Dopo tutto il successo al botteghino e l’entusiasmo che ha circondato Star Wars il Risveglio della Forza prima, dopo e durante l’uscita, arriva la doccia fredda, anzi gelata, da parte di George Lucas che con espressioni molto chiare e a tratti colorite dichiara tutto il suo disappunto per il film di JJ Abrams e tutto il rammarico per aver “lasciato andare i suoi figli” ovvero aver venduto la LucasFilm e il franchise di Star Warsalla Disney.
Ecco le sue parole:
“Ho preso la decisione di vendere la compagnia perché guardo al futuro, ho una moglie, dei figli, voglio costruire un museo e voglio fare film sperimentali. La mia vita stava andando in una direzione diversa. Gli ultimi film che ho fatto sono costati molti soldi alla compagnia. E pensavo non fosse giusto per la gente che lavorava lì.”
“Alla Disney hanno dato un’occhiata alla mia storia per la nuova trilogia e hanno detto: ‘Vogliamo fare qualcosa per i fan.’ La gente non capisce che Star Wars è fondamentalmente una soap opera e parla di problemi di famiglia. Non parla di astronavi. Quindi hanno deciso di non usare le mie storie e di farlo a modo loro. Così ho deciso di andarmene per la mia strada e di lasciarli fare.”
“Volevano fare un film retrò. Non mi piace. Ho lavorato duramente per rendere diverso ogni film che ho fatto. Erano completamente diversi. Pianeti diversi. Astronavi diverse da realizzare.”
“Quando rompi con qualcuno, la prima regola è niente telefonate. La seconda regola, non andare a casa sua per vedere cosa sta facendo. La terza, non andare alla sua caffetteria a dire che gli darai fuoco. Devi dire basta, è il passato, devo andare avanti.”
“Dentro di te senti di non poterlo fare. Quei film sono tuoi figli. Li ho amati, li ho creati e poi li ho venduti agli schiavisti bianchi.”
Nonostante abbia dato vita a Star Wars, una delle saghe più grandi e amate della storia, George Lucas ha un rapporto complicato con i fan del franchise. Che si tratti dei prequel considerati deludenti dai devoti della trilogia originale o del fatto che abbia apportato cambiamenti radicali a quei film classici con varie riedizioni, Lucas si è scontrato a lungo con gli ammiratori del suo lavoro.
La nuova tecnologia lo ha visto apportare spesso modifiche radicali a Una nuova speranza, L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi. I cambiamenti retroattivi apportati grazie alle nuove tecnologie sono stati tantissimi e spaziano dagli Ewok lampeggianti a una battaglia sulla Morte Nera ampiamente revisionata, e persino Darth Vader che urlava “Noooo!” mentre getta l’imperatore Palpatine verso la sua morte -temporanea – fino a Hayden Christensen inserito nella scena finale dell’episodio VI.
Forse il problema più grande, però, era il fatto che le versioni originali di Star Wars sono ormai quasi impossibili da trovare.
In occasione della sua presenza al Festival di Cannes, dove gli è stata assegnata la Palma d’Oro alla carriera, George Lucas ha difeso la sua decisione di tornare indietro e “ripulire” i film originali. “Sono fermamente convinto che il regista, o lo scrittore, o il cineasta dovrebbero avere il diritto di avere il loro film come lo vogliono”, ha detto, chiarendo che non approverebbe mai una rimasterizzazione in 4K di le Guerre Stellari del 1977.
“Abbiamo pubblicato l’originale su laserdisc e tutti si sono arrabbiati davvero, hanno detto: ‘Sembra terribile.’ E io ho detto: ‘Sì, lo so'”, ha aggiunto Lucas. “Questo è quello che sembrava.” Il regista ha parlato brevemente dei nuovi sequel di Star Wars e ha lasciato intendere che la Disney ha commesso alcuni gravi errori.
“Ero quello che sapeva davvero cosa fosse Star Wars… che conosceva davvero questo mondo, perché c’è molto da dire,” ha spiegato. “La Forza, per esempio, nessuno la capiva. Quando hanno avviate altre storie dopo che ho venduto l’azienda, molte delle idee che erano nell’originale sono andate perdute. Ma è così che stanno le cose.” “Sono un ragazzo testardo e non volevo che la gente mi dicesse come realizzare i miei film”, ha concluso Lucas quando gli è stato chiesto quale fosse il segreto del suo successo.
Il fondatore della Lucasfilm ha sempre scelto con attenzione le sue parole quando si tratta dell’approccio della Disney a Star Wars, anche se molte persone hanno problemi simili con le storie che abbiamo visto nei cinema e su Disney+. La Casa di Topolino, tuttavia, ha reso il franchise più grande di quanto non fosse stato da molto tempo.
Dopotutto, quando Lucas vendette lo studio, non c’erano piani precisi per un’altra trilogia, non era ancora riuscito a far decollare la serie live-action Underworld e apparentemente aveva poco interesse a tornare in una Galassia Molto, Molto Lontana. Se il passaggio da Lucas e Disney della Lucasfilm abbia fatto bene al franchise di Star Wars, sembra ancora troppo presto per dirlo.
Josh Brolin, Matt Damon e Julianne Moore sono in trattative per entrare a far parte del cast di Suburbicon, prossimo progetto da regista di George Clooney. A riferire la notizia è Deadline.
Il film è descritto come un dramma noir ambientato negli anni ’50 e ognuno degli attori presi in considerazione ha lavorato almeno una volta con i Fratelli Coen.
Clooney intanto, prima di tornare dietro la macchina da presa, sarà protagonista dell’apertura del Festival di Berlino con Hail Caesr, proprio di Joel e Ethan Coen.
George Clooney conobbe i Fratelli Coen all’inizio della sua carriera cinematografica, quando i due registi lo contattarono per il loro film del 2000, Fratello, dove sei?. Da allora Clooney è diventato una delle più grandi star mondiali e ha continuato a collaborare con Joel e Ethan Coen in altri progetti: Prima ti sposo poi ti rovino(2003), Burn After Reading(2008) e l’imminente Ave, Cesare!, in cui interpreta una star degli Anni Cinquanta che viene rapita.
