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Fast & Furious – Hobbs & Shaw: final trailer

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La Universal Pictures ha diffuso il final trailer di Fast & Furious – Hobbs & Shaw, l’atteso primo spin-off di Fast and Furious con protagonisti Dwayne Johnson e Jason Statham.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw spalanca una nuova porta nell’universo di Fast propagando l’azione tipica della serie in tutto il mondo, da Los Angeles a Londra e dalle desolate e tossiche lande di Chernobyl, alla lussureggiante bellezza delle Isole Samoa.

Dopo otto film che hanno incassato quasi 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, la serie cinematografica Fast & Furious presenta ora il suo primo film che non è un capitolo della stessa, ma una nuova storia indipendente con Dwayne Johnson e Jason Statham che tornano nei loro ruoli di Luke Hobbs e Deckard Shaw in Fast & Furious – Hobbs & Shaw.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw, leggi la recensione

Da quando il corpulento veterano del dipartimento di polizia Hobbs (Johnson), fedele agente del Diplomatic Security Service americano, e il fuorilegge Shaw (Statham), ex membro delle forze speciali britanniche, si sono affrontati per la prima volta nel film Fast & Furious 7 del 2015, i due si sono scambiati battute e non si sono risparmiati colpi bassi nel tentativo di annientarsi a vicenda. Ma quando l’anarchico Brixton (Idris Elba), cyber-geneticamente potenziato, ottiene il controllo di una insidiosa arma biologica che potrebbe modificare per sempre l’umanità – e riesce a surclassare una brillante e indomita agente del MI6 (Vanessa Kirby della serie TV The Crown), che oltretutto è la sorella di Shaw – questi due nemici giurati saranno costretti ad allearsi per annientare l’unico cattivo che potrebbe essere ancor più cattivo di loro.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw

Diretto da David Leitch (Deadpool 2) da una sceneggiatura del navigato architetto della narrativa di Fast & Furious Chris Morgan, il film è prodotto da Morgan, Johnson, Statham e Hiram Garcia. I produttori esecutivi sono Kelly McCormick, Dany Garcia, Steven Chasman, Ethan Smith e Ainsley Davies.

La grande arte al cinema: la nuova stagione Nexo Digital

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La grande arte al cinema: la nuova stagione Nexo Digital

Nexo Digital ha presentato il nuovo palinsesto previsto per i prossimi sei mesi di cinema, in cui propone la grande arte, personalità, musei, opere, in forma di documentario. Un’ora e mezza di arte e concentrazione. Al cinema. Se gli studi più recenti indicano che in media, durante le nostre visite ai musei, sostiamo davanti a un’opera d’arte circa 8 secondi, gallerie e progetti internazionali stanno cominciando ad impegnarsi per promuovere un modo diverso di fruire l’arte, invitando il pubblico allo slow looking, cioè ad “assaporare” appieno il senso e la bellezza di ogni opera, dedicandole il giusto tempo all’interno dei nostri percorsi museali. Questo approccio si basa sull’idea che, se vogliamo veramente conoscere un’opera d’arte, dobbiamo concentrarci su di essa, passare del tempo in sua compagnia, senza farci prendere dall’ansia di scoprire il capolavoro rinomato collocato proprio nella sala accanto a quella in cui ci troviamo. In questa stessa prospettiva, prosegue anche nella seconda metà del 2019 il progetto della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital che proporrà una nuova stagione appositamente concepita per tutti gli appassionati che trovano proprio nel buio della sala, alleato ideale per la nostra concentrazione, il ritmo adatto per approfondire e godere appieno, nel qui e nell’ora, senza distrazioni o “connessioni”, delle bellezze di quadri, sculture, mostre e musei. Una palestra per gli occhi e la mente, affinché possano, per qualche istante, soffermarsi su singoli dettagli che il grande schermo ci permette di osservare con la giusta dose di (paziente) attenzione.

A inaugurare la nuova stagione il 16, 17, 18 settembre sarà così Van Gogh e il Giappone, diretto da David Bickerstaff: un viaggio tra le bellezze della Provenza, l’enigma del Giappone e le sale della mostra ospitata nel 2018 al Van Gogh Museum di Amsterdam. Grazie alle lettere dell’artista e alle testimonianze dei suoi contemporanei, questo commovente docufilm rivela l’affascinante storia del profondo legame tra Van Gogh e l’arte giapponese e il ruolo che l’arte di questo paese, mai visitato dall’artista, ebbe sul suo lavoro. Oltre a indagare la tendenza del japonisme, Van Gogh e il Giappone ci guiderà attraverso l’arte del calligrafo Tomoko Kawao e dell’artista performativo Tatsumi Orimoto per comprendere appieno lo spirito dell’arte del Sol Levante. Quando il periodo Edo terminò, nel 1868, e il Giappone si aprì verso l’Ovest, Parigi venne infatti inondata di tutto ciò che era giapponese sotto forma di oggetti decorativi e stampe in legno colorate chiamate ‘ukiyo-e’. Van Gogh rimase affascinato dagli elementi di questa straordinaria cultura visiva e dal modo in cui potevano essere adattati alla ricerca di un nuovo modo di vedere. Lesse le descrizioni del Giappone e studiò attentamente le opere giapponesi, apprezzandone linee e purezza compositiva e facendone una fonte d’ispirazione imprescindibile per la sua pittura.

La Grande Arte al Cinema proseguirà con l’appuntamento del 21, 22, 23 ottobre quando arriverà sul grande schermo Ermitage. Il Potere dell’arte, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in collaborazione con Ermitage Italia e Villaggio Globale International e con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Diretto da Michele Mally su soggetto di Didi Gnocchi che firma anche la sceneggiatura con Giovanni Piscaglia, il docufilm, realizzato in stretta collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, racconta le grandi storie che sono passate per i corridoi del museo e per le strade della città: dalla fondazione di Pietro I allo splendore di Caterina la Grande, dal trionfo di Alessandro I contro Napoleone, alla Rivoluzione del ’17, fino ai giorni nostri. Immagini spettacolari porteranno gli spettatori nei grandiosi interni del Museo e del Palazzo d’Inverno, nel Teatro, nelle Logge di Raffaello, nella Galleria degli Eroi del 1812. Un luogo magico svelato attraverso i racconti dei protagonisti, le storie e i luoghi segreti aperti alle telecamere per l’occasione. Un’incomparabile metropoli dell’arte ricca di oltre 3 milioni di opere. Dentro l’Ermitage, del resto, si può ripercorrere tutta la grande arte europea, da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens sino a Tiziano e Rembrandt, mentre fuori dalle sue mura la storia si snoda per luoghi ricchi di memorie. Ma la leggenda di San Pietroburgo si trasmette anche attraverso poesie e romanzi che ne hanno mostrato il fascino nel corso dei secoli, come quelli di Nabokov, Dostoevskij e di Achmatova. Per raccontare visivamente lo sviluppo urbano e architettonico, San Pietroburgo verrà presentata nella sua veste diurna e negli splendori delle sue notti, con la Prospettiva Nevskij, il lungoneva, i ponti, il profilo del complesso dell’Ermitage, il Cavaliere di Bronzo, le statue di Pushkin, di Caterina la Grande, di Gogol, le dimore nobiliari che si affacciano sui canali, senza dimenticare la musica e l’opera dei grandi architetti italiani, come Trezzini, Rastrelli, Quarenghi, che ne disegnarono il profilo.

Il 25, 26, 27 novembre sarà invece il momento di Frida. Viva la vida, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, un film documentario che mette in luce le due anime di Frida Kahlo: da una parte l’icona, pioniera del femminismo contemporaneo, tormentata dal dolore fisico, e dall’altra l’artista libera dalle costrizioni di un corpo martoriato. Tra lettere, diari e confessioni private, il docufilm diretto da Giovanni Troilo propone un viaggio nel cuore del Messico suddiviso in sei capitoli, alternando interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive e l’immersione nelle opere della Kahlo. Nel corso degli anni, Frida è diventata un modello di riferimento: ha influenzato artisti, musicisti, stilisti. La sua importanza ha superato perfino la sua grandezza. Nelle opere di Frida c’è un legame profondo tra dolore e forza, tormento e amore.  Un legame che trova una sua legittimazione perché radicato in una terra, il Messico, che dopo la rivoluzione prova a riscoprire le proprie origini attraverso l’iconografia pre-colombiana; è proprio qui che Frida esplora l’identità degli opposti, un dualismo che permette di scoprire il punto di contatto tra la sofferenza delle sue vicende biografiche e l’amore incondizionato per l’arte.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital che dal suo debutto ad oggi ha già portato al cinema 2 milioni di spettatori.

Nel 2019 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.

Prime Day: le migliori saghe targate Universal Pictures

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Prime Day: le migliori saghe targate Universal Pictures

Anche quest’anno Universal Pictures Home Entertainment Italia sarà tra i protagonisti del Prime Day di Amazon.it, che avrà inizio il 15 luglio per concludersi nella successiva giornata del 16: alcune tra le più iconiche Serie TV targate Universal, oltre ad una selezione di Cofanetti da collezione totalmente inediti, saranno disponibili durante le 48 ore del Prime Day ad un prezzo speciale per tutti gli appassionati del piccolo e grande schermo.

Si parte con il titolo più sorprendente dello scorso anno e vero trionfatore della stagione degli Oscar, con il meritatissimo Academy Award per Miglior film d’animazione: Spider-man: Un nuovo universo sarà infatti disponibile in formato Blu-ray con una nuova imperdibile veste grafica ed un intero disco bonus totalmente inedito, per scoprire tutto quello che c’è da sapere sul giovane Miles Morales e i numerosi amichevoli Spider-man di quartiere del Multiverso.

Universal Pictures Home Entertainment dedica grande attenzione ai fan delle saghe di azione e avventura che hanno appassionato intere generazioni. Sarà infatti disponibile il cofanetto Blu-ray contenente tutti e 6 i film di Mission: Impossible. Da un agente segreto ad un altro… tutto da ridere. Parteciperà a questo Prime Day, con un cofanetto completo di 3 film in Dvd: l’esilarante Johnny English collection.

Per gli amanti dei Transformers e dell’azione esplosiva, ecco un cofanetto completo in Dvd e Blu-ray con i 6 film della saga, completati dall’ultimo arrivato in famiglia: l’iconico maggiolino giallo Bumblebee. Ci sarà moltissimo spazio anche per i dinosauri: disponibile in Blu-ray il cofanetto con tutti e 5 i film della saga di Jurassic Park, mentre per la prima volta in Dvd sarà presente il boxset con i 5 film in edizione Vinile. I fan di Blue avranno la possibilità di acquistare anche un’esclusiva Funko Keychain set di Jurassic World: Il regno distrutto in Blu-ray.

Le avventure targate Universal Pictures Home Entertainment non si fermano qui: per la prima volta in home video arriva in Blu-ray la Indiana Jones: The Complete Adventure – Collector’s edition, con tantissimi contenuti speciali e gadget da collezione all’interno. Una vera e propria reliquia da custodire gelosamente nella propria collezione!

E se le avventure terrestri non sono abbastanza, in edizione limitata arriva anche la Star Trek – The Kelvin Timeline collection, contenente 3 dischi in formato Blu-ray. Per i più cinefili, invece, il ritorno di un grande classico da Oscar: Il Padrino è protagonista nella Corleone Legacy limited edition in formato Blu-ray, con tantissimi oggetti da collezione ed una veste grafica assolutamente pregevole. Come rifiutare?

Universal Pictures Home Entertainment Italia pensa anche agli amanti dell’horror con offerte e prodotti da non perdere, che hanno accompagnato e segnato i fan del cinema horror. Si parte con lo Steelbook Blu-ray di Halloween, un prodotto esclusivo per un film che rappresenta una pietra miliare del genere. Da segnalare inoltre il cofanetto in Dvd e Blu-ray dell’instant cult Cloverfield, contenenti i 3 film della saga e la collection completa di The Ring in Blu-ray, per trascorrere le proprie serate di terrore in compagnia di Samara.

