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Il Pianeta delle Scimmie: il nuovo film in produzione molto presto?

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Il franchise de Il Pianeta delle Scimmie dovrebbe continuare con un nuovo film della saga che potrebbe arrivare entro pochi anni, e adesso il regista Wes Ball ha deciso di aggiornare sullo stato della pre-produzione. Iniziata ufficialmente nel lontano 1968, la saga de Il Pianeta delle Scimmie ha una lunga tradizione alle spalle, tornata negli ultimi anni alla ribalta grazie al successo dei film della trilogia reboot firmati da Rupert Wyatt prima e da Matt Reeves poi.

Per quanto riguarda Wes Ball, il regista americano si è fatto conoscere grazie alla saga di Maze Runner, basata sui romanzi di James Dashner, di cui ha diretto tutti e tre i capitoli cinematografici. Inizialmente, sempre per conto della Fox, Ball avrebbe dovuto dirigere il live action di Mouse Guard, tratto dai fumetti e dalla graphic novel di David Petersen, ma il progetto è stato definitivamente cancellato. All’inizio del 2020, è stato poi confermato alla regia del nuovo film della saga de Il Pianeta delle Scimmie, che non sarà un reboot, ma “un’estensione” della trilogia iniziata nel 2011: ciò significa che con molta probabilità rivedremo anche l’amato personaggio di Cesare interpretato da Andy Serkis.

Adesso, in una recente intervista con Discussing Film, Wes Ball ha spiegato di essere già impegnato con lo sviluppo del nuovo film e di tenere regolarmente delle call via Zoom con lo sceneggiatore Josh Friedman per discutere dello script “in continua evoluzione”. Ball ha spiegato di aver lavorato a tantissime idee per il film durante la quarantena e che lui e il suo team di lavoro non hanno mai smesso di pensare al concept del nuovo capitolo. Il regista ha anche rivelato che il film “potrebbe entrare in una sorta di produzione virtuale molto presto, dal momento che sarà in larga parte girato grazie all’impiego della CGI.”

Il nuovo film della saga de Il Pianeta delle Scimmie potrebbe entrare in produzione prima del previsto

Il nuovo capitolo della saga de Il Pianeta delle Scimmie porterà avanti la storia di Cesare, il protagonista della serie reboot (interpretato da Andy Serkis) iniziata 2011 con L’alba del pianeta delle scimmie e proseguita nel 2014 e nel 2017 rispettivamente con Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie e The War – Il pianeta delle scimmie. Ricordiamo che Wes Ball sarà anche a capo della produzione del film, con il suo partner alla Oddball Entertainment, Joe Hartwick.

Il Pianeta delle Scimmie (Planet of the Apes) è una media franchise composto da nove film, due serie televisive e vari libri, fumetti e videogiochi. È basato sul romanzo “Il pianeta delle scimmie (La Planète des Singes)” di Pierre Boulle, pubblicato per la prima volta nel 1963 in cui gli esseri umani si scontrano per il controllo della terra con scimmie intelligenti (Simius sapiens).

Il Pianeta delle Scimmie, in sviluppo un nuovo capitolo del franchise

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Il Regno del Pianeta delle Scimmie è stato presentato all’inizio di quest’anno ed è stato un grande successo, guadagnando quasi 400 milioni di dollari al botteghino e registrando punteggi dell’80% e del 77% rispettivamente da parte della critica e del pubblico su Rotten Tomatoes.

Tutti erano curiosi di sapere se la 20th Century Studios avrebbe dato al sequel del 2024 un’altra trilogia come la precedente trilogia del Pianeta delle scimmie con Andy Serkis, e oggi il dirigente Steve Asbell ha fornito l’aggiornamento che tutti aspettavano. Durante una recente intervista con THR, Asbell ha rivelato che un altro film de Il pianeta delle scimmie è in fase di sviluppo e uscirà nel 2027. Non ha rilasciato ulteriori dettagli sul progetto, ma è lecito supporre che si tratterà di un sequel diretto de Il regno del pianeta delle scimmie.

