Il cattivo ragazzo di Hollywood è tornato al cinema dopo l’anno sabatico durente il quale ha fatto un vero e proprio esperimento sulla sua pelle. E da attore di razza quale è, ha subito collezionato un’altra nomination, la terza della sua carriera e probabilmente quella per il ruolo più riuscito che gli sia mai capitato di interpretare. In The Master Phoenix strega lo spettatore, riuscirà a farlo anche con l’Academy?
Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Hugh Jackman
E’ un bel salto di qualità quello di Hugh Jackman, che da presentatore agli Academy Awards del 2008, quest’anno sarà presente in tutto il suo splendore come ospite d’onore e candidato per la migliroe interpretazione maschile. L’attore è Jean Valjean in Les Misérables di Tom Hooper, e grazie al film ha avuto la possibilità della vita. Chissà se alla fine la coglierà!
Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Daniel Day Lewis
Attore poliedrico e talentuoso, Daniel Day-Lewis è un Lincoln magnifico e questa potrebbe essere la sua occasione di entrare nella storia del cinema. Se infatti di colleghe donne con tre statuette ce ne sono già due (Katherine Hepburn e Meryl Streep) i maschietti non hanno ancora un rappresentante che possa vantare lo stesso numero di traguardi sulla mensola di casa. Day-Lewis sembra ben avviato sulla strada per essere il primo ad avere ben tre Oscar a casa.
Oscar 2013: il miglior film d’animazione – Ralph Spaccatutto
A metà tra operazione nostalgica e tentativo di ingraziarsi i nerd incalliti, quello che è stato il film di Natale della Disney ha fatto molta strada. Ralph Spaccatutto è forse il più divertente, il più “per bambini” e forse anche quello che piace di più a chi è cresciuto negli anni ’80 trai film di questa cinquina pazzesca.
Oscar 2013: il miglior film d’animazione – Pirati! Briganti da strapazzo
Ogni categoria ha il suo outsider, ed essere quello per il miglior film d’animazione non è motivo di minor onore, soprattutto se si considera quanto l’animazione stia dando di recente al cinema in generale. Pirati! Briganti da strapazzo completa una cinquina di superstar: difficile emergere ma ugualmente bello esserci.
Oscar 2013: il miglior film d’animazione – Frankenweenie
Dopo gli ultimi film privi del suo proverbiale spirito caratteristico, Tim Burton è tornato in grande stile, e per farlo è dovuto andare indietro nel tempo, a ripescare la caparbietà ingenua di un bambino che non accetta la morte del suo cagnolino. Così Frankenweenie si colloca in un punto altissimo della cinematografia burtiana e in una bella posizione panoramica durante la serata degli Academy Awards.
Oscar 2013: il Miglior Film – Zero Dark Thirty
Al di là delle critiche e delle polemiche, Zero Dark Thirty è un’opera potente e intelligente, che ritrae con grande efficacia uno dei momenti più delicati della storia recente degli Stati Uniti. Al timone una coppia di donne straordinarie: davanti alla macchina da presa Jessica Chastain, dietro alla macchina da presa Kathryn Bigelow.
Oscar 2013: il Miglior Film – Vita di Pi
Una favola colorata e incredibile si tinge di crudeltà. Forse solo un regista come Ang Lee poteva realizzare questo film, facendone anche una grandissima esperienza visiva. Con otto nomination agli Academy Awards, Vita di Pi si merita un posto trai migliori film del 2012, e chissà che non sia proprio il migliore?
Oscar 2013: il Miglior Film – Lincoln
Steven Spielberg non realizzava un film del genere da molti anni. Lincoln è un film di Spielberg a tutti gli effetti, ma è anche quel film che da lui non ti aspetti, un racconto che sacrifica l’intimità allo spettacolo. Un film memorabile, magnifico grazie anche ad un cast straordinario.