A completare questa ricca carrellata, Universal propone una collection con un protagonista d’eccezione, tra i più iconici degli ultimi anni. Con la Denzel Washington collection in Dvd e Blu-ray sarà possibile rivivere i grandi classici e i film di successo di una stella del cinema che ha arricchito con le sue performance ogni film a cui ha partecipato.

Grande spazio, infine, sarà riservato alle Serie TV cult, con cofanetti da collezione esclusivi che ogni appassionato desidera. L’amarcord con i grandi cult del passato parte con Vita da Strega 1-8 in Dvd, per rivivere gli anni ’60 e ’70 con un pizzico di brio e magia. Seguono subito gli anni ’80 con la collection completa di Magnum P.I. con tutte le 8 stagioni in Dvd. Grande successo di pubblico in TV, troviamo anche il cofanetto completo di Squadra Antimafia 1-8 in Dvd, la serie campione di share in onda su Canale 5. Per gli appassionati del medical drama, in arrivo la collection completa del medico più irriverente e affascinante della TV: Dottor House 1-8 sarà disponibile in Dvd per risolvere qualunque caso. Si termina quindi con un cult dell’intrattenimento seriale, un fenomeno globale assoluto che ha cambiato per sempre il modo di vivere le serie TV: la serie completa di House of Cards 1-6 sarà disponibile per la prima volta in Dvd e Blu-ray e sarà assolutamente imperdibile.

Maleficent – Signora del Male, il trailer italiano

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Maleficent – Signora del Male, il trailer italiano

Ecco il trailer esteso italiano di Maleficent: Mistress of Evil, il sequel del film campione d’incassi del 2014 con Angelina Jolie e Elle Fanning. Il poster ci comunica anche la data d’uscita USA e il titolo ufficiale.

Il film arriverà il 29 maggio 2020, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney, e si intitolerà Maleficent: Mistress of Evil, da noi Maleficent – Signora del Male.

Maleficent – Signora del Male arriverà il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Joker: ecco perché, secondo Todd Philips, i fan si arrabbieranno

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Joker: ecco perché, secondo Todd Philips, i fan si arrabbieranno

Ormai dovrebbe essere abbondantemente chiaro che il Joker di Todd Philips sta cercado di trovare una sua strada svincolata da tutto ciò che è accaduto prima nella rappresentazione del Clown Principe del Crimine al cinema.

Da Jack Nicholson a Heath Ledger, fino alla sfortunata lettura del personaggio affidata a Jared Leto, il personaggio DC è stato portato al cinema (e in tv, con Cesar Romero) in molte chiavi differenti, ma sembra che non solo Philips abbia scelto per Joaquin Phoenix una versione ancora diversa, ma che si sia anche preso la briga di allontanarsi da qualsiasi storia a fumetti mai pubblicata sulla Nemesi di Batman.

Durante una conversazione con Empire, Philips ha confermato che questa nuova versione del personaggio sarà la sua “bestia unica”; Infatti, lo sceneggiatore/regista rivela che questa non è una storia del Joker.

“Non abbiamo seguito nessuno dei fumetti, cosa per cui la gente si arrabbierà – spiega – Abbiamo appena scritto la nostra versione, spieghiamo da dove, secondo noi, potrebbe provenire un ragazzo come Joker. Questo è ciò che ha destato il mio interesse. Non stiamo nemmeno raccontando un Joker, ma proprio la storia di come sia diventato Joker. Si parla di quest’uomo.”

Mentre alcune persone avranno sicuramente problemi con questo approccio, ciò potrebbe consentirci di assistere ad un nuovo racconto che potrebbe dare ai fan un’ulteriore lettura dello stesso personaggio.

Leggi anche – Joker: rivelati nuovi dettagli sulla trama

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Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

The Jesus Rolls è il titolo ufficiale dello spin-off de Il Grande Lebowski

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Lo spin-off de Il Grande Lebowski di John Turturro ha adesso un nuovo titolo ufficiale: The Jesus Rolls, e arriverà al cinema all’inizio del 2020. Turturro, ovviamente, è tornano ad interpretare l’iconico Jesus Quintana, personaggio che esordì proprio nel film dei Fratelli Coen. Jesus è un rivale a bowling per il Drugo (Jeff Bridges) e i suoi amici più cari.

L’attore ha sempre desiderato sviluppare di più il personaggio e, nel 2016, ha iniziato a lavorare a questo progetto che ha finalmente preso forma. Originariamente intitolato Going Places, il film è stato descritto come un remake della commedia cult del 1974 del cineasta francese Bertrand Blier con lo stesso titolo.

Poi, proprio il mese scorso, Turturro ha rivelato di aver finito il lavoro al film e ha iniziato a fare cercare dei potenziali distributori. Inizialmente, è sembrato che il film sarebbe stato visto nel circuito dei festival autunnali di quest’anno per cercare di partecipare a quei mercati.

Tuttavia, secondo Deadline, Screen Media ha acquistato i diritti nordamericani del film, che ora è stato intitolato, ufficialmente, The Jesus Rolls. Lo studio prevede inoltre di distribuire il film all’inizio del prossimo anno, anche se non è ancora stata annunciata una data definitiva.

In una dichiarazione, Turturro ha detto: “Mi sembra un buon momento per far uscire un film trasgressivo sulla stupidità degli uomini che cercano di fallire e cercano di capire meglio e penetrare il mistero delle donne”, aggiungendo che non vede l’ora di lavorare a fianco Screen Media.

Scritto, diretto da e interpretato da Tuturro, The Jesus Rolls vede nel cast anche Bobby Cannavale (Ant-Man and the Wasp) e Audrey Tautou (Mood Indigo). Il trio darà vita a “una sorprendente storia d’amore”, mentre cerca di uscire fuori dai guai in cui si cacciano. Nel cast di supporto ci sono anche Jon Hamm (Good Omens), Susan Sarandon (Ray Donovan) e Pete Davidson in ruoli ancora non specificati.

Comic-Con 2019: tutti i panel e il programma della prossima edizione

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A meno di due settimane dall’inizio del Comic-Con 2019, che si terrà come ogni anno a San Diego dal 18 al 21 Luglio, il sito ufficiale ha finalmente pubblicato la lista di tutti gli eventi e il programma completo.

Ma quali sono i panel imperdibili da seguire? Ecco i più attesi:

Marvel Studios

Dopo un anno di assenza i Marvel Studios tornano a San Diego per festeggiare un 2019 incredibile e condurre un panel nella sale Hall con Kevin Feige che, molto probabilmente, annuncerà i progetti della misteriosa Fase 4.

Attesi il primo footage di Vedova Nera, lo standalone in produzione con Scarlett Johansson, un aggiornamento su The New Mutants e la rivelazione del cast degli Eterni, ma anche qualche novità sulle serie di Disney + e i film in sviluppo come Shang-Chi, Doctor Strange 2, Black Panther 2, Captain Marvel 2 e Guardiani della Galassia Vol.3.

Il panel si terrà sabato 20 luglio.

Terminator: Dark Fate

terminator 6 Terminator: Dark Fate

Presente al Comic-Con di quest’anno anche la Paramount con una presentazione speciale dell’attesissimo Terminator: Dark Fate di Tim Miller, ed è probabile che durante il panel sarà proiettato il nuovo trailer. Atteso il regista insieme alle star Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Mackenzie Davis, Natalia Reyes e Gabriel Luna.

Appuntamento a giovedì 18 luglio nella sala H.

Game of Thrones

Games of Thrones

Per celebrare l’epico finale di serie e la conclusione di un’era, HBO porterà per l’ultima volta sul palco del Comic-Con di San Diego il cast di Game of Thrones per un panel speciale. Non sappiamo quali attori saranno presenti.

L’evento è fissato a venerdì 19 luglio nella sala H.

Westworld 3

La terza stagione di Westworld non arriverà prima del 2020, ma la HBO ha programmato un piccolo assaggio per il pubblico del Comic-Con sabato pomeriggio insieme ad alcuni membri del cast principale.

La serie, vincitrice di Emmy, vede protagonisti Thandie Newton, Aaron Paul, Tessa Thompson, Evan Rachel Wood e Jeffrey Wright.

Il panel si terrà sabato 20 Luglio.

The Witcher

Netflix è pronta per il lancio del primo trailer ufficiale di The Witcher, la serie in arrivo nei prossimi mesi che vede protagonista Henry Cavill.

L’attore salirà sul palco per un Q&A con il pubblico venerdì 19 luglio nella sala H.

Queste oscure materie

Insieme a Game of Thrones e Westworld, HBO poterà al Comic-Con di San Diego anche un’anteprima di Queste Oscure Materie, lo show tratto dalla trilogia di Philip Pullman e interpretato da Dafne Keen, James McAvoy, Lin-Manuel Miranda e Ruth Wilson presenti.

L’appuntamento è fissato a giovedì 18 luglio nella sala H.

Agents of S.H.I.E.L.D.

Sempre dall’universo Marvel arriveranno al Comic-Con i membri del cast di Agents of S.H.I.E.L.D. e un’anteprima degli episodi finali della sesta stagione offrendo ai fan qualche spunto sul futuro dello show.

Il panel è programmato giovedì 18 luglio nella sala H.

CW e DC Tv

CW troneggia quest’anno con cinque delle sue serie tv DC presentate nel panel del Comic-Con di San Diego, e mentre le riprese delle nuove stagioni sono già in corso, è probabile che vengano presentati al pubblico piccole anteprime o aggiornamenti sui personaggi che vedremo nell’evento crossover Crisis on Infinite Earths.

Sabato 20 Luglio sarà proiettato il pilot di Batwoman, ma uno spazio sarà riservato anche a Arrow, Supergirl, Black Lightning e The Flash.

Preacher, The Walking Dead e Fear the Walking Dead

The Walking Dead 9

The Preacher tornerà per salutare il pubblico del Comic-Con di San Diego presentando un’anteprima della quarta e ultima stagione. AMC sarà inoltre presente con The Walking Dead e Fear the Walking Dead, mostrando qualche dettaglio dei prossimi episodi.

I panel sono fissati venerdì 19 luglio, tutti nella sala H.

The Boys

Amazon Prime si prepara al debutto di The Boys il prossimo 26 Luglio, e quale occasione migliore del Comic-Con per lanciare ufficialmente la serie tratta dai fumetti best-seller di Garth Ennis e Darick Robertson?

Nel cast figurano Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Dominique McElligott, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capon, Karen Fukuhara e Elisabeth Shue.

Il panel avrà luogo venerdì 19 luglio nella Ball Room.

Batman Hush

Warner Bros. Home Entertainment, DC, e la Warner Bros. Animation torneranno a San Diego per il tradizionale venerdì sera al Comic-Con presentando l’anteprima mondiale di Batman: Hush, il film d’animazione e adattamento del fumetto pubblicato nel 2002 da Jeph Loeb e dall’artista Jim Lee, nonché una delle storie sul cavaliere oscuro più amate dai lettori.

Jason O’Mara ha doppiato il protagonista Bruce Wayne, Jennifer Morrison Selina Kyle / Catwoman, Jerry O’Connell Superman, Rebecca Romijn Lois Lane, Rainn Wilson Lex Luther, Sean Maher Nightwing, Bruce Thomas Jim Gordon, Stuart Allan Damian Wayne, James Garrett Alfred, Maury Sterling Hush, Geoffrey Arend Riddler, Vanessa Williams Amanda Waller, Jason Spisak Joker, Adam Gifford Bane, Peyton List Poison Ivy e Batgirl, Dachie Alessio Lady Shiva e Tara Strong un reporter senza nome.

Il panel è in programma venerdì 19 luglio nella Ball Room.

DC Universe

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Sempre riguardo il DC Universe, i pan potranno assistere ad un panel di due ore sabato 20 luglio, dove verranno forniti aggiornamenti sulla seconda stagione di Titans e Doom Patrol, sulla serie di Harley Quinn e sul futuro di Young Justice: Outsiders.

Marvel Games

Marvel Games torna quest’anno con il ricco programma di presentazione di Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order, Marvel’s Iron Man VR e Marvel’s Avengers, ma sono attese anche alcune sorprese come l’annuncio di Marvel’s Spider-Man 2.

Il panel è fissato giovedì 18 luglio, sempre nella sala H.