Clooney è stato intervistato da Variety a proposito della sua collaborazione con i Coen e del loro prossimo film insieme.
Tu e i Fratelli Coen avete lavorato molto insieme.
Ammettiamolo. Se hai lavorato nel mondo del cinema negli ultimi trentacinque anni, sai bene che i Coen occupano un posto speciale in questo settore, grazie alla loro abilità di fondere il dramma con la commedia, alla loro immaginazione e alle sceneggiature che scrivono. Quando abbiamo girato Fratello, dove sei? non avevamo la possibilità di improvvisare, perché sarebbe come cercare di improvvisare Shakespeare. Nelle loro parole c’è uno schema preciso, così come nel ritmo. La loro scrittura è grandiosa. Sono due registi incredibilmente geniali e, soprattutto, è divertente lavorare con loro. Quando mi chiedono di lavorare insieme, io dico semplicemente: “Ditemi dove e ci sarò”.
Come ti hanno proposto Fratello, dove sei?
Per me fu un momento straordinario. I Coen erano già una leggenda. Io stavo girando Three Kings e sul set era davvero dura. Fu allora che si presentarono questi due signori molti gentili, il cui percorso professionale è caratterizzato da film stupendi. Mi chiesero se fossi interessato a una loro sceneggiatura. E io risposi di sì. E domandarono: “Non vuoi leggerla prima di accettare?”. Risposi: “Accetto. Qualunque cosa sia”. Andò davvero così. Chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe stato il fantastico ruolo di Everett?
Come sono i Coen sul set?
Divertenti, eccentrici. Ridono a crepapelle dietro lo schermo ed è piacevole lavorare con loro. Fanno un lavoro di editing prima delle riprese, ecco perché i loro film hanno una prospettiva ben definita. Quando lavoro con i Coen, ripeto una scena tre o al massimo quattro volte. Con loro non ci sono prove.
Vanno sempre d’accordo?
Non sono mai in disaccordo. Si capiscono al volo con uno sguardo. La cosa divertente è dire: “Oh Joel, la tua idea è migliore di quella di Ethan”. Lavorano come una cosa sola. Sono davvero una squadra.
L’idea di Ave, Cesare! è nata quindici anni fa.
Me ne parlarono. Dissero che avrei interpretato una sciocca star del cinema che viene rapita, una star del Western alla Gary Cooper. Me lo dissero nel 1999 o nel 2000. Da allora, ogni volta che qualcuno mi chiedeva quale sarebbe stato il mio prossimo progetto, io dicevo: “Farò Ave, Cesare!”. E loro puntualizzavano: “Non lo abbiamo ancora scritto”. Io rispondevo: “Ma lo farete”. Un paio di anni fa mi telefonarono e dissero che il copione era pronto.
Dirigerai Suburbicon con Matt Damon, basato su una sceneggiatura scritta dai Coen all’epoca di Blood Simple.
La storia è interessante. Si svolge nei sobborghi nel 1947 ed è una sorta di thriller e di commedia. Una commedia nera dal punto di vista di un giovane uomo sulle cose che vanno male a casa sua.
Perché hai deciso di realizzarlo?
Mi mandarono il copione mentre giravo Fratello, dove sei? e mi chiesero se fossi interessato. Mentre gli altri film uscivano senza problemi, questo non si concretizzò. Fu commissionato, così aspettai. Nell’ultimo anno ho cercato a lungo un progetto interessante da dirigere. Ho contattato Bryan Lourd, il mio agente, e gli ho chiesto quanti progetti avevo considerato. E mi ha risposto: “Circa 85, lo scorso anno”. Molti di questi film sono in lavorazione. Così ho pensato che non fosse la mia specialità o che non soddisfacevano i miei gusti. Poi mi sono ricordato di Suburbicon. Avevo già il copione, ho contattato i Coen e ho chiesto se avevano intenzione di realizzarlo. Risposero di no, così dissi: “Allora mi piacerebbe provarci”.
Divenuto negli anni una delle celebrità più influenti di Hollywood, George Clooney è oggi ampiamente riconosciuto e apprezzato come interprete, regista e produttore, distintosi con eccellenza in ognuno dei campi da lui affrontati. Grazie ai tanti film di successo a cui ha partecipato, ha potuto consolidare il suo status, affermandosi per il suo carisma e la sua grande versatilità. Sono infatti molti i generi in cui l’attore si è cimentato, ottenendo sempre il favore di critica e pubblico.
2. Ha preso parte a note serie televisive. La carriera dell’attore si forma inizialmente in televisione, recitando per serie come P/S – Pronto Soccorso (1984-1985), L’albero delle mele (1985-1987), Pappa e ciccia (1988-1991), Bodies of Evidence (1992-1993) e Sisters (1993-1994). Diventa poi celebre grazie al ruolo del pediatra Doug Ross in E.R. – Medici in prima linea, dove recita accanto aJulianna Marguliesdal 1994 al 1999. Successivamente, divenuto celebre, si dedicherà prevalentemente al cinema, tornando in televisione soltanto nel 2019 con la serie Catch-22, da lui interpretata e diretta.
3. È anche regista, sceneggiatore e produttore. Nel corso degli anni Clooney si è distinto anche come un attore e sceneggiatore di talento. Suoi sono infatti apprezzati film come Confessioni di una mente pericolosa (2002), Good Night, and Good Luck (2005), In amore niente regole (2007), Le idi di marzo (2011), con Ryan Gosling, Monuments Men (2014), Suburbicon(2017), con Matt Damon, The Midnight Sky (2020), Il bar delle grandi speranze (2021) e The Boys in the Boat (2023). È stato inoltre produttore, oltre che di molti dei film che lo vedono protagonista, anche di titoli come Lontano dal paradiso (2002), A Scanner Darkly (2006), The Informant (2009), Argo(2012), di Ben Affleck, e I segreti di Osage County (2013).
