Home Blog Pagina 1202

Necropolis La Città dei Morti: prima clip italiana

0

Guarda la prima clip in italiano di Necropplis La città dei morti, da giovedì 11 settembre al cinema. Il nuovo spaventoso thriller ambientato nel mondo sotterraneo di Parigi. Con Ben Feldman, Perdita Weens e Edwin Hodge. Scritto da Drew e John Erick Dowdle e diretto da
John Erick Dowdle.

Miglia di tortuose catacombe si nascondono sotto le strade di Parigi, la dimora eterna di un numero senza fine di anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in un inesplorato labirinto di ossa, scopriranno il segreto per il quale la città dei morti era stata destinata. “Necropolis – La città dei morti” è un viaggio nella follia e nel terrore che raggiunge le profondità della psiche umana per rivelare i demoni personali che tornano a dare la caccia a ciascuno di noi.

Necropolis La Città dei Morti: dietro le quinte del film con Ben Feldman

0

necropolis-banner

Un terrificante dietro le quinte di Necropolis La città dei morti è stato pubblicato online. Scritto e diretto da Drew e John Erick Dowdle e con Ben Feldman, Perdita Weeks e Edwin Hodge, il film è ambientato nelle catacombe di Parigi.

Trama di Necropolis:

Miglia di tortuose catacombe si nascondono sotto le strade di Parigi, la dimora eterna di un numero senza fine di anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in un inesplorato labirinto di ossa, scopriranno il segreto per il quale la città dei morti era stata destinata. “Necropolis – La città dei morti” è un viaggio nella follia e nel terrore che raggiunge le profondità della psiche umana per rivelare i demoni personali che tornano a dare la caccia a ciascuno di noi.

Fonte: BadTaste

Necropolis la città dei morti trailer italiano

0

Ecco il trailer italiano di Necropolis la città dei morti, nuovo spaventoso thriller ambientato nel mondo sotterraneo di Parigi.

Necropolis la città dei morti posterIl film è interpretato da Ben Feldman, Perdita Weeks e Edwin Hodge, scritto da Drew e John Erick Dowdle e diretto da John Erick Dowdle.

Miglia di tortuose catacombe si nascondono sotto le strade di Parigi, la dimora eterna di un numero senza fine di anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in un inesplorato labirinto di ossa, scopriranno il segreto per il quale la città dei morti era stata destinata. “Necropolis – La città dei morti” è un viaggio nella follia e nel terrore che raggiunge le profondità della psiche umana per rivelare i demoni personali che tornano a dare la caccia a ciascuno di noi. 

Di seguito alcune foto ufficiali del film:

Necropolis la città dei morti 2 Necropolis la città dei morti 3 Necropolis la città dei morti

Fonte: Youtube

Necropolis La città dei morti Trailer del nuovo thriller

0

Guarda il trailer del nuovo thriller di Necropolis La città dei morti scritto e diretto da Drew e John Erick Dowdle e con Ben Feldman, Perdita Weeks e Edwin Hodge.

Necropolis La città dei mortiMiglia di tortuose catacombe si nascondono sotto le strade di Parigi, la dimora eterna di un numero senza fine di anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in un inesplorato labirinto di ossa, scopriranno il segreto per il quale la città dei morti era stata destinata. “Necropolis – La città dei morti” è un viaggio nella follia e nel terrore che raggiunge le profondità della psiche umana per rivelare i demoni personali che tornano a dare la caccia a ciascuno di noi.

Necropolis la Città dei Morti red band trailer dell’horror con Ben Feldman

0

Necropolis La città dei mortiGuarda il trailer del nuovo thriller di Necropolis La città dei morti scritto e diretto da Drew e John Erick Dowdle e con Ben Feldman, Perdita Weeks e Edwin Hodge.

Miglia di tortuose catacombe si nascondono sotto le strade di Parigi, la dimora eterna di un numero senza fine di anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in un inesplorato labirinto di ossa, scopriranno il segreto per il quale la città dei morti era stata destinata. “Necropolis – La città dei morti” è un viaggio nella follia e nel terrore che raggiunge le profondità della psiche umana per rivelare i demoni personali che tornano a dare la caccia a ciascuno di noi.

Necropolis La città dei morti recensione film

Necropolis La città dei mortiDopo aver diretto Devil, film scritto e prodotto da M. Night Shyamalan, i fratelli John Erick e Drew Dowdle tornano alla regia e si misurano con il filone found footage horror, dirigendo Edwin Hodge, Ben Feldman, Perdita Weeks in Necropolis La città dei morti.

Sotto le strade di Parigi si trovano chilometri di tortuose catacombe, eterna dimora di innumerevoli anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in quel labirinto di ossa inesplorato, viene alla luce il segreto di cosa, questa città dei morti, aveva lo scopo di celare. Necropolis La città dei morti è un viaggio nella follia e nel terrore, che raggiunge la profondità della psiche umana per portare alla luce i demoni di ciascuno che tornano per perseguitare tutti noi.

Necropolis La città dei morti è un horror basato sull’ormai “classico” espediente di racconto in chiave found footage che mette al centro della narrazione l’ambientazione stessa, ovvero le note catacombe parigine che sono già state teatro di orrori in Catacombe. Punto forte della pellicola è il tema trattato, l’alchimia, che assume sempre un certo fascino soprattutto quando si parla di Pietra Filosofale, oggetto alchemico per eccellenza che ormai porta inevitabilmente alla mente la saga di Harry Potter. Il film, anche se costruito su un inizio non propriamente ben calibrato, si dispiega come di consueto con sequenze interessanti e sopperisce in parte alla mediocre scrittura, con una buona dose di tensione e atmosfera. Ma quello che non convince è appunto il pastrocchio narrativo formato da vari riferimenti intersecati tra loro con superficialità: dall’alchimia si arriva alla tradizione egizia, passando per riferimenti cattolici.

Necropolis la città dei morti 2

Il tentativo di  dare un significato all’incredibile sequenza di stranezze che accadono ai protagonisti sottoterra è poco elaborato oltre che improvvisato. Il perturbante, anche se molto efficace, necessità di un’elaborazione molto più specifica rispetto ad altri espedienti che al contrario sono di facile lettura.

Tuttavia, Necropolis La città dei morti è soprattutto un film d’atmosfera e la pellicola ha forse il pregio di essere l’unica opera basata sul found footage che tenta di giustificare, dal punto rivista diagetico, l’utilizzo di tale espediente (finto documentario), perché ogni inquadratura è costruita in modo tale da mantenere credibile la costruzione scenica. Apprezzabile inoltre è il tentativo di disorientare lo spettatore, che a sua volta perde la cognizione dello spazio e del tempo insieme ai protagonisti, facendosi inghiottire metri e metri sotto il suolo dell’affascinante Parigi.

Necropolis La città dei morti in Home Video dal 14 gennaio

0

Necropolis la città dei mortiUniversal Pictures Italia è lieta di annunciare l’uscita in DVD e Blu-ray di Necropolis La città dei morti, disponibile in home video dal 14 Gennaio. Dagli stessi produttori di Godzilla e Pacific Rim e diretto da Erick Dowdle (Devil, Quarantena), arriva un horror in stile found footage che porterà lo spettatore nelle affascinanti quanto terrorizzanti catacombe di Parigi.

In Necropolis – La città dei morti, una squadra di esploratori si avventura nell’intricato labirinto di catacombe che si dipana al di sotto della capitale francese, in un mondo dimora di innumerevoli anime in pena. Un viaggio che li porterà ad affrontare anche i demoni personali che li tormentano. Nell’edizione Blu-ray del film, con “Dentro Necropolis – La città dei morti” sarete invitati ad addentrarvi in un mondo sotterraneo in cui l’unica via d’uscita è sotto di voi… Lasciate ogni speranza!

Sinossi

Sotto le strade di Parigi si dipanano chilometri di catacombe, l’eterna dimora di un numero senza fine di anime. Un gruppo di esploratori si avventura nel labiritino di ossa alla ricerca della Pietra Filosofale e scopre l’oscuro segreto che si nasconde nel cuore della città dei morti.

INFO TECNICHE

Blu-ray

Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 7.1; Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo DTS Digital Surround 5.1. con sottotitoli Inglese n/u, Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo, Danese, Olandese, Finlandese, Islandese, Norvegese, Portoghese, Svedese, Arabo.

Contenuti Extra: Dentro Necropolis – La Città dei morti

Prezzo consigliato al pubblico: 19,99 €

DVD:

Audio: Inglese, Italiano, Tedesco, Turco Dolby Digital 5.1 con sottotitoli in Inglese n/u, Italiano, Tedesco, Turco

Prezzo consigliato al pubblico: 16,99 €

Necropolis la Città dei Morti due nuovi spot in italiano

0

Necropolis La città dei mortiUscirà l’11 settembre nei cinema nostrani ma su internet arrivano già i primi spot che gireranno a breve in tv per Necropolis la Città dei Morti, il film di Drew e John Erick Dowdle che vede Ben Feldman, Perdita Weeks e Edwin Hodge imbattersi nelle gallerie sotterranee di Parigi alla ricerca di misteri da portare alla luce, ma ciò che troveranno non saranno solo reperti archeologici.