Oscar 2013: il Miglior Film – Les Misérables
L’Academy ama la musica, e se non fosse per almeno due candidati davvero forti, Les Misérables sarebbe ad occhi chiusi il miglior film dell’anno. E comunque un’opera che resta nel cuore dello spettatore e di questo il bravissimo regista Tom Hooper deve rendere grazie soprattutto alla musica e a dei bravissimi interpreti (Hugh Jackman, Anne Hathaway e Russell Crowe su tutti) che hanno saputo dare il giusto corpo a brani incredibili.
Oscar 2013: il Miglior Film – Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook
E’ da tempi immemori che una commedia non vince il premio più importante agli Oscar e sembra che questo piccolo film dal grande cast possa mettere in agitazione i grandi. Acclamato al Festival di Toronto, Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook si è scavato pian piano un posto nel cuore e sul grande podio dei film più belli dell’anno. Dirige David O. Russell.
Oscar 2013: il Miglior Film – Beasts of the Southern Wild
E’ l’opera prima che ha stregato il cuore del mondo, il film più premiato del 2012. Beasts of the Southern Wild arriva come outsider favorito a questa straordinaria corsa agli Oscar che vede i grandi di Hollywood, Spielberg in testa, gareggiare nella stessa categoria con un esordiente: Benh Zeitlin.
Oscar 2013: i vincitori secondo Cinefilos.it
Oscar 2013: gli abiti sul red carpet
Lo scorso anno gli Oscar, da un punto di vista dell’alta moda in passerella, ci avevano offerto ben pochi spunti, o meglio ben pochi spunti su cui costruire discorsi positivi. Chi ha dimenticato l’abito di Rooney Mara? E il vestito di Jessica Chastain? Per fortuna quest’anno le belle donne dello spettacolo hanno scelto meglio ed è davvero difficile scegliere quale incoronare come meglio vestita della serata. Ma andiamo con ordine e vediamo un po’ cosa hanno scelto le attrici per sfilare sul red carpet davanti al Dolby Theatre.
Cominciamo con una delle prime ad arrivare, Jessica Chastain, che ha scelto un lungo abito color pesca cosparso di minuscoli punti luce firmato da Armani Prive. I capelli sciolti con la riga al lato hanno fatto risaltarela carnagione splendidamente chiara dell’attrice.
A ruota arriva la sua diretta concorrente, e colei che le ha soffiato per un pelo la statuetta, Jennifer Lawrence. La bionda attrice si è presentata con un abito lungo e principasco, di un colore rosa pallido e damascato, che ne ha esaltatole curve sinuose del giovane corpo disegnato da Dior Haute Couture. La definizione che ne abbiamo precedentemente dato, ovvero di meringa rosa, è ovviamente affettuosa, dal momento che nulla di male si può dire di questa giovane donna, soprattutto quando è così elegante.
Veniamo adesso alla piccola Quvenzanè Wallis che per l’ccasione si è fatta vestire da Armani Junior. L’attrice si è adattata all’eleganza estrema della notte degli Oscar, ma personalizzando il suo abito blu con una borsa decisamente originale!
Principesca nel vero senso della parola è Amy Adams, nel suo sontuoso Oscar de la Renta dalla lunga coda a balze. L’attrice pur non vincendo la statuetta ha comunque dat una grande prova di stile.
Magnifiche le outsider delle nomination. Da una lato la sempre bellissima Helen Hunt sfila con grande naturalezza in un elegante abito viola scuro firmato H&M. Dall’altro Naomi Watts sembra abbagliare tutti con il suo abito a sirena dalla complessa scollatura firmato Armani Prive.
