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Nine Conferenza stampa

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Distribuito da 01 e Rai Cinema in 250 copie, il 22 gennaio esce al cinema NINE (leggi la recensione), di Rob Marshall. In occasione della proiezione anticipata, cine-filos e la stampa italiana hanno incontrato il regista e il cast del film, nella bellissima cornice dell’Hotel St. Regis di Piazza della Repubblica a Roma.

Prima di ogni altra cosa, Marshall ha esordito manifestando la sua gioia per essere a Roma a presentare il suo film, esprimendo la sua grande ammirazione per la bravura e l’umiltà dell’ottimo cast italiano che ha partecipato al film. “Non è un remake di 8 1/2- sottolinea Marshal – è una versione cinematografica del musical, ha più sostanza concettuale del mio precedente musical (Chicago), è per un verso più complesso, parla di come nasce, di come si fa un film”.

 

Nine Bullets – Fuga per la libertà: la spiegazione del finale del film

Può esserci tanta umanità anche nei thriller d’azione, film solitamente incentrati su scontri, effetti speciali e scene ad alta intensità di adrenalina. Ma si tratta pur sempre di film con protagonisti esseri umani, con i loro pregi e difetti, che cercano di destregiarsi come meglio in contesti difficili. Film come Wrath of Man – La furia di un uomo, Safe House – Nessuno è al sicuro o il recente Ad Vitam, ad esempio, si muovono tutti a partire da sentimenti e necessità umane. Proprio come fa anche Nine Bullets – Fuga per la libertà, film del 2022 diretto da e passato fortemente inosservato, nonostante la presenza nel cast di due noti attori come Lena Headey e Sam Worthington.

La trama di Nine Bullets – Fuga per la libertà

Gypsy (Lena Headey) è una donna di mezza età che vive da sola e aspira a far pubblicare il suo libro, che è in lavorazione. La sua professione principale è quella di ballerina di burlesque, ma vuole abbandonarla, soprattutto a causa della sua non più giovane età e della nuova passione per la scrittura. La donna può poi vantare anche un’amicizia con il giovane figlio dei suoi vicini, Sam (Dean Scott Vazquez). Ma è proprio da parte della famiglia di lui che, involontariamente, arriveranno inaspettati problemi per Gypsy. Un giorno, mentre è al lavoro, viene infatti chiamata dal vicino Ralph, che chiede disperatamente il suo aiuto.

Ralph aveva rubato una grossa somma di denaro a un criminale locale, Jack (Sam Worthington) e il gangster ha ora mandato degli uomini a cercarlo per uccidere lui e la sua famiglia. Gypsy conosce bene Jack, poiché ha avuto una relazione con lui, ed è proprio per questo che Ralph si è rivolto a lei, convinto che il criminale dia retta solo a lei. Mentre Ralph, in preda al panico, cerca di allontanarsi dal pericolo con la moglie e la madre in macchina, chiama suo figlio, incaricandolo di recarsi rapidamente in un determinato luogo con il suo iPad, poiché tutti i codici e le informazioni necessarie sono memorizzati su quel dispositivo.

Lena Headey in Nine Bullets - Fuga per la libertà
Lena Headey in Nine Bullets – Fuga per la libertà

Sam raggiunge il luogo designato in tempo, insieme al suo cane, ma la sua famiglia viene uccisa con un colpo di pistola quasi davanti ai suoi occhi. Nel frattempo, intuendo che è successo qualcosa di terribile, Gypsy torna a casa e trova proprio Sam in lacrime, nascosto nel suo bagno. Sebbene non sia molto contenta di dover sconvolgere la propria vita per fare da babysitter a un bambino e a un cane, Gypsy non può fare a meno di aiutare il ragazzo, perché sa che verrebbe ucciso se Jack gli mettesse le mani addosso. Preparando in fretta le valigie, fa quindi salire Sam e il suo cane Moses sul suo mezzo e si allontana dal loro quartiere e dalla città, per tentare di sfuggire al suo spietato ex amante.

Riuscirà Gypsy a tenere Sam lontano dai guai per sempre?

Il piano di Gypsy è quello di accompagnare Sam a casa dello zio, che è rabbino in una sinagoga in una città lontana. Ma lo zio non sembra essere stato molto legato al fratello (padre di Gypsy) e, sebbene accetti di accogliere il bambino, chiede un po’ di tempo per prepararsi a un cambiamento così improvviso nella sua vita. Durante il tragitto, la donna si rendende conto che quest’ultimo è un chiacchierone e in cerca di attenzioni per la sua vita solitaria. Ma si rende anche conto del motivo per cui Sam desidera tanto amore e affetto, visto che, dopo tutto, è un ragazzo che ha perso all’improvviso tutti quelli che conosceva nella vita. I suoi unici compagni sono il suo cane e la sua vicino di casa, che lo ha ora portato via dai guai.

D’altra parte, Gypsy deve costantemente vigilare sulla sicurezza del ragazzo e sulla propria, poiché gli uomini di Jack l’hanno ovviamente seguita. Gypsy tenta allora di esercitare la sua influenza su Jack e va a trovarlo nella sua residenza. Il criminale ammette che lei è sempre stata l’amore della sua vita, nonostante l’abbia tradita più volte mentre stavano insieme, e che è ancora interessato a lei. Gypsy, però, in nome del loro vecchio amore, cerca di convincerlo – senza successo – a lasciar stare il ragazzo. In seguito, si rende conto che il suo ex fidanzato ha piazzato un localizzatore sulla sua auto, sospettando che lei abbia con sé Sam.

Sam Worthington e Martin Sensmeier in Nine Bullets - Fuga per la libertà
Sam Worthington e Martin Sensmeier in Nine Bullets – Fuga per la libertà

Insieme, riescono in qualche modo a eludere gli uomini della banda nel parcheggio dell’hotel e poi gettano via il localizzatore su un’altra auto, ingannando così gli inseguitori nella direzione sbagliata. Gypsy entra quindi casualmente in un’auto non chiusa a chiave e la ruba, solo per far perdere ulteriormente le loro tracce. Tuttavia, si accorgono di essere accompagnati anche da un’altra donna che aveva dormito all’interno dell’auto e che sostiene essere la sua. Gypsy convince questa donna, Tasmin (La La Anthony) ad aiutarli, a non lasciarli nel luogo in cui si trovano, e continuare a viaggiare insieme. A poco a poco legano anche con Tasmin e fanno un’altra sosta, ma sono costretti a ripartire di corsa.

Gypsy si accorge infatti che Jack ha messo la polizia alle sue calcagna, sostenendo che Sam è un bambino scomparso e lei la sua rapitrice. Tasmin li aiuta a uscire da questa situazione in cambio di un po’ di denaro che Gypsy promette di darle una volta arrivati a destinazione. Quella sera raggiungono Cascade, nel Montana, dove si trova Lacy (Barbara Hershey), la professoressa di fiducia di Gypsy ai tempi dell’università, e lasciano Sam con lei. Insieme a Tasmin, Gypsy si reca poi al cimitero locale, dove scava una tomba vuota, che in realtà contiene una borsa piena di soldi che Jack aveva messo da parte per lei quando stavano insieme.

Tuttavia, anche Jack si ricorda di questo luogo e proprio in quel momento si presenta, facendo fuggire Tasmin. Gypsy riesce però a sopravvivere alla notte nascondendosi in una bara di cemento e la mattina dopo si ritrova in un punto prestabilito con Sam e riprende il viaggio verso suo zio. A poco a poco, Gypsy si apre e parla del proprio passato: era stata violentata da un professore universitario, con il risultato di un figlio che decise di tenere e crescere come suo. Ma il bambino morì tragicamente in un incidente d’auto, di cui Gypsy si ritiene ancora responsabile, e ammette di non essere brava con i bambini perché le ricordano il suo stesso figlio e il suo fallimento.

Lena Headey, La La Anthony e Dean Scott Vazquez in Nine Bullets - Fuga per la libertà
Lena Headey, La La Anthony e Dean Scott Vazquez in Nine Bullets – Fuga per la libertà

La spiegazione del finale di Nine Bullets – Fuga per la libertà: come finisce il film?

Nel mentre, verso il finale di Nine Bullets – Fuga per la libertà, Jack e i suoi uomini rintracciano Tasmin per interrogarla sulla posizione di Gypsy e lei, timorosa, racconta della casa di Lacy. Gli uomini del criminale si recano a casa di Lacey, ma non sono però accompagnati da Jack, che torna dalla sua attuale amante, Lisa (Emma Holzer), una giovane donna influente che vuole che Jack entri in politica. Lacy reagisce in modo molto aggressivo agli uomini, poiché era preparata a una visita del genere, e spara a uno di loro con il suo letale fucile. D’altra parte, Gypsy consiglia a Sam di restituire a Jack tutti i soldi che il padre aveva rubato, perché non c’è fine alla fuga dal crimine.

Chiama poi Jack, chiedendogli di nuovo di risparmiare il ragazzo una volta restituito il denaro, cosa che  Sam fa poco dopo. Lui e Gypsy raggiungono alla fine poi la sinagoga dello zio rabbino, dove entrano e ascoltano un sermone sul pentimento. Questo convince Gypsy a non abbandonare il bambino, ma a portarlo con sé e a tenerlo come parte della sua vita. Mentre i due escono dall’edificio, però, vengono rintracciati da due uomini di Jack, ai quali Lisa ha promesso ancora più soldi per uccidere Gypsy. Nella sparatoria che ne segue, Gypsy viene ferita gravemente, ma prima di arrendersi riesce ad uccidere i due uomini.

Nonostante sia stata colpita da cinque proiettili a bruciapelo, Gypsy si risveglia in ospedale qualche settimana dopo, forse per la sua insistenza fin dall’inizio sul fatto che ci sarebbero voluti nove proiettili per ucciderla, poiché è come un gatto con nove vite. Sam la riaccoglie con gioia e si fa riconoscere dai medici come il figlio della donna. Le rivela poi di aver inserito un virus nel codice mentre inviava il denaro a Jack, che ha fatto sì che Jack donasse inconsapevolmente tutti i soldi alla fondazione Save the Children. Sam è anche riuscito a risparmiare astutamente tre milioni di dollari per loro stessi, con una parte dei quali Gypsy compra una nuova auto dopo essersi rimessa in salute, e i due guidano in lontananza alla fine del film.

