Ryan
Murphy ha appena annunciato che American
Horror Story avrà una quinta stagione. Non solo
l’autore tv ha confermato la stagione condividendone anche il
titolo, ma l’ha fatto attraverso la guest star d’eccezione che
parteciperà alla serie FX: Lady Gaga.
La cantante, reduce dalla bellissima
esibizione durante la notte degli Oscar, e dopo aver annunciato a
tempo di record fidanzamento e matrimonio, si dedicherà adesso al
mondo della tv.
Per chi volesse passare il fine
settimana al cinema, questi giorni si presenteranno particolarmente
propizi, vista la ricchezza e la varietà di titoli che arrivano in
sala oggi, 26 febbraio 2015. Per le sale italiane, le uscite al
cinema post Oscar sono senza dubbio interessanti, vedono il ritorno
di Silvio Muccino, ma anche quello di ben diverso
valore firmato da Paul Thomas Anderson, ci sono
molti film indipendenti, ma anche la nuova opera dei
Fratelli Taviani, oltre alla seconda avventura
cinematografica della spugna di mare più famosa del mondo,
SpongeBob. Ecco le uscite al cinema di
oggi:
Kingsman The Secret Service di
Matthew Vaughn: Tratto dall’omonimo fumetto di
Mark Millar, è la storia di un’organizzazione
supersegreta britannica che recluta e forma spie. L’agente Harry
Hart (Colin Firth) inserisce nel programma di
formazione il giovane Eggsy (Taron Egerton), un
ragazzo rude ma di grandi potenzialità, figlio di un suo amico
morto anni prima durante una missione. Insieme dovranno impedire al
geniale Richard Valentine (Samuel L. Jackson) di
portare a termine il suo folle compito di “salvare” il mondo.
Automata di
Gabe Ibáñez: 2044 la Terra sta andando verso la
desertificazione e l’umanità lotta per la sopravvivenza in un
ambiente divenuto ostile. La razza umana coesiste con i robot,
creati per supportare la condizione di una società in declino.
L’agente assicurativo Jacq Vaucan (Antonio Banderas), che lavora
per una società di robotica, la Roc Robotics Corporation, indaga su
androidi difettosi. Durante una delle sue indagini scopre che
alcuni robot si sono evoluti, diventando una possibile minaccia per
l’umanità.
Dancing with Maria di
Ivan Gergolet: Protagonista della storia è Maria
Fux, la straordinaria ballerina argentina, 93 anni, precorritrice
di uno stile di danza che ha fatto scuola in tutto il mondo. Nei
suoi corsi ballano insieme danzatori di qualsiasi condizione ed
estrazione sociale. Ora, dopo aver sperimentato e trasmesso agli
altri per tutta una vita il suo metodo, Maria Fux ha preso in
consegna un’ultima allieva, forse la più difficile: se stessa.
Le leggi del
desiderio di Silvio Muccino: I
desideri dell’uomo muovono il mondo. E ogni giorno, per riuscire a
ottenere l’oggetto del nostro desiderio, modifichiamo noi stessi e
la nostra realtà. O perlomeno, cerchiamo di farlo. Secondo Giovanni
Canton, il carismatico e funambolico trainer motivazionale
protagonista di questa storia, ci sono delle tecniche precise che
possono aiutarci a raggiungere quello che desideriamo, sia esso il
piacere, il lusso, il potere, il successo o l’amore. Considerato
dai suoi tanti fan una sorta di profeta, e da molti altri un
cialtrone che si approfitta delle debolezze altrui, Canton decide
di dimostrare la veridicità delle sue teorie organizzando un
concorso per la selezione di tre fortunate persone che verranno da
lui portate in sei mesi al raggiungimento dei loro più sfrenati
desideri. Ma l’intenso rapporto che si stabilirà fra il life coach
e il terzetto prescelto produrrà effetti inaspettati nella vita di
tutti loro, soprattutto in quella di Canton.
Maraviglioso
Boccaccio di Paolo e Vittorio
Taviani: Lo sfondo è quello della Firenze trecentesca
colpita dalla peste, che spinge dieci giovani a rifugiarsi in
campagna e a impiegare il tempo raccontandosi delle brevi storie.
Drammatiche o argute, erotiche o grottesche, tutte le novelle hanno
in realtà un unico, grande protagonista: l’amore, nelle sue
innumerevoli sfumature. Sarà proprio l’amore a diventare per tutti
il migliore antidoto contro le sofferenze e le incertezze di
un’epoca.
Motel di
David Grovic: Il film segue le vicende di Jack, un
uomo duro, sfortunato, ma dal carattere sensibile, che viene
assoldato da Dragna, un leggendario boss della malavita, per
portare a termine un compito semplice ma alquanto inusuale. La
trama ruota intorno all’attesa di Dragna, che ha convocato Jack e
un manipolo di loschi personaggi in un luogo remoto, un angusto
motel, per motivi sconosciuti. Durante quella lunga notte di
angosciante attesa, Jack si imbatterà in Rivka, una bellissima
donna la cui vita si intreccerà in maniera insospettabile alla sua.
L’attesa non durerà per sempre e l’apparizione di Dragna avrà delle
conseguenze per tutti inaspettate ed estreme…
Patria di
Felice Farina: La fabbrica chiude e licenzia,
l’ennesima nel torinese. Tre uomini, per protesta, per rabbia, per
solidarietà, si ritrovano insieme una notte a occupare una torre
della fabbrica. Sono Salvatore Brogna (Francesco
Pannofino), operaio, Giorgio (Roberto
Citran), operaio rappresentante sindacale, e Luca
(Carlo Giuseppe Gabardini), impiegato ipovedente e
autistico. Tre percorsi, caratteri, visioni politiche, del tutto
opposti. Abbandonati da tutti, nella disperata attesa che arrivi
qualche giornalista, forse una tv, questi tre punti di vista così
diversi sul mondo ripercorrono gli ultimi trent’anni della vita del
Paese, gli anni che li hanno portati su quella torre pericolosa.
