Mancano
meno di due settimane prima della sua uscita internazionale, nel
frattempo Thor The Dark World è stato
proiettato in anteprima al cospetto di un certo numero di
giornalisti questa settimana a Londra, dove domani si terrà la
conferenza stampa.
E anche se commenti e reazioni di Twitter sono stati sottoposti ad
embargo, secondo Collider, un paio di tweets sono
stati avvistati lasciando trapelare le prime impressioni che
loderebbero il sequel Marvel ponendolo a livelli
ben più alti del suo predecessore.
Ma prima, il Film Music Reporter ha fornito la
tracklist della Hollywood Records dello score
originale firmato daBrian Tyler per Thor
TheDark
World. Di seguito ecco i brani:
Trama: Continuano le avventure
di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la
terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare
l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui
nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere
il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua
vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a
sacrificare tutto per salvare l’universo intero.
In occasione del Wizard
World Nashville Comic Con, Stan Leeè stato interrogato in meritoai suoicameoall’interno deifilm dei
MarvelStudios.Dopo il
racconto di un simpatico aneddoto secondo
cuii film Marvelavrebbero incassatocosì
tanti soldiperché a voltela
gente,perdendo le suebreviapparizioni,doveva poi correre
perandare a vederedi nuovoil film,Leeha
suggerito che gli Studios della Warner
dovrebbero ingaggiarlo al più presto per apparire in un film dellaDC
Comics.
Ti faccio vedereperché la DCnonè così intelligente.
Se fossiil capo
dellaDC,avreicontattatome stesso per dire: Che ne
dici di fareun cameo
nelprossimofilm
di Superman? Potete immaginare?
Nessunoci
crederebbe. Tuttisarebbero andatial cinema per
vederlo.
Essendo Batman Vs Superman il
prossimo film in uscita da parte della Warner/DC, è probabile che
l’invito sia volto proprio ad ottenere un’apparizione all’interno
di questo progetto. C’è da ricordare che Stan Leeha ripetutamentedifesoil casting diBen Afflecknei panni di Batman,eiduesono apparsiin un filminsieme in
passato.Stan
Lee eBen
Afflecksono stati
entrambiinGenerazione Xdi KevinSmith nel1995
oltre che compagni sul set di Daredevil in cui il
papà dei supereroi ebbe una delle sue prime comparsate in un
cinecomic ispirato ai suoi personaggi.
Ricordiamo che Batman vs
Superman è il sequel de L’uomo
d’Acciaio, che sarà diretto da Zack
Snyder e scritto da David S. Goyer
basandosi su una storia originale ideata da lui stesso insieme a
Snyder. Henry Cavill riprenderà il suo ruolo di
Clark Kent/Superman e accanto a lui ci saranno di nuovo Amy
Adams, Laurence Fishburne e Diane Lane e Ben
Affleck nel ruolo di Bruce Wayne/Batman.
Il grande pubblico conosce
Ben Whishaw per lo più per i sui ruoli in
Cloud Atlas, Profumo: Storia di un
assassino e Skyfall, ma per
i Queen sarebbe il performer perfetto per dare
volto sul grande schermo al compianto frontman del gruppo
Freddie Mercury. E’ THR a
rivelare che Whishaw è in vetta alla lista dei
desideri della band, secondo le stesse parole di Roger
Taylor.
Roger Taylor e
Brian May stanno supervisionando il progetto di
questo biopic da anni ormai. Le prime voci
su questo biopic emersero nel 2006 , quando
si vociferava che Johnny Depp fosse
in lizza per il ruolo iconico del frontman dei
Queen . Poi sono passati quattro
anni senza notizie in merito, fino a quando Sacha Baron
Cohen è stato assegnato
alla parte. Entro
l’autunno del 2012 , il film scritto dallo sceneggiatore di
The QueenPeter Morgan
sarebbe dovuto andare in produzione nella primavera successiva
anche se nessun regista era ancora a bordo,
mentre con l’estate Cohen abbandonava il progetto
per divergenze creative .
A quel tempo, si è detto che i membri dei Queen
volevano un approccio da film per famiglie per la storia del dio
del rock noto per la sua incredibile voce e spavalderia sexy,
mentre Cohen voleva uno sguardo più
grintoso
nella vita della star gay.
Ma parlando alla rivista Classic Rock May ha
suggerito che il vero problema era che Cohen è una
stella
troppo grande per la parte,
dicendo:
Abbiamo pensato che non ci deve essere alcuna distrazione nel film
di Freddie. Dovete sospendere davvero l’incredulità. Dovete credere
che l’uomoche interpreta Freddie, sia veramente Freddie. E non abbiamo
sentito che potesse davvero accadere con
Sacha.
Mentre è di buon auspicio per Ben Whishaw avere
May e Taylor di
supporto.
Sarà forse questa l’occasione giusta per dare un volto definitivo
all’immagine cinematografica di Mercury e per far
decollare il progetto una volta per tutte? Staremo a
vedere.
Dopo la comunicazione del titolo ufficiale e della data di
release effettiva avvenuta il mese scorso, sembra che i preparativi
per il quarto capitolo della saga giurassica inaugurata da
Steven Spielberg abbiano preso il
decollo.
La produzione di
Jurassic World è infatti in piena corsa,
e dopo le notizie sul casting di Bryce Dallas Howard, Nick
Robinson e Ty Simpkins e le voci
riguardanti la quasi conclusione delle trattative per assegnare a
Josh Brolin un ruolo da protagonista all’interno
del cast, un’altro grande nome spunta fuori dalla lista della
Universal. Si vocifera infatti che, negli ambienti
vicini alla produzione ed al regista Colin
Trevorrow, il nome di Idris Elba venga
citato con regolare insistenza da parte degli addetti ai lavori.
Per il momento né l’attore né fonti a lui vicine hanno dato
conferma del fatto, ma sembra proprio che il suo nome spicchi
all’interno di una lista a cui la Universal
Pictures stà lavorando sodo al fine di inserire altri due
o tre nomi importanti all’interno del cast che dovrà fronteggiare
ancora una volta i dinosauri di Isla Nublar.
Idris Elba, dopo
Pacific Rim ed il prossimo
Thor the Dark World, sembra quindi pronto
a tuffarsi in un nuovo grande progetto e non c’è dubbio che questa
grande operazione di casting, potrebbe fin da adesso collocare
Jurassic World tra i maggiori blockbuster
del 2015 o quantomeno tra quelli più attesi.
Al momento nessuna notizia è
trapelata in merito al ritorno dei protagonisti originali della
saga (che sarebbe molto gradito dai fans) tranne la conferma della
sua assenza da parte della stessa Laura Dern ed
alle dichiarazioni di un possibilista Jeff
Goldblum: Non so se ci sarò o meno, ma di
sicuro in sala sarò in prima fila…
Per questo non ci resta che
attendere. Il film, come già sappiamo, non sarà diretto da
Spielberg ma da Colin Trevorrow ( Safety not
guardanteed), accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly. Frank Marshall e Pat Crowley.
Spielberg, in compenso, sarà il produttore esecutivo del sequel
e affiancherà il regista nella lavorazione del film. Nel film
potrebbero essere inseriti nuovi dinosauri acquatici, ma
soprattutto un nuovo dinosauro gigantesco e misterioso che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La
trama completa, però, rimane ancora incerta e nascosta. Dovremmo
aspettare ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti,
almeno fino a giugno 2015.
Dopo The Social
Network di David Fincher, il
meraviglioso e inquietante mondo della rete cattura di nuovo
l’attenzione del grande schermo con Wikileaks – il Quinto
Potere (The Fifth Estate), pellicola diretta da
Bill Condon in arrivo nelle sale italiane il 24
ottobre 2013: il film, dedicato alla genesi del famigerato sito
divenuto nel giro di pochi anni un vero e proprio portale per la
divulgazione di scottante materiale classificato e un inno alla
libertà di informazione, racconterà gli eventi che più hanno
contraddistinto l’attività del sito (le violazioni dei diritti
umani perpetrate dal governo Kenyota, il crack della banca
islandese Kaupthing e soprattutto l’incontenibile fuga di documenti
classificati dell’esercito americano grazie alla talpa Bradley
Manning) attraverso gli occhi del suo carismatico fondatore Julian
Assange e di Daniel Domsheit-Berg, suo braccio destro e amico dal
2007 al 2010.