Anne Hathaway, che persiste nella sua nuova tendenza ad indossare solo abiti molto raffinati preferibilmente di colori pastello, quando non sceglie il nero, si è presentata, ironia della sorte, in un abito rosa chiaro firmato Prada! Essì ne è passato di tempo da quando il Diavolo vestiva Prada…che sia passata lei al Lato Oscuro? Qualsiasi lato abbia scelto Anne a noi è piaciuta molto. Eccola:
Ed ora una piccola carrellata di attrici non nominate, ma ospiti della serata. Partiamo subito con una delle meglio vestite dello scorso anno, Octavia Spencer, che replica con semplice eleganza in uno Shoji:
Segue poi Amanda Seyfried, che con il suo lungo e prezioso abito argento ha stregato fotografi e pubblico. Alexander McQueen ci ha messo la firma:
Jennifer Garner è solita farsi vedere in giro sempre in tenuta da battaglia: scarpe comode, jeans e qualche figlio al collo. Ma accanto al suo Ben la scorsa notte ha messo in luce tutta la sua radiosa bellezza in un viola acceso firmato Roger Vivier:
Chiude questa carrellata quella che secondo noi è stata la meglio vestita della serata. Radiosa, sinuosa e bianca, Charlize Theron ha scelto un Christian Dior Haute Couture per mettere in risalto la sua magnifica forma, aiutata da un taglio di capelli che le sta d’incanto. Dopotutto è lei la più bella del reame:
E voi cosa ne pensate? Chi è stata la più brava a scegliere l’abito per la grande notte?
Oscar 2013: ecco un promo con Seth MacFarlane
La notte degli Oscar si avvicina ed ecco che il presenatore della serata, il regista Seth MacFarlane, si presta a dei simpatici promo per promuovere la serata.
Oscar 2013: ecco i candidati alla nomination per il miglior film d’animazione
Oscar 2013: diretta streaming dell’annuncio delle nomination!
Oscar 2013: Daniel Radcliffe nel numero di apertura
Ecco l’amatissimo Daniel Radcliffe che ha dato bella mostra di sè sul palco del Dolby Theatre insieme a Joseph Gordon Levitt e al presentatore
Oscar 2013: commento ragionato ai vincitori dell’85esima edizione
Dopo qualche ora di sonno, con la mente più lucida, possiamo finalmente realizzare a pieno cosa sono stati questi 85esimi Oscar, questa edizione degli Academy che ha portato alla vittoria di Argo, ma al trionfo di Vita di Pi. Il film di Ben Affleck era sicuramente il destinatario privilegiato del premio per il miglior film, soprattutto perché l’attore, regista e produttore si era guadagnato tantissima simpatia e un sacco di consensi per aver mancato la nomination alla regia. Una sorta di premio di consolazione che però è stato accolto tutt’altro che con freddezza. Affleck ha ricordato, nel breve discorso di ringraziamento, che tanti anni prima, da ragazzo aveva già calcato quel palcoscenico, e tornarci dopo tanto tempo, con una carriera difficile alle spalle è stato davvero importante per lui. Ben ringrazia tutti, come già fece quando vinse l’Oscar per la sceneggiatura di Will Hunting Genio Ribelle insieme a Matt Damon, e noi ringraziamo lui, per aver trovato la sua strada, per averci fatto amare il suo film e perché ci possa regalare ancora tanti altri capitoli della sua luminosa carriera.
La sorpresa vera, come accennato, è stato invece il film Vita di Pi: collezionando una marea di nomination, il film di Ang Lee aveva vinto “solamente” premi tecnici, e la cosa sembrava si stesse replicando per gli Oscar, quando ecco che per la migliore regia viene chiamato il suo nome … e quasi nessuno ci crede! Forse nemmeno Lee in persona, ma eccolo che con la consueta umiltà e la grande simpatia corre sul palco, afferra la statuetta e ringrazia il Dio del Cinema! Al suo film sono andate anche altre statuette importanti, tra cui i migliori effetti e la miglior colonna sonora. Forse quest’ultimo punto poteva essere valutato meglio dall’Academy: lasciare fuori Dario Marianelli? Forse è l’orgoglio italico a parlare, ma sicuramente la colonna sonora di Anna Karenina meritava qualcosa in più.