Dal sequestro Moro alle manifestazioni a Mirafori, dalle stragi di
Mafia al terremoto in Irpinia, dai volti e le parole del mondo Fiat
di Gianni Agnelli e Cesare Romiti, a quelli di Tangentopoli di Di
Pietro, Mario Chiesa, Raul Gardini, e ancora Craxi, Berlinguer,
Berlusconi, passando per i mondiali di calcio del 1982 e il rigore
sbagliato di Roberto Baggio nel ’94. Fino alla fabbrica di questa
notte. Anni di occasioni sprecate, di speranze tradite, di crimini
e stragi, di ribaltoni e giochi di potere. Li rivediamo anche noi
questi anni, attraverso immagini e memorie d’archivio e, come
contraltare di questa danza degli eventi, rimane il semplice buon
senso di tre uomini senza alcun potere, appesi in cima ad una
torre, che aspettano qualcuno, chiunque, mentre senza accorgersene
costruiscono un’amicizia.
SpongeBob – Fuori
dall’acqua di Paul Tibbitt: In
Spongebob Fuori dall’Acqua, per la prima volta, SpongeBob, la
spugna di mare più amata al mondo, salirà in superficie per
intraprendere l’avventura più “supereroica” di sempre. La vita a
Bikini Bottom non potrebbe essere migliore per l’eterno ottimista
SpongeBob ed i suoi amici: la fedele stella marina Patrick, il
sardonico Squiddi, la scoiattola scienziata Sandy ed il crostaceo
capitalista, Mr. Krabs. Quando la ricetta segreta del Krabby Patty
viene rubata, gli eterni nemici, SpongeBob e Plankton, dovranno
unire le proprie forze ed affrontare un viaggio attraverso lo
spazio ed il tempo per poter sfruttare i loro superpoteri ed
affrontare il diabolico pirata Barba Burger (Antonio Banderas), che
ha i propri piani per le squisite prelibatezze. Il film è basato
sulla serie Nickelodeon con il più alto successo di ascolti nella
storia del network ed un fenomeno internazionale che continua da
oltre un decennio.
The
Repairman di Paolo Mitton: The
Repairman è la storia curiosa e ironica delle disavventure di
Scanio Libertetti. Interpretato da Daniele Savoca, Scanio è un
ingegnere mancato che si guadagna da vivere riparando macchine da
caffè. In seguito ad un’infrazione si trova a seguire un corso di
recupero punti in un’autoscuola di provincia. Chiamato a spiegare
come abbia perso la patente, travolge insegnante e compagni di
corso con il racconto del suo ultimo anno di vita. Tra amici ormai
realizzati che non perdono occasione per criticarlo, lo squillo
insistente di un vecchio telefono e lo zio panettiere che lo
incoraggia sempre a valorizzare le sue doti, Scanio si muove in
equilibrio precario fra le contraddizioni del mondo moderno. Un
mondo che preferisce continuare a correre e non incoraggia chi,
come lui, si prende il tempo per capire ciò che non funziona e
ripararlo. Solo Helena, giovane inglese, trasferitasi in Italia per
lavorare come esperta di risorse umane e interpretata dall’attrice
inglese Hannah Croft, pare essere in grado di capirlo e di
rassicurarlo. Almeno per un po’….
Vizio di
Forma di Paul Thomas Anderson:
Al centro della storia un investigatore privato, Doc Sportello, che
esercita il suo lavoro nella Los Angeles degli anni Settanta. Una
visita inattesa della sua ex lo coinvolge in un caso bizzarro che
coinvolge ogni sorta di personaggi, surfisti, traffichini, tossici
e rocker, uno strozzino assassino, detective della LAPD, un
musicista sax tenore che lavora in incognito ed una misteriosa
entità conosciuta come Golden Fang, che potrebbe essere solo una
manovra per eludere il fisco messa in piedi da alcuni dentisti…
Richard Linklater
è diventato uno dei registi più ricercati a Hollywood nonostante
Boyhood sia uscito sconfitto dalla
Notte degli Oscar nello scorso 22
febbraio. L’autore della trilogia di Prima
dell’alba, Before Sunset e
Before Midnight, è stato contattato da
Annapurna Pictures per un nuovo potenziale
lavoro.
Infatti il regista sembrerebbe
essere in prima linea per dirigere l’adattamento di
Dove vai Bernadette?, scritto da
Maria Semple e pubblicato in Italia dalla casa
editrice Rizzoli. Il romanzo, incentrato su una
donna agorafobica che scompare poco prima di partire con la
famiglia in Antartide, è narrato dalla figlia della protagonista,
la quindicenne Bee Brance, che si mette sulle tracce della madre
recuperando lettere, email e scoprendo documenti dell’FBI e
una corrispondenza con uno psichiatra. La sceneggiatura è ad opera
di Scott Neustadter e Michael H.
Weber, già sceneggiatori di Colpa delle
stelle.
Una domanda è lecita: anche per
Dove vai
Bernadette?Linklater
impiegherà 12 anni di riprese come per
Boyhood?
