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Katherine Heigl protagonista di Jenny’s Wedding

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Katherine Heigl protagonista di Jenny’s Wedding

Katherine Heigl è pronta a tornare sul grande schermo. Dopo The Big Wedding, purtroppo ancora inedito in Italia, l’ex Izzie di Grey’s Anatomy sarà la protagonista di Jenny’s Wedding, commedia romantica diretta da Mary Agnes Donoghue, sceneggiatrice di pellicole quali Spiagge, White Oleander e Veronica Guerin. Il cast del film annovera anche Tom Wilkinson, Linda Emond e Grace Gummer, figlia di Meryl Streep.

Jenny’s Wedding racconterà la storia di Jenny (Heigl), una giovane donna single di successo che non riesce a trovare la persona giusta. Quando l’uomo perfetto arriverà e Jenny deciderà di sposarlo, questa decisione turberà profondamente gli equilibri della sua famiglia. Le riprese del film, che sarà prodotto dalla stessa Donoghue in collaborazione con Gail Levin e Michelle Manning della MM Productions, partiranno il prossimo 28 ottobre.

Fonte: Coming Soon

Thor the Dark World nuova clip con Chris Hemsworth e Tom Hiddleston

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L’attesa diventa sempre più insostenibile. In attesa del 21 novembre, Moviefone ha diffuso online una nuova clip di Thor the Dark World, seguito del film del 2011 che vede l’attore   di nuovo nei panni del Dio del tuono, eroe targato Marvel. Eccola di seguito.

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Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info sul film nella nostra Scheda Film:  Thor: The Dark World.  Tutte le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del film:

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Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: .  Il film esordirà nelle nostre sale il 21 novembre 2013.

Trama:

Il film Marvel Thor: The Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero universo.

Thor the Dark World nuova clip

Fonte: Coming Soon

Go Like Hell: primi dettagli sul nuovo film di Tom Cruise

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Go Like Hell: primi dettagli sul nuovo film di Tom Cruise

Secondo Deadline, Tom Cruise e il regista Joseph Kosinski torneranno presto a lavorare insieme. La coppia, infatti, dopo il successo di Oblivion, potrebbe riunirsi sul grande schermo per l’adattamento cinematografico di Go Like Hell, romanzo scritto da A.J. Baime. Il libro, il cui sottotitolo è: Ford, Ferrari, and their battle for speed and glory at Le Mans“, racconta della rivalità, nel corso degli anni ’60, tra Henry Ford II ed Enzo Ferrari.

Tom Cruise dovrebbe interpretare Carroll Shelby, il noto pilota automobilistico che conquistò la vittoria nel 1959 alla 24 Ore di Le Mans. Pare sia stato lo stesso Cruise a coinvolgere Kosinski nel progetto, nonostante il regista sia già impegnato con il seguito di Tron: Legacy, per la Walt Disney, e con The Twilight Zone, per la Warner Bros.

Fonte: Coming Soon

Lucy: Scarlett Johansson nelle prime immagini dal set

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Lucy: Scarlett Johansson nelle prime immagini dal set

Sono cominciate ormai da qualche giorno a Taiwan le riprese del nuovo film di Luc Besson, dal titolo Lucy. Protagonista assoluta una sexy Scarlett Johansson, che di seguito vi presentiamo nelle prime immagini direttamente dal set.

 

In Lucy, Scarlett Johansson interpreterà una spacciatrice di droga costretta dal suo capo ad utilizzare il proprio corpo per lavorare. Col tempo, però, l’assunzione di queste sostanze farà acquistare alla donna numerosi superpoteri, come la capacità di vedere il futuro, la possibilità di muovere gli oggetti con la forza del pensiero e quella di rimanere immune al dolore. Nel cast del film, che sarà distribuito dalla Universal Pictures, ci sarà anche Morgan Freeman.

Lucy Scarlett Johansson 

Fonte: Coming Soon

Un Castello in Italia: recensione del film di Valeria Bruni Tedeschi

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Valeria Bruni Tedeschi, con toni altalenanti sospesi tra dramma e commedia ci racconta il suo Castello in Italia, storia autobiografica che si stacca poi dalla contingenza personale per diventare una ricerca della felicità, della fede e della propria strada in una vita che fatica a incanalarsi nella giusta direzione.

In Un Castello in Italia Louise è una nobile decaduta, ha intorno a sé una madre, signora vecchio stampo che però è ben consapevole delle difficoltà economiche in cui versa la sua famiglia, e un fratello, Ludovic, malato di AIDS a cui lei è legatissima. Il loro castello a Castagnato Po, in Piemonte, deve essere venduto, perché le spese di mantenimento sono troppo alte, ma la nobile famiglia, che ormai conserva la nobiltà solo nel nome, non riesce a staccarsi dai beni materiali, ricordo di un passato glorioso e di un padre defunto. Louise incontra Nathan, un affascinante giovane attore, preso da lei in maniera ossessiva, che allo stesso tempo però entra in crisi quando il desiderio di maternità della donna lo allontana. Ma mentre tutto sembra perduto, e Louise sembra dover rinunciare alla sua vita di madre, qualcosa può ancora accadere, in un finale sospeso verso un futuro che promette felicità.

Un Castello in Italia

Valeria Bruni Tedeschi, regista, sceneggiatrice e protagonista del film, mette molto della sua vita in Un Castello in Italia, a partire dagli attori coinvolti, tra cui spiccano la sua madre sullo schermo Marisa Borini, madre anche nella realtà, e il suo compagno Louis Garrel, nel ruolo di Nathan. Con loro c’è Filippo Timi, straordinario interprete del nostro cinema che a scapito del suo aspetto da omaccione cupo e forte, dimagrisce 18 chili per entrare in un personaggio schizofrenico e complesso, delicatissimo.

Un Castello in Italia, raccontando grandi dolori però non sceglie un tono, e spesso la tragedia genera la risata, il ridicolo, il non voluto, in un continuo gioco con lo spettatore ridendo per il ridicolo rappresentato in scena si trova comunque di fronte a situazioni dolorose ed estreme, quasi maniacali. In un contesto così delicato, l’approccio al film è quindi fondamentale per scegliere se osservare tutto in religioso silenzio o invece stabilire una distanza tra noi e i personaggi del film, una distanza che ci permette di riderne a cuor leggero.

un castello in italia recensioneUn Castello in Italia quindi è un film dal racconto incerto, che ruota intorno ad un personaggio che a sua volta gira come in un’orbita planetaria intorno ad altri personaggi/pianeti; emozioni, reazioni, sentimenti e anche la grande sofferenza sembrano scoppiare d’improvviso, senza una graduale costruzione, risultando ancora una volta incerti. Senza un tono che ne coordina i vari e complessi sentimenti messi in scena, Un Castello in Italia rimane un film limitato, che lascia interdetti e insoddisfatti.

Buon Compleanno Kevin Kline

Buon Compleanno Kevin Kline

Diamo i numeri? 1947: nasce a St. Louis, nel Missouri. 1970: si diploma all’Indiana University. 1989: sposa una collega (che gli darà due figli) e s’intasca un Oscar da non protagonista. 1997: il liceo dove ha studiato gli dedica il nuovo auditorium, il “Kevin Kline Theater”.

Questo perticone di un metro e novanta pensa di voler fare il pianista classico, ma quando entra a far parte del gruppo di teatro del college capisce qual è la sua vera vocazione. Per non perdere altro tempo, macina pièce su pièce, diventando uno dei maggiori interpreti americani di Shakespeare. A conferma del suo talento, nel giro di pochi anni si guadagna due Tony Awards (i prestigiosi premi del palcoscenico), ma al cinema Kevin si affaccerà solo nel 1982, e lo farà con un signor film: La scelta di Sophie di Alan J. Pakula. Una volta rotto il ghiaccio, elegge subito Lawrence Kasdan a regista del cuore, dato che collabora con lui 5 volte (fra i titoli, Il grande freddo, Silverado, French kiss). Nell’ambiente, però, si guadagna il soprannome di Kevin ‘Decline’ (to decline= rifiutare/declinare un ‘offerta) per la sua tendenza a scegliere con estrema cura i ruoli da interpretare, senza farsi fagocitare dalla macchina hollywoodiana. Insomma, Kevin si fa desiderare parecchio… Ma la stella sulla Walk of Fame gliela concedono ugualmente (è la n° 2.272), ed è forse l’unico attore a poterne vantare ben due, perché anche la sua città natale, St. Louis, gliene intitola una nella Walk of Fame locale. Un uomo da marciapiede, Mr. Kline. E da Oscar, con l’esilarante Un pesce di nome Wanda.

Quell’accento spagnolo ha finito per sedurre anche l’Academy. È proprio vero che gli uomini divertenti hanno un fascino irresistibile, e forse è per questo che, ai ruoli drammatici, Kline alterna spesso personaggi più leggeri, come il professore di In & Out. Dentro o fuori, chi c’è c’è: arrivano le candeline! HAPPY BIRTHDAY KEVIN!

Rocketman: Tom Hardy sarà Elton John

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Rocketman: Tom Hardy sarà Elton John

E’ ufficiale: Tom Hardy sarà Elton John per il grande schermo. L’attore britannico protagonista di pellicole quali Star Trek – La nemesi, Inception e Il cavaliere oscuro – Il ritorno, è stato infatti scelto per interpretare il baronetto della musica inglese nel biopic della Rocket Pictures. Una scelta sicuramente interessante, ma che ha già fatto discutere. La pellicola, il cui titolo sarà Rocketman (da uno dei classici del repertorio di Elton John), sarà lo spettacolare racconto della vita di un bambino prodigio che è riuscito a trasformarsi in una delle più grande star del mondo. Per l’occasione, John tornerà in sala di incisione per registrare nuovamente alcuni brani e adattarli alle atmosfere del film.

Rocketman sarà diretto da Michael Gracey e prodotto da Steve Hamilton Shaw e David Furnish. Elton John sarà coinvolto nel progetto anche in qualità di produttore esecutivo. La Focus Features si occuperà di distribuire la pellicola in territorio americano. Le riprese cominceranno nel 2014, precisamente in autunno. Steve Hamilton, CEO della Rocket Pictures, ha così commentato la scelta di Tom Hardy come Elton John: “Tom è un talento straordinario e siamo sicuri che riuscirà a donare all’interpretazione di Elton la giusta intensità. Siamo felicissimi di averlo coinvolto in questo progetto, così come siamo entusiasti di collaborare con la Focus Features“.

