cinematografici del personaggio. A quanto pare
le discussioni degli ultimi mesi si sono risolte in maniera
negativa per il presidente dei Marvel Studios proprio quando due titoli da
lui prodotti (Avengers: Endgame e Far
From Home) hanno battuto ogni record al box office
mondiale.
Le fonti fanno sapere che altri due
capitoli del franchise sull’Uomo Ragno sono in sviluppo e che il
regista di Homecoming e Far From Home Jon Watts
dovrebbe tornare alla regia con Tom Holland ancora
protagonista.
Sembra evidente che il fattore
economico abbia giocato un ruolo chiave all’interno delle
trattative e che nessuna delle due parti si sia tirata indietro
cedendo all’avversario: se la Disney chiedeva che i futuri film di
Spider-Man venissero cofinanziati con un accordo perfettamente
bilanciato (un 50/50 insomma), la Sony ha rifiutato l’offerta senza
nemmeno la volontà di trovare un compromesso. Sembra quindi che la
squadra guidata da Tom Rothman e Tony Vinciquerra non fosse affatto
intenzionata a condividere il suo franchise più redditizio,
lasciando alla casa di Topolino soltanto il 5% degli introiti.
Proposta ovviamente declinata.
Resta da capire quali saranno le
sorti del Marvel Cinematic Universe senza uno
dei suoi personaggi più amati (anche dallo stesso Feige), e
soprattutto senza più la possibilità di ampliare il proprio
universo come suggerito nei mesi scorsi dai rumor. Forse il tanto
sperato scontro tra Spidey e Venom avverrà prima
del previsto, così come l’ipotetica interazione tra il supereroe e
la galleria di villain già avviata dalla Sony (vedi Morbius, Silver
Sable e Black Cat).
No Time To Die
sarà il titolo ufficiale di Bond 25, nuovo
capitolo del franchise e ultima prova di Daniel
Craig nei panni dell’agente 007. A rivelarlo è il profilo
twitter ufficiale del film confermando la data di uscita l’8 aprile
2020 in America.
Insieme all’attore figureranno nel
cast anche Ralph Fiennes (M), NaomieHarris (Eve Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Lea Seydoux (Dr. Madeleine
Swann), Rory Kinnear (Bill Tanner) e
Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del
cast sono invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo
script di Bond 25
sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di
Fleabag e Killing Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
Una parte importante delle riprese
si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per
2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe
diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento
di apertura di Spectre a Città del
Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.
Sono online i primi due teaser
trailer di Marriage Story, il nuovo film scritto e
diretto da Noah Baumbach (Frances Ha, Mistress
America, Il calamaro e la balena) che sarà presentato in
anteprima e in concorso alla 76ma Mostra del Cinema di
Venezia.
Protagonisti della pellicola,
disponibile su Netflix in autunno, Adam Driver (che
aveva già collaborato con Baumbach in Giovani si diventa) e
Scarlett Johansson. Nel cast
figurano anche Laura Dern, Alan Alda e Ray Liotta.
“MARRIAGE STORY è una storia
d’amore che si rivela proprio durante la sua crisi” scrive il
regista in una nota ufficiale. “Con questi due trailer volevo
mostrare la relazione attraverso gli occhi di entrambi i
personaggi. In ogni storia ci sono molti aspetti e il film
abbraccia questi diversi punti di vista al fine di trovare la
verità condivisa”.
Giovane star in ascesa,
Camila Mendes ha negli anni dimostrato una grande
cura nei ruoli scelti, divenendo in breve tempo star di alcuni film
e serie TV di successo. Con la grande popolarità acquisita negli
ultimi due anni, l’attrice è diventata uno dei volti su cui puntare
per il futuro.
Ecco 10 cose che non sai su
Camila Mendes.
Camila Mendes: famiglia, origini,
vita privata
1. Ha origini
brasiliane. Camila Mendes è nata il 29 giugno 1994 a
Charlottesville, in Virginia da genitori brasiliani. Sua madre è di
Porto Alegre, Rio Grande do Sul, mentre suo padre di Brasilia, sede
del Distretto Federale. Crescendo si è trasferita 16 volte, per un
anno ha anche vissuto in Brasile, ma ha trascorso la maggior parte
dell’infanzia in Florida. Sebbene sia cresciuta negli Stati Uniti
parla fluentemente il portoghese.
2. Gli studi. Ha
frequentato l’American Heritage School a Plantation. In seguito si
è laureata alla New York University Tisch School of the Arts,
inseguendo la sua passione per la recitazione.
3. E’ fidanzata.
Dal 2018 l’attrice ha una relazione con l’attore Charles
Melton, conosciuto sul set della serie TV
Riverdale. I due hanno confermato il fidanzamento
attraverso una fotografia pubblicata il 7 ottobre 2018 sui loro
account Instagram.
Camila Mendes film
4. I primi lavori.
Il suo primo lavoro recitato è stato in uno spot per IKEA. Per la
sua bellezza è apparsa inoltre sulle copertine di MensHealth nel
dicembre 2017 e di Cosmopolitan nel febbraio 2018.
5. Recita in Riverdale. Camila
Mendes è tra le protagoniste della serie TV basata sui personaggi
dei fumetti Archie Comics. Qui interpreta Veronica Lodge, una
ragazza bella, ricca, audace e perspicace.
6. I film. Il suo
debutto cinematografico avviene nel 2018 con il film The New
Romantic. Successivamente viene
scelta per The Perfect Date, distribuito
sulla piattaforma streaming Netflix, Coyote
Lake e Palm Springs.
Camila Mendes premi e
nomination
7. Ai Teen Choice Award, nel
2017, ha vinto il premio “Scene Stealer” per il
suo ruolo in Riverdale. L’anno successivo ha
invece ottenuto il riconoscimento come “migliore attrice drammatica
TV”. Nel 2019 riceve una nuova nomination nella stessa categoria.
Sempre nel 2019, agli MTV Movie & TV Awards riceve la nomination
come miglior bacio insieme al suo fidanzato Charles
Melton.
Camila Mendes salute
8. Ha ammesso di frequentare
uno psichiatra. Dopo il successo degli ultimi due anni di
grande successo, Camila Mendes ha dichiarato di aver intrapreso un
percorso presso uno psichiatra, per riuscire a controllare i grandi
cambiamenti avvenuti nella sua vita, riuscendo così a mantere una
buona salute psicofisica.
