Nel 1849 Baltimora è
scossa da una serie di brutali omicidi. Queste morti, però, agli
occhi del Detective Emmett Fields (Luke Evans già visto in Scontro
tra Titani e I tre moschettieri), non sono casuali, ma seguono una
logica e una metodologia ben precisa: il killer uccide seguendo
meticolosamente i passi che descrivono gli assassinii più cruenti
dei racconti di Edgar Allan Poe.
Edgar Allan Poe al cinema: arriva The Raven
“Mirror Mirror on the wall…
… who’s the fairest of them all?”
è una delle frasi più famose al mondo, la perentoria domanda che la
perfida Regina rivolge al suo Specchio. Quest’anno la sentiremo al
cinema per due volte: la prima verrà formulata da Julia Roberts in
Mirror Mirror di Tarsem. Hollywood si immerge nelle fiabe,
recupera i classici e li reinventa. Nostalgia dell’infanzia o
mancanza di idee?
Viaggio nell’isola misteriosa: recensione del film con Dwayne Johnson
Arriva al cinema distribuito da da Warner Bros. Pictures Italia Viaggio nell’isola misteriosa, il nuovo film d’avventura diretto da Brad Peyton, e con protagonisti Josh Hutcherson, Dwayne Johnson, Michael Caine e Vanessa Hudgens.
Forse, in un angolo di mondo, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, sorge un’isola misteriosa. Forse quella stessa isola, invisibile sulle cartine geografiche, è il luogo narrato nei romanzi di Verne, Stevenson e Swift. E se poi improvvisamente un messaggio in codice ed una mappa nascosta diventassero la prova dell’esistenza reale di quell’isola?
Per Sean Anderson, diciassettenne sognatore di avventure, è già tutto scritto. Ma per poter approdare davvero sull’isola occorre attraversare una spasmodica tempesta ed entrare volutamente nell’occhio del ciwww. Sean si ritrova, così, con il patrigno Hank, ad intraprendere un viaggio alla scoperta dell’ignoto, sulle tracce del nonno scomparso anni prima. Si offrono di accompagnarli l’unico pilota di elicottero Gabato e sua figlia Kailani, bella quanto determinata. Il loro volo in elicottero (o meglio un rottame di elicottero!) è, però, soltanto il prologo di una lunga ed entusiasmante avventura. Trascinati improvvisamente nella “pancia” di un tornado i quattro protagonisti si ritrovano sull’isola tanto sognata da Sean. Dinanzi ai loro occhi scenari paradisiaci, immense cascate, farfalle giganti ed elefanti che si possono accalappiare persino con un paio di mani. E’ il bislacco principio per cui ciò che è piccolo diventa grande e ciò che è grande diventa piccolo.
In un batter d’occhio l’esplorazione si trasforma in una disperata fuga da un lucertolone affetto da gigantismo e soltanto l’intervento del nonno di Sean, unico essere umano sull’isola, permetterà agli avventurieri di salvarsi. Ma un’altra minaccia grava sulle loro vite.
Tra vulcani che eruttano oro, api tanto grandi da poter essere cavalcate, inseguimenti di uccelli mastodontici, il viaggio nell’isola misteriosa diventa poi la ricerca incessante di un antico sottomarino, unica speranza per poter fuggire prima che tutto si inabissi e scompaia per sempre nei fondali marini.
Viaggio nell’isola misteriosa è una storia travolgente, mix perfetto di adrenalina e comicità, capace di trascinare lo spettatore in una dimensione surreale ed affascinante, di farlo perdere in luoghi inimmaginabili e di metterlo al centro della scena. A condire il tutto un 3D pienamente azzeccato, in grado di far evadere dalla realtà e di trasformare infine la platea in protagonista stessa di questa indimenticabile avventura.
Viaggio nell’isola misteriosa, trama del film
Il giovane esploratore Sean Anderson intraprende insieme ad Hank, il compagno di sua madre, una pericolosa spedizione organizzata per ritrovare suo nonno, scomparso durante l’esplorazione di un’isola sperduta. Ad accompagnarli in questa nuova avventura ci saranno un buffo pilota di elicottero e la sua bella e peperina figlia che gli darà del filo da torcere.
Viaggio nell’isola misteriosa, trailer
Blu-ray: Cowboys & Aliens e Super 8!
Sono stati presentati alla stampa le
edizioni in Blu-Ray di Super 8 e di Cowboy & Aliens, entrambe pellicole che
trattano di rapporti tra alieni ed umani, ed entrambe vedono il
coinvolgimento nelle vesti di produttore l’intramontabile Steven Spielberg. Per l’occasione
Cristiana Benini di Fusion e
Alessandra Margaritelli di Universal Pictures
Italia hanno invitato i presenti a una piacevole chiacchierata
sulla mastodontica opera del regista e produttore che con la
Universal ha firmato molti dei suoi più importanti capolavori.
In Time: recensione del film di Andrew Niccol
In un futuro immaginario il tempo è denaro, vita, tutto. E’ un futuro immaginato da Andrew Niccol in In Time, sua ultima fatica cinematografica in cui le persone nascono con un orologio tatuato su un braccio. Al compimento del 25esimo anno, questo orologio che segna un anno comincia un countdown.
Andrew Niccol, la trama del film
Allo scadere del tempo la persona muore, a meno che non riesca a guadagnare altro tempo lavorando. Will Salas vive a Dayton, una sorta di bronx, dove di tempo per tutti ce n’è davvero poco, dove si vive letteralmente ora dopo ora e dove tutti vanno di fretta, corrono per non sprecare tempo, tempo prezioso che resta loro da vivere. L’incontro fortuito con uno sconosciuto regalerà a Will addirittura un secolo di vita, e così il giovane potrà abbandonare il quartiere povero per New Greenwich, l’uptown, il posto in cui tutti camminano lentamente, godendosi la vita, mangiando poco e con calma, assaporando ogni secondo di vita poiché loro ne hanno davvero tanti, troppi per una vita sola.