Il regno del pianeta delle scimmie ha come protagonista Owen Teague nel ruolo di Noa e ha portato anche Freya Allan, veterana di Witcher, a interpretare Nova / Mae, uno dei personaggi umani principali in un mondo governato dalle scimmie. Kevin Durand, noto per aver interpretato Fred Dukes o Blob in X-Men Origins: Wolverine, interpreta l’antagonista Proximus Ceasar, un leader brutale che maschera la sua violenza con atti di ragione. William H. Macy, famoso per aver interpretato Little Bill in Boogie Nights e per aver interpretato Frank Gallagher in Shameless, è stato scelto per un ruolo in Kingdom of the Planet of the Apes; interpreta Trevathan, il consigliere umano di Ceasar. Tra gli altri membri del cast figurano Peter Macon nel ruolo di Raka, Eka Darville nel ruolo di Sylva, Travis Jeffery nel ruolo di Anaya e Lydia Peckham nel ruolo di Soona.

Chi ha diretto “Il regno del pianeta delle scimmie”?

Wes Ball ha diretto “Il regno del pianeta delle scimmie” su sceneggiatura di Josh Freidman. Ball è noto soprattutto per il suo lavoro sulla trilogia di Maze Runner e ha debuttato alla regia del primo film nel 2014, interpretato da Dylan O’Brien e Will Poulter. Ha poi diretto i seguiti del 2015 e del 2018 prima di dirigere Kingdom of the Planet of the Apes all’inizio di quest’anno. Ball è stato anche incaricato di dirigere l’attesissimo adattamento live-action di The Legend of Zelda, una delle serie di videogiochi più amate di sempre. Il prossimo film del Pianeta delle scimmie uscirà nel 2027, ma al momento sono disponibili pochi dettagli.

Il Pianeta delle Scimmie, al via un nuovo film del franchise

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Il Pianeta delle Scimmie, al via un nuovo film del franchise

Un nuovo film del franchise del Pianeta delle Scimmie è stato messo in fase di lavorazione e sarà il primo dei classici titoli Fox a subire il trattamento di riqualificazione da quando la Disney ha acquisito la maggior parte dello studio e dei suoi titoli. Secondo quanto riferito, il regista Maze Runner, Wes Ball, è stato incaricato di dirigere il progetto.

L’iconico franchise è stato riavviato nel 2011, con una serie di film che fungevano da prequel all’iconico racconto divenuto immortale per il cinema nel 1968. Rise of the Planet of the Apes ha raccontato parte dell’inizio della storia classica e la nuova trilogia si è conclusa con War for the Planet of the Apes del 2017, acclamato dalla critica (come tutti i film di questa trilogia prequel).

Sebbene ci siano molti modi per espandere e continuare la storia, THR, che riferisce la notizia, non dà indicazioni di sorta sul fatto che il nuovo film possa essere un seguito del racconto, una espansione del franchise o un riavvio.

Wes Ball sarà anche a capo della produzione del film, con il suo partner alla Oddball Entertainment, Joe Hartwick.

Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes) è una media franchise composto da nove film, due serie televisive e vari libri, fumetti e videogiochi. È basato sul romanzo Il pianeta delle scimmie (La Planète des Singes) di Pierre Boulle, pubblicato per la prima volta nel 1963 in cui gli esseri umani si scontrano per il controllo della terra con scimmie intelligenti (Simius sapiens). L’adattamento cinematografico del 1968, Il pianeta delle scimmie, è stato un successo per la critica e per il pubblico, iniziando una serie di sequel, tie-in e opere derivate. Originariamente in mano a Arthur P. Jacobs, produttore dei primi film della serie, dal 1973 i diritti della serie sono andati alla 20th Century Fox.

Il pianeta delle scimmie Revolution: una clip dal trailer

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Il pianeta delle scimmie RevolutionOrmai manca pochissimo all’arrivo del primo atteso trailer della pellicola diretta da Matt Reeves, Il pianeta delle scimmie Revolution, sequel del film con James Franco intitolato L’alba del pianeta delle scimmie.

Il Trailer arriverà mercoledì 18 Dicembre, e in attesa di gustarcelo possiamo goderci quest’anticipata che è stata diffusa oggi dalla 20th Century Fox.

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Il protagonista invisibile della clip è senz’altro Ceaser, personaggio introdotto già nel film con James Franco.

Matt Reeves ha twittato sul suo profilo ufficiale che possiamo aspettarci di vedere il primo trailer del film il 18 dicembre. Oltre a Andy Serkis a vestire i panni di Cesare, il film è interpretato anche da Jason Clarke, Keri Russell, Gary Oldman, Judy Greer, Kodi Smit – McPhee, e Toby KebbellIl pianeta delle scimmie Revolution debutterà nelle sale il 11 luglio 2014 .