Basato sul racconto “La
Gatta” di M.L. Von Franz, Motel è un
interessantissimo ed originale prodotto a metà strada fra un noir
fori dalle righe ed un thriller dai toni serrati, un film anomalo
in cui tensione e umorismo grottesco danno vita ad un qualcosa di
veramente notevole. Allontanandosi volutamente fin dall’incipit
dalle strade canoniche di un genere ben definito, David
Grovic dipinge un racconto kafkiano in cui realtà e
sur-realtà finiscono per confondersi, un microcosmo ridotto alle
unità di tempo e di spazio, come nella tragedia greca, in cui
nell’arco di una sola notte, fra le quattro anguste mura di un
motel uscito dai sogni distorti di un burattinaio allucinato, si
consumano situazioni impossibili che alternano humor nero e
thrilling.
In Motel Jack,
nevrotico killer professionista nel mezzo di una crisi personale,
riceve il compito dal boss malavitoso Dragna di ritirare per suo
conto una misteriosa valigetta presso la stanza numero 13 di uno
sperduto motel. In attesa dell’arrivo del gangster, Jack si trova
da solo in un luogo alienato popolato da strani e grotteschi
personaggi, tra cui la conturbante prostituta Rivka, un eccentrico
custode e una stramba coppia di papponi formata da un nano e un
pirata di colore. La notte è lunga e le sorprese non tardano ad
arrivare.
Motel, il film
Numerosi ed intelligenti sono poi i
rimandi meta-cinematografici, iniziando dal gioco della borsa
misteriosa di Pulp Fiction, passando per
l’ammiccamento a Psycho fino al celebre
Voglio la testa di Garcia, il tutto però
senza mai cadere nella parodia. Seppur il sostrato narrativo si
riallaccia saldamente alle linee guida del noir classico, i
personaggi che si muovono in ogni inquadratura finiscono per rende
il tutto un’esplosione di novità insite dietro ogni angolo, grazie
anche alla curatissima ed eclettica fotografia di Steven
Mason che proietta l’intera vicenda all’interno di un
non-luogo che pare scaturito dalla pura estetica
neon-pulp.
John Cusack da vita ad un anti-eroe
decisamente fuori dagli schemi, una spietata macchina da guerra
capace di provare sentimenti pur nella sua apparente nevrotica
apatia, mentre Robert De Niro dà nuovamente prova di essere
un interprete camaleontico e di grande spessore, modellandosi
addosso le vesti del boss Dragna, killer gentiluomo colto e
raffinato pieno di aforismi e dalla filosofia ineccepibile.
Completano il bizzarro quadretto una conturbante Rebecca Da
Costa nelle plastificate e multicromatiche sembianze di
una femme fatale di tarantiniana memoria e Dominic Purcell capace impersonale un
eccentrico e flemmatico custode, versione allucinata del celebre
Norman Bates.
Motel è
un prodotto strano, decisamente fori fase rispetto ai canoni
tradizionali, il quale è capacissimo di soddisfare il palato
spettatoriale con una vincente commistione di elementi in cui
l’essenzialità (di plot, di attori e di spazio) è sicuramente la
migliore carta a suo favore, senza mai sminuire però la serietà
d’intenti.
Una puntata di
Pop Corn Da Tiffany particolarmente
contraddittoria e interessante vi aspetta questa sera su Ryar Web
Radio. Emanuele Rauco, con Riccardo
Iannaccone, Simone Dell’Unto e, per
l’occasione, il nostro Direttore Chiara Guida, vi
parleranno di due film usciti la scorsa settimana e che sono, per
qualche verso, agli antipodi. Da una parte abbiamo l’ultimo Leone
D’Oro al Festival di Venezia, Un
piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza,
di Roy Andersson, mentre dall’altra c’è
Mortdecai, l’ultimo flop, in ordine di
tempo, che vede protagonista Johnny Depp.
Se sieteinteressati a saperne di
più, l’appuntamento è questa sera alle 21.30 su www.ryar.net.
Certo non deve essere semplice per
un supereroe (cinematograficamente parlando) nuovo di zecca,
affacciarsi al grande schermo nello stesso anno di
Avengers Age of Ultron, attesissimo
cinecomic del 2015. Ma Ant-Man azzarda, e
si presenta in tutto il suo mistero al pubblico desideroso di
sapere e vedere di più.
Ecco di seguito qualche concept art
in cui possiamo vedere da vicino il costume del personaggio
principale interpretato da Paul Rudd.
[nggallery id=958]
In uscita nelle sale
cinematografiche statunitensi il 17 luglio 2015, il film sarà
diretto da Peyton Reed (Ragazze nel
pallone, Ti odio, ti lascio, ti…) e vede nel cast
Paul Rudd come Scott Lang alias Ant-Man,
Evangeline Lilly come Hope Van Dyne, Corey
Stoll come Darren Cross aka Calabrone, Bobby
Cannavale come Paxton, Michael Peña come
Luis, Judy Greer come Maggie, Tip “Ti
“Harris come Dave, David Dastmalchian
come Kurt, Wood Harris come Gale, Jordi
Molla come Castillo e Michael Douglas
come Hank Pym.
Arriva anche in versione italiana
il trailer di Agent 47, il reboot di
Hitman, lungometraggio ispirato alle
avventure del letale sicario protagonista dell’omonima saga di
videogame. La pellicola arriverà nelle nostre sale in concomitanza
con l’uscita americana: il 27 agosto 2015.
Qui di seguito vi riportiamo la
trama del film, diretto dall’esordiente Aleksander
Bach e scritto da Skip Woods
(sceneggiatore dell’ultimo capitolo della saga Die
Hard) e Michael Finch, con
Rupert Friend (star della serie televisiva
Homeland) nei panni dell’agente 47.