Basata sui libri “Inside
WikiLeaks. La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito
più pericoloso al mondo” di Berg e “Wikileaks. La battaglia
di Julian Assange contro il segreto di stato” dei giornalisti
del Guardian Luke Harding e David
Leigh, la pellicola è stata subito osteggiata come
strumento di discredito e veicolo di falsità dal fondatore di
Wikileaks, ad oggi ancora barricato nell’ambasciata ecuadoregna a
Londra in veste di rifugiato politico: di contro, il regista e gli
attori hanno sempre difeso il valore del film come opera di
finzione e l’intenzione di proporre un affresco equilibrato e non
fazioso, fornendo al pubblico gli strumenti necessari per stimolare
un dibattito.
Tutti i problemi nell’interpretare
un personaggio vivente senza il consenso dello stesso non sono
ricaduti tanto su Daniel Bruhl (Rush),
chiamato a vestire i panni di Daniel Domsheit-Berg in un clima di
assoluta collaborazione quanto su Benedict Cumberbatch,
fortemente voluto dalla Dreamworks come protagonista del film, che
oltre ad essersi visto rifiutare categoricamente l’opportunità di
un incontro ha anche dovuto fare i conti la precisa richiesta
rivoltagli dall’attivista australiano di rinunciare al ruolo e
tirarsi subito fuori dal progetto: Cumberbatch, la cui stella
sembra nell’ultimo anno benedetta da un’ascesa inarrestabile, non
si è fatto intimidire e ha respinto le polemiche sostenendo di aver
tentanto di donare al personaggio la maggiore tridimensionalità
possibile, lavorando sull’infanzia dell’uomo e sul suo complicato
sodalizio con Berg per ricostruire i lati del suo carattere
nascosti alle apparizioni pubbliche.
Nel ricco cast, troviamo anche
familiari volti televisivi come Dan Stevens (Downton
Abbey) nel ruolo del giornalista del Guardian Ian Katz,
Carice van Houten (Game of Thrones) in quello
dell’attivista e membro del parlamento islandese Birgitta
Jónsdóttir e Peter Capaldi, scelto per prendere le redini
della serie cult britannica Doctor Who dopo l’abbandono di
Matt Smith; per seguire le tracce
dell’inafferrabile Assange, le riprese si sono svolte fra Islanda,
Belgio e Germania.
Titolo di apertura al TIFF,
The Fifth Estate ha subito generato
pareri contrastanti, ma nessuno ha comunque mancato di esaltare
l’eccellente lavoro svolto dai due protagonisti Cumberbatch e
Bruhl: per esprimere il nostro giudizio sull’operazione e conoscere
finalmente la verità, non dovremo fare altro che andare in sala a
cercarla noi stessi.
Alice nella Città – la
sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film
di Roma dedicata alle giovani generazioni svela i titoli a sorpresa
di questa decima edizione.
Completano il ricco Concorso
Young/Adult: il lungometraggio finlandese
‘Heart of Lion’ di Dome Karukoski, già in
concorso ad Alice nel 2008 con ‘The home of dark
Butterflies’, e il giapponese ‘Patema Inverted’
di Yasuhiro Yoshiura.
‘Heart of Lion’ di Dome
Karukoski, presentato di recente al Festival di Toronto
e Montreal è il secondo film finlandese del concorso
ufficiale, (dopo il già annunciato ‘The Disciple’ di
Ulrika Bengts, film candidato agli Oscar®), ed è
l’ultimo lavoro di uno dei registi finlandesi più conosciuti in
patria. Il film, oggi, di grandissima attualità, racconta
del leader di una gang di skinheads neo-nazista che s’innamora di
una ragazza che ha un figlio mulatto. Il dissidio interiore del
protagonista fa da sfondo a tutta la storia che ci mostra una
società piena di risentimento, che trova nell’estremismo di destra
un modo per reagire all’indifferenza, elemento principale del
tessuto sociale finlandese.
Si cambia registro nel
secondo titolo a sorpresa del concorso, l’anime giapponese
‘Patema Inverted’ di Yasuhiro Yoshiura. Il film è
ambientato in un mondo sotterraneo dove le persone conducono
esistenze tranquille nonostante vivano in spazi oscuri e
ristretti, ma quello che sembra un regno felice si trasforma quando
la giovane Principessa si addentra nei luoghi più pericolosi
di Patema ed entra in contatto con segreti nascosti.
Il regista, già autore di Time of Eve
e Pale Cocoon, definisce questa
sua nuova opera di animazione semplicemente la storia di di “un
ragazzo che incontra una ragazza”, ma raccontata in maniera
“estremamente rigorosa ed estremamente strana”. Yoshiura, proviene
dal mondo dell’animazione indipendente giapponese e ha attirato
l’attenzione anche per la sua abilità nel raccontare storie
ambientate in nuovi mondi originali.
Il terzo titolo a sorpresa, Evento
Speciale fuori concorso, è ‘Marina’ diretto da Stijn
Coninx, una co-produzione Italia – Belgio che coinvolge la
“Orisa Produzioni” di Cristiano Bortone e la
società belga “Les Films du Fleuve” diLuc e
Jean-Pierre Dardennee “Eyeworks Film”
di Peter Bouckaert.
La pellicola verrà presentata in
anteprima, dopo aver fatto tappa a Montreal. Un cast di nomi
internazionali fra i quali spiccano per l’Italia, Luigi Lo Cascio e
Donatella Finocchiaro. Ambientato nel 1948 in un bellissimo paesino
del meridione, il film è ispirato alla vita del famoso musicista
Rocco Granata, noto per aver composto la canzone “Marina”. Tra
l’Italia e il Belgio degli Anni ’50, periodo in cui molti italiani
emigravano per cercare un lavoro nelle miniere di carbone del nord
Europa.
A completare il programma è L’
Evento Speciale fuori concorso “Container 158” il
documentario di Stefano Liberti ed Enrico Parenti sul campo ROM più
grande d’Europa che si trova a Via Salone a Roma: 1.200 Rom
di varia origine (rumeni, serbi, montenegrini, bosniaci). Le varie
comunità non comunicano; il livello d’istruzione è bassissimo, il
livello di disoccupazione altissimo. Il documentario segue la
quotidianità del campo, parte dalle persone comuni e mira a
scardinare i pregiudizi e a mostrare cosa vuol dire essere
realmente Rom oggi, evidenzia le controversie di questa popolazione
“indomabile” e riflette sul meccanismo che da tempo fa da
deterrente a una possibile integrazione con gli altri
cittadini.
Container 158 è prodotto
dalla Zalab, casa di produzione di Andrea Segre che
insieme alla Jole Film ha promosso un’importante
iniziativa a scopo benefico a cui aderisce Alice nella città: la
campagna ‘La prima scuola’, un’iniziativa di solidarietà
civile per le scuole primarie pubbliche di periferia nata da
un’idea di Andrea Segre durante le riprese del suo ultimo film, La
Prima Neve (www.laprimaneve.com).
‘La prima scuola’ mira
attraverso una raccolta fondi a finanziare laboratori artistici e
pedagogici nelle scuole primarie inserite in contesti periferici
(urbani e non) particolarmente svantaggiati.
Il progetto è fortemente
sostenuto da Jolefilm, Parthénos Distribuzioni e ZaLab per
informazioni www.laprimascuola.wordpress.com.
