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Directors Guild: ecco le nomination di categoria per la miglior regia!

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Arrivano dalla Directors Guild le prime nomination per la stagione dei premi che presto entrerà nel vivo. L’associazione dei registi americani ha annunciato la cinquina con la sorpresa David Fincher, regista di Millennium: uomini che odiano le donne, che presto arriverà anche da noi.

Directors Guild of America: nomination per Nolan, Fingher e Aronofsky

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Le tanto attese nomination dei premi della Directors Guild of America sono state finalmente annunciate. I premi di categoria dei registi di Hollywood vedono nominare tra gli altri Christopher Nolan, David Fincher e Darren Aronofsky.

I premi della categoria dei registi di Hollywood, è tra le manifestazioni più credibili per anticipare l’Academy per le nomination agli Oscar tra due settimane.

Ecco i nominati:

* Darren Aronofsky, Black Swan
* David Fincher, The Social Network
* Tom Hooper, The King’s Speech
* Christopher Nolan, Inception
* David O. Russell, The Fighter

Il premio verrà assegnato durante il 63esimo Annual DGA Awards Dinner sabato 29 gennaio. Da notare l’assenza dei Coen e questo a noi non dispiace granché.

Fonte: Directors Guild of America

Director’s Cut: 10 versioni originali che meriterebbero una release

Con l’annuncio ufficiale che la Snyder Cut di Justice League vedrà finalmente la luce il prossimo anno su HBO Max, sembra proprio che le case di distribuzione – anche se non sempre – tengano in considerazioni quali siano i desideri e le aspettative del pubblico. Al momento non possiamo sapere se la versione del film di Zack Snyder sarà effettivamente migliore del cinecomic rimaneggiato da Joss Whedon e arrivato nelle sale nel 2017. Ad ogni modo, la questione più spinosa è una soltanto: perché le case di produzione dovrebbero interferire con la visione di un regista? Considerando ciò, Screen Rant ha raccolto 10 potenziali Director’s Cut che meriterebbero di essere rilasciate:

Suicide Squad

Proprio per il “caso” nato attorno alla Snyder Cut di Justice League, negli ultimi tempi si è parlato molto anche di una possibile Ayer Cut di Suicide Squad, il cinecomic diretto da David Ayer nel 2016. Dopo la pessima accoglienza riservata a Batman v Superman, i dirigenti della Warner Bros. chiesoro ad Ayer di alleggerire il tono del film.

Nel corso degli anni, lo stesso regista ha più volte confermate che le riprese aggiuntive del cinecomic hanno totalmente stravolto la sua versione del film, con drastici tagli che sono stati operati soprattutto in riferimento alle scene con protagonista il Joker di Jared Leto. Chissà che un giorno il regista non riesca a far vedere ai fan la sua versione del cinecomic, al pari di quanto accaduto con il film di Zack Snyder.

This Is Spinal Tap

La versione di This Is Spinal Tap di Rob Reiner non è stata dovuta a decisioni sbagliate prese dai produttori o alle pressioni dello studio: si trattava semplicemente di maneggiare tantissimo materiale e decidere cosa eliminare e cosa no per dare vita ad un falso documentario che fosse il più coerente possibile.

Presumibilmente, sono state girate circa 100 ore di riprese per il film, quando il minutaggio finale ammonta a soli 82 minuti: ciò significa che, da qualche parte, esiste una montagna di filmati inediti che nessuno ha mai visto. Si potrebbe pensare ad una sorta di miniserie, dal momento che This Is Spinal Tap è stato un grande successo, trasformatosi negli anni in un vero e proprio fenomeno culturale.

La sottile linea rossa

La sottile linea rossa di Terrence Malick è un film già perfetto così com’è, e non ha certamente bisogno di essere migliorato o “sistemato”. Il film dura quasi tre ore, ma il taglio originale era presumibilmente di circa cinque ore. Diverse scene non sono entrate nel film, comprese le performance di attori quali Lukas Haas, Mickey Rourke e Bill Pullman, oltre alla voce narrante di Billy Bob Thorton.

Allo stesso modo, i ruoli di John Travolta, Adrien Brody e Goerge Clooney sono stati drasticamente ridotti. Stranamente, tagliare i ruoli è una pratica diventata col tempo un’abitudine ricorrente di Malick: proprio per questo, La sottile linea rossa non è l’unico film del regista ad aver subito pesanti tagli.

Alien 3

A voler essere precisi, esiste già una sorta di Director’s Cut di Alien 3, nota come “The Assembly Cut”. Tuttavia, David Fincher non è stato coinvolto nella sua realizzazione, quindi si tratta più di un “Editor’s Cut” o qualcosa del genere, con il team del film che ha seguito le note di produzione originali del regista.

Il film ha avuto un lungo e tormentato processo di sviluppo dopo Aliens – Scontro finale: quando è finalmente arrivato nelle mani di David Fincher (al suo debutto dietro la macchina da presa all’epoca), lo stesso non ha avuto molto controllo creativo sul film. L’Assembly Cut non ha ottenuto un grande riscontro da parte del pubblico rispetto alla versione cinematografica; sicuramente, una Fincher Cut potrebbe destare maggiore curiosità e interesse.

Breakfast Club

Come accaduto a Rob Reiner, neanche John Hughes ha avuto particolari problemi durante la produzione di Breakfast Club, nonostante le scene girate siano di più del numero effettivamente finito all’interno del film.

In effetti, il regista ha raccolto circa un’ora in più di riprese. Apparentemente a Hughes è piaciuto molto il film, ma forse un taglio più lungo non sarebbe stato adatto al pubblico; così, ha deciso di tenere la Director’s Cut per sé. Sappiate, dunque, che esistono diverse sequenze del film che nessuno ha mai visto.

La cosa

Prequel dell’omonimo cult di John Carpenter uscito nel 2011, La cosa è stato pesantemente criticato per l’uso eccessivo di CGI e per la mancanza di effetti pratici. Tuttavia, la versione originale del film era  stilisticamente molto più fedele al film originale e vantava anche l’impiego di effetti pratici. Purtroppo, la Universal ha deciso di intervenire e ha richiesto la CGI, ordinando anche una sessione di riprese aggiuntive e cambiando il finale del film.

Babe va in città

George Miller ha co-sceneggiato l’originale Babe, maialino coraggioso: quando è arrivato il sequel Babe va in città, Miller ha preso le redini della regia. Durante la realizzazione del film, alcune delle tendenze alla “Mad Max” tipiche del regista potrebbero essersi sviluppate, in quanto nel film sono presenti degli evidenti tagli, utili probabilmente a renderlo un prodotto più adatto alle famiglie.

Apparentemente le scene recise riguardavano alcune battute ritenute di cattivo gusto, alcune scene molto violente e il personaggio del cattivo interpretato da Mickey Rooney, che si abbandonava ad una serie di vizi. 

American History X

La storia della produzione di American History X è piuttosto famosa. Il regista Tony Kaye era riuscito ad ottenere il primo taglio sul film attorno ai 95 minuti, con un budget limitato: all’epoca il regista era molto soddisfatto del suo lavoro, e anche le proiezioni di prova aveva dato ottimi riscontri.

Sfortunatamente, la New Line Cinema chiese di aggiungere altre scene al film, allungandolo a circa due ore. Kaye era furioso e si impegnò in azioni legali: chiese addirittura che il suo nome fosse rimosso dal film, rifiutandosi di guardare il prodotto finale e rinnegandolo. Successivamente, il regista faticò non poco a trovare ingaggi presso altri studios di Hollywood.