Ricordiamo che con lui ci sono anche Zachary
Quinto, Hannah Ware e Thomas
Kretschmann:
“La storia è incentrata su una
giovane donna, Katia van Dees, che collabora con l’Agente 47 per
trovare il padre e scoprire le sue origini. Entrambi scoprono che
Katia è un assassina geneticamente modificata, proprio come
l’Agente 47. Insieme combatteranno il sindacato, per ritrovare il
padre di Katia.”
Neill Blomkamp,
che sta lavorando a una sceneggiatura per un nuovo film della saga
di Alien, ha detto che il suo sequel non
terrà conto degli eventi di Alien 3 del 1992 e Alien:
La clonazione del 1997.
“Il nuovo film sarà il
fratello genetico di Aliens– ha
detto Blomkamp a Sky Movies –si tratterà
quindi di un sequel del secondo episodio (diretto da James Cameron
nel 1986), e non terrà conto di Alien 3 e Alien: La
clonazione“.
Sigourney Weaver,
che riprenderà il suo ruolo di Ripley nel film, ha
detto che pensa che Blomkamp è la persona giusta
per concludere la saga. “Mi piacerebbe dare un finale adeguato
a quella che era una storia così eccellente”.
Alien 3,
che ha segnato il debutto alla regia di Fincher, e
Alien: La clonazione, per la regia di
Jean-Pierre Jeunet da una sceneggiatura di
Joss Whedon, non sono generalmente ben considerati
dai fan del franchise sci-fi. Alien
(1979) fu diretto da Ridley Scott, mentre
James Cameron prese le redini e diresse
Aliens – Scontro finale (1986). Staremo a
vedere se Neil Blomkamp riuscirà a portare in auge
una delle saghe più amate della storia del cinema.
Intano vi lasciamo una featurette
di Sky Movies in cui Neil
Blomkamp e Sigourney Weaver parlano di
questo nuovo capitolo di Alien.
Grey’s Anatomy è una serie
televisiva statunitense prodotta dal 2005. È
un medical drama incentrato sulla vita della
dottoressa Meredith Grey,
una tirocinante di chirurgia nell’immaginario
Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, ed Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Gray’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace è invece
il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei
singoli episodi sono invece anche i titoli di una o
più canzoni.
Inizialmente partita come una serie
in midseason, Grey’s Anatomy ha ben
presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e
riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie TV che hanno riportato al successo ilnetwork
televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha
generato uno spin-off, Private Practice, di cui è
protagonista Kate Walsh nel ruolo diAddison Montgomery.
Un adattamento della serie in versione soap opera,
intitolato A Corazón Abierto, è andato in onda
in Colombia dal 26 maggio 2010.
La serie è trasmessa in prima
visione assoluta negli Stati Uniti da ABC. In lingua
italiana la serie viene trasmessa in Italia in prima
visione dal canale satellitare Fox Life, e in
chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e
da LA7 (dall’ottava stagione); in Svizzera è
invece trasmessa daRSI LA1.
Il network americano della
ABC ha diffuso due clip ufficiali di Once
Upon A Time 4×12, il dodicesimo episodio che si
intitolerà Darkness On The Edge Of Town :
[nggallery id=1051]
C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Il network americano della CBS ha
diffuso la prima clip ufficiale di The Big Bang
Theory 8×16, il sedicesimo episodio che si
intitolerà The Intimacy Acceleration:
[nggallery id=1053]
Big Bang
Theory (The Big Bang Theory) è una sitcom statunitense ideata da
Chuck Lorre e Bill Prady e prodotta dalla Warner Bros. Television
in collaborazione con la Chuck Lorre Productions. L’episodio pilota
è andato in onda il 24 settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia la serie viene trasmessa
in prima visione pay dalla piattaforma Mediaset Premium dal 19
gennaio 2008, mentre in chiaro è trasmessa dai canali Mediaset dal
20 settembre 2010.
Il network USA Network ha
rilasciato un nuovo promo ufficiale di Suits
4×16 il sedicesimo episodio che si intitola “Not Just
a Pretty Face”:
Suits è
una serie televisiva statunitense di
genere legal drama creata da Aaron Korsh,
trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti
dalla rete via cavo USA Network dal 23
giugno 2011. In Italia lo show ha debuttato il 10
marzo 2012, trasmesso in prima
visione pay da Joi e successivamente in
chiaro da Italia 1. Harvey Specter è uno dei più
importanti avvocati di New York, cinico e spietato,
con una passione per gli abiti sartoriali e la vita
mondana. È appena diventato socio senior dello studio legale presso
cui lavora, Pearson Hardman, ma questo passo lo obbliga
anche, suo malgrado, ad assumere un giovane associato: Harvey odia
dover lavorare in coppia, e odia ancor di più i neolaureati appena
usciti da Harvard. Mike Ross è invece un giovane ragazzo
estremamente intelligente, dotato di una prodigiosa memoria
eidetica, il cui sogno di studiare legge si è infranto quando è
stato espulso dal college. Ora, si guadagna da vivere alla
giornata, sostenendo esami al posto di altri studenti. Un incontro
fortuito tra i due, con Mike che ha modo di mostrare tutta la sua
competenza ed inventiva in materia di legge, convince Harvey ad
assumerlo nel suo studio, nascondendo a tutti il fatto che il
ragazzo, in realtà, non sia affatto un vero avvocato; da parte sua,
Mike coglie al volo questa seconda occasione capitatagli
inaspettatamente tra le mani, iniziando a districarsi in un
ambiente altamente competitivo e cercando di dimostrare di esserne
all’altezza.
Arriva da Deadline la notizia che
lo sceneggiatore Evan Daugherty (Tartarughe Ninja)
è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiature del riavvio del
franchise di Tomb Raider. Inoltre pare che la
Warner Bros Pictures collaborerà al film insieme ala
MGMe a Graham King.