Writing Avengers: Endgame

avengers endgame

Gli sceneggiatori di Avengers: Endgame Christopher Markus e Stephen McFeely saranno i protagonisti assoluti di un panel che li vedrà chiacchierare approfonditamente della sfida affrontata con l’epico finale della Infinity Saga e su cosa significhi concludere un viaggio durato 22 film nel Marvel Cinematic Universe.

Quando? Venerdì 19 luglio 2019 nella sala H.

Conversazione con Anthony e Joe Russo

avengers 4 Avengers: Endgame

Chiudiamo questa lista di eventi imperdibili con il panel di Anthony e Joe Russo, già annunciato nelle scorse settimane, che ricapitoleranno la loro esperienza con i Marvel Studios iniziata con Captain America: The Winter Soldier e culminata con Avengers: Endgame quest’anno.

Il panel dei registi si terrà venerdì 19 luglio nella sala H.

Leggi anche – Marvel Studios: 10 annunci che vorremmo sentire al Comic-Con

Fonte: CBM

355: Jessica Chastain annuncia l’inizio della produzione

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355: Jessica Chastain annuncia l’inizio della produzione

Conclusi i festeggiamenti per la vittoria degli USA ai mondiali di calcio femminili, Jessica Chastain ha annunciato l’inizio della produzione di The 355, il thriller di spionaggio diretto da Simon Kinberg, che vede l’attrice guidare un cast all (female) stars tra cui spiccano Lupita Nyong’o, Diane Kruger, Fan Bingbing e Penelope Cruz.

Kinberg è stato scelto per dirigere The 355 da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Theresa Rebeck. Il film segue un gruppo di spie delle agenzie internazionali di tutto il mondo. Queste donne dovranno fare squadra, superare i reciproci sospetti e conflitti, usare tutti i loro talenti e la loro formazione per fermare un evento che potrebbe gettare il nostro mondo nel caos. Lungo la strada, queste sconosciute diventano compagne e amiche, e formano così una nuova squadra: nome in codice “355” (un nome preso in prestito dalla prima spia donna nella Rivoluzione americana). Anche Sebastian Stan e Edgar Ramirez fanno parte del cast.

“Sono così contento di avere un’attrice del suo calibro per completare questo cast straordinario” ha detto Kinberg. La Universal ha acquisito i diritti di distribuzione negli Stati Uniti. CAA Film Finance ha negoziato l’accordo con Film Nation per le vendite internazionali. Freckle Films della Chastain e Kelly Carmichael produrranno insieme alla Kinberg Genre di Simon Kinberg.

Nel 2017, Chastain e Bingbing erano nella giuria di Cannes quando Kruger vinse la palma d’oro per la migliore attrice per Oltre la notte. Quel film ha vinto anche un Critics Choice e un Golden Globe come miglior film in lingua straniera.

Fast and Furious 9: Charlize Theron e Helen Mirren tornano nel film

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Vin Diesel ha annunciato su Instagram che Charlize TheronHelen Mirren torneranno nei loro ruoli di Fast and Furious 9, attualmente in produzione per Universal.

Entrambe le attrici sono state introdotte nel franchise in occasione del capitolo numero otto. La Theron interpreta la cyberterrorista Cipher che ha costretto il personaggio di Diesel, Dom, a lavorare per lei contro gli interessi della sua famiglia. MIrren invece interpreta Magdalene Shaw, la madre di Deckard (Jason Statham) e Owen (Luke Evans). Helen Mirren tornerà nei panni di Magdalene in Fast & Furious – Hobbs & Shaw, nelle sale USA dal 2 agosto.

Vi ricordiamo che la release di Fast and Furious 9 è stata spostata al 22 maggio 2020, con le riprese che dovrebbero iniziare a breve con il cast originale e il ritorno dietro la macchina da presa di Justin Lin.

Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Per quanto riguarda il film, tempo fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea. Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.

Si aspettano nel frattempo gli aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.

Men In Black: International, la prima clip in italiano dal film

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Men In Black: International, la prima clip in italiano dal film

Ecco la prima clip italiana di Men In Black: International il nuovo film con Tessa Thompson e Chris Hemsworth, in arrivo nei cinema il prossimo 25 luglio.

Men In Black: International, annunciato lo scorso anno, vedrà tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor: Ragnarok, in cui interpretavano il protagonista Thor e la new entry del MCU Valchiria, stanno adesso affollando i social network con foto e video dal backstage del film che li vede di nuovo in coppia.

Tessa e Chris rimpiazzeranno Will Smith Tommy Lee Jones come protagonisti della storia, mentre nel film tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O. Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.

“Gli Uomini in Nero hanno sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi: una talpa nell’organizzazione Men in Black.”

Men in Black: International, recensione del film 

Mulan: il trailer italiano del live action Disney

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Mulan: il trailer italiano del live action Disney

Ecco il primo teaser trailer italiano ufficiale di Mulan, il nuovo live action diretto da Niki Caro che vede la giovane Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) nel ruolo della protagonista.

https://www.youtube.com/watch?v=oTDYeU5zhgI

Nel cast figurano anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story), Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny), Yoson An (Shark – Il Primo Squalo), Utkarsh Ambudkar (Voices – Pitch Perfect), Ron Yuan (Marco Polo), Tzi Ma (Arrival), Rosalind Chao (Star Trek: Deep Space Nine), Cheng Pei-Pei (La Tigre e il Dragone), Nelson Lee e Chum Ehelepola, Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) e Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4).

Di seguito trovate la sinossi e la versione in lingua originale del teaser:

Mulan narra l’epica avventura di una intrepida giovane donna che si traveste da uomo per difendere la Cina dall’attacco di invasori provenienti dal Nord. Figlia maggiore di uno stimato guerriero, Hua Mulan è energica, determinata e agile. Quando l’Imperatore decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale, Mulan prende il posto del padre malato e si arruola con il nome di Hua Jun, diventando una delle più grandi guerriere nella storia della Cina.

Il poster italiano di Mulan

Spider-Man: Far From Home, la prima clip in italiano

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Spider-Man: Far From Home, la prima clip in italiano

In attesa del 10 luglio, quando arriverà in sala Spider-Man: Far From Home, ecco la prima clip in italiano del film diretto da Jon Watts in cui Peter Parker incontra Mysterio.

Leggi la recensione di Spider-Man: Far From Home

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home, tutti gli omaggi a Tony Stark presenti nel film

Blindspot: 10 cose che non sai sulla serie

Blindspot: 10 cose che non sai sulla serie

Blindspot è una di quelle serie che ha contribuito alla rivoluzione del mondo seriale in tempi recenti, grazie alle sue potenzialità visive e narrative. La serie è stata una delle più seguite negli ultimi anni, grazie anche alle performance degli attori protagonisti che non sono passate inosservate.

Ecco dieci cose da sapere su Blindspot.

Blindspot serie

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1. La serie è stata influenzata da un film in particolare. Il film di Christopher Nolan, Memento (2000), è considerato una delle maggior pellicole che hanno influenzato lo sviluppo della serie. Non a caso, il film di Nolan parla di un uomo che soffre di perdita di memoria a breve termine e che ha tatuaggi sul suo corpo.

2. È stato realizzato un flashmob a Milano. Per promuovere l’inizio della serie, nell’aprile 2016 è stato realizzato un flashmob in centro a Milano. Nella fattispecie, il flashmob ha emulato la prima scena della serie, con Giorgia Bellanova che è uscita nuda da un borsone in Corso Vittorio Emanuele e si è recata spaesata fino a piazza San Babila, coperta di tatuaggi realizzati in 13 ore di trucco.

Blindspot episodi

3. I titoli hanno un significato. Nella versione originale della serie, ogni episodio ha un titolo che sembra costituito apparentemente da tre parole senza senso tra loro. In realtà, questi sono anagrammi. Ad esempio, Eigh Slim Grins può diventare The Missing Girl o Missing the Girl. Oppure, A Stray Howl può essere decodificato come Taylor Shaw. Quando non sono costituiti così, allora i titoli sono composti da parole palindrome, cioè leggibili nella stessa maniera da destra a sinistra e viceversa.

4. È stata effettuata una ripresa speciale. Per il primo episodio, in cui Jane Doe esce da un borsone posizionato in centro a Times Square, a New York, si è deciso di far chiudere la zona solo per filmare quella scena. L’obiettivo era quello di rendere la ripresa più realistica.

5. Una serie lunga quattro stagioni. Blindspot ha avuto la sua prima stagione tra il 2015 e il 2016, arrivando fino alla quarta che è stata distribuita tra il 2018 e il 2019. In totale, gli episodi trasmessi sono stati 111.

Blindspot streaming

6. La serie è disponibile in streaming digitale. Chi desidera vedere o rivedere Blindspot, può essere opportuno sapere che è disponibile in streaming digitale legale sulla piattaforma di Infinity.

Blindspot cast

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7. Ci sono riferimenti non proprio casuali. Nella serie, Ashley Johnson può essere vista con una tazza in mano che recita Ruolo critico. Queste due parole fanno riferimento al nome del canale streaming Twitch Dungeons and Dragons nel quale si alternano la stessa Johnson e altri attori.

8. Il trucco c’è e si vede. Jaimie Alexander, protagonista della serie, ha dovuto sedersi in sala trucco per diverso tempo. Infatti, affinché venissero applicati tutti i tatuaggi presenti sul suo corpo, sono state necessarie 7 ore e mezza ogni giorno.

9. È la terza volta che l’attrice protagonista interpreta un personaggio con problemi di memoria. Jaimie Alexander, infatti, non era nuova a personaggi di questo tipo, dopo aver interpretato Jessi nella serie Kyle XY e Lady Sif nella serie Agents of S.H.I.E.L.D., specie nell’episodio Who You Really Are.

Blindspot trama

10. Tutto nasce da un borsone. La serie si apre con un borsone lasciato incustodito in centro a Times Square, New York. Per questioni di sicurezza, la zone viene fatta evacuare e si scopre che all’interno si trovava una ragazza coperta da misteriosi ed enigmatici tatuaggi su tutto il corpo. Tuttavia, la cosa più particolare è che la ragazza non ha alcun ricordo del suo passato, né di come sia arrivata sino al cuore della Grande Mela. I suoi tatuaggi sono, in realtà, dei collegamenti, e uno di essi la collega ad un agente dell’FBI. Da questi disegni si cercherà di risalire alla sua identità, nonché di analizzare crimini misteriosi irrisolti.

Fonte: IMDb

Sardinia Film Festival 2019: tutti i vincitori

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Sardinia Film Festival 2019: tutti i vincitori

La MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA per Il Miglior cortometraggio della quattordicesima edizione del Sardinia Film Festival va a “My Tyson”, di Claudio Casale, già vincitore del premio come Miglior documentario italiano durante la tappa di Villanova Monteleone. “Un film documentario che mette a confronto due destini e due generazioni, quelli di una madre e di un figlio, che ha in sé una forza drammaturgica anche grazie a una grammatica cinematografica curata ed elegante. Una narrazione che restituisce speranza e riscatto in un momento assai delicato del processo di accoglienza dell’altro”.

“Grazie al festival e a tutti quanti voi. Mi sento ufficialmente adottato, non penso vi libererete mai di me”, ha esordito il giovane regista romano, nel ritirare il premio consegnatogli dal Presidente del Sardinia Film Festival Angelo Tantaro. “Tyson è un pugile romano, nato a Roma da genitori nigeriani. Ha vinto dei trofei per l’Italia, è campione dei pesi medi Youth. Il mio cortometraggio cerca di unire la sua storia a quella di sua madre, la cui integrazione non è stata facile. Dedico il premio a Tyson e a Passions, sua madre. Come documentaristi ci vengono affidate delle storie, abbiamo una responsabilità nel raccontarle. Quindi vi ringrazio anche a nome loro perché questo premio è anche un riconoscimento al valore di questa famiglia”.

L’attore Roberto Citran ha ricevuto una menzione speciale per la sua interpretazione all’interno del cortometraggio “Mon clochard”, di Gian Marco Pezzoli. “L’attore principale conferma ancora una volta la sua grande capacità di dare vita a un personaggio complesso e articolato. In questo caso un uomo di poche parole, ostile verso il prossimo, che cerca di vincere la sua incapacità di uscire dal suo mondo e accettare chi è estraneo, chi è diverso. Una interpretazione importante che si unisce ai tanti personaggi interpretati sempre con grandissima umanità e ironia”.