Grandi esclusi della serata, Steven Spielberg e David O Russell hanno guardato assegnare i premi ai colleghi senza (quasi) batter ciglio. Eppure i favoriti erano proprio loro: il primo non era così in forma alla regia damoltissimo tempo, il secondo, dopo la grande abbuffata di nomination senza risultati personali per The Fighter forse confidava di più in qualche premio. In realtà un po’ di amaro in bocca resta per Spielberg, che però ormai è da considerarsi così al di sopra degli altri addetti ai lavori, che sembra quasi un nonno benevolo invitato alla festa ma che lascia ballare gli altri. Per O Russell invece la storia ha fatto il suo corso, relegando ancora una volta nell’angolo un film (e un regista) sicuramente valido ma sopravvalutato.
Una magra consolazione per i due registi è stata la vittoria dei loro attori protagonisti: Jennifer Lawrence, una magnifica meringa rosa pallido, inciampa sulle scale mentre va a ritirare il suo primo Oscar. Bellissima e bravissima la piccola Jennifer (22 anni) era emozionatissima, e il suo inciampare come una ragazza normale l’ha resa forse ancora più bella agli occhi di chi, dal divano di casa, tifava per lei. Peccato, come già detto, per Jessica Chastain, che in Zero Dark Thirty ha dato prova ancora una volta, di essere una delle migliori attrici in circolazione. Che per lei si preannunci una carriera piena di nomination non ci sono dubbi, ma a quando il meritato riconoscimento?
Daniel Day-Lewis ha ricevuto l’unico Oscar “importante” per Lincoln. Il Presidente ha scherzato con la Lady di Ferro (Meryl Streep che gli ha consegnato il premio), dal momento che tra capi di Stato detentori di record se la intendono alla perfezione. Se Meryl ha ricevuto 17 nominatio e tre statuette, detenendo un record assoluto, Daniel, sempre affascinante e quanto mai commosso, è il primo attore ad aver vinto tre Oscar, e tutti nella categoria di protagonista. Resta a bocca asciutta Hugh Jackman, situazione che dispiace particolarmente ai fan dell’attore che ha avuto per la prima volta nella sua vita la possibilità di avere un ruolo che ne mettesse in risalto davvero tutte le doti artistiche che possiede. Chissà se capiterà di nuovo a Hugh una occasione così ghiotta!
Niente storie nè commenti invece per la coppia di non protagonisti: Anne Hathaway e Christoph Waltz si sono strascinati dietro, a partire dai Golden Globe, tutti i premi possibili e hanno confermato alla grande le aspettative di tutti portandosi a casa l’omino dorato. Per Waltz arriva la doppietta, e con grande eleganza l’attore tedesco ringrazia il suo personaggio ma anche l’uomo che l’ha creato, Quentin Tarantino. La piccola Anne invece risulta un po’ meno brillante di quanto ci saremmo aspettati, ma forse sarà stata l’emozione a farla diventare più seriosa diquanto non sia. Resta a bocca asciutta Sally Field, che forse era davvero l’unica con le carte in regola per sfilare ad Anne il premio, e anche Tommy Lee Jones, che ha dato prova di grandissimo talento artistico nel suo ruolo per Spielberg.
Nota a margine per la migliore canzone originale: Skyfall. Non poteva che vincere lei, con il suo sorriso, la sua capacità interpretativa, la sua voce potente e sensuale. Adele ha conquistato il mondo, ed ora anche l’Academy; non c’erano dubbi in merito eppure la cantante britannica era in lacrime, felice come una bambina davanti ad una torta di compleanno…solo che la torta in questione è d’oro e si chiama Oscar.
Quando si arriva a giocare a questi livelli è impensabile non lasciare fuori qualcuno di grosso, e quindi con buona pace di chi ha “perso” facciamo i nostri più sinceri auguri a tutti i vincitori. Qui trovate la lista completa dei vincitori.
Oscar 2013: commenti a caldo
Da esattamente 10 minuti si è conclusa la cerimonia di premiazione degli 85esimi Academy Awards, gli Oscar, che chiudono in un trionfo di luci, colori e stelle la stagione dei premi. La cerimonia, condotta da Seth MacFarlane si è protratta per la sua consueta durata con un andamento piuttosto noioso, dal momento che la presenza di McFarlane aveva promesso grande irriverenza e tante risate. Pochissimi invece i commenti caustici del regista di Ted, che si è limitato a quelche battuta iniziale, lasciando tutto lo spazio ai premi. Nemmeno i numeri dedicati ai musical degli ultimi 10 anni hanno sortito l’effetto desiderato, lasciando lo show nella calma più piatta.