Rocketman Tom Hardy

Fonte: Coming Soon

Uscite al cinema del 24 ottobre 2013

Uscite al cinema del 24 ottobre 2013

la vita di adèleLa settimana cinefila si apre con l’attesissima uscita nelle sale del film vincitore dell’ultimo Festival di Cannes, La Vita di Adèle (La Vie d’Adèle, qui la recensione) del tunisino Abdellatif Kechiche, che ha voluto raccontare la storia di un incontro di quelli che cambia i paradigmi dati per scontati, soprattutto quando, adolescente, affronti l’amore omosessuale e la gente che lo giudica. Un cast giovanissimo composto da Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos, le due protagoniste, e Salim Kechiouche, Aurélien Recoing, Catherine Salée, Jérémie Laheurte per trattare un tema senza età.

il quinto potere recensioneUna settimana piena d’azione con i quattro titoli made in USA a partire da Il quinto potere (The Fifth Estate, qui la recensione) presentato al Festival di Toronto il mese scorso dal regista Bill Condon, già celebrato dai teenager (e non solo) per il secondo episodio della saga di Twilight, sulla vicenda dell’ascesa del giornalista pluricondannato Julian Assange (Benedict Cumberbatch) che con l’aiuto del suo collega Daniel Domscheit-Berg (Daniel Brühl) ha dato vita alla agenzia di stampa anonima più temuta dai potenti di tutto il mondo. Insieme ai due attori protagonisti davanti la macchina da presa Laura Linney, Stanley Tucci, Alicia Vikander, Carice van Houten, Peter Capaldi, David Thewlis, Anthony Mackie. Quest’ultimo che ritroviamo anche in Runner Runner di Brad Furman; nel film è lui a dare la spinta allo studente universitario Richie interpretato da Justin Timberlake ad inseguire la sua giustizia fino in Costa Rica dove incontra il magnate del gioco d’azzardo Rock, Ben Affleck, facendosi però ammaliare dal facile successo e dai facili guadagni fino al punto di dover lottare per non rimanere vittima della sua astuzia. Con simili connotati viaggia il film di Baltasar Kormákur  – già cimentatosi nel genere con Contraband l’anno scorso – , Cani Sciolti (2 Guns, qui la recensione), che si affida ad un cast molto forte che vanta nomi del calibro di Mark Wahlberg, Denzel Washington, Paula Patton, James Marsden, Bill Paxton. Anch’esso un film sull’astuzia della coppia Wahlberg-Washington alle prese in incognito con narcotrafficanti e i proverbiali “buoni” che poi diventeranno anch’essi loro inseguitori. Scott Stewart si conferma amante dell’horror, dopo Legion e Priest, con la nuova pellicola Dark Skies – Oscure Presenze (Dark Skies, qui la recensione), mostrandoci il turbamento della tranquillità di una normale famiglia che vive in periferia, sconvolta da una presenza che di notte colpisce per rapirne i figli. Da soli, i coniugi Berret interpretati da Josh Hamilton e Keri Russell, si adopereranno per svelare il mistero.

Oh Boy Un caffè a Berlino recensioneDai toni decisamente più rilassati il debutto del regista tedesco Jan Ole Gerster, che in Oh Boy – un caffè a Berlino (Oh Boy, qui la recensione) racconta le 24 ore di un giovane alla ricerca di un caffè in un una città come Berlino che fa da sfondo ai pensieri e alle vicende di un ventenne indolente.

Un film d’animazione spagnolo promosso da Antonio Banderas che presta anche la voce nella versione originale è quello di Manuel Sicilia, Justin e i cavalieri valorosi (Justin and The Knights of valour, qui la recensione). Una storia di conflitti generazionali, burocrazia e onori per la quale si sono prestati Freddie Highmore, Saoirse Ronan, Alfred Molina, Julie Walters, Mark Strong, Rupert Everett per il doppiaggio sempre nella versione originale.

noi, zagor logoA concludere la panoramica, un omaggio agli amanti del fumetto da parte di un appassionato Riccardo Jacopino che esplora la storia del fumetto di Bonelli Editore attraverso un collage di testimonianze di disegnatori, critici, lettori e una breve intervista allo stesso editore Sergio Bonelli che nel 1961 con la collaborazione del fumettista Gallieno Ferri ha dato vita al personaggio oggi celebrato in Noi, Zagor (qui la recensione).

50 sfumature di grigio Jamie Dornan è il nuovo Mr. Grey

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50 sfumature di grigio Jamie DornanLa ricerca sembra essere finita. Abbiamo il nostro Mr. Grey! Jamie Dornan è stato scelto infatti per il ruolo da protagonista nel film 50 Sfumature di Grigio, che precedentemente aveva contato sulla partecipazione al progetto di Charlie Hunnam. The Hollywood Reporter ci dice che l’attore è in trattative avanzate con la Universal e la Focus.

L’uscita di scena di Hunnam, circa dieci giorni fa, aveva gettato la produzione in una fervida ricerca del prossimo Mr. Grey e pare che l’attore di The Fall e C’era una volta abbia risposto positivamente alla chiamata. L’attore britannico sarà provinato ufficialmente venerdì, quando come accadde per Billy Magnussen, proverà alcune battute con Dakota Johnson, l’eroina del film.

A quanto pare, invece, più chiara si sta facendo la situazione di Hunnam e della sua decisione di lasciare il film. Mentre la Universal aveva dichiarato che l’attore aveva lasciato il progetto per divergenze creative, sempre THR riporta che Charlie Hunnam non si sentiva a suo agio con il foltissimo gruppo di fan che ha la trilogia letteraria di Mr. Grey. Peccato, avrebbe potuto chiedere a Robert Pattinson come si gestiscono le fan accanite!Fonte: IMDb

Titanic: in cantiere nuovo film e replica della nave a grandezza naturale

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Titanic-A primo acchito potrebbe sembrare una follia ma pare che il celebre film Titanic diretto da James Cameron e con protagonisti Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, sia prossimo oggetto di remake. Infatti, la Palmer Pictures che fa a capo al magnate Clive Palmer, miliardario australiano, proprietario di un’impresa mineraria, ha deciso di ricostruire una replica perfettamente funzionate della nave (lunga 270 metri e dislocante quasi 60 mila tonnellata) per girare un remake del celebre film.

Ecco le parole del magnate riprese da Cineblog:

“Sarà molto meglio del film di Cameron, lo script al momento è molto buono. E’ un film di finzione ma stiamo anche realizzando un documentario sulla costruzione del Titanic II: il film parlerà del primo viaggio della nave e di alcuni fatti che accadono durante la navigazione. Al momento abbiamo un sacco di gente che vuole investire nel progetto e molte case di lavorazione che vogliono lavorare con noi, ma stiamo ancora lavorando sulla sceneggiatura.”

Al momento nulla è certo, né tanto meno è possibile prevedere se il film si farà o meno, ma il progetto di costruire una replica della nave che ritornerà a solcare i mari è un sogno più che prossimo a compiersi.

 

Buon Compleanno Sally la conferenza stampa con Claudio Corinaldesi

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buon compleanno sallySally è un’adolescente alla soglia della maggiore età, è una bella ragazza, vitale e solitaria, che vive in una grande casa con la famiglia. La continua assenza dei suoi genitori fa sì che Sally sia molto legata alla nonna, che si prende cura di lei. Sally non ha molti amici, a parte Silvia e Deborah, due ragazze disinibite e più grandi di lei, dedite al divertimento sconsiderato con tanto di abusi di alcool e droghe varie. La sera prima del suo 18esimo compleanno, approfittando dell’assenza dei genitori e spinta dalle amiche, Sally decide di uscire di notte, senza il permesso della nonna, e andare a “divertirsi”. Scoprirà ben presto che ognuno paga le proprie scelte, e che a volte quelle giuste possono premiare.

Presentato questa mattina nella splendida cornice del MACRO a Roma, Buon Compleanno Sally è un mediometraggio (33 minuti) ideato e scritto da Claudio Corinaldesi, che insieme a Gloria Giordani ne ha curato la regia. “L’idea – ha dichiarato Corinaldesi in conferenza – nasce circa sette mesi fa. Avevo scritto questo film per le mie figlie, una di 13 e una di 7 anni. Poi ho incontrato Paolo Zanotti (produttore, ndr) e gli ho fatto leggere la sceneggiatura, lui è rimasto molto contento. E’ nata essenzialmente da un gioco, e avevo pensato di farlo fare ad altre persone, poi degli incontri fortunati mi hanno fatto trovare questi attori.

-Da dove nasce la partnership produttiva con Zanotti e con la sua Tauron Entertainment?

C.C.: “Circa due anni fa incontrai Paolo che mi chiese di fare un piccolo cameo in un suo lavoro, e così gli ho chiesto poi di produrmi il film. Lui ha visto subito le location, Sabaudia, un posto a cui è molto legato. Poi l’argomento trattato, quello della droga, gli è piaciuto, ed è stato contento di accettare la mia proposta”.

P.Z.: “Mi ha colpito l’entusiasmo di Claudio, era molto convinto di portare avanti il suo esordio alla regia. Poi ci tenevo a parlare del tema della droga, e infine, come detto, la location di Sabaudia per me è molto importante. Ho avuto la possibilità di avere questi attori che hanno messo in gioco il loro talento. C’erano tutti gli elementi per fare un buon prodotto”.

Il film, come detto completamente ambientato a Sabaudia, è costato 25000 euro ed è stato realizzato con l’aiuto di tutta la comunità cittadina, emozionata di ospitare un set cinematografico.

Gloria Giordani, coregista, ha dichiarato di essere stata onorata nel collaborare con Corinaldesi, che come regista sembra approcciarsi agli attori proprio da attore, e non da regista. “Per quello che mi riguarda – ha continuato la Giordani – ho provato a sperimentare il mezzo cinematografico”.

Emozionatissima Cecilia Delle Fratte, la Sally del film, che ha confessato di aver contato molto sull’aiuto del regista: “Claudio mi ha aiutata ma non è stato facile sentirmi da subito Sally. Con l’aiuto di tutta la troupe e il cast sono riuscita a lavorare bene. Mi hanno sostenuta tutti, anche se ho dovuto affrontare scene parecchio difficili e lontane, per fortuna, dalla mia vita”.