Il primo capitolo del
franchise videoludico risale al 1996 e fu sviluppato dalla
Eidos. L’ultimo capitolo della serie è stato un riavvio,
raccontando l’origine di Lara Croft e nel 2013 ha venduto oltre 5
milioni di copie.
I primi due film con Angelina Jolie
prodotti da Paramount Pictures Lara Croft: Tomb Raider e Lara
Croft Tomb Raider: La culla della vita hanno guadagnato ben 432
milioni di dollari nel mondo.o.
Ricordiamo che nel cast
di Avengers Age of Ultron sono presenti anche
Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy
Renner, Elizabeth Olsen, Aaron Taylor-Johnson,
James Spader, Stellan Skarsgard, Samuel L.
Jackson, Cobie Smulders, Paul Bettany, Anthony
Mackie, Hayley Atwell, Idris Elba e DonCheadle.
La trama ufficiale del film diretto da Joss
Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un
programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della
Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk,
Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il
destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e
spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili
piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno
la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra
deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un
terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano.
Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati,
Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff,
interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio
amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà
Visione.
Avengers: Age of Ultron
uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D – il primo maggio 2015 negli
Stati Uniti mentre per quanto concerne le sale cinematografiche
italiane l’uscita è prevista qualche giorno prima, il 22 aprile
2015.
Grazie ad Empire oggi arriva il
first look dei Fantastic Four
l’atteso e discusso reboot sui noti personaggi dell’Universo
Marvel di proprietà della FOX.
Fantastic
Four, moderna re-interpretazione del team di
supereroi più longevo della Marvel, è la storia di quattro
giovani che vengono teletrasportati in un pericoloso universo
alternativo, che altera la loro forma fisica in un modo
sconvolgente. Le loro vite vengono inequivocabilmente stravolte, il
team dovrà imparare a controllare le loro nuove abilità e a
lavorare insieme per salvare la Terra da un loro vecchio amico
diventato nemico.
Vi ricordiamo che a prestare i
propri volti agli storici eroi di casa Marvel
saranno Miles Teller, Michael B.
Jordan, Kate Mara e Jamie
Bell.
Il noto sito
americano Elle magazine ha pubblicato
la prima immagine dell’annunciato film Jem and the
Holograms, basato sull’omonima serie animata
televisiva.
Ecco il cast del
film: Aubrey Peeples sarà
Jem, Stefanie
Scott Kimber, Hayley
Kiyoko Aja e Aurora
Perrineau sarà Shana. A dirigere il
film Jon M. Chu (G.I. Joe
Retaliation) e prodotto da Jason
Blum e Scooter Braun.
Jem (Jem & The
Holograms) è una serie
animata televisiva americana prodotta da una
collaborazione fra la Hasbro e la Sunbow Production.
La serie è ispirata ad una linea di bambole distribuita
dalla Hasbro.
Jerrica Benton ha ereditato dal
padre Emmett Benton la Starlight Music una casa
discografica rovinosamente in bolletta. Tuttavia fra i lasciti del
padre c’è anche Energy (Synergy in originale), un
potentissimo computer dotato di personalità umana, che dona a
Jerrica la possibilità di trasformarsi in Jem, una vera popstar.
Jem si può avvalere della collaborazione del gruppo
delle Holograms, composto dalla sorella Kimber Benton
(tastierista), e dalle sue amiche Aja Leith (chitarrista) e Shana
Elmsford (batterista e bassista). Jem e le Holograms ottengono un
successo tale da riuscire coi proventi a sostenere anche
la Starlight House, l’orfanotrofio di cui si occupava
il padre di Jerrica.
Tuttavia la doppia identità di
Jerrica la mette in crisi col fidanzato, nonché tuttofare della
Starlight, Rio Pacheco, che seppur innamorato di
Jerrica, subisce anche il fascino della bellissima Jem. Inoltre
Eric Raymond, ex-socio di Emmett, ha intenzione di mettere i
bastoni fra le ruote a Jerrica, lanciando sul mercato
le Misfits, gruppo rivale delle Holograms, formato da
Phyllis “Pizzazz” Gabor (chitarra e voce), Roxanne “Roxy”
Pellegrini (bassista) e Mary “Stormer” Phillips (tastierista).
Il network americano The CW ha
diffuso una nuova featurette di Arrow 3,
e in attesa del prossimo episodio gustatevi questo nuovo contributo
nel quale è possibile vedere Brandon Routh
commentare l’arrivo di The Atom:
[nggallery id=1092]
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
In Agents
of SHIELD 2 tornerà la squadra di attori
protagonista della prima stagione, con Clark
Gregg a capo di un nuovo inizio per l’organizzazione
incaricata di proteggere il mondo dalle minacce terrestri e
aliene.
Agents of
S.H.I.E.L.D., nota anche come Marvel’s Agents of
S.H.I.E.L.D., è una serie
televisiva statunitense creata per
la ABC da Joss Whedon, Jed
Whedon e Maurissa Tancharoen basata
sullo S.H.I.E.L.D. (Strategic Homeland Intervention, Enforcement
and Logistics Division),
organizzazione spionistica dei fumetti Marvel Comics.
La serie
rappresenta il primo prodotto live action realizzato
dalla Marvel Entertainment, in
collaborazione con gli ABC Studios e Mutant Enemy,
ed è parte integrante del Marvel Cinematic Universe. In
Italia è trasmessa dalla Fox.