Ecco la sinossi ufficiale per Il pianeta delle scimmie Revolution:
Una nazione crescente di scimmie geneticamente evolute guidati da Cesare è minacciata da una banda di sopravvissuti umani al virus devastante scatenato un decennio prima. Raggiungono una pace fragile, ma si rivela di breve durata, in quanto entrambe le parti sono portate sull’orlo di una guerra che determinerà chi emergerà come specie dominante del pianeta .

Il Pianeta delle Scimmie Revolution: tre nuove foto del film con Andy Serkis

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Dopo l’immagine pubblicata ad inizio settimana, la Twentieth Century Fox (via  Empire) ha rilasciato tre nuovissime foto dietro le quinte dell’atteso film Il Pianeta delle Scimmie Revolution diretto da Matt Reeves e con protagonisti Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman e Keri RussellIl Pianeta delle Scimmie Revolution, è il sequel del film di successo L’alba del pianeta delle scimmie con James Franco. Nel cast del film anche Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee, Enrique Murciano, Kirk Acevedo e Judy Greer.

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Questa la trama del film Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie: La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sull’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie anche Jason Clarke (Zero Dark ThirtyPublic EnemiesThe Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight RisesThe Harry Potter film series), Keri Russell (The AmericansMission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of PersiaWrath of the TitansRock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me InParaNorman), Enrique Murciano (TrafficBlack Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The DescendantsThree Kings13 Going on 30). Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie arriverà al cinema in Italia il 30 Luglio.

Il Pianeta delle Scimmie Revolution: nuovo poster e spot tv

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Ecco un nuovo spot e un nuovo poster per Il Pianeta delle Scimmie Revolution, l’ennesimo film che si inserisce nel franchise de Il Pianeta delle Scimmie, inaugurato felicemente nel 1968 dal potente film di Franklin J. Schaffner con Charlton Heston.

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Questa la trama del film Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie: La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sull’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie anche Jason Clarke (Zero Dark ThirtyPublic EnemiesThe Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight RisesThe Harry Potter film series), Keri Russell (The AmericansMission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of PersiaWrath of the TitansRock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me InParaNorman), Enrique Murciano (TrafficBlack Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The DescendantsThree Kings13 Going on 30). Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie arriverà al cinema in Italia il 30 Luglio.

Fonte: CBM

 

Il pianeta delle scimmie Revolution: il sequel ha una data di uscita

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La settimana scorsa era stata data la notiza che Matt Reves sarebbe tornato a dirigere il sequel di Il pianeta delle scimmie Revolution, il terzo capitolo del franchise. Ancora senza titolo, il film con protagonista Andy Serkis, nei panni della scimmia a capo della rivoluzione, uscirà il 29 Luglio 2016.

Questa la trama del film Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie: La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sull’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie anche Jason Clarke (Zero Dark ThirtyPublic EnemiesThe Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight RisesThe Harry Potter film series), Keri Russell (The AmericansMission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of PersiaWrath of the TitansRock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me InParaNorman), Enrique Murciano (TrafficBlack Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The DescendantsThree Kings13 Going on 30). Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie arriverà al cinema in Italia il 30 Luglio.

Fonte: ComicBookMovie

 

 

 

 

Il pianeta delle scimmie Revolution: 4 nuovi poster

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Dawn of The Planet of the Apes-filmLa 20th Century Fox ha rilasciato i primi nuovi poster per  Il pianeta delle scimmie Revolution (Dawn of the Planet of the Apes). I dettagli sulla trama sono ancora scarsi. Intanto questi nuovi manifesti danno un primo sguardo a Cesare e ai suoi compatrioti. La vernice da guerra è interessante, quindi si attende di vedere quale tipo di battaglia tra uomini e scimmie il regista Matt Reeves ha in serbo questa volta. Ecco di seguito i nuovi poster:

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Matt Reeves ha twittato sul suo profilo ufficiale che possiamo aspettarci di vedere il primo trailer del film il 18 dicembre. Oltre a Andy Serkis a vestire i panni di Cesare, il film è interpretato anche da Jason Clarke, Keri Russell, Gary Oldman, Judy Greer, Kodi Smit – McPhee, e Toby KebbellIl pianeta delle scimmie Revolution debutterà nelle sale il 11 luglio 2014 .