Sono entrambi consapevoli, come avevano discusso in precedenza in modo casuale, di dover scappare ancora un po’ da Jack, ma sono disposti a farlo insieme perché hanno ormai trovato conforto nella reciproca compagnia. Il finale di Nine Bullets – Fuga per la libertà offre dunque un lieto fine a due personaggi disperatamente in cerca di amore. Se Gypsy trova in Sam il figlio perduto, intraprendendo così un percorso di guarigione da quel trauma, il ragazzo trova invece una madre o, più in generale, qualcuno davvero interessato a lui, disposto ad amarlo e prendersene cura. In mezzo a tutta la violenza del contesto da cui entrambi provengono, riescono dunque a trovare entrambi l’amore.

Nina Wu: recensione del film di Midi Z – #Cannes72

Nina Wu: recensione del film di Midi Z – #Cannes72

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2019, Nina Wu è il nuovo film del regista Midi Z. Un’opera che vuole essere un manifesto orientale del movimento #metoo, ma che inciampa nelle sue ambizioni finendo per essere un film confusionario e debole nelle sue idee.

Protagonista assoluta è Nina, un’attrice in cerca di fama che ottiene il suo privo provino per un ruolo da protagonista in un film. Poco convinta dal progetto, ma desiderosa di affermarsi, Nina si presenta dal produttore, ottenendo infine la parte. Divenuta una celebrità, ha tuttavia inizio per lei un incubo. Convinta che qualcuno la stia perseguitato, Nina inizierà a vivere in uno stato di continua tensione, ritrovandosi come a vivere in un film thriller.

È probabilmente una storia già vista o sentita quella di Nina Wu, ma le prime scene del film facevano sperare in risvolti che portassero la narrazione su strade meno battute. Sfortunatamente con il susseguirsi delle scene si comprende che non è questo il caso. Il regista intraprende un percorso che porta la prima parte del film a concentrarsi sulla lavorazione del lungometraggio per la quale l’attrice è stata scelta. La osserviamo nelle sue preoccupazioni, nelle sue crisi e nel difficile rapporto con il regista. Fin qui il film riesce ad attirare un minimo di attenzione, ma è nella seconda parte che la narrazione sembra completamente perdere la bussola.

Terminate le riprese, l’attrice si ritrova coinvolta in una successione di eventi che sembrano solamente aggiungere elementi al film senza che questi siano particolarmente necessari. Si soffre così di un senso di smarrimento, distaccandosi completamente da quanto viene mostrato. È solamente sul finale che il film sembra intraprendere nuovamente la strada proposta inizialmente, introducendo però una nuova tematica.

Subentra qui la questione sulle molestie in ambito cinematografico, dalle quali è nato il celebre movimento #metoo. Diventa così chiaro che con Nina Wu il regista vuole portare in scena una tematica attuale, ma che qui finisce solamente per avere un tono moralistico che poco aggiunge ai tanti discorsi fatti a riguardo. Un finale di questo tipo porta a sminuire quanto visto fino a quel momento, e che già si reggeva su di un precario equilibrio. Nel ricercare una forma per trasportare l’attualità in film, Midi Z scivola in un didascalismo che compromette la voce autoriale, turbando lo spettatore e non in una maniera positiva per il film.

Nina e il segreto del riccio: recensione del film di Alain Gagnol

Talvolta il grande pubblico, pensando ai film di animazione, tende a considerarli solo come infantili, adatti solo ai più piccoli. Tuttavia, anche un cartone può divenire un ottimo strumento per comunicare messaggi più profondi: questo è il caso di Nina e il segreto del riccio. La pellicola, diretta da Alain Gagnol e da Jean-Loup Felicioli  (candidati al premio Oscar per miglior film d’animazione per Un gatto a Parigi), racconta le avventure di Nina alle prese con una realtà sempre più ingiusta. Tra i doppiatori dei vari personaggi si ritrovano attori francesi già ben noti nel panorama cinematografico internazionale: prima fra tutti, l’attrice Audrey Tautou (Il favoloso mondo di Amelie, Il codice Da Vinci) doppia Camille, madre di Nina, e Guillaume Canet (The Beach, Asterix & Obelix: il regno di mezzo) dona la sua voce a Vincent, padre di Nina.

Nina e il segreto del riccio: un rifugio di fantasia

Nina è una bambina con una fervida immaginazione, alimentata dalle tante storielle che il padre le racconta prima di andare a dormire. Il protagonista delle favole della buonanotte però è sempre un riccio, un animaletto piccolo e determinato nel voler trovare il suo posto nel mondo, capace di rialzarsi dopo ogni sconfitta. Gli anni passano per Nina, ma la tradizione della storia resta, finché una sera il padre, demoralizzato dalle ingiustizie della propria vita, smette di inventare favole per Nina.

Questo sembra essere solo un piccolo preludio dei cambiamenti che caratterizzeranno la vita della bambina da quel momento in poi: il padre ha perso il lavoro e non sa più come badare alla propria famiglia. Nel vedere il proprio padre in un tale stato di tristezza e sconforto, Nina, grazie all’aiuto dell’amico Mehdi e del riccio, cerca di fare reagire per aiutare la sua famiglia. La fabbrica in cui lavorava il padre di Nina è stata chiusa per problemi economici e frodi da parte del proprietario; ciononostante, la polizia ancora non ha trovato dei soldi che il proprietario aveva nascosto. Nina e Mehdi sono determinati a trovare il tesoro per salvare le famiglie di tutti i lavoratori lasciati a casa.

Nel compiere questa impresa, però, i due giovani dovranno superare l’occhio vigile del guardiano della fabbrica e del suo cane.

Le ingiustizie che fanno diventare grandi

Tema focale di Nina e il segreto del riccio sono proprio le ingiustizie di natura economica e sociale che vivono la famiglia di Nina e tutte le  altre  famiglie di lavoratori lasciati a casa di punto in bianco. Si tratta purtroppo anche di vicende non così distanti dalla realtà: fabbriche che chiudono per via della delocalizzazione della produzione in paesi emergenti, con manodopera più economica, o imprese chiuse per frodi attuate ai “piani alti”. Coloro che finiscono però a pagarne maggiormente le spese sono proprio i lavoratori.

Un  esempio simile a queste vicende che ha animato il dibattito pubblico per molto tempo è stata proprio la chiusura dell’Ilva a Taranto, un acciaieria centenaria che ha rischiato la chiusura negli ultimi anni, salvata infine dall’intervento statale. Può cambiare la produzione della fabbrica, ma il risultato è sempre lo stesso: la perdita del proprio lavoro e della propria stabilità per i molti per delle decisioni prese dai pochi.

Nina e il segreto del riccio: la realtà si fonde con la natura

Il bosco, l’atmosfera bucolica diventano fin da subito parte integrante di questa storia, sia per la presenza di un riccio che guida l’avventura, ma anche per tante piccole interferenze che arrivano da altri animali selvatici. Un esempio è il gattino che salva Mehdi dall’essere scoperto dal cane da guardia, o il corvo che sorvola la fabbrica mentre i due giovani stanno cercando di entrare.

Perfino nel gran finale la natura gioca un ruolo da protagonista: senza fare spoiler, si aggiunge solamente che il tesoro tanto agognato da tutti farà ritorno a una natura che gli è indifferente.

Il riccio nei panni del nuovo Topolino

E’ impossibile non notare una certa familiarità nel disegno del riccio: le sue avventure, raccontate dal padre di Nina, sono rappresentate in bianco e nero, in maniera molto simile ai primissimi cartoni di Topolino. Altro elemento che sembra ricordare il noto personaggio di Walt Disney è anche la  scena, all’inizio del film, in cui il padre di Nina disegna il riccio su un blocco di fogli e, sfogliandolo, questo sembra muoversi, come avveniva nei primi cartoni animati.

Nina e il segreto del riccio affronta tante tematiche interessanti, e talvolta anche di una certa rilevanza nella realtà di oggi. Di conseguenza è un cartone certamente adatto ad adulti, ma, proprio perché racconta di ingiustizie sociali, potrebbe risultare un po’ troppo pesante per un bambino troppo piccolo.

Nina Dobrev: tutto quello che non sai sull’attrice

Nina Dobrev: tutto quello che non sai sull’attrice

Nina Dobrev, o Nikolina “Nina” Constantinova Dobreva, non è nata in Canada o negli Stati Uniti, ma a Sofia, in Bulgaria. Si è trasferita in Canada all’età di due anni e da allora, ha vissuto a Toronto.

Sin da piccola ha mostrato interesse e talento per varie arti: danza, ginnastica, teatro, musica, arti visive e recitazione. Non solo: ha lavorato come modella e nella pubblicità, e da lì ha cominciato la sua carriera da attrice. Ha cominciato al cinema e in televisione, con la serie Degrassi: The Next Generation, ma è diventata celebre per il suo rolo in The Vampire Diaries.

Ecco il profilo completo di Nina Dobrev, dal profilo Instagram alla relazione con Ian Somerhalder, altezza e misure, momenti hot e carriera, tra cinema e programmi televisivi.

Nina Dobrev su Instagram

Nina è stata recentemente proclamata Regina di Instagram della settimana da Hollywood Life. Il motivo? Prima di tutto, il suo profilo ha più di 14 milioni di followers. Inoltre, è una di quelle attrici che aggiornano in proprio profilo constantemente, che sia per condividere una giornata in spiaggia con gli amici, o un video un po’ imbarazzante. Ma lei ci sta sempre, ed è sempre bellissima. Inoltre, non sa solo divertirsi, ma sul suo profilo spiccano anche fotografie di look da red carpet impeccabili, come l’outfit dei Golden Globes.

Nina Dobrev e Ian Somerhalder

Sono stati insieme per tre anni, e la loro relazione è stata abbastanza riservata. Si sono lasciati nel 2013, e Somerhalder si è sposato con la star di Twilight Nikki Reed nel 2015. Dopo la rottura, i due sono rimasti buoni amici, e sembra che non ci siano stati nemmeno problemi sul set.

Da allora, ci sono stati pettegolezzi su presunti ritorni di fiamma e tradimenti, ai quali Nina ha risposto con fermezza, chiedendo di smettere di diffondere odio. Per i fan della coppia di The Vampire Diaries, ovviamente, la loro rottura è stato un colpo al cuore. Ma questo, dice Nina, non giustifica l’odio, la cattiveria, e il pettegolezzo che mira a ferire le persone.