Camila Mendes: i pregiudizi di
Hollywood
9. Ha dichiarato di aver
subito pregiudizi razziali a Hollywood. Durante un provino
si è sentita dire di non essere “abbastanza latina”. Si è così
scontrata con le difficoltà dei casting cinematografici. E’ invece
convinta che Riverdale abbia il
potenziale per aprire la mente delle persone riguardo le tematiche
di razza.
Camila Mendes Instagram
10. Il profilo Instagram
dell’attrice è seguito da 19,7 milioni di fan. Camila
Mendes lo utilizza principalmente per condividere momenti della sua
vita privata, foto dai vari set o scattate durante le premier dei
suoi lavori cinematografici e televisivi.
Il canale americano
HBO ha decido di annunciare Succession 3, la terza inedita stagione
dell’acclamata serie tv creato dal candidato all’Oscar e al WGA
Jesse Armstrong. L’annuncio arriva dopo appena due
episodi dalla messa in onda della seconda
stagione attualmente in corso.
Diretto dal premio Oscar Adam McKay
(“The Big Short”), Succession ha
lanciato la sua prima stagione di dieci episodi nel 2018. A partire
da dove la prima stagione è stata drammaticamente interrotta, la
seconda stagione segue la famiglia Roy mentre lottano per mantenere
il controllo del loro impero, e mentre il futuro sembra sempre più
incerto, è il passato che minaccia di distruggerli alla fine.
Il cast della seconda stagione
comprende Brian Cox, Jeremy Strong, Hiam Abbass, Sarah
Snook, Kieran Culkin, Alan Ruck, Nicholas Braun, Matthew Macfadyen,
Peter Friedman, Rob Yang, J. Smith Cameron, Dagmara Dominczyk e
Arian Moayed.
Succession
è incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari
disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che
si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza
sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.
In Succession
3 ritorneranno i protagonisti Marcia
Roy (stagione 1-in corso), interpretata
da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato
da Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in
corso), interpretato da Brian Cox, Roman
Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank
Vernon (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava
Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom
Wambsgans (stagione 1-in corso), interpretato da Matthew
Macfadyen. Connor Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy (stagione 1-in
corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy (stagione 1-in
corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee (stagione 1-in
corso), interpretato da Rob Yang.
Terminata la Infinity Saga è tempo
di concentrarci sulla Fase 4 del Marvel Universe e sui film
(e le serie tv) che arriveranno sul grande e piccolo schermo. Ma
quali sono i fumetti a cui attingeranno gli studios? Quali storie
dovremmo rileggere per arrivare preparati?
Ecco 10 suggerimenti:
Marvel Knights: Black Widow
Vedova Nera debutta
sui fumetti come avversaria di Iron Man in Tales Of Suspense n.
52 nel 1964, e fino al 1999 il suo nome non era mai apparso
nel titolo delle storie Marvel. Ma per arrivare preparati
allo standalone con Scarlett Johansson (il titolo che aprirà
la Fase 4) sarebbe interessante riprendere in mano questa serie di
tre numeri chiamata Marvel Knights: Black Widow e vedere all’opera Natasha
Romanoff in situazioni inedite per il MCU.
Sicuramente i fumetti in questione
possono aiutarci a conoscere meglio il personaggio Yelena
Belova interpretato nel film da Florence Pugh, creato da
Devin Grayson e J.G. Jones come alter ego dell’eroina.
The Eternals
Kevin Feige ha promesso che
l’adattamento degli Eterni della regista Chloe
Zhao sarà in pieno stile Jack Kirby, il creatore
dei personaggi che torno alla Marvel Comics verso la metà degli anni ’70 dopo
un periodo di lavoro alla DC Comics. Non avendo avuto l’opportunità
di completare la sua serie su New Gods, Kirby ha
introdotto qualcosa di simile e al tempo stesso inedito
nell’universo Marvel.
Questa run originale non ci aiuta
soltanto a conoscere Eterni, Celestiali e Devianti, tra cui Ikaris,
Kingo, Makkari, Phastos, Ajak, Sprite, Gilgamesh e Thena, ma ci
offre uno sguardo su autentiche opere d’arte stimolanti e
visivamente accattivanti.
The
Hands Of Shang-Chi, Master Of Kung Fu
Grazie alla popolarità di Bruce Lee
– e non solo – il genere delle arti marziali è esploso nei primi
anni ’70 spingendo la Marvel Comics verso la creazione di personaggi
come Iron Fist, White Tiger e Colleen Wing. Tra questi Shang-Chi è
stato l’apripista e le sue prime avventure sono assolutamente una
fonte inesauribile di spunti in vista del debutto dell’eroe nel
film Shang-Chi and The Legend of the Ten Rings in
uscita nel 2021.
In termini di trama non troverete
granché, ma Hands Of Shang-Chi, Master Of Kung Fu
potrebbe rivelarsi utile per cogliere il senso della storia del
protagonista, in che modo si inserisce nel grande universo Marvel e l’estensione dei suoi
poteri.
Strange Tales/Doctor Strange
Questa serie di fumetti potrebbe
tornare come ispirazione per il sequel di Doctor Strange affidato nuovamente a
Scott Derrickson e che vedremo nella Fase 4, soprattutto se
pensiamo al legame tra lo stregone e il Multiverso. In ogni caso i
numeri scritti da Stan Lee e Steve
Ditko continueranno a essere la fonte maggiore per quanto
riguarda trama e sviluppo dei personaggi e lo stile visivo.
Alcune suggestioni verranno
sicuramente tratte dalla genialità di Ditko, in particolare la
famosa sequenza del Magical Mystery Tour che potremmo vedere nel
film.
Sam Wilson: Captain America
Dopo anni di speculazioni su Bucky
Barnes come possibile erede di Capitan America nell’universo
cinematografico Marvel, i Marvel Studios hanno ufficialmente confermato
che sarà Sam Wilson a.k.a. Falcon ad impugnare lo
scudo appartenuto a Steve Rogers in seguito agli eventi di
Endgame.
Questo passaggio di consegne sarà la
premessa della trama di The Falcon And The Winter
Soldier, la serie destinata a Disney + alla quale potremmo
prepararci leggendo i fumetti di Nick Spencer, Daniel Acuna, Paul
Renaud e Angel Unzueta Galarza Sam Wilson: Captain
America.
The Vision
Nessun dettaglio ufficiale sulla
trama di WandaVision è trapelato online, ma
sembra che la serie di Disney + con Elizabeth
Olsen e Paul Bettany sarà ambientata
negli anni ’50 (o almeno avrà quell’estetica), suggerendo dunque la
possibile ispirazione alla run del 2015 di Tom King, Gabriel
Hernandez Walta e Michael Walsh.
