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Touch Me Not: in Italia dal 13 settembre

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Touch Me Not: in Italia dal 13 settembre

I Wonder Pictures distribuirà nelle sale italiane a partire da giovedì 13 settembre Touch Me Not, il film premiato al 68esimo Festival Internazionale del cinema di Berlino con l’Orso d’Oro e con il premio per la migliore Opera Prima.

Diretto e sceneggiato dalla regista Adina Pintilie, Touch Me Not segue i percorsi emotivi di Laura, Roman e Christian, lanciando uno sguardo profondamente empatico sulle loro vite. Sul confine sottile tra realtà e finzione, desiderosi di trovare una forma di intimità eppure anche profondamente terrorizzati da essa, i protagonisti sono al lavoro su se stessi per superare vecchi schemi mentali, tabù e meccanismi di difesa e per trovarsi finalmente liberi dalle proprie paure. Touch Me Not racconta di come possiamo trovare l’intimità nei modi più inaspettati e come amarci l’un l’altro senza perdere noi stessi.

Totoro: il tutorial per disegnare l’icona dello Studio Ghibli

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Totoro: il tutorial per disegnare l’icona dello Studio Ghibli

Toshio Suzuki, tra i produttori dello Studio Ghibli, ha condiviso su YouTube un bellissimo video in cui mostra ai bambini come disegnare Totoro, l’iconico personaggio immaginario creato nel 1988 da Hayao Miyazaki per il capolavoro Il mio vicino Totoro. Il video è stato realizzato a sostegno di un’iniziativa benefica nata attraverso un sito giapponese che cerca di sostenere con diverse attività ricreative tutti quei bambini che, a causa della pandemia di Covid-19, sono costretti a restare a casa.

Nel video tutorial, Toshio Suzuki riesce in poco meno di un minuto a disegnare il tenerissimo custode e protettore della foresta attraverso l’utilizzo di un semplice foglio di carta e di una brush pen. Nel video, il produttore dichiara: “Ciao a tutti. Oggi vi insegnerò come disegnare Totoro. Quando si disegna Totoro, la cosa fondamentale è ricordarsi dei suoi due occhi enormi e rotondi, molto distanti tra loro. Adesso potete realizzarlo anche voi da casa. Coraggio, disegniamo tutti insieme!”

Dopo l’uscita de Il mio vicino Totoro, grazie all’enorme successo del film il personaggio divenne il simbolo dello Studio Ghibli. È stato proprio Toshio Suzuki a confessare che lo studio non riuscirà mai a creare un personaggio che superi in popolarità Totoro, come Walt Disney non riuscì mai a creare qualcosa più popolare di Topolino.

LEGGI ANCHE – Il mio vicino Totoro: quello che forse non sai sul film di Hayao Miyazaki

Ne Il mio vicino Totoro,le sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa in campagna. Per le due bambine inizia un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, abitato da creature fantastiche: dai nerini del buio, spiritelli della fuliggine, a buffi esseri di pelo di varie dimensioni, tra cui Totoro, lo spirito buono della foresta! Insieme a lui, Satsuki e la piccola Mei vivranno una magica e straordinaria avventura all’insegna dell’amicizia!

Totò: 50° anniversario dalla scomparsa del grande attore

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Totò: 50° anniversario dalla scomparsa del grande attore

In occasione del 50° anniversario dalla scomparsa del grande Totò, avvenuta il 15 aprile 1967, Sky Cinema Classics HD (canale 315) rende omaggio all’attore con una programmazione dedicata e una serie di imperdibili successi, da lunedì 10 fino al 17 aprile.

Tra i titoli in programma 47 MORTO CHE PARLA, con l’attore nei panni dell’avarissimo Barone Antonio Peletti, deciso a vivere in povertà per tenere nascosta la sua grossa eredità e vittima di un terribile scherzo, FIFA E ARENA dove Totò interpreta un onesto commesso costretto a fuggire a causa di un terribile equivoco, IL MEDICO DEI PAZZI, dove Felice Sciosciammocca, sindaco di Roccasecca, millanta di essere uno psichiatra proprietario di una clinica per malati mentali, MISERIA E NOBILTÀ affiancato dalla grande Sophia Loren, I TARTASSATI dove interpreta il ruolo del Cavalier Pezzella, proprietario di un negozio di abbigliamento intento ad evadere le tasse, e TOTÒTRUFFA 62 nel ruolo di Antonio Peluffo, un ex trasformista che vive organizzando delle piccole truffe riuscendo comunque a sfuggire alla legge. 

Insieme ai classici della comicità all’italiana, impreziositi anche da una serie di insuperabili duetti con il maestro della commedia Aldo Fabrizi, non mancheranno i film in coppia con Peppino De Filippo, come TOTÒ, PEPPINO E LA…MALAFEMMINA, TOTÒ, PEPPINO E I FUORILEGGE, TOTÒ, PEPPINO E LE FANATICHE e LA BANDA DEGLI ONESTI.

Infine, da non perdere TOTÒ STORY, un’antologia dedicata all’attore con 9 episodi tratti dai suoi film più celebri per ripercorrere le scene memorabili e le battute che hanno fatto la storia della commedia italiana.

Totò contro i quattro: il film con Peppino De Filippo

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Totò contro i quattro è il film del 1963 diretto da Steno con protagonista Totò, Aldo Fabrizi, Ermione Macario.

Il Commissario Antonio Saracino (Totò) è un arguto e coscienzioso servitore dello Stato, coadiuvato dal fido brigadiere Di Sabato che lo aiuta a risolvere i casi che a loro si presentano. Ironia della sorte, un gruppo di ladruncoli e ricettatori di auto ruba proprio la sua, vinta con il Telefortuna. Il commissario è naturalmente molto adirato, e come se ciò non bastasse, nella stessa giornata si presentano a lui quattro personaggi alquanto infastiditi e dai casi bislacchi (di qui il titolo).

C’è il Cavalier Alfredo Fiore (Peppino De Filippo) il quale, in base alla testimonianza del suo pappagallo, sostiene che sua moglie lo tradisce con un veterinario, il dottor Cavallo, ma il commissario lo manda via in malo modo. Ben presto, però, il cavaliere tornerà portando con sé un bitter accompagnato da una lettera, secondo la quale la bevanda gli sarebbe stata inviata in quanto egli è un rappresentante, per l’appunto, di bibite. Egli, però, è convinto che sia un tentativo di avvelenamento da parte di sua moglie e del suo amante.

Totò contro i quattro, il film

Poi c’è il Commendatore Lancetti (Mario Castellani), ricattato da un uomo misterioso. Il commissario consiglia al Commendatore di fingere di accettare il ricatto e di recarsi al luogo concordato per la consegna. Ancora, c’è il sedicente colonnello La Matta (Erminio Macario) invita il commissario ad un incontro al bar per informarlo che, per la sua professione di detective privato, ha scoperto che in una villa molto isolata quotidianamente entrano molte ragazze, ma non ne escono mai. Teme, così, che vengano attirate nella casa per essere uccise. Fingendosi imbianchini, i due riescono a entrare nella casa.