Inoltre, in risposta ai pettegolezzi, Ian ha postato su Instagram una foto di se stesso ad una cena con Nina e Nikki, chiedendo di continuare a vivere la vita e a trattare tutti con amore, gentilezza, e rispetto.

Nina Dobrev fidanzato

Nel luglio 2017, inoltre, dopo tanti mesi di gossip su una possibile storia d’amore tra Nina e Glen Powell, la star di Scream Queens, la coppia sembra essere uscita allo scoperto. Infatti, su Twitter sono circolate fotografie in cui i due posano insieme baciandosi e giocando.

Nina Dobrev: programmi televisivi e film

Prima di The Vampire Diaries, la serie che l’ha resa celebre, Nina ha recitato nella serie canadese Degrassi: the Next Generation, dal 2006 al 2009. Un teen drama, è il sequel di altre serie TV degli anni Ottanta ambientate nella Degrassi Community School. È famosa per le tematiche sociali, che il reboot contemporaneo ha mantenuto. Nella serie, Nina Dobrev interpreta il personaggio di Mia Jones, una giovane modella che frequenta la scuola fino al trasferimento a Parigi per concentrarsi sulla carriera di modella.

La serie statunitense The Vampire Diaries – Il diario del vampiro, invece, porta Nina alla fama. Nina è infatti la protagonista Elena Gilbert, una ragazza adolescente la cui vita viene sconvolta quando scopre che il suo ragazzo Stefan Salvatore è un vampiro. Dall’altra parte, Stefan si accorge che lei è identica alla prima donna della sua vita, la vampira che trasformò lui e suo fratello Damon nel 1864, Katherine Pierce. Entrambi i fratell isi innomorano di lei, e la proteggono da forze che vogliono il controllo della ragazza.

Al cinema, Nina Dobrev è comparsa nel celeberrimo Noi siamo infinito (The Perks of Being a Wallflower), diretto da Stephen Chbosky. Nel 2017, è comparsa in Flatliners – Linea MortaleCrash Pad – Dolce Vendetta.

Nel 2019 ha interpretato Ashley in Run This Town ed è stata Clem nella serie tv Fam. Nello stesso hanno ha interpretato il ruolo di Chloe in Lucky Day. Nel 2021 Nina Dobrev sarà Mae in Redeeming Love e Natalie Bauer in Love Hard. Nel 2022 invece sarà Wren Pepper nel film Sick Girl.

Nina Dobrev: hot e impegnata

Nina è una delle attrici più sexy di Hollywood, ed è comparsa in una serie di servizi fotografici hot. Le sue misure? 81-61-89, ed è alta 1.69 metri.

Sexy ma anche impegnata: recentemente, ha postato su Instagram una foto in bikini, dove mostra il suo corpo splendido in un costume blu, che ricorda il colore dell’oceano, con la frase ‘Namaste in the cold. This beach doesn’t believe in winter.’ (Namaste al freddo. Questa spiaggia non crede nell’inverno.). Aveva indossato gli stessi colori in un video per Oceana, che la vedeva nuotare nell’oceano con una maglietta blu. La star ha nuotato con gli squali per promuovere l’impegno di Oceana nella lotta contro il commercio delle pinne di squalo.

Nina Dobrev nel trailer della commedia Sick Girl

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Nina Dobrev nel trailer della commedia Sick Girl

Lionsgate ha diffuso il trailer della commedia Sick Girl che ha come protagonisti la star di The Vampire Diaries Nina Dobrev e la star di Joy Ride Sherry Cola. Quando Wren Pepper (Nina Dobrev) sente i suoi amici più cari allontanarsi, lascia andare una piccola bugia bianca che si trasforma in un evento colossale e che cambia la vita”, si legge nella sinossi ufficiale. “Il debutto cinematografico di Jennifer Cram è un’esilarante interpretazione del prezzo dell’insicurezza e delle ricompense della vera amicizia.”

Quando sarà presentata la premiere di Sick Girl?

Sick Girl, scritto da Jennifer Cram che debutta alla regia con questo film uscirà negli USA in sala e on demand/digitale a partire dal 20 ottobre. Oltre a Dobrev e Cola, il cast include Brandon Mychal Smith, Stephanie Koenig, Haley Magnus, Ray Mckinnon, Dan Bakkedahl e Wendi Mclendon-Covey.

Nina Dobrev con Ellen Page per il remake di Linea Mortale

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Nina DobrevNina Dobrev si è unita al cast del remake di Linea Mortale. A dare la notizia è Deadline che conferma che la star di The Vampire Diaries sarà al fianco di Ellen Page e Diego Luna, già confermati nel progetto.

La pellicola sarà diretta da Niels Arden Oplev (regista danese noto per Uomini che odiano le donne), mentre la sceneggiatura porterà la firma di Ben Ripley (Source Code). David Blackman e Laurence Mark figureranno tra i produttori. Le riprese del film inizieranno a luglio.

Linea mortale (Flatliners) è un film del 1990 diretto da Joel Schumacher, che narra le vicende di un gruppo di studenti di medicina che sperimentano su sé stessi la morte indotta chimicamente con l’unico scopo di provare l’esistenza dell’aldilà. Il cast del film originale include Kiefer Sutherland, Julia Roberts, William Baldwin, Oliver Platt e Kevin Bacon.

Nina dei Lupi: trailer del film in arrivo al cinema!

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Nina dei Lupi: trailer del film in arrivo al cinema!

Guarda il trailer italiano di Nina dei Lupi, in arrivo nei cinema italiani il prossimo 31 agosto dopo il passaggio in anteprima mondiale il 30 agosto a Venezia come proiezione speciale in apertura alle Giornate degli Autori.

Il trailer svela le atmosfere di questo fantasy-thriller distopico diretto e co-sceneggiato da Antonio Pisu – che ritorna alla regia dopo il pluripremiato EST – Dittatura Last Minute del 2020 – e ci fa conoscere per la prima volta i personaggi del film interpretati da un cast importante: protagonisti principali sono infatti Sergio Rubini, Sara Ciocca, Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci e Davide Silvestri. Nel cast anche Tiziana Foschi, Caterina Gabanella, Fabio Ferrari e Paolo Rossi Pisu.

Nina dei Lupi è tratto dall’omonimo romanzo dell’autore candidato al Premio Strega 2011 Alessandro Bertante (La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi, la cui nuova edizione sarà pubblicata con cover e fascetta dedicata per l’uscita del film), e Annapaola Fabbri, Tiziana Foschi, Pierpaolo de Mejo e lo stesso Antonio Pisu ne hanno firmato la sceneggiatura; è prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu con il contributo del MIC, in collaborazione con Trentino Film Commission, in partecipazione con JCG BITS production e con Edoardo Possati, con il patrocinio dei Comuni di Ala e Vallarsa e realizzato con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per Cinema e l’audiovisivo.

Le riprese del film si sono svolte in Trentino e la produzione ha ottenuto la certificazione Green Film, il protocollo ideato e promosso dalla Trentino Film Commission che incentiva la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva. Genoma Films ha inoltre stretto un legame con l’Università IULM per la produzione del film dando la possibilità agli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media di svolgere un tirocinio sul set del film per l’intero periodo di riprese. Una studentessa di IULM, ancora in corso (al secondo anno della Magistrale), ha infatti affiancato il regista Antonio Pisu nel ruolo di stagista di regia.

Nina dei Lupi: al via in Trentino le riprese del nuovo film targato Genoma Films

La casa di produzione e distribuzione Genoma Films è lieta di annunciare l’avvio delle riprese di Nina dei Lupi, il nuovo lungometraggio diretto e co-sceneggiato da Antonio Pisu, che ritorna alla regia dopo il pluripremiato EST – Dittatura Last Minute del 2020. 

Il film è tratto dall’omonimo romanzo dell’autore Alessandro Bertante (Marsilio, 2011; nottetempo, 2019), candidato al Premio Strega 2011 e Annapaola Fabbri, Tiziana Foschi, Pierpaolo de Mejo e lo stesso Antonio Pisu ne hanno firmato la sceneggiatura; è prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu in associazione con JC Bits Productions, con il contributo del MIBACT e con il sostegno della Trentino Film Commission. 

Protagonisti principali sono Sara Ciocca, Sergio Rubini, Cesare Bocci, Davide Silvestri e Sandra Ceccarelli. Nel cast anche Tiziana Foschi e Caterina Gabanella.

Le riprese del film dureranno sette settimane e si svolgeranno in Trentino; in particolare nel Comune di Ala e nel Comune di Vallarsa. La produzione si impegnerà inoltre all’ottenimento della certificazione Green Film, il protocollo ideato e promosso dalla Trentino Film Commission che incentiva la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva.

Sinossi del film: Un’improvvisa tempesta solare rende inutilizzabile qualsiasi apparecchiatura elettronica in tutto il pianeta. Lo stesso giorno, una neonata che si chiama Nina viene ritrovata sulla montagna nei pressi di un piccolo paese sperduto. Dopo il catastrofico e misterioso evento atmosferico che tutti chiamano “la sciagura”, la civiltà come la conosciamo si sgretola, le risorse scarseggiano e ovunque e tra gli esseri umani vige la legge del più forte. In questa desolazione il paese di Nina resta però miracolosamente un mondo a parte, i suoi pochi abitanti vivono una vita senza tecnologia e Nina cresce con un forte legame con la natura, che neanche lei stessa riesce a comprendere e che la porta a essere vista da molti come strega per via degli strani fenomeni che accadono in sua presenza. Ma quando una banda di predoni invaderà il paese, decimando brutalmente la popolazione e soggiogando i superstiti, Nina ormai adolescente riuscirà a fuggire nei boschi, a imparare la sopravvivenza in montagna e la convivenza con i lupi e a comprendere i poteri che ha dentro di sé per salvare la sua gente.

GENOMA FILMS di Paolo Rossi Pisu è una società di produzione e distribuzione italiana che ha al suo attivo diversi film tra cui la commedia di successo Nobili Bugie, Est – Dittatura Last Minute, Gianni Schicchi e alcuni restauri come Italiani Brava Gente di Giuseppe de Santis e Pasqualino Sette Bellezze di Lina Wertmuller che, presentato a Cannes nel 2019, ha dato il via al riconoscimento dell’Oscar alla Carriera per la regista. Paolo Rossi Pisu, Antonio Pisu e Marta Miniucchi sono i suoi 3 soci fondatori.