In questo fumetto Visione tenta di
condurre una vita simile a quella di un essere umano, con la sua
moglie androide, figli androidi e casa in periferia. Alcuni vicini
sono decisamente diffidenti e tutto sembra ricordare le atmosfere
dei quadri di Norman Rockwell. Ovviamente non mancheranno segreti,
pericoli e sfumature dark, uno scenario perfetto per
WandaVision.
House of M
Dalla sua introduzione in Avengers: Age of Ultron fino ad oggi
Scarlet Witch ha sviluppato poteri sempre più
forti nel MCU, come la capacità di manipolare
l’energia, ma che dire invece della controparte dei fumetti in
grado di cambiare la realtà? Questo aspetto potrebbe essere
approfondito in WandaVision, prendendo spunto da House Of
M di Brian Michael Bendis e Olivier Coipel.
Qui l’eroina si confronta con un
mondo in cui i mutanti sono la specie dominante della Terra, e dopo
l’evento scatenante che porterà alla morte del suo grande amore,
Wanda potrebbe formare una nuova esistenza in cui vivere con
Visione.
What If
Arrivare preparati alla serie
animata What If …? significa ripercorrere tutti
gli archi narrativi dei personaggi finora introdotti nel MCU immaginando esiti differenti a
seconda delle timeline. Per questo non ci sono fumetti specifici da
rileggere o storie da raccomandare. Sappiamo però lo show di Disney
+ presenterà un alieno noto come The Watcher che
fungerà da narratore ufficiale.
Hawkeye
L’acclamata serie limitata
Hawkeye del 2012 scritta da Matt Fraction e
David Aja sembra una chiara ispirazione per la serie in arrivo su
Disney + con protagonista Jeremy Renner, a partire
dal loro ufficiale presentato al Comic-Con. In queste pagine viene
introdotta anche Kate Bishop, l’erede di Clint Barton e membro
degli Young Avengers.
Nella storia in questione l’eroe del
titolo allena la sua allieva combattendo il crimine di strada, e
con loro c’è Lucky, il cane di Clint meglio conosciuto dai fan
della Marvel per il suo amore per la
pizza.
The Mighty Thor
Come annunciato durante il Comic-Con
di San Diego, quella che vedremo in Thor: Love And
Thunder, quarto capitolo del franchise, non sarà
semplicemente una Thor “femmina” ma Jane Foster nelle vesti di
Mighty Thor, nome della celebre run scritta da
Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al
posto del Dio del Tuono.
Vi ricordiamo che la trasformazione
di Jane Foster in Potente Thor coincide con il periodo più buio
della sua vita: suo marito e suo figlio muoiono infatti in un
incidente d’auto e, come se non bastasse, le viene stato
diagnosticato un cancro al seno. Essere Mighty
Thor porta ovviamente dei vantaggi, perché ogni volta che
Jane cambia “pelle” il suo corpo viene ripulito da tutte le
tossine, ma mentre Thor si offre di aiutarla con la magia
asgardiana, l’eroina rifiuta qualsiasi trattamento.
Il salto temporale che porterà
Diana Prince fino agli anni Ottanta ha evidentemente influenzato
anche il cambio di look dei personaggi come testimonia l’immagine
pubblicata sul forum Reddit che mostra il nuovo costume delle
amazzoni in Wonder Woman
1984, sequel in arrivo nelle sale la prossima
estate.
I colori sgargianti e il design
particolare (molto simile a quello dell’uniforme da battaglia della
protagonista) sembrano suggerire che le
Bana-Mighdal faranno il loro debutto nel sequel, e
chi conosce i fumetti saprà che questi personaggi fanno parte di un
gruppo di guerriere che decide di separarsi dalle sorelle su
Themyscira e che viene guidato da Antiope, la zia di Diana
interpretata da Robin Wright. Questa divisione
lascia l’isola paradisiaca per vendicarsi degli uomini,
stabilendosi in Egitto e venendo sfruttata dalla malvagia Circe
combattendo una guerra civile tra Bana e Mighdal. Possibile allora
che ci sia spazio per questo colpo di scena nel film?
Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6
giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore
Charles Roven un sequel “inusuale”, che poterà in
scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team
creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i
fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendo
Wonder Woman 1984 “la prossima iterazione
della supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v
Superman: Dawn of Justice per poi tornare al
vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel
vedrà ancora Gal Gadot nei panni di
Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta
per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche
Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e
Pedro Pascal, in un ruolo ancora misterioso.
Arriva ancora da Sylvester
Stallone la nuova immagine ufficiale di Rambo:
Last Blood, quinto capitolo del franchise atteso nelle
sale il 14 novembre 2019. L’attore torna nei panni
di John Rambo per sfidare i membri di un terribile cartello
messicano coinvolto nel commercio sessuale delle ragazze dell’est,
e al suo fianco ci saranno Paz Vega, Adriana Barraza, Sergio
Peris-Mencheta, Joaquin Cosio e Oscar Jaenada.
Diretto da Adrian Grunberg (Viaggio
in Paradiso), il film sarà distribuito in Italia da Notorous
Pictures.
In Rambo: Last
Blood vedremo il veterano del Vietnam alla ricerca
della figlia di un suo caro amico scomparsa misteriosamente in
Messico. Lasciato quindi il ranch dove si era ritirato, Rambo
viaggerà oltre il confine degli Stati Uniti per ritrovare la
ragazza, scoperchiando un segreto giro di prostituzione gestito da
un pericoloso boss del crimine.
È online il primo teaser trailer de
La vérité (The Truth), il nuovo film
diretto da Kore-eda Hirokazu (Un affare di
famiglia; The Third Murder; Like Father, Like Son),
interpretato da Catherine Deneuve,
Juliette Binoche e Ethan
Hawke, e scelto come titolo di apertura della 76a
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia in programma dal 28 agosto al 7 settembre
2019.
Di seguito la sinossi:
Fabienne è una star del cinema
francese circondata da uomini che la adorano e la ammirano. Quando
pubblica la sua autobiografia, la figlia Lumir torna a Parigi da
New York con marito e figlia. L’incontro tra madre e figlia si
trasformerà velocemente in un confronto: le verità verranno a
galla, i conti saranno sistemati, gli amori e i risentimenti
confessati.
