Sono stati annunciati i primi nomi
del cast del reboot di Mamma ho perso
l’aereo, la commedia del 1990 diretta da
Chris Columbus e interpretata da Macaulay
Culkin, divenuto negli anni un vero e proprio cult ed un
classico delle festività natalizie grazie ai numerosi passaggi
televisivi.
Il reboot di Mamma ho
perso l’aereo sarà destinato a Disney+, il neonato
servizio di streaming della Casa di Topolino che ha debutto in
America lo scorso novembre e che in Italia arriverà a marzo
2020.
Al momento, il cast del reboot
annovera Archie Yates, giovanissimo attore che ha
esordito al cinema con l’acclamato JoJo
Rabbit di Taika Waititi, insieme a Ellie
Kemper (nota per essere la protagonista della serie
Unbreakable Kimmy Schmidt) e a
Rob Delaney (attore e comico americano famoso per
essere il co-protagonista e il co-sceneggiatore dello show
Catastrophe).
La trama del reboot di
Mamma ho perso l’aereo è attualmente
avvolta nel mistero. Bob Iger, CEO della Disney, aveva dichiarato
che il reboot sarabbe stato una “rivisitazione della pellicola
originale destinata alle nuove generazioni”. È probabile
che il piccolo Yates interpreti un personaggio molto simile a
quello di Kevin McCallister, mentre per quanto riguarda la Kemper e
Delaney è ipotizzabile che i due interpreteranno i suoi
genitori.
Il nuovo film sarà diretto da
Dan Mazer (Nonno Scatenato) e
sceneggiato da Mikey Day (Brittany Non Si Ferma
Più) e Streeter Seidell (CollegeHumor). Il reboot sarà prodotto
da Hutch Parke e Dan Wilson.
Nel 1990, il primo
Mamma ho perso l’aereo divenne uno dei
più alti incassi dell’anno, con oltre 934 milioni di dollari.
Diretto da Chris Columbus e sceneggiato da
John Hughes, il film ha dato vita ad un vero e
proprio franchise composta da ben 4 sequel destinati sia al grande
che al piccolo schermo: soltanto il primo, uscito nel 1992, ha
visto ancora una volta Macaulay Culkin come
protagonista.
Arrivato al cinema nel 1990, il film
Mamma ho perso l’aereo si è in breve affermato
come un successo clamoroso ed è diventato nel tempo uno dei più
celebri film natalizi che il cinema abbia mai prodotto. Si tratta
infatti di una commedia per famiglie capace di divertire grandi e
piccoli, offrendo risate a volontà, colpi di scena imprevedibili e
tante emozioni. Protagonista è il giovane Kevin, il quale
dimenticato a casa dalla sua famiglia mentre questa è partita per
un viaggio a Parigi, si trova a dover fronteggiare due rapinatori
decisi ad introdursi nella sua abitazione. Kevin, come noto, non
manca però di dare loro filo da torcere.
Ecco dieci cose che forse
non sapete suMamma ho perso l’aereo.
Macaulay Culkin protagonista di
Mamma ho perso l’aereo
1. Il ruolo di Kevin è stato
scritto apposta per Macaulay
Culkin. Lo sceneggiatore del film aveva visto il
giovane interprete in un film precedente e aveva deciso di scrivere
la parte per lui. Il regista decise però di tenere ugualmente delle
audizioni, alle quali si presentarono più di 100 attori. Culkin,
alla fine, si dimostrò all’altezza del ruolo, ottenendolo. Inolte,
Macaulay non è stato l’unico Culkin a comparire in Mamma ho
perso l’aereo: il suo fratello più giovane Kieran,
infatti, è comparso nel film nei panni del cuginetto di Kevin che
bagna il letto. È stato il debutto di Kieran, e da allora l’attore
si è costruito una carriera di tutto rispetto: l’abbiamo visto in
Le regole della casa del sidro, Igby Goes
Down,Scott Pilgrim vs. the World, fino alla serie Succession.
2. Lavorare con Macaulay
Culkin ha insegnato una lezione al regista Chris Columbus.
Una lezione che Columbus ha imparato durante le riprese del film è
che quando si accetta di lavorare con un attore bambino, si accetta
anche di lavorare con la famiglia di quel bambino. “Ero molto
più giovane ed ero davvero troppo ingenuo per pensare anche
all’ambiente familiare“, ha dichiarato Columbus al Guardian
nel 2013. “All’inizio non sapevamo molto della famiglia; man
mano che giravamo, abbiamo imparato un po’ di più. Le storie sono
da brivido. Stavo facendo il casting di un ragazzo che aveva
davvero una vita familiare travagliata“.
3. I due ladri sono
interpretati da celebri attori. Il ladro Marv è stato
interpretato da Daniel Stern, che vanta una
filmografia immensa (soprattutto tra gli anni ’80 e ’90) anche se
non di grande rilievo. Il più grande nome del film è però
sicuramente quello di Joe Pesci, noto per la sua collaborazione con
Martin Scorsese in film come
Toro scatenato,
Casinò e
Quei bravi ragazzi, per cui ha poi vinto il premio Oscar
come Miglior attore non protagonista. Nel film, l’attore interpreta
l’altro dei due ladri, Harry.
4. Robert De Niro rifiutò di
fare parte del cast di Mamma ho perso l’aereo. A
proposito di Pesci e Scorsese, inizialmente il ruolo del ladro
Harry era stato offerto proprio all’altro celebre collaboratore del
regista italoamericano, ovvero Robert
De Niro. L’attore, tuttavia, preferì rifiutare la
parte, deciso a dedicarsi a tutt’altro genere di film. Nel 1990,
infatti, oltre a Quei bravi ragazzi, si dedicò anche
al dramma Risvegli e al drammatico
sentimentale Lettere d’amore.
5. Joe Pesci ha evitato
Macaulay Culkin sul set di Mamma ho perso
l’aereo. Come noto, Joe Pesci evitò di incrociare o parlare con
Culkin durante tutto il tempo delle riprese. Voleva
assicurarsi così di avere la performance più autentica possibile da
parte del giovane attore. Evitandolo, infatti, Culkin sviluppò un
certo timore di Pesci, arrivando ad essere realmente spaventato
quando incontrava il premio Oscar.
Altre curiosità su Mamma ho perso l’aereo
6. Mamma ho perso
l’aereo film è entrato nel Guinness World
Record. Nel suo weekend di apertura, il film è stato in
testa al box office, guadagnando 17 milioni di dollari in 1202
sale. Il film mantenne il primo posto per ben 12 settimane e rimase
nella top 10 fino al giugno dell’anno successivo. Divenne il film
di maggior incasso del 1990 e si guadagnò il Guinness World Record
come commedia d’azione dal vivo di maggior incasso a livello
nazionale. Ha mantenuto questo titolo per un bel po’ di tempo, 27
anni per l’esattezza, finché il blockbuster cinese Never Say
Die non l’ha scalzato dal primo posto nel 2017.
7. La villa dove abita Kevin
è divenuta una meta turistica. Situata al 671 di Lincoln
Avenue a Winnetka, Illinois, la cucina, la scala principale e il
pianerottolo al piano terra che si vedono nel film sono stati
girati in questa residenza con cinque camere da letto. (La sala da
pranzo e tutte le altre stanze del primo piano, ad eccezione della
cucina, sono state girate su un palcoscenico). Nel 2012, John e
Cynthia Abendshien, proprietari della casa quando fu utilizzata
come location del film, hanno venduto la proprietà per ben 1,585
milioni di dollari. Ancora oggi, inoltre, è una ricercata meta
turistica dei fan del film.
Mamma ho perso l’aereo: come
sarebbe se fosse accaduto nella realtà
8. Nella vita reale, Harry e
Marv non sarebbero sopravvissuti all’attacco di Kevin.
Colpi di pistola ad aria compressa in fronte e all’inguine, ferro
rovente e una latta di vernice in faccia, una fiamma ossidrica in
testa. I due rapinatori del film hanno sofferto parecchio a causa
degli attacchi di Kevin, un piccolo bambino di otto anni. Hanno
sofferto così tanto che nessuno dei due avrebbe dovuto essere,
teoricamente, in grado di camminare o di restare in piedi alla fine
della serata. Nel 2012, un medico di nome Ryan St. Clair ha
diagnosticato quelli che sarebbero stati gli effettivi danni
causati dagli attacchi di Kevin. Tra gli altri, il ferro avrebbe
dovuto causare fratture, che avrebbero comportato una seria
disfigurazione del viso e l’impossibilità di riparare del tutto la
vista.