Nina dei lupi gratis al cinema con Cinefilos.it dall’8 al 10 settembre

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, NINA DEI LUPI, presentato alle Giornate degli Autori 2023 e diretto da Antonio Pisu, con Sergio Rubini, Sara Ciocca, Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci, Davide Silvestri, in uscita il 31 agosto distribuito in Italia da Genoma Films.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

ROMA
 
CINEMA GIULIO CESARE
sabato 9 settembre – 10 biglietti
domenica 10 settembre – 10 biglietti
 
CINEMA GREENWICH
sabato 9 settembre – 10 biglietti
domenica 10 settembre – 10 biglietti
 
BOLOGNA
 
CINEMA ODEON
sabato 9 settembre – 10 biglietti
domenica 10 settembre – 10 biglietti
 
TORINO
 
CINEMA GIULIO NAZIONALE
venerdì 8 settembre – 10 biglietti
sabato 9 settembre – 10 biglietti
domenica 10 settembre – 10 biglietti
 
MILANO
 
CINEMA CENTRALE
venerdì 8 settembre – 10 biglietti
sabato 9 settembre – 10 biglietti
domenica 10 settembre – 10 biglietti

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo dall’8 al 10 settembre e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected]in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

I biglietti dovranno essere richiesti improrogabilmente entro e non oltre l‘8 settembre e non saranno prese in considerazioni eventuali richieste formulate successivamente alla suddetta data. L’oggetto della e-mail deve contenere il titolo del film.

NB: riceveranno risposta solo gli assegnatari dei biglietti.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

Guarda il trailer di Nina dei Lupi

Nina dei lupi gratis al cinema con Cinefilos.it dal 31 agosto al 3 settembre

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, NINA DEI LUPI, presentato alle Giornate degli Autori 2023 e diretto da Antonio Pisu, con Sergio Rubini, Sara Ciocca, Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci, Davide Silvestri, in uscita il 31 agosto distribuito in Italia da Genoma Films.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

ROMA 
 
CINEMA GIULIO CESARE
giovedì 31 agosto – 10 biglietti
venerdì 1 settembre – 10 biglietti
sabato 2 settembre – 10 biglietti
domenica 3 settembre 10 biglietti
 
CINEMA EURCINE
giovedì 31 agosto – 10 biglietti
venerdì 1 settembre – 10 biglietti
sabato 2 settembre – 10 biglietti
domenica 3 settembre 10 biglietti
 
FIRENZE
 
CINEMA FLORA
giovedì 31 agosto – 10 biglietti
venerdì 1 settembre – 10 biglietti
sabato 2 settembre – 10 biglietti
domenica 3 settembre 10 biglietti
 
BOLOGNA
 
CINEMA ROMA
venerdì 1 settembre – 10 biglietti
sabato 2 settembre – 10 biglietti
domenica 3 settembre 10 biglietti

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo dal 31 agosto al 3 settembre e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected]in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

I biglietti dovranno essere richiesti improrogabilmente entro e non oltre il 31 agosto e non saranno prese in considerazioni eventuali richieste formulate successivamente alla suddetta data. L’oggetto della e-mail deve contenere il titolo del film.

NB: riceveranno risposta solo gli assegnatari dei biglietti.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

Guarda il trailer di Nina dei Lupi

Nina Arianda e Michael Pitt in Rob The Mob

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Michael Pitt e Nina Arianda saranno i protagonisti di Rob The Mob, crime thriller basato sulla vera storia di una coppia di delinquenti che decide di derubare il più importante boss criminale di New York: nel corso dell’impresa, i due si imbattono però in qualcosa di molto più pericoloso, trovandosi in seguito alle calcagna non solo il suddetto criminale e i suoi accoliti, ma anche l’FBI e addirittura le proprie stesse famiglie.

Alla regia Raymod De Felitta, cineasta indipendente noto per City Island, visto brevemente anche in Italia, nel 2009. Alla produzione lo stesso Michael Pitt, che affiancherà Nina Arianda, reduce dal successo ottenuto a Broadway in Venus in furs e dal prove sul grande schermo in Tower Heist e Midnight in Paris e che si prepara al ‘grande salto’ con l’imminente interpretazione di Janis Joplin nel biopic dedicato alla cantante.

Fonte: Cinema Blend

Nimoy dice addio alle scene

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Nimoy dice addio alle scene

In una recente intervista al Toronto Sun, Leonard Nimoy ha annunciato il suo ritiro dalle scene.

Dal 1966 a oggi l’attore ha interpretato numerose volte Spock, il personaggio che lo ha reso popolare in tutto il mondo, e solo un anno fa è tornato a vestire i panni dell’iconico personaggio nello Star Trek di J.J. Abrams.

Nimona: teaser trailer del nuovo film animato di Netflix

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Nimona: teaser trailer del nuovo film animato di Netflix

Netflix ha finalmente rilasciato un teaser trailer per Nimona, l’adattamento cinematografico animato a lungo in fase di sviluppo dell’omonima graphic novel bestseller di ND Stevenson. Il video presenta il nuovo eroe di Netflix sotto forma di un’adolescente dispettosa di nome Nimona mentre mostra il potenziale illimitato delle sue capacità mutaforma. Quando il cavaliere di un futuristico mondo medievale è incolpato ingiustamente per un crimine che non ha commesso, l’unica persona che può aiutarlo a provare la sua innocenza è Nimona, adolescente dispettosa e una delle creature mutaforma che lo stesso guerriero ha giurato di distruggere.  Il Nimona dovrebbe debuttare il 30 giugno. Dai un’occhiata al teaser trailer di Nimona qui sotto:

Quando Ballister Cuoreardito (Riz Ahmed), cavaliere di un futuristico mondo medievale, è incolpato ingiustamente per un crimine che non ha commesso, l’unica persona che può aiutarlo a provare la sua innocenza è Nimona (Chloë Grace Moretz), adolescente dispettosa amante del caos e una delle creature mutaforma che lo stesso guerriero è stato addestrato a distruggere. Ma con l’intero regno contro di lui, Nimona è la migliore (o forse l’unica) alleata su cui Ballister può contare. E mentre i ruoli tra eroi, cattivi e mostri iniziano a confondersi, i due protagonisti sono determinati a portare scompiglio: Ballister per dimostrare la propria innocenza una volta per tutte e Nimona per… portare solo scompiglio.

Diretto da Nick Bruno e Troy Quane, NIMONA è un’epica avventura su come trovare l’amicizia nelle situazioni più impensate e accettare se stessi e gli altri per come siamo. Tratto dalla graphic novel candidata al National Book Award e bestseller del New York Times di ND Stevenson.

Nimona: recensione del film fantasy di Netflix

Nimona: recensione del film fantasy di Netflix

Un mondo fantasy, medievale ma futuristico dove grandi invenzioni tecnologiche si mescolano a battaglie con le spade. La storia di Nimona, film di Netflix che si trova ai primi posti tra i più visi della settimana, racconta di questo mondo fantastico e delle paure e delle debolezze degli esseri umani. L’animazione si fa carico di un bel bagaglio per spiegare anche ai più piccoli la linea sottile che lega tutti gli abitati del mondo: la diversità. Essere diversi per Nimona non è considerato negativo e mai come oggi un messaggio del genere, in un film su una piattaforma di così tanto rilievo risulta agli occhi dello spettatore così accurato.

Il protagonista è Ballister Boldheart (a cui dà la voce originale Riz Ahmed), cavaliere in un mondo medievale futuristico, viene incastrato per un crimine che non ha commesso, l’unica che può aiutarlo a dimostrare la sua innocenza è Nimona (voce di Chloë Grace Moretz), un’adolescente mutaforma casinista che Ballister è stato addestrato a distruggere. Ma con l’intero regno che vuole prenderlo, Nimona diventa il braccio dentro di Ballister. E mentre i confini tra eroi, cattivi e mostri iniziano a confondersi, i due si mettono in viaggio per cercare di ripulire il nome del giovane cavaliere mentre tutto si mischia a un ritmo punk e caotico.

Diretto da Nick Bruno e Troy Quane, Nimona – uscito il 30 giugno su Netflix – è un’epica avventura su come trovare l’amicizia nelle situazioni più impensate e accettare sé stessi e gli altri per come siamo. Tratto dalla graphic novel candidata al National Book Award e bestseller del New York Times di ND Stevenson.

Nimona, la trama

Nimona film

Ballister sta per ottenere tutto ciò per cui ha lottato e sacrificato. Ha un fidanzato che ama e sta per essere nominato cavaliere. Già nelle prime scene di Nimona si capisce dove i registi Bruno e Quane vogliano andare a parare con la loro riflessione. Un servo di questa società fittizia che viene denominata Ente e per la quale i fedeli servitori vengono addestrati per combattere mostri mutaforma lontani, di una leggenda appartenuta alle generazioni passate. Quando Ballister sta per completare il suo addestramento ed essere nominato cavaliere proprio dalla regina in persona, qualcosa va storto e in poco tempo l’Eroe si ritrova ad essere il cattivo.

Dopo aver vissuto nell’anonimato e come un fuggitivo, come un fulmine a ciel sereno nella vita di Ballister appare Nimona. La mutaforma, senza casa e anche lei con un passato complicato alle spalle, cerca in tutti i modi di aiutare l’Eroe a tornare di nuovo nei suoi panni, riscrivendo la sua storia e non lasciando che cada vittima di un sistema molto più grande di lui. Così lo salva, innumerevoli volte, da situazioni senza via di fuga. Al suo personaggio però, nonostante la riflessione profonda ed esistenzialista che porta sullo schermo, sono riservati anche le parti più divertenti del film. La sua caratterizzazione da adolescente ribelle ma perspicace del nuovo millennio rende il tono del film molto più empatico verso i personaggi.

