A sorpresa, riesce sugli
schermi USA The Lion King, cartone animato della Disney uscito nel
1994, riadattato per la moda attuale del 3D, e guadagna subito la
prima posizione.
This Must be the Place: primo trailer sottotitolato in italiano
The Rum Diary: Trailer con Johnny Depp!
Foto di Christian Bale e Terrence Malick su un nuovo misterioso set!
Emmy Award 2011: ecco i vincitori
Il cavaliere oscuro il ritorno: spettacolare scena di un incidente!
Venuto al mondo: prime foto di Penelope Cruz sul set!
Ecco arrivare dal set di Venuto al Mondo, film attualmente in fase di riprese di Sergio Castellitto, le prime foto di Penelope Cruz. Le immagini arrivano dal set di Sarajevo, Bosnia and Herzegovina.
James Franco dirige Child of God, dallo scrittore Cormac McCarthy!
Un’altra opera dello scrittore Cormac McCarthy, che ha già prestato al cinema titolo del calibro di The Road e soprattutto Non è un paese per vecchi, sta per regalarci un’altra storia che sarà riproposta al cinema: si tratta di Child of God (Figlio di Dio), verrà trasposto al cinema per la regia di James Franco.
Superman Man of steel si sposta a Vancouver in Canada!
Il set di Superman: man of steel, il reebot diretto da Zack Snyder e prodotto da Christopher Nolan si sposta a Vancouver, in Canada. Lo annuncia The Canadian Press:
“Autumn Frost (nome in codice del film) verrà girato nella zona di Lower Mainland e Vancouver Island dall’inizio di settembre sino alla fine di gennaio 2012”, ha comunicato Rino Pace, locations manager per la casa di produzione Third Act Productions Inc., in una lettera indirizzata al consiglio Ucluelet. “Stiamo preparando le riprese sin dall’inizio della primavera, costruendo set in vari teatri di posa nella zona di Vancouver.”
A Ucluelet, le riprese si terranno su una terra di proprietà di un membro della comunità delle Prime Nazioni e su una strada municipale. La città, nel film, sarà un piccolo villaggio di pescatori dell’Alaska. Le riprese si terranno anche nell’oceano e in un porto industriale.
Ricordiamo che il film uscirà il 14 giugno 2013 negli USA: nel cast Henry Cavill, Amy Adams, Diane Lane, Kevin Costner, Michael Shannon, Antje Traue, Russell Crowe, Julia Ormond, Christopher Meloni e Laurence Fishburne.
Fonte: badtaste.it
Evangeline Lilly parla de Lo Hobbit!
Cloud Atlas: ecco Tom Hanks!
Dopo le foto di prima ecco arrivare altre foto che ritraggono Tom Hanks, Halle Berry e Hugo Weaving sul set mentre girano!
Trainspotting 2 si farà: conferma Danny Boyle!
Il regista premio Oscar per The Millionaire, Danny Boyle dopo Trance, prossimo film con Rosario Dawson e Vincent Cassel, inizierà a scrivere il seguito Trainspotting 2.
Sembra che anche Boyle sia finito nella morsa dei sequel. Secondo quanto si può apprendere il regista ha intenzione di riportare in scena le vicende dei nostri “eroi” 20 anni dopo. Dovrebbero quindi ritornare Renton (Ewan McGregor), Spud (Ewen Bremner), Sick Boy (Jonny Lee Miller), Tommy (Kevin McKidd), Begbie (Robert Carlyle) e Diane (Kelly Macdonald) a quarant’anni, con qualche ruga e/o chilo in più e qualche capello in meno. Arrivati a questo punto qualcuno penserà ma è strettamente necessario?
Cloud Atlas: finalmente foto dal set!
Sigourney Weaver parla di Avatar 2 e Ghostbusters 3!
ComingSoon.net in occasione dell’uscita di Abduction, è riuscito a intervistare Sigourney Weaver che ha parlato di due progetti molto attesi: i sequel di Avatar e Ghostbusters 3.
Per quanto riguarda Avatar 2 & 3, l’attrice ha confermato che ritornerà nel film: Non vi preoccupate, sarò nei film. James Cameron dice che nessuno muore mai nella fantascienza. Mi ha raccontato le trame dei prossimi due sequel e devo dire che sono meravigliose, qualcosa di grosso bolle in pentola. Ora non resta che fare questi film!