I suoi sequel e il remake di Mamma ho perso l’aereo
9. Mamma ho perso l’aereo ha
avuto più di un sequel. I membri originali del cast sono
tornati tutti in Mamma
ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (che fu di
nuovo diretto da Columbus). Il successo dell’originale, però, diede
origine ad un intero franchise con quattro sequel, tre videogiochi,
due giochi da tavolo, un romanzo e altro merchandise. I film
realizzati successivamente al secondo sono Mamma, ho preso il
morbillo (1997), Mamma, ho allagato la casa (2002) e
Holiday Heist – Mamma, ho visto un fantasma (2012), ma non
vantando lo stesso cast, nessuno di questi ottenne lo stesso
successo.
10. È stato realizzato un
remake del film. Nel 2021 su Disney+ è stato distribuito un film che
è un remake ma allo stesso tempo di un sequel, poiché in alcune
clip si nota Buzz, che svolgendo il suo lavoro di poliziotto,
racconta ad un collega di quando suo fratello minore Kevin è
rimasto a casa da solo durante le feste natalizie. Inoltre si fa
riferimento ad una ditta di impianti di sicurezza conosciuta come
McAllister il cui logo è la casa presente nella locandina dei primi
due film. Un altro riferimento alle prime due pellicole si vede nel
film di fantascienza che la famiglia
McKenzie sta guardando, che ricorda molto Angels With Filthier
Souls, il film col gangster Johnny che Kevin vedeva nel primo
film (chiara parodia del lungometraggio Gli angeli con la faccia
sporca).
Il trailer di Mamma ho
perso l’aereo e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Mamma
ho perso l’aereo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim
Vision, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 2 gennaio alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Mamma ho perso
l’aereo è il film commedia del 1990 diretto da
Chris Columbus e scritto e prodotto da John
Hughes. Primo film della serie Home Alone, il film ha come
protagonista Macaulay Culkin nel ruolo di Kevin
McCallister, un ragazzino che difende la sua casa di periferia di
Chicago dall’irruzione di una coppia di rapinatori dopo che la sua
famiglia lo ha accidentalmente lasciato indietro durante le vacanze
di Natale a Parigi. Nel cast figurano anche Joe Pesci,
Daniel Stern, John Heard e Catherine O’Hara.
Cosa succede in Mamma ho perso
l’aereo?
La famiglia McCallister si reca a
Parigi per festeggiare il Natale. Tuttavia, per un disguido
precedente al viaggio, lasciano accidentalmente indietro il figlio
più piccolo, Kevin. Mentre la famiglia è bloccata a Parigi, Kevin
si trova da solo in una casa presa di mira da una coppia di ladri,
Harry e Marv. Kevin è costretto a fare di tutto per tenere al
sicuro se stesso e la casa.
Kevin, essendo il più giovane, è un
bersaglio facile per i suoi fratelli e cugini. È costantemente
vittima di bullismo e viene incolpato di quasi tutto ciò che non va
come previsto. Dopo un breve litigio con il fratello Buzz la sera
prima, Kate, sua madre, lo manda in soffitta. Sentendosi in colpa
per i maltrattamenti subiti, Kevin desidera che la sua famiglia
scompaia. Di notte, un’interruzione di corrente fa sì che le
sveglie si azzerino. Di conseguenza, la famiglia dorme troppo.
In fretta e furia, partono per
l’aeroporto dimenticando che Kevin dorme al piano di sopra e,
durante il conteggio, contano per sbaglio il figlio del vicino di
casa.
Come si sente Kevin a casa da
solo?
Kevin è eccitato, convinto che il
suo sogno si sia avverato. Finalmente ha la libertà che cercava. Il
bambino fa tutto ciò che non oserebbe fare in presenza della sua
famiglia. Salta sul letto, mangia ogni tipo di cibo spazzatura,
guarda film violenti e ruba persino tutti i risparmi di Buzz.
Tuttavia, la sua gioia è di breve durata perché iniziano a
verificarsi eventi indesiderati.
La polizia di Chicago si presenta
su richiesta dei genitori per controllare il ragazzo. Kevin si
spaventa quando vede fuori il “vecchio Marley”, che secondo i
ragazzi del posto avrebbe ucciso la sua stessa famiglia. Alla fine,
una coppia di scassinatori, Harry e Marv, noti come “I banditi del
bagnato”, mette gli occhi sulla casa di Kevin.
Il vecchio Marley è davvero un
assassino?
La famiglia di Kevin non può
tornare immediatamente da Parigi perché tutti i voli sono prenotati
per due giorni. Kate, invece, riesce a tornare a Scranton, in
Pennsylvania. Deve viaggiare in un furgone perché non ci sono voli
per Chicago.
La vigilia di Natale, Kevin sente
Harry e Marv che progettano di entrare in casa di notte. Inizia a
sentire la mancanza della sua famiglia. Chiede a un imitatore di
Babbo Natale locale di riportargli la famiglia per Natale.
In chiesa incontra Marley, che è lì
per vedere la nipote esibirsi nel coro. Conversando con il vecchio,
Kevin si rende conto che tutte le dicerie su di lui sono false. In
realtà, è un uomo molto gentile. Marley dice a Kevin che non riesce
a vedere spesso la nipote a causa di un litigio che ha avuto con il
figlio tempo fa. Kevin gli suggerisce di dimenticare le differenze
e di riconciliarsi con il figlio.
Dopo essere tornato dalla chiesa,
Kevin copre l’intera casa con trappole esplosive. Quando Harry e
Marv entrano e cercano di esplorare il posto, fanno scattare ogni
trappola. Nel frattempo, Kevin telefona alla polizia. Quando il duo
cerca di catturarlo, Kevin scappa in una casa libera del quartiere.
I ladri riescono finalmente a catturare Kevin e si preparano a
punirlo.
Tuttavia, Marley arriva in soccorso
di Kevin appena in tempo. Abbatte i ladri con la sua pala da neve e
riporta Kevin a casa. Harry e Marv vengono poi arrestati.
La mattina di Natale, Kevin si
sveglia triste e sente la mancanza della sua famiglia. Tuttavia, la
tristezza di Kevin è presto superata quando Kate arriva e lo
chiama. Lui corre eccitato al piano di sotto e i due si
riconciliano. Subito dopo arriva anche il resto della famiglia.
Kevin tace sul putiferio che si è scatenato durante l’assenza della
famiglia. Si avvicina alla finestra e nota Marley che si riunisce
al figlio e alla sua famiglia. I due si salutano mentre il film si
conclude.
Rai Fiction annuncia l’arrivo della
miniserie evento Mameli – Il ragazzo che
sognò l’Italia, una produzione Pepito
Produzioni in collaborazione con Rai
Fiction, con il sostegno del Ministero
della Cultura – Direzione Generale Cinema
e Audiovisivo, per la regia di Luca
Lucini e Ago Panini e
con Riccardo De Rinaldis
Santorelli, Amedeo Gullà, Neri Marcorè, Isabella Briganti, Barbara,
Venturato, Lucia Mascino, Luca Ward, Chiara Celotto, Gianluca,
Zaccaria, Giovanni Crozza Signoris,
Ricky Memphis, Sebastiano Somma e Maurizio Lastrico.
Mameli – Il
ragazzo che sognò l’Italia è nna miniserie evento
per raccontare al grande pubblico una storia forse poco conosciuta
quanto straordinaria: la vita di Goffredo Mameli, poeta ed
eroe del Risorgimento, ispirato autore di quel canto che è
diventato l’Inno nazionale della Repubblica Italiana. La prima
rockstar della storia, che con le sue parole ha raccontato
un’intera generazione influenzandone le scelte, è un ragazzo del
1847. La sua vita, breve e bruciante come quella delle rockstar più
amate, è quella di chi con il suo esempio ha saputo smuovere gli
animi del popolo. Con lui partono dalla sua città, Genova, trecento
volontari verso Milano in supporto delle cinque giornate del ‘48. E
sempre con lui salpano altri cinquecento patrioti alla difesa di
Roma nel ‘49.
Mameli – Il ragazzo che sognò
l’Italia
In lui i giovani – e non solo –
riconoscevano l’ardore puro di chi sa amare fino in fondo, come
testimoniano le due storie d’amore che incorniciano la sua vita
pubblica. La prima tragica, perché si tratta di un amore distrutto
da un matrimonio di convenienza imposto; la seconda felice come può
essere quella di chi combatte al fronte e, sapendo di poter morire
da un momento all’altro, giura amore eterno.