Qualcosa di sinistro sta per accadere

Tra le produzioni più “oscure” della Disney, Qualcosa di sinistro sta per accadere del 1983, basato sull’omonimo romanzo di Ray Bradbury, subì una produzione molto travagliata. Lo stesso Bradbury lavorò alla sceneggiatura, ma ebbe un litigio con il regista Jack Clayton a causa di alcune “divergenze creative”. Clayton era il regista, ma Bradbury era il creatore originale dell’opera: alla fine, Clayton fu costretto a piegarsi alle richieste dei dirigenti della Disney e a rendere il film più adatto alle famiglie, ottenendo però un altro sceneggiatore (non accreditato) che si occupò di revisionare lo script iniziale.

Nonostante ciò, i dirigenti della Disney erano ancora scontenti del risultato: ordinarono così una nuova revisione della sceneggiatura e anche una sessione di riprese aggiuntive, mettendo da parte Clayton. Quando uscì, il film fu un grandissimo successo al botteghino, ma sarebbe stato sicuramente un film molto più complesso se la visione originale fosse stata rispettata.

Solo: A Star Wars Story

Tra tutti i film presenti in questa lista, quello che merita un Director’s Cut più di ogni altro è sicuramente Solo: A Star Wars Story, inizialmente affidato a Phil Lord e Chris Miller e poi portato a compimento da Ron Howard.

Sebbene non tutti i pezzi del puzzle su ciò che è andato storto siano chiari, è molto probabile che lo stile di Lord e Miller si sia scontrato con con la Lucasfilm. Le numerose divergenze hanno fatto sì che i due registi venissero licenziati dai dirigenti della Disney. Solo è stato rilasciato nel 2018 ed è stato il primo flop della saga di Star Wars. Lord e Miller sono comunque riusciti a riscattarsi, dal momento che l’altro loro progetto sempre di quell’anno, ossia Spider-Man: Un Nuovo Universo, ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione. 

Director Roundtable: Nolan, Jolie & Co per Hollywood Reporter [Video]

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Si è tenuta a Los Angeles la consueta tavola rotonda tra i registi più quotati di Hollywood in previsione del season awards del The Hollywood Reporter. Tra i presenti Angelina Jolie (“Unbroken“), Christopher Nolan (“Interstellar“), Richard Linklater (“Boyhood“), Mike Leigh (“Mr. Turner“), Bennett Miller (“Foxcatcher“) and Morten Tyldum (“The Imitation Game“), che parlano della loro esperinza e condivisono paure, desideri e aspirazioni.

Director Roundtable

Dio Salvi la Regina! in uscita il libro che racconta Elisabetta II tra fiction e realtà

In uscita il 20 gennaio 2022, edito da Bietti, il libro DIO SALVI LA REGINA! Elisabetta II sovrana di iconologia tra fiction e realtà di Anna Maria Pasetti. Un excursus nell’immaginario audiovisivo di Elisabetta II, da The QueenThe Crown,da Sorrentino fino a Peppa Pig.

Elisabetta II festeggerà il suo settantesimo anniversario di Regno il 6 febbraio. Nel corso degli anni, il cinema e le serie televisive, documentari e fiction, la hanno descritta in innumerevoli modi. Il volume di Anna Maria Pasetti indaga per l’appunto l’iconologia audiovisiva legata a Elisabetta II, che merita attenzione per la sua valenza di Segno, unico e irripetibile, capace di legare Icona e Simbolo dentro a un Corpo eccezionale, in grado di vivere e trascendere il Tempo in un gesto. 

Non è necessario essere monarchici per abituarsi all’icona della Regina. Il tempo e il mondo ruotano vorticosamente come tifoni tropicali: tutto è mutevole, proprio tutto. Tranne lei, Elisabetta”. Così la descrisse il regista Roger Michell, scomparso poco prima di vedere la Regina omaggiata nel suo documentario Elizabeth, probabilmente il definitivo sulla sovrana britannica, e dunque meritevole di troneggiare in testa a questo volume.

A corollario, una conversazione con il regista Stephen Frears, che disserta sulla figura della sovrana in una intervista esclusiva con l’autrice.

DIO SALVI LA REGINA! edito da Bietti per la collana digitale Fotogrammi, è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Red Shoes.


{La collana digitale FOTOGRAMMI è disponibile in formato ePub a 1,99 euro sul sito Bietti.it; e su Amazon in formato Kindle a 2,69 euro e in formato cartaceo a 4,99 euro} 

Anna Maria Pasetti, milanese, critica e giornalista cinematografica, collabora con Il Fatto Quotidiano e altre testate. Ha scritto per AliasCiakRolling Stone. Laureata in lingue con tesi in Semiotica del cinema all’Universita Cattolica di Milano, ha conseguito un MA in Film&Television Studies al Birkbeck College di Londra. È stata selezionatrice per la Settimana internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, per il concorso del festival Sguardi Altrove sul cinema al femminile. Nel 2018 ha fondato l’associazione culturale Red Shoes.

Red Shoes è un’associazione culturale che si prefigge di guardare alla cultura cinematografica britannica esaltandone i segni di (apparente) contraddizione che ne determinano bellezza ed autenticità. Il tutto considerando il cinema di passato, presente e “possibili futuri” in un duplice rapporto: quello con le altre espressioni creative, e quello con l’Italia, Paese tradizionalmente amato dai sud- 

diti di Sua Maestà. Un ponte virtuale e virtuoso atto a connettere, che si (im)pone in netto contrasto con la proclamazione della Brexit.

Dio esiste e vive a Bruxelles: il 16, il 17 e il 18 con Sala Bio

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Dio esiste e vive a Bruxelles: il 16, il 17 e il 18 con Sala Bio

Lunedì 16 novembre (Cinema Odeon – Bologna), Martedì 17 (Cinema Colosseo – Milano) e Mercoledì 18 (Roma) a Sala Bio, Unipol Biografilm Collection presenta l’imperdibile anteprima in versione originale sottotitolata di Dio esiste e vive a Bruxelles, la commedia diretta da Jaco Van Dormael.

Uscito in Francia lo scorso 2 settembre, il film ha ottenuto una fortissima risposta di pubblico, scalando poi le vette del box office anche negli altri paesi in cui è già uscito, il Belgio e la Svizzera. Il film è inoltre in lizza per gli European Film Award e rappresenterà il Belgio alla corsa degli Oscar per il Miglior Film Straniero.

Dio esiste e vive a Bruxelles sarà distribuito nelle sale italiane dal 26 novembre, grazie a I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES
(Lussemburgo, Francia, Belgio/2015/106′) di Jaco Van Dormael

«Dio esiste e vive a Bruxelles. Appartamento tre camere con cucina e lavanderia, senza una porta di entrata e di uscita. Si è parlato molto di suo figlio, ma poco di sua figlia… sua figlia sono io». Non è facile essere la figlia di Dio. Ea, undici anni, lo sa bene: suo padre – anzi, suo Padre – è odioso e antipatico e passa le giornate a rendere miserabile l’esistenza degli uomini. È una situazione che non può andare avanti, ma come risolverla? Dopo l’ennesimo litigio, Ea scende tra gli uomini per scrivere un nuovo Nuovo Testamento che ci permetta di cercare la nostra felicità; ma, prima di andarsene, usa il computer del Padre per liberarci dalla più grande delle nostre paure inviando a ciascun essere umano un sms con la data della propria morte.

Dio esiste e vive a Bruxelles: 10 cose che non sai sul film

Dio esiste e vive a Bruxelles: 10 cose che non sai sul film

Dio esiste e vive a Bruxelles è un film molto singolare che è riuscito a farsi apprezzare in tutto il mondo proprio per le sue particolarità e qualità.

