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Dan Stevens protagonista umano di Godzilla vs. Kong 2

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Dan Stevens protagonista umano di Godzilla vs. Kong 2

La Warner Bros. annuncia indirettamente che sta andando avanti con MonsterVerse, poiché Dan Stevens è stato scelto come nuovo protagonista umano in Godzilla vs. Kong 2. La Warner Bros. ha lanciato un nuovo universo cinematografico nel 2014 con un film solista di Godzilla e ha utilizzato gli anni successivi per dare corpo a una nuova versione della lucertola gigante e della sua controparte scimmia, Kong, prima di unirli in Godzilla vs. Kong nel 2021. Il film a lungo ritardato si è rivelato un solido successo per la Warner Bros., poiché ha guadagnato quasi $ 500 milioni in tutto il mondo durante la pandemia. È per questo motivo che il MonsterVerse continuerà.

La WB ha accettato di confermare il regista Adam Wingard per un sequel. Il film è attualmente conosciuto come Godzilla vs. Kong 2, anche se ci sono state anche segnalazioni che potrebbe essere intitolato Son of Kong. Con la produzione che dovrebbe iniziare in Australia entro la fine dell’anno, la mancanza di annunci su chi altro sarà coinvolto nel film è stata un po’ sorprendente.

Ora, un nuovo reporet di Deadline afferma che Dan Stevens interpreterà un nuovo personaggio umano e sarà il protagonista del cast di Godzilla vs. Kong 2. Non ci sono dettagli su chi interpreterà esattamente Stevens, ma è l’unico membro del cast attualmente legato al sequel. Godzilla vs. Kong 2 segna una riunione tra l’attore e Wingard, poiché la coppia aveva già collaborato al film cult The Guest.

Dan Stevens protagonista della terza stagione di The Terror, “Devil in Silver”

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Dan Stevens sarà il protagonista della terza stagione di The Terror di AMC, basata sul romanzo di Victor LaValleThe Devil in Silver”. Come riportato da Variety, la nuova stagione è stata formalmente autorizzata dalla casa di produzione a febbraio. Stevens sarà anche produttore esecutivo della stagione di sei episodi, oltre che protagonista. Il debutto è previsto per il 2025 su AMC e AMC+.

Dan Stevens interpreterà Pepper, descritto come “un traslocatore della classe operaia che, a causa di una combinazione di sfortuna e di un brutto carattere, si ritrova ingiustamente rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di New Hyde – un istituto pieno di persone che la società preferirebbe dimenticare. Lì, deve vedersela con pazienti che lavorano contro di lui, medici che nascondono tristi segreti e forse anche il Diavolo stesso. Mentre Pepper naviga in un paesaggio infernale dove nulla è come sembra, scopre che l’unica strada per la libertà è affrontare l’entità che prospera sulla sofferenza tra le mura di New Hyde – ma farlo potrebbe dimostrare che i peggiori demoni di tutti vivono dentro di lui.

Sono entusiasta di far parte di The Terror: Devil in Silver”. Questa serie è un’oscura sinfonia di orrore psicologico e dramma avvincente, destinata a sconvolgere il pubblico”, ha dichiarato Stevens. “Victor LaValle, Christopher Cantwell e questo incredibile team hanno creato una danza unica e contorta di diavoli e ombre. Non vedo l’ora di consegnare qualcosa di epico che risuonerà nelle sale come una campana di ferro”.

Dan Stevens Legion
Dan Stevens in Legion. Foto di FX – © Copyright 2017, FX Networks. All rights reserved

Dan Stevens torna in televisione

È la seconda volta che Dan Stevens recita in una serie televisiva ambientata in un ospedale psichiatrico, almeno inizialmente. In precedenza Stevens ha guidato la serie FX-MarvelLegion”, la cui prima stagione era ambientata in gran parte nell’ospedale psichiatrico Clockworks. Tra gli altri suoi ruoli televisivi figurano la serie britannica di successo “Downton Abbey”, la serie limitata di Starz “Gaslit” e “High Maintenance” della HBO. Recentemente si è unito alla serie animata di Hulu “Solar Opposites” e ha concluso la produzione del thriller politico di NetflixZero Day”. Al cinema, tra i crediti di Stevens figurano “Abigail”, “Godzilla x Kong – Il nuovo impero” e il remake live-action de “La bella e la bestia”.

Dan Stevens nel cast di The Ticket

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Dan Stevens

Dan Stevens, dopo Quinto Potere (2013) e Una Preda Perfetta, si prepara ad entrare a far parte del cast di The Ticket, film drammatico scritto e diretto da Ido Fluk (Never Too Late, 2011)  insieme a  Lawrence Inglee e prodotto da Oren Moverman (Oltre Le Regole, 2009).

The Ticket, le cui riprese inizieranno ad agosto a New York, racconta la storia di un uomo cieco che riacquista il dono della vista solo per essere divorato dal suo egoismo e accecato dalla sua ossessione per il superfluo.

Questo, per Dan Stevens, è stato un anno molto fertile dal punto di vista professionale, basti pensare al suo debutto al Sundance Film Festival con il film  The Guest, e alle numerose pellicole a cui ha preso parte come A Walk Among Tombstones, The Cobbler e Night at the Museum: Secret of the Tomb.

Attualmente, l’attore ha da poco finito di girare  il drammatico Criminal Activities con John Travolta.

Fonte: Variety

Dan Stevens in Swallows & Amazons

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Libero dagli impegni sul set di Downton Abbey, Dan Stevens si appresta ad arricchire la propria agenda di impegni, partecipando al nuovo adattamento di Swallows and Amazons, primo romanzo della omonima serie di libri per ragazzi firmata dallo scrittore inglese Arthur Rasmsome nella prima metà del secolo scorso.

Steven sarebbe in predicato di interpretare il ‘cattivo’ della serie, James Turner, ribattezzato il Capitano Flint; la vicenda, ambientata nel 1929, vede protagonisti due gruppi di bambini -da una parte i fratelli Walker (John, Susan, Titty and Roger) e le sorrelle Blackett (Nancy e Peggy) – che si incontreranno nel corso delle vacanze estive, unendo le forze per contrastare Turner, zio delle Blacketts, diventato una persona decisamente ostile.

La regia del film è affidata a Charles e Thomas Guard  (The Uninvited), su sceneggiatura di Andrea Gibb. La produzione è attualmente alla ricerca dei giovani cui affidare i ruoli dei protagonisti; l’inizio delle riprese è fissato per l’estate. Tra gli impegni più recenti di Dan Stevens, vi sono The Fifth Estate (basato sul caso Wikileaks) e Walk Among The Tombstones.

Fonte: Empire

Dan Stevens è la rivelazione del 2014 per Empire

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Dan Stevens è la rivelazione del 2014 per Empire

Ha rovinato il Natale 2012 ad un sacco di fan con la sua guida spericolata in Downton Abbey, ma in 24 mesi Dan Stevens è risorto ed è diventato una star del cinema. Difficile dimenticare completamente il suo Matthew Crawley (forse solo la presenza di Matthew Goode in Downton Abbey può colmare il vuoto che Dan ha lasciato nei cuori dei fan), eppure Stevens ce la sta mettendo tutta, tanto che Empire l’ha eletto The Breakout Star Of 2014, la star rivelazione del 2014.

Ecco una gallery della sua filmografia del 2014, sia quella che abbiamo visto qui in Italia, sia quella che speriamo arriverà presto:

 

Dan Stevens con Anne Hathaway nello sci-fi Colossal

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Dan Stevens si è unito al cast di Colossal, il film sci-fi che vede già protagonisti Anne Hathaway e Jason Sudeikis.

Tim Blake Nelson e Austin Stowell completano il cast del film che sarà scritto e diretto da Nacho Vigalondo.

La storia segue una donna che torna a vivere nel suo paese d’origine dopo aver perso il suo fidanzato a New York, solo per scoprire che è stranamente connessa con una creatura gigante che si è materializzata a Seoul e sta distruggendo la città.

Stevens sarà l’ex-fidanzato che la lascia solo per ritrovarsi poi a combattere per riaverla. Il film è attualmente in produzione a Vancouver.

Fonte: Variety

Dan Stevens al fianco di Emma Watson ne La Bella e la Bestia

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Dopo le voci di questa mattina di Luke Evans, oggi arriva l’annuncio su Dan Stevens. Infatti arriva dal The Hollywood Reporter la conferma che la Wat Disney ha scelto la star di The Guest per interpretare il principe antagonista a Belle interpretato da Emma Watson.

Il film diretto da Bill Condon si inserisce a pieno nel filone favolistico che la Disney sta riproponendo.   La Bella e la Bestia è prodotta da prodotto da Mandeville Films David Hoberman e Todd Lieberman.