In mezzo c’è di tutto: dalla
composizione dell’Inno alla grande manifestazione dell’Oregina,
quando per la prima volta fu cantato l’Inno da più di trentamila
patrioti, l’incontro e l’amicizia con un altro grande genovese,
Nino Bixio, gli eventi storici, la prima Guerra d’ Indipendenza e
la Repubblica Romana dove Goffredo è il pupillo di Giuseppe
Garibaldi e di Giuseppe Mazzini.
La miniserie evento Mameli
– Il ragazzo che sognò l’Italia racconta due anni di
passioni, amori, lotte, sotterfugi, composizioni poetiche, incontri
e dibattiti politici, amicizie, tradimenti e spie, ma soprattutto
di crescita umana, elaborazione di ferite profonde e interrogativi
non solo politici ma esistenziali.
Kim Rossi Stuart
torna in televisione su Rai 1 con un
personaggio memorabile. Nel Commissario Dario
Maltese c’è un senso epico che racchiude il talento e
il dolore di tanti investigatori realmente esistiti, eroi dal volto
umano in lotta contro il male Un conturbante intreccio tra amore e
crimine per quattro serate evento.
Nel cast di Maltese oltre a
Rossi Stuart anche RIKE SCHMID, FRANCESCO
SCIANNA, ANTONIO MILO,
ENRICO LO VERSO, PAOLO
RICCA, MARCO
LEONARDI, ROBERTO
NOBILE, ROSARIO
TERRANOVA, CLAUDIO
CASTROGIOVANNI, FRANCESCO COLELLA,
PIPPO PATTAVINA, FILIPPO LUNA,
ALESSANDRO SCHIAVO, CLOE
ROMAGNOLI con la partecipazione di MICHELA
CESCON e di EROS PAGNI e con
VALERIA SOLARINO
Maltese trama
Siamo nel 1976, a Trapani. La mafia è ancora considerata da
molti come un’invenzione di scrittori e giornalisti, ma è proprio
in questo periodo che si sta invece trasformando, grazie all’enorme
quantità di denaro che le arriva dal traffico di eroina. Questo
cambiamento dà inizio a una lunga guerra che insanguinerà il
nostro Paese negli anni a venire.
La storia del commissario Maltese è quella di un uomo che si
trova da solo a combattere contro qualcosa che a detta di tutti non
esiste.
Dario Maltese è fuggito dalla Sicilia molti anni prima,
portando con sé un dolore lacerante. Quando decide di tornare
nella sua città, il suo migliore amico viene ucciso, e in quel
momento Maltese si rende conto che non è più disposto a chiudere
gli occhi sul suo passato e sul futuro della sua terra. Diventa il
commissario capo della questura di Trapani, prendendo quello che
era il posto dell’amico fraterno scomparso. Inizia per lui un
lavoro estenuante.
L’unica gioia della sua vita è Noa, la figlia, con la quale,
dopo un periodo di dolorosa lontananza, si ritroverà.
Maltese sa che le vicende di ieri e di oggi sono collegate e
vuole trovare i fili che le hanno tenute insieme e portarli alla
luce, anche a costo della vita. Anche a costo di fare i conti con
il suo passato e di scoprire ciò che non avrebbe mai immaginato su
di sé e la sua famiglia. Quel buio che in tutti questi anni lo
aveva tenuto lontano dalla sua Sicilia e lo aveva lentamente
divorato, comincia a dissolversi.
Pupi Avati è stato colpito da un malore. L’ultimo
film del regista italiano sarà presentato domani in conocrso al
Festival Internazionale del film di Roma e Avati era venuto già
ieri nella capitale per partecipare alla proiezione de L’illazione,
dedicato a Lelio Luttazzi.
Risale allo scorso marzo la notizia
di un sequel di Mallrats, la commedia
diretta nel 1995 da Kevin Smith. Adesso, è stato
lo stesso regista a svelare via Facebook quello che sarà il titolo
della pellicola: il seguito si intitolerà, infatti,
Mallbrats.
Come annunciato tempo fa, nel film
torneranno i protagonisti della pellicola originale, ossia
Shannen Doherty, Jeremy London e Jason
Lee, insieme a Ethan Suplee, Michael
Rooker, Renee Humphrey, Joey Lauren Adams, Sven-Ole
Thorsen, Scott Mosier, Bryan Johnson, Walt
Flanagan, Brian O’Halloran, Claire Forlani e
Stan Lee (che interpreterà di nuovo se stesso).
Anche Jason Mewes e lo stesso Kevin
Smith torneranno nei panni di Jay & Silent Bob.
Nonostante il ritorno del cast
originale, però, è probabile che il sequel si concentrerà su una
nuova generazione di appassionati di fumetti e videogiochi.
Mallbrats è stato fortemente voluto da Smith per rendere
omaggio al suo produttore James Jacks, scomparso
nel 2004, con il quale il regista ero solito ironizzare su un
possibile seguito.
Nel film originale appariva anche
Ben Affleck, ma al momento non sappiamo se
l’attore sarà nuovamente coinvolto nel progetto.
Insieme al western, al horror e al
poliziesco, quello del cinema erotico è stato uno dei
generi divenuti più popolari in italia a partire dagli anni
Settanta. Nei film appartenenti a questo si ritrovano mode e
stilemi che hanno innovato questa tipologia di film, con racconti e
loro messe in scena sempre più estremi e avvincenti. I migliori
film erotici italiani sfoggiano infatti atmosfere, inquadrature,
suggestioni e naturalmente attrici di rara bellezza. Tra i tanti
sottogeneri presenti dell’erotico, uno dei più apprezzati è quello
incentrato sulle malizie presenti nei nuclei famigliari. Punto di
riferimento a riguardo è il film del 1973
Malizia, di Salvatore
Samperi.
Vero e proprio simbolo di un’epoca,
Malizia è ancora oggi considerato un film “erotico
d’autore”, per via delle invenzioni visive di Samperi, che seppe
rendere affascinante e seducente una vicenda piuttosto semplice e
già vista. Oltre ad ambientare il tutto in un contesto quale la
Sicilia di metà anni Cinquanta, dove ha luogo una dura repressione
sessuale, Samperi dà vita ad un’altra novità, ovvero quella
dell’abbassamento dell’età del protagonista, costruendo a partire
da ciò una forte suspense che sfocia in un vero e proprio
voyeurismo del corpo femminile.
Arricchito da una fotografia curata
dal premio Oscar Vittorio Storaro, il film è
dunque un autentico gioiello del suo genere, capace ancora oggi di
suscitare un forte fascino. Un film che ogni appassionato di cinema
è chiamato a riscoprire. Prima di intraprendere una visione di
questo titolo, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Malizia: la trama del
film
La storia ha luogo sul finire degli
anni Cinquanta, nel comune di Acireale, in Sicilia. Qui, il
commerciante di tessuti Ignazio La Brocca, rimasto
vedovo con tre figli da crescere, trova nella domestica
Angela La Barbera, assunta dalla defunta moglie e
arrivata da loro il giorno stesso del funerale della moglie, la
donna ideale da sposare: un perfetto angelo del focolare, dai modi
pudichi e dal corpo procace. La nuova presenza femminile in casa,
però, risveglia ben presto le più sfrenate voglie e fantasie di
Nino, il quattordicenne figlio di Ignazio. Sempre
più infatuato di Angela, il ragazzo farà di tutto pur di impedire
il matrimonio e conquistare per sé l’avvenente domestica.
Malizia: il cast del film
Gran parte del fascino e del
successo del film è dato dall’attrice Laura
Antonelli, qui presente nei panni di Angela La
Barbera. Originariamente, in realtà, il produttore Silvio
Clementelli avrebbe voluto che ad interpretare la protagonista ci
fosse la celebre attrice Mariangela Melato.
Samperi, però, si oppose a tale proposta, considerando la Antonelli
l’unica scelta possibile. Questa, da poco divenuta famosa grazie a
Il merlo maschio, nel quale dà vita a diverse scene di
nudo, era per Samperi l’unica in grado di dar vita alla timidezza,
al fascino e alla forza di Angela.
Grazie al successo di
Malizia, il cachet
dell’attrice passò da 4 a 100 milioni di lire, facendo di lei una
delle celebrità più pagate dell’epoca. La Antonelli, tuttavia, ha
affermato di non aver mai compreso del tutto il motivo per cui
piacesse tanto, ritrovando in sé tanti difetti. Accanto a lei, nei
panni del giovane Nino vi è invece l’attore Alessandro
Momo, che l’anno successivo al film perderà tragicamente
la vita in un incidente con la moto. Turi Ferro
interpreta invece Ignazio La Brocca, mentre Gianluigi
Chirizzi e Massimiliano Filoni sono gli
altri due suoi figli, Antonio ed Enzino.