L’idea iniziale del progetto era quella di un cortometraggio, che si è poi trasformato in un mediometraggio nel momento in cui il regista ha visto il girato e ha pensato di montarlo tutto. Il grande entusiasmo però non è stato ripagato dalla qualità del lavoro, che sicuramente lascia trasparire tanta passione e impegno, ma che da un punto di vista della qualità mostra serie debolezze, a partire dal comparto tecnico (fotografia e regia in particolare), fino alle performance degli attori, che troppo spesso sono macchinosi e poco calati in un ruolo stereotipato sulla carta. Tuttavia Buon Compleanno Sally sta cercando di costruire un suo percorso, girando per Festival ed eventi, e forse anche nelle scuole.

L’utilità del film – spiega la regista Giordani – è quella di mostrare ai giovani e ai loro genitori quali possono essere le conseguenze di una scelta o dell’altra”. Infatti c’è per il film la possibilità in giro per scuole medie e superiori, assolvendo al compito importante di veicolare un messaggio attraverso un mezzo, quello cinematografico, che ha sicuramente molto più appeal sulle giovani menti rispetto a qualsiasi lezione e indottrinamento da parte di genitori e insegnanti. In questo contesto, quello scolastico, il film potrebbe davvero trovare una sua dimensione ed un suo giusto posto.

Captain America The Winter Soldier: le foto ufficiali con Chris Evans

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Dopo il poster ufficiale(vedi qui) ecco le prime foto ufficiali dell’atteso film MarvelCaptain America The Winter Soldier, sequel del primo film che segna il ritorno dell’attore   nei panni di Steve Rogers / Captain America.

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Tutte le foto ufficiali del film:

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Le altre foto:

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Captain America The Winter Soldier comprende nel cast già attori del calibro di Frank GrilloScarlett JohanssonEmily VanCamp e Toby Jones. Anthony Joe Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense è fissata per  il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate a Cleveland.

La storia si riaggancerà alla fine di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro speciale: Captain America: il soldato d’inverno. Tutte le info utili nella nostra scheda: Captain America The Winter Soldier.

Tutte le altre foto nella nostra foto gallery:

 

Captain Phillips – Attacco in mare aperto: recensione del film con Tom Hanks

Paul Greengrass dirige un eccezionale Tom Hanks nella trasposizione cinematografica del libro autobiografico di Richard Phillips, A Captain’s Duty: Somali Pirates, Navy SEALS, and Dangerous Days at Sea. La storia vera del dirottamento della nave mercantile statunitense MV Maersk Alabama, avvenuto nell’aprile del 2009 da parte di quattro pirati somali, mette alla prova regista e attori con una materia non molto facile da trattare, proprio perché reale.

Quello che ci viene presentato è, a primo impatto, un film d’azione  e, quando si viene a contatto con questo genere è facile cadere nell’ ‘incredibile’, al quale ogni spettatore deve aderire se vuole godere dell’intrattenimento che il film gli offre.

Captain Phillips – Attacco in mare aperto, il film

Tuttavia c’è un dettaglio di cui dobbiamo tenere conto, un dettaglio che ci viene in aiuto dopo un bel po’, durante la visione della pellicola: Captain Phillips – Attacco in mare aperto non è propriamente un film d’azione. Il lavoro si avvale di fotografia da reportage, d’inquadrature sporche, di un uso smodato della camera a mano, dell’assenza quasi totale di musica. Quello che ci si presenta è un film spoglio, che disturba per i movimenti troppo veloci della macchina da presa e trasmette confusione: cosa stiamo guardando?

Non è un film, è ricostruzione della realtà, non è neanche possibile chiamare i ‘personaggi’ tali, poiché sono solo degli uomini che si trovano a doversi confrontare con l’imprevisto, che diventa un caso di Stato. Questo caso permette di mostrare l’altra faccia dell’America che, da questo frammento di realtà, non ne esce proprio vittoriosa. Assistiamo allo smascheramento di una politica fatta di una forza che non conosce sconfitte, che vuole vincere anche se, quello che resta, non può certo chiamarsi vittoria.

Alla fine di Captain Phillips – Attacco in mare aperto, siamo grati per la pazienza che abbiamo avuto, per non aver ascoltato quel senso di noia e fastidio che il film trasmette. Un’ impressione che è orchestrata ad hoc dal regista per creare l’atmosfera d’attesa, il sentore che ‘qualcosa sta per succedere’. Ma Greengrass non è clemente con lo spettatore, così come non è clemente con la ragion di Stato: la spettacolarità bramata non arriva, perché non si può lasciare che lo spettacolo prenda il posto della realtà, dal momento che non è più accettabile che le politiche caratterizzate da una violenza fiera di sé e costitutiva siano coperte continuamente dallo scintillio della luce dei riflettori.

Approdato nelle sale cinematografiche statunitensi lo scorso 11 Ottobre, Captain Phillips – Attacco in mare aperto, l’ultima fatica di Paul Greengrass sarà nelle sale italiane a partire dal 31 Ottobre.

Captain America: The Winter Soldier trailer: ecco 16 secondi di preview

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Ecco 16 secondi del trailer di Captain America: The Winter Soldier, che domani arriverà, direttamente dall’America, on line, per far salire ancora di più l’hype dei fan di Cap!

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Ieri è uscito il primo poster ufficiale del film (qui) e domani potremo finalmente vedere il primo trailer!

Captain America: The Winter Soldier comprende nel cast già attori del calibro di Frank GrilloScarlett JohanssonEmily VanCamp e Toby Jones. Anthony Joe Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense è fissata per  il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate a Cleveland.

La storia si riaggancerà alla fine di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro speciale: Captain America: il soldato d’inverno. Tutte le info utili nella nostra scheda: Captain America: il soldato d’inverno.

Pop Corn da Tiffany: il podcast della puntata 131

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Ecco il podcast della puntata radio n. 131 di Pop Corn da Tiffany la trasmissione di Ryar Web Radio interamente dedicata al Cinema e alle serie tv  che è andata in onda come di consueto dalle ore 21.30 fino alle ore 23.00. Cinefilos.it da quest’anno e media partner del programma. Temi della puntata sono state ovviamente le uscite, Cattivisssimo Me 2Aspirante Vedovo. Tra gli ospiti in collegamento segnaliamo il regista Stefano Bessoni che ha parlato del suo ultimo lavoro, il libro illustrato corredato di cortometraggio dal titolo Canti della forca. Non sono mancate infine le rubriche: le news di Simo e Sere, e Nerd Herd. La trasmissione e condotta da Emanuele Rauco, Serena Guidoni e Simone Dell’Unto. Durante la stagione, inoltre, sarà ospite in studio anche il nostro Direttore Responsabile, Chiara Guida.

Pop Corn-da-Tiffany

 Vi ricordiamo che il cortometraggio Canti della forca sarà presentato in anteprima mondiale al Sitges Film Festiva 2013, in concorso. Mentre la presentazione al pubblico avverrà nell’ambito del Lucca Comics & Games 2013 il 02 Novembre alle 18:00 all’Auditorium San Girolamo. L’opera sarà anche fra gli eventi di chiusura del FANCINE MALAGA (Spagna), al FANTASPOA (Brasile) e al Stop Motion México – Animation Festivals ( México).

Sinossi del cortometraggio: Un illustratore lavora su una sua personale trasposizione dei CANTI DELLA FORCA, una raccolta di poesie macabre dello scrittore tedesco Christian Morgenstern. Perso nelle sue fantasie scopre che dalla forca si vede il mondo da una prospettiva diversa, la prospettiva dei Fratelli della Forca. Assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito, che a forza di penzolare l’uno accanto all’altro, divennero così legati tra di loro che decisero di unirsi in una confraternita. le sue illustrazioni prendono vita e i Fratelli della Forca si animano magicamente. Il Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito, che penzola dal capestro da tempo immemore, divenuto colui che decideva se i nuovi arrivati potessero diventare dei Fratelli della Forca. Il grande Lalula, uno spropositato ingollatore di salumi, che ama vestirsi con i resti di maiali macellati e che parla una lingua incomprensibile. Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che vive dentro un armadietto. Sophie, l’assistente del boia, dolce ed ambigua confidente dei Fratelli della Forca.

CANTI DELLA FORCA – Un film e un libro di Stefano Bessoni in esclusiva con logosedizioni.it da ottobre 2013 in tutte le librerie.

http://www.libri.it/index.php?route=product%2Fproduct&product_id=3031

Liberamente tratto da “Galgenlieder” di Christian Morgenstern

Una produzione Interzone Visions in collaborazione con Leonardo Cruciano Workshop, Griffith Accademia di Cinema e Televisione e Revok Film – Musiche degli Za Bùm ( Pierpaolo Grego, Cristiano Biz, Zeno Tami, David Vecchiato e Maddalena Vitiello – fisarmonica nel “Pecoro Lunare” di Davide Drius) – Animazioni di Claudia Brugnaletti – Modellazione dei personaggi di Gigi Ottolino – Scenografie di Briseide Siciliano – con Lorenzo Pedrotti

Storia di una ladra di Libri: trailer italiano

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Storia di una ladra di Libri: trailer italiano

Guarda il trailer del film Storia di una ladra di Libri, film diretto dal regista Brian Percival, con protagonisti Geoffrey Rush e Emily Watson. La pellicola arriverà in Italia il 27 febbraio 2014, distribuito dalla Twentieth Century Fox.

La trama do Storia di una ladra di Libri: Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone…

Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un’intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il “Mein Kampf” e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s’infilò in una colonna di ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti. (trama del libro “la bambina che salvava i libri”)

Festival di Roma 2013: il programma di CinemaXXI

Festival di Roma 2013: il programma di CinemaXXI

Festival di Roma 2013E’ stato presentato questa mattina a Roma dal Direttore Artistico del Festival, Marco Müller e dal Presidente Fondazione MAXXI Giovanna Melandri, il programma ufficiale di CinemaXXI, linea di concorso del Festival Internazionale del Film di Roma (8-17 novembre 2013), senza distinzione di genere e durata, dedicata a opere che esprimano la ridefinizione continua del cinema all’interno del continente visivo contemporaneo. Una giuria Internazionale presieduta dal regista e artista Larry Clark (Stati Uniti) e composta da Ashim Ahluwalia (India), Yuri Ancarani (Italia), Laila Pakalnina (Lettonia) e Michael Wahrmann (Uruguay) assegnerà, senza possibilità di ex-aequo, il premio CinemaXXI per il miglior film, premio Speciale della Giuria CinemaXXI e Premio CinemaXXi Cinema breve. Ma veniamo ai film in programma, L’amministratore di Vincenzo Marra è il documentario che aprirà il concorso di CinemaXXI. Il regista e sceneggiatore napoletano, uno degli sguardi più mobili e irrequieti del cinema italiano contemporaneo, autore di Tornando a casa (2001, miglior film alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia) e Vento di terra (2004, Menzione Speciale della giuria a Venezia, film rivelazione dell’anno alla Semaine de la Critique di Cannes), torna a puntare i riflettori sulla città di Napoli, dopo il successo ottenuto con Estranei alla massa (2001), L’udienza è aperta (2006), Il grande progetto (2008) e Il gemello (2012). Con L’amministratore Marra racconta la vita di Umberto Montella, amministratore di condomini a Napoli. Le sue giornate trascorrono fra riunioni, incontri e problemi quotidiani di piccola e grande portata. L’eterogenea platea di clienti che Montella incontra ogni giorno racconta l’Italia di questi giorni: l’amministratore è un “Caronte” che traghetta nelle varie anime della città, nei condomini dei ricchi e dei poveri, dove spesso lo scontro con il proprio vicino diventa la valvola di sfogo per tirare avanti.