Il rilancio della saga di
Star
Wars con Episodio VII: Il Risveglio della
Forza ha dato la possibilità alla Lucasfilm di consegnare
al pubblico nuovi personaggi e tra i più riusciti c’è sicuramente
Kylo Ren, l’erede designato di Darth Vader e
interpretato da Adam Driver. Il suo aspetto,
oggetto di diverse critiche da parte del fandom, è lontano dal look
terrificante del suo predecessore, tuttavia i concept originali
rivelati nelle ultime ore mostrano un villain ancora più
inquietante con un costume lontano da quello attuale.
L’immagine che trovate qui sotto è
stata pubblicata da Christian Alzmann, Concept Artist eArt Director
per la Lucasfilm, spiegando che si tratta della prima versione del
costume e del volto di Kylo Ren per Il Risveglio della Forza, oltre
che futura ispirazione per il Quinto Fratello di Star Wars
Rebels.
Molto più simile a Darth Vader
grazie al design della maschera, avrebbe potuto dare al personaggio
un senso di minaccia maggiore rispetto al viso infantile di Driver
(che comunque costituisce uno degli elementi più interessanti della
nuova trilogia proprio come contrasto con gli antagonisti passati).
Che ne pensate?
Kylo Ren tornerà in Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams, e in
uscita a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Michael Rooker è la
new entry del cast di Fast and Furious 9, capitolo
del franchise attualmente in produzione dove l’attore di Guardiani della Galassia
interpreterà Buddy, uno dei personaggi inediti della storia. A
confermare la notizia è Deadline. Insieme a lui ci saranno i
veterani Vin Diesel, Charlize
Theron, John Cena, Michelle
Rodriguez, Jordana Brewster,
Ludacris, Tyrese Gibson e
Helen Mirren.
Vi ricordiamo che la release del
film stata spostata al 22 maggio 2020, e che
la regia sarà firmata da Justin Lin. Non sono
state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa
scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia
la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box
office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster
molto attesi.
Per quanto riguarda il film, tempo
fa era stato lo stesso Vin Diesel a spiegare che
Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che
faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea.
Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli
attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.
Sulla scia di Avengers: Endgame anche la Sony
avrebbe scelto di far tornare nelle sale Spider-Man: Far
From Home con una nuova versione contenente quattro
minuti di scene inedite. Questa l’indiscrezione diffusasi nelle
ultime ore che cavalca l’onda del successo ottenuto dal cinecomic
al botteghino mondiale (è il più alto incasso di sempre per lo
studio), e a quanto pare la re-release è stata fissata a fine
agosto (il 29) per gli schermi degli Stati Uniti e del Canada,
disponibile anche in IMAX.
Una strategia simile era stata
adottata dai Marvel Studios a giugno con Avengers: Endgame,
che era tornato nelle sale proiettando per il pubblico alcuni
contenuti extra come scene tagliate e un omaggio a Stan Lee. Ed è
proprio grazie a questo evento che il film evento è riuscito a
superare Avatar nella classifica dei maggiori
incassi della storia.
Non stupisce quindi che la Sony
voglia sfruttare l’entusiasmo degli spettatori per racimolare
ancora più risultati al box office, contando che Far From Home ha
finora raggiunto quota 1,109 miliardi globalmente, di cui 376 a
livello nazionale e 732,9 a livello internazionale.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove
minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto ne sappiamo, Thor: Love And
Thunder dovrebbe ruotare attorno all’ascesa di Jane
Foster come nuova Dea del Tuono seguendo la run di Jason Aaron, ma
anche al ruolo di Valchiria come erede al trono di Asgard. E che
dire di Thor, il supereroe interpretato da Chris Hemsworth?
Quale sono i percorsi possibili per il personaggio nel film di
Taika Waititi?
Ecco qualche soluzione:
Un ruolo secondario
Non facciamoci ingannare dal titolo:
Thor potrebbe infatti rivelarsi un personaggio
secondario all’interno delle dinamiche del titolo, anche perché la
nuova Thor sarà appunto Jane Foster come annunciato dai Marvel Studios e come suggerito già dai
fumetti di riferimento. È possibile che il Dio del Tuono sarà una
sorta di collante per la storia e per gli altri protagonisti (Jane
e Valchiria su tutti) e motore emotivo del loro percorso…
Insegnerà a Jane Foster come usare
il Mjolnir
Diversamente da Captain America,
Jane Foster non ha avuto alcuna confidenza con l’utilizzo del
Mjolnir e questo aspetto potrebbe essere
approfondito proprio nel film con Thor che insegna alla sua ex
amante a impugnare nel modo migliore il martello e a combattere
come una vera divinità di Asgard.
Ritorno di fiamma
Thor e Jane Foster si sono separati
dopo gli eventi di The Dark World, e le
motivazioni che hanno portato la coppia a interrompere la loro
relazione torneranno quasi sicuramente al centro della trama di
Love and Thunder. Forse l’amore del titolo è un accenno al ritorno
di fiamma? Oppure c’è un nuovo sentimento all’orizzonte? Per nei
confronti di chi?
Aiuterà Valchiria a trovare la sua
regina
Come già annunciato durante il
Comic-Con di San Diego, Valchiria svolgerà un
ruolo chiave nel film in qualità di nuova sovrana di Asgard e che
l’eroina avrà bisogno di una sua regina. Magari l’intervento di
Thor si rivelerà fondamentale e il dio del tuono aiuterà il
personaggio di Tessa
Thompson a trovarla?
Andrà da Eitri per forgiare la
nuova arma di Jane
Per diventare la nuova Thor Jane
Foster avrà bisogno di un’arma all’altezza del suo nome, e se non
si tratterà del Mjolnir sarà un nuovo strumento. Ciò significa che
Thor potrebbe recarsi insieme a lei su Nidavellir per chiedere
l’aiuto di Eitri, il nano gigante visto in
Avengers: Infinity War…
Si unirà a Korg e Beta Ray
Bill
Captain America aveva Sam Wilson e
Bucky Barnes, e Thor potrebbe essere affiancato da un’altra coppia
di personaggi carismatici. Ma allora chi meglio di Beta Ray
Bill e Korg per affrontare gli eventi del
prossimo film? Già ci immaginiamo divertenti siparietti da
comedy nel perfetto stile Taika Waititi!
Viaggerà con i Guardiani della
Galassia
L’ultima volta che abbiamo visto
Thor stava salpando a bordo del Benatar con i Guardiani della Galassia e
questo colpo di scena aveva suggerito il possibile futuro dell’eroe
insieme al team di supereroi. Tuttavia il suo ruolo nel nuovo
capitolo sembra sovvertire questo scenario, ma non completamente.