Il sequel di Malizia, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
A distanza di quasi vent’anni
Samperi decise di dar vita ad un sequel intitolato Malizia
2mila, dove la Antonelli riprende il ruolo di Angela,
corteggiata stavolta dal quindicenne figlio di un archeologo. Il
periodo d’oro dei film erotici era però ormai tramontato
e questo sequel finì con l’essere massacrato dalla critica e
affermarsi come un fiasco al box office. Ad aver reso ancor più
controverso il film vi fu la notizia secondo la quale la Antonella
era stata costretti a sottoporsi ad alcune cure estetiche, che
finirono però per deturparne i lineamenti del visto. Malizia
2mila è stato l’ultimo lungometraggio in cui l’attrice ha
recitato.
È possibile fruire di
Malizia grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili
Cinema e Google Play. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
15 aprile alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Ecco altre foto dal set di
Star
Wars – Guerre Stellari. Le immagini, bellissime e
celebri, ci offrono uno sguardo dietro le quinte della trilogia di
George Lucas che ha cambiato per sempre il mondo
del cinema, regalandoci momenti davvero intensi, emozionanti,
divertenti e grazie alla giovane Carrie Fisher,
anche un po’ sexy.
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A 37 anni da quando sono
state scattate quelle foto, i fan della saga stellare ambientata in
una galassia lontana lontana sono in attesa del primo trailer di
Star Wars The Force Awakens, il settimo
episodio della saga.
Star Wars The Force
Awakens uscirà sul grande schermo il 18 dicembre
2015 con un cast che include il ritorno di Mark
Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie e Max von
Sydow.
Da Ruttopedia>
“Il ‘malincojonimento’ è un sentimento tipicamente
festivaliero, che il giornalista di cinema – meno l’avventore
casuale, per quanto anch’esso non se ne possa dire totalmente
immune – può esperire nel corso della fase conclusiva di una
kermesse lunga e impegnativa come ad esempio la Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Trattasi
di sentore misto, sospeso tra il desiderio che tutto si concluda
presto con conseguente rilassamento delle stanche membra – o degli
stanchi membri, per chi ha trovato anche modo di copulare
copiosamente – e la nostalgia canaglia che ti attanaglia nella
prospettiva di lasciare un luogo in cui ha speso giorni intensi ma
stimolanti, magari in compagnia di amici cari, colleghi stimati e
gente simpatica”.
Ragazzi, ci siamo. Questo sarà
l’ultimo post dal Lido ed è un po’ così che ci sentiamo, inutile
negarlo. Che se è vero, come vi abbiamo spiegato, che un Festival
inizia molto prima della data ufficiale, con programmi e
preparativi, è anche vero che inizia a finire un po’ prima del
previsto, sgretolandosi pezzettino alla volta, lentamente ma
inesorabilmente. Oggi molti colleghi hanno già fatto la valigia –
che della premiazione, comprensibilmente, se ne sbattono le ciglia,
a meno che non la debbano seguire per lavoro come me – e si sono
trovati di fronte a quel mistero dell’Universo che vuole che la
roba entrata in borsa all’andata – la stessa, identica – non ne
voglia sapere di far lo stesso al rientro, e pare ingrassata anche
lei per i troppi Spritz e aperitivi a buffo. Il
viale è più silenzioso, per quanto s’attenda ancora, per questa
sera, l’arrivo di Vasco Rossi per un documentario
che è stato già lodato dalla critica per l’asciuttezza e la sintesi
dei dialoghi (“eeeeh”, “già”, “eeeeh” ripetuto per due ore).
Presto nemmeno il
Lion Bar esisterà più che, si sa, lo smontano già
la sera del sabato, e se il giorno dopo vuoi andare a farci
colazione prima dell’imbarco ci trovi un muro di mattoni, come il
negozietto Safarà di Dylan Dog.
Ma in generale, si ha l’impressione che tutto il Lido sia un po’
come il paesino di Brigadoon, che
compariva per un solo giorno ogni cento anni. Qui lo fanno una
volta l’anno – consoliamoci – ma il concetto è quello.
E insomma un po’ tristi lo siamo, ma
anche parecchio sfranti (da qui il ‘cojonimento’)
perché alla fine, crediateci, qui se ci vieni per lavoro, si fatica
tanto. Non fate quelle facce. Non è un “lamento griffato”.
Personalmente sono cosciente del fatto che il mio sia il lavoro più
bello del mondo dopo la rockstar alcolizzata, il fumettista porno e
lo slacciatore qualificato di quinte di reggiseno, ma sono anche
corse continue, pasti saltati o consumati male, sonno perso e
soprattutto tanti giorni lontano da casa e dai propri affetti. Che
anche noi critici ce l’abbiamo, un cuore, sepolto da strati di
celluloide e tartine. Quasi mai finiamo per vedere davvero il film
che volevamo, perché alla fine lo scelgono per noi i nostri capi,
il destino cinico e baro o semplicemente la nostra vescica. Certo è
meglio dell’altoforno, ma dopo dodici giorni la stanchezza la
senti. Quindi dopotutto, questo ritorno a casa un po’ lo rifuggi e
un po’ lo desideri, che tanto sai che ritrovi più o meno tutto e
tutti qui (speriamo senza quei fottuti petali sul red
carpet che ormai hanno scassato la minchia di brutto)
l’anno prossimo. Perché Venezia è bella, sì, ma sinceramente non ci
vivremmo, ve lo abbiamo sempre detto.
Voi non disperate, che Ang &
Vì non vi abbandonano. Non ancora. La prossima settimana,
a mente lucida (ma non troppo, non sia mai) vi lasceremo un ultimo
post di bilancio post-premiazione, che se è come quella degli
ultimi anni fa ride parecchio. Si vocifera che vinca il capolavoro
di Amos Gitai, Rabin – The Last Day.
Quindi vincerà un film demmerda che piace solo al presidente di
Giuria. Magari Guadagnino o quel famigerato documentario sullo
scarabeo stercorario. E poi, se proprio non potete fare a meno di
noi – è retorico, certo che non potete – tra manco un mese (come ha
molto umanamente ricordato la collega Marilena
Vinci, che tra l’altro paga col mal di pancia lo scotto di
avermi preso per il culo tutta la prima settimana per il mio
volermi astenere dall’alcool. Però guarisci presto Mari) c’è il
Festival di Roma, e si ricomincia tutto daccapo.
Noi ci saremo, e voi?
(Ang)
Cari ragassuoli, ha ragione
Ang. Qua al Festival iniziano a partire un po’ di
persone, i trolley trascinati sul Lido che tra un po’ ci
allontaniamo ancora di più come effetto butterfly e ci dovete
recuperare dentro al triangolo delle bermuda. Persino i
petalidemmerda del red carpet so’ caduti, niente, è tutto come
dire, molto decadente. Ormai siamo tutti bipolari, passiamo dalla
voglia di restare, ve prego, fatece vedè qualcosa ancora, pure
il filmino della comunione di Cuaròn, a oddio quando
finisce sta tortura? Oggi ho visto gente che piangeva e rideva
nello stesso momento, ristoratori del Lido che mettevano all’asta
le ultime gocce di Spritz, ormai tutto fluisce verso il viale del
tramonto.
Oggi vi racconto di quel momento in
cui il Festival inizia a diventare un reparto di gastroenterologia
qualunque. Di solito succede poco prima della chiusura. Il primo
critico più fragilino inizia a sentirsi male, ma, stoico, continua
a entrare in sala stampa. Da quel momento in poi è
pandemia: inizia a inoculare il virus in tutte le
sale in cui entra, a tutte le proiezioni e cene coi colleghi. Da
quel momento in poi succedono due cose: le discussioni vertono
tutte su Oki, antispasmici, e Enterogermine
varie. Persino a cena, tutti
sono stile Raniero in Viaggi di Nozze,
niente, si improvvisano primari e ti cominciano a somministrare
qualsiasi medicina, o consigliarti qualsiasi tipo di rimedio. Un
mio collega una volta ha fatto un mix di medicinali per non
scontentare nessuno e si è pietrificato come il Leone al -1. Ancora
oggi, passando, la gente si inginocchia e lo ricorda, come massimo
esempio di diplomazia festivaliera che qua serve. E qui mi
ricollego alla seconda cose che succede: le sale so’ piene di gente
incappucciata, insomma non è che ti senti proprio a tuo agio quando
entri. Ma questo è il meno, il più è quando a causa di cappelli,
berretti, ombrelli e ingombri vari in spazi angusti iniziano gli
scontri a fuoco. Perché quando il festival finisce, la pazienza è
ormai al limite, e la rissa te scatta in un attimo. Ieri abbiamo
assistito a una scena pazzesca: un tipo voleva una pizza, e il
proprietario del locale in effetti gliel’ha data, solo che gliel’ha
tirata in faccia. Peccato che voleva magnà, insomma c’aveva fame.
