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Jurassic World: Il Regno Distrutto, due video dal backstage

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Jurassic World: Il Regno Distrutto, due video dal backstage

Ecco due video dal backstage di Jurassic World: Il Regno Distrutto, film che arriverà in sala il prossimo 7 giugno e seguirà gli eventi successivi al film di enorme successo del 2015.

https://www.youtube.com/watch?v=rW2gpdbPxNE

https://www.youtube.com/watch?v=ndzGSqzgNQY

Jurassic World: Il Regno Distrutto, il trailer dal Super Bowl

Il film uscirà al cinema il 07 giugno 2018Chris Pratt e Bryce Dallas Howard torneranno nei panni dei protagonisti. Nel cast anche Geraldine Chaplin. Alla regia ci sarà Juan Antonio Bayona (The Impossible, A Monster Calls). Nel cast anche Daniella Pineda in un ruolo importante, Justice Smith, Toby Jones, James Cromwell e Rafe Spall.

Jurassic World: Il Regno Distrutto si baserà su una sceneggiatura di Derek Connolly e Colin Trevorrow. A produrre la pellicola saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank Marshall. Produttori esecutivi invece saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas Tull.

Jurassic World: Il Regno Distrutto, la prima sinossi

Meraviglie, avventure e brividi hanno reso questo franchise uno dei più famosi e di successo nella storia del cinema, il nuovissimo evento cinematografico vede il ritorno degli amati personaggi e dinosauri, insieme a nuove specie più imponenti e terrificanti che mai. Benvenuto in JURASSIC WORLD – IL REGNO DISTRUTTO.

Le star Chris Pratt e Bryce Dallas Howard ritornano accanto ai produttori esecutivi Steven Spielberg e Colin Trevorrow per Universal Pictures e Amblin Entertainment in Jurassic World – Il Regno DistruttoPratt e Howard sono affiancati dai co-protagonisti James Cromwell, Ted Levine, Justice Smith, Geraldine Chaplin, Daniella Pineda, Toby Jones, Rafe Spall, mentre BD Wong e Jeff Goldblum riprendono i loro ruoli. 

Diretto da J.A. Bayona (The Impossible), l’epica avventura d’azione è scritta dal regista di Jurassic World, Trevorrow, e dal suo co-sceneggiatore, Derek Connolly. I produttori Frank Marshall e Pat Crowley ancora una volta collaborano con Spielberg e Trevorrow per guidare la squadra di registi per questo straordinario episodio. Belén Atienza si unisce alla squadra  come produttore.

Robin Hood: il simbolo dell’eroe nel nuovo poster

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Robin Hood: il simbolo dell’eroe nel nuovo poster

Ecco il primo teaser poster per Robin Hood, il nuovo film sull’eroe di Sherwood interpretato da Taron Egerton. Il poster in questione, così come il primo trailer del film, ci mostrano subito che l’operazione è quella di svecchiare il mito e renderlo un action dai toni moderni, pur mantenendo l’ambientazione storica.

Inoltre, l’adozione di un simbolo per l’eroe, sembra la trasformazione del ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri in un supereroe, in linea con le tendenza del cinema di oggi.

Robin Hood: il teaser trailer del film con Taron Egerton

Otto Bathurst, regista televisivo (Black Mirror, Peaky Blinders), si occuperà della regia di Robin Hood Origins, basato sulla sceneggiatura firmata da Joby Harold (autore dello script di Knights Of The Round Table di Guy Ritchie). Il film racconterà le origini del popolare eroe inglese. La pellicola sarà prodotta dalla Appian Way di Leonardo DiCaprio.

Nel cast di Robin Hood al fianco di Taron Egerton sono stati confermati Jamie Dornan (nei panni di Will Scarlett) il premio Oscar Jamie Foxx (che interpreterà invece Little John), Eve Hewson (che vestirà i panni di Lady Marian) e Ben Mendelsohn (Sceriffo di Nottingham).

Robin Hood – L’Origine della Leggenda, la recensione

Ocean’s 8: ecco la banda di Debby Ocean – trailer

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Ocean’s 8: ecco la banda di Debby Ocean – trailer

Sandra BullockCate BlanchettRihanna, Anne HathawayHelena Bonham Carter, Mindy Kaling, Sarah Paulson e Awkwafina sono le protagoniste di Ocean’s 8 e di seguito vi presentiamo un nuovo trailer del film in cui conosciamo meglio tutta la banda.

A proposito di Ocean’s 8, il regista Gary Ross ha dichiarato: “Credo che il tono sia piuttosto simile. Io e Steven [Soderbergh] siamo grandissimi amici, e non ci saremmo imbarcati in questo progetto se non lo fossimo stati (…) Questo film sarà un’estensione della storia, lui farà da produttore e continueremo a collaborare come facciamo da 20 anni, anche se non tutti lo sanno. Io gli ho dato una mano con i film di Ocean’s, lui ha girato la seconda unità di Hunger Games; io ho doppiato alcune cose per i suoi film, lui legge tutti i miei script. Si tratta di una collaborazione costante e duratura”.

Ocean’s Eleven era a sua volta un remake del cult Colpo Grosso prodotto dal leggendario produttore Jerry Weintraub insieme a George Clooney. Rat Pack del 1960 era interpretato dalle leggende Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr.

Gli Incredibili 2: i character poster internazionali

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Gli Incredibili 2: i character poster internazionali

Sono stati diffusi i character poster internazionali de Gli Incredibili 2, in cui vediamo la famiglia di supereroi della Pixar tornare in azione.

Gli Incredibili 2: la famiglia di supereroi in azione nel nuovo trailer

Di seguito la prima sinossi ufficiale de Gli Incredibili 2:

La famiglia di supereroi preferita da tutti è tornata, ma questa volta Helen è sotto i riflettori, lasciando Bob a casa con Violet e Dash per esplorare la quotidianità della vita “normale”. È una dura transizione per tutti, resa ancora più dura dal fatto che la famiglia è ancora all’oscuro dei superpoteri emergenti del piccolo Jack-Jack. Quando un nuovo criminale schiude una trama brillante e pericolosa, la famiglia e Frozone devono trovare un modo per lavorare di nuovo insieme – il che è più facile a dirsi che a farsi, anche quando sono tutti Incredibili.

Nella versione originale Gli Incredibili 2 sarà doppiato da Holly HunterCraig T. NelsonSarah VowellHuck MilnerSamuel L. JacksonBob Odenkirk e Catherine Keener.

Il film, ventesimo titolo prodotto dalla Pixar Animation, arriverà nei cinema entro il 2018.

Gli Incredibili 2la prima immagine del film

Ritorno al Bosco dei 100 Acri, un nuovo trailer del film su Winnie the Pooh

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È stato diffuso un nuovo trailer di Ritorno al Bosco dei 100 Acri, il film Disney che ripropone, con attori in carne e ossa, le storie di Winnie the Pooh, con Ewan McGregor nei panni di un ormai adulto Christopher Robin.

Ecco il trailer:

https://www.youtube.com/watch?v=0URpDxIjZrQ

Diretto da Marc Foster (Neverland – Un Sogno Per La Vita) e interpretato da Ewan McGregor (Fargo), il nuovo emozionante film Disney in chiave live action Ritorno al Bosco dei 100 Acri racconta le vicende di Christopher Robin: il bambino che aveva vissuto tante avventure con i suoi vivaci e adorabili animali di pezza, ora è cresciuto e ha smarrito la via.

I suoi amici d’infanzia dovranno avventurarsi nel nostro mondo per aiutarlo a ricordare il bambino affettuoso e spensierato che vive ancora dentro di lui. Il film arriverà nelle sale italiane il 30 agosto 2018.

Diventato adulto, Christopher Robin è intrappolato in un lavoro stressante e sottopagato e ha davanti a sé un futuro incerto. Ha una moglie e una figlia ma il lavoro gli lascia poco tempo da dedicare alla famiglia. Christopher ha quasi dimenticato l’infanzia idilliaca trascorsa in compagnia di un orsetto di pezza un po’ sciocco e goloso di miele e dei suoi amici. Ma quando si ricongiunge con Winnie the Pooh, lacero e sporco dopo anni di abbracci e giochi, la loro amicizia si riaccende, permettendo a Christopher di ricordare gli infiniti giorni di meraviglia e immaginazione che hanno caratterizzato la sua infanzia, quando non fare niente era considerata la cosa migliore al mondo.

A causa di uno spiacevole contrattempo con la valigetta di Christopher Robin, Pooh e i suoi amici, inclusi Pimpi, Ih-Oh e Tigro, escono dalla foresta e si avventurano a Londra per restituirne l’importante contenuto… perché i migliori amici sono sempre pronti ad aiutarti nel momento del bisogno.

Avengers: Infinity War, tutte le risposte dei fratelli Russo alle domande dei fan

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Uscito nelle sale un mese fa, Avengers: Infinity War ancora desta qualche dubbio nella testa dei fan, ma molte delle domande poste in queste settimane ad Anthony e Joe Russo sono state ampiamente esaudite e affrontate nel dettaglio dai due.

Ecco di seguito le risposte dei fratelli Russo alle questioni più dibattute e particolari del film:

Avengers: Infinity War, la recensione

Il numero di telefono di Captain America

Molti fan hanno tentato di comporre il numero di cellulare di Steve Rogers dopo che la cifra è stata chiaramente mostrata (come easter egg) in Avengers: Infinity War, tuttavia niente è successo una volta digitata. I russo hanno spiegato che “In realtà l’intenzione era creare un falso messaggio vocale di Steve Rogers, e quel numero aveva il prefisso di Atlanta, dove è stato girato il film. Quando tutto era pronto, ragioni legali ci hanno impedito di completare l’operazione“.

L’ultima parola di Groot è “Papà”?

Tra i produttori esecutivi di Avengers: Infinity War figura anche James Gunn, sceneggiatore e regista di Guardiani della Galassia, con il quale i Russo si sono confrontati durante la lavorazione del film. E quando gli è stato chiesto quale fosse stata l’ultima parola di Groot prima di morire, Gunn ha risposto “Papà“. Più tardi è arrivata la conferma di Anthony Russo.

Spider-Man sapeva che sarebbe morto?

La maggior parte degli eroi che muoiono in Avengers: Infinity War è riuscita a resistere per pochi istanti prima di trasformarsi in polvere, ma questo non è il caso di Spider-Man. che invece ha avuto il tempo necessario di “salutare” Tony Stark. In qualche modo, è come se avesse cercato di resistere al gesto di Thanos, senza riuscirci. E se invece sapeva a cosa stava andando incontro e avesse previsto la sua morte? Si è scoperto infatti che, grazie al suo senso-ragno sviluppato, Peter ha avvertito ciò che stava per accadere e questa teoria è stata confermata da Joe Russo: “È corretto, Peter era consapevole di qualcosa“.

Avengers: Infinity War, il finale doveva essere l’inizio di Avengers 4

Perché è Gamora?

Una delle battute più divertenti di Avengers: Infinity War viene pronunciata da Drax quando chiede “Perché  è Gamora?“, e in tanti si sono chiesti se quella frase avesse un significato oppure fosse frutto del nonsense. “Non so se c’è una risposta nel cervello contorto di Drax“, ha detto Joe Russo, mentre Anthony ha poi aggiunto che “Questo è un uomo che pensa di poter restare immobile ed essere invisibile…

Quanto la storia si è ispirata a The Leftlovers?

Le somiglianze tra Avengers: Infinity War e The Leftovers sono state notate da molti, e in vista di Avengers 4 questo paragone potrebbe tornare utile e far riflettere. Inoltre, dal momento che nel film figura un’attrice della serie (Carrie Coon nei panni di Proxima Midnight), i fan si sono chiesti se questo fosse un modo deliberato per collegare i due racconti. “E’ una delle migliori attrici in circolazione“, ha spiegato Joe Russo, sottolineando che “è molto più probabile che The Leftovers sia stato ispirato da Infinity Gauntlet di Jim Starlin, il fumetto su cui questo film è ovviamente basato“.

È tutta colpa di Star Lord?

Dopo aver visto Avengers: Infinity War, molti fan si sono chiesti se il responsabile di quanto accaduto nel finale del film sia proprio Peter Quill e il suo scatto d’ira su Titan quando Thanos gli rivela di aver ucciso Gamora. A contestare questa interpretazione è arrivato Anthony Russo, spiegando che “Anche Thor ha lasciato che le sue emozioni prendessero il sopravvento su di lui, e avrebbe potuto sicuramente uccidere Thanos. Allo stesso modo Star-Lord è stato vittima delle sue emozioni, ma avrebbe potuto sconfiggere il suo nemico. L’importante è capire che si tratta di scelte molto umane ed entrare in empatia con questi personaggi“.

La nuova arma di Thor è un altro Groot?

Ora che Groot ha donato parte di sé a Thor per costruire la sua nuova arma, ciò significa che l’ascia assumerà un’identità propria nel MCU, creando di fatto un altro Groot? “Non so se ogni pezzo di lui che si stacca possa generarne un’altra versione, ma chi può dirlo?” ha confessato Joe Russo.

Avengers: Infinity War, il finale rimanda ad un momento triste di Avengers

Charlie Cox: “Ben Affleck è stato un ottimo Daredevil, ma non ho amato il film”

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Ospite del Comicpalooza (evento che si tiene ogni anno in Texas e prevede incontri ed eventi a tema cinecomic), Charlie Cox è tornato a parlare di Daredevil e dello sfortunato film con protagonista Ben Affleck, uscito nel 2003. Il ruolo, come saprete, è stato ripreso dall’attore britannico nella serie televisiva Marvel prodotta e distribuita da Netflix.

Personalmente, penso che la performance di Ben Affleck di Daredevil sia stata eccezionale. Mi piacque molto il suo Matt Murdock e ho rubato un sacco di cose da lui per interpretare il personaggio nella serie“.

Tuttavia non posso dire di aver amato il film“, ha continuato Cox durante il suo intervento. “Non credo che abbia funzionato particolarmente bene per una questione di tono, cosa che abbiamo sistemato con Netflix adottando sfumature leggermente più scuro e sinistre. Infatti, secondo me, i migliori fumetti di Daredevil sono quelli che orientati verso un pubblico più maturo e che catturano il suo lato dark”.

Vi ricordiamo che la terza stagione di Daredevil verrà rilasciata dopo la seconda di Luke Cage (disponibile dal prossimo 22 giugno su Netflix), la seconda stagione di Iron Fist e di The Punisher e la terza di Jessica Jones.

Daredevil: Charlie Cox parla del film con Ben Affleck

Avengers: Infinity War, il finale doveva essere l’inizio di Avengers 4

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Avengers: Infinity War è ormai nelle sale da diverse settimane, eppure il suo finale tragico e i risvolti inaspettati dell’ultimo atto del film destano ancora moltissimi interrogativi e domande senza risposta nei fan.

Lo schiocco delle dita di Thanos ha scatenato una serie di eventi che mettono in serio pericolo il prosieguo dell’universo cinematografico Marvel, visto che quasi metà dei protagonisti è stata spazzata via. Proprio sul finale sono tornati a parlare gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely, rivelando che originariamente questo doveva essere l’inizio di Avengers 4:

Abbiamo realizzato che così sarebbe sembrato più un cliffhanger di quanto intendessimo, e che Avengers 4 sarebbe stata l’esatta continuazione di ciò che lo spettatore stava guardando in Infinity War. Sicuramente il film avrebbe avuto un finale tragico, con i personaggi che si avviavano verso un destino misterioso di cui non possiamo parlare“.

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Avengers: Infinity War, il finale rimanda ad un momento triste di Avengers

Solo: A Star Wars Story, Ron Howard ironizza sui risultati “deludenti” al box office

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Non è andato come previsto primo weekend nelle sale di Solo: A Star Wars Story, capace di incassare in casa circa 83.3 milioni di dollari in tre giorni (a fronte degli stimati 130/150). Considerando quando il film sia costato alla Lucasfilm, ovvero 250 milioni di dollari, capirete che ci si aspettava quantomeno una cifra molto, ma molto più sostanziosa.

Niente però sembra scoraggiare Ron Howard, che su Twitter ha risposto ad un fan che chiedeva un suo commento sui deludenti risultati al botteghino di Solo:

Non ha rispettato le proiezioni, ma ha segnato un nuovo record personale“, ha scritto il regista, riferendosi a Il Codice da Vinci (che nel 2006 raggiunse i 77 milioni di dollari nel weekend d’apertura).

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

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Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, trapelata in rete una foto dal film – SPOILER

Avengers: Infinity War, come è stata realizzata la scena di Peter Dinklage?

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Peter Dinklage è apparso in una sequenza di Avengers: Infinity War nei panni di Eitri, il re dei Nani di Nidavellir, insieme a Thor, Groot e Rocket. Rimasto top secret fino all’uscita del film nelle sale, il ruolo dell’attore è stato rivelato con grande sorpresa dei fan e un incredibile uso di CGI “vecchia scuola”.

Come raccontato dal supervisore agli effetti speciali Greg Steele ad Art Of VFX, le diverse “dimensioni” dei personaggi è stata realizzata utilizzando la stessa tecnica di Peter Jackson per Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit:

“Per quelle scene, a causa del poco tempo a disposizione e del talento degli attori di cui disponevamo, i registi si sono limitati ai movimenti della telecamera nodale [una telecamera fissa e rotante], che ci avrebbe permesso di spostarci rapidamente attraverso semplici configurazioni di prospettiva forzata dei lati A e B dello shot. Avremmo girato il lato A con Thor, poi nello stesso posto sul set e nelle stesse condizioni di luce, avremmo portato alcuni schermi blu portatili e saremmo passati alla prospettiva di Eitri, tenendo conto delle differenze di scala”.