 

Miglia di tortuose catacombe si nascondono sotto le strade di Parigi, la dimora eterna di un numero senza fine di anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in un inesplorato labirinto di ossa, scopriranno il segreto per il quale la città dei morti era stata destinata. “Necropolis – La città dei morti” è un viaggio nella follia e nel terrore che raggiunge le profondità della psiche umana per rivelare i demoni personali che tornano a dare la caccia a ciascuno di noi.

Necessary Evil prima clip del documentario sui cattivi della DC Comics

0

necessary-evil-prima-clip

Lo scorso 10 ottobre, al Comic Con 2013 di New York, è stato presentato, riscuotendo un grandissimo successo, il documentario Necessary Evil: Super-Villains of DC Comics, che esplora il mondo dei cattivi dell’universo immaginario della DC Comics, analizzandone la storia, la personalità e il loro impatto sulla società. Il documentario presenta alcuni interventi di personaggi illustri quali Richard Donner (Superman), Guillermo del Toro (Pacific Rim) e Zack Snyder (L’uomo d’acciaio). Di seguito la prima clip ufficiale tratta da Necessary Evil, che uscirà in Blu-ray e in DVD in America il prossimo 25 ottobre.

[iframe id=”co007_814909″ src=”http://cms.springboardplatform.com/embed_iframe/122/video/814909/co007/collider.com/10/1/” width=”500″ height=”375″ frameborder=”0″ scrolling=”no”][/iframe]

Necessary Evil prima clip

Fonte: Collider

Nebula: 10 cose che non sai sul personaggio Marvel

0
Nebula: 10 cose che non sai sul personaggio Marvel

Nebula è uno personaggi più sfaccettati del mondo Marvel. Conosciuta prima grazie ai fumetti, e poi grazie a Guardiani della Galassia e agli ultimi due film dedicati agli Avengers, ci si rende conto di quanto Nebula sia un personaggio complesso. Figlia di Thanos e sorella di Gamora (Zoe Saldana), sembra essere il secondo villain più importante dopo il padre. Le sue caratteristiche la rendono un essere unico, forse tremendo, ma anche uno dei più umani.

Ecco dieci cose da sapere su Nebula.

Nebula: chi è l’attrice che la interpreta

1. La scelta drastica di Karen Gillan. Per interpretare il personaggio di Nebula, che appare nel primo Guardiani della Galassia, è stata scelta Karen Gillan che, per entrare meglio nel personaggio, ha deciso di compiere un atto estremo e di rasarsi la testa. Un gesto che pare averla aiutata molto, tanto da non riconoscersi una volta completato il make up e messo il costume.

2. Karen Gillan si è divertita ad interpretarla. L’attrice scozzese ha sempre ammesso di divertirsi molto ad interpretare Nebula, anche se le sessioni di trucco durano una media di quattro ore. Soprattutto, la Gillan ha detto di averla interpretata con molto piacere in Avengers: Endgame, quando ha dovuto condividere tempo e spazio con tantissimi suoi colleghi e con una grande atmosfera condivisibile sul set.

Nebula Avengers

Nebula in Avengers

3. In Avengers: Endgame si vede un’altra Nebula. Dati i film precedenti, si era dato per scontato che Nebula fosse in pratica il secondo villain dopo Thanos, suo padre. Eppure, in Avengers: Endgame, la figlia del Titano Pazzo è forse il personaggio che muta maggiormente e che esprime più umanità.

4. Il personaggio ha debuttato in The Avengers No. 257. Nel 1985, Nebula ha fatto il suo debutto nei fumetti, creata dalle mani di Roger Stern e di John Buscema. In questo numero, lei era un pirata spaziale incerto di un potere. Ma le origine vengono meglio delineate in The Infinity Gauntlet, in cui viene rivelato come sia vicina a Thanos e da come venga da lui rifiutata e torturata.

5. Uno dei personaggi chiave dopo gli eventi di Infinity War. Già al termine di Avengers: Infinity War era evidente che Nebula sarebbe potuta essere la chiave di volta per il successivo Avengers: Endgame. Questo sentore era dovuto al fatto che Nebula è figlia di Thanos e che ha delle potenzialità uniche, utili a cambiare la storia e a rivelare dettagli importanti.

Nebula: in che film compare

6. Sarebbe dovuta morire nel primo Guardiani della Galassia. In un’intervista realizzata con l’uscita di Guardiani della Galassia Vol. 2, Karen Gillan ha dichiarato che il suo personaggio sarebbe dovuto morire nel primo capitolo. Infatti, “Avevo la sensazione che ci fosse spazio per approfondire il personaggio, ma originariamente era previsto che morisse nel primo film, se non sbaglio, da quanto ricordo dalla sceneggiatura. Ovviamente non muore, e poi ho scoperto che sarebbe tornata nel secondo film e ho scoperto che avremmo esplorato tutte queste magnifiche cose su come si sente in merito al suo passato e alla sua relazione con Gamora, sua sorella. Quindi, sono stata molto felice”.

Nebula costume

7. Da Guardiani della Galassia a dopo Avengers: Endgame. Quello che sembrava essere solo una comparsata nel primo film dei Guardiani senza impegno, si è rivelata invece una collaborazione duratura con i Marvel Studios. Karen Gillan, l’interprete di Nebula, infatti, appare nei due film dedicati ai Guardiani e anche in Avengers: Infinity War e in Avengers: Endgame: “Non avevo idea della direzione che avrebbe preso il mio personaggio. Sinceramente ho firmato il contratto pensando che si trattasse solo di otto giorni di riprese e che poi sarei morta nel primo Guardiani della Galassia. Eccomi ancora qui tre film dopo, e ce ne sono altri tre da scoprire”. Non è chiaro in quali progetti futuri potrà apparire Nebula, anche se è quasi certo che la si vedrà in Guardiani della Galassia Vol.3.

8. James Gunn vorrebbe uno standalone. Tra i vari personaggi dei Guardiani della Galassia, uno dei preferiti di James Gunn è sicuramente Nebula, la figlia di Thanos. Non molto tempo fa, il regista ha rivelato che vorrebbe vedere Nebula in un standalone, perché ha tutte le potenzialità per essere una protagonista indiscussa.

Nebula: il suo costume

 

9. Il costume in stile Ravager. Nebula è forse uno dei pochi personaggi che nel corso dei film non cambia mai aspetto. Se sicuramente dal primo film dedicato ai Guardiani fino ad Avengers: Endgame qualcosa è stato raffinato, c’è da dire che Nebula ha sempre conservato il suo costume in perfetto stile Ravager, senza subire importanti modifiche.

10. Il cambiamento di trucco. Nel corso dei film sono state apportare delle modifiche per quanto riguarda il trucco di Nebula. Se all’inizio Karen Gillan si era rasata la testa, in Guardiani della Galassia Vol. 2 ha dovuto rasare solo una parte senza sacrificare totalmente la sua chioma rossa e trovando soluzioni che andavano per le lunghe, ma che la lasciassero con la parte superiore dei capelli.

Fonti: The Hollywood Reporter, contactmusic

Nebula ha sentimenti contrastanti in merito alla morte di Thanos? Parla Karen Gillan

0

La morte di Thanos in Avengers: Endgame ha lasciato Nebula in preda ad una serie di sentimenti contrastanti. In quanto figlia adottiva del Titano Pazzo, in origine il personaggio intepretato da Karen Gillan è stato presentato come suo fedele soldato.

A mano a mano che ha sviluppato un legame sempre più fraterno con Gamora, Nebula si poi è resa conta che poteva lasciarsi alle spalle la relazione violenta che aveva con Thanos. Da quel momento, infatti, ha deciso di unirsi ai Vendicatori nella lotta contro il nemico. Nonostante sembra che il personaggio sia riuscito a superare le manipolazioni del Titano Pazzo, è stata proprio Gillan a rivelare che Nebula rimane comunque in conflitto sulla sua morte.

In una recente intervista con Collider in occasione della promozione del suo nuovo film, Gunpowder Milkshake, l’attrice ha parlato dello stato d’animo di Nebula dopo la morte di Thanos. Anche se l’opinione generale la vorrebbe felice che il suo aggressore se ne sia finalmente andato, l’attrice ha spiegato che, in realtà, le cose non sono così semplici…

“Penso che abbiamo lasciato Nebula in un momento davvero interessante, in cui, essenzialmente, sta facendo i conto sì con la morte di suo padre, ma anche con quella del suo aggressore, la persona che ha reso la sua vita un inferno. E quindi i suoi sentimenti sono davvero contrastanti”, ha raccontato Karen Gillan.

“Penso che lei provi un senso di sollievo, veda una catarsi in tutto ciò, ma probabilmente prova anche un senso di perdita per questa sorta di figura paterna”, ha aggiunto. “Questo tipo di relazioni possono essere davvero, davvero complicate, per cui anche se ti trattano così male, puoi ancora essere alla disperata ricerca di approvazione e amore da quel tipo di figura nella tua vita. E quindi per lei, penso che siano valide entrambe le cose.”