Andrew Niccol, il film
Andrew Niccol è un maestro nel creare realtà immaginarie partendo da veri i proprio punti focali della realtà moderna. Con Gattaca aveva affrontato l’ingegneria genetica, con S1m0ne invece la realtà virtuale, in questo caso si chiede cosa accadrebbe se la vecchiaia fosse sconfitta per sempre? Se si smettesse di invecchiare a 25 anni? E se avessimo (letteralmente) i minuti contati?
Il problema che mette in campo in regista con questa idea davvero brillante è a ben pensare terribilmente attuale, più terrificante di un film horror e straordinariamente angosciante se si riflette a fondo sul binomio tempo/denaro. Nel film i ricchi posseggono più tempo di quello che riescono a ‘consumare’ e i poveri rubano pochi secondi per cercare di vivere un po’ di più. E’ la perfetta e quasi didascalica metafora del disequilibrio tra ricchezza e povertà, soprattutto quando nel film si spiega che questo disavanzo, questa disparità di forze in campo è fondamentale per far si che pochi siano sempre in vita (ricchi) a discapito dei molti sempre di corsa (poveri) è fondamentale per mantenere lo status quo, la situazione di privilegio dei pochi.
L’immensa portata di questo messaggio però non viene supportata dal film, che presenta una sceneggiatura quasi solamente abbozzata, che non affonda a piene mani nel fango della questione e si accontenta di trasformarsi in una favola a metà strada tra Robin Hood e Bonnie e Clyde. Una trascinante prima mezz’ora perfettamente bilanciata tra romantico sentimentalismo e adrenalina pura, lascia spazio ad una dissacrazione di tutto quello che si è appena visto e purtroppo, a malincuore per chi lo ha aspettato, il film precipita.
Ne esce ugualmente bene però il cast che nonostante la sfacciata bellezza che ostenta con unica apparente dote riesce comunque a calarsi bene nella parte: Justin Timberlake e Amanda Seyfried sono davvero una bellissima coppia cinematografica e nonostante il look un po’ troppo aggressivo di lei, l’alchimia trai due sembra funzionare. Olivia Wilde e Cillian Murphy completano il patinatissimo cast. Piccolo ruolo anche per Johnny Galecki che gli appassionati di The Big Bang Theory riconosceranno in Leonard, il nerd innamorato della bella vicina.
In Time parte da un guizzo intellettuale geniale che purtroppo si affloscia su se stesso lasciando inesplorate milioni di possibilità di approfondire un tema affascinante e attuale. Bocca amara da occasione sprecata.
In Time: trailer italiano
Prometheus: secondo Teaser Trailer
Ecco un secondo Teaser Trailer per l’attesissimo Prometheus di Ridley Scott, rimanendo sempre in attesa di un Full Trailer, così da poter scoprire maggiori dettagli sul film. Fra i protagonisti del film: Charlize Theron, Guy Pearce, Idris Elba, Kate Dickie, Logan Marshall-Green,Michael Fassbender, Noomi Rapace, Sean Harris
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Prometheus – International Teaser
Trailer #1… di addictomovie
Ulteriori info nella nostra Scheda: Prometheus
Julia Roberts e Maryl Streep insieme in Osage County!
Il progetto cinematografico Osage County sembra sia in condizioni favorevoli per il via libera definitivo. Infatti, la Weinstein Company ha finalmente annunciato che le riprese della pellicola inizieranno quest’autunno. Deadline rivela altri particolari del progetto. A dirigere il film è confermato John Wells (The Company Men), mentre il cast sarà composto da attrici del calibro di Meryl Streep e Julia Roberts.
Ecco il commento della Roberts sulla notizia: Dopo aver visto il ritratto ipnotico di Meryl Streep come Margaret Thatcher in The Iron Lady, sono ancora più eccitata e orgogliosa di recitare accanto a lei.
La trama del romanzo, già adattato dallo stesso autore in uno spettacolo teatrale premiato ai Tony Award, inizia quando il padre del clan Weston scompare in una notte d’estate, e tutta la famiglia si riunisce nella casa natale in Oklahoma, dove vengono alla luce segreti a lungo celati. La Streep interpreterà la madre Violet, una matriarca dipendente dalle droghe con l’inclinazione a svelare grossi segreti, mentre la Roberts interpreterà la più vecchia delle tre figlie, Barbara, in crisi a causa del marito che la tradisce con una studentessa.
Fonte: Deadline
Quasi amici, trailer e poster italiani
Il 24 febbraio uscirà in Italia Quasi amici (in originale Intouchables), il campione di incassi in Francia pluricandidato ai César. Ecco la locandina e il trailer in italiano.
Intouchables è stato un caso in Francia, un vero e proprio record al box office, con oltre 2 milioni di presenze in cinque giorni. Uscito oltralpe a novembre, il film è ancora saldamente sul podio del botteghino francese, diventando il film più visto di sempre, e ha registrato un incasso straordinario: oltre 150 milioni di euro raccolti nella sola Francia!
Il 24 febbraio la Medusa Film distribuirà in Italia il film diretto da Olivier Nakache ed Eric Toledano con il titolo Quasi amici. Protagonisti due strepitosi attori, l’oramai affermato Omar Sy e François Cluzet, uno dei migliori attori della cinematografia francese.
Questa la trama:
Dopo un incidente di parapendio che
lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe (François
Cluzet) assume Driss (Omar Sy), ragazzo di periferia appena uscito
di prigione come badante personale, ovvero la persona meno adatta
per l’incarico.