Di fatto il dio del tuono potrebbe si apparire in Love and Thunder
ma anche viaggiare nello spazio insieme ai Guardiani…
Non sarà più degno di impugnare il
Mjolnir
Avengers: Endgame ha messo in discussione
la capacità di Thor di brandire ancora il Mjolnir,
impugnato da Captain America durante la battaglia finale, quindi è
possibile che questa dinamica continui anche in Love and Thunder
con il dio che interroga se stesso cercando di ritrovare la propria
dignità.
Sarà la linea comica del film
Chris Hemsworth ha
ammesso in varie interviste che prima di Ragnarok non si riteneva
soddisfatto dal percorso del personaggio e del lavoro di attore nel
franchise, ed è chiaro che la svolta comica attuata da Waititi
l’abbia aiutato a ritrovare l’entusiasmo perduto. In tal senso è
probabile che anche stavolta sarà lui la linea comedy del
gruppo, la figura alla quale affidare le migliori battute e che
risolleverà il morale della trama.
Si ritirerà
Due Vendicatori originali sono morti
(Iron Man e Vedova Nera), uno si è ritirato (Captain America) e due
sono rimasti in sospeso con le loro carriere (Occhio di Falco e
Hulk), ma che dire di Thor? Quale futuro verrà
riservato all’eroe dopo gli eventi di Endgame? Forse è arrivato il
tempo di appendere il costume al chiodo sancendo il passaggio di
consegne e lasciando a Jane Foster la sua eredità?
Come avrete notato il
MCU è ricchissimo di
riferimenti alla cultura pop, non soltanto
relativa al mondo dei fumetti, ma a quello del cinema e della
televisione in generale. Registi e sceneggiatori non hanno mai
perso occasione di citare una scena dei loro film preferiti che
hanno segnato la storia di Hollywood inserendo dettagli tra le
pieghe dei cinecomic.
Ma quali sono i migliori omaggi alla
pop culture rintracciati nel corso del Marvel Cinematic Universe?
Star Wars
C’è un momento particolare in
Captain America:
Civil War, durante l’incredibile scena di
combattimento dell’aeroporto, in cui Spider-Man oscilla intorno
alle gambe di Giant-Man per farlo inciampare. Un piano che, senza
troppi indugi, omaggiava la sequenza de L’impero colpisce
ancora.
Da nerd qual è, Peter cita il film
dicendo: “Ehi, ragazzi, avete mai visto quel film davvero
vecchio, L’impero colpisce ancora? Conoscete quella parte in cui si
trovano sul pianeta delle nevi?“.
Una pazza giornata di vacanza
L’intenzione del regista Jon
Watts era dare a Spider-Man:
Homecoming il tono di un teen movie degli anni ’80
nello stile dei classici di John
Hughes come The Breakfast Club e
Pretty in Pink. Di fatto l’omaggio è chiaro, come
quando vediamo Peter che corre attraverso i giardini di un
quartiere residenziale allo stesso modo di Ferris
Bueller in Una pazza giornata di
vacanza.
Alien
In Avengers:
Infinity War, quando Spider-Man raggiunge
sull’astronave dell’Ordine Nero Doctor Strange e Iron Man, spiega ai due
supereroi che l’idea di espellere il “cattivo” nelle profondità
dello spazio aprendo la camera di equilibrio su di lui è stata
ispirata da un film particolare…Alien!
Proprio come Ripley che si trova di
fronte allo xenomorfo e finisce per gettarlo nello spazio prima di
mettersi in salvo su una capsula di salvataggio, così Peter agisce
per non finire ucciso.
Pulp Fiction
In Captain America:
The Winter Soldier, nell’inquadratura della finta
tomba di Nick Fury, è presente la famosa citazione biblica di
Pulp Fiction incisa sulla lapide pronunciata dal
personaggio di Samuel L. Jackson, Jules, ogni
volta che uccide qualcuno nel film di Quentin Tarantino.
Anche in Captain
Marvel sono effettivamente presenti due omaggi –
involontari o meno – alla pellicola cult: il primo si nota
quando l’agente Nick Fury “riproduce” ciò che
in Pulp Fiction faceva il malavitoso Jules
Winnfield (prima un sorso di una bibita, poi il dialogo in
macchina con l’agente Coulson paragonato a quello con Vincent
Vega), mentre il secondo si rintraccia nell’uso della valigetta
dove Carol Danvers nasconde il Tesseract proprio
come Winnfield e Vega che chiudono nella loro valigia il misterioso
bagliore giallo.
Ritorno al futuro
Avengers: Endgame ha rubato molte idee da
Ritorno al futuro, anche se rimane lontano dalla
logica del franchise ma tenendo comunque la struttura dei viaggi
nel tempo. In una scena del film sono gli stessi personaggi a
discutere su quanto il cinema sia stato vago nella spiegazione di
queste trame, citando anche Die Hard.
Super Friends
Marvel e DC sono i due colossi del
fumetto oltre che rivali storici, e questo conflitto è stato
apostrofato in Iron
Man 3 dove Happy Hogan dice a Tony Stark che nel corso degli
eventi di Avengers l’eroe è stato “fuori con i Super
Amici“, omaggio alla serie di Super Friends
prodotta tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni
Ottanta.
Terminator
Garrett Morris ha interpretato la
prima versione in live-action di Ant-Man in un
siparietto comico del Saturday Night Live dove venivano messe in
discussione le sue abilità, e questo stesso tema è stato preso in
giro anche nel MCU dove nemmeno i bambini sembrano
conoscere l’eroe. C’è poi una frase (What the hell?) che
Morris cita riferendosi a Terminator che funge da
doppia citazione e che in pochi avevano colto.
Footloose
Questo omaggio l’avrete sicuramente
riconosciuto, anche perché è diventato un po’ il il fulcro del
primo film dei Guardiani della Galassia.
Peter Quill usa infatti Footloose come stratagemma
per insegnare a Gamora a ballare:
“Beh, sul mio pianeta esiste una
leggenda sulle persone come te. Si chiama Footloose; parla di un
grande eroe di nome Kevin Bacon, che insegna a una città piena di
persone con un manico di scopa infilato nel culo che ballare… È la
cosa più bella che ci sia!“
Scimmie volanti
L’età di Captain
America è spesso al centro di battute da parte dei suoi
colleghi Vendicatori, e sono in pochi a cogliere dei riferimenti
relativi alla sua epoca. Fa parte di quel gruppo Nick
Fury, che in The Avengers vuole sapere come ha fatto Loki
a trasformare le persone nelle sue “scimmie volanti” (flying
monkeys) e soltanto Rogers coglie la battuta.