La bella e la bestia (titolo francese: La belle et la bête) è una famosa fiaba europea, diffusasi in molteplici varianti, le cui origini potrebbero essere riscontrate in una storia di Apuleio, contenuta ne L’asino d’oro (conosciuto anche come Le metamorfosi) e intitolata Amore e Psiche. La prima versione edita fu quella di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, pubblicata in La jeune américaine, et les contes marins nel 1740. Altre fonti, invece, attribuiscono la ricreazione del racconto originale a Giovanni Francesco Straparola nel 1550. La versione più popolare è, tuttavia, una riduzione dell’opera di Madame Villeneuve pubblicata nel 1756 da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont in Magasin des enfants, ou dialogues entre une sage gouvernante et plusieurs de ses élèves. La prima traduzione, in inglese, risale al 1757.

Dan Steven aperto a un sequel de La Bella e la Bestia

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Durante un’intervista con Variety, Dan Stevens (Downton Abbey) ha parlato della possibilità di un sequel per il live action de La Bella e la Bestia, film Disney arrivato a marzo in sala che ha raggiunto il miliardo al box office mondiale.

In merito al sequel, Stevens ha dichiarato: “Non è una domanda a cui posso rispondere io. Non sono sicuro di quello che faranno. Sono aperto alle offerte, mi sembrerebbe strano, ma mai dire mai.”

In merito a quale delle due versioni dei personaggi gli piacerebbe interpretare, se la Bestia o il Principe, Dan Stevens non ha avuto dubbi: “Mi piacerebbe riportare in scena la Bestia.”

Leggi la nostra recensione de La Bella e la Bestia

 

Dan Scanlon: intervista al regista di Onward – Oltre la Magia

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Dan Scanlon: intervista al regista di Onward – Oltre la Magia

Esce al cinema il 19 agosto Onward – Oltre la Magia. In occasione della presentazione a Roma del nuovo film Disney Pixar, ecco l’intervista al regista Dan Scanlon, che ha parlato di magia, di vivere secondo il proprio potenziale e di quello che gli piace da spettatore.

Diretto da Dan Scanlon e prodotto da Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters University, Onward – Oltre la Magia include tra le voci italiane Sabrina Ferilli (Laurel Lightfoot), Fabio Volo (Wilden Lightfoot), Favij (spiritello), Raul Cremona (apprendista stregone) e David Parenzo (cameriere).

Onward – oltre la magia, recensione

Quando due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley Lightfoot, hanno l’inaspettata opportunità di trascorrere un giorno in più con il loro defunto padre, si imbarcano in una straordinaria avventura a bordo dell’epico furgone di Barley, Ginevra. Come ogni impresa che si rispetti, la loro avventura è ricca di incantesimi magici, mappe misteriose, ostacoli insormontabili e scoperte incredibili. Ma quando la coraggiosa mamma dei ragazzi, Laurel, si accorge che i suoi figli sono scomparsi, si allea con la Manticora, una ex guerriera in parte leone, in parte pipistrello e in parte scorpione, e inizia a cercarli. Nonostante le pericolose maledizioni, questo singolo magico giorno potrebbe significare molto più di quanto avessero mai immaginato.

 

Dan Gilroy, Nightcrawler e lo tsunami dei supereroi

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Il regista Dan Gilroy, dopo aver ritirato il premio come Miglior Film d’Esordio agli ultimi Independent Spirit Award, durante il suo acceptance speech si è rivolto ai suoi colleghi filmakers indipendenti considerandoli come “sopravvissuti ad uno tsunami di film a base di supereroi”.

Premiato per il suo film Nightcrawler– lucida e cinica riflessione sul ruolo dei media al giorno d’oggi, presentato alla nona edizione del Festival del Film di Roma- Gilroy si è scagliato con veemenza contro lo strapotere dell’industria hollywoodiana ormai dominata dai cosiddetti superhero movies dichiarando:

“Film indipendenti, la fondazione in particolare e tutti coloro presenti qui oggi, penso che abbiamo resistito ad uno Tsunami di film sui supereroi che si è abbattuto su questa industria. Siamo sopravvissuti e abbiamo prosperato e credo che questo sia lo spirito giusto”.

Gilroy ha riservato delle parole di elogio per il protagonista del suo film- e co- produttore- Jake Gyllenhaal, un tempo corteggiato dall’industria mainstream per sostituire Tobey MaGuire nella prima trilogia di Spiderman diretta da Raimi e, in tempi più recenti, valutato dalla Warner Bros. per interpretare un ruolo nel prossimo superhero movie Suicide Squad, offerta che ha poi declinato; mentre invece la sua partner in scena Rene Russo, nella vita moglie di Gilroy, ha ricoperto il ruolo della moglie di Odino, Frigga, in entrambi i due capitoli del franchise di Thor.

Fonte: The Hollywood Reporter

Dan Da Dan – Stagione 1, la spiegazione del finale: come si prepara la seconda stagione?

È difficile pensare a un anime più folle o di maggior successo di Dan Da Dan quest’anno. La storia di Yukinobu Tatsu su una ragazza con poteri psichici e la sua amicizia con un ragazzo ossessionato dagli alieni ci ha portato in luoghi assurdi nella prima stagione.

I primi 11 episodi da soli hanno racchiuso di tutto, dai testicoli mancanti e una storia d’amore con un manichino al mostro di Loch Ness e una storia di fantasmi straziante. Cosa ci riserva quindi il dodicesimo e ultimo episodio della prima stagione? Let’s Go to the Cursed House è meno folle di quanto ci si potrebbe aspettare, concentrandosi più sullo sviluppo dei personaggi chiave che sulle minacce demoniache o aliene.

Ma anche quelle ci sono, ovviamente, e vengono alla ribalta solo alla fine, in un cliffhanger a sorpresa che continuerà nella seconda stagione, già confermata. Vediamo come andrà a finire.

Spiegazione del finale della prima stagione di Dan Da Dan

L’episodio inizia con Okarun e Momo Ayase che supplicano Seiko Ayase, la nonna di quest’ultima, di lasciare Hana nella casa della famiglia Ayase.

Hana è un modello anatomico che si è innamorato di un altro modello posseduto di nome Taro. Il piano è che Taro continui a lavorare nel laboratorio di chimica come ha sempre fatto, sgattaiolando fuori di notte per andare a trovare Hana in quello che Seiko chiama “l’hotel per modelli anatomici arrapati”.

Mentre si discute di questo, Turbo Granny attacca Jiji, l’amica di Momo, perché è una maneki-neko (una bambola giapponese a forma di gatto) posseduta, quindi è sempre irritabile.

È solo un altro giorno nella vita di Momo e Okarun. Tranne che… con Jiji sempre intorno, Okarun sta diventando sempre più geloso del legame che Momo ha con il suo amico d’infanzia. I due fanno gli sciocchi per conquistare Momo, mentre Okarun, in particolare, si rende ridicolo.

È allora che Momo rivela che ha intenzione di dormire a casa di Jiji per aiutare a scacciare qualsiasi entità malvagia abbia recentemente fatto ammalare i suoi genitori. Il lavoro potrebbe richiedere un po’ di tempo e la casa della sua famiglia si trova in una località termale di montagna piuttosto lontana.

A questo punto Okarun esplode di gelosia, ma si scopre che Momo aveva sempre avuto intenzione di invitarlo perché “non so se ce la posso fare senza di te”. Cogli il messaggio, Okarun. Lei ci sta!

Passiamo poi alla scuola, dove quattro studenti si sono intrufolati dopo l’orario di chiusura per giocare con una tavola Ouija. Ma invece di ripetere il caos scolastico che abbiamo visto qualche episodio fa, i ragazzi vengono sorpresi da Taro che corre verso di loro a tutta velocità, disperato di andarsene e di ricongiungersi con Hana a casa degli Ayase.

In modo piuttosto drammatico, Taro sfonda una finestra e corre per le strade fino a quando un camion lo investe improvvisamente, frantumando la bambola in pezzi molto più piccoli, ma ancora sensibili.

Momo rimane fuori con Hana per tenerle compagnia mentre aspetta Taro, ma si addormenta prima che lui riesca a ricomporre la bambola e a tornare a casa. Passiamo alla mattina seguente, dove i modelli si abbracciano e una musica romantica si diffonde mentre Momo si pulisce la bava dal viso.

Dopo questo inizio casuale ma divertente, tipicamente anticonformista, parte la sigla e ritroviamo Momo, Okarun e Jiji sul treno, che giocano a Old Maid mentre aspettano di arrivare a casa di Jiji.

Jiji e Momo legano ancora di più grazie ai dolci che compravano insieme da una signora anziana quando erano bambini, provocando ancora di più Okarun.