Possiamo pensare alla danza come
alle parole di una poesia che, sfiorate dal vento, si staccano
dalla carta per prendere corpo? Maria Fux,
danzatrice, coreografa e danzaterapeuta argentina, sa che ogni
corpo contiene in sé una danza, che può farsi forma andando ben
oltre gli impedimenti fisici o mentali. Oggi è una pioniera seguita
da molti operatori, medici e psicologi, che hanno sperimentato la
validità del suo metodo, applicandolo con scopi riabilitativi e
terapeutici nel trattamento di persone con problemi sensoriali,
sindrome di Down e disagio psicologico.
Ormai ultra novantenne, Maria è capace ancora di infinita grazia,
mentre insegna la grande armonia che scaturisce dalla
consapevolezza del corpo come modificazione dello spazio, e dello
spazio come modificazione del corpo, in un incontro che diventa
mezzo d’espressione laddove le parole non bastano o non riescono a
bastare.
E con altrettanta grazia e
armonia, Ivan Gregolet trasforma l’insegnamento in
immagini, perdendosi tra i corpi che affollano lo studio di Maria,
accompagnato dalle musiche originali di Luca Ciut, mixati con il
sottofondo quasi sempre presente del suono d’ambiente in presa
diretta gestito con padronanza, che contribuisce bene a rendere
questo documentario un piccolo gioiello. Immagini e suoni, insieme,
ricompongono i pezzi di una poesia che sembra riemergere finalmente
nella memoria, come una melodia che esiste dentro di noi da molto
tempo, ma che non riuscivamo più a ricordare. Un documentario
piccolo, eppure così intenso perché intimo, del genere che si
dovrebbe andare in sala a vederlo da soli, senza distrazioni,
concentrandosi sul proprio corpo per proiettarlo nello studio di
Maria, che sembra dissolvere le paure con un gesto della sua
mano.
In uscita il 26 febbraio,
Dancing with Maria è un ritratto che
emerge dagli effetti che la personalità stessa di Maria produce
sullo spazio. Ci racconta con semplicità la storia di una ballerina
insolita, che dai palchi dei più grandi teatri di Buenos Aires,
Stati Uniti, Polonia, Russia, Perù, Brasile e Uruguay, arriva in un
piccolo ma grande studio, inseguendo l’idea di una danza che non è
guidata dalla musica, ma dal mondo che ci circonda, una danza che
può essere di tutti e per tutti.
Anche se l’Academy Awards ha
assegnato i suoi premi Oscar, quelli veri e insindacabili, il web
non può fare a meno di pronunciarsi, e così ecco un’infografica in
cui vi mostriamo le preferenze del web e le reazioni alla cerimonia
che si è svolta la scorsa domenica notte.
Dopo Cesare deve morire, straordinario
successo di pubblico e critica, che tre anni fa fece incetta di
premi i fratelli Paolo e Vittorio Taviani tornano
nelle sale cinematografiche con Maraviglioso
Boccaccio.
Maraviglioso Boccaccio, la trama
Liberamente ispirato al Decameron,
il film riprende la struttura dell’opera bocaccesca, selezionando
cinque novelle che hanno in comune il tema dell’amore. In realtà i
fratelli Taviani hanno intelligentemente alternato novelle amorose
e dal finale anche drammatico, come raccontato nella triste vicenda
di Ghismunda (Kasia
Smutniak) e Guiscardo (Michele
Riondino), con altre molto divertenti e leggere che
hanno il merito di bilanciare una narrazione che altrimenti
rischiava di cadere in un eccessivo cupismo e melanconismo.
Ci si commuove e si ride, anche di
gusto, come nel caso del povero Calandrino, interpretato da
un’ottimo Kim Rossi Stuart, sbeffeggiato e ingannato dai
terribili guasconi Bruno e Buffalmacco (Simone Ciampi e
Lino Guanciale), oppure come nella novella che ha come
protagonista la terribile badessa Usimbalda (Paola
Cortellesi), severa e “integerrima” madre superiora di
un convento di clausura un po’ troppo aperto. Chiude la cinquina di
novelle la più triste, romantica ed intensa delle storie scelte,
quella in cui passa il messaggio più forte e diretto: l’amore ha
una forza tale, se vero e sincero, che nulla o nessuno può
interoporsi tra lui ed il suo naturale compimento, così come
dimostrerà il povero falconiere Federico degli Alberighi pronto a
tutto, ma proprio a tutto, pur di conquistare la sua bella Giovanna
(Jasmine
Trinca).
Tra ironia e commozione
In Maraviglioso
Boccaccio Firenze, metà Trecento. La peste sta decimando
da settimane la popolazione senza risparmiare nessuno. Tra i
cadaveri ammassati su macabri carretti si aggira terrotizzato un
gruppo di giovani amici che decide di lasciare Firenze per
rifugiarsi tra i colli. Costumi impeccabili, ricostruzioni sceniche
curate nel dettaglio e meravigliosi contesti scenografici che ci
permettono di ammirare le meraviglie del nostro centro Italia dove
ci si sposta tra Toscana e Lazio, tra le colline di Scandicci ed i
castelli del Montalcino o Bassano Romano.
Il cast artistico è indubbiamente
importante, molti i nomi noti del cinema italiano contemporaneo tra
cui citiamo la sempre affascinante Jasmine Trinca, la bellissima Kasia Smutniak o la simpaticissima
Paola Cortellesi così come un redivivo e
sorprendente Lello Arena, nei panni del terribile
Tancredi, padre geloso e possessivo, Riccardo Scamarcio e soprattutto Kim Rossi Stuart a cui va la nostra
personalissima palma del migliore per la sua interpretazione di
Calandrino. Un’interpretazione carica di auto-ironia mista ad una
cupa e sinistra demenza che sarà solo il preannuncio
dell’inquietante finale; la riprova di quanto questo attore, qui
spogliatosi dai panni del bello e tenebroso per indossare quelli
del tardo e rozzo aiutante di bottega, abbia raggiunto una
straordinaria maturità artistica.