Infine, c’è l’ispettore di dogana Mastrillo (Nino Taranto), un servitore intransigente dello Stato che non fa sconti neanche al commissario, bloccando un pacchetto a lui destinato contenente supposte ma che per la privacy passava come “contenente effetti personali”. In seguito, il Commissario Saracino scoprirà che Mastrillo tanto onesto e trasparente non è…

A questi bislacchi “clienti” del Commissario, si aggiunge un prete, Don Amilcare (Aldo Fabrizi), il quale da un lato cerca di redimere i ladruncoli di quartiere (gli stessi che hanno fregato l’auto del Commissario) ma dall’altro di difenderli dalla sua voglia di metterli in gattabuia.

Totò contro i quattro è un film del 1963 diretto da Steno su sceneggiatura di Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi. Oltre ad essere una divertente e piacevole commedia tipica del cinema italiano di quegli anni, questo lungometraggio si distingue perché riunisce un cast di grande spessore, dato che vi figurano quasi tutti gli attori comici italiani più importanti del dopoguerra: Totò, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Peppino De Filippo, Erminio Macario, Ugo d’Alessio, un giovane Carlo Delle Piane e la storica spalla di Totò, Mario Castellani.

Totò contro i quattro raccoglie quattro episodi uniti tra loro come fosse un’unica giornata di disavventure per il povero Commissario Saracino. Il risultato finale è un film divertentissimo nel quale si susseguono gag esilaranti a raffica, rese tali non solo dalla presenza degli attori protagonisti sopracitati, così spontaneamente affiatati tra loro, ma anche per le storie ben fatte nella loro semplicità.

La pellicola è anche una parodia dei polizieschi formato sceneggiati che in quegli anni prendevano piede pure in Italia. Del resto Steno, con i suoi 48 anni di carriera – caratterizzati da 73 regie per il grande schermo, più un film e una miniserie per la televisione – è stato un infallibile regista che ha attraversato tutto il cinema italiano ante e dopo guerra, lavorando con grandi artisti dall’alto della sua instancabile creatività.

Totenfrau – la signora dei morti, recensione della serie Netflix

Totenfrau – la signora dei morti, recensione della serie Netflix

In arrivo su Netflix dal 5 gennaio, Totenfrau – la signora dei morti è una nuova serie tv austriaca tratta dal romanzo di Bernhard Aichner. L’autore ne ha già scritta una trilogia e le sei puntante della prima stagione riguardano, naturalmente, soltanto il primo libro, che ha venduto centinaia di migliaia di copie ed è stato tradotto in trenta paesi. La sceneggiatura è stata redatta da Barbara Stepansky, Wolfgang e Benito Mueller, mentre la regia è di Nicolai Rohde.

Totenfrau – la signora dei morti, la trama

Girata interamente tra le Alpi e ambientata in un paesino gelido e inabitato vicino a Innsbruck, la storia ruota attorno alla vendetta che Blum (Anna Maria Mühe) cerca di mettere in atto dal momento in cui suo marito Mark (Maximilian Kraus) muore in un incidente stradale davanti ai suoi occhi, a due metri dal portone di casa loro. Mark era un poliziotto molto benvoluto, soprattutto dal suo caro amico e collega Massimo (Felix Klare), perciò Blum non riesce a spiegarsi la ragione di un tale evento: improvviso e traumatico. Proprietaria dell’impresa di pompe funebri ereditata dai suoi genitori, diventata vedova, inizia una ricerca di risposte frenetica e serrata, con metodi decisamente poco ortodossi, potendo però contare sulla fedeltà e l’aiuto del suo collaboratore Reza (Yousef Sweid). E nel frattempo continua a ricoprire il proprio ruolo di mamma di Nela (Emilia Pieske) e Tim (Lilian Rosskopf), anche grazie al supporto del suocero Karl (Hans Uwe Bauer).

Totenfrau – la signora dei morti, è dunque un thriller con tempi stretti e forsennati, dai quali si scoperchiano segreti, doppie vite e una violenza glaciale come i nevai perenni che incombono sullo sfondo di ogni inquadratura in esterno.

La protagonista è una giustiziera che investiga con acume e senza la minima pietà, mossa dalla rabbia e da quella giusta quantità d’incoscienza che la spingono ad annientare le perfidie dell’animo umano: maschile, ad esser precisi. Una figura che ormai si vede da lungo tempo, assetata da un desiderio furente di regolamento di conti, che è fatta solo della propria motivazione, senza sfumature di sentimenti, priva di remore o esitazioni.

Totenfrau
Totenfrau – Folge 5 – Crediti Netflix

La brutalità come principale interesse dello sguardo

La brutalità e le bestialità messe in scena appiattiscono, infatti, il racconto diventandone quasi il punto di massimo interesse dello sguardo narrante. Ecco che Blum usa la stessa identica efferatezza dei mostri a cui dà la caccia, non regalando niente di sé , se non il compimento di singole missioni suddivise per tappe, proprio come in un videogioco. Persino i personaggi maschili “buoni” sono vittime delle stesse caratteristiche, ma al contrario: procedono con una disponibilità e una bontà continuative, che paiono non subire variazioni né intaccamenti da nulla di quel che accade loro intorno.

Totenfrau – la signora dei morti risulta alla fine essere un racconto ben impostato, dove i singoli fatti che si sviluppano e si snodano destano interesse e curiosità, per quanto con poche sorprese spiazzanti e inaspettate, ma che in fondo rispettano i canoni del genere di cui si fanno esecutrici. Da questo punto di vista si respira, evidentemente, che il romanzo ha un buon impianto di partenza, anche per quello che riguarda la costruzione dell’ambiente e dell’idea sui profili dei personaggi coinvolti nella storia: una su tutti la multimilionaria Johanna Schönborn (Michou Friesz).

Ma resta, di fatto, un prodotto che cattura poco e, nel tentativo di provare a dare una protagonista con qualcosa di nuovo, finisce con l’eseguire esattamente quel che ci si aspetta. Unico punto che sprona nel dare seguito alla successione delle puntate, è scoprire chi sia davvero l’assassino. In tal senso rimane sempre efficace fare leva su una delle cose che più rapiscono l’attenzione della specie umana: stuzzicarne la morbosa indiscrezione.

Tótem – Il mio sole, recensione del film di Lila Avilés

Tótem – Il mio sole, recensione del film di Lila Avilés

Tótem – Il mio sole, dal 7 marzo nelle sale italiane con Officine Ubu, è la nuova pellicola della regista messicana Lila Avilés, una storia febbrile e sorprendente in cui l’universo dell’infanzia, della famiglia, del femminile e del soprannaturale convivono in modo magistrale. Pur possedendo sempre uno sguardo e una personalità molto specifici, riecheggia una tradizione a cui appartengono voci così diverse e ambivalenti come quelle della peruviana Claudia Llosa e delle argentine Lucrecia Martel e Lucía Puenzo, costruendosi a partire da e attraverso questi quattro vortici concomitanti che si avvicinano e si respingono costantemente.

