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James Cameron e Sigourney Weaver al SDCC per i 30 anni di Alien

James Cameron Sigourney WeaverAnche se non abbiamo ancora il programma completo del Comic Con di San Diego edizione 2016, sappiamo che l’evento celebrerà due ricorrenze molto importanti per la cultura pop. Si tratta dei 50 anni di Star Trek e dei 30 di Alien.

Bryan Fuller modererà il panel dedicato al franchise fantascientifico, mentre per il panel di Alien è stata confermata oggi la presenza di James Cameron e Sigourney Weaver. Con loro, al panel che si svolgerà sabato 23 luglio, ci saranno anche la produttrice Gale Anne Hurd, Bill Paxton, Lance Henriksen, Paul Reiser, Michael Bien e l’ormai adulta Carrie Henn.

Dal momento che sono in lavorazione due titoli del franchise, Alien Covenant e Alien 5, non è da escludere che il regista presenterà qualche contenuto relativo al sequel di Prometheus.

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Alien Covenant uscirà il 6 ottobre 2017. Alla sceneggiatura hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John Logan e Jack Paglen.

Bill Cudrup (Spotlight), Jussie Smolett (Empire), Amy Seimetz (You’re Next), Carmen Ejogo (Selma), Benjamin Rigby e Callie Hernandez (Machete Kills) sono le ultime new entry nel cast di Alien Covenant che sarà diretto da Ridley Scott e sarà ambientato in un momento cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheus e quelle di Alien.

Alien CovenantI dettagli dei personaggi per adesso sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal personaggio interpretato da Katherine Waterston. Anche Demian Bichir e Danny McBride fanno parte del cast che vedrà tornare Michael Fassbender nei panni dell’androide David.

Ricordiamo che il film originale era incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus, che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.

 
 

James Cameron e la sua ammirazione nei confronti di Zack Snyder

James Cameron è al lavoro sul suo ambizioso e lungo progetto che vedrà al cinema, con un po’ di tempo e pazienza, ben quattro sequel per Avatar

Nel corso di un incontro con ComicBook Debate, il regista ha parlato dei suoi colleghi che in qualche modo lo ispirano e verso cui rivolge al sua ammirazione.

James Cameron ha espresso grande ammirazione per Zack Snyder

Chiaramente Cameron ha fatto per primi i grandi nomi dei maestri del cinema, scomodando Hitchcock e Kubrick tra gli altri. Ma parlando dei contemporanei viventi, James Cameron ha fatto dei nomi anche a sorpresa. Oltre a Ridley Scott, verso cui più di una volta ha espresso grande apprezzamento, Cameron ha nominato Zack Snyder

Il regista di Titanic e Avatar ha dichiarato di essere rimasto molto coinvolto dalla capacità di Snyder di creare un linguaggio cinematografico. Oltre a Snyder, Cameron ha nominato anche Robert Rodriguez, con cui lavorerà per l’adattamento cinematografico di Alita Battle Angel e Tim Miller.

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La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

 
 

James Cameron e Kate Winslet commemorano Jon Landau, produttore di Titanic e Avatar

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James Cameron è in lutto per la morte di un caro amico e collaboratore Jon Landau. Al suo cordoglio si unisce anche Kate Winslet, che sotto la guida di Landau ha recitato in Titanic e in Avatar: La via dell’acqua.

Dopo la morte del produttore di Titanic e Avatar, James Cameron il regista premio Oscar ha reso omaggio al suo defunto partner della Lightstorm Entertainment in una sentita dichiarazione.

“La famiglia Avatar è addolorata per la perdita del nostro amico e leader Jon Landau”, ha esordito in una dichiarazione condivisa con Deadline. “Il suo umorismo demenziale, il suo magnetismo personale, la grande generosità di spirito e la sua feroce volontà hanno mantenuto il centro del nostro universo di Avatar per quasi due decenni.

Jon Landau: muore a 63 anni il produttore di “Titanic” e “Avatar” premiato con l’Oscar

“La sua eredità non risiede solo nei film che ha prodotto, ma anche nell’esempio personale che ha dato:  indomito, premuroso, inclusivo, instancabile, perspicace e assolutamente unico. Ha prodotto grandi film, non esercitando il potere ma diffondendo il calore e la gioia di fare cinema. Ha ispirato tutti noi a essere e a dare il meglio di noi, ogni giorno. Ho perso un caro amico e il mio più stretto collaboratore da 31 anni. Una parte di me è stata strappata via”, ha aggiunto Cameron.

Anche Kate Winslet ha ricordato il suo produttore di Titanic e Avatar: La via dell’acqua, Jon Landau, dopo la notizia della sua morte, esclamando che “la sua passione per il cinema si è approfondita solo con l’età”. Winslet ha detto di conoscere Landau “da quando avevo 20 anni”.

L’attrice britannica, che prima di Titanic era nota per film d’autore come Ragione e sentimento e Creature del cielo, è balzata al successo con il film diretto da James Cameron nel 1997, e prodotto proprio da Landau, sul tragico affondamento del transatlantico, che per un po’ divenne il film di maggior incasso film di sempre a 2,2 miliardi di dollari (titolo ceduto solo  a Avatar di Cameron a 2,92 miliardi di dollari). Titanic ha fatto guadagnare a Winslet la sua seconda nomination all’Oscar in carriera e la prima nomination come miglior attrice. In Titanic, Winslet interpretava la passeggera di alto rango Rose DeWitt Bukater.

Avatar: la via dell’acqua, il produttore Jon Landau racconta il ritorno su Pandora con James Cameron

Winslet è tornata a collaborare con Landau e Cameron in Avatar: La via dell’acqua del 2022 nei panni di Ronal nel sequel che ha incassato 2,3 miliardi di dollari. Nel film, Ronal, un membro del clan del mare Metkayina, offre rifugio a Jake Sully (Sam Worthington) e alla sua famiglia mentre fuggono dai conquistatori umani.

Winslet ha detto a Deadline stasera: “Jon Landau era il più gentile e il migliore degli uomini”. Aggiunge: “Era un uomo ricco di compassione ed eccezionale nel supportare e coltivare team di persone creative fenomenali”. “La sua forza nella vita era conoscere l’importanza della famiglia, a casa e al lavoro”, ha continuato Winslet. “Era sempre pieno di sorrisi e gratitudine. Non posso credere che sto scrivendo questo, non posso credere che se ne sia andato.”

 
 

James Cameron e il suo personale ricordo di James Horner

James Cameron ha affidato alle pagine dell’Hollywood Reporter il uso accorato omaggio al collaboratore e amico di una vita, James Horner, compositore di musica da film scomparso ieri in un incidente aereo.

james horner“Ho pensato un sacco a James in queste ore – ha scritto Cameron – l’inizio e la fine della sua filmografia erano legate alla mia. Abbiamo cominciato insieme tanti anni fa, e le ultime cose che gli sono state accreditate sono i sequel di Avatar, a cui avremmo dovuto lavorare insieme a breve.