La giuria Internazionale, composta dal produttore Giannandrea Pecorelli, il Direttore Ufficio Promozione Culturale SIAE Daniela Alda Confalonieri e il giornalista Abdelkarim Oakrim, ha assegnato i premi per la sezione International, dedicata a documentari e film di finzione.

Il premio per il Miglior Documentario Internazionale è andato a “Beetween the Lines”, di Frederic Farrucci (France), perché “Attraverso la sempre efficace forma espressiva della macchina da presa che sembra spiare la realtà stando il più possibile vicino ai personaggi, Farrucci ci porta a condividere, con sempre crescente emozione, la giornata di cinque giovanissimi che vivono ai margini del nostro mondo. Un viaggio quasi in tempo reale nella realtà dei nostri giorni in cui si alternano sguardi, suoni, tempi apparentemente lunghi e improvvise accelerazioni fino a farci scoprire gli sforzi di un bambino che cerca di integrarsi impegnandosi a leggere”.

Una Menzione speciale è stata assegnata ad Arcangel di Angeles Cruz (Messico).

“Una intensa e dolorosa storia di solitudine e solidarietà, con una grande interpretazione di Noé Hernandez che interpreta un contadino che sta perdendo la vista e che cerca di trovare un ricovero a una donna anziana. Un racconto coraggioso e di grande sensibilità che ci porta a scoprire una realtà che spesso evitiamo di voler vedere e che porta al centro dell’attenzione il rapporto con i nostri anziani e il mondo che ci circonda”.

Il Sardinia Film Festival assegna inoltre due premi molto peculiari, quelli delle Giurie Ristrette, formate dai detenuti del Carcere di Bancali, sezione maschile e femminile. Le volontarie della Casa Circondariale hanno tenuto a sottolineare come sette uomini, di diversa età e diversa nazionalità nella sezione protetta del carcere, che si sono sentiti protetti e insieme coinvolti nel poter assegnare un premio così speciale. Le donne non partecipano quasi mai a iniziative esterne, raramente vengono coinvolte, ma questa volta si sono sentite gratificate da questa esperienza, che speriamo di ripetere nei prossimi anni.

Il premio della Giuria ristretta maschile va a “The european dream: Serbia” di Jaime Alekos  (Spagna). “Il cortometraggio vincitore fa vedere molto realisticamente una situazione che spesso è nascosta e ignorata. I giovani intervistati hanno fatto tanti sforzi e vissuto condizioni disumane per cercare una vita migliore. Vengono trattati male in molti modi e picchiati dalla polizia di confine senza che nessuno reagisca. Molti di noi si sono trovati in situazioni di difficoltà e sanno cosa vuol dire non essere aiutati da nessuno. E subire angherie senza motivazione, non sapendo come difendersi. Il cortometraggio parla con grande efficacia  degli invisibili alle nostre frontiere. Spesso anche alcuni di  noi si sono sentiti invisibili nelle proprie città. Il cortometraggio è un invito per tutti a fare qualcosa perché non ci siano più invisibili fuori e dentro le frontiere”.

La Giuria ristretta della sezione femminile attribuisce il suo premio con voto 10/10 al cortometraggio “Ian, a moving story” di Abel Goldfarb (Argentina), con la seguente motivazione: “Non sempre ai bambini disabili vengono tese le mani attraverso la rete che li separa dagli altri. E il regista visualizza in modo molto efficace la sofferenza di Ian, mostrando la disintegrazione del suo corpo ogni volta che gli altri lo ignorano. Ma il disabile Ian, con la sua forza di volontà, riesce a ricompattarsi, a ribellarsi alla propria condizione e a ottenere l’attenzione degli altri bambini. Grazie alla loro solidarietà la rete si dissolve. è una lezione per tutti.

Di seguito gli altri premi del Sardinia Film Festival:

Miglior Cortometraggio Sperimentale

Per l’incredibile capacità di sintesi e il sapiente utilizzo del mezzo filmico attraverso il quale l’autore ha affrontato il dramma politico e sociale della dittatura argentina trasmettendo in modo breve ed efficace il messaggio con grande intensità.

4664 di Federico Robles (Argentina)

Menzione speciale

Per la potenza espressiva che ai limiti tra documentario finzione e sperimentazione restituisce allo spettatore un’opera pregna di umanità e poetica in cui lo sguardo del regista non è semplice strumento ma protagonista assoluto.

Microcosmo di Tommaso Fagioli (Italy)

Miglior Video Art

Per aver sviluppato il tema della ciclicità attraverso uno stile tecnico e narrativo capace di amalgamare l’immagine animata e il suono trasportando così lo spettatore in un potente loop sonoro e visivo.

Orbit di Martin Tess (Paesi Bassi)

Miglior Animazione

Un film che racconta come la grande passione di un bambino abbia bisogno di un mondo libero per potersi esprimere. E lo fa con scene cariche di eleganza e di emozione.

Mercurio di Michele Bernardi (Italia)

Menzione speciale Animazione

Che cos’è la paura? È possibile sentirla come un’emozione utile, che ci può salvare la vita? Questo film spettacolare ci mette su una ruota panoramica, quella del titolo, per spingerci a superare la paure che ci bloccano, proiettandoci verso il tranquillo vortice della vita.

La noria di Carlos Baena (Spagna)

Miglior documentario italiano – Premio Villanova Monteleone

My Tyson di Claudio Casale (Italia)

Miglior documentario straniero

Un film documentario che racconta la condizione umana di tanti migranti attraverso la forza delle immagini. Un’opera semplice e complessa al tempo stesso, che si affida soprattutto ai volti dei testimoni con una forza emotiva capace di restituirci anche quello che non dicono.

The European Dream: Serbia di Jaime Alekos (Spagna)

Menzione speciale

Perché affronta un tema importante, quello dello spopolamento dei paesi rurali, che ci riguarda tutti: Corsica, Sardegna, Europa.

Retour au village di Flora Pesenti (Francia)

Premio scuola sotto 18 – Medaglia Presidente Camera

Per aver affrontato e raccontato con gli occhi dei bambini il dramma degli incendi che ogni anno colpiscono vaste zone della nostra penisola.

Giustino, uccellino coraggioso di Mena Solipano (Italia)

Premio Diari di Cineclub

Il film esibisce la capacità di raccontare, con forza visiva e dialoghi essenziali, la particolare elaborazione del lutto di un ragazzo legato alla madre separata e prematuramente scomparsa da un rapporto complesso fatto di conflitti, tenerezze e ambiguità sessuali. Sul filo di una memoria proustiana, con un occhio a Resnais e uno ad Antonioni, il protagonista rivive l’ultimo weekend trascorso con lei e, per restare l’ultima volta solo con lei, la strappa al rituale del funerale.

Noi soli di Francesco Alessandro Cogliati (Italia)

Miglior Vetrina Sardegna – Premio Obus, main sponsor del SFF

Per l’accuratezza registica e narrativa e per l’utilizzo non banale del montaggio, del suono e della fotografia in grado di immergere lo spettatore in un vortice di suspense, passione e mistero.

Klepsydra di Adriana Perra e Roberto Fara (Italia)

Menzione speciale Vetrina Sardegna Premio Obus

Per aver osservato con sensibile sguardo fotografico il cambiamento urbano di una cittadina turistica dettato dall’alternanza delle stagioni.

Still Here di Chiara Porcheddu (Italia)

Miglior fiction italiana

Un’opera in cui la musica, le parole, i suoni e le immagini si fondono in un racconto di trasformazione, di speranza, di impegno, ma anche di integrazione e fantasia. Il tema centrale del racconto è inedito quanto particolare, ovvero la gestione dei rifiuti. Attorno a loro si compie il destino, con la protagonista che simbolicamente riuscirà a trasformali in una nuova forma, simbolo di rinascita anche per le persone.

Solstizio d’inverno di Alessandra Pescetta (Italia)

Miglior fiction straniera

Attraverso la sempre efficace forma espressiva della macchina da presa che sembra spiare la realtà stando il più possibile vicino ai personaggi, l’autore ci porta a condividere con sempre crescente emozione, la giornata di cinque giovanissimi che vivono ai margini del nostro mondo. Un viaggio quasi in tempo reale nella realtà dei nostri giorni in cui si alternano sguardi, suoni, tempi apparentemente lunghi e improvvise accelerazioni fino a farci scoprire gli sforzi di un bambino che cerca di integrarsi sforzandosi a leggere.

Beetween the lines di Frederic Farrucci (Francia)

Menzione speciale fiction straniera

Una intensa e dolorosa storia di solitudine e solidarietà, con una grande interpretazione di Noé Hernandez che interpreta un contadino che sta perdendo la vista e che cerca di trovare un ricovero a una donna anziana. Un racconto coraggioso e di grande sensibilità che ci porta a scoprire una realtà che spesso evitiamo di voler vedere e che porta al centro dell’attenzione il rapporto con i nostri anziani e il mondo che ci circonda.

Arcangel di Angeles Cruz (Messico)

“Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti dal Sardinia Film Festival in questa XIV Edizione, sia in termini numerici che per quanto riguarda importanti messaggi veicolati dal festival, ha dichiarato il direttore artistico Carlo Dessì. “Anche quest’anno abbiamo confermato il nostro impegno sul territorio sardo, coinvolgendo quattro diversi comuni e constatando l’affetto e la stima che il pubblico ormai nutre nei nostri confronti, dal momento che siamo diventati un appuntamento attesissimo e immancabile. Grazie alla collaborazione con le Istituzioni, con i Sindaci del Comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Alghero, Bosa e gli Assessori alla Cultura, ma anche con importanti partner privati quali l’Aeroporto di Alghero SoGeAl e Obus, abbiamo fatto crescere la nostra kermesse e continueremo a farlo. Il Sardinia Film Festival si conferma sempre più un evento dal respiro internazionale: quest’anno abbiamo avuto ospiti da ogni parte del mondo, dal Libano, alla Russia, alla Gran Bretagna, solo per citarne alcuni. Ciò che è emerso in tanti giorni trascorsi insieme è la volontà di comunicare, all’insegna dello scambio culturale, della tolleranza, dell’accoglienza. Valori tipici della nostra terra che si fanno così bandiera di democrazia e di interscambio nel mondo intero.

Un grazie speciale alla Regione Sardegna, all’Unesco, la Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica, la Camera dei deputati, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, il Ministero di Giustizia, fondazione Sardegna Film Commission, Fondazione Alghero, Unione dei Comuni del Villanova, Università di Sassari e Accademia delle Belle Arti Mario Sironi. Grazie a importantissimi partner come Key Lab, Confalonieri, Noi Donne 2005, Cherchi Olio e Centro Internazionale del Fumetto: con la cooperazione di tutti voi abbiamo reso indimenticabile questa edizione e ci impegneremo per crescere sempre di più”.

Maleficent: Mistress of Evil, il trailer esteso con Angelina Jolie

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È stato diffuso il trailer esteso originale di Maleficent: Mistress of Evil, il sequel del film campione d’incassi del 2014 con Angelina Jolie e Elle Fanning. Il poster ci comunica anche la data d’uscita USA e il titolo ufficiale.

Maleficent – Signora del Male arriverà il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Cine&Comic Fest: Zerocalcare chiama Netflix

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Cine&Comic Fest: Zerocalcare chiama Netflix

Per la terza edizione di Cine&Comic Fest, la Piazza delle Feste di Porto Antico, è stata ancora una volta palcoscenico di un bellissimo incontro tra Zerocalcare – da sempre ospite e autore del manifesto del festival e da quest’anno anche direttore artistico – e Giacomo Bevilacqua, l’autore di A panda piace.

Di fronte a una gremitissima platea i due hanno raccontato della loro amicizia, del loro modo di lavorare, dei progetti futuri, del rapporto con i social, con la politica, con il cinema, regalandoci anche un paio di inedite chicche a proposito dei loro progetti futuri.