Selezionato per la categoria Miglior Film Straniero agli Oscar 2016, questo lungometraggio è totalmente l’opposto di come ce lo si potrebbe aspettare, capace di andare oltre i temi religiosi e manifestandosi come una commedia tagliende e umoristica, ma non parodistica.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Dio esiste e vive a Bruxelles.

Dio esiste e vive a Bruxelles film

dio esiste e vive a bruxelles

1. Ad ogni apostolo è associata una musica. Solitamente, questo tipo di musica associata è classica o solenne e per il regista Jaco Van Dormael ciò rappresenta un bel contrasto. Secondo lui “I personaggi che sceglie Ea come nuovi apostoli sono degli emarginati che ci vengono presentati principalmente per i loro difetti”. Stando al suo punto di vista, è interessante notare che la musica è il loro esatto opposto, un modo per dargli una seconda possibilità ed essere migliori.

2. Il presente è il momento più importante. Lo scopo di Dio esiste e vive a Bruxelles è quello di far ragionare gli spettatori su quanto sia importante vivere al meglio il tempo presente. Il fatto che il film inizi con gli essere umani che vengono a conoscenza della data della loro morte deve far pensare non tanto alla morte in sé, ma quando a come l’azione svolta nel tempo presente si ripercuoterà su quella futura.

3. Il regista ha citato un suo film. C’è una scena nel film in cui una madre cerca di uccidere suo figlio George che ha la sindrome di Down. Questo è un riferimento a L’ottavo giorno (1996), film del regista Jaco Van Dormael in cui il personaggio principale, George, ha anche la sindrome di Down.

Dio esiste e vive a Bruxelles streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere il film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Chili, iTunes e Rai Play.

Dio esiste e vive a Bruxelles trailer

5. Un film che si dimostra subito solenne. Prima di vedere il film, potrebbe essere utile vedere il trailer per capire cosa riservi questo lungometraggio, venendo a conoscenza della tipologia e del tono dei temi trattati.

Dio esiste e vive a Bruxelles cast

6. Il regista compare nel film. Il regista Jaco Van Dormael ha un cameo nel suo film. Nella fattispecie, appare interpretando l’uomo che viene ucciso da un autobus dopo aver ricevuto il messaggio che gli diceva di avere pochi secondi da vivere.

7. Benoît Poelvoorde ha interpretato Dio. Interpretare Dio non è da tutti e per questo film era necessario avere un attore che lo interpretasse in maniera eccellente. Considerate tutte le varie caratteristiche, scegliere Benoît Poelvoorde non poteva che essere la scelta migliore.

Dio esiste e vive a Bruxelles trama

8. Dio non è quello che ci si aspetterebbe. A differenza di ciò che è sempre stato detto, in questo film Dio è una persona meschina, è un vigliacco ed è odioso con la sua famiglia. Egli ha una figlia, Ea, che si annoia e detesta essere chiusa in quel piccolo appartamento dell’ordinaria Bruxelles.

9. Far conoscere la morte di tutti come forma di ribellione. Ad un certo punto del film, Ea decide di ribellarsi al padre, di entrare nel suo computer e di far trapelare al mondo intero la data di morte di tutti quanti. All’improvviso, ogni abitante della Terra si trova a pensare a cosa fare con il prezioso tempo rimasto.

Dio esiste e vive a Bruxelles frasi

10. Un film fatto di frasi solenni. Un film come Dio esiste e vive a Bruxelles era per forza destinato a dare vita a frasi indimenticabili ed ironiche. Ecco qualche esempio:

  • Se un giorno trovi la donna della tua vita sta pur certo che non passerai la tua vita insieme a lei! (Dio)
  • Venerdì io e Luis avevamo deciso che i giorni, invece di chiamarsi Lunedì e Martedì o Mercoledì, si sarebbero chiamati Gennaio, Febbraio, Marzo… Dopo una settimana vivevamo insieme da sette mesi. (Ea)
  • Legge 2128: la fila di fianco avanza sempre più veloce della tua. (Dio)
  • Legge 2129: quando un corpo si immerge nella vasca da bagno, il telefono squilla. (Dio)

Fonti: IMDb, Paginainizio, The Guardian

Dio esiste e vive a Bruxelles, la conferenza stampa del film con Benoit Poelvoorde

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Il giorno dopo l’assedio di Bruxelles per paura di attacchi terroristici è difficile presentare un film ironico e surreale come Dio esiste e vive a Bruxelles del regista Jaco Van Dormael, che però, insieme all’attore Benoit Poelvoorde, riescono a svicolare le domande di geopolitica e a parlare del film.

Vi conoscete da molti anni, come mai questa è la prima volta che lavorate insieme?

Van Dormael: Io e Benoit ci siamo incontrati per la prima volta nei corridoi di una società di postproduzione, mentre io montavo Totò le héros e lui Il cameraman e l’assassino, era buffo perchè entrambi lavoravamo di notte, e gli unici contatti che avevamo erano quando uno dei due alzava un po’ troppo il volume, poi dopo circa vent’anni, eccoci qui.

Poelvoorde: Mi ricordo di questo episodio, ma anche di quando, ad una festa per il successo di Mr Nobody, che in Europa stava vincendo ogni premio possibile, io mi sono avvicinato a lui e gli ho detto: “Fammi lavorare con te, posso fare anche la candela”. Poi un giorno mi ha chiamato e mi ha detto: “Non sarai una candela, sarai direttamente colui che è la luce”, e così sono diventato Dio.

Ad ognuno dei nuovi apostoli viene associata una musica, solitamente si tratta di musica classica a volte molto solenne.

Van Dormael: Mi piaceva l’idea del contrasto. I personaggi che Ea sceglie come nuovi apostoli sono degli emarginati, che ci vengono presentati principalmente per i loro difetti: c’è l’assassino, l’erotomane, ad esempio.Accordare una musica che fosse l’opposto, quindi epica o molto barocca mi faceva pensare che stavo dando una seconda possibilità a queste persone, di essere meglio di quello che la società li aveva costretti ad essere.

Il film inizia con gli esseri umani che vengono a conoscenza della data della loro morte. Voi avete mai pensato a cosa avreste fatto al loro posto?

Poelvoorde: Il messaggio del film è che ciò che è importante è il presente. Come ha scritto Faulkner in uno dei suoi romanzi, e questa è l’ultima volta che farò l’uomo colto, “l’azione passata e quella futura dipende sempre dall’azione presente”. Questo credo sia molto vero e vuol dire prendere una decisione, sapere se si vuole vivere o non vivere, non è tanto sapere quando si muore.

Dio esiste e vive a Bruxelles recensione del film con Benoit Poelvoorde

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Dopo l’ennesimo litigio con il padre, Ea, figlia di Dio, decide di ribellarsi al volere paterno e diffonde le date di morte via sms a tutti gli esseri umani. Poi scende sulla Terra, a Bruxelles, per cercare sei nuovi apostoli, utili per arrivare così alla formazione preferita della madre, Dea, quella a 18 giocatori, come nel baseball. Dio cercherà di rimediare, ma, sceso sulla Terra, avrà parecchie difficoltà.

Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael è un tripudio di ironia e sarcasmo. Se lasciamo perdere l’uscita quasi ad-hoc nel periodo di tensione massima a Bruxelles, che eleva al quadrato l’ironia che pervade il film, si tratta di un’opera che suppone che gli esseri superiori che gli uomini definiscono divini, non siano altro che un’esagerazione dell’uomo medio.

