Jeremy Lee Renner ha nel sangue un po’ di Germania e d’Irlanda,
ma anche Inghilterra, Scozia e Svezia… eppure nasce in California,
per l’esattezza a Modesto, il 7 gennaio 1971.
Sa che vuole fare l’attore, ma, in
attesa di aggiudicarsi qualche particina, si guadagna da vivere
come make-up artist. Nella seconda metà degli anni Novanta comincia
ad apparire in qualche serie tv (fra cui CSI – Scena del
crimine), prima della grande occasione che arriva nel 2002,
quando viene scelto per interpretare il temibile Jeffrey Dahmer nel
biopic che appunto da lui prende il titolo: Dahmer – Il
cannibale di Milwaukee. L’anno dopo è la volta del
superpoliziesco S.W.A.T. con Colin Farrell, ma i progetti successivi si
fanno più drammatici, vedi Ingannevole è il cuore più di ogni
altra cosa (della nostra Asia Argento) e North
Country – Storia di Josey.
Nel 2007 Renner è pronto a tornare
all’azione-quella-vera in 28 settimane dopo e, nello
stesso anno, lo troviamo sia ne L’assassinio di Jesse James
per mano del codardo Robert Ford, che in un episodio del
mitico Dr. House, dove veste i panni di un cantante
punk rock. È il 2008, e la popolarità con la P maiuscola è alle
porte: Kathryn Bigelow lo sceglie, infatti, come
protagonista per The Hurt Locker, che regala a Jeremy
la sua prima candidatura all’Oscar (seguita presto da una seconda
nomination come ‘supporting actor’ per The Town alla
cerimonia del 2011). Ormai il signorino è un nome ‘bankable’, come
dicono dalle sue parti, ovvero una di quelle star che se le
scritturi nel tuo film praticamente vai sul sicuro.
Ecco quindi che Mr Renner finisce
l’addestramento al fianco del veterano Tom
Cruise nell’ennesima missione impossibile
(Protocollo fantasma), per poi diventare l’action man
di punta nel restyling della saga di Bourne: è proprio lui a
prestare il volto ad Aaron Cross, il nuovo personaggio che in
The Bourne Legacy prende il posto dell’agente
smemorato reso celebre da Matt
Damon. Ed è solo il primo capitolo. Il ruolo dell’eroe
calza bene a Jeremy, quindi perché non alzare il tiro e diventare
un supereroe? Et voilà Clint Burton/Occhio di
Falco, fra i protagonisti del colossale The
Avengers (e presente anche in un cameo in
Thor). Non contento delle gesta iperboliche del suo
vendicatore, Renner si mette anche a cacciare streghe nella
versione 2.0 di Hansel & Gretel, al fianco di
Gemma Arterton: il film, uscito a inizio 2013, non fa
furore, ma a consolarlo ci pensa la figlioletta, nata in marzo
dalla compagna di lunga data (una modella canadese). Uno scivolone
capita a tutti, e comunque papà Renner ha pure un secondo lavoro: è
titolare, assieme ad un amico, di una ditta che si occupa di
ristrutturare immobili. Lo stipendio è assicurato, insomma.
Musicista/cantante di talento,
Renner è anche appassionato di arti marziali, quindi, se non
vogliamo farlo arrabbiare, è meglio correre al cinema a vederlo in
American Hustle di David O. Russell. Ma prima
stappiamo lo spumante e facciamogli gli auguri, va’. HAPPY BIRTHDAY
JEREMY!