Ecco la sinossi ufficiale per Il pianeta delle scimmie Revolution:
Una nazione crescente di scimmie geneticamente evolute guidati da Cesare è minacciata da una banda di sopravvissuti umani al virus devastante scatenato un decennio prima. Raggiungono una pace fragile, ma si rivela di breve durata, in quanto entrambe le parti sono portate sull’orlo di una guerra che determinerà chi emergerà come specie dominante del pianeta .

Fonte: Collider

Il Pianeta delle Scimmie Revolution: 10 nuove foto

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Il Pianeta delle Scimmie Revolution: 10 nuove foto

La Twentieth Century Fox (via USA Today) ha rilasciato dieci nuovissime foto tratte dall’atteso film Il Pianeta delle Scimmie Revolution diretto da Matt Reeves e con protagonisti Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman e Keri RussellIl Pianeta delle Scimmie Revolution è il sequel del film di successo L’alba del pianeta delle scimmie con James Franco. Nel cast del film anche Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee, Enrique Murciano, Kirk Acevedo e Judy Greer.

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Il Pianeta delle Scimmie RevolutionLa crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sul’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Il Pianeta delle Scimmie Revolution uscirà nella sale USA l’11 Luglio 2014.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di DAWN OF THE PLANET OF THE APES ancheJason Clarke (Zero Dark ThirtyPublic EnemiesThe Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight RisesThe Harry Potter film series), Keri Russell (The AmericansMission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of PersiaWrath of the TitansRock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me InParaNorman), Enrique Murciano(TrafficBlack Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The DescendantsThree Kings13 Going on 30).

Fonte: CS

Il pianeta delle scimmie Revolution Trailer ufficiale

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Il pianeta delle scimmie Revolution Trailer ufficiale

Arriva finalmente online il primo trailer dell’atteso Il pianeta delle scimmie Revolution,  pellicola diretta da Matt Reeves e sequel del film con James Franco intitolato L’alba del pianeta delle scimmie.

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Il pianeta delle scimmie RevolutionEcco la sinossi ufficiale per Il pianeta delle scimmie Revolution: Una nazione crescente di scimmie geneticamente evolute guidati da Cesare è minacciata da una banda di sopravvissuti umani al virus devastante scatenato un decennio prima. Raggiungono una pace fragile, ma si rivela di breve durata, in quanto entrambe le parti sono portate sull’orlo di una guerra che determinerà chi emergerà come specie dominante del pianeta.

Il cast comprende Jason Clarke, Gary Oldman, Kodi Smit-McPhee, Keri Russell, Kirk Acevedo e Judy Greer, che indossa un vestito di performance capture per riprodurre Cornelia a fianco di Andy Serkis di nuovo nel ruolo dello scimpanzè Cesare. Diretto da Matt Reeves, basato su una sceneggiatura di Rick Jaffa, Amanda Silver, Scott Z. Burns e Mark Bomback, il film dovrebbe uscire negli USA entro il  il 11 luglio 2014.

 

Il Pianeta delle scimmie Revolution trailer italiano con Gary Oldman

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Ecco anche la versione italiana del trailer de Il Pianeta delle scimmie Revolution, l’atteso film con protagonisti Jason Clarke, Gary Oldman, Kodi Smit-McPhee e Keri Russell, sequel del film con James Franco.

Il pianeta delle scimmie revolution La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sul’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di DAWN OF THE PLANET OF THE APES anche Jason Clarke (Zero Dark Thirty, Public Enemies, The Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight Rises, The Harry Potter film series), Keri Russell (The Americans, Mission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of Persia, Wrath of the Titans, Rock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me In, ParaNorman), Enrique Murciano (Traffic, Black Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The Descendants, Three Kings, 13 Going on 30).

Il Pianeta delle Scimmie Revolution nuove immagini

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Il Pianeta delle Scimmie Revolution nuove immagini

Ecco tre nuove immagini dei protagonisti umani de Il Pianeta delle Scimmie Revolution in cui vediamo Jason Clarke, Keri Russell e Gary Oldman in tre intensi ritratti.

Il Pianeta delle Scimmie Revolution Gary Oldman Il Pianeta delle Scimmie Revolution Jason Clarke Il Pianeta delle Scimmie Revolution Keri Russell

La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sul’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di DAWN OF THE PLANET OF THE APES anche Jason Clarke (Zero Dark Thirty, Public Enemies, The Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight Rises, The Harry Potter film series), Keri Russell (The Americans, Mission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of Persia, Wrath of the Titans, Rock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me In, ParaNorman), Enrique Murciano (Traffic, Black Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The Descendants, Three Kings, 13 Going on 30).

Il Pianeta delle Scimmie Revolution nuova immagine dal set

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Tramite Empire, 20th Century Fox ha rivelato una nuova immagine del film di Matt Reeves (Cloverfield, Blood Story) Il Pianeta delle Scimmie Revolution, sequel de L’Alba del Pianeta delle Scimmie.

In questa immagine vediamo in primo piano Toby Kebbell, che nel film interpreta la scimmia Koba, con la tuta da mo-cap in quella che dovrebbe essere la città principale delle scimmie guidate da Cesare.

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Questa la trama del film Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie: La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sull’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie anche Jason Clarke (Zero Dark ThirtyPublic EnemiesThe Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight RisesThe Harry Potter film series), Keri Russell (The AmericansMission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of PersiaWrath of the TitansRock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me InParaNorman), Enrique Murciano (TrafficBlack Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The DescendantsThree Kings13 Going on 30). Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie arriverà al cinema in Italia il 30 Luglio.

Fonte: Empire

Il Pianeta delle Scimmie Revolution nuova foto con Andy Serkis

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Il Pianeta delle Scimmie Revolution nuova foto con Andy Serkis

Ecco Andy Serkis, pioniere della mocap, alle prese con le riprese de Il Pianeta delle Scimmie Revolution, in cui riprende il ruolo del gorilla Cesare. Ecco l’attore sul set:

Questa la trama del film Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie: La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sull’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Andy Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del cast di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie anche Jason Clarke (Zero Dark ThirtyPublic EnemiesThe Great Gatsby), Gary Oldman (The Dark Knight RisesThe Harry Potter film series), Keri Russell (The AmericansMission Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of PersiaWrath of the TitansRock N Rolla), Kodi Smit-McPhee (Let Me InParaNorman), Enrique Murciano (TrafficBlack Hawk Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer (The DescendantsThree Kings13 Going on 30). Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie arriverà al cinema in Italia il 30 Luglio.

Fonte: Empire

Il Pianeta delle Scimmie di Tim Burton: il trailer onesto

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In attesa di vedere sul grande schermo, a partire dal 30 luglio, Apes Revolution Il Pianeta delle Scimmie, ecco il trailer onesto de Il Pianeta delle Scimmie di Tim Burton e a seguire tutti gli errori del film.

Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmiePlanet of the Apes – Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes) è un film del 2001 diretto da Tim Burton. È il remake dell’omonima pellicola del 1968, tratta dal romanzo Il pianeta delle scimmie (La Planète des singes) di Pierre Boulle.

Nell’anno 2029, il cosmonauta Leo Davidson lavora nella base spaziale Oberon a stretto contatto con i primati addestrati per compiere missioni spaziali; il suo esemplare preferito è Pericles, uno scimpanzé. Quando una tempesta elettromagnetica si scatena presso l’Oberon, Pericles parte in una navicella spaziale per sondarla. Il veivolo della scimmia scompare nella tempesta e quindi Leo, ignorando gli ordini dei suoi superiori, parte a sua volta dall’Oberon per soccorrere Pericles dalla tempesta. Una volta entratoci dentro, Leo perde ogni contatto con l’Oberon e finisce per schiantarsi nella palude del pianeta alieno di Ashlar, nell’anno 5021.

Ben presto Leo scoprirà che questo pianeta è popolato da scimmie antropomorfe parlanti che trattano gli esseri umani come schiavi. L’astronauta, catturato dalle scimmie, viene in seguito comprato da un commerciante di umani di nome Limbo, un avido orango. Successivamente Leo viene venduto ad Ari, una scimpanzé, la quale è attivista contro il maltrattamento degli umani, che prende sotto la sua ala anche Daena, una donna schiava che insieme a lui sarà costretta a servire il Senatore Sandar, il padre di Ari.

