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NCIS 12×08: anticipazioni e promo

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Si intitola Semper Fortis, NCIS 12×08, l’ottava puntata dell’atteso dodicesimo ciclo di episodi della serie di enorme successo trasmessa dal network americano della CBS.

http://youtu.be/hMrHHvrLRZw

NCIS-12x08-2In NCIS 12×08 mentre il team dell’NCIS indaga su un incidente nel quale ha perso la vita un ufficiale, Gibbs sarà impegnato a cercare di trovare una maniera per ripulire il nome di un medico che ha partecipato a due missioni in Afghanistan e che è stata accusata di aver fornito in maniera illegale soccorso medico alle vittime di un incidente, un’accusa infondata dato che alcune persone sono sopravvissute proprio grazie al suo intervento.

NCIS – Unità anticrimine (NCIS) è una serie televisiva statunitense di genere poliziesco creata da Donald P. Bellisario e trasmessa dal 23 settembre 2003 dal network CBS.

Nata come spin-off di JAG – Avvocati in divisa, la serie ha come protagonista la principale squadra di agenti speciali del Naval Criminal Investigative Service (NCIS), un dipartimento della Marina Militare degli Stati Uniti che si occupa di ogni caso criminale od investigativo che coinvolga membri del corpo militare stesso. Nel 2009 la serie ha a sua volta generato un suo spin-off, NCIS: Los Angeles.

A partire dalla stagione televisiva 2009-2010, NCIS si è affermata come la serie televisiva più vista negli Stati Uniti. Un sondaggio condotto nel 2011 dalla Harris Interactive, inoltre, indicò NCIS come lo “show televisivo preferito di tutti i tempi” dal pubblico statunitense. La serie gode di notevole popolarità anche al di fuori del paese di origine. Secondo un rapporto di Digital TV Research, nel 2012 NCIS è stato il programma televisivo a generare maggiori profitti dalla vendita dei diritti sul mercato televisivo europeo; l’unico a superare la quota di 200 milioni di dollari. Nel 2014, al Monte-Carlo Television Festival, è stata indicata da una stima di Eurodata TV Worldwide come serie tv drammatica più vista al mondo durante l’anno precedente.

In Italia la serie è trasmessa dal 10 gennaio 2005 in prima visione da Rai 2. Il 13 marzo 2014 è stata rinnovata per una dodicesima stagione

The Flash 1×06: anticipazioni e promo

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Si intitola The Flash Is Born, The Flash 1×06, la sesta puntata dell’atteso primo ciclo di episodi della nuova serie televisvia targata The CW e basata sul noto personaggio dell’Universo DC Comics.

In The Flash 1×06 Flash incontra un altro mutante, Tony, in grado di trasformare la sua pelle in acciaio a suo piacimento e mentre il dottor Wells e Caitlin sono preoccupati per l’incolumità di Barry, Cisco elabora un piano per sconfiggere Tony; intanto, il blog di Iris finisce nei guai, Eddie inizia a fare delle domande delle quali Joe non vuole conoscere la risposta ed infine quest’ultimo chiede l’aiuto del dottor Wells per risolvere il caso dell’omicidio di Nora Allen.

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The-Flash-1x06LEGGI ANCHE: The Flash: featurette con due pericolosi personaggi

LEGGI ANCHE: The Flash: nuovo poster della serie con Grant Gustin

The Flash partirà su The CW dal 7 ttobre 2014. The Flash è una serie televisiva statunitense spin-off di Arrow, sviluppata dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics, si svolge nello stesso universo della serie madre e verrà trasmessa dall’autunno del 2014 sul canale The CW.

La produzione di una prima stagione è stata confermata l’8 maggio 2014.

Dopo aver assistito all’omicidio della madre, e visto suo padre essere ingiustamente accusato, Barry Allen viene accolto dal Detective Wset e la sua famiglia. Diventato uno scienziato forense per il dipartimento di polizia di Central City, Allen cerca di scoprire la verità sull’omicidio di sua madre, che lo porta all’acceleratore di particelle di Harrison Wells. Quando l’acceleratore provoca un’esplosione, Allen viene colpito da un fulmine, ed entra in coma. Quando si sveglia, apprende che ha la capacità di muoversi a velocità sovrumana, anche se non è l’unico meta-umano creato dall’esplosione.

About a Boy 2×05: anticipazioni sul prossimo episodio

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About a Boy 2x05Si intitola About an Angry Ex, About a Boy 2×05, la quinta puntata della seconda stagione della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della NBC.

In About a Boy 2×05 Will è tormentato dalla sua ex ragazza Stacy, che afferma di avere diritto ad un risarcimento, dato che ha scritto con lui la canzone Runaway Sleigh e chiede aiuto a Fiona, ma la situazione precipita quando le due donne si coalizzano; nel frattempo, Marcus cerca disperatamente di attirare l’attenzione della cattiva ragazza Shea e non si arrenderà davanti a nulla.

About a Boy è una serie televisiva statunitense sviluppata da Jason Katims per conto di NBC, trasmessa dal 22 febbraio 2014[1]. La serie si basa sull’omonimo romanzo di Nick Hornby, scritto nel 1998.

Will Freeman è uno scapolo cantautore di successo, fiero della sua vita spensierata e senza problemi. Il suo mondo perfetto viene sconvolto quando Fiona, una mamma single, insieme a suo figlio undicenne Marcus si trasferiscono nella casa a fianco. Will e Marcus instaureranno un rapporto davvero speciale arrivando a stipulare uno strano accordo.

Hunger Games Il Canto della Rivolta parte I: nuova clip con Jennifer Lawrence

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Mancano pochi giorni all’uscita di Hunger Games Il Canto della Rivolta parte I. Nell’attesa potete guardare la nuova clip con protagonisti Haymitch (Woodley Harrelson) ed Effie (Elizabeth Banks) che cercano di trovare, per Katniss (Jennifer Lawrence), un modo per guadagnarsi la simpatia del pubblico.

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Il fenomeno mondiale di Hunger Games torna ad illuminare l’oscurità con Hunger Games: Il Canto della Rivolta Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte 1– Parte 1. Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) si trova ora nel Distretto 13 dopo aver annientato i giochi per sempre. Sotto la guida della Presidente Coin (Julianne Moore) e i consigli dei suoi fidati amici, Katniss spiega le sue ali in una battaglia per salvare Peeta (Josh Hutcherson) e un intero Paese incoraggiato dalla sua forza.

Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1, è diretto da Francis Lawrence per la sceneggiatura di Danny Strong e Peter Craig, e prodotto dalla Color Force di Nina Jacobson con il produttore Jon Kilik.  Il libro da cui il film è tratto è il terzo della trilogia scritta da Suzanne Collins, stampata in più di 65 milioni di copie solo in U.S.

La Lionsgate presenta, una produzione Color Force / Lionsgate, di Francis Lawrence . HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA – PARTE 1 uscirà in Italia il 20 novembre 2014 al cinema.

Hunger Games (The Hunger Games) è un romanzo per ragazzi scritto da Suzanne Collins. È stato originariamente pubblicato in edizione rilegata il 14 settembre 2008 da Scholastic. In Italia è uscito il 20 agosto 2009 da Mondadori. È il primo libro della trilogia degli Hunger Games.