Concentrarsi sul testicolo mancante non aiuta a lungo – “Nut, nut, nut, nut!” – quindi cerca invece di superare Jiji con la sua conoscenza degli alieni e dei criptidi. Il piano fallisce quando Jiji si appassiona davvero a tutte quelle cose strane e chiama Okarun suo ‘amico’. È difficile odiare un ragazzo dopo una cosa del genere, soprattutto quando “è così gentile, dannazione”.

La città termale sembra pittoresca e bellissima, se non fosse per tutti gli inquietanti abitanti che sorridono ai nostri beniamini dai recessi bui delle loro case. I bambini però non se ne accorgono, perché sono troppo occupati a cercare di salire non uno, ma due rampe di scale apparentemente infinite. Jiji le sale di corsa, urlando, mentre Momo e Okarun si trascinano su come meglio possono.

Una volta arrivati in cima, Momo non vede alcuna aura strana o qualcosa di insolito a casa di Jiji. Altri medium avevano precedentemente affermato che la sua casa era “la cosa più malvagia che esistesse”, il che significa che forse oggi i fantasmi si stanno nascondendo. È probabile, dato che un’altra figura inquietante li sta già osservando da vicino dagli alberi vicini.

Momo però è stanca di aspettare, quindi va a dare un’occhiata a una delle sorgenti termali locali, dando ai ragazzi la possibilità di legare senza di lei. Gli spiriti saranno comunque molto più attivi al calar della notte.

Jiji incoraggia Okarun a giocare a calcio e, come prevedibile, lui è negato. Ma Jiji è paziente e rassicura questo ragazzino goffo dicendogli che non fa niente se inciampa. Meno rassicurante è il fatto che Jiji improvvisamente gli faccia una domanda spinosa: “Allora, sei innamorato di Momo?”.

Sì, Okarun non era così paranoico come sembrava, perché a quanto pare anche Jiji è interessato a lei. I due iniziano a competere tra loro, sostenendo di amare Momo più di tutti, perché è quello che tendono a fare i ragazzi immaturi, anche se Momo non ha ancora confessato il suo amore a nessuno dei due.

Momo, però, non ha idea di cosa stia succedendo. È troppo occupata a rilassarsi alle terme, completamente ignara degli abitanti del posto che la osservano da vicino. Passa un po’ di tempo e Momo decide di uscire prima che il calore dell’acqua le dia le vertigini e le faccia girare la testa.

È allora che nota che le pareti sono più alte di quanto ci si aspetterebbe da una sorgente termale all’aperto, ostruendo la bella vista. O forse nascondono deliberatamente ciò che accade qui all’esterno?

Una porta si apre improvvisamente e quattro uomini dall’aspetto strano si avvicinano all’acqua, mormorando che Momo è “la cosa più carina che abbiano mai visto”.

All’inizio lei non vuole andarsene perché non vuole mostrarsi a loro, anche se si tratta di una sauna comune mista. Ma poi Momo si rende conto che gli uomini sono disgustosi predatori che vogliono farle del male. I loro occhi luccicanti sono un chiaro segno che c’è qualcosa che non va.

Il problema, però, è che Momo si sente stordita dall’acqua calda e, nelle sue condizioni, teme che i suoi poteri psichici non siano abbastanza forti per respingere gli uomini. Prima che possa difendersi, il capo del gruppo afferra Momo e la spinge sott’acqua, cercando di affogare la sensitiva preferita da tutti.

Nel frattempo, i ragazzi non si rendono conto di ciò che sta succedendo a Momo. Sono troppo occupati a litigare per lei, finché Okarun non nota improvvisamente qualcosa di strano nella casa di Jiji. Si scopre che è più grande all’interno che all’esterno. Come il TARDIS del Dottore, ma al contrario.

Jiji indaga con un martello, abbattendo una parete cava che nasconde una stanza segreta. La casa è in affitto, ma lui è troppo preoccupato per i suoi genitori malati per preoccuparsene. All’interno, strati su strati di strani amuleti di carta rivestono l’intera stanza, mentre uno strano vento li fa frusciare dall’interno.

Cosa significa questo cliffhanger spettrale per la seconda stagione di Dan Da Da?

È a questo punto che finisce il finale della prima stagione di Dan Da Dan, con i soliti titoli di coda e Turbo Granny che usa un asciugacapelli.

Per quanto riguarda i finali, questo non è particolarmente emozionante. Sembra solo il solito colpo di scena a cui i fan sono abituati alla fine della maggior parte degli episodi. L’escalation qui è più uno sviluppo emotivo tra Okarun e Jiji che un’azione epica.

Questo non significa che i fan non possano aspettarsi grandi cose dalla seconda stagione di Dan Da Dan.

Come già sanno i lettori del manga di Yukinobu Tatsu, questo è solo l’inizio dell’arco narrativo della Casa Maledetta, che promette di essere il capitolo più intenso della storia.

Senza spoilerare troppo, basti sapere che la divinità serpentina Jiji menzionata in precedenza, il Tsuchinoko, continuerà a giocare un ruolo importante nel futuro del villaggio, così come nel suo passato, in cui i sacrifici umani conducono i nostri eroi su un percorso terrificante.

Dovrete aspettare fino al luglio 2025 per saperne di più, perché è allora che la serie tornerà con la seconda stagione. Oppure potete semplicemente leggere il manga in anticipo, se non vi dispiace spoilerarvi la storia. Anche conoscendo il materiale originale, non sarete preparati alla follia di questo arco narrativo quando prenderà vita sullo schermo.

Dan Dan Dan è disponibile in streaming su Netflix e Crunchyroll.

Dan Brown adatta Il simbolo perduto

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dan_brownSecondo alcuni rumors che si fanno sempre più insistenti,  Dan Brown sarebbe a lavoro su una nuova riscrittura della sceneggiatura tratta dal suo best-seller Il simbolo perduto, altra avventura di quel Robert Langdon che lo ha reso famoso e ricchissimo con Il codice Da Vinci e Angeli e Demoni. Stavolta l’eroe, interpretato nei primi due film da Tom Hanks, dovrà vedersela con una piramide contenente un’antica conoscenza.

Dan Brown – il simbolo perduto: recensione della serie su Robert Langdon

Dopo la trilogia cinematografica diretta da Ron Howard e interpretata da Tom Hanks – ovvero Il codice Da Vinci, Angeli e demoni e Inferno  il personaggio ormai iconico di Robert Langdon creato dallo scrittore Dan Brown approda sul piccolo schermo grazie alla serie Dan Brown – il simbolo perduto, prodotta per il canale streaming Peacock.

Dan Brown – il simbolo perduto, la trama

In questo nuovo show il protagonista, pur avendo subito un deciso ringiovanimento rispetto alla versione interpretata da Hanks, rimane comunque già totalmente indirizzato nella sua carriera di esperto di simbologia religiosa, oltre che ovviamente improntato verso una visione totalmente razionale nelle sue interpretazioni. Nella sua nuova avventura Langdon deve tentare di salvare il suo mentore Peter Solomon, rapito da un maniaco assassino deciso a impadronirsi della conoscenza dell’uomo per arrivare a possedere un potere in grado di cambiare l’intero status quo degli Stati Uniti. Per riuscire nell’impresa Langdon, aiutato principalmente dalla figlia di Solomon Katherine, dovrà come al solito decifrare codici, svelare segreti e ovviamente scampare a decine di pericoli in agguato.

“Squadra che vince non si cambia” è uno dei motti più popolari applicati allo sport, e in questo caso ben si addice anche a Dan Brown – il simbolo perduto. Quei milioni di lettori che si sono appassionati ai romanzi di Brown, così come gli spettatori che hanno decretato il successo dei lungometraggi di Howard e Hanks – in particolar modo i primi due lungometraggi della trilogia – rimarranno senza alcun dubbio soddisfatti dall’adattamento televisivo di The Lost Symbol, in originale. La decisione di “rinfrescare” il protagonista a livello anagrafico non altera in alcun modo lo spessore del personaggio né stravolge le caratteristiche che lo hanno reso tanto popolare.

Il nuovo Robert Langdon

Il nuovo attore principale Ashley Zukerman – salito recentemente alla ribalta grazie a un’altra serie di enorme successo quale Succession – possiede il giusto tipo di presenza scenica, elegante e vagamente geek nella sua pur evidente umanità. Simpatico fin dalle primissime scene, l’attore interpreta il personaggio di Langdon conferendogli il necessario spessore drammatico, facendo in modo che l’empatia del pubblico sia diretta immediatamente verso la figura principale. In questo modo si crea, quasi per contrappasso, una interessante dicotomia tra il fattore umano che Langdon trasmette nelle puntate iniziali e la freddezza calcolatrice delle macchinazioni messe in atto da “villain” Mal’akh, interpretato con efficace presenza scenica da un Beau Knapp (The Good Lord Bird), attore aiutato dal notevole trucco che ricopre il suo corpo di tatuaggi. Nel cast meritano segnalazione anche il veterano Eddie Izzard (Hannibal) nella parte di Peter Solomon e Rick Gonzalez (Arrow) in quella di un poliziotto che si trova accidentalmente coinvolto nelle avventure di Langdon. 