Veniamo ora però a quello che più ci interessa, ovvero i premi. Prevedibilissimi, gli Oscar di quest’anno sono andati avanti senza sobbalzi e scossoni, arrivano fino alla giustissima conclusione che ha incoronato Argo Miglior film dell’anno. La ciurma capitanata da Ben Affleck ha portato a casa la meritatissima statuetta, insieme a quella per la migliore sceneggiatura non originale e a quella per il montaggio. Grande sorpresa sul fronte migliore regia: Ang Lee sbaraglia il vecchio (Spielberg) e il nuovo (Zeitlin) e porta a casa un premio importantissimo per il suo visionario e fantastico Vita di Pi. Il film di Lee ha inoltre vinto più di tutti, aggiudicandosi anche miglior colonna sonora, migliori effetti visivi e miglior fotografia, tutti premi abbastanza meritati che coronano il regista che per prima cosa, sul palco del Dalby con la statuetta in mano, ha ringraziato il “Dio del cinema”.
Nessuna sorpresa per i migliori attori: Christoph Waltz e Anne Hathaway hanno vinto per le migliori interpretazioni da non protagoniti, mentre Jennifer Lawrence e Daniel Day Lewis hanno portato a casa il titolo di migliore protagonista. In particolare Day Lewis è il primo attore uomo a vincere tre statuette, eguagliando le colleghe Katharine Hepburn e Meryl Streep. Tutti equattro i premi sono meritatissimi e tutti e quattro gli attori si sono mostrati molto commossi. Resta un po’ di amaro in bocca per Jessica Chastain, che ha dato prova di grandissimo carattere e carisma davanti ad un film difficile, riuscendo a sostenere tutto il peso della pellicola sulle proprie spalle.
Anche la sceneggiatura ha visto trionfare nomi abbastanza scontati: per quella originale ha vinto Tarantino, mentre per quella non originale ha vinto Argo che come sappaimo si basa su un articolo del giornalista/eroe Tony Mendes. Nessuno scossone neanche nelle categorie miglior film straniero, Amour, nè in miglior film d’animazione, Ribelle The Brave. Per questa categoria avremmo preferito Paranorman, tuttavia quello della Pixar resta un prodotto di altissimo valore, contenutistico e formale. Mentre il Lincoln di Steven Spielberg deve accontentarsi della migliore scenografia, oltre che del premio a Day Lewis, Skayfall porta a casa il meritatissimo premio per la migliore canzone originale, cantata da Adele, che questa notte al Dolby Theatre ha cantato di nuovo dal vivo dopo essere diventata mamma.
Dopo la delusione dello scorso anno, questa volta l’Academy ci ha pensato bene ed ha distribuito i premi abbastanza equamente, lasciando spazio a critiche ma soddisfacendo i più. E che il prossimo anno si possa rivelare ancora più interessante!
Oscar 2013: candidati agli effetti visivi
The Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato i dieci film rimasti in gara per l’Oscar ai migliori Effetti Visivi. I membri dell’Accademy saranno invitati, Giovedi 3 Gennaio 2013, a vedere 10 minuti estratti da ogni film. Dopo le proiezioni, i membri restringeranno l’elenco alla cinquina che concorrerà effettivamente alla statuetta. Le nomination per l’85°edizione degli Academy Awards andrà in onda Giovedì 10 Gennaio 2013 e la cerimonia in diretta mondiale avverrà Domenica 24 Febbraio 2013 sul canale ABC.