Il romanzo è ambientato in un Nord America post apocalittico. Protagonista è la sedicenne Katniss Everdeen, che vive nella nazione di Panem, divisa in distretti e governata da un regime totalitario con sede a Capitol City. In seguito ad un passato tentativo di rivolta, ogni anno da ciascun distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza per partecipare agli Hunger Games, un combattimento mortale trasmesso in televisione. La Collins ha dichiarato che l’idea per Hunger Games è stata conseguenza di un momento di zapping televisivo e che il servizio di suo padre nella guerra del Vietnam l’ha aiutata a comprendere le emozioni derivanti dalla paura di perdere una persona amata.

Fonte: CBM

Seventh Son: Nuovo trailer del film con Jeff Bridges e Kit Harington

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Ecco il nuovo trailer del film fantasy Seventh Son, con Jeff Bridges, Kit Harington, Ben Barnes e Julianne Moore.

https://www.youtube.com/watch?v=Z0a7uW_coFQ

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seventh son poster anteprimeIl fantasy d’avventura uscirà negli USA al cinema il prossimo 17 gennaio, in 3D, 2D e IMAX. Nel cast di Seventh Son ci sono: Jeff Bridges, Julianne Moore, Ben Barnes, Djimon Hounsou, Alicia Vikander, Antje Traue, Olivia Williams e Kit Harington. Il regista è Sergei Bodrov.

Sta per scatenarsi una guerra tra le forze del sovrannaturale e gli uomini. Secoli prima, il Maestro Gregory aveva imprigionato la feroce strega Madre Malkin che, riuscita a fuggire, adesso è in cerca di vendetta. L’unica speranza per gli uomini è il giovane apprendista Tom Ward, settimo figlio di un settimo figlio, il solo in grado di sconfiggere la potente maga e la sua magia nera.

Fonte: CBM

Inside Out, i protagonisti: Tristezza

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Arriverà nelle sale italiane ad Agosto 2015 il nuovo lungometraggio d’animazione targato Disney Pixar Inside Out, diretto dal genio creativo premio Oscar Pete Docter. Una girandola di avventure ed emozioni trascinerà il grande pubblico nel viaggio più incredibile di sempre, all’interno di un luogo tanto misterioso quanto straordinario: la mente umana.

Protagonista di questa nuova avventura è la giovane Riley che, costretta a trasferirsi con la famiglia in una nuova città, deve fare i conti anche con le emozioni che convivono nel centro di controllo della sua mente e che guidano la sua quotidianità: Gioia, l’emozione principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.

Tristezza: L’attrice Phyllis Smith, che nella versione originale del film presta la propria voce a Tristezza, descrive così il suo personaggio:

Tristezza è divertente, anche in modo triste. E’ intelligente e sempre previdente. Molte delle sue scene sono con Gioia: Tristezza è, come dico sempre, la sua palla al piede e rappresenta una sfida per lei.

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The Lego Movie 2: più personaggi femminili

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The Lego Movie 2: più personaggi femminili

Dopo il grande successo di The Lego Movie, non è stata una sorpresa The Lego Movie 2, l’annuncio del sequel da parte della Warner Bros. I creatori Phil Lord e Chris Miller hanno di recente rilasciato un’intervista in cui danno qualche anticipazione.

”È importante per noi che il film venga visto in tanti e che riuscissimo a ispirare le giovani donne tanto quanto i giovani uomini”, afferma Lord.

The_Lego_Movie_poster“Io non voglio dare spoiler,” dice Miller. “Ma ci saranno più personaggi femminili e cose femminili… C’è stata una vera e propria carenza di [protagoniste femminili] negli ultimi anni e penso che in futuro sarà molto diverso”.

In The Lego Movie c’erano solo tre personaggi femminili importanti, ovvero Elizabeth Banks (Wyldstyle), Allison Brie (Unikitty) e Cobie Smulders (Wonder Woman).

Vi ricordiamo che in The Lego Movie hanno prestato le loro voci: Chris Pratt, il protagonista Emmet, Will Ferrell (President Business), Liam NeesonMorgan Freeman (Vitruvius, un vecchio mistico), Elizabeth Banks (Lucy, love interest di Emmet che scambierà per il salvatore del mondo), Will Arnett (Batman, figurina Lego con la quale Lucy ha avuto una storia), Nick Offerman ed Alison Brie (un dolce e amabile membro del gruppo con poteri segreti). Diretto da Phil Lord e Chris Miller, registi del film d’animazione Piovono polpette e 21 Jump Street, il film è stato realizzato con un misto di CGI, stop motion e live action.

Fonte: CB

Robert De Niro presenta Remembering the Artist Robert De Niro Sr.

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robert-de-niroLa Fondazione Cinema per Roma e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo organizzano, in collaborazione con Mazda e su gentile concessione di HBO e Sky Arte HD, l’anteprima del documentario Remembering the Artist Robert De Niro, Sr. di Perri Peltz e Geeta Gandbhir, dedicato alla vita e all’opera di Robert De Niro Senior, pittore, poeta e scultore statunitense di origine italiana, padre del grande attore Robert De Niro.

 Il documentario Remembering the Artist Robert De Niro, Sr. – presentato lo scorso gennaio al Sundance Film Festival, in prima tv e in esclusiva su Sky Arte HD domenica 28 dicembre alle ore 21.10 – porta sul grande schermo il commovente ritratto di Robert De Niro Senior, uno dei più apprezzati pittori figurativi newyorkesi del secondo dopoguerra, la cui opera, dopo gli straordinari successi dei primi anni, viene messa in ombra dall’avvento di nuovi movimenti come l’Espressionismo astratto americano, la Pop-Art e il Minimalismo. Attraverso lettere e diari personali, inedite immagini famigliari, interviste con l’artista, amici ed esperti del mondo dell’arte, il film narra l’ascesa e il successivo declino, le speranze e le frustrazioni dell’artista, dall’infanzia a Syracuse (NY), al fianco di un padre molto esigente, al breve matrimonio con Virginia Admiral, dalla nascita del figlio Robert all’omosessualità non confessata. Robert De Niro Senior viene raccontato con affetto attraverso le parole e il ricordo di chi l’ha conosciuto meglio, il figlio Robert, che si è sempre adoperato nel corso degli anni per onorare l’opera e la memoria del padre. Il film è diretto da Perri Peltz, documentarista e giornalista, regista del noto documentario HBO The Education of Dee Dee Ricks, e Geeta Gandbhir, montatrice premiata con due Emmy Awards per il suo lavoro nei documentari HBO When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts di Spike Lee e By the People: The Election of Barack Obama di Amy Rice e Alicia Sams, prodotto da Edward Norton.

Peanuts Snoopy e Friends: Foto del film

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La 20th Century Fox ha rilasciate alcune nuove immagini de Peanuts Snoopy e Friends il film, che potete trovare qui sotto nella gallery.

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Peanuts Snoopy e Friends Nel 2015 arriveranno al cinema i famosi personaggi creati da Charles Schulz nel film d’animazione, Peanuts Snoopy e Friends il film, realizzato dai Blue Sky Studios e distribuito dalla Twentieth Century Fox.