Il simbolo perduto ripropone dunque con discreta efficacia tutti gli elementi che hanno reso popolari i romanzi di Dan Brown e i suoi adattamenti cinematografici. Si tratta di un tipo di show che punta all’intrattenimento leggero, che vuole divertire il pubblico intento a seguire i vari incastri della trama che si dipanano volta per volta grazie alle abilità deduttive e alla conoscenza specifica dei personaggi, su tutti ovviamente Robert Langdon. Non è questo il tipo di show televisivo in cui cercare profondità psicologica dei personaggi oppure momenti fortemente drammatici e introspettivi: The Lost Symbol punta al contrario a stuzzicare il gusto dello spettatore per il mistery, condito con un pizzico di storia e un gusto retrò che ben gli si addice.

Anche la scala della messa in scena non è certamente quella di una mega-produzione come ad esempio Il codice Da Vinci ma la bellezza delle ambientazioni, soprattutto nell’episodio pilota, immerge comunque lo spettatore in un prodotto confezionato con eleganza e notevole cura per i dettagli. Quel che resta da fare è rilassarsi, seguire Robert Langdon nella sua nuova, frenetica avventura sicuri che prima o poi riuscirà a risolvere tutti gli enigmi e rompicapo che gli si presentano di fronte. Per gli amanti dell’eroe e dell’universo creato da Dan Brown, il divertimento è assicurato. 

Dan Aykroyd: i Ghostbusters… vadano all’Inferno!

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No, non è un clamoroso dietro front, ma l’idea di Aykroyd per un eventuale quinto capitolo della saga degli Acchiappafantasmi. Dan Aykroyd non ha certo avuto vita facile nel portare avanti il terzo film dedicato agli Acchiappafantasmi: nonostante il progetto sia ancora in attesa del via libera della Sony, con l’intero cast confermato – a eccezione ovviamente di Bill Murray – l’attore sembra in pieno trip creativo, avendo già cominciato a parlare del quarto e del quinto film, che vedrebbe i protagonisti finire all’Inferno.

Aykroyd ha detto che vedere i Ghostubusters nell’Aldilà sarebbe grande, ma che ci vorranno uno o due film prima che questo succeda: il lavoro sarebbe già a buon punto, scritto dallo stesso Aykroyd assieme al suo collaboratore storico Tom Davis e promette di essere il più comico di tutti.  L’attore  ha dichiarato che se la Sony darà il via libera a Ghostbusters 3, probabilmente ci sarebbe spazio per un ulteriore ritorno: tuttavia lo stesso attore ha affermato che è arrivato il momento di avviare effettivamente il progetto, altrimenti c’è il rischio che i protagonisti gettino la spugna e visto che sono gli stessi a detenere i diritti, senza di loro il film non potrà essere fatto.

Fonte: WorstPreviews

Dan Aykroyd: 10 cose che non sai sull’attore

Dan Aykroyd: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Dan Aykroyd è stato una delle principali icone comiche degli anni Ottanta, avendo preso parte a film di grandissimo successo rimasti indelebili nell’immaginario collettivo. Sono infatti numerosi i titoli che vengono subito alla mente quando si pensa a lui, segno che egli è realmente stato in grado di distinguersi e costruirsi una propria personalità all’interno di Hollywood. Ancora oggi, a distanza di anni, è sempre un piacere rivedere i suoi film più noti e riscoprire anche quelli meno celebri.

Ecco 10 cose che non sai di Dan Aykroyd.

Dan Aykroyd: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Dopo essere divenuto una celebrità del Saturday Night Live, la carriera di Aykroyd al cinema inizia nel 1979 con il film 1941 – Allarme a Hollywood, di Steven Spielberg. Nel 1980 si consacra ulteriormente, insieme all’amico John Belushi, grazie al film The Blues Brothers. Da quel momento, recita in celebri film come Una poltra per due (1983), con Eddie Murphy, Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), con Harrison Ford, Ghostbusters – Acchiappafantasmi (1984), con Bill Murray, Tutto in una notte (1985), Spie come noi (1985), Ho sposato un’aliena (1988), Ghostbusters II (1989) e A spasso con Daisy (1989). In seguito ha recitato in titoli come Genitori cercasi (1994), Blues Brothers: Il mito continua (1998), Pearl Harbor (2001), Io vi dichiaro marito e… marito (2007), Candidato a sorpresa (2012), Tammy (2014) e Ghostbusters: Legacy (2021).

2. Ha partecipato anche a progetti televisivi. Aykroyd non ha però mai dimenticato la televisione, che lo ha reso celebre. Oltre ad aver preso parte al già citato Saturday Night Live in più occasioni tra il 1975 e il 2013, ha poi recitato in film per la TV come Things We Did Last Summer (1978), All You Need Is Cash (1978) e nella serie PSI Factor (1996-2000). Ha poi preso parte a Casa e chiesa (1997-1998), il film La vendetta del ragno nero (2001) e ad alcuni episodi della serie La vita secondo Jim (2002-2009). Nel 2013 ha invece recitato nel film Dietro i candelabri, con protagonista Michael Douglas.

3. È anche regista, sceneggiatore e produttore. Oltre a lavorare come interprete, Aykroyd si è in diverse occasioni occupato anche di altri ruoli, in particolare quello dello sceneggiatore. Ha infatti partecipato alla scrittura di diversi episodi del Saturday Night Live, ma anhe a quella dei film The Blues Brothers, Ghostbusters – Acchiappafantasmi, Spie come noi, Ghostbusters II, Teste di cono e Blues Brothers: Il mito continua. Ha poi diretto il film Nient’altro che guai (1991), da lui anche scritto, mentre ha recentemente ricoperto il ruolo di produttore per il film Ghostbusters (2016).

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Dan Aykroyd in The Blues Brothers

4. Ha ideato i personaggi insieme a John Belushi. Prima di diventare i protagonisti di The Blues Brothers, i personaggi Jake ed Elwood Blues sono stati ideato da Aykroyd insieme a Belushi per lo show Saturday Night Live. I due erano inzialmente protagonisti di alcuni sketch, ma in seguito divennero membri di una band a tutti gli effetti, pubblicando l’album Briefcase Full of Blues nel 1978. Sull’onda del successo ottenuto, i due attori si decisero infine a realizzare un film basato su questi due personaggi, dando vita ad un lungometraggio che punta sulla comicità e sulla musica più che sulla coerenza narrativa.

5. Scrisse una sceneggiatura esageratamente lunga. Aykroyd si occupò in prima persona della sceneggiatura del film, pur non avendone mai scritta una prima di quel momento. Egli inserì dunque numerosi passaggi descrittivi sulle origini dei personaggi, idee per la messa in scena e altre idee, arrivando ad occupare circa 324 pagine. Per ironizzare sul suo stesso lavoro Aykroyd fece recapitare il copione al produttore Robert K. Weiss nella copertina di un elenco del telefono. Il regista del film, John Landis, ebbe dunque poi il compito di riadattare quanto scritto da Aykroyd in una sceneggiatura valida per poter essere adattata per il cinema.

Dan Aykroyd in Una poltrona per due

6. Si è ridotto lo stipendio per recitare nel film. Una poltrona per due è uno dei più popolari film degli anni Ottanta, nonché appuntamento fisso in televisione durante la vigilia di Natale in Italia. Tale film piacque da subito anche ad Aykroyd, che dopo aver letto la sceneggiatura si offrì di sostiuire Gene Wilder, inizialmente pensato per il ruolo di Louis Winthorpe III. Per ottenere il ruolo Aykroyd dovette però dimezzarsi lo stipendio, poiché i produttori non erano convinti circa il suo coinvolgimento. La chimica di coppia sfoggiata con Murphy ha poi reso il film un grande successo, smentendo dunque chi non era convinto sulla sua partecipazione al progetto.

Day-Aykroyd-Una-poltrona-per-due

Dan Aykroyd in Ghostbusters

7. Aveva scritto un ruolo per il suo celebre amico. Mentre era intento a scrivere la sceneggiatura di Ghostbusters – Acchiappafantasmi, Aykroyd aveva pensato di costruire il personaggio di Peter Venkman sulla base del carattere del suo celebre amico e collega John Belushi. Quest’ultimo, purtroppo, venne tragicamente a mancare proprio mentre la sceneggiatura era ancora in fase di scrittura. Per il ruolo venne allora scelto l’attore Bill Murray ed Aykroyd si trovò a dover apportare alcune modifiche per rendere più congeniale il personaggio al nuovo attore.