L’improbabile connubio genera altrettanto improbabili incontri tra
Vivaldi e gli Earth, Wind, dizione perfetta e slang, completi
eleganti e tute da ginnastica. Due universi opposti entrano in
rotta di collisione. Ma per quanto strano possa sembrare,
troveranno un punto di incontro che sfocerà in un’amicizia folle,
comica, profonda quanto inaspettata che li renderà…
Intoccabili.
http://www.youtube.com/watch?v=b5bPnrXYxN4
Welcome to the Jungle: prime foto dal set…che look per JC Van Damme!
John Carter – Intervista ai realizzatori
Ecco una featurette di
John Carter, il colossal prossimo all’uscita tagato
Disney. John Carter è la storia del veterano di guerra John
Carter, che viene inspiegabilmente trasportato su Marte, dove si
ritrova coinvolto in un conflitto di proporzioni epiche tra gli
abitanti del pianeta.
Ulteriori info nella nostra Schefa-Film: John Carter
Lawrence Fishburne nell’indipendente The Colony
Jaden Smith in After Earth: nuova foto!
Nei giorni scorsi erano arrivate varie foto dal set di After Earth, il nuovo film di M. Night Shyamalan, in cui comparivano il regista e i due protagonisti, Will Smith e suo figlio Jaden. I due Smith, nel film, interpretano proprio un padre e un figlio; in un futuro lontano 1000 anni, i due precipitano sulla Terra, inospitale e ormai abbandonata dal genere umano: toccherà al piccolo – il padre è ferito – darsi da fare per cercare aiuto e affrontare la lotta per la sopravvivenza.
E’ stata postata da Jaden una nuova foto, in cui questi è ritratto con il costume di scena, immerso in una folta ed esotica vegetazione. Ecco la foto del secondogenito del principe di Bel-Air:
Vi ricordiamo che il film intitolato in Italia, After Earth – Dopo la fine del mondo uscirà nella sale il 5 Giugno 2013. Tutte le info utili nella nostra scheda: After Earth. After Earth è diretto da M. Night Shyamalan, e tra il cast troviamo attori quali David Denman, Isabelle Fuhrman, Jaden Smith, Kristofer Hivju, Will Smith.
Ecco la sinossi ufficiale del film: In “After Earth”, mille anni dopo un cataclisma che ha costretto l’umanità a fuggire dalla Terra, Nova Prime diventa la nuova casa dell’umanità. Il leggendario Generale Cypher Raige (interpretato da Will Smith) ritorna da una lunga missione di lavoro dalla sua famiglia, pronto per essere un padre per suo figlio di 13 anni, Kitai (Jaden Smith). Quando un tempesta di asteroidi provoca dei danni all’aereo di Cypher e Kitai, i due si schiantano su una Terra poco familiare e pericolosa. Con il padre mortalmente ferito, Kitai deve scoprire un territorio ostile per cercare la salvezza. Kitai ha sempre voluto essere come suo padre e questa è la sua possibilità.
Fonte: Worst Previews
Un’idea (tra le tante!) per un sequel di Hancock
La Leggenda del Cacciatore di Vampiri in 3D – Intervista a Tim Burton e Timur Bekmambetov
Ecco l’intervista del Produttore Tim Burton e del
regista Timur Bekmambetov di Abraham Lincoln Vampire Hunter, da noi
intitolato con La Leggenda del Cacciatore di Vampiri.
Gina Carano sul set per John Stockwell
Dopo aver diviso la scena con Michael Fassbender, Ewan McGregor e Antonio Banderas tra gli altri in Knockout-resa dei conti di Steven Soderbegh, l’ex campionessa di arti marziali Gina Carano sarà protagonista di In the blood, action thriller firmato da John Stockwell (Trappola in fondo al mare, Turistas).
Il film, scritto da Bennett Yellin e James Robert Johnston vede protagonista una donna che, dopo la scomparsa (e la presunta morte) del marito nel corso di una vacanza, si improvvisa ‘giustiziera’ andando alla ricerca dei colpevoli. Stockwell ha dichiarato recentemente che il film non si limiterà a mostrare le abilità di combattimento della Carano ma anche le sue doti di attrice, nel ruolo di una donna in conflitto col suo passato violento. Le riprese verranno effettuate a Porto Rico, confermando la predilezione di Stockwell per le ambientazioni esotiche.
Fonte: Empire
Oren Peli presenta: I Diari di Chernobyl
Annunciato a metà dello scorso anno, senza che se ne fosse ancora deciso il titolo, il nuovo progetto di Oren Peli è stato battezzato The Chernobyl Diaries. Peli, che ha raggiunto la notorietà grazie a Paranormal Activity, non si occuperà però della regia, affidata a Bradley Parker, specialista in effetti speciali che ha lavorato tra gli altri su Fight Club e Let me in (uscito in Italia col titolo di Blood story, remake dello svedese Lasciami entrare). Il film, distribuito da Alcon e Warner Bros, è stato scritto dallo stesso Peli assieme ai fratelli Shane e Cary Van Dyke (nipoti del celebre Dick).
Peli parteciperà anche nelle vesti di produttore con la Paranormal Film, per la quale sono usciti Insidious di James Wan e Lord of Salem di Rob Zombie. In The Chernobyl Diaries verranno narrate le vicende di un gruppo di amici in gita nella città di Prypiat, nella quale abitavano i lavoratori del vicino impianto nucleare, poi abbandonata a seguito della catastrofe del 1986. Qui, oltre che con la desolazione e i silenzi tipici di ogni luogo abbandonato, i protagonisti avranno a che fare con presenze molto meno naturali… Il cast include alcuni habituè del genere: Jonathan Sadowski (che ha partecipato al remake di Venerdì 13 del 2009) e Nathan Phillips (Wolf Creek); con loro, tra gli altri, anche l’ex idolo adolescenziale Jesse McCartney (cui qualche anno fa arrise un breve successo anche in Italia). L’uscita del film negli USA è prevista a fine maggio. Oren Peli è atteso nel frattempo sugli schermi col suo prossimo film, Area 51.