Ma non è che puoi stare a sindacare, pure quella era ‘na pizza, poi
se tu lo chiami schiaffo so cavoli tuoi. Lo sai, qua ti devi
adattare, te lo abbiamo detto più volte, sciocchino.
Comunque ieri sono entrata in
farmacia e me pareva la fila per la sala Perla, tant’è che ho
chiesto ‘ma che film danno?’. Si è girato ed era Scamarcio, anche
lui in preda a una non meglio identificata forma di mal di pancia.
Io un sospetto ce l’ho, ma vi lascio vedere il film.
Comunque vi stupirò dicendovi, con
meraviglia, che sono ancora una donna felice. Per cui vi saluto e
vado a vedere Per amor vostro un film in cui la Golino
prova a vincere la Coppa Volpi. Ce la farà?
Resasi celebre per il ruolo di
Spettro di Seta nel film Watchmen, l’attrice Malin
Åkerman ha poi conquistato ulteriore popolarità
partecipando a progetti continuamente diversi tra loro, dalla
commedia al thriller all’action movie.
Attiva anche in televisione, dove ha
preso parte a note serie TV, l’attrice ha negli anni consolidato la
propria filmografia avvalendosi di importanti collaborazioni, che
le hanno permesso di maturare come interprete e mettere
continuamente alla prova la sua versatilità. Ecco dieci
cose che non sai di Malin Åkerman.
Parte delle cose che non sai di Malin Åkerman
Malin Åkerman: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2000 con il
film The Skulls, per poi recitare in American Trip –
Il primo viaggio non si scorda mai (2004), Invasion
(2007), I fratelli Solomon (2007), Lo spaccacuori
(2007), accanto all’attore Ben
Stiller, 27 volte in bianco (2008), e
Watchmen
(2009), con cui diventa celebre condividendo la scena con l’attore
Billy
Crudup. Successivamente recita nei film L’isola
delle coppie (2009), The Romantics (2010), Nudi e
felici (2012), Rock of Ages
(2012), Codice fantasma (2013), Conspiracy – La
cospirazione (2016) e Rampage – Furia
animale (2018).
2. Ha preso parte a diverse
serie TV. Nel corso della sua carriera l’attrice ha preso
parte anche a diverse produzioni televisive, recitando in
particolare nelle serie The Comeback (2005),
Entourage (2006) e Childrens Hospital
(2010-2016), dove ricopre il ruolo di Valerie Flame. Appare poi in
un episodio di How I Met Your Mother (2010), e
successivamente nella serie Burnign Love (2012). È poi tra
i protagonisti delle serie Tre mogli per un papà
(2013-2014), Sin City Saints (2015), Billions (2016-2019) e Dollface
(2019).
3. Ha prodotto una serie
TV. La Åkerman ha ricoperto il ruolo di produttrice per la
serie Tre mogli per un papà, di cui è protagonista nel
ruolo di Kate Harrison. Questa è una giovane donna recentemente
sposatasi, che cerca di bilanciare la propria vita con quella del
marito, dei suoi tre figli e delle sue due ex mogli.
Malin Åkerman è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 470 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non
mancano però anche curiosità che l’attrice condivide con i propri
fan o immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.
Malin Åkerman: chi è suo
marito
5. Ha conosciuto il primo
marito grazie alla musica. Nel 2003 l’attrice è la
cantante del gruppo The Petalstones. Qui conosce Roberto Zincone,
batterista italiano del gruppo. I due hanno iniziato a frequentarsi
dopo le prove della band, avvalendosi di un dizionario poiché
Zincone non parlava inglese. I due si sposano poi nel 2007 a
Sorrento, mentre nel 2013 nasce il loro unico figlio. Nel novembre
dello stesso anno, tuttavia, la coppia annuncia il divorzio.
Parte delle cose che non sai di Malin Åkerman
6. Si è sposata una seconda
volta. Nel 2017 l’attrice annuncia il suo fidanzamento con
l’attore britannico Jack Donnelly, celebre per il ruolo di Jason
nella serie Atlantis. I due si sono in seguito sposati nel
dicembre del 2018, apparendo in seguito insieme in diverse
occasioni di gala.
Malin Åkerman e i suoi
tatuaggi
7. Ha diversi tatuaggi
divenuti celebri. L’attrice è nota per saper esaltare i
tatuaggi presenti sul suo corpo, il più delle volte con abiti
disegnati appositamente per unire la trama del vestito al disegno
del tatuaggio. I due più famosi sono quello presente sul polso
destro, raffigurante una S e una Z intrecciate, che indicano il
nome di suo figlio, Sebastian Zincone; e il fiore di loto
raffigurato sulla parte alta della sua schiena, che simboleggia un
tributo alla sua formazione buddista.
Malin Åkerman in How I Met Your
Mother
8. Ha recitato nella celebre
sitcom. Nel 2010 l’attrice prende parte all’episodio
Piantati all’altare, della quinta stagione di How I
Met Your Mother. Qui ricopre la versione cinematografica di
Stella, ragazza che Ted aveva frequentato tempo addietro e la cui
storia d’amore vede ora adattata in un film intitolato The
Wedding Bride.
Malin Åkerman in Rampage
9. È la villain del
film. Nel film con protagonista Dwayne
Johnson e una serie di enormi e pericolose creature,
la Åkerman ha interpretato il ruolo di Claire Wyden, ovvero la
mente dietro alla multinazionale responsabile per il mutamento
genetico delle creature.
Malin Åkerman: età e altezza
10.Malin
Åkerman è nata a Stoccolma, in Svezia, il 12 maggio 1978.
L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.
I problemi di droga di Lindsay
Lohan stanno compomettendo da mesi la lavorazione di Inferno, il
biopic della celebre pornostar Linda Lovelace, l’attrice è stata
infatti scritturata tempo fa dal regista Matther Wilder come
protagonista.
Malin Akerman entra nel cast di CBGB,
nuovo progetto di Randall Miller dedicato al mitico locale
newyorkese che ha battezzato band come Ramones e Talking Heads.
Sono iniziate le riprese di
Malignant,
il nuovo annunciato film horror firmato James
Wan e distribuito da Warner Bros.
Basato su romanzo grafico di Wan del 2011 Malignant Man , la
pellicola è stata scritta da Wan stesso insieme a Ingrid
Bisu.
Malignant è entrato in produzione
il 25 settembre 2019 ed è programmato per essere lanciato al cinema
il 14 agosto 2020 da Warner Bros. Pictures .
Protagonisti del film sono
Annabelle Wallis, Jake Abel, George Young, Maddie
Hasson, Michole Briana Whitee Jacqueline
McKenzie. Di seguito la foto pubblicata dallo stesso
regista sul suo profilo Instragram:
Un post condiviso da James Wan
(@creepypuppet) in data:
Malignant: il film
Il film ha avuto una gestazione
particolare, probabilmente dettata dagli impegni del regista con
l’universo
DC al cinema. Infatti nel giugno 2014, 20th Century
Fox ha acquisito i diritti della graphic novel sul quale poi
James Wan avrebbe sviluppato il film al fine di
dirigere e produrre la pellicola. Al momento dell’annuncio,
l’etichetta del fumetto BOOM! Studios era stata annunciata con un
ruolo attivo nella produzione insieme del film, al fianco dei co
produttori Stephen Christy, Ross Richie e Adam Yoelin. Nel giugno
2016, The Hollywood Reporter ha riferito che Brad Peyton avrebbe
diretto il film.
Ad agosto 2017, Rebecca Thomas è
stata ingaggiata alla regia rimpiazzando così Peyton, e il titolo
del progetto è stato confermato come Malignant.
Tuttavia, nel luglio 2019, è stato annunciato che James Wan avrebbe
diretto il film per la New Line Cinema da una sceneggiatura che ha
scritto insieme a Ingrid Bisu e che sarebbe stato
produttore accanto a Michael Clear con la sua società Atomic
Monster.
Malignant
è l’ultima creazione dell’architetto dell’Universo The
Conjuring, James
Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”). Questo nuovo
horror/thriller originale segna il ritorno del regista Wan alle sue
radici.
Malignant
è interpretato da
Annabelle Wallis (“Annabelle”, “La Mummia”),
Maddie Hasson (“Impulse” di YouTube Originals,
“Mr. Mercedes” per la TV), George Young
(“Containment” per la TV), Michole Briana White
(“Black Mafia Family”, “Amiche per la morte”), Jacqueline
McKenzie (“Palm Beach”, “Reckoning” per la TV),
Jake Abel (“Supernatural” per la TV, i film di
“Percy Jackson”), e Ingrid Bisu (“The Conjuring:
Per Ordine Del Diavolo”, “The Nun: la vocazione del male”).
