NOTA BENE: nella pubblicazione non è stata diffusa nessuna
numerazione, dunque quella riportata di seguito è una numerazione
di semplice pubblicazioni.
BIG LITTLE LIES – PICCOLE GRANDI
BUGIE, la mini serie TV prodotta da HBO e
diretta dal regista candidato all’Oscar Jean
Marc-Vallée (Dallas Buyers Club,
Wild) aggiudicatasi 6 Emmy Awards nelle più
importanti categorie.
Con un cast che vanta i migliori
nomi di Hollywood, dai premi Oscar
Nicole
Kidman (
The Hours, Eyes Wide Shut)
e
Reese
Witherspoon (
Quando l’amore brucia l’anima –
Walk the Line) a
Shailene
Woodley (
Paradiso Amaro), Big Little
Lies ha ottenuto i riconoscimenti più ambiti nella notte che ha
assegnato gli
Emmy Awards nelle
categorie:
Miglior Miniserie,
Miglior
Attrice Protagonista in una Miniserie (Nicole
Kidman),
Miglior Attore non Protagonista in una
Miniserie (
Alexander Skarsgård),
Miglior
Attrice non Protagonista in una Miniserie (Laura Dern
),
Miglior Regia per un Film, Miniserie o Speciale
Drammatico (Jean Marc-Vallée).
THE CROWN
Targata
Netflix The
Crown,
è la serie che racconta la storia e i segreti
della Regina Elisabetta II, gli inizi del suo regno, gli intrighi e
le rivalità politiche celate dietro i grandi eventi che hanno
plasmato la seconda metà del XX secolo.
The
Crown racconta la storia della Regina Elisabetta II:
una venticinquenne, novella sposa, che deve affrontare la
spaventosa prospettiva di guidare la monarchia più famosa del mondo
mentre porta avanti una relazione con il leggendario Primo Ministro
Winston Churchill. L’impero britannico è in declino, il mondo
politico è allo sbando, e una giovane donna sale al trono….una
nuova era sta nascendo. Gli script magistralmente ricercati di
Peter Morgan rivelano, con un’audace franchezza, il viaggio privato
della regina dietro il suo lato pubblico. Preparatevi ad essere
accolti nell’ambito mondo del potere e del privilegio e dietro le
porte di Westminster e Buckingham Palace….i leader di un impero
attendono.
The
Crown riunisce l’acclamato scrittore Peter
Morgan (The Queen, Frost/Nixon) con il regista
Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours) e il
produttore Andy Harries (The Queen). Il cast è
composto da Claire Foy – Regina Elisabetta II,
Matt Smith – Principe Filippo, John
Lithgow – Sir Winston Churchill,
Victoria Hamilton – la regina Madre, Jared
Harris – Re Giorgio VI, Vanessa Kirby – Principessa Margaret e
Dame Eileen Atkins – Regina Mary.
FEUD: BETTE AND JOAN
La prima stagione della serie
antologica in 8 episodi di Ryan Murphy, Jaffe Cohen and
Michael Zam dal titolo: FEUD: Bette And
Joan sulla leggendaria rivalità fra Bette Davis
(Susan Sarandon) and Joan Crawford
(Jessica Lange) nata sul set del film Che
fine ha fatto Baby Jane? del 1962 e proseguita a riprese
concluse. Si tratta di un conflitto che vede due donne a fine
carriera, resistere al reciproco antagonismo, al sessismo e alla
misoginia dell’epoca.
Nel cast anche Judy
Davis (nella parte dell’attrice e giornalista statunitense
Hedda Hopper), Alfred Molina (Robert Aldrich),
Stanley Tucci (Jack Warner, co-fondatore e
presidente della casa cinematografica Warner Bros.), Kathy
Bates (l’attrice Joan Blondell), Dominic
Burgess (Victor Buono), Sarah Paulson
(Geraldine Page) e Catherine Zeta-Jones (Olivia de
Havilland).
La serie è andata in onda negli
Stati Uniti sulla tv cavo FX a marzo del 2017 ed ha ricevuto 18
nominations agli Emmy vincendo 2 Primetime Creative Arts Emmy
Awards 2017: Acconciature e Trucco.