I mostri sono dentro di noi

Nimona e Ballister

Un messaggio forse troppo forte quello di cui Nimona, film per bambini e ragazzi si fa carico. L’ansia sociale di essere caratterizzati come diversi, mostri a cui viene puntato il dito, è troppo arguta e plateale per poter essere compresa dal piccolo e giovane pubblico. Il personaggio di Nimona cerca di parlare a nome di tutti coloro che si sentono “mostri” e che nella vita sono stati trattati come tali ma lo fa spingendo fino all’estremo questa riflessione. “Per favore, puoi essere normale? Penso solo che sarebbe… più facile se tu fossi una ragazza“, le chiede quando lei si sdraia in metropolitana come un gorilla corallo. “Più facile per chi?“, risponde lei, e lui la rassicura: “Per te! Le altre persone non sono accettate come me“, parole che risuonano forte e chiare nella testa dello spettatore.

Non so se vorrei che lo facessero davvero”, dice quando parla dei cavalieri o delle persone che con il tempo le hanno puntato una spada sul cuore. Ecco perché, quando sul finale, la sua metamorfosi in uno spettro, che si aggira provocando distruzione, sembra irreversibile. Ma il cuore di un cavaliere puro, senza macchia ne paura, riuscirà a portarla nella sua forma originaria. Il raggiungimento della consapevolezza di Nimona di non essere vista solo ed esclusivamente come un mostro porterà al sacrificio finale. La giovane mutaforma salverà l’intera popolazione dalla tirannia della direttrice ormai accecata dalla vendetta. Altra riflessione di cui si fa portavoce Nimona è anche l’aspetto queer, che viene evidenziato dalla coppia omossessuale formata da Ballister e Ambrosius.

Il futuro di Nimona

Nimona film recensione

Il colpo di scena finale lascerebbe intendere a un possibile sequel di Nimona, il cui personaggio si presenta sotto forma “gassosa” a casa di Ballister. Del suo personaggio ambiguo ne viene esplorato poco il passato che sembra in realtà essere molto interessante. Sulle basi della fluidità che i creatori del film hanno voluto trasmettere, ai personaggi e alle loro storie, un sequel di Nimona potrebbe incentrarsi proprio sul suo passato e sulla difficoltà di una bambina mutaforma di adattarsi a un mondo molto più grande di lei e che già poneva le basi su una brutalità ingiustificata nei confronti del diverso.

Se gli argomenti lo rendono un film lontano dalla comprensione del piccolo pubblico la visione potrebbe aprire diverse porte su diverse riflessioni su cui magari anche i giovani spettatori potrebbero soffermarsi. Rimane comunque un film dalle sfumature leggere e la storia segue proprio la classica narrazione da fiaba, come quelle di una volta, ma in chiave moderna.

Nimona: la Fox porta al cinema la graphic novel

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Nimona: la Fox porta al cinema la graphic novel

Dopo la notizia di Lumberjanes, anche Nimona si appresta a diventare un film per il grande schermo. La 20th Century Fox ha infatti deciso di realizzare un lungometraggio animato ispirato alla graphic novel di Noelle Stevenson (già autrice del sopracitato Lumberjanes). La regia del progetto è stata affidata a Patrick Osborne, che nel 2014 vince il premio Oscar grazie al corto Disney Feast. La sceneggiatura, invece, porterà la firma di Marc Haimes.

LEGGI ANCHE: Lumberjanes: la 20th Century Fox prepara il live action

Scritto e disegnato da Noelle Stevenson, Nimona è nato originariamente come “fumetto web” quando la Stevenson frequentava ancora il Maryland Institute College of Art. Solo di recente è stato pubblicato per intero come graphic novel dalla HarperTeen. La protagonista della storia è una giovane mutaforma decisamente impulsiva con uno spiccato talento per le cattiverie, spalla di un folle scienziato supercriminale di nome Lord Blackheart. Insieme i due si battono per dimostrare che la nemesi di Blackheart, tale Sir Ambrosius Goldenloin, non è l’eroe che in realtà tutti quanti immaginano.

Fonte

Nimic, recensione del corto di Yorgos Lanthimos

Nimic, recensione del corto di Yorgos Lanthimos

Ogni autore riesce sempre, in qualsiasi spazio, a raccontare se stesso e le sue ossessioni, e così Yorgos Lanthimos fa nei film e nei cortometraggi, in Nimic, per esempio.

Sono presenze anestetizzate dal punto di vista empatico, emotivo e umano i personaggi di Yorgos Lanthimos. Richiusi nella propria solitudine, anche quando circondati da famigliari, amici, colleghi, o semplici sconosciuti, questi uomini e donne generati dalla fucina creativa del regista greco vivono sull’onda di una passione repressa, un folgore emotivo spento sul nascere.

Marionette tra le mani del loro creatore, questi personaggi vengono posti in un ambiente dove tutto gioca su continue associazioni visive e nulla è lasciato al caso. Che sia uno spot per Gucci, un lungometraggio, o un corto, quella che scorre sullo schermo è pura fantasia messa in scena da uno stile rodatissimo e ormai facilmente identificabile. Ritorna dunque anche in Nimic, cortometraggio presentato all’interno del Ravenna Nightmare Film Festival, lo spazio quotidiano, famigliare, ellittico, che si avvolge su se stesso soffocando il protagonista. Una realtà che schiaccia i suoi componenti, li sdoppia, li priva della loro unicità rendendoli ancor più soli, ossessionati dal tempo che passa, da una realtà che non capiscono e che li getta nel baratro della propria mente e sconosciuta interiorità.

“Perché dovrebbe essere inquietante la realtà dell’uomo?” Si chiedeva Federico Fellini. “È inquietante nel momento in cui ci mettiamo in conflitto con essa; quando tentiamo di interpretarla, di schematizzarla, allora sì che si distorce, si deforma, ci aggredisce. Ma se noi l’accettiamo per quel che è, mi sembra che non ci sia nulla di sconcertante in questa realtà”. Perseguitato da una mefistofelica figura femminile (Daphne Patakia), il protagonista del corto interpretato da Matt Dillon tenta dunque di rinchiudere il momento entro i confini della logica per poi caderne vittima. Solo, al centro del proprio incubo mentale, l’uomo scinde il proprio Io dal proprio Sè, generando un’ombra che lo perseguita, lo insegue, assettata dei suoi ricordi, della sua felicità quotidiana, della sua esistenza.

La recensione di Nimic, il cortometraggio di Yorgos Lanthimos

Un incontro fortuito sulla metropolitana, sostenuto da un apparente sguardo innocuo, lascia dunque spazio a una ricerca osannata del tempo perduto, sottratto, manipolato. Non è un caso che questo gioco circolatorio di verità celate, vite sdoppiate e identità rubate, scaturisca proprio da una domanda sul tempo: “Do you have the time?”, “sa l’ora?”.

Basta solo nominarlo, il “tempo” perché si inneschi un movimento circolare, nel quale tutto il mondo del protagonista senza nome (e per questo senza una propria unicità, che permette agli altri di sottrargli l’identità) parta, ritorna, perdendosi, in un senso destabilizzante.

È una reiterazione continua fatta di parole, gesti, sguardi replicati dalla donna-ombra, quella di Nimic; un riflesso perfetto esacerbato da un uso sapiente, quanto perturbante, di un fish-eye atto a deformare la realtà per gettare i protagonisti al centro di uno sguardo dispotico. L’uso di tale ripresa amplifica lo spazio deformandolo, dotandolo di una sfericità innaturale, che rimanda al concetto di tempo non più lineare, bensì circolare: è un tempo che inizia senza finire, in continue ed eterne repliche tutte uguali tra loro. In questo puzzle dove ogni tessera è ben riposta e nessun pezzo è andato perduto, anche la colonna sonora gioca un ruolo predominante.

La musica classica non solo dona sontuosità all’opera, ma esacerba un senso di profondo malessere, rimarcando i confini di una giornata condannata a ripetersi e rigenerarsi al sorgere del sole come il fegato di Prometeo. Posto lo sguardo attento del regista greco, anche l’ambiente si dilata, i corpi si allungano perdendo la propria fisicità e naturalezza. Uomini, donne e bambini si stagliano dinnanzi alla macchina da presa come alieni, spettri provenienti da un aldilà personale, rinchiusi in un limbo lasciato aperto e ora pronti a vagare sulla spinta di uno sguardo in metro tra le vie terrestri, nell’ordinarietà della vita reale.

C’è più arte cinematografica in questi 11 minuti che in tanti lungometraggi lasciati scorrere su schermi abbaglianti occhi di spettatori annoiati e poco stimolati. Con Nimic, Lanthimos destruttura per l’ennesima volta il modo di vedere il mondo, così da creare un girone infernale su suolo terrestre abitato personaggi trincerati in manie di controllo verso le proprie e altrui azioni, incamerandoli all’interno di scenari paurosi celanti regressione e repressione, paura e follia, sensualità e sublime dolore.

NIMBY – Not in my Backyard, il trailer del film

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NIMBY – Not in my Backyard, il trailer del film

Per due giovani innamorate è arrivato il momento di fare coming out con le rispettive famiglie. Una decisione che scatenerà una piccola guerra, ma non quella che potevano immaginare.

Dopo il grande successo di pubblico e critica alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha conquistato il premio della sezione Orizzonti Extra con Il cieco che non voleva vedere Titanic, Teemu Nikki torna su IWONDERFULL.it e nei cinema italiani con un nuovo film. NIMBY è una commedia nera in cui, come sempre, il regista finlandese trova gli spunti per parlare del mondo contemporaneo con grande intelligenza e tagliente critica sociale.

NIMBY arriverà su IWONDERFULL.it, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures in collaborazione con MYmovies, e contemporaneamente nei cinema a partire dal 14 dicembre, dopo essere stato presentato in anteprima al XXXI Noir in Festival, che si svolgerà a Milano dal 10 al 15 dicembre. Il regista Teemu Nikki accompagnerà il film al festival per incontrare il pubblico e la stampa.

Marv e Cara vivono a Helsinki, sono innamorate, ma la loro vita di coppia è arrivata a un bivio. L’improvviso annuncio della visita dei genitori di Cara, la cui madre è la responsabile dell’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, le mette di fronte alla necessità di confessare il loro amore alle famiglie. Decidono quindi di cominciare da quella di Marv, recandosi nel paesino natale della ragazza. Una volta giunte lì, si trovano di fronte a una manifestazione neonazista di cui fa parte anche l’ex fidanzato di Marv. Ma questa sarà solo la prima brutta sorpresa a cui andranno incontro.