Tótem – Il mio sole, la trama: vita e morte attraverso gli occhi di Sol

Tótem – Il mio sole racconta una giornata nella vita di Sol (Naíma Sentíes) e della sua famiglia allargata di cugini, zie, zii e amici nella cornice della casa (e dello studio) del nonno, dove si festeggia il compleanno del padre, che vive lì. Il giovanissimo Tona (Mateo García Elizondo) è in pessime condizioni fisiche, vittima di quello che sembra essere un cancro fulminante, ed è chiaro che non gli resta molto da vivere, che quello che si sta preparando è più un addio che altro. Fa fatica ad alzarsi dal letto, non vuole farsi vedere così (nemmeno dalla figlia), ma la sua presenza/assenza assorbe e mette in ombra tutto ciò che c’è al di fuori della stanza buia dove viene accudito da Cruz (Teresita Sánchez), una donna gentile che lo assiste.

Tuttavia l’azione si svolge, per la maggior parte, fuori dalla stanza, mentre i parenti di Tona preparano la festa in questione – cucinando, bruciando cose, affrontando problemi personali, ricevendo aiuti inaspettati e insoliti e continuando a lavorare. In uno stile di caos e cacofonia da famiglia allargata, ciò che accade in quella casa assume un tono di comicità assurda e a volte persino nonsense, con situazioni nervose ed esilaranti, ma sempre oscurate dalla tacita evidenza della morte.

Il sole in una stanza

Sol, nel frattempo, andrà per la sua strada, rimanendo un’ansiosa osservatrice della situazione. Non le è permesso vedere il padre, la madre è al lavoro, gli zii sono persi nel loro universo e lei vaga da sola per la casa rovistando negli stivali, ponendosi domande esistenziali al cellulare, toccando (e rompendo) cose, facendosi compagnia con gli insetti, i molluschi e le altre piccole creature che circolano per la casa. Quando la festa inizierà, sarà l’unica a non voler partecipare; oppure lo farà, ma a modo suo.

Tótem – Il mio sole è un complicato arazzo di personaggi ed emozioni contrastanti, un ritratto duro ma a tratti umoristico di una famiglia che affronta a modo suo una situazione difficile e angosciante. Utilizzando una cornice chiusa per dare la sensazione di oppressione e confinamento di questa situazione, Avilés riesce a far interagire una dozzina di personaggi senza abusare di tagli di montaggio o spiegazioni arzigogolate: sono tutti situati a distanze diverse sullo stesso piano, tutti parte della stessa esperienza.

Seguendo le vicissitudini della bambina protagonista (Naíma Sentiés), Avilés pone la macchina da presa all’altezza della piccola, come se contemplasse il mondo spettrale che la circonda con un certo distacco e smarrimento, come hanno fatto recentemente Céline Sciamma e Laura Wandel. Rituali, purificazioni, feste, travestimenti grotteschi, terapie quantistiche, talismani e semi di tamarindo si susseguono attorno al singolare ritratto di una famiglia in cui anche animali e insetti hanno un’importanza simbolica fondamentale.

Totem - Il mio Sole Lila Avilés

La verità di una figlia

Lo sguardo di Sol – o “Solecito“, come lo chiamano le zie – esprime tutto. In mezzo al caos familiare, alla paura, al nervosismo, all’impotenza e persino a una festa imminente, gli occhi della bambina rivelano la gigantesca tristezza che circonda e ingloba tutto. A sette anni sembra sapere di più, negare di meno e supporre in maniera più convinta che a suo padre, Tona, resta poco tempo da vivere e che non c’è motivo di festeggiare, per quanto dietro ai festeggiamenti del suo compleanno ci siano delle buonissime intenzioni. Vuole solo vedere suo padre, stare con lui, abbracciarlo, parlare degli animaletti che ama e dei quadri che lui realizza; approfittare di quelli che intuisce essere pochi momenti condivisi tra loro, quei minuti rubati al tempo che rimarranno impressi nella sua memoria per il resto della vita.

Sebbene lo sguardo di Sol in Tótem – Il mio sole sia anche quello della regista, Avilés non giudica gli atteggiamenti degli altri personaggi: ognuno affronta o meno la situazione con le risorse che ha o che gli mancano. E se Sol può provare distanza e persino una certa incomprensione nei confronti di ciò che vede intorno a sé, la cinepresa sa che alla fine sono tutti lì con lo stesso obiettivo e scopo: abbracciare Tona, festeggiarlo, sostenerlo, stare con lui e ringraziarlo per le esperienze che hanno condiviso. È questa nobiltà e generosità di spirito che nutre questo sorprendende film. Si affronta la morte come si può, non sempre come si vuole: Avilés lo capisce e lo trasmette perfettamente.

Total Recall: tre character poster!

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Total Recall: tre character poster!

A pochissmi giorni dall’uscita nelle sale USA (3 agosto), vi mostiamo tre character poster di Total Recall – Atto di forza, remake dell’omonimo film di Paul Verhoeven

Total Recall: nuove anticipazioni al Comic-Con

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Total Recall: nuove anticipazioni al Comic-Con

Il regista Len Wiseman, in occasione del Comic-Con in corso a San Diego, ha presentato ampio materiale relativo al

Total Recall: il cast gioca a Celebrity

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Total Recall: il cast gioca a Celebrity

Andrew Freund ha simpaticamente intervistato il cast di Total Recall – Atto di Forza sottoponendo Colin Farrell, Jessica Biel, Kate Beckinsale e Bryan Cranston al gioco

Total Recall: ecco il trailer italiano ufficiale in HD

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Total Recall: ecco il trailer italiano ufficiale in HD

Ecco il trailer italiano di Total Recall il remake di Atto di Forza, action movie con Colin Farrell, Kate Backinsale e Jessica Biel.

Total Recall: arriva l’Atto di Forza del nuovo millennio

Total Recall: arriva l’Atto di Forza del nuovo millennio

E’ partito il countdown per l’uscita – prevista per il 28 settembre 2012 – del thriller fantascientifico diretto da Len Wiseman, tratto dal celebre racconto di Philip Dick “Ricordiamo per voi” già trasposto sullo schermo negli anni Novanta da Paul Verhoeven.