Karen Gillan sarà ancora Nebula in GOTG Vol. 3

Ricordiamo che Karen Gillan tornerà nei panni di Nebula in Guardiani della Galassia Vol. 3, che arriverà nel 2023 e che sarà ancora una volta scritto e diretto da James Gunn. Le riprese del film dovrebbero partire entro la fine del 2021. Torneranno nel cast anche Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Vin Diesel e Bradley Cooper. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Nebraska: recensione del film di Alexander Payne

Il burbero e taciturno Woody Grant, vecchietto alcolizzato e prossimo alla demenza senile, dopo aver ricevuto una lettera che lo informa della vincita di un milione di dollari, decide di lasciare la cittadina di Billings nel Montana e recarsi a Lincoln per riscuotere il premio. Temendo si tratti di una truffa, il figlio David decide di accompagnare il padre nel suo rocambolesco viaggio, durante il quale essi faranno ritorno alla cittadina natele di Hawthorne, Nebraska, dove si trovano le radici e i segreti di Woddy e della sua famiglia.

Tra mille vicessitudini, padre e figlio vivranno una rocambolesca avventura, che riporterà a galla vecchi ricordi ormai sepolti. Pochi sono oggi i film in grado di raggiungere una profondità e una perfezione tale da poter essere marchiati a fuoco come vere opere d’arte, e Nerbraska è sicuramente uno di questi.

Nebraska, il film

L’ultima pellicola di Alexander Payne, massimo cantore vivente dell’ipocrisia umana fin dai tempi di La storia di Ruth, si presenta come un vero e proprio trattato sociologico sui rapporti affettivi che legano a filo corto le varie esistenze, il tutto presentato come un’epopea moderna formato famiglia, una tragicommedia on the road sul commovente ritorno alle origini di un uomo da sempre incapace di aprirsi a se stesso e agli altri.

L’Ulisse moderno, il vecchio Woody, mirabilmente interpretato dal mastodontico Bruce Dern (miglior protagonista maschile al Festival di Cannes) muove la propria esistenza verso un’unica meta: riscuotere il premio che gli è dovuto. Partendo da questo semplice macguffin (quello che Hitchcock definiva il pretesto narrativo), Payne tesse mirabilmente le fila di un approfondimento che si fa via via più stratificato, riuscendo a spremere fino in fondo l’ottima sceneggiatura di Bob Nelson, facendone emergere un perfetto campionario di vizi e virtù umane: gli attriti familiari, i vecchi rancori e gli amori dimenticati, il passato di guerra e i timori di gioventù, il tutto esposto sotto la luce ormai consolidata dello humor cinico e spietato.

nebraska

Usando una vivida e nostalgica fotografia in bianco e nero, firmata dal veterano Phedon Papamichael, Payne confeziona un racconto fortemente simbolico, ma al contempo asciutto ed essenziale, senza eccessi o sbavature, tutto incentrato sulla vicenda che lega un padre e suo figlio, un profondo e amorevole Will Forte, impegnati in un viaggio che diventa allegoria del proprio rapporto irrisolto e di tutto ciò che il passato ha celato, rivelandolo gradualmente assieme al lato cinico e profittatore che colpisce gli uomini.

Servendosi di un cast che comprende tra glia altri l’irriverente June Squibb (Kate Grant) e l’odioso Stacy Keach (Ed Pegram), la pellicola si presenta come un poema visivo di rara bellezza e perfezione, un piccolo gioiello narrativo ingiustamente ignorato ma che andrebbe tenuto in grande considerazione, almeno per il profondo significato esistenziale che esso si porta dietro e per la parodistica e mai inappropriata modalità rappresentativa.

Nebraska: da oggi in Home Video

0
Nebraska: da oggi in Home Video

Nebraska posterE’ disponibile da oggi in Dvd e in alta definizione Blu ray Disc “Nebraska” il film del regista premio Oscar Alexander Payne (Sideways, A proposito di Davis), il roadmovie che ha incantato pubblico e critica, conquistando la Palma d’Oro per la straordinaria interpretazione del  protagonista, Bruce Dern.

Nebraska racconta la storia di Woody, un anziano del Montana che scappa ripetutamente di casa nel tentativo di raggiungere il Nebraska, dove è convinto di dover ricevere un ricco premio della lotteria. Preoccupati dal suo stato mentale, i familiari dibattono a lungo sul metterlo o meno in una casa di cura, fino a quando il figlio David decide di accompagnare il padre in questo folle viaggio. Lungo il tragitto i due si fermano un paio di giorni nel piccolo villaggio natale di Woody dove, sotto gli occhi del figlio, ripercorre il suo passato dando vita a una commedia intensa e commovente.

Schermo: 2.40:1 – 16/9 –  Formati audio: Italiano/Inglese Dolby Digital 3.0

Contenuti extra: Trailer, Making Of – Durata 110 minuti

Neal McDonough nel sequel di RED?

0
Neal McDonough nel sequel di RED?

Neal McDonough, Dum Dum Dagan in Captain America – Il primo vendicatore, potrebbe entrare nel cast del sequel di RED: le trattative sono in corso. Lo aspettano

Neal Adams su L’Uomo d’Acciaio: “Non poteva coprirgli gli occhi con la mano?”

0

Neal Adams, celebre fumettista statunitense, è di recente intervenuto in merito agli ultimi adattamenti cinematografici di Superman. Cominciando da L’Uomo d’Acciaio, Adams fa parte di quella schiera di fan che ancora non si sono riconciliati con il finale del film, in cui Superman fa ciò che non avremmo mai pensato potesse fare: rompe l’osso del collo di Zod, uccidendolo.

Parlando proprio di questa particolare scena, Neal Adams ha detto: “E poi alla fine, cosa fa? Uccide un tizio. Non poteva coprirgli gli occhi con le mani? Sto solo dicendo…mettigli una mano sugli occhi. L’avrebbe certamente fermato. Un braccio è intorno al collo e l’altro libero di mettersi davanti agli occhi di Zod. Più o meno è così. Portalo sulla luna, o in Arabia Saudita o in qualche altro posto e finite lì la battaglia … L’altra cosa che non capisco. Non so…c’è un blocco nella parte posteriore della testa di come-si-chiama (Zod, ndr) che non gli permette di girare gli occhi. Ci sono delle persone lì…tutto quello che devo fare è guardarle, e sono morte. Perchè i suoi occhi sono bloccati dal movimento della testa?”

Discutendo ancora sulla scena finale della battaglia, Neal si interroga sulla location: “Ma perchè combattono a Metropolis? Non capisco … anche nei film di robot, nei film di Transformers, vanno a combattere in Arabia Saudita. Distruggono la Sfinge e altre cose, ma ci sono molte meno persone. Sono nel mezzo del nulla. Potevano andare sulla luna. Quando Superman colpisce un edificio, questo cade, ma non c’erano 500 persone lì dentro? Mi sembra davvero strano.” E, diciamolo, a parte le dubbie cognizioni geografiche di Adams, siamo piuttosto d’accordo!

Il fumettista non è troppo appassionato neanche del Superman Returns di Bryan Singer. “Avresti pensato che sarebbero stati super-attenti in questo film, senza fare questo tipo di stupidi errori. Il film precedente [Superman Returns] aveva più kryptonite di quanta se ne possa immaginare e Superman era ancora vivo. Avevate un’intera isola di kryptonite, e poi lui vola via dalla Terra…non so…dicono per sei o sette anni, cinque anni forse, ma quando torna ha un figlio….non so…di 12 anni. Ha un figlio bastardo. Questo cambia la trama di molto. Non capisco da dove venga fuori. Avresti pensato che dopo quel film sarebbero stati attenti riguardo allo scrivere certe cose, ‘Ah grazie a dio sto bene adesso’. Ma no, questo ha reso solo tutti più nervosi, mentre la Marvel continua a fare buoni film.”

Certo, i buoni film della Marvel sono buoni soprattutto da un punto di vista dell’incasso, ma il punto di Neil Adams è chiaro e condivisibile. Infondo, non poteva mettergli una mano davanti agli occhi?

Fonte: CBM

Ne ho fatte di tutti i colori recensione del documentario su Enrico Lucherini

Era il 2012 quando il famoso press- agent Enrico Lucherini, pilastro del cinema italiano che fin dal 1959 ha creato miti, sogni, divi, scandali e celebrità, ha annunciato- proprio in occasione della mostra dedicata alla sua carriera- di voler lasciare il mondo della cinematografia italiana, ormai mutato in modo irreversibile e commerciale, per ritirarsi “a vita privata”.

Da questo presupposto ha inizio il documentario Ne ho fatte di tutti i colori, diretto da Marco Spagnoli grazie al sostegno della Allianz Bank e che ha debuttato alla scorsa edizione del Festival del Film di Roma. Un documentario che ripercorre, attraverso il contributo di amici, divi, personalità pubbliche del dorato mondo dello showbiz la carriera di un vero e proprio “architetto dei sogni”, un uomo che ha trasformato la sua passione atavica per la settima arte in un mestiere ma soprattutto nella sua vita, mescolando il piano pubblico con quello privato e ritrovandosi, continuamente, alla ribalta, illuminato dai riflettori, sempre sulla cresta dell’onda. Lucherini è sicuramente più iconografico e pop (in linea col la teoria artistica di Wharol) dei suoi stessi divi, un uomo che ha attraversato- come un viaggiatore dello spazio/ tempo- le mode, i costumi e le epoche adattandosi ogni volta ai cambiamenti, riuscendo ad usarli- e a modificarli- a suo piacimento.