Fonte: Empire
Cabin Fever: Patient Zero. Trovato il regista
Sarà probabilmente Kaare Andrews a dirigere il prequel di Cabin Fever, film che nel 2002 segnò il debutto alla regia di Eli Roth. Come il titolo suggerisce, il film narrerà le origine del ‘virus cannibale’ che colpiva il gruppo di malcapitati nel primo film. Patient Zero narrerà di un gruppo di turisti in crociera naufragati su un’isola nella il virus si è sviluppato e diffuso. Andrews ha esordito alla regia nel 2010 con Altitude, incentrato su cinque amici a bordo di un aereo in balia di una tempesta soprannaturale.
Il regista canadese è più conosciuto tra gli amanti dei fumetti della Marvel: per la ‘Casa delle Idee’ ha infatti prodotto diversi lavori, il più importante dei quali è stato Spider-Man: Il Regno, storia ambientata nel futuro in cui un Peter Parker ormai invecchiato veste per l’ultima volta il costume dell’Uomo Ragno. Cabin Fever: Patient Zero verrà sviluppato sulla sceneggiatura stesa da Jake Wade Wall (noto per il remake di The Hitcher); l’inizio delle riprese è previsto entro l’anno. I progetti legati a Cabin Fever non si fermano qui: assieme al prequel è previsto un sequel, Cabin Fever: Outbreak, ma al momento non si sa ancora se a dirigerlo sarà lo stesso Andrews.
Fonte: Empire
Esordio alla regia per Michael Rosenbaum
Dopo aver legato il suo nome al ruolo di Lex Luthor in Smallville, Michael Rosenbaum tenta il definitivo salto di qualità con la sua prima prova da regista sulla lunga distanza, intitolata Old Days. Rosenbaum sarà anche protagonista del film, nella parte di Jim Owens, un attore frustrato che lascia Hollywood per tornare nella sua cittadina natale in occasione di una riunione scolastica.
Le conseguenze saranno quelle già viste in tanti altri film e serie tv che hanno affrontato questa situazione, col protagonista che tornerà a confrontarsi con gli amci di un tempo e soprattutto col suo amore di una volta (qui interpretato da Morena Baccarin, nota agli spettatori italiani per i ruoli di Anna in V e di Jessica Brody di Homeland). Faranno parte del cast anche Sarah Colonna, Harland Williams e Jay Ferguson. L’inizio delle riprese è previsto per inizio marzo. Rosenbaum, qui alla prima regia sulla lunga distanza ha in fase di post-produzione il corto horror Fade Into You, oltre ad aver scritto e prodotto Ghild, un altro corto, ma di ambientazione fantasy, nel 2010, oltre ad essere stato seduto dietro la macchina da presa anche per un episodio di Smallville.
Fonte: Empire
Julia Roberts: da Cenerentola d’oggi a regina cattiva
Julia Roberts – La romantica vicenda di cui è stata protagonista in Pretty woman l’ha resa nota in tutto il mondo. Si è fatta apprezzare per la sua bellezza, ammaliando il collega Richard Gere col suo inconfondibile sorriso, e assieme a lui è riuscita a rinverdire i fasti di un plot classico, a metà tra Bernard Shaw e i fratelli Grimm. Ha interpretato ad arte la prostituta Vivian: esuberante, pragmatica, forte, goffa a contatto con l’alta società, che si riscopre romantica grazie al suo Pigmalione, Edward Lewis/Gere.
La biografia di Julia Roberts
Era il 1990, da allora il cinema e Hollywood non hanno più voluto fare a meno di questa giovane col fisico da modella, originaria del profondo sud statunitense. L’hanno spesso ingaggiata per altre commedie romantiche, talvolta rivelatesi di grande successo, come Il matrimonio del mio migliore amico e Notting Hill, altre volte meno riuscite, come i recenti Mangia, prega, ama e L’amore all’improvviso – Larry Crowne.
Ma ha saputo offrire ottime prove anche nei film drammatici, da quel Fiori d’acciaio che le valse il primo Golden Globe a Erin Brockovich, con cui ha ottenuto il massimo riconoscimento della sua carriera: l’Oscar. Oggi che la sua posizione nel firmamento hollywoodiano è indiscussa, si gode il meritato successo e si dedica anche al mestiere di produttrice, oltre che alla famiglia.
Julia Fiona Roberts nasce in Georgia nel 1967 da una famiglia di modeste origini. Perde il padre nel ’76, colpito da una grave malattia e ne resta profondamente scossa. Ha tre fratelli, il maggiore è Eric che la convincerà a intraprendere come lui la strada del cinema, per la quale abbandonerà il sogno di diventare veterinaria.
Dal 1971, anno della separazione dei genitori, vive con la madre nella piccola cittadina di Smyrna. Dopo gli studi liceali, si trasferisce a New York e tenta la carriera cinematografica. Dai tempi del liceo, fa altri lavori: per mantenersi agli studi prima, e sbarcare il lunario poi. Tra questi, vista la sua alta statura e il fisico slanciato, la modella.
La si vede per la prima volta sul grande schermo nell’87 in Scuola di pompieri di Christian Ingvordsen, ma l’esordio era stato accanto al fratello Eric, oltre che a Giancarlo Giannini e Dennis Hopper, in Legami di sangue di Peter Masterson. La critica e il pubblico la notano nell’89, quando sperimenta con successo le proprie doti di attrice drammatica, assieme a quelle di interprete brillante, nei panni di Shelby, una giovane affetta da diabete, ma anche piena di gioia di vivere, come tutte le donne, amiche, che animano questo riuscito film corale.
Dramma che si intreccia efficacemente ai toni comici, senza che le due componenti perdano ciascuna la sua forza. Il tutto sorretto da un cast di ottime interpreti: la Roberts recita qui accanto alle colleghe Shirley MacLaine, Sally Field e Daryl Hannah. L’efficace prova attoriale vale alla Roberts il suo primo Golden Globe. L’anno dopo esploderà il fenomeno Pretty woman.