Total Recall – Atto di forza: tutto quello che c’è da sapere sul film

Lo scrittore Philip K. Dick ha regalato al mondo alcuni dei più importanti racconti e romanzi di fantascienza, adattati poi in film come Minority Report, A Scanner Darkly, I guardiani del destino o, il più celebre tra tutti, Blade Runner. Negli anni Dick è così diventato un autore di culto, sempre attento a riflettere con le sue opere sui processi manipolativi del tessuto sociale da parte delle strutture di potere e sul concetto di identità e umanità. Un altro dei suoi più celebri racconti divenuto film è Ricordiamo per voi, portato al cinema nel 2012 con il titolo Total Recall – Atto di forza (qui la recensione).

La pellicola, diretta da Len Wiseman, già regista anche di Underworld e Die Hard – Vivere o morire, è in realtà il secondo lungometraggio ispirato al racconto di Dick. Il primo film a basarsi su di esso è infatti stato Atto di forza, del 1990, interpretato da Arnold Schwarzenegger. Questo nuovo adattamento del racconto di Dick risulta essere particolarmente differente sia dal testo originale che da quel primo film, configurandosi dunque come un’opera che riprende le tematiche di base ma costruendovi intorno numerose scene inedite. Altresì, si tratta di un film che tiene conto del cambiamento dei tempi e delle novità tecnologiche e sociali.

Le novità introdotte dal film non sono però bastate a permettergli di affermarsi come un buon successo. Gli incassi non si sono rivelati all’altezza delle aspettative e il giudizio critico, pur indicando alcuni meriti del film, ha sottolineato come questo rimanga all’oscuro del titolo del 1990. Per poter dare un proprio giudizio, occorre intraprendere una visione del film, approfondendo però prima alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze con il racconto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Total Recall – Atto di forza: la trama e il cast del film

Il XXI secolo è appena cominciato e una guerra chimica ha reso vivibili solo due zone della terra: l’Unione Federale di Britannia e la Colonia, dove vive Douglas Quaid, impiegato presso una fabbrica di robot poliziotti e alla ricerca di una vacanza per staccare un po’ dalla sua monotona vita. Spinto da questo desiderio, Douglas viene attirato dal servizio che offre la Rekall, un’azienda che trasforma i sogni in ricordi reali: decide quindi di concedersi un viaggio mentale per calarsi nei panni di una superspia. Nel corso dell’operazione qualcosa va però storto e Douglas si ritrova ad essere ricercato dalla polizia, iniziando dunque a sospettare di essere in realtà sempre stato una spia. Per salvarsi, dovrà scoprire la verità sulla propria identità.

Ad interpretare il protagonista Douglas Quaid vi è l’attore Colin Farrell, il quale si è da subito dichiarato estremamente entusiasta del progetto. Egli ha inoltre voluto interpretare personalmente molte delle scene più complicate, ma ha anche richiesto di poter dormire sul set, per vedere cosa si provava a risvergliarsi nel futuro. Accato a lui, nel ruolo di Lori, la moglie di Douglas, vi è invece l’attrice Kate Beckinsale, mentre Jessica Biel è Melina, una misteriosa donna che si offre di aiutare il protagonista. Nel film sono poi presenti anche Bryan Cranston nei panni di Vilos Cohaagen, il Cancelliere che ordina di dare la caccia a Douglas e Bill Nighy in quelli di Matthias Lair. L’attore Bokeem Woodbine è invece l’agente Harry.

Total Recall - Atto di forza spiegazione

Total Recall – Atto di forza: la spiegazione e le differenze con il racconto

Il tema principale di Atto di forza è legato alla domanda se le esperienze di Quaid siano reali o solo un sogno indotto dal suo fallito impianto di memoria alla Rekall. Alla fine del film risulta ancora difficile dare una risposta a tale quesito, in modo molto simile a ciò che avviene sul finale di Blade Runner, un altro film tratto da un’opera di Dick, dove la natura del protagonista è quantomai enigmatica. Data quest’incertezza, Atto di forza si configura come un’opera che solleva riflessioni sulla capacità di manipolare i ricordi e la percezione delle persone, una pratica tutt’altro che estranea ai media odierni.

Per quanto riguarda il rapporto con il racconto di Dick, è bene sapere che in esso si ritrovano anche delle sequenze-sogno ambientate su Marte, ove si ritrovano anche degli alieni. Nulla di tutto ciò appare in Total Recall, ambientato unicamente sulla terra. Di conseguenza, cambia anche il conflitto, che se per il racconto è incentrato su di un omicidio avvenuto su Marte, nel film è dato dalle problematiche seguenti ad una terza guerra mondiale. Differente è inoltre l’antagonista, che da un’agenzia governativa segreta passa ad essere il veterano di guerra Vilos Cohaagen. Diversi sono anche i rispettivi finali, ove quello del racconto di Dick è molto più ambiguo e aperto a riflessioni.

Total Recall – Atto di forza: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Total Recall – Atto di forza grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 3 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Total Recall – Atto di forza: recensione del film

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Total Recall – Atto di forza: recensione del film

Arriva al cinema il remake Total Recall – Atto di forza diretto da Len Wiseman, con Colin Farrell e Kate Beckinsale distribuito da Sony Pictures Italia.

In principio era Philip Dick con il suo racconto fantascientifico “We Can Remember It for You Wholesale”, poi Arnold Schwarzenegger diede al racconto una consistenza cinematografica, infine Colin Farrell ridà la giovinezza a Douglas Quaid, operaio convinto di essere una persona normale che scopre poi, in maniera rocambolesca, di essere qualcun altro, qualcuno che le autorità vogliono morto. Riuscirà Douglas a fare chiarezza con una moglie che vuole “separarsi” da lui, ed una misteriosa donna che popola i suoi incubi?

Total Recall – Atto di forza nasce come remake del film del 1990, per trasformarsi un action adrenalinico con una sua autonomia senza rinunciare alla spettacolarità che il genere modernamente richiede. Len Wiseman, alla regia del film, conduce benissimo il gioco regalandoci sequenze d’azione di grande forza, senza mai far smarrire lo spettatore, conducendolo nelle viscere delle città futuristiche in cui il film è ambientato. A fare gli onori di casa, come detto, è Colin Farrell, che si assume l’onore di reinterpretare il personaggio che fu di Governator. Nessuna eredità fu mai così pesante, ma Colin riesce a portare a casa una buona interpretazione, la migliore del film, lavorando come sa fare lui, con solidità, attraverso l’utilizzo del corpo, ma soprattutto dello sguardo, senza rifare Schwarzy, ma ricreando un personaggio tutto suo.

Total Recall - Atto di forza

Accanto a Farrell due bellissime del cinema hollywoodiano entrambe perfette per il ruolo assegnato loro. Da una parte abbiamo la scattante e quasi aliena Kate Beckinsale, moglie presunta e agilissima saltatrice, darà la caccia al suo uomo fino alla fine. In contrapposizione con l’energia della Beckinsale, Wiseman ha scelta la passionale e atletica Jessica Biel, la donna dei sogni, o meglio degli incubi, che cercherà di far orientare nel mondo il disorientato Quaid.