Non solo settima arte
ma anche impegno ad Alice nella città, che oltre ad aderire alla
campagna “La prima scuola”, sostiene “Le cose cambiano”: un
progetto di Isbn Edizioni e dell’associazione di promozione
sociale Girls and boys, dedicato agli adolescenti e ai giovani
LGBT, nato in collaborazione con il Corriere della Sera, e
con il sostegno di Enel Cuore Onlus. Il progetto è
l’affiliato italiano dell’americano It Gets Better,
nato negli Stati Uniti nel settembre 2010 da un’idea dello
scrittore, giornalista e attivista gay Dan Savage e di suo
marito Terry Miller. Dopo i suicidi di Justin Aaberg e di
Billy Lucas in seguito a episodi di bullismo omofobico, la coppia
ha caricato su YouTube un video diretto a tutti gli adolescenti
gay, lesbiche, bisessuali e transessuali vittime di discriminazioni
nell’ambiente scolastico, per trasmettere loro un messaggio
importante: “Anche noi ci siamo passati, ma le cose sono
migliorate. Tenete duro, chiedete aiuto, ascoltate le storie di chi
ha vissuto quello che state vivendo voi e adesso ha una vita piena
e felice”. Il video, che ha avuto quasi due milioni di
visualizzazioni, è stato il primo di oltre cinquantamila tra
messaggi e testimonianze che hanno dato vita a una fenomenale
campagna virale sul web. Le Cose Cambiano è un’iniziativa
interamente non
profit che si basa sulla convinzione che lo strumento
più potente di comprensione e di educazione, il migliore antidoto
contro l’isolamento, sia la narrazione, e tramite le storie vuole
contribuire a combattere tutti i tipi di bullismi e
discriminazioni. E proprio tramite le storie vuole contribuire
anche Alice, dando la possibilità presso gli spazi del villaggio di
registrare video e messaggi a chiunque voglia condividere la
propria esperienza e raccontare come le cose sono cambiate per lui:
la scoperta di sé, il coming-out, i conflitti, la solitudine, il
superamento, la consapevolezza. Presso Casa Alice verranno
installati dei video box legati all’iniziativa.
Abbinato alla campagna anche il
libro appena uscito pubblicato da Isbn in co-edizione con il
Corriere della Sera, Le cose cambiano. Storie di coming-out,
conflitti, amori e amicizie che salvano la vita, che raccoglie
i racconti e le testimonianze più belli provenienti dal progetto
italiano e da quello americano.
Divenuto ormai uno degli appuntamenti
più amati dai cinefili della capitale, A Qualcuno Piace
Classico arriva alla terza edizione con una nuova
carrellata di capolavori della storia del cinema, da riscoprire
finalmente sul grande schermo e nel formato originario della
pellicola 35mm. L’appuntamento è come sempre a Palazzo delle
Esposizioni, con ingresso libero fino a esaurimento
posti, e si parte martedì 29 ottobre alle ore 21.00 con
Eva contro Eva, una delle vette assolute della Hollywood
classica, vincitore di 6 Oscar e con una indimenticabile Bette
Davis.
Passeranno quindi in rassegna, fino
al 3 giugno 2014, alcuni dei nomi più eclatanti della settima arte:
da Truffaut a Bergman, di cui sarà presentato in chiusura il raro
Dopo la prova, da Fassbinder a Tarkovskij, in programma con
il folgorante film d’esordio, L’infanzia di Ivan, ma anche
Coppola, Wenders, Ōshima, Rohmer. La rappresentanza italiana è
affidata a Rossellini con Dov’è libertà…? e a Sergio Leone
con l’epico C’era una volta il West, quest’ultimo presentato
in versione integrale restaurata. Non mancheranno infine, sul
fronte della Hollywood degli anni d’oro, Fred Astaire e Ginger
Rogers nel loro musical più celebrato, Cappello a cilindro,
e una pietra miliare come Aurora, primo film americano
girato da Murnau. Insomma, un’occasione straordinaria per rivivere
in sala le emozioni del grande cinema.
Martedì 29 ottobre 2013 – ore 21.00
EVA CONTRO EVA (All About Eve, Usa 1950)
di Joseph L. Mankiewicz, con Bette Davis, Anne Baxter, George
Sanders, Celeste Holm
b/n, durata: 138’, 35mm versione italiana
Una celebre attrice di Broadway, Margo Channing, assume come
assistente la giovane Eva, sua fervente ammiratrice. Dietro
l’apparente ingenuità, però, la ragazza si rivela pronta a tutto
per scalzare Margo e diventare lei stessa una star. Vincitore di 6
Oscar, un film di rara perfezione, imitato più volte e mai
eguagliato nella capacità di raccontare il fascino e la crudeltà
del mondo dello spettacolo. Indimenticabile il cast, con una Bette
Davis alle vette della sua arte.
Martedì 12 novembre 2013 – ore 21.00
IL RAGGIO VERDE (Le Rayon vert, Francia 1986)
di Éric Rohmer, con Marie Rivière, Vincent Gauthier, Rosette,
Béatrice Romand
colore, durata: 94’, 35mm versione italiana
Rimasta senza progetti per le vacanze, l’introversa Delphine si
ritrova a girovagare per la Francia, ma la sfortuna e l’incapacità
di fare nuove amicizie rendono la sua estate un fiasco. Quando sta
per arrendersi alla solitudine, un incontro inaspettato le offre
una nuova speranza. Esempio perfetto del miracolo del cinema di
Rohmer, che come pochi sa registrare i più segreti moti dell’animo
e svelare la magia nascosta nel quotidiano. Leone d’Oro a
Venezia.
Martedì 26 novembre 2013 – ore 21.00
QUARANTA PISTOLE (Forty Guns, Usa 1957)
di Samuel Fuller, con Barbara Stanwyck, Barry Sullivan, Dean
Jagger
b/n, durata: 79’, 35mm versione italiana
La ricca Jessica Drummond spadroneggia in una contea dell’Arizona
grazie a 40 pistoleri mercenari al suo servizio. All’arrivo di
Griff Bonnell e dei suoi due fratelli, tutti agenti federali, la
donna dovrà lottare per mantenere il potere, pur finendo per
innamorarsi dello stesso Griff. Dietro l’aspetto di un western di
serie B si nasconde un’opera visionaria con momenti di grandissimo
cinema, adorata all’epoca da Godard e assurta nel tempo allo
statuto di culto.
Martedì 10 dicembre 2013 – ore 21.00
FURYO – MERRY CHRISTMAS MR. LAWRENCE (Senjo No Merry
Christmas, Giappone/GB 1983)
di Nagisa Ōshima, con David Bowie, Ryûichi Sakamoto, Takeshi
Kitano, Tom Conti
colore, durata: 123’, 35mm versione italiana
Nel 1942, in un campo di prigionia giapponese, i soldati inglesi
sono sottoposti a un durissimo regime detentivo dal giovane
capitano Yonoi. Tra loro c’è anche il colonnello Lawrence, che
conosce il giapponese e fa da mediatore, e l’australiano Celliers,
di cui Yonoi finisce per invaghirsi. Incentrato sullo scontro tra
due culture agli antipodi, è uno dei film più celebri di Ōshima,
ricco di straordinarie invenzioni visive e narrative. Memorabile la
colonna sonora di Sakamoto.
Martedì 14 gennaio 2014 – ore 21.00
I QUATTROCENTO COLPI (Les Quatre Cents Coups,
Francia 1959)
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire
Maurier
b/n, durata: 93’, 35mm versione italiana
Antoine Doinel è un ragazzino di 12 anni, irrequieto e sognatore,
spesso trascurato dalla famiglia e maltrattato a scuola. Quando
viene sorpreso a rubare, la madre acconsente a farlo rinchiudere in
riformatorio, ma Antoine riesce a fuggire. Esordio
semiautobiografico di Truffaut e film simbolo della Nouvelle Vague,
I quattrocento colpi è un inno alla libertà dell’infanzia
che non ha perso nulla della sua freschezza e della sua capacità di
emozionare con disarmante semplicità.
Martedì 28 gennaio 2014 – ore 21.00
RUSTY IL SELVAGGIO (Rumble Fish, Usa 1983)
di Francis Ford Coppola, con Mickey Rourke, Matt Dillon, Dennis
Hopper, Nicolas Cage
b/n e colore, durata: 94’, 35mm versione italiana
In Oklahoma, negli anni ’60, Rusty James vive con il padre
alcolizzato ed è il leader di una banda di ragazzi di strada. Il
suo idolo è il fratello maggiore, che un giorno fa ritorno a
sorpresa nel quartiere, senza immaginare il destino che lo attende.