Ne ho fatte di tutti i colori posterIl documentario parte dagli albori, dall’agenda dei suoi sedici anni con le prima locandine non a caso colorate e incollate come un collage definito da Lucherini stesso “simile ad un quadro di Andy Wharol”; il suo debutto davanti alla macchina da presa, grazie ad artisti come Franca Valeri e Totò, fino all’incontro con Sophia Loren, tornata in Italia dopo il successo hollywoodiano, che ha contribuito a lanciare la sua carriera come press- agent, fondamentale trait d’union tra i divi e la stampa, spingendolo a diventare in poco tempo il sovrano assoluto e incontrastato del suo regno.

Prima ancora di essere un semplice intermediario, Lucherini è però un creatore, un inventore geniale di immagini, icone e sogni, capace di riuscire a cogliere, grazie al suo fiuto e allo sguardo lungimirante, un vantaggio promozionale in grado di trasformare una situazione, un divo o un film in un vero e proprio cult.

Fu Lucherini stesso, ad esempio, a volere a tutti i costi un ghepardo sulla spiaggia di Cannes quando Luchino Visconti presentò Il Gattopardo al Festival; e fu sempre lo stesso Lucherini a respirare l’aria della dolce vita di Via Veneto, quando era popolata da intellettuali, divi, paparazzi, sceneggiatori registi e si “utilizzavano i tavolini dei bar come scrivanie” (Lucherini docet), vivendo fino in fondo quel periodo dorato immortalato poi da Fellini nel suo capolavoro immortale.

Spagnoli struttura il documentario come un collage pop, sarcastico, ironico e patinato come il suo protagonista: raccoglie contributi, affianca il presente al passato, e lascia che siano le immagini e gli aneddoti di chi lo conosce bene a raccontare le mille sfaccettature del re dei press- agent Enrico Lucherini, un uomo che in sessant’anni di cinema… ne ha fatte- e viste- davvero di tutti i colori.

Né Giulietta, né Romeo recensione del film di e con Veronica Pivetti

Come reagiscono due genitori separati colti e progressisti – la giornalista Olga (Veronica Pivetti) e lo psicanalista Manuele (Corrado Invernizzi) – di fronte alla scoperta dell’omosessualità del figlio sedicenne Rocco (Andrea Amato)? E la stravagante nonna Amanda (Pia Engleberth)? I pregiudizi hanno la meglio quando si tratta del proprio “orticello” privato?

Veronica Pivetti lo racconta nella sua prima regia cinematografica – di cui è anche sceneggiatrice e produttrice, accanto a Giovanna Gra, nonché interprete. Mostra cosa ci sia sotto la superficie delle labili certezze degli adulti protagonisti del film, ma anche di una società che si sente ormai al passo coi tempi su questi temi, pur essendo in fondo, spesso, ancora legata ai pregiudizi. Per farlo usa i toni della commedia brillante, seguendo Rocco nella sua ribellione ai genitori e nella fuga assieme ai suoi amici, Maria (Carolina Pavone) e Mauri (Francesco De Miranda): una piccola odissea tra Roma e Milano per assistere al concerto del loro cantante preferito, giovane icona gay. Madre e nonna vanno alla ricerca di Rocco in uno strampalato viaggio che sarà di formazione per tutti.

Il film è d’attualità: il tema dell’omosessualità è oggi molto dibattuto e, apparentemente, ormai sdoganato. È una nota di merito che lo si proponga a un ampio pubblico in un film per ragazzi e famiglie.

La regista e interprete torna a confrontarsi col mondo degli adolescenti, già cardine dei suoi ruoli televisivi più noti. Cerca l’adesione del pubblico giovane, adottando il punto di vista dei ragazzi, provando a cimentarsi col loro gergo; attraverso il loro sguardo mostra genitori spesso non adatti al ruolo di guida, immaturi, che faticano a rapportarsi ai figli.

Né Giulietta né Romeo posterNé Giulietta, né Romeo risulta divertente in alcuni passaggi, ma debole in altri, con pochi personaggi ben caratterizzati: la nonna grintosa, nostalgica dell’estrema destra, ma anche moderna, e Maria, solare ragazzina romana amica di Rocco – una bravissima Carolina Pavone. Poco significativa l’interpretazione del protagonista, che non rende il tormento e l’intensità delle emozioni di chi scopre la propria identità, vive il rifiuto dei genitori e sperimenta le prime passioni adolescenziali. Il ruolo di donna dalla famiglia complicata, con problemi di figli e non solo, e un (ex) marito donnaiolo, come pure l’interpretazione, non aggiungono nulla a quanto già proposto in tv da Pivetti attrice. Non aiuta una sceneggiatura che si focalizza più sulle vicende che su un vero approfondimento psicologico, giocando solo, piuttosto meccanicamente, a rovesciare lo stereotipo legato a certi personaggi, come la nonna o i genitori di Rocco.

A riportarci verso atmosfere televisive è anche l’intento didascalico e buonista. Dunque, ci si chiede il senso di un passaggio alla regia cinematografica che non si discosta dalle fiction già interpretate. Il lavoro è destinato all’intrattenimento familiare, strappa qualche risata, ma è più adatto ad essere guardato sul divano di casa.

 

Ncuti Gatwa rivela il suo rimpianto del suo periodo in Doctor Who

0

Ncuti Gatwa ha rivelato uno dei suoi più grandi rimpianti del periodo in cui ha interpretato il Quindicesimo Dottore in Doctor Who. Quando la serie è tornata nel 2023 dopo gli speciali per il 60° anniversario, sembrava l’inizio di una nuova era: la coproduzione con Disney ha garantito alla serie un budget senza precedenti e la scelta di Gatwa è stata senza dubbio storica, infondendo alla serie un’energia fresca e frenetica.

Con l’ex showrunner Russell T. Davies di nuovo al timone, non c’era nulla che il nuovo Dottore non potesse apparentemente realizzare, tranne, a quanto pare, combattere i cattivi più iconici di Doctor Who. Durante un’intervista al programma britannico The One Show (tramite RadioTimes.com), Gatwa ha però ora rivelato il suo più grande rimpianto riguardo alle sue due stagioni nei panni del Dottore: “Non ho mai combattuto contro un Dalek. Un Dalek o un Cyberman. Insomma, il cuore di Doctor Who. Quindi, potrei farlo! Potrei andare a combattere contro un Dalek!

LEGGI ANCHE: Ncuti Gatwa non sarà più “Doctor Who” su Disney+ e BBC

La spiegazione del rimpianto di Ncuti Gatwa

Prima dell’inizio della prima stagione di Gatwa, l’attore ha dichiarato a Entertainment Weekly di aver sentito dire che non avrebbe combattuto contro nessun Dalek e ha detto: “Sarei davvero arrabbiato se fosse così! Quando avrò finito con Doctor Who, sarà meglio che abbia affrontato un Dalek. Che senso avrebbe essere Doctor Who senza affrontare un Dalek!”

Gatwa è ora ufficialmente uno dei due soli Dottori a non aver mai combattuto né un Dalek né un Cyberman sullo schermo. Condivide questo sfortunato primato con l’Ottavo Dottore Paul McGann, che ha interpretato il Dottore sul piccolo schermo solo per la durata di un film per la TV. Il Dottore di McGann, tuttavia, ha combattuto sia i Dalek che i Cybermen in vari audiodrammi di Doctor Who.

Potrei andare a combattere un Dalek!” sembra ovviamente uno scherzo, e Gatwa ha spiegato che il motivo per cui ha lasciato la serie dopo due stagioni è stato il peso fisico e mentale che gli stava causando. In precedenza, tuttavia, quando gli era stato chiesto di un potenziale ritorno in Doctor Who, Gatwa aveva detto alla BBC: “Mai dire mai” e sappiamo che questa è una regola che vale spesso all’interno della serie.

Ncuti Gatwa non sarà più “Doctor Who” su Disney+ e BBC

0
Ncuti Gatwa non sarà più “Doctor Who” su Disney+ e BBC

Ncuti Gatwa sta lasciando il Tardis. Nel momento culminante del finale di sabato della quattordicesima stagione di “Doctor Who”, il Dottore di Gatwa si rigenera in Billie Piper, che in precedenza aveva interpretato la compagna Rose Tyler nella prima stagione (2005) e nella seconda (2006). Ha fatto anche una breve apparizione nei panni di Rose Tyler nella quarta stagione (2008) ed è stata nello speciale per il 50° anniversario di “Doctor Who” nel 2013. Alla fine dell’episodio (secondo BBC), nei titoli di coda si legge: “Ncuti Gatwa nel ruolo del Dottore. Jodie Whittaker nel ruolo del Dottore. E vi presentiamo Billie Piper”.