Benoit Poelvoorde, attore belga che riveste il ruolo della divinità massima secondo la religione cattolica riesce ad essere un perfetto Dio del Vecchio Testamento: perfido e incurante degli uomini.

Ea, sua figlia minore, perchè suo figlio JC già ha fatto la sua rivoluzione, è invece più vicina agli uomini, e come il fratello nel Nuovo Testamento, cerca i reietti o emarginati di questa società. Altri ribelli.

Altro personaggio, che non dice una parola, ma che è di fondamentale importanza per il film è quello della madre di Ea, moglie di Dio, interpretata da un’altra icona del cinema contemporaneo belga: Yolande Moreau.

Dio esiste e vive a BruxellesC’è poi Catherine Deneuve, una dei nuovi apostoli, moglie trascurata e annoiata protagonista di uno dei capitoli in cui si suddivide il film, che nella parte che riguarda le avventure di Ea sulla Terra ricorda lo stile de Il meraviglioso mondo di Amélie.

Molto divertente é invece la parte dedicata al padre di Ea, che sulla Terra diventa gli ultimo degli ultimi, emarginato anche dal chi vive al di fuori della società. Nel suo viaggio terreno, Dio non viene compreso, il suo caratteraccio non gli procura che guai e, inoltre, non riesce neppure a camminare sull’acqua.

Il film esce nelle sale il 26 novembre, in 200 copie.

Dio esiste e vive a Bruxelles martedì 19 con Sala Bio

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Dio esiste e vive a Bruxelles martedì 19 con Sala Bio

Martedì 19 aprile Sala Bio Milano festeggia la candidatura ai David di Donatello di Dio esiste e vive a Bruxelles, la commedia campione d’incassi diretta da Jaco Van Dormael, riproponendola al cinema Colosseo in versione originale sottotitolata.

Già vincitore di un EFA per la Miglior Scenografia e di ben quattro premi Magritte, il film, uscito in Italia il 26 novembre scorso, è programmato nelle sale italiane ormai da 21 settimane ininterrottamente. Con un milione e mezzo di boxoffice e 250mila spettatori, Dio esiste e vive a Bruxelles è il miglior risultato della attuale stagione cinematografica per il cinema d’essai.

DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES
(Lussemburgo, Francia, Belgio/2015/116′)
di Jaco Van Dormael

«Dio esiste e vive a Bruxelles. Appartamento tre camere con cucina e lavanderia, senza una porta di entrata e di uscita. Si è parlato molto di suo figlio, ma poco di sua figlia… sua figlia sono io». Non è facile essere la figlia di Dio. Ea, undici anni, lo sa bene: suo padre – anzi, suo Padre – è odioso e antipatico e passa le giornate a rendere miserabile l’esistenza degli uomini. È una situazione che non può andare avanti, ma come risolverla? Dopo l’ennesimo litigio, Ea scende tra gli uomini per scrivere un nuovo Nuovo Testamento che ci permetta di cercare la nostra felicità; ma, prima di andarsene, usa il computer del Padre per liberarci dalla più grande delle nostre paure inviando a ciascun essere umano un sms con la data della propria morte.

Dinosaurs: 10, 11 e 12 dicembre al cinema, una clip in esclusiva

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Dinosaurs: 10, 11 e 12 dicembre al cinema, una clip in esclusiva

Arriva nelle sale il 10, 11 e 12 dicembre il documentario Dinosaurs, secondo appuntamento della stagione de “L’ARTE AL CINEMA” distribuita nei migliori cinema italiani da MAGNITUDO insieme a CHILI.

Il documentario Dinosaurs racconta con un approccio scientifico i retroscena legati alle affascinanti creature preistoriche e alla raccolta dei reperti fossili che tutti noi possiamo ammirare oggi nei musei di storia naturale di tutto il mondo.

Da dove arrivano realmente? Sono ricostruzioni o sono reali? E come finiscono queste gigantesche creature del passato nei luoghi visitati ogni anno da milioni di persone? Pochi sanno che la maggior parte degli scheletri esposti nei musei sono ricostruzioni e che nel mondo gli esemplari reali interi si possono contare sulle dita di una mano.

Il regista Francesco Invernizzi (la nostra intervista) risponde a queste domande ricostruendo il viaggio che affrontano i resti di questi animali preistorici, dal ritrovamento delle loro ossa nelle aree più remote del pianeta ai laboratori dei maggiori esperti mondiali, in cui vengono assemblate e studiate, fino alle gallerie più esclusive e nelle case d’asta dove i grandi collezionisti e gli istituti scientifici prestigiosi si recano per riuscire ad aggiudicarsi questi rarissimi esemplari.

Dinosaurs è un viaggio entusiasmante, una straordinaria avventura raccontata attraverso immagini in 8k girate in Italia, Svizzera, Francia, USA (South Dakota, North Dakota, Wyoming, Colorado) sulle tracce dei giganti del passato più misteriosi di sempre.

In esclusiva per Cinefilos.it, ecco una clip dal film:

Dinosaurs, al cinema il 10, 11, e 12 Dicembre

Dinosaurs, al cinema il 10, 11, e 12 Dicembre

Arriva nelle sale il 10, 11 e 12 dicembre il documentario Dinosaurs, secondo appuntamento della stagione de “L’ARTE AL CINEMA” distribuita nei migliori cinema italiani da MAGNITUDO insieme a CHILI. Il documentario Dinosaurs racconta con un approccio scientifico i retroscena legati alle affascinanti creature preistoriche e alla raccolta dei reperti fossili che tutti noi possiamo ammirare oggi nei musei di storia naturale di tutto il mondo.

Da dove arrivano realmente? Sono ricostruzioni o sono reali? E come finiscono queste gigantesche creature del passato nei luoghi visitati ogni anno da milioni di persone? Pochi sanno che la maggior parte degli scheletri esposti nei musei sono ricostruzioni e che nel mondo gli esemplari reali interi si possono contare sulle dita di una mano.

Dinosaurs, il film

Il regista Francesco Invernizzi risponde a queste domande ricostruendo il viaggio che affrontano i resti di questi animali preistorici, dal ritrovamento delle loro ossa nelle aree più remote del pianeta ai laboratori dei maggiori esperti mondiali, in cui vengono assemblate e studiate, fino alle gallerie più esclusive e nelle case d’asta dove i grandi collezionisti e gli istituti scientifici prestigiosi si recano per riuscire ad aggiudicarsi questi rarissimi esemplari.

Dinosaurs è un viaggio entusiasmante, una straordinaria avventura raccontata attraverso immagini in 8k girate in Italia, Svizzera, Francia, USA (South Dakota, North Dakota, Wyoming, Colorado) sulle tracce dei giganti del passato più misteriosi di sempre.

Dinner Club: trailer della seconda stagione in arrivo su Prime Video

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Prime Video ha svelato oggi il trailer e le prime immagini della seconda stagione dell’innovativo food travelogue Original di produzione italiana Dinner Club, disponibile in esclusiva su Prime Video dal 17 febbraio 2023 con i primi quattro episodi, seguiti dagli ultimi due il 24 febbraio.

Dopo il successo della prima stagione, Dinner Club torna per la seconda stagione con lo Chef stellato Carlo Cracco in viaggio per l’Italia assieme a quattro compagni speciali, gli attori Antonio AlbanesePaola CortellesiMarco Giallini e Luca Zingaretti, alla scoperta delle ricette e dei tesori più nascosti del nostro Paese. Mete di questo nuovo viaggio sono la Sila in Calabria, la Romagna, il Sud Tirolo e la Sicilia. Una volta rientrati al Dinner Club, i viaggiatori si uniranno a cena con le due socie onorarie Sabrina Ferilli Luciana Littizzetto regalando sei puntate piene di rivelazioni, buona cucina e tante risate. Dinner Club è prodotto da Banijay Italia per Amazon Studios, scritto da Magda Geronimo, Alessandro Saitta e Ugo Ripamonti e diretto da Riccardo Struchil e Caterina Pollini. 