Grazie a una narrazione sospesa tra la fiaba e il mito e alla
stupefacente fotografia in bianco e nero, il film si muove in una
dimensione senza tempo, in cui il tema dell’iniziazione all’età
adulta acquista una forza dirompente.
Martedì 11 febbraio 2014 – ore 21.00
DOV’È LA LIBERTÀ…? (Italia 1954)
di Roberto Rossellini, con Totò, Nyta Dover, Vera Molnar, Franca
Faldini, Leopoldo Trieste
b/n, durata: 93’, 35mm
Dopo aver scontato più di vent’anni di prigione per un delitto
passionale, un modesto barbiere si ritrova libero in un mondo che
non riconosce più, fatto di egoismi e ingiustizie. Amareggiato,
deciderà di voltare le spalle alla società e tornare in carcere.
Film dalla lavorazione travagliata, ma epocale per il modo in cui
fotografa l’ipocrisia e il conformismo dell’Italia del dopoguerra,
offrendo a Totò uno dei personaggi più autentici della sua
carriera.
Martedì 25 febbraio 2014 – ore 21.00
PARIS, TEXAS (Paris, Texas, Germania
Ovest/Francia/GB 1984)
di Wim Wenders, con Harry Dean Stanton, Nastassja Kinski, Dean
Stockwell, Aurore Clément
colore, durata: 147’, 35mm versione italiana
Dopo aver abbandonato la famiglia e vagabondato per anni attraverso
gli Stati Uniti, Travis torna a casa e ritrova il figlio di otto
anni, affidato agli zii dalla giovane madre. Anche la donna,
infatti, è scomparsa senza lasciar tracce e Travis decide di
mettersi in viaggio con il figlio per ritrovarla. Wenders combina
la tradizione americana del road movie con una riflessione tutta
europea sulle difficoltà dei rapporti umani, firmando un’opera di
estrema suggestione. Palma d’Oro a Cannes.
Martedì 11 marzo 2014 – ore 21.00
L’INFANZIA DI IVAN (Ivanovo detstvo, Urss 1962)
di Andrej Tarkovskij, con Nikolaj Burljaev, Valentin Zubkov,
Nikolaj Grinko
b/n, durata: 95’, 35mm VO sott. Italiani
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il dodicenne Ivan aiuta
l’Armata Rossa facendo da staffetta e esploratore. Il tenente
Galtsev vorrebbe aiutarlo allontanandolo dal fronte, ma Ivan decide
di restare in prima linea e affrontare missioni sempre più
pericolose. L’esordio nel lungometraggio di Tarkovskij è già un
capolavoro, accolto con entusiasmo all’estero (Leone d’Oro a
Venezia) e ostilità in patria, per quell’intensa poesia delle
immagini che costò al regista l’accusa di formalismo.
Martedì 25 marzo 2014 – ore 21.00
UN ANNO CON 13 LUNE (In einem Jahr mit 13 Monden,
Germania Ovest 1978)
di Rainer Werner Fassbinder, con Volker Spengler, Ingrid Caven,
Gottfried John
colore, durata: 124’, 35mm versione italiana
A Francoforte si svolgono gli ultimi giorni di vita del
transessuale Elvira, che rievoca gli episodi salienti del suo
passato e le ragioni che lo spingono a togliersi la vita. Scioccato
dal suicidio del compagno Armin Meier, Fassbinder girò il film in
soli 25 giorni, firmando una delle sue opere più radicali e
pessimiste, capace tuttavia di un impatto emotivo difficile da
dimenticare. Anche fotografato e montato dal regista, è uno dei
film chiave per capirne appieno lo sconfinato talento.
Martedì 8 aprile 2014 – ore 21.00
AURORA (Sunrise, Usa 1927)
di Friedrich Wilhelm Murnau, con George O’Brien, Janet Gaynor,
Margaret Livingston
b/n, muto, durata: 97’, 35mm didascalie italiane
Irretito da una donna di città, un giovane contadino lascia la
famiglia e arriva a tentare di annegare la moglie, ma poco prima
del folle gesto le chiede perdono. Di nuovo insieme, si riscoprono
felici proprio nella grande metropoli, ma il ritorno a casa sarà
più drammatico del previsto. Uno dei risultati più alti del genio
di Murnau e di tutto il cinema muto, una pietra miliare in termini
di fotografia e messinscena che Truffaut non esitò a definire “il
più bel film mai girato”.
Martedì 22 aprile 2014 – ore 21.00
C’ERA UNA VOLTA IL WEST (Italia/Usa 1968)
di Sergio Leone, con Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia
Cardinale, Jason Robards
colore, durata: 178’, 35mm
Morton, il ricco padrone della ferrovia, ha bisogno delle terre
ricche d’acqua di McBain, che fa uccidere da un feroce sicario. La
vedova, però, non si dà per vinta, e in suo difesa si schiera un
misterioso meticcio soprannominato “Armonica”. Apoteosi del western
all’italiana e del cinema di Leone, il film ancora mozza il fiato
per l’epica grandezza del racconto e della visione, sostenuta dalle
musiche celeberrime di Morricone. Presentato nella versione
integrale restaurata.
Martedì 6 maggio 2014 – ore 21.00
LA IENA – L’UOMO DI MEZZANOTTE (The Body Snatcher,
Usa 1945)
di Robert Wise, con Boris Karloff, Bela Lugosi, Henry Daniell,
Russell Wade
b/n, durata: 77’, 35mm versione italiana
Edimburgo 1831. MacFarlane, docente di anatomia, ha bisogno di
cadaveri per le sue lezioni e si serve del vetturino Gray per
saccheggiare i cimiteri. La situazione precipita quando, per
procurare i corpi necessari, Gray inizia a uccidere. Tra i grandi
classici dell’horror della RKO, unisce alla suspense incalzante una
raffinatezza di scrittura rara nel genere. Prodotto dal leggendario
Val Lewton e interpretato da una coppia altrettanto leggendaria:
Boris Karloff e Bela Lugosi.
Martedì 20 maggio 2014 – ore 21.00
CAPPELLO A CILINDRO (Top Hat, Usa 1935)
di Mark Sandrich, con Fred Astaire, Ginger Rogers, Edward Everett
Horton, Helen Broderick
b/n, durata: 99’, 35mm versione italiana
In trasferta a Londra per uno spettacolo, il celebre ballerino
Jerry Travers incontra la bella Dale Tremont e cerca di
conquistarla. Per errore, la ragazza è convinta che Jerry sia il
marito di una sua amica e ne respinge le avances, ma sarà solo il
primo di un’irresistibile girandola di equivoci. Il film più amato
e riuscito della coppia Astaire e Rogers, anche grazie a un copione
oliato alla perfezione e alle canzoni indimenticabili di Irving
Berlin, Cheek to Cheek su tutte.
Martedì 3 giugno 2014 – ore 21.00
DOPO LA PROVA (Efter repetitionen, Svezia 1983)
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Erland Josephson, Lena
Olin
colore, durata: 70’, 35mm versione italiana
Durante le prove per la messinscena de Il sogno di
Strindberg, un regista teatrale si abbandona ai ricordi parlando
con una giovane attrice, Anna, di cui anni prima aveva amato la
madre. Sospeso tra finzione e realtà, passato e presente, cinema e
teatro, è il film che con Fanny e Alexander più rappresenta
il testamento artistico di Bergman, un viaggio interiore in cui si
dipanano i temi e le ossessioni di una vita, raccontati con una
maestria difficilmente eguagliata nella settima arte.