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Letitia Wright vorrebbe Shuri come prossima Black Panther

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Letitia Wright vorrebbe Shuri come prossima Black Panther

Come annunciato lo scorso Marzo da Kevin Feige, i Marvel Studios lavoreranno per portare sul grande schermo il sequel di Black Panther e ci sono tutte le ragioni per credere che Letitia Wright, interprete di Shuri, tornerà in azione insieme a Chadwick Boseman.

L’attrice ha avuto modo di parlare del suo futuro nel MCU in un’intervista dove si è mostrata entusiasta e disposta a riprendere un ruolo ancora più importante nei prossimi capitoli ambientati nel Wakanda. Magari raccogliendo l’eredità di T’Challa e diventando la nuova Pantera Nera:

Se ci fosse l’opportunità, perché no? Sarebbe un riferimento ai fumetti davvero accurato e, ovviamente, fantastico. Il che significherebbe più lavoro, più allenamento, insomma l’inizio di un’avventura incredibile.”

Letitia Wright vorrebbe un film da solista per Shuri

Di seguito la sinossi del primo film:

Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis.

La sceneggiatura del film è firmata da Ryan Coogler e Joe Robert Cole, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nate Moore, Jeffrey Chernov e Stan Lee sono i produttori esecutivi.

Black Panther: intervista a Letitia Wright e Daniel Kaluuya

Solo: A Star Wars Story, 30 cose che vi siete persi

Solo: A Star Wars Story, 30 cose che vi siete persi

Solo: A Star Wars Story sarà pure ambientato nel passato, ma ha portato con sé parecchie Easter eggs e riferimenti alle trilogie originali. Gli spin-off di Star Wars stanno ampliando l’universo, collegandosi a quello che sappiamo già, e i creatori hanno fatto del loro meglio per creare nuove, fantastiche connessioni.

Nonostante lo sviluppo di Solo: A Star Wars Story non sia andato troppo liscio, il prodotto finale è arrivato, ed espande l’universo e la mitologia di Star Wars in modo incredibile. Ecco una collezione di Easter Eggs, omaggi segreti a leggende dell’universo esteso, riferimenti per i fan più esperti, e piccoli dettagli che chiunque apprezzerà. Attenzione agli SPOILER.

Ecco le 30 cose su Solo: a Star Wars Story che vi siete persi.

Chewbacca rompe la tavola del Dejarik

solo a star wars story

Ogni fan di Star Wars conosce i famosissimi, classici oloscacchi del Millennium Falcon. Fortunatamente, Solo: A Star Wars Story non ha mancato di includerli, e in modo migliore di quanto i fan si aspettassero. Ufficialmente, il gioco è chiamato Dejarik, si gioca con otto pezzi su una scacchiera circolare, e fu introdotto nello Star Wars originale nel 1977 come strumento per mostrare quanto un wookie si possa arrabbiare per qualcosa di così piccolo. È tornato poi ne Il risveglio della Forza, e Solo mostra come Chewbe ha imparato a giocare… rompendolo. Beckett si becca l’ira di Chewbe quando cerca di insegnargli il gioco: il wookie si arrabbia cerca di gettare i pezzi giù dalla scacchiera. Ma questi non si muovono, e la scacchiera si limita a ad un’intermittenza. Se guardate bene, due pezzi scompaiono dalla scacchiera.

La pistola blaster di Han

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Alcuni dicevano che dall’inizio una storia sulle origini di Han Solo non fosse necessaria, dato che molti fan non avevano davvero interesse nel conoscerla. Lo stesso vale per la sua famosissima e iconica arma, la pistola blaster. Starà ai fan decidere se Solo: A Star Wars Story si è rivelato interessante o meno. Ma gli appassionati sono stati felici di scoprire come Han sia entrato in possesso dell’arma. La pistola blaster DL-44 della BlasTech Industries, in Solo, viene lanciata a Han da Beckett, in modo che sia armato per la sua prossima missione. A Beckett non mancano sicuramente armi, e si può permettere di darne via una. Ma è comunque una delle armi più bramate della galassia di Star Wars, anche prima che Beckett e Han la modificassero. Il film spiega perché l’Impero abbia messo al bando la DL-44, un’arma particolarmente potente amata da criminali e contrabbandieri di ogni sorta.

Il momento del film al quale ha contribuito George Lucas

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Data la loro storia, sia Han che Qi’ra son più che abituati a mantenere le apparenze. Ma la finzione cade quando hanno un incontro più privato sul Millennium Falcon, nell’armadio di mantelli di Lando, per l’esattezza. Nonostante non lavori alla serie da tempo, George Lucas ha avuto dei consigli da offrire sulla scena. Nella versione della sceneggiatura originale, Qi’Ra indossa uno dei mantelli di Lando, che Han toglie e riappende prima di prestarle interamente attenzione. Stando a quanto dice Ron Howard, Lucas pensava che la sceneggiatura fosse troppo “sofisticata” per Han. Secondo lui, infatti, Han non si preoccuperebbe di appenderlo. E Ron Howard è stato sorpreso da come Lucas fosse diventato, per un istante, il personaggio. E non solo il cambiamento ha dato alla scena qualcosa in più, ma mostra come Lucas conosca davvero il personaggio da lui creato.

I sogni di Lando

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È impossibile separare, anche solo per un momento, il personaggio di Lando Calrissian dal carisma di Billy Dee Williams, e i creatori di Solo: A Star Wars Story non ci hanno giustamente nemmeno provato. Donald Glover sarà anche una versione più giovane di Lando, ma il film ha messo in chiaro il fatto che il suo gusto per la raffinatezza fosse lì dall’inizio. E non ci sorprende che, all’arrivo del gruppo su Kessel, in tutto il suo fuligginoso splendore, Lando si faccia sfuggire un commento ironico sulle colonie di miniere. È una battuta che ammicca ai fan che conoscono il suo futuro. Ma c’è di più: i fan sapranno infatti che finirà per dirigere una colonia di miniere ne L’Impero colpisce ancora. Conoscendo la sua carriera, da giocatore d’azzardo a Barone Amministratore di Cloud City, i fan non si sono fatti scappare i modellini presenti nella collezione personale di Lando a bordo del Millennium Falcon. Vediamo infatti un modellino del Falcon e, sotto questo, una versione in miniatura di Cloud City, con la sua silhouette inconfondibile.

La macchina del caffè di Lando

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Normalmente il merito di aver diffuso una versione less glamour del futuro e del futuristico, con navi e attrezzi dall’aspetto più “consumato”, è riconosciuto a due film di Ridley Scott, Alien (1979) e Blade Runner (1982). Ma anche lo Star Wars originale di George Lucas non è stato sicuramente da meno. Ma chi abbia ispirato chi è sempre un mistero. E vale anche per lo stile amato da Lando Clarissian e per gli oggetti di cucina. Per chi non lo sapesse, è stato Alien a dare origine al filone di battute e scherzi sull’attrezzare le cucine dello spazio con oggetti che sembravano allora futuristici. Il più famoso tra questi è il macinacaffè Krups Coffina agganciato al muro (poi reso celebre da Ritorno al Futuro). Al quale si aggiunse una macchina del caffè Braun Aromaster KF 20, riconoscibile dalle due gambe cromate che tengono il contenitore per l’acqua e il filtro sospeso sulla caraffa. È questo che gli scenografi di Star Wars hanno deciso di inserire nella cucina di Lando: vedrete le due gambe metalliche rivolte all’esterno. Gli esperti riconosceranno il modello più grande, Braun Aromaster KF47 sul lato opposto del bancone.

La spiegazione sull’aspetto del Millennium Falcon

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Se i creatori di Solo: A Star Wars Story pensavano che il pubblico sarebbe stato troppo emozionato alla rivelazione della storia del Millennium Falcon per accorgersi dei problemi di continuità, si sbagliavano di grosso. Non solo perché la nave è bianca e immacolata, il che ci fa domandare se Han l’abbia davvero maltrattata fino a renderla il “rottame” che conosciamo. No, la storia del Falcon nella saga di Star Wars si estende ovviamente oltre i suoi stessi film. E con Solo, è sembrato che i creatori avessero davvero fatto confusione. Perché? A causa del “naso” della nave. O piuttosto della sua assenza nel film.

Il problema non è il fatto che il Falcon abbia cambiato aspetto tra Solo e Una nuova speranza. Non è nemmeno il fatto che la nave contenuta nella protuberanza sia scomparsa. Il problema è (o era) il fatto che, in La vendetta dei Sith, il Falcon è apparto con lo stesso schema di colori (bianco e blu), ma con il naso già mancante. Fortunatamente, il film risolve la confusione, quando Han indica la nave ausiliare che Lando ha aggiunto al design della nave.

Han nomina il VCX-100 dei Ribelli

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A proposito di navi famose di Star Wars, i fan di Star Wars: Rebels avranno familiarità con un’altra: Ghost. In un universo dove la Corellian Engineering Corporation è una delle migliori compagnie nel campo, ha senso che due delle navi più famose dell’universo siano state realizzate proprio dalla compagnia. In Solo: A Star Wars Story, Han menziona la Ghost addirittura con il nome del modello. La battuta sarà magari ignorata da coloro che non sanno nulla a riguardo, o da coloro che non sanno che il nome ufficiale del modello della Ghost è Trasporto Leggero CEC VCX-100.

Aurra Sing distrutta da Beckett

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Mentre molti dei fan storceranno un po’ il naso alla menzione di Episodio I – La minaccia fantasma, molti sapranno anche che il film ha contribuito all’universo in modi che vanno oltre alla trama principale. E Solo fa parecchi collegamenti diretti tra il prequel e i film che seguono. Il film ha qualcosa in comune anche con le serie animate de Clone Wars, e uno dei riferimenti migliori a entrambi si trova in un pezzo di dialogo tra Beckett e Lando. La reputazione del leader di Han lo precede e, quando incontra Lando, viene menzionato il fatto che lui fosse stato colui che aveva sconfitto Aurra Sing. Beckett lo corregge ironicamente, facendo finta di essere innocente, dato che si è trattato di “una caduta” che ha ucciso Aurra Sing. I fan ricorderaino Aurra Sing su Tatooine in La minaccia fantasma, così come il suo ruolo di antagonista nella seconda stagione de Clone Wars.

Wazel de La minaccia fantasma è un Cloud-Rider

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C’è un altro modo in cui Solo: A Star Wars Story fa riferimento a La minaccia fantasma. Nel corso della sua prima avventura, Han incontra parecchia gente. Affronta parecchie cose. Ma non è pronto per i Could Rider, guidati da Enfys Nest. I criminali hanno maschere, piume, mantelli, e hanno una certa abilità in termini di acrobazie, e sono stati parte del marketing del film sin dall’inizio. Ma per uno degli Easter egg migliori del film, gli spettatori dovranno guardare al di là di Enfys Nest: per la precisione ad uno dei Cloud Rider dalla statura ridotta. Si tratta infatti dell’attore Warwik Davis che prende appunto questo ruolo nel film dopo essere diventato un regolare di Star Wars a partire dal suo debutto da Ewok.

Warwick Davis ha avuto anche un piccolo ruolo in Minaccia fantasma come Weazel, scommettendo sulla gara di sgusci con il proprietario di Anakin Skywalker, Watto (guadagnando una certa somma grazie alla vittoria di Anakin). Secondo la guida ufficiale di Solo, anche il membro mascherato dei Cloud Rider si chiama Weazel, e che ha precedentemente lavorato con la gang di Hutt a Mos Espa, su Tatooine. Che è il nome con il quale Anakin chiama la propria casa in Episodio I, il che conferma che si tratta probabilmente dello stesso personaggio all’incirca vent’anni dopo.

L’armatura rossa Mandaloriana

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Arriviamo alla collezione di artefatti e Easter egg che si trovano sulla nave personale di Dryden Vos: è difficile ignorare la quantità di riferimenti e legami con l’universo espando di Star Wars. ma cominciamo con l’oggetto che sicuramente avrà attirato più attenzione: la grande, rossa armatura Mandaloriana. Alcuni fan hanno pensato che fosse un’indicazione dell’eredità Mandaloriana di Dryden, ma la posizione dell’armatura nella stanza dei trofei del personaggio ci fa capire che non è così. Infatti, l’armatura è un riferimento alla serie a fumetti Star Wars: Cavalieri della Vecchia Repubblica, precedentemente considerata non canonica dopo che la Disney ha acquistato la Lucasfilm. I fan la ricorderanno come una variazione dell’armatura dei Neo-Crociati Mandaloriani, usata dai guerrieri durante la Grande Guerra dei Sith, durante le quali il rosso cremisi era riservato ai capitani incaricati di avere a che fare con la fanteria. Questa versione viene confermata dalla guida ufficiale di Solo.

Easter Egg: le reliquie di Indiana Jones

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Ci sono altri universi ai quali si fa omaggio nella collezione di Dryden Vos. Tra le quali quello dei film di Indiana Jones: ebbene sì, le reliquie principali da tutti e tre i film di Indiana Jones sono, a quanto pare, sono sparsi nella stanza. Il che include l’idolo della fertilità rubato dal tempio in I predatori dell’Arca perduta, che potrebbe essere piuttosto difficile da riconoscere data la posizione accovacciata (si trova dietro a Han all’inizio dell’incontro). Più facili da vedere sono le Pietre di Sankara dal Tempio Maledetto. Compare anche il Sacro Graal, ma è il più difficile da scovare a causa delle dimensioni ridotte.

Il Teschio di cristallo di Xim il Despota

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Molti fan di Indy preferiscono fare finta che Il teschio di cristallo non sia mai esistito, ma altri pensano che sia passato abbastanza tempo da fare dell’umorismo sulla storia aliena dell’esploratore. E così è stato per Ron Howard e i creatori di Solo, che hanno piazzato un riferimento al quarto film di Indy in modo più evidente degli altri, sempre nella stanza dei trofei di Dryden. L’oggetto in questione è appunto il teschio di cristallo, che è facile vedere su una piattaforma rialzata. Nella guida ufficiale di Solo: A Star Wars Story, viene identificato come la testa di cristallo di Xim il Despota, esistito migliaia di anni prima del film.

Dryden Vos ha un gigante Holocron Sith

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Se avete visto solo i film principali di Star Wars, penserete che gli holocron (o olocroni) dei Jedi abbiano un ruolo ridotto. Ma le piccole forme poligonali di memoria fatte per immagazzinare informazioni si rivelano essere parecchio importanti nell’universo espanso. Nella serie animata Star Wars: Rebels questi hanno acquisito più importanza, ed è stato rivelato che anche i Sith hanno adottato questo modo di trasmissione della conoscenza. È difficile trovare l’holocron Sith nella collezione di Dryden. Non perché sia troppo piccolo per essere visto (la maggior parte sono effettivamente molto piccoli), ma perché è troppo grande. Il gigantesco holocron bianco e dorato è più grande di qualunque sia mai stato visto nell’universo espanso, il che ci fa pensare che il significato delle dimensioni sia un mistero ancora irrisolto.

L’elmo di Enfys Nest

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Il mistero di Enfys Nest non è esattamente quello che i fan si aspettavano. La figura del personaggio è diventata indimenticabile sin dalla prima apparizione nel marketing di Solo: A Star Wars Story: un elmo di dimensioni considerevoli, visiera cromata, piume, mantello, e scudi dalla forma di ali: un gioiello per gli occhi.

Ma nessuno sapeva che ruolo avrebbe avuto: antagonista? Alleata? Ma non è quello che ci interessa ora. Quello che ci interessa, sono i dettagli del costume (che probabilmente verranno accuratamente analizzati nei prossimi mesi, cercando di cavarne più segreti possibile). Secondo la guida ufficiale del film, gli scudi sono fatti di ferro Mandaloriano, resistente addirittura alle spade laser. Ma uno dei dettagli migliori è il detto dipinto sull’elmo di Enfys Nest, difficile da leggere, tanto che non si riesce a vedere interamente in una volta. Ma il detto è stato ricostruito grazie a diverse fotografie, e dice più o meno “finché raggiungeremo il limite, l’ultima breccia, l’ultima stella, e non potremo andare più in alto”.

L’interprete di Enfys Nest è Erin Kellyman

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L’identià di Enfys Nest è quasi un segreto di per sé, basandosi sul design del personaggio. Chi c’è dietro la maschera? Se il costume di Enfys Nest è uno dei migliori di sempre, la rivelazione di chi sta dietro la maschera è stata ancora più sorprendente. Sicuramente, non una delusione: la gang letale si rivela essere infatti guidata da una ragazzina. E il viso è quello dell’attrice Erin Kellyman, che alcuni conosceranno per la serie britannica Raised by Wolves e per il ruolo di Éponine nella nuova serie de Les Misérables della BBC. E, visto il suo ruolo in Solo, possiamo ipotizzare un suo ritorno come uno dei primissimi Ribelli della galassia.

Il cameo di Tam Posla di Rogue One

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È un cameo facile da perdere, quello di Tam Posla, comparso brevemente in Rogue One, ma il fantastico design del personaggio ha attirato l’attenzione di alcuni. Dopo il film, il personaggio ha presto avuto la propria storia raccontata nel mondo a fumetti di Star Wars. Non sarà apparso molto nei film, ma la sua apparizione a sorpresa in Solo potrebbe voler dire che i creatori abbiano dei piani in serbo su di lui.