 Saatvin Sair (The Seventh Walk) di Amit Dutta è il film di chiusura di CinemaXXI. Il regista indiano Amit Dutta, spesso premiato nei principali festival internazionali, è considerato uno degli autori più innovativi nel panorama del cinema sperimentale. Laureatosi in regia cinematografica nel 2004, si è immediatamente imposto all’attenzione della critica internazionale ricevendo importanti riconoscimenti per i suoi cortometraggi, a partire dal premio FIPRESCI ricevuto nel 2007 a Oberhausen per Kramasha  (To Be Continued). Il suo lungometraggio Aadmi Ki Aurat Aur Anya Kahaniya (The Man’s Woman and Other Stories, 2009) si è aggiudicato il premio speciale della Giuria alla 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Alcuni dei suoi lavori sono stati inoltre proiettati nei più importanti musei al mondo, fra cui la Tate Modern di Londra e il Centre Pompidou di Parigi. Con Saatvin Sair, presentato fuori concorso, il regista indiano torna ad approfondire un tema che contraddistingue la sua produzione fin dagli esordi: il rapporto fra cinema, pittura e musica. Nel film, infatti, Dutta racconta la vicenda di un pittore errante che si immerge in un bosco dopo aver notato una misteriosa impronta e udito una strana melodia. Questo cammino nella profondità della natura lo porterà al cospetto del suo io più intimo.

CONCORSO

LUNGOMETRAGGI

 

            Prima mondialeFilm d’apertura

  • L’AMMINISTRATORE
    di Vincenzo Marra, Italia, 2013, 80’ – Documentario

Le giornate di Umberto Montella, amministratore di numerosi condomini a Napoli. Con la sua famiglia al lavoro nel proprio studio, le riunioni, gli incontri e i problemi quotidiani di piccola e grande portata. L’eterogenea platea di clienti ci racconta l’Italia di questi giorni. L’amministratore è un Caronte che ci traghetta nelle varie anime della città, nei condomini dei ricchi e dei poveri, dove spesso lo scontro con il proprio vicino diventa la valvola di sfogo per tirare avanti.


Prima mondiale – Opera prima

  • ATLAS

di Antoine d’Agata, Francia, 2013, 77’ – Documentario

Atlas è il diario autobiografico di un uomo senza legami, reduce da un lungo viaggio, collezionista d’immagini ebbre, frammenti sparsi di un’identità atomizzata come i territori che percorre. Antoine d’Agata, fotografo “estremo” dell’agenzia Magnum, si immerge in prima persona nella stranezza dei segni, dei luoghi, dei linguaggi insondabili. Non c’è Dio o indulgenza nelle sue notti, ma l’accettazione che non v’è altro che la carne.

Prima mondiale

  • BIRMINGEMSKIJ ORNAMENT–2 / BIRMINGHAM ORNAMENT-2 / ORNAMENTO DI BIRMINGHAM-2

di Andrey Silvestrov, Yury Leiderman, Russia, 2013, 89’

Come mai un coro georgiano intona un canto tradizionale citando a sorpresa la morte di Saddam Hussein? I protagonisti, colti di sorpresa, ne discutono “in diretta”. Si passa poi ai samurai sulla riva dell’oceano, ai poeti Mandelstam, Kliuev e Gorodezky a Mosca degli anni Trenta e a un pittore russo che ritrae Putin a pesca. Quadri di ordinaria surrealtà per raccontare il rapporto con il potere dell’artista. La “parte seconda” di un film che aveva fatto sensazione a Venezia Orizzonti 2011.


Prima mondiale

  • FEAR OF FALLING

di Jonathan Demme, Stati Uniti, 2013, 126’ | con: Andre Gregory, Wallace Shawn, Lisa Joyce, Julie Hagerty, Larry Pine, Emily Cass McDonnell, Jeff Biehl

L’idea di Fear of Falling nasce da una produzione teatrale, messa in scena solo pochissime vote per gli amici piu fidati, dell’attore, regista e sceneggiatore André Gregory, basata sul dramma Il costruttore Solness di Henrik Ibsen, tradotto e adattato dall’attore e commediografo Wallace Shawn. La storia di un celebre architetto sempre più prigioniero delle sue fantasie è ora un film: l’apice di un lungo e appassionato processo creativo, intimo e affascinante, che ha coinvolto Shawn e Gregory per quattordici anni.

Prima mondiale

  • HOMETOWN | MUTONIA

di ZimmerFrei, Italia, 2013, 69’ – Documentario

Mutonia è una città in trasformazione nata con lo spirito anarchico, dissacrante e sperimentatore dei traveller e cyber punk che l’hanno fondata. Un’esplorazione di questo originale luogo dell’abitare, fatto di rottami assemblati e veicoli trasformati in casa, esposto al rischio di sparizione.

Prima europea

  • LITTLE FEET

di Alexandre Rockwell, Stati Uniti, Francia, 2013, 64’

Lana ha sette anni e si occupa di suo fratello Nico che ne ha quattro. Il loro passatempo preferito è guardare i loro pesciolini rossi nuotare nell’acquario. Una mattina, mentre si preparano per la scuola, Nico scopre che uno dei pesci galleggia a pancia in su. Decidono di tributargli un funerale acquatico. Il nuovo film risolutamente “indie” di uno dei capofila del rinnovamento del cinema americano.

Prima internazionale

  • A MÃE E O MAR / THE MOTHER AND THE SEA

di Gonçalo Tocha, Portogallo, 2013, 97’ – Documentario

Alla ricerca di un mito reale e perduto sulla spiaggia di Vila Chã, cerchiamo le donne di mare chiamate “pescadeiras”, in uno dei pochi luoghi al mondo con donne timoniere. Ma dove sono? E dove sono le 120 barche da pesca artigianali? Rimangono 8 barche e una sola pescatrice. In una terra di coraggiosa gente di mare, esplode sullo schermo la passione della pesca, la passione del mare.

Prima mondiale

  • NEPAL FOREVER

di Aliona Polunina, Russia, 2013, 90’ – Documentario

Due politici comunisti russi, membri del consiglio comunale di San Pietroburgo, uomini dalle ampie vedute nonché convinti leninisti sono preoccupati per le sorti del comunismo mondiale. Per uno strano capriccio del Fato, la loro incessante attività inizia a espandersi ben oltre i confini della natia San Pietroburgo e della Federazione russa. Tuttavia, il futuro del comunismo internazionale resta poco chiaro. Ciò che invece è chiaro è che nel mondo moderno tutto funziona alla rovescia. Una commedia documentaria.

Prima mondiale

  • O NOVO TESTAMENTO DE JESUS CRISTO SEGUNDO JOÃO / THE NEW TESTAMENT OF JESUS CHRIST ACCORDING TO JOHN

di Joaquim Pinto, Nuno Leonel, Portogallo, 2013, 128’ – Documentario

Il Vangelo secondo Giovanni letto da Luis Miguel Cintra, un attore portoghese fra i più prominenti. Il film, girato in esterni, dall’alba al tramonto, coglie una personalissima esperienza di Gesù, che si materializza nella grana della voce, nell’espressione, nel controllo, nel ritmo, nel respiro dell’attore stesso. Il nuovo film di uno dei personaggi chiave del Nuovo

Cinema portoghese, Premio Speciale della Giuria a Locarno 2013 con E Agora? Lembra-me.

Prima mondiale

  • ORLANDO FERITO – ROLAND BLESSÉ / ROLAND WOUNDED

di Vincent Dieutre, Francia, 2013, 121’ – Documentario

Nel ripostiglio di un piccolo teatro di Palermo le marionette piangono il proprio destino. Nell’era del turismo di massa e dei siti patrimonio dell’umanità nessuno sembra ascoltare più i pupi. La verità è che le cose in Europa non potrebbero andare peggio. Nel 1975 Pier Paolo Pasolini annunciava la scomparsa delle lucciole e l’imminente trionfo del castello di menzogne. Quarant’anni dopo, un regista francese giunge per la prima volta in Sicilia, in cerca di una nuova speranza politica.

Prima mondiale

  • PARCE QUE J’ÉTAIS PEINTRE / BECAUSE I WAS A PAINTER

di Christophe Cognet, Francia, 2013, 105’ – Documentario

Un’indagine senza precedenti sulle opere d’arte create segretamente nei campi di sterminio nazisti. Dialogando con i pochi artisti sopravvissuti e con i loro curatori si evocano le emozioni e l’emarginazione, le firme, lo stile o l’anonimato, così come la rappresentazione dell’orrore e dello sterminio. Il film è forse soprattutto una lunga carrellata su disegni consunti e dipinti custoditi nelle collezioni in Francia, Germania, Israele, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio e Svizzera.

Prima mondiale – Opera prima

  • RACCONTI D’AMORE / LOVE STORIES

di Elisabetta Sgarbi, Italia, 2013, 75’ | con: Michela Cescon, Andrea Renzi, Ivana Pantaleo, Laura Morante, Sabrina Colle, Tony Laudadio, Anna Oliviero, Toni Servillo, Elena Radonicich, Rosalinda Celentano, Anna Oliviero, Maurizio Giberti

Quattro storie d’amore. Due partigiani, amanti, traditi da una delatrice, ripensati e ricordati dalla loro figlia, molti anni dopo. Un fuggiasco, portato in salvo da due staffette, attraversa i canali del Delta. Micol Finzi Contini che ripercorre le vie della sua infanzia a Ferrara, torna nel cimitero ebraico, nella sua casa. Fantasma che riappare nelle parole di Giorgio Bassani. Un pescatore di Pila cade nella rete della sua illusione. Convinto che la donna più bella del villaggio, sposata, sia pronta, finalmente a cadere nelle sue braccia. Le nebbie, i canali e gli spazi d’acqua, Ferrara, la pianura: sacche di tempo incontaminato, teatro di fantasmi amorosi e di desideri sospesi tra la vita e la morte.