Parte integrante Total Recall – Atto di forza è la scenografia di Patrick Tatopoulos, fortemente incentrata sull’iconografia collettiva della città futuristica, tanto da ricordare Blade Runner e Minority Report, senza un vero e proprio apporto personale ma con grande perizia e verosimiglianza. E’ difficile orientarsi nel mondo quando non si conosce nemmeno la propria identità, e in questo il film e la recitazione di Farrell, sono bravissimi a far passare il messaggio, tuttavia il film mette anche l’accento sul presente, sulla volontà e sullaforza di ognuno di scegliere giorno per giorno quello che si fa e quello che si è.

Total Recall – Atto di forza – La musica adrenalinica e le sequenze d’azione perfettamente concepite fanno di Total Recall un film di genere molto ben confezionato, concitato al punto giusto e di piacevole visione.

Total Recall – Atto di forza: primi amari giudizi!

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Total Recall – Atto di forza: primi amari giudizi!

Total Recall – Atto di forza, remake dell’omonimo film del 1990 diretto da Paul Verhoeven, uscirà nei cinema italiani il 28 settembre, mentre domani

Total Recall – Atto di Forza: nuove foto dal film

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Total Recall – Atto di Forza: nuove foto dal film

Ecco alcune immagini dal film Total Recall – Atto di Forza, remake dell’omonima pellicola del ’90 diretta da Paul Verhoeven e basata sul racconto di Philip Dick.

Colin Farrell interpreta il ruolo che

Total Recall – Atto di forza: ecco Kaitlyn Leeb, la prostituta con tre seni!

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Vi mostriamo oggi alcune foto dello stand di Total Recall – Atto di forza al Comic Con 2012, recentemente tenutosi a San Diego. In particolare, negli scatti si vede una giovane donzella

Total Recall – Atto di forza – Teaser Trailer Italiano

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Total Recall – Atto di forza – Teaser Trailer Italiano

E’ online il teaser trailer di Total Recall, diretto da Len Wiseman, remake dell’omonimo film del 1990, entrambi ispirati da un racconto breve di Philip Dick dal titolo Ricordiamo per voi (We Can Remember It For You Wholesale). Con , , , , .

Total Recall – Atto di forza – Secondo trailer italiano

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Total Recall – Atto di forza – Secondo trailer italiano

Arriva il nuovo trailer in italiano di Total Recall – Atto di Forza che sarà al cinema dal 28 settembre. Total Recall – Atto di Forza,  è ispirato ancora una volta al famoso racconto di Phillip K. Dick “Ricordiamo per voi”.

Total Recall – Atto di forza – Promo Trailer

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Total Recall – Atto di forza – Promo Trailer

Non perdere il promo del  trailer di Total RecallAtto di forza. spirato ancora una volta dal famoso racconto di Phillip K. Dick “Ricordiamo per voi”, Total Recall è un thriller d’azione incentrato sui temi della realtà e della memoria. Con , , , , , .

Torrey DeVitto: 10 cose che non sai sull’attrice

Torrey DeVitto: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Torrey DeVitto ha conquistato grande popolarità negli ultimi anni grazie alla sua partecipazione ad alcune note serie televisive. Queste le hanno permesso di raggiungere un ampio pubblico, che ha da subito iniziato a seguirla nei suoi vari progetti. L’attrice vanta in realtà una ricca serie di titoli in ambito televisivo, tra cui si annoverano alcuni tra i prodotti più celebri degli ultimi anni. Ecco 10 cose che non sai di Torrey DeVitto.

Torrey DeVitto Instagram

Torrey DeVitto: le serie Tv e i suoi film

10. È celebre per i suoi ruoli televisivi. L’attrice debutta sul piccolo schermo recitando come guest star in alcuni episodi di note serie come Dawson’s Creek (2003), Scrubs (2003) e Drake e Josh (2001-2005). Acquista poi maggior visibilità grazie a ruoli di rilievo per Beautiful People (2005-2006) e One Tree Hill (2008). Il vero successo arriva però grazie a Pretty Little Liars, dove recita nel ruolo di Melissa Hastings. Negli anni successivi è poi nel cast delle serie The Vampire Diaries (2012-2013) e Army Wives – Conflitti del cuore (2013). Dal 2015 ricopre il ruolo di Natalie Manning nelle serie Chicago P.D., con Jason Beghe e Jesse Lee Soffer, Chicago Fire, con Jesse Spencer, Taylor Kinney Monica Raymund, e in Chicago Med.

9. Ha recitato anche per il cinema. Nel corso degli anni l’attrice ha preso parte anche per alcuni film per il grande schermo, come Leggenda mortale (2006), Killer Movie (2008), con Kaley Cuoco, e Il rito (2011), dove recita accanto a Anthony Hopkins e Alice Braga. Negli ultimi anni ha invece preso parte a film di minor rilievo, mentre prossimamente è attesa in Divertimento e Cold, pellicole dove reciterà nel ruolo della protagonista.

8. Ha debuttato come produttrice. La DeVitto sarà prossimamente protagonista del film horror Cold, incentrato su alcuni spaventosi crimini commessi all’interno del settore dei reality tv dedicati alla ristorazione. Per l’occasione, la DeVitto non vestirà solo i panni dell’interprete, ma sarà anche produttrice esecutiva del film. Per lei si tratta del debutto in tali vesti, che potrebbe idealmente riprendere anche in futuro.

Torrey DeVitto è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 965 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Il profilo è però utilizzato in buona parte anche per condividere tematiche sociali care all’attrice, come anche immagini o video promozionali dei suoi progetti televisivi.

Torrey DeVitto e Paul Wesley

6. Ha sposato un suo collega. Sul set del film Killer Movie, l’attrice conosce il collega Paul Weasley, con il quale intraprenderà una relazione. I due si ritroveranno poi a recitare insieme anche nelle serie Army Wives – Conflitti del cuore e The Vampire Diaries. Nel 2011 annunciano di essersi ufficialmente sposati, ma solo due anni dopo, nel 2013 rendono noto il loro divorzio.

Torrey DeVitto Pretty Little Liars

Torrey DeVitto e Jesse Lee Soffer

5. Ha avuto una relazione un attore. Grazie al suo ruolo nella serie Chicago P.D., nel 2018 l’attrice conosce l’attore Jesse Lee Soffer, con il quale intraprende una relazione, confermata poi tramite i rispettivi social network. Tuttavia, questa non dura molto, e dopo soli otto mesi, nel maggio del 2019, annunciano di essersi separati pur restando in buoni rapporti.

Torrey DeVitto in Pretty Little Liars

4. Ha ripreso il suo ruolo per l’ultima stagione. L’attrice ha recitato nella celebre serie fino alla sesta stagione, ricoprendo il ruolo di Melissa Hastings. Ha poi abbandonato sia per altri impegni sia per via della decisione di far uscire di scena il personaggio. La DeVitto ha tuttavia fatto un’ultima comparsa nel corso degli episodi finali della settima stagione, l’ultima, dove è stata parte del colpo di scena finale.