George Clooney è stato Batman
4. Si vergogna del film. Che il film Batman & Robin sia stato un grande insuccesso di critica e pubblico è cosa ormai nota, ma l’attore continua ancora oggi a chiedere scusa per la sua esistenza. Clooney ha infatti più volte affermato di vergognarsi profondamente per il film, considerandolo un grande spreco di soldi. In particolare, l’attore è stato critico nei confronti della sceneggiatura, come anche di molte delle scenografie realizzate e della sua stessa interpretazione. Al termine delle riprese, affermò che con questo nuovo capitolo avevano ucciso la serie, ed è inoltre noto che risarcì molte delle persone che lo videro.
George Clooney e Brad Pitt, i loro film insieme
5. Hanno recitato insieme in diverse occasioni. Una delle coppie cinematografiche più amate è quella composta da Clooney e Brad Pitt. I due hanno recitato insieme per la prima volta in Ocean’s Eleven – dove fu Clooney a chiedere a Pitt di unirsi al cast – e nei successivi due sequel. Hanno poi condiviso una scena del film Burn After Reading, mentre sono ora di nuovo protagonisti insieme a tutti gli effetti di Wolfs – Lupi solitari, la commedia thriller presentata alla Mostra del Cinema di Venezia.
George Clooney e l’Italia
6. È molto legato all’Italia. L’amore per l’Italia di Clooney è da sempre noto. L’attore, infatti, possedeva una villa sul lago di Como, si è poi sposato a Venezia e da anni sceglie da anni il Bel Paese come meta per le sue vacanze estive. Nel 2020 – ad esempio – la sua meta è stata la Puglia, regione da lui ancora mai visitata e presso la quale ha così soggiornato per esplorarne le bellezze. Anno dopo anno, dunque, Clooney continua a ribadire la propria passione per la penisola e le sue terre.
7. Era considerato lo scapolo d’oro di Hollywood. Clooney è noto per aver avuto diverse relazioni con donne dello spettacolo, tra cui Lisa Snowdon, dal 2000 al 2005, Elisabetta Canalis, dal 2009 al 2011, e Stacy Keibler, dal 2011 al 2013. Tuttavia, dopo essere stato sposato una prima volta dal 1989 al 1993 con l’attrice Talia Balsam, dichiarò non si sarebbe mai più sposato, irritato dalla pratica di divorzio. Per anni è stato così definito “lo scapolo d’oro” di Hollywood.6
8. Ha sposato un avvocatessa. L’attore ha tuttavia infranto la sua promessa nel momento in cui ha annunciato il matrimonio con l’avvocatessa Amal Alamuddin, con la quale si frequentava dal 2013. La coppia si unisce in matrimonio a Venezia il 29 settembre del 2014, con una cerimonia celebrata nella sede comunale di Ca’ Farsetti. Nel giugno del 2017, poi, l’attore è divenuto padre dei suoi primi due figli, i gemelli Ella e Alexander. Con la moglie è stato poi impegnato in numerose cause umanitarie, di cui entrambi sono da sempre attivi sostenitori.
George Clooney: il suo patrimonio
9. È una delle personalità più ricche di Hollywood. La carriera di Clooney è costellata di grandi successi cinematografici, che hanno portato l’attore a diventare una delle principali star dell’industria. Grazie alla sua prolifica attività di interprete e regista, come anche quella di produttore, Clooney ha potuto negli anni dar vita ad un patrimonio stimato di circa 500 milioni di dollari, cosa che fa di lui una delle personalità più ricche di tutta Hollywood.
George Clooney: età e altezza
10. George Clooney è nato a Lexington, nel Kentucky, Stati Uniti, il 6 maggio del 1961. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.
“Pensavo di aver distrutto il franchise”. Con queste parole George Clooney parla di Batman e Robin, il film che l’ha visto nei panni (e nei capezzoli?!) del Crociato con il mantello. L’attore, da Graham Norton per promuovere Tomorrowland, ha anche detto che in ogni occasione utile si scusa per aver danneggiato il Cavaliere Oscuro e per aver partecipato a quel film. “Pensavo fosse una buona mossa per la mia carriera – ha aggiunto – ma non lo è stata”.
In una lunga intervista con l’Hollywood Reporter, George Clooney è tornato a parlare di uno dei film più discussi della sua carriera d’attore, bersaglio di critiche e beffe da parte del pubblico dell’epoca.
Uscito nelle sale nel 1997 e diretto da Joel Schumacher, Batman & Robin venne introdotto come sequel di Batman Forever (segnando, di fatto, la fine del franchise e del personaggio al cinema prima che Christopher Nolan lo riavviasse con Batman Begins nel 2005) e presentò ai fan la nuova versione dell’Uomo Pipistrello interpretato da Clooney, allora celebre per il ruolo del dottor Doug Ross nella serie E.R.
George Clooney torna a parlare di Batman & Robin
Ma contrariamente a quanto si pensi, per l’attore il film ha rappresentato un vero punto di svolta nella sua vita professionale, come raccontato nell’intervista:
“Batman e Robin ha avuto una grande influenza sulla mia carriera. Non è uno scherzo. Fino a quel momento ero interessato solo a trovare un lavoro, ma dopo il fallimento di quel film, ho capito che avevo bisogno di prendere il controllo sulle mie scelte e sui ruoli che interpretavo.“
Dopo l’esperienza con Batman Clooney ha girato Out of Sigh con uno dei suoi registi prediletti Steven Soderbergh, Fratello dove sei? di Joel Coen, e da lì non si è più fermato, alternando cinema commerciale a prodotti di nicchia più autoriali.
George Clooney sta mettendo in piedi il suo prossimo lavoro da regista, Suburbicon, e come è noto, per lui non ci sono NO. Dopo aver messo insieme già un gruppo di attori di tutto rispetto, Matt Damon, Julianne Moore, Josh Brolin e Oscar Isaac, il regista attore e produttore ha voluto dalla sua anche Woody Harrelson.