8. Ha svelato il segreto di una celebre scena. Una delle immagini più famose del film è quella in cui Ray, il personaggio interpretato da Aykroyd, rimane scioccato e la sigaretta che stava per fumarsi gli rimane appesa al labbro. In un’intervista successiva al film, l’attore ha raccontato che la cosa era prevista ma che per riuscire in ciò non è stato utilizzato nessun tipo di adesivo. Semplicemente, la sigaretta è rimasta attaccata al suo labro grazie alla saliva. Si tratta ancora oggi di un’immagine molto popolare, divenuta anche un meme su Internet.

Dan Aykroyd e la vodka

9. Ha fondato un proprio brand di vodka. In più occasioni l’attore si è cimentato anche in progetti esterni al mondo del cinema. Tra le sue attività più note vi è quella relativa al Crystal Head Vodka, un brand di vodka fondato nel 2007 insieme all’artista John Alexander. Si tratta di un marchio di vodka di fascia alta noto per la sua caratteristica bottiglia a forma di teschio e per essere filtrato attraverso i cristalli di diamante Herkimer. A causa della mancanza di vodka senza additivi sul mercato, Aykroyd aveva infatti deciso di crearne una lui stesso. Alexander ha poi progettato la bottiglia basandosi sul fascino condiviso da entrambi per la leggenda dei tredici teschi di cristallo.

Dan Aykroyd: età e altezza dell’attore

10. Dan Aykroyd è nato a Ottawa, in Canada, il 1 luglio del 1952. L’attore è alto complessivamente 1.83 metri.

Fonte: IMDb

Dan Aykroyd si unisce al cast di Get on Up

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Dan Aykroyd si unisce al cast di Get on Up

Annunciato questa estate dalla Universal Pictures, con uscita nelle sale prevista per il 17 ottobre 2014, il biopic sulla vita di James Brown, i cui panni saranno indossati da Chadwick Boseman, si arricchisce di un attore d’eccezione.

Secondo quanto riportato da The Holliwood Reporter, sembrerebbe che Dan Aykroyd, il padre di Ghostbusters, si unirà al cast sinora composto da Chadwick BosemanNelsan EllisViola DavisLennie JamesOctavia Spencer. Insieme ad Aykroyd è in arrivo anche Jill Scott.

Il film, diretto da Tate Taylor, porterà il titolo di un celebre pezzo del padrino del soul: Get on up e ne racconterà la vita partendo dai primi anni di un’infanzia vissuta in povertà per poi fotografare l’ascesa di una delle figure di maggior peso del panorama musicale mondiale.

Oltre al cast, anche il pool di produttori sarà d’eccezione, oltre allo stesso Taylor, saranno impegnati nella produzione anche Mick JaggerVictoria PearmanBrian GrazerErica Huggins.

Fonte: ComingSoon.net

Dan Aykroyd parlando di Ghostbusters 3

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Dan Aykroyd parlando di Ghostbusters 3 a  confermato il ritorno anche di Sigourney Weaver nel cast, inoltre vuole che ci siano anche Alyssa Milano e Eliza Dushku, e pensa a Harold Ramis come regista…

L’attore ha spiegato che la Sony sta premendo l’acceleratore sul progetto, e si sbilancia parlando anche di riprese: “Penso che inizieremo a girare molto presto, forse già in inverno”. Ma per girare un film servono un regista e un cast: sembra che la Sony stia facendo di tutto per ottenerli piuttosto in fretta. Ivan Reitman, regista dei primi due film, non potrà partecipare perché è “troppo impegnato nel ruolo di mega-produttore di film”, ma c’è una buona possibilità (almeno per quanto riguarda i desideri di Aykroyd) che sia Harold Ramis a dirigerlo. Ramis ha appena girato Anno Uno, commedia comica scritta proprio dagli sceneggiatori di Ghostbusters 3: “Ha un mucchio di cose in ballo, ma sarebbe grandioso vederlo lavorare a questo film.”

Dan Aykroyd conferma i rumour sul cast di Ghostbusters 3

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Dan Aykroyd conferma i rumour sul cast di Ghostbusters 3

ghostbustersi 3

Ore che Ghostbusters 3 sembra aver ottenuto finalmente il via libera, Dan Aykroyd conferma i rumour sui nuovi attori che prenderanno parte al film, a cominciare da Anna Faris…

Dan Amboyer parla di Batman v Superman Dawn of Justice

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Dan Amboyer, attore che ha partecipato alle riprese di Batman v Superman Dawn of Justice ma il cui ruolo è ancora sconosciuto, ha risposto a delle insisdiose domande fattegli da PopSugar in merito al suo personaggio nel film. In realtà i rumors parlan di Hal Jordan/Green Lantern, personaggio che avrà invece un ruolo molto importante nella Justice League.

Su Zack Snyder l’attore ha dichiarato che il regista è molto fisico, che ha addirittura chiesto di fare delle flessioni traun ciak e l’altro e che ha spinto gli attori a prendersi molta cura della propria forma, incitandoli addirittura a mangiare sano, frutta e verdura.

In merito alle scene che ha girato lui stesso, Dan Amboyer è stato molto generico: “Non posso dire nulla senza spoilerare, diciamo però che ho girato delle scene davvero belle”.

Che ne pensate? Potrebbe trattarsi del nuovo volto di Lanterna Verde?

Justice League Parte I sarà diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo  protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Il seguito invece, Justice League Part Two arriverà  14 giu 2019.

Dan Akroyd sarà in Dog Fight!

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Dan Akroyd sarà in Dog Fight!

Dan Aykroyd entra nel cast di Dog Fight, commedia della Warner Bros diretta da Jay Roach. Sarà una divertente coomedia

Damson Idris di F1 continua ad alimentare le voci sul futuro di Black Panther

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Sembra che ci fosse del vero nella voce secondo cui Damson Idris (F1 – Il Film) fosse in trattative per interpretare il nuovo Black Panther dell’MCU. La recente indiscrezione secondo cui i Marvel Studios potrebbero essere alla ricerca di un attore che sostituisca il compianto Chadwick Boseman per interpretare T’Challa nell’MCU ha fatto emergere diversi nomi, tra cui quello di Damson Idris.

Si diceva che la promettente star britannica, che ha un ruolo chiave in F1 – Il Film al fianco di Brad Pitt, fosse uno degli attori che hanno rinunciato all’opportunità di interpretare T’Challa, e poco dopo è stato chiesto conto della voce sui social media. Idris ha scherzosamente risposto (anche se non tutti hanno colto il sarcasmo) di aver anche “rifiutato 007, un film con Daniel Day Lewis e un biopic su Eddie Murphy“.

Tuttavia, sembra che ci fosse almeno un fondo di verità in questa voce. Durante una visita a Today (tramite EW), a Damson Idris è stato chiesto di partecipare a un gioco in cui poteva rispondere solo “sì” o “no” a una serie di domande.

“Si vocifera nell’universo che tu possa essere scelto per il ruolo del prossimo Black Panther”, ha detto il co-conduttore Craig Melvin. “Ne avete parlato? Sì o no?” Sebbene l’attore non abbia voluto fornire ulteriori dettagli, non ha esitato ad accettare la parte se gli fosse stata data l’opportunità.

Mentre stavano cercando un nuovo attore per interpretare una variante dello stesso personaggio interpretato da Boseman, sembra più probabile che lo studio stia effettivamente cercando un attore per il ruolo del figlio del T’Challa originale (Toussaint, alias il Principe T’Challa), introdotto alla fine di Wakanda Forever. Chiunque accetti il ​​ruolo, il nuovo T’Challa dovrebbe debuttare in uno dei prossimi film degli Avengers prima di avere un ruolo più importante in Black Panther 3.

Durante un’intervista del 2022 con il New York Times, il regista Ryan Coogler ha ammesso che sarebbe felice di rimanere in questo franchise “finché la gente mi vorrà“.

“Mi sento fortunato ad avere l’opportunità di lavorare a questi film, fratello. Quando mi è stato chiesto di fare il primo, è stato come un treno in corsa. Ringrazio Dio ogni giorno di essere potuto salire a bordo e di aver incontrato queste persone, questi attori, e di aver conosciuto Chadwick durante alcuni degli ultimi anni della sua vita. Lo farò finché la gente mi vorrà. Ma penso che sia più grande di me o Joe. Tra il primo e il secondo film, abbiamo incassato 2 miliardi di dollari al botteghino, che è ciò che conta di più per le aziende. Quindi spero che continui così, amico. Spero che la gente continui a fare film sul Wakanda anche molto tempo dopo che non ci saremo più.”