Gravity per la
terza settimana consecutiva è in testa alla classifica del box
office USA. Questa settimana incassa 31 milioni di dollari che
portano il suo totale a 171. In seconda posizione si piazza
invece Captain Phillips, nuova pellicola
derivante dalla collaborazione di Tom Hanks con Paul Greengrass, il
film incassa 17 milioni di dollari per un totale di 53. Segue al
terzo posto il remake di Carrie, questa volta
dietro alla macchina da presa a raccogliere la pesante eredità di
Brian De Palma è Kimberly Peirce apprezzata per Boys
don’t cry anni fa e che ora si cimenta con il cinema di
genere. Il film ha incassato 17 milioni di dollari questa
settimana. Cloudy 2 scende leggermente
nella classifica del box office di questa settimana e si attesta al
quarto posto, con un incasso settimanale di 10 milioni di dollari
per un totale di 93. A metà classfica si ferma un film
potenzialmente evento: Escape plan che
riunisce per la prima volta in un film intero, due acerrimi
“nemici” della scena action anni ’80: Sylvester Stallone e Arnold
Schwarzenegger, ritornato sulle scene a pieno regime dopo
l’avventura come governatore della California. Il film incassa
quasi 10 milioni di dollari. In sesta posizione si ferma, in
discesa, Prisoners che incassa 2 milioni di
dollari questa settimana per un totale di 57, segue, al settimo
posto, la commedia amara Enough said, in cui
appare per l’ultima volta James Gandolfini. Il film ha incassato
quasi due milioni di dollari questa settimana per un totale di
quasi 11. L’ottavo posto è occupato dal film su
Wikileaks con Dominic Cumberbatch nel ruolo di
Julian Assange, il film incassa quasi due milioni di dollari. In
nona posizione si attesta Runner runner, alla
terza settimana di classifica e presenza in sala, che incassa un
milione di dollari portando il suo totale a 17. Chiude il box
office di questa settimana, in decima
posizione Insidious 2 che dopo un mese e
mezzo in sala incassa ancora un milione e mezzo di dollari
per un totale di quasi 81.
La prossima settimana si attendono
le uscite di: The counselor, caratterizzato
da un supercast, tra i vari Cameron Diaz e Brad Pitt, e un
nuovo episodio di JackAss
Guarda il trailer
italiano di Saving Mr. Banks con
protagonisti Emma Thompson e Tom
Hanks, l’atteso nuovo film Disney diretto da John
Lee Hancock, Saving Mr. Banks arriverà
nelle sale italiane il 20 febbraio 2014.
L’attrice due volte vincitrice
dell’Academy Award® Emma Thompson e l’attore due volte premio
Oscar® Tom Hanks sono i protagonisti del nuovo film Disney
Saving Mr. Banks.
Ispirato a eventi reali, il film è
la straordinaria storia mai raccontata della nascita del classico
Disney per il grande schermo Mary Poppins — e del
difficile rapporto che il leggendario Walt Disney ebbe con la
scrittrice P.L. Travers, che per poco non impedì la realizzazione
del film.
Quando le sue figlie lo pregarono di
realizzare un film tratto dal loro libro preferito “Mary Poppins”,
dell’autrice P.L. Travers,
Walt Disney fece loro una promessa,
non immaginando che ci sarebbero voluti 20 anni per riuscire a
mantenerla. Nella sua ricerca per ottenerne i diritti, infatti,
Walt si trova ad affrontare un’ipocondriaca scrittrice,
irremovibile nella sua decisione di non permettere che il
personaggio della sua amata e magica tata venga stravolto dalla
macchina di Hollywood. Ma non appena il successo dei libri
diminuisce, insieme ai guadagni, la Travers con una certa
riluttanza accetta di andare a Los Angeles ad ascoltare le idee di
Walt Disney per l’adattamento cinematografico. Durante quelle due
brevi settimane nel 1961, Walt Disney utilizza ogni risorsa a sua
disposizione per convincerla. Armato di fantasiosi storyboard e
divertenti canzoni, create dai talentuosi fratelli Sherman, Walt
tenta il tutto per tutto senza riuscire a convincerla. Man mano che
la Travers diventa sempre più irremovibile, Walt Disney vede la
possibilità di ottenre i diritti, allontanarsi sempre di più. Solo
quando cercherà nei suoi ricordi d’infanzia Walt capirà il senso
delle paure che assillano la scrittrice, e insieme riusciranno a
dare vita a Mary Poppins, facendone uno dei più teneri film della
storia del cinema. Ispirato a eventi reali, Saving Mr. Banks è la
straordinaria storia mai raccontata della nascita del classico
Disney per il grande schermo Mary Poppins — e del difficile
rapporto che il leggendario Walt Disney ebbe con la scrittrice P.L.
Travers che per poco non impedì la realizzazione del film.
Il presidente dei Marvel Studios,Kevin
Feige, è intervenuto a margine della conferenza stampa di
promozione per Thor:the Dark World,
parlando di due progetti particolari che,almeno nelle intenzioni,
dovrebbero discostarsi dal classico script che lo studio
fumettistico ha usato dalla nascita della fase uno in
poi. Queste le dichiarazione di Feige:
“stiamo cercando di capire cosa
fare con Daredevil ora che abbiamo ri-acquisito i
diritti per il personaggio.lo stesso vale per
Punisher. Quando riusciamo a far tornare i nostri
supereroi all’ovile ci prendiamo il tempo necessario per scrivere
una storia che sia il più intelligente possibile in modo da non
bruciare nessuna possibilità”
Durante la première di
Thor:the Dark WorldTom
Hiddleston concede il bis con le imitazioni,così dopo
quella di Owen Wilson-Loki questa volta si cimenta
nell’interpretazone di Samuel l Jackson sempre
nella veste della divinità dell’astuzia.
Di seguito trovate i video delle imitazioni:
Il film MarvelThor: The Dark Worldriporta
sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per
salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico
dell’universo stesso. Dopo i film MarvelThor e The
Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i
pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith
minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un
nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve
intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua
vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per
salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero
universo.
C’è qualcosa in
Oh Boy. Un caffè a Berlino di Jan
Ole Jerster che ricorda i film muti di Charlie
Chaplin: non che qui manchi il suono della voce, né
tantomeno è la scelta stilistica del bianco e nero a rievocarli;
piuttosto sono le atmosfere inquiete e malinconiche della vita
metropolitana, insieme alla condizione marginale del protagonista,
a creare questo particolare aggancio.
Se un tempo c’era un personaggio ben
vestito e con gli storici baffetti a vagabondare per la città
moderna degli anni ’20 – ‘30 imbattendosi, puntualmente e
ingenuamente, nel cinismo e nella vanità piccolo borghese; ora è il
giovane Nico Fischer (Tom Schilling), in uno
spazio-tempo differente (la Berlino odierna), e con un jeans e una
camicia, a rappresentare un analogo senso di inadeguatezza e di
impotenza, tanto nella sfera pubblica quanto in quella intima e
privata. Ma forse il principale
elemento in comune tra i due riferimenti sta proprio nella materia
della narrazione: ovvero nella scelta di concentrare l’attenzione
su azioni apparentemente insignificanti, banali, quotidiane; ma da
cui si evince, con sconcertante immediatezza, il dramma di
esistenze alienate, disadattate, per quanto dotate di un certo
potenziale, umano e intellettivo.
Così, come nella filmografia
chapliniana, anche nell’opera, già pluripremiata, del regista
tedesco, prende forma una struttura frammentata, basata su
tragicomiche gags che coinvolgono il protagonista nell’arco di una
singola giornata, in cui è il vano tentativo di bere un semplice
caffè a fare da motore e filo conduttore dell’azione.
Ventiquattrore all’insegna di un fallimento dopo un altro:
dal mancato rinnovo della patente, precedentemente ritirata per
guida in stato di ebbrezza, alla predica paterna sugli inganni e
l’inadempimento relativi agli studi universitari, fino all’incontro
con una ragazza psicologicamente instabile e borderline che lui non
sarà in grado di aiutare, se pur mosso dalle migliori intenzioni.
Un continuo rispecchiarsi nello sguardo e nel parere altrui che
riflettono, all’unanimità, fragilità e schizofrenia, insieme alla
mancanza di dialogo e compassione. Un sentimento quest’ultimo di
cui lui, sul finale, cercherà, tuttavia, di farsi promotore nei
confronti di un perfetto sconosciuto, solo, ubriaco ma, in un certo
senso, depositario di una grande verità. È l’ennesimo incrocio
casuale di esistenze che, a volte, non lascia alcuna traccia;
altre volte, invece, ti desta dal sonno della coscienza, offrendoti
una nuova chance.