Il film che nasce da una sceneggiatura originale di Joel e Ethan Coen e sarà prodotto da Joel Silver. Quasi tutto il cast principale del film ha dei legami con i fratelli Coen, a partire da Clooney, spesso protagonista delle loro commedie, fino a Oscar Isaac, volto di A Proposito di Davis. Lo stesso Harrelson ha partecipato brvemente a Non è un paese per vecchi. Davvero pochi dettagli sulla trama. Quello che si sa è che si tratterebbe di un noir drama ambientato negli anni ’50, sulla scia di Blood Simple.
L’iconico attore George Clooney ha scherzato sulla possibilità di tornare a vestire i panni di Batman dopo il cameo in The Flash, a seguito alla sua difficile interpretazione del Crociato Coperto della DC in Batman & Robin del 1997.
Alla prima di The Boys in the Boat – il biopic sportivo diretto da George Clooney – l’attore e regista è stato interrogato da Entertainment Tonight sulla possibilità di apparire come Bruce Wayne in The Flash, e ha scherzato sull’accoglienza negativa ricevuta dalla critica per la sua interpretazione dell’eroe in Batman & Robin.
“Beh, ho pensato… c’è stato un tale clamore per il mio ritorno come Batman… c’è stato un clamore“, ha scherzato Clooney. “In realtà ho detto: “Dove sono i miei capezzoli di gomma?”. E loro: “Possiamo farlo senza capezzoli di gomma?”. E io: “Beh, non è proprio il mio Batman, no?“”.
A George Clooney è stato poi chiesto se sarebbe stato convinto a tornare nel ruolo di Bruce Wayne/Batman, cosa che lui ha comicamente negato. “Non credo che ci siano abbastanza droghe al mondo perché io possa tornare di nuovo“, ha dichiarato.
Batman & Robin è uscito per la prima volta nelle sale il 20 giugno 1997. È stato diretto da Joel Schumacher e interpretato da Arnold Schwarzenegger, George Clooney, Chris O’Donnell, Uma Thurman, Alicia Silverstone, Michael Gough, Pat Hingle e Elle Macpherson. Il film è stato accolto da recensioni di fuoco da parte della critica e dei fan ed è considerato uno dei peggiori film di supereroi di tutti i tempi.
Anche George Clooney prende parte alla discussione che sta infuriando a Hollywood in merito alle nomination “bianche” degli Oscar 2016.
È il secondo anno consecutivo che trai 20 nomi degli attori candidati non c’è un solo rappresentante di un’etnia diversa da quella bianca. Dopo la presidente dell’Academy, Spike Lee eJada Pinkett Smith, prende adesso la parola anche Clooney.
“Se torniamo indietro di 10 anni, penso che l’Academy stesse facendo allora un lavoro molto migliore – ha esordito Clooney in un comunicato ufficiale su Variety – Pensate solo a quanto nominati erano Afro-Americani”. Ma giustamente l’attore, produttore e regista più volte premiato dall’Academy ha anche ragionato in termini di possibilità di scelta, ovvero: quante possibilità effettive ci sono di trovare film con grandi interpretazioni in cui i protagonisti rappresentano una ‘minoranza’?
Il discorso di Clooney si sposta poi su altri argomenti, correlati, come la mancanza anche di donne protagoniste, portando a esempio i discorsi di Patricia Arquette e di Jennifer Lawrence che hanno fatto molto rumore negli ultimi mesi, aggiungendo anche che è difficilissimo per un’attrice trovare ruoli da protagonista dopo aver compiuto 40 anni.
“Intorno al 2004 c’erano molti nominati di colore, pensate a Morgan Freemane Don Cheadle, e adesso sembre che ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata – ha continuato George Clooney – Ci sonos tati quest’anno dei nominabili lasciati fuori. Quest’anno c’erano almeno quattro film: Creed poteva essere nominato, Concussion offriva la nomination a Will Smith, Idris Elba poteva avere la sua per Beasts of No Nation, Straight Outta Compton poteva essere nominato. E ovviamente ricordo l’anno scorso Selma di Ava DuVernay. Penso sia stato semplicemente ridicolo non nominarla. Ma onestamente ci dovrebbero essere più opportunità di queste. Ci dovrebbero essere 20, 30, 40 film di qualità che coinvolgono minoranze e che possono concorrere agli Oscar. Per inciso, parliamo di Afro-Americani. Per gli ispanici è anche peggio. Dobbiamo fare meglio, facevamo meglio di questo”.
Alla premiere mondiale del 4 febbraio di Monuments Men, rganizzata dalla Columbia e dalla Fox, c’era veramente il fior fiore della società newyorkese, tanto che allo Ziegfeld Theater è stato avvistato addirittura Rudy Giuliani, ex sindaco della City.
Presente all’evento ovviamente il protagonista, George Clooney, che dopo la fortunata esperienza di Argo, torna alla regia e dietro la macchina da presa, oltre che alla sceneggiatura.
Durante la serata però Clooney, da uomo schietto e sempre realista qual è ha parlato dell'”elefande in mezzo alla stanza”, ovvero della dolorosa vicenda della dipartita di Philip Seymour Hoffman, attore che ha collaborato in carriera con la maggior parte del nutrito cast del film.
“E’ una cosa senza senso e molto triste, Phil ci mancherà tantissimo – ha detto Clooney – è dura essere qui con questa cosa che grava su di noi.“
George aveva di recente diretto Hoffman in Le Idi di Marzo (foto).
Basato sul romanzo The Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves and the Greatest Treasure Hunt in Historydi Robert M. Edsel, il film racconta le vicende di un gruppo composto da direttori di museo ed esperti d’arte che viene incaricato dal governo statunitense di localizzare e recuperare una serie di opere d’arte rubate da Hitler nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
La sceneggiatura del film è stata scritta da George Clooney e Grant Heslov.
The Monuments Men arriverà in Italia il 13 febbraio 2014.
L’Hollywood Reporter da una notizia interessante: al posto di Robert Downey Jr, il protagonista di Gravity, atteso film fantascientifico di Alfonso Cuaron prodotto da David Heyman, sarà George Clooney.