GAME OF THRONES 7
Il fenomeno
mondiale della HBO Il
Trono di Spade tornato quest’anno con la
settima stagione! Ricca d’azione dall’inizio alla
fine, e con le battaglie ancora più epiche. Il primo e l’ultimo
episodio della settima stagione del Trono di Spade hanno registrato
il maggior numero di ascolti nella storia di HBO e la serie resta
il Drama più premiato nella storia degli Emmy Awards con 109
nomination ed i premi per Miglior Drama ottenuti sia nel 2015 che
nel 2016.
Basato sulla famosa saga “Cronache
del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin,
la settima stagione vede nel cast la presenza fissa di
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen),
Nikolaj Coster-Waldau (Jaime Lannister), il
vincitore di Emmy e Golden Globe Peter Dinklage
(Tyrion Lannister), Aidan Gillen (Petyr
“Ditocorto” Baelish), Kit Harington (Jon Snow),
Lena Headey (Cersei Lannister), Diana
Rigg (Lady Olenna Tyrell), Sophie Turner
(Sansa Stark) e Maisie Williams (Arya Stark).
Sono inoltre presenti Alfie
Allen (Theon Greyjoy), Pilou Asbaek
(Euron Greyjoy), John Bradley (Samwell Tarly),
Gwendoline Christie (Brienne di Tarth),
Liam Cunningham (Davos Seaworth), Richard
Dormer (Beric Dondarrion), Nathalie
Emmanuel (Missandei), Jerome Flynn
(Bronn), Iain Glen (Jorah Mormont), Isaac
Hempstead Wright (Bran Stark),
Conleth Hill (Varys), Kristofer
Hivju (Tormund Giantsbane), Rory McCann
(Sandor “Il Mastino” Clegane), Hannah Murray
(Gilly), Carice van Houten (Melisandre) e
Indira Varma (Ellaria Sand).
Figurano anche nuovi membri nel
cast tra i quali Jim Broadbent, Tom Hopper e Megan
Parkinson. Un episodio della settima stagione vede anche
un cameo del cantante Ed Sheeran.
Nella settima stagione, Daenerys
Targaryen è finalmente salpata per il Continente Occidentale
insieme al suo esercito, i suoi draghi e il suo nuovo Primo
Cavaliere, Tyrion Lannister. Jon Snow è stato nominato Re del Nord
dopo aver sconfitto Ramsay Bolton nella Battaglia dei Bastardi ed
essere tornato a Grande Inverno, a casa Stark. Nel frattempo, ad
Approdo del Re, Cersei Lannister ha preso possesso del Trono di
Spade, dopo aver incenerito con l’Alto Fuoco, l’Alto Passero, i
suoi seguaci e i nemici di Cersei nel Tempio di Baelor. Ma mentre
vecchie alleanze si spezzano e nuove alleanze si formano,
l’esercito dei morti marcia verso la Barriera, minacciando di
mettere fine per sempre al gioco dei troni.
THE GOOD PLACE
The
Good Place, la comedy originale con due interpreti
d’eccezione: Kristen Bell, attrice e doppiatrice
statunitense resa celebre dal serial drama Veronica Mars,
in cui vestiva proprio i panni della protagonista; Ted
Danson, attore, autore e produttore statunitense,
vincitore di due Emmy e tre Golden Globe, conosciuto in special
modo per il personaggio di Sam Malone nella serie televisiva
“Cheers” (“Cin Cin”).
Ideata da Michael
Schur (“Parks and Recreation”, “Brooklyn Nine‑Nine”), “The
Good Place” racconta dei dilemmi interiori della defunta Eleanor,
in vita perfida rappresentante di medicine per anziani, e dopo la
morta smistata in paradiso per buone azioni che lei stessa sa bene
di non aver commesso e di non aver rappresentato in vita esempio di
moralità e altruismo. Alcolizzata, promiscua e senza scrupoli,
Eleonor si guadagnava da vivere vendendo false medicine agli
anziani e una volta arrivata in Paradiso farà di tutto per
nascondere al responsabile dell’aldilà l’errore legato alla sua
presenza tra i buoni.