Sebbene sembri così, non è tecnicamente confermato che Piper sarà il prossimo Dottore. In una dichiarazione condivisa con la BBC, Piper ha affermato che i fan dovranno aspettare ancora un po’ per scoprire cosa significherà il suo ritorno per la serie. Piper ha dichiarato: “Non è un segreto quanto ami questa serie, e ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto tornare nel Doctor Who, perché lì ho alcuni dei miei ricordi più belli, quindi avere l’opportunità di tornare su quel Tardis ancora una volta era qualcosa che non potevo rifiutare, ma chi, come, perché e quando, dovrete solo aspettare e vedere”.

Le voci sul potenziale abbandono di Gatwa circolavano già prima della première della seconda stagione ad aprile, ma si sono intensificate con gli ascolti in calo rispetto alla scorsa stagione. Gatwa, che ha fatto la storia come primo attore nero apertamente queer ad assumere il ruolo, ha partecipato a “Doctor Who” insieme alle compagne Millie Gibson e Varada Sethu, con il pilastro della serie Russell T. Davies come showrunner, sceneggiatore e produttore esecutivo. Il suo abbandono segna il secondo periodo più breve in cui un attore ha interpretato il Dottore – con una sola stagione in più di Christopher Eccleston – e lascia certamente incerto il futuro dell’iconica serie britannica.

Gatwa ha completato il suo periodo in “Doctor Who” con ruoli teatrali, recitando in “The Importance of Being Earnest” al National Theatre di Londra fino a gennaio. È stato recentemente annunciato che sarà il protagonista di un altro spettacolo, “Born With Teeth”, nel West End quest’estate. Attualmente sta anche girando la commedia nera di Jay Roach “The Roses”, con Benedict Cumberbatch, Olivia Colman, Andy Samberg, Allison Janney e altri.

NCIS: Sydney – Stagione 3 – Conferme, cast, trama e tutto quello che sappiamo

Lo spin-off australiano NCIS: Sydney è tornato per la sua seconda stagione all’inizio del 2025, e ora la serie poliziesca è stata rinnovata per la terza stagione. Debuttato durante la stagione autunnale del 2023, segnata da uno sciopero, lo spin-off di NCIS vede protagonisti gli agenti americani dell’omonima agenzia che collaborano con la polizia federale australiana per risolvere casi che coinvolgono membri dell’esercito americano.

Primo spin-off della serie decennale ambientato fuori dagli Stati Uniti, NCIS: Sydney offre un cambio di ritmo rinfrescante alla serie, che ha debuttato nel lontano 2003.

Il palinsesto televisivo dell’autunno 2023 è stato fortemente influenzato dagli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA, e il debutto di NCIS: Sydney è stato uno dei pochi programmi ad arrivare in tempo. Questo ha aiutato la CBS a ottenere un vantaggio e ha anche attirato molta attenzione sul nuovo spin-off.

Con il franchise NCIS in uno stato di cambiamento, Sydney è una serie procedurale più tradizionale, anche se spin-off come NCIS: Tony & Ziva e NCIS: Origins offrono un cambio di formato. Con l’universo NCIS ancora in espansione, NCIS: Sydney ha ottenuto un rinnovo anticipato per la terza stagione.

Ultime notizie su NCIS: Sydney – Stagione 3

La CBS pianifica una serata dedicata interamente a NCIS

L’ultima notizia sulla terza stagione di NCIS: Sydney è che è stata fissata la data di inizio della nuova stagione. Nell’ambito del palinsesto autunnale 2025 della CBS, il network ha programmato una serata interamente dedicata a NCIS per i fan. NCIS: Sydney passerà dal venerdì sera al martedì per andare in onda insieme alle altre serie NCIS del network.

NCIS, NCIS: Origins e NCIS: Sydney andranno tutte in onda in un blocco il martedì sera, la prima volta che la rete è riuscita a trasmettere tutte le sue serie NCIS insieme. Tutte e tre saranno trasmesse per la prima volta il 14 ottobre.

Quando NCIS: Sydney debutterà, ci sarà anche un piccolo salto temporale nella trama (via Collider). Mentre la seconda stagione riprendeva immediatamente dopo gli eventi della prima, qui non sarà così, il che è più in linea con il modo in cui funzionano solitamente le serie poliziesche in prima serata.

NCIS: Sydney – stagione 3 è confermata

Presto in Australia per la stagione 3

Nell’ambito dell’annuncio di rinnovo di massa della CBS alla fine di febbraio 2025, NCIS: Sydney stagione 3 è stata rinnovata. Annunciato insieme al rinnovo della stagione 23 di NCIS e della stagione 2 di NCIS: Origins, lo spin-off internazionale ha ottenuto un ordine incredibilmente rapido per la stagione 3. La notizia è arrivata pochi giorni dopo la premiere della stagione 2.

Dettagli sul cast della terza stagione di NCIS: Sydney

Torneranno gli agenti dell’NCIS e dell’AFP

Sebbene siano sempre possibili cambiamenti importanti nel cast, è logico che il cast principale di NCIS: Sydney rimarrà lo stesso da una stagione all’altra. Serie come NCIS si basano sull’intesa tra i personaggi principali, e Sydney ha non una, ma ben due agenzie di polizia al centro della serie.

Ciò significa che Olivia Swann tornerà nei panni dell’agente speciale dell’NCIS Michelle Mackey. Lavorando a stretto contatto con gli australiani, il partner di Mackey sarà ancora una volta Todd Lasance nel ruolo del vicecomandante della polizia federale australiana Jim “JD” Dempsey.

Il resto della squadra include l’agente americano dell’NCIS DeShawn Jackson, che sarà interpretato ancora una volta da Sean Sagar, e l’ufficiale di collegamento dell’AFP Evie Cooper, interpretata da Tuuli Narkle. A lavorare dietro le quinte per aiutare a risolvere i casi, il patologo forense dell’AFP Roy “Rosie” Penrose sarà interpretato ancora una volta da William McInnes.

Nel frattempo, Mavournee Hazel riprenderà il ruolo di Bluebird “Blue” Gleeson, la scienziata forense dell’AFP che lavora al fianco di Rosie per assistere gli agenti.

NCIS: Sydney utilizza anche un ampio cast di guest star, ma è impossibile sapere chi saranno. Finora, la serie non ha fatto ricorso a crossover con la serie madre per nessuna trama, e non ci sono notizie che ciò accadrà nella nuova stagione.

 Dettagli della trama NCIS: Sydney – Stagione 3

Cosa riserva il futuro alla squadra statunitense/australiana?

Per loro stessa natura, i procedural sono sia prevedibili che imprevedibili. Mentre è prevedibile che gli episodi consisteranno in trame “caso della settimana” che vedranno la squadra cercare di risolvere qualche caso difficile, è imprevedibile il contenuto effettivo degli episodi.

Una cosa che NCIS: Sydney potrebbe esplorare in futuro è il classico tropo televisivo della storia d’amore a lento sviluppo. Anche se i fan hanno pensato che i candidati più probabili per la serie fossero DeShawn Jackson di Sean Sagar ed Evie Cooper di Tuuli Narkle, vista la loro chimica, potrebbe non essere così.

Secondo TV Line’s Inside Scoop, NCIS: Sydney inizierà invece ad affrontare la crescente tensione tra Mackey e JD. Il showrunner Morgan O’Neill ha dichiarato al sito che, dopo il tradimento subito nella seconda stagione, Mackey erigerà delle barriere, ma la tensione sarà “forzata”:

Non so se, razionalmente, pensare che “questa è stata una cattiva idea” sia mai così potente come l’attrazione emotiva di “questa è una buona idea”. Quindi, penso che la terza stagione romperà sicuramente quella tensione.

A parte questo, non sappiamo molto sulla trama generale della terza stagione di NCIS: Sydney, ma conosciamo alcune location delle riprese. Mentre le prime due stagioni si sono concentrate principalmente su zone anonime della costa, non sarà così per la terza stagione.

NCIS: Sydney visiterà il Sydney Opera House (via TV Line), uno dei principali punti di riferimento dell’Australia, nella premiere della stagione. Almeno un caso sarà ambientato nell’Outback australiano (sempre via TV Line), dando alla serie un importante cambio di scenario.

Qualunque cosa accada, NCIS: Sydney ha molto su cui lavorare in vista della terza stagione.

NCIS: Origins, data di uscita, cast, trama, trailer e tutto quello che sappiamo

Sebbene Mark Harmon abbia lasciato NCIS durante la stagione 19, il veterano tornerà nel franchise come parte di uno spinoff intitolato NCIS: Origins. Il franchise è nato nel 2003 come spinoff della serie di successo JAG e segue gli agenti speciali del Naval Crime Investigation Service che utilizzano le loro conoscenze in materia di lotta al crimine per risolvere i casi all’interno del sistema militare americano. Nonostante si sia unita a una serie di popolari crime drama procedurali all’inizio degli anni 2000, NCIS ha resistito alla prova del tempo diventando un’istituzione televisiva.

Fin dall’inizio dello show, la storia ha ruotato in gran parte intorno al personaggio di Leroy Gibbs, lo stoico agente supervisore dell’NCIS a capo della squadra. Mark Harmon ha interpretato il ruolo di Gibbs a partire dall’episodio pilota dello show su JAG nel 2003, e ha condotto NCIS per 19 stagioni impressionanti prima di volgere finalmente al tramonto in cerca di nuove avventure nel 2021. Ora, mentre la serie originale va avanti e così anche la miriade di spinoff, è appena emersa una nuova serie prequel che vedrà Harmon tornare nell’universo NCIS dopo pochi anni di assenza.