Prima mondiale

  • RANGBHOOMI

di Kamal Swaroop, India, 2013, 80’ – Documentario

Kamal Swaroop vuole ricostruire la vita del primo cineasta indiano, Dadasaheb Phalke, a Benares, dopo che quest’ultimo si era ritirato dal mondo del cinema per dedicarsi al teatro. Durante la permanenza a Benares, Phalke scrisse Rangbhoomi, un’opera semi-autobiografica che è il punto di partenza della ricerca. Ambientato nei paesaggi visivamente emozionanti dell’antica città di Benares, il film intreccia il coinvolgimento personale di Kamal Swaroop nella storia, percorso e opera di Phalke, utilizzando suono e immagini a contrasto, opponendoli fra loro in chiave a-realista.

Prima mondiale

  • EL ROSTRO / THE FACE

di Gustavo Fontán, Argentina, 2013, 64’

Un uomo in una piccola imbarcazione raggiunge un’isola sul fiume Paraná. Si dirige verso un luogo dove c’era una casa o un piccolo villaggio. Ora non c’è più nulla. Solo impercettibili tracce di qualcosa di vecchio e perduto: il posto dov’era nato. La sua presenza permette alle cose in quel luogo abbandonato di materializzarsi: capanne e tavoli, animali e canoe. Presto altri arriveranno sull’isola per preparare una festa: moglie, padre, amici, bambini. Questo è un incontro tra l’Uomo ei suoi cari. Con i morti, gli uccelli, la musica del fiume e il suo dolore.

Prima mondiale

  • THWARA ZANJ / ZANJ REVOLUTION
    di Tariq Teguia, Algeria, Francia, Libano, Qatar, 2013, 137’

Un giornalista algerino, mentre segue i conflitti interni nel sud dell’Algeria, ritrova casualmente le tracce delle antiche e dimenticate rivolte contro il califfato degli Abbasidi, avvenute in Iraq tra l’VIII e il IX secolo. L’utopia della rivoluzione pan-araba lo conduce a Beirut, la citta che un tempo era il simbolo delle speranze e delle lotte di tutto il mondo arabo. Un film che unisce Godard e gli MC5, le teorie di Franz Fanon e il noir di Jacques Tourneur. Il ritorno del meno riconciliato (e più premiato) tra i nuovi cineasti maghrebini dopo i due bellissimi film “veneziani”, Roma invece di te e Inland.

MEDIOMETRAGGI E CORTOMETRAGGI

 

            Prima mondiale

  • AU-DELÀ DES ICEBERGS / BEYOND ICEBERGLAND

di Xavier Christiaens, Belgio, 2013, 59’

L’attonita poesia Iniji di Henri Michaux è il punto di partenza del film: “Non più, Iniji / Sfinge, sfere, segni falsi / ostacoli sulla strada di Iniji…”

Prima europea

  • BEAUTIFUL NEW BAY AREA PROJECT

di Kiyoshi Kurosawa, Giappone, 2013, 29’

Amano, il presidente di un’azienda di progettazione urbana, incontra una bella portuale di nome Takako. Amano si innamora a prima vista di Takako, che però non lo ricambia. Frustrato dall’atteggiamento freddo di lei, Amano la deruba. Takako, decisa a riprendersi ciò che le appartiene, sgomina le guardie del corpo di Amano e…

 

Prima mondiale

  • BELVA NERA / BLACK BEAST

di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis, Italia, 2013, 35’ – Documentario

Ercolino, vecchio cowboy che spara facile, ha visto una pantera nera. Tony Scarf, esperto di pantere metropolitane, ne ha catturato una.

Prima mondiale

  • THE BURIED ALIVE VIDEOS

di Roee Rosen, Israele, 2013, 35’

Il nuovissimo lavoro di Roee Rosen, tra i più sorprendenti e radicali artisti contemporanei israeliani. Un’antologia di video prodotta da un collettivo immaginario di ex-sovietici.

Prima mondiale

  • ENNUI ENNUI

di Gabriel Abrantes, Francia, 2013, 32’

Una commedia intrisa di umor nero sul conflitto militare afghano messa in scena come una comica del muto. L’ambasciatrice francese conduce con la figlia un’assurda e complicata negoziazione in un campo nomadi Kuchi per il disarmo della tribù.

Prima mondiale

  • GANGSTER BACKSTAGE

di Teboho Edkins, Francia, Sudafrica, 2013, 38’ – Documentario

Teboho Edkins (Gangster Project) prosegue la sua ricerca “para-documentaria” sul mondo dei gangster sudafricani. Toni confidenziali, storie che lasciano senza parole, esperimenti di messa in scena. Sullo sfondo una violenza spietata.

Prima mondiale

  • GLI IMMACOLATI / THE IMMACULATES

di Ronny Trocker, Francia, 2013, 13’

Dicembre 2011. Un ragazzo torna a casa, come tutte le sere. Davanti casa trova la sorella in lacrime. La ragazza gli dice di essere stata violentata e la tensione inizia a montare. Immagini di sintesi, come le psicosi xenofobe.

Prima mondiale

  • IN THE WOODS

di Harald Hund, Austria, 2013, 3’

Attraversando una foresta, un uomo incontra una figura enigmatica che gli appare come un prodotto della sua fantasia. L’uomo stesso potrebbe essere un’illusione.

Prima mondiale

  • THAT HAS BEEN BOTHERING ME THE WHOLE TIME

di Arash T. Riahi, Austria, 2013, 10’

Un corpo di donna. Drappeggi. Una religione o ancora una tradizione. Una corda. Braccia e gambe. Pelle. Ruvida morbidezza. Sfioramenti. Una spettacolare danza tragica e forse una via di fuga.

Prima mondiale

  • JUST LIKE US

di Jesse McLean, Stati Uniti, 2013, 15’

La media-artist Jesse McLean osserva le celebrità in un paesaggio familiare di magazzini e parcheggi. In fondo i divi sono proprio come noi.

Prima mondiale


  • di Yonfan, Hong Kong, 2013, 11’

Lü e il ritmo delle regole del gioco, del potere che corrompe, dei desideri che generano avidità, delle impercettibili tracce degli uccelli tra le montagne infinite. Un’esplorazione dei ritmi e delle figure dell’Opera di Kunshan, seguendo il suo più grande interprete contemporaneo Lin Weilin.

Prima mondiale

  • MAKARA

di Prantik Basu, India, 2013, 20’

Una carcassa di coccodrillo ripescata da un lago artificiale nel cuore di una metropoli provoca fugaci incontri fra persone con percorsi esistenziali molto diversi fra loro.

Prima mondiale

  • MOSHUSHI DANG HE SI WUYA / THE MAGICIAN PARTY AND THE DEAD CROW

di Sun Xun, Cina, 2013, 9’ – 3D

L’antico universo è diverso da quello attuale. Le divinità vivevano nel nostro mondo e i pianeti degli dei una volta erano vicinissimi alla Terra. Le divinità risiedono negli esseri e nei fenomeni naturali. I faraoni defunti sono qui, con tutte le divinità! Perciò i primi monumenti realizzati dagli esseri umani per commemorare le divinità sono anche le più grandi tombe. Un film di animazione in 3D.


Prima mondiale

  • NATO PREMATURO / BORN PREMATURELY

di Enzo Cei, Italia, 2013, 21’ – Documentario

Il percorso assistenziale cui sono sottoposti i bambini nati prematuri in un moderno reparto di Neonatologia. Il rapporto tra il neonato e l’ambiente medico infermieristico di accoglienza: macchine, terapie, esami, il pianto, la fame, il peso, il tempo, dentro quel misto di potenza, fragilità, miracolo e mistero che è la vita.

Prima mondiale

  • RIVERBERO
    di MyBossWas, Italia, 2013, 14’

Riverbero è girato all’interno della camera riverberante dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (lo spazio in cui si misura l’assorbimento acustico). MyBossWas, collettivo di artisti basato a Torino, entra in uno dei luoghi di passaggio obbligati per la maggior parte degli oggetti della nostra quotidianità. Uno strumento di misurazione si trasforma in uno strumento musicale e inizia un dialogo tra il misticismo dello spazio e la freddezza matematica del suo “sacerdote”.

Prima mondiale

  • SILENT MINUTES

di Olivier Zabat, Francia, 2013, 13’

Un atleta ha un infarto durante una gara, che viene interrotta. Un’altra sospensione è in atto nella stanza di un albergo.

Prima internazionale

  • STILL DISSOLUTION

di Siegfried A. Fruhauf, Austria, 2013, 3’

I media, limitati nella capacità di catturare il presente, evidenziano piuttosto il fatto che esiste un passato.

Prima internazionale

  • THEATRUM ORBIS TERRARUM

di Salomé Lamas, Portogallo, 2013, 26’

Il “Teatro del mondo” del 1570 è considerato il primo vero atlante moderno. Un film d’esplorazione, un viaggio sensoriale, una vertigine storica. Un film d’avventure.

Prima mondiale

  • THING

di Anouk De Clercq, Belgio, 2013, 18’

Un architetto parla di una città. L’ha davvero costruita? Le immagini sono un tentativo di dare una forma alle sue parole. Un nuovo capitolo della ricerca di Anouk De Clercq sulla creazione digitale di universi possibili, attraverso sciami di pixel bianchi e una forte percezione di tridimensionalità.

Prima mondiale

  • DER UNFERTIGE / THE INCOMPLETE

di Jan Soldat, Germania, 2013, 48’ – documentario

            -Puoi parlarci di te? –

 -Omosessuale di Odenwald… o Gollum… o Klaus!

60 anni… omosessuale… schiavo!-.

Un documentario su Klaus Johannes Wolf, che vive come uno schiavo. Legato al suo letto, racconta della sua scelta di essere uno schiavo, parla dei suoi genitori e di cosa significa essere nudo. Alla fine abbandona tutto per andare in un campo di schiavi, per perfezionare la sua esistenza da schiavo e diventare un servo perfetto.