3. Era molto legata al personaggio. In numerose interviste l’attrice ha affermato di essere cresciuta molto a livello personale interpretando il ruolo di Melissa. Nel corso delle sette stagioni, la DeVitto ha avuto modo di seguirne in prima persona l’accidentato percorso, immedesimandosi in lei e trovandosi infine più legata al personaggio di quello che avrebbe immaginato.

Torrey DeVitto suona il violino

2. Praticava lo strumento musicale. Oltre al mondo della recitazione, l’attrice è da sempre una grande appassionata di musica. All’età di sei anni ha infatti iniziato a prendere lezioni di violino, suo strumento preferito. Anche se in seguito dovette smettere per poter perseguire il lavoro come modella e attrice, la DeVitto ha raccontato di aver comunque conservato il violino, il quale ogni tanto suona ancora oggi.

Torrey DeVitto: età e altezza

1. Torrey DeVitto è nata a Long Island, New York, Stati Uniti, l’8 giugno 1984. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Toronto: Terraferma applaudito al TIFF!

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Dopo le critiche raccolte alla Mostra del Cinema di Venezia, nonostante il Premio Speciale della Giuria, TerraFerma di Crialese è stato accolto con molti applausi e tanti complimenti al Festival di Toronto.

Toronto International Film Festival 2024: svelato il programma. Ci sono Francis Ford Coppola e Luca Guadagnino

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L’epica fantascienza di Francis Ford Coppola “Megalopolis avrà la sua anteprima nordamericana al Toronto International Film Festival dopo il passaggio a Cannes. Il TIFF ha aggiunto quel film e molti altri, tra cui Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig e “The Room Next Door” di Pedro Almodóvar guidato da Julianne Moore e Tilda Swinton, alla sua programmazione del 2024. In totale, 276 film saranno proiettati al festival di quest’anno, che si terrà dal 5 al 15 settembre.

Oltre ai titoli della selezione ufficiale, il TIFF ha programmato proiezioni speciali del film del 2014 di Damien Chazelle “Whiplash”, così come della commedia del 1994 di Mina ShumDouble Happiness“.

Come annunciato in precedenza, “Nutcrackers” del regista David Gordon Green, con Ben Stiller, aprirà il festival mentre il debutto alla regia di Rebel WilsonThe Deb” chiuderà la 49a edizione. Altri film già in programma includono il thriller di sopravvivenza di Ron HowardEden“, la commedia horror di Marielle HellerNightbitch” con Amy Adams, il film d’animazione “The Wild Robot” e “We Live in Time di John Crowley, con Andrew Garfield e Florence Pugh.

Toronto International Film Festival 2024: il programma

Gala

“Megalopolis” (Francis Ford Coppola, anteprima nordamericana)
“William Tell” (Nick Hamm, anteprima mondiale)

Presentazioni speciali

“Babygir”l (Halina Reijn, anteprima nordamericana)
“Dahomey” (Mati Diop, anteprima nordamericana)
“Hold Your Breath” (Karrie Crouse, Will Joines, anteprima mondiale)
“On Swift Horses” (Daniel Minahan, anteprima mondiale)
“Paul Anka: His Way” (John Maggio, anteprima mondiale)
“Queer” (Luca Guadagnino, anteprima nordamericana)
“Shell” (Max Minghella, anteprima mondiale)
“The Brutalist” (Brady Corbet, anteprima nordamericana)
“The Luckiest Man in America” (Samir Oliveros, anteprima mondiale)
“The Room Next Door” (Pedro Almodóvar, anteprima nordamericana)
“The Salt Path” (Marianne Elliott, anteprima mondiale)
“Vermiglio” (Maura Delpero, anteprima nordamericana)

Discovery

“Village Keeper” (Karen Chapman, anteprima mondiale)
“You Are Not Alone” (Marie-Hélène Viens, Philippe Lupien, anteprima mondiale)

Centrepiece

“Bliss (Hemda)” (Shemi Zarhin, anteprima internazionale)

Special Events

“Double Happiness” (Mina Shum)
“Whiplash” (Damien Chazelle)

Toronto Film Festival: La La Land premio del publico, ecco tutti i vincitori

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Si è concluso il Toronto Film Festival, e a trionfare è stato La La Land di Damien Chapelle che ha vinto il premio del pubblico. La pellicola, interpretata da Emma Stone e Ryan Gosling, era stata presentata in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia. Acclamatissimi anche film come  MoonlightAmerican PastoralThe Birth of a NationArrival, Lion e Queen of Katwe, che sicuramente ritroveremo nel corso della stagione.

Tutti gli altri premi:

  • Dropbox  Discovery Programme Filmmakers Award:  Jeffrey
  • Short Cuts Awards (for short films – Canadian):  Mutants
  • Short Cuts Awards Best Short Film: Imago
  • City Of Toronto Award Best First Canadian Feature: Old Stone
  • Canada Goose Best Canadian Feature: Those Who Make Revolution Halfway Only Dig Their Own Graves
  • Fipresci Jury Prize, Discovery Section: Kati Kati           Special Presentation Section: I Am Not Madame Bovary
  • Network For Promotion of Asian Cinema (NETPAC) award: In Between
  • Toronto Platform Prize: Jackie
  • Grolsch People’s Choice Midnight Madness Award: Free Fire
  • Grolsch People’s Choice Documentary Award: I Am Not Your Negro

Toronto Film Festival, il programma: ci sono anche Joker e Ford v Ferrari

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Il programma del Toronto Film Festival di quest’anno porta in scena storie d’origine di supercattivi dei fumetti, idoli dei più piccoli, ma anche eroi dello sport e persino i “due Papi” ancora viventi!

La lineup del festival, presentata oggi, ha sfoggiato una serie di nomi di grande prestigio, i titoli più attesi della prossima stagione, dall’apripista Joker, a A Beautiful Day in the Neighborhood, su Fred Rogers, interpretato da Tom Hanks, fino a Ford v Ferrari, con Bale e Damon, arrivando alla satira anti-nazista di Taika Waititi, Jojo Rabbit. Ma ancora, Anthony Hopkins e Jonathan Pryce, saranno i papi Benedetto e Francesco, in The Two Popes e Michael B. Jordan sarà il protagonista di Just Mercy.

Molti di questi titoli erano attesi anche al Festival di Venezia, il cui programma sarà annunciato tra due giorni.

Ecco il programma completo del Toronto Film Festival

Toronto Film Festival al via!

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Non è ancora terminato il Festival di Venezia, che già dall’altro lato del mondo sono ultimati preparativi per un’altra importante manifestazine cinematografica.