Fin dall’inizio si sapeva che Mark Harmon sarebbe apparso nella nuova serie come narratore, ma le ultime notizie confermano che Harmon interpreterà Gibbs in NCIS: Origins. Segnando il primo ritorno dell’attore nel franchise dopo la sua partenza nel 2021, NCIS: Origins vedrà una breve apparizione di Harmon nel ruolo di Gibbs sullo schermo. L’apparizione avverrà nel primo episodio della serie e, secondo il co-showrunner David J. North, “ci stiamo concentrando su di lui per raccontare la storia del 1991. Per quanto riguarda la possibilità che Mark appaia di nuovo, siamo aperti a tutto”.

Data di uscita di NCIS: Origins

Nonostante abbia annunciato lo spinoff prequel solo nel gennaio 2024, la CBS ha programmato NCIS: Origins come parte del suo programma autunnale 2024-2025. La nuova serie del franchise andrà in onda direttamente dopo NCIS , a partire da lunedì 14 ottobre alle 22:00, e questo slot cruciale aiuterà probabilmente lo spinoff ad avere un successo immediato.

Il cast di NCIS: Origini

Gran parte del nuovo cast di NCIS: Origins è stato rivelato e, trattandosi di un prequel ambientato negli anni ’90, è improbabile che compaiano molti dei volti noti di NCIS . Mentre alcuni personaggi dell’NCIS potrebbero apparire come versioni più giovani di loro stessi, Origins sarà probabilmente caratterizzato da attori completamente nuovi per il franchise, che si caleranno in ruoli sconosciuti ai fan. Mark Harmon tornerà in Origins come narratore e farà una breve apparizione nel primo episodio. Il ruolo del giovane Gibbs è stato affidato a Austin Stowell.

In NCIS: Origins ci sarà una versione giovane di Vera Strickland, anche se il ruolo originariamente interpretato da Roma Maffia sarà ora interpretato da Diany Rodriguez. Inoltre, anche il mentore di Gibb, Mike Franks, avrà un ruolo importante nella storia, ma Muse Watson è stata sostituita da Kyle Schmid. Sono stati annunciati due nuovi personaggi: Mariel Molino si unisce al cast come potenziale interesse amoroso dell’agente Lala Dominguez e Tyla Abercrumbie è stata scritturata come agente di supporto alle operazioni sul campo Mary Jo.

Sebbene la serie sia già programmata per il 2024-2025, il cast di NCIS: Origins continua a crescere con l’inserimento di diversi nuovi personaggi. Bobby Moynihan, ex allievodel SNL , interpreterà il ruolo di Woodrow “Woody” Browne, il principale scienziato forense noto per il suo umorismo fuori dagli schemi. Inoltre, Lori Petty è stata scelta per interpretare la dottoressa Lenora Friedman, patologa dell’ufficio del medico legale di San Diego.

La trama di NCIS: Origini

La struttura di base di NCIS: Origins è già stata rivelata e seguirà Leroy Gibbs negli anni ’90, appena assegnato all’NCIS di Camp Pendleton, dove imparerà dal leggendario agente Mike Franks e dalla sua partner Vera Strickland. Presumibilmente, si tratterà di un procedurale misto a un dramma di personaggi, in quanto la serie non solo esplora l’ascesa di Gibbs tra i ranghi, ma anche le sue capacità di investigatore, che alla fine gli hanno fatto guadagnare il posto di Agente Supervisore in futuro.

Il trailer di NCIS: Origini

La CBS ha pubblicato un breve teaser che mette in risalto l’imminente serie prequel. Utilizzando spezzoni dell’ultima apparizione di Gibbs in NCIS, la breve clip mostra l’amato Agente Supervisore mentre getta la sua lenza mentre pesca in Alaska. Sebbene il trailer non contenga spezzoni di NCIS: Origins , rivela che la serie è in arrivo e farà parte della stagione 2024-2025 della CBS.

Con l’avvicinarsi della data di uscita dello show a ottobre, la CBS ha pubblicato un trailer completo di NCIS: Origins che offre finalmente uno sguardo ravvicinato alla nuova serie. Sulle note del classico degli anni ’90 dei Soundgarden, “Black Hole Sun”, il trailer presenta il giovane Gibbs che entra a Camp Pendleton con una valutazione psicologica fallita e il peso emotivo di aver perso la figlia e la moglie a causa di un assassino. Tuttavia, viene gettato subito nell’azione mentre il suo nuovo mentore, Mike Franks, gli mostra le corde e Gibbs deve imparare a pensare velocemente per aiutare a risolvere i casi più difficili.

NCIS: Origins – Stagione 2: conferma e tutto ciò che sappiamo

NCIS: Origins – Stagione 2: conferma e tutto ciò che sappiamo

Il nuovo spin-off NCIS: Origins rappresenta un cambiamento importante per la longeva serie poliziesca, e il prequel incentrato su Gibbs tornerà per la seconda stagione. In uscita alla fine del 2024, NCIS: Origins racconta le vicende del giovane agente Leroy Gibbs (interpretato in origine da Mark Harmon e ora da Austin Stowell) all’inizio della sua carriera a Camp Pendleton nel 1991 sotto la guida del suo mentore, Mike Franks (Kyle Schmid). Esplorando i primi giorni dell’eroe più amato della serie, Origins è il primo spin-off di NCIS ambientato in un periodo precedente alla serie originale e che abbandona il tipico formato procedurale degli altri spin-off.

Sebbene NCIS sia in onda dal 2003, NCIS: Origins segna la prima volta nella storia del franchise che uno spin-off prova qualcosa di nuovo. La narrazione incentrata sui personaggi non solo serve a dare spessore a Gibbs, ma anche a fornire un contesto cruciale per ciò che accadrà molto più avanti nella timeline. Invece dei casi settimanali strettamente focalizzati di NCIS e dei suoi spin-off, Origins (e il prossimo spin-off Tony & Ziva) mostra una strada da seguire per NCIS, che continua a stabilire record televisivi. Detto questo, la seconda stagione di NCIS: Origins è solo il primo passo in una nuova direzione per NCIS.

Ultime notizie su NCIS: Origins – Stagione 2

CBS rinnova Origins per una seconda stagione

Annunciato tra una serie di altri rinnovi, l’ultima notizia conferma che NCIS: Origins stagione 2 è stata rinnovata. La serie prequel non ha faticato a trovare un pubblico importante durante la sua prima uscita, ed era logico che la CBS ordinasse altri episodi. Origins è stata rinnovata insieme alle altre serie del franchise NCIS e NCIS: Sydney, che non hanno ancora terminato le loro stagioni attuali. Questo rinnovo anticipato non è solo un buon segno che NCIS sta prosperando, ma anche che le serie in arrivo come Tony & Ziva non avranno difficoltà a trovare il loro posto.

Tony & Ziva è uno spin-off di NCIS incentrato sui personaggi omonimi che vivono in Europa e cercano di crescere la loro figlia.

Confermata la seconda stagione di NCIS: Origins

Il prequel tornerà presto con nuovi episodi

Con tutto il clamore suscitato dalla prima stagione di NCIS: Origins, la CBS non ha impiegato molto a ordinare una seconda stagione. In arrivo alla fine di febbraio 2025, il network non solo ha rinnovato Origins, ma ha anche riportato in onda la serie di punta per la stagione 23 e NCIS: Sydney per la stagione 3. Sebbene molti dettagli siano ancora sconosciuti sulla seconda stagione di Origins, è altamente probabile che debutterà come parte della stagione autunnale 2025 della CBS.

Dettagli sul cast della seconda stagione di NCIS: Origins

Il cast di NCIS: Origins è pieno zeppo di personaggi familiari, anche se gli attori che li interpretano sono cambiati rispetto ai vecchi tempi di NCIS. Austin Stowell ha ricevuto il difficile compito di interpretare la versione più giovane di Gibbs, e si è calato perfettamente nel ruolo. Dato che è la sua storia delle origini a dare il titolo allo spin-off, è logico che Stowell torni nel ruolo principale insieme a Kyle Schmid, che interpreta il mentore di Gibbs, l’agente Mike Franks. Sorprendentemente, Mark Harmon è tornato a interpretare Gibbs (principalmente come narratore) nella prima stagione, ma non è chiaro se l’attore intenda farlo diventare un ruolo a tempo pieno.

Un altro ritorno atteso è quello di Mariel Molino nei panni dell’agente speciale Lala Dominguez, la cui trama sembra essere cruciale per la trama quanto quella di Gibbs. Allo stesso modo, Tyla Abercrumbie dovrebbe tornare nei panni dell’agente di supporto alle operazioni sul campo Mary Jo Sullivan, e Diany Rodriguez dovrebbe riprendere il ruolo dell’agente speciale Vera Strickland, dato che Strickland è un personaggio originale di NCIS.

Dettagli della trama di NCIS: Origins – Stagione 2

Allo stato attuale, è impossibile indovinare esattamente cosa accadrà nella seconda stagione di NCIS: Origins, dato che il finale della prima stagione non è ancora andato in onda. A differenza delle serie procedurali del resto del franchise, Origins probabilmente utilizzerà narrazioni generali che cresceranno e cambieranno di stagione in stagione. Probabilmente nella prima stagione Gibbs non imparerà tutte le abilità fondamentali che ha messo a frutto in NCIS, e probabilmente ci sono ancora legami importanti che deve stringere.

La trama emotiva di Gibbs potrebbe assumere una nuova dimensione in futuro, man mano che impara ad affrontare il dolore per la perdita della moglie e della figlia, uccise in un omicidio.

Inoltre, la trama emotiva di Gibbs potrebbe assumere una nuova dimensione man mano che impara ad affrontare il dolore per la perdita della moglie e della figlia, uccise in un omicidio. Questo sviluppo probabilmente plasmerà il Gibbs di Stowell nel Gibbs stoico e sicuro che gli spettatori hanno conosciuto nella serie originale, ma NCIS: Origins ha ancora molta strada da fare prima che l’agente affermato possa realizzarsi pienamente.

NCIS: Origins – Stagione 1, la spiegazione del finale: il futuro di Gibbs ha inizio!

La prima stagione di NCIS: Origins è finalmente giunta al termine e il finale è stato ricco di momenti emozionanti. Lo spin-off di NCIS è il primo del suo genere come prequel e la prima stagione di NCIS: Origins ha regalato momenti fantastici incentrati sul team NIS. Sebbene la premessa del prequel fosse inizialmente quella di seguire la vita di Gibbs dopo la perdita della sua famiglia, NCIS: Origins si è ampliato magnificamente per raccontare le storie di tutti i colleghi di Gibbs.

L’espansione di NCIS: Origins in un dramma piuttosto che in un tipico poliziesco ha permesso alla serie di presentare trame più profonde del solito. I personaggi di NCIS: Origins sono particolarmente intriganti e unici, con i loro dilemmi personali, che sono stati messi in risalto solo nel finale di stagione. Sebbene Gibbs sia il protagonista della serie, NCIS: Origins è noto per concentrare le trame su altri personaggi, e nulla lo ha dimostrato meglio dell’intreccio delle vite di tutti nel finale.

Il ritorno di Jackson Gibbs

Il finale ha visto il ritorno di Jackson Gibbs, il padre di Leroy Gibbs, ed è stato un momento commovente. L’ultima volta che Jackson è apparso in NCIS: Origins, lui e Gibbs hanno litigato perché il padre voleva che il figlio tornasse a casa. Il suo ritorno significa che lui e Gibbs sono tornati in buoni rapporti, ma non passerà molto tempo prima che litighino di nuovo.

Durante il loro incontro, Jackson incoraggia Gibbs a organizzare un funerale per Shannon e Kelly e ad aiutarlo ad accettare la loro morte. Aiuta persino Gibbs a vendere la casa di famiglia. Il loro incontro è bellissimo, ma la trama di NCIS rivela che i due non si parleranno per diversi anni dopo il funerale, il che significa che è solo questione di tempo prima che il loro legame si spezzi di nuovo.

Come Lara Macy è collegata al caso di Lala e Pedro Hernandez

Lara Macy torna in NCIS nei panni di una giovane agente della polizia militare che indaga sull’omicidio di Pedro Hernandez. NCIS: Origins rivela anche che lei e Lala sono amiche e si aiutano a vicenda con i casi e le informazioni. Quando Macy appare in NCIS: Origins, contatta prima Lala, sperando di ottenere il suo aiuto nelle indagini sul coinvolgimento di Gibbs.

Il fulcro del finale di NCIS: Origins è l’amicizia tra Macy e Lala. È proprio il loro rapporto che porta Macy a indagare su Gibbs, ed è anche ciò che pone fine alle sue indagini. Macy fa la sua prima apparizione in NCIS: Origins nel finale, ma la sua presenza è legata a una telefonata che sente per caso all’inizio della stagione, tra Gibbs e un’altra persona.

Gibbs è pronto a sacrificarsi per Macy (ma Lala lo salva)

Uno dei momenti più emozionanti dell’episodio è quando Gibbs decide di cedere alle indagini di Macy e le consegna il suo fucile, che è anche l’arma del delitto di Pedro Hernandez. In precedenza, Macy lo spinge a rivelare dove si trova la sua pistola, ma Gibbs risponde che gli è stata rubata. Sembra che Gibbs continuerà a insistere sulla sua innocenza, ma presto le consegna il fucile e ammette di aver sparato a Hernandez.

Tuttavia, l’appello emotivo di Lala, che potrebbe essere collegata all’omicidio in diversi modi e che arrestare Gibbs rovinerebbe anche la sua vita, alla fine incoraggia Macy a abbandonare le indagini, salvandolo da una vita in prigione.

Sembra essere la fine per Gibbs, ma Lala interviene e va a casa di Macy per riprendere la pistola. Le cose si complicano quando Macy punta una pistola contro la sua amica e le dice di mettere giù l’arma. Tuttavia, l’appello emotivo di Lala, che sostiene di poter essere collegata all’omicidio in diversi modi e che arrestare Gibbs rovinerebbe anche la sua vita, alla fine convince Macy ad abbandonare le indagini, salvandolo da una vita in prigione.

Gibbs e Lala condividono un momento intimo, ma viene interrotto

Il finale di NCIS: Origins ha finalmente visto il culmine della tensione che Gibbs e Lala avevano costruito durante la stagione. Gibbs trova Lala che nuota nella piscina del suo vicino e quando Lala insiste affinché Gibbs la raggiunga a casa sua, lui invece si tuffa anche lui in piscina. Mentre nuotano vicini, si fermano per un attimo e condividono un momento intimo in cui stanno per baciarsi prima che Gibbs parli e rovini il momento.

Il finale di NCIS: Origins ha finalmente visto il culmine della tensione che Gibbs e Lala avevano costruito durante la stagione.

Gibbs dice a Lala che ha consegnato l’arma del delitto, lasciandola scioccata. Per gran parte dell’episodio, Gibbs, Franks e Lala lavorano insieme per superare l’indagine di Macy. Tuttavia, la rivelazione di Gibbs di aver consegnato il suo fucile fa capire a Lala che Gibbs è proprio come Franks. Agisce per conto suo e non si rende conto che si tratta di un lavoro di squadra che coinvolge tutti. Lei se ne va rapidamente dalla piscina.

Gibbs incontra Diane Sterling

Il finale di NCIS: Origins ha una grande notizia, ovvero che Gibbs incontra la sua seconda moglie, e poi sua amica di lunga data, Diane Sterling. Diane era un personaggio importante in NCIS, apparendo più volte nel corso degli anni come ex moglie sia di Gibbs che di Tobias. Era anche un personaggio interessante che chiaramente significava molto per Gibbs, anche se non andavano sempre d’accordo.

Quando Diane appare in NCIS: Origins, è l’agente immobiliare che vende la casa di famiglia di Gibbs. Il luogo dell’incontro è perfetto perché simboleggia la chiusura di un capitolo e l’inizio di un altro. È anche divertente che Diane assomigli quasi esattamente a Shannon, il che probabilmente la rende la compagna perfetta per Gibbs, dato che gli è già così familiare.

Lala ha un incidente d’auto

La parte peggiore del finale di NCIS: Origins è il momento finale, in cui Lala rimane coinvolta in un terribile incidente stradale per evitare di investire una bambina che era corsa in strada. La narrazione di Gibbs ricollega il finale al primo episodio, che ha rivelato che NCIS: Origins era la storia di Lala. Questo aggiunge un po’ di oscura incertezza al destino di Lala.

Tuttavia, è ancora possibile che Lala sia viva. L’annuncio della seconda stagione di NCIS: Origins, così come l’ambiguità sul fatto che Lala sia morta o solo gravemente ferita, aggiunge ulteriore spazio all’interpretazione. In ogni caso, la storia di Lala non è ancora finita perché è direttamente legata alla squadra del NIS, il che significa che c’è ancora molto da raccontare.

Come il finale della prima stagione di NCIS: Origins prepara la seconda stagione

Il finale di NCIS: Origins si è concluso con alcune trame incompiute. Durante l’episodio, Franks riceve diverse chiamate senza risposta, finché una voce misteriosa rivela di essere suo fratello e di voler parlare del Vietnam. L’episodio 11 di NCIS: Origins ha rivelato l’infanzia dei fratelli prima che fossero arruolati per la guerra.

Il finale ha anche visto Randy mettere in discussione il suo posto nella squadra NIS e parlare con un ufficiale superiore della possibilità di passare a un lavoro d’ufficio, il che alla fine potrebbe aver danneggiato la sua carriera. La conversazione viene interrotta, ma è chiaro che lo stress sta avendo la meglio su Randy.

L’incertezza di Randy, l’infortunio e la possibile morte di Lala e l’arrivo del fratello di Franks significano che la seconda stagione di NCIS: Origins sarà molto diversa, ma speriamo che sia per il meglio.