Un pao di mesi fa, ad aprile, sono stato alla Royal Albert Hall, dove è stato proiettato Titanic con l’orchestra che suonava dal vivo. La musica era così forte e totalizzante che è stato necessario aggiungere i sottotitoli al film. Immagino che sia stato proprio così che James la immaginava quando l’ha composta”.

Fonte: THR

 
 

James Cameron e il Cirque du Soleil

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Il Cirque du Soleil e James Cameron hanno annunciato che uniranno le loro forze per portare sullo schermo “esperienze immersive in 3D”, in collaborazione con Andrew Adamson (Shrek e le prime due Cronache di Narnia).

 
 

James Cameron è certo che Avatar supererà gli incassi di Avengers: Endgame

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James Cameron sul set di Avatar - Cortesia di 20th Century Fox ©

Tutti sanno che Avengers: Endgame, il cinecomic Marvel diretto da Anthony e Joe Russo, è riuscito a battere Avatar di James Cameron, diventando il film con il maggiore incasso nella storia del cinema. In seguito all’importante record stabilito dall’ultima avventura dei Vendicatori sul grande schermo, lo stesso regista di Titanic si era congratulato con i Marvel Studios con un post pubblicato sia attraverso i suoi profili social ufficiali che quelli del franchise.

All’epoca dei fatti, James Cameron aveva dichiarato: “Il risultato di Endgame mi ha dato tantissima speranza. Questa è la prova tangibile che le persone vanno ancora al cinema. E quello che mi spaventava di più nel girare Avatar 2 e Avatar 3 è il fatto che il mercato è cambiato tantissimo, e che quell’epoca in cui le persone sono entusiaste di andare in una sala buia con un gruppo di estranei per guardare qualcosa fosse ormai tramontata.”

Con l’arrivo nelle sale dei sequel di Avatar a partire dal 2021, sono in molti a pensare che la storia dei maggiori incassi al box office possa essere nuovamente riscritta, e che Avatar possa tornare in cima alla classifica dei film più visti. Della medesima opinione sembra essere anche James Cameron, che in una recente intervista con USA Today rilasciata in occasione dei dieci anni dell’uscita del primo film, ha spiegato che un’eventuale re-release della pellicola potrebbe ribaltare la situazione, riportando in vetta il suo kolossal sci-fi: “Credo sia una certezza”, ha dichiarato Cameron. “Ma lasciamo che Avengers: Endgame si goda il momento e celebriamo il fatto che persone stanno ancora andando al cinema.”

Il regista ha poi sottolineato ancora una volta di aver amato il film dei fratelli Russo, ma ha anche dichiarato: “Non vorrei apparire irriverente, ma ci hanno batttuto di pochissimo. Ho fatto i conti giusto prima: ci hanno superato per un quarto del percento… penso che secondo i contabili si tratterebbe di un errore di arrotondamento.”

LEGGI ANCHE – Avatar, sequel: James Cameron parla di un complesso processo creativo

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

 
 

James Cameron dirigerà e produrrà The Informatonist

Dopo un po’ di distrazioni, succedute alla conversione in 3D del suo amato Titanic, James Cameron sembra intenzionato a portare avanti il suo progetto di un Avatar 2 e 3,

 
 

James Cameron definisce Ghosts of Hiroshima il suo “film più impegnativo finora”

James Cameron di Gage Skidmore
James Cameron parla al San Diego Comic Con International 2016, per "Aliens: 30th Anniversary", al San Diego Convention Center di San Diego, California. FOTO di © Gage Skidmore - creativecommons Attribuzione-ShareAlike 2.0 generico (CC BY-SA 2.0)

Se pensavate che non possono esserci progetti cinematografici più ambiziosi di quelli della saga di Avatar, aspettate di vedere il prossimo progetto di James Cameron. Il regista ha infatti afferma che Ghosts of Hiroshima sarà il progetto più impegnativo della sua carriera fino ad ora. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il film racconterà la storia dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki dal punto di vista giapponese. È basato sul libro di Charles R. Pellegrino, pubblicato questa settimana, il 5 agosto.

Cameron ha rivelato che il film entrerà in produzione nel settembre 2025. Secondo quanto riferito, questo sarà il suo prossimo film dopo aver completato Avatar 5, l’ultimo capitolo previsto della serie che ha battuto tutti i record. Cameron sta anche lavorando all’adattamento del romanzo di Joe Abercrombie, The Devils. Un film che, ha dichiarato, realizzerà per “puro divertimento”.

Come riportato da Discussing Film, Cameron ha intanto parla del processo di realizzazione di Ghosts of Hiroshima. Secondo l’acclamato regista, questo “potrebbe essere il film più impegnativo che abbia mai realizzato. Non ho ancora una strategia definita al 100% su come voglio che sia, su come voglio proteggere le persone dall’orrore, pur rimanendo onesto. Inoltre, su come posso trovare in qualche modo una sorta di poesia, bellezza o epifania spirituale, che so che deve esserci. È presente in ogni storia umana. Quindi sarà molto impegnativo. Potrei anche non essere all’altezza del compito, ma questo non mi ha mai fermato prima”.

Voglio mostrarvi com’era. – ha continuato Cameron – Voi siete lì. Siete testimoni della storia, testimoni di ciò che è realmente accaduto, e noi possiamo farlo. Se necessario, lo girerò in 3D. Lo renderò il più reale possibile per voi. Sapete, non so dove mi porterà. In un certo senso, ho paura di questo film. Si vive all’interno di un film per un certo periodo di tempo. Avatar è fantastico. Posso vivere su questo pianeta fantastico con tutte queste creature incredibili e così via. Tuttavia, ci sono momenti in cui ti senti in dovere di dire qualcos’altro come artista”.

Cosa aspettarsi da Ghosts of Hiroshima di James Cameron

Non è la prima volta che Cameron definisce cosa significa “sentirsi in dovere di dire qualcos’altro come artista”. Quando ha annunciato per la prima volta la produzione del film, ha parlato di come desiderasse da anni realizzare un film su questo argomento. Ha sottolineato che “non può ignorarlo”. Più recentemente Cameron ha anche sottolineato a Deadline come Ghosts of Hiroshima sarebbe stato diverso da Oppenheimer. In contrasto con ciò che voleva realizzare con il suo film sulla Seconda Guerra Mondiale, riteneva che il film vincitore dell’Oscar di Christopher Nolan sia “un po’ una scappatoia morale”.