Riguardo a Ghostbusters 3, invece, l’attrice ha detto che non ha più saputo nulla da parecchio tempo: Devo ancora leggere lo script. Mi hanno chiamato un paio di volte, so che lo stanno riscrivendo. Quello che ho detto è che speravo che mio figlio Oscar fosse cresciuto come un vero Ghostbuster, e Ivan Reitman mi ha detto di sì. Oltre a quello, non so nulla. Spero lo facciano, ma abbiamo già fatto due bei film e se dovremo lasciar perdere, poco male
Fonte: comingsoon.net via Badtaste
Rec 3 Genesis: Teaser trailer!
Isla Fisher per Louis Leterrier
Kevin Costner lascia il film di Tarantino
Ecco il teaser trailer italiano di The Amazing Spider Man!
Mozzarella Stories: recensione del film
Opera prima di Edoardo De Angelis, Mozzarella Stories è un film difficilmente classificabile o collocabile in un genere preciso. I picchi di delirante commedia gitana si mescolano con momenti degni di una sceneggiata napoletana, per poi terminare nella drammaticità di una tragedia greca.
In Mozzarella Stories Ciccio DOP è un uomo tutto d’uno pezzo, innamorato del proprio mestiere e convinto che dalla sporcizia possano nascere cose purissime. E non ha tutti i torti! Dal momento che lui è un produttore di mozzarella di bufala, purissima e bianchissima mozzarella. Ma un giorno Ciccio deve cominciare a fare i conti con una concorrenza spietata di mozzarelle cinesi, improvvisamente apparse in tutti i supermercati e i ristoranti della zona. Ciccio trascinerà nei guai non solo l’azienda, ma anche la bella figlia Sofia, il suo disgraziato marito e tutti quelli che gravitano intorno al suo mondo.
Mozzarella Stories, il film
Il film cammina in bilico tra l’eccesso e il giusto mezzo, rischiando ad ogni svolta di diventare qualcosa di involontariamente comico, eppure, nella sua farraginosità riesce a costruire un crescendo drammatico che alla fine si rivela vincente. Straordinari gli attori, regalano tutti grandi interpretazioni, ma su tutti spiccano le due donne del cast: Aida Turturro, straordinaria Autilia, e Luisa Ranieri, in un ruolo che mette in luce tutti i suoi aspetti migliori, da quelli innegabili fisici, a quelli interpretativi, grazie ai quali ci regala il ritratto di una donna incredibilmente sensuale e intelligente, che lotta per non affogare nella montagna di guai in cui il suo mondo sta scivolando e che alla fine riuscirà a salvarsi dalla sconfitta solo grazie al suo gran carattere.
Onnipresente nel film la musica, quasi invasiva, che aggiunge colore e sapore anche dove ce n’è già, generando un effetto di sovrabbondanza che caratterizza tutta la storia. E’ un racconto corale, nel quale diverse storie si intrecciano mixando tradizione e modernità, crisi finanziarie e cosche malavitose, rimorsi di coscienza attraverso visioni oniriche e amori improbabili ma sinceri e mai dimenticati.
Mozzarella Stories è un film coraggioso, se non altro per tutta la carne che mette al fuoco, ma è anche un ritratto di una società, di un modo di vivere e di concepire la vita; una vita reale ma quasi dimenticata, una realtà che ci appartiene e che nel bene e nel male aiuta alla definizione dell’immagine del nostro Paese.
Le foto di Scarlett Johansson nuda
Toronto: Terraferma applaudito al TIFF!
Mozzarella Stories: la bufala secondo Edoardo De Angelis
Edoardo De Angelis è un regista
all’opera prima, diplomato al Centro Sperimentale e sicuramente
molto coraggioso nel presentarsi ad un’intera sala di critici con
Mozzarella Stories, film del debutto che come lui stesso ha detto
“nasce a Caserta, dall’osservazione di personaggi e realtà che
davvero esistono e che mi sono divertito a portare sullo
schermo”.
Il Cavaliere Oscuro il Ritorno: firma la petizione per un doppiaggio migliore!
Terraferma di Emanuele Crialese
Dopo Respiro e Nuovomondo, Emanuele Crialese torna alla regia – ma firma anche soggetto e sceneggiatura – con Terraferma, conquistando la Giuria di Venezia 2011, che gli assgna il Premio Speciale.
Riannoda i fili con la sua precedente cinematografia il regista romano di origini siciliane: l’incontro/scontro col diverso, l’altro, lo straniero; il tema della migrazione, ma anche il racconto dell’Italia e degli italiani, per indagare come eravamo, come siamo e quale futuro stiamo costruendo. Perciò, se con Nuovomondo ci aveva ricordato il nostro passato di migrazione verso l’America, suggerendoci in prospettiva una lettura del fenomeno migratorio oggi, con Terraferma si mantiene su questi temi, muovendosi però nella stretta contemporaneità.