La prima stagione di Dinner Club con Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino, Sabrina Ferilli, Luciana Littizzetto e Valerio Mastandrea è disponibile su Prime Video.   La seconda stagione di Dinner Club si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1 e S2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono la serie Original italiana dall’universo Citadel, Everybody Loves Diamonds e The Ferragnez – La Serie Stagione 2.

Dinard British Film Festival: Catherine Deneuve presidente di giuria

La star francese Catherine Deneuve sarà presidente di giuria del concorso del 25° Dinard British Film Festival.

Conosciuta per i suoi ruoli in Bella di Giorno (Belle de Jeur, 1967) e Repulsione (Repulsion, 1965), l’attrice ha a curriculum più di cento film, tra cui gli ultimi Potiche, di François Ozon, e Asterix e Obelix al servizio di sua Maestà, pellicola del 2012 in cui interpretava la regina Cordelia.

Catherine Deneuve segue le orme del presidente della scorsa edizione del Dinard British Film Festival, il celebre calciatore e attore Eric Cantona, che ha guidato una giuria composta dall’attrice Alice Eve, l’attore Toby Jones, il vincitore dell’Academy Award David Parfitt, l’attore Michael Smiley, lo sceneggiatore Natalie Carter, i registi Fred Cavaye, Hippolyte Girardot.

Il Dinard British Film Festival si terrà tra l’8 e il 12 ottobre a Dinard, nella regione francese della Bretagna.

Fonte: Variety

Dilili a Parigi, recensione del film di Michel Ocelot

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Dilili a Parigi, recensione del film di Michel Ocelot

Michel Ocelot, maestro dell’animazione francese, regista di Kirikù e di Azul e Aznar, torna al cinema, dal 24 aprile, con Dilili a Parigi, il suo nuovo lungometraggio che, per la prima volta nella sua filmografia, è ambientato nella sua città d’origine.

Presentato alla 23° edizione di Cartoons on the Bay e già vincitore del César come miglior film d’animazione, Dilili a Parigi è una storia di stupore, ricerca e curiosità, che sotto uno strato elegante che mette a proprio agio lo spettatore, nasconde temi spinosi e tremendamente attuali.

La storia racconta di Dilili, una bambina kanak, troppo bianca per la Nuova Caledonia e troppo nera per la Parigi della Belle Époque, che, in compagnia del suo amico Orel, si avventura in una città a caccia dei maschi maestri, un’associazione criminale che vuole sottomettere le donne e rapisce le ragazzine della città.

Il film si immerge nell’art déco e nello stile liberty di inizio ‘900, catapultando lo spettatore in colori incredibili, personaggi e costumi che si muovono sullo sfondo delle fotografie scattate dallo stesso Ocelot, per anni e anni, a spasso per Parigi.

La bellezza di Dilili a Parigi risiede nella capacità che ha di restituire lo stupore della piccola protagonista, non solo per le vicende fuori dall’ordinario che le capitano, ma per le piccole cose, per i dettagli, e l’entusiasmo di Dilili per la vita contagia anche lo spettatore. Inoltre, con questo film, Ocelot prosegue il suo discorso che sottolinea l’importanza della parità tra uomo e donna, tema che gli è molto caro visto che lo aveva introdotto già con Kirikù e la strega Karabà, e lo aveva perfezionato in Principi e Principesse, il film in cui rilegge in chiave femminista le fiabe tradizionali.

Non sorprende quindi che la protagonista eroina sia una giovane donna caparbia e brillante, portatrice quindi non solo dello stupore tipico di un bambino che scopre il mondo, ma anche di quella forza che risiede nelle donne.

Il viaggio di Dilili, per Ocelot, è anche un buon pretesto per raccontare la Belle Époque, la Parigi pullulante di menti eccezionali, brillanti artisti, scienziati, ricercatori, straordinari uomini e donne che hanno segnato la storia dell’umanità, contribuendo a formare e strutturare la cultura occidentale, l’antidoto alle brutture del mondo, secondo il regista.

Digital Movie Days: al via la terza edizione, 120 titoli a 4,99 euro

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Al via Digital Movie Days, l’iniziativa promossa da Univideo in collaborazione con Apple Tv, CG Digital, Chili, TheFilmClub, Amazon Prime Video, Rakuten Tv, Tim Vision, intende promuovere l’offerta legale digitale di prodotti audiovisivi, offrendo al grande pubblico, al prezzo ribassato di oltre il 50%, un’ampia varietà di film per tutte le età, fruiti attraverso i più evoluti standard tecnologici (4k Ultra HD). Scopri il sito ufficiale e tutti i titoli che partecipando alla promozione https://www.univideo.org/digitalmoviedays.html

In questo particolare e delicato momento l’industria dell’audiovisivo ha voluto dare un contributo importante promuovendo il “Digital Movie Days” dieci giorni di promozione dove, grazie alla collaborazione di sette tra le più importanti piattaforme di offerta audiovisiva legale, sarà possibile acquistare 120 titoli tra novità e catalogo al prezzo di 4,99 euro, meno della metà rispetto a periodi normali. Film ad alta definizione e per tutte le età: al via per dieci giorni una campagna a favore della legalità e dell’offerta digitale dell’home entertainment.

I Film rappresentano il contenuto audiovisivo più cercato e fruito dagli italiani: secondo i dati rilevati da GfK Italia per Univideo, sono stati il genere on demand più visto durante il lockdown, superando anche le serie tv; tendenza che si è mantenuta anche al termine della quarantena e che ha allargato a nuove componenti della popolazione con una accelerazione verso la riduzione del divario generazionale nella fruizione dei media.

Nel 2019, sempre secondo GfK Italia gli acquirenti di DVD e Blu Ray sono stati 2,3 milioni con una propensione di spesa media pro-capite di quasi 50 euro, mentre il numero di fruitori digitali è stato pari a 21, 2 milioni. Un’affezione del grande pubblico verso i prodotti audiovisivi marcata in modo particolare durante il periodo di quarantena in cui si è registrata una crescita sostanziale (+32% rispetto alla fase pre Covid) del tempo medio che le famiglie italiane hanno dedicato alla fruizione di contenuti di intrattenimento. Tendenza che si è confermata anche in questi ultimi mesi dove il ritrovato senso di comunità e di condivisione di esperienze in famiglia ha riportato tante persone a stare insieme guardando un film o una serie tv.

“La terza edizione dei Digital Movie Days spiega Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente UNIVIDEO e Presidente CG Entertainmentha un significato molto particolare, viviamo un quotidiano incerto e delicato e ciascuno di noi deve fare la propria parte per tutelare non solo la salute delle persone ma anche l’economia e la coesione sociale. L’industria audiovisiva è scesa in campo per essere al fianco degli italiani provando, attraverso questa iniziativa, a rafforzare quel senso di unione e di famiglia che aiuta a non perdere di vista i veri valori. L’iniziativa che ci accingiamo a vivere sarà importante perché permetterà a chiunque di poter acquistare in digitale film di ogni genere a prezzi davvero unici e con una qualità tecnologica altissima. Una scelta di responsabilità quella compiuta dalle nostre imprese ma anche un segnale forte contro la pirateria che rimane un problema rilevante per tutto il nostro settore”.