Damsels in Distress: recensione del film con Greta Gerwig

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Damsels in Distress: recensione del film con Greta Gerwig

Il miglior rimedio contro la depressione? Caffè con ciambelle, chiacchiere terapeutiche, ma soprattutto un ferreo programma d’igiene personale misto a numeri di danza. Parola di Violet (Greta Gerwig), Rose (Megalyn Echikunwoke) e Heather (Carrie MacLemore), protagoniste dell’ultimo film di Whit Stillman presentato l’anno scorso ai Festival di Venezia e Toronto: Damsels in Distress.

Damsels in Distress, la trama: Belle, giovani ed anti-convenzionali, le tre ragazze intendono rivoluzionare la vita al Seven Oaks, un college dell’East Coast caratterizzato dalla predominanza maschile e da una diffusa tendenza al suicidio dei suoi studenti. Prendono sotto la propria ala Lilly (Analeigh Tipton), che rimane affascinata dalle bizzarre convinzioni delle nuove compagne di stanza, continuamente alla ricerca di persone mediocri e “perdenti” da salvare attraverso il loro “Centro di prevenzione suicidi”. Come Frank e Thor, membri di una confraternita incapaci di distinguere i colori primari, o la depressa Priss, appena mollata dalla sua ultima fiamma dagli occhi blu.

Nel frattempo Lily si destreggia fra Charlie (il protagonista di “O.C.” Adam Brody), playboy della Facoltà che la adesca offrendole un drink al pub, e l’amico provvisto di fidanzata Xavier (Hugo Becker). Questo, chiaramente attratto dalla dolce brunetta, non vede l’ora di farle sperimentare i costumi sessuali dei Catari.

Tra lezioni di tip tap, citazioni auliche e corsi sulla letteratura omosessuale, Stillman firma una commedia fuori dall’ordinario, evidente parodia dei film adolescenziali e dei personaggi che li popolano. Solo se letto in quest’ottica, Damsels in Distress ha ragione di esistere, pungente affresco della borghesia urbana statunitense che il regista originario di Washington aveva già preso di mira in “Metropolitan” e “The Last Days of Disco”.

I protagonisti di Damsels in Distress, molti dei quali al loro debutto cinematografico, sfoderano una recitazione decisamente sopra le righe, in linea con un’atmosfera frivola e “witty” che, se diverte nella prima parte del film, alla lunga stanca e convince sempre meno.

Il risultato è una satira non sgradevole, di livello medio, con qualche felice intuizione e dialoghi caratterizzati da un nonsense che vuole (vorrebbe) riecheggiare l’humour anglosassone di autori come Oscar Wilde. Ottima la scelta dei costumi, ad opera di Ciera Wells, e brillanti le coreografie di Justin Cerne, tra cui quella finale della “sambola”, spassoso ballo inventato dalla leader del gruppo Violet. Uscito negli Usa lo scorso aprile, Damsels in Distress sarà nelle nostre sale dal 1 agosto.

Damsel: una clip dal film con Millie Bobby Brown

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Damsel: una clip dal film con Millie Bobby Brown

Si intitola Damsel il prossimo film Netflix con protagonista Millie Bobby Brown che ormai ha trovato una vera e propria casa professionale all’ombra della grande N rossa. Dopo il successo travolgente con Stranger Things, che si avvia alla sua conclusione, l’attrice ha partecipato Enola Holmes e ora tornerà a essere un’eroina action nel fantasy diretto da Juan Carlos Fresnadillo. Ecco di seguito una clip dal film che arriverà sulla piattaforma il prossimo 8 marzo.

Millie Bobby Brown è una damigella che non ha bisogno di essere salvata in Damsel, il film diretto da Juan Carlos Fresnadillo,  in arrivo solo su Netflix dall’8 marzo 2024.

Damsel, guarda il trailer

In Damsel Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere.

Damsel: trailer del film Netflix con Millie Bobby Brown

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Damsel: trailer del film Netflix con Millie Bobby Brown

Netflix dopo il teaser ha diffuso il  trailer del film action Damsel che vede protagonista l’attrice Millie Bobby Brown. Millie Bobby Brown è una damigella che non ha bisogno di essere salvata in Damsel, il film diretto da Juan Carlos Fresnadillo,  in arrivo solo su Netflix dall’8 marzo 2024.

In Damsel Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere.

  • DIRETTO DA: Juan Carlos Fresnadillo
  • SCRITTO DA: Dan Mazeau
  • PRODOTTO DA: Joe Roth, p.g.a., Jeff Kirschenbaum, p.g.a., Chris Castaldi, p.g.a.
  • CO-PRODUTTORE: Emily Wolfe
  • PRODUTTORI ESECUTIVI: Sue Baden-Powell, Zack Roth, Millie Bobby Brown, Robert Brown, Dan Mazeau, Mark Bomback
  • CAST: Millie Bobby Brown, Ray Winstone, Nick Robinson, Shohreh Aghdashloo, con Angela Bassett e Robin Wright

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Damsel: teaser trailer del film Netflix con Millie Bobby Brown

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Damsel: teaser trailer del film Netflix con Millie Bobby Brown

Netflix ha diffuso il teaser trailer del film action Damsel che vede protagonista l’attrice Millie Bobby Brown. Il primo contributo video ufficiale sul film atteso arriva dal Geeked Week di New York.

Damsel è diretto dal regista spagnolo candidato all’Oscar Juan Carlos Fresnadillo, adattato da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di L’ira dei Titani Dan Mazeau. Oltre a recitare, la Brown è anche produttrice esecutiva attraverso la sua società PCMA Productions insieme a Zack Roth, Chris Castaldi e Mazeau. Anche Joe Roth e Jeff Kirschenbaum si sono uniti al progetto come produttori.

In Damsel una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere.

In quale altro prodotto Netflix ha preso parte Millie Bobby Brown?

Millie Bobby Brown ha ottenuto riconoscimenti a livello mondiale per il suo ruolo rivoluzionario nel ruolo di Undici nella serie di fantascienza di successo di Netflix Stranger Things, che è valso alla giovane attrice la sua prima nomination agli Emmy Award come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica. Riprenderà ancora una volta il ruolo nella tanto attesa stagione finale le cui riprese riprenderanno nei prossimi giorni.

Damsel: recensione del film con Millie Bobby Brown

Damsel: recensione del film con Millie Bobby Brown

In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti delle Donne è una produzione Netflix a ricordare alle donne che devono salvarsi da sole, e non solo dai draghi: Damsel. Dimenticate i racconti in cui un prode cavaliere porta soccorso a una damigella in difficoltà perché non è questo il caso, avverte una voce fuori di campo fin dalle prime battute di Damsel, il nuovo film di Juan Carlos Fresnadillo in uscita sulla piattaforma proprio l’8 marzo. Un film che gioca sulle atmosfere del fantasy per portare in realtà un messaggio concreto, a qualunque livello di lettura si scelga di affrontarlo.

A testimoniare l’importanza attribuita all’operazione sono i nomi di rilevanza presenti nel cast che partecipano al film con quello che si potrebbe definire come poco più di un cammeo, come Angela Bassett e Robin Wright Penn. Entrambe le attrici sono note per aver più volte manifestato pubblicamente la richiesta di maggiori diritti per le donne: nel 2016 Wright Penn, protagonista di House of Cards, ha intavolato una dura contestazione con la produzione della serie per rivendicare la parità salariale con il collega Kevin Spacey.

In Damsel i loro ruoli incorniciano l’interpretazione della ventenne Millie Bobby Brown, volto e corpo in azione della principessa Elodie la quale, perse le speranze di poter contare su un cavaliere in arrivo su un un destriero bianco, giocoforza deve diventare lei stessa un guerriero. Le riprese di Damsel hanno impegnato Brown sia davanti che dietro la macchina da presa, dal momento che, oltre che protagonista è anche produttrice del fim. L’attrice inglese si è fatta notare appena tredicenne per la sua interpretazione di Undici, personaggio della serie Stranger Things dei Duffer Brothers che le è valso due candidature agli Screen Actors Guild Award e due agli Emmy Award come miglior attrice non protagonista: la più giovane di sempre ad ottenere la nomination.

Damsel: una storia fantasy trasmette un messaggio di grande realismo

Damsel Millie Bobby Brown
Credit Netflix

La storia di Damsel attinge al classico schema del viaggio dell’eroe ribaltandone alcuni cliché, primo fra tutti, quello annunciato di un principe azzurro che è meglio dimenticare. Principessa di una terra sterile e battuta dal vento, Elodie riceve una proposta di matrimonio e con essa la possibilità di ottenere un riconoscimento in monete d’oro che può portare respiro alle casse del regno. Di fronte a un popolo stremato dalla fame, il sogno del grande amore le appare una distrazione che non può permettersi ma niente toglie che possa ancora sperare fino all’incontro con il promesso sposo.

Il sorriso di Nick Robinson (Noi siamo tutto) che lo impersona sembra aprire ad un futuro di felicità, non fosse che proprio la sua mano apre alla giovane la porta dell’inferno. Non è forse quello che succede ad oltre il 60% delle donne, le quali, secondo un’indagine ISTAT del 2014, subiscono le forme più gravi di violenza proprio ad opera dei partner, dei parenti o degli amici, ovvero delle persone di cui più si fidano. 

Da ‘Damigella’ a ‘Cavaliere’

Damsel rappresenta un percorso di liberazione dalla gabbia delle proprie illusioni simboleggiato dal vestito da sposa ‘costruito’ intorno a una rigida ma vuota armatura che impedisce alla sposa i movimenti, senza tuttavia proteggerla, e rappresenta la tradizione che costringe le donne in ruoli fin troppo precisi. ‘Donne non si nasce, si diventa’, ammoniva già nel 1949 Simone De Beauvoir dalle pagine de Il Secondo Sesso, ‘Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l’aspetto che riveste in seno alla società la femmina dell’uomo; è l’insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto intermedio tra il maschio e il castrato che chiamiamo donna’.

Elodie dovrà dire addio alla crinolina per salvarsi dal destino di morte che il suo uomo ha scelto per lei. Un aspetto significativo del percorso che porterà la principessa a diventare il cavaliere che avrebbe voluto al fianco è l’acquisizione della capacità di discernere chi sono i veri draghi: non sempre i più temibili sono quelli che sputano apertamente fuoco e a volte le fiamme covano a lungo prima che le ustioni diventino visibili.

Da questa nuova prospettiva, non sempre i nemici meritano di rimanere tali fino alla fine. Affrontare il mostruoso, infatti, non significa lasciarselo alle spalle una volta per tutte, dimenticare, bensì sapere implementare quanto di oscuro si è vissuto per farne la propria forza e andare incontro con un maggior senso di completezza al domani.

Damsel ha i contorni di una favola leggera ma attraverso il linguaggio simbolico tocca corde capaci di risuonare più a lungo dei servizi giornalistici che accompagnano una giornata, vale la pena ricordarlo, che non è una mera celebrazione rivolta al passato ma una progressione in corso verso una serie di diritti di dignità e uguaglianza che ancora oggi, nel 2024, devono essere pienamente riconosciuti.

DAMSEL con Millie Bobby Brown è ora su Netflix; su Rotten Tomatoes ha ottenuto un tiepido 54%.

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Damsel, l’avventura d’azione fantasy di Juan Carlos Fresnadillo con Millie Bobby Brown, è ora in streaming su Netflix, e l’embargo sulle recensioni è stato revocato ieri sera tardi, poco prima della prima del film.

Questo non è mai un buon segno, e di certo la maggior parte dei critici non è stata conquistata dalla sorprendente macabra (almeno per un rating PG-13) incursione del regista di 28 settimane dopo nel genere fantasy. Con poco più di 50 recensioni, Damsel è attualmente al 54% su Rotten Tomatoes.

La critica sembra essere un po’ ovunque, con alcuni che acclamano l’interpretazione di Millie Bobby Brown come un punto di forza, e altri che sono molto meno convinti del ruolo di protagonista della star di Stranger Things. Allo stesso modo, il drago del film – doppiato da Shohreh Aghdashlooè stato indicato da alcuni come una creazione terrificante che eleva il film ogni volta che è sullo schermo, mentre altri ritengono che la creatura sia portata in vita da una CGI di scarsa qualità. Ma la maggior parte sostengono che il drago è di gran lunga la parte migliore del film, ma Damsel non sembra un fallimento totale.

La trama e il cast di Damsel

In Damsel una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere, dimostrando così di saper benissimo badare a sé stessa, senza l’aiuto di alcun principe.

Damsel è diretto dal regista spagnolo candidato all’Oscar Juan Carlos Fresnadillo, adattato da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di La furia dei Titani Dan Mazeau. Oltre a recitare, Millie Bobby Brown è anche produttrice esecutiva attraverso la sua società PCMA Productions insieme a Zack Roth, Chris Castaldi e Mazeau. Anche Joe Roth e Jeff Kirschenbaum si sono uniti al progetto come produttori. Il film è disponibile su Netflix dall’8 marzo.

Damrod decima decine di elfi nella nuova featurette de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2

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Per il resto dell’anno, non c’è probabilmente nessun’altra serie fantasy che sia tanto attesa quanto la seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere , il cui ritorno è previsto per il 29 agosto. Diverse interviste al cast e alla troupe dello show hanno suggerito che la prossima stagione vedrà l’ascesa dei cattivi, come si vede nellultimo trailer. Poiché in questa stagione i cattivi saranno in azione, è lecito supporre che alcuni eroi cadranno in disgrazia. I fan del franchise che hanno visto la trilogia originale ricorderanno i troll che accompagnavano le armate di Sauron che assaltarono Minas Tirith nella Battaglia dei Campi di Pelennor. La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere  riporterà la potenza devastante di queste enormi creature con l’introduzione di Damrod.

In una nuova featurette della nuova stagione, Damrod viene presentato come un troll, apparentemente alle dipendenze dell’orco Adar (Sam Hazeldine), di cui si guadagna il patrocinio offrendogli una testa di orco. La featurette pubblicata sull’account ufficiale di X per Gli anelli del potere mostra in tutta la sua gloria la pura brutalità di Damrod in battaglia. In una scena che sembra mostrare il saccheggio della città elfica di Eregion, guidata da Celebrimbor (Charles Edwards), Damrod arriva schiacciando gli elfi sotto i piedi, prendendone diversi in una mano e facendone volare altri con un solo colpo della sua mazza. La difesa di Eregion potrebbe essere condannata ancor prima di iniziare.

Perché Eregion diventerà un obiettivo nella seconda stagione?

Eregion è una delle principali roccaforti elfiche della Seconda Era e ospita il maestro fabbro elfico Celebrimbor. Grazie alla sua mano, alla fine della prima stagione sono stati forgiati i primi tre anelli elfici, a cui ne seguiranno altri nella prossima stagione. A un certo punto della seconda stagione, il fabbro verrà ingannato da Sauron (Charlie Vickers) mentre diventa Annatar, il Signore dei Doni. Insieme i due forgiano gli anelli rimanenti, impregnati della magia di Sauron, sconosciuta a Celebrimbor. Alla fine i due litigano e Sauron punta a conquistare la città. Questo conflitto vedrà Elrond (Robert Aramayo), su ordine dell’Alto Gil-galad (Benjamin Walker), giungere con una forza di elfi per alleggerirla.

Come in gran parte della Terra di Mezzo, Sauron riuscirà a ingannare Celebrimbor facendo leva sui loro stessi desideri. Mentre Galadriel (Morfydd Clark) è stata ingannata e accecata dall’odio per il Signore Oscuro, tanto da non rendersi conto che egli era accanto a lei come Halbrand. Celebrimbor sarà ingannato dal suo desiderio di realizzare una grande opera che possa rivaleggiare con l’eredità di suo nonno Fëanor. “La sua ambizione lo sta divorando“, dice Edwards. “Vuole produrre qualcosa che, sì, aiuterà il mondo, ma che assicurerà anche che il suo nome sia per sempre su una targa da qualche parte“.

Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019

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Dampyr: svelato il first look del film al Lucca Comics 2019

A un anno esatto dall’annuncio del film, sempre in occasione del Lucca Comics and Games, la Sergio Bonelli Editore ha ufficialmente annunciato il cast di Dampyr – il film, l’adattamento per il grande schermo del personaggio a fumetti inventato da  Mauro Boselli e Maurizio Colombo.

Si tratta del primo film della Bonelli Entertainment e del primo progetto del Bonelli Cinematic Universe, annunciato sempre nella stessa occasione, che, immaginiamo, vedrà schierati sul grande schermo tutti i personaggi Bonelli più amati di sempre, a partire proprio dal relativamente giovane Harlan, eroe riluttante protagonista delle pagine di Dampyr.

Al centro di Piazza Antelminelli, di fronte al padiglione Bonelli, è stato svelato un enorme cubo con i primi character poster del film, che raffigurato i tre “eroi” principali della storia: al centro Harlan, il Dampyr, che ha il volto di Wade Briggs (Please Like Me, Still Star-Crossed); alla sua destra Tesla, interpretata dall’attrice svedese Frida Gustavsson (Dröm); alla sinistra Kurjak, con il volto di Stuart Martin (I Medici, Crossing Lines). Un cast internazionale per una produzione che guarda a quel mercato, pur partendo da maestranze e PI made in Italy.

Nella stessa occasione, Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore, ha affermato senza mezzi termini che, sebbene il pubblico sia abituato all’abbondante flusso di cinecomics che arrivano da Oltreoceano, questo è un passo davvero enorme per una produzione italiana.