Beyoncé
In una scena molto divertente di
Doctor Strange l’eroe del titolo affronta Wong
nella biblioteca con la speranza di ottenere il volume desiderato e
prende in giro l’avversario perché non ha mai sentito parlare di
Beyoncé. Pochi istanti dopo, Strange attraversa i
portali e ruba dei libri con Wong ignaro che ascolta “Single
Ladies”!
Come rivelato dallo stesso
Kevin Smith al pubblico della convention annuale
del Power-Con questa domenica, il regista e sceneggiatore lavorerà
ad una nuova serie animata per Netflix intitolata Masters of the Universe:
Revelation ambientata nel mondo ispirato ai giocattoli
Mattel sviluppando alcune trame irrisolte del classico show degli
anni ’80. Smith sarà quindi coinvolto nel duplice ruolo di
showrunner e produttore esecutivo.
“Sono molto grato a Mattel TV e
Netflix per avermi affidato non solo i segreti di Grayskull, ma
anche il loro intero universo“, ha dichiarato.
“Riprenderemo esattamente da dove era terminata l’era classica
per raccontare un’epica storia di quella che potrebbe essere la
battaglia finale tra He-Man e Skeletor. Questa è la storia dei
Maestri dell’Universo che ho sempre desiderato vedere da
bambino.”
Mattel Television produrrà la serie
insieme a Rob David, vicepresidente di Mattel TV e autore di
He-Man: the Eternity War, mentre tra gli
sceneggiatori figureranno Eric Carrasco (Supergirl), Tim Sheridan
(Reign of the Supermen), Diya Mishra (Magic the Gathering) e Marc
Bernardin (Alphas).
“Masters of the Universe è stato
un fenomeno culturale per generazioni, ispirando milioni di
fan” ha affermato David. “Il pubblico ha atteso la
continuazione del viaggio di questi personaggi e Kevin Smith, in
quanto superfan, è il partner perfetto per espandere il canone
attraverso una dinamica serie animata su Netflix.“
L’epilogo commovente di
Avengers: Endgame vede
protagonista Steve Rogers che finalmente riesce a regalare
all’amata Peggy Carter quel ballo promesso durante gli eventi del
film del 2011 grazie ai viaggi nel tempo. Della scena e dei segreti
sulla sua realizzazione ha parlato di recente Hayley
Atwell, interprete dell’eroina nel MCU (comprese le due stagioni di
Agent Carter), rivelando che è stata girata più o meno due anni
fa:
“Poche settimane prima ricevetti
una chiamata dai Marvel Studios che mi dicevano di aver
studiato questo momento chiedendomi cosa ne pensassi perché era la
scena che poteva chiudere il franchise. L’abbiamo girata in un
pomeriggio“.
E sempre riguardo il finale di
Endgame e la conclusione del viaggio di Peggy,
l’attrice ha dichiarato:
“Penso che sia la conclusione
appropriata per una storia che ha colpito così tante persone. È
molto accattivante e innocente salutare quei personaggi in quel
modo, mantenendoli saldi nei loro tempi. Ho pensato che fosse
davvero di buon gusto lasciare che il pubblico si stupisse davanti
a quella conclusione, seguendo una trama molto semplice che parla
di due esseri umani – e uno di loro non ha nemmeno dei superpoteri.
Il tono, dopo incredibili traumi, azione, effetti speciali e altro,
con due persone che ballano lentamente, è stato
bellissimo.“
La Atwell ha inoltre confermato che
sono state già registrate le sue parti vocali per la serie animata
di Disney + What If ?, che vedrà coinvolti tutti
gli interpreti del MCU:
“Ho trascorso un pomeriggio su
Endgame, e un paio d’ore su What If. Tanti fan adorano questo
franchise e per quanto mi riguarda, credo abbia influenzato la mia
vita reale, che è una cosa straordinaria.”
Ma cosa possiamo aspettarci dal futuro? Rivedremo Peggy anche al
cinema?
“Mi sento davvero appagata, per
quello che abbiamo fatto e per la magnifica conclusione di Endgame.
Sono un’attrice di teatro con una formazione classica, quindi
voglio sempre cercare nuove sfide da affrontare perché è la mia
ispirazione. E mi sento fortunata ad aver interpretato Peggy negli
anni. Come ogni lavoro, ho accettato perché vedevo qualcosa
all’interno del personaggio che mi sarebbe piaciuto
esplorare“.
Mentre la Sony Pictures festeggia
il record ottenuto con Spider-Man: Far
From Home (che è diventato l’incasso più alto nella
storia dello studio) online sono stati diffusi tantissimi concept
originali del film uscito nelle sale a luglio che mostrano diverse
versioni dell’attacco degli Elementali, scene tagliate o comunque
non considerate dalla sceneggiatura definitiva e un’incredibile
sequenza che vede il protagonista affrontare un esercito di Iron
Man zombie.
Ovviamente tutto quello che trovate
nei disegni è frutto delle illusioni di Mysterio,
l’antagonista dell’eroe interpretato da Jake
Gyllenhaal, che nella scena post credits rivela al
mondo intero l’identità segreta di Peter Parker. Questo significa
che tornerà nel prossimo capitolo e che la sua morte, come ogni sua
magia, era solo l’ennesimo inganno?
Intanto qui sotto potete dare uno sguardo ai concept.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Finora i Marvel Studios hanno offerto tre versioni
differenti del costume di Spider-Man nel MCU, da Homecoming al
recente Far From
Home (dove l’eroe sfoggia l’inedita stealth suit
nera), ma cosa possiamo aspettarci dal futuro del franchise? Quali
look potrebbero arrivare e vorremmo vedere al cinema?
Ecco qualche alternativa:
Leopardon
Uno dei costumi più bizzarri e anche
più amati dai fan è quello indossato in qualità di emissario
dell’inferno mentre cavalca un gigantesco robot di nome
Leopardon. Questa versione, creata grazie alla
moderna tecnologia degli effetti speciali, potrebbe dar vita a
qualcosa di spettacolare mai vista prima al cinema.