UNIVIDEO è l’associazione di categoria che rappresenta gli Editori Audiovisivi su media digitali (DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD) e online (piattaforme di distribuzione digitale) www.univideo.org.

Digital Movie Days: 10 titoli da vedere ad un prezzo speciale

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Digital Movie Days: 10 titoli da vedere ad un prezzo speciale

Come molti di voi già sapranno sono in corso i Digital Movie Days, l’iniziativa promossa da Univideo in collaborazione con Apple Tv, CG Digital, Chili, TheFilmClub, Amazon Prime Video, Rakuten Tv e Tim Vision. L’intento è quello di promuovere l’offerta legale digitale di prodotti audiovisivi, offrendo al grande pubblico, al prezzo ribassato di oltre il 50%, un’ampia varietà di film per tutte le età, fruiti attraverso i più evoluti standard tecnologici (4k Ultra HD).

Ecco 10 film consigliati da noi di Cinefios.it che potrete comprare ad un prezzo ribassato su queste piattaforme. Tutti i titoli che partecipando alla promozione sul sito di Univideo.

1917

1917Sam Mendes, il regista premio Oscar di Skyfall, Spectre e American Beauty, dona la sua singolare visione dell’anno cruciale della prima guerra mondiale, il 1917. Con George Mackay, Dean-Charles, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Claire Duburcq e con Colin Firth e Benedict Cumberbatch.

Al culmine della prima guerra mondiale, due giovani soldati britannici, Schofield (George MacKay di Captain Fantastic) e Blake (Dean-Charles Chapman di Game of Thrones) ricevono una missione apparentemente impossibile. In una corsa contro il tempo, devono attraversare il territorio nemico e consegnare un messaggio che arresterà un attacco mortale contro centinaia di soldati, tra cui il fratello di Blake.

Ad Astra

Ad Astra film 2019Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, Ad Astra racconta dell’astronauta Roy McBride (Brad Pitt) che viaggia verso gli estremi confini del sistema solare per trovare il padre scomparso e svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro pianeta. Il suo viaggio svelerà segreti che sfidano la natura dell’esistenza umana e il nostro posto nel cosmo. Diretto da James Gray nel cast anche Brad PittTommy Lee JonesRuth Negga, John Ortiz, Liv Tyler.

Antropocene

ANTROPOCENE – L’EPOCA UMANAAntropocene – L’epoca umana, il film che indaga l’impatto dell’uomo sul pianeta attraverso le straordinarie immagini di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky. La versione italiana del film Antropocene – L’epoca umana, distribuita nei cinema da Fondazione Stensen e Valmyn, si avvarrà di una voce narrante d’eccezione, quella dell’attrice Alba Rohrwacher.

Dopo essere stata protagonista di numerosi film tra cui i recenti Troppa Grazia (2018) e Lazzaro Felice (2018), aver registrato audiolibri ed essere stata la voce narrante della serie tv L’amica Geniale, l’attrice torna a prestare la sua voce per accompagnarci in un emozionante viaggio attraverso il nostro pianeta in Antropocene – L’epoca umana. Alba Rohrwacher, da sempre attenta alle tematiche ambientali, ha sposato con entusiasmo il progetto e supporta a sua volta coloro che lottano per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta Terra.

JoJo Rabbit

JoJo RabbitDiretto da Taika Waititi. e con protagonisti Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Scarlett Johansson, Thomasin McKenzie, Sam Rockwell  e Taika Waititi., JoJo Rabbit racconta di un bambino tedesco di nome Jojo Betzler (Roman Griffin Davis) e soprannominato “Rabbit”, appartenente alla Gioventù hitleriana durante i violenti anni della Seconda guerra mondiale.La sua visione nazista del mondo cambia completamente quando scopre che sua madre (Scarlett Johansson) nasconde in soffitta una ragazza ebrea (Thomasin McKenzie). Da questo momento in poi Jojo dovrà fare i conti con i dubbi sorti riguardo il nazionalismo e in questo dissidio interiore verrà aiutato soltanto dal suo amico immaginario, una versione idiota e caricaturale di Adolf Hitler (Taika Waititi).

Cattive Acque

Cattive Acque è la vera storia di Robert Bilott (Mark Ruffalo) l’avvocato ambientalista protagonista di una estenuante battaglia legale durata ben 19 anni contro il colosso chimico DuPont e di come, da uomo tenace e combattivo, ha rappresentato 70mila cittadini dell’Ohio e della Virginia, la cui acqua potabile era stata contaminata dallo sversamento incontrollato di PFOA (acido perfluorooctanico). Grazie ad uno studio tossicologico sulle vittime, Bilott riuscirà a dimostrare i rischi per la salute associati alla contaminazione delle acque e otterrà per loro un importante risarcimento. La pellicola diretta da Todd Haynes, si ispira ad una vicenda realmente accaduta e portata alla ribalta internazionale da un articolo del New York Times. Dai produttori di Green Book e Il Caso Spotlight una storia di impegno civile, una lotta di Davide contro Golia supportata da un grande cast composto da Mark Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins e Bill Pullman.

Crawl – Intrappolati

Crawl - Intrappolati

Se non sarà la tempesta a spaventarti, saranno loro. Dal regista Alexandre Aja (Le Colline hanno gli Occhi) e dai produttori Sam Raimi (Do not Breathe, Evil Dead) e Craig Flores (300), Crawl è un survival thriller/horror. Quando un enorme uragano colpisce la sua città natale in Florida, Haley (Kaya Scodelario) ignora gli ordini di evacuazione per cercare il padre scomparso (Barry Pepper). Trovandolo gravemente ferito nel seminterrato della loro casa di famiglia, i due restano intrappolati dalle acque che cominciano a salire rapidamente. Mentre il tempo per salvarsi dalla tempesta si esaurisce lentamente, Haley e suo padre scoprono che il livello dell’acqua in aumento è l’ultima delle loro paure.

Dallas Buyers Club

Dallas Buyers Club attoriLa pellicola che ha fatto vincere l’oscar meritatissimo a Matthew McConaughey. Dallas Buyers Club si svolge nel 1986 in Texas ed è ispirato ad una storia vera. Il rude texano Ron Woodroof scopre presto di essere malato e gli viene diagnosticato l’HIV. Comincia perciò a curarsi seguendo un corso di medicina alternativa. Incontra Rayon, un transessuale sieropositivo. Woodroof oltre ad avere un carattere particolare è omofobo e ha un passato da tossico dipendente. Gli vengono dati solo trenta giorni di vita ma grazie all’aiuto di Rayon e della dottoressa Eve Sack riuscirà a sopravvivere per molto più tempo, fino al 1992. La cura che Ron segue diverrà nota a molte imprese farmaceutiche che lo condanneranno e lo minacceranno.

Favolacce

Favolacce film

C’era una volta una favola nera, ambientata nella provincia sud di Roma, tra la malinconica litoranea brutalmente costruita ed una campagna che è stata palude. Una piccola comunità di famiglie, i loro figli adolescenti, la scuola. Un mondo apparentemente normale dove silente cova il sadismo sottile dei padri, impercettibile ma inesorabile, la passività delle madri, l’indifferenza colpevole degli adulti. Ma soprattutto è la disperazione dei figli, diligenti e crudeli, incapaci di farsi ascoltare, che esplode in una rabbia sopita e scorre veloce verso la sconfitta di tutti.

Ritratto della giovane donna in fiamme

Marianne, pittrice di talento, viene ingaggiata per fare il ritratto di Héloise, una giovane donna che ha da poco lasciato il convento per sposare l’uomo a lei destinato. Héloise tenta di resistere al suo destino, rifiutando di posare. Su indicazione della madre, Marianne dovrà dipingerla di nascosto, fingendo di essere la sua dama di compagnia. Le due donne iniziano a frequentarsi e tra loro scatta un amore travolgente e inaspettato.