Per la prima volta, Snoopy, Charlie Brown e il resto della banda che abbiamo imparato ad amare grazie alle strisce a fumetti “Peanuts” di Charles Schulz, faranno il loro debutto sul grande schermo; come non li avete mai visti prima in un film animato in 3D.

Fonte: ComingSoon.net

50 Sfumature di Grigio: Nuova copertina per il libro

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In occasione dell’uscita del film, nelle sale italiane dal 12 Febbraio 2015, il libro best-seller, diventato fenomeno mondiale, 50 Sfumature di Grigio verrà ripubblicato con una nuova copertina con i due attori del film, Jamie Dornan e Dakota Johnson, che potete vedere qui sotto.

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50 sfumature di grigio posterRicordiamo che il film è diretto da Sam Taylor-Johnson e vedrà protagonisti Dakota Johnson nella parte di Anastasia Steele e Jamie Dornan, nel ruolo di Christian Grey. Altri membri del cast saranno Eloise Mumford, Jennifer Ehle, Luke Grimes, Victor Rasuk.

Cinquanta sfumature di grigio è diventato un fenomeno globale e la trilogia, dalla sua uscita, è stata tradotta in cinquanta lingue in tutto il mondo. Ad oggi, ha venduto oltre 70 milioni di libri e e-book, diventando da subito una delle serie più acquistate. Il film si concentrerà sull’ inizio della relazione tra la studentessa del college Anastasia Steele e il miliardiario ventisettenne Christian Grey.

50 Sfumature di Grigio arriverà nei cinema italiani l’anno prossimo, a partire dal 12 febbraio 2015, a due giorni di differenza con gli Stati Uniti, dove si dovrà aspettare il giorno di San Valentino 2015.

Nel cast, oltre a Jamie Dornan nei panni di Christian Grey e a Dakota Johnson nei panni di Anastasia Steele, anche Luke Grimes nel ruolo di Elliot, Victor Rasuk  che nel film sarà Josè intimo amico di Anastasia, Jennifer Ehle, mamma della protagonista, Marcia Gay Harden, mamma di Mr. Grey, Rita Ora che sarà Mia, e Max Martini.

Il film, riadattato per il grande schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia, studentessa americana di ventun anni  che perde la testa per  un giovane imprenditore, Christian Grey, bellissimo e misterioso. La ragazza prova in tutti i modi di non pensare a lui, convinta di non poter avere un futuro insieme, ma il destino le giocherà un brutto scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove lavora e la inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra da una sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla passione.

Fonte: ComingSoon.net

Una Notte al Museo 3: Nuovi Character Poster

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Una Notte al Museo 3: Nuovi Character Poster

Rilasciati i nuovi Character Poster di Una notte al museo 3 – Il Segreto del Faraone, ulteriore sequel de Una notte al museo e Una notte al museo 2 – La fuga.

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Ricordiamo che nel cast di Una notte al museo 3 – Il Segreto del Faraone, che è diretto da Shawn Levy,  figurano – oltre all’ovvio protagonista Ben StillerRebel Wilson, Robin Williams, Rami Malek, Owen Wilson, Dan Stevens, Dick Van Dyke, Ben Kingsley, Rachael Harris, Skyler Gisondo, Mizuo Peck, Mickey Rooney e Ricky Gervais. Un fatto triste e curioso al tempo stesso è che Una notte al museo 3: Il Segreto del Faraone ha rappresentato per Robin Williamsl’ultimo film di un grande studio di Hollywood mentre per Mickey Rooney l’ultimo film in assoluto.

La sinossi ufficiale della pellicola è la seguente: “Quando il potere magico della tavola di Ahkmenrah comincia a morire, Larry deve intervenire per salvare la magia ed i suoi amici prima che sia troppo tardi. E per fare ciò vanno a Londra, al British Museum.”

Una notte al museo 3 – Il Segreto del Faraone uscirà a breve nei cinema inglesi e americani – il 19 dicembre 2014 – mentre per vederlo nelle sale italiane dovremo aspettare l’inizio dell’anno prossimo, il 28 gennaio 2015

Fonte: ComingSoon.net

Marco Polo: nuovo Trailer della serie Netflix con PierFrancesco Favino

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Arriva un nuovo trailer dell’attesissima serie evento Marco Polo targata Netflix con protagonisti i due attori italiani Lorenzo Richelmy e Pierfrancesco Favino e basato sul noto personaggio italiano.

https://www.youtube.com/watch?v=hB-ltNasHVw

Richelmy sarà Marco Polo, il celebre viaggiatore e mercante italiano vissuto tra il XIII ed il XIV secolo, autore de “Il Milione” e noto per il suo viaggio in Asia attraverso la via della seta. Nel cast dello show creato da John Fusco e diretto nei primi due episodi da Joachim Rønning e Espen Sandberg anche Benedict Wong,  Zhu Zhu, Joan Chen.

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Torino Film Festival 2014: programma della sala Web

Torino Film Festival 2014Si riconferma per il secondo anno consecutivo la partnership tra MYmovies.it e il Torino Film Festival 2014 che in occasione della 32a. edizione, rinnova con entusiamo il progetto di programmazione streaming inaugurato lo scorso anno, presentando una ricca selezione di film del nuovo programma ufficiale nella Sala Web (www.mymovies.it/live/32tff/).

In programma a Torino dal 21 al 29 Novembre, il TFF mantiene inalterata la sua vocazione di ricerca delle nuove tendenze del cinema indipendente e, al tempo stesso, coniuga il cinema d’autore con le forme più sperimentali di messa in scena contemporanea.

Anche quest’anno, uno degli eventi cinematografici più attesi in Italia, estende la propria offerta culturale puntando sulle potenzialità della Rete: ogni sera alle 21.30 su MYMOVIESLIVE! sarà possibile assistere alla visione in streaming di sette film del nuovo programma ufficiale del Festival semplicemente attivando un profilo UNLIMITED. I titoli disponibili online comprendono tre documentari italiani (Per tutta la vita di Susanna Nicchiarelli, Let’s Go di Antonietta De Lillo eQui di Daniele Gaglianone) e quattro innovative opere provenienti da Europa e Stati Uniti:L’enlevement de Michel Houllebecq di Guillaume Nicloux; Eau Zoo di Emilie Verhamme; Young Bodies Heal Quickly di Andrew T. Betzer; Okean di Tamara Drakulic. Ad aprire la programmazione streaming sarà, invece, il vincitore della 25a. edizione del TFF, Garage di Lenny Abrahamson, unico titolo ad accesso gratuito con profilo FREE attivo in contemporanea con le proiezioni ufficiali al Festival.

La capienza massima della Sala Web è limitata a 500 posti per ciascuno dei titoli disponibili. I film (in versione originale con sottotitoli in italiano) saranno accessibili sul territorio italiano, San Marino e Città del Vaticano e disponibili anche on demand nell’arco di 5 giorni a partire dalle 21.30 del giorno della presentazione ufficiale su MYMOVIESLIVE!, limitatamente agli streaming disponibili.