Un racconto, dunque, lungo un
giorno, costruito sul pedinamento del protagonista, di cui la
cinepresa, con rispetto e discrezione, ne registra le reazioni e le
emozioni senza mai, per queste, scadere nel patetico o nel
melodrammatico; mentre sta alla colonna sonora, prettamente jazz,
il compito di scandire e accompagnare il seguire degli eventi,
aggiungendo, all’insieme, un tocco di delicatezza e nostalgia.
Il brutale dramma
messicano sulla droga Heli vince il
Louvre d’Or al festival di Montreal. Così dopo il premio alla regia
ottenuto a Cannes(e la nomina a rappresentare il messico ai
prossimi Oscar),Amat Escalante può esibire un
altro trofeo in bacheca.
Il premio speciale della giuria è andato invece a Simon
Gross e Nana Ekvitmishvili per
In Bloom,altro dramma ambientato però
durante la guerra civile Georgiana. Il riconoscimento come miglior
attore/attrice invece è andato a Samantha
Castillo,protagonista di Pelo
Malo,film già assoluto protagonista del festival di
San Sebastian che racconta le vicende di un adolescente la cui
ossessione per i capelli provoca svariati attriti con la madre
appena divenuta vedova.
Di seguito trovate il trailer del vincitore della 42° edizione del
Festival du Nouveau Cinema di Montreal
Avete presente 渡辺謙? Ma sì dai, Ken Watanabe, l’attore
giapponese che spesso e volentieri se ne va in giro brandendo
katane, col cipiglio dell’uomo che non deve chiedere mai (e se
anche chiedesse, dategli subito quel che vuole, che con quegli
aggeggi lì non si sa mai).
Avete presente ora? Forse ha quello
sguardo sempre cupo perché lui in realtà da grande avrebbe
dovuto/voluto fare il musicista (suonava la tromba), ma al momento
di iscriversi al conservatorio la famiglia è in forte crisi
economica e i soldi per la retta non bastano. Destino? Chissà.
Comunque, dopo il diploma Ken comincia a recitare in teatro a
Tokyo, per poi approdare in TV e infine al cinema (nel 1984). In
patria lavora sodo, e si fa conoscere soprattutto per i suoi ruoli
da samurai, mentre la fama internazionale arriva nel 2003 con un
film intitolato proprio L’ultimo samurai, al fianco
della superstar Tom Cruise. Ed ecco che a Hollywood si
accorgono di Mr. Watanabe, anche perché si è guadagnato una bella
nomination all’Oscar (da non protagonista) per la sua magnifica
interpretazione di Katsumoto. Sarà per la fresca candidatura, sarà
per quel fascino orientale così enigmatico, nel 2004 Ken è fra i 50
più belli della rivista People (e pensare che nel
2008 è già nonno, a soli 49 anni!). Beh, con la quasi-statuetta e
la benedizione degli esteti, la carriera americana è ufficialmente
inaugurata, e ben presto lo ritroviamo in titoli importanti come
Memorie di una geisha, Lettere da Iwo
Jima, e in due pellicole firmate Christopher Nolan,
che prima gli affida il ruolo del falso Ra’s al Ghul in
Batman Begins, e poi lo richiama per completare il
suo eccentrico team di sognatori in Inception. Niente
male, eh?
Nel suo futuro pare ci sia un nuovo
remake di Godzilla, quindi sbrighiamoci a fargli gli
auguri, prima che il lucertolone ci distrugga la torta. HAPPY
BIRTHDAY 渡辺 謙!
Medusa ha diffuso
le prime foto di scena di Fuga di
Cervelli,l’esordio alla regia di Paolo
Ruffini che coinvolge come protagonisti(oltre allo stesso
regista) Guglielmo Scilla,Olga Kent e
Frank Matano.
Di seguito la galleria di immagini e la sinossi del film: “ll
timido e impacciato Emilio, è innamorato della bellissima Nadia fin
da quando erano piccoli. Per i lunghi anni dell’infanzia e
dell’adolescenza, Emilio non ha mai avuto il coraggio di
confessarle il suo amore. La venerazione nei confronti della
ragazza, l’ha portato anche a iscriversi alla stessa Università di
Medicina. Ma ora, Emilio non ce la fa più.
Un bel pomeriggio primaverile. Emilio prende il coraggio a due
mani, sta per buttare il cuore oltre all’ostacolo… Si avvicina a
Nadia, la saluta ma lei gli racconta che sta per partire per
l’inghilterra: ha vinto una borsa di studio e andrà a fare
l’università a“Oxford”. Emilio è distrutto, ma per fortuna, non è
da solo, ha un gruppo di amici straordinario per idiozia, ma anche
per entusiasmo. La compagnia di irresistibili idioti è composta da
Alfredo, ragazzo cieco e da sempre miglior amico di Emilio,
Lebowsky, venditore di granite e di marjuana ad uso terapeutico,
Franco, leader intellettuale del gruppo e Alonso, ragazzo costretto
su una sedia a rotelle, donnaiolo e amante di tecniche di difesa
personale. Gli amici convincono Emilio che è troppo giovane per
rinunciare a un sogno d’amore. Falsificando documenti e diplomi,
riescono a ottenere per lui e per Alfredo due borse di studio per
Oxford. E così la nostra “Armata Brancaleone” sbarca in
Inghilterra. Cinque fulgidi dementi nel tempio del sapere per
eccellenza. Ovviamente a Oxford, essendo i Nostri Cinque delle
calamite per i disastri, succederà di tutto. Ma veramente di tutto.
Tra furti di polmoni, innamoramenti, lavori part-time come cavie
umane, sbronze e scambi di persona, i ragazzi vivranno i mesi più
incredibili della loro vita.
Ed Emilio, dopo una serie di equivoci che porteranno Natalia a
vederlo come un necrofilo, un violento, e un fidanzato di trans,
riuscirà finalmente a dire alla sua amata le parole che sognava di
pronunciare da una vita…”
Arriva un nuovo promo-poster per
Lo Hobbit: La desolazione di Smaug che mette
in risalto il re di Bosco Atro Thranduil e gli
elfi silvani Legolas e Tauriel,
mentre nella parte bassa si possono notare il trono reale e una
compagnia di orchi probabilmente guidata da
Azog.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Nicole Kidman, Guy
Pearce e Hugo Weaving saranno i
protagonisti di Strangerland,nuovo
thriller indipendente australiano che ha avuto il via libera oggi
per il processo di pre-produzione,una pellicola che secondo i
vertici di Screen Australia(lo studio di produzione) potrà essere
protagonista nei festival di tutto il mondo grazie al suo
potenziale visivo. La storia sarà incentrata su Catherine e Matthew
Parker,il cui rapporto viene spinto al limite in seguito alla
scomparsa dei due figli adolescenti in un remoto deserto
australiano.
Dirige il dramma Kim Farrant,alla sua prima
esperienza nel cinema di narrazione, con sceneggiatura degli
altrettanto esordienti Fiona Seres e
Michael Kinirons.
Arriva direttamente dal
profilo di dailymotion della Costantine Films il nuovo trailer del
film d’animazione Tarzan
3D, l’adattamento in animazione e motion capture
del classico della letteratura per ragazzi di Edgar Rice
Burroughs. Reinhard Klooss dirige una
pellicola dal gusto documentaristico, avventuroso e realistico che
promette di raccontarci la storia di Tarzan in un’ottica diversa.
Il regista di Asteri e Obelix contro
Cesare vedrà il suo film, prodotto
dalla Constantin films, nei cinema tedeschi il
prossimo ottobre.
La storia originale è stata
leggermente rimaneggiata e modernizzata: il cattivo non sarà più il
cacciatore di gorilla Clayton, ma il CEO della Greystoke Energies,
compagnia appartenuta ai genitori di Tarzan ed ora nelel sue mani.