 

I Miserabili

I Miserabili film 2020Premio della Giuria a Cannes e Miglior Film Europeo ai Goya, “I miserabili“, acclamata opera prima del regista Ladj Ly, è candidato all’Oscar 2020 come miglior film straniero. Girato esattamente dove Victor Hugo aveva ambientato il suo romanzo, a Montfermeil, nella periferia a un’ora dal cuore di Parigi si consuma un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico. Stéphane, insieme a due colleghi veterani di una squadra anticrimine, si trova a fronteggiare una guerra tra bande, membri di un ordine religioso, ragazzini in rivolta. Un semplice episodio di cronaca diventerà il pretesto per una deflagrante battaglia per il controllo del territorio, in un tutti contro tutti senza pietà.

Difret: distribuito in Italia da Satine il film prodotto da Angelina Jolie

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I principali distributori internazionali del film Difret, diretto dal regista etiope Zeresenay Berhane Mehari, si sono ritrovati la settimana scorsa a Londra, su invito di Angelina Jolie, per una proiezione speciale del film organizzata nell’ ambito del Global Summit per porre termine alla violenza sessuale all’interno dei conflitti. Il Summit, presieduto dal Ministro degli Esteri britannico William Hague e dalla stessa Angelina Jolie, ha visto la partecipazione del Segretario di Stato americano John Kerry, oltre a 900 esperti, organizzazioni non governative, sopravvissuti, leader religiosi e gruppi internazionali provenienti da tutto il mondo, al fine di generare una sensibilizzazione globale sul tema.

Difret Tizita HagereAlla proiezione privata di Difret, film pluripremiato dal pubblico al Sundance Film Festival e al Festival Internazionale del cinema di Berlino, Angelina Jolie, nella sua duplice veste di Inviato Speciale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ed Executive Producer, ha dichiarato: “Quando ho visto Difret per la prima volta ho pianto per i primi 20 minuti, ma  poi ho sorriso per il resto del tempo, pensando che  non vedevo l’ora che il mondo potesse vedere il film,  perché questo film era in grado di provocare un cambiamento.” Inoltre, – ha proseguito la Jolie – Difret è straordinariamente bello…una notevole opera d’arte e mostra come la legge possa porre fine all’ingiustizia e aiutare le persone più vulnerabili.”

Difret è centrato sulla storia vera di una ragazzina etiope che sfida le leggi della “telefa”, il rituale del rapimento e del matrimonio tramite violenza e di una donna che l’ aiuta a difendersi. Come ha dichiarato il Segretario di Stato John Kerryil film racconta il coraggio di una ragazza etiope e della compassione di un avvocato. È una storia di coscienza che dovrebbe ispirare tutti.”

Per Claudia Bedogni di Satine Film, distributore del film per l’ Italia, “assistere alla proiezione privata di Difret a Londra, è stato un momento davvero emozionante. La passione con cui Angelina Jolie ha introdotto il film nel suo discorso d’apertura, il suo impegno per un cinema che unisce creatività a forti temi sociali e politici in sostegno degli indifesi è di grande incoraggiamento per poter continuare nello sforzo distributivo di rendere visibile questo tipo di cinema. È un’ulteriore conferma di come i cosiddetti “film d’autore” siano in grado di affrontare temi universali che possono raggiungere un ampio pubblico. Siamo onorati di poter presentare questa incredibile storia al pubblico italiano nella speranza che sia di stimolo per tutti nel sostegno alla lotta per un mondo migliore”.

Difret: dal 22 gennaio in Italia in anteprima mondiale

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Difret Tizita HagereDifret – Il coraggio per cambiare di Zeresenay Berhane Mehari,  sarà da domani, giovedì  22 gennaio, nelle sale italiane in anteprima mondiale dopo l’Etiopia, distribuito da Satine Film.

DIFRET- il coraggio per cambiare, co-prodotto da Angelina Jolie e vincitore di numerosi e prestigiosi premi internazionali, tra cui il Premio del Pubblico al Sundance Film Festival e il Premio del Pubblico al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, narra la storia vera di Hirut, una ragazzina etiope che sfida le leggi della Telefa, il rituale del rapimento a scopo di matrimonio, e di una giovane donna avvocato che l’aiuta a difendersi.

DIFRET – Il coraggio per cambiare è un film importante e coraggioso, che evidenzia il delicato e difficile passaggio dalle consuetudini della tradizione alle garanzie predisposte dalla legge per il rispetto della dignità umana e dei suoi diritti inviolabili.

A tale proposito, così si è espressa Gemma Vecchio, Presidente e fondatrice dell’associazione “Casa Africa” di Roma: “Sono felice che un film come Difret – il coraggio per cambiare esca in Italia, in anteprima mondiale dopo l’ Etiopia, perché fa luce su un dramma nascosto, un dramma alimentato dall’ignoranza e da una cattiva tradizione. I matrimoni combinati, anche con violenza, accomunano purtroppo milioni di donne nel mondo, anche in Paesi europei, dove questo amore negato, scelto dalle famiglie,  è spesso condizionato  da ragioni economico sociali che non rispettano l’individuo. Un film come Difret aiuta a far conoscere ciò che accade veramente in Africa, il continente più ricco del pianeta, che con le sue risorse illumina il mondo rimanendo purtroppo sempre al buio“.

Come ha sottolineato Angelina Jolie, coproduttrice del film:  “È una storia che dà speranza per il futuro dell’ Etiopia e per tutti gli altri Paesi dove ancora moltissime ragazze crescono senza la protezione della legge e mostra come la tenacia di persone coraggiose sia in grado di risvegliare la coscienza di una società. Tutti  dovrebbero vedere DIFRET perché QUESTO film può provocare un cambiamento“.

Difret il Coraggio per Cambiare recensione

Difret il Coraggio per Cambiare recensione

difret Etiopia anni ‘90. Hirut (Tizita Hagere) ha quattordici anni. Mentre torna da scuola è rapita da un gruppo di uomini. Fra loro c’è Tadele, che vuole costringerla a sposarlo. Imprigionata e violentata, nel tentativo di fuggire, la ragazza spara a Tadele, uccidendolo. Essendo quella del rapimento a scopo di matrimonio un’antica tradizione etiope, comunemente accettata nel villaggio rurale di Hirut, la ragazza viene arrestata e sarebbe destinata a morte certa, se Meaza Ashenafi (Meron Getnet), a capo di un’associazione di donne avvocato che difende gratuitamente chi non ha mezzi, non prendesse a cuore il suo caso. Lottando in nome del rispetto della legge ufficiale contro la consuetudine e invocando la legittima difesa, Meaza cercherà di aiutare in ogni modo Hirut.

Difret-2Prodotto da Angelina Jolie, che se ne dice commossa e convinta e ne è la migliore ambasciatrice, vincitore del premio del pubblico in vari festival, tra cui quello di Berlino e il Sundance Film Festival, Difret il Coraggio per Cambiare viene concepito dal regista e sceneggiatore etiope Zeresenay Berhane Mehari per denunciare la pratica del rapimento a scopo di matrimonio, ancora presente in molte zone rurali del suo paese, ma anche per mostrare come l’Etiopia stia cambiando. Perciò Mehari racconta la storia vera di Meaza e Hirut, il cui caso ha suscitato clamore e ha fatto compiere al paese un grande passo avanti contro la violenza sulle donne e per l’affermazione dei loro diritti. Il film – girato in Etiopia, troupe essenzialmente etiope, attori quasi tutti non professionisti – parla a tutti, ma innanzitutto agli etiopi stessi per invitarli a proseguire sulla strada del cambiamento. Operazione in questo senso coraggiosa e lodevole – “difret” in amarico significa “coraggio”, ma può anche riferirsi all’uso della violenza nello stupro.