THE HANDMAID’S TALE

The
Handmaid’s tale, la serie tv targata MGM Television
ispirata all’omonimo romanzo di Margaret Atwood
(in italiano Il racconto dell’ancella) e
vincitrice di 8 Emmy Awards, tra cui
“Miglior serie drammatica” e “Miglior
attrice protagonista” per
Elisabeth Moss, arriva in anteprima
esclusiva per l’Italia su TIMVISION da martedì 26
settembre. Nel cast della serie tv firmata dallo
showrunner Bruce Miller, premiato con l’Emmy per
la “Miglior sceneggiatura per una serie
drammatica”, figurano anche
Alexis Bledel (“Miglior attrice guest in una
serie drammatica”), Ann Dowd (“Miglior attrice non
protagonista in una serie drammatica”), Yvonne
Strahovski (Dexter, Chuck), Joseph
Fiennes (Shakespeare in Love, American Horror
Story) e Samira Wiley (Poussey in Orange
is the new black).
In un futuro non troppo lontano,
gli Stati Uniti d’America sono caduti in favore della
società di Gilead. Questo regime, in un mondo
devastato da guerre, terrorismo e inquinamento, è guidato
da estremisti religiosi che, dopo aver imposto la legge
marziale e sospeso la Costituzione in seguito ad un attentato,
hanno creato uno Stato totalitario, militarizzato e misogino in cui
le donne vengono considerate degli oggetti di proprietà
dello Stato e private di qualsiasi
diritto. Studenti universitari, omosessuali (definiti come
“traditori di genere”), ribelli e chiunque non segua la linea
governativa, viene ucciso pubblicamente o mandato nelle “colonie” a
lavorare i rifiuti tossici per poi morire avvelenato.
La popolazione femminile è divisa
in diverse categorie, accomunate dall’impossibilità di avere
qualsiasi libertà di base: lavorare, leggere, uscire di casa,
parlare o possedere denaro. Una parola sbagliata può portare alla
morte dato che le condanne sono giustificate come volere di Dio. Le
“ancelle”, uniche fertili fra tutte le categorie riconosciute, sono
considerate utili solo per la procreazione. Vivono nella residenza
del Comandante, costrette in una schiavitù sessuale giustificata
dalla volontà di ripopolare un mondo ormai distrutto da catastrofi
ed eventi naturali devastanti, dove solo un neonato su cinque nasce
sano e in forze.
La serie tv è incentrata sulla
figura dell’ancella Difred, (Di-Fred, proprietà di Fred, il suo
Comandante). La protagonista ricorda perfettamente com’era la vita
prima di questo regime dittatoriale, viene raccontata anche allo
spettatore attraverso ricorrenti flashback che mostrano come voglia
sopravvivere, ma anche ritrovare la figlia che le è stata
letteralmente strappata dalle mani: “il mio nome è Difred.
Prima avevo un altro nome che adesso è proibito. Tantissime cose
sono proibite ormai”. L’interpretazione di Difred da parte di
Elisabeth Moss, ha portato l’attrice, che in
carriera poteva già vantare un Golden Globe e un Satellite Award
per Top of the lake, oltre alle numerose nomination per
l’interpretazione di Peggy Olson in Mad Men, ad
aggiudicarsi l’Emmy Awards 2017 come “Migliore
attrice protagonista in una serie drammatica”.
INSECURE

Insecure è
laserie televisiva statunitense, che ha debuttato online con
il primo episodio rilasciato sui servizi on
demand HBO
Now e HBO Go. “Forte”, “sicura di sé” e
“impeccabile” sono caratteristiche che al giorno d’oggi sembrano
descrivere qualsiasi donna di colore.
Tutte eccetto Issa e Molly,
migliori amiche sin dai tempi del college, le quali devono fare i
conti con i propri difetti mentre esplorano mondi diversi e
affrontano una serie infinita di scomode esperienze. Issa lavora
per un’associazione no-profit che aiuta i giovani studenti di
colore e da tempo sta avendo una relazione con Lawrence. Molly,
invece, è un avvocato aziendale il cui successo al lavoro stride
con la sua totale incapacità di relazionarsi con gli uomini.
MASTER OF NONE 2
La seconda
stagione della serie
originale Netflix Master of None, girata
anche in Italia. Dopo aver viaggiato all’estero, Dev (Aziz
Ansari) torna a New York per affrontare le sfide della sua vita
personale: una nuova opportunità lavorativa e una complessa
relazione sentimentale in via di sviluppo con qualcuno che
significa moltissimo per lui.