Ecco una bella featurette dal film
SpongeBob – Fuori dall’Acqua. Il video ci
mostra una giornata qualsiasi nella vita di una spugna di mare
reale.
Ecco le foto:
[nggallery id=1454]
SpongeBob Fuori
dall’Acqua è un film diretto da Paul
Tibbit e nel cast del film sarà presente anche il famoso
attore spagnolo Antonio Banderas nei panni di un
malvagio pirata. SpongeBob – Fuori
dall’Acqua sarà disponibile nelle sale
cinematografiche italiane a partire dal 26 febbraio 2015.
La spugna di mare più famosa al
mondo, che conta tantissimi fan in tutto il mondo, torna al cinema
con SpongeBob – Fuori dall’acqua, da
febbraio 2015 nelle sale. SpongeBob viene nel nostro mondo per
vivere l’avventura più eroica di sempre. Basato sulla serie
“SpongeBob” creata da Stephen Hillenburg, “SpongeBob –
Fuori dall’acqua” è scritto da Stephen Hillenburg,
Paul Tibbitt, Jonathan Aibel & Glenn Berger. Diretto da Paul
Tibbitt è prodotto da Paul Tibbitt e Mary Parent. Produttori
esecutivi sono Stephen Hillenburg e Cale Boyter. Nel cast anche
Antonio Banderas.
Oggi in Germania abbiamo molta
difficoltà ad immaginare cosa significhi davvero “emigrazione”,
perché conosciamo solo l’altro lato del problema: siamo diventati
noi stessi un paese di immigrazione (…). È possibile che una storia
che descrive il modo in cui la gente lasciava la propria patria non
contribuisca a capire meglio gli immigranti di oggi? Che cosa
significava un addio allora? Per quanto tempo le persone si
portavano addosso, nelle loro nuove case, il dolore di questa
partenza?
Edgar Reitz
Il paese è sempre
Schabbach, nell’Hunsrück, la regione dove Edgar Reitz nacque nel
1932. La famiglia è ancora la protagonista della trilogia di
Heimat: è la famiglia Simon, attraverso cui il regista
tedesco ha raccontato la storia del suo Paese, dalle macerie della
prima guerra mondiale agli anni 2000.
Con L’altra Heimat.
Cronaca di un sogno la monumentale saga di
Reitz, che in Italia si rivelò un vero e proprio
fenomeno di culto riscuotendo un successo enorme e
scatenando appassionati dibattiti sul tema della serialità, giunge
al suo quarto capitolo, concepito appositamente per il
cinema. Il discorso provvisoriamente concluso nel 2006
riprende, tornando indietro nel tempo al 1843, sempre
nell’immaginaria Schabbach, dove la famiglia Simon lavora e lotta
contro la morte e dove il figlio Jakob fugge dalla fatica
quotidiana immergendosi nei libri e nel sogno di un Nuovo Mondo. Lo
stesso sogno che accompagna la grande emigrazione di migliaia di
europei nell’America del Sud, nel tentativo disperato di sottrarsi
alle carestie, alla povertà e al dispotismo che dominavano i loro
paesi perché, come recita il loro motto, “Qualunque sorte è
migliore della morte”.
Il film arriva al cinema per due
soli giorni, il 31 marzo e l’1 aprile.
XConfessions è l’ultimo progetto
artistico di Erika Lust. Il sito (xconfessions.com), attorno al quale ruota il
progetto, è unico e innovativo nel suo genere. L’idea è di offrire
uno spazio all’interno del quale gli utenti possano, in forma
completamente anonima, raccontare le più intime e inaccessibili
fantasie sessuali. Erika Lust, una volta al
mese, sceglie le due storie più stuzzicanti e ne realizza dei
cortometraggi erotici.
La forza e l’energia di
XConfessions
di Erika Lust sta nell’unire
immagini sofisticate ad un nuovo modo di fare cinema per adulti.
Chiunque può contribuire alla creazione dei contenuti proponendo le
proprie fantasie o raccontando storie reali.
Arriva finalmente online il trailer
finale di Insurgent, film che ricordiamo
rappresenta il secondo capitolo della saga cinematografica di
Divergent. Ricordiamo che nel cast artistico del
film sono presenti accanto alla protagonista Shailene
Woodley anche Theo James, Kate Winslet, Miles
Teller, Octavia Spencer, Ansel Elgort, Naomi Watts, Jai Courtney,
Zoë Kravitz, Maggie Q e Ray
Stevenson.
Ecco qui di seguito il trailer
finale di Insurgent:
https://www.youtube.com/watch?v=sX9-l0iO5w4
The Divergent Series: Insurgent vede
protagonisti
Shailene Woodley,
Theo James,
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa
Salazar, ed è basato sul romanzo omonimo scritto da
Veronica Roth, comparso trai best-seller del new
York Times. Il film è diretto da Robert Schwentke
e basato su una sceneggiatura di Brian Duffield, Akiva
Goldsman e Mark Bomback, è prodotto
da Douglas Wick e Lucy Fisher con
la loro Red Wagon Entertainment, insieme a Pouya
Shahbazian. Todd Lieberman e
David Hoberman sono produttori esecutivi con la
Mandeville Films con Neil Burger e Barry
Waldman.
The Divergent Series: Insurgent
uscirà il 20 maggio 2015 con una distribuzione WorldWide.