Migliaia di donne sogneranno assieme alla sua Vivian Ward, di essere portate nel bel mondo a vivere una folgorante storia d’amore da un principe con le fattezze di Richard Gere. Lei gli farà riscoprire l’autenticità, non solo dei sentimenti, ma anche la pragmatica schiettezza, che sembrano mancare nell’alta società. Lui la convincerà che anche i ricchi possono essere buoni ed avere un animo sensibile. Il film gioca sugli opposti che i due protagonisti incarnano ottimamente e fila liscio verso il suo immancabile romantico happy end. Enorme successo della pellicola, mentre il brano Pretty Woman di Roy Orbison diventa un vero tormentone.
Nello stesso anno l’attrice georgiana cambia genere cinematografico, passando disinvoltamente all’inquietante film fantastico Linea mortale, che unisce gli interrogativi sull’aldilà ad una riflessione sulle angosce e le questioni irrisolte del passato che tornano ad affacciarsi nel presente dei protagonisti: un gruppo di ex studenti di medicina in vena di esperimenti. La direzione è affidata a Joel Schumacher; il cast può contare, oltre che su Julia Roberts, sulle convincenti interpretazioni di Kevin Bacon e Kiefer Sutherland; le atmosfere sono spesso inquietanti e ricche di suspense. Julia Roberts inizia una relazione col collega Sutherland. Tradimenti veri o presunti pongono presto fine all’idillio che avrebbe dovuto portarli alle nozze: nel 1991 Sutherland viene piantato sull’altare daJulia Roberts.
Lo stesso anno,
l’attrice è a lavoro nel thriller A letto con il
nemico, che la vede nei panni di Laura, donna in fuga
disperata da un marito violento. Continua a dipanarsi poi, nella
carriera della giovane attrice, il fil rouge delle favole. È
infatti chiamata niente meno che dal maestro Stephen
Spielberg per interpretare la parte di Campanellino in
Hook – Capitan Uncino, accanto a una star come
Dustin Hoffman nei panni del protagonista e a
Robin Williams in quelli di Peter Pan. La
nostra attrice non sfigura affatto e svolazza con leggiadria su
questo ruolo sbarazzino, ma anche tenero e romantico.
La collaborazione con Spielberg è solo la prima di una lunga serie di esperienze lavorative che vedono Julia Roberts diretta da alcuni dei nomi più significativi del cinema anglosassone. Nel ’92 ha una piccola parte ne I protagonisti di Robert Altman, graffiante satira sul mondo del cinema. Il regista la sceglierà ancora due anni dopo per Prêt-à-Porter, quando il bersaglio della sua acuta analisi sarà il mondo della moda. Qui sarà una giornalista americana (Ann Eisenhower) chiamata a seguire la settimana della moda prêt-à-porter a Parigi.
Sarà però distratta dal suo compito dalla convivenza, dapprima forzata, col collega inviato Joe Flynn (Tim Robbins). I due vivranno un’intensa storia d’amore che gli farà trascurare il lavoro, portato a termine solo riportando le notizie viste in tv. Dunque la satira e il tocco caustico di Altman investono qui anche la categoria dei giornalisti (si pensi inoltre al personaggio della cronista onnipresente Kitty Potter/Kim Basinger).
Julia Roberts lavora anche con Alan Pakula, già regista di Tutti gli uomini del presidente, che la vuole accanto a Denzel Washington nel thriller politico Il rapporto Pelikan, dove interpreta la giovane e zelante studentessa di legge Darby Shaw, alle prese con omicidi eccellenti e servizi segreti: una storia più grande di lei, che mette al rischio la sua vita, dalla quale verrà fuori con l’aiuto del giornalista Gray Grantham/Washington.Per quel che riguarda la vita privata, l’attrice sposa il cantante Lyle Lovett, da cui divorzierà due anni più tardi.Nel ’96 è di nuovo sul grande schermo, diretta ora da Stephen Frears, che la chiama ad interpretare Mary Reilly nell’omonimo film che racconta la storia di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, adottando però la prospettiva della giovane cameriera, appunto la Reilly.
Lo stesso anno recita anche
per il regista irlandese Neil Jordan in
Michael Collins. Qui, come già in La
moglie del soldato, il regista ci parla di conflitti e
contraddizioni della sua Irlanda, stavolta celebrando la figura
dell’eroe della resistenza irlandese contro il dominio britannico
Michael Collins. Racconta della strenua lotta sua
e dei suoi compagni per l’indipendenza dell’Irlanda, che si
otterrà dopo anni di lotte, al prezzo di rinunciare all’Irlanda del
Nord.
Il ruolo del protagonista è affidato a un ottimo Liam Neeson, vincitore della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile. Mentre su Julia Roberts/Kitty Kiernan si innesta il “filone sentimentale” del film: la donna, fidanzata col miglior amico di Michael, lo lascerà proprio per amore di Collins, col quale non riuscirà a convolare a nozze per la prematura morte di quest’ultimo. La pellicola ottiene un notevole successo al Festival di Venezia e, oltre al già citato riconoscimento per Neeson, viene anche decretata miglior film. In tema di collaborazioni illustri, arriva per la Roberts anche quella con Woody Allen. Il regista la sceglie per interpretare colei che lo fa pazzamente innamorare in Tutti dicono I love you. Musical ambientato tra New York, Parigi e Venezia, commedia corale e lieve sull’amore e sui suoi incerti, condita con la consueta vena ironica e a tratti malinconica di Allen.