George Clooney, attore premio Oscar ed ex detentore del mantello di Batman, ha ammesso di aver sbagliato a consigliare al collega Ben Affleck di non assumere il ruolo del supereroe. Clooney ha interpretato il Cavaliere Oscuro nel famigerato Batman & Robin, film del 1997 che viene spesso citato come uno dei peggiori film di supereroi mai realizzati. Affleck ha assunto il ruolo del Crociato di Gotham a partire da Batman V Superman: Dawn of Justice del 2016, per tornare poi ad interpretare il personaggio in Justice League del 2017.
Il storia cinematografica dell’eroe principale dei fumetti DC è stata decisamente altalenante. Il debutto sul grande schermo del personaggio è avvenuto nel 1989, con il celebre Batman di Tim Burton in cui Michael Keaton ha interpretato il ruolo principale, ripreso anche nel sequel Batman – Il ritorno. Quando Keaton e Burton hanno lasciato il franchise, il regista Joel Schumacher e Val Kilmer sono stati ingaggiati per realizzare Batman Forever che, nonostante il successo finanziario, è stato pesantemente stroncato dalla critica.
Ad oggi, Batman & Robin – diretto sempre dal compianto Schumacher – è diventato il live action sull’uomo pipistrello meno apprezzato di sempre, nonché il film della carriera di George Clooney di cui lo stesso attore non è orgoglioso. Nonostante l’enorme successo della successiva trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan con Christian Bale, quando Affleck è stato scelto per subentrare al collega, Clooney aveva consigliato alla star di non farlo. Ora, la star del recente The Midnight Sky sembra essersi pentito di quel consiglio…
In un’intervista durante lo show di Howard Stern, George Clooney ha ricordato la sua esperienza come Batman in Batman & Robin, dichiarando: “Credo che le persone mi cerchino per un consiglio in base alla mia esperienza. Voglio dire: ho preso parte ad un grandissimo flop ma ho avuto anche tanti successi. Non significa necessariamente che la gente ti ascolti. Ben, ad esempio, non mi ha ascoltato e alla fine ha accettato la parte. È evidente che mi sbagliavo, perché ha fatto un ottimo lavoro. Tutto quello che io posso fare è impartire consigli basandomi sulla mia esperienza.”
La carriera di George Clooney dopo Batman & Robin
Sicuramente, George Clooney deve aver imparato molto dalla sua esperienza nei panni di Batman. Archiviata l’esperienza con i film di supereroi, l’attore ha sempre alternato cinema commerciale a prodotti di nicchia più autoriali, arrivando addirittura a vincere due premi Oscar: nel 2006 come migliore attore non protagonista per il film Syriana e nel 2013 come miglior film per Argo, in cui figura tra i produttori insieme a Ben Affleck e Grant Heslov.
Trai tanti cameo di The Flash, uno dei più discussi è stato senza dubbio quello di George Clooney nei panni di Bruce Wayne. Alla fine del film, Bruce di Clooney arriva in tribunale per parlare con Barry Allen di Ezra Miller, sostituendo la versione del personaggio di Ben Affleck sulla timeline. Ma Clooney tornerà nell’universo DC o questo cameo è stato un episodio irripetibile?
Durante un intervista, George Clooney ha confermato che il suo ritorno nei panni del crociato mascherato è stato un evento unico. Clooney ha scherzato dicendo che “non c’erano molte richieste” perché tornasse a interpretare Batman. L’attore premio Oscar ha interpretato Bruce Wayne in Batman & Robin del 1997, film ampiamente considerato una delle peggiori iterazioni dell’Uomo Pipistrello di sempre. Clooney non ha mai più interpretato Batman fino a questo cameo.
Nel breve video, Clooney scherza sulla sua celebre tuta di gomma con capezzoli a vista, e poi conclude: “È stato divertente farlo perché, sai, è stato solo per un po’“, ha detto Clooney. “Doveva essere divertente.”
George Clooney è seriamente in lizza per vestire i panni di Steve Jobs nel biopic sulla vita deGuru Apple, recentemente scomparso a soli 56 anni.Tuttavia, per il ruolo Clooney dovrà vedersela con il più giovane Noah Wyle, altro papabile, che ha già interpretato Jobs nel 1999 nel film per la televisione Pirates of Silicon Valley. I due attori hanno lavorato fianco a fianco ai tempi di E.R.: erano il dottor Ross (Clooney) e il dottor Carter (Wyle).
Il biopic, targato Sony – la casa nipponica ha acquisito i diritti cinematografici per la biografia di Jobs scritta da Walter Isaacson- sarà probabilmente scritto da Aaron Sorkin, sceneggiatore del fortunato The Social Network di David Fincher.
George Clooney riceverà il César Onorario, riconoscimento assegnato ogni anno dall’Académie des Arts et Techniques du Cinéma, durante la cerimonia della 42esima edizione dei premi César (gli Oscar francesi), in programma a Parigi il 24 febbraio.
Con questo prestigioso premio, andato in passato a Michael Douglas, Sean Penn, Kate Winslet e Quentin Tarantino, l’Académie vuole celebrare “l’impressionante talento di George Clooney come attore, regista, sceneggiatore e produttore, ma soprattutto la sua generosità artistica e spirituale”.
“Clooney – aggiunge l’Accademia – è l’attore più carismatico della sua generazione e incarna il glamour hollywoodiano. Il suo charme, il suo senso dell’umorismo, il suo impegno e personalità sono i motivi della nostra eterna ammirazione”.
George Clooney, produttore di Ocean’s Eighte regista del prossimo Suburbicon, è particolarmente amato in Francia, dove i suoi film da attore e/o regista, tra cui Money Monster (presentato allo scorso Festival di Cannes), e Monuments Men, sono stati accolti molto bene.
George Clooney tornerà dietro la macchina da presa per dirigere Enron, un musical ambientato nel mondo della finanza e tratto da uno spettacolo teatrale londinese…
Di recente George Clooney ha concesso una lunga intervista a GQ in cui è tornato a parlare della sua esperienza nei panni dell’Uomo Pipistrello sul set di Batman & Robin del 1997. Il film di Joel Schumacher è da molti considerato la peggiore iterazione del Cavaliere Oscuro mai apparsa sul grande schermo, e lo stesso Clooney non hai evitato di riconoscerne i numerosi difetti nel corso degli anni.