 Per accedere alla Sala Web del “Torino Film Festival” e assistere alla visione dei film in streaming, basta collegarsi alla pagina www.mymovies.it/live/32tff/, registrarsi e attivare un profilo UNLIMITED di una settimana (1,99€), uno (6,00 €), tre (9,90 €) o dodici mesi (35,00 €).

Michael Jackson Life Death and Legacy al cinema 25 e 26 Novembre

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Il re del pop rivive in un nuovo evento cinematografico:  solo il 25 e il 26 novembre arriva in oltre 250 sale Michael Jackson Life Death and Legacy, il film concerto dedicato alla vita e all’eredità artistica di Michael Jackson.

La scuola più bella del mondo: clip con Rocco Papaleo

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La scuola più bella del mondo è al è al primo posto per incassi del weekend.  In soli quattro giorni ha ottenuto oltre due milioni di euro (€ 2.494.280), e ha registrato il più alto numero di presenze pari a 374.043. Per l’occasione eccovi una clip del film:

la scuola più bella del mondoIl regista Luca Miniero torna sul set reduce dai grandi successi di Benvenuti al sud, Benvenuti al nord e il più recente Un boss in salotto, primo incasso italiano della stagione.

La scuola più bella del mondo è prodotto da Cattleya e distribuito dalla Universal Pictures Italia.

Sinossi: La scuola più bella del mondo è un’irresistibile commedia degli equivoci che, come suggerisce il titolo, è ambientata nel mondo della scuola. Christian De Sica è il preside puntiglioso di una scuola media toscana nella quale giunge in visita una classe di studenti napoletani accompagnati da un eccentrico professore (Rocco Papaleo). Non tutto però sembra corrispondere al programma.

Perché quando la tecnologia inganna – in questo caso basta solo che Accra, in Ghana, diventi… Acerra Napoli – si genera l’equivoco che porterà confusione e tanto scompiglio. Ma sicuramente risate a non finire, divertimento assicurato.

La metamorfosi del male: al cinema dal 4 Dicembre

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La metamorfosi del maleArriverà nelle sale italiane distribuito da Moviemax il prossimo 4 dicembre “La metamorfosi del male“, il nuovo film del regista americano William Brent Bell (Stay Alive e L’ altra faccia del diavolo – Devil Inside).

“Centinaia di  anni fa, se capitava di vedere un uomo che versava in condizioni fisiche particolari, pieno di peli o con altre caratteristiche che lo facevano somigliare ad un lupo mannaro, allora quell’individuo ERA un lupo mannaro. Oggi invece sappiamo benissimo che se un uomo è coperto di peli, c’è una spiegazione scientifica. (…) Abbiamo voluto riportare sullo schermo un ragazzo che impazzisce e che ricorda un personaggio di cinquecento anni fa; allora tutti, anche a distanza di centinaia di anni, lo avrebbero di nuovo additato come un mostro. Ecco che il lupo mannaro torna ad esistere.” – William Brent Bell

Una delle leggende classiche dell’orrore rivisitata in chiave moderna e resa quanto mai verosimile, “La metamorfosi del male” vede come protagonisti Aj Cook, Brian Scott O’connorr, Sebastian Roché, Simon Quarterman e Vik Sahay

SINOSSI

La famiglia Porter, in vacanza nella Francia rurale, viene brutalmente uccisa. Dopo le prime ipotesi di un attacco animale, viene accusato della strage Talan Gwynek, un uomo dall’aspetto rozzo che vive proprio nei pressi della scena del crimine. L’avvocato Kate Moore, giovane americana che vive in Francia insieme alla sua équipe, viene chiamata a difenderlo e, convinta della sua innocenza, decide di adottare un approccio scientifico per dimostrare l’incapacità fisica dell’uomo di procurare danni ad altre persone. Attraverso la testimonianza della madre di Talan, infatti, Kate scopre che l’uomo soffre di una particolare malattia genetica ereditaria che lo ha reso sin da piccolo lo zimbello del vicinato. Scavando nell’enigmatica storia familiare di Talan, Kate e la sua squadra riportano alla luce una sorprendente leggenda. Ne deriverà un bagno di sangue e Kate dovrà fare tutto quanto in suo potere per sopravvivere ed evitare che il caos, il terrore e la morte si diffondano.

50 Sfumature di Grigio: Jamie Dornan e Dakota Johnson nel nuovo poster

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Arriva un nuovo poster di 50 Sfumature di grigio, l’atteso adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo che è diretto da  Sam Taylor-Johnson e che vede protagonisti  Jamie Dornan e Dakota Johnson.

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Ricordiamo che il film è diretto da Sam Taylor-Johnson e vedrà protagonisti Dakota Johnson nella parte di Anastasia Steele e Jamie Dornan, nel ruolo di Christian Grey. Altri membri del cast saranno Eloise Mumford, Jennifer Ehle, Luke Grimes, Victor Rasuk.

Cinquanta sfumature di grigio è diventato un fenomeno globale e la trilogia, dalla sua uscita, è stata tradotta in cinquanta lingue in tutto il mondo. Ad oggi, ha venduto oltre 70 milioni di libri e e-book, diventando da subito una delle serie più acquistate. Il film si concentrerà sull’ inizio della relazione tra la studentessa del college Anastasia Steele e il miliardiario ventisettenne Christian Grey.

50 Sfumature di Grigio arriverà nei cinema italiani l’anno prossimo, a partire dal 12 febbraio 2015, a due giorni di differenza con gli Stati Uniti, dove si dovrà aspettare il giorno di San Valentino 2015.

Nel cast, oltre a Jamie Dornan nei panni di Christian Grey e a Dakota Johnson nei panni di Anastasia Steele, anche Luke Grimes nel ruolo di Elliot, Victor Rasuk  che nel film sarà Josè intimo amico di Anastasia, Jennifer Ehle, mamma della protagonista, Marcia Gay Harden, mamma di Mr. Grey, Rita Ora che sarà Mia, e Max Martini.

Il film, riadattato per il grande schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia, studentessa americana di ventun anni  che perde la testa per  un giovane imprenditore, Christian Grey, bellissimo e misterioso. La ragazza prova in tutti i modi di non pensare a lui, convinta di non poter avere un futuro insieme, ma il destino le giocherà un brutto scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove lavora e la inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra da una sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla passione.

Il film uscirà negli States il giorno di San Valentino del 2015.

White Bird in a Blizzard: recensione del film

White Bird in a Blizzard: recensione del film

Questi ultimi mesi del 2014, cinematograficamente parlando, sembrano essere particolarmente dedicati all’assenza, al vuoto, e agli infiniti modi in cui l’uomo reagisce ad essi. Lutti, sparizioni improvvise, eventi traumatici dal punto di vista di chi resta ad affrontarli faccia a faccia in modo obbligato, senza esserne assolutamente preparato.

Titoli come L’Amore Bugiardo – Gone Girl di David Fincher, nelle sale italiane dal 18 dicembre prossimo, Une Nouvelle Amie del regista francese François Ozon e Colpa delle Stelle, tutte opere focalizzate sulla mancanza di una persona a noi vicina, senza la quale non sapremmo pensare la nostra vita. Si aggiunge con forza a questo filone anche White Bird in a Blizzard, nuovo film di Gregg Araki, conosciuto per il riuscito Mysterious Skin.