NCIS: New Orleans 2×07: anticipazioni sul prossimo episodio

0

Si intitolerà Heart EightNCIS: New Orleans 2×07, la settima puntata della seconda stagione della serie televisiva spin off di NCIS che andrà in onda sul network americano della CBS.

In NCIS: New Orleans 2×07 La vita di un genio dei codici della Marina impiegato dalla madre di Brody, Olivia Brody (Annie Potts), è in bilico dopo che il cuore destinato al suo trapianto viene rubato. Olivia si unisce al team del NCIS nella loro corsa per individuare e recuperare l’organo mancante.

NCIS: New Orleans è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2014, nata come secondo spin-off della serie NCIS – Unità anticrimine.

Dopo un backdoor pilot trasmesso durante l’undicesima stagione della serie madre, la prima stagione di NCIS: New Orleans ha debuttato sullaCBS il 23 settembre 2014.

Il 12 gennaio 2015 la serie è stata rinnovata per una seconda stagione.

La serie segue le vicende della squadra dell’NCIS distaccata a New Orleans. Guidata dall’agente speciale Dwayne Cassius Pride, è composta anche dall’agente speciale Christopher LaSalle e dalla neo-arrivata agente Meredith Brody, avvalendosi dell’assistenza del tecnico di laboratorio Sebastian Lund e del medico legale Loretta Wade.

NCIS: Los Angeles 7×02: anticipazioni e promo

0
NCIS: Los Angeles 7×02: anticipazioni e promo

Si intitolerà CitadelNCIS: Los Angeles 7×02, il secondo episodio dell’atteso settimo ciclo di puntate dello show trasmesso dal network americano CBS.

https://youtu.be/cOJZ_ite2Js

In NCIS: Los Angeles 7×02, l’agente della DEA Talia Del Campo (Mercedes Mason) si rivolge alla squadra NCIS di Los Angeles per un aiuto dopo che il suo partner viene ucciso. Inoltre, dopo che Kensi si insospettisce che Deeks stia nascondendo qualcosa, lui la sorprende presentandole sua madre (Pamela Reed).

NCIS: Los Angeles 6×12: anticipazioni e promo

0
NCIS: Los Angeles 6×12: anticipazioni e promo

Si intitola Spiral , NCIS: Los Angeles 6×12, il dodicesimo episodio della sesta stagione della serie di successo trasmessa da CBS.

https://www.youtube.com/watch?v=LHoIxCLokOg

In NCIS: Los Angeles 6×12Callen è sotto copertura nella sala posta di un edificio adibito ad uffici per indagare su di un trafficante d’armi, viene preso d’assalto da parte dei terroristi e Callen diventa un ostaggio. Quando la squadra arriva per aiutare, scoprono che l’intero edificio è imbottito di esplosivi.

NCIS: Los Angeles 6×09: anticipazioni e promo

0

Si intitola Traitor,  NCIS: Los Angeles 6×09, il nono episodio della sesta stagione della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della CBS.

http://www.youtube.com/watch?v=yNtTeLbqctM

NCIS- Los Angeles 6×09In NCIS: Los Angeles 6×09 Dopo che Granger viene avvelenato dalla talpa ed Eric scopre di essere uno dei sette sospetti, Hetty ordina un blocco totale delle operazioni mentre tutti vengono sottoposti a indagine.

NCIS: Los Angeles è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2009, nata come spin-off della serie NCIS – Unità anticrimine. La serie è stata creata da Shane Brennan, ed è interpretata da Chris O’Donnell e LL Cool J. NCIS: Los Angeles ha debuttato in prima visione negli Stati Uniti il 22 settembre 2009 sulla CBS, mentre in Italia è trasmessa in prima visione assoluta dal 21 marzo 2010 da Rai 2

Il 13 marzo 2014 la serie è stata rinnovata per una sesta stagione.

La squadra NCIS di Los Angeles vede come uomo di punta G. Callen (neanche lui sa cosa significhi questa “G”, visto che nessuno ha mai potuto dirglielo, essendo orfano), un enigmatico agente famoso per il suo talento nel ricoprire incarichi sotto copertura. Nelle indagini è affiancato dall’agente speciale Samuel “Sam” Hanna, ex Navy SEAL della United States Navy che lavora nell’unità di sorveglianza speciale; parla correntemente l’arabo ed è un esperto di cultura mediorientale. Fanno parte della squadra anche lo psicologo Nate, l’investigatrice forense Kensi, e l’agente di collegamento con la polizia Marty Deeks.

NCIS: Los Angeles 6×06: anticipazioni e promo

0

Si intitola SEAL Hunter, NCIS: Los Angeles 6×06, l’attesa sesta puntata del sesto ciclo di episodi della serie di enorme successo trasmessa dal network americano della CBS.

https://www.youtube.com/watch?v=vVgHVOs70og

NCIS- Los Angeles 6×06In NCIS: Los Angeles 6×06 Quando Sam viene arrestato per l’omicidio di una donna, Callen e Granger lavorano per ripulire il suo nome. Nel frattempo, Kensi e Deeks scoprono un legame tra la vittima e uno studente del passato di Sam.

NCIS: Los Angeles è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2009, nata come spin-off della serie NCIS – Unità anticrimine. La serie è stata creata da Shane Brennan, ed è interpretata da Chris O’Donnell e LL Cool J.

NCIS: Los Angeles ha debuttato in prima visione negli Stati Uniti il 22 settembre 2009 sulla CBS, mentre in Italia è trasmessa in prima visione assoluta dal 21 marzo 2010 da Rai 2. Il 13 marzo 2014 la serie è stata rinnovata per una sesta stagione. La squadra NCIS di Los Angeles vede come uomo di punta G. Callen (neanche lui sa cosa significhi questa “G”, visto che nessuno ha mai potuto dirglielo, essendo orfano), un enigmatico agente famoso per il suo talento nel ricoprire incarichi sotto copertura. Nelle indagini è affiancato dall’agente speciale Samuel “Sam” Hanna, ex Navy SEAL della United States Navy che lavora nell’unità di sorveglianza speciale; parla correntemente l’arabo ed è un esperto di cultura mediorientale. Fanno parte della squadra anche lo psicologo Nate, l’investigatrice forense Kensi, e l’agente di collegamento con la polizia Marty Deeks.

NCIS: Los Angeles 6×08: anticipazioni e promo

0

Si intitola The Gray Man NCIS: Los Angeles 6×08, l’ottava puntata dell’atteso sesto ciclo di  episodi della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano della CBS.

https://www.youtube.com/watch?v=mOD0lr7F4co

NCIS- Los Angeles 6x08NCIS: Los Angeles è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2009, nata come spin-off della serie NCIS – Unità anticrimine. La serie è stata creata da Shane Brennan, ed è interpretata da Chris O’Donnell e LL Cool J. NCIS: Los Angeles ha debuttato in prima visione negli Stati Uniti il 22 settembre 2009 sulla CBS, mentre in Italia è trasmessa in prima visione assoluta dal 21 marzo 2010 da Rai 2. Il 13 marzo 2014 la serie è stata rinnovata per una sesta stagione.

La squadra NCIS di Los Angeles vede come uomo di punta G. Callen (neanche lui sa cosa significhi questa “G”, visto che nessuno ha mai potuto dirglielo, essendo orfano), un enigmatico agente famoso per il suo talento nel ricoprire incarichi sotto copertura. Nelle indagini è affiancato dall’agente speciale Samuel “Sam” Hanna, ex Navy SEAL della United States Navy che lavora nell’unità di sorveglianza speciale; parla correntemente l’arabo ed è un esperto di cultura mediorientale. Fanno parte della squadra anche lo psicologo Nate, l’investigatrice forense Kensi, e l’agente di collegamento con la polizia Marty Deeks.

NCIS: Los Angeles 6×07: anticipazioni e promo

0

Si intitola Leipei, NCIS: Los Angeles 6×07, la settima puntata dell’atteso sesto ciclo di episodi della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano della CBS.

https://www.youtube.com/watch?v=TOapN5V4hjU

NCIS- Los Angeles 6x07NCIS: Los Angeles è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2009, nata come spin-off della serie NCIS – Unità anticrimine. La serie è stata creata da Shane Brennan, ed è interpretata da Chris O’Donnell e LL Cool J. NCIS: Los Angeles ha debuttato in prima visione negli Stati Uniti il 22 settembre 2009 sulla CBS, mentre in Italia è trasmessa in prima visione assoluta dal 21 marzo 2010 da Rai 2.

Il 13 marzo 2014 la serie è stata rinnovata per una sesta stagione.

La squadra NCIS di Los Angeles vede come uomo di punta G. Callen (neanche lui sa cosa significhi questa “G”, visto che nessuno ha mai potuto dirglielo, essendo orfano), un enigmatico agente famoso per il suo talento nel ricoprire incarichi sotto copertura. Nelle indagini è affiancato dall’agente speciale Samuel “Sam” Hanna, ex Navy SEAL della United States Navy che lavora nell’unità di sorveglianza speciale; parla correntemente l’arabo ed è un esperto di cultura mediorientale. Fanno parte della squadra anche lo psicologo Nate, l’investigatrice forense Kensi, e l’agente di collegamento con la polizia Marty Deeks.