Ha detto: “Non so se lo studio o Chris abbiano ritenuto che fosse un argomento scottante che non volevano toccare, ma io voglio affrontarlo direttamente”. Da queste interviste passate e dalla citazione più recente, è chiaro che Cameron vede Ghosts of Hiroshima come un’impresa morale oltre che cinematografica. Sente il dovere di raccontare questa storia in un modo in cui non è mai stata raccontata prima. Il regista ha una piattaforma enorme data la sua influenza, quindi questo potrebbe anche attirare maggiore attenzione sul film.

 
 

James Cameron da consigli ai produttori di Terminator Genisys

Avatar 2- James CameronQuest’anno ricorre il 30esimo anniversario di Terminator, il capolavoro di James Cameron. Tutti sappiamo che è attualmente in produzione un nuovo film dedicato alpersonaggio, che si intitolerà Terminator Genisys. Pur essendo estraneo al progetto, Cameron ha voluto dare qualche consiglio ai produttori del film, suggerendo loro come far evolvere la trama alla luce di nuove caratteristiche degli T-800

“Ho saputo che i nuovi Terminator saranno ricoperti di tessuto organico e che potranno invecchiare. E quindi si potrebbe avere un Terminator che torna indietro nel tempo, manca l’obbiettivo, e alla fine vive semplicemente nella società in cui è stato mandato, perchè essendo un computer senziente con il cervello come processore centrale, potrebbe diventare effettivamente più umano e andare avanti senza essere scoperto.”

Che ve ne pare? Può essere una soluzione interessante?

Nel cast di Terminator Genisys è già stata confermata Emilia Clarke (Game of Thrones) nei panni di Sarah Connor, altro personaggio che nel corso degli anni ha avuto altre incarnazioni cinematografiche e televisive: da Linda Hamilton in Terminator, Terminator 2 e Terminator Salvation e (ironia della sorte) da Lena Headey, compagna di set di Emilia in Game of Thrones, nella serie tv Terminator: The Sarah Connor Chronicles. Per quanto riguarda invece John Connor, sarà interpretato da Jason Clarke che a sua volta prenderà il posto di altri predecessori, tra cui l’illustre Christian Bale in Terminator Salvation. Kyle Resee, già interpretato da Anton Yelchin in Terminator Salvation e da Michael Biehn nel film diretto da James Cameron, sarà invece interpretato da Jai Courtney.

Terminator Genisys è diretto da Alan Taylor e vede nel cast Arnold Schwarzenegger, Emilia Clarke, Jason Clarke, Jai Courtney e J.K. Simmons.

Fonte: CS

 
 

James Cameron contro la Realtà Virtuale e l’Oculus Rift

Avatar

Per uno che ha rivoluzionato la tecnica cinematografica, tutto questo cinismo e questa maniera scostante di trattere l’ulteriore evoluzione del mezzo sembra quantomeno sospetta, e invece James Cameron ha sorpreso tutti parlando con asprezza dei sostenitori della Realtà Virtuale e invece con ironia dell’Oculus Rift.

“Sembra ci sia un sacco di eccitazione intorno ad una cosa che per me è, bleah! francamente – ha dichairato il regista in merito alla RV – La domanda che mi faccio sempre è, quando le cose diventeranno mature, quando la cosa sarà accettata da un pubblico in larga scala (…) Quando il livello di interazione dell’individuo andrà oltre il ‘sono qui in mezzo e mi guardo intorno’. Se ti vuoi muovere in una realtà virtuale ci sono i videogiochi, ci sono in giro da sempre. l’Oculus Rift è ok, è un buon display, o quel genere di cose.”

Che ne pensate della posizione di Cameron?

James Cameron è al momento impegnato nella realizzazione di Avatar 2, 3 e 4, che verranno girati back to back e che arriveranno al cinema a distanza di un anno l’uno dall’altro, nel dicembre 2016, 2017 e 2018.

Fonte: CB

 
 

James Cameron consulente per X-Men: Days of Future Past

james-cameronEmpire ha parlato con Bryan Singer del suo prossimo film X-Men: Days of Future Past, sequel ideale di X-Men: l’inizio e che comprenderà molti personaggi di tutta la serie

 
 

James Cameron conferma Avatar 4 e Battle Angel

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James Cameron sul set di Avatar - Cortesia di 20th Century Fox ©

In una recente dichiarazione il regista James Cameron ha confermato i progetti di Avatar 4 e l’adattamento del manga Battle Angel per il prossimo futuro. Attualmente Cameron sta lavorando alla sceneggiatura dei due sequel di Avatar, supervisionato dal produttore Jon Landau, e ha spiegato che l’idea di un possibile quarto capitolo della saga che riprendesse le vicende della storia dalla loro origine è ora diventato una certezza.

Il regista infatti, parlando di Avatr 4, ha ipotizzato che potrebbe riferirsi alle prime spedizioni di Pandora e l’incontro con i Na’vi, gli indigeni locali. Sarà ovviamente un’altra grande prova di effetti speciali e di 3D, fortuna del primo capitolo e orgoglio del suo ideatore. Le voci della produzione riferiscono di un possibile rilascio di Avatar 2 per dicembre 2014, mentre solo alla fine del 2015 sarà forse possibile visionare Avatar 3. Un altro progetto però impegnerà a breve termine Cameron, ovvero del tanto acclamato Battle Angel, adattamento del famoso manga Battle Angel Alita sul quale Cameron stava già lavorando da tempo.

Per il momento il progetto è ancora in pausa in attesa di una conferma dal produttore Landau, ma è comunque certo che i diritti verranno acquistati a breve, così come testimoniano le pianificazioni già attuate da Cameron da oltre due anni. La storia si basa sulle conseguenze di una guerra che ha distrutto il pianeta Terra e sulle vicende di una giovane ragazza, metà robot e metà essere umano, che si trova a dover cercare la sua strada in una misteriosa città.

Lo stesso Landau si è espresso così al riguardo della trama: “E’ il viaggio di una giovane donna alla scoperta di se stessa. E poi è una storia dove troviamo domande del tipo: “Cosa significa essere umani? Sei umano se hai un cuore, una mente o un’anima?”. Davvero, non vedo l’ora di realizzarlo“.

Fonte: hollywoodreporter

 
 

James Cameron commenta la tragedia del sottomarino Titan

James Cameron filmografia
Credit © Disney

Il regista di Titanic James Cameron ha commentato la recente tragedia del sottomarino Titan, definendo la situazione simile al famigerato disastro stesso. Parlando con ABC News, Cameron ha lamentato la tragedia. Il regista è rimasto “colpito” dalla somiglianza tra la storia del Titan e la storia del vero Titanic. Entrambi presentavano un capitano che era stato avvertito dei problemi, ma ha deciso di non ascoltare.

“Sono colpito dalla somiglianza del disastro del Titanic stesso”, ha detto Cameron, “dove il capitano è stato ripetutamente avvertito del ghiaccio davanti alla sua nave e tuttavia è andato a tutta velocità in un campo di ghiaccio“. James Cameron non è estraneo al mondo delle immersioni in acque profonde, essendo stato più volte sul relitto del Titanic. Il regista ha sottolineato che le persone devono imparare che intraprendere tali sforzi richiede un’ampia pianificazione.

“Come progettista di sommergibili io stesso, ho progettato e costruito alcuni esemplari per raggiungere il punto più profondo dell’oceano, tre volte più profondo del Titanic“, ha dichiarato Cameron. “Quindi capisco i problemi ingegneristici associati alla costruzione di questo tipo di veicolo e tutti i protocolli di sicurezza che devi seguire. E penso che [è] assolutamente fondamentale ottenere davvero il messaggio da portare a casa dal nostro sforzo qui è [che] l’immersione in immersione profonda è un’arte matura. Dai primi anni ’60, dove ci sono stati alcuni incidenti, fino ad ora nessuno è rimasto ucciso nella profonda sommersione. [Questo è] più tempo che tra Kitty Hawk e il volo del primo 747.

Il sommergibile Titan – di proprietà di OceanGate, una società con sede a Washington – originariamente partì per un viaggio per esplorare il relitto del Titanic domenica, poco dopo essere entrato in acqua intorno alle 8:00 EST. Da allora, il sommergibile è scomparso. Giovedì scorso, la Guardia Costiera degli Stati Uniti ha rivelato che detriti coerenti con il sommergibile sono stati trovati vicino al relitto del Titanic. Si presume che tutti e cinque i passeggeri siano morti a causa dell’implosione della nave. Le persone a bordo del Titan includevano il pilota Stockton Rush, il capo dell’Oceangate; Paul-Henri Nargeolet, esperto francese di relitti sottomarini; l’imprenditore britannico Hamish Harding; e i cittadini pakistani padre-figlio Shahzada e Suleman Dawood.

 
 

James Cameron commenta il record di Endgame: “Un risultato che mi dà speranza”

Lo scorso luglio Avengers: Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni. L’impresa è stata commentata di recente dal regista, ora impegnato in Nuova Zelanda con i sequel di Avatar, riflettendo su quanto sia cambiato il mercato cinematografico:

Il risultato di Endgame mi ha dato tantissima speranza. Questa è la prova tangibile che le persone vanno ancora al cinema. E quello che mi spaventava di più nel girare Avatar 2 e Avatar 3 è il fatto che il mercato è cambiato tantissimo, e che quell’epoca in cui le persone sono entusiaste di andare in una sala buia con un gruppo di estranei per guardare qualcosa fosse ormai tramontata […]

[…] Non so se i due sequel riusciranno ad avere lo stesso successo scrivendo pagine di storia. Di certo ci stiamo provando, e magari ce la faremo, magari no. Il punto è che è possibile farlo. Sappiamo di scontrarci con un’alternativa di disponibilità immediata che è lo streaming, e che il potenziale cinematografico non esiste più, tuttavia sono felice che ci sia differenza tra le due cose. Adoro il grande schermo, ma questo non significa che non sarò disponibile a realizzare qualcosa per lo streaming, perché quel mezzo permette di fare qualcosa con i personaggi in maniera diversa. Io amo creare un’esperienza completamente immersiva che ti costringe a spegnere il cellulare e lasciarti coinvolgere. Lo spettatore si lascia coinvolgere per due ore, due ore e mezza, e ora so che questa cosa esiste ancora”

Avengers: Endgame, 20 segreti svelati nell’edizione Home Video

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Jon Landau, uno dei collaboratori di Cameron, ha invece svelato la natura slegata e indipendente dei capitoli:

Ogni film sarà uno standalone, dunque non sarà necessario aver visto il primo Avatar per vedere Avatar 2. Per ogni sequel porteremo il pubblico in un viaggio visivo ed emotivo che arriverà alla sua conclusione. Lo stesso approccio sarà adottato in Avatar 3, 4 e 5. D’altronde abbiamo il lusso di poter esplorare il mondo di Pandora  e mantenerlo lì, dove tutto può essere nuovo e le strade creative sono infinite“.

Fonte: Deadline

 
 

James Cameron avverte: IA e armi possono causare un’apocalisse alla Terminator

James Cameron di Gage Skidmore
James Cameron parla al San Diego Comic Con International 2016, per "Aliens: 30th Anniversary", al San Diego Convention Center di San Diego, California. FOTO di © Gage Skidmore - creativecommons Attribuzione-ShareAlike 2.0 generico (CC BY-SA 2.0)

James Cameron starà pur esplorando come l’intelligenza artificiale possa aiutare nella regia di film di successo, ma è comunque consapevole che la sua serie Terminator potrebbe diventare realtà se l’IA finisse nelle mani sbagliate. In un’intervista con Rolling Stone per promuovere l’uscita del libro “Ghosts of Hiroshima”, che intende adattare in un film, il regista premio Oscar ha affermato che una corsa agli armamenti basata sull’IA è uno scenario estremamente pericoloso.

Penso che ci sia ancora il pericolo di un’apocalisse in stile ‘Terminator’ in cui si combinano l’IA con i sistemi d’armi, anche fino al livello dei sistemi d’arma nucleari, della difesa nucleare, di tutto questo”, ha detto Cameron. “Poiché il teatro delle operazioni è così rapido, i tempi di decisione sono così veloci, ci vorrebbe una super intelligenza per essere in grado di elaborarli, e forse saremo intelligenti e manterremo un essere umano nel circuito. Ma gli esseri umani possono fallire e sono stati commessi molti errori che ci hanno portato sull’orlo di incidenti internazionali che avrebbero potuto portare a una guerra nucleare. Quindi non lo so”.

LEGGI ANCHE: James Cameron sull’ascesa delle AI: “Vi avevo avvertito nel 1984 e non mi avete ascoltato”

Mi sembra che siamo a un punto di svolta nello sviluppo umano, in cui ci sono tre minacce esistenziali: il clima e il degrado generale del mondo naturale, le armi nucleari e la superintelligenza”, ha aggiunto. “Si stanno manifestando e raggiungendo il picco tutte contemporaneamente. Forse la superintelligenza è la risposta. Non lo so. Non lo sto prevedendo, ma potrebbe essere”.

La serie di film Terminator di Cameron è iniziata nel 1984 con Arnold Schwarzenegger nel ruolo del protagonista. Il film è ambientato in un mondo in cui una rete di difesa dotata di intelligenza artificiale chiamata Skynet ha acquisito autocoscienza e ha conquistato l’umanità. A quarant’anni di distanza da quel primo film, Cameron torna dunque a lanciare un monito a riguardo, che dati i recenti e rapidi sviluppi nel campo delle intelligenze artificiali inizia a suonare tutt’altro che esagerato.

LEGGI ANCHE: Terminator: 40 anni dopo è ancora un lucido ritratto della violenza umana e tecnologica

James Cameron e l’intelligenza artificiale applicata ai film

Per quanto riguarda Hollywood e l’intelligenza artificiale, James Cameron ha dichiarato in un’intervista divenuta virale con CTV News nel 2023 che dubitava che l’intelligenza artificiale potesse mai inventare una “buona storia” in grado di sostituire gli sceneggiatori. “Personalmente non credo che una mente disincarnata che si limita a rigurgitare ciò che altre menti incarnate hanno detto – sulla vita che hanno vissuto, sull’amore, sulla menzogna, sulla paura, sulla mortalità – e che mette tutto insieme in un miscuglio di parole per poi rigurgitarlo… Non credo che questo potrà mai avere qualcosa in grado di commuovere il pubblico“.

Bisogna essere umani per scrivere qualcosa del genere. Non conosco nessuno che stia anche solo pensando di affidare la scrittura di una sceneggiatura all’intelligenza artificiale“. Cameron sta piuttosto riflettendo su come l’intelligenza artificiale possa aiutare a facilitare la realizzazione di film di successo in un contesto di costi di produzione alle stelle. Il regista ha annunciato nel settembre 2024 che sarebbe entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Stability AI, la società dietro il modello di conversione da testo a immagine Stable Diffusion.

All’inizio di quest’anno, nel podcast “Boz to the Future”, ha affermato che il futuro della produzione di film di successo dipende dalla capacità di “dimezzare i costi degli effetti speciali”. “Se vogliamo continuare a vedere il tipo di film che ho sempre amato, che mi piace realizzare e che andrei a vedere – Dune, Dune – Parte Due o uno dei miei film o film con effetti speciali e CG – dobbiamo capire come dimezzare i costi”, ha detto Cameron parlando di come l’IA potrebbe essere utile.

Non si tratta di licenziare metà del personale della società di effetti speciali. Si tratta di raddoppiare la loro velocità di completamento di una determinata ripresa, in modo che il ritmo sia più veloce e il ciclo di produzione più rapido, e gli artisti possano passare ad altre cose interessanti e poi ad altre cose interessanti, giusto? Questa è la mia visione al riguardo”.

 
 

James Cameron arrabbiato?!

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James Cameron arrabbiato con i fan per le critiche al 4K di Aliens: “Fatevi una vita”

James Cameron filmografia
Credit © Disney

All’inizio di quest’anno, due dei film più amati di James Cameron, Aliens e True Lies, sono stati ripubblicati come remaster 4K. Era un’operazione da tempo attesa dai fan e, in particolare, dai collezionisti di supporti fisici.

Sfortunatamente, i trasferimenti in 4K si sono rivelati una delusione per molti. La qualità delle immagini è stata ritenuta scadente e i social media sono stati inondati di video di confronto e lamentele sul fatto che un remaster del 2010 di Aliens, ad esempio, fosse di gran lunga superiore. Sembravano in gran parte un upscale scadente di vecchie scansioni di stampe originali e, nel caso di True Lies, c’erano prove dell’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità video.

James Cameron arrabbiato con i fan

In una recente intervista con The Hollywood Reporter (tramite SFFGazette.com), James Cameron, il regista visionario responsabile anche di Titanic e del franchise di Avatar, non ha usato mezzi termini quando gli è stato chiesto delle continue critiche. “Quando le persone iniziano a rivedere la tua struttura granulosa, devono uscire dalla cantina di mamma e incontrare qualcuno”, ha affermato. “Giusto? Dico sul serio. Voglio dire, mi stai prendendo in giro? Ho un team fantastico che si occupa dei trasferimenti. Io mi occupo di tutto il lavoro sul colore e sulla densità. Guardo ogni ripresa, ogni fotogramma e poi il trasferimento finale è fatto da un tizio che è con me [da anni].”

“Tutti i film di Avatar sono fatti in quel modo. Tutto è fatto in quel modo. Fatevi una vita, gente, seriamente.” Queste osservazioni possono sembrare dure ma probabilmente derivano dalle frustrazioni per quelle che Cameron ritiene lamentele ingiuste sulla qualità di ogni film.

 
 

James Cameron annuncia l’adattamento di The Devils: “Un film che fai per divertimento”

James Cameron
James Cameron alla premiere mondiale di Avatar - La via dell'acqua, all'Odeon Luxe Leicester Square, il 6 dicembre 2022 a Londra, Inghilterra. (Photo by StillMoving.net for Disney)

Instancabile James Cameron! Il regista, pronto a distribuire a dicembre Avatar: Fuoco e Cenere, è già al lavoro non solo su Avatar 4 e Avatar 5, ma anche sull’adattamento di Ghosts of Hiroshima, incentrato sugli effetti orribili dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale sul popolo giapponese. C’è però anche un altro progetto che Cameron sta aggiungendo alla propria agenda, ovvero l’adattamento di The Devil, il romanzo di Joe Abercrombie pubblicato di recente.

La trama del libro è incentrata su un ecclesiastico incaricato di guidare un gruppo di “diavoli” in un pericoloso viaggio per mettere una principessa sul trono di Troia. Nel corso di un’intervista con Empire, Cameron ha ora spiega perché ha scelto questo come uno dei suoi prossimi progetti, di cui scriverà la sceneggiatura insieme ad Abercrombie. “È pazzesco. È tutto fuori di testa. Stavo letteralmente leggendo ad alta voce alcune parti del libro a mia moglie Suzy. E mi sono reso conto: “Questo libro mi piace così tanto che dovrei comprarlo”, racconta il regista.

Non ha lo stesso tipo di coscienza di Avatar, ma non so se sia una cosa negativa. Ghosts of Hiroshima è un film che fai perché devi farlo. The Devils è un film che fai per divertimento”. Naturalmente, Cameron sarà impegnato ancora per diversi anni con la realizzazione e il completamento della saga di Avatar, per cui sarà interessante capire quando potrà dedicarsi a questo nuovo progetto e, soprattutto, vedere cosa farà con un’opera bizzarra come The Devils, che sembra voglia realizzare per cercare un senso di gioia e divertimento, piuttosto che per soddisfare un bisogno morale specifico.

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James Cameron affascinato da Cleopatra

james cameron

Solo qualche settimana fa ci era giunta voce che James Cameron era stato contattato dalla Sony per dirigere Cleopatra, film tratto dal libro di Stacy Schiff. Ora è proprio lui ad aver confermato la notizia!

 
 

James Cameron accusato di plagio per Avatar

Avatar

Guai in vista per James Cameron! Un giudice Usa gli ha infatti ordinato di consegnare le bozze di Avatar, dal momento che il regista è stato accusato di plagio da tale Eric Ryder che ha sostenuto che il film campione di incassi è frutto di una scopiazzatura dal suo romanzo, K.R.Z. 2068, che il signore ha impiegato due anni per scrivere. La denuncia fu sporta nel 2011 e solo ora il giudice Alan Rosenfield, della Corte Superiore di Los Angeles, ha ordinato agli avvocati di Cameron di tirar fuori le bozze, mentre ha negato l’accesso all’agenda personale del regista.

Dal momento che la trama di Avatar è quanto di più banale possa esistere (senza nulla togliere alla grandezza del film), quanto può mai aver ragione l’autore di questo fantomatico romanzo?

 
 

James Caan, morto a 82 anni il Sonny de Il padrino

James Caan
LOS ANGELES - MARCH 15: James Caan as Santino 'Sonny' Corleone in 'The Godfather, ' the movie based on the novel by Mario Puzo and directed by Francis Ford Coppola. Initial theatrical release on March 15, 1972. Screen capture. Paramount Pictures. (Photo by CBS via Getty Images)

L’amato attore James Caan è morto all’età di 82 anni, il 6 luglio 2022. A darne notizia i suoi canali social ufficiali. La causa della morte dell’artista non è stata confermata. La notizia della morte di Caan è emersa quando il suo account ufficiale ha twittato quanto segue: “È con grande tristezza che vi informiamo della morte di Jimmy la sera del 6 luglio. La famiglia apprezza lo sfogo di amore e le sentite condoglianze e vi chiede di continuare a rispettare la loro privacy in questo momento difficile”.

James Caan è stato tra le più importanti presenze sul grande schermo della sua generazione e la sua inclinazione a interpretare personaggi carismatici gli è valso ruoli classici come Sonny Corleone in Il Padrino e Frank in Strade violente. Tuttavia, è stato in grado di interpretare una vasta gamma di ruoli, e la sua memorabile interpretazione dello scrittore ferito Paul Sheldon al fianco della fan squilibrata di Kathy Bates/Annie Wilkes in Misery non deve morire è un esempio eccellente delle sue sfumature.

Dei suoi 5 figli, Scott Caan ha seguito le orme del padre, e anche se ha partecipato a diversi film famosi, su tutti la saga di Ocean, certamente non ha ancora eguagliato il successo e la bravura del padre.

 
 

James Caan a fianco di Louis Gossett Jr. in Fighting Man

Il pugilato è probabilmente lo sport che più di ogni altro ha affascinato Hollywood:  ring e guantoni sarsnno ancora una volta al centro della scena in Fighting Man, che vedrà protagonisti James Caan e Louis Gosset Jr.

 
 

James Bond: una nota attrice potrebbe tornare anche nel prossimo film

James Bond Lea Seydoux

L’ultimo film ad ora uscito della saga di James Bond, No Time To Die ha concluso l’avventura di Daniel Craig nei panni dell’amato agente 007. Mentre si cerca di scoprire chi raccoglierà questa pesante eredità, assumendo i panni del personaggio ideato dallo scrittore Ian Fleming, una nota attrice dell’ultimo film ha lasciato aperta la porta ad un suo possibile ritorno anche nei prossimi lungometraggi della saga. Si tratta della francese Lea Seydoux, che ha recitato nei panni di Madeleine Swann nei film Spectre e, appunto, No Time To Die. Le dichiarazioni che seguono, rilasciate dall’attrice, contengono uno spoiler particolarmente importante sul finale dell’ultimo film. Se non si è ancora visto questo, è bene evitare di continuare la lettura.

Nel corso di un’intervista con Deadline, la Seydoux ha fatto notare come il finale di No Time to Die lasci la porta aperta affinché possa riprendere il suo personaggio nonostante il suo James Bond si sia ritirato dal franchise. “Dopotutto, non sono morta”, ha spiegato l’attrice. “E’ morto James, non Madeleine. Quindi, chissà? Forse tornerò. È come una fake news, giusto? Ma se siamo seri per un momento, Madeleine se ne va con sua figlia proprio alla fine perché James li ha salvati. Ci sarà un nuovo Bond perché quello di Daniel è morto, ma chi può dire che Madeleine non tornerà?”.

Ad oggi non ci sono notizie di alcun genere sul prossimo film della saga, se non ché, come affermato dalla produttrice Barbara Broccoli, sarà una completa reinvenzione del personaggio di Bond. Potrebbero dunque volerci anni prima che qualcosa a riguardo venga confermato, a partire dal nuovo interprete che assumerà i panni del personaggio. Ciò che sappiamo, però, è che nel futuro della saga potrebbe ancora esserci posto per Madeleine, un personaggio molto amato dai fan.

Fonte: Deadline

 
 

James Bond: tutti i gadget del franchise in un video

Bond 25 james bond

Con il nuovo film del franchise inglese più famoso di tutti i tempi ora nei cinema, ecco un fantastico video che mostra di tutti i gadgets di James Bond mai usati nei film di 007 fino ad oggi, non comprendendo però quelli del nuovo Spectre.

Uscito in sala il 5 novembre, Spectre sta facendo registrare incassi di tutto rispetto, tanto da potersi già considerare un nuovo importante successo nel franchise di 007.

Il film, diretto da Sam Mendes (American Beauty, Skyfall), vede Bond impegnato a scoprire la terribile verità dietro all’organizzazione criminale SPECTRE (aka Special Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion), mentre M combatte le forze politiche per tenere in vita i servizi segreti.

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A fianco di Daniel Craig, che vedremo vestire i panni di James Bond per la quarta volta, ci saranno Ben Wishaw (nel ruolo di Q), Naomie Harris (Moneypenny), Ralph Fiennes (M), Christoph Waltz (Oberhauser), Monica Bellucci (Lucia Sciarra), David Bautista (Mr. Hinx), Léa Seydoux (Madeleine Swann) e Stephanie Sigman (Estrella).

Fonte: Collider

 
 

James Bond: svelati gli attori più accreditati per interpretare il nuovo 007

James Bond

Secondo quanto riferito, per il prossimo film di James Bond si starebbe valutando tre star come candidati come nuovo agente 007, dato che l’uscita del film nelle sale si avvicina. Dopo l’uscita di scena di Daniel Craig nei panni di James Bond nel 2021, non è ancora chiaro chi lo sostituirà. Amazon ha ora le redini del franchise e è stato appena annunciato che Denis Villeneuve dirigerà Bond 26, il che significa che il nuovo film sta procedendo.

Secondo Variety, Tom Holland, 29 anni, Jacob Elordi, 28 anni, e Harris Dickinson, 29 anni, sono in cima alla lista degli attori che potrebbero vestire i panni di 007 nel prossimo. Amazon, infatti, starebbe cercando un attore britannico sotto i 30 anni per il ruolo, il che significa che i precedenti favoriti potrebbero essere fuori dai giochi.

Sebbene Elordi sia australiano, sembra che la società non sia troppo preoccupata al riguardo. Il rapporto sottolinea inoltre che, in questa fase, non sono stati organizzati incontri con le star. Per quanto riguarda la data di uscita del nuovo film, secondo quanto riferito Amazon sta valutando una data nel corso del 2028.

Chi potrebbe interpretare il prossimo James Bond?

Tom Holland è, ovviamente, famoso soprattutto per aver interpretato Spider-Man nell’MCU, ma alcuni dei suoi progetti non legati ai supereroi hanno avuto difficoltà. Interpretare Bond potrebbe consolidare la sua fama di star del cinema al di là del ruolo di lancia-ragnatele della Marvel. Holland ha anche un ruolo da protagonista in The Odyssey di Christopher Nolan (oltre al prossimo Spider-Man: Brand New Day), il che significa che i prossimi anni potrebbero essere particolarmente entusiasmanti per l’attore.

Oltre ad essere noto per il suo ruolo in Euphoria, Elordi non è nuovo al mondo del cinema. Recentemente è apparso in Saltburn (2023) e Priscilla (2023), oltre ad aver recitato nei tre film The Kissing Booth. Dickinson è noto invece per titoli come Babygirl (2024) e Triangle of Sadness (2022), ma ha anche esperienza nel genere d’azione, avendo recitato in The King’s Man (2021).

Sebbene Amazon non abbia confermato né smentito la notizia riguardante questi tre attori, quest’ultima notizia – se confermata – suggerisce che il favorito di lunga data Aaron Taylor-Johnson, 35 anni, potrebbe essere fuori dai giochi. Se Variety avesse ragione, anche Henry Cavill, 42 anni, sarebbe troppo vecchio per il ruolo. Una star sotto i 30 anni potrebbe significare che Bond 26 fungerà da prequel per l’iconica spia.

LEGGI ANCHE: James Bond: rivelati possibili dettagli dell’accordo con Denis Villeneuve

 
 

James Bond: Steven Knight scriverà il 007 di Denis Villeneuve

James Bond 007

Steven Knight, creatore di Peaky Blinders, è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura del prossimo film di James Bond di Denis Villeneuve presso gli Amazon MGM Studios. Amy Pascal e David Heyman produrranno il nuovo film di 007, rispettivamente tramite Pascal Pictures e Heyday Films. Tanya Lapointe sarà la produttrice esecutiva.

Steven Knight è noto soprattutto per essere il creatore, produttore esecutivo e sceneggiatore della serie gangster drama di successo, vincitrice di un BAFTA, “Peaky Blinders”, con Cillian Murphy. Il curriculum televisivo dello sceneggiatore, produttore e regista britannico include anche serie di successo come “See” (Apple TV+), “SAS Rogue Heroes” (BBC), “A Thousand Blows” (Disney+), “This Town” (BBC), “The Veil” (FX) e “All the Light We Cannot See” (Netflix). Ha anche co-creato il quiz internazionale “Chi vuol essere milionario?”

LEGGI ANCHE: James Bond: rivelati possibili dettagli dell’accordo con Denis Villeneuve

Il primo film prodotto da Steven Knight, “Piccoli affari sporchi”, diretto da Stephen Frears, ha vinto quattro BIFA, l’Humanitas Prize for Film del 2005 e ha ottenuto una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, tra gli altri riconoscimenti. Knight ha anche scritto le sceneggiature dei film candidati all’Oscar “La promessa dell’assassino” e “Spencer”, oltre a tre film da lui anche diretti: “Hummingbird”, “Locke” e “Serenity”. I suoi prossimi progetti includono l’attesissimo lungometraggio “Peaky Blinders” per Netflix e la serie drammatica storica “House of Guinness“, che debutterà anch’essa sulla piattaforma di streaming.

Denis Villeneuve è stato ufficialmente ingaggiato per dirigere il 26° film di James Bond il mese scorso, e Variety ha successivamente riferito che lo studio stava cercando uno sceneggiatore con una certa fretta, in vista di una possibile data di uscita nel 2028. (Qualsiasi cosa prima sarebbe impossibile da realizzare, data la portata del film, secondo alcune fonti all’epoca.) Il passo successivo sarà quello di individuare l’attore che vestirà i panni dell’affascinante superspia di Savile Row.

Lo sviluppo di un nuovo capitolo di Bond è una priorità assoluta da quando Amazon ha acquisito MGM e il suo redditizio catalogo di film nel 2021. All’inizio di quest’anno, Amazon MGM ha ottenuto il controllo creativo del franchise da parte di storici amministratori, i produttori Barbara Broccoli e Michael G. Wilson.

 
 

James Bond: Sony rischia di perdere il franchise dopo Spectre

Arriva una notizia che destabilizza ulteriormente gli equilibri in casa Sony Pictures dopo l’hackeraggio subito nei mesi scorsi. Ebbene sulle pagine di Variety il nuovo chairman della Sony, Tom Rothman ha rivelato che lo studio rischia seriamente di perdere il franchise di James Bond dopo l’accordo del 2006 con MGM che ha permesso il rilancio del titolo:


La Sony ha fatto un lavoro splendido con il franchise di James Bond e nonostante questo presto ci troveremo a dover competere per i diritti ma siamo onesti: lo faranno anche tutte le altre realtà di quest’industria. Spectre sarà grandioso e speriamo di riperere il successo di Skyfall, il film di maggior incasso della saga.

 

Spectre_TeaserPoster(color)Secondo i rumors più accreditati sembra che la Warner Bros voglia mettere mano sul franchise e l’amicizia tra i due CEO dei colossi, Gary Barber (MGM) e Kevin Tsujihara (Warner Bros) possa facilitare le cose estromettendo di fatto la Sony. Al momento quest’ultima parte è solo rumors ma la questione diritti invece è una dura realtà che la Sony dovrà affrontare.

 
 

James Bond: Sony potrebbe perdere i diritti. Warner Bros in pole

Mentre Spectre si prepara ad uscire in tutto il mondo, il futuro del personaggio di James Bond è ancora tutto da decifrare. I diritti di distribuzione per la serie di James Bond sono stati proprietà di Sony per parecchi film del franchise. Ma con Spectre scade il contratto stipulato tra lo studio cinematografico e i produttori di Bond EON Productions e MGM. Il giorno in cui l’ultimo film di James Bond uscirà nei cinema statunitensi potrebbe quindi significare anche la fine della presa di Sony sul celebre franchise di spionaggio.

Secondo Deadline, i produttori stanno parlando con Warner Bros., Universal e Paramount per cercare una nuova casa a Bond, con Warner Bros assolutamente in pole position, anche per aver collaborato già in passato con MGM. Sicuramente il franchise interessa a diversi studios, così che MGM e EON potrebbero usare questi rialzi per scatenare un asta e fare un affare ancora migliore.

Vi ricordiamo che Spectre sarà diretto da Sam Mendes (American Beauty, Skyfall), e uscirà nelle sale il prossimo 6 novembre. Bond sarà impegnato a scoprire la terribile verità dietro all’organizzazione criminale SPECTRE (aka Special Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion), mentre M combatte le forze politiche per tenere in vita i servizi segreti. A fianco di Daniel Craig, che vedremo vestire i panni di James Bond per la quarta volta, ci saranno Ben Wishaw (nel ruolo di Q), Naomie Harris (Moneypenny), Ralph Fiennes(M), Christoph Waltz (Oberhauser), Monica Bellucci (Lucia Sciarra), David Bautista(Mr. Hinx), Léa Seydoux (Madeleine Swann) e Stephanie Sigman (Estrella).

Fonte: gamesradar

 

 
 

James Bond: rivelati possibili dettagli dell’accordo con Denis Villeneuve

James Bond

Dopo aver appreso che Denis Villeneuve (Arrival, Blade Runner 2049, Dune) sarà il regista del prossimo film della saga di James Bond, un nuovo rapporto sul progetto rivela quelli che sarebbero alcuni dettagli sull’accordo tra Villeneuve e Amazon e che potrebbero spiegare perché Christopher Nolan non è stato selezionato come regista. Prima dell’annuncio riguardante Villeneuve, infatti, molti registi erano infatti considerati favoriti, tra cui Nolan. Il regista premio Oscar è stato una scelta degna di nota per un po’, considerando il suo noto interesse per il franchise, anche se la probabilità sembrava scarsa.

Tuttavia, il sito Puck ha ora riportato dei dettagli che Amazon avrebbe imposto per il prossimo film e che potrebbero aver escluso Nolan, trovando invece il consenso di Villeneuve. Questi prevedrebbero dei limiti al coinvolgimento del regista nella serie di Bond, che non avrebbe dunque il controllo finale sul montaggio e non sarà considerato un produttore per i successivi film e serie TV di Bond. Nonostante sia il primo film di quella che dovrebbe essere una grande serie di Bond, il film di Villeneuve sarà dunque – se confermati questi dettagli – probabilmente soggetto ad alcune interferenze da parte dello studio.

Piuttosto che avere carta bianca per realizzare ciò che desidera, Villeneuve dovrà quindi lavorare entro i limiti dello studio, costruendo qualcosa di più collaborativo e sostenibile con la serie. I nuovi dettagli suggeriscono che il coinvolgimento dello studio sarà dunque significativo anche dopo che Barbara Broccoli avrà lasciato il franchise. Molti credevano che il fatto che Nolan non avesse accettato di dirigere un film di Bond in passato fosse dovuto a una significativa supervisione da parte dello studio. Anche se i Broccoli non fanno più parte della direzione creativa, sembra quindi che Amazon intenda seguire il loro esempio.

Nolan è un regista di grande fama e ha un’enorme influenza che può sfruttare per controllare praticamente qualsiasi studio. Dopo l’incredibile successo di Oppenheimer, è diventato uno dei pochi registi in grado di ottenere il controllo creativo, compreso il montaggio finale. Anche se non è chiaro se Nolan sia effettivamente stato contattato, non sarebbe sorprendente che le limitazioni creative fossero un motivo sufficiente per lui per non accettare il lavoro.

Cosa aspettarsi dal prossimo James Bond

Il rapporto indica anche che la fase successiva sarà quella di trovare lo sceneggiatore, soprattutto perché Villeneuve sarà ora probabilmente impegnato in Dune – Parte Tre. Ciò significa anche che il regista sarà coinvolto nel processo di casting di Bond, in modo simile a come Martin Campbell è stato coinvolto con Daniel Craig. Anche se non ci sono indizi su come sarà il prossimo Bond e nonostante le possibile interferenze da parte dello studio, l’arrivo di un autore come Villeneuve potrebbe certamente indicare una potenziale raffinatezza.

 
 

James Bond: quando vedremo il nuovo film?

James Bond

La produttrice del franchise di James Bond, Barbara Broccoli, dà un’idea di quando potrebbero iniziare le riprese del prossimo film. No Time to Die del 2021, ritardato dal COVID, ha posto una fine drammatica all’era del Bond di Daniel Craig. Il film è diventato il quarto con il maggiore incasso dell’anno, guadagnando 774 milioni di dollari al box office di tutto il mondo.

Quei numeri al botteghino dimostrano che i fan hanno ancora fame di vivere le avventure del personaggio di Ian Fleming. Ma nessuno sa dove andrà la serie dopo la partenza di Craig. La serie di Bond ovviamente ha una storia di rinnovamento, e in effetti ha subito una sorta di revisione quando è arrivato Daniel Craig, inaugurando un’era di azione più cruda e archi narrativi estesi. A complicare un po’ le cose è la recente acquisizione del catalogo MGM da parte di Amazon, una mossa che presumibilmente aggiunge nuove voci a coloro che prenderanno in futuro decisioni su James Bond.

Ovviamente la voce più importante dietro Bond rimane quella della produttrice di lunga data Barbara Broccoli. Parlando di recente a Deadline, Broccoli ha fornito un’indicazione temporale in merito alla messa in cantiere del prossimo film, e la sua stima non era esattamente incoraggiante per i fan che desideravano vedere il ritorno di 007. Broccoli ha detto “Direi che per le riprese ci vorranno almeno due anni”. Ovviamente ciò significa che l’uscita del prossimo Bond è probabilmente lontana almeno tre anni, dato quanto tempo ci vuole per realizzare un elaborato film d’azione ad alto budget ai giorni nostri.

Questo lasso di tempo è sì condizionato dal fatto che c’è la necessità di scegliere il nuovo attore che interpreterà James Bond, ma anche dal fatto che, secondo Broccolo, la serie sta subendo una “reinvenzione” e che “ci vuole tempo” per realizzarla. Nessuno sa quanto sia radicale quella reinvenzione, ma è giusto dire che rendere Bond una donna non è nelle volontà di nessuno. In effetti, nel 2020 Broccoli sembrava sbattere fermamente la porta alla prospettiva di un Bond femminile, dicendo: “Può essere di qualsiasi colore, ma è un maschio. Credo che dovremmo creare nuovi personaggi per le donne: personaggi femminili forti”.

Il franchise di Bond ha avuto una cadenza più o meno regolare, con un film ogni due anni, con delle eccezioni nei film a cavallo con il cambio di interprete, quattro anni tra Timothy Dalton e Pierce Brosnan e quattro anni tra quest’ultimo e Daniel Craig. L’era di Craig è stata testimone di un aumento di questo lasso di tempo, fino ad arrivare ai sei anni tra Spectre e No Time to Die, tempo condizionato però dal Covid. Se il prossimo Bond dovesse arrivare davvero tra tre anni, sarebbe perfettamente in linea con la tradizione.