White Bird in a BlizzardKat Connors ha infatti solo 17 anni, quando la madre scompare misteriosamente nel nulla. Una figura piuttosto autoritaria che segna pesantemente la sua infanzia, così come la vita del fragile padre, privo di polso e di carattere. Proprio alla luce del passato, i due protagonisti reagiscono all’evento con discreto sollievo, ma solo per ritrovarsi negli anni successivi a fare i conti con le macerie dell’assenza, del silenzio.

A differenza dei titoli nominati appena sopra, che sanno ben prendere la direzione del thriller, della commedia nera o del dramma, White Bird in a Blizzard possiede un vizio di forma che lo rende fastidiosamente ibrido; la colonna sonora leggera, spensierata, le voci off e la messa in scena fanno pendere la bilancia verso il teen movie, lo scheletro della trama vira invece sul noir, lasciando lo spettatore decisamente confuso durante la visione.

Anche i sentimenti che ne derivano finiscono per essere contrastanti, risultando alla fine dei giochi freddi e distaccati. Un chiaro errore di scrittura, insieme ad un linguaggio ridondante, in contrasto con le buone intenzioni generali e il tema – l’elaborazione dell’assenza di una madre da parte di una teenager e di un padre – di profondo interesse. Anche la cura delle inquadrature e l’attenzione ai dettagli, insieme a una fotografia ben bilanciata e fumettata (con filtri che potremmo definire ‘alla Instagram’) avrebbero meritato sceneggiatura migliore.

White Bird in a Blizzard

Allo stesso modo gli interpreti, abbandonati in balia delle onde senza un reale spessore; la promettente Shailene Woodley – astro nascente del panorama americano dopo Divergent – non è messa in condizione di brillare in modo particolare e torna a casa con un’interpretazione inferiore a quella vista in Colpa delle Stelle. Persino la statuaria Eva Green – nell’insolita veste di madre di famiglia… – viene portata sullo schermo con troppi freni e limiti, non le bastano le capigliature strambe a donarle un’anima.

Un ritratto adolescenziale dunque appena tratteggiato, glaciale, raccontato con un linguaggio ormai datato che resterà impresso nella mente di pochi.

Benedict Cumberbatch alla premiere de I Pinguini di Madagascar

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Si è tenuta domenica 16 novembre al Winter Village al Bryant Park Ice Rink, New York City, la premiere de I Pinguini di Madagascar. A presenziare all’evento tutto il cast vocale del film e ovviamente anche Benedict Cumberbatch, che ha attirato l’occhio di fan e fotografi.

Ecco gli scatti alla premiere:

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Benedict Cumberbatch 06Con Benedict Cumberbach erano presenti anche John Malkovich, Ken Jeong, Mariska Hargitay, Brooke Sheilds, Debra Messing e Pitbull.

Dopo la serie televisiva, i Pinguini tornano sul grande schermo, con le voci di Benedict Cumberbatch, Peter Stormare, Annet Mahendru, John Malkovich, Ken Jeong, Andy Richter, Tom McGrath, Chris Miller, Christopher Knights.

A dirigere il film ci sono Simon J. Smith e Eric Darnell. L’uscita del film è prevista in UK per il 5 dicembre.

Charlot: i primi 100 anni della maschera di Charlie Chaplin

Migliaia di attori ed attrici si sono avvicendati sui pallidi schermi da proiezione fin dalla nascita del cinema, alcuni brillando per pochi attimi per poi scomparire miseramente nel grande baratro dei ricordi dimenticati, altri invece imprimendosi in modo indelebile nella memoria collettiva, diventando delle vere e proprie icone. Ognuno di questi personaggi, dal più insignificante al più celebre, ha avuto una propria storia, proprie radici che lo hanno fatto crescere, germogliare e fiorire (o sfiorire), ed ognuno ha lasciato una traccia nel suo passaggio dinnanzi ai nostri occhi. Ma è proprio per una di queste stelle del luminoso firmamento delle immagini in movimento che oggi scomodiamo i nostri ricordi, facendo un breve tuffo in un passato ormai nebuloso ma che ci riserva in realtà numerose sorprese.

Era infatti il lontano 1914 quando negli Stati Uniti venne proiettato per la prima volta Kid Auto Races at Venice, cortometraggio di soli 7 minuti prodotto da Marck Sennett per la Keystone, storica casa di produzione specializzata in slapstick comedy (una forma di umorismo estremamente esagitata caratterizzata da inseguimenti, acrobazie e comicità fisica, molto in voga alle origini del cinema).

Charlot

La pellicola, scritta, diretta e interpretata dal regista Henry Lehrman mostrava per la prima volta sullo schermo, nei sui tratti caratteristici, un personaggio destinato a diventare a breve una vera e propria icona della comicità mondiale, una pietra miliare della storia del cinema; un piccolo vagabondo abbigliato con un frac troppo piccolo, con ai piedi enormi scarpe, un bastoncino di bambù in mano, una piccola bombetta e un paio di piccoli baffi neri. Un giovanissimo attore di nome Charles Spencer Chaplin (in seguito conosciuto meglio come “Charlie”), apparso per la prima volta sullo schermo appena alcuni mesi prima in un altro cortometraggio di Lehrman dal titolo Making a Living (in Italia Charlot giornalista), partecipa come spettatore ad una corsa d’aiuto per bambini, continuando ad importunare un piccola troupe cinematografica, formata dallo stesso Lehrman e dall’operatore Franck D.Williams, mentre è intenta a riprendere l’evento, cercando in tutti i modi di intromettersi nell’inquadratura. Ricorrendo ad una continua alternanza fra riprese oggettive dall’esterno in cui viene mostrata l’azione degli operatori e del neonato Charlot e alcune immagini della soggettiva di camera (tanto cara e abusata dai moderni mokumentary), Lehrman da prova di una grande sperimentazione stilistica per l’epoca, ma il vero gioiello di ogni scena rimane sempre e comunque il nuovo irriverente personaggio del vagabondo Charlot, che diverrà in futuro protagonista di celebri pellicole come Il monello (1921), il Circo (1928) e Tempi moderni (1936).

Charlot 4Seppur nel film precedente Chaplin aveva già iniziato ad impostare le sue future caratteristiche recitative (l’uso creativo degli oggetti, i movimenti-danza, la pantomima espressiva) assumendo anche alcuni elementi fisici in sintonia col futuro ruolo (il cappello a cilindro, il frac e il bastone), è solo qui che finalmente tutti i tratti caratteristici del suo personaggio appaiono definitivamente codificati, seppur ancora acerbi e grezzi. Le capacità atletiche e mimiche di Chaplin emergono chiaramente nelle poche inquadrature che compongono il film, anche grazie ad una storia semplice ma ben strutturata dal sapore pseudo-documentaristico, che per giunta tratta chiaramente un discorso metacinematografico (un film sulla realizzazione delle riprese di un film).