 

FUORI CONCORSO

LUNGOMETRAGGI

 

Prima mondiale – 100 Years of Indian Cinema

  • OM DAR BA DAR / I AM DOOR BY DOOR

di Kamal Swaroop, India, 1988, 101’

Il restauro dell’opera capitale della seconda nouvelle vague indiana.

Mentre Om monta in bicicletta con una sforbiciata, il paesaggio (Pushkar-Ajmer) risuona di voci caratteristiche. Le invettive di suo padre contro il mondo, la sorella “sfrontata” e il suo dolce corteggiatore, gli occhi indagatori di un’attrice fuori controllo, l’uomo d’affari locale che tenta di proteggere i diamanti che ha trafugato… la rivolta dei girini. Il regista affronta la paura, la bella energia adolescenziale – per far vibrare gioiosamente i paesaggi della sua infanzia, scoprire e mescolare la politica con la mitologia, la technomusic con l’Alchimia.

Prima mondialeFilm di chiusura

  • SAATVIN SAIR / THE SEVENTH WALK

di Amit Dutta, India, 2013, 70’

Nel suo vagabondare per la foresta, un pittore scorge una misteriosa impronta e ode una melodia che lo spinge ad addentrarsi nella natura, alla ricerca dell’origine di quei suoni, nella speranza che possano guidarlo nella sua ricerca interiore. Mentre peregrina, si riposa sotto un albero e nel sogno vede se stesso camminare, dipingere e rocce che sfidano la gravità. Una bambina solca la strada del cielo per recargli frutta e latte. Le stagioni cambiano e gli anni scorrono via. Infine si sveglia e s’inoltra nel paesaggio composto dai suoi stessi dipinti dove potrebbe infine attenderlo l’oggetto del suo cercare.

Prima mondiale

  • SKURSTENIS / THE CHIMNEY

di Laila Pakalnina, Lettonia, 2013, 60’

“C’era una volta un camino. Vicino al camino, tre case. Nelle tre case, sette ragazze. Tutte bionde”. Così descrive Laila Pakalnina, vincitrice l’anno scorso con Picas del Premio Speciale della Giuria CinemaXXI, il suo nuovo lavoro. Un fiaba incantata, raccontata con la grazia di Rossellini e il senso del fantastico dei fratelli Lumiérè.


MEDIOMETRAGGI E CORTOMETRAGGI

Prima mondiale

  • CHI HA LOTTATO CON L’ANGELO RESTA FOSFORESCENTE / WHO FOUGHT WITH THE ANGEL REMAINS FOSFORESCENT

di Riccardo Giacconi, Italia, 2013, 19’ – Documentario

La poetessa Maria Luisa Spaziani vive a Roma da più di quarant’anni. Il poema-romanzo Giovanna d’Arco (1990) è una delle sue opere più sperimentali. Una peculiarità del libro è l’invenzione di un linguaggio parlato dall’angelo. L’angelo è, per lei, la poesia. Con le sue parole: “Nessun sentiero inganna, nessun presagio mente. Chi ha lottato con l’angelo resta fosforescente”. È come se, per chi ha frequentato la poesia, le cose e le persone avessero un’aureola intorno. Diventano fosforescenti.

Prima mondiale

  • FADE

di Jean-Claude Ruggirello, Francia, 2013, 55’

Fade è un film di internet found footage. Sequenze di tramonti filmate da autori sconosciuti. Jean-Claude Ruggirello le unisce in un unico, fluido, piano sequenza, “attraversato” da una sola e multiforme linea d’orizzonte. Un infinito e ipnotico tramonto.

Prima mondiale

  • LA IMAGEN ARDE / THE IMAGE BURNS

di Lois Patiño, Spagna, 2013, 30’

Lois Patiño disseziona i movimenti di un incendio, scompone le forme effimere del fuoco, le trasforma con il suono. La imagen arde inizia come una riflessione sulla nostra percezione e diventa un intenso gioco delle parti, tra le immagini e lo spettatore. Guardiamo il fuoco e il fuoco ricambia lo sguardo.

Prima mondiale

  • EL PALACIO

di Nicolas Pereda, Messico, 2013, 36’

El palacio è un documentario che segue la vita quotidiana di diciassette donne che vivono insieme in un ampio appartamento per ragioni affettive ed economiche. Si aiutano tra loro arrangiandosi nei lavori più vari. Molte diventano baby-sitter, collaboratrici domestiche e badanti private per anziani.

Prima mondiale

  • QUANDO I TEDESCHI NON SAPEVANO NUOTARE / WHEN THE GERMANS DIDN’T KNOW HOW TO SWIM

di Elisabetta Sgarbi, Italia, 2013, 55’ – Documentario

La Resistenza nel Basso Ferrarese e nel Polesine è poco conosciuta, ma anche la pianura ha avuto i suoi martiri ed eroi, ferite e memorie. Raccogliendo episodi e testimonianze di chi vi ha fatto parte, si è cercato di ricostruire le tracce e le storie di quei mesi decisivi.

            Prima mondiale

  • RICORDI PER MODERNI / MEMORIES FOR MODERNS

di Yuri Ancarani, Italia, 2009, 58’

Una serie di 13 video realizzati fra il 2000 e il 2009 per la prima volta presentati insieme. A partire dalle pagine “musicali” di Pier Vittorio Tondelli, Ancarani traccia un percorso sui cambiamenti che hanno segnato la Riviera Romagnola negli ultimi decenni, tra immigrazione, industria del petrolchimico e paesaggi ancestrali.

Prima mondiale

  • SKYWALKER

di Gong Mingchun, Cina, 2013, 11’ – Documentario

Un film sull’artista cinese contemporaneo Sun Xun, ispirato al suo progetto di realizzare un film d’animazione in 3D durante i tre mesi di attività creativa alla ShanghArt Gallery.

IN COLLABORAZIONE CON

MAXXI – MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO

Prima mondiale

  • GLAUCOCAMALEO

di Luca Trevisani, Italia, 2013, 75’ – Documentario

L’acqua ci mostra lo stato delle cose, ci mostra che nulla è immutabile, che il fluire del tempo e l’angoscia degli eventi ci costringono ad aprirci al mondo. L’acqua non è mai singola, è plurale. È un’infinita serie di forme, relazioni e contenuti. Luca Trevisani è un artista visivo, tra i più vitali ed eclettici della scena contemporanea italiana. Finalista del Premio Italia 2012, torna al MAXXI con Glaucocamaleo, il suo primo film.

Prima internazionale

  • TWENTY-ONE-TWELVE THE DAY THE WORLD DIDN’T END

di Marco Martins e Michelangelo Pistoletto, Portogallo, 2013, 126’ – Documentario

Il film riflette sulla crisi che stiamo attraversando e sul ruolo dell’arte come catalizzatore delle trasformazioni all’interno della società. La storia si svolge durante il giorno più breve dell’anno: il 20 dicembre 2012. Secondo il calendario Maya, il 21 sarebbe stato l’ultimo giorno del mondo. Nonostante l’inesattezza della profezia, questa data ha segnato un evento storico. Il film, girato in città come Lisbona, Tokyo, Mumbai, Biella e Trás dos Montes, segue la routine quotidiana di 12 personaggi. Quando il giorno giunge al termine, un’epoca sta per concludersi e cresce la necessità di un cambiamento. L’alba di una nuova speranza è nata, e con essa l’opportunità di reinventarci.

Prima del tramonto recensione del film di Richard Linklater

Prima del tramonto recensione del film di Richard Linklater

Prima del tramonto è un film del 2004 diretto da Richard Linklater con protagonisti Ethan Hawke e Julie Delpy.

Prima del tramonto recensione posterTrama: Da ragazzi, Jesse e Celine si erano incontrati per caso, conosciuti e amati a Vienna e si erano lasciati dandosi appuntamento di lì a sei mesi.

Invece, non si sono più rivisti. Ora, dopo nove anni, Jesse è diventato uno scrittore, raccontando la sua storia con Celine. Lei, riconosciutasi nella protagonista del libro, va alla presentazione a Parigi, dove vive, per incontrare Jesse. I due hanno a disposizione ancora un pomeriggio per stare insieme. Rimetteranno in discussione sé stessi e le loro vite, cercando di capire se davvero sono fatti l’uno per l’altra.

Prima del tramonto

Analisi: Secondo capitolo della trilogia di Richard Linklater. A nove anni dal precedente, il regista punta sulla stessa squadra che aveva portato al successo Prima dell’alba. Torna a scommettere soprattutto sulla spontaneità dei due protagonisti, vere e proprie colonne portanti del film. Ciò che sembra avvenire davvero davanti agli occhi dello spettatore, è in realtà il risultato di un lavoro meticoloso sulle sfumature e sui dettagli, volto a raggiungere il risultato più “naturale” possibile.

La formula utilizzata è sempre imperniata sui lunghi dialoghi tra i due (riguardo la propria vita in quei nove anni, le proprie relazioni, i reciproci sentimenti) che non risultano affatto noiosi, ma coinvolgenti e in alcuni casi perfino toccanti. Nonostante la sua struttura, il film ha un buon ritmo e una durata che lo rende efficacemente compatto.

Rispetto al precedente lavoro, questo è più realista perché rispecchia l’evoluzione dei personaggi, entrati ormai a pieno titolo nella vita adulta, nel mondo delle responsabilità e degli impegni –  Jesse è sposato ed ha un figlio – sono in un certo senso più cinici, o tali si sforzano di essere.

C’è un senso di rassegnazione alla realtà, al fatto di aver lasciato da parte ciò che li poteva rendere davvero felici. Hawke e Delpy rendono abilmente questo mix di frustrazione e rabbia (a questo proposito, la sequenza nel taxi è emblematica, e tra le più belle del film). Ma ci sono anche la paura  e la voglia di riaprire un capitolo, lasciando alle spalle la vita cui sono ormai abituati; la paura di cambiare, soffrire e far soffrire; oltre alla quasi certezza che tutto sia, di nuovo, effimero. Proprio perché temono, i due esitano anche solo a sfiorarsi, frenano i propri sentimenti, in parte, li nascondono.

Prima del tramonto recensione

Assente il romanticismo sdolcinato e fine a sé stesso, com e la banalità nei dialoghi, che sono al contrario originali e capaci davvero di restituirci due personalità. Presenti invece, momenti leggeri e ironici. I due attori offrono ottime prove e sono stavolta entrambi sceneggiatori dei loro personaggi, assieme a Linklater. Delpy  è anche autrice della canzone A waltz for a night, che canta in una scena di Prima del tramonto, e di altri due brani presenti nella colonna sonora.