Wan (“Aquaman”,
“Fast & Furious 7”) ha diretto il film da una sceneggiatura di
Akela Cooper (“M3GAN”, il prossimo “The Nun 2”), tratta da una
storia di James Wan & Ingrid Bisu e Cooper. Il film è prodotto da
Wan e Michael Clear, con Eric McLeod, Judson Scott, Bisu, Peter
Luo, Cheng Yang, Mandy Yu e Lei Han come produttori esecutivi.
Per il team dietro le quinte, Wan
si è avvalso dei suoi collaboratori abituali, il direttore della
fotografia Don Burgess e il montatore Kirk Morri (“Aquaman”, “The
Conjuring 2 Il Caso Enfield”), la scenografa Desma Murphy (art
director di “Aquaman”, “Fast & Furious 7”), ed alla costumista Lisa
Norcia (“Insidious: L’ultima chiave”). La musica è di Joseph
Bishara che ha composto, tra le altre, la colonna sonora per tutti
e sette i film dell’Universo The Conjuring.
New Line Cinema presenta, in
associazione con Starlight Media Inc. e My Entertainment Inc., An
Atomic Monster Production, un film di James Wan, Malignant,
uscirà nelle sale italiane il 2 settembre 2021 e sarà distribuito
da Warner Bros. Pictures.
Dall’inizio del nuovo millennio ad
oggi, James Wan si è
imposto come uno dei più importanti registi e produttori di
film horror. Suoi sono infatti titoli di successo
come Saw, Insidious e L’evocazione – The
Conjuring, grazie ai quali attua una reinvenzione dei
canoni e dell’iconografia horror. Wan è dunque oggi considerato una
vera e propria garanzia, dalla cui attività hanno preso vita alcune
delle saghe più solide e spaventose viste al cinema negli ultimi
anni. Ad oggi il suo ultimo horror diretto è Malignant
(qui
la recensione), del 2021.
Si tratta di un film interamente
originale, che nulla ha a che fare con la graphic novel ideata
dallo stesso Wan e dal titolo Malignant Man. Mentre questo
suo lavoro è incentrato su un uomo che sviluppa poteri a partire da
un cancro terminale, ingaggiando una guerra contro creature
maligne, il film Malignant
ha a che fare con una protagonista vittima di terribili visioni, le
quali si rivelano essere tutt’altro che frutto della sua fantasia.
Da questo spunto prende dunque forma un horror molto apprezzato
anche se limitato nella sua diffusione dalla pandemia di
Covid-19.
Per gli appassionati del genere, si
tratta però di un titolo da non perdere, che gode anche delle lodi
di Stephen King e Nicolas Cage,
con quest’ultimo che lo ha definito una fonte d’ispirazione e il
suo horror preferito del 2021. In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a Malignant.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla storia vera a cui si
ispira. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di
Malignant
Protagonista di Malignant
è Madison, una donna che ha delle terribili
visioni, nelle quali assiste inerme a dei violenti omicidi. Madison
rimane ancora più sconvolta quando scopre che queste immagini non
sono solo nella sua testa, ma sono eventi che accadono realmente
nel momento in cui lei li vede. Scioccata da questa cosa, capisce
che l’unico modo per fermare queste visioni è scoprire chi sia il
sadico omicida. È così che Madison finisce per scoprire il nome di
questa oscura figura: Gabriel. Un nome che lei
conosce già, che appartiene a qualcuno del suo passato. Un qualcuno
che ora è tornato in cerca di lei.
Ad interpretare la protagonista,
Madison, vi è l’attrice Annabelle
Wallis, nota per aver interpretato Grace Shelby nella
serie televisiva Peaky Blinders. Accanto a lei recitano
poi George Young nel ruolo di Kekoa Shaw,
Jacqueline McKenzie in quelli della
dottoressa Florence Weaver e Maddie Hasson come
Sydney Lake. L’attrice McKenna Grace interpreta
Madison da giovane, mentre la contorsionista Marina
Mazepa interpreta la forma fisica di Gabriel, del quale la
voce è però di Ray Chase. Completano il cast
Michole Briana White nel ruolo di Regina Moss
e Jake Abel in quello di Derek Mitchell.
Malignant è tratto
da una storia vera?
Come affermato già in apertura,
Malignant
non è tratto da una storia vera, ma è frutto di un’idea originale.
Wan e la produttrice Ingrid Bisu, però, hanno
raccontato che questa è stata influenzata dal loro interesse per
casi di anomalie mediche e deformazioni corporee. Alla ricerca di
idee per un nuovo horror, hanno dunque svolto ricerche su tale
tema, imbattendosi in diverse storie di gemelli parassiti e in
particolare nella vicenda di Edward Mordrake.
“Ho trovato disegni e storie su
come avesse una testa più piccola nella parte posteriore della
testa. Questa testa lo torturava o gli dava pensieri e idee
orribili. Gli sussurrava cose orribili. Purtroppo, alla fine si è
tolto la vita”,ha dichiarato Bisu. Non ci sono
notizie certe sull’effettiva esistenza di Mordrake, la cui prima
descrizione di lui nota si trova in un articolo scritto del
Boston Post del 1885, ad opera dello scrittore di
fantascienza Charles Lotin Hildreth.
Proprio per via della nota
predilezione per la fantasia di Hildreth, l’articolo è ritenuto una
bufala e Mordrake stesso è oggi da molti considerato più una
leggenda metropolitana che non una persona realmente esistita.
Leggenda o meno, resta il fatto che sia stato una solida fonte di
ispirazione per Bisu e Wan, i quali in particolari hanno sviluppato
il film a partire dall’idea di una seconda persona e personalità in
grado di governare il corpo del gemello primario.
Il trailer di
Malignant e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Malignant
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple TV, Infinity+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 3 luglio alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Malignant, nelle
sale dal 2 Settembre, segna il ritorno di James
Wan al genere che lo ha reso celebre grazie al successo di
Saw-L’enigmista nel 2004. Coi successivi
Insidious e The Conjuring ha dato via a successi al
botteghino, che hanno incontrato il favore del pubblico. Il
soggetto di Malignant è stato elaborato proprio da Wan e da
Ingrid Bisu. Gli intenti di Wan con questa
pellicola sono stati, tuttavia, disattesi e ben lontani dall’essere
un omaggio di tutto punto al thriller-horror anni ’70-80.
Malignant si propone come un horror scioccante e viscerale
Malignant segue le
vicende della sfortunata Madison (Annabelle
Wallis), giovane donna incita, vessata e maltrattata
continuamente dal marito. E’ proprio durante una lite col marito
che “qualcosa” di misterioso interviene uccidendolo, dando via a
una serie di eventi inconcepibili e misteriosi, cui Madison non sa
dare una spiegazione. Entreranno in gioco anche due detective della
polizia e la fidata sorella di Madison, per indagare su un
inquietante mistero che ha a che fare con l’oscuro passato di
Madison.
“Malignant è il
mio film più violento, quindi mi rendo conto che spiazzerò quelli
che amano i miei film meno cruenti. Ma quello non era il film che
volevo fare, ho già fatto quel tipo di horror, ho fatto The
Conjuring, ho fatto Insidious, e non volevo ripetermi. Volevo fare
qualcosa che non fosse solo un horror spaventoso, ma allo stesso
tempo scioccante e viscerale. Infatti in questo film ho deciso di
concentrami soprattutto sul come mostrarlo. Sento che molti lo
troveranno eccessivo mentre altri lo accetteranno”, afferma il
regista.
Effettivamente, le premesse per
rendere Malignant un horror dallo sviluppo
viscerale, rivisitato attraverso i compromessi della struttura
classica ma totalmente aggiornato coi tempi, ci sono. L’azionalità
tipica del regista è sfruttata adeguatamente tramite una regia
rifinita e scelte di montaggio azzeccate, con tanto di
sperimentazione dal punto di vista musicale, che unisce temi più
classici a tracce rock, come Where is my mind?
Con Malignant Wan
punta tutto su una regia piuttosto curata, con qualche guizzo
ravvisabile, e che va ad abbracciare anche l’elemento
sovrannaturale che lo ha reso proprio un celebre regista di genere.
La pellicola tuttavia ambirebbe a sorprendere lo spettatore,
tramite rivelazioni inaspettate e tuffi repentini nel sottogenere
orrorifico, materico e scabroso delle narrazioni di suspense. La
trama, unitamente a performance attoriali davvero deboli, non
riescono a seguire l’elevazione della materia narrativa quanto
dovrebbe bastare per rendere Malignant un prodotto
riuscito e vincente nel panorama dell’horror contemporaneo.
Malignant: tra intertestualità e narrazione piuttosto
debole
Wan prende spunto dalle fonti più
disparate, come Alexandre Bustillo e
Julien Maury (A L’Interieur) e
Dario Argento, sommandole senza soluzione di
continuità al tema cardine della narrazione, ossia la maternità e
la sorellanza che vanno a cozzare contro l’imprevedibilità e
l’inevitabilità di un male in crescita, il quale non conosce
confini né giurisdizione alcuna, bensì è guidato solo da istinti
primordiali; incarnazione allegorica di una fiera dantesca,
ostacolo inappuntabile di un viaggio infernale che fa perno sulla
nocività dell’attaccamento fisico e si nutre di un antropomorfismo
ancestrale sorprendente in punti chiave della narrazione.
Alcune sequenze prettamente
azionistiche, in cui la carica malefica del villain di Malignant
finisce per sconfinare nella caratterizzazione di un maligno
fumettistico, quasi da cinecomic, rappresentano effettivamente al
meglio le potenzialità del regista, che parte da omaggi di
altissimo livello – La Metà Oscura di
Romero, Il Vestito per uccidere di De
Palma, passando per Murderock uccide a passo di
danza e i film di Argento.
L’intertestualità cede però in fretta il passo a una debolezza
narrativa crescente, che vede nella rivelazione finale l’unico
frammento ben riuscito di un soggetto povero.
L’estetica di Wan rimane pressochè
immutata in Malignant, distreggiandosi tra eccessi
e virtuosismi sovrabbondanti che, in questo specifico caso, poco
hanno a che vedere con una struttura narrativa ansiogena, in cui
predominano sottotesti ricchi di suspense. Indubbiamente
Malignant riesce ad accaparrarsi più punti a
favore rispetto alla maggioranza dei titoli mainstream, riuscendo
ad assicurarsi il beneplacito dei fan del regista, anche grazie
alla grande carica azionistica che contraddistingue diverse
sequenze.
Malignant si
appropria di stilemi narrativi che riprendono anche le cornici
dell’horror fantastico, in particolare per quanto riguarda la
costruzione di una villain reietto, prodotto di un contesto
famigliare rigettato, ma in cui egli vuole disperatamente
rientrare. Personaggi in bilico tra una realtà precaria e nebulosa
e un inconscio raggirabile e mutevole fanno da padrone a un ritmo
narrativo che non riesce a delineare un crescendo tensivo
apprezzabile e, al posto di risultare sempre più sorprendente nella
propria cupezza, finisce per configurarsi come una miscela di
richiami horror, punteggiata da qualche schizzo di ironia piuttosto
convenzionale.
Molto spesso i
film di genere horror rielaborano eventi, leggende o teorie
esistenti nella realtà per i propri racconti. Di particolare
interesse di questo filone sono i lungometraggi incentrati su
vicende paranormali, tra cui si annovera anche il film del 2021
Malignant
(qui
la recensione), diretto dal regista James Wan,
imposto come uno dei più importanti autori e produttori di
film horror. Suoi sono infatti titoli di successo
come Saw, Insidious e L’evocazione – The
Conjuring, grazie ai quali attua una reinvenzione dei
canoni e dell’iconografia horror.
Questo suo Malignant,
pur basato su un’idea originale, si può dunque collocare in quei
film di questo genere che traggono ispirazione da vicende reali.
Naturalmente queste, di cui si parlerà più avanti in questo
articolo, sono servite unicamente come base per dar vita a questo
racconto incentrato su protagonista vittima di terribili visioni,
le quali si riveleranno essere provocate da aspetti di sé di cui
non era a conoscenza. Prende così forma un horror molto apprezzato
oltre che estremamente violento.
Per gli appassionati del genere, si
tratta però di un titolo da non perdere, che gode anche delle lodi
di Stephen King e Nicolas Cage,
con quest’ultimo che lo ha definito una fonte d’ispirazione e il
suo horror preferito del 2021. In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a Malignant.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Malignant
Protagonista di Malignant
è Madison, una donna che ha delle terribili
visioni, nelle quali assiste inerme a dei violenti omicidi. Madison
rimane ancora più sconvolta quando scopre che queste immagini non
sono solo nella sua testa, ma sono eventi che accadono realmente
nel momento in cui lei li vede. Scioccata da questa cosa, capisce
che l’unico modo per fermare queste visioni è scoprire chi sia il
sadico omicida. È così che Madison finisce per scoprire il nome di
questa oscura figura: Gabriel. Un nome che lei
conosce già, che appartiene a qualcuno del suo passato. Un qualcuno
che ora è tornato in cerca di lei.
Ad interpretare la protagonista,
Madison, vi è l’attrice Annabelle
Wallis, nota per aver interpretato Grace Shelby nella
serie televisiva Peaky Blinders. Accanto a lei recitano
poi George Young nel ruolo di Kekoa Shaw,
Jacqueline McKenzie in quelli della
dottoressa Florence Weaver e Maddie Hasson come
Sydney Lake. L’attrice McKenna Grace interpreta
Madison da giovane, mentre la contorsionista Marina
Mazepa interpreta la forma fisica di Gabriel, del quale la
voce è però di Ray Chase. Completano il cast
Michole Briana White nel ruolo di Regina Moss
e Jake Abel in quello di Derek Mitchell.
Chi è Gabriel? La spiegazione del finale del
film
Ma chi è dunque questo Gabriel che
perseguita Madison e chi le sta intorno? Dei primi indizi sulla sua
identità iniziano ad emergere quando Sydney scopre che sua sorella
Madison è in realtà stata adottata all’età di 8 anni. Parlandone
con la propria madre, Sydney apprende inoltre che la sorella aveva
un amico di nome Gabriel, dal quale sembrava ossessionata. Parte
dunque da qui la ricerca di Sydney su chi fosse davvero questo
amico, scoprendo qualcosa di terribile.
Gabriel, infatti, non era un
semplice amico, bensì il gemello parassita di Madison (il cui vero
nome è in realtà Emily May), un corpo non completamente formato che
usciva dalla sua schiena e con la ragazza cui condivideva parte del
cervello. Data questa loro connessione, Gabriel era in grado di
proiettare delle immagini che facevano pensare a Madison di star
vivendo la propria vita mentre era invece lui a controllare il suo
corpo. Per rimediare a ciò, la dottoressa Weaver ha dunque operato
Emily asportando il corpo estraneo, eccetto che per il
cervello.
Un pezzo non eliminabile di questo è
infatti rimasto in contatto con quello di Madison. Il trauma
cranico subito dalla violenza del marito ad inizio film, ha dunque
risvegliato Gabriel nel cervello di Madison. Diventa a questo punto
chiaro che Gabriel compie i suoi terrificanti omicidi prendendo il
controllo del corpo della sorella, la quale pensa che ciò che vede
si tratti solo di allucinazioni. Nel finale, tuttavia, Madison
riesce a trovare il modo per controllare Gabriel e lo isola
all’interno della propria mente in un modo che lascia supporre che
il gemello malvagio non possa più manifestarsi.
Tuttavia, il modo in cui ciò avviene
non è spiegato e per via anche di alcuni elementi nella messa in
scena, si è ipotizzato che in realtà il finale possa essere
tutt’altro che lieto. Una lettura più cupa di esso vede Gabriel far
credere a Madison di aver trovato il modo di controllarlo,
mostrandole uno stato delle cose in cui lei ha vinto e ha salvato
sua sorella. Ma si tratterebbe appunto solamente di
un’allucinazione, mentre nella realtà Gabriel avrebbe il pieno
controllo del corpo di Madison e potrebbe continuare indisturbato
con i propri omicidi.
Il trailer di
Malignant e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Malignant
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple TV, Infinity+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 3 luglio alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
È The Hollywood
Reporter a rivelare che Brad
Peyton, regista di San Andreas,
disaster movie con Dwayne Johnson e
Alexandra Daddario, è stato scelto dalla 20th
Century Fox per dirigere l’adattamento
cinematografico di Malignant Man, il
fumetto sci-fi/action della Boom!
Studios.
Il
co-creatore del fumetto è James Wan, ci si
aspettava quindi che fosse proprio il regista di
Furious 7 a dirigerne l’adattamento, ma
il suo coinvolgimento con la Warner Bros e Aquaman gli impediranno di lavorare al
film. Sarà comunque trai produttori del film con la sua
Atomic Monster, al fianco di Ross
Richie e Stephen Christy della
Boom!, mentre Zak Olkewicz
ha già ultimato la sceneggiatura.
Ricordiamo che James Wan arriverà presto al
cinema con The Conjuring 2, già campione
di incassi Oltreoceano.
Il noto sito
Deadline riporta la notizia che la 20th Century
Fox ha acquistato i diritti cinematografici
di Malignant Man.la
serie di fumetti creata dal creatore di Saw James
Wan e da Michael Alan Nelson con le
illustrazioni di Piotr Kowalski. Secondo quanto
riferisce il sito il regista potrebbe dirigere anche il film, dando
il via ad un nuovo franchise, visto che per ora sono stati
pubblicati quattro volumi.
La storia racconta di Alan
Gates, un malato di cancro con una diagnosi terminale
rassegnato al proprio destino fino a quando scopre che il suo
tumore in realtà è un parassita misterioso, che gli conferisce una
seconda vita e incredibili poteri ultraterreni. Alan sfrutterà
questi poteri per combattere contro un esercito del male nascosto
nella società che lo circonda.
Malignant
è l’ultima creazione dell’architetto dell’Universo
The Conjuring, James Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”). Questo nuovo
horror/thriller originale segna il ritorno del regista Wan alle sue
radici. Nel film, Madison è paralizzata da visioni scioccanti di
orribili omicidi e il suo tormento peggiora quando scopre che
questi sogni ad occhi aperti sono delle terrificanti realtà.
Malignant
è interpretato da
Annabelle Wallis (“Annabelle“, “La
Mummia”), Maddie Hasson (“Impulse” di YouTube Originals, “Mr.
Mercedes” per la TV), George Young (“Containment” per la TV),
Michole Briana White (“Black Mafia Family”, “Amiche per la morte”),
Jacqueline McKenzie (“Palm Beach”, “Reckoning” per la TV), Jake
Abel (“Supernatural” per la TV, i film di “Percy Jackson”), e
Ingrid Bisu (“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo”, “The Nun: la
vocazione del male”).
Il film
Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”)
ha diretto il film da una sceneggiatura di Akela Cooper (“M3GAN”,
il prossimo “The Nun 2”), tratta da una storia di James Wan &
Ingrid Bisu e Cooper. Il film è prodotto da Wan e Michael Clear,
con Eric McLeod, Judson Scott, Bisu, Peter Luo, Cheng Yang, Mandy
Yu e Lei Han come produttori esecutivi.
Per il team dietro le quinte, Wan
si è avvalso dei suoi collaboratori abituali, il direttore della
fotografia Don Burgess e il montatore Kirk Morri (“Aquaman”, “The
Conjuring 2 Il Caso Enfield”), la scenografa Desma Murphy (art
director di “Aquaman”, “Fast & Furious 7”), ed alla costumista Lisa
Norcia (“Insidious: L’ultima chiave”). La musica è di Joseph
Bishara che ha composto, tra le altre, la colonna sonora per tutti
e sette i film dell’Universo The Conjuring.
New Line Cinema presenta, in
associazione con Starlight Media Inc. e My Entertainment Inc., An
Atomic Monster Production, un film di James Wan, “Malignant”, da
oggi in home premiere digitale per Warner Bros. Home Entertainment.
Malignant è già disponibile per l’acquisto e noleggio su
Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play,
TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su
Sky Primafila e Mediaset Infinity
Proiezione mattutina per la stampa
festivaliera, che ha potuto ammirare per prima l’atteso The Tree of
Life, presentato da Brad Pitt e Jessica Chastain.
Ecco la parodia di
Maleficent, film con Angelina
Jolie sull’omonima strega Disney. Nel video vediamo il
rapper 50 Cent che ha realizzato la sua personale
versione del film, dal titolo, appunto,
Malefiftycent.
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Chi era
Maleficient (Angelina
Jolie) prima di diventare una strega cattiva?
In attesa di scoprirlo nei dettagli
il 28 maggio nelle sale cinematografiche
di tutta Italia, vi mostriamo questa nuova clip del film, in
cui Maleficient, prima di diventare
tale, appare spensierata e felice, mentre si libra tra le nuvole
grazie alle sue enormi ali fatate.
In occasione dell’arrivo nelle sale
italiane il 28 maggio del film Disney Maleficent,
Disney premia il fascino con lo speciale concorso “Maleficent
Look”, ispirato al magico look delle protagoniste del film.
Fino al 18 maggio, sia sul sito www.MaleficentLook.it che
sulla pagina Facebook www.facebook.com/MaleficentIT sarà
possibile caricare una foto, un video oppure un disegno con cui
proporre un accessorio, un outfit e/o uno o più elementi di make up
della giovane e innocente Aurora o dell’affascinante e oscura
Malefica.
In uscita nelle sale italiane il 28 maggio, il film
Disney Maleficent è diretto dal Production
designer due volte premio Oscar® Robert Stromberg
(Avatar, Alice in Wonderland), al suo
debutto come regista, e prodotto da Joe Roth. La sceneggiatura è di
Linda Woolverton (Il Re Leone, La Bella e la Bestia), mentre
Angelina Jolie, Don Hahn, Palak Patel, Matt Smith e Sarah Bradshaw
sono i produttori esecutivi.
“Maleficent racconterà la storia di una delle
villain più amate dell’universo Disney, antagonista della favola La
bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante donna dal cuore
gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a lungo in un bosco
incantato circondata da pace e armonia, fino a quando un squadra di
invasori non ha messo a repentaglio la tranquillità del suo regno.
Maleficent si trasforma così nella più cattiva guardiana del suo
universo, subendo un terribile tradimento che tramuterà il suo
cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata dalla sete di
vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria battaglia contro il
successore del re invasore, gettando una maledizione sulla figlia
Aurora. Col passare del tempo, la strega di renderà conto che la
giovane custodisce la chiave per la salvezza del suo regno e forse
anche quella per ritrovare l’ormai perduta
serenità.“
La Disney ha rilasciato i character
poster dei personaggi protagonista di Maleficent,
il nuovo film Disney che ci
permetterà di rivivere la storia de La Bella
Addormentatadal punto di vista
del villain Malefica (Angelina Jolie).
Protagonisti anche Elle Fanning (la
Principessa Aurora), Sharlto Copley (Stefan) e
Sam Riley (Diaval).
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Il
film Disney Maleficent con l’affascinante attrice premio
Oscar Angelina
Jolie nel ruolo della
protagonista, la spaventosa e potente strega che nel 55°
anniversario della sua comparsa sul grande schermo, nel
lungometraggio di animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora il personaggio più amato tra i cattivi
Disney e sta sbancando il box office di tutto il mondo. Per
l’occasione vi segnaliamo la top 9 dei cosplay su Malefica secondo
Yahoo UK: [nggallery
id=798]
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Guarda il teaser poster italiano del
film Maleficent, l’atteso nuovo film
Disney con protagonista Angelina Jolie, nei panni
di Maleficent. La data d’uscita del film è stata da pochi mesi
anticipata, per saperne di più LEGGI QUI.
Tutte le foto:
[nggallery id=347]
Disney
presenta Maleficent, la storia mai raccontata di una
delle più amate cattive delle favole Disney, tratta dal classico
del 1959 La bella addormentata nel bosco.
Malefica, una bella e giovane donna dal cuore puro, vive una vita
idilliaca immersa nella pace della foresta del regno, fino a
quando, un giorno, un esercito di invasori minaccia l’armonia di
quei luoghi. Malefica diventa la più fiera protettrice delle sue
terre, ma rimane vittima di uno spietato tradimento ed è a questo
punto che il suo cuore puro comincia a tramutarsi in pietra. Decisa
a vendicarsi, Malefica affronta una battaglia epica contro il
successore del re invasore e, alla fine, lancia una maledizione
contro la piccola Aurora. Quando la bambina cresce, Malefica
capisce che Aurora rappresenta la chiave per riportare la pace nel
regno e, forse, per far trovare anche a lei la vera felicità.
La Walt
Disney ha svelato in esclusiva la nuova sinossi
ufficiale di Maleficent, la nuova
pellicola fantasy che segnerà il ritorno sul grande schermo del
premio Oscar Angelina Jolie. Eccola, di
seguito:
“Maleficent racconterà la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.“
Diretto dallo scenografo due volte
premio Oscar Robert
Stromberg, Maleficent,
prodotto da Joe Roth, annovera nel cast
anche Elle Fanning, Sharlto Copley, Sam Riley, Imelda
Staunton, Juno Temple, Palak
Patel e Miranda Richardson. La
release è prevista per il 14 marzo 2014.