Giacomo Bevilacqua sta lavorando per Bonelli ad Attica, una miniserie di fantascienza distopica ma che parla molto d’attualità, e poi «ho appena iniziato un progetto per Bao che uscirà nel 2021. In un’Italia che si sta spopolando perché i confini sono chiusi e la gente è libera solo di andarsene, ho immaginato una ragazza che decide di partire a piedi come se volesse staccarsi da una terra che ha amato e che deve abbandonare lentamente, come quando una storia d’amore finisce. Una serie di tappe, degli incontri… la spinta ad andarsene, ma anche i ripensamenti. Per ora è solo un abbozzo che sta prendendo forma, anche ora, mentre ve ne parlo.”

Anche nell’immediato futuro di Zerocalcare  un progetto per Bao in uscita a ottobre, La scuola di pizze in faccia del professor Calcare: «Si tratta di una raccolta di storie  apparse sul blog o sulle varie testate con cui collaboro –  Wired, Best Movie, Internazionale, L’Espresso, Repubblica – finora mai proposte in volume e legate da un lungo racconto inedito.». 

Un anno fa, proprio qui Cine&Comic Fest  Zero ci aveva raccontato che aveva si stava appassionando all’animazione e gli sarebbe piaciuto realizzare un film: «Il progetto è andato avanti e sta prendendo forma. Non sarà un film ma una mini serie a episodi. Lo vorrei proporre a Netflix e mi piacerebbe realizzarlo con Giacomo: è una delle persone di cui non solo mi fido, ma di cui apprezzo il lavoro. L’unico problema al momento è capire con chi, di Netflix, parlare di questa cosa. Ho provato a scrivere ma non ho ricevuto risposte, ma forse sbaglio gli indirizzi…». 

«Hai provato [email protected]?», scherza Giacomo, anche se il senso è chiaro.

Io, Leonardo in anteprima al Giffoni Film Festival

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Io, Leonardo in anteprima al Giffoni Film Festival

Prima dell’uscita nelle sale italiane il prossimo 26 settembre, IO, LEONARDO – il nuovo film d’arte prodotto da Sky con Progetto Immagine e distribuito da Lucky Red – sbarca al Giffoni Film Festival.

In occasione della 49ª edizione del festival in programma dal 19 al 27 luglio, saranno proiettati a Giffoni alcuni minuti in anteprima tratti dal backstage del film, a cui seguirà una Masterclass dal titolo “Io, Leonardo, alla scoperta degli effetti speciali del film”. Appuntamento il giorno d’apertura – venerdì 19 luglio – con la speciale lezione dove interverranno il regista di “Io, Leonardo” Jesus Garces Lambert (già regista anche di “Caravaggio – l’anima e il sangue”), il produttore esecutivo per Sky Dimitri Cioffi, il supervisor della post produzione Valentina Corti e gli art director, per Sky Vincenzo Cilurzo e per Galactus Giuseppe Squillaci (candidato ai David di Donatello per il film “Michelangelo – Infinito”).

Nel film “Io, Leonardo” molte invenzioni e disegni di Leonardo vengono messi in scena grazie agli effetti speciali: tra queste, le macchine da guerra, gli studi anatomici e il monumentale cavallo progettato per Ludovico il Moro. Grazie alle avanzate tecniche di modellazione, sculpting digitale e animazione 2d e 3d sono stati riprodotti i vari elementi. A Giffoni il team di Sky e di Galactus, accompagnati dal regista Jesus Garces Lambert, racconteranno ai ragazzi come sono stati creati i vari linguaggi visivi e di come la tecnologia e l’arte abbiano potuto prendere vita e accompagnare lo spettatore in un’esperienza visiva unica ed inedita.

Il film

“IO, LEONARDO” è un affascinante racconto alla scoperta dell’uomo, dell’artista, dello scienziato e dell’inventore che accompagnerà lo spettatore in un’esperienza inedita e coinvolgente nella mente di Leonardo da Vinci, con un sguardo nuovo e molto lontano dagli stereotipi.

Nel cast, oltre ad un sorprendente Luca Argentero, impegnato per la prima volta in un film d’arte biografico, ci saranno Angela Fontana nei panni Cecilia Gallerani e Massimo De Lorenzo che interpreta Ludovico il Moro. La voce narrante è di Francesco Pannofino.

La consulenza scientifica del film è affidata a Pietro C. Marani, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna e Museologia al Politecnico di Milano. La direzione artistica è di Cosetta Lagani, la sceneggiatura è di Sara Mosetti e Marcello Olivieri. La regia è affidata a Jesus Garces Lambert, già regista di “Caravaggio – l’anima e il sangue” (il documentario d’arte più visto al cinema in Italia nel 2018 e vincitore del Globo d’Oro).

Il film “Io, Leonardo” ha ricevuto il Patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e del Comitato Scientifico del Palinsesto Milano Leonardo 500, nonché il Riconoscimento dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Ha ottenuto anche i Patrocini del Comune di Firenze, del Comune di Milano e del Comune di Vinci ed è prodotto con la partecipazione di Bosch e la collaborazione con Artech Digital Cinema, Bottega Tifernate e il Museo Leonardo da Vinci Experience. Media partner RTL 102.5.

Torino Film Festival: le ricadute economiche

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Torino Film Festival: le ricadute economiche

Presentati questa mattina a Palazzo Birago i risultati relativi all’indagine promossa dalla Camera di commercio di Torino e realizzata dalla Fondazione Fitzcarraldo sui ritorni della 36° edizione del Torino Film Festival, svoltasi l’anno scorso.

Questo nuovo studio conferma il nostro impegno nel fornire dati oggettivi e misurabili sugli impatti degli eventi culturali, artistici e sportivi che si svolgono nella nostra città – commenta Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio. – Il Torino Film Festival, con ritorni complessivi quantificabili in oltre 2 milioni di euro, si conferma un evento di grande richiamo per un pubblico di appassionati e professionisti, capace sia di mettere in moto l’economia cittadina nell’ambito dell’ospitalità (hotel, ristoranti, ecc.), sia di far convergere sul territorio importi significativi nel campo delle sponsorizzazioni private”.

Secondo Sergio Toffetti, Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino: “La ricerca di Fitzcarraldo, nata per impulso di Camera di commercio, consente oggi al Museo del Cinema di conoscere un segmento importante del proprio pubblico, e dunque di programmare gli investimenti per attivare efficaci sinergie tra le attività continuative della Mole Antonelliana e un evento importante come il Torino Film Festival”.

Sono molto contenta dell’accoglienza ricevuta dai film proposti durante i giorni del festival, sia da parte del pubblico torinese sia da quello proveniente da altre città – afferma Emanuela Martini, Direttrice del Torino Film Festival. –   Questo è il segnale che gli spettatori del TFF apprezzano la qualità del programma nel suo complesso”.

I principali dati dell’indagine

Il 36° Torino Film Festival ha raggiunto le 62.500 presenze; sono stati venduti 26.641 ticket, 871 pass giornalieri e 644 abbonamenti, oltre ai 2.161 accrediti professionali e stampa.

Il pubblico

La fascia di età prevalente, con il 23,2%, è quella che va dai 25 ai 34 anni, con una leggera maggioranza di pubblico maschile (50,7%); oltre il 65% degli intervistati è laureato. In generale si tratta di un pubblico di appassionati (57%) o professionisti (19%), con un livello di consumi di spettacoli cinematografici decisamente elevato: il 76,1% del campione va al cinema più di 12 volte l’anno. L’81% degli spettatori aveva già partecipato al Festival e in media il giudizio sull’evento è pari a 8 in una scala da 1 a 10, anche per il pubblico altamente specializzato.

Rapporti con l’offerta culturale della città

La sinergia fra TFF e Museo Nazionale del Cinema è molto stretta: il 41% di chi aveva visitato in passato la Mole ha dichiarato di volere approfittare del periodo del Festival per ritornarci. Oltre la metà di chi non vi era mai stato prima, inoltre, ha colto l’occasione per fare la sua prima visita. Inoltre un turista su tre ha affermato di voler visitare altri musei durante il soggiorno.

Turisti

Il 27% del pubblico del Torino Film Festival proviene da fuori provincia. In media i turisti intervistati hanno trascorso poco più di 4 giorni in città, soggiornando da amici e parenti o facendo ampio ricorso alla piattaforma Airbnb, che surclassa nelle preferenze degli intervistati le strutture ricettive tradizionali.

Le ricadute economiche

Per valutare le ricadute economiche, lo studio ha stimato due distinte variabili:

– la spesa diretta per l’organizzazione dell’evento

– la spesa generata dai turisti.

La spesa per l’organizzazione dell’evento sostenuta dal Museo Nazionale del Cinema è pari a 1.371.042 euro: volendo evidenziare esclusivamente quanto ricaduto sul territorio, da questa cifra sono escluse tutte le forniture affidate ad aziende non locali.

La spesa generata dai turisti, invece, si ottiene, sulla base delle interviste, stimando la numerosità del pubblico proveniente da fuori e distinguendo, inoltre, tra chi era presente in città appositamente per il Festival e chi casualmente (persone che quindi avrebbero generato ricadute anche in assenza del Festival). È stato necessario poi distinguere la tipologia di visitatori tra escursionisti senza pernottamento, turisti che hanno soggiornato presso strutture ricettive e infine turisti che sono stati ospitati, perché ovviamente ciascuna categoria ha generato impatti economici diversi. Nel complesso, sommando la spesa diretta di queste tre categorie, si arriva ad una cifra pari a 777.229 euro.

Sommando quindi i due valori (spesa per l’organizzazione e spesa del pubblico) si raggiunge la stima dell’impatto di spesa diretta sul territorio, pari a 2.148.271 euro. Si tratta di ricadute dirette al netto di successivi effetti indiretti e indotti, che potrebbero portare ad un impatto economico finale sicuramente superiore.

Le sponsorizzazioni tecniche

A questo budget, che già tiene conto delle sponsorizzazioni dirette, vanno ulteriormente aggiunte le numerose sponsorizzazioni tecniche ottenute, che hanno garantito servizi gratuiti in tutte le principali aree: comunicazione, promozione, ospitalità e logistica. Il loro valore è quantificabile attorno ai 400mila euro, escluse le valorizzazioni delle media partnership, generate dalla collaborazione con soggetti privati.

Picciridda di Paolo Licata vince il Cariddi D’argento al Taormina Film Fest

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Il delicato e potente film “Picciridda” di Paolo Licata, tratto dal romanzo di Catena Fiorello, presentato in concorso alla 65^ edizione del Taormina Film Fest, si è aggiudicato il Premio Cariddi D’argento per la miglior sceneggiatura, scritta da Paolo Licata e Catena Fiorello con la collaborazione di Ugo Chiti, e due menzioni speciali per le interpreti Lucia Sardo e Marta Castiglia.

Durante la cerimonia di premiazione, il presidente della giuria Oliver Stone ha pubblicamente lodato la grande interpretazione dell’attrice protagonista Lucia Sardo e il lavoro del regista Paolo Licata per la realizzazione di un film intenso e delicato come “Picciridda”.

Ambientato nell’isola di Favignana negli anni ’60, “Picciridda” è la perfetta rappresentazione dell’infanzia come età della vulnerabilità. La storia di “Picciridda” si ispira ai tanti tristi episodi realmente accaduti in quegli anni e in quei luoghi, e al tempo stesso richiama fortemente un parallelo con le realtà di oggi; di emigrazione, abbandono e prevaricazione degli adulti sui bambini.

Sinossi:

Esaminando il fenomeno dell'”emigrazione passiva”, Picciridda narra la storia di Lucia, una bambina di 10 anni i cui genitori decidono di emigrare in Francia alla fine degli anni ’60, lasciandola in Sicilia con nonna Maria, una donna rigida e anaffettiva, incapace di manifestare i propri sentimenti a causa dei traumi e delle delusioni che la vita le ha procurato.

Col passare dei mesi l’esistenza di Lucia si popola di persone e affetti. La curiosità la spinge verso gli uomini, un mondo misterioso da cui stare alla larga (come dice la nonna) o tutto da scoprire (come pensa Lucia). Uno di loro nasconde un terribile segreto sul quale Lucia non smette di indagare, anche a costo di mettersi nei guai. In un contesto sociale spietato, la piccola protagonista paga un prezzo molto alto, ma continua a lottare con tutte le forze per uscirne fuori con dignità e ottimismo.