“L’unico modo in cui si può onestamente parlare di alcune cose è quello di includere se stessi e le proprie mancanze nel discorso”, ha spiegato l’attore. “Ecco perché quando dico che Batman & Robin è un film terribile, specifico sempre che la mia performance in quel film era terribile”. Clooney sembra quindi assumersi la maggior parte delle colpe relative al fallimento del film, cosa che a quanto pare gli permette di poter parlare in maniera del tutto serena di quell’esperienza. “Assumersi la responsabilità e ammettere di aver fallito, ti dà anche la possibilità di poter parlare anche di tutti gli altri elementi che non hanno funzionato, come alcune pessime battute come “Freeze, Freeze!”
Anche se Batman & Robin è spesso odiato dalla maggior parte dei fan del Crociato di Gotham, una parte del fandom ha imparato ad apprezzarlo nel corso degli anni, arrivando ad elogiarlo per aver abbracciato quello stile camp tipico della serie tv degli anni ’60 e per essere, sostanzialmente, un film di Batman adatto forse ad un pubblico più giovane: a livello di merchandising e di toys, infatti, il film generò enormi profitti per la Warner Bros. alla fine degli anni ’90.
Uscito nelle sale nel 1997 e diretto da Joel Schumacher, Batman & Robin venne introdotto come sequel di Batman Forever (segnando, di fatto, la fine del franchise e del personaggio al cinema prima che Christopher Nolan lo riavviasse con Batman Begins nel 2005) e presentò ai fan la nuova versione dell’Uomo Pipistrello interpretato da Clooney, allora celebre soprattutto per il ruolo del dottor Doug Ross nella serie E.R. – Medici in prima linea.
La carriera di George Clooney dopo Batman & Robin
Sicuramente, George Clooney deve aver imparato molto dalla sua esperienza nei panni di Batman. Archiviata l’esperienza con i film di supereroi, l’attore ha sempre alternato cinema commerciale a prodotti di nicchia più autoriali, arrivando addirittura a vincere due premi Oscar: nel 2006 come migliore attore non protagonista per il film Syriana e nel 2013 come miglior film per Argo, in cui figura tra i produttori insieme a Ben Affleck e Grant Heslov.
Dopo A Single Man, film del 2009 con Colin Firth e Julianne Moore, Tom Ford sembra pronto a tornare nuovamente dietro la macchina da presa.
Lo stilista ha già scritto la sceneggiatura di un film dal titolo Nocturnal animals, un thriller noir postmoderno ispirato al romanzo di Austin Wright “Tony e Susan”. La storia è quella di una donna che riceve un manoscritto dal suo ex marito, desideroso di un’opinione da parte sua. Durante la lettura del testo, che racconta di una vacanza in famiglia che si rivela mortale, la donna inizia a ripensare alla relazione passata e a confrontarsi con alcune oscure verità.
Il film pare abbia già dei produttori: George Clooney e Grant Heslov, che sosterranno il progetto attraverso la loro Smokehouse Pictures.
La casa di produzione ha un accordo con la Sony Pictures, quindi è probabile che sia quest’ultima a rilevare il film. A Single Man, tuttavia, fu distribuito dalla Weinstein Company perciò non è da escludere che la casa di distribuzione non si interessi ancora una volta ad un film diretto da Tom Ford. Visto il successo di critica e pubblico ottenuto con il suo film d’esordio, nei confronti dello stilista si nutrono notevoli aspettative.
Guarda il trailer di Pioneer, thriller norvegese che da qualche tempo è motivo d’interesse per un eventuale remake americano ad opera di George Clooney e Grant Heslov. La pellicola originale è un thriller a sfondo cospirativo diretto da Erik Skjoldbjærg e interpretato da Wes Bentley, Stephen Lang e Aksel Hennie.
Per colpa del carattere particolarmente ambizioso di un sommozzatore una missione di perforazione petrolifera in mare si trasforma in tragedia. Un incidente sul lavoro alla fine lo costringerà a mettere in dubbio la sua sanità mentale, quando comincerà a sospettare che altri intorno a lui fanno parte di una cospirazione.
Il prodotto sembra davvero ben riuscito, soprattutto nelle locations mostrate nel trailer e nella realizzazione delle atmosfere che trasudano frenesia e pathos. Il regista Erik Skjoldbjærg ha un’attitudine particolarmente brillante nel dirigere i thriller e le atmosfere quasi surreali, coinvolgenti e adrenaliniche, così come fece già per Insomnia, film del 1997 oggetto di un remake americano diretto da Christopher Nolan e interpretato da Al Pacino.
Ma vediamo un pò più nel dettaglio la trama e i suoi sviluppi: Questo thriller cospirativo è ambientato nei primi anni ‘80, all’inizio del boom petrolifero norvegese. Enormi depositi di gas e petrolio sono scoperti nel Mare del Nord e le autorità mirano a portare la materia prima a terra attraverso un gasdotto costruito ad una profondità di 500 metri. Un sub professionista, Petter, è ossessionato dal raggiungere le profondità del Mare di Norvegia ed ha disciplina, forza e coraggio necessari per affrontare la missione più pericolosa del mondo, ma un improvviso, tragico incidente cambia tutto. Petter viene inviato in un viaggio pericoloso in cui perde di vista chi sta tirando i fili. A poco a poco si rende conto che qualcosa di sinistro sta avvenendo in superficie e che la sua vita è in gioco.
La Sony Pictures ha diffuso online la nuova clip in italiano tratta da Money Monster – L’Altra Faccia del Denaro, nuovo film diretto da Jodie Fostercon protagonista George Clooney. Completano il cast Julia Roberts e Jack O’Connell. Il film verrà presentato al prossimo Festival di Cannes.
Daniel Dubiecki, che ha lavorato con George Clooney in Tra le nuvole, ha sviluppato la sceneggiatura assieme a Lara Alameddine e alla Foster. La produzione sarà affidata alla The Allegiange Theatre, casa di produzione della Alameddine, alla quale contribuiranno anche Clooney e la sua Smokehouse Pictures.