Toronto Film Festival 2018: Green Book vince il premio del pubblico

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Va a Green Book di Peter Farrelly il premio del pubblico del Toronto Film Festival 2018, un’edizione in cui chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria del drammatico A Star Is born, debutto alla regia di Bradley Cooper con Lady Gaga.

Green Book, tratta da una storia vera, vede come protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali al fianco di Linda Cardellini, Don StarkP.J. ByrneBrian StepanekSebastian Maniscalco, e Iqbal Theba. Vi ricordiamo che l’uscita nelle sale è fissata al prossimo 21 Novembre, ma non c’è dubbio che ne risentiremo parlare durante la stagione dei premi.

Green Book: il trailer del film con Viggo Mortensen e Mahershala Ali

La sinossi: Quando Tony Lip (Viggo Mortensen), un buttafuori di un quartiere italo-americano nel Bronx, viene ingaggiato per guidare l’auto del Dottor Don Shirley (Mahershala Ali), un pianista nero di fama mondiale, da Manhattan a Deep South, deve affidarsi a “The Green Book”, una guida per trovare le pochissime strutture all’epoca sicure per gli afro-americani. Di fronte al razzismo e al pericolo, i due sono costretti a mettere da parte le differenze per sopravvivere e proseguire nel viaggio di una vita.

Green Book, recensione del film con Viggo Mortensen

Toronto Film Festival 2018: annunciati i primi titoli

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Toronto Film Festival 2018: annunciati i primi titoli

Dopo la presentazione del concorso di Venezia 75, cominciano ad arrivare i primi titoli che invece presenterà al mondo il Toronto Film Festival 2018, che si svolge in parte in contemporanea con l’evento del Lido. Da qualche anno, i due festival hanno intrapreso una specie di partnership che permette loro di passarsi i titoli più attesi dell’anno, in un’equa distribuzione delle anteprime mondiali. 

Come al solito, il programma del festival viene annunciato in due fasi, e la prima vede presenti in lista 47 titoli, 17 nella sezione Gala e 30 in quella Special Presentation. Piers Handling, CEO e direttore del festival, ha dichiarato: “Il programma anticipato oggi presenta autori amati e voci nuove dal mondo del cinema, fra cui molti grandi lavori al femminile. L’ampia gamma di racconto cinematografico da tutto il mondo è un testamento all’unicità dei film che vengono realizzati ogni anno”. 

Come anticipato prima, la lineup di Toronto prevede anche dei titoli che verranno presentati in prima mondiale a Venezia 75, e tra questi ci sono Roma di Alfonso Cuaron, Il Primo Uomo di Damien ChazelleShadow di Zhang YimouA Star is Born di e con Bradley CooperNon-Fiction di Olivier AssayasThe Sisters Brothers di Jacques AudiardSunset di Laszlo Nemes.

Le anteprime mondiali del Toronto Film Festival, fino a questo momento, invece sono: Beautiful Boy di Felix Van Groeningen (Alabama Monroe), con Timothée Chalamet e Steve CarelThe Hate U Give di George Tilllman jr; High Life di Claire Denis, con Robert Pattinson e Juliette BinocheThe Land of Steady Habits di Nicole Holofcener, con Ben Mendelsohn e Edie FalcoLife Itself di Dan Fogelman, con Oscar Isaac, Olivia Wilde, Olivia Cooke, Mandy Patinkin, Annette Bening, Antonio Banderas, Samuel L. JacksonThe Public di Emilio Estevez, con Alec Baldwin, Jena Malone, Christian SlaterRed Joan di Trevor Nunn, con Judi Dench e Sophie CooksonWidows di Steve McQueen, con Viola Davis, Michelle Rodriguez, Colin Farrell, Liam Neeson, Robert DuvallBen is Back di Peter Hedges, con Julia RobertsHotel Mumbai di Anthony Maras, con Armie Hammer, Dev PatelThe Hummingbird Project di Kim Nguyen, con Jesse Eisenberg, Alexander Skarsgard e Salma HayekMaya di Mia Hansen-LoveThe Wedding Guest di Michael Winterbottom, con Dev PatelIf Beale Street Could Talk di Barry Jenkins.

Nelle prossime ore verrà annunciato il programma completo.

Toronto Film Festival 2017: Tre Manifesti a Ebbing, Missouri vince il premio del pubblico

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Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, di Martin McDonagh, ha vinto al Festival di Toronto 2017 l’ambito premio del pubblico. Per il film, che McDonagh ha anche diretto, si tratta del secondo riconoscimento importante, dato che, presentato a Venezia 74, ha anche trionfato per il premio alla sceneggiatura.

Il film uscirà in Italia con il titolo di Tre Manifesti a Ebbing, Missouri  e il premio di Toronto è particolarmente importante in vista della stagione dei premi, dato che spesso, la scelta del pubblico del festival canadese coincide con quelle dell’Academy.

Lo confermano pellicole come 12 Anni Schiavo, Il Discorso del Re, The Millionaire e, ovviamente, La la Land.

Ecco di seguito gli altri vincitori:

Midnight Madness:
Winner: Joseph Kahn’s “Bodied”
Second runner-up: Craig Zahler’s “Brawl in Cell Block 99”
First runner-up: James Franco’s “The Disaster Artist”

Documentary:
Winner: Agnès Varda and JR’s “Faces Places”
First runner-up: Jennifer Baichwal and Nicholas De Pencier’s “Long Time Running”
Second runner-up: Morgan Spurlock’s “Super Size Me 2: Holy Chicken!”

International Platoform award:
Winner: Warwick Thornton’s “Sweet Country”

Fipresci awards:
Winner – Discovery: Sadaf Foroughi’s “Ava”
Winner – Special Presentations: Manuel Martín Cuenca’s “The Motive”

NETPAC award:
Winner: Huang Hsin-Yao’s “The Great Buddha+”

Best Canadian short film:
Winner: Marc-Antoine Lemire’s “Pre-Drink”

Best short film:
Winner: Niki Lindroth von Bahr’s “The Burden”
Honourable mentions: Matthew Rankin’s “The Tesla World Light”; Qiu Yang’s “Xiao Cheng Er Yue.”

Best Canadian first feature:
Winner: Wayne Wapeemukwa’s “Luk’ Luk’l”
Honourable mention: Sadaf Foroughi’s “Ava”

Best Canadian feature:
Winner: Robin Aubert’s “Les Affamés”
Honourable mention: Simon Lavoie’s “The Little Girl Who Was Too Fond of Matches”

Fonte: Variety

Toronto Film Festival 2017: il programma con Angelina Jolie e George Clooney

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Ecco il programma completo del Toronto Film Festival 2017 tra cui spiccano i titoli di Joe Wright, Angelina Jolie, Darren Aronofsky, George Clooney e Alexander Payne. Quest’ultimo aprirà il Festival di Venezia e quindi non è da escludere che, come accaduto lo scorso anno, alcuni dei titoli presenti in lista possano anche arrivare al Lido. Lo sapremo dopo il 27 luglio, data della conferenza stampa ufficiale della Mastra 2017.