I temi che il film affronta sono molteplici: non solo la condizione della donna, vittima di violenza e discriminazione, ma anche la solidarietà femminile, l’opposizione città-campagna, mondo agricolo – mondo industrializzato, legge ufficiale-legge tradizionale, il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo di un paese. Difret Tizita HagereLo fa con delicatezza, mostrando le tappe della vicenda di Hirut e Meaza, ma manca di un vero approfondimento che crei empatia coi personaggi e renda la reale complessità di un mondo. La sceneggiatura non lascia spazio a questo, limitandosi a illustrare piattamente la vicenda. I dialoghi non particolarmente significativi non aiutano a tratteggiare lo svilupparsi dei legami tra i personaggi, ad esplorarne motivazioni o emozioni.

Senza interpretazioni memorabili, il film, girato in 35 mm, è dunque un’occasione solo parzialmente colta – perché porta all’attenzione il tema dei diritti delle donne e denuncia la violenza di cui sono vittime – ma è in parte persa, mancando sia l’obiettivo di coinvolgere davvero che quello di restare nella memoria.

Dietro le quinte di Vita di Pi di Ang Lee

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Dietro le quinte di Vita di Pi di Ang Lee

Dietro le quinte di Vita di Pi,i l nuovo incredibile film del regista Premio Oscar, Ang Lee. La pellicola uscirà il 20 dicembre 2012, distribuito dalla Twentieth Century Fox. 

Dietro le quinte di Thor

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E’ online un lungo video dietro le quinte (oltre quattro minuti!) delle riprese di Thor, l’atteso cinecomic della Marvel Movies diretto da Kenneth Branagh. Nel filmato vediamo anche il protagonista Chris Hemsworth!

Dietro le quinte di Street Fighter Assassin’s fist

Street Fighter Assassin's Fist first trailerStreet Fighter Assassin’s fist è stato considerato, fin dalla sua uscita, come uno dei migliori adattamenti cinematografici live-action di un videogioco di tutti i tempi.

Ora, in concomitanza con l’uscita del cofanetto che contiene le edizioni DVD e Blu-Ray del film nipponico, è intervenuto il regista, sceneggiatore e protagonista Joey Ansah. Ansah ha specificato che nell’edizione Home Video, sono inclusi degli estratti di alcune conversazioni avute con i produttori del film, in cui vengono spiegate fin nei minimi dettagli alcune scelte eseguite con l’obiettivo di rendere il live-action più realistico possibile, ma non solo: non mancano i riferimenti al bagaglio d’esperienza dello stesso regista in tema di videogiochi, alla sua volontà di inserire nel prodotto finale più dettagli possibili, estrapolati dalla serie videoludica di Street Fighter e, di conseguenza, anche le motivazioni che lo hanno spinto a inserire tutto questo materiale all’interno di questo speciale nel cofanetto per Home Video. Ecco qui un promo di quanto potrete trovare nello speciale…!

http://youtu.be/iI7dgAR4qoY

Inoltre, Ansah ha aggiunto: “Qui abbiamo quattro scene tagliate o estese, qualcuna al doppio della lunghezza originale. Ci sono ben vove ‘dietro le quinte’ e featurette con tutti i protagonisti del film, dal cast ai produttori, ai costumisti e ai tecnici addetti agli effetti speciali. Anche se, a mio avviso, gli elementi più sensazionali sono i diari di Ken, vero punto di forza di questo lavoro. Penso che i fans avranno una vera e propria scossa di adrenalina. Abbiamo cercato di dare il meglio di noi con questo supllemento, cercnado di inserire più contenuti extra possibile…davvero, vi giuro che c’è un sacco di roba divertente!”

Una vera chicca per tutti gli amanti della saga di Street Fighter!

Fonte: Comicbookmovie.com

Dietro le quinte di Resident Evil: Retribution con Milla Jovovich!

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In attesa di vederlo debuttare nelle sale cinematografiche italiane ecco a voi un occhiata approfondita dietro le quinte del nuovo capitolo di Alice (Milla Jovovich) in Resident Evil: Retribution.

Dietro le quinte di Oblivion con Tom Cruise

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Guarda il dietro le quinte sottotitolato in Italiano di Oblivion con Tom CruiseOlga Kurylenko e Morgan Freeman. La pellicola fantascientifica è diretta da Joseph Kosinski (Tron:Legacy).

Tom Cruise è il protagonista di Oblivion, un evento cinematografico originale e rivoluzionario dal regista di TRON: Legacy Joseph Kosinski e dal produttore de L’Alba del Pianeta delle scimmie. Nel cast anche Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Olga Kurylenko, Zoe Bell, Melissa Leo, Andrea Riseborough

In un spettacolare pianeta Terra del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare l’umanità. Jack Harper (Tom Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda film: Oblivion.

Dietro le quinte di Frankenweenie di Tim Burton

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"FRANKENWEENIE"

Guarda il dietro le quinte del nuovo film di , Frankneweenie, pellicola in stop-motion. dietro le quinte del film c’è l’Ospedale dei pupazzi: un team di artisti che con grande

Dietro le quinte di Battleship!

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Dietro le quinte di Battleship!

Peter Berg (Hancock) produce e dirige Battleship, un epico film di azione e avventura che si svolge in mare, in cielo e sulla terraferma e che narra della lotta per la sopravvivenza da parte degli umani contro una forza aliena superiore.

Basato sul classico gioco Hasbro, la battaglia navale, Battleship vanta star quali  Taylor Kitsch e  Brooklyn Decker nei panni di Sam, fisioterapista e fidanzata di Hopper; Alexander Skarsgård, nei panni del fratello maggiore di Hopper; l’Ufficiale Comandante Stone della USS Samson;  Rihanna nei panni di Raikes, compagna al college di Hopper e specialista di armi nella USS John Paul Jones, e la star internazionale  Liam Neeson nei panni del superiore di Hopper e Stone (e padre di Sam), l’Ammiraglio Shane.

Ecco il video dietro le quinte con i commenti dei realizzatori:

 

Dietro le quinte di Anna Karenina

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Dietro le quinte di Anna Karenina

Le regole dei film d’epoca sono state infrante“. Così Keira Knightley introduce una featurette dal dietro le quinte di Anna Karenina di Joe Wright.

Dietro le quinte di 20 minuti per Lincoln di Steven Spielberg

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Lincoln-Spielberg-on-setGuarda il Dietro le quinte del film candidato a 12 Premi Oscar Lincoln di Steven SpielbergIl filmato è un ampio guardo dietro la realizzazione della pellicola ed ha

Dietro le quinte dell’episodio 8 di The Last of Us

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Dietro le quinte dell’episodio 8 di The Last of Us

In attesa del debutto del nono e ultimo episodio della prima stagione di The Last of Us, dopo avervi segnalato il promo del finale di stagione, vi segnaliamo questo intenso speciale dedicato all’incredibile ottavo episodio andato in onda domenica negli USA, su HBO, e ieri su SKY e NOW, in Italia.

La serie tv The Last of Us

The Last of Us racconta una storia che si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, un sopravvissuto, viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, l’attrice britannica Nico Parker è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank, Nick Offerman quelli di Bill, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene. Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry, Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn Woodard nel ruolo di Sam, Graham Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.

The Last of Us è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.

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