I candidati sono:
– The AmazingSpider-Man
– Cloud Atlas
– The Dark Knight Rises
– The Hobbit: An Unexpected Journey
– John Carter
– Life of Pi
– The Avengers
– Prometheus
– Skyfall
Fonte:Worstpreviews
Oscar 2012: un commento a caldo
Appena conclusa la cerimonia degli Oscar 2012 gli ambiti Academy Awards. Come al solito nessuno è contento un po’ perché non si possono premiare tutti i film (che premi sarebbero!) un po’ perché i criteri di premiazione sono sempre più arbitrari. Tuttavia non facciamo polemiche a quest’ora e in questa sede, andiamo un po’ a vedere chi si è portato a casa la preziosa statuetta di Oscar 2012.
Oscar 2012 è il trionfo di The Artist
Il trionfo telefonatissimo di The Artist era prevedibile, il film di Hazanavicius si è portato a casa miglior colonna sonora, miglior regia, miglior attore Jean Dujardin, miglior costumi e naturalmente miglior film. Nulla da obbiettare, un bel film premiato senza dubbio tuttavia il premio alla regia resta quello più strano da inquadrare quanto in gara c’erano Scorsese con un bellissimo Hugo e quel genio di Malick, ancora una volta snobbato. Anche Hugo però ha vinto cinque statuette tutte ‘tecniche’: miglior fotografia, miglior effetti speciali, miglior scenografia (unico premio italiano a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo), miglior missaggio e montaggio del suono. Tutti meritati invece i premi agli attori: Dujardin come migliore protagonista è sicuramente una scelta scontata ma eccellente e lo stesso dicasi per la bravissima Octavia Spencer per The Help.
Christopher Plummer per The Beginners si è portato a casa la sua prima statuetta in 60 anni di carriera accogliendola con queste dolci parole: “Sei appena due anni più vecchio di me, dove sei stato tutto questo tempo?“. E infine il premio a sorpresa a Meryl Streep che con la sua 17esima nomination e la sua terza statuetta l’attrice è entrata nella storia, ha raggiunto Jack Nicholson, Ingrid Bergman e Walter Brennan e si candida con questo ritmo a eguagliare il primato assoluto di quattro premi Oscar detenuto adesso dall’immensa Katherine Hepburn.
Meritata la statuetta alla sceneggiatura originale di Midnight in Paris, oggettivamente l’unico film che potesse vincere in questa categoria, e Allen come al solito non era presente a ritirare il premio! Un po’ dura da mandar giù invece la statuetta assegnata ad Alexander Payne per la sceneggiatura non originale di Paradiso Amaro. Trionfo annunciato per il bellissimo Una separazione di Asghar Farhadi, film iraniano che è per l’interpretazione la regia e soprattutto la sceneggiatura il meritatissimo vincitore della categoria miglior film straniero, un premio per cui l’Italia detiene il maggior numero di vittorie, 11 Oscar, ma che da troppo tempo latita nel nostro Paese (dai tempi de La Vita è Bella di Benigni).
Promossa a pieni voti invece la conduzione, Billy Crystal si è dimostrato come al solito un ottimo ospite, ha canticchiato, ha fatto qualche battuta, ha presentato con sobrietà l’omaggio ai deceduti dell’ultimo anno, momento sempre molto commovente, ha accompagnato con eleganza e ironia la serata al termine, e con lui grandi sono stati i co-presentatori, attori e attrici che hanno assegnato i premi. Si segnalano per bellezza e simpatia Emma Stone, la coppia Diaz-Lopez e il loro splendido lato B e Will Ferrell e Zach Galifianakis nel loro piccolo momento comico che ogni anno qualcuno si addossa.
Qualche piccolo rimpianto questa serata se lo porta dietro, a partire dal mancato premio a Terrence Malick per la regia, ma soprattutto alle bravissime attrici e ai bravissimi attori rimasti a bocca asciutta, su tutti Max Von Sydow, Jessica Chastain e soprattutto la bravissima Glenn Close.
Il giudizio dell’Academy è insindacabile, sempre più spesso imperscrutabile ma infondo a tutti va bene così, gli Oscar fanno sognare, ridere, arrabbiare e battere il cuore, e così continueranno a fare.