NIMBY è il quarto film di Teemu Nikki distribuito da I Wonder Pictures dopo Lovemilla, Euthanizer e Il cieco che non voleva vedere Titanic. Autore sorprendente, che spazia tra i generi contaminandoli, mischiando horror e commedia romantica, cyperpunk e denuncia sociale, Nikki è uno dei cineasti più interessanti del panorama europeo contemporaneo, amatissimo e conteso dai grandi festival.

Su IWONDERFULL.it e sull’IWONDERFULL Prime Video Channel sono disponibili i tre i film distribuiti finora in Italia, e dal 14 dicembre anche NIMBY.

Nikon European Film Festival 2015: al via il concorso promosso da Nikon

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Nikon annuncia oggi il ritorno del Nikon European Film Festival, organizzato in collaborazione con Raindance, che vedrà quest’anno il regista Asif Kapadia come presidente della giuria. Il concorso sfida gli appassionati e i professionisti del cinema a creare un cortometraggio della durata massima di 140 secondi sul tema “Momenti di tutti i giorni”. I lavori possono essere caricati online dal 13 ottobre 2015 al 15 gennaio 2016 sul sito www.nikonfilmfestival.com.

Alla sua seconda edizione annuale, il Nikon European Film Festival parte dal tema creativo dell’anno precedente, “Una prospettiva diversa”, e chiede ai registi di inviare film che trasformino un momento quotidiano in una storia originale e coinvolgente. La sfida consiste nel vedere l’ordinario con occhi nuovi e interpretarlo in maniera innovativa. Le opere vincenti cattureranno la magia o l’ordinarietà della vita di tutti i giorni, immortalandole sullo schermo.

Nel concorso ritroviamo categorie di premi già presenti lo scorso anno, tra cui “Best Narrative” (Miglior narrativa), per la miglior storia raccontata da una prospettiva esclusiva, e “Technical Excellence” (Eccellenza tecnica), per l’uso più creativo del kit. Il premio Grand Prix, vinto l’anno precedente dal regista Jagjeet Singh per “Voiceless – Stop the Bullies”, (Senza voce. Stop al bullismo) sarà conferito all’opera che più eccelle in entrambe le categorie. Inoltre, verranno conferiti i premi “Best Student Entry” (Miglior studente partecipante) e “People’s Choice” (Opera scelta dal pubblico). Quest’ultimo premio si basa sui “mi piace” e sulle condivisioni ricevuti sul portale del Nikon European Film Festival.

Le opere da premiare saranno valutate da una giuria di esperti presieduta da Asif Kapadia, il regista pluripremiato autore del recente documentario “Amy” (2015), che ha ricevuto numerose lodi dalla critica, e di “Senna” (2010), opera vincitrice del premio BAFTA. Kapadia ha inoltre scritto e diretto numerosi cortometraggi, tra cui “The Sheep Thief” (Il ladro di pecore, 1997), vincitore del secondo premio nel concorso Cinéfondation, parte del Festival di Cannes. Oltre ad Asif, quest’anno farà parte della giuria anche Pieter ten Hoopen, fotografo e regista di fama internazionale.

Categorie e premi

Il vincitore del Grand Prix selezionato dai giudici riceverà una Nikon D810, reflex professionale in formato FX da 36,3 MP in grado di riprendere spettacolari immagini ad altissima risoluzione, e un viaggio di networking di una settimana, completamente spesato, al Festival di Cannes a maggio 2016 come ospite speciale di Raindance. Altri due vincitori delle sottocategorie “Best Narrative” e “Technical Excellence” riceveranno un kit video Nikon D750, reflex dotata di funzioni D-Movie, che garantiscono video Full HD di qualità professionale in più formati, e un premio in denaro del valore di 3.000 euro, mentre il “Best Student Entry” riceverà una Nikon D750 e un premio di 2.000 euro. Il regista vincitore del premio “People’s Choice” riceverà un kit video Nikon D750 per realizzare i progetti futuri.

Dirk Jasper, Responsabile Professional Products di Nikon Europe, ha dichiarato: “Siamo emozionati all’idea di riproporre il Nikon European Film Festival, dando così nuovamente ai registi in erba di tutta Europa l’opportunità di mostrare la propria visione creativa. L’anno scorso hanno partecipato centinaia di opere fantastiche, la cui qualità ci ha colpito positivamente. Per questa edizione, non vediamo l’ora di scoprire come i partecipanti interpreteranno il nuovo tema “Momenti di tutti i giorni”. Siamo certi che questo tema offrirà tutta una serie di nuove possibilità creative, stimolando i partecipanti a creare una storia unica partendo da eventi di tutti i giorni che spesso vengono trascurati.”

Asif Kapadia, presidente della giuria del Nikon European Film Festival, ha commentato: “Grazie alla tecnologia moderna, che consente ad un numero sempre maggiore di persone di realizzare le proprie ambizioni cinematografiche, è estremamente emozionante far parte di questa iniziativa. Non dobbiamo inoltre dimenticare che questi tipi di concorsi sono importanti anche per individuare i talenti emergenti, aiutandoli a crescere. Io ho iniziato proprio creando cortometraggi e, tra un film e l’altro, continuo a girarne. Ritengo che siano un ottimo modo per provare nuove idee e tecniche e per aumentare l’affiatamento con nuovi collaboratori. In qualità di presidente della giuria, sono particolarmente interessato a come i partecipanti si differenzieranno l’un l’altro, mostrando al contempo tutta la loro ambizione e le loro capacità tecniche in un tempo limite di 140 secondi.”

Raindance, voce del cinema indipendente e partner del Nikon European Film Festival per il secondo anno consecutivo, porta nuovamente con sé un patrimonio di competenza ed esperienza.

Elliot Grove, produttore di film e fondatore del Raindance Film Festival, commenta: “Il tema di quest’anno, “Momenti di tutti i giorni”, richiede un livello di osservazione che è innato nei registi e narratori di talento. Se si guarda con attenzione, si può trovare un po’ di magia anche nell’ordinario. Il tema è volutamente semplice e diretto, in quanto è pensato per incoraggiare i partecipanti a creare le proprie storie, con il proprio stile personale. Non vedo l’ora di guardare le loro opere. Inoltre, è fantastico collaborare nuovamente con Nikon, un’azienda che incoraggia attivamente i registi a creare grandi film e che ha alle spalle una ricca e straordinaria storia nel mondo dell’elaborazione delle immagini.”

Criteri di partecipazione

  • Tutti i partecipanti devono registrarsi per caricare il proprio film
  • I film devono essere in inglese o avere i sottotitoli in inglese
  • I film devono avere una durata compresa tra 30 e 140 secondi
  • Tutti i film devono essere ripresi in formato HD
  • Un film per partecipante
  • I lavori presentati possono aver partecipato ad altri festival, a patto di non aver vinto
  • Il concorso è aperto a partecipanti di tutte le età; gli under 16 dovranno fornire il consenso
    dei genitori
  • I lavori presentati possono essere ripresi con qualsiasi dispositivo
  • Tutti i vincitori dovranno firmare un contratto relativo ai diritti di utilizzo
  • Tutti i partecipanti devono accettare i termini e le condizioni riguardanti le restrizioni sui contenuti (ad esempio, scene di sesso, violenza, marchi di fabbrica, reati, ecc.)
  • Possono partecipare al concorso i cittadini dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo, di Albania, Andorra, Armenia, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Città del Vaticano, Israele, Kazakistan, Kirghizistan, Macedonia, Moldavia, Monaco, Montenegro, Russia, San Marino, Serbia, Svizzera, Turchia, Turkmenistan, Ucraina o Uzbekistan.

Vincitori del Nikon European Film Festival del 2014

Nikolaj Coster-Waldau: nuovo progetto per l’attore di Game of Thrones

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Nuovo progetto per Nikolaj Coster-Waldau, che abbiamo appena visto nel trailer di Gods of Egypt di Alex Proyas in uscita nel 2016. L’attore danese noto soprattutto per il ruolo di Jaime Lannister nella serie tv Game of Thrones, sarà protagonista del thriller 3 Things scritto e diretto da Jens Dahl, già sceneggiatore di Pusher di Nicolas Winding Refn, al debutto con questo titolo alla regia.

In 3 Things Nikolaj Coster-Waldau, che sarà anche produttore esecutivo del film, è Mikael, il principale sospettato di una rapina in banca ed esperto di esplosivi che negozia con la polizia i termini della sua partecipazione al programma di protezione testimoni in un hotel. Tre sono le richieste che l’uomo fa forze dell’ordine: vedere la sua ex; entrare in possesso del contenuto di una misteriosa scatola che ha conservato e mangiare del pollo al burro preparato dal suo ristorante preferito.

Nikolaj Coster-Waldau, ormai avviato a una carriera hollywoodiana parallela a quella nella natia Danimarca (tra i suoi film, Oblivion, La madre, Tutte contro lui – The Other Woman), sarà affiancato da Jacob Lohmann, Lærke Winther e soprattutto da Birgitte Hjort Sørensen, attrice danese che si è fatta notare nei film Automata e Pitch Perfect 2, nella puntata di Aspra Dimora della quinta stagione di Game of Thrones e che sarà nella serie HBO Vinyl. Produce la Profile Pictures con sede a Copenaghen.

Fonte: Variety

Nikolaj Coster-Waldau: 10 cose che non sai sull’attore

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Nikolaj Coster-Waldau: 10 cose che non sai sull’attore

Nikolaj Coster-Waldau è uno di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema e delle serie televisive grazie alla sue incredibili interpretazioni. L’attore, che ha iniziato a recitare sin da giovane, ha sempre dimostrato di essere in grado di scegliere i ruoli migliori per le sue abilità, diventando uno dei più apprezzati in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Nikolaj Coster-Waldau.

Nikolaj Coster-Waldau: i suoi film

1. I film e la carriera. La carriera dell’attore inizia nel 1994 con il film danese Il guardiano di notte. In seguito, lavora in Bent (1997), Enigma (2001) e Black Hawk Down (2001), che gli conferisce maggior popolarità. Da quel momento recita in Wimbledon (2004), Le crociate – Kingdom of Heaven (2005), Shadow of the Sword – La leggenda del carnefice (2005), Firewall – Accesso negato (2006) e Blackthorn – La vera storia di Butch Cassidy (2011). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono La madre (2013), Oblivion (2013), Mille volte Buona notte (2013), Tutte contro lui – The Other Woman (2014), Second Chance (2014), Gods of Egypt (2016), La fratellanza (2017), Domino (2019), The Silencing (2020) e Against the Ice (2022). Inoltre, ha lavorato nelle serie New Amsterdam (2000) e Il trono di Spade (2011-2019).

2. È anche doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Coster-Waldau non prestato solo la sua opera di attore, ma anche vestito i panni di altre professioni. Infatti, ha partecipato come doppiatore, prestando la propria voce per il videogioco GivingTales (2015), un episodio de I Simpson (2017) e il video Game of Thrones Conquest & Rebellion: An Animated History of the Seven Kingdom (2017). In quanto produttore, invece, ha partecipato alla realizzazione dei corti Autum (2012) e Livsforkortelses Ekspert (2014) e dei lungometraggi Himmerland (2008), Upstart (2014), 3 ting (2017) e Domino, mentre come sceneggiatore ha lavorato alla stesura di Vildspor (1998) e Against the Ice.

nikolaj coster-waldau

Nikolaj Coster-Waldau: la moglie e le figlie

3. È sposato da molti anni. L’attore si è sposato nel 1998 con l’attrice e cantante groenlandese Nukaaka, ex miss Groenlandia. I due sono una coppia da più di vent’anni e il segreto della loro relazione, come ha ammesso l’attore stesso, è ridere insieme. Inoltre, per lui è stato amore a prima vista, un amore che da quel momento non ha mai cessato di esistere.

4. È padre di due figlie. Dall’unione con sua moglie, Coster-Waldau è diventato padre di due figlie: nell’ottobre del 2000 è nata infatti la primogenita Filippa, mentre nel novembre del 2003 è nata Safina. L’attore si è detto molto protettivo nei confronti delle due bambine, evitando che queste possano subire una sovraesposizione mediatica data dalla sua celebrità come uomo di spettacolo.

Nikolaj Coster-Waldau in Il trono di spade

5. È stato uno dei protagonisti della serie. Nella serie televisiva Il Trono di Spade, tratta dai romanzi di Martin, il personaggio di Jamie Lannister è interpretato dall’attore danese Coster-Waldau. In questa trasposizione, la storyline del personaggio ricalca quella narrata nei romanzi, fino al termine della terza stagione, a partire dalla quale si distaccherà in modo sempre più marcato dalla storia originale. L’attore ha poi continuato a partecipare alla serie fino all’ottava e ultima stagione, per un totale di 55 episodi.

6. È stato nominato agli Emmy. Per il suo ruolo di Jamie Lannister, l’attore ha ricevuto una candidatura agli Emmy Award del 2018, per la categoria del Miglior attore non protagonista in una serie drammatica. Tuttavia, è stato battuto dal suo collega Peter Dinklage, interprete di Tyrion Lannister, che gareggiava sempre per Il Trono di Spade.

7. Avrebbe voluto avere più occasioni. Per quanto riguarda il suo personaggio ne Il Trono di Spade, l’attore ha dichiarato di essere soddisfatto nel complesso, ma anche di dispiacersi per non aver fatto più cose, soprattutto per maggiori dinamiche che si sarebbero potute verificare con Cersei o con altri personaggi con i quali ha avuto solo scambi fugaci.

Nikolaj Coster-Waldau Il Trono di Spade

 

Nikolaj Coster-Waldau non sarà Joel in The Last of Us

8. I fan lo volevano come interprete della serie. Come noto, l’apprezzatissimo videogioco The Last of Us diventerà una serie televisiva per la HBO. Per i ruoli dei due amati protagonisti, Ellie e Joel i fan sognavano già l’attrice Kaitlyn Dever (celebre per le serie L’uomo di casa, Justified e Dopesick) e proprio Coster-Waldau. Quest’ultimo era infatti ritenuto pressocché identico al personaggio di Joel. Tuttavia, i produttori hanno dovuto deludere queste aspettative avendo preferito assegnare i ruoli a Bella Ramsey e Pedro Pascal.

Nikolaj Coster-Waldau è su Instagram

9. Ha un profilo molto seguito. L’attore possiede un proprio account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 2,9 milioni di persone. Sulla sua bacheca sono molte le foto che vedono protagonista tra momenti di lavoro e svago, ma anche mentre lavora per la promozione di campagne ambientaliste. Seguendolo si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità e attività.

Nikolaj Coster-Waldau: età e altezza

10. Nikolaj Coster-Waldau è nato il 27 luglio del 1970 a Rudkøbing, in Danimarca. La sua altezza complessiva corrisponde a 188 centimetri.

Fonti: IMDb, Entertainment Weekly

Nikolaj Coster-Waldau sarà un Dio in Gods Of Egypt?

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Nikolaj Coster-Waldau sarà un Dio in Gods Of Egypt?

Nikolaj Coster-Waldau è’ noto per aver dato il volto a Jamie Lannister nella serie di successo Game of Thrones, tuttavia ha inizia già da tempo con discreto successo il suo percorso nel cinema. Oggi arriva la notizia che l’attore potrebbe interpretare il ruolo della divinità ne prossimo film di Alex Proyas,  Gods Of Egypt, fantasy epico ambientato nella terra dei dei, l’Egitto. A confermarlo è Empire, secondo il quale la Summit Entertainment, produttrice del film, sia realmente intenzionata ad affidare il ruolo a Nikolaj Coster-WaldauLa pellicola che al momento non ha un regista confermato si basa su una sceneggiatura scritta da Burk Sharpless e Matt Sazama. La storia ruota a torno alla morte di Osiride e al figlio Horus(Nikolaj Coster-Waldau) che assieme a Hathor e ad un umano cercano di vendetta per placare il loro dolore.

Nikolaj Coster-Waldau è già apparso in numerosi film come il recente successo ai botteghini Oblivion con Tom Cruise e Morgan Freeman o il thriller prodotto da Guillermo del Toro La madre che lo vedeva al fianco di Jessica Chastain. Lo vedremo presto nel film A Thousand Times Good Night, al fianco di Juliette Binoche e nella commedia The Other Woman accanto a  Cameron Diaz e Leslie Mann.

 Per coloro che non conoscono Alex Proyas, è stato uno dei registi più talentuosi degli anni 90 e ha diretto film del calibro de Il corvo – The CrowDark City e Io, Robot con Will Smith.

Nikolaj Coster-Waldau protagonista per Susanne Bier

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Nikolaj Coster-Waldau protagonista per Susanne Bier

Nikolaj Coster-Waldau (Game of Thrones) sarà il protagonista di A Second Chance, il nuovo film della regista danese Susanne Bier. Noto ai più per il ruolo di Jaime Lannister nella serie Game of Thrones della HBO, Nikolaj Coster-Waldau ha all’attivo anche una promettente carriera cinematografica. Dopo la recente apparizione in Oblivion al fianco di Tom Cruise, giunge notizia che l’attore danese sarà il protagonista di A Second Chance, il nuovo film di Susanne Bier.

Al momento disponiamo di scarse informazioni su A Second Chance. Sappiamo che il film è scritto dallo sceneggiatore Anders Thomas Jensen (In un mondo migliore) e che uscirà nell’autunno 2014. Per Nikolaj Coster-Waldau si tratta del primo ruolo da protagonista in un film danese dopo ben dieci anni.

La regista ha ultimato le riprese di un lungometraggio in lingua inglese intitolato Serena, che schiera la coppia de Il Lato Positivo Jennifer Lawrence e Bradley Cooper. Coster-Waldau è invece attualmente impegnato nelle riprese della quarta stagione di Game of Thrones, ma apparirà prossimamente sul grande schermo in Gods of Egypt e The Other Woman.

Fonte: Deadline

Nikolaj Coster-Waldau presenta a Roma A Second Chance

Nikolaj Coster-Waldau presenta a Roma A Second Chance

Alla Casa del Cinema di Roma l’attore Nikolaj Coster-Waldau (già star de Il Trono di Spade) ha presentato il suo ultimo film A Second Chance, ultima fatica della regista premio Oscar Susanne Bier.

LEGGI LA RECENSIONE DI A SECOND CHANCE

La prima domanda che viene rivolta all’attore riguarda la sfera emotiva del suo personaggio nel film, il poliziotto Andreas: Waldau si dichiara un “fan” dei film della Bier, e ammette la difficoltà di essere- ed incarnare- un essere umano così complesso e sfaccettato, capace di compiere azioni che spesso non si riescono ad immaginare o comunque a razionalizzare con lucidità, superando di gran lunga i limiti che si possono prevedere; l’abilità della Bier è di spingere lo spettatore a riflettere su questi comportamenti e sugli atteggiamenti che persone comuni adottano di fronte a scelte più grandi di loro.

Waldau ha attinto alla sua esperienza di padre per calarsi della parte, anche se non crede sia necessario ispirarsi alla propria esperienza personale per costruire un personaggio, perché spesso capita di interpretare ruoli diversi e distanti da sé stessi sul grande- e piccolo- schermo.

Un altro “motivo” portante del film è quello della doppia maternità vissuta da due tipologie di donne completamente differenti, e delle ambiguità che spesso ci dovrebbero spingere a non giudicare mai “un libro dalla copertina” e una persona dal suo aspetto esteriore: da una parte vediamo una madre borghese, Anna, che vive una vita splendida e agiata,ma che si sente colpevole di essere infelice e di provare dolore o tristezza; la situazione d’inferno che vive la moglie di Andreas nel film è simile all’inferno che vive Sanne, la compagna di Tristan l’eroinomane. Giudicare è pericoloso, afferma l’attore nordeuropeo, perché abbiamo sempre pochi elementi per farlo.

Un’altra domanda riguarda l’approccio di Waldau con le scene del film che vedono protagonisti i bambini, neonati in particolare, scene intense, drammatiche e difficili: l’attore ammette la sua profonda difficoltà, perché i bambini sono “la quintessenza dell’innocenza e della purezza”, e per questo devono essere protetti; spesso, per affrontare alcune scene hanno dovuto sostenere alcune difficoltà tecniche: per questo hanno usato svariati bambini (perché crescevano molto in fretta!) e il problema più grande è stato affrontare, ad esempio, la scena in cui Andreas e Anna si svegliano all’improvviso, di notte, trovando il figlioletto morto.