Black Suit
Come ogni supereroe prima di lui,
anche Peter Parker ha subito molte variazioni di look nel corso dei
decenni, e durante gli anni ’80, nell’evento crossover
Secret Wars, indossa il famoso costume nero, uno
dei più iconici della sua storia. E non soltanto questa tuta
aumentava i punti di forza e il lato aggressivo di Peter, ma era
anche alimentata dai poteri di Venom.
Scarlet Spider
Ben Riley, uno dei
cloni di Peter Parker nei fumetti, ha presentato ai lettori
l’inedito costume di Scarlet Spider, elementare
nell’aspetto ma facilmente riconoscibile, diventando in breve tempo
uno dei preferiti dei fan.
Spider-Man 2099
Delle versioni future di Spider-Man,
quella rappresentata da Miguel O’Hara per l’anno
2099 è forse la più rilevante, costituita da
un’uniforme elegante e iconica vista di recente in Spider-Man: Into
the Spider-Verse. Ora che il multiverso della MCU si sta espandendo, visitare
quest’epoca potrebbe essere un’ottima opportunità per il
personaggio e per questo costume fuori dagli schemi.
Spider-Punk
Lo Spider-Verse è pieno di versioni
alternative del personaggio, e uno di questi è
Spider-Punk, che come suggerisce il nome combatte
i cattivi (tra cui Norman Osborn) utilizzando una chitarra
elettrica e vestendosi come un membro di una band rock. Non sarebbe
incredibile vederlo anche nel MCU?
Bombastic Bagman
I Fantastici Quattro entreranno
prima o poi nel’MCU, e questo evento consentirebbe
a Spider-Man di indossare uno dei suoi costumi più incredibili di
sempre: il Bombastic Bagman. Dopo aver rimosso con
successo il simbionte alieno dal suo corpo, Peter utilizza una
divisa dei supereroi di riserva per combattere il crimine
mantenendo segreta la sua identità.
Advanced Suit
Il gioco per PS4 di
Spider-Man è una meravigliosa lettera d’amore dedicata al
personaggio e ai suoi fan, con nuove aggiunte come il costume
tecnologicamente avanzato e migliorato nientemeno che dallo stesso
Doc Ock. Inoltre la Advanced Suit non è solo un aggiornamento ma un
omaggio rispettoso ai disegni originali dei fumetti.
Superior Spider-Man
The Superior
Spider-Man fa riferimento ai fumetti in cui il Dr.
Octavius pianta la sua mente nel corpo di Peter Parker dopo la sua
morte. E per completare la sua trasformazione, Ock plasma il suo
costume speciale: modificato il logo di Spider sul petto e
abbandonato lo schema di colori blu, la nuova tuta mostra un nero
molto più dominante, e quattro braccia sulla schiena
identiche ai tentacoli che aveva nel vecchio corpo.
Fear Itself
Per combattere le minacce nel corso
del crossover Fear Itself, Spider-Man riceve un
nuovo costume ideato da Tony Stark insieme ai nani di Nidavellir
che fonde la tecnologia terrestre e la magia asgardiana.
Praticamente una delle uniformi più potenti mai indossate dal
personaggio.
Captain Universe
Ora che il MCU è pronto ad abbracciare il suo
lato cosmico grazie al film sugli Eterni, ci sono ottime
possibilità che alcuni eroi ottengano poteri infiniti e finora
inediti. Come Spider-Man, che nei fumetti diventa Captain
Universe esercitando abilità fuori dal normale tra cui ì
piegare la realtà a suo piacimento.
Mentre l’universo cinematografico
dei Marvel Studios si prepara ad
allargare ulteriormente i propri confini sbarcando sulla
piattaforma streming di Disney
+ a partire dal prossimo anno con le serie originali
dedicate a Scarlet Witch e Visione, Falcon
& Winter Soldier, Loki e Occhio di Falco,
nuove indiscrezioni sembrerebbero suggerire che la squadra
capitanata da Kevin Feige sia già al lavoro su un altro progetto e
che questo avrà come protagonista Ms. Marvel, uno degli alter
ego di Captain Marvel che ha debuttato nel 2013 sui
fumetti.
Nella versione
originale Kamala Khan è un’adolescente americana di origini
pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisisce
accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far
parte dei Vendicatori. Sarà quindi questo il destino dell’eroina
nel MCU? Oppure la rivedremo in azione
anche nel sequel di Captain Marvel annunciato che arriverà,
molto probabilmente, nella Fase 5?
I rumor hanno menzionato inoltre i
possibili piani dello studio su Hulk e la
continuazione della storyline iniziata in Avengers: Endgame – dove ha debuttato come
Smart Hulk, una combinazione di Bruce Banner e il gigante di giada
– su Disney +. Quanto siano attendibili queste voci lo sapremo
soltanto nei prossimi mesi.
Mentre di alcuni ritorni abbiamo
già avuto la conferma (vedi Viola Davis, Joel Kinnaman e Jai
Courtney), per quanto riguarda il personaggio di Harley
Quinn la Warner Bros. non ha ancora ufficializzato la
presenza – o meno – di Margot Robbie in The Suicide Squad,
sequel/riavvio del franchise ora nelle mani di James
Gunn le cui riprese dovrebbero partire nei prossimi
mesi.
Diverse indiscrezioni avevano
suggerito che l’attrice sarebbe apparsa nel film, anche solo per un
breve cameo, ma ora a far discutere è il post pubblicato dallo
stesso regista su Instagram dove compare il nome dell’eroina DC
associato a King Shark, una delle figure inedite che saranno
introdotte al cinema.
Come noterete nell’immagine qui
sotto estrapolata dal profilo di Gunn, oltre alla cover di alcuni
fumetti della DC Comics che serviranno come ispirazione “Harley” è
segnata con le lettere sul gioco da tavola Scrabble insieme a “King
Shark”. Che si tratti di un’anticipazione, e quindi della conferma
della sua presenza, oppure di un semplice indizio per stuzzicare i
fan con esito contrario alle aspettative?
Vi ricordiamo che nel cast di
The
Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast
di Viola Davis (che interpreterà di nuovo
Amanda Waller) insieme a Joel
Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il
leader della task force), così come Jai
Courtney sarà ancora Captain Boomerang
e Margot
Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo.
Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle
ultime settimane, non sostituirà Will
Smith per interpretare Deadshot ma che la
produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per
ora ignoto) all’attore.
Sempre sul reboot Justin Kroll di
Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili,
che Dave Bautista non parteciperà al progetto come
ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo
piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del
cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista
nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si
tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher
Smith.