Lehrman, ancor prima di Sennett, passerà alla storia come il primo regista ad aver diretto Chaplin, e il loro sodalizio durerà ancora molto all’interno della Keystone, prima che il giovane e promettente attore passi ad altre case di produzione, tra cui la Mutual, per poi fondare nel 1919 la famosa United Artist assieme al regista D.W Griffith e gli attori Mary Pickford e Duglas Fairbanks. Proiettata in Italia con il titolo di Cahrlot si distingue, la pellicola segna la consacrazione filmica di uno dei personaggi più iconici della comicità a 24 fotogrammi al secondo, mostrandosi come il seme ancestrale da cui sarebbe presto germogliato un fiore dai mille petali di bravura, capostipite e ispiratore di una comicità sana, genuina e sincera, baluardo di epoca in cui per far ridere bastavano due panini e una scarpa fatta di liquirizia (vedere per credere La febbre dell’oro). Un’epoca in cui volgare non era ancora sinonimo di divertente.

Charlot 2

My old lady: recensione del film con Maggie Smith

My old lady: recensione del film con Maggie Smith

My old lady è l’adattamento di una fortunata pièce, già diretta dal regista e sceneggiatore Israel Horovitz – alle spalle una lunga e brillante carriera di drammaturgo – che ha voluto farne anche la sua prima regia cinematografica.

In My old lady Mathias Gold (Kevin Kline) è un newyorkese spiantato che eredita dal padre un lussuoso appartamento a Parigi. Parte così per la capitale francese con gli ultimi soldi, determinato a venderlo e ricavarne quanto basta per rifarsi una vita chissà dove. Al suo arrivo, scopre però che si tratta di una nuda proprietà: di aver “ereditato” cioè assieme all’appartamento, anche l’anziana signora che lo abita, Mathilde Girard (Maggie Smith). Mathias potrà vendere la casa solo alla morte della donna, che intanto vive lì assieme alla figlia Chloé (Kristin Scott Thomas) e ha diritto a un cospicuo assegno mensile. Mentre cerca, nonostante tutto, di organizzarne la vendita, Mathias conosce le due donne e scopre con sorpresa di avere in comune con loro ben più di quell’appartamento.

In una sempre affascinante Parigi, ecco un godibile lavoro che parla d’amore, tradimento, responsabilità familiari, vecchiaia. Ma soprattutto, del rapporto genitori-figli, delle conseguenze subite da questi ultimi a causa delle scelte dei primi, di come il sacrificio, il prevalere del senso di responsabilità di padri e madri, che li allontana da ciò che realmente desiderano e li rende infelici, non possa non ripercuotersi sui figli, causando difficoltà nel rapporto con loro. Si cercano le radici di queste difficoltà e mancanze, che hanno minato alle fondamenta le esistenze di Chloé e Mathias, ormai sessantenni, e dell’insicurezza che ne consegue. Ma Horovitz insiste sulla capacità di ciascuno di emanciparsi e sulla necessità di non usare i vuoti affettivi come alibi per la propria rassegnazione.

My old lady

My old lady: dal teatro al cinema

Si tratta però, al tempo stesso, di una commedia brillante, ben costruita, caratterizzata da un raffinato senso dello humour, con echi di Wilde e Beckett, da dialoghi acuti, e sorretta da tre interpreti di prima grandezza: i premi Oscar Maggie Smith (perfetta nel ruolo della scrupolosa e previdente vecchina inglese) e Kevin Kline (nei panni di chi non riesce a liberarsi di un doloroso passato, newyorkese sconfitto, cui si offre una seconda possibilità), e la candidata all’Oscar Kristin Scott Thomas (figlia premurosa, ma donna infelice e frustrata). Il dolce, l’amaro e il comico si fondono abilmente. Una certa prevedibilità sconta però l’intreccio sentimentale che coinvolge Mathias e Chloé.

L’ambientazione parigina è curata e suggestiva, senza essere patinata. La presenza di Dominique Pinon, attore legato ai lavori di Jean-Pierre Jeunet, riporta poi lo spettatore al più estroso Il favoloso mondo di Amélie, complice anche un breve tema musicale vicino alle sonorità di Yann Tiersen.

Ghostbusters – Acchiappafantasmi: il 18 novembre di nuovo al cinema!

GhostbustersTornano al cinema Egon, Peter, Ray e Winstone, meglio noti come i Ghostbusters, gli Acchiappafantasmi. Il film culto diretto da Ivan Reitman torna al cinema rimasterizzato in occasione del 30esimo anniversario dell’uscita in sala.

Non mancate all’appuntamento con il divertimento e la paura nella New York degli anni ’80!

Bill Murray è Peter Venkman, Dan Aykroyd è Raymond “Ray” Stantz, Harold Ramis è Dott. Egon Spengler, Ernie Hudson è Winston Zeddemore, Sigourney Weaver è Dana Barrett, Rick Moranis è Louis Tully e Annie Potts è Janine Melnitz.

Ghostbusters – Acchiappafantasmi (Ghostbusters) è un film del 1984 diretto da Ivan Reitman e interpretato da un gruppo di attori provenienti dalla popolare trasmissione televisiva Saturday Night Live. Nel 2000 la pellicola è arrivata alla posizione numero ventotto nella lista delle migliori cento commedie americane di sempre (AFI’s 100 Years… 100 Laughs), secondo un sondaggio effettuato dall’American Film Institute.

Nel 1989 ha avuto un sequel, Ghostbusters II.

Addio al linguaggio: recensione del film di Jean-Luc Godard

Addio al linguaggio: recensione del film di Jean-Luc Godard

Un uomo e una donna alle prese con una controversa vita di coppia e la figura incombente del loro cane. Un ragazzo ed una ragazza affascinati che vivono il loro idillio sulle rive della Senna, mentre un bateau trasporta frotte di turisti. Si parla di politica, filosofia, letteratura e di cinema, un cinema che viene mostrato glorificando sé stesso. Con questa matassa aggrovigliata di schegge narrative Jean-Luc Godard, il grande terrorista del racconto filmico, crea un oggetto talmente particolare che definirlo cinematografico è a dir poco un eufemismo. Adieu au langage (Addio al linguaggio), titolo dichiaratamente programmatico fino al midollo, non può essere definito un film per nessuna ragione.

Assomiglia più che altro ad una bomba sonoro-visiva che implode e deflagra innumerevoli volte su sé stessa, eclissando educatamente la linearità logico-narrativa (consuetudine per il vecchio ed unico reduce della Nouvelle Vague), frammentandosi in una moltitudine di accadimenti che hanno come unico collante il piacere di mostrare come si possano buttare a mare ben 120 anni di linguaggio cinematografico, creando un qualcosa che non assomiglia più al normale concetto di audiovisivo. Idealmente organizzato su due capitoli tematici, la Natura e la Metamorfosi, l’ordigno filmico di Godard, contestato premio della giuria a Cannes 2014, ricorre ad uno sperimentalismo estremo nell’uso di differenti qualità di ripresa, dalla classica patina cinematografica (contaminata di digitale) alle visioni pixelate e super-sature delle videocamere compatte e dei cellulari, creando un puzzle estetico impressionante nel suo insieme.