Ma gli anni Novanta sono anche quelli di due pellicole che vedono in Julia Roberts il loro centro, due commedie sentimentali di grande successo commerciale, che la rilanciano come regina indiscussa dei romantic movies. La prima, a dire il vero, ha anche un sapore un po’ amarognolo. Ne Il matrimonio del mio migliore amico, infatti, Julia Roberts è Julianne Potter, impegnata a cercare di mandare a monte il matrimonio di Michael/ Dermot Mulroney, suo ex fidanzato e caro amico, che ha scoperto di amare ancora. Superbia, egocentrismo, possessività, più che vero amore, fanno sì che Julianne si ostini a voler far diventare realtà una vecchia promessa reciproca di matrimonio che lei e Michael si erano fatti da ragazzi.
Finale inaspettato, con la protagonista che si ravvede e rinuncia al proposito, seguendo i consigli dell’illuminato amico George/Rupert Everett. L’ultimo anno del secolo sarà contrassegnato invece dall’altro successo di pubblico, che è Notting Hill di Roger Michell, in cui Julia veste panni assai simili ai suoi: è una famosa attrice americana che si trova a Londra per presentare un film e s’innamora di un tranquillo libraio londinese, conosciuto per caso. La commedia dai toni evidentemente romantici è prevalentemente giocata sulla differenza di caratteri dei due protagonisti. Lei, Anna Scott, è sempre sotto i riflettori, solare, spontanea, in cerca di normalità.
Mentre lui, William Thacker/Hugh Grant è timido, impacciato, con una vita tranquilla, forse un po’ piatta, scossa dall’arrivo di Anna. Il contrasto funziona, la mistura comico-romantica riesce, ed è anche un’occasione per la nostra attrice di giocare ironicamente, in maniera leggera, con la propria condizione di star. Un cast di comprimari ben assortiti e la location londinese fanno il resto. In questi anni, Julia Roberts si dà anche alla produzione cinematografica, con la sua Shoelace Productions.
Col nuovo millennio, l’ormai affermata Roberts, star della commedia romantica, è decisa a dare il meglio di sé e a puntare al massimo riconoscimento. Lo fa cambiando completamente genere, atmosfere, contesto. Abbandona i toni da commedia, la leggerezza, qualsivoglia forma di zuccheroso romanticismo, per immergersi anima e corpo nell’interpretazione di una donna animata da forte passione civile, protagonista di una storia drammatica e toccante. È infatti Erin Brockovich nell’omonimo film di Steven Soderbergh, che inaugura il sodalizio artistico tra i due.
Erin Brockovich – Forte come la verità è una pellicola nella quale si affrontano vari temi: il pragmatismo e la forza delle donne senza dubbio, la loro capacità di reggere anche da sole il peso di famiglia e lavoro (la grintosa Erin, divorziata e con tre figli a carico ne è un esempio lampante), il senso profondo della giustizia, che dà il coraggio di lottare e vincere anche contro un nemico che sembrava imbattibile, l’assenza totale di etica e scrupoli di certo capitalismo selvaggio. Erin si batte infatti contro un colosso industriale che versa nelle acque di una piccola cittadina americana sostanze cancerogene, avvelenando molti dei suoi abitanti.
La protagonista riesce a ottenere per loro un risarcimento di portata storica, il cui valore è soprattutto morale. Il film è tratto da una storia vera, i temi sono forti e l’interpretazione è impeccabile. Julia Roberts sa calarsi perfettamente nei panni di quest’appariscente trentenne piena di problemi, ma forse proprio perciò determinata ad aiutare altre persone in difficoltà, schietta, pragmatica, anche brusca, ma assai sensibile. Una donna normale, che riesce a conquistare la fiducia di altre persone normali, e insieme a loro ottiene giustizia. L’interpretazione efficacissima e senza fronzoli vale all’attrice l’ambìto Oscar, ma anche il Golden Globe e il BAFTA. Soderbergh la vorrà con sé anche nel cast stellare di Ocean’s Eleven (2001) e del sequel Ocean’s Twelve (2004).
Prosegue anche l’attività di Julia Roberts produttrice, al fianco del suo secondo marito Dan Moder, sposato nel 2002 e col quale avrà tre figli. La loro casa di produzione cinematografica ora si chiama Red Om. L’attrice però, non rinuncia a stare davanti alla macchina da presa e coglie l’occasione per farsi dirigere da Mike Nichols: nel 2004 in Closer e tre anni più tardi ne La guerra di Charlie Wilson. Il primo è a metà tra la commedia e il dramma sull’amore, dai toni realistici e poco romantici. Protagoniste due coppie. Una formata da Julia Roberts e Clive Owen e l’altra da Jude Law e Natalie Portman. I loro destini s’incrociano con inevitabile seguito di attrazioni, tradimenti, rese dei conti. La storia, il suo procedere, i dialoghi, le chiavi interpretative dei vari personaggi convergono tutti in un’unica direzione: quella opposta a un film melenso sull’amore e incline invece a riflettere sulla vera natura dei rapporti di coppia, a metterne a nudo luci e ombre.
Nel secondo film Julia Roberts recita accanto a Tom Hanks, un politico americano amante della bella vita e delle donne, che non si fa mancare vizi e che proprio la Roberts/Joanne Herring convincerà a finanziare la guerriglia antisovietica in Afghanistan. L’attrice lavorerà ancora con Tom Hanks nella commedia L’amore all’improvviso – Larry Crowne (2011), diretta dallo stesso Hanks.
Questo 2012 invece, vede Julia Roberts tornare alle favole. Se infatti il primo film che le ha dato la notorietà è stato quel Pretty woman in cui incarnava una sorta di Cenerentola dei giorni nostri, e l’avevamo vista in Hook, come Campanellino, si confronta ora per la prima volta col ruolo dell’antagonista, della cattiva per eccellenza, la regina malvagia. Questa è infatti la parte che le viene affidata da Tarsem Singh in Biancaneve. Vedremo come riuscirà questa versatile attrice a calarsi in una veste per lei così insolita.