Toronto Film Festival 2017: il programma

GALAS
Breathe
The Catcher Was A Spy
Darkest Hour
Film Stars Don’t Die in Liverpool
Kings
Long Time Running
Mary Shelley
The Mountain Between Us
Mudbound
Stronger
The Wife
Woman Walks Ahead

SPECIAL PRESENTATIONS
Battle of the Sexes
BPM (Beats Per Minute)
The Brawler
The Breadwinner
Call Me By Your Name
Catch the Wind
The Children Act
Disobedience
Downsizing
A Fantastic Woman
First They Killed My Father
The Guardians
Hostiles
The Hungry
I, Tonya
mother!
Novitiate
Omerta
Plonger
The Price of Success
Professor Marston & the Wonder Women
The Rider
A Season in France
The Shape of Water
Sheikh Jackson
The Square
Submergence
Suburbicon
Thelma
Three Billboards Outside Ebbing
Victoria and Abdul

Toronto Film Festival 2016: la lista completa dei titoli

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Toronto Film Festival 2016: la lista completa dei titoli

IndieWire toronto film festival 2016ha diffuso la lista completa, come al solito ricca e differenziata, del titoli che “sfileranno” al Toronto Film Festival 2016. Come è tradizione per la manifestazione canadese, i titoli sono tantissimi e tutti interessanti e, speriamo, molti dei quali potremo vedere anche alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2016.

Film d’apertura

I magnifici 7, Antoine Fuqua, USA, World Premiere

Film di Chiusura

The Edge of Seventeen, Kelly Fremon Craig, USA, World Premiere

Galas

Arrival, Denis Villeneuve, USA, Canadian Premiere
Deepwater Horizon, Peter Berg, USA, World Premiere
The Headhunter’s Calling, Mark Williams, Canada, World Premiere
The Journey is the Destination, Bronwen Hughes, United Kingdom/South Africa, World Premiere
JT + The Tennessee Kids, Jonathan Demme, USA, World Premiere
LBJ, Rob Reiner, USA, World Premiere
Lion, Garth Davis, Australia, World Premiere

Loving, Jeff Nichols, USA, North American Premiere
A Monster Calls, J.A. Bayona, USA/Spain, World Premiere
Planetarium, Rebecca Zlotowski, France/Belgium, North American Premiere
Queen of Katwe, Mira Nair, South Africa/Uganda, World Premiere
The Rolling Stones Olé Olé Olé! : A Trip Across Latin America, Paul Dugdale, United Kingdom, World Premiere
The Secret Scripture, Jim Sheridan, Ireland, World Premiere

Snowden, Oliver Stone, Germany/USA, World Premiere
Strange Weather, Katherine Dieckmann, USA, World Premiere
Their Finest, Lone Scherfig, United Kingdom, World Premiere
A United Kingdom, Amma Asante, United Kingdom, World Premiere

Special Presentations

The Age of Shadows (Miljeong), Kim Jee woon, South Korea, North American Premiere
All I See Is You, Marc Forster, Thailand, World Premiere
American Honey, Andrea Arnold, USA, North American Premiere

American Pastoral, Ewan McGregor, USA, World Premiere
Asura: The City of Madness, Kim Sung-soo, South Korea, World Premiere
Barakah Meets Barakah (Barakah yoqabil Barakah), Mahmoud Sabbagh, Saudi Arabia, North American Premiere
Barry, Vikram Gandhi, USA, World Premiere
Birth of the Dragon, George Nolfi, USA/China/Canada, World Premiere
The Birth of a Nation, Nate Parker, USA, International Premiere

Bleed for This, Ben Younger, USA, Canadian Premiere
Blue Jay, Alex Lehmann USA, World Premiere
Brimstone, Martin Koolhoven, Netherlands/Germany/France/Belgium/Sweden/United Kingdom, North American Premiere
BrOTHERHOOD, Noel Clarke, United Kingdom, International Premiere
Carrie Pilby, Susan Johnson, USA, World Premiere“Catfight,” Onur Tukel, USA, World Premiere
City of Tiny Lights, Pete Travis, United Kingdom, World Premiere
The Commune (Kollektivet), Thomas Vinterberg, Denmark/Sweden/Netherlands, North American Premiere
Daguerrotype (Le Secret de la chambre noire), Kiyoshi Kurosawa, France/Japan/Belgium, World Premiere
A Death in the Gunj, Konkona Sensharma, India, World Premiere
Denial, Mick Jackson, USA/United Kingdom, World Premiere“Elle,” Paul Verhoeven, France, North American Premiere
Foreign Body (Jassad Gharib, Corps Etranger), Raja Amari, Tunisia/France, World Premiere
Frantz, François Ozon, France/Germany, Canadian Premiere
The Handmaiden (Agassi), Park Chan-wook, South Korea, North American Premiere
Harmonium (Fuchi ni tatsu), Kôji Fukada, Japan/France, North American Premiere
I Am Not Madame Bovary, Feng Xiaogang, China, World Premiere
The Journey, Nick Hamm, United Kingdom, North American Premiere
King of the Dancehall, Nick Cannon, USA/Jamaica, World Premiere
La La Land, Damien Chazelle, USA, Canadian Premiere
The Limehouse Golem, Juan Carlos Medina, United Kingdom, World Premiere
Manchester by the Sea, Kenneth Lonergan, USA, Canadian Premiere

Mascots, Christopher Guest, USA, World Premiere
Maudie, Aisling Walsh, Canada/Ireland, Canadian Premiere
Neruda, Pablo Larraín, Chile/Argentina/Spain/France, Canadian Premiere
Nocturnal Animals, Tom Ford, USA/United Kingdom, North American Premiere
The Oath, Baltasar Kormákur, Iceland, World Premiere
Orphan (Orpheline), Arnaud des Pallières, France, World Premiere
Paris Can Wait, Eleanor Coppola, USA, World Premiere

Paterson adam driverPaterson, Jim Jarmusch, USA, North American Premiere
The Salesman, Asghar Farhadi, North American Premiere
Salt and Fire, Werner Herzog, Germany/USA/France/Mexico, North American Premiere
Sing, Garth Jennings, USA/France, World Premiere
Souvenir, Bavo Defurne, Belgium/Luxembourg/France, North American Premiere

Things to Come (L’Avenir), Mia Hansen-Løve, France/Germany, Canadian Premiere
Toni Erdmann, Maren Ade, Germany, Canadian Premiere
Trespass Against Us, Adam Smith, United Kingdom, World Premiere
Una, Benedict Andrews, United Kingdom, Canadian Premiere
Unless, Alan Gilsenan, Canada/Ireland, World Premiere
The Wasted Times (Luo Man Di Ke Xiao Wang Shi) Cheng Er, China, World Premiere

Fonte: Indiewire