Gli fa eco anche Nanni Cobretti (I 400 calci) che commenta la notizia: “Sono molto emozionato, perché se c’è qualcuno che in Italia ha il materiale per lavorare in questo universo è la Bonelli. Dampyr è una storia che si presta benissimo all’adattamento cinematografico, e sono contento che si tratti di un film di genere. È bello che si investa in questo genere di progetti, ma anche in storie di vampiri che rimettono al suo posto il mito della creatura, dopo il recente cambiamento della percezione del vampiro al cinema (da Twilight in poi).”

Presenti all’evento anche due degli sceneggiatori del film, Giovanni Masi e Mauro Uzzeo, che insieme ad Alberto Ostini hanno trasformato il linguaggio dei fumetti in quello del cinema. Uzzeo dà una precisa indicazione su quello che dovremo aspettarci dal film, ovvero un’alto livello di fedeltà ai personaggi del fumetto: “Nel momento in cui siamo stati chiamati a prendere parte al progetto, lavorando con tutto il gruppo capitanato da Vincenzo Sarno, Giovanni Mattioli, Antonio Navarra e Michele Masiero, il rispetto per il personaggio di Boselli e Colombo è stato totale. La volontà è quella di raccontare al cinema il cuore del personaggio, senza fargli perdere nessuna delle sue caratteristiche. Se siete lettori del fumetto, impazzirete per il film, perché ritroverete tutti gli aspetti del personaggio.”

Giovanni Masi aggiunge: “L’emozione è tantissima, Dampyr è un personaggio incredibile e sposo completamente l’opinione di Cobretti, sono molto contento di aver scritto un film su vampiri seri. Quello che arriverà dopo Dampyr è davvero tanto, dati i 70 anni di storia della Bonelli, ma non posso dire di più, altrimenti vengo licenziato! Ci vediamo al cinema.”

Oltre a Wade Briggs, Frida Gustavsson e Stuart Martin, al cast si aggiungono poi David Morrissey (Good Omens) come Gorka, Sebastian Croft (Il Trono di Spade) come Yuri, e Luke Roberts (300: Rise of an Empire) come Draka.

Come accennato, il film sarà fedele alle storie a fumetti e si basa sui primi due albi, è ambientato durante la Guerra dei Balcani all’inizio degli anni ’90. In questa occasione, conosciamo Harlan, un reietto e alcolizzato, tormentato da incubi che si aggira fra le campagne fingendo di essere un Dampyr, un essere metà umano e metà vampiro. Quando però degli autentici succhiasangue attaccano i soldati, il nostro si renderà conto che non è pura fantasia: lui è davvero un Dampyr!

A dirigere il film è stato chiamato Riccardo Chemello, esordiente che viene dalla pubblicità, mentre la sceneggiatura porta le firme di Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo. I produttori sono Roberto Proia per Eagle Pictures, Vincenzo Sarno per Sergio Bonelli Editore, e Andrea Sgaravatti per Brandon Box. Nella crew, invece, troviamo il premio Oscar Giorgio Gregorini (Suicide Squad) come truccatore, Vladimir Furdik (Skyfall) come coreografo delle scene d’azione, Lubomik Misak (Il Trono di Spade) come coordinatore degli stunt, e Giovanni Castelnuovo (Wanted) come costumista.

Le riprese sono in svolgimento in Romania, e proseguiranno per 11 settimane. La prima data d’uscita annunciata per il film era il 23 gennaio 2020, ma sembra chiaro che a questo punto il film slitterà. Non si hanno ancora notizie certe in merito alla nuova pianificazione per l’uscita in sala.

Dampyr: il trailer del primo film del Bonelli Cinematic Universe

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Dampyr: il trailer del primo film del Bonelli Cinematic Universe

Dopo l’annuncio dell’uscita in sala il prossimo 28 ottobre, ecco finalmente il trailer di Dampyr, il film che inaugura il Bonelli Cinematic Universe e che è basato sul personaggio inventato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo.

Opera prima di Riccardo Chemello, Dampyr è stato scritto da Mauro Boselli, Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo e vede nel cast Wade BriggsStuart Martin (Army of Thieves)Frida Gustavsson (Vikings: Valhalla), Sebastian Croft (Heartstopper)David Morrissey (The Walking Dead).

Dampyr – il film

Svelati oggi il trailer e il poster del fantasy action Dampyr, l’opera prima di Riccardo Chemello, una co-produzione Eagle Pictures, Sergio Bonelli Editore, la celebre Casa editrice di fumetti col suo braccio produttivo Bonelli Entertainment, e Brandon Box, tratta dell’omonimo fumetto di culto.

Distribuito da Eagle Pictures, Dampyr uscirà nelle sale italiane il 28 ottobre, in contemporanea con la premiere mondiale con cast che si terrà al Lucca Comics and Games. Il film inaugurerà infatti la serata di apertura del celebre community event dedicato al mondo dell’entertainment.

Dampyr, girato interamente in lingua inglese, è una produzione impressionante con un budget di oltre 15 milioni di dollari; questo primo film del Bonelli Cinematic Universe annovera dietro le quinte le migliori maestranze del cinema italiano: l’Hair Designer Giorgio Gregorini, Premio Oscar per il Miglior Trucco ed acconciatura nel film Suicide Squad, la Makeup Designer Francesca Galafassi (“Game of Thrones”, Ben-Hur), Vladimir ‘Furdo’ Furdik come Fight Choreographer (Skyfall, “Game of Thrones”, “The Witcher”), Lubomir Misak come Supervising Stunt Coordinator (“Game of Thrones”, The Last Legion, Kingdom of Heaven) e Giovanni Casalnuovo come Costume Designer (Wanted, Romeo & Juliet, Beowulf). I producer sono Roberto ProiaVincenzo SarnoAndrea Sgaravatti.

Il film, basato sulla serie a fumetti creata da Mauro Boselli e Maurizio Colombo, è sceneggiato da Mauro Boselli, Giovanni Masi, Alberto Ostini, Mauro Uzzeo. Un cast tutto internazionale in cui Dampyr è Wade Briggs (Still Star Crossed, Please Like Me, “Foundation”, “His Dark Materials”), Stuart Martin è Emil Kurjak (“Jamestown”, “Medici”, “Crossing Lines”) e Frida Gustavsson è Tesla (“Dröm”, “Eld Lagor”, “Arne Dahl”, “Vikings: Valhalla”). Al loro fianco, David Morrissey come Gorka (“Britannia”, “The Missing”, “Good Omens”, “The Walking Dead”), Sebastian Croft come Yuri (“Game of Thrones”, “Horrible Histories: The Movie”, “Doom Patrol”, “Heartstopper”) e Luke Roberts a interpretare Draka (“Game of Thrones”, “Pirates of the Caribbean”, 300: Rise of an Empire, The Batman).

Il film racconta la genesi del personaggio, pubblicata da Sergio Bonelli Editore nel 2000 sui primi due albi dei 300 di cui è finora composta la serie a fumetti in edicola ogni mese, lasciando così aperta la porta al primo franchise italiano completamente in lingua inglese. DAMPYR è ambientato durante la guerra dei Balcani, nei primi anni Novanta, e segue le vicende di Harlan. Perseguitato da orribili incubi, Harlan sbarca il lunario fingendosi un Dampyr (nella mitologia slava, un essere mezzo umano e mezzo vampiro) capace di liberare i villaggi da quelle che i superstiziosi abitanti ritengono ingenuamente terribili maledizioni legate al mondo dei vampiri. Ma quando viene convocato dai soldati attaccati da creature assetate di sangue, Harlan scopre la verità: lui è davvero un Dampyr. Mentre cerca di affrontare un terribile “Maestro della Notte”, Harlan dovrà imparare a gestire i suoi poteri e scoprire le sue origini. Ad accompagnarlo una vampira rinnegata e un soldato in cerca di vendetta.

Sergio Bonelli Editore (SBE) è uno degli editori di fumetto più importanti al mondo e DAMPYR è uno dei personaggi più longevi e di successo della Casa editrice, la cui direzione editoriale è affidata a Michele Masiero. Il Bonelli Cinematic Universe si inserisce nell’ambito del progetto di Bonelli Entertainment, il braccio produttivo dedicato allo sviluppo di progetti cinematografici e televisivi basati sui suoi personaggi, amati da generazioni di lettori, come la serie animata “Dragonero”, una co-produzione internazionale insieme a Rai Kids, Power Kids e NexusTV, e il live-action di 10 episodi in una coproduzione tra SBE e Atomic Monster di James Wan dedicato a Dylan Dog.

Appuntamento nelle sale cinematografiche di tutta Italia e a Lucca Comics & Games il 28 ottobre.