Spider-Man: Jon Watts vuole Kraven nel sequel di Far From Home

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Spider-Man: Jon Watts vuole Kraven nel sequel di Far From Home

Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle sale americane da pochi giorni ma già si parla del prossimo capitolo sulle avventure di Peter Parker e dei villain che potrebbero arrivare nel MCU. Tra questi, uno in particolare sembrerebbe il favorito di Jon Watts, regista di Homecoming e anche del nuovo film, come dichiarato in una recente intervista:

Ci sono ancora molte storie di Spidey da raccontare al cinema, stiamo cercando di capire quale sia il momento giusto per farlo. Personalmente vorrei raccontare qualcosa di mai visto prima, e ci sono così tanti antagonisti… In un certo modo, siamo riusciti a portare Hydro-Man e Molten Man in Far From Home, e non so chi sarà il prossimo…Sicuramente mi piace sempre pensarci in termini di quella che sarà la cosa più difficile da affrontare per Peter“.

Chi vorrei nel prossimo film? Mi piacerebbe Kraven, ma come lo rendi possibile in un film?“, ha concluso Watts.

Curioso come da un paio di anni si vociferi di uno spin-off su Kraven, con la Sony intenzionata a produrre un adattamento cinematografico sul personaggio dell’universo di Spider-Man. Nel 2017 Tom Rothman, chairman dello studio, aveva discusso dei progetti futuri nominando anche un paio di film su Mysterio e, appunto, Kraven the Hunter, entrambi legati nei fumetti all’Uomo Ragno.

Forse è arrivato il momento adatto per la sua introduzione nel MCU?

Vi ricordiamo che Kraven il cacciatore (Kraven the Hunter), il cui vero nome è Sergei Kravinoff (o Kravinov), è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko apparsoper la prima volta in Amazing Spider-Man vol.1 nell’agosto del 1964.

Leggi la recensione di Spider-Man: Far From Home

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale:

In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home ha creato un buco di trama di Endgame?

Fonte: CBM

Batmobile: 10 cose che non sapevate sull’auto di Batman

Batmobile: 10 cose che non sapevate sull’auto di Batman

Introdotta in Detective Comics n. 27 del 1939 nella prima storia a fumetti del personaggio, la Batmobile è l’iconica vettura di Batman che nel corso degli anni ha subito numerosi cambiamenti e interpretazioni, soprattutto al cinema, dove è apparsa in ogni adattamento delle avventure del crociato di Gotham.

Aspettando la versione di The Batman di Matt Reeves, il reboot con Robert Pattinson attualmente in produzione, ecco di seguito 10 cose che non sapevate sull’automobile:

Il bat-meccanico

Bruce Wayne è un detective, un abile lottatore e un pericoloso vigilante, ma non un meccanico. Ma allora chi lavora allo sviluppo della sua Batmobile in sua assenza, e chi contribuisce ai suoi miglioramenti?

Un personaggio dei fumetti chiamato Harold Allnut, gobbo e sordomuto, viene salvato da Bruce Wayne dalla morsa del Pinguino e scelto come meccanico ufficiale della vettura.

Vetture poco pratiche

Sebbene l’aspetto della Batmobile risulti sempre affascinante sia in TV che al cinema, non si può dire che la vettura sia il mezzo di trasporto più pratico in circolazione.

Nella trama di Batman: White Knight, lo sceneggiatore Sean Murphy mette proprio in evidenza questa caratteristica, ovvero l’impraticabilità di tutte queste auto e dei loro serbatoi, troppo lunghi per le curve, troppo pesanti e troppo vistose per risultare poco appariscenti.

Lincoln Futura

Non tutti sanno che la Batmobile del 1966 venne progettata e costruita da George Barris, precedentemente ingegnere del Munster Koach, l’auto familiare usata nella serie The Munsters.

In sole tre settimane costruì un modello funzionante, basandosi sul concept di una Lincoln Futura del 1955, già predisposta a calarsi nei panni del mezzo di Bruce Wayne per il design specifico.

Le gomme speciali di George Clooney

Batman e Robin verrà ricordato come il film di supereroi meno memorabile della storia del cinema, e anche la Batmobile sfoggiata dal protagonista non figura tra le più amate dai fan, espressamente slapstick.

Un dettaglio poi è ancora motivo di discussione e risate, ovvero le gomme con i sigilli del simbolo di Batman incisi. Dovunque andrà, quell’auto lascerà i segni del suo proprietario…

La versione originale dei fumetti

La Batmobile debuttò ufficialmente sulle pagine di The Case Of The Chemical Syndicate, storia contenuta in Detective Comics # 27, ma con le caratteristiche di una classica coupé. di color rosso vivo (non molto discreta) e utilizzata anche come auto personale di Bruce Wayne.

Jet Engine

Nei fumetti come sul piccolo e grande schermo, l’enorme potenza della Batmobile è un dato indiscutibile, e per aiutare Batman a raggiungere i suoi avversari in poco tempo, questa vettura è dotata di un dispositivo retrofit con motori a propulsione a reazione.

Questa caratteristica speciale però non è stata adattata in nessun film o serie, e sono serviti cinque anni a Casey Putsch per costruire una replica della Batmobile vista nei cinecomic di Tim Burton e ultimare la versione.

La corsa di Puppeteer’s Street

Nel corso degli anni molti collezionisti di automobili hanno speso una piccola fortuna per acquistare una Batmobile, spesso appartenenti alla serie del 66, tra cui il comico Jeff Dunham, che riuscì ad appropriarsi di un modello del 1989.

Ma invece di tenerla chiusa in un garage, questa vettura è utilizzata per giri in città, commissioni e parate a tema.

La Batmobile del 1966

Molti considerano la versione guidata da Adam West la miglior Batmobile vista al cinema. E tantissime caratteristiche bizzarre create solo per lo spettacolo funzionavano davvero, come il paracadute a disposizione del crociato di Gotham in casi di estremo bisogno.

La versione di Christopher Nolan

Come molte delle Batmobile create per lo schermo, la Tumbler usata per la trilogia di Christopher Nolan era molto realistica e l’utilizzo della CGI relativamente basso.

Il concetto di realismo spinto da Nolan comportava la produzione di un mastodontico carro armato funzionante, con un motore proveniente da una Chevy 350 in grado di passare da 0 a 60 in meno di sei secondi, e di raggiungere i 110 chilometri orari rapidamente.

Bat-Caddy

Il primo adattamento di Batman arrivò nel 1949 sotto forma di serial che arrivava al cinema una volta a settimana, e in quello show la Batmobile originale di Batman e Robin era semplicemente una vecchia Cadillac del 1939.

La stessa auto veniva usata sia da Bruce Wayne che dal suo alter ego, e se la deccapottabile era alzata, significava che Batman era in azione, al contrario invece segnalava la presenza di Bruce in abiti civili.

Leggi anche – The Batman: 10 teorie dei fan sul film con Robert Pattinson

Fonte: Screenrant

Driven: Lee Pace è il creatore della DeLorean nel primo trailer del film

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È online il primo trailer ufficiale di Driven, biopic dedicato alla figura di John DeLorean, imprenditore e fondatore della casa automobilistica DeLorean Motor Company che nella sua breve storia riuscì a produrre un unico modello poi divenuto celebre grazie a Ritorno al Futuro nel 1984.

Nel film Lee Pace interpreta il protagonista affiancato da Jason Sudekis, Judy Greer, Isabel Arraiza, Corey Stoll, Justin Bartha, Michael Cudlitz, Tara Summers, e Iddo Goldberg.

Presentato in anteprima a Venezia lo scorso anno e diretto da Nick Hamm, Driven arriverà nelle sale americane il prossimo 16 agosto.

Di seguito la sinossi:

Ambientato nei primi anni ’80 in California, la storia segue la rapida ascesa del ragazzo d’oro dell’industria automobilistica, John DeLorean e della sua iconica DeLorean Motor Company, filtrata attraverso gli occhi dell’affascinante pilota diventato informatore dell’FBI, Jim Hoffman. DeLorean infatti si trova costretto a rivolgersi a spiacevoli attività criminali per  salvare la società in bancarotta, e insieme a Hoffman entra in un circolo di trafficanti di cocaina.

Il Re Leone: Simba si confronta con Scar nel nuovo spot

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Il Re Leone: Simba si confronta con Scar nel nuovo spot

Walt Disney Studios ha da poco diffuso un nuovo spot tv esteso de Il Re Leone, prossimo live action in uscita diretto da Jon Favreau, che ci rivela scene inedite su Simba e il confronto con il malvagio zio Scar. Lo stesso conflitto rappresentava il cuore dell’atto finale del film d’animazione originale, e dalle scene finora mostrate, sembra che il tentativo di riprodurre fedelmente quelle dinamiche (anche dal punto di vista grafico) sia andato a buon fine.

Vi ricordiamo che Il Re Leone arriverà nelle nostre sale il 21 Agosto. Qui sotto potete dare uno sguardo al video.

https://twitter.com/disneylionking/status/1147882965638307840?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1147882965638307840&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fdisney%2Fthe-lion-king-simba-squares-off-against-his-uncle-scar-in-a-thrilling-new-extended-tv-spot-a169315

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano, oltre a Glover, anche James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Il Re Leone: recensione del nuovo live action Disney

Di seguito la sinossi ufficiale: Simba, il figlio di Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme del padre. Il fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo Simba all’esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve stringere un’alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò che è giustamente suo.

Shadowhunters: 10 cose che non sai sulla serie

Shadowhunters: 10 cose che non sai sulla serie

Shadowhunters è una di quelle serie che ha rivoluzionato il mondo del piccolo schermo, grazie anche alla sua struttura, sia narrativa che visiva, e all’ottimo adattamento dei libri da cui è stata tratta.

Le interpretazioni degli attori non sono passate inosservati dal pubblico transgenerazionale, diventando una delle serie più apprezzate in tempi recenti dal pubblico di tutto il mondo.

Ecco dieci cose da sapere su Shadowhunters.

Shadowhunters serie

shadowhunters

1. Sono stati coinvolti i fan. Mentre lo show era stato appena annunciato nel 2014, l’account Twitter di Shadowhunters aveva chiesto ai fan quali attori avrebbero voluto per interpretare i personaggi. La risposta è stata a dir poco travolgente e la proposta principale era quella di rivedere Robert Sheehan nei panni di Simon Lewis, dato che già lo aveva interpretato nel film.

2. In Italia è stata distribuita da Netflix. In America, paese in cui è stata sviluppata la serie, il prodotto è andato in onda grazie al canale Freeform, nuovo nome dato a quella che era la ABC Family. Per la distribuzione estera ci ha pensato Netflix, che ha diffuso la serie il giorno seguente dopo la prima trasmissione americana.

Shadowhunters episodi

3. Un serie lunga tre stagione. Questa serie si è sviluppata nell’arco di queste stagioni, componendosi di 55 episodi. Ogni stagione si riferisce ad un libro diverso: la prima si ispira a Città di ossa e Città di Cenere, la seconda a Città di vetro e la terza a Città degli angeli caduti, Città delle anime perdute e Città del fuoco celeste.

Shadowhunters streaming

4. È disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere la serie è possibile farlo grazie alla sua presenza sulla piattaforma di streaming digitale legale di Netflix.

Shadowhunters libri

5. La serie è un adattamento letterario. Shadowhunters non è altro che la trasposizione seriale di una serie di libri, racchiusi nella saga The Mortal Instruments, pubblicata in Italia con il titolo di Shawdowhunters. Scritti da Cassandra Clare, hanno ispirato tutte e tre le stagioni della serie.

6. Differenze con i libri. Nei libri dai quali la serie è stata tratta, Maureen Johnson era una quattordicenne fan di Simon Lewis e ha una cotta per lui, mentre nella serie è interpretata da un’attrice che ha più di vent’anni e fa parte della band di Simon.