Se ne Il Trono di Spade un aiuto arriva dalle ambientazioni e dai costumi, che stimolano l’immaginazione creativa di un attore, in un film come quello della Bier tutto si basa sull’intensità delle scene, dei personaggi, sulle situazioni che vivono e affrontano, sulle relazioni che si creano tra loro; un grande contributo proviene dalla tecnica di regia che utilizza la regista, che riesce a ricreare una storia intensa portatrice- talvolta- di stress e tensione, pur affrontando magari un personaggio complesso e sfaccettato che forse rappresenta uno dei ruoli che un attore sogna durante l’intero arco della propria carriera.

Di solito, nei film, il focus va sulla maternità, e raramente sulla paternità: qui, incredibilmente, avviene il contrario. Come ha affrontato Waldau questa situazione?

Questa unicità, rarità, nel presentare un padre così affezionato al figlio, che si prende tutte le responsabilità, mostra un aspetto che spesso viene trascurato; molte volte il rapporto padre- figlio non è meno intenso di quello con la madre, solo viene percepito in modo diverso, e l’occhio critico della Bier è stato pronto a catturarlo.

Waldau confessa di non avere preferenze per quanto riguarda recitare in danese o in inglese, considerando che da quando è nato il suo sogno d’attore (vedendo C’era una volta in America di Leone) sognava di recitare nel nuovo continente, ma è Europeo e questo lo lega al “vecchio mondo” e ad un tipo di tradizione cinematografica specifica.

Sarebbe fantastico- ammette l’attore- se la sua popolarità planetaria- ottenuta grazie ad una serie tv- potesse portare ad un lancio maggiore e ad una diffusione su larga scala di un piccolo film come quello della Bier.

 

Nikolaj Coster-Waldau nella prima clip di Gods of Egypt

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Nikolaj Coster-Waldau nella prima clip di Gods of Egypt

Ecco la prima clip ufficiale di Gods of Egypt, il prossimo film di Alex Proyas con protagonisti Gerard Butler e Nikolaj CosterWaldau nei panni, rispettivamente, Set e Horus.

GUARDA IL TRAILER UFFICIALE ITALIANO

https://www.youtube.com/watch?v=Vdv8aqGvu3E

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Gods of Egypt è diretto da Proyas e si basa su una sceneggiatura scritta da  Proyas, insieme a  Matt Sazama e Burk Sharpless.

Trama: Magico, mostri, dei e follia regnano nei palazzi e nelle piramidi della valle del Nilo in questo film action d’avvenura ispirato alla mitologia classica dell’Egitto. Con la sopravvivenza del genere umano in bilico, un eroe inaspettato intraprende un emozionante viaggio per salvare il mondo e salvare il suo vero amore. Set (Gerard Butler), lo spietato dio delle tenebre, ha usurpato il trono d’Egitto, facendo precipitare l’impero, una volta pacifico e ricco, in caos e conflitti. Con pochissimi ribelli eroici che si contrappongono al selvaggio governo di Set, Bek (Brenton Thwaites), un mortale audace e provocatorio, arruola l’aiuto del potente dio Horus (Nikolaj CosterWaldau) in un’improbabile alleanza contro il signore del male. Dato che la loro battaglia mozzafiato contro Set e i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortali devono superare prove di coraggio e di sacrificio se sperano di prevalere nello spettacolare scontro finale.

La data di uscita nelle sale cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per il 12 febbraio 2016.

Nikolaj Coster-Waldau furioso nel trailer di God Is a Bullet

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Nikolaj Coster-Waldau furioso nel trailer di God Is a Bullet

La vendetta è una bestia e Nikolaj Coster-Waldau è pronto a nutrirla. XYZ Films ha rilasciato il trailer di God Is a Bullet, il nuovo film di Nick Cassavetes che manca dalla scena dal 2015 che vede il protagonista di Game of Thrones interpretare un detective a caccia di sua figlia che è stata rapita da un feroce culto. Quella stessa setta gli ha anche strappato via la sua ex moglie, e il contributo mostra che non ha scrupoli a piantare una pallottola nella testa ad ogni membro se questo significa salvare ciò che resta della sua famiglia in frantumi.

Il trailer si apre più come un film dell’orrore che come un oscuro thriller d’azione mentre i membri del culto irrompono nella casa dell’ex moglie del detective Bob Hightower (Nikolaj Coster-Waldau ), rapiscono sua figlia e uccidono brutalmente sua madre mentre cerca di mettersi in salvo. Hightower è sconvolto dalla tragedia e immensamente frustrato dalle indagini fallite della polizia, ma trova un barlume di speranza in Case Hardin (Maika Monroe), l’unica donna fuggita dal culto. È disposto a fare qualsiasi cosa ea fidarsi di chiunque se ciò significa riavere sua figlia, quindi si allea con lei nonostante i sospetti che circondano il suo coinvolgimento con il gruppo. Per lei, questa missione consiste anche nel trovare una chiusura ponendo fine al culto che l’ha portata via da bambina.

God Is a Bullet vede anche Jamie Foxx nei panni del Traghettatore, un emarginato della società che aiuta Hightower e Hardin con alcune informazioni sulla figlia e sui tatuaggi di Hightower per aiutarli ad avvicinarsi al culto e al suo leader, Cyrus (Karl Glusman. Man mano che si conoscono, tuttavia, a Hightower non piace quello che dice. Coster-Waldau interpreta bene il ruolo del padre imperfetto e sconvolto mentre scopre che la maggior parte dei bambini viene uccisa dal culto in modo rituale. Che sua figlia sia viva o no, ha intenzione di portare l’inferno nel culto. Gli ultimi secondi del trailer mostrano Hightower e Hardin su tutte le furie mentre inviano cultisti dementi al creatore, indipendentemente dal pericolo che devono affrontare. God Is A Bullet uscirà nelle sale negli USA il 23 giugno. Guarda il trailer qui sotto.

Oltre a riunire Cassavetes e Coster-Waldau, il film completa il cast con January JonesPaul Johansson e David Thornton. La pellicola segna anche una riunione per XYZ Films e Patriot Pictures che in precedenza hanno unito le forze per il film con di Nicolas Cage Prisoners of the Ghostland. Hanno collaborato con il neo nato distributore Wayward Entertainment, dando alla compagnia la sua prima uscita nelle sale fino ad oggi.

Nikolaj Coster-Waldau Foto dell’evento a Roma

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Nikolaj Coster-Waldau Foto dell’evento a Roma

È arrivato oggi a Roma l’attore Nikolaj Coster-Waldau, per presentare il suo ultimo film “A Second Chance” diretto da Susanne Bier. Coster-Waldau, acclamata star della serie televisiva di successo Game of Thrones ha incontrato la stampa italiana a Villa Borghese.

LEGGI IL RESOCONTO DELL’EVENTO: Nikolaj Coster- Waldau presenta a Roma “A Second Chance”

LEGGI ANCHE: Game of Thrones 5: due clip dalla quinta stagione

Nikolaj Coster-Waldau di nuovo al cinema con Shot Caller

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Nikolaj Coster-Waldau di nuovo al cinema con Shot Caller

Si intitola Shot Caller ed è il nuovo film che vede protagonista Nikolaj Coster-Waldau, attore noto per la serie tv HBO Game of Thrones ma che sta costruendo una solida carriera anche sul grande schermo.

Nel film Nikolaj Coster-Waldau interpreterà un criminale che appena uscito di prigione verrà costretto a commettere un altro grande crimine per sgominare una gang rivale. Vedremo presto l’attore nei panni del dio Horus in Gods of Egypt di Alex Proyas, mentre è al momento impegnato nelle riprese di Fun House, con Tina Fey.

Fonte: Empire

Nikolaj Arcel per il remake di Rebecca la prima moglie

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Per la sua nuova versione di Rebecca la prima moglie, romanzo di Daphne Du Maurier già immortalato dall’omonimo capolavoro di Hitchcock, la Dreamworks ha chiamato alla regia Nikolaj Arcel, già regista dello splendido e raffinato affresco storico danese A Royal Affair .

Chiamato a lavorare su una sceneggiatura sarà firmata da Steven Knight (la promessa dell’assassino), Arcel è stato accolto a braccia aperte da Hollywood dopo la nomination all’Oscar per il migliore film straniero con A Royal Affair, premio perso in favore dell’imbattibile Amour di Michael Haneke.

Le riprese cominceranno quando il regista avrà esaurito il suo impegno sul set di The Power of the Dog, dal romanzo di Don Winslow.

 

Nikola Tesla – The Man from the Future, presentato in Alice nella Città

È disponibile da novembre su Rai Play nella versione cinematografica e su Rai Cinema Channel VR per la versione VR 3D, il cortometraggio Nikola Tesla – The Man from the Future, scritto e diretto da Alessandro Parrello, che nel breve film interpreta anche il brillante protagonista.

Siamo a New York il 16 maggio 1888. Il visionario inventore serbo-croato Nikola Tesla sta per presentare un innovativo motore asincrono a corrente alternata. Prima della dimostrazione, il ricco uomo d’affari George Westinghouse incontra Tesla privatamente per convincerlo a vendergli il suo brevetto e mettersi in affari con lui. Tesla declina l’offerta milionaria ma durante la dimostrazione accade qualcosa che cambierà il mondo per sempre. Tesla è solo un giovane scienziato o un visionario venuto dal futuro?

Nikola Tesla – The Man from the Future è un progetto internazionale multipiattaforma, girato in lingua inglese, che prevede la versione cinematografica tradizionale e una versione VR 3D, realtà virtuale creata con un metodo di ripresa in soggettiva 3D a 10 camere, costruito dallo stesso regista Alessandro Parrello, che permette di catapultarsi dentro la storia e dentro il corpo di Tesla per un effetto sorprendente.

Tutti gli effetti in scena sono stati realizzati usando una vera bobina di Tesla portata sul set per ricreare la stessa magia dello scienziato attraverso il suo campo magnetico. Inoltre parte delle riprese del film si sono svolte presso l’antico ristorante Delmonico’s, dove Tesla andava spesso a cena e proprio nel posto dove lui sedeva.

Il cast internazionale vede Alessandro Parrello oltre che come regista e sceneggiatore, anche nei panni di Tesla, Sean Buchanan come Thomas Alva Edison, Ross McCall che interpreta George Westinghouse, uno dei più grandi estimatori delle invenzioni di Tesla, e Federico Ielapi, il “Pinocchio” di Matteo Garrone qui come Tesla bambino.

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