Master of None è
creato da Aziz Ansari e Alan Yang, che sono anche produttori
esecutivi della serie insieme a Michael Schur, Dave Becky, David
Miner e Igor Srubshchik. Master of None è una
produzione di Universal Television per Netflix.
STRANGER THINGS 2

La seconda stagione di
Stranger Things, la serie originale Netflix
fenomeno del 2016. Un anno dopo il ritorno di Will, sembra che
tutto sia di nuovo normale… ma l’oscurità è in agguato appena sotto
la superficie e minaccia l’intera cittadina di Hawkins.
THIS IS US 2

La
seconda stagione dell’acclamata serie This is Us. La serie è un
dramma familiare narrato su molteplici archi temporali con una
storyline che va dalla fine degli anni ’70 passando per i
’90 e arrivando, infine, al 2016.
Nella scorsa stagione abbiamo visto
2 racconti a fare da pilastro: Rebecca (Mandy Moore) aspetta
3 gemelli, le si rompono le acque mentre sta festeggiando il
compleanno del marito Jack (Milo Ventimiglia) e in una
narrazione parallela i 3 figli ormai adulti 36 anni dopo: un attore
in crisi, Kevin (Justin Hartley); una signorina molto grassa
e molto sola, Kate (Chrissy Metz) e un affermato manager
afroamericano, Randall (Sterling K. Brown, Emmy 2017
per il migliore attore drammatico), adottato al posto di uno dei
gemelli nato morto.
Nelle pieghe dei vari piani
temporali, lacrime e cuori infranti, inguaribili alcolisti e
confessioni in punto di morte, e poi ancora delusioni, vendette,
capricci, matrimoni, sorprese e malintesi.
A chi pensava che il successo della
prima stagione sarebbe stato passeggero, ecco la risposta degli
ascolti in USA dove la serie è appena partita: record di 12,6
milioni di spettatori con un rating altissimo nel target
demografico 18-49, il più ambito dagli inserzionisti.
Lo showrunner Dan Fogelman,
ha dichiarato di aver concepito la serie in contrapposizione allo
stile dark e cinico di molte opere televisive attuali con l’intento
di trasmettere speranza e ottimismo e l’ambizione di esplorare la
condizione della famiglia nella società americana contemporanea.
Per la seconda stagione ha solo annunciato che nei nuovi episodi:
“Le risate saranno più fragorose e i pianti più dolenti”.
Come è stato possibile che nel
momento di massima espansione della produzione TV USA con circa
500 serie Tv prodotte nel 2016, la più vista di tutte, la
più amata, sia la storia di una famiglia dove non ci sono super
eroi, avvocati, spie, spacciatori di droga, draghi o zombie? Il
promo USA recita “This is real, this is us”, e non c’è bisogno di
sospendere l’incredulità, in This is us, è tutto vero e
normale, i sogni dei protagonisti sono anche i nostri e spesso
falliscono come nella vita reale, anche per questo empatizziamo con
loro, Personaggi come questi nella TV USA non si erano mai visti.
Come quello di Kate, una grande obesa (Chrissy Metz) che è
presentata come donna a tutto tondo, con aspirazioni di carriera e
una vita sessuale normale, niente facili stereotipi.
Quando, l’anno scorso, This Is
Us è diventata il caso dell’anno in America, la serie si è
rapidamente conquistata la nomea di family drama con
ripetuti colpi di scena. A ogni episodio sembrava che l’asticella
si alzasse di più: un altro segreto insospettabile, un’altra
drammatica rivelazione. Ma più si andava avanti più tutto questo
passava in secondo piano. I personaggi sono così pieni di vita che
le storie di puntata non hanno bisogno di dipendere dalle giravolte
narrative e non c’è nessuna manipolazione, l’onestà delle reazioni
emotive ha convinto tutti e dissuaso anche i pochissimi detrattori.
Come ha scritto Maria Rosa Mancuso sul Foglio “This Is Us fa
piangere ma le lacrime non sono tutte uguali. Ci sono quelle
estorte allo spettatore con i mezzucci. E ci sono le lacrime piante
volentieri: a spingerle sono l’intelligenza dello sceneggiatore e
la bravura dei registi”.