L’eroe dovrà cercare di proteggere la giungla africana con l’aiuto
di Jane.
Giovedì 24 ottobre approda nelle
sale italiane Runner Runner, thriller
pokeristico diretto da Brad Furman, al terzo
lungometraggio dopo The Take (2007) e
The Lincoln Lawyer (2011). Protagonista
di Runner Runner è Justin
Timberlake, ormai lanciatissimo nella carriera d’attore:
l’ex ‘N Sync, ormai sempre più a suo agio davanti alla macchina da
presa (ma musica e danze non sono in soffitta!) interpreta Richie
Furst, un giovane genietto della matematica, universitario a
Princeton, che si mantiene con il poker online, finché non gli
restano le tasche prosciugate.
Convinto di esser stato vittima di
una truffa, si mette in cerca di chi c’è dietro la poker room che
lo ha lasciato a terra. Giunto in Costa Rica, si imbatte in Ivan
Block, interpretato da Ben Affleck, che ne fa un
suo adepto seducendolo con promesse di ricchezza e potere. Ma Block
non è un angioletto, e quando l’FBI
bussa alla porta di Richie per mettere nei guai il grande capo,
l’audace universitario si trova tra due fuochi, e la tensione sale…
Nel cast anche Gemma Arterton – oneri e onori
della bella di turno – recentemente vista come Gretel a cacciar
streghe con il fratello Hansel nella sanguinolenta rivisitazione
della nota fiaba dei Grimm. Completano la truppa Anthony
Mackie (Agente Shavers), David Costabile
(Horstein), Michael Esper (Billy Petricoff).
Runner
Runner è stato scritto da due che con cinema e carte
ci sanno fare: Brian Koppelman e David
Levien, felici penne de Il Giocatore
(1998, regia di John Dahl), film
culto per i pokeristi. Eppure, recensioni e pareri pescati
oltreoceano, dove il film è uscito a inizio ottobre, sono
generalmente tiepidi, con punte di cocente delusione. Severi
commentatori hanno parlato di un film salvato da Ben
Affleck, che forse con i salvataggi ha preso dimestichezza
interpretando Tony Mendez nello splendido e premiato
Argo (2012, regia proprio di Ben).
Qualche dato sulla produzione.
Costato circa 30 milioni di dollari (in due settimane di proiezione
negli USA, ne sono stati incassati già più di 15),
Runner Runner è stato girato nell’estate
2012 tra USA (Princeton) e Puerto Rico. Tra i produttori anche
Leonardo DiCaprio con la sua Appian Way, affiancata da New Regency,
Double Feature e Stone Village.
Gli attori di grido e la trama
accattivante porteranno sicuramente gente in sala. E anche
l’elemento poker sarà valida sirena, benché la mania in Italia sia
un po’ in fase calante, dopo anni di delirio nazionale per Hold’em
e compagnia.
La Columbia Pictures ha
avviato la produzione del remake di Annie,
famosissimo show di Broadway basato su una striscia a fumetti degli
anni ’20 chiamata La piccola orfanella Annie scritta
da Harold Gray, che ha smesso di essere pubblicata solo l’anno
scorso.
Il film vedrà protagonisti Jamie
Foxx, Cameron Diaz, la giovane Quvenzhané
Wallis e Bobby Cannavale, diretti da Will Gluck,
e uscirà nelle sale a Dicembre 2014. La storia, ovviamente, è
stata trasposta ai giorni nostri con Foxx che
interpreta Benjamin Stacks, rivisitazione del ruolo del
miliardario Warbucks.
Come nella storia originale, Stacks
è un miliardario benefattore che viene colpito dalla piccola
orfanella Annie ( la giovane Wallis) e decide di
ospitarla per una settimana. Affezionatosi alla bambina, Stacks la
aiuterà a ritrovare i genitori ma, non riuscendo purtroppo
nell’impresa, deciderà di adottarla lui stesso.
Dal set di New York sono
state diffuse molte immagini che vedono Jamie Foxx e la piccola
Quevenzhanè insieme, eccone alcune qui di seguito.
La Fox Searchlights Pictures
quest’estate annunciò la futura produzione del film
Wild, un film di Nick Hornby, basato
sull’omonimo romanzo best seller autobiografico di Cheryl
Strayed, di cui la lavorazione è iniziata la settimana
scorsa.
Il film vedrà come protagonista
Reese Witherspoon, che mesi fa dichiarò di essere molto
entusiasta di partecipare a questo progetto, adulando la casa di
produzione per la capacità di portare sul grande schermo sempre
cose originali.
L’attrice ha da poco condiviso su
Twitter la prima immagine che la vede sul set, che si trova
in Oregon, nei panni della protagonista.
La storia vede come protagonista
Cheryl Staryed, una donna che dopo la fine del suo matrimonio e la
morte della madre ha perso tutte le speranze. Vive per anni una
vita distruttiva e in maniera scombussolata, fino a che non arriva
a una decisione: intraprendere un’escursione a più di mille miglia
del Pacific Crest Hall, da sola.
Una storia che fa trasparire i
dolori e i piaceri di una giovane donna che attraversa un momento
critico della sua vita, che va contro tutto e tutti avventurandosi
in questo lungo viaggio sperando di guarire dalla sua
instabilità.
Ancora non si sa la data di uscita
del film, vi terremo aggiornati.
Manca ormai poco meno di un mese
all’uscita dell’atteso Thor The Dark
Worlde come di consueto iniziano ad arrivare le
prime dichiarazione sul film da parte degli interpreti. In questo
caso le parole sono quelle di Tom
Hiddleston che ritorna nei panni di Loki in questo
secondo capitolo incentrato sul Dio del Tuono. L’attore è stato
intervistato da Collider con il quale ha espresso il desiderio di
continuare ad interpretare Loki, anche con nuove avventure, le sue
parole arrivano dopo gli insistenti rumors su un possibile film
dedicato a LokI:
«Posso intanto dirvi che
non ci sono reali sviluppi su un film su Loki. Ma ho parlato
tantissimo con Kevin Feige riguardo tutto ciò: penso che non ci sia
Thor senza Loki e non ci possa essere Loki senza Thor, è parte
della sua natura definirsi in opposizione alle altre persone. Ma ci
sono tantissime linee narrative nei fumetti che sono molto
divertenti, dove lui ha le sue avventure. Ci sono tantissime cose
che vorrei fare con lui: mi piacerebbe vederlo fuori contesto,
sulla Terra, negli anni ’70, in un nightclub, suonare con i Rolling
Stones. Al momento però ho realizzato tre film con Loki di cui sono
molto soddisfatto e se dovesse finire qui sarebbe comunque
perfetto».
Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le
info sul film nella nostra
Scheda Film: Thor: The Dark
World. Vi ricordiamo che nel cast
del film vi sono anche: Anthony
Hopkins, Chris Hemsworth, Christopher
Eccleston, Idris Elba, Jaimie Alexander, Josh
Dallas, Natalie Portman, Ray Stevenson, Stellan
Skarsgård, Tadanobu Asano, Tom
Hiddleston. Il film esordirà nelle
nostre sale il 21 novembre 2013.
Trama: Il film MarvelThor: The Dark
World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film MarvelThor e The
Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i
pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith
minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un
nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve
intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua
vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per
salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero
universo.
Aragorn, figlio di Arathorn,
erede di Isildur e Re di Gondor – detto anche Elessar o Dúnadan,
per gli amici Granpasso – nasce il primo marzo dell’anno 2931 della
Terza Era. E somiglia incredibilmente a Viggo Mortensen, che
però fa il compleanno il 20 ottobre.