Knockout – resa dei conti: recensione del film con Gina Carano
A poco meno di un anno dall’uscita del suo ultimo film Contagion, ecco arrivare Knockout – resa dei conti, il nuovo film di Steven Soderbergh, presentato fuori concorso al Festival di Berlino. Nonostante le continue dichiarazioni del regista, a suo dire stanco e prossimo alla pensione, la sua vena creativa stenta ad affievolirsi, dimostrandosi sorprendentemente prolifica.
Knockout – resa dei conti, racconta le vicende di Mallory Kane (Gina Carano) un agente segreto che lavora per conto di Kenneth (Ewan McGregor) e che si occupa di missioni speciali che i governi non possono autorizzare. Giovane e bellissima, Mallory è la migliore in questo campo. Nonostante ciò la donna viene tradita ed ingannata e decide di vendicarsi degli uomini che l’hanno tradita scovandoli uno per uno. Dovrà usare tutte le sue capacità, i suoi trucchi e le sue abilità per sfuggire dalla trappola che le hanno teso, tornare negli Stati Uniti, proteggere la sua famiglia e ricambiare il favore ai suoi traditori.
Knockout: resa dei conti, il film
A primo acchito la nuova pellicola del regista premio Oscar sembra un film che mescola abilmente la suspence tipica delle spy-story di Hitchcock e le gesta atletiche di James Bond. Dotato di un ottimo inizio ed una affascinante sequenza d’azione magistralmente diretta, il film nell’evolversi della narrazione porta con sé molto limiti, forse troppi. Il talento di Soderbergh è indiscutibile, come molte altre volte, il regista è stato abile a mettere insieme un cast formidabile ed azzeccato, partendo dai vari co-protagonisti fino ad arrivare all’esordiente Gina Carano, nello stesso tempo tosta e affascinante, ma soprattutto molto brava nel rendere totalmente credibile le sue peripezie in lungo e in largo per l’Europa.
Non a caso l’attrice è stata scelta soprattutto per il suo passato di campionessa di Arti Marziali Miste. Tuttavia, il vero limite del film è proprio quello di essere concentrato troppo sulla protagonista femminile, tralasciando completamente tutti i vari dettagli collaterali che sono meno importanti, ma molto spesso fondamentali per caratterizzarne la storia, soprattutto quando la partita si gioca su un campo intricato e ingannevole. A farne le spese sono la storia e soprattutto il ritmo, costellato di alti e bassi che inevitabilmente ne compromettono l’equilibrio. In questo senso la scelta di raccontare gran parte del film in un lungo flashback a bordo di un auto in fuga, appesantisce ulteriormente la narrazione.
Nonostante ciò, la pellicola rimane di grande fattura, regalando bellissime sequenze d’azione pura e attimi sospesi, lasciando spazio anche a intricati sotto testi che forse potrebbero sembrare totalmente gratuiti. Knockout – resa dei conti, è la storia di una donna che combatte in un mondo dominato dagli uomini e che inevitabilmente la porta a dover porre rimedio con il suo talento a questa condizione.
E’ inoltre una storia di vendetta verso coloro che hanno tradito le buone intenzioni e che meritano tutto l’accanimento con il quale la protagonista cerca di vendicarsi. E’ senz’altro un film che nonostante tutto ha le giuste componenti per ritagliarsi uno spazio importante all’interno del genere con il quale cerca di confrontarsi, e sicuramente le innumerevoli scene concitate regaleranno più di un sussulto allo spettatore.
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Una Spia Non Basta – Trailer Italiano
Una spia non basta (This Means War) è un film del 2012 diretto da McG e
con protagonisti Tom Hardy, Chris Pine e Reese
Witherspoon. Inizialmente il cast del film doveva essere
composto dagli attori Sam Worthington e Bradley Cooper che però, a
causa di altri impegni, dovettero rinunciare al ruolo che fu
successivamente affidato a Tom Hardy. A rifiutare una parte nel
film fu anche Seth Rogen. Le riprese del film si sono svolte a
Vancouver in Canada dal 13 settembre al 1º dicembre 2010.Il film
uscirà nelle sale statunitensi a partire dal 17 febbraio 2012,
mentre arriverà in Italia il 16 marzo dello stesso anno.
Ulteriori info nella nostra Scheda Film: Una spia non basta
The Bourne Legacy – Teaser Trailer Italiano
Un’intrigante corsa per
svelare un complotto. Torna l’avvincente spy story con una nuova
identità da scoprire.
Ulteriori info nella nostra Scheda – Film: The Bourne Legacy
Signora per un giorno: il film di Frank Capra
Signora per un giorno è il film del 1934 diretto da premio Oscar Frank Capra e con protagonisti Walter Connolly, May Robson, Warren William, Guy Kibbee.
Signora per un giorno, trama
David “lo Sciccoso” è un gangster-gentiluomo di New York, nel giro delle scommesse sui cavalli; è un tipo superstizioso, che ha un debole per le mele vendute da Annie, mendicante alcolizzata, perché convinto che gli portino fortuna. Da parte sua Annie, nonostante le ristrettezze economiche, ha mantenuto con grandi sacrifici la figlia Louise in un collegio in Spagna, dove la ragazza si fidanza con Carlos, il figlio del conte Romero. Un giorno Louise, inconsapevole della situazione economico-sociale della madre, le scrive dicendole che lei, il conte ed il suo futuro marito stanno per arrivare a New York per conoscere la famiglia.
Annie è disperata, ma David decide di aiutarla e con la sua banda organizza i preparativi per trasformare la stracciona in una gran signora e per mettere su una festa con finti vip e politici interpretati dai suoi scagnozzi.
Signora per un giorno, il film
Signora per un giorno è diretto da Frank Capra, il regista più ottimista che Hollywood abbia conosciuto nella sua lunga storia. In tempi grigi e pessimisti come quelli in cui viviamo, il suo cinema può ritrovare la sua funzione fondamentale di evasione dalla realtà. I suoi lungometraggi possono essere visti come autentiche favole moderne e di nuovo attuali, aventi come protagonisti persone umili e bistrattate da una società cinica, ma che poi alla fine ottengono giustizia e riscatto.