La menzione di Scarif

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Il composto chimico del Coassio ha un ruolo importante nella storia di Solo: A Star Wars Story, in quanto carburante dal valore altissimo che rende possibili i viaggi nell’iperspazio. La storia della sostanza nell’intero quadro della tradizione di Star Wars è qualcosa che scopriremo presto, ma per ora limitiamoci a parlare dei criminali della gang di Beckett. Perché, per quanto sia difficile entrare in possesso di una certa quantità di Coassio, dove trovarlo, raffinarlo e ricettarlo è ancora più difficile. Inizialmente, il gruppo considera la possibilità di raffinare il Coassio sul pianeta Scarif. Un’idea che viene scartata quasi immediatamente da Beckett, data l’impossibilità di sottrarsi alla presenza dell’Impero: a quel punto, infatti, Scarif è diventata apparentemente uno dei luoghi Imperiali più fortificati della galassia. È un fatto che i fan di Rogue One sanno già, dato che le difese e forze militari del pianeta sono state dispiegate interamente nella battaglia finale del fim.

Beckett indossa il costume di Lando da Il Ritorno dello Jedi

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A tutti piacciono i piccoli riferimenti ai pianeti della trilogia originale, ma sono gli Easter egg che vanno al di là della credibilità e fatti apposta per i fan a mandarli in visibilio. In Solo: A Star Wars Story, niente ne è esempio come il fatto che il travestimento usato da Beckett nel ruolo di scorta di Qi’Ra su Kessel. Dato che il suo nome e il suo viso sono conosciuti ovunque, Beckett indossa un’armatura con tanto di maschera che copre il viso: un travestimento che non può non dare nell’occhio. Non tanto per gli Imperiali o gli altri criminali in Solo, ma per il pubblico. Infatti, è impossibile non riconoscere il travestimento come quello indossato da Mando Calrissian all’inizio de Il ritorno dello Jedi. C’è un potenziale buco, ma può essere risolto pensando che, magari, il travestimento di Beckett ha fatto una tale impressione su Lando da spingerlo a conservarlo, perché non si sa mai.

Bossk il cacciatore di taglie

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Han solo sarà anche famoso come uno dei criminali più famosi della galassia, ma ai giorni di Solo: A Star Wars Story, era ancora un principiante con più fascino che buonsenso (che sia cambiato in questo senso, è una discussione ancora aperta). E, se il pubblico sapeva che nulla sarebbe effettivamente successo a Han nel corso del film, i suoi compagni di avventure hanno forse avuto qualche dubbio in più. Preoccupazione alla quale Val dà voce più di tutti, dicendo che avrà bisogno di aiuto extra, e che avrebbero dovuto rivolgersi a qualcun altro, qualcuno che conoscono, come Bossk. Il nome non ricorderà qualcosa a tutti i fan, ma sicuramente la faccia sì. Così come le mani, e il viso squamoso, e gli altri cacciatori di taglie introdotti ne L’impero colpisce ancora. Il lucertolone Trandoshano è infatti uno dei mercenari assoldati per dare la caccia al Millennium Falcon. E, proprio come gli altri cacciatori di taglie, ha avuto una certa carriera nei romanzi, fumetti e serie animate.

Han spara per primo

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Il bello di una storia che racconta le origini del personaggio non è solo il fatto di scoprire come da ragazzino di strada Han Solo sia diventato l’eroe che conosciamo, ma anche il vedere come abbia imparato a non ripetere i propri errori. Nella parte finale del film, Han mostra infatti quanto abbia imparato (o quanto pensi di aver imparato), decidendo di scappare con Qi’ra, prendendo con sé il bottino di Coassio per Enfys Nest, e riunendosi con Chewbe nel frattempo.

C’è solo un problema: Beckett, che è uno dei migliori tiratori della galassia e non avrebbe problemi nell’abbattere Han nel caso fosse necessario. Han spara per primo. È uno dei piccoli richiami alla storia già esistente di Han, uno dei tratti che lo definiscono. Il che non vuol dire che i fan non continueranno a discutere sul fatto che George Lucas abbia fatto bene o meno a cambiare l’approccio di Han. Dopo aver visto Solo, è difficile credere che Han esiterà mai più prima di sbarazzarsi di un altro cacciatore di taglie.

“Lo so”

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È il momento che nessuno dei fan di Star Wars ha mai dimenticato. Dopo aver passato due film ad aspettare gli esiti della bizzarra storia d’amore tra Han Solo e la Principessa Leia, fatta di scambi accesi, parole dure, e gelosia, la verità finalmente viene a galla. E quando Han viene catturato da Darth Vader e dagli Imperiali e ogni speranza è perduta, Leia si decide ad aprire il proprio cuore. Han la guarda appena prima di essere congelato, e lei si fa scappare un “Ti amo!”, al quale lui risponde con un “Lo so”.

È uno dei momenti di improvvisazione più memorabili della storia del cinema, che dice molto sui personaggi e sulla loro storia d’amore lunga decenni. Ed è il tipo di momento che non può non essere richiamato in solo, anche se alcuni fan se lo saranno perso. Questa volta, però, la strana relazione in questione è quella tra Han e Lando, che risulterà infine in un’amicizia, ma non dopo un tumultuoso inizio. Quando Lando decide che è il caso di far sapere a Han del proprio odio verso di lui, la risposta di Han è appunto, “lo so”.

Come Han comincia a lavorare per Jabba

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Quando le avventure di Solo: A Star Wars Story sono quasi giunte al termine, e Han e Beckett stanno discutendo su cosa il lavoro possa riservare per loro nel futuro, viene rivelato un dettaglio che qualcuno potrebbe essersi perso. Secondo Beckett, infatti, c’è un pettegolezzo che circola su una comunità criminale che un gangster conosciuto sta mettendo in piedi per un lavoro del quale non si sa molto.

Tutto quello che sappiamo è che l’apertura è su Tatooine… il che fa pensare ai fan ossessionati dai dettagli che quello a cui ci si riferisce sia effettivamente l’inizio del futuro di Han. Quando il personaggio viene introdotto nel primo film di Star Wars, si mette subito nei guai con il proprio capo, Jabba. Prima che le cose si mettano male, comunque, Han sembra aver risposto all’appello di Jabba per la creazione della “squadra”, e possiamo probabilmente attribuire a Beckett il fatto di aver messo la pulce nell’orecchio a Solo.

Darth Maul, ma non quello che vi ricordate

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Anche se il futuro di Han è già scolpito nella pietra, il film riesce a creare comunque alcuni colpi di scena nelle scene finali. E il successo presso i fan di queste aggiunte varia a seconda di quanto questi sanno sulla storia del personaggio a partire da La minaccia fantasma. E, per quanto riguarda le rivelazioni sugli antagonisti, la scoperta che Qi’Ra lavori effettivamente per Darth Maul, l’ex apprendista di Palpatine, ha sconvolto più o meno tutti. La morte di Maul in Episodio I è tutto tranne che permanente, come molti spettatori avranno pensato. La sua resurrezione e conseguenti complotti sono stati esplorati in dettaglio in Clone Wars e Rebels, ma il film amalgama in realtà due versioni diverse.

In Solo: A Star Wars Story, è ancora l’attore Ray Park a tornare al famoso look del primo prequel di Star Wars. Ma, mentre la voce di Maul è stata quella di Peter Serafinowicz per il debutto sullo schermo, è stavolta Sam Witwer a donare la propria in Solo. Witwer è stato l’attore che ha preso il ruolo di Darth Maul dalla morte alla nuova vita da Clone Wars in poi: i fan in cerca di risposte non possono non vedere le serie animate.

La rotta di Kessel, Maelstrom e il Maw sono ora parte del canone

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Da quando Han Solo si è vantato dei propri risultati al timone del Millennium Falcon nel primo Star Wars, i Fan si sono chiesti cosa fosse la Rotta di Kessel, e perché il record esistesse in termini di distanza, e non tempo. L’universo esteso di Star Wars ha dato varie risposte, stabilendo il fatto che il pianeta Kessel si trovasse all’interno di un gigantesco vortice di pericoli cosmici, il più grande dei quali era Maw (un gruppo di buchi nero così impossibile da concepire che molti pensano sia stato inventato da esseri antichi). Per questo, i piloti in fuga da Kessel dovevano per forza scegliere non il percorso più breve per uscire dalla nebula, ma il più sicuro. Avvicinandosi ai pericoli, e rischiando in modo mai tentato da altri piloti, Han e il Falcon hanno dimezzato la distanza necessaria per scappare. E tutto questo è stato reso parte del canone ufficiale da Solo: A Star Wars Story. E le enormi bestie con i tentacoli conosciuto come “summa-verminoth” sono nuove, ma secondo la guida ufficiale il Kessel ufficiale si trova ora nel cuore del vortice Akkadese, vicino al più grande di tutti: Maw (che è ora è un demonico pozzo di gravità, ma fa altrettanta paura).

Il gladiatore Droide Gronk

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A volte, uno studio spende miliardi di dollari per promuovere un nuovo franchise, sperando che gli eroi e le eroine riescano a conquistare il pubblico e la sua immaginazione. Hanno addirittura inventato un famoso duo di robot comici: un droide protocollare snob e nevrotico era piccola unità R2, che si diverte parecchio prenderlo in giro. Una volta, hanno inventato anche il Droide Gonk, per caso. Conosciuto ufficialmente come Droide Generatore GNK, il personaggio che assomiglia ad un cestino della spazzatura con la gambe si è aggiudicato fanfiction, adorazione, e ossessione. Più del previsto. In Solo, i fan potranno apprezzare un cameo del personaggio: questa volta, Gonk è diventato un vero e proprio gladiatore, conosciuto come WG-22 (ma non conosciamo ancora il significato delle iniziali).

Il cameo di Clint Howard

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Ron Howard ha preso questa volta il timone, e il fratello Clint ne sarà stato felice. Si è già aggiudicato, infatti, parecchi cameo nei film del fratello, e chiaramente Solo non è stato un’eccezione. Ron Howard ha cominciato a mettere la pulce nell’orecchio dei fan sul cameo verso la fine delle riprese, ma è stato all’uscita del film che i fan hanno scoperto di cosa si trattasse. Clint è stato infatti scelto per essere il direttore del derby di distruzione di droidi del Lodge di Vandor. È una piccola parte, che sfrutta l’umorismo di Clinto Howard, ma comunque un ruolo importante. Infatti, il tema dell’indipendenza dei droidi diventa importante per la prima volta in un film di Star Wars.

Qi’Ra è maestra di Teräs Kasi

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Qi’ra non è solo più spietata di quanto Han immaginasse, ma è anche pericolosa in combattimento. Infatti, si vanta dell’essere particolarmente abile nell’arte marziale chiamata Teräs Käsi, un nome che sarà familiare agli appassionati di videogiochi di Star Wars. La tecnica di combattimento è stat introdotta nel gioco per PlayStation del 1997 Star Wars: Masters of Teräs Käsi. Al tempo, lo stile di combattimento era un mistero conosciuto solo da una donna e dai suoi seguaci che intendevano distruggere i leader dell’Alleanza Ribelle. Il materiale supplementare a L’ultimo Jedi ha poi rivelato che l’arte marziale è quella utilizzata dalle guardie rosse di Snoke. Ma è in Solo: A Star War Story che viene nominato per la prima volta.

La connessione tra il Coassio e i Ribelli

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Il Coassio è l’espediente principale del film: un prodotto dal valore talmente alto da valere tutte le peripezie affrontate dal cast. Ma la tradizione legata alla sostanza è legata ancora più direttamente a Star Wars: Rebels. Come viene spiegato nella guida ufficiale di Solo, l’unico motivo per cui la gente ha realizzato le potenzialità del Coassio è dovuto alle stesse creature misteriose che hanno reso possibile il finale di Rebels, ovvero delle balene dell’iperspazio conosciuto come Purgill. Le gigantesche ed enigmatiche bestie “nuotano” in branchi nell’universo, lanciandosi alla velocità della luce grazie a mezzi organici. A quanto pare, i balenieri dell’universo di Star Wars hanno scoperto il Coassio negli organi e tessuti dei Purgill, e ritenuto la causa dei loro viaggi. Il processo di creazione della sostanza avviene all’interno degli animali, ma fu poi ricreato anche all’esterno.

Un cameo di Anthony Daniels nei panni di Sagwa il Wookie?

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Nel trailer di Solo: A Star Wars Story i fan hanno visto Chewbe abbracciare un altro Wookiee, il che li ha fatti impazzire. Qualcuno sperava si trattasse della moglie, ma no. Il Wookiee in questione dà un po’ di continuità all’universo espanso, offrendo allo stesso tempo un cameo a C-3PO. Sarà stato difficile seguire il dialogo tra i due Wookiee, ma la guida ufficiale ha fornito dettagli a riguardo. Si tratta di Sagwa, che non è solo un prigioniero assieme a Chewie, ma anche un nativo di Rwookrrorr, la capitale di Kashyyk. Un ruolo minore, ma per quello che sappiamo del cameo di Anthony Daniels nel film, questa sarebbe l’opzione più calzante.

Il detonatore termico

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Han Solo comincerà il più lontano possibile dalla vita di palazzo della Principessa Leia, ma i paralleli tra i due sono lì per i fan. Parliamo del confronto tra Han e la Signora del Crimine Lady Proxima, che risiede con la propria progenie sulla superficie di Corellia. È un bel riferimento all’Episodio VI, dove Leila e Luke ordiscono il piano per salvare Han dalle grinfie di Jabba. All’inizio, non si capisce se sia Leila dietro il costume e la maschera di “Boushh” che avanza davanti a Jabba per contrattare. Si tratta di un’impresa riuscita grazie ad un detonatore termale. Nel caso di Leila, per davvero.

Fonte: Screen Rant

Per la nostra recensione: Solo: A Star Wars Story Recensione

Avengers 4: Captain America e Vedova Nera avranno “molto più spazio” rispetto a Infinity War

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In un’intervista con il New York Times Christopher Markus and Stephen McFeely, i due sceneggiatori di Avengers 4 e Avengers: Infinity War hanno discusso sulla difficoltà di mettere insieme il capitolo conclusivo della Fase 3 del MCU e di come fosse fondamentale dare al pubblico una ragione per tornare in sala.

Nel farlo Markus e McFeely hanno accennato al quarto film sui Vendicatori, che arriverà nelle sale il prossimo anno, e al ruolo di due personaggi che in Infinity War non hanno avuto tantissimo raggio d’azione.

Steve Rogers e Natasha Romanoff non sono apparsi insieme durante la battaglia finale contro Thanos, ma possiamo dire che avranno molto più spazio in Avengers 4 e un ruolo ancora più importante in questo film“.

Avengers 4: la nuova sinossi promette dei sacrifici

Questa la prima sinossi trapelata in rete di Avengers 4:

“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

Fonte: New York Times

Deadpool 2: ecco la “prima volta” di Ryan Reynolds con il costume – foto

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Reduce dal successo al box office nelle prime settimane di programmazione, Ryan Reynolds ha voluto celebrare Deadpool 2 regalando ai fan due scatti della sua prima “prova costume”.

2015. Prima volta con il costume. Era così pulito, così innocente. Lo eravamo entrambi“, ha scritto l’attore su Twitter insieme alle foto.

Deadpool 2recensione del film con Ryan Reynolds

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una caffetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2 di David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.

Deadpool 2: la spiegazione della scena post-credits

Avengers: Infinity War, il finale rimanda ad un momento triste di Avengers

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Un utente del forum Reddit ha notato la somiglianza fra un momento chiave di Avengers: Infinity War e una scena del primo film sui Vendicatori, uscito nel 2012 e diretto da Joss Whedon, mettendo a confronto la drammaticità dell’evento rappresentato.

Come potete vedere nell’immagine qui sotto, il raduno di Captain AmericaThor e Hulk intorno a Iron Man (precipitato a terra dopo aver chiuso nello spazio il portale aperto di Loki) viene paragonato all’adunanza di eroi intorno al corpo inerme di Visione, vittima dell’attacco di Thanos durante l’atto finale di Infinity War nel Wakanda.

A mutare del tutto è il tono delle scene, quasi trionfante nel primo frame (per il risultato raggiunto e la vittoria contro i Chitauri di Loki), mentre nel secondo i protagonisti gravitano in una sensazione di smarrimento e depressione per ciò che è appena accaduto (lo schiocco di dita e la scomparsa dei loro compagni).

(Spoiler) Similar Looking Scenes – Avengers 1 & IW
byu/mukhtaar118 inmarvelstudios

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Podcast #1 Cinefilos.it – Avengers: Infinity War

Avengers: Infinity War, 20 dettagli che si notano solo dopo tante visioni

Avengers: Infinity War è travolgente ed emozionante. Nonostante la lunghezza del film nessun momento sembra superfluo e lo spettatore non si annoia mai. Proprio per questa densità di racconto, è possibile che alcuni spettatori si siano lasciati sfuggire alcuni dettagli e dei segreti della storia che si possono rintracciare solo dopo più visioni.

Ecco 20 dettaglio di Avengers: Infinity War che si notano soltanto dopo averlo visto più volte. Chi di voi, dopo questa lettura, tornerà al cinema?

Gli Osservatori erano presenti a New York

Poco prima che Spider-Man esca dal suo scuolabus, i fan hanno applaudito al cameo di Stan Lee, che nel film interpreta proprio il conducende dello stesso mezzo. L’anziano autista chiede ai ragazzini di stare calmi, nonostante ci sia una navicella spaziale nel cielo di New York. Sembra però facile dimenticare ciò che abbiamo appreso sul ruolo di Stan Lee nel Marvel Cinematic Universe. Come potrebbero ricordare alcuni spettatori, la scena finale dei post-credits di Guardiani della Galassia Vol. 2 è riuscita a ridefinire l’importanza di The Man nel MCU.

La scena in questione ci ha mostrato che non era una semplice coincidenza che Lee fosse apparso in tutti i film dei Marvel Studios. In effetti, abbiamo appreso che si è trattato per tutti questi anni dello stesso personaggio che lavorava per gli Osservatori, esseri celesti vecchi quanto il cosmo stesso che hanno il compito di osservare gli eventi più importanti dell’universo. Questo significa che il personaggio di Stan Lee era presente durante l’attacco di Ebony Maw e Cull Obsidian a New York, e che molto probabilmente ha riferito l’evento agli Osservatori. L’informazione potrebbe comunque non cambiare le cose, ma sembra che un’altra potente entità sia stata messa al corrente dell’attacco dei figli di Thanos.