Neanche a Viggo mancano i titoli:
attore, poeta, musicista, fotografo, pittore, attivista politico,
poliglotta. Danese di origine, newyorkese di nascita, un’infanzia
in Argentina e la laurea negli Stati Uniti; poi l’Europa, dove
finisce a guidare camion e vendere fiori, per ritrasferirsi negli
USA e darsi alla recitazione. La sua carriera si divide in due, pre
e post Aragorn, appunto. Il Signore degli anelli è
quel che si dice un’offerta last minute: a riprese già iniziate lo
chiamano per sostituire Stuart Townsend e, dietro insistenze
del figlio, Viggo accetta di volare in Nuova Zelanda. Mai scelta fu
più azzeccata. Mortensen si rivela uno spadaccino nato, ed è
talmente dedito al ruolo che ogni tanto dorme nei boschi. Tra le
sue gesta, anche un dente spezzato e la frattura al dito di un
piede (che si aggiungono alla cicatrice al labbro superiore,
prodotto di una rissa e di un filo spinato, trent’anni or sono),
oltre all’acquisto di due cavalli di scena dai quali proprio non si
vuol separare. Se prima di Peter Jackson nessuno gli ha
affidato ruoli di gran rilievo (salvo Ridley Scott in
Soldato Jane), subito dopo piovono progetti
importanti, con David Cronenberg in pole position con 3
collaborazioni: A history of violence, La
promessa dell’assassino (con la scena cult della lotta a
mani nude – e non solo quelle – nella sauna), e A dangerous
method (dove però Freud era destinato a Christoph
Waltz).
E non scordiamoci la sua
performance in The road, prova estrema che conferma
il talento di questo artista multitasking. Dato che Viggo sa fare
tutto, saprà anche spegnere 55 candeline! HAPPY BIRTHDAY MR.
MORTENSEN!
Dopo le prime foto delle divise da
football di Metropolis e Gotham (leggi
qui) arrivano le prime foto dal set e un video delle
prime riprese dell’atteso Batman vs
Superman (per sapere di che riprese parliamo leggi qui). Il video ritrae
proprio il regista Zack Snyder alle prese con le comparse negli
spalti. Le riprese del sequel de L’Uomo d’Acciaio si stanno svolgendo
a East Los Angeles College.
Il sito americano
cs.net ha
intervistato Alan Taylor, il regista
dell’ultimo film Marvel in
uscita Thor The Dark Worlde che
alcuni rumors lo hanno associato all’annunciato reboot di
Terminator. Lo stesso regista ha commentato i
rumors ma poi ha parlato dell’eventualità che sia lui a dirigerlo,
l’approccio che opterebbe:
La cosa è divertente, è un
esempio di ciò che la blogosfera può fare (sorride). Ho avuto una
conversazione a tal proposito,ci siamo detti di non dirlo e poi
tutto ad un tratto, BOOM, era online il giorno successivo. Da
allora si sono susseguite le notizie ma al momento no c’è nulla di
più.
Amiamo tutti i primi due film di
Terminator, io li ho visti più e più volte. Esiste un altro
franchise che iniziò meravigliosamente ma che poi sia caduto nel
banale. Il primo Batman di Tim Burton è stato favoloso ma poi si è
arrivati a far vedere capezzoli dai costumi e si è persa la giusta
strada. Invece, provo molto rispetto per il lavoro di Christopher
Nolan, lo rispetto al tal punto da volerlo provare in questa
eventualità, o chiunque dirigerà il nuovo film dovrebbe essere
molto rispettoso e dovrebbe prendere ispirazione ai primi due e
nello stesso tempo sentirsi libero riguardo la
conclusione.
Il debutto di Alan
Taylor sarà ovviamente l’atteso nuovo film Marvel e per tutte le news
sul film vi segnaliamo il nostro
speciale: Thor 2, mentre per tutte le info
sul film nella nostra
Scheda Film: Thor: The Dark
World.Tutte
le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del
film:
Il film MarvelThor: The Dark Worldriporta
sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per
salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico
dell’universo stesso. Dopo i film MarvelThor e The
Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i
pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith
minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un
nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve
intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua
vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per
salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero
universo.
Continua a tenere banco la caccia
al sostituto di Charlie Hunnam (di
cui ieri abbiamo parlato dei dettagli dell’abbandono, leggi qui) e
oggi arriva un nome nuovo tra i papabili per il ruolo,
ovvero Scott Eastwood,
equesta volta parliamo di un figlio d’arte.
Infatti Scott altri non è che il figlio della leggenda
Clint Eastwood e pare sia entrato
prepotentemente nella lista della Universal, produttrice del film.
Al momento pare che la lista sia composta da Skarsgard,
Dornan, Theo James, Christian Cooke e Francois Arnaud.
Inoltre pare che entro 10 giorni la major dovrà decidere,
considerato che le riprese sono imminenti.
50 sfumature di
grigioè un romanzo, caratterizzato dalla
descrizione di scene di esplicito erotismo e da elementi di
pratiche sessuali BDSM, ha in breve tempo raggiunto una vasta
popolarità e un grande successo di vendite negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna. L’intera serie ha venduto oltre 70 milioni di copie
in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 paesi.
Il film è stato scritto da Kelly
Marcele,mentre a dirigere
sarà Sam Taylor-Johnson (moglie
dell’attore Aaron Taylor-Johnson). A produrre
il film, invece, ci saranno Michael De
Luca, Dana Brunetti e l’autrice
del romanzo E.L. James, per
un’uscita fissata per il 14 Agosto 2014.
Nuovo materiale di Ender’s Game, rilasciato a
solo due settimane dell’uscita sul grande schermo. Questa volta si
tratta di una nuova featurette, che vi mostriamo qui sotto:
La storia del film, ambientata
in un prossimo apocalittico futuro, vede la Terra attaccata da una
razza aliena ostile, i Formics. Se non fosse per le gesta eroiche
del Gran Mazer di nome Rackham (Ben
Kingsley), tutto sarebbe stato perduto già da molto
tempo. In attesa del prossimo attacco, il colonnello Hyrum Graff
(Harrison Ford) recluta i migliori giovani del pianeta per
trovare il futuro Mazer. Ender Wiggin (Asa Butterfield), un timido
ma brillante ragazzo, viene reclutato per far parte dell’élite di
combattenti, e ben presto rivela qualità eccezionali che lo
distinguono subito come il nuovo Prescelto.
E’ online il primo banner
promozionale da The Raid 2. Il
film riunisce ancora una volta il regista Gareth
Huw Evans e l’attore Iko
Uwais, che riprenderà il ruolo da
protagonista. Oltre ad Uwais, il cast
comprende Tio
Pakusadewo, Putra
ArifinScheunamann e Roy
Marten.
La trama
ufficiale di The Raid 2:
Il film inizierà da dove è terminato
il capitolo precedente e seguirà le vicende di Rama (Uwais), questa
volta sotto copertura e impegnato a infiltrarsi tra i ranghi in un
sindacato del crimine di Jakarta, per proteggere la sua famiglia e
mettere in luce la corruzione delle forze di polizia.
Il primo capitolo, il
film The Raid:
Redemption di Gareth
Evans, era incentrato sull’assalto di un gruppo di
poliziotti al condominio-fortezza di un signore della droga.
Sono ufficialmente terminate le
riprese di HerculesThe Tracian Wars. Dwayne Johnson, come ha fatto per
tutte le ultime settimane di lavorazione, ha
postato una nuova foto sul proprio profilo Twitter, rigraziando
anche tutti coloro che hanno partecipato alla lavorazione del film.
Ecco il tweet dell’attore:
Tutti conoscono la leggenda di Ercole e delle sue dodici fatiche.Questa
storia comincia dopo le fatiche e la leggenda.
Ossessionato da un errore del suo passato, Hercules è diventato un
mercenario. Insieme ai suoi cinque fedeli compagni,
viaggerà nell’antica Grecia vendendo i suoi
servizi per l’oro, grazie
alla sua leggendaria reputazione di intimidire i
nemici. Ma quando il sovrano della Tracia e sua figlia
cercheranno il suo aiuto, Hercules tornerà a lottare per il
bene e il trionfo della giustizia, tornando ad
essere l’eroe di una volta. Dovrà abbracciare di nuovo il suo
mito e tornare ad essere Hercules.
Vi ricordiamo inoltre che il titolo
originale del film è Hercules The Thracian Wars
ed è stato scritto da Ryan Condal, Evan
Spiliotopoulos