La sua pellicola più famosa è La vita è meravigliosa del 1946. Quando uscì il film però andò malissimo, al punto da sancire il fallimento – assieme all’insuccesso commerciale de Lo stato dell’Unione (1948) – della Liberty films, società cinematografica fondata insieme all’ex produttore capo della Columbia, Samuel Biskin e ai colleghi registi William Wyler e George Stevens.
Ma veniamo a Signora per un giorno. Signora per un giorno può essere considerato l’inizio di un fortunato filone del genere, cui faranno seguito altri film di spessore, su tutti il sopracitato La vita è meravigliosa. Si tratta di commedie nelle quali anche quando tutto sembra perso, arriva il tocco magico che mette le cose a posto, come una sorta di fortunata “mano invisibile” teorizzata dall’economista liberista Adam Smith.
Quanto al cast, nei panni di “Apple” Annie – la venditrice ambulante che si trasforma in una nobile per qualche giorno – troviamo May Robson, la quale non ha all’attivo molti film, ma questa interpretazione le è valsa l’Oscar come migliore attrice. Da segnalare anche quella di Warren William, nei panni di David “lo sciccoso”, colui che aiuta Annie nella stramba e insperata impresa; la sua carriera si racchiude in un quindicennio (’31-’45) e vede tra i 25 film in cui figura anche Lo specchio della vita, famoso strappalacrime realista del 1934.
Oltre a quello assegnato alla Robson, Signora per un giorno ha vinto altri 3 Oscar: miglior film, miglior regista e Migliore sceneggiatura non originale. Quest’ultimo premio è andato a Robert Riskin, sceneggiatore che ha firmato tutti i film di maggiore successo di Capra negli anni ’30; non a caso, terminato il loro sodalizio professionale, il regista siculo-americano ebbe meno verve creativa.
Angelina Jolie parla di Maleficent e dei suoi progetti
Presente alla Berlinale
con il suo In the Land of Blood and Honey, Angelina Jolie si è
mostrata generosa con la stampa anticipando molti dei suoi progetti
futuri. Tra questi ci dovrebbe essere ovviamente il ritorno alla
recitazione, accantonata per due anni, poi forse riprenderà altri
progetti e tra tutti spicca la produzione Disney di Maleficent,
incentrato sulla strega cattiva de La Bella Addormentata nel Bosco.
E se Charlize Theron sembra aver fatto un lavoro egregio nella sua
rilettura sensuale e dark della Regina Grimilde in Biancaneve e il
cacciatore, cosa riuscirà a fare la bellissima Angelina con un
ruolo di tale carisma?
Ecco cosa l’attrice ha dichiarato alla stampa: “Negli ultimi due anni non ho recitato, perché mi sono occupata esclusivamente del mio film. Ora sto per iniziare la lavorazione di una pellicola Disney. La miglior cosa da fare è trovare un equilibrio tra progetti per adulti e opere rivolte ai bambini. I miei figli vogliono vedermi interpretare la strega di Maleficent. Ognuno trova un modo diverso per far funzionare le cose; per esempio quando interpreto gli action movie le mie figlie sono molto orgogliose“.
Ma Angelina è anche corteggiata da
Luc Besson e soprattutto ha in sospeso l’interessantissimo ruolo di
Cleopatra, film che vedrà forse la regia di David Fincher.
Abraham Lincoln: Vampire Hunter – primo trailer
Ghostbusters 3: Venkman potrebbe avere il volto di un altro attore?
La speranza di vedere il sequel di Ghostbusters inizia a diventare un miragio, finalmente in una nuova intervista a Empire, Dan Aykroyde smentisce il rumour secondo cui Murray avrebbe rifiutato lo script del film, ma nonostante tutto aggiunge un particolare che suona come una sconfitta, il personaggio di Venkman potrebbe avere il volto di un altro attore:
Ecco la traduzione pubblicata da Badtaste.it della notizie:
Murray non è capace di un comportamento simile. Non è nella sua natura. Abbiamo un rapporto molto profondo, privato e personale, che va oltre gli affati. Parliamo spesso, e la sua posizione sull’eventuale coinvolgimento in Ghostbusters 3 è stata chiarita, e io la rispetto. Ma Bill rispetta troppo le mie doti di sceneggiatore da strappare uno script.
Aykroyd sembra meno pessimista riguardo al ritorno di Rick Moranis nei panni di Louis Tully, anche se sono 15 anni che l’attore non calca le scene:
Se la sceneggiatura di Ghostbusters 3 sarà bella, a quel punto potremmo affidare a Moranis una parte rilevante. Nessuno di noi vuole fare il film senza di lui
Comunque, sembra ci sarà ancora da aspettare, perché la sceneggiatura ha bisogno di essere ritoccata ancora una volta:
Lo script deve essere perfetto. Non possiamo distribuire un film che non sia perfetto. Dobbiamo ancora lavorarci sopra.
Fonte: Empire via Badtaste.it
Guillermo Del Toro dirigerà Emma Watson ne La bella e la Bestia!
Da Variety oggi giungono notizie nuove su Guillermo Del
Toro. Sembra che uno dei tanti progetti che il regista ha in
cantiere sia pronto a concretizzarsi: Del Toro dirigerà
l’adattamento de La bella e la Bestia in live
action per la Warner Bros. A produrre lo stesso regista assieme a
Andrew Davies, mentre nel cast la protagonista sarà quasi
sicuramente Emma Watson.
Nessun altro dettaglio è stato rivelato. Quindi dopo Pacific Rim, la cui uscita è fissata per l’anno prossimo Del Toro dedicerà anima e corpo a questo progetto, la cui storia sarà ambientata nel passato, proprio come la fiaba originale.