Siamo in Sicilia, a Linosa, dove d’estate dal mare, elemento principe del cinema di Crialese, arrivano due tipologie di esseri umani a scardinare gli equilibri, già precari, di una piccola comunità di pescatori: sono turisti e clandestini. Due opposti, due facce della stessa medaglia: il benessere, che si manifesta attraverso un turismo di massa spesso arrogante e ottuso, ma ormai quasi unica risorsa per gli isolani. E, all’altro estremo, la disperazione, la povertà, che spingono i migranti a inimmaginabili epopee pur di tentare l’approdo a una nuova terraferma e a una nuova vita.
Crialese riesce a fotografare in maniera non banale, né semplicistica questi due fenomeni, in particolare la situazione che l’Italia vive, essendo uno dei primi approdi europei dei clandestini provenienti dall’Africa. Una situazione affrontata a livello istituzionale con la politica dei respingimenti in mare, di cui il film denuncia i limiti pratici e non solo. Il regista mostra gli isolani posti di fronte a scelte paradossali in un contesto già complicato, in cui è alto il rischio di alimentare paura e diffidenza verso gli immigrati, verso un”altro da noi” col quale dovremmo invece imparare a confrontarci.
Tutto ciò è esemplificato in maniera non didascalica, ponendo i protagonisti “nell’occhio del ciclone”. In quanto pescatori al largo delle coste siciliane, infatti, essi affrontano in prima persona il problema degli sbarchi e del soccorso in mare dei migranti. Ognuno lo fa secondo il suo punto di vista. Ne nasce uno scontro di visioni opposte, in cui si specchia anche il mutamento del Paese attraverso le generazioni. Se infatti la generazione dei nonni, come Ernesto/Mimmo Cuticchio che sembra uscito da un romanzo verista, non può e non vuole derogare al codice di valori in cui è cresciuto, che impone soccorso e solidarietà, i quarantenni sembrano avere altri punti di riferimento, altri parametri.
Il figlio di Ernesto, ad esempio, ben interpretato da Giuseppe Fiorello, ha puntato tutto sul turismo e vede i clandestini come una minaccia ai propri affari. Sua cognata Giulietta – una efficacissima Donatella Finocchiaro – vorrebbe essere solidale da un lato, ma dall’altro teme le conseguenze di gesti illegali per tutta la sua famiglia. Comunque anche lei, vera protagonista del film, è ben cosciente dei mutamenti sociali in atto e determinata a scrollarsi di dosso il passato, a cambiare vita. Non vuol essere una moderna Penelope. È una donna forte – come sempre le donne di Crialese – che la Finocchiaro interpreta con intensità e aderenza, impegnata a garantire un futuro diverso a sé stessa e a suo figlio Filipo/Filippo Pucillo. Quest’ultimo, ventenne, sta cercando di capire chi è, chi vuole diventare e l’esperienza che vivrà sarà decisiva per lui.
Non è manicheo lo sguardo di Crialese sugli italiani in questo film. I personaggi sono complessi e ritratti con vivido realismo. Quelli positivi vi potranno stupire con il loro lato oscuro, mentre con quelli più antipatici forse finirete per solidarizzare (a proposito, troverete anche Claudio Santamaria, insolito nei panni di un odioso finanziere). Un discorso a parte occorre fare, perché tutto si fa più asciutto ed essenziale, quando la macchina da presa si concentra sui migranti e il regista punta al cuore del pubblico: primi piani di sguardi intensi, fieri e dignitosi. Volti, mani, corpi, difronte ai quali ogni commento è superfluo.
Coadiuvato da un’ottima fotografia, lo sguardo si sofferma poi con grande cura sulla natura di Linosa e, diffusamente, sull’elemento acquatico, che è l’altro protagonista della pellicola, portatore di novità, dove tutto ha inizio e tutto termina. Il film, nelle sale dal 09 settembre, è una coproduzione Cattleya e Rai Cinema.
Mother & Child: recensione del film con Annette Bening
Mother & child – Prendete un cast di primissimo livello che vede la compresenza di due candidati all’Oscar come Annette Bening (I ragazzi stanno bene) e Samuel L. Jackson (Pulp Fiction), il vincitore di un Golden Globe come Jimmy Smits (N.Y.P.D – serie tv) ed un’attrice ormai super-affermata come Naomi Watts; prendete un regista riconosciuto come Rodrigo Garcia (Le cose che so di lei) ed un produttore che come regista ha collezionato tre candidature agli Oscar come Alejandro Gonzalez Inarritu (Babel, Biutiful) ed avrete confezionato Mother & child.