Il resto del cast include Jack O’Connell, Caitriona Balfe, Dominic West, Giancarlo Esposito, Emily Meade e Olivia Luccardi. Il film uscirà in Italia il 12 maggio 2016.
Lee Gates è un venditore televisivo da strapazzo, il cui programma, Money Monster, e la sua stessa vita, vengono presi in ostaggio da un terribile uomo armato. Il sequestratore lo accusa di averlo portato alla bancarotta con i suoi consigli d’investimento e mentre il mondo segue in diretta la vicenda, Gates deve fare di tutto per restare in vita. La sua producer cercherà in tutti i modi di salvarlo e nel frattempo verrà alla luce una scomoda verità.
Guarda il trailer ufficiale italiano di Money Monster, il nuovo film da regista di Jodie Foster con protagonisti Julia Roberts, George Clooney e Jack O’Donnell.
Il film è un thriller drammatico basato su personaggi ideati da Jamie Linden.
https://youtube.com/watch?v=DWJvJSEg4is
Daniel Dubiecki, che ha lavorato con George Clooney in Tra le nuvole, ha sviluppato la sceneggiatura assieme a Lara Alameddine e alla Foster. La produzione sarà affidata alla The Allegiange Theatre, casa di produzione della Alameddine, alla quale contribuiranno anche Clooney e la sua Smokehouse Pictures.
Il resto del cast include Jack O’Connell, Caitriona Balfe, Dominic West, Giancarlo Esposito, Emily Meade e Olivia Luccardi. Il film uscirà in Italia il 12 maggio 2016.
Lee Gates è un venditore televisivo da strapazzo, il cui programma, Money Monster, e la sua stessa vita, vengono presi in ostaggio da un terribile uomo armato. Il sequestratore lo accusa di averlo portato alla bancarotta con i suoi consigli d’investimento e mentre il mondo segue in diretta la vicenda, Gates deve fare di tutto per restare in vita. La sua producer cercherà in tutti i modi di salvarlo e nel frattempo verrà alla luce una scomoda verità.
Ecco il primo poster e le nuove immagini da Money Monster, nuovo film diretto da Jodie Fostercon protagonista George Clooney. Completano il cast Julia Roberts e Jack O’Connell. Ecco le immagini:
Daniel Dubiecki, che ha lavorato con George Clooney in Tra le nuvole, ha sviluppato la sceneggiatura assieme a Lara Alameddine e alla Foster. La produzione sarà affidata alla The Allegiange Theatre, casa di produzione della Alameddine, alla quale contribuiranno anche Clooney e la sua Smokehouse Pictures.
Il resto del cast include Jack O’Connell, Caitriona Balfe, Dominic West, Giancarlo Esposito, Emily Meade e Olivia Luccardi. Il film uscirà in Italia il 12 maggio 2016.
Lee Gates è un venditore televisivo da strapazzo, il cui programma, Money Monster, e la sua stessa vita, vengono presi in ostaggio da un terribile uomo armato. Il sequestratore lo accusa di averlo portato alla bancarotta con i suoi consigli d’investimento e mentre il mondo segue in diretta la vicenda, Gates deve fare di tutto per restare in vita. La sua producer cercherà in tutti i modi di salvarlo e nel frattempo verrà alla luce una scomoda verità.
Da quando debuttò nei panni del medico rubacuori nella popolare serie E.R. – Medici in prima linea,George Clooney si è imposto come una delle personalità più acclamate di Hollywood, e non solo in qualità di attore, ma anche in quelle di regista e di produttore. Tuttavia, una macchia resterà per sempre nella sua carriera (ma, ammettiamolo: quale attore che si rispetti non ne ha?)…
Stiamo ovviamente parlando di Batman & Robin, il film di Joel Schumacher del 1997 in cui Clooney ha interpretato il Cavaliere Oscuro raccogliendo l’eredità di Val Kilmer (interprete di Bruce Wayne nel precedente Batman Forever del 1995, diretto sempre da Schumacher). Al di là delle critiche che sono state mosse al film nel corso degli anni (critiche che lo stesso Clooney ha in parte sempre condiviso), uno degli aspetti più dibattuti – ma al tempo stesso divertenti – legati all’interpretazione di Clooney è senza dubbio il suo costume, caratterizzato dalla presenza dei famigerati “capezzoli”.
Ora, in una nuova campagna realizzata per Omaze a sostegno di “Foundation For Justice” dello stesso Clooney, è proprio l’attore a prendersi gioco dei “Bat-capezzoli”. Nello sketch, che dura poco più di 4 minuti, Clooney acquista un action figure su Craiglist, ma quando va a ritirarla, viene emanato l’ordine di restare a casa per via della pandemia, così Clooney si ritrova a trascorrere l’intera pandemia con un completo sconosciuto di nome Byron. L’action figure in questione è proprio una riproduzione di Batman, anche se “non è quella con i capezzoli”, come ironizza lo stesso Clooney.
Anche se Batman & Robin è spesso odiato dalla maggior parte dei fan del Crociato di Gotham, è doveroso ricordare che una parte del fandom ha imparato ad apprezzarlo nel corso degli anni, arrivando ad elogiarlo per aver abbracciato quello stile camp tipico della serie tv degli anni ’60 e per essere, sostanzialmente, un film di Batman adatto forse ad un pubblico più giovane: a livello di merchandising e di toys, infatti, il film generò enormi profitti per la Warner Bros. alla fine degli anni ’90.
George Clooney commenta il suo Batman
In merito alla sua interpretazione nel film, di recente George Clooney aveva dichiarato: “L’unico modo in cui si può onestamente parlare di alcune cose è quello di includere se stessi e le proprie mancanze nel discorso. Ecco perché quando dico che Batman & Robin è un film terribile, specifico sempre che la mia performance in quel film era terribile. Assumersi la responsabilità e ammettere di aver fallito, ti dà anche la possibilità di poter parlare anche di tutti gli altri elementi che non hanno funzionato, come alcune pessime battute come “Freeze, Freeze!”