La spada di Doctor Strange

Quando Strange, Stark, Spider-Man e i Guardiani della Galassia escogitano un piano disperato per separare Thanos dal suo Guanto dell’Infinito, ogni membro del gruppo d’attacco ha un ruolo importante da svolgere. All’inizio del combattimento, vediamo una sequenza di combattimento alquanto esagitata. Ma, sullo sfondo, possiamo vedere chiaramente che Doctor Strange sta combattendo Thanos con una spada mistica tra le mani. Potrebbe trattarsi di un piccolo cenno alle storia di Doctor Strange scritte da Jason Aaron e disegnate da Chris Bachalo, in cui lo Stregone Supremo assumeva un ruolo più attivo e fisico nelle sue avventure mistiche, armato con una varietà di spade e asce.

I Nova Corps sono distrutti

I Nova Corps hanno avuto un ruolo molto importante nel primo film dei Guardiani della Galassia, dal momento che la battaglia finale del film si è svolta su Xandar, pianeta natale del corpo di difesa. Lo scontro con Ronan The Accuser è stato devastante per il pianeta, ma i Guardiani sono riusciti a sconfiggerlo e a contenere la sua arma, la Gemma del Potere contenuta nell’Orb. Alla fine, la Gemma venne affidata alla protezione dei Nova Corps. Molti fan della Marvel hanno letto questa scelta come una condanna a morte per Xandar, sapendo che un giorno sarebbe arrivato Thanos per la prendere per sé la gemma viola.

Mentre molti credevano che Infinity War sarebbe cominciato con la distruzione di Xandar, quella scena non viene mostrata, solo raccontata. Quando incontriamo Thanos per la prima volta, il Titano Pazzo è già in possesso della Gemma del Potere. Quando Thor viene salvato dai Guardiani della Galassia, apprendiamo la verità. Mentre il Dio del Tuono racconta agli eroi dello spazio della sua battaglia contro Thanos, dice che Xandar è stato recentemente cancellato dal Titano Pazzo. È una battuta che si può facilmente non cogliere, soprattutto per quei fan che non ricordano il nome del pianeta dei Nova Corps, dove era custodita la gemma.

Valchiria è fuggita con alcuni asgardiani 

Thor: Ragnarok ha lasciato i fan con una scena mid-credits molto inquietante. Dopo che Surtur distrugge la totalità di Asgard, solo pochi Asgardiani rimangono in vita e fuggono dal dominio della crudele Hela; diventano profughi, un fuga su un’astronave sulla quale Thor viene incoronato Re. Non erano rimasti molti sopravvissuti, ma c’era ancora speranza. Con Hulk, Loki, Heimdall e Valchiria al suo fianco, Thor aspirava a salvare la sua gente. Purtroppo, la scena mid-credits ci ha mostrato una nave di circa 50 volte più grande di quella dei profughi asgardiani, mentre incombeva sui sopravvissuti. La scena è cupa e anticipa inequivocabilmente l’arrivo di Thanos. 

Quando inizia Avengers: Infinity War, siamo già nel mezzo della carneficina. Thanos e il membro del suo Ordine Nero stanno uccidendo tutti gli Asgardiani a bordo della nave, senza lasciare sopravvissuti. Mentre Thor sembra l’unico sopravvissuto all’attacco, più visioni del film ci palesano che mentre vediamo Hulk, Loki e Heimdall, non vedevamo Valchiria in scena. Questo fatto, insieme all’informazione che Thor trasmette parlando con i Guardiani, ovvero che metà della sua gente è ancora viva, questo dovrebbe significare che Valchiria è riuscita a sfuggire all’attacco di Thanos insieme ad altri Asgardiani, che probabilmente ha portato con sé su una nave scialuppa. 

Wong non ha abbandonato nessuno 

Wong, l’amico e l’alleato più stretto del dottor Strange, ha ottenuto un piccolo ruolo in Avengers: Infinity War. Dopo aver combattuto al fianco di Doctor Strange, Bruce Banner e Tony Stark nelle strade di New York City, l’assistente dello Stregone Supremo sceglie di rimanere indietro dopo che Strange viene rapito e portato nello spazio da Ebony Maw. Quindi non vediamo più Wong per il resto del film. Naturalmente, questo ha portato molti a criticare il personaggio, dal moemnto che ha abbandonato l’amico e la Gemma del Tempo che Strange custodiva. Ma dopo aver rivisto il film, è importante considerare che Wong non ha abbandonato i Vendicatori nel momento del bisogno.

Prima che Wong se ne vada, spiega che dal momento che Strange non c’è più, è lui che deve proteggere il Sancta Sanctorum. Nel film Doctor Strange, abbiamo visto che ci sono molte minacce mistiche nel mondo e abbiamo visto cosa succede quando un luogo come quello viene distrutto. Thanos non è l’unica minaccia che può attaccare la Terra, il che significa che la protezione mistica del Pianeta è caduta sulle spalle di Wong. Il personaggio dunque non ha abbandonato nessuno, ma anzi è impegnato a proteggere il mondo da ulteriori minacce.

La citazione da Guardiani della Galassia di Nebula

Nel primo film dei Guardiani della Galassia, Nebula era nemica di Gamora, Star-Lord, Drax, Rocket e Groot. Rispondeva agli ordini di Thanos, ed era alleata di Ronan L’Accusatore per conquistare l’Orb. Nella sua alleanza con Ronan, abbiamo visto Nebula volare su un’astronave nota con il nome di Necrocraft mentre inseguiva sua sorella Gamora su Ovunque. Queste navi appartenevano ai soldati di fanteria di Ronan, ed erano adatte a dare la caccia a qualsiasi fosse il bersaglio designato. Nel Necrocraft, Nebula ha persino quasi ucciso Gamora. Tuttavia, il rapporto tra le due sorelle cambia drasticamente nel Vol. 2.

Addirittura, Nebula, seppure riluttante, si unisce ai Guardiani nella loro lotta contro Ego Il Pianeta Vivente, e alla fine diventa un membro non ufficiale della squadra. Poi la vediamo in Avengers: Infinity War, Nebula è a caccia di Thanos. Inoltre, si unisce alla lotta di Iron Man, Spider-Man e dei Guardiani contro il Titano Pazzo su Titan con un’entrata in scena sorprendente, mentre fa schiantare proprio un Necrocraft sopra Thanos. È facile non riuscire a cogliere il dettaglio, ma non c’è dubbio che la nave che si schianta sul padre adottivo di Nebula è la stessa che ha usato in Guardiani della Galassia.

I Chitauri tornano brevemente

In The Avengers di Joss Whedon del 2012, Loki usa il Tesseract per aprire una porta verso lo spazio proprio sopra New York City. Non appena questa porta si apre, un vero e proprio sciame di Chitauri ci vola attraverso, un esercito di guerrieri alieni che assediano la città e i suoi abitanti. Nella scena mid-credits di The Avengers, veniamo a sapere che i Chitauri rispondono a Thanos, e che sono stati inviati dal Titano Pazzo per essere l’esercito di Loki sulla Terra. Tuttavia, l’intervento dei Vendicatori porta al completo annientamento dell’esercito alieno. Dato che questo esercito è stato il nostro primo collegamento con Thanos, in realtà ha senso che i Chitauri appaiano ancora una volta in Avengers: Infinity War. Ora, dal momento che sono morti, sarebbe difficile vederli in giro. Ma grazie a una sequenza di flashback, vediamo un tempo, molto tempo fa, quando i Chitauri si dispiegavano sul campo di battaglia per Thanos. Sul pianeta natale di Gamora, possiamo vedere brevemente un gran numero di soldati Chitauri che attaccano gli abitanti del pianeta, e tra di essi vediamo anche un Leviatano, che in The Avengers se l’è vista con Hulk. 

Iron Man e War Machine sono gli unici Avengers

Con l’approvazione degli Accordi di Sokovia, i Vendicatori si sono fratturati, come raccontano i fatti di Capitan America: Civil War. Steve Rogers si schiera fermamente contro i patti, mentre Tony Stark ritiene che la squadra abbia bisogno di supervisione. Ciò ha portato ad uno scontro tra le due fazioni, con Visione, War Machine, Vedova Nera, Spider-Man e Black Panther che si uniscono al Team Iron Man. Alla fine, Steve Rogers finisce in fuga, così come i suoi seguaci, Falcon e Wanda Maximoff.

I Vendicatori ora sono guidati da Iron Man, ma questo non significava molto. Ricordiamo che Vedova Nera ha cambiato schieramente in corso d’opera ed è finita come una fuggitiva, insieme a Steve. Black Panther tornò a casa nel Wakanda. Per quanto riguarda Spider-Man, ha trascorso la parte migliore del suo film da solista, Spider-Man: Homecoming, cercando di unirsi alla super-squadra, ma ha finito per rifiutare l’offerta di Stark di aderire ufficialmente ai Vendicatori. Ciò significava che, all’inizio di Infinity War, c’erano solo Visione, Rhodey e Stark come membri dei Vendicatori. Peggio ancora, apprendiamo presto che Visione è offline (scollegato dal suo monitoraggio costante per la sua fuga d’amore con Wanda). Ciò significa che, all’inizio del film, i Vendicatori approvati dal governo solo due: War Machine e Iron Man. 

Le torture di Nebula 

Contrariamente alla maggior parte dei film Marvel Cinematic Universe, la timeline dei film di Guardiani della Galassia di James Gunn è meno lineare. Mentre il tempo che intercorre tra la maggior parte delle uscite è riflesso in tempo reale, Guardiani della Galassia Vol. 2 è ambientato solo pochi mesi dopo gli eventi del primo, anche se quasi tre anni separarono i due film. Ciò significava che Groot era ancora un bambino piccolo, e che Nebula era ancora in fuga.

Tuttavia, quando inizia Infinity War, sembra che siano trascorsi anni dall’ultima volta che abbiamo visto i Guardiani della Galassia, il che significa che la squadra ha subìto molti cambiamenti. In realtà, Nebula non si trova da nessuna parte. È solo più tardi nel film, quando Gamora è con Thanos, che vediamo che Nebula è prigioniera di Titano Pazzo già da un po’ di tempo. Infatti, è tenuta immobile, le sue parti robotiche sono tenute separate in una brutale forma di tortura. Potrebbe essere facile perderselo, ma questo è un cenno al fumetto di The Infinity Gauntlet, che ha visto Thanos usare la potenza delle Gemme dell’Infinito combinate per trasformare la figlia che lo ha deluso in un cadavere ambulante. Potrebbe non essere esattamente lo stesso metodo di tortura, ma il risultato è lo stesso: Thanos sceglie di punire Nebula per le sue azioni in modo raccapricciante.

Il paracadute di Iron Spider cita Spider-Man: Homecoming

In entrambi Captain America: Civil War e Spider-Man: Homecoming, abbiamo visto svilupparsi un rapporto padre / figlio, mentore / allievo tra Tony Stark e Peter Parker. Mentre Peter trascorreva la parte migliore del suo film da solista cercando di diventare uno dei Vendicatori, Stark in realtà lo tiene a distanza, nella speranza di trasformarlo in un eroe migliore. Ma non si tratta solo di questo – si tratta anche di tenere Peter al sicuro dalle minacce che Stark non voleva che un giovane adolescente affrontasse, non importa quanto fosse coraggioso o potente.

Questo concetto si sviluppa ulteriormente in Infinity War, quando Peter si unisce alla lotta per salvare il dottor Strange da Ebony Maw. Quando Peter inizia a rimanere senza aria sulla nave spaziale di Maw, Stark non perde tempo a mandare l’Iron Spider dal suo protetto. E non appena la nuova tuta è su di lui, si azione il paracadute, che nelle speranze di Stark dovrebbe portare Peter a casa, lontano dalla prima linea. La scena è in realtà un richiamo a Homecoming. Quando Peter si scontra per la prima volta con Avvoltoio, un paracadute di emergenza viene aperto dall’interno della sua tuta, allontanandolo dal combattimento.

La nuova arma di Thor può aprire il Bifrost

In Avengers: Infinity War, Thor intraprende un viaggio personale. Dopo aver perso suo fratello, suo padre, il suo migliore amico, la sua casa, il suo martello e i suoi capelli, il dio del tuono non ha più molto di suo, e il colpo decisivo gli arriva per mano di Thanos, che trucida metà del suo popolo, Heimdall, e Loki. Per questa ragione, Thor è in cerca di vendetta. Con l’aiuto di Rocket Raccoon e Groot, il Dio del tuono arriva su Nidavellir, il regno dei Nani. Lì, spera che i fabbri saranno in grado di forgiargli una nuova arma, un nuovo martello in modo che lui possa uccidere Thanos. Su Nidavellir, Thor incontra il suo amico Eitri, il re dei nani.

Grazie agli sforzi di Thor, i fuochi delle fucine bruciano ancora una volta, ed Eitri forgia una nuova arma, adatta al Re di Asgard: Stormbreaker. Con quest’arma a portata di mano, Thor è in grado di evocare il Bifrost e raggiungere il campo di battaglia nel Wakanda in un istante. Eitri afferma che, in teoria, Stormbreaker potrebbe essere in grado di evocare il Bifrost, ma non lo sa per certo. È facile che, in mezzo alla battaglia, il dettaglio sfugga, ma l’epico ingresso di Thor sul campo è reso possibile grazie alla sua nuova ascia e al potere unico che ora esercita (evidenziato anche dalla luce iridescente tipica del Bifrost). 

Gamora è intrappolata nel Mondo dell’Anima

Uno dei misteri più elusivi di Avengers: Infinity War è stato il luogo dell’ultima Gemma dell’Infinito, la Gemma dell’Anima. Mentre tutte e cinque le altre hanno avuto un ruolo nel corso degli altri film della Marvel, la Gemma dell’Anima è stata custodita da un grosso punto interrogativo. Tuttavia, gli spettatori sono rimasti sorpresi nell’apprendere che Gamora conosceva da parecchio tempo la posizione della Gemma. Quando viene fatta prigioniera da Thanos, Gamora non ha altra scelta che rivelare la posizione dell’oggetto al suo padre adottivo, che la costringe a dire la verità torturando Nebulosa. Una volta che i due raggiungono Vormir, vengono informati dal Custode di Pietra che, per riceverla, bisognava scambiare un’anima per un’anima. Con riluttanza, e cogliendo tutti di sorpresa, Thanos sacrifica Gamora, uccidendo l’unica figlia che lui abbia mai amato veramente. Più tardi nel film, quando Thanos schiocca le dita, si ritrova per un attimo in un luogo etereo, dove vede una giovane Gamora. È chiaro che questo è in realtà il Mondo dell’Anima, la realtà contenuta all’interno della Gemma stessa, e che l’anima di Gamora è intrappolata all’interno di essa.

Teschio Rosso adesso è libero

Quando Thanos e Gamora si ritrovano su Vormir per localizzare la Gemma dell’anima, vengono accolti da uno spettro che li avverte delle sfide che li attendono. Una volta che la figura si è rivelata, gli spettatori sono rimasti sbalorditi nel rendersi conto che non era altri che il Teschio Rosso, che avevamo visto per l’ultima volta nel 2011 in Captain America: The First Avenger. Nel film, Teschio Rosso e Captain America hanno combattuto per il controllo del Cubo Cosmic, un confronto che ha visto il cattivo scomparire il luoghi sconosciuti quando l’energia del Cubo lo ha teletrasportato via.

In Infinity War, il Teschio Rosso informa Thanos che è stato su Vormir per tutto questo tempo e che gli è stato assegnato il ruolo di Custode della Gemma. Lì, ha visto molti tentativi di rivendicare il possesso della Gemma dell’anima, ma nessuno è mai riuscito quando gli è stato detto che dovevano sacrificare ciò che amavano di più. Ma Thanos non è come gli altri che lo hanno preceduto, e non esita a sacrificare sua figlia. Con la Pietra dell’Anima ora nella mani di Thanos, non c’è più niente per il Red Skull da custodire. Ciò significa che Teschio Rosso è libero dal suo ruolo e che ora può lasciare Vormir.

Tony porta il telefono di Steve sempre con sé

All’inizio di Avengers: Infinity War, Bruce Banner si ritrova a precipitare dallo spazio all’interno del Sancta Sanctorum del dottor Strange. Poi, con l’aiuto del Dottore, Bruce trova Tony Stark, e avverte il suo science-bro della minaccia che sta arrivando sulla Terra. Mentre i due si rendono conto che devono proteggere Visione, Tony dice che avrebbero bisogno di chiamare Steve Rogers per chiedere aiuto. Mentre Tony esita, prende di tasca un cellulare, lo stesso telefono che Steve ha mandato a Tony alla fine di Captain America: Civil War, nel caso avesse mai avuto bisogno del suo aiuto.Per tutti coloro che guardano il film la prima volta, è un seguito perfetto agli eventi del threequel di Captain America.

Ma dopo ripetute visioni, ci rendiamo conto che, sì, Tony aveva questo telefono con sé, in un giorno in cui era semplicemente fuori per una corsa con la sua fidanzata Pepper Potts. Ciò significa che, non importa l’occasione, non importa dove vada o cosa faccia, Tony porta il telefono di Steve con sé sempre, nel caso in cui dovesse mai aver bisogno di chiamare il suo ex compagno Avenger. L’amicizia del duo si può essere incrinata, ma il fatto che Tony abbia ancora il telefono su di lui in ogni momento ci dice che sa che arriverà un momento in cui dovrà contattare nuovamente Capitan America. 