7. L’autrice ha incontrato il cast. Cassandra Clare, autrice della saga di The Mortal Instruments, ha incontrato i membri del cast l’11 luglio del 2015: di questo incontro, ha detto che tutti amano i loro personaggi che possono relazionarsi con loro in qualche modo.

Shadowhunters film

shadowhunters

8. È stato realizzato un film che non ha avuto successo. Dalla stessa saga letteraria, nel 2013 è stato tratto il film Shadowhunters – Città di ossa. Sebbene l’autrice dei libri non fosse assolutamente soddisfatta della sceneggiatura, poiché molto lontana dal romanzo Città di ossa, si decise di realizzare comunque il film, uscito poi nelle sale nell’estate del 2013. Tuttavia, il film ha avuto ben poco successo, tanto da cancellare quella che sarebbe dovuta essere la realizzazione del sequel Città di cenere.

Shadowhunters cast

shadowhunters

9. Un tatuaggio da condividere. Dominic Sherwood, Katherine McNamara e gli altri membri facenti parte del cast hanno deciso di realizzare dei tatuaggi permanenti. Il simbolo tatuato è quello della runa angelica e lo hanno fatto dopo aver concluso la prima stagione della serie.

10. Matthew Daddario si era proposto per un altro personaggio. Inizialmente, l’attore aveva fatto il provino per partecipare alla serie nel ruolo di Jace. Tuttavia, dopo aver visto la sua audizione, l’autrice della serie di libri (da cui la serie è tratta) Cassandra Clare disse ai direttori del casting che secondo lei avrebbe potuto interpretare Alec e che avrebbe dato un valore aggiunto al ruolo, riuscendo ad ottenerlo.

Fonte: IMDb

Spider-Man: Far From Home ha creato un buco di trama di Endgame?

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Spider-Man: Far From Home ha creato un buco di trama di Endgame?

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU SPIDER-MAN: FAR FROM HOME

Come già mostrato nei trailer di Spider-Man: Far From Home, dopo gli eventi di Avengers: Endgame Peter Parker erediterà dal suo mentore Tony Stark gli occhiali contenenti un avanzato sistema di intelligenza artificiale chiamato E.D.I.T.H. (acronimo di “Even dead I’m the hero“, “Anche da morto sono l’eroe“) che garantisce a chi li indossa l’accesso a tecnologie di sorveglianza che possono spiare la privacy e attivare una flotta di droni killer controllati da satellite.

Si tratta però di una copia di occhiali diversa da quella sfoggiata da Tony in Avengers: Infinity War, quindi ipotizziamo che quel sistema di droni non sia stato creato prima dell’arrivo di Ebony Maw e Cull Obsidian a New York, ma successivamente, ed è altrettanto probabile che Stark abbia lavorato alla costruzione di E.D.I.T.H. proprio in seguito ai devastanti esiti del film anticamera di Endgame.

Dalla Decimazione sono trascorsi cinque anni, periodo di tempo sufficiente per finalizzare le capacità dei droni, ma allora perché non utilizzarli nella battaglia finale contro Thanos sulle macerie dell’Avengers Compound? Questo piccolo dettaglio sembra suggerire un buco di trama relativo al momento in cui Tony riesce a completare il progetto, consapevole che sarebbe stato donato al suo figlioccio e erede delle tecnologie Stark.

Gli stessi droni sono inoltre sfruttati da Mysterio per ricreare le sue illusioni sotto forma di ologrammi, tecnica studiata anni prima proprio in qualità di sviluppatore del team che lavorò al progetto BARF (mostrato brevemente all’inizio di Captain America: Civil War)…

Leggi la recensione di Spider-Man: Far From Home

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

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Spider-Man: Far From Home, tutti gli omaggi a Tony Stark presenti nel film

Fonte: Comicbook

Comic-Con 2019: confermato il panel dei Marvel Studios con Kevin Feige

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Il sito del Comic-Con ha ufficialmente confermato la lineup dei panel che si svolgeranno dal 18 al 21 Luglio a San Diego, e tra questi ci sarà anche quello moderato da Kevin Feige sabato insieme ad altri ospiti per parlare dei futuri progetti dei Marvel Studios e, si spera, per annunciare qualche sorpresa in merito alla Fase 4 del MCU.

Il presidente e produttore dei Marvel Studios, Kevin Feige, e altri panelist presenteranno uno sguardo all’universo cinematografico in continua espansione.”, riporta il programma, e considerando il silenzio quasi assoluto sui dettagli dei prossimi film, questo panel potrebbe e dovrebbe essere considerato il vero evento del Comic-Con 2019, oltre che il più atteso nella storia recente dello studio.

Ma cosa possiamo aspettarci dall’edizione di quest’anno? Forse un’anteprima di Vedova Nera, lo standalone prequel attualmente in produzione, che avrà come protagonista Scarlett Johansson? Oppure l’annuncio di altri titoli come Black Panther 2, Doctor Strange 2, Gli Eterni, Shang-Chi, Captain Marvel 2 e Guardiani della Galassia Vol. 3, con qualche attore sul palco?

Sappiamo che i Marvel Studios hanno deciso di procedere con più cautela rispetto al passato per quanto riguarda i progetti della Fase 4, senza contare che i fan attendono fiduciosi aggiornamenti su The New Mutants e il possibile arrivo nel MCU di X-Men e Fantastici Quattro favorito dal recente accordo tra Disney e Fox.

Diverse voci però suggeriscono che sul palco del Comic-Con potrebbe arrivare anche una reunion dei Vendicatori con la presenza di alcuni attori lo stesso venerdì oppure sabato sera, sempre in concomitanza del panel Marvel. Ovviamente si tratterebbe di una sorta di cerimoniale di addio per festeggiare i primi dieci anni di MCU con i volti più rappresentativi del franchise.

Un momenti simile si era verificato nel 2010, con l’intero cast di The Avengers (quindi Robert Downey Jr, Chris Evans, Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Jeremy Renner, Samuel L. Jackson e Clark Gregg) e l’annuncio ufficiale del film che sarebbe uscito in sala due anni dopo.

Sarà davvero così? Possiamo aspettarci l’ingresso nella sala H degli original six? Appuntamento quindi a sabato 20 luglio per tutte le novità.

Leggi anche – Marvel Studios: 10 annunci che vorremmo sentire al Comic-Con

Mulan: il teaser trailer del nuovo live action Disney

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Mulan: il teaser trailer del nuovo live action Disney

Walt Disney Pictures ha da poco diffuso il primo teaser trailer ufficiale di Mulan, il nuovo live action diretto da Niki Caro che vede la giovane Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) nel ruolo della protagonista.

Nel cast figurano anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story), Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny), Yoson An (Shark – Il Primo Squalo), Utkarsh Ambudkar (Voices – Pitch Perfect), Ron Yuan (Marco Polo), Tzi Ma (Arrival), Rosalind Chao (Star Trek: Deep Space Nine), Cheng Pei-Pei (La Tigre e il Dragone), Nelson Lee e Chum Ehelepola, Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) e Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4).

Di seguito trovate la sinossi e la versione in lingua originale del teaser:

Mulan narra l’epica avventura di una intrepida giovane donna che si traveste da uomo per difendere la Cina dall’attacco di invasori provenienti dal Nord. Figlia maggiore di uno stimato guerriero, Hua Mulan è energica, determinata e agile. Quando l’Imperatore decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale, Mulan prende il posto del padre malato e si arruola con il nome di Hua Jun, diventando una delle più grandi guerriere nella storia della Cina.

https://www.youtube.com/watch?v=01ON04GCwKs

Ischia Film Festival 2019, vince Cuba, ma anche il cinema italiano

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Gli otto giorni (più uno, vista la preapertura dedicata con una mostra in onore di Bernardo Bertolucci) dell’Ischia Film Festival 2019 si chiudono con la vittoria di uno dei gioielli scovati dai condirettori Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, Club de Jazz, una sorta di Cuaròn musicale che ha affascinato giuria e pubblico con la sua fotografia mozzafiato, e che ha trovato al Castello Aragonese quel successo e quel riconoscimento che inspiegabilmente i festival principali, da Cannes a Berlino, non gli avevano tributato, ignorandolo.

Esteban Insausti si annuncia come un futuro maestro e il fatto che parta da Ischia “ci rende orgogliosi” hanno dichiarato i due direttori. Frutto del lavoro di ricerca dell’IFF, la location di quel club ha regalato a tutti emozioni uniche. Grandi soddisfazioni anche per il cinema italiano che ottiene il premio alla miglior scenografia a Michele Modaferri, per Il bene mio di Pippo Mezzapesa e quello al miglior attore, consegnato da Artisti 7607, a Vinicio Marchioni per Chronofobia di Francesco Rizzi. Radha Mitchell, dopo il premio alla carriera Diva e Donna, mette tutti d’accordo con la sua eroina classica e moderna in Celeste: abbagliante per talento e bellezza, ha sedotto gli spettatori e i giurati e ha raccolto il trofeo per la migliore interpretazione femminile. A Josh Melrod va la miglior regia per il sorprendente Major Arcana, esponente del miglior indie statunitense, mentre Kazantakis di Yannis Smaragdis si porta via la miglior fotografia.

In una delle edizioni più politiche – il festival si è aperto con il codirettore Boris Sollazzo che indossava la maglietta del Cinema America dichiarando l’IFF “orgogliosamente antifascista” e proseguendo con la solidarietà espressa da lui e il fondatore e ideatore della rassegna Michelangelo Messina a Carola Rakete e alla famiglia Regeni – piace la vittoria tra i documentari di A family in a Sinkhole, che racconta la sopravvivenza di una famiglia affondata, letteralmente, nel cratere dell’ultima rivoluzione industriale cinese che non si fa problemi a cambiare radicalmente la fisionomia delle location, una riflessione fondamentale per un festival che di queste ultime fa il proprio centro narrativo e di analisi.

Estremamente impegnato, quasi militante, anche il palmares della Location Negata, da sempre attenta alle periferie del mondo e ai diritti violati: la menzione speciale per l’opera muta e straziante Aleppo: the silence of war parla da sola, ma il premio principale lo vince Selfie di Agostino Ferrente, (auto)ritratto di due giovani del Rione Traiano che smentiscono con determinazione e tenerezza gli stereotipi sulla loro generazione e su chi abita nei quartieri più malfamati di Napoli, location negate a pochi passi da noi.

Tra i corti vince il premio offerto da Mini Italia, che al festival ha presentato il bellissimo e applauditissimo Una tradizione di famiglia, nuova tappa del Mini Film Lab, Cold Fish mentre la menzione va a Man Stand Still, due riflessioni originali e provocatorie, personali e individuali sulla vita e su ciò che da essa ci aspettiamo.

Scenari Campani, la più giovane delle competizioni dell’IFF, vede il trionfo di Ciro D’Emilio con Un giorno all’improvviso, opera interpretata da una straordinaria Anna Foglietta che disegna la quotidianità di una madre e di un figlio tra delusioni, illusioni, frustrazioni e speranze di chi spesso sopravvive anche grazie ai sogni irraggiungibili, mentre due menzioni vanno al gustoso O’ p’nneon e Così in terra, di Mauro Di Rosa e Pier Lorenzo Pisano, premiati dalla giuria più cliccata del festival, i Casa Surace.

L’edizione numero 17, insomma, ha portato fortuna. Soprattutto al cinema italiano.

Concorso Lungometraggi

Giuria: Sanya Borisova, Luca Bellino, Peppino Mazzotta

Miglior Scenografia | Il bene mio di Pippo Mezzapesa

Miglior Fotografia | Kazantzakis di Yannis Smaragdis

Miglior Attore | Vinicio Marchioni per Cronofobia

Miglior Attrice | Radha Mitchell per Celeste

Miglior Regia | Josh Melrod per Major Arcana

Miglio Film | Club de jazz di Esteban Insausti

Motivazione: Per la capacità rara di coniugare emozione e riflessione in un prezioso equilibrio tra estetica e narrazione. La musica diventa il bisturi capace di sezionare i corpi e i destini dei singoli elevandoli a metafora universale.