Secondo quanto riferito nelle
ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà
molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il
riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da
introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali
dei fumetti a cui si ispira.
Non tutte le indiscrezioni relative
ai film dei Marvel Studios si sono tramutate in
realtà, e spesso siamo stati ingannati da teorie e suggestioni
trapelate online che riguardavano personaggi e sconvolgimenti di
trama.
Ma quali sono stati i casi più
interessanti delle prime tre Fasi del MCU? Scopriamoli insieme qui
sotto.
Phil Coulson diventa Visione
La morte di Phil
Coulson in The Avengers, come saprete, si è rivelata solo
temporanea e il personaggio è tornato nella serie Agents of
S.H.I.E.L.D. e svolto un ruolo secondario nel “prequel” Captain Marvel ambientato negli anni Novanta.
Ma prima di conoscere le sorti dell’agente alcune voci suggerivano
che si sarebbe trasformato in Visione dopo il film
del 2012, debuttando quindi nel corso di Age of Ultron.
Ovviamente il rumor non si è mai
concretizzato, visto che il ruolo è andato a Paul
Bettany, già doppiatore di J.A.R.V.I.S. dal primo film di
Iron Man.
Captain America muore alla fine di
Civil War
Prima dell’uscita di Civil
War i fan non avevano chiaro l’esito del film e il destino
riservato ai personaggi, e con la trama tenuta top secret dai
Marvel Studios era facile
fantasticare su varie teorie come quella che prevedeva la morte di
uno dei protagonisti: Captain America.
Ebbene si, all’epoca c’era chi
pensava che Joe e Anthony Russo avrebbero girato due finali
alternativi e in uno di questi Steve Rogers sarebbe morto proprio
come nei fumetti. Niente di tutto ciò è accaduto e nessun eroe ha
lasciato il franchise al termine di Civil War.
Mar-Vell è il padre di Peter
Quill
Uno dei più grandi misteri del primo
capitolo di Guardiani della Galassia era quello
relativo all’identità del padre di Star-Lord, che
come rivelato dal secondo film rispondeva al nome di Ego, il
Pianeta vivente. Tuttavia diverse voci sul web suggerivano che il
personaggio potesse essere in realtà Mar-Vell,
l’originale Captain Marvel dei fumetti.
Al cinema è apparso nei panni di una
donna, la dottoressa Wendy Lawson, un scienziato Kree infiltrato
sulla Terra che progetta un modo per aiutare gli Skrull a trovare
una casa sicura, e di sicuro non ha mai incrociato la strada di
Peter Quii.
Scarlet Witch è un villain e lavora
con Thanos
Un altro rumor interessante
riguardava la trama di Avengers: Infinity War e le voci
secondo cui Scarlet Witch si sarebbe rivelata uno
dei villain e alleata di Thanos durante gli eventi del film. È
ancora possibile che questo tipo di colpo di scena avvenga nella
serie WandaVision destinata a Disney +, mettendo in
dubbio l’anima dell’eroina in vista del suo arrivo nel Multiverso
della follia con Doctor Strange, ma staremo a vedere.
J. Jonah Jameson è una donna
Prima della grande sorpresa arrivata
in una delle due scene post credits di Spider-Man: Far From Home
nessuno avrebbe scommesso sul ritorno di J. Jonah
Jameson nell’universo Marvel, visto che il personaggio
era stato già portato al cinema da J.K. Simmons nella trilogia di
Sam Raimi.
Di fatto l’attore ora interpreta una
nuova versione più moderna, anche se varie teorie avevano
ipotizzato un cambio di genere con l’ingaggio dell’attrice veterana
Tyne Daly per il ruolo. La star americana è si
apparsa nel franchise, ma come un membro del governo che interrompe
i lavori di Adrian Toomes all’inizio di
Homecoming.
Jason Biggs interpreterà
Scorpion
Anni fa fu il sito WhatCulture a
diffondere il rumor relativo al casting di Jason
Biggs per interpretare Scorpione nel MCU. Questa notizia non si è mai
concretizzata, e i Marvel Studios hanno scelto invece
Michael Mando per calarsi nei panni di Mac Gargan (che non è mai
diventato il villain dei fumetti in Spider-Man: Homecoming).
Tony Stark impara la magia per
combattere Thanos
Il finale aperto di Avengers:
Infinity War lasciava spazio all’immaginazione, e trattandosi del
penultimo film – come da contratto, di Robert Downey
Jr nel MCU, era chiaro che il personaggio
avrebbe subito un trattamento speciale diventando il vero
protagonista del gran finale.
Così facendo il sito Den of Geek
aveva ipotizzato che Tony Stark avrebbe imparato a gestire la magia
grazie a Doctor Strange per combattere Thanos e distruggerlo una
volta per tutte. Al contrario gli è bastato raccogliere le gemme,
impugnare il guanto e schioccare le dita…
Tony Stark uccide i suoi
genitori
Chiudiamo questa lista con la meno
probabile delle teorie ma anche una delle più curiose riguardanti
il percorso di Tony Stark nel MCU. Secondo alcuni rumor infatti,
il supereroe avrebbe sacrificato la vita dei suoi genitori per
ottenere la gemma dell’anima in Avengers: Endgame, tornando indietro nel
tempo ed evitando l’incidente dove rimasero uccisi.
È morto ieri a Los Angeles
Peter Fonda, indimenticabile protagonista di Easy
Rider malato da tempo di cancro ai polmoni. L’attore, figlio di
Henry Fonda e fratello di Jane Fonda, aveva 79 anni.
“È uno dei momenti più tristi
della nostra vita, non siamo in grado di trovare le parole adatte
per descrivere il nostro dolore” scrive la famiglia in un
comunicato ufficiale. “Invitiamo tutti a celebrare il suo
indomabile spirito e il suo amore per la vita. In onore di Peter,
brindate alla libertà“.
Fonda iniziò la sua carriera a
Hollywood nel 1963 con Tammy and the doctor,
interpretazione che colpì il regista Robert Rossen a tal punto da
sceglierlo come protagonista di Lilith – La dea
dell’amore. Più tardi avrebbe recitato in I vincitori e
Giovani Amanti, sempre più influenzato dalla controcultura hippie
comparendo in I selvaggi.
Nel 1967 arriva l’occasione della
vita: diventa il protagonista di Easy Rider al
fianco di Dennis Hopper e Jack
Nicholson, considerato ancora oggi il road movie per
eccellenza oltre che manifesto della cultura hippie di fine anni
Sessanta.