L’ambientazione parigina consente di esplorare più da vicino l’universo di Celine. Il finale di Prima del tramonto è ancora una volta aperto: suggerisce l’immediato futuro, ma non gli sviluppi più ad ampio raggio. Inoltre, è forse tra i più efficaci in un film romantico: maliziosamente divertente, con i due attori al loro meglio.

Le Migliori frasi di Prima del tramonto

La gente che oggi ha un’avventura, perfino un rapporto serio, quando rompe dimentica, passa oltre, come se cambiasse marca di cereali. Io non sono mai riuscita a dimenticare gli uomini con cui sono stata. Ogni persona aveva le sue specifiche qualità e non si può rimpiazzare nessuno. Colgo dei particolari in loro dei dettagli che mi colpiscono e di cui poi sento la mancanza a volte per sempre. Non puoi rimpiazzare nessuno perché ognuno porta con sé dettagli magnifici e unici. 

Ci sono persone che coltivano visioni utopistiche, che sognano di diventare leader capaci di plasmare un mondo migliore, ma amano la metà non il percorso.

È curioso, pensa: ognuno dei miei ex si è sposato. Uscivano con me, ci separavamo e si sposavano. Mi chiamavano per ringraziarmi d’aver fatto loro conoscere l’amore e d’aver insegnato loro a trattare le donne con rispetto. Li ucciderei! Perché non hanno voluto sposare me? Avrei detto no, ma avrebbero dovuto chiedermelo!

Sai pensavo che sarà meglio che io non veda più le cose in chiave troppo romantica, è una chiave che mi ha sempre fatto soffrire.
Ho ancora molti sogni, ma non riguardano.

“La memoria é una bella cosa, se non devi fare i conti col passato.”

Sono davvero felice solo quando sto per conto mio, del resto stare da soli è meglio che stare con un’amante e sentisi soli. Per me ora è difficile essere romantica, all’inizio sei motivata, ma dopo aver preso tante fregature tu chiudi in un bel cassetto tutte le tue grandi illusioni e raccogli quello che la vita ti mette davanti.

Celine (Julie Delpy)

Everest, Benedict Cumberbatch sostituisce Tom Hardy

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Everest, Benedict Cumberbatch sostituisce Tom Hardy

Tom Hardy avrebbe abbandonato per altri impegni il film ambientato sull’ Everest, tratto dal romanzo di Jeffrey Archer “Paths of Glory”, che dovrebbe essere diretto da Doug Liman.

Per sostituirlo, sembra che la Sony abbia già puntato Benedict Cumberbatch, attore inglese al momento richiestissimo a Hollywood: il suolo dovrebbe essere quello di  George Mallory, morto nella terza scalata inglese alla vetta più alta del mondo nel 1924.

Della rosa di candidati al ruolo di George Finch, amico e collega, farebbero parte invece James McAvoy, Tom Hiddleston, Luke Evans, ed Henry Cavill( impegnato però sul set di Batman vs Superman).

Un altro film con la medesima ambientazione ( ma ancora privo di finanziamenti) dovrebbe essere diretto da Baltasar Kormákur, con un cast composto da Jake Gyllenhaal, Josh Brolin e John Hawkes.

Fonte: coming soon.it

50 sfumature di grigio: un volto nuovo per Christian Grey

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50-sfumature-di-grigio-sam-taylor-johnson-2Dopo l’abbandono di Charlie Hunnam, tutti i fan del romanzo 50 sfumature di grigio ( Fifty Shades of Grey) sono ansiosi di sapere chi interpreterà il ruolo del protagonista Christian Grey nell’omonimo adattamento che sarà diretto da Sam Taylor-Johnson.

Willow recensione del film di Ron Howard

Willow recensione del film di Ron Howard

willow recensione posterAnno: 1988

Regia: Ron Howard

Cast: Warwick Davies, Val Kilmer, Joanne Whalley, Jeam Marsh

Trama: Il nano contadino Willow lascia le sue abituali occupazioni per aiutare la piccola Elora, abbandonata sulle rive di un fiume  a riconquistare il trono usurpatole dalla strega Bavmorda, ricevendo l’aiuto di un variegato gruppo di compagni di strada.

Analisi: Concepito da George Lucas fin dai primi anni ’70, questo tipico esempio di fantasy pre-Signore degli Anelli trova finalmente la realizzazione nella seconda metà degli anni ’80; impegnato nella parte produttiva (assieme Joe Johnston e Nigel Wooll), Lucas ne affida la direzione a Ron Howard, qui alla sua terza regia dopo i successi di Splash e Cocoon. Il film mescola la consueta ispirazione tolkeniana ad elementi favolistico – biblici (con echi che vanno da Biancaneve a Mosè).

willow recensione Kilmer DavisIl ruolo del protagonista è affidato a Warwick Davies, volto notissimo agli appassionati del genere, ai tempi reduce da Labyrinth e che in seguito avrebbe interpretato la serie di Leprechaun per poi avere il ruolo fisso del Professor Filtwick nella saga di Harry Potter. Il resto del cast principale vede la presenza di Val Kilmer (in un periodo abbastanza complicato della carriera, dopo il successo di Top Gun e prima del controverso biopic dedicato da Oliver Stone ai Doors di qualche anno dopo), nel ruolo di Madmartigan, il classico lestofante che dapprima agisce per puro opportunismo, per poi dedicarsi pienamente alla causa; Joanne Whalley, voto noto del cinema degli anni ’80 (che di Kilmer sarebbe in seguito diventata la moglie) è la figlia della strega che si schiererà contro la madre, anche mossa dall’amore per Madmartigan; Jeanne Marsh è la cattiva della situazione, attrice conosciuta soprattutto agli spettatori della tv britannica.

Più che all’abilità della regia (per Howard si tratta di un passo indietro rispetto alle precedenti prove) o alla perizia degli interpreti, Willow è affidato soprattutto alla potenza degli effetti speciali, a cura naturalmente della Industrial Light & Magic, che lanciano definitivamente la tecnica del morphing, fino ad allora solo  sperimentata solo in modo occasionale. Il resto è affidato a panoramiche ed ambientazioni riprese su e giù per il globo, dall’Inghilterra alla Cina, passando per la Nuova Zelanda, in un’altra anticipazione del Signore degli Anelli.

Critica divisa, ma per lo più tiepida, pubblico più convinto, che sancisce il successo al botteghino (ma il film ha goduto di buona longevità anche sul mercato dell’home video), ma l’esito resta comunque al di sotto delle aspettative: si voleva un blockbuster all’altezza di altri giganti lucasiani, si ottiene un film che subisce la concorrenza di Crocodile Dundee II, Rambo III e Big, e che perde la corsa all’Oscar per il sonoro e gli effetti visivi contro il caterpillar Roger Rabbitt.

willow recensione

Buon Compleanno Ryan Reynolds

Buon Compleanno Ryan Reynolds

A Jim e Tammy gli doveva piacere parecchio la R, se hanno chiamato il figlioletto (ora alto 1.88) Ryan Rodney Reynolds (tipo scioglilingua). I fratelli sono poliziotti, ma per lui niente pistola: preferisce fare l’attore. Peccato che lo bocciano al corso di recitazione, e allora abbandona capre e cavoli (soprattutto cavoli, dato che lavora in un ortofrutta) per andare in Florida a cercar fortuna. E dopo un po’ la trova nella sit-com Due ragazzi e una ragazza (mai titolo fu più didascalico), in cui interpreta uno dei due ragazzi, appunto. Dopo anni di gavetta, ecco che gli si aprono le porte del cinema.

C’è da dire che Maial college e Matrimonio impossibile non sono proprio due capisaldi della settima arte, ma ci vuole tempo per certe cose, si sa, e alla fine il giovanotto è pronto a picchiare duro con Blade: Trinity, dove se la cava alla grande con le arti marziali. La Marvel è destinata a ricomparire sul suo cammino nel 2009, quando Ryan è chiamato a interpretare Deadpool in X-Men le origini – Wolverine, passando poi al nemico (= DC Comics) nel 2011, anno in cui si trasforma nell’ennesimo supereroe, Lanterna verde, stavolta protagonista assoluto. Poteva andare meglio, sì, ma almeno sul set R.R.R. ha incontrato la bella Blake Lively e, archiviate le prime nozze con un’altra sexy-diva bionda (Scarlett Johansson), in meno di un anno fa di lei una donna onesta. Auguri e figli maschi. Visto che siamo in tema, anche le altre ex di Mr. Reynolds sono delle celebrities, come la rockstar Alanis Morrissette e l’attrice Parker Posey. Bel curriculum!

Tornando alle cose serie, dal 2010 Ryan è testimonial di Hugo Boss e (complice il profumo?) nello stesso anno People lo dichiara il più sexy di tutti. Tiè. Così imparano a ricattarlo (capito, Sandra Bullock?), e a seppellirlo vivo (Buried a chi?). Quanto a noi, le nostre intenzioni sono assai migliori… Vai col coro! HAPPY BIRTHDAY RYAN!

Avengers Age of Ultron, Kevin Feige parla del Villain

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Avengers Age of Ultron, Kevin Feige parla del Villain

the-avengers-age-of-ultron-joss-whedonil Presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti sull’interpretazione di James Spader come villain di Avengers: Age of Ultron.

Stephen Lang tornerà in Avatar 2

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Stephen Lang tornerà in Avatar 2

Avatar-2-Sam-WorthingtonStephen Lang tornerà a interpretare il ruolo del villain in Avatar 2 e nei sequel successivi.

Un biopic su John Belushi scritto e diretto da Steven Conrad

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La Warner Bros aveva già annunciato da tempo la produzione di un biopic sul grande John Belushi basato su uno script di Steven Conrad con Todd Philips (The Hangover) alla regia. Ora, sembra che Philips abbia rinunciato e che sarà lo stesso Conrad, già sceneggiatore di The Weather Man e The Secret Life of Walter Mitty, a dirigere la pellicola: Emile Hirsch (Into the Wild) Sarebbe in trattative per il ruolo.