La relazione tra Peter Quill e Gamora si è evoluta

La relazione tra Peter Quill e Gamora è stata piuttosto complicata. I due si conobbero mentre erano rivali nella caccia dell’Orb, ma non è passato molto tempo prima che i loro interessi condivisi li costringessero a lavorare insieme. Poi, una scintilla è scoccata trai due e si avvicinarono reciprocamente. Nel secondo film della serie, abbiamo visto che i due erano diventati un po’ più vicini, ma non ancora ufficialmente. Da quello ceh sapeva il pubblico, questi due avevano ancora una lunga strada da percorrere prima di diventare una coppia in piena regola. Eppure, quando li troviamo in Avengers: Infinity War, che si svolge pochi anni dopo Vol. 2, possiamo vedere che Star-Lord e Gamora sono una coppia. Sono vicini e si scambiano un bacio appassionato. Ancora meglio, si scambiano un caloroso “Ti amo”, quando Gamora chiede a Quill di spararle, per timore che Thanos trovi la posizione della Gemma dell’anima. Tra i due film, la relazione tra questi due si è chiaramente evoluta. 

Steve Rogers chiama ancora “casa” la base degli Avengers 

Dopo aver fallito nell’andare d’accordo con Tony Stark sugli accordi di Sokovia, Steve Rogers conclude con la fuga la sua storia in Captain America: Civil War. L’ultima volta che l’abbiamo visto, si era introdotto nella super-prigione della Raft, per liberare tutti quelli che si erano schierati con lui: Falcon, Scarlet Witch, Ant-Man e Occhio di Falco. Negli anni successivi,  prima di Avengers: Infinity War, arriviamo a capire che Steve ha lavorato in segreto al fianco di Falcon, Vedova Nera e Scarlet Witch. Indossa ancora il suo costume ormai sbrindellato di Civil War, e combatte ancora la buona battaglia.

Quando Steve, Natasha e Sam salvano Wanda e la Visione da Proxima Midnight e Corvus Glaive, vediamo un grato Visione ringraziare Steve per il suo aiuto, anche se non si sono visti per anni, e anche se hanno combattuto sui lati opposti del conflitto. Quando gli viene chiesto dove dovrebbero andare, Steve risponde semplicemente con “Home”. Poi, quando li vediamo, stanno entrando nella Avengers Mansion di New York, e Steve chiarisce che anche se ha passato anni in fuga dalle autorità, considera ancora questo posto come la sua casa. È facile perdere questo passaggio, ma è importante per ribadire l’indole di Steve. 

Stark è conosciuto su scala cosmica 

Tony Stark viene tolto dal suo elemento “terrestre” all’inizio di Avengers: Infinity War quando venne rinchiuso in un’astronave diretta dall’altra parte del sistema solare. Può anche essere un futurista e un genio, ma era è ancora consapevole della sua finitezza di fronte alla portata infinita del cosmo. Una volta che si su Titan, tuttavia, Tony è stato in grado di dimostrare di essere ancora eroico, quando ha affrontato Thanos frontalmente con la sua nuova e potente armatura. Accanto a Spider-Man, il dottor Strange e alcuni membri dei Guardiani della Galassia, Stark ha dimostrato di essere stato uno dei grandi battitori della squadra d’assalto quando è riuscito a far sanguinare Thanos.

Poi, il Titano Pazzo ha detto qualcosa che forse nessuno spettatore poteva prevedere… Ha chiamato Stark con il suo nome. Quando Tony ha chiesto se Thanos sapeva chi fosse, il cattivo ha risposto di sì. Ciò significa che grazie al suo lavoro con i Vendicatori, Tony Stark è riuscito a diventare noto su scala cosmica? Più probabilmente, la loro connessione stabilita in Avengers aveva prodotto un altro tipo di conoscenza; una sorta di “momento condiviso”. O forse è stata la sua creazione di Ultron grazie alla Gemma della Mente. In ogni caso, è stato piuttosto sorprendente apprendere che Thanos, che non ha mai messo piede sulla Terra, sa esattamente chi sia Tony Stark. 

Visione potrebbe non essere morto

Uno degli elementi più attesi di Avengers: Infinity War era quello di riunire tutti, dai Vendicatori autorizzati dal governo ai Avengers clandestini di Steve Rogers e persino dagli interi eserciti del Wakanda, per proteggere Visione e la Pietra della Mente sulla sua fronte. Per ottenere l’ultima Gemma, Thanos invia le sue forze, dall’Ordine Nero a un intero esercito di Outrider, nel Wakanda. Lo scopo è quello di completare il suo Guanto. Il piano degli eroi del film era di incaricare la brillante Shuri, sorella della Pantera Nera, di separare la Gemma Pietra dalla Visione mentre cercava di mantenere intatto l’eroe. Allora, e solo allora, la Gemma poteva essere distrutta. Shuri non ha avuto molto tempo per lavorare, ma ha comunque dato il massimo.

Mentre l’esercito di Outrider assedia Wakanda, Shuri cerca di rimuovere e cambiare tutti i circuiti e le connessioni che legano insieme Visione e la Gemma. Ma quando Scarlet Witch lascia il suo posto e si unisce alla battaglia, Corvus Glaive fu libero di attaccare Shuri e la Visione. Tuttavia, dopo aver rivisto il film, possiamo vedere che prima che Corvus la attaccasse, Shuri fa le correzioni dell’ultimo minuto e poi spegne l’attrezzatura su cui stava lavorando. Questo ci fa credere che Shuri possa aver costruito un backup di Visione nel suo laboratorio, e che anche se l’androide è stato ucciso da Thanos, potrebbe tornare ancora. Inoltre, la coscienza dell’eroe potrebbe semplicemente essere parte della Gemma della Mente… il che significa che ora fa parte del Guanto di Thanos. 

Il Guanto dell’Infinito è danneggiato 

Thanos ha trascorso l’intero Avengers: Infinity War cercando di raccogliere tutte e sei le Gemme dell’Infinito per assemblare il suo Guanto dell’Infinito, che è stato costruito per lui dal Nano Eitri di Nidavellir. Eitri ha rivelato di aver costruito il guanto nelle forge naniche del suo regno, e abbiamo appreso che quest’arma era diversa da qualsiasi altra vista o impugnata prima. Il potere delle gemme multicolori non ha paragoni, e forse persino Eitri non conosceva l’intera portata dui questo potere. Quando finalmente il Titano Pazzo possiede tutte le gemme a portata di mano, raggiunse il suo obiettivo finale di spazzare via metà della vita nell’universo schioccando le dita. Ma anche questo atto ha avuto una conseguenza imprevista che siamo riusciti a osservare meglio dopo più di una visione del film.

Dopo che Thanos è stato portato in un breve viaggio nel Mondo dell’Anima, torniamo al campo di battaglia wakandiano, dove Thor chiede al cattivo cosa ha fatto. Mentre lo fa, vediamo che il Guanto dell’Infinito è ora danneggiato. Chiaramente, il potere che è servito per spazzare via metà dell’universo era troppo per il guanto, che quindi si è rotto. Siccome poi, con la Gemma dello Spazio, si è teletrasportato nel posto idilliaco in cui lo vediamo alla fine, sappaimo che le Gemme funzionano ancora, anche con il Guanto danneggiato, ma funzioneranno ancora tutte insieme?

Sono rimasti in vita gli originali sei Avengers

Dopo che Thor non è riuscito a uccidere Thanos, il Titano pazzo ha avuto abbastanza tempo per schioccare le dita, scatenando tutta la potenza delle Gemme. Con questo semplice atto, il malvagio è riuscito a spazzare via metà della vita nell’universo, su ogni pianeta e in ogni angolo del cosmo. E sì, anche sulla Terra. Bucky Barnes, Scarlet Witch, Falcon, Black Panther, Drax, Star-Lord, Mantis, Spider-Man, Doctor Strange, sono tutti scomparsi, insieme a Nick Fury e Maria Hill. Per quanto fosse emozionante vedere questa scena, era difficile fare un conteggio preciso.

Ma dopo alcune osservazioni, ci rendiamo conto che la maggior parte dei defunti facevano perte della nuova ondata di personaggi del MCU. I sei originali, Captain America, Vedova Nera, Iron Man, Thor e Hulk sono tutti al sicuro, e supponiamo che anche Occhio di Falco lo sia. War Machine è ancora al sicuro, ma era già nella fase 1. Questo lascia solo Rocket e Nebula dalla successiva Fase dei film. Chiaramente, il fatto che tutti i Vendicatori originali siano ancora in circolazione non è una coincidenza, e potrebbe essere indicativo rispetto a cosa accadrà in Avengers 4.

Fonte

Captain Marvel: ecco dove si sposteranno le riprese

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Captain Marvel: ecco dove si sposteranno le riprese

Come riportato da Omega Underground, le riprese di Captain Marvel si sposteranno da Los Angeles allo stato del Lousiana, precisamente nelle zone limitrofe di New Orleans (area di Baton Rogue) a fine giugno.

Attualmente Brie Larson e parte del cast si trova in California per girare alcune scene d’azione.

Captain Marvel: il film racconterà le “origini” dell’agente Coulson

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Wonder Woman 2: primi avvistamenti dal set

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Wonder Woman 2: primi avvistamenti dal set

Un video girato a distanza e successivamente rimosso dal web sembrerebbe aver confermato la presenza di Chris Pine sul set di Wonder Woman 2. L’attore è stato infatti avvistato ieri durante le riprese del cinecomic, ma non è chiaro se si trattasse davvero dell’ex Steve Trevor.

Qualche settimana fa il report di ScreenRant dall’evento del CinemaCon di Las Vegas aveva svelato sorprendenti dettagli sul sequel in merito a Pine, che secondo alcune speculazioni sarebbe stato inserito nel cast ufficiale. Resta da capire in che modo la produzione re-introdurrà l’attore nel franchise, se nelle vesti di Trevor (un po’ come la Marvel ha risolto il “problema” di Peggy Carter in The Winter Soldier, mostrandola invecchiata) o di un altro personaggio.

Wonder Woman 2: la Warner Bros. potrebbe aver rivelato il titolo del film

È stato confermato dalla regista Patty Jenkins durante lo scorso CinemaCon che Wonder Woman 2 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Vi ricordiamo che le riprese di Wonder Woman 2 si svolgeranno in America (e non più in Inghilterra), tra la Virginia del Nord e il Distretto della Columbia. Per ora il titolo di lavorazione del film è Magic Hour, ma abbiamo ragione di sperare che il titolo definitivo verrà rivelato prossimamente dalla Warner Bros.

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pscal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Wonder Woman 2: Pedro Pascal entra nel cast con Gal Gadot e Kristen Wiig

Birds of Prey: Catwoman non sarà nel film con Harley Quinn

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Contrariamente a quanto sperato, Catwoman non sarà tra le fila dei personaggi di Birds of Prey, anticipato da Margot Robbie come una gang-story tutta al femminile vietata ai minori e targata DC.

La notizia è stata diffusa dal reporter di The Wrap e Heroic Hollywood Umberto Gonzalez con questo tweet, smentendo qualsiasi rumor su un presunto coinvolgimento di Léa Seydoux:

Léa Seydoux non è in trattative per interpretare né Black Canary né Catwoman in Birds of Prey. Di fatto, Catwoman non è nemmeno nel film!

Birds of Prey: per Margot Robbie sarà un film su una gang di ragazze vietato ai minori

Birds of Prey vedrà Margot Robbie ritornare nei panni di Harley Quinn, personaggio DC Comics che ha esordito in Suicide Squad. Il film sarà basato sul fumetto omonimo e al momento la Robbie è l’unica attrice ufficialmente coinvolta.

A produrre il film ci sarà proprio la LuckyChap di Margot Robbie insieme alla Kroll & Co Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures di Bryan Unkeless.

Dopo Patty JenkinsCathy Yah sarà la seconda regista donna legata a un film tratto dai fumetti DC, cosa che potrebbe essere un buon auspicio per la Warner Bros, visto che Wonder Woman della Jenkins è l’unico film DC Comics che ha davvero registrato un grande successo.

Birds of Preyin sviluppo due sceneggiature, entrambe con Batgirl

La Robbie ha confessato di recente che il lavoro sul film e lo sviluppo del progetto dura ormai da tre anni, e che il target degli spettatori sarà leggermente diverso rispetto agli altri titoli della DC Films:

Ho lanciato l’idea di un film su una gang di ragazze vietato ai minori, dove ovviamente c’è Harley, perché pensavo avesse bisogno di amiche. Lei ama interagire con le persone, quindi non la farei mai recitare in un film solista: deve stare con altri personaggi e questi dovrebbero comporre una gang di ragazze. Non vedo abbastanza ragazze sullo schermo, specialmente nel genere action, quindi l’idea nasce da qui“.

Solo: A Star Wars Story, trapelata in rete una foto dal film – SPOILER

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ATTENZIONE: l’articolo contiene SPOILER su Solo: A Star Wars Story

Le battute finali di Solo: A Star Wars Story riservano ai fan della saga la sorpresa più grande che potessero aspettarsi: eliminato il suo capo Dryden Vos (Paul Bettany), Qi’Ra (Emilia Clarke) si collega con l’ologramma di un noto personaggio della trilogia sequel.

Ebbene, la figura inquadrata è  nientemeno che Darth Maul, signore oscuro dei Sith apparso per la prima volta in Episodio I: La minaccia fantasma come principale antagonista e assassino di Qui-Gon Jinn.

Dunque Maul compare anni dopo la battaglia di Theed e le Guerre dei Cloni, in forma di ologramma, con delle gambe robotiche e una nuova spada laser a doppia lama.

Nuovamente interpretato da Ray Park e doppiato da Sam Witwer, Darth Maul tornerà molto probabilmente nei prossimi capitoli del franchise. Intanto, ecco la foto – trapelata in rete – che ne testimonia la presenza in Solo.

solo a star wars story

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Vi ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

CORRELATI:

Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Deadpool 2: la scena post credits avrebbe potuto includere i Fantastici 4

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Come svelato qualche giorno fa dagli sceneggiatori di Deadpool 2 Rhett Reese e Paul Wernicklo script iniziale del film aveva previsto un simpatico cameo di Chris Evans nei panni della Torcia Umana, ma a quanto pare altri personaggi dell’universo Marvel avrebbero potuto comparire a sorpresa in una della scene post credits:

Inizialmente avremmo dovuto inserire la Torcia Umana di Chris Evans  e successivamente sarebbero comparsi tutti i Fantastici 4 del reboot del 2015, incluso Michael B. Jordan, che nel film interpretava – anche lui – la Torcia Umana. Avremmo assistito ad un interessante faccia a faccia dei due“.

Deadpool 2recensione del film con Ryan Reynolds

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2 di David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.

Deadpool 2: la spiegazione della scena post-credits

Venom: Woody Harrelson avrà un ruolo importante nel sequel

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In un’intervista con Collider, Woody Harrelson ha avuto modo di svelare qualche piccolo dettaglio sul personaggio interpretato in Venom, cinecomic che vede protagonista Tom Hardy nei panni del simbionte, ma di cui ignoriamo ancora l’identità.

C’è chi ipotizza che l’attore vestirà i panni di Carnage, il villain psicopatico dei fumetti Marvel, tuttavia le sue parole lasciano intendere che ne vedremo davvero poco sullo schermo e che probabilmente tornerà nel sequel:

Sapete, ho recitato solo in una piccola parte di questo film, ma sarò nel prossimo. Non ho ancora letto la sceneggiatura, e come si dice… vedremo cosa succederà

Venom: il trailer ufficiale italiano con Tom Hardy

Nella stessa intervista Harrelson ha anche parlato di Zombieland 2, progetto in cantiere con la regia di Ruben Fleischer (già regista del primo film e di Venom) che lo vede coinvolto insieme al cast originale:

Ho conosciuto Ruben sul set di Zombieland, quindi è stato facile dire di si perché lui rappresenta una delle ragioni del mio coinvolgimento. Nel caso di Venom poi, l’idea di lavorare con Tom Hardy mi attirava parecchio. Penso che sia degli attori più talentuosi in circolazione, ed è come se avessi sentito di doverlo fare“.

Venom è atteso nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Venom: ci sarà anche lo Spider-Man di Tom Holland?

Outlander 4: prime foto ufficiali

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Outlander 4: prime foto ufficiali

Il canale americano Starz ha diffuso le prime foto ufficiali di Outlander 4, l’attesa quarta stagione di Outlander.

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Secondo le prime indiscrezioni i fan vedranno l’azione riprendere nelle colonie americane, dove i produttori hanno detto che lo show avrà luogo. La stagione è basata su Drums of Autumn , il quarto volume della fortunata serie di libri di Diana Gabaldon. La produzione è attualmente in corso in Scozia.

LEGGI ANCHE: Outlander 4: Teaser Promo ufficiale

Sophie Skelton (Brianna) e Richard Rankin (Roger), insieme a Lauren Lyle (Marsali) e Cesar Domboy (Fergus), dovrebbero tornare nella quarta stagione per riprendere quei ruoli. Il tema della nuova stagione sarà “Home”.

“Nelle ultime tre stagioni, Jamie e Claire non sapevano dove avrebbero vissuto”, ha dichiarato a EW il produttore esecutivo Matthew B. Roberts. “Non piangono mai i loro destini. Ora stanno arrivando in quel posto che possono chiamare casa. Ma il significato di casa è diverso per ognuno di noi. Questo è ciò che scopriremo nella stagione 4.”

Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv Outlander creata da Ronald D. Moore per il canale americano Starz.

Outlander 4

Nella quarta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

Captain Marvel: 15 motivi per cui Thanos dovrebbe temerla

Captain Marvel: 15 motivi per cui Thanos dovrebbe temerla

Annunciata nell’unica scena post credits inserita alla fine di Avengers: Infinity War, Captain Marvel sarà l’ultima vera risorsa dei Vendicatori per rimediare al terribile incidente dello “schiocco delle dita” di Thanos.

Nella sequenza abbiamo infatti visto Nicky Fury estrarre dalla tasca una sorta di cerca-persone con cui invia un sos d’emergenza a Carol Danvers, prima di svanire come gli altri personaggi.

Sul dispositivo lampeggia l’iconico logo di Captain Marvel, che tornerà protagonista nel suo standalone in uscita a marzo 2019 (con Brie Larson nei panni dell’eroina), qualche mese prima di Avengers 4 dove presumibilmente avrà un ruolo centrale.

Leggi anche – Captain Marvel “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Ma perché potrebbe essere “l’ultima risorsa”? Ecco di seguito 15 buoni motivi per cui Thanos dovrebbe temere Captain Marvel in vista del suo arrivo nel MCU (secondo CBR):

È la supereroina più potente del MCU

captain marvelNegli ultimi dieci anni abbiamo visto nascere nel Marvel Cinematic Universe diversi eroi dotati di tecnologia all’avanguardia e superpoteri di qualsiasi origine. Eppure, le parole di Kevin Feige sembrano aver suggerito che Capitan Marvel sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU.

In un’intervista con Variety infatti, Feige ha dichiarato che Carol Danvers sarà “il supereroe più potente che abbiamo mai avuto“, forse l’unica arma possibile per battere finalmente Thanos.

È il leader dei Vendicatori

captain marvelLa squadra dei Vendicatori, lo sappiamo, è composta dai più potenti e brillanti eroi dell’universo, uniti per combattere per ciò che è giusto. Nel gruppo si sono avvicendati fieri personaggi come Captain America e Moon Knight, tuttavia quello più dotato potrebbe essere davvero Captain Marvel.

Perché? Da quando è entrata a far parte degli Avengers alla fine degli anni ’70, Carol Danvers (in seguito detta Miss Marvel) ha dimostrato di essere una delle reclute più forti, guidando una squadra di Vendicatori tutta sua.

Sulla scia degli eventi di Civil War, due squadre vennero formate: i New Avengers senza licenza e i Mighty Avengers autorizzati dal governo. E con la comunità di supereroi in disordine, Captain Marvel fu selezionata per guidare i Mighty Avengers, cosa che farebbe di lei il perfetto leader per combattere Thanos.

È in grado di combattere con una sola mano

captain marvelQuando sei in battaglia, devi potertela cavare con qualsiasi cosa a disposizione. Anche se non è molto. Gli ostacoli d’altronde cono sfide che un supereroe affronta in ogni occasione, ma è la maniera in cui si superano che fa di lui una risorsa.

Spesso, nei fumetti, abbiamo visto Captain Marvel gettarsi nella mischia perfino con un braccio rotto, riuscendo comunque a uscirne vittoriosa. In particolare, durante lo scontro con Judas Traveller, Carol Danvers sferra colpi e pugni leccandosi le ferite senza mai arrendersi.

Esperta di tattiche e dotata di forte intraprendenza, l’eroina è riuscita a sconfiggere uno stregone con caratteristiche simili a Doctor Strange usando solamente un braccio.

Non ha paura di nessuno, nemmeno di feroci dinosauri

captain marvelLa varietà delle storie raccontate nei fumetti hanno fatto scontrare gli eroi Marvel con strane creature come i dinosauri che popolano la Terra Selvaggia, ma figuratevi se Carol Danvers si è lasciata intimidire da questi animali preistorici…L’eroina ha facilmente messo al tappeto due T-Rex a New York, come farebbe sicuramente con il Titano Pazzo!

Può volare alla velocità del suono

captain marvelNel MCU abbiamo già visto eroi in grado di muoversi più velocemente di chiunque, come Quicksilver in Avengers: Age Of Ultron, Iron Man o Black Panther, tuttavia l’entrata in scena di Captain Marvel potrebbe azzerare ogni risultato raggiunto.

Oltre alla super forza e alla super resistenza, Carol Danvers sa  volare e usa principalmente i suoi poteri per prestare supporto aereo nelle battaglie, ma quando spinge queste abilità al massimo raggiunge velocità incredibili.

L’eroina ha infatti volato sei volte più veloce del suono, raggiungendo l’atmosfera esterna della Terra in soli 118 secondi…

Poteri combinati

captain marvelSebbene le origini di Captain Marvel siano un po’ confusa, sappiamo che originariamente Rogue degli X-Men ha assunto il suo potere dalla stessa Captain Marvel, e che questa in seguito è stata rapita dalla razza aliena conosciuta come Brood. Successivamente avrebbe sviluppato un nuovo canale di energia e si sarebbe chiamata Binary mentre incorporava poteri di assorbimento e proiezione dell’energia.

Insomma Carol Danvers era in grado di generare un cosiddetto “buco bianco”, fenomeno cosmico che è essenzialmente l’opposto del buco nero e una potenziale arma di distruzione di massa.

“Uccidi o Muori”

captain marvelNella “mitologia” dei fumetti, come nella grande tradizione letteraria, esistono eroi e antieroi. L’eroe uccide solo se necessario, l’antieroe uccidere fa parte del proprio “credo”.

Un eroe deve considerare attentamente il rischio di una situazione che prevede la morte di qualcuno, e molti preferiscono varare tutte le opzioni possibili prima di ricorrere ad un gesto estremo. Nei fumetti, Captain Marvel ha optato per questa soluzione contro Eshu (il Master Of The World), rimanendo distrutta dal senso di colpa. Tuttavia è chiaro che, al contrario di molti suoi colleghi, l’eroina è disposta a fare tutto il necessario per salvare la situazione.

Non si arrende facilmente

captain marvelUn vero eroe è colui (o colei) che sa rialzarsi e non arrendersi al primo colpo. E Captain Marvel fa certamente parte di questo gruppo.

Quando si chiamava ancora Miss Marvel, Carol Danvers si scontrava regolarmente con Destructor, dotato di un cannone a energia incorporata che sparava un raggio incredibilmente potente. Nonostante ciò, l’eroina ha sempre dimostrato di cavarsela senza problemi.

Ha distrutto l’armatura di Iron Man

captain marvelCapitan Marvel non ha paura di mettersi in gioco e di sfidare eroi altrettanto capaci, soprattutto nel combattimento corpo a corpo. In un memorabile “match” con Iron Man durante gli eventi della seconda Civil War, Carol Danvers e Tony Stark si sono trovati l’uno opposto all’altro, con Stark rivestito della sua nuova armatura Modello 54, progettata specificamente per combattere Captain Marvel.

Tuttavia, alla fine dei giochi, l’uniforme si è rivelata pressoché inutile:  Carol Danvers ha inflitto un colpo così potente al petto di Iron Man da distruggere la sua armatura.

Sa colpire davvero, ma davvero forte

captain marvelPochi eroi, nell’universo cinematografico Marvel, sanno colpire davvero, ma davvero duramente. Spesso sono “aiutati” da un siero da super soldato, o da incidenti genetici, ma nessuno è paragonabile alla forza di Carol Danvers.

Ma quanto forte può colpire la supereroina? Nei test condotti da Hank Pym, si è scoperto che Captain Marvel può infliggere colpi con una forza equivalente a 92 tonnellate. Insomma, è come essere travolti da una nave spaziale e un elefante…

Sa calibrare la sua forza

captain marvelOrmai l’avrete capito: Captain Marvel è un personaggio molto forte, ma forse non è l’unico in circolazione. Personaggi come Vulcano e Odino hanno dimostrato di possedere una forza fisica molto più grande, tuttavia il segreto risiede nella capacità di calibrare questa forza.

È esattamente ciò che Carol Danvers riesce a fare meglio degli altri, un serio vantaggio che potrebbe risultare decisivo nella battaglia contro il Titano Pazzo.

Può assorbire tutta l’energia che vuole e trasformarla in forza

L’idea generale è che i poteri binari di Captain Marvel traggono la loro forza dalla quantità di energia assorbita: in sostanza, per ogni grammo di energia assorbita, Carol Danvers può distribuire quell’energia sotto forma di esplosione. Come, per esempio, scatenare la stessa energia di una bomba nucleare. 

È sopravvissuta nello spazio

captain marvelCarol Danvers si aggiunge alla lista dei personaggi in grado di sopravvivere in circostanze estreme, anche in ambienti diversi e lontani dalla Terra.

Nel corso dei suoi racconti infatti, Captain Marvel è rimasta illesa dopo una caduta che avrebbe potuto persino uccidere il potente Thanos, essendo l’eroina  capace di resistere nelle profondità dello spazio.

Sappiamo che la maggior parte del suo tempo Captain Marvel lo trascorre oltre l’atmosfera terrestre, senza nemmeno indossare una tuta spaziale, e questo tipo di resistenza è ciò che Thanos non dovrebbe affatto sottovalutare.

Anche senza costume, rimane sempre un’eroina

captain marvelRicordate lo scambio di battute fra Tony Stark e Peter Parker in Spider-Man: Homecoming, con Peter che si lamenta di non essere niente senza la tuta di Spider-Man e Stark che sentenzia: “Se non sei niente senza questo vestito, allora non dovresti averlo”?

Questa è una lezione importante che tutti i supereroi devono imparare: in fin dei conti l’eroe deve riuscire a essere tale anche senza uniforme e poteri.

Una volta, nei fumetti, Carol Danvers ha vissuto un’esperienza che l’ha messa di fronte ad una creatura aliena assetata di sangue: priva dei suoi poteri, da sola e senza rinforzi, l’eroina ha chiamato in causa nient’altro che il suo ingegno e le sue abilità tattiche per sconfiggere il nemico.

Ha già battuto Thanos nei fumetti

captain marvelNel fumetto Ultimates #8, la squadra titolare dei Vendicatori si trova faccia a faccia con Thanos e riesce, con l’ingegno e il lavoro di gruppo, a mettere in difficoltà il Titano Pazzo prima che Captain Marvel lo metta definitivamente al tappeto.

Deadpool 2: 30 Easter Egg che vi siete persi

Deadpool 2: 30 Easter Egg che vi siete persi

Abbiamo aspettato Deadpool 2 a lungo, e finalmente è arrivato, con più azione, più sangue, e molti più Easter Egg: una lunga, lunghissima serie di riferimenti alla Marvel, DC, e cultura pop. Il film ha ricevuto un budget più elevato, un cast più grande, e una lunga serie di celebrità ansiose di farne parte, Deadpool 2 punta a soddisfare il proprio pubblico in diversi modi. Tra cui il raddoppiare la quantità di piccoli momenti dedicati ai fan, di rottura della quarta parete, e di battute per intenditori che forse qualcuno si è perso. Per non parlare delle battute molto sottili e delle Easter Egg che sono quasi impossibili da trovare: cameo stellari, riferimenti alla mitologia estesa dei fumetti X-Men e ai film, e molto altro.

Ecco una lista delle Easter Eggs di Deadpool 2, per assicurarci che non ve ne perdiate nemmeno uno. E attenzione agli spoiler.

Laird

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Cominciamo dall’Ester Egg più facile da perdersi, perché si riferisce a qualcuno che sta dietro la macchina da presa, uno che quasi nessuno poterebbe capire da sé, se non le persone coinvolte. Parliamo di quando Wade sta facendo il suo discorso motivazionale finale a Peter sull’elicottero, prima di lanciarsi con il paracadute. Deadpool rassicura Peter sul fatto che farà in modo che non gli succeda nulla, per poi girarsi di scatto verso i piloti esclamando: “Laird, attacca!” Insomma, a quel punto del film non c’è nessun personaggio dal nome Laird, e la battuta va (come è solito fare Deadpool) al di là dello schermo. Nei titoli, infatti, il personaggio è semplicemente indicato come “Pilot”, interpretato da Abiola Uthman. La battuta di Wade è uno scherzo che solo i membri della troupe possono capire: Laird è infatti un membro del dipartimento costumi del film, la persona incaricata di aiutare Reynolds ad indossare e togliere la tuta da Deadpool.

Deadpool ha sicuramente visto i film del MCU

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Il primo film di Deadpool ha trasposto sullo schermo una delle caratteristiche fondamentali del personaggio di Wade Wilson, e cioè il fatto che sia cosciente di tutto: tutto ciò che accade dentro e fuori il mondo dei fumetti, e soprattutto del fatto che esista un mondo al di fuori dei fumetti. E, se nel primo film i riferimenti al MCU erano pochi (essendo Deadpool proprietà della Fox e non dei Marvel Studios), nel secondo film questi si sono moltiplicati. Ovviamente, ci sono riferimenti aperti ai personaggi DC, universo che Deadpool insulta spesso e volentieri. Ma ci sono anche così tanti riferimenti al MCU, che sicuramente qualcuno finisce per essere peso per strada. Ad esempio, quando si chiama Domino una “black Black Widow”, ovvero una “Vedova Nera nera”, o quando si riferisce a Dopinder come “Brown Panther”. Ma il riferimento migliore ad Avengers è l’omaggio alla “ninna nanna” di Vedova Nera per Hulk. Dopo essere saltato sulle spalle di Fenomeno nella battaglia finale, infatti, Wade cerca di calmarlo citando qualche parola della canzone (Il sole sta calando).

Il cameo invisibile di Brad Pitt

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Allora, senza dubbio il prossimo è un cameo del quale i fan parleranno parecchio. E, dato che non è necessario essere del fan di Marvel per conoscere Brad Pitt, è un cameo che pochi perderanno nel leggere i titoli di coda del film. Ma è la storia che sta dietro questo cameo a renderlo interessante. Infatti, Brad Pitt è stato, per un certo periodo, uno dei potenziali interpreti di Cable. Sembra che la cosa non sia andata più in là di un paio di chiacchiere, ma anche dopo essere stato scartato, sembra che le cose siano rimaste amichevoli. Abbastanza da partecipare a questo cameo: uno a cui i fan sapevano di dover fare attenzione. Ma non sapevano di dover fare attenzione all’arrivo del mutante interamente invisibile, chiamato Vanisher. Inoltre, si tratta di un riferimento ai fumetti Marvel, del quale il film usa solamente il nome (dato che, nei fumetti, il personaggio ha la capacità di teletrasportarsi, non di sparire).

La maglietta di Taylor Swift con i gattini

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Le magliette indossate da Ryan Reynolds nel film sono qualcosa di epico. Tra queste, risalta quella con due gattini. La maglietta fa la propria apparizione dopo che Wade cerca di uccidersi dopo la perdita di Vanessa, e viene curato da Colosso (lo sapevamo che gli voleva bene). Ma, prima che il gigante riesca a finire di discutere la possibilità di unirsi agli X-Men, Wade è sparito, scappato con la sedia a rotelle di Charles Xavier. Nella scena, in molti avranno notato che Wade indossa una maglietta con due micetti, e un cerchio con delle scritte. I due gattini in questione non sono gattini a caso: come rivelato dal cerchio, sono Olivia e Meredith, che qualcuno conoscerà come i gatti di Taylor Swift.

La battuta di Hugh Jackman su Les Misérables

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Il primo film di Deadpool si era divertito ad insistere sui riferimenti a Hugh Jackman e Wolverine. Il che ha senso. La cosa divertente, è che le battute avevano un carattere personale e, quando Jackman si è mostrato all’altezza dell’humour, tutti i fan hanno capito che Deadpool 2 sarebbe stato ancora meglio, ed è stato così. Ma vale la pena menzionare uno degli Easter Egg più divertenti e più difficili da trovare che riguardano Hugh Jackman. Mentre Deadpool illustra il proprio piano usando del pastelli, nomina Russell, al quale si riferisce come “Prigioniero 24601”. Il numero farà suonare qualche campanello d’allerta ai fan di musical, trattandosi del numero con il quale viene designato Jean Valjean, il protagonista di Les Misérables, interpretato proprio da Hugh Jackman nel film diretto da  Tom Hooper.

Deadpool e X-Men le origini: Wolverine

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La scena che compare a metà dei titoli di Deadpool è una delle migliori di sempre, ed ha interessato e fatto ridere molti. Ma il salto all’indietro nel tempo non è il primo ritorno a X-Men le origini: Wolverine, il primo film a vedere Ryan Reynolds nel panni di Wade Wilson. Stiamo parlando di una scena in particolare, e la versione del nuovo film è particolarmente divertente, e imbarazzante per Wade. Allora, le parti del film che mostrano Reynolds nel panni di Wilson prima degli esperimenti non sono così male. Infatti, il lavoro di spada fatto da Reynolds rimane uno dei momenti migliori del film, quando sconfigge una stanza piena di nemici con solo due katane, deviando pallottole. È una delle acrobazie che Deadpool fa nel nuovo film, ma senza menzionare direttamente Le origini. La sequenza in questione comincia con Deadpool che di nuovo taglia un proiettile a metà in slow motion, ma questa volta non ferma affatto i proiettili.

Fenomeno è il fratello di Charles Xavier

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Di tutti i segreti su Deadpool 2 che si sono riusciti a mantenere, quello su Fenomeno è forse il più grande, e sicuramente la sua comparsa è stata particolarmente apprezzata dai fan. Infatti, la rappresentazione del personaggio è più accurata di Conflitto finale. Ma la vera rivelazione è arrivata quando Russel ha rivelato la storia di famiglia discussa da Fenomeno. Sì, indossa l’elmo di metallo per evitare che il fratello gli legga nel pensiero. E sembra che sì, Deadpool 2 abbia confermato che le versioni cinematografiche di Charles Xavier e Fenomeno sono fratelli, proprio come nei fumetti. Per l’esattezza, sono fratellastri. I due non vanno esattamente d’accordo nei fumetti, e non sorprende che anche nei film abbiano raggiunto una tregua abbastanza difficile.

Il cameo dei giovani X-Men

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Quando Deadpool arrivò al cinema per la prima volta, si sollevarono molti dubbi: alcuni dubitavano che il personaggio avrebbe soddisfatto le aspettative, molti dubitavano che un film vietato ai minori avrebbe attratto un pubblico sufficiente. Ma dopo l’uscita del film, Deadpool è diventato una delle proprietà della Fox dal valore più alto. Il che rende, a posteriori, le battute fatte quando Deadpool visita la Scuola di Xavier ancora più divertenti. Wade avrà pure avuto l’attenzione di Colosso e di una nuova mutante, ma, stranamente, nessuno degli altri membri della facoltà erano presenti quando si è presentato. E i creatori hanno fatto riferimento alla situazione, mostrando, in Deadpool 2, quanto le cose siano cambiate. Wade fa notare che ha a che fare sempre con gli stessi mutanti, la camera si sposta per mostrare la maggior parte (se non tutto) il cast di X-Men: Dark Phoenix: lo Xavier di James McAvoy, Quicksilver di Evan Peters, Ciclope di Tye Sheridan, Tempesta di Alexandra Shipp, e Nightcrawler di Lodi Smit-McPhee. Girandosi di scatto e vedendo Wade nel corridoio, Bestia di Nicholas Hoult chiude le porte piano piano per evitare che lui se ne accorga.

La camicia a fiori di Deadpool

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Abbiamo capito che tipo di magliette Wade ama indossare grazie alla già discussa maglietta con i gattini di Taylor Swift. Ma ce n’è un’altra: stiamo parlando della camicia floreale indossata da Wade mentre si sta ristabilendo. La camicia in questione si è rivelata essere la stessa indossata da Chunk nei Goonies. Ovviamente, Wade è un fan. Ma in particolare, si tratta di un riferimento a Josh Brolin, che ha parlato più di una volta del proprio rapporto di amore/odio con il personaggio di Brandon interpretato nel film in questione, suo esordio cinematografico.

Il cameo del regista

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Se un regista di un film come Deadpool 2 decide di apparire nel film, dove appare? Una delle varie vittime di Deadpool? Uno dei criminali nel suo appartamento? Leitch è apparso, nel film, com euna delle vittime di Cable, nella scena del convoglio della prigione. Domino lo ha requisito, ma Cable trova un modo piuttosto non convenzionale per liberarsi di Deadpool all’inseguimento: sgancia una delle celle per mutanti del convoglio e lo lancia sulla strada. Qui vediamo David Leitch, che lo prega di non farlo.

Goonies

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La camicia floreale non è l’unico riferimento ai Goonies presente in Deadpool 2. In questo caso, è uno dei più facili da trovare, soprattutto per i fan del film che lo ricordano bene. Non è a Brandon che il film fa riferimento questa volta, ma al leggendario pirata del film. Cable e Deadpool si stanno affrontando sul convoglio e Wade decide di sfidare il proprio avversario. Cable ha una pistola, mentre Wade è munito solo di katana, ma lo sfida a sparare il suo colpo migliore, chiamandolo “Willy l’Orbo”. Il nome fa ridere già di per sé, ma farà ridere ancora di più i fan dei Goonies, che ben sapranno che i ragazzini erano in cerca del tesoro di Willy l’Orbo, appunto.

Logan e il carillon

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Sembra che Deadpool 2 cominci esattamente dove era terminato Logan, che aveva visto Wolverine morire, impalato su un tronco d’albero. Il finale ci aveva spezzato il cuore, ma non ci sorprende che Deadpool abbia trasformato il momento in un’occasione per fare dell’humour nero. Vedere un piccolo Wolverine impalato, trasformato in un carillon… è esilarante, ammettiamolo.

Il costume grigio di X-Force

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Il primo film spiega che il colore del costume di Deadpool, il rosso, è finalizzato al nascondere le macchie di sangue. Ma il sequel fa un passo in più in quanto a sangue: Wade si prende pallotole, viene lacerato a metà, si becca una schiena spezzata, e viene addirittura bruciato da un’esplosione. Ma l’attacco più feroce a Wade arriva alla fine del film, quando cerca di abbracciare Russel e scusarsi per averlo abbandonato, e questi lo colpisce con il massimo della forza. Lo arrostisce, in poche parole. Non sappiamo quanto la tuta di Deadpool sia resistente al calore, ma il cambio del colore della tuta di Deadpool, per l’occasione, diventa una strizzata d’occhio al colore grigio della tuta dei tempi di X-Force (ovviamente, quello dei fumetti Marvel, dal quale fu reclutato).

Deadpool e il costume giallo degli X-Men

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Per ovvie ragioni, Colosso non offre a Deadpool di diventare un membro degli X-Men in toto così, da un momento all’altro. Infatti, gli offre un ruolo di apprendista, il che viene messo in chiaro più volte nel corso del film, e addirittura stampato sul retro della sua nuova maglia gialla e nera. Mentre la situazione è divertente per qualunque spettatore, alcuni saranno in grado di vederci qualcosa di più. Infatti, Deadpool è stato effettivamente membro degli X-Men nell’universo dei fumetti Marvel. E, quando Wade si presenta sullo schermo con la nuova maglietta gialla e nera, corta, con un piccolo logo a forma di x sul davanti, e con la scritta “trainee” dietro, i fan Marvel capiscono il riferimento ai giorni nei quali era effettivamente parte della squadra.

Il cameo di Alan Tudyk

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Quando l’azione si sposa dalla storia di Deadpool all’arrivo di Cable, è difficile ignorare i riferimenti a Terminator. Il viaggiatore del tempo arriva dal futuro, dopo aver affrontato un’esperienza piuttosto dolorosa, si imbatte in alcuni civili e finisce per ucciderli. Le somiglianze sono facili da individuare, ma forse qualcuno si è perso un cameo. Nei titoli di coda viene chiamato “Redneck #2”, l’uomo che viene istruito nei bagni su come pulirsi in modo appropriato e finisce fulminato subito dopo aver pronunciato una battuta. L’attore in questione è Alan Tudyk, che ha collaborato con la Disney in più di un’occasione: è infatti conosciuto per Rogue One, e per aver dato la voce al Duca di Weselton in Frozen (il film che Deadpool, ad un certo punto, accusa di plagio).

Madelyne Priyor, il clone di Jean Grey (e la mamma di Cable)

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Ok, le origini di Cable sono particolarmente strane. E un Easter Egg di Deadpool 2 rende necessaria qualche spiegazione. Tecnicamente, Cable (o Nathan Summers) è il figlio di Scott Summers e della Jean Grey degli X-Men. Una volta nato, il piccolo mutante fu infettato da un virus che trasformò in metallo la parte superiore del corpo, e inviato nel futuro per essere curato. Ma, quando si usa la parola “tecnicamente”, c’è sempre qualcosa sotto… Infatti, è il figlio di Scott Summers e Madelyne Pryor, la donna sposata dopo quella che si riteneva essere stata la fine di Jean Grey, e che è in realtà un clone di Jean. E nel film, dov’è? Se guardate bene, ad un certo punto vedrete, nelle strade piene di persone, alcune raccolte attorno ad un camioncino dei gelati, chiamato “Pryor’s Treats”.

Hope, la figlia di Cable

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Come ogni fan della mitologia degli X-Men ben sa, è difficile spiegare l’importanza di Cable senza menzionare la sua figlia adottiva Hope Summers, o Messia mutante. Senza scendere nei particolari, possiamo affermare che la versione di Cable che appare in Deadpool 2 potrebbe essere esattamente uguale a quella dei fumetti. O almeno, così hanno sperato i fan quando hanno notato la presenza di un orsacchiotto attaccato alla cintura di Cable, interpretato come un’allusione al fatto che la versione cinematografica sia appunto il futuro padre di Hope Summers. Nei fumetti, non era la figlia di Cable, ma lui la prese con sé per tenerla al sicuro, andando sempre più in là nel futuro, inseguito da mercenari. Se Deadpool 2 ha deluso per non aver incluso nulla della trama, i fan hanno almeno avuto questo indizio. La prima volta, Cable spiega che si tratta di un ricordo della figlia, la seconda volta, aggiunge il dettaglio del nome “Hope”. Che l’avventura dei due debba arrivare al cinema, ad un certo punto?

“Essex School”

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Uno degli indizi più importanti riguardo ai futuri cattivi dei film di X-Men potrebbe essere passata inosservata per molti. E c’è un motivo, dato che i primi riferimenti a Mr Sinister sono stati messi da parte, Wolverine ha incontrato la propria fine in Logan, e i film degli X-Men hanno recentemente incontrato qualche difficoltà. Ma il nome “Essex” potrebbe significare qualcosa per l’universo cinematografico degli X-Men. La Essex Corp era apparsa nella scena post-credits di X-Men: Apocalisse, mentre raccoglieva il sangue dell’arma X, potenzialmente, dando poi abilità simili a Wade Wilson. E, con X-Men: Dark Phoenix, una nuova Miss Sinister potrebbe avere un ruolo simile nella storia. Quello che sappiamo finora, è che Deadpool 2 ha rivelato l’esistenza di un orfanotrofio dove bambini mutanti vengono torturati “per il bene dell’umanità”. E non ci sorprendiamo al fatto che questo venga chiamato, in un telegiornale, come “Essex House per Riabilitazione Mutante”.

Rusty Collins, o Firefist

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Il nome Firefist, scelto dal giovane Russel che sogna di diventare un eroe, può fare un po’ tenerezza per la propria ingenuità e mancanza di sottigliezza, tipica di un ragazzino. Russel si chiama così anche nei fumetti, quando diventa parte del gruppo di Cable. Il debutto del personaggio è arrivato in X-Factor#1, incapace di controllare i propri poteri di fuoco, e di evitare di ferire degli innocenti. Diventò parte del gruppo per imparare ad averci a che fare, il che vuol dire che la sua storia nel film rimane praticamente intatta. Ma gli autori del film hanno colto l’occasione per prendersi un po’ gioco di uno dei nomi peggiori di sempre. Quando Shatterstar fa un colloquio per diventare parte della X-Force, afferma di chiamarsi in realtà Rusty, ma di usare piuttosto Shatterstar. Ma il nome di Shatterstar non è in realtà Rusty: è in realtà in nome che Russel usa nei fumetti, che però non viene usato nel film (lasciando che la menzione, però, strizzi l’occhio ai fan del fumetto).

Il creatore di Deadpool

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Deadpool non sarebbe Deadpool senza gli autori dei fumetti che lo hanno portato in vita, e i creatori del film ne sono ben consapevoli. Infatti, il primo film di Deadpool si è assicurato di ammiccare più di una volta ai creatori dei fumetti, sotto forma di nomi di strade, e lo stesso è stato fatto nel sequel: ma questa volta bisogna ascoltare, anziché guardare. La prima menzione viene fatta quando Deadpool sta per assaltare la gang cantonese, chiamando quello che sembra essere il leader. Wade usa un falso nome, ovvero “Gail”. Si tratta di un riferimento a Gail Simone, lo scrittore che si è distinto per il proprio contributo a Deadpool. E che ha appena lanciato un fumetto dedicato a Domino. Il secondo riferimento viene fatto allo scrittore che ha appena terminato il proprio periodo di lavoro a Deadpool, uno dei più lunghi e più apprezzati di sempre. Quando Wasel viene interrogato da Cable (o per lo meno viene minacciato di venire interrogato da Cable), fornisce il nome esatto del luogo dove sono diretti Deadpool e la sua squadra, il viale Gerry Duggan.

Alpha Fight

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I fan del fumetto sapranno che Wade Wilson è orgogliosamente canadese, proprio come Wolverine. E Deadpool 2 ce lo ricorda più di una volta, ma alcuni degli elementi di sfondo che alludono alle origini canadesi potrebbero venire non colte da alcuni. Ciò che è impossibile mancare, però, è l’omaggio a Aplha Flight, il miglior team di supereroi del Canada. Gli eroi non compaiono nel film. Ma date un’occhiata al taxi di Dopinder… in particolare, alla pubblicità sul tetto, e troverete l’easter egg in questione. Per l’occasione l’Aplha Flight è diventata una pubblicità di una compagnia aerea canadese.

La questione T.J. Miller è affrontata, più o meno

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Deadpool 2 non è stato immune da critiche, in particolare riguardo alle accuse di molestie relative all’attore T.J. Miller, uscite poco prima degli stadi finali del marketing di Deadpool 2. Nello stesso periodo, attori accusati di molestie sono stati sostituiti e i loro ruoli sono stati modificati, come è successo per Kevin Spacey, sostituito da Christopher Plummer in Tutti i soldi del mondo. Miller ha negato le accuse, ma nonostante in molti vedessero molte buone ragioni per sostituire l’attore, lo studio ha deciso di tenerlo, ma non senza parlare del problema. Quando Cable sta ricostruendo la proprio arma, date un’occhiata ai titoli sul suo televisore: una notizia dice che Christopher Plummer ha educatamente rifiutato di sostituire Miller in Deadpool 2.

La cura per la cecità

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Cable è la novità del film, ma Deadpool 2 riesce a mantenere in vita molto di quello che era stato introdotto nel primo film, e richiamarne momenti memorabili. Tra questi, la cura per la cecità di Al. Da una parte, la battuta in questione è solo una delle tante usate per mostrare il fatto che Deadpool è il coinquilino peggiore che si possa immaginare. Quando Wade parte per la propria eroica missione finale del primo film, rivela ad Al che c’è una scorta di sostanze illegali nascoste da qualche parte della casa, proprio accanto alla cura per la cecità, il che frustra, a dir poco, la coinquilina. Vedere Wade tornare nell’appartamento nel sequel, aprire una botola nel pavimento facendo leva su un’asse, e rimuovere le sostanze in questione, risveglia immediatamente i fan che avevano visto il primo capitolo. Inaspettato è il pacchetto con l’etichetta “cura per la cecità” che sta proprio accanto alle sostanze.

Il creatore di Deadpool non sa disegnare i piedi

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In molti conoscono il nome di Rob Liefeld, l’artista e autore di fumetti che ha dato vita per la prima volta al personaggio di Deadpool, strizzando l’occhio al Deathstroke della DC. E per questo, Liefeld si è meritato un cameo nel primo film di Deadpool: è difficile da mancare, dato che Wade gli si rivolge quando entra nel bar di Weasel. Per chi non lo sapesse, Liefeld e Fabian Nicieza hanno creato Deadpool, Shatterstar, X-Force, e il tutto in pochi anni. Per arrivare poi a Domino, una mutante mercenaria con l’abilità del mutare le probabilità in proprio favore: il che la rende la persona più fortunata sul pianeta. Che è un potere piuttosto divertente, ma che non ha troppo senso. E il film, chiaramente, non lo cambia, ma senza perdere l’occasione di prendere Liefeld un po’ in giro: quando Deadpool comincia una tirata sull’improbabilità della sua probabilità. Dice che è un’idea talmente stupida da poter essere concepita solo da un artista che “non sa disegnare i piedi”. Una critica che è stata fatta più volte a Liefeld.

La reporter della Marvel Irene Merryweather

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Quando Wade viene reclutato da Colosso per poi imbarcarsi nella prima missione di addestramento, la prospettiva diventa quella di un elicottero di un telegiornale che riprende lo scatenarsi del potere di Russel. L’incidente viene raccontato da una reporter di nome Irene Merryweather. Il personaggio viene dai fumetti: è infatti comparso più di una volta di Cable & Deadpool. La prima volta è comparsa in fuga dai cattivi del Helfire Club, che la volevano eliminare per aver investigato la loro attività dietro le quinte. Alla fine, è diventata uno delle avventure romantiche di Cable. Non sembra che questi siano i piani dei film, ma un cameo è meglio di niente.

Deadpool e Van Wilder

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È passato molto tempo da quanto Ryan Reynolds ha interpretato il re di un campus universitario Van Wilder. Ma Deadpool 2 non manca di far riferimento al ruolo che ha fatto uscire il talento comico di Reynolds. Il film apre con Wade che fuma, con la versione carillon della fine di Logan che suona una versione di All Out of Love degli Air Supply. Come qualcuno saprà, la canzone non è lì per caso: se cerchiamo una relazione tra Reynolds e Air Supply, dobbiamo tornare indietro ai tempi di Van Wilder. Infatti, quando il re delle feste universitarie apre il proprio cuore alla ragazza della quale è innamorato, finisce con il cuore spezzato. Al che, si immerge nel proprio dolore seduto da solo nel dormitorio, con una birra e una chitarra, esprimendo il proprio dolore cantando All Out of Love.

Geppetto e Zeitgeist

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Ok, è stato piuttosto divertente vedere membri dell’X-Force morire così, un po’ a caso. Ma è stato allo stesso tempo una delusione, non vedere alcuni dei giovani mutanti all’opera, sfruttando il proprio pieno potenziale. A proposito, la fine di Zeigeist e di Peter sono difficili da superare, e particolarmente sanguinose. Nel caso di Zeitgeist, la sua fine è uno dei lanci col paracadute peggiori della storia del cinema, finendo dritto in un tritalegna. E non un tritalegna qualunque: per le menti di Deadpool 2, non è abbastanza divertente. Hanno quindi chiamato la macchina in questione Geppetto, come il padre falegname di Pinocchio.

L’M-Day è vicino

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Alla fine di Deadpool 2, non è chiaro cosa la Essex House e i suoi fanatici religiosi sperino di ottenere. I poster di propaganda che compaiono ovunque sull’edificio mirano a costruire l’ignoranza che oramai è standard nell’universo degli X-men, dove tutti coloro che non sono mutanti, vedono i mutanti come un abominio. Ma uno degli slogan ha attirato l’attenzione, dicendo “M-DAY IS NEAR”, “l’M-Day è vicino”. La scritta farà suonare un campanello d’allarme ai fan dei fumetti. Infatti M-Day è un giorno realmente esistito nel mondo dei fumetti Marvel, datato, per la recisione, alla Decimazione del 2005, quando il 90% dei mutanti perde improvvisamente i propri poteri (per colpa di Scarlet Witch). E la storia in questione, è quella che vede Hope Summers come unico mutante salvatore. Staremo a vedere.