The Divergent Saga sarà completato da un
terzo e quarto capitolo, tratti entrambi da
Allegiant (di nuovo l’ultimo rimonzo di
una trilogia young adult viene diviso in due per l’adattamento
cinematogratico) che usciranno rispettivamente il 18 marzo 2016 e
il 24 marzo 2017.
È lo stesso Robert Downey Jr. a
pubblicare su Twitter il primo di una serie di character posters di
Avengers: Age of Ultron,
ovviamente quello che vede protagonista Iron Man, visibile di
seguito.
L’immagine è corredata anche da un
suo commento, che afferma che ci sarà un grande annuncio tra otto
giorni, cosa che fa pensare che bisogna attendere con tutta
probabilità un nuovo trailer a breve e che nell’attesa potremo
vedere i character posters degli altri Vendicatori.
[nggallery id=929]
Ricordiamo che nel cast
di Avengers: Age of Ultron sono presenti anche
Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy
Renner, Elizabeth Olsen, Aaron Taylor-Johnson,
James Spader, Stellan Skarsgard, Samuel L.
Jackson, Cobie Smulders, Paul Bettany, Anthony
Mackie, Hayley Atwell, Idris Elba e DonCheadle.
La trama ufficiale del film diretto da Joss
Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un
programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della
Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk,
Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il
destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e
spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili
piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno
la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra
deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un
terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano.
Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati,
Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff,
interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio
amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà
Visione.
Avengers: Age of
Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D – il primo
maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne le sale
cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche giorno prima,
il 22 aprile 2015.
L’attesa per
Shazam, il film targato Warner su Capitan
Marvel la cui uscita è
ufficialmente prevista per il 5 aprile 2019, potrebbe essere
minore del previsto, per la gioia dei fan dei cinecomic DC. A
rivelarlo è Dwayne Johnson, chiamato a
interpretare l’anti-eroe Black Adam, in occasione della cerimonia
degli Oscar.
Ai microfoni di Mtv l’attore ha
infatti dichiarato:
“Potrebbe uscire un po’ prima del
previsto. Lo script (di Darren Lemke) è quasi
finito, è grandioso, così come il supporto che abbiamo avuto dallo
studio. È una grande opportunità, soprattutto nel caso di Black
Adam, un cattivo che si trasforma in antieroe, un personaggio
crudele ma a suo modo affascinante”.
Henry Cavill
sarà il protagonista dell’action thriller
Stratton, diretto da Simon
West e prodotto, oltre che dalla Amber Entertainment e
dalla GFM, dalla Promethean Productions, neonata casa di
produzione fondata dallo stesso attore assieme al
fratello Charlie Cavill e a Rex
Glensy. Le riprese inizieranno in estate a Londra,
toccando anche l’Italia.
Il regista inglese esperto in film
d’azione, che ha all’attivo Con Air,
Lara Croft e I mercenari
2, dirigerà dunque l’adattamento sul grande schermo
del primo degli otto romanzi di Duncan Falconer,
pseudonimo dietro cui si cela l’identità di un ex agente dello
Special Boat Service (l’unità delle forze speciali del Naval
Service inglese). La star di L’uomo
d’acciaio diventerà un agente SBS, John
Stratton, alle prese con la minaccia del terrorismo internazionale
tra Kazakistan, Cina e Vecchio Continente. Cavill,
appassionato del lavoro di Falconer, lavorerà proprio al fianco
dell’uomo per adattare nella maniera più fedele possibile i suoi
romanzi, magari aprendo un nuovo franchise.
Qualche tempo fa
Arnold Schwarzenegger aveva fatto un viaggio per
una lettura intitolata “Day of Success” e per parlare dunque della
sua esperienza di vita che l’ha portato dall’Austria rurale a
diventare Mister Universo, re di Hollywood e infine
governatore della California. A fine serata un corrispondente
di TheArnoldFans, ha avuto la possibilità di
parlare con l’attore ed è riuscito ad ottenere un aggiornamento non
sull’imminente Terminator Genisys (che
sarebbe il quinto capitolo dedicato a Terminator), ma addirittura a
proposito di Terminator 6!
“Certo, di sicuro,
l’anno prossimo“, Arnold ha risposto alla domanda se
avrebbe partecipato alle riprese di Terminator
6. Già è stato detto infatti che sono previsti due
sequel dopo Terminator Genisys. Il sesto
film del franchise dovrebbe uscire il 19 maggio
2017, mentre il settimo il 29 giugno 2018.
Intanto vi ricordiamo che Terminator
Genisys uscirà nelle sale cinematografiche
statunitensi il primo luglio 2015, mentre per quanto riguarda
quelle italiane a partire dal 9 luglio 2015.
Dopo aver già visto le prime
immagini, possiamo finalmente dare una prima occhiata ad un breve
trailer di Frozen Forever, il
cortometraggio nel quale torneranno i personaggi già conosciuti in
Frozen, ovvero Elsa, Anna, Kristoff and
Olaf. Il trailer dura solo 25 secondi ma sarà possibile vedere il
cortometraggio Frozen Forever nella sua
interezza in sala prima di
Cenerentola di
Kenneth Branagh, il quale sarà distribuito nei
cinema italiani il 12 marzo 2015.
Ecco la sinossi ufficiale di
Frozen Forever: In “Frozen Fever,” è il
comleanno di Anna: Elsa e Kristoff sono determinati a regalarle i
migliori festeggiamenti che siano mai stati fatti, quando invece
Elsa prende il raffreddore e i suoi poteri potrebbero andare fuori
controllo e mettere tutta la festa a rischio.
Qui sotto potete dare un’occhiata al
suddetto trailer del nuovo corto di animazione Disney: