Ora che la data di uscita di
No Time to Die è finalmente più vicina che mai, si
continuano a susseguire le teorie in merito alla vera identità e
alle motivazioni del nuovo villain che James
Bond si troverà ad affrontare, ossia l’enigmatico Safin
interpretato dal premio Oscar Rami Malek.
Tuttavia, una delle più grandi
teorie in merito alla vera identità del personaggio è stata di
recente smentita da una voce più che autorevole, ossia il regista
del film Cary Joji Fukunaga. Secondo tale teoria,
infatti, Safin non sarebbe altri che il Dr. Julius No, celebre
nemesi di 007 creata da Ian Fleming nel romanzo “Licenza di
uccidere” del 1958 e interpretata dall’attore Joseph
Wiseman nel film Agente 007 – Licenza di
uccidere del 1962.
Intervistato da
SFX Magazine, Fukunaga ha parlato del misterioso personaggio
interpretato da Malek, spiegando come la difficoltà di creare un
antagonista credibile e memorabile abbia portato allo sviluppo di
Safin come nuovo cattivo, nella speranza che possa resistere alla
prova del tempo.
“Tutti pensano che sia facile
realizzare questi tentpole. Pensano che si basino tutti sulla
stessa identica formula e che basti questo per spingere la gente ad
andare al cinema”, ha detto Fukunaga. “La realtà, invece,
è che se vuoi fare un buon film devi prendere le cose seriamente e
spenderci del tempo. Ci vogliono persone davvero intelligenti per
dare vita a queste storie, soprattutto per creare questi personaggi
che, si spera, possano in qualche modo diventare immortali. Safin è
il nuovo cattivo e no… non è il Dr. No, come alcuni hanno
ipotizzato. Si spera che riesca a resistere alla prova del
tempo.”
“Dare vita ad un cattivo che non
sembri ridicolo, che può essere preso sul serio, che risulti
spaventoso anche per quello che sta cercando di fare e e per cui
deve essere necessariamente fermato, è più difficile di quanto le
persone riescano effettivamente ad immaginare”, ha concluso il
regista.
In
No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
È stato diffuso un nuovo poster
ufficiale di No Time to Die, il prossimo film
dedicato al franchise di James
Bond che vedrà protagonista Daniel
Craig. Il film arriverà in sala a novembre, e giovedì
prossimo, 3 settembre, sarà disponibile il trailer ufficiale.
Ecco di seguito il poster del film,
decisamente “iconic”:
SINOSSI di No time to Die
In No Time To Die, Bond si gode una
vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio
attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto
quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA,
ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Attenzione: l’articolo
contiene spoiler del film
No Time To Die
Il 25º film di James
Bond, No Time To Die, offre un finale
senza precedenti nella storia del franchise. Audace e potente, ma
scelto con fermezza fin dall’inizio e mai messo in discussione
dalla produzione o dal
regista Cary Joji Fukunaga. A confermare la
decisione sono i montatori Tom Cross ed
Elliot Graham, affermando che l’uscita di scena
del James
Bond di Daniel Craig non era ”mai stata un
dubbio”.
No Time To Die è uscito nelle sale con più di
18 mesi di ritardo. Dopo la lunga attesa, gli spettatori hanno
potuto vedere come l‘agente
007 viene ucciso. Daniel Craig ha
interpretato un James Bond più sensibile, emotivo, che
diventa padre e cerca di costruire una famiglia con l’amante
Madeleine. Non manca ovviamente la lotta al male contro il
temibile criminale Safin, interpretato da Rami Malek. È durante uno scontro a sangue tra
i due che Safin infetta Bond con dei
nanobot, programmati con il codice genetico di Madeleine.
In questo modo, basterebbe un tocco di Bond alla compagna
o alla figlia Mathilde per ucciderle. 007
comprende che non può liberarsi dal virus in alcun modo e accetta
di sacrificarsi per la sua famiglia e per il mondo.
In un finale emozionante,
Bond rimasto solo chiede di poter fare un ultimo saluto
alla compagna e, dopo la chiamata, viene ucciso da una serie di
missili. Dopo più di 60 anni di morti scampate, 007 questa
volta muore veramente.
Il finale di No Time To Die:
l’unico aspetto invariabile
James Bond affronta il suo
destino mortale come i missili che lo colpiscono: l’agente
britannico, apparentemente indistruttibile, in No Time To
Die è mostrato in tutta la sua umanità. L’addio al
Bond di Daniel Craig è sicuramente d’effetto, audace
ma consapevolmente costruito dal regista Fukunaga.
Stando alle parole degli editor
Cross e Graham nell’intervista
con IndieWire, ”non c’erano alternative”: No Time To Die doveva avere questo finale. I
montatori raccontano di aver discusso con
Fukunaga altre sezioni del film in fase di
lavorazione, come la sequenza pre-credits, ma il finale è sempre
stato una certezza. La scelta rischiosa di uccidere Bond
sembra però essere stata ben progettata: il successo del film al
botteghino ne è la conferma.
Come si legge alla fine dei titoli
di coda,
”James Bond will return”. I
produttori sembrano avere le idee chiare, ma per ora non si
sbilanciano. Il finale più che chiudere la storia di James
Bond, sembra aprire a nuove possibilità. Si vedrà un nuovo
attore nei panni di 007, dopo il congedo di Daniel
Craig? Nasceranno degli spin-off da No Time To
Die? Fino all’uscita di Bond 26, possiamo solo
immaginare alcuni possibili scenari.
La premiere cinese dell’attesissimo
No Time to Die, il 25esimo capitolo della
saga di James
Bond, è stata ufficialmente cancellata a causa dell’emergenza
Coronavirus. Come riportato da Deadline, la
cancellazione riguarda tanto la premiere del film a Pechino quanto
il press tour della pellicola in Cina: nessuno dei due
importantissimi eventi avrà luogo.
Come si apprende dalla fonte,
nessuno dei membri del cast arriverà in Cina per promuovere il film
a causa dello stato di quarantena dovuto al Coronavirus e di
“incertezza che circonda l’evoluzione dell’epidemia”. Il
Coronavirus ha avuto un impatto enorme sull’industria
dell’intrattenimento in Cina. Molti cinema della nazione sono stati
chiusi e le uscite di moltissimi blockbuster in territorio asiatico
sono state posticipate; la medesima sorte è toccata anche ai parchi
a tema del paese, come la sede di Disneyland a Shanghai, che è
stata ufficialmente chiusa.
Uno degli effetti collaterali –
forse inaspettato – del Coronavirus è stato un
maggiore interesse da parte della popolazione mondiale nei
confronti di videogiochi e film incentrati su malattie e virus: ad
esempio, le visualizzazioni sulle varie piattaforme di streaming
del film Contagion di Steven Soderbergh (uscito nel 2011)
sono aumentate considerevolmente, così come il videogioco di
strategia Plague Inc., che ha registrato un numero di
vendite mai raggiunto prima.
Ricordiamo che No Time
to Die, diretto da Cary Joji
Fukunaga (True Detective, Maniac), sarà l’ultima
apparizione di Daniel Craig nei panni del celebre
agente segreto.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Il prossimo James
Bond potrebbe essere interpretato da un attore di
colore, ma di sicuro non da una donna, stando a quanto rivelato di
recente dai produttori della saga. No Time to
Die, in arrivo nelle sale italiane il prossimo
aprile, segnerà l’ultima apparizione cinematografica di
Daniel Craig nei panni dell’agente 007. Da tempo
ormai si vocifera su chi sarà a raccogliere l’eredità dell’attore
britannico: Idris Elba e Tom
Hiddleston sono stati a lungo i più quotati, ma per un
certo periodo si è parlato anche della possibilità che l’iconico
James Bond venisse interpretato da una donna.
Al centro della discussione è poi
finita l’attrice Lashana Lynch (Captain Marvel), che in molti hanno dato come
futura interprete del famoso agente. In effetti, il primo trailer
ufficiale di No Time to Die ha svelato
che la Lynch interpreterà nel film il personaggio di Nomi,
conosciuta anche come Agente 00: e se il personaggio anticipasse la
venuta di una nuova generazione di spie? Se fosse proprio Nomi a
raccogliere l’eredità di Bond? Ad ogni modo, dal primo trailer
emerge tanto una certa rivalità tra l’agente in questione e Bond,
quanto il fatto che alla fine i due uniranno le forze per
combattere il villain Safin interpretato dal premio Oscar
Rami Malek.
Al momento i dettagli più nascosti
della trama di No Time to Die non sono
stati sviscerati, ecco perché – trattandosi dell’ultima
interpretazione di Craig – in molti continuano a chiedersi chi sarà
il prossimo James Bond. In una recente intervista con Variety, gli storici
produttori della saga Barbara Broccoli e
Michael G. Wilson hanno affrontato proprio la
questione, rivelando di non aver ancora iniziato a pensare al
prossimo attore per la saga, essendo ancora troppo focalizzati su
Bond 25. I due produttori, però, hanno
anche confermato che, al di là del nuovo attore che verrà scelto
per l’iconico ruolo, questo non sarà di sicuro una donna. La
Broccoli ha spiegato: “Potrebbe essere un attore di colore, ma
sarà un uomo. Credo assolutamente che si debbano creare nuovi
personaggi per le donne, nuovi personaggi femminili forti. Ma non
sono particolarmente interessata a prendere un personaggio maschile
e a farlo interpretare ad una donna. Penso che le donne possano
aspirare a personaggi ancora più interessanti di questo.”
E sempre a proposito del futuro
della saga di James Bond, sempre la Broccoli nel corso della
medesima intervista ha spiegato che nulla esclude che i prossimi
film del franchise possano essere destinati non più al grande
schermo, ma bensì ad uno dei colossi dello streaming. Queste le sue
parole: “Facciamo questi film per il pubblico. Ci piace pensare
che questi film vengano realizzati per essere fruiti attraverso il
grande schermo. Detto questo, però, bisogna anche guardare al
futuro. Sono i fan che decidono in che modo preferiscono consumare
un determinato prodotto e goderne il più possibile. Credo che non
si possa escludere nulla, perché è il pubblico che prende quel tipo
di decisioni. Non siamo noi.”
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Sono stati diffusi i character
poster ufficiali di No time to Die, il
nuovo film del franchise di James
Bond in cui, per l’ultima volta, Daniel
Craig interpreterà l’agente 007.
1 di 6
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James
Bond),Ralph Fiennes(M),NaomieHarris(Eve Moneypenny),Ben Whishaw(Q),Rory Kinnear(Bill Tanner) eJeffrey Wright(Felix Leiter). Le new entry del cast sono
inveceRami
Malek,Billy Magnussen, Lashana
Lynch eAna de
Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo
script di Bond 25
sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di
Fleabag e Killing Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
No time to Die, la sinossi
In No Time To Die, Bond si gode una
vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio
attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto
quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA,
ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Hans Zimmer,
compositore amatissimo da Hollywood e famoso per le colonne sonore
de Il Gladiatore, Il Re Leone e la
Trilogia del Cavaliere Oscuro di
Christopher Nolan, è subentrato a Dan
Romer nella composizione della colonna sonora di
No Time to Die, il film numero 25 del
franchise di James
Bond.
Variety ha
diffuso la notizia che Zimmer ha preso il posto di Romer, che si è
allontanato dalla produzione a causa di differenze creative.
Zimmer, MGM e Eon Productions non hanno confermato né smentito la
notizia, ma le fonti di Variety, abbastanza insistenti, dicono che
il compositore ha lasciato il film lo scorso mese.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
In una recente intervista con
Empire, il regista Cary Joji Fukunaga ha
parlato di No Time To Die, il nuovo attesissimo
capitolo della saga di James
Bond che sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo scorso aprile e
che, a causa della pandemia di Covid-19, è stato posticipato al
prossimo novembre.
In merito allo slittamento
dell’uscita del film nelle sale, Fukunaga ha spiegato: “Il mio
primo film, Sin Nombre, uscì proprio durante la pandemia di suina
del 2009 e arrivo nei cinema del Messico proprio mentre il
Presidente Messicano diceva ‘Non andate al cinema’. Sono
rimasto abbastanza traumatizzato da quell’esperienza, tanto che ho
seguito con attenzione gli aggiornamenti sul Covid-19. Ogni giorni
chiedevo ai produttori: ‘Quali sono i piani? Perché questa cosa non
si fermerà’.”
“Non credo che qualcuno avrebbe
potuto prevedere come il mondo si sarebbe fermato completamente, ma
pensavo comunque che il pubblico non sarebbe andato al
cinema”, ha continuato il regista. “Arrivati a questo
punto, potresti solo modificare qualcosa, giocare con altre, ma non
miglioreresti mai il film. Lo abbiamo finito, a tutti gli effetti.
Avevamo finito mentalmente il film. Sia mentalmente che
emotivamente.”
La teoria sul villain di Rami Malek in No Time to Die
Oltre alle dichiarazioni di Cary
Joji Fukunaga,
Empire ha diffuso online anche un nuovo scatto inedito del
premio Oscar Rami Malek nei panni del misterioso
villain Safin.
Secondo un’interessante teoria emerse online diverso tempo fa,
il personaggio di Malek sarebbe già noto ai fan del franchise: non
sarebbe altri che il Dr. Julius No, celebre nemesi di 007 creata da
Ian Fleming nel romanzo “Licenza di uccidere” del 1958 e
interpretata dall’attore Joseph
Wiseman nel film Agente 007 –
Licenza di uccidere del 1962. Potete ammirare la
nuova immagine di seguito:
In No Time To Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
No Time to
Die, il nuovo capitolo della saga di James
Bond in arrivo nelle sale il prossimo anno, segnerà l’ultima
apparizione cinematografica di Daniel Craig nei
panni dell’iconico agente segreto. In diverse occasioni, infatti,
l’attore britannico ha confermato che il venticinquesimo episodio
di una della saga più longeve della storia del cinema rappresenterà
la sua ultima volta sul grande schermo come 007.
Adesso, in una nuova intervista con
Empire Magazine, che
proprio a No Time to Die ha dedicato la
copertina del suo prossimo numero, Daniel Craig ha
spiegato i motivi che lo hanno spinto ad accettare di tornare nei
panni di James Bond per l’ultima volta, dal momento che il ritiro
dell’attore dal franchise era già atteso nel 2015, ai tempi
dell’uscita nelle sale di Spectre.
“Se avessi lasciato il franchise
dopo Spectre, il mondo sarebbe andato tranquillamente avanti e io
mi sarei sentito comunque soddisfatto”, ha spiegato Craig.
“Eppure, sembrava che avessimo bisogno di finire qualcosa. Se
avessi lasciato il franchise dopo Spectre, sono certo che una
vocina nella mia testa avrebbe continuato a dire: ‘Vorrei averne
fatto ancora un altro’.”
Daniel Craig ha poi
spiegato che aveva una sua idea di come la storia di Bond dovesse
proseguire, soprattutto per via dei tanti collegamenti presenti
all’interno dei film della saga nei quali ha recitato: “Ho
sempre avuto una sorta di idea segreta su tutta la storia e in che
direzione mi sarebbe piaciuto portarla”, ha spiegato l’attore.
Craig ha poi aggiunto che, dal suo punto di vista, No
Time to Die renderà giustizia al personaggio e
all’arco narrativo che lo ha visto protagonista, cosa che invece
non era riuscita a fare Spectre.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
La vincitrice del Grammy Award
Billie Eilish ha diffuso attraverso il suo canale
YouTube ufficiale la canzone
d’apertura che ha scritto ed inciso per il venticinquesimo film di
James
Bond, No Time to Die. Il singolo, il cui titolo è
appunto “No Time to Die”, è prodotto dalla stessa Eilish
insieme al suo collaboratore (nonché fratello maggiore)
Finneas e a Stephen Lipson. Il brano contiene
degli arrangiamenti orchestrali di Hans Zimmer e
Matt Dunkely, con Johnny Marr alla chitarra.
Billie Eilish è la
più giovane artista della storia ad aver scritto e registrato una
canzone d’apertura per il franchise di James Bond. In pochissimi
minuti, il brano ha già raggiunto oltre 250,000 visualizzazioni. A
proposito del suo coinvolgimento nel franchise, la cantautrice
statunitense ha dichiarato: “È da pazzi entrare a far parte di
tutto questo, al di là del modo in cui ci vieni coinvolto. Aver
firmato la colonna sonora di un film che far parte di una saga così
leggendaria è un onore. James Bond è il franchise cinematografico
più cool che esista. Sono ancora sotto shock.”
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
A circa un mese dall’arrivo nelle
sale di No Time to Die, la Universal Pictures ha
diffuso online una nuova bellissima featurette che ci porta dietro
le quinte dell’attesissimo Bond 25, che
segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei
panni dell’iconico agente segreto.
Nonostante i dettagli sulla trama
del film non siano ancora stati resi noti, la nuova featurette
anticipa che il nuovo misterioso villain della pellicola, ossia
Safin (interpretato dal premio Oscar Rami
Malek), sarà il nemico più pericoloso che Bond ha mai
dovuto affrontare. Sembra anche che il personaggio non avrà alcun
tipo di collegamento con il precedente Spectre, e che
opererà attraverso una propria organizzazione separata per cercare
di abbattere Bond e i suoi alleati.
Potete ammirare la featurette nella parte alta
dell’articolo.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Ana de Armas è la
protagonista della cover del nuovo numero di Vanity Fair e nel
pezzo che ha accompagnato il bellissimo servizio fotografico,
l’attrice cubana (reduce dal successo di Cena con delitto –
Knives Out) ha rivelato nuovi dettagli sul personaggio che
interpreterà in No Time to Die,
l’attesissimo 25esimo capitolo della saga di James
Bond in arrivo nelle nostre sale il prossimo 9
aprile.
“Quando mi hanno ingaggiata non
la smettevo di saltare da una parte all’altra, ero molto
emozionata”, ha rivelato l’attrice. “Ma dovevo essere
sicura che non avrebbe messo a rischio il lavoro che stavo facendo,
che non rovinasse tutto. E le donne di Bond, per me, sono sempre
state dei personaggi in cui non mi sono mai identificata.”
Alla rivista Daniel
Craig ha rivelato di aver amato la performance di Ana in
Blade Runner
2049 e di essere stato davvero
entusiasta all’idea di lavorare di nuovo con l’attrice dopo
Cena con
delito – Knives Out di Rian Johnson:
“Dovrei essere sempre così
fortunato da lavorare con una donna così”, ha detto Craig a
proposito della collega. “Questo è un film dove succedono un
sacco di cose, c’è tanta grande recitazione, che riguarda anche me
stesso, ma è lei a brillare perché è lei la grande scommessa. Ha
dei tempi comici straordinari. Non ha una parte grandissima, ma è
arrivata e subito è riuscita a farla sua.”
“Non si è mai preoccupata di
quello che è successo durante la produzione: le sceneggiature
riscritte, i continui cambiamenti che le venivano letteralmente
scaraventati addosso. Non era mai preoccupata”, ha continuato
Craig.
“Non c’era un’altra
scelta”, ha spiegato la storica produttrice del franchise
Barbara Broccoli. “Era Ana che volevamo tutti.
Il suo personaggio è qualcuno che ha appena cominciato a lavorare
per la CIA, e quindi si suppone abbia delle abilità che sono minime
quando incontra Bond. Ci si aspetta che non sia l’agente più abile
del mondo, ma diciamo che… sa come agire.”
“C’erano quest’umorismo e questa
natività così specifici”, ha dichiarato la de Armas ricordando
la prima volta che ha letto la sceneggiatura del film. “Il mio
personaggio è una donna vera. Ma sapete, noi possiamo evolverci,
crescere, incorporare la realtà, ma Bond è una fantasia. Alla fine,
si tratta sempre di prendere qualcosa e di provare a non
snaturarla.”
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Daniel Craig,
Léa Seydoux e il regista Cary
Fukunaga sono arrivati a Matera per le riprese di
No Time To Die, venticinquesimo capitolo del
franchise sull’agente 007, con la capitale europea della cultura
per 2019 che fornirà l’ambientazione perfetta per quella che
dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al
segmento di apertura di Spectre a Città del
Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast ancheRalph Fiennes(M),NaomieHarris(Eve Moneypenny),Ben Whishaw(Q),Rory Kinnear(Bill Tanner) eJeffrey Wright(Felix Leiter). Le new entry del cast sono
inveceRami
Malek,Billy Magnussen, Lashana
Lynch eAna de
Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo
script di Bond 25
sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di
Fleabag e Killing Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
Qui sotto trovate le foto ufficiali
dell’arrivo del cast a Matera, pubblicate sul profilo twitter
ufficiale.
Daniel Craig ha
zittito un reporter durante un’intervista in merito alla scelta di
Phoebe Waller-Bridge per la sceneggiatura di
No Time to Die, il nuovo film di 007.
Sembra che il reporter abbia
insinuato che la scelta della produzione di assumere Waller-Bridge
sarebbe stata dettata dalla necessità di rendere inclusivo il
franchise. In poche parole, il giornalista ha chiesto a Craig che
la premiata sceneggiatrice e attrice britannica sia stata assunta
solo perché donna.
L’illazione ha mandato Craig su
tutte le furie, che ha difeso a spada tratta la scelta di
Phoebe Waller-Bridge, definendola una
sceneggiatrice “brillante” e “fottutamente brava”, ammonendo il
reporter e dicendogli di sapere “dove vuole andare a parare” con la
sua domanda tendenziosa.
Craig ha poi spiegato che segue il
lavoro di Waller-Bridge dall’inizio, ha visto cosa ha realizzato
con Killing Eve e con
Fleabag e ha voluto che le venisse
affidato il compito di ravvivare lo script di Bond 25, che era già
stato completato.
Senza lasciare diritto o
possibilità di replica, Daniel Craig ha concluso
il suo intervento con queste parole: “È unica e per noi è un
vero privilegio averla nel team”. Intanto Phoebe
Waller-Bridge si gode un grande momento di successo, in
cui sta raccogliendo i frutti del lavoro degli ultimi 5 anni,
lavoro che le sta dando non solo riconoscimenti, ma anche
possibilità di nuovi e prestigiosi ingaggi.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James
Bond),Ralph Fiennes(M),NaomieHarris(Eve Moneypenny),Ben Whishaw(Q),Rory Kinnear(Bill Tanner) eJeffrey Wright(Felix Leiter). Le new entry del cast sono
inveceRami
Malek,Billy Magnussen, Lashana
Lynch eAna de
Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo
script di Bond 25
sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di
Fleabag e Killing Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
Si sono ufficialmente concluse le
riprese di No Time to Die, il
Bond 25 che segna l’ultima volta di Daniel
Craig nei panni di James
Bond.
A comunicare ufficialmente la
notizia è stato l’account Twitter ufficiale del film che ha
pubblicato una foto che ritrae il protagonista Craig, accanto al
regista, Cary Fukunaga, che ha assunto la regia
del film dopo l’abandono di Danny Boyle. Fukunaga
è, ad oggi, l’unico regista non britannico ad aver diretto un film
della serie.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast ancheRalph Fiennes(M),NaomieHarris(Eve Moneypenny),Ben Whishaw(Q),Rory Kinnear(Bill Tanner) eJeffrey Wright(Felix Leiter). Le new entry del cast sono
inveceRami
Malek,Billy Magnussen, Lashana
Lynch eAna de
Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo
script di Bond 25
sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di
Fleabag e Killing Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With
Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per
dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai
“rilevante”.
Leggi anche – Bond 25 – No Time to
Die: Christoph Waltz tornerà nei panni di Blofeld
Manca oramai poco all’arrivo al
cinema di No Time
To Die, il nuovo film su James
Bond che è diretto da Cary Joji
Fukunaga e prodotto da Michael G. Wilson
e Barbara Broccoli
In No Time
To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
In una recente intervista con il
Wall Street Journal, Cary Fukunaga ha parlato
di No Time to Die,
l’attesissimo 25esimo capitolo della saga di James
Bond che, da Aprile 2020, è stato prima posticipato a Novembre
2020 e poi ad Aprile 2021. Il film è attesissimo, non solo per la
presenza nel cast di attori quali
Rami Malek e
Ana de Armas, ma anche perché sarà l’ultimo film della
saga in cui Daniel Craig vestirà i panni dell’iconico
agente segreto.
In passato
anche Craig aveva sostenuto il fatto che il film, considerata
l’attuale situazione mondiale, fosse stato posticipato, e lo stesso
ha fatto adesso anche Fukunaga. Come spiegato dal regista:
“All’inizio c’è stato il panico. Non volevo credere che stesse
accadendo davvero. Poi, abbastanza velocemente, sono andato avanti
con la mente e ho iniziato ad accettare l’idea. Purtroppo ci sono
cose molto più grandi e importanti che sfuggono al nostro
controllo. Ho amici che stanno perdendo il lavoro e altri che hanno
perso i loro cari. Il film uscirà quando sarà il momento
giusto.”
Sempre nel corso della medesima
intervista, Cary Fukunaga ha rivelato che amerebbe
girare un altro capitolo della saga, mentre sull’accoglienza che il
suo film riceverà ha dichiarato: “Non sono mai stato capace di
prevedere come sarebbe andato un mio lavoro. Potrebbe avere
successo o fallire miseramente. Ma questo non cambierà cosa penso
io del film. Il viaggio di No Time to Die non sarà compiuto fino a
quando non arriverà al cinema. Fino ad allora, è un segreto. Non
l’ho mai visto con il pubblico. Mi piacerebbe vederlo con gli
spettatori non appena sarà possibile. E quella sarà probabilmente
la prima e l’ultima volta che lo guarderò.”
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
EON Productions, Metro Goldwyn
Mayer Studios (MGM) e Universal Pictures International hanno
annunciato oggi che Billie Eilish canterà la
canzone d’apertura per il venticinquesimo film di James
Bond, NO TIME TO DIE. La canzone
verrà rilasciata da Darkroom/Interscope Records. No Time To Die
uscirà in Italia il 9 aprile 2020.
La diciottenne Billie
Eilish, nominata ai GRAMMY® Award e multi-disco di
platino, ha scritto la canzone insieme a FINNEAS, suo fratello
maggiore, anche lui nominato ai GRAMMY® Award. Billie Eilish è
la più giovane artista della storia ad aver scritto e registrato
una canzone d’apertura per il franchise di James Bond.
Diretto da Cary Joji Fukunaga prodotto da
Michael G. Wilson e Barbara
Broccoli con Daniel Craig,
Léa Seydoux, Ralph
Fiennes, Rami
Malek e Naomie
Harris, Ben
Whishaw, Rory
Kinnear,Jeffrey
Wright, Dali
Benssalah, Billy
Magnussen, Ana De
Armas, David
Dencik e Lashana Lynch.
No time to die arriverà al cinema il 9
aprile 2020.
No Time
to Die, attualmente nelle sale italiane, è il film che
segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni iconici di 007. I
produttori del franchise hanno già chiarito che l’erede dell’attore
britannico al ruolo verrà annunciato soltanto nel corso del 2022 e,
ovviamente, tutti hanno un’opinione su chi dovrebbe raccogliere
l’imponente eredità, incluso Ben Whishaw, interprete del personaggio di Q
da Skyfall del 2012.
Durante una recente intervista con
Just for Vanity, l’attore ha
espresso le sue opinioni sul futuro della saga e sulla direzione
che pensa dovrebbe prendere. “Se vogliono continuare a portare
avanti il franchise e la storia di questo personaggio,
potenzialmente si può esplorare e fare qualsiasi cosa. Non so
esattamente che strada dovrebbero intraprendere, ma di sicuro
dovrebbe essere qualcosa di estremamente radicale, qualcosa di
veramente diverso. Viviamo in un’epoca diversa ora. Ci sarà sempre
quella fetta di pubblico che spera che Bond non cambi mai. E da una
parte è giusto, perché amano questi film da tantissimo tempo.
Dall’altra, però, credo che si possano fare entrambe le cose.
Onorare il personaggio e la tradizione, ma anche guardare al
futuro, in avanti. Penso che bisogna farlo, se non Bond diventerà
soltanto una specie di pezzo da museo.”
In un’altra intervista con
Attidue, invece, Whishaw, dichiaratamente omesessuale, ha
condiviso le sue speranze in merito al fatto che un attore gay
possa essere scelto per il ruolo di 007 un giorno. “Credo
davvero che dovremmo lavorare per un mondo in cui chiunque possa
interpretare qualsiasi cosa. Sarebbe davvero elettrizzante se non
fosse importante la sessualità di qualcuno per ottenere un ruolo
del genere. Penso che sarebbe un grande passo avanti. Ma vedremo…
Vedremo a che punto siamo. Sono stupito da quanto sia cambiato nel
mondo dell’industria del cinema soltanto negli ultimi cinque o sei
anni, quindi vedremo.”
A questo punto,
Ben Whishaw ha fatto i nomi di due attori
britannici apertamente gay che vorrebbe vedere nei panni di 007,
ossia
Luke Evans (La bella e la bestia) e
Jonathan Bailey (Bridgerton):
“Sono due attori che sembrano davvero adatti per la parte.
Sarebbero entrambi un casting ideale. Sarebbe elettrizzante vedere
almeno uno di loro nel ruolo.”
In realtà, non molto tempo fa,
proprio Evans
aveva espresso il desiderio di interpretare Bond dopo Craig,
dichiarando: “Interpretare 007 dopo Daniel Craig sarebbe un
compito arduo per qualsiasi attore, ma al momento nessuno sa quali
siano i piani. È un processo top secret, ma se mi venisse offerta
la possibilità, cogliere l’occasione al volo, come penso farebbero
molti attori al mio posto. Sarà un momento davvero emozionante
l’annuncio del nuovo casting per la produzione di Bond e auguro
buona fortuna a chiunque riesca ad ottenere la parte.”
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Bloomberg
riporta che MGM avrebbe avuto una serie di discussioni con Apple e
Netflix in merito alla possibilità di acquistare
No Time to
Die e di far debuttare il nuovo attesissimo
capitolo della saga di James
Bond direttamente in streaming. Tuttavia, lo studio sembra
essere irremovibile e convinto di voler distribuire Bond
25 al cinema.
Il sito spiega che il prossimo film
di James Bond potrebbe potenzialmente recuperare centinaia di
milioni di dollari attraverso una potenziale uscita in streaming,
anche se MGM sostiene che il blockbuster “non è in
vendita”. Un rappresentante ha rilasciato una dichiarazione
dicendo: “L’uscita del film è stata posticipata ad aprile 2021
al fine di preservare l’esperienza in sala per gli
spettatori.”
Amazon non sembra essere in corsa
per acquistare No Time to
Die, anche se questa potrebbe rivelarsi una mossa
innegabilmente sensata per MGM in questa fase così delicata.
Tenet è stato un fallimento al botteghino, mentre
la spesa relativa al marketing del prossimo film di 007 sembra
essersi definitivamente esaurita (un trailer finale che
reclamizzava l’uscita in sala a novembre ha debuttato poco prima
della notizia dell’ennesimo rinvio).
No Time to Die e il futuro della sala cinematografica
No Time to Die è costato
circa 250 milioni di dollari, quindi se MGM avesse la possibilità
di vendere il film ad una cifra superiore, avrebbe certamente la
possibilità di raggiungere almeno il pareggio. Se si scommette
ancora su un’uscita in sala, il risultato finale potrebbe essere
quello di una grave perdita, perché è chiaro che gli spettatori non
saranno pronti a tornare al cinema fino a quando non sarà
disponibile un vaccino COVID-19.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Tra i nuovi personaggi più
intriganti di No Time to
Die, l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga
di James
Bond in arrivo nelle sale a Novembre, c’è sicuramente quello
della Bond Girl Paloma, interpretata da
Ana De Armas, la bellissima attrice e modella cubana
che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare grazie a Blade
Runner 2049 e a Cena
con delitto – Knives Out.
In una recente intervista con
Vogue Mexico, l’attrice ha parlato del suo personaggio nel film
di Cary Fukunaga, ammettendo che quando ha
accettato la parte, la sua più grande preoccupazione è stata che il
suo personaggio non rappresentasse assolutamente uno stereotipo.
L’attrice voleva che la sua Paloma fosse “emanticipata” e
“realistica”, specialmente rispetto alle precedenti Bond
Girl del grande schermo, che storicamente sono state quasi sempre
relegate al ruolo di mero oggetto del desiderio.
“Ciò che conta di più per me è
rappresentare donne e personaggi femminili emanticipati, realistici
e al di fuori di qualsiasi stereotipo”, ha spiegato
Ana De Armas. “In questo nuovo film di 007 ho
avuto la consapevolezza di prestare la massima attenzione e di
essere attenta all’argomento. Questa è stata la cosa principale per
me, soprattutto quando ho parlato del ruolo con il
regista.”
No Time to Die e la “nuova”
rappresentazione delle figure femminili
Sempre di recente, a proposito della
caratterizzazione dei ruoli femminili, anche l’attrice Lashana Lynch aveva anticipato che il ritratto
delle figure femminili in No Time to Die è stato
gestito in maniera totalmente diversa, e soprattutto in un modo più
rappresentativo rispetto ai tempi moderni. “Il modo in cui le
donne vedono loro stesse e il modo in cui vengono rappresentate è
completamente autentico. Sono consapevoli di poter bastare a se
stesse”, aveva spiegato l’attrice. “È un qualcosa che si
potrà vedere in questo nuovo film, e non soltanto in relazione ai
personaggi femminili che esistono già nel franchise, ma anche in
quelli nuovi di zecca come il mio.”
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
ll primo trailer
ufficiale di No Time to Die è stato
ufficialmente rilasciato. Naturalmente, le prime immagini della
nuova avventura di James
Bond – che dovrebbe essere l’ultima per Daniel
Craig – ha lasciato aperte una serie di domande che,
ovviamente, troveranno risposta soltanto quando il film arriverà
nelle sale di tutto il mondo (in Italia uscirà l’8 aprile
2020).
Di seguito abbiamo raccolto le 10
principali domande che ci ha lasciato il trailer del nuovo film
dedicato all’iconica spia britannica, diretto da Cary Joji
Fukunaga e interpretato anche il premio Oscar Rami
Malek:
Quali segreti nasconde la maschera?
Il trailer ci mostra la
famigerata maschera in stile Fantasma dell’Opera usata dal villain
Safin, interpretato da Rami Malek. La maschera
sembra essere in qualche modo connessa anche al passato dalla
fidanzata di Bond, Madeleine Swann. Se per Safin la maschera viene
utilizzata per coprire il volto cicatrizzato, per Madeleine la sua
esistenza sembra essere fonte di dolore e anche di paura.
Molti fan, via Twitter, sembrano
essere già saltati alle conclusioni e hanno ipotizzano un
collegamento tra il personaggio di Safin (o almeno, la sua
maschera!) e il villain Blofeld (Christopher
Waltz). Tra le vecchie pellicole di Bond interpretate da
Daniel Craig è iniziata la cassa a qualsiasi tipo
di collegamento con il tratto distintivo del nuovo villain
interpretato dalla star di Bohemian Rhapsody.
Per quanto tempo Bond si è ritirato?
Internet ci dice che Bond è stato
assente dal MI6 per circa 2 anni, ma il trailer fa sembrare
l’assenza dell’agente segreto dall’agenzia di spionaggio molto più
lunga. Alla fine di Spectre, cinque anni
fa, era chiaro che Bond si era ritirato e si stava preparando ad
abbracciare una nuova vita insieme a Swann. Il trailer non
specifica cosa abbia fatto in tutti questi anni, a parte alcune
brevi immagini che sembrano alludere a quel periodo.
E se Bond fosse diventato un
mercenario? Dov’è stato insieme a Swann per quasi 2 anni? E cosa è
successo in questo lasso di tempo? Ma soprattutto: cosa lo ha
spinto a tornare in azione per aiutare il suo amico Felix Leiter
(Jeffrey Wright)?
Com’è possibile che Bond venga reintegrato dall’MI6?
Nel trailer vediamo Daniel
Craig recitare ancora una volta la battuta più iconica
dell’intera saga – ossia “Bond, James Bond!” – mentre si
introduce all’interno dell’MI6. È chiaro tanto dal materiale
promozionale quanto dal trailer che Bond ha lasciato i servizi
segreti di Sua Maestà per un po’ di tempo…
Ma come fa a rientrarvi, e perché M
lo permetterebbe? In Licenzia di
Uccidere, quando Bond – interpretato all’epoca da
Timothy Dalton – minacciò di lasciare l’MI6, gli
fu detto: “Non siamo un Country Club!”, lasciando
intendere che l’agente poteva andarsene solo quando gli veniva
ordinato. A quanto pare le circostante del reinserimento del Bond
di Craig nell’MI6 saranno un parte fondamentale della storia di
No Time to Die…
Perché Leiter chiede aiuto a Bond?
Supponendo che l’amico di Bond,
Felix Leiter, stia ancora lavorando per la CIA, perché dovrebbe
chiedere aiuto ad un agente che ha deciso di ritirarsi? Nel
trailer, Felix afferma che Bond “è l’unico di cui si può
fidare”, mentre dal materiale promozionale si evince che
Leiter sta cercando aiuto per ritrovare uno scienziato
scomparso.
Nell’universo di Bond, la CIA è
chiaramente ben equipaggiata e pronta a gestire qualsiasi crisi:
molte volte è stata proprio l’organizzazione a tirare fuori dai
guai 007. Inoltre, Leiter è sempre stato un amico leale nei
precedenti film con Craig, quindi è altamente improbabile che
scelga di mettere ‘agente in una posizione che potrebbe
comprometterlo. Perché sia la CIA che Leiter sembrano avere un
disperato bisogno dell’aiuto di Bond?
Che ruolo avrà Blofeld?
È chiaro dal trailer che la cattura
del villain Ernst Stavro Blofeld in
Spectre avrà tutta una serie di
conseguenze in No Time to Die. Bond lo
affronta mentre il cattivo si trova in una cella fatta di vetro,
una cella che ricorda quella usata per imprigionare Silva
(Javier Bardem) in
Skyfall. La breve sequenza assomiglia
molto al celebre incontro tra l’agente Starling e il Dottor Lecter
ne Il Silenzio degli Innocenti, un
momento cult nella storia del cinema che ha generato decine di
topoi simili, sulla scia del “Chiedi all’assassino come trovare un
altro assassino!”.
Ad ogni modo, Blofeld sembra essere
la chiave dell’intricato puzzle al centro della storia di
No Time to Die, ma viene da chiedersi se
non sia lui non a manipolare Bond o, peggio, la Dottoressa Swann. E
ancora: conosce Safin? Lo sta aiutando ad incastrare 007?
Chi è intrappolato sotto il ghiaccio?
Nelle scene del trailer ambientate
sotto la neve, vediamo qualcuno che lotta per tornare in
superficie, intrappolato sotto uno strato di ghiaccio abbastanza
spesso, mentre Safin osserva la scena dall’alto. Chi sta affogando
nell’acqua fredda? Forse Bond? O si tratta dello scienziato
scomparso che abbiamo menzionato in precedenza?
Ci auguriamo che nel film la figura
in questione possa riemergere presto dall’acqua, in modo che la
scena non risulti poco credibile agli occhi del pubblico…
Perché Bond guida una vecchia auto?
Forse non sarà la domanda più
importante di tutte, ma potrebbe risultare comunque interessante.
Con tutti i veicoli che Bond può avere a disposizione, perché nel
trailer lo vediamo alla guida di una Aston Martin D75 del 1964? È
vero che si tratta di un modello modificato, con tanto di
mitragliatrici e vetri antiproiettile…
Potrebbe anche esserci nascosto un
ordigno esplosivo al suo interno, dal momento che Bond ha
minacciato M (Judi Dench) in
Skyfall… ma se ti stai preparando per
tornare in azione, soprattutto nel 21° secolo, una reliquia con 50
anni di storia alle spalle non sembra essere lo strumento più
adatto per vincere uno scontro armato!
Chi è il nuovo Agente Doppio 0?
Com’era già accaduto con la
trasformazione di Michelle Yeoh nel ruolo
dell’agente Wai Lin ne Il Domani Non
Muore Mai, i fan si chiedono adesso chi sia in realtà
il nuovo Agente Doppio 0 interpretato da Lashana
Lynch. Il trailer ci mostra un personaggio carismatico,
sicuro di sé particolarmente abile, proprio come Bond.
Dal materiale promozionale emerge
chiaramente che potrebbe trattarsi della controparte di Bond
all’interno dell’MI6. Il suo ruolo diventa ancora più misterioso
quando la vediamo insieme alla Dottoressa Swann in fondo ad un
lungo corridoio, o quando suggerisce a Bond di “stare al suo
posto!”. È probabile però che una volta che le cose si
complicheranno, aiuterà l’agente nella sua missione.
Chi è il nuovo villain?
In quella che dovrebbe essere
un’altra grande trasformazione da star, l’attore Rami
Malek interpreta il malvagio Safin, un uomo mascherato e
sfigurato che si oppone ai piani di 007 e che tenta disperatamente
di fermarlo. Tuttavia, quali siano i piani di Safin e cosa vuole
non solo da James Bond ma anche dalla Dottoressa Safin, è avvolto
nel mistero…
Lui e Swann sono legati da un oscuro
passato? Swann è figlia del traditore Mr. White, interpretato da
Jesper Christensen in tutti e tre i precedenti
capitoli della saga con Daniel Craig. Esiste una
relazione con Safin? E soprattutto, è Blofeld che in qualche modo
controlla e comanda le azioni di Safin da lontano? Ci auguriamo che
il personaggio sia così sfaccettato e così perfettamente delineato
da coinvolgere il pubblico al pari di altri iconici villain del
passato.
Perché Swann avrebbe tradito Bond?
La più grande domanda arriva a 10
secondi dall’inizio del trailer. Perché l’amore della vita di Bond
dovrebbe tradirlo? Ciò che quel tradimento comporta e quale impatto
avrà sulla loro relazione appare secondario rispetto al fatto che
le loro vite sono nuovamente a rischio. Chiaramente, le azioni
della Dottoressa Swann e il mondo in cui queste influenzeranno gli
altri nuovi personaggi rappresenta uno dei punti cruciali della
storia di No Time to Die.
Le ripercussioni di questo
tradimento, di questo segreto nascosto, risuoneranno probabilmente
lungo tutto l’arco narrativo del film. Perché qualcuno dovrebbe
ingannare Bond e fino a che punto questo qualcuno è disposto a
spingersi per riscattarsi? Se questo film sarà davvero l’ultimo 007
interpretato da Daniel Craig, è probabile che
questo altro tradimento porterà l’agente ad intraprendere percorsi
narrativi inesplorati…
Dopo il grande successo ottenuto con
la serie Mr. Robot e con il biopic Bohemian
Rhapsody, grazie al quale è riuscito a conquistare l’Oscar
come miglior attore protagonista lo scorso anno, Rami
Malek si prepara a raccogliere una nuova entusiasmante
sfida recitativa: come sappiamo da tempo ormai, l’attore americano
di origini egiziane sarà il principale villain di No
Time to Die, il venticinquesimo episodio della
longeva saga di James
Bond.
In una recente intervista concessa
ad Empire Magazine,
Rami Malek ha parlato proprio del suo ruolo in
No Time to Die, dove interpreterà il
misterioso villain mascherato Safin. Nel corso
dell’intervista, Malek ha spiegato che quando ha accettato la
parte, non ha voluto ispirarsi a nessuno degli attori che in
precedenza hanno ricoperto il ruolo di un cattivo nella saga di
007, ma regalare al pubblico un personaggio che fosse completamente
inedito; Malek ha spiegato di essersi approcciato al ruolo in
maniera totalmente originale, un processo molto simile a quello
messo in atto per interpretare l’iconico Freddie
Mercury nel biopic campione d’incassi Bohemian
Rhapsody:
“Se fossi andato sul set e
avessi provato a fare una copia carbone di una precedente
performance, che gioia o divertimento sarebbe stato per gli altri?
Credo che questa sia una lezione che ho imparato quando ho
interpretato Mr. Mercury. Se non è qualcosa di originale, allora
perché preoccuparsi? Ho preso alcuni dettagli da alcuni dei miei
personaggi preferiti, ma ogni giorno ho provato ad infondere in
questo personaggio qualcosa che pensavo potesse avere un senso per
lui, e allo stesso tempo qualcosa che potesse risultare scioccante
e snervante.”
Per il ruolo di Safin, Rami
Malek ha lavorato nuovamente con il dialogue coach
William Conacher, che lo aveva già aiutato ad
impostare la voce e i dialoghi di Mercury nel biopic di
Bryan Singer. L’attore ha spiegato che il loro
intento è stato realizzare qualcosa di unico e di non facilmente
riconoscibile.
Ricordiamo che Safin non sarà
l’unico villain che apparirà in No Time to
Die, dal momento che nel film vedremo anche il
ritorno del Blofeld di Christoph
Waltz, già interpretato dall’attore due volte premio Oscar
in Spectre.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Il fatto che No Time To
Die segnerà l’ultima apparizione
cinematografica di Daniel Craig nei panni di James
Bond, ha inevitabilmente fatto nascere una serie di
speculazioni secondo cui l’incarnazione di 007 da parte dell’attore
britannico potrebbe morire alla fine del film. Per saperlo con
certezza, ovviamente, bisognerà aspettare soltanto l’uscita del
venticinquesimo episodio della longeva saga al cinema.
Nell’attesa, in una recente
intervista con C
Magazine, l’attrice Léa
Seydoux, che in Bond 25 tornerà a vestire i
panni Madeleine Swann, ha parlato di cosa i fan dovranno aspettarsi
dal nuovo film. Senza ovviamente rivelare dettagli sulla trama,
l’attrice ha anticipato un episodio alquanto emozionante: “Ci
saranno un sacco di sentimenti che verranno esplorati in questo
nuovo Bond. È davvero emozionante. Se amate piangere al cinema,
scommetto che piangerete guardandolo. Quando l’ho visto io, ho
pianto. Il che è davvero strano, perché ci recito.”
Purtroppo, dovremmo ancora attendere
prima di scoprire a quali aspetti della trama le parole della
Seydoux facciano riferimento: a causa della pandemia di
Coronavirus, infatti, l’uscita mondiale di No Time To
Dieè stata posticipata al prossimo
novembre.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From
Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una
donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi
più che mai “rilevante”.
In No Time To Die,
Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato
dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
L’attesa è finita. Dopo
tanti rinvii, arriva finalmente nelle sale, No Time to
Die, nuovo capitolo della saga di James Bond, l’ultimo che vede Daniel Craig nei panni dell’agente
segreto più famoso al mondo. A quindici anni dal suo esordio nel
ruolo con Casino Royale, l’attore lascia il
personaggio che lo ha reso famoso presso il grande pubblico, e lo
fa in grande stile.
No Time to
Die: la trama
In No Time to
Die Bond, Daniel Craig, vorrebbe solo godersi la
pensione da ex agente segreto, in compagnia di Madeleine, Léa
Seydoux, ma non è così facile. Il rivale di sempre,
Blofeld, Christoph Waltz, non ha rinunciato all’idea di
ucciderlo e gli tende una trappola. Scampato, Bond sospetta che
Madeleine l’abbia tradito, la lascia e decide di rientrare in
gioco. Anche perchè l’MI6 e Mallory, Ralph Fiennes, avranno ancora bisogno di lui.
Cinque anni dopo, infatti, da un laboratorio segreto inglese viene
rubata una nuova arma potentissima, che in mani sbagliate può
distruggere milioni di vite. Nel dare la caccia allo scienziato
russo corrotto che può portarlo a chi ha commissionato il furto,
Bond ritroverà il suo vecchio amico Felix Leiter,
Jeffrey Wright, agente della CIA. Passerà per Cuba,
dove si farà aiutare dalla bella e capace Paloma, Ana De Armas, ma conoscerà anche lo 007 Nomi,
Lashana Lynch, la donna che ha ormai preso il suo posto e
con cui dovrà collaborare. C’è però anche un altro nemico da
sconfiggere, Lyutsifer Safin, Rami Malek, desideroso di vendicarsi con
Blofeld e con la Spectre e ideatore di un diabolico piano criminale
che minaccia tutti. Bond si ritroverà faccia a faccia con Blofeld,
avrà a che fare ancora con Madeleine e con una novità inaspettata.
Riuscirà a portare a termine la sua missione con successo anche
stavolta?
“E’ stato un lungo
viaggio”, dice Daniel Craig, nella breve clip che precede
l’inizio della pellicola, riferendosi evidentemente non solo ai
ritardi che hanno posticipato l’uscita del film, ma anche alla sua
lunga militanza nel ruolo di Bond, che qui si conclude. E
sottolinea l’importanza dell’arrivo del film sul grande schermo,
“il luogo a cui appartiene”.
Non si può dargli torto.
No Time to Die è indubbiamente bello scenicamente,
dai panorami mozzafiato di Matera e Gravina di Puglia, alla
spettacolarità delle scene in cui dominano ghiaccio, fuoco e acqua.
Chi poi ama la spettacolarità dell’azione, non resterà deluso:
inseguimenti, sparatorie, scontri, fughe rocambolesche, assieme
alle armi mirabolanti da sempre in dotazione a Bond, non mancano.
Aspetti questi, che avrebbero risentito molto di una fruizione in
un luogo diverso dalla sala, togliendo al film gran parte del suo
fascino.
Tra gli elementi
d’indubbio impatto va poi citata la colonna sonora, con il tema
principale del film interpretato ottimamente da Billie
Eilish.
Una sceneggiatura
ipertrofica e un villain che non convince per un (troppo) lungo
addio
Il problema di questo
No Time to Die, 25esimo episodio della saga di
James
Bond è l’ipertrofia. Dentro, c’è troppo. Più la narrazione
procede, più si ha l’impressione che il regista – anche
sceneggiatore con Neal Purvis, Robert Wade e Phoebe Waller-Bridge – per l’ultima interpretazione di
Craig nei panni di Bond abbia voluto strafare e accompagnare gli
spettatori in un lunghissimo addio. No time to die
conta almeno quattro location e quattro intrecci, con risvolti non
sempre chiari. Poi c’è la sfera personale, che acquisisce
un’importanza mai avuta prima, alla quale si dà spazio con un Bond
a tratti perfino romantico. Ciò comporta una durata fuori dal
comune, che sfiora le tre ore e finisce per risultare
eccessiva.
Altra nota stonata,
Rami Malek, scialbo e inespressivo, che non
riesce a far suo il ruolo del villain ed è l’unico, grosso neo in
un cast con nomi eccellenti. Al fianco di Craig troviamo Ralph Fiennes e Christoph Waltz, assieme a tre figure femminili cui
viene dato ampio spazio e che affiancano il protagonista con grinta
e carattere: Léa
Seydoux, Lashana Lynch e Ana De Armas, senza dimenticare Naomie Harris, che veste di nuovo i panni
di Miss Moneypenny.
Gli elementi sopra
citati forse non disturberanno più di tanto chi voleva godersi fino
all’ultima goccia il Bond di Daniel Craig, tra i più amati dal pubblico, ma
obiettivamente non rendono un buon servigio al film. Il 25esimo
episodio della saga di Bond, No time to
die, è in sala da giovedì 30 settembre,
distribuito da Universal Pictures.
Nel franchise di James Bond i personaggi femminili sono stati
spesso oggetto di numerose critiche, dal momento che sono stati
quasi sempre utilizzati in qualità di tipiche damigelle in pericolo
o di femme fatale che puntualmente venivano sedotte da 007. A
quanto pare, però, nell’attesissimo No Time to Die pare
che il ritratto delle donne sarà gestito in maniera totalmente
diversa, e soprattutto in un modo più rappresentativo rispetto ai
tempi moderni.
La star di Captain
Marvel,Lashana Lynch, dovrebbe interpretare un ruolo
di rilievo nella 25esima avventura dell’agente più amato del grande
schermo. Parlando con
TechRadar, l’attrice ha spiegato di aver lavorato per
sviluppare il personaggio di Nomi in una donna che potesse essere
il più forte possibile. A quanto pare, Lynch è stata molto aiutata
dalla sceneggiatura, dal momento che gli autori pare avessero gli
stessi obiettivi in merito al suo personaggio.
“Il modo in cui le donne vedono
loro stesse e il modo in cui vengono rappresentate è completamente
autentico. Sono consapevoli di poter bastare a se stesse”, ha
spiegato l’attrice. “È un qualcosa che si potrà vedere in
questo nuovo film, e non soltanto in relazione ai personaggi
femminili che esistono già nel franchise, ma anche in quelli nuovi
di zecca come il mio.”
Lynch ha poi aggiunto: “Oggi c’è
un maggiore senso di empowerment, che è una cosa davvero importante
da percepire quando vai a lavorare. Ancora più importante, è
mostrare tutto ciò alle giovani generazioni.”
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
No Time to
Die, l’attesissimo Bond
25 che segnerà l’ultima apparizione
di Daniel Craig nei panni dell’iconico agente
segreto, sarà il film più lungo della saga. La catena
cinematografica americana Regal e la catena
cinematografica olandese Pathe hanno infatti confermato la
durata del film: 163 minuti, ossia 2 ore e 43.
No Time to
Die sarà così il capitolo dalla durata più lunga
dell’intera saga, andando così a superare anche quella del
precedente Spectre (che
durava 148 minuti). La notizia non dovrebbe sorprendere più di
tanto, dal momento che il film di Cary Joji
Fukunaga chiuderà ufficialmente la linea narrativa del
Bond interpretato da Daniel Craig.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
A causa della pandemia di Covid-19,
No Time To
Dieè stato posticipato al prossimo
novembre. I fan di lunga data di 007 dovranno quindi ancora
attendere prima di vedere sul grande schermo l’ultima apparizione
di Daniel Craig nei panni dell’iconico
James
Bond. Il nuovo film sarà diretto da Cary Joji
Fukunaga che, in una recente intervista, ha rivelato di
aver considerato l’idea di ambientare parte di Bond 25
all’interno della mente del protagonista.
Parlando con
Interview Magazine, è emerso che la trama del film sarebbe
potuta essere molto diversa rispetto a quella delle passate
avventure di Bond. Riflettendo sulla possibile inclusione
all’interno di No Time To
Die di elementi metafisici, Fukunaga ha ammesso
che per lungo tempo ha considerato l’idea di ambientare due atti
del film all’interno della mente di 007. Naturalmente, si sarebbe
trattato di un grandissimo rischio per una saga che, fino a quel
momento, non aveva mai azzardato un approccio narrativo del
genere.
“Avevo avuto quest’idea che il
film potesse essere ambientato nel rifugio del villain dell’ultimo
Bond”, ha spiegato il regista. “C’è questa scena in cui un
ago penetra nella testa di James Bond e che dovrebbe fargli
dimenticare tutto. Miracolosamente, però, riesce a fuggire grazie
ad una bomba orologio. Poi, lui e Léa Seydoux fanno saltare in aria
la tana e continuano a salvare la situazione. Continuavo a pensare:
‘E se tutto fino alla fine del secondo atto fosse nella testa di
007?’.”
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From
Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una
donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi
più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Arriva da Deadline la notizia
che, a causa della pandemia di Covid-19 che costringe ancora i
cinema americani e di altri paesi del mondo alla chiusura,
Universal Pictures e MGM hanno deciso di posticipare ancora una
volta No Time to
Die, l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga
di James
Bond.
Si tratta del terzo rinvio ufficiale
per l’ultimo film del longevo franchise in cui apparirà Daniel Craig: inizialmente previsto per lo
scorso Aprile, il film è stato posticipato a Novembre (tra l’altro,
l’uscita per il prossimo mese era stata di recente confermata!).
Adesso No Time to
Die è stato definitivamente posticipato al 2021,
precisamente al 2 Aprile.
In una nota ufficiale, è stato
dichiarato: “MGM, Universal e i produttori di Bond, Michael G.
Wilson e Barbara Broccoli, oggi hanno annunciato che l’uscita di No
Time to Die, 25esimo film della serie di James Bond, è stata
rimandata al 2 Aprile 2021 in modo da essere visto dal pubblico in
sala in tutto il Mondo. Capiamo che lo slittamento sarà una
delusione per i nostri fan ma ora non vediamo l’ora di condividere
il film il prossimo anno.”
Giusto ieri era stato diffuso il
videoclip ufficiale del brano trainante della colonna sonora
originale del film (e che accompagnerà i titoli di testa),
interpretato da Billie Eilish. Con l’uscita
rimandata ufficialmente ad Aprile del 2021, Bond 25
arriverà adesso nelle sale ad un anno esatto di distanza
dall’uscita inizialmente programmata.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
No Time
to Die ha stabilito un record al box office,
diventando il film con il maggior incasso al botteghino
internazionale nell’era della pandemia. Originariamente previsto
per l’uscita nell’aprile 2020, No Time
to Die è stato il primo film a spostare la sua
data di uscita a causa delle allora solo preoccupazioni per la
pandemia di COVID-19. Dopo molte date provvisorie,
il film è finalmente uscito.
No Time To Die ha
esordito al botteghino nazionale con $ 55,2 milioni, cifra
inferiore ai precedenti tre film di James
Bond con Daniel Craig. A livello nazionale, il
film ha incassato 150 milioni di dollari, diventando il film con
l’incasso più basso dell’era Craig, ma in tutto il mondo la storia
è stata molto diversa per 007. Il weekend di apertura
internazionale di No Time
to Die ha stabilito un record al botteghino in
era pandemica con 119,1 milioni di dollari in 54 mercati, ed è
diventato il più grande film della Universal Pictures (che detiene
i diritti internazionali di No Time To Die) nel
Regno Unito battendo Mamma Mia!.
Secondo Box Office Mojo, tramite
Fandom, No Time
to Die ha superato Fast and Furious
9 al botteghino internazionale con $ 558 milioni,
diventando il film di Hollywood con il maggior incasso in tutto il
mondo dall’inizio della pandemia di COVID-19 nel marzo 2020.
No Time To Die ha ha incassato $ 708 milioni in
tutto il mondo, il che lo pone al di sopra di Casino
Royale e Quantum of Solace come risultato
al box office.
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.