Se aggiungiamo che questo film è entrato nella selezione ufficiale del Sundance Film Festival e che ha partecipato ad altri festival prestigiosi come quello di Berlino capiamo che non si sta parlando di un film qualsiasi, di un prodotto scadente.
Eppure rimane un mistero come questo film intenso e coinvolgente sia stato candidamente snobbato dalla distribuzione italiana e non abbia mai fatto presenza nelle nostre “esigentissime” sale cinematografiche. Ora si può anche cercare di comprendere la logica dei botteghini ma con tutta la mediocrità importata ogni anno nei nostri cinema si fatica, e non poco, a capire come un film così importante e apprezzato all’estero possa passare inosservato dalla distribuzione cinematografica italiana.
Ed è proprio alla berlinale che la DNC entertainment ha notato questo film del 2009 e ha deciso di acquisirne i diritti per poter procedere alla distribuzione a noleggio e vendita in dvd dal prossimo 21 settembre. Come illustratoci in una conferenza di presentazione a Milano dai responsabili stessi della DNC, i diritti per la prima televisiva assoluta sono stati già acquistati da La7 la quale trasmetterà il film a inizio 2012. Da sempre attenta a film dai contenuti impegnati La7 ha colto in Mother & child le giuste caratteristiche che ben si adattano al suo pubblico televisivo, un target da sempre sensibile a temi di forte rilevanza sociale. E’ probabile, diciamo ufficioso, che la rete accompagnerà la prima assoluta italiana del film con una serie di trasmissioni di approfondimento al tema trattato.
Ed il tema che Mother & child affronta è il tema delle adozioni, della complessità relative alla questione oltre che raccontare il rapporto madre-figlio visto da varie sfaccettature, osservato e raccontato da diversi punti di vista e seguendone i percorsi evolutivi o involutivi a seconda dei casi.
Il film racconta la vita di tre donne, tre storie parallele e apparentemente separate ma accomunate dall’intenso desiderio di essere madre: Karen (A. Bening) rimasta incinta a 14 anni senza mai conoscere il frutto di quella maternità e che ora si strugge al desiderio di cercare quella figlia abbandonata. Elizabeth (N. Watts) avvocato di successo che invece la madre non l’ha mai conosciuta e che si difende dietro una falsa corazza di donna forte e indipendente ma che in realtà non si rassegna all’idea di ritrovare la donna che l’ha rifiutata. Lucy (K. Washington) che invece figli non può averne e combatte per poter anch’essa diventare madre.
Mother & child è un film dal forte impatto emotivo, intenso e coinvolgente, un film che non smette per un minuto di tenere stretto il nodo alla gola dello spettatore. Gli interpreti rispettano a pieno le aspettative regalandoci mirabili interpretazioni tra cui ci sentiamo di sottolineare e risaltare quella della superba Annette Bening. Rodrigo Garcia illustra con incredibile raffinatezza e sensibilità il rapporto filiale tra madre e figlio, un legame unico e inossidabile più forte di ogni avversità, di ogni rancore e più forte del tempo stesso. Di fronte ad esso tutto cede, tutto si inchina, niente può spezzarlo ma solo darcene l’illusione.
Il film induce alla riflessione anche relativamente al sistema delle adozioni, un sistema che negli Usa è molto differente dal nostro ma che come in Italia presenta contraddizioni e mancanze che in questo film vengono affrontate.
Mother & child è un film che merita di essere visto, discusso, analizzato e magari anche criticato; è un film che non può passare inosservato da chi non vuole allinearsi all’incomprensibile cecità della distribuzione italiana.
Indiana Jones compie 30 anni: Spielberg e Ford raccontano la sua storia!
Superman Man of steel: ecco Zod in costume!
Arrivano diverse nuove immagini dal set di L’Uomo
d’Acciaio a Chicago. Nelle foto un Clark kent(Henry
Cavill) alle prese con la bici e per la prima volta vediamo il
costume di Zod.
Iniziate le riprese di Venuto Al mondo di Castellitto!
Sono iniziate a Sarajevo le
riprese del nuovo film di Sergio Castellitto, Venuto al mondo.
Trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo (premio
Campiello 2009) di Margaret Mazzantini, moglie del regista. Nel
cast del film protagonista Penelope Cruz, alla seconda
collaborazione con Castellitto.