Adieu Au LangageRicorrendo a modalità narrative ormai canoniche (il non-racconto, il conflitto di coppia, la diatriba filosofico-politica) e soluzioni visive che riecheggiando i lavori più nobili dei tempi della sacra contestazione (da La donna è donna a La Cinese), il grande provocatore arriva persino a utilizzare la terza dimensione in un modo talmente originale da far quasi gridare al miracolo. È una stereoscopia narrativa quella che Godard ci mostra, lontana dal sollazzo spettacolare contemporaneo, dove altezza, larghezza e profondità finiscono per diventare parti integranti del racconto, vere forme estetiche.

Lo stesso regista non rinuncia nemmeno a rendere spesso esplicito lo stesso meccanismo di ripresa, mostrandoci innocentemente l’ombra della macchina da presa. Vecchio e nuovo, innovazione e progresso convivono tra loro, come mostra l’esemplare sequenza in cui uno smartphone e un libro vengono sfogliati all’unisono nell’inquadratura, dimostrando l’intento di adattare uno stile leggendario ad una nuova epoca (forse una predica agli addetti ai lavori?). Per alcuni l’ultimo delirio di un ostinato pazzo del cinema che vuole imporre ancora la sua ingombrante presenza, per altri un Fino all’ultimo respiro 2.0, dove ciò che fù la rivoluzione linguistica dell’epoca si ripresenta oggi più potente che mai. Ci si chiede come potrà mai essere fruito un oggetto del genere, un qualcosa che è ormai oltre il cinema stesso.

Quadrophenia: nuovo trailer del film da dicembre al cinema

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Quadrophenia: nuovo trailer del film da dicembre al cinema

Ecco il nuovo trailer di Quadrophenia, il film ispirato all’omonimo album degli Who e che ritornerà il 10 dicembre al cinema in versione restaurata e digitalizzata.

Londra, anni ’60. Lambrette, anfetamine, parka, scontri sulle spiagge tra mods e rockers. La Gran Bretagna post bellica e la musica soul. L’esplosione di rabbia adolescenziale di una generazione che vuole provare a vivere scrivendo da sola il proprio futuro e cede infine alla disillusione. Tutto racchiuso in un film straordinario, diretto da Franc Roddam, che attinge linfa vitale e canzoni dall’omonimo album capolavoro degli Who, uno dei 10 dischi più importanti della storia del rock. Con un giovane Sting nel ruolo di Ace, uno dei protagonisti del film.

QuadropheniaA distanza di 35 anni da quel 1979 che lo vide uscire nelle sale di tutto il mondo, Quadrophenia, il film capolavoro diretto ispirato all’omonimo album degli Who del 1973, torna al cinema in versione restaurata e digitalizzata solo mercoledì 10 dicembre (elenco delle sale a breve disponibile su www.nexodigital.it). Un’uscita attesissima perché cade nell’anno del cinquantesimo anniversario della band. Il film, ripercorrendo le musiche dell’album, racconta attraverso il protagonista Jimmy, i contrasti della generazione inglese degli anni ’60 che si divideva fra i Mods (giovani ben vestiti che guidavano scooter italiani) e i Rockers (seguaci del rock and roll americano anni ’50, vestiti con giubbotti di pelle e sempre in sella a grosse motociclette). Così Quadrophenia resta probabilmente a tutt’oggi il film capace di mostrare come nessun altro il connubio tra rock e ribellione giovanile.

Mentre il film cult ispirato all’album degli Who torna in sala restaurato e digitalizzato, Universal Music propone da oggi in radio THE WHO “BE LUCKY”, il brano inedito che anticipa l’uscita della nuova raccolta THE WHO “HITS 50!” prevista il 4 novembre in occasione del 50° anniversario della band di Roger Daltrey e Pete Townshend.

Con oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo e la reputazione di “migliore gruppo dal vivo di sempre”, per dirla con Eddie Vedder dei Pearl Jam, gli Who (Pete Townshend – chitarra, Roger Daltrey – voce, John Entwistle – basso e Keith Moon – batteria) hanno rappresentato per molti versi l’emblema del gruppo rock per eccellenza, in grado di influenzare svariate generazioni future. Furia iconoclasta, senso di appartenenza generazionale, una sconfinata ambizione musicale e un talento fuori da ogni schema si uniscono sul palco e in canzoni diventate pietre miliari della storia del rock, come “My generation”, “I can’t explain” e album come “Who’s next”,  “Tommy” e “Quadrophenia”, per la cui definizione venne coniato il temine “rock opera”. Dopo gli esordi come gruppo portabandiera del movimento mod inglese, a partire dalla seconda metà degli anni ’70 gli Who si ergono a rockband a tutto tondo, costituendo un punto di riferimento e di influenza per band loro coetanee come Beatles e Rolling Stones, e finendo per influenzare, con la loro attitudine diretta e nervosa, anche i musicisti che daranno vita alla scena punk, nella seconda metà degli anni ’70, i Clash in primis. Nonostante la morte di Keith Moon, avvenuta nel 1978, e quella del bassista John Entwistle, nel 2002, gli Who hanno proseguito a suonare e a fare dischi, l’ultimo dei quali, datato 2006, si intitola “Endless wire”. Una delle loro ultime pubblicazioni è stata proprio l’album dal vivo intitolato “Quadrophenia live”, celebrazione di uno dei loro album più belli di sempre.

Quadrophenia è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con Universal Music, Radio DEEJAY e MYmovies.it.

Park Chan-Wook a lavoro sullo sci-fi Second Born

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Park Chan-wookDopo il suo debutto dall’altra parte dell’Oceano con il disturbante Stoker, Park Chan-Wook si mette di nuovo alla prova e si cimenta nello sci-fi. Trai suoi prossimi progetti ci sarà infatti Second Born, storia futuristica prodotta dalla Rumble Films.

Leggi anche: Festival di Roma 2014: A rose reborn, incontro con Park Chan-Wook

Scritto da David Jagernauth, Second Born è ambientato in un mondo futuristico in cui degli impianti di microcip nel corpo possono conservare la memoria e la coscienza dei portatori di questi aggeggi elettronici. L’idea, anche se già sentita e affrontata dal cinema, si arricchisce di un dettaglio interessante: questi cip, e l’idea che scambiandoli da persona a persona si possa fingere di essere qualcun altro, alimenta un mercato nero di scambio di corpi. E proprio questo tocco macabro sembra trovare riscontro nei toni oscuri che di solito caratterizzano il cinema di Park Chan-Wook.

Prima di dedicarsi a Second Born, Park Chan-Wook si occuperà della trasposizione cinematografica di Fingersmith, il romanzo best seller del 2002 di Sarah Waters, che per l’occasione sarà ambientato in Corea, invece che nella Londra Vittoriana, come nel romanzo.

Sempre nel suo prossimo futuro ci sono altri due progetti: The Brigands Of Rattleborge e The Ax.