Per una serie di circostanze Leo riesce ad uscire dallo stato di prigionia e libera altri umani e schiavi, tra qui anche il gorilla ex-soldato Krull, la cui carriera militare è stata distrutta dal perfido Generale Thade, uno scimpanzé, il quale gestisce la caccia agli umani dalla morte del suo padre Zaius ed è assistito dal gorilla Colonnello Attar. Durante la corsa verso la libertà la compagnia di Leo si trascina dietro anche Limbo. La meta della fuga è “Calima”, un luogo sacro per le scimmie, il tempio del loro dio Seamus: secondo la loro religione, in quel luogo il dio diede origine alla vita delle scimmie. Arrivati sul sito proibito, Leo scopre che Calima sono i resti dell’Oberon (che è stato travolto dalla tempesta elettromagnetica) ed è chiamato così per via delle uniche lettere rimaste visibili su una dicitura. Secondo i registri informatici che Leo riviene, l’Oberon si è schiantato lì da migliaia di anni, deducendo quindi che la tempesta lo ha spinto in avanti nel tempo prima del suo arrivo e che i primati addestrati devono essersi liberati ed evoluti indipendentemente e, guidati dalla scimmia Seamus, si ribellarono agli umani del pianeta, che sono i discendenti dei membri dell’equipaggio dell’Oberon sopravvissuti allo schianto.

Subito dopo l’arrivo di Leo al tempio, tutti gli umani ancora liberi del pianeta, avendo appreso che esiste un uomo che sta lottando contro le scimmie, confluiscono nei pressi del tempio stesso, per combattere con lui. Il giorno dopo gli umani vengono raggiunti dall’esercito del Generale Thade, il quale dichiara guerra aprendo un disperato scontro. La battaglia tra scimmie e uomini viene improvvisamente interrotta dall’arrivo della navetta di Pericles; le scimmie smettono di combattere gli umani e si inchinano davanti allo scimpanzé credendo che il dio Seamus sia tornato.

Pericles poi entra nei resti dell’Oberon insieme a Leo, che viene inseguito da Thade, intenzionato ad ucciderlo. Alla fine di un combattimento, Leo riesce a intrappolare il malvagio nella zona di pilotaggio attivando un sigillo automatico. Krull, morto in battaglia, viene sepolto insieme agli altri caduti da Attar, il quale apprende la verità e decide di abbandonare Thade al suo destino e quindi di cessare l’ostilità verso gli umani. Leo decide di partire dal Pianeta delle Scimmie, e dopo un saluto accordato con Danea e Ari (alla quale affida Pericles) sale a bordo della navetta appartenuta alla scimmia e rientra nella tempesta elettromagnetica.

Nel finale, Leo raggiunge la Terra nella sua epoca schiantandosi presso Washington. Camminando all’interno del Lincoln Memorial, Leo scopre con orrore che la gigantesca statua del presidente possiede il volto del Generale Thade. In seguito all’atterraggio accidentato di Leo, sul posto giungono vigili del fuoco, reporters e poliziotti scimmieschi che lo accerchiano.

Il pianeta del tesoro: recensione del film

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Il pianeta del tesoro: recensione del film

La recensione del film d’animazione Il pianeta del tesoro diretto da Ron Clements e John Musker, con le voci di Joseph Gordon-Levitt (Jim Hawkins); Brian Murray (John Silver); Emma Thompson (Capitano Amelia)

Sinossi: Cresciuto con la mamma, proprietaria di una locanda sul pianeta minerario Montressor, l’adolescente scavezzacollo Jim Hawkins si mette spesso nei guai per le scorribande a bordo del suo Solar Surfer. Sin da piccolo, il ragazzo è affascinato dalle avventure dei pirati dello spazio – come il leggendario Capitano Flint – e dai cercatori di tesori, così, quando un’astronave precipita nelle vicinanze della locanda ed uno strano viaggiatore gli consegna un’antica sfera che custodisce una misteriosa mappa spaziale, il ragazzo decide di partire per andare alla ricerca del Pianeta del Tesoro. Ad accompagnarlo nella sua avventura c’è il dott.Doppler, un astronomo che si incarica di organizzare la spedizione prendendo in affitto il galeone spaziale R.L.S. Legacy, comandato dal Capitano Amelia, ed un equipaggio per governarlo.

Una volta a bordo, con suo sommo rammarico Jim si vede relegato al ruolo di mozzo affidato alle cure del cuoco John Silver, un cyborg dall’aspetto minaccioso che prende però il ragazzo sotto la sua protezione. Durante il viaggio, però, la vera natura dell’equipaggio si rivelerà estremamente pericolosa e una volta giunti sul pianeta del Tesoro per Jim, Doppler e Amelia le cose si metteranno al peggio perché la ciurma della nave si è rivelerà una ciurma di pirati. Tuttavia, con l’aiuto di B.E.N., un robottino abbandonato da anni sul pianeta, Jim riuscirà a trovare il tesoro e a tornare da sua madre.

Analisi: Il Pianeta del tesoro è stato tratto dal noto romanzo di Robