Essere dei supereroi al cinema risulta sempre molto gratificante: si diventa famosi, si raccolgono consensi e di guadagnano un sacco di soldi. Ma c’è un lato oscuro della faccenda, un lato ‘scomodo‘ e il più delle volte è rappresentato dal costume. Che sia di latex, prostetico, il CGI o pesante e ingombrante, il costume dei supereroi al cinema può essere tanto importante quanto fastidioso.
Ecco i costumi più scomodi dei supereroi al cinema
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Tutti questi attori hanno avuto di che lamentarsi per iloro costumi nel rispettivo cinecomics cui hanno partecipato. Arci nota è l’avversione di Jennifer Lawrence per il trucco di Mistica e molto conosciuta è anche la vicenda del costume ‘esploso’ di Olivia Munn, mentre era nei panni succinti di Psylocke. E che dire delle ore di trucco e prostetica per Paul Bettany (Vision) e Ron Perlman (Red – Hellboy)? Davvero dei piccoli momenti di tortura.
Che ve ne pare? Conoscete altri attori che hanno avuto un brutto rapporto con i loro costumi da supereroi?
Nei tarocchi, il Cavaliere di Coppe (Knight of Cups) è un individuo già ben avviato sul suo percorso di crescita, che non è tuttavia ancora concluso. A questo ha pensato Terrence Malickquando ha affidato a Christian Balee a questo film in nome così evocativo e che traccia già davanti a sè il percorso che Rick, il protagonista di questa storia, percorrerà, a mano a mano che la sua vita si incrocerà con quella di altri individui, donne/carte che rappresentano tappe determinate di questa lettura dei tarocchi per immagini.
La storia di Knight of Cups
La storia, chiaramente ne senso più rarefatto possibile del termine, segue il percorso dell’anima di uno sceneggiatore che ha perso la strada, l’ispirazione, forse per sempre. La sua ricerca procede, proprio come la lettura delle carte da parte di una zingara, attraverso l’incontro con molte donne, ognuna delle quali lo porterà ad un passo successivo della sua ricerca. Partendo dalla mutevole Luna di Della (Imogen Poots), passando per l’Impiccato, il senso di inesorabile appartenenza del padre e del fratello, che va abbracciato e non combattuto, arrivando poi al Giudizio, con l’ex moglie Nancy (Cate Blanchett), Rick arriva ad un punto in cui la sua vita sembra aver ripreso a significare, nel momento in cui capisce che il suo bisogno d’amore è in realtà un desiderio effimero in confronto all’equilibrio e alla pace, entrambi ancora lontani.
La Torre della modella Helen (Freida Pinto) e la Papessa della spogliarellista Karen (Teresa Palmer), lo condurranno direttamente nelle braccia della Morte, Elizabeth (Natalie Portman), con cui, per la prima volta, intreccia un legame fisico e spirituale, quello che più si avvicina all’amore tra uomo e donna per Malick. Quando immaginiamo che il suo viaggio si debba interrompere però, Rick procede ancora oltre, fino alla Libertà, incarnata da Isabel (Isabel Lucas), una donna eterea e lontana, che appare appena e che forse rappresenta la presa di coscienza del protagonista stesso: il vero Amore nasce dalla libertà e dall’accetazione di sè.
Malick ripete se stesso
Knight of Cups si posiziona in maniera particolare nella filmografia di Malick, trovandosi nel cuore di quello che è un periodo estremamente produttivo per il regista texano. A poco tempo da To the Wonder, mentre ll’orizzonte c’è già Weightless (senza contare il documentario Voyage of timegià presentato a Venezia), il film con protagonista Christian Bale si pone al centro di quella che potrebbe considerarsi una trilogia sull’amore, di cui non abbiamo visto ancora il terzo capitolo. Sebbene però questa riflessione prosegua in maniera magmatica da un film all’altro, il senso dell’operazione cinematografica di Malick si perde nella ripetizione e nell’ossessività di un racconto che non è tale.
Mantenendo sempre altissimo il suo gusto per l’inquadratura e per l’innovazione dello sguardo sul mondo, Malick rifà, formalmente, il se stesso migliore, quello di Tree of Life, diluendo la potenza di quella poesia in un discorso terreno, strutturato in capitoli, che ha poco a che fare con le sue più alte e ispirate opere
Arriva al cinema il 17 novembre Agnus Dei, il film di Anne Fontaineche ci porta nella Polonia del 1945.
Nel pieno di un difficile clima di ricostruzione postbellica all’interno di un paese reso politicamente e socialmente schiavo dalle stesse forze di liberazione, la giovane studentessa di medicina Mathilde Beaulieu di stanza presso la Croce Rossa francese viene segretamente interpellata da una suora polacca per prestare assistenza alle religiose di un convento, precedentemente violentante da soldati sovietici e prossime al parto. Vincendo la ritrosia della madre badessa e stringendo un profondo sodalizio con suor Maria, unica capace di comprenderla veramente, Mathilde si trova dinnanzi al difficile compito di conciliare il proprio altruismo con il cocente senso di colpa religioso che affligge le vittime della piccola comunità monacale.
Agnus Dei recensione del film di Anne Fontaine
Scienza e fede, redenzione e dannazione si danno battaglia fra le aspre nebbie di un paese perennemente sotto assedio che fa da sfondo a questo toccante dramma umano la cui atmosfera contemplativa e il minimale impianto estetico non possono che rimandare al glorioso cinema del primissimo Robert Bresson, non fosse che per la sua straordinaria capacità di narrare la complessità dello spirito e della ragione mediante un lucido lavoro filmico in sottrazione.
Agnus Dei – locuzione latina che rimanda alla vittima sacrificale cristiana ben richiamata ne Les innocentesdel tiolo originale – ci parla di un paradossale dilemma di maternità “proibita” vissuto dalle dirette interessate attraverso differenti punti di vista (senso di colpa, mistica accettazione, disinteresse) il tutto dipinto come un tragico “errore” frutto della cattiveria dell’uomo più che della volontà di un Dio che non sembra poter albergare realmente fra le fredde mura di un convento-bunker dove la giovane Mathilde (una misurata Lou de Laage) si trova a prestare un inusuale servizio. Come in una pellicola di Manoel De Oliveira le barriere linguistiche vengono abbattute quasi per magia grazie a personaggi archetipici che fanno da ponte fra mondi e culture – la paternalistica Francia vincitrice, la brutale Russia liberatrice e la sottomessa ma fiera Polonia liberata – che qui trovano in suor Maria (nominativo ossimorico in quanto una delle poche a non concepire) la propria forma ideale. Servendosi di una sceneggiatura asciutta e tagliente firmata dal critico Pascal Bonitzer – che riprende a sua volta le secche memorie diaristiche del medico Madeleine Pauliac – e facendo leva sulla glaciale fotografia di Caroline Champetier, finalmente Anne Fontaine decide di allontanarsi dall’estetica glitterata di Coco avant Chanel(2009) condensando in modo straordinario le suggestioni umane di Two Mothers(2013) con la derivazione romanzesca di Gemma Bovery (2014), dando vita a un sublime racconto pastorale nel quale nemmeno il finale forzatamente retorico e posticcio può intaccare un così raffinato esempio di come, ancora oggi, l’immagine possa sprigionare il peso di una Storia i cui protagonisti non sono altro che i drammi degli “Innocenti” del quotidiano.
Già in passato Michael Shannon non aveva fatto segreto di non apprezzare troppo i cinecomics, pur avendo recitato in L’Uomo d’Acciaio ed essere comparso brevemente in Batman v Superman.
L’attore si era anche lasciato sfuggire dettagli importanti sul film ancora in produzione, la famosa questione delle pinne (leggi qui), ma non si era mai prima d’ora espresso in merito all’esito di Batman v Superman.
“Le persona me lo chiedono continuamente. Okay, lo dirò con onestà. Zack mi ucciderà per questo, sicuramente mi ucciderà. L’ho visto una volta e mi sono addormentato. Lo so, lo so… Ero su in volo internazionale ed ero stanco… Non avrei dovuto guardarlo sull’aereo. Ma non vado mai al cinema comunque! Non ho tempo per vedere nulla. Ci andavo sempre, al cinema, quando avevo 20 anni e non lavoravo dieci giorni a settimana.”
La posizione dell’attore sembra convenientemente giustificata dalle circostanze, tuttavia è comunque divertente vedere come un attore talentuoso e “inserito” con Shannon, appaia completamente avulso dalle logiche promozionali.
Che ne pensate?
Leggi la recensione di Batman v Superman Dawn of Justice
Qui di seguito la trama ufficiale del film:
“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack Snyder è stato scritto da ChrisTerrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane Lane, JesseEisenberg, Ray Fisher, Jason Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale italiane dal 23 marzo 2016.
Lucky Red ha diffuso tramite il suo canale Youtube, Lucky Red, il nuovo trailer di È solo la fine del mondo, il film che Xavier Dolan ha presentato all’ultimo Festival di Cannes, dove si è aggiudicato il Grand Prix Speciale della Giuria. È solo la fine del mondo arriverà al cinema in Italia il prossimo 4 dicembre.
Il trailer italiano di È solo la fine del mondo
A dispetto del “piccolo film” però, il regista non si risparmia nella scelta delle star, e seleziona un cast stellare formato da Léa Seydoux, Vincent Cassel,Nathalie Baye e Gaspard Ulliel, e come ciliegina sulla torta, Marion Cotillardnei panni della protagonista.
È solo la fine del mondo recensione del film di Xavier Dolan
Nel film, Gaspard Ulliel interpreta un giovane che è stato lontano dalla famiglia per 12 anni, fino a che non decide di tornare per un pranzo in compagnia della madre, della sorella poco più che ventenne, del fratello e della sua affascinante moglie. Peccato che il nostro protagonista nasconde un segreto, che rischia di alterare tutti gli equilibri delle parti in causa.
In attesa del nuovo trailer di Kong Skull Island, sono state diffuse due preview del filmato che, al fianco del Re dei Primati, vede Tom Hiddlestone Brie Larson.
Kong Skull Island, che uscirà nel 2017, include nel cast Tom Hiddleston, Brie Larson,Samuel L. Jackson, John Goodman, Tian Jing, Corey Hawkins, Jason Mitchell, John Ortiz, Shea Whigham e Toby Kebbell. Diretto da Jordan Vogt-Roberts, il film è scritto da Max Borenstein, John Gatins, Dan Gilroy e Derek Connolly.
Godzilla vs Kong è previsto per il momento per il 29 maggio 2020 negli USA, mentre Godzilla 2 dovrebbe arrivare l’anno prima, il 22 marzo 2019.
Dopo molte frecciatine su Twittere su vari canali social, Ryan Reynolds ha ufficialmente commentato l’abbandono della regis di Deadpool 2 da parte di Tim Miller, regista con cui aveva collaborato con successo per la realizzazione del primo film sul Mercenario Chiacchierone.
Ecco cosa ha detto Ryenolds: “Mi dispiace molto che se ne sia andato e nessuno ha lavorato a Deadpool più duramente di lui […] So bene quando c’è bisogno di esercitare il controllo e quando devo farmi da parte. Non mi sognerei mai e poi mai di mettermi a discutere a tavolino con Tim Miller per dirgli “Gli effetti speciali di Deadpool devono essere fatti in questo modo!”. Cioè, quell’uomo è un mago degli effetti speciali. Ma ci sono personaggi e toni che conosco molto bene. E, fra le altre cose, sono stato “insieme a Deadpool” più di ogni altra persona in circolazione a parte quelli che hanno ideato il personaggio. Per undici anni ho spinto su per la collina questo masso di Sisifo che finiva sempre per rirotolarmi addosso. Per cui a capo del progetto ci sono, io dall’inizio alla fine.”
L’attore ha anche commentato l’infelicissima prima apparizione di Deadpool sul grande schermo: “È accaduto tutto durante lo sciopero degli sceneggiatori, per cui sono stato io a scrivere tutti i miei dialoghi in X-Men: Le Origini – Wolverine. Voglio dire, nelle indicazioni di regia c’era scritto semplicemente “Arriva Deadpool, parla velocissimo e fa un sacco di battute”. All’inizio del film è molto simile a Wade Wilson in Deadpool, siamo da quelle parti. Ma poi finisce per deviare completamente dal canone per quel che riguarda la sua trasformazione e finisce per essere una versione aberrante di Deadpool che è più un Barakapool con la bocca cucita, le strane lame che gli escono dalle mani, i tatuaggi bizzarri e tutte queste robe. Poi nel film recito per poco tempo, e un altro attore, uno stuntman davvero bravissimo, a fare il grosso del lavoro. Sostanzialmente al tempo lo studio mi disse “Se vuoi interpretare Deadpool questa è la tua possibilità per introdurlo al grande pubblico in questo modo. Se non ti sta bene, lo faremo fare a un altro.”
Alden Ehrenreich si sta preparando a salire sul Millennium Falcon e a diventare il Han Solo per le nuove generazioni. Lo spin-off sul contrabbandiere spaziale è infatti ancora in lavorazione e l’attore di Ave Cesare! sembra preparato all’importante compito che lo aspetta.
In merito al suo esordio nei panni di Solo a bordo del Falcon, Ehrenreich ha riferito che è come se si fosse preaprato per quel momento per tutta la vita. “Quello che c’è di fortunato in tutto questo è che per me è una cosa molto familiare. Voglio dire, lo conosco da quando ero bambino, ho giocato facendo finta di guidarlo (il Millennium Falcon, ndr). Quindi il fatto che io già conosco questo mondo mi rende le cose più facili e così mi permette di godermele. Voglio dire, vado a lavoro con Chewbacca per il mio screen test. Non riesco a pensare a un altro mezzo di trasporto così amato nelmondo del cinema.”
Certo, il giovane attore avrà sicuramente un grosso carico di responsabilità dovendo interpretare uno dei personaggi più amati della storia del cinema che ha, e sempre avrà il volto di Harrison Ford, ma la conoscenza profonda del mito di Star Warspuò senza dubbio essergli utile per affrontare la performance con più tranquillità.
Ricordiamo che lo spin-off dedicato a Han Solo sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche Chewbacca. Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford.
Lo spin-off sul personaggio è previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.
Con l’uscita imminente di Animali Fantastici e Dove Trovarli, Ezra Miller sta partecipando a numerose interviste e attività stampa che lo portano inevitabilmente a parlare di The Flash, il suo prossimo importante progetto con la Warner Bros che lo vedrà nei panni di Barry Allen, l’uomo più veloce del mondo. L’attore, un vero e proprio fanboy per sua stessa definizione, ha dichiarato di essersi preparato al ruolo ancora prima di essere scelto ufficialmente.
“Ho studiato per la parte appena ho deciso di presentarmi al provino. Fortunatamente un sacco della ricerca sul personaggio consiste nel leggere fumetti di Flash e della DC Comics, come The Brave and the Bold (…) Mi sono interessato a tutta la storia e alcune delle cose che mi sono piaciute di più appartengono alla Silver Age, ma anche la Golden Age e le storie di Jay Garrick, il Flash originale. È un’esplorazione davvero affascinante, questi concept in fisica, in misticismo, in fantasia… cioè lui davvero può andare dove gli pare. Il suo creatore, Gardner Fox, aveva in mente Hermes o Mercurio, chiaramente, quando lo ha creato, perché lui trascende ogni reame.”
Riguardo a Geoff Johns e al suo cinvolgimento nella produzione esecutiva dei progetti DC Films, Ezra Miller ha commentato: “Lui è l’uomo giusto da avere intorno. Ci tiene sempre aggiornati e ci impedisce di fare stupidi errori che potrebbero fa arrabbiare i fan di tuttoil mondo, perché non ci può essere qualcuno che ha una conoscenza superiore di Geoff Johns di questo mondo.”
In merito alla questione del regista, che al momento per The Flash è complicata, data l’assenza di un timoniere, Ezra Miller ha commentato: “Sapete, queste procedure sono complicate, e penso che dall’esterno possano apparire dinamiche interpersonali e drammatiche. Ma sono casi rari. Questi sono gruppi di persone che sviluppano i progetti in maniera estremamente seria e cambiano continuamente. Ci sono un sacco di persone che arrivano e vanno via prima che la produzione cominci, ma in questo caso è una situazione che fa più rumore perché si tratta di una figura importantissima, come il regista.”
I due cameo di Ezra Miller come Flash
Ezra Miller, già apparso due volte nei panni dell’eroe (per un cameo in Batman v Superman e per uno in Suicide Squad), si è dichiarato fiducioso nelle intenzioni della Warner Bros di preparare il progetto al meglio, nonostante l’abbandono del regista che deve essere ancora rimpiazzato.
Il film stand alone su The Flash con protagonista Ezra Miller è previsto per il 3 marzo 2018. Nel cast anche Kiersey Clemons nei panni di Iris West.
Flash (The Flash) è un personaggio dei fumetti creato da Gardner Fox e Harry Lampert nel 1940, pubblicato dalla DC Comics. È un supereroe con il potere di muoversi a velocità straordinaria, sfidando le leggi della fisica. La sua prima apparizione è in Flash Comics numero 1 (1940).
L’adattamento americano di Uomini che Odiano le Donne (Millennium) è rimasto a lungo orfano di un seguito, fino a che la Sony non ha affidato a Steven Knight la sceneggiatura tratta da Quello che non uccide, quarto libro della saga scritta da Stieg Larsson, firmato però da David Lagercrantz. Il romanzo non è un sequel del primo volume della trilogia ufficiale, ma vede protagonisti gli stessi personaggi, che a Hollywood hanno avuto il volto di Daniel Craig e Rooney Maraper David Fincher.
Quello che non uccide sarà un sequel di Millennium
Ora, parlando con Collider, lo sceneggiatore Knight rivela che il film in produzione sarà un sequel di Millennium: “Una commissione e un originale sono due cose diverse, ed entrambi i lavori hanno vizi e virtù. Una commissione è un’opera più cllaborativa, intanto che prima costruisce in collaborazione la storia che pensi si debba raccontare, e poi la scrivi. A quel punto ci sono note, cambi, in un lavoro convenzionale per uno Studio. È divertente da fare per via dei personaggi. Con Quello che non Uccide, la ragazza è effettivament eil centro del racconto. È lei, non Blomkvist (…) non può essere altro che un sequel, anche se un paio di libri sono stati saltati, quindi è anche qualcosa di differente, in quel senso. Si basa su personaggi davvero forti e allo stesso tempo ti spinge a pensare, come lo giustifichi (il fatto che siano saltati due libri di storia in mezzo)? È alquanto differente.”
Confermato il regista del sequel di Millennium
Intanto, via ComingSoon.net, sappiamo che Fede Alvarez, regista di Man in the Dark, ha ufficialmente assunto la regia del progetto. Ma non sappiamo ancora se i protagonisti del film di Fincher torneranno nei ruoli dei protagonisti della storia. Mentre Daniel Craig non si è espresso in merito, diverse volte Rooney Mara ha chiarito che le sarebbe piaciuto tornare nei panni di Lisbeth Salander (ruolo che le ha consegnato la prima nomination agli Oscar), ma che non sapeva nulla di un eventuale continuazione del progetto. Chissà cosa ne pensa ora!
Vi terremo aggiornati.
Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy
L’account TwitterFox Films Peru ha diffuso un nuovo poster internazionale di Logan, film con Hugh Jackman che chiude la trilogia su Wolverine e probabilmente segna anche l’addio all’iconico ruolo per l’attore autraliano.
Nel manifesto promozionale vediamo il nostro mutante preferito che corre e tiene in braccio una bambina, X-23. Ecco il poster di seguito:
Logan: il teaser poster italiano di Wolverine 3 con Hugh Jackman
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta diRobert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo film.
Logan ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman,Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal ePatrick Stewart.
È Karen Gillanche annuncia, tramite il suo profilo Twitter @karengillan, che sono al via le riprese aggiuntive di Guardians of the Galaxy Vol. 2. Il film vedrà tornare i personaggi che abbiamo amato nel primo capitolo, quelli sopravvissuti almeno, e ci presenterà nuovi volti e caratteri che si inseriranno nell’universo portato al cinema da James Gunn. Kurt Russell, Elizabeth Debickie Pom Klementieff sono solo alcuni dei nomi dei nuovi attori entrati nel cast, mentre la Gillan torna nei panni della letale Nebula.
Le riprese aggiuntive non sono però una novità, nè devon allarmare il pubblico che, di recente ha visto questa pratica, comune ai blockbuster, come l’indice che qualcosa di brutto stesse accadendo alla produzione. Gli ultimi film che hanno subìto una cattiva pubblicità a causa della cattiva interpretazione del concetto di reshoot sono stati Suicide Squad e Rogue One A Star Wars Story.
In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatoriVin Diesele Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki,Tommy Flanagan e Chris Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Sembra che la Disney, unitamente alla Apple, stia prendendo in considerazione l’idea di acquisire Netflix. Gli ultimi anni di fusioni e acquisizioni lascerebbero pensare che questa ormai è la tendenza generale in quel di Hollywood.
Il passo sarebbe in linea con la recente politica della Disney. Netflix è infatti una realtà fiorente e in crescita, e la Casa di Topolino negli ultimi anni ha dimostrato di avere fiuto per le acquisizioni commercialmente intelligenti.
Le recenti acquisizioni della Disney
Secondo il blog statunitense Techcrunch, la Disney ha già un’offerta pronta. Dopo aver espanso il suo “dominio” tra Pixar, Marvel Studiose LucasFilm, la Disney si sente ora in grado di allungarsi fino ai nuovi consumatori, la generazione che utilizza la piattaforma streaming per fruire di contenuti audio-video. La fondazione di Hulu, del quale possiede il 30%, in collaborazione con Fox, NBC, Time Warner e Comcast, era un primo passo in questo senso.
Intanto però la collaborazione con Netflix è già collaudata, dal momento che da tempo si stanno sviluppando le serie tv tratte da fumetti Marvel (proprio così, in Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage c’è il suo zampino) con la collaborazione di Marvel TV e ABC Studios, di proprietà della Casa di Topolino.
Un successore per Iger alla Disney
Inoltre ultimo e significativo ponte tra le due realtà potrebbe essere il prossimo CEO. Bob Iger, a guida dell’azienda in questo momento, andrà in pensione nel 2018 e a lui potrebbe succedere Reed Hastings, al momento CEO Netflix.
Inutile dire che, se la Disney dovesse andare avanti con questo progetto, diverrebbe una leader indiscussa, non solo nel mercato cinematografico e televisivo, ma espandendosi anche sui nuovi mezzi di fruizione e produzione dell’audiovisivo.
Eddie Redmayne sarà il protagonista assoluto del nuovo ciclo di avventure nel mondo magico di Harry Pottercon Animali Fantastici e Dove Trovarli, tuttavia l’attore premio Oscar ha confessato, durante il press tour del film, che questa non è la sua prima volta alle prese con bacchette e incantesimi.
Eddie Redmayne voleva essere Tom Riddle
Oltre a essere stato un bambino che ha sempre giocato a fare il mago, come lui stesso ha raccontato, Redmayne ha svelato anche che all’epoca di Harry Potter, lui stesso ha provato ad entrare nel cast del franchise sostenendo un provino per interpretare Tom Riddle, ovvero il giovane Voldemort. Supponiamo che questo provino sia stato sostenuto per Harry Potter e il Principe Mezzosangue, in cui Riddle appare all’età di 16-17 anni nei ricordi del professor Lumacorno (Jim Broadbent). Tuttavia nessuno lo richiamò, ma lui non si avvilì e provò comunque a entrare nel progetto nei panni di uno dei Weasley, Bill per l’esattezza, parte andata poi a Domhnall Gleeson.
È stato decisamente vero per lui il detto che “se si chiude una porta si apre un portone”, dal momento che adesso sarà il vero protagonista di questo nuovo ciclo magico, almeno fino a quando non scenderà in campo il giovane Silente!
Animali Fantastici e Dove Trovarli uscirà il 17 novembre 2016, e avrà come protagonista Newt Scamandro, autore de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller, Dan Folger e Alison Sudol.
Il canale ufficiale di Youtube della FoxSearchlight ha diffuso un nuovo trailer originale di Jackie, il film che Pablo Larraìn ha presentato in Concorso all’ultima Mostra del cinema di Venezia e che ha vinto il premio alla sceneggiatura al Lido. Protagonista magnetica della pellicola è Natalie Portman, nei panni della signora Kennedy.
Il nuovo ipnotico trailer di Jackie con Natalie Portman
Jackierecensione del film di Pablo Larraín con Natalie Portman
Nel cast del film oltre a Natalie Portman anche Greta Gerwig, Peter Sarsgaard, Max Casella, Beth Grant e John Hurt. Il film uscirà in Italia a gennaio, distribuito da Lucky Red.
Il film si concentrerà sui quattro giorni successivi all’attentato di Dallas del 1963, quando Jackie Kennedy (interpretata nel film dalla Portman) è costretta ad affronta la disperazione per l’assassinio del marito, il presidente Usa John F. Kennedy, diventando al contempo un’icona agli occhi degli americani e non solo.
Nel cast ci sarà anche Peter Sarsgaard (An Education, Experimenter) che interpreterà il ruolo Robert Kennedy, fratello di John.
È stata diffusa una nuova scena eliminata dal cut cinematografico di Suicide Squad che vedremo nella Extended Versionin home video. Nella clip che potete vedere di seguito, la dottoressa Harleen Quinzel, non ancora mutata in Harley Quinn, insegue l’oggetto della sua ossessione, Joker.
Harleen Quinzel insegue Joker nella clip inedita di Suicide Squad
Il “madlove” di Harley e Joker in Suicide Squad
Abbiamo già visto una breve featurette dall’edizione in home video in cui sia Jared Leto che Margot Robbie parlavano della costruzione dei personaggi e della loro famigerata relazione turbolenta e malata. Potete vedere il video a questo link.
SINOSSI
È bello essere cattivi… Mettete insieme un team dei più pericolosi Super Cattivi che possiate trovare nelle carceri del mondo, dategli il più fornito arsenale a disposizione del governo e mandateli in missione per sconfiggere un’entità insuperabile ed enigmatica. L’ufficiale dell’intelligence degli U.S.A., Amanda Waller ha convocato in gran segreto un gruppo di individui disperati e deprecabili che non ha niente da perdere. Ad ogni modo, dopo aver fallito inevitabilmente la missione ed essersi resi conto di non essere stati scelti per avere successo quanto per la loro colpevolezza riconosciuta, pensate che la Suicide Squad risolverà la questione tentando ma rischiando la morte, oppure deciderà di dividersi e andare ognuno per la sua strada?
Con il personaggio di Spider-Man, i Marvel Studios e la Sony hanno inaugurato una collaborazione molto interessante in merito ai personaggi dei fumetti di cui detengono i diritti. Arriva adesso da The Playlist la conferma che l’Uomo Ragno non è il solo cosa di personaggio per cui la Marvel è riuscita a raggiungere un accordo.
Marvel e Fox hanno un accordo
Stando a quanto dichiara il sito, la 20th Century Fox ha concesso alla Marvel il permesso di utilizzare Ego Il Pianeta Vivente in Guardiani della Galassia Vol. 2 in cambio del fatto che la Marvel ha concesso il personaggio di Testata Mutante Negasonica alla Fox in occasione di Deadpool.
Non sappiamo in che modo questa collaborazione possa svilupparsi ulteriormente ma è interessante valutare che a poco a poco i Marvel Studios stanno tessendo rapporti di non-belligeranza, anzi di grande collaboraizone, con gli studi che detengono i diritti di sfruttamento dei personaggi Marvel Comics.
Come si svilupperà ulteriormente questa collaborazione? Vedremo finalmente X-Men e Avengers fianco a fianco?
Sono ben 27 i titoli che quest’anno concorrono a entrare nella cinquina dei nominati agli Oscar 2017 per il miglior film d’animazione.
I titoli in lizza per il migliore film d’animazione per gli Oscar 2017
Di seguito la lista completa:
The Angry Birds Movie April and the Extraordinary World Bilal Finding Dory Ice Age: Collision Course Kingsglaive: Final Fantasy XV Kubo and the Two Strings Kung Fu Panda 3 The Little Prince Long Way North Miss Hokusai Moana Mokney King: Hero Is Back Mune Mustafa & the Magician My Life as a Zucchini Phantom Boy The Red Turtle Sausage Party The Secret Life of Pets Sing Showtime! Storks Trolls 25 April Your Name Zootopia
Shia LaBeouf ha avuto una carriera alquanto altalenante. ‘Esploso’ con Transformers di Michael Bay, l’attore ha poi proseguito il franchise, fino al terzo capitolo, salvo poi fare marcia indietro e prendere delle strade più insolite.
In questo periodo turbolento ha fatto numerose dichiarazioni contro i collaboratori che ha avuto nel mondo di Hollywood e in particolare contro Steven Spielberg, che in realtà lo aveva preso sotto la sua ala protettrice all’inizio carriera. Ecco cosa aveva dichiarato in passato: “Arrivi e realizzi che non stai incontrando lo Spielberg dei tuoi sogni. Incontri uno Spielberg differente, che si trova in un altro stadio della sua carriera. È più una fottuta azienda che un regista […] I set di Spielberg sono programmati in maniera meticolosa. In 37 secondi hai fatto quello che dovevi fare e detto la tua battuta. Lo fai per cinque anni e poi capisci che non è quello che vuoi fare per vivere. Non mi piacciono i lungometraggi che ho fatto con Steven Spielberg. L’unico che apprezzo è il primo Transformers.”
Shia LaBeouf fa marcia indietro su Steven Spielberg
Oggi però è arrivato il momento dei ripensamenti. Apparentemente più equilibrato degli anni passati, ospite a una trasmissione radiofonica, Shia LaBeouf ha detto: “A volte combino casini. Probabilmente potevo andarci più leggero su Spielberg, e forse avrei potuto smentire immediatamente quelle cose. Ma i miei sentimenti nei suoi confronti sono veri, è stato lui a darmi grandi opportunità.”
Un netto cambio di direzione! Che ci sia nel suoimmediato futuro il desiderio di rientrare nella cerchia della Hollywood tradizionale?
Sono stati diffusi un nuovo spot tv e un nuovo poster IMAX di Rogue One a Star Wars Story, film che vede protagonista Felicity Jones diretta da Gareth Edwards.
Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.
Ecco tante nuove immagini in HD dal trailer di Ghost in The Shell, in cui Scarlett Johanssonè il Maggiore Motoko Kusanagi. Di seguito le foto:
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Il primo trailer del film ha riscosso molto successo, così come i primi due minuti della pellicola pubblicati da IGN in occasione della presentazione del film in Giappone. Potete vedere il video della parte introduttiva del film qui.
Annunciato all’inizio del 2015, il film è diretto da Rupert Sanders e si baserà su una sceneggiatura scritta da Jonathan Herman. Nel cast oltre a Scarlett Johansson, anche Jamie Moss, Michael Pitt, William Wheeler e Pilou Asbæk, Takeshi Kitano.
La prima opera ad entrare in questo franchise è il manga di Masamune Shirow, serializzato per la prima volta in Giappone sullo Young Magazine, nel 1989. I sequel disegnati dallo stesso Shirow sono Ghost in the Shell 1.5: Human-Error Processor, uscito in un volume unico nel 2003, e Ghost in the Shell 2: ManMachine Interface, uscito in un volume unico nel 2001.
Il regista e sceneggiatore James DeMonac ha girato il miglior film d’azione della saga “La Notte del Giudizio” con l’uscita di La notte del giudizio election year. Il terzo capitolo dell’appassionante franchise arriva in Blu-ray™, DVD e Video On Demand il 16 Novembre 2016 con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Mentre il governo si prepara allo Sfogo annuale, l’unica notte dell’anno in cui tutti i crimini sono permessi, i Nuovi Padri Fondatori si trovano ad affrontare la forte opposizione di una speranzosa senatrice, e dei suoi sostenitori, che hanno l’obiettivo di abolire questa violenta tradizione. Con scene inedite, il riflettore puntato su un personaggio e uno sguardo al dietro le quinte del film, LA NOTTE DEL GIUDIZIO ELECTION YEAR offre agli spettatori una visione ravvicinata di questo inquietante e provvidenziale thriller che farà riflettere.
Sono passati due anni da quando Leo Barnes (Frank Grillo) si è trattenuto dal commettere una vendetta riprovevole durante lo Sfogo annuale, ossia le 12 ore di illegalità. Quest’anno, il rituale si ripete proprio alla vigilia di una elezione presidenziale molto sentita, in cui la nazione è profondamente divisa tra i sostenitori e gli oppositori dello Sfogo. Come capo della sicurezza della Senatrice Charlie Roan (Elizabeth Mitchell), la missione di Leo è di proteggerla durante la controversa e contesta corsa presidenziale. Ma nel momento in cui un traditore li costringe a scappare per le strade di Washington, D.C., nell’unica notte in cui nessuno sarà disposto ad aiutarli, devono cercare di sopravvivere altrimenti verranno entrambi sacrificati per i loro peccati nei confronti dello Stato.
Con il regista James DeMonaco, nel film LA NOTTE DEL GIUDIZIO ELECTION YEARhanno collaborato i produttori: Jason Blum della Blumhouse Productions’ (Ouija, The Visit), I partner di Platinum Dunes Michael Bay, Brad Fuller e Andrew Form (Teenage Mutant Ninja Turtles, Ouija), e il partner di lungo corso di DeMonaco Sébastien K. Lemercier (Assault on Precinct 13, Four Lovers). Il film ha come protagonisti Frank Grillo (Captain America: The Winter Soldier, Zero Dark Thirty), Elizabeth Mitchell (Lost, Once Upon a Time) e Mykelti Williamson (Forrest Gump, Justified), i critici accolgono LA NOTTE DEL GIUDIZIO ELECTION YEAR così: “Ancora meglio, un grande fuori campo!” – Ben Lester, The Stashed.
CONTENUTI EXTRA IN BLU-RAY E DVD:
Scene Eliminate
Dentro La Notte del Giudizio: Scopri come il regista James DeMonaco rappresenta l’umanità in questa spaventosa storia, e ascolta il cast e la troupe del film discutere sulla pertinenza del film nella cultura del nostro tempo. Presenti anche le interviste con il regista James DeMonaco, il produttore Jason Blum e i membri del cast Frank Grillo, Mykelti Williamson, e Edwin Hodge
Luci sul personaggio – Leo: Vieni sul set con Frank Grillo mentre prova le acrobazie, rivede le coreografie ed esamina le armi usate dai personaggi.
Anche se molti di loro non li dimostrano, personaggi dei fumetti quali Captain Americao Wonder Womanarrivano quest’anno a spegnere 75 candeline. Un bel risultato per dei personaggi che sembrano godere dell’eterna giovinezza. Ma l’eroe Marvele l’Amazzone DCnon sono gli unici protagonisti delle pagine illustrate a raggiungere quella cifra “all’anagrafe” nel 2016.
Ecco i personaggi dei fumetti che compiono 75 anni nel 2016
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Alcuni di questi personaggi sono molto famosi, resi anche noti dai relativi adattamenti cinematografici o televisivi, altri invece sono più ricercati e certamente meno famosi rispetto a Steve Roger o a Diana Prince. Quale di questi preferite?
Arrivano per i fan di tutto il mondo le incredibili edizioni delle Trilogie de Il Signore Degli Anelli e Lo Hobbit, raccolte per la prima volta in unici ed imperdibili cofanetti, dal 17 Novembre in DVD e Blu-Raydistribuiti da Warner Bros. Entertainment Italia.
Sarà l’opportunità per tutti gli appassionati dell’opera di J.R.R. Tolkien di rivivere nuovamente le epiche avventure di Frodo e Bilbo Baggins e di ampliare la loro collezione con un pezzo di grandissimo valore, ideale da mettere sotto l’albero di Natale.
Il Signore Degli Anelli/Lo Hobbit Trilogie – 30 Dischi Extended Edition: con una veste grafica completamente nuova, un’edizione da 30 dischi che comprendono: Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug, Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello, Il Signore degli Anelli: Le Due Torri e Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re. Oltre alle due trilogie complete, questa versione include tantissimi Bonus per ore ed ore di approfondimenti ed un Booklet di 28 pagine.
Partono oggi a Napoli le riprese de I peggiori, opera prima di Vincenzo Alfieri. Protagonisti lo stesso Alfieri con Lino Guanciale e, accanto a loro, Miriam Candurro, Antonella Attili, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni.
La trama di I peggiori
In I peggiori, due fratelli squattrinati e senza prospettive (Vincenzo Alfieri e Lino Guanciale), nella speranza di garantire alla sorella tredicenne un futuro migliore (Sara Tancredi), si inventano un’insolita attività: armati di maschere e micro-camere demoliranno pubblicamente l’identità dei vari “furbetti del quartierino” che infestano il Bel Paese, trasformandosi così in due improbabili “eroi a pagamento”.
I peggiori è scritto da Vincenzo Alfieri, Alessandro Aronadio, Renato Sannio, Giorgio Caruso e Raffaele Verzillo. La fotografia del film è di Davide Manca, il montaggio è di Consuelo Catucci, la scenografia è di Elio Maiello, i costumi di Grazia Materia.
Le riprese si svolgeranno per 5 settimane a Napoli.
Il film è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film e Warner Bros. Entertainment Italia e sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.
“Siamo felici per l’inizio delle riprese di questo film che ci auguriamo possa rappresentare una delle belle sorprese della prossima stagione cinematografica, con un mix tra professionisti emergenti e più esperti”, ha commentato l’Amministratore delegato di Lucisano Media Group, Federica Lucisano. “Crediamo molto in Vincenzo e siamo convinti – grazie alla nostra ormai lunga esperienza di talent scouting – che potrà affermarsi nel panorama dei più promettenti registi italiani”.
Che rappresenti l’universo cinematografico supereroistico in “difficoltà” è fuor di dubbio, ma che la DC Films abbia moltissimo potenziale è un concetto indiscusso. Per quanto alcuni fan possono definirsi delusi dai film prodotti dalla Warner Bros sui loro eroi preferiti, ecco 15 motivi perché è giusto spendere del tempo a guardare le pellicole DC Films, passate e future.
15 motivi per cui la DC Films vale il nostro tempo
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Il futuro della DC al cinema è in realtà molto promettente e chiaramente molto differente da quello che si profila per i Marvel Studios. I due progetti sono differenti e sebbene il secondo presenta un’organizzazione migliore, con programmazione a lungo termine e strutturazione ben precisa, il primo ha dalla sua degli eroi che sono profondamente ancorati nella tradizione popolare e sono inconsciamente presenti nella vita di tutti, anche di coloro che non conoscono il cinema o i fumetti.
Ha esordito su Netflix il 4 novembre la serie tvThe Crown, prodotto anglo-americana creata e scritta da Peter Morgan. “La corona deve vincere, deve sempre vincere”: non importa quanti sacrifici vengano chiesti alle ambizioni e ai desideri del singolo, non importa quali capacità, inclinazioni o debolezze vadano a definire il carattere di chi sarà suo malgrado chiamato a raccogliere l’eredità del potere; la corona è un’istituzione radicata con secoli di storia che va preservata a qualunque costo e con qualsiasi mezzo, il prestigioso cerchio dorato dove ogni gemma incastonata deve brillare solo ed esclusivamente per servire ad uno scopo più alto.
Mentre la bufera della Brexit ci porta a interrogarci con insistenza sull’indole di un popolo che ha sempre difeso la propria indipendenza e tradizioni con orgoglio e una punta di egoismo non indifferente, Netflix si ritrova fortuitamente a cavalcare l’onda di una britannicità misteriosa e ancora tutta da scoprire con The Crownserie tv in 10 episodi che racconta i primi anni di Regno di sua Maestà la Regina Elisabetta II: il filtro implacabile e mai indulgente verso i protagonisti è quello della penna di Peter Morgan, già sceneggiatore di The Queen di Stephen Frears e dello spettacolo teatrale The Audience, entrambi dedicati alla Sovrana e interpretati da Helen Mirren.
Protagonista di The Crown è Claire Foy
Con la sua gioventù e inesperienza, per non parlare poi della quasi totale mancanza di un’istruzione adeguata ritenuta clamorosamente inutile e non necessaria per una donna persino se futura regnante, la Elisabetta di Claire Foy (alla sua seconda prova come monarca dopo l’Anna Bolena di Wolf Hall)è la perfetta sintesi di cosa i difficili anni del Dopoguerra richiedessero alla monarchia perché potesse sopravvivere quietamente e senza scossoni all’incedere inesorabile dei tempi: una figura priva di eccellenza e dal carattere indecifrabile(o come appuntato dalla sorella Margaret, senza carattere alcuno) capace di assecondare senza troppi sussulti le necessità della famiglia e del Regno vincendo l’insistenza di parenti, amici e persino di sè stessa quando la preferenza individuale diventi una minaccia per il mantenimento dell’ordine costituito; non insensibile, non priva di sentimenti, ma cosciente del bisogno istituzionale di annullarsi e scomparire, senza mai puntare i piedi ne alzare la voce, stando zitta quando l’occasione lo richieda.
Un giuramento che non concede mezzi termini, applicato rigidamente a Elizabeth Mountbatten Windsor quanto agli altri membri di una Famiglia Reale a suo modo disfunzionale e fradicia di rancori e rimpianti: si inizia con la vecchia guardia e col povero Giorgio VI, interpretato da un commovente Jared Harris, simbolo di come l’incombenza del ruolo possa distruggere la salute e l’anima di chi non abbia la tempra necessaria a controllare la propria umana fragilità, per poi proseguire col fratello David Edward, il sovrano mancato disprezzato da tutti, colpevole di aver voluto abdicare perchè incapace di rinunciare all’amore per Wallis Simpson e quindi anch’egli indegno di sostenere a lungo l’onore e il fardello della Corona.
Il prezzo imposto alla nuova generazione è altrettanto alto: per quanto apparentemente guidato da un sentimento sincero il Principe Consorte Filippo (un antipatico ma perfetto Matt Smith) finisce per sentirsi castrato e umiliato dall’ingombrante incarico della moglie, mentre l’essere sorella della Regina non salverà la Principessa Margaret, fresca, passionale e incredibilmente somigliante nei tratti di Vanessa Kirby, dal dover rinunciare all’amore della sua vita per proteggere i Windsor dalla minaccia di uno scandalo troppo grande per poter essere contenuto; esterno ai Reali ma non meno importante resta il Winston Churchill di John Lithgow (americano e impeccabile, con buona pace dei cari inglesi), ormai alla fine della carriera ma non ancora pronto ad arrendersi al futuro e a fissare nello specchio il volto di un uomo vecchio e stanco, gigante della politica e salvatore della Patria ma anche marito e padre putativo a modo suo tenero e affettuoso, nei confronti della regina stessa e di tutti i giovani che si avvicinano alla sua figura con culto e reverenza.
Grazie a una confezione prestigiosa per la quale non si è chiaramente badato a spese (fra i produttori spicca anche il nome illustre di Stephen Daldry), a prove attoriali inattaccabili e una sceneggiatura di ferro, per quanto priva probabilmente con intenzione della giusta verve richiesta alla chiusura di un finale di stagione, The Crown è una gemma preziosa che brilla ben oltre i limiti imposti dalla Corona di sua Maestà: il ritratto di un popolo che non dimentica mai la propria Storia, testardo e risoluto nel volere ascoltare null’altro che la propria voce e difendere il proprio Mito, l’alito di vento gelido che soffia insistente sotto la pioggia e abitua gli animi a indurirsi e a non abbandonarsi mai, per quanto il sole provi timidamente ad affacciarsi.
Ecco il trailer ufficiale de La Bella e la Bestia con Emma Watson e Dan Stevens pubblicato dal canale Youtube Disney Movie Trailers. A dirigere il film Bill Condon. Con Watson e Stevens, nel cast anche Luke Evans, Josh Gad, Ewan McGregoreIan McKellen.
Il trailer ufficiale de La Bella e la Bestia
Ecco la versione italiana
Il video sembra annunciare una versione molto simile a quella della Disney, con qualche modifica nella parte iniziale, con la storia che pare ricalcare la fiaba originale con il “furto della rosa” nel giardino del castello da parte di Maurice (Kevin Kline) e un look generale del film molto più ricco e arzigogolato rispetto alla versione animata.
Che ve ne pare?
La Bella e la Bestia, targato Disney, sarà diretto da Bill Condon, con Emma Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia, Luke Evans/Gaston, Josh Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou), Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba, Ian McKellen/Tockins e Gugu Mbatha-Raw/Spolverina.
Alle musiche tornerà Alan Menken già geniale compositore delle musiche del classico del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne raggiunto dal film Up della Pixar.
Mentre la produzione cerca un sostituto alla regia dopo l’abbandono di Rick Famuyiwa, il cast continua la preparazione per The Flash. Di seguito vi mostriamo la foto che Kiersey Clemons ha pubblicato sul suo profilo twitter, @KierseyClemons, in cui mostra orggoliosa la parrucca che indosserà nel film in cui sarà Iris West, il love interest di Barry Allen/The Flash (Ezra Miller).
Anche se sappiamo molto poco del progetto, il protagonista Ezra Miller, già apparso due volte nei panni dell’eroe (per un cameo in Batman v Superman e per uno in Suicide Squad), si è dichiarato fiducioso nelle intenzioni della Warner Bros di preparare il progetto al meglio, nonostante l’abbandono del regista che deve essere ancora rimpiazzato.
Il film stand alone su The Flash con protagonista Ezra Miller è previsto per il 3 marzo 2018. Nel cast anche Kiersey Clemons nei panni di Iris West.
Flash (The Flash) è un personaggio dei fumetti creato da Gardner Fox e Harry Lampert nel 1940, pubblicato dalla DC Comics. È un supereroe con il potere di muoversi a velocità straordinaria, sfidando le leggi della fisica. La sua prima apparizione è in Flash Comics numero 1 (1940).
Che Laika sia un rifugio di persone sorprendenti dal talento mirabolante è ormai assodato, ma una di queste in particolare riesce a destare meraviglia ogni volta che ci soffermiamo sul suo lavoro. È Deborah Cook, una costumista, ma non per attori in carne e ossa, bensì per burattini alti tra i venti e i trenta centimetri. È lei ad aver progettato e creato tutti gli abiti e gli accessori di Kubo e la spada Magica. È naturalmente la costumista di fiducia di casa Laika, nonché una bravissima modellatrice e costruttrice di burattini. Ha vestito i personaggi di tutti il film prodotti da Travis Knight e ha esteso la sua particolare esperienza anche ad altri lungometraggi a passo uno, come Fantastic Mr Fox di Wes Anderson e La Sposa Cadavere di Tim Burton.
Fare la costumista per burattini da stop-motion potrebbe sembrare una cosa semplice, soprattutto se come Deborah Cook si ha una grande esperienza in questo peculiare mestiere cinematografico, ma è un impresa tutt’altro che semplice. Per un problema di coerenza di scala è necessario che tutti i materiali e le texture siano credibili e proporzionati, altrimenti si potrebbe avvertire a un primo sguardo una fastidiosa sensazione di finzione, assolutamente deleteria per la credibilità della messinscena e della conseguente narrazione. Lo stesso vale naturalmente per la rigidità e la consistenza del materiale, che deve sempre cadere in maniera morbida e naturale. Vanno utilizzati quindi solo quei tessuti molto leggeri e a trama fina che possano vestire i personaggi con estrema naturalezza e morbidezza. Questo vale anche per i bottoni, le cuciture, la fantasia di un tessuto e tutto ciò che andrà a comporre dei veri e propri corredi in miniatura credibili di fronte alla macchina da presa.
Deborah Cook, la stilista in miniatura
Il problema della scala ridotta si presenta anche per gli indumenti lavorati a maglia, che non possono essere realizzati semplicemente con lana lavorata con i ferri ma in misura più piccola. E’ necessario che la grandezza del filo di lana e dell’intreccio sia assai minuto e che risulti credibile inquadrata dall’obbiettivo, anche in caso di ripresa ravvicinata e in dettaglio. Nel film Coraline di Henry Selick per esempio Deborah Cook progettò per la protagonista ben nove corredi diversi, composti da numerosissimi capi d’abbigliamento, di cui molti di maglia. Lei riuscì a trovare una persona con la capacità di lavorare a maglia in maniera microscopica, utilizzando ferri della grandezza di uno stuzzicadenti e un filo di lana della consistenza di un filo da cucire. In questo modo riuscì a realizzare per il film maglioni e sciarpe, e sorprendentemente anche indumenti più piccoli, come guanti e calzini. Se volete saperne di più sul lavoro fatto su Coraline da Deborah Cook potete leggere questa sua intervista. Lei non si limita a disegnare i costumi per i personaggi dei film targati Laika, ma supervisiona personalmente con precisione tutta la produzione, la manifattura della maglieria, la tessitura dei tessuti in scala, il taglio laser e l’ incisione, ed essendo una formidabile esperta di animazione stop-motion si occupa anche dell’armatura dei vestiti e quindi dell’inclusione di fili metallici e snodi per rendere i costumi rigidi ma mobili, in modo che questi possano essere animati fotogramma per fotogramma.
Deborah Cook e il lavoro per Kubo e la Spada Magica
Per Kubo e la Spada Magica il lavoro fatto da Deborah è sorprendente, sia per la fedeltà della ricostruzione storica dei costumi tradizionali giapponesi dell’epoca dei samurai, seppure rivisitata in maniera fiabesca, che per la spaventosa ricchezza di dettagli. La scelta dei tessuti, i colori, il grado di giusta usura che li rende vissuti e credibili è veramente oltre ogni immaginazione, così perfetto da far dimenticare che si sta guardando un’animazione, si ha continuamente l’impressione di vedere qualcosa di reale, catturato dalla realtà.
Oltretutto per i personaggi principali è stato necessario creare ben trenta copie dei costumi più importanti, utilizzando tecnologie estremamente avanzate per poterle renderle identiche durante l’animazione.
Deborah Cook afferma con orgoglio “Ogni progetto è un nuova sfida e io la voglio incontrare. È questo che mi ha tenuto qui!” riferendosi alla Laika. Dice che essere approdata nel paese dei balocchi di Travis Knight è stato un “incidente felice” e che è arrivata a fare questo mestiere strambo quanto meraviglioso facendo la scultrice e mostrando in giro le sue opere imbottite con armature di legno e metallo, che aveva realizzato a Londra, quando era studente. Le fu chiesto di fare qualcosa di simile, ma in scala ridotta per i film di Tim Burton e Wes Anderson, poi Knight l’adocchiò, se la portò via nel suo regno a Portland e le chiese di liberare la sua creatività su Coraline. Scherzando dice sempre che da allora non ha avuto più tempo per dedicarsi alle sue sculture di grandi dimensioni, che sono sempre lì ad aspettarla.
Nella factory di Hillsboro in Oregon lavora a stretto contatto con la sua complice di sempre Georgina Hayns, il supervisore alla creazione di tutti i puppet Laika.
Georgina Hayns
In questo bellissimo filmato potete ascoltare direttamente Deborah Cook, che con entusiasmo racconta il suo lavoro.