Per il momento sono solo rumors ma dopo aver appreso che Brad Bird dirigerà per la Disney un film sugli Ufo intitolato 1952, e ispirato a Incontri ravvicinati
George Clooney è infuriato. E non le manda certo a dire. In seguito ad un articolo, pubblicato dal Daily Mail, in cui si millantava che Baria, la madre della sua fidanzata Amal Alamuddin, fosse contraria alle nozze trai due per motivi religiosi, l’attore ha preso in mano la situazione e ha rilasciato un comunicato pubblico, in cui accusa il giornale di messaggi falsi e pericolosi.
“Il Daily Mail ha pubblicato una storia completamente costruita sul fatto che la madre della mia fidanzata sia contraria alle nozze per motivi religiosi.” Ha esordito Clooney. “Nessuna delle storie è effettivamente vera….la madre di Alma non è contraria.”
George ha continuato sulla gravità del tirare in ballo ragioni religiose in un momento in cui le differenze religiose causano tante difficoltà, definendo il comportamento del giornalista autore dell’articolo negligente e pericoloso. “Abbiamo tutti familiari in tutto il mondo e l’idea che qualcuno possa infiammare una parte qualsiasi di quel mondo dovrebbe essere considerata criminale.”
George Clooney continua poi spiegando che capisce la necessità e il diritto della libertà di parola e che facendo una vita “esposta” è consapevole che la sua vita privata sia messa in piazza citando alcuni degli ultimi rumors circolati intorno alla coppia, ma “quando mettono la mia famiglia e i miei amici sulla strada pericolosa, oltrepassano il limite da semplice tabloid in un’area dove incitano alla violenza.”
La risposta del giornale non ha tardato ad arrivare. L’articolo non è stato eliminato ma modificato e i portavoce della rivista hanno dichiarato che l’articolo era stato scritto in buona fede sulla base di fonti attendibili. Sicuramente questa sorta di scuse non placherà la furia di George Clooney.
Entertainment Weekly ci mostra in esclusiva le prime immagini di George Clooney e Julia Roberts tratte da Money Monster, thriller drammatico basato su personaggi ideati da Jamie Linden che sarà diretto dal due volte premio Oscar Jodie Foster.
Daniel Dubiecki, che ha lavorato con George Clooney in Tra le nuvole, ha sviluppato la sceneggiatura assieme a Lara Alameddine e alla Foster. La produzione sarà affidata alla The Allegiange Theatre, casa di produzione della Alameddine, alla quale contribuiranno anche Clooney e la sua Smokehouse Pictures.
Il resto del cast include Jack O’Connell, Caitriona Balfe, Dominic West, Giancarlo Esposito, Emily Meade e Olivia Luccardi. Il film uscirà in Italia il 12 maggio 2016.
Lee Gates è un venditore televisivo da strapazzo, il cui programma, Money Monster, e la sua stessa vita, vengono presi in ostaggio da un terribile uomo armato. Il sequestratore lo accusa di averlo portato alla bancarotta con i suoi consigli d’investimento e mentre il mondo segue in diretta la vicenda, Gates deve fare di tutto per restare in vita. La sua producer cercherà in tutti i modi di salvarlo e nel frattempo verrà alla luce una scomoda verità.
Quella sbocciata sul set di Monuments Men è una vera bromance di quelle che Hollywood ama alla follia.
George Clooney e Jean Dujardin sembrano aver stretto una bellissima amicizia, tanto che George, testimonial Nespresso, ha ‘tirato dentro’ anche il premio Oscar francese.
Il risultato? Questo divertente spot che sbaraglia la concorrenza di qualsiasi pubblicità con sensuali machi che spruzzano profumo da uomo. Con il fascino senza tempo di George e la faccia da schiaffi di Jean, la concorrenza non esiste!
George Clooney, star di Batman e Robin, ha fatto una breve apparizione nel ruolo di Bruce Wayne in The Flash, ma l’attore ha chiarito che si è trattato di un “one and done” e che non ha alcun interesse a riprendere il ruolo.
Sebbene alcuni fan siano stati felici di rivedere George Clooney nei panni dell’iconico eroe della DC Comics, la scena – così come il film stesso – si è rivelata molto controversa, e in generale si è pensato che l’attore fosse stato riportato in scena per poco più di una rapida gag visiva.
A parte questo cameo, l’attore candidato all’Oscar ha evitato i film sui supereroi dopo il tanto criticato Batman di Joel Schumacher, ma ha già detto che non escluderebbe necessariamente di interpretare un altro personaggio dei fumetti se la sceneggiatura fosse di qualità.
George Clooney ha 63 anni e, anche se non li dimostra e potrebbe cavarsela con un ruolo più giovane, questo restringe almeno in parte i personaggi per i quali potrebbe essere in lizza. Al momento, la teoria più diffusa sembra essere quella di una variante multiversale di Nick Fury, che potrebbe sicuramente essere introdotta in Avengers:Secret Wars.
Si ipotizza anche che potrebbe interpretare il Dottor Destino nei Fantastici Quattro. Se Clooney è in trattative per un ruolo nel MCU, quale personaggio vorreste vedergli interpretare?
Dove abbiamo visto di recente George Clooney?
“Diretto da Andy Muschietti, The Flash vede Barry Allen viaggiare nel tempo per cambiare gli eventi del passato. Ma quando il suo tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il Generale Zod è tornato, minacciando l’annientamento, e non ci sono Super Eroi che possano aiutarlo. A meno che Barry non riesca a far uscire dalla pensione un Batman molto diverso e a salvare un kryptoniano imprigionato… anche se non quello che sta cercando.
In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza di Barry è correre per la sua vita. Ma il sacrificio finale sarà sufficiente a resettare l’universo?”.
The Flash è prodotto da Barbara Muschietti e Michael Disco, con una sceneggiatura di Christina Hodson e una storia di John Francis Daley & Jonathan Goldstein e Joby Harold, basata sui personaggi della DC. Warner Bros. Pictures presenta una produzione Double Dream/a Disco Factory di un film di Andy Muschietti.