Concorso Documentari

Giuria: Silvia Luzi, Corrado Fortuna, Stefano Russo

Miglior Documentario | A family in the Sinkhole di Zubiao Yao

Motivazione: Per la scelta coraggiosa di tuffarsi in un sinkhole, e di trascinarci in questo cratere sprofondato che pullula di vita. Zubiao Yao racconta con poesia e ironia il senso di appartenenza e la necessità di una rivoluzione, e quella lotta per la sopravvivenza che riguarda tutti noi.

Concorso Cortometraggi

Giuria: Claudio Cervera, Davide Laezza, Chiara Pilato, Ester Scotti, Giulia Scotti, Piero Barbieri e i ragazzi del Forum Giovani Ischia

Menzione speciale | Man Stands Still di David Lindinger

Motivazione: Per un uso insolito, ma molto originale e apprezzabile della luce, che diventa, all’interno di questa deliziosa storia, uno strumento scenico che funge anche da elemento narrativo, la giuria giovani ha deciso di premiare con una menzione speciale la fotografia del cortometraggio Man stands still.

Miglior Cortometraggio | Cold fish di David Hay

Motivazione: Grazie a una regia sapiente, a una recitazione impeccabile, una fotografia perfetta, ma soprattutto grazie a un uso dell’ambiente circostante che lo rende a tutti gli effetti un protagonista della storia, la giuria giovani con voto unanime conferisce il premio come miglior cortometraggio a Cold Fish.

Concorso Location Negata

Giuria: Pietro Macello, Laura Aimone, Giorgio Gosetti

Menzione speciale | Aleppo: The silence of the war di Amir Osanlou

Motivazione: La giuria assegna anche una menzione speciale al film Aleppo: the silence of the war di Amir Osanlou per aver ritratto una location negata nel modo più convincente e poetico, evitando accuratamente forme retoriche o scandalistiche. Si tratta di un film che coglie declinazioni diverse di mancanze, frammenti di cose ed esistenze rubati alla vita e alla morte.

Miglior film | Selfie di Agostino Ferrente

Motivazione: La giuria decide di assegnare il premio come miglior film a Selfie di Agostino Ferrente, per la rara capacità del regista di utilizzare la naturalezza del documentario per dar vita a costruzioni narrative complesse. Forte di un montaggio impeccabile, il film offre uno spaccato immersivo di una realtà di quartiere difficilmente accessibile dall’esterno. Molto ben equilibrato, riesce al contempo ad essere ironico e a sferrare pugni che colpiscono dritti allo stomaco.

Concorso Scenari Campani

Giuria: I ragazzi di Casa Surace

Menzione Speciale | ‘O p’nneon di Mauro Di Rosa

Motivazione: Dedicato a tutti coloro che con sacrificio, passione e dedizione cercano di portare avanti le tradizioni dei propri paesi convinti che si possa costruire un futuro più solido solo riscoprendo la forza delle proprie radici come i due protagonisti del ‘O p’nneon.

Menzione Speciale |Così in terra di Pier Lorenzo Pisano

Motivazione: Per la capacità di raccontare con estrema leggerezza gli effetti distruttivi di una calamità naturale che hanno lasciato macerie non solo nei luoghi ma anche nell’animo umano. Ci è sembrato giusto incoraggiare quest’opera che racconta, in poche immagini, il messaggio che casa Surace cerca di portare avanti. Partire dai piccoli paesi di tutta Italia per costruire un’identità collettiva attraverso una nuova prospettiva che guarda uno stivale non più in verticale ma in orizzontale.

Miglior Film | Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio

Motivazione: Per come illustra con assoluta lucidità e profondità il contesto di una periferia disagiata nella quale si consuma il dramma di una madre e soprattutto di un figlio che, nonostante l’indifferenza e la superficialità del contesto sociale in cui vivono, tenta di emergere attraverso i valori della famiglia e del lavoro. Per noi che cerchiamo di promuovere tutta la bellezza del nostro territorio abbiamo scelto di premiare uno scenario degradato e su cui c’è ancora tanto da fare ma che contiene in sé quella grazia che restituisce la speranza di rinascita.

Premio del pubblico

Nella sezione “Best Of” L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca

La diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà dal 29 giugno al 6 luglio 2019, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607, Regione Marche e Mini.

Ischia Film Festival 2019, Alessandro Borghi: “Voglio fare un film su Giulio Regeni”

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Ultima serata dell’Ischia Film Festival 2019 prima della cerimonia di premiazione, ed è stata una pre chiusura davvero straordinaria, grazie a un cartellone di assoluta eccellenza che ha visto in una sola sera al Castello Aragonese quanto di meglio il cinema italiano ha prodotto negli ultimi mesi.

A partire da Sulla mia pelle, il film di Alessio Cremonini che racconta la tragica storia di Stefano Cucchi, interpretato da Alessandro Borghi, l’Ischia Film Award di quest’anno. L’attore romano ha incontrato il pubblico per presentare quello che è stato uno dei film più importanti della stagione cinematografica, e il suo intervento ha commosso ed entusiasmato la platea, sin dalla prima frase: “Grazie per essere qui, perché il tempo dedicato al cinema è sempre tempo ben speso”.

Dopo quest’esordio, è stato il co-direttore artistico Boris Sollazzo ad affrontare la genesi dello Stefano Cucchi cinematografico, a partire dalla difficoltà del ruolo. E Borghi non si è risparmiato. “Naturalmente è stato difficile, e l’ho preparato nel momento professionale più intenso della mia vita. Quando ho iniziato a dimagrire per entrare nel ruolo di Stefano stavo girando Il primo re, e continuavo a pensare come avrei dovuto affrontare il ruolo e il film. Poi a un certo punto ho smesso e tutto è venuto fuori. Credo che Sulla mia pelle sia un film bellissimo, mi ha cambiato la vita e la percezione di questo mestiere, ed è arrivato nel momento in cui mi sentivo maturo per affrontare questa storia, anche per la sua responsabilità sociale. Dopo è successo di tutto, dalle proiezioni clandestine al processo, m è avere  sempre visto persone sedersi vicine per condividere un pensiero, anche se non era lo stesso, mettendo tutto sul tavolo alla fine. Perchè per essere umani bisogna solo essere messi al mondo, il giudizio sulle persone porta solo cose negative”.

Parole bellissime da parte di un attore che ha bisogno di sfide continue che affronta sempre con il dovuto rispetto. “La paura in questo mestiere ha un ruolo fondamentale, perchè mi fa esigere un certo grado preparazione e me lo fa superare, senza accontentarmi e arrivando sempre al massimo delle mie possibilità. In questo modo affronto ogni ruolo sereno”. Ruoli che Alessandro Borghi sceglie con un criterio preciso. “Nella testa di ogni attore si innesca un meccanismo di autodifesa. Il mio è quello di avere deciso di fare solo cose che ritengo belle per me. Da qui arrivano Stefano Cucchi, Il più grande sogno, Fortunata. E arrivano tutti dalla prima lettura della sceneggiatura, dalla prima impressione che ho del personaggio che sarà identico a come lo porterò sul set. Faccio questo mestiere da tredici anni e per dieci ho fatto televisione brutta, che è poi la maggior parte della televisione italiana. Ma è stata una palestra, oggi sono in forma perfetta per fare solo cose belle. Non faccio mai cose studiate a tavolino. Mi chiedono spesso perché non faccio commedie. Quando troverò una commedia che mi piace alla prima lettura la farò”. Scelte che vengono dettate anche da un vissuto non comune, e che hanno portato a trasformarsi in Stefano Cucchi. “Mi sono chiesto come fosse, e quante persone come lui ho conosciuto. Tantissime, mi sono detto. Stefano è cresciuto in posti che ti costringono a vivere in una maniera e a convivere con molti sbagli, gli stessi posti dove sono cresciuto io, e molti amici me li sono persi per strada. Da tutte queste esperienze è nato il mio Stefano Cucchi, pensando di avere la possibilità di riportarlo in vita per un’ora e quaranta minuti. Ma dovevo conoscerlo, essere lui. E mi ci sono immerso, anche rischiando, finchè non mi sono visto e sentito pronto. Ma di avercela fatta l’ho capito solo al primo ciak”.

Amici persi, amici trovati, sui set di questi anni. “Sono Valerio Mastandrea, Luca Marinelli, sono persone come me. I miei genitori sono i miei eroi da sempre, anche perché mi hanno permesso di crescere a contatto con la strada senza commettere errori, nonostante avessi molti esempi molto vicini di ciò che ti porta su una strada da cui non torna indietro. Guardarli da una certa distanza mi ha salvato e mi ha fatto capire come funzionano quelle dinamiche, e quando lo capisci, puoi interpretare qualunque ruolo.”

Non è difficile interpretare un borghese, è difficile interpretare quelli che vengono allontanati da tutti”.

Anche Claudio Caligari era stato allontanato da tutti, e un gruppo di amici ci ha regalato Non essere cattivo. “Un regalo che non so chi ci ha fatto. Incrociare Claudio per gli ultimi sei mesi della sua vita è stata una benedizione. Non essere cattivo ce lo portiamo addosso. In questi mesi qualcuno ha fatto un documentario sulla vita di Claudio. Luca era a Londra per lavoro, io a Roma, Valerio era già qui a Ischia, ne abbiamo visto qualcosa stando separati ed è stata un’emozione indescrivibile. E anche per questo mi dico grazie a Dio non succederà mai più, perché deve restare tutto così, è stato il più grande gesto d’amore che ho ricevuto nella mia vita”.

Dopo Stefano Cucchi, il desiderio di smuovere le coscienze con il cinema è cresciuto in Alessandro Borghi. “So che sarà difficile fare un altro film come Sulla mia pelle. Non posso entrare nei dettagli, ma per esempio quello che è successo con la Sea Watch è  situazione identica a un fatto accaduto durante la seconda guerra mondiale e su cui sto lavorando. E poi, voglio fare un film sulla vicenda di Giulio Regeni, perché non mi va giù. Giulio l’hanno fatto sparire e nessuno se ne assume la responsabilità in nome della diplomazia. Ma la diplomazia va meritata. Ho girato tanti produttori, ho anche detto che sono disposti a produrlo io stesso, ma ho trovato una situazione difficile, almeno in questo momento. Ma abbiamo già dimostrato quale può essere la forza del cinema e sono sicuro che ci saranno tante altre persone che proveranno a raccontare queste storie. Non c’è niente con il potere di empatia immenso del cinema e può raccontare la verità”.

La Sirenetta: ecco come potrebbe apparire Halle Bailey come Ariel

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Non accennano a sopirsi le polemiche esplose all’annuncio che Halle Bailey è stata scelta per interpretare Ariel nel live action de La Sirenetta, in lavorazione alla Disney. Tra chi si scaglia contro la decisione della Casa di Topolino e chi invece la sostiene, la questione tiene banco già da diversi giorni, con toni non troppo rispettosi sia dal fronte dei sostenitori che soprattutto da quello dei detrattori.

Ma visto che la decisione è stata ormai presa e che i giochi sono fatti, che si sia d’accordo o meno, BossLogic ha già guardato avanti, mostrando con una splendida Fan Art come potrebbe apparire la giovane Bailey nel ruolo di Ariel. Il disegno, in forma di poster, sfoggia anche un fanta-casting con Idris Elba nei panni di Re Tritone e Michael B. Jordan in quelli del principe Eric.

Eccolo:

Il cast include Jacob Tremblay e Awkwafina, mentre Melissa McCarthy è in trattativa per interpretare Ursula.

Sappiamo che Lin-Manuel Miranda, che ha lavorato con Marshall per Il Ritorno di Mary Poppins, lavorerà alle musiche originali del film, che saranno integrate con il lavoro storico di Alan Menken, ancora una volta coinvolto nel progetto (come accaduto con Aladdin). A dirigere Rob Marshall.

Il ruolo segna il debutto cinematografico per la Bailey, dopo la formazione del suo gruppo musicale Chloe x Halle con la sorella Chloe nel 2015. La coppia è diventata famosa grazie alla pubblicazione di una cover di Beyoncé su YouTube, prima che fossero scoperta dall’attuale etichetta discografica. Dalla loro scoperta, il duo ha firmato un contratto discografico con Parkwood Entertainment e ha aperto per Beyoncé nel suo tour “Lemonade”.

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