Nelson Franklin(Veep, New Girl) sarebbe invece candidato per interpretare Dan Aykroyd, uno dei migliori amici di Belushi con il quale l’attore ha recitato non solo nel Saturday Night Live ma anche in diversi film come i Blues Brothers e 1941. Il biopic si concentrerà sul momento in cui Belushi raggiunse l’apice della notorietà, raccontando la gloria e la tragedia del sogno americano senza tralasciare la sua tragica morte per overdose a soli 33 anni. Il progetto sarà supervisionato e prodotto dalla vedova di Belushi, Judy Belushi Pisano, e dallo stesso Dan Aykroyd. Le riprese dovrebbero iniziare a New York nella primavera 2014.

Fonte: The Hollywood Reporter

Michelle Monaghan per Nicholas Sparks

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Michelle Monaghan( Mission Impossible III,Source Code, Gone Baby Gone) sarà la protagonista del nuovo film tratto da Nicholas Sparks, The Best of Me.  Il film sarà diretto da Michael Hoffmann e racconterò di una coppia, già fidanzatini al liceo, che si riunirà dopo molti anni in occasione del ritorno nella loro piccola città del North Carolina. Il romanzo di Sparks è uscito nel marzo 2013 e lo scrittore produrrà il film insieme a Ryan Kavanaugh e Denise Di Novi. Will Fetters fimerà la sceneggiatura.

The Hollywood Reporter

Thor The Dark World Premiere Londra: le foto di Chris Hemsworth e Tom Hiddleston

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Si è svolta questa sera la premiere a Londra dell’atteso nuovo film Marvel  Thor the Dark World. L’evento si è svolto all’Odeon Leicester Square di Londra alla presenza dei protagonisti Chris Hemsworth, Natalie Portman, Stellan Skarsgård, Tadanobu Asano Tom Hiddleston. Ecco le foto dell’evento:

Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info sul film nella nostra Scheda Film:  Thor: The Dark World 

Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: Anthony Hopkins, Chris Hemsworth, Christopher Eccleston, Idris Elba, Jaimie Alexander, Josh Dallas, Natalie Portman, Ray Stevenson, Stellan Skarsgård, Tadanobu Asano, Tom Hiddleston.  Il film esordirà nelle nostre sale il 21 novembre 2013.

Trama:

Il film Marvel Thor: The Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero universo.

Blancanieves: recensione del film di Pablo Berger

Blancanieves: recensione del film di Pablo Berger

Blancanieves recensione 2Pablo Berger prende la più classica delle storie dei fratelli Grimm e la rilegge nelle soleggiate giornate della Siviglia degli anni ’20, ma per chi pensa di vedere l’ennesima rivisitazione della favola, mai come in questo periodo riletta da tutti i medium, è fuori strada.

Berger utilizza il cinema muto senza le furberie che hanno permesso a The Artist di elevarsi nella notte degli Oscar del 2012, bensì evidenzia la bellezza della grammatica dell’immagine che si sveste delle maglie del linguaggio per restituire tutto l’espressionismo del cinema di Dreyer, Pasbt e soprattutto Marnau, che hanno fatto scuola agli albori del cinema. Blancanieves recensione posterLa sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, non si concentra nel cercare l’effetto narrativo per l’innesco della storia, anzi questa risulta essere molto lineare. Ma l’intento di quest’ultimo è legato unicamente nel rievocare nello spettatore l’emozione di una fiaba senza tempo. Infatti vengono mostrate le sofferenze di una bambina e di come sia accidentato e fugace il suo percorso d’amore, altalenato molto spesso ad eventi di distacco ma anche di scoperta.

Il regista adotta un intelligente e strategica composizione visiva per imprigionare la storia ad alti livelli narrativi. Numerose e suggestive saranno le inquadrature iconologiche che oltre ad omaggiare un cinema ormai andato, segnano i punti di svolta del film, come nelle sequenze della comunione oppure in quelle del tentato assassinio di Biancaneve. Il montaggio di Fernando Franco risulta essere l’unico elemento moderno e frizzante della storia, che trova nei raccordi sugli occhi o nei passaggi di macchina l’elemento spettacolare che molto spesso sposa e sottolinea la bellezza delle musiche di Alfonso de Viallonga. Queste rappresentano una vera e propria colonna sonora, poiché riescono a dare“voce” all’allegria o allo sgomento della sequenza, oppure a diventare elemento distintivo del personaggio, come lo è il capannello per il gallo pepe. Ed infine, i movimenti musicali si alternano tra musica diegetica o extradiegetica, dando così, quella corposità sonora che non fa sentire la mancanza della voce dell’attore.

Altro applauso va all’intero cast, dei volti che riescono a diventare maschere che a loro volta si trasformano in emozioni incarnando sentimenti netti come la crudeltà della matrigna Encarna (Maribel Verdù), il rimpianto di Antonio Villalta (Daniel Giménez Cacho), l’amore della nonna (Angela Molina) e della madre (Inma Cuesta) di Carmen. Quest’ultima interpretata da una piccola Sofia Oria e da un adolescente Macarena Garcìa, ma entrambe magnetiche ed eteree come le eroine delle fiabe.Blancanieves recensione

Blancanieves è un film multisfaccettato che omaggia la direzione del cinema muto e reinterpreta la favola in chiave storica-folkloristica. Facendo appello alla parte sensibile e ingenua dello spettatore, che accetta di farsi raccontare una storia agro-dolce in vecchio stile ma per un pubblico contemporaneo.

Justin e i cavalieri valorosi recensione del film diretto da Manuel Sicilia

Justin e i cavalieri valorosi recensioneAntonio Banderas si fa promotore, nonché doppiatore, di questo cartoon di produzione spagnola, Justin e i cavalieri valorosi, prodotto della Kandor Graphics, che ha lavorato a questo progetto per 4 anni, ottenendo un risultato davvero soddisfacente.

Justin è un ragazzo che ha un sogno: diventare un cavaliere e difendere il regno, come suo nonno Sir Ronald. Ma, purtroppo, vive in un paese governato da burocrati che hanno estromesso i cavalieri dal potere. Il più importante avvocato del regno è proprio il padre di Justin, Reginald, primo consigliere della Regina, che ha deciso di mandare il ragazzo alla scuola per avvocati. Nonostante il disappunto del padre, Justin decide lo stesso di partire per realizzare il suo sogno, incontrando sul suo cammino la brillante e avventurosa Talia, che lo aiuterà nell’ultima parte dell’avventura, un mago strambo di nome Melquiades e Sir Clorex, un aitante giovane che, per la sua brama di ricchezza, si fingerà cavaliere. Il giovane aspirante cavaliere verrà addestrato da tre monaci Blucher, Legantir e Braulio, che lo metteranno a dura prova per testare la sua tempra e il suo coraggio. Non mancheranno, però, ostacoli sul cammino di Justin, che dovrà affrontare Sir Heraclio, ex cavaliere in esilio che vuole ribellarsi alla Regina, aiutato da Sota e i suoi scagnozzi.

Justin e i cavalieri valorosi recensione posterIl regista Manuel Sicilia insieme allo sceneggiatore Matthew Jacobs (Le Follie dell’imperatore) ci regalano una storia piena di valori e di buoni propositi, con un pizzico di umorismo e tanto divertimento che non possono mancare mai.

Interessante, nel film, la distinzione tra i due mondi, voluta apertamente dal regista: quello degli avvocati e quello dei cavalieri. Questa differenza è marcata soprattutto dai colori utilizzati, più spenti nel primo e più vivaci nel secondo, ma anche dal fatto che sembra che le due dimensioni siano in due epoche diverse, Medioevo per il mondo degli eroi e un simil-rinascimento per quello degli avvocati, con qualche accenno di barocco.

In questo mondo variegato, Justin è un ragazzo che sfida tutto e tutti per arrivare al suo obiettivo, per realizzare un sogno in un mondo dove non c’è più spazio per gli eroi, ma la sua forza di volontà è più forte di tutto. Grazie a queste caratteristiche, Justin e i Cavalieri Valorosi, che uscirà al cinema il 24 Ottobre, è un film che farà divertire i più piccini, ma farà anche riflettere i più grandi sul credere sempre in quello che si fa, senza farsi bloccare dalle difficoltà e dagli ostacoli della vita.

Gravity colonna sonora di Steven Price

Gravity colonna sonora di Steven Price

Non è una questione di confronti, ma di medesime suggestioni. Perché in effetti le due pellicole hanno poco da raccontarsi. È indubbio, però, che sin dalle prime scene lo spettatore di Gravity percepisca lo stesso senso di turbamento già avvertito in 2001: Odissea nello spazio. Ed è altrettanto fuori discussione che a farla da padrone non è solo il coinvolgimento inevitabile della visione in 3D del film di Alfonso Cuarón: compagna di viaggio dei due astronauti George Clooney e Sandra Bullock, i soli protagonisti e attori dei 90 minuti, è la colonna sonora affidata al compositore inglese classe ’77, Steven Price che vede al suo attivo numerosi lavori importanti, tra cui preziose collaborazioni nel dipartimento musicale di film quali la trilogia de Il Signore degli Anelli e Batman Begins.

gravity colonna sonoraIl vuoto assoluto dello spazio, a tratti claustrofobico, è riempito dai suoni e dagli effetti sonori che Price ha sapientemente bilanciato all’interno di un film ricco di emotività, effetti speciali e scene altamente metaforiche. Complici le fluttuazioni della novizia dottoressa Ryan Stone, il film si evolve al ritmo della collaborazione tra il compositore e il regista, il quale ha tenuto molto a che la musica riuscisse ad esprimere pienamente i diversi livelli di eccitazione sapientemente alternati ai silenzi e ai rumori attutiti, come se tutto confluisse interamente attorno al viaggio della Bullock, rendendola protagonista assoluta di uno scenario per definizione sconfinato. Quello dello spettatore infondo è allo stesso modo un viaggio al confine tra rock e musica elettronica che creano contemporaneamente un sentimento di terrore ed di estraniamento totalmente empatico con la protagonista, a partire dal suo cuore pulsante fino alla distorsione dei rumori trasmessi dalla radio. Un collage di suoni che diventano in questo modo persona al fianco degli attori, complici di emozioni e sentimenti, coadiuvanti all’interno di un percorso che porterà l’astronauta non solo alla salvezza, ma al superamento dei propri limiti e dei propri turbamenti.

Questa la tracklist della colonna sonora uscita il 30 settembre 2013, edita dalla WaterTower Music:

1. Above Earth

2. Debris

3. The Void

4. Atlantis

5. Don’t Let Go

6. Airlock

7. ISS

8. Fire

9. Parachute

10. In the Blind

11. Aurora Borealis

12. Aningaaq

13. Soyuz

14. Tiangong

15. Shenzou

16. Gravity

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

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