The Hip

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Non sono direttamente legati ai fumetti, ma alcuni fan di Deadpool 2 si saranno chiesti da dove vengono le cose appese nella casa dell’appartamento di Wade e Vanessa all’inizio del film. Prima che tutto venga bruciato, insomma. Alcune delle decorazioni vengono dal film precedente, ma alcuni pezzi saltano all’occhio. Tra cui la scritta bianca su fondo rosso che dice “TIRED AS F***”. Guardando bene, si nota una piccola scritta che lo denota come il titolo di una canzone della band The Tragically Hip, una delle band canadesi più famose di sempre. La presenza della canzone sembra essere un omaggio al cantante Gord Downie, morto nell’Ottobre 2017.

La nuova mutante

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I fan del primo Deadpool si saranno concentrati sulla nuova mutante Testata Mutante Negasonica, il cui cambiamento di costume e capelli rappresenta un’importante evoluzione per il personaggio. Ma non dovrebbero sottovalutare nemmeno la sua ragazza mutante. Il personaggio viene chiamato solamente con il nome di Yukio, che è una scelta bizzarra, dato che nome porta con sé un certo bagaglio (Yukio era anche la ragazza che diventò la spalla di Logan alla fine di Wolverine – L’immortale). Ma possiamo chiarire da dove viene. Nel mondo dei film di X-Men ci sono pochi mutanti con poteri d’elettricità, e si pensa che Yukio sia basata sul personaggio di Noriko Ahida, conosciuta tra i mutanti come Surge, che ha la capacità di assorbire e reindirizzare l’elettricità e la carica elettrica che si trovano nelle immediate vicinanze.

Fonte: Screen Rant

Per la nostra recensione del film: Deadpool 2 Recensione

The Man Who Killed Don Quixote uscirà anche in Italia grazie a M2 Pictures

M2 Pictures è lieta di annunciare di aver acquisito i diritti per l’ Italia di The Man Who Killed Don Quixote l’ultimo, atteso film del visionario regista Terry Gilliam.

Il film, presentato all’ultimo Festival di Cannes, si è guadagnato la fama di progetto maledetto avendo dovuto aspettare 25 anni prima di essere terminato, dopo vari tentativi funestati da ogni possibile disavventura produttiva.

Ora, la tenacia e la caparbietà del suo regista hanno finalmente reso possibile la realizzazione di uno dei progetti più ambiziosi, discussi e attesi della storia del cinema. 

Interpretato da Adam Driver e Jonathan Pryce, il film racchiude tutti gli elementi che hanno fatto amare al grande pubblico pellicole come Brazil, Le avventure del Barone di Munchausen, Paura e delirio a Las Vegas e Parnassus.

Con The Man Who Killed Don Quixote Gilliam porta finalmente sul grande schermo il suo mitico Don Chisciotte, un sogno che non ha mai voluto abbandonare, trasportando le magiche avventure e i personaggi memorabili di Cervantes in una favola contemporanea.

Un titolo prestigioso si aggiunge così al listino di M2 Pictures, che distribuirà il film nel prossimo autunno.

Harvey Weinstein arrestato. Le accuse sono di stupro e abusi sessuali

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Dopo mesi di denunce e di processo pubblici e mediatici, si gettano finalmente le basi per un processo vero e proprio, con la legge che dovrebbe fare il suo corso: Harvey Weinstein è stato formalmente arrestato a New York con l’accusa di stupro, crimini sessuali, abusi sessuali e cattiva condotta sessuale, e ha lasciato la stazione di polizia di New York in manette. 

Weinstein, 66 anni, si è consegnato alla polizia nel centro di New York poco prima delle 7:30, in un distretto assediato da giornalisti e telecamere. I procuratori di Manhattan stanno accusando Weinstein di aver aggredito sessualmente due donne: l’ex attrice Lucia Evans e un’altra presunta vittima di stupro che non è stata ancora identificata. Un’ora dopo, poco prima delle 9 di mattina, Weinstein ha lasciato la stazione di polizia in stato di arresto. Verrà assegnato a un tribunale di Manhattan venerdì prossimo.

Il New York Times ha riferito in precedenza che l’ex produttore sarebbe stato costretto a consegnare il passaporto e indossare un dispositivo di monitoraggio.  

L’arresto di Weinstein arriva dopo che oltre 80 donne lo hanno accusato di molestie sessuali lo scorso autunno, scatenando un movimento anti-molestie che si è diffuso in tutto il mondo e ha esposto la cultura della complicità nell’intrattenimento, nei media, nello sport e nella politica. Eppure, mentre le storie si accumulavano, le accuse contro Weinstein si sono fatte da parte, dipingendo un ritratto di un uomo per il quale l’aggressione sessuale era diventata una routine, quasi giustificata dal suo indiscusso potere a Hollywood.

Fonte: Variety

MCU: le coppie più amate del grande schermo

MCU: le coppie più amate del grande schermo

Sintonia e tempi comici hanno permesso al Marvel Cinematic Universe di mostrare sul grande schermo delle straordinarie alchimie tra personaggi che popolano l’universo condiviso MCU. Sicuramente le love story non mancano, ma è innegabile il fascino delle alchimie tra Bruce Banner e Tony Stark o tra i due fratelli asgardiani, Thor e Loki.

Di seguito, ecco le migliori coppia del MCU

Sam Wilson e Scott Lang

I due personaggi non hanno passato molto tempo insieme sullo schermo, ma è chiaro, sin da Ant-Man che c’è alchimia. Sia Sam che Scott sono alcuni dei personaggi più divertenti nel MCU. La coppia si incontra quando Scott cerca di entrare nel quartier generale degli Avengers per rubare qualcosa per Hank Pym in Ant-Man. Sam, in perfetto stile Falcon, cerca di fermare Scott, che è chiaramente un fanboy dei supereroi, ma ha anche un lavoro da fare. Dopo una scena d’azione, Ant-Man batte Falcon, qualcosa che Sam non si aspettava affatto.

Nonostante l’imbarazzo per aver perso lo scontro, quando il Team Cap ha bisogno di alleati, Sam pensa a Scott. Scott si unisce alla squadra durante la Guerra Civile. Il pubblico ha notato la scoppiettante chimica tra i due personaggi, e persino Anthony Mackie, che interpreta Falcon, ha commentato questo rapporto. In un’intervista con CinemaBlend, Mackie ha detto: “Paul Rudd ed io ci prendiamo in giro l’un l’altro continuamente, quindi è come per i nostri personaggi nei film”.

Stephen Strange e Wong

Wong potrebbe essere l’unica persona in Doctor Strange che non sopporta l’egomania di Stephen. Mentre altri personaggi cercano di insegnare a Strange come lasciare andare il suo egoismo, Wong palesemente non sopporta l’egocentrismo del Dottore. D’altra parte, Wong è abbastanza flessibile da apprezzare il modo in cui Strange si avvicina ai problemi e abbastanza saggio da sostenere i doni magici di Strange pur riconoscendo che può imparare di più. Una delle gag che ricorre per tutto il film sono i tentativi di Strange di far ridere Wong, con scarso successo. Quando i cattivi sono sconfitti alla fine del film, e Strange fa uno scherzo innocuo, Wong si scioglie finalmente in una risata, allenta la tensione sia per i due personaggi sullo schermo che per il pubblico.

Mentre questi due hanno avuto un rapporto divertente dall’inizio, in Infinity War diventa chiaro che la relazione di Strange e Wong si è evoluta, è diventata una vera amicizia.

Insieme, i due sorvegliano il Sancta Sanctum di New York mentre parlano del pranzo. Anche se sono personaggi molto diversi, questi due mettono in luce i punti di forza reciproci e la loro dinamica infonde alle loro scene una vitalità che gli spettatori hanno dimostrato di apprezzare.

Natasha e Okoye

Natasha e Okoye non condividono molto tempo sullo schermo, ma hanno una scena insieme in Infinity Wart che ha fatto desiderare ai fan che queste due diventino amiche e combattano fianco a fianco. Dopo che Wanda ha fermato l’attacco dell’esercito di Thanos, Proxima Midnight si avvicina e la sfida. Ma prima che la figlia del Titano pazzo possa attaccarla, entrano in scena Natasha e Okoye, salvando Wanda e aiutandola a sconfiggere Proxima Midnight.

È un momento breve ma è divertente in mezzo a tutto il testosterone del film, e ha dimostrato che forse l’idea di un film Marvel tutto al femminile non è proprio campata in aria.

Natasha, ovviamente, è stata l’unica eroina del MCU per molto tempo. Ora sempre più donne si uniscono a lei. E Okoye, il capo della forza combattente tutta al femminile del Wakanda, la Dora Milaje, è una delle più formidabili aggiunte all’universo. Mentre i primi incontri di Natasha con la Dora Milaje in Capitan America: Civil War non sono stati poi così amichevoli, sembra che i problemi siano stati messi da parte in tempo per la battaglia culminante nel Wakanda in Infinity War. La Dora Milaje e tutti i Vendicatori sono fermamente dalla stessa parte, dando a Natasha e Okoye la possibilità di mostrare quanto sia potente l’unione di questi personaggi.

T’Challa e Shuri

Shuri e T’Challa sono fratello e sorella, ma a differenza di altri fratelli della MCU, la loro relazione è sana. Le dinamiche trai due sono molto divertenti da guardare: la teenage Shuri è un genio, ma è anche la sorellina di T’Challa e non sfugge a questo ruolo. Prende in giro il fratello e lo fa ridere in un modo impossibile per chiunque altro. Allo stesso tempo, T’Challa riconosce quanto sia importante per la sorella avere un suo spazio dove dare libero sfogo alla sua genialità. T’Challa rispetta chiaramente Shuri e non vede alcuna necessità di limitare o cercare di controllarla nonostante il suo nuovo ruolo di re del Wakanda. Trai due c’è grandissima fiducia.

Shuri sembra eclissare tutte le grandi menti del MCU. Non solo è lei quella che riesce a riavviare Bucky, ma capisce anche come mantenere vivo Visione senza la Gemma della Mente. Tutto questo, unito a una personalità divertente ed estroversa fanno di Shuri una delle migliori nuove aggiunte al MCU. Ma è l’amore e il sostegno che condivide con suo fratello che porta le cose al livello successivo. Wakanda per sempre!

Loki e Thor

La relazione spesso difficile tra i fratelli Thor e Loki è al centro della trilogia dei film sul Dio del Tuono (e non solo). Thor è stato il ragazzo d’oro per tutta la sua vita, mentre Loki si è sempre sentito come la pecora nera. Anche se Loki ha sempre avuto un lato da imbroglione, questo non è stato chiarito fino a quando non ha scoperto che è nato tra i Giganti di Ghiaccio. Loki oscilla sempre tra il fare la cosa giusta e aiutare Thor e fare la cosa sbagliata e andare contro di lui. Ma nonostante Loki riesca a ingannare Thor più di una volta, a Thor interessa ancora profondamente suo fratello.

Alla fine, Loki userà i suoi trucchetti per cercare di ingannare Thanos stesso e salvare il fratello. Prima consegna il Tesseract per salvare la vita di Thor. Quindi, si “offre” a Thanos, solo per avvicinarsi abbastanza da cercare di pugnalarlo. Per questo, Thanos lo afferra per il collo Loki. E mentre Loki è già tornato dalla morte, questa volta il trapasso sembra definitivo e molto più brutale. La perdita di suo fratello renderà sicuramente la vita di Thor più facile, ma sarà anche molto meno interessante.

Rocket e Groot

È sorprendente che due personaggi in CGI abbiano trovato spazio in questa lista. Non solo, ma i personaggi in questione sono un albero che si muove e che si esprime con solo tre parole molto specifiche e un procione che cammina su due zampe ossessionato da parti del corpo bioniche. Quando incontriamo il duo in Guardiani della Galassia, ovviamente sono già insieme da molto tempo. E nonostante il sarcasmo e l’atteggiamento caustico di Rocket, lui e Groot si preoccupano sinceramente l’uno dell’altro. Il momento commovente in cui Groot sacrifica la sua vita per salvare i Guardiani mostra tutto l’amore che il procione nutre per il suo amico arboreo.

Baby Groot di Guardiani Vol. 2 e Teen Groot di Infinity War hanno inaugurato una nuova dinamica tra i due, tuttavia i due sono ancora un vero spasso da guardare, sia individualmente che insieme. Rocket è ovviamente devastato ancora una volta quando Groot si trasforma in polvere sulla scia dello schiocco di dita di Thanos in Infinity War. Ma la rivelazione più straziante potrebbe essere giunta da James Gunn dopo l’uscita del film. Mentre Groot se ne va, intona il suo ultimo “I am Groot” a Rocket. Cosa stava dicendo? Su Twitter, Gunn ha detto ai fan che Groot stava dicendo “Papà”.

Tony e Bruce

Chiamateli semplicemente science-bros (fratelli di scienza)! Mentre questi due non sembrano la coppia più naturale date le loro differenze di personalità, hanno una cosa in comune: grandi cervelli la cui capacità di rispondere a domande scientifiche sembra illimitata. Attraverso più film lavorano insieme in armonia nel loro laboratorio, aiutando i Vendicatori attraverso la scienza e la tecnologia, e con i loro alter-ego, Iron Man e Hulk, per aiutare in una lotta.

Forse la parte migliore di questa coppia è che la chimica tra di loro ha dato origine a un fandom creativo che produce grandi fan art e fanfiction incentrate sul duo. Queste storie e immagini presentano i personaggi in situazioni a volte giocose, a volte esplicitamente sessuali. Quando la rivista Vulture ha detto a Mark Ruffalo dell’esistenza del fandom degli Science Bros, l’attore è rimasto piacevolmente sorpreso: “Mi piace, è fantastico! Lo approvo al 100%”, ha detto Ruffalo. Sosteneva inoltre che avrebbe riferito a Robert Downey, Jr. della cosa. “Lo adorerà”, ha affermato Ruffalo.

Steve e Bucky

Proprio come Thor e Loki sono il fulcro della trilogia cinematografica di Thor, Steve e Bucky sono il cuore pulsante della trilogia di Captain America. La rivelazione che Bucky non solo è sopravvissuto dopo essere apparentemente caduto nel vuoto e morto The First Avenger, ma è diventato il Soldato d’Inverno, guida gran parte dell’azione in The Winter Soldier e in Civil War. E il rapporto del duo aumenta la posta emotiva di entrambi i film mentre Cap fa del suo meglio per proteggere il suo amico, anche quando combatte contro di lui.

Deadpool 2: alcuni attori hanno girato cameo “piccanti”

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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Deadpool 2

Uno dei momenti più divertenti di Deadpool 2 vede Wade sconsolato dal fatto che nell’accademia dei Mutanti dove si è recato dopo la morte di Vanessa non si siano ancora visti i membri originali degli X-Men.

Nella scena successiva però vediamo brevemente in una stanza dietro la schiena di Deadpool Charles Xavier/Professor X (James McAvoy), Quicksilver (Evan Peters), Bestia (Nicholas Hoult), Ciclope (Tye Sheridan), Nightcrawler (Kodi Smit-McPhee) e Tempesta (Alexandra Shipp).

Sembrerebbe però che questa “versione” del cameo non sia stata l’unica girata dagli attori, come confermato da Evan Peters in una recente intervista:

Stavamo girando X-Men: Dark Phoenix e ci hanno detto che avremmo fatto qualcosa per Deadpool 2. Ho pensato subito che si trattasse della scena post credits, o di un easter egg, e poi abbiamo provato diverse versioni dei nostri cameo…purtroppo quella che hanno usato nel film è piuttosto normale, mentre l’altra era…come dire…divertente e piccante!

Riusciremo a vedere questi cameo almeno nella copia r-rated in homevideo?

Deadpool 2recensione del film con Ryan Reynolds

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2 di David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.

Deadpool 2: la spiegazione della scena post-credits

Avengers: Infinity War è il film Marvel di maggiore incasso nella storia della Cina

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Avengers: Infinity War è diventato in poco tempo l’incasso più alto che i Marvel Studios abbiano mai registrato in Cina. Dall’inizio dell’uscita, il film dei Russo ha infranto record su record, cominciando dal diventare il film con il maggiore incasso nel weekend di apertura di sempre negli USA, replicando il record in tutto il mondo, nello stesso fine settimana. 

LA Times riporta che, dopo il secondo fine settimana di programmazione, Avengers: Infinity War ha incassato oltre 300 milioni in Cina, superando il precedente film che deteneva questo record, ovvero Age of Ultron, che nel 2015 incassò 240 milioni circa. 

La corsa al box office del film Marvel è davvero incredibile, avendo superato già 1,8 miliardi e avviandosi plausibilmente a raggiungere i due miliardi in tutto il mondo. Con l’arrivo dei blockbuster estivi, il film dovrebbe naturalmente rallentare la sua corsa, tuttavia continua a registrare incassi notevoli, soprattutto se si considera che è in sala da un mese.

Considerando anche gli incassi di Black Panther, i Marvel Studios hanno raggiunto un box office di 3 miliardi nella prima metà del 2018, senza contare l’arrivo di Ant-Man and the Wasp in estate. Il film con Paul Rudd potrebbe non raggiungere i risultati dei due titoli precedenti, ma è plausibile che lo Studio chiuda l’anno con un incasso totale di quasi 4 miliardi. 

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Podcast #1 Cinefilos.it – Avengers: Infinity War

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