Fonte: EMPIRE

Andiamo a quel paese da record al Box Office

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Continua la marcia di Ficarra e Picone al box office italiano. Dopo l’eccellente risultato ottenuto nel primo weekend di programmazione (più di 2 milioni e mezzo di euro), “Andiamo a quel paese” ha continuato a macinare incassi molto significativi anche durante la settimana passata, non scendendo praticamente mai sotto i 200mila euro giornalieri e riportando una performance prestigiosa anche durante il weekend di cinema appena trascorso. La a commedia firmata dalla coppia (produzione Tramp e Medusa, che distribuisce) ha infatti incassato altri 2 milioni di euro (1.980.084), conseguendo la seconda miglior media per copia della chart (4.552 euro) e superando abbondantemente i 5 milioni di euro di incasso totale (5.220.928). In appena undici giorni di programmazione in sala, “Andiamo a quel paese” diventa così il secondo incasso italiano della stagione, ad appena un’incollatura di distanza dal primo posto occupato dal Martone de “Il giovane favoloso” (5.469.178) e in procinto di superarlo già nel corso di questa settimana.

Altra grande vittoria al box office quella per Brando Quilici che con “Il mio amico Nanuk” ha riempito le sale nel weekend, incassando nei suoi primi quattro giorni di programmazione unmilione di euro (910.215), confermandosi spettacolo capace di conquistare grandi e piccoli. Il film, avvincente e commovente, in molte sale è stato applaudito, anche a scena aperta.

Wild: nuovo poster del film con Reese Witherspoon

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Wild: nuovo poster del film con Reese Witherspoon

Diffuso in esclusiva da Empire, ecco il nuovo poster di Wild, film che vede protagonista Reese Witherspoon. Il film è stato diretto da Jean-Marc Vallée, il regista di Dallas Buyers Club, che l’anno scorso regalò l’Oscar ai suoi due protagonisti, Matthew McConaughey e Jared Leto. Quest’anno con Wild sembra che ci siano buonissime probabilità anche per la Witherspoon di gareggiare trai favoriti nella stagione dei premi.

Ecco il poster:

WildBasato sul best seller Wild firmato da Cheryl Stranded, la pellicola racconterà la storia di Strayed (Reese Witherspoon) un’escursionista che, in seguito alla dolorosa perdita della madre ed alla fine del proprio matrimonio, deciderà di lanciarsi in un viaggio, privo di speranza, lungo il Pacific Crest Trail, un itinerario lungo oltre 4.000 chilometri che si rivelerà essere un vero e proprio percorso curativo.

Il Giustiziere Sfida la Città: recensione del film

Il Giustiziere Sfida la Città è l’ennesima pellicola, datata 1975, che vede la collaborazione all’apparenza inossidabile tra Tomas Milian e Umberto Lenzi fiorire e far presagire nuove, interessanti, svolte professionali, almeno fino all’anno 1977, che ha portato alla crisi irreversibile tra i due.

Per una volta Milian non interpreta il classico bandito, malavitoso, personaggio “nero” senza scrupoli che tanto sembra attrarlo- almeno, prima della svolta “cialtrona” e bonaria dall’altro lato della barricata col personaggio del Maresciallo Giraldi- anzi, qui si cala nei panni alla Bronson di un giustiziere civile: come ne Il Giustiziere della Notte Charles Bronson vendicava soprusi e angherie nella metropoli violenta, anche Milian qui si cala nei panni di Rambo- nomen omen- ex delinquente, tornato a Milano dopo anni di peregrinazioni in giro per il mondo; qui ritrova l’amico Pino Scalia, che cerca di convincerlo ad entrare nell’agenzia di vigilanza privata con la quale collabora da tempo. Ma Rambo è restio, anche se accetta di appoggiare l’indagine dell’amico volta alla cattura della gang del boss Conti, accusato di aver sequestrato il figlioletto di un ricco industriale. Ma Scalia pesta i piedi alle persone sbagliate, e paga con la vita la sua curiosità: adesso spetta a Rambo fare giustizia privata sgominando Conti e i suoi uomini, adesso alleati con il suo vecchio boss, Don Paternò.

Lenzi trasferisce i suoi vertiginosi inseguimenti dalla tangenziale di Roma alle strade dell’interland milanese, tra la nebbia e la foschia; le auto non sono più le protagoniste, a spadroneggiare stavolta è una rombante moto, il cavallo nero sul quale si muove Rambo, una sorta di emulo degli eroi pallidi e schivi protagonisti delle epopee western. Il personaggio di Milian è un cavaliere pallido dei giorni nostri, votato al bene ma dotato di una morale ambigua che lo spinge ad usare mezzi poco ortodossi per garantire l’ordine cosmico- e l’equilibrio- nella metropoli, vessata dalla violenza. I “cattivi” sono crudeli e senza sfumature, bidimensionali nella loro malvagità, e lo spettatore non può far altro che tifare per l’anti eroe protagonista, emblema sfuggente di una nuova concezione del bene.

Milian, messi da parte il trucco e il parrucco che da sempre ne mascheravano la fisionomia, stavolta si riappropria della sua fisicità e di una serietà priva di sfaccettature sardoniche e ciniche, come invece accadeva in altre pellicole e con altri personaggi. Rambo, pur essendo doppiato dall’immancabile Ferruccio Amendola, non ha delle particolari inflessioni dialettali e non sciorina battute taglianti al limite del turpiloquio; l’archetipo al quale si rifà è quello dell’eroe da western metropolitano che non ha più niente da perdere, pronto a difendere i diritti dei più deboli contro le angherie dei malvagi; non a caso, infatti, il film può essere letto come un remake- in chiave poliziottesca- dell’immortale capolavoro di Sergio Leone Per un Pugno di Dollari.

The Mentalist 7: anticipazioni su Lisbon

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Manca ancora un po’ per l’arrivo di The Mentalist 7, l’atteso settimo e ultimo ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal network americano della CBS. Ebbene oggi nell’attesa vi sveliamo alcune anticipazioni su cosa aspettarci da questa nuova stagione.

In The Mentalist, dove Lisbon non è ancora pronta a parlare della sua relazione con Jane a lavoro, mentre Pike ritornerà per tormentare ancora Jane sull’argomento.

The Mentalist è una serie televisiva statunitense creata da Bruno Heller e prodotta dal 2008.

La serie viene trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti da CBS dal 23 settembre 2008. In lingua italiana, la messa in onda si divide tra quella in Italia, sui canali Mediaset, e quella in Svizzera, su RSI LA1, entrambe dal 2009.

Patrick Jane è consulente al California Bureau of Investigation (CBI), dove aiuta la squadra investigativa coordinata da Teresa Lisbon e formata da Kimball Cho, Wayne Rigsby e Grace Van Pelt usando il suo particolare talento di mentalista. La sua dote gli permette di notare ogni piccolo dettaglio, ogni sfuggevole particolare all’apparenza inutile, che per Patrick diventa un prezioso tassello del puzzle che lo porterà a risolvere caso dopo caso. Il suo talento, però, non gli ha sempre portato solo successi. Ha un passato segnato da una tragedia, causata dalla spavalderia nello sfruttare la sua dote fingendosi sensitivo, che ha provocato le ire di John il Rosso, un assassino seriale che ha sterminato la sua famiglia provocandogli un crollo psicologico. Proprio a causa sua si noterà il lato oscuro di Patrick, persona apparentemente solare e serena, ma nel profondo turbata e desiderosa di vendicare la sua famiglia.

Box Office ITA del 17 novembre 2014

box officeWeekend di duello al box office, con La scuola più bella del mondo che apre in testa superando di poco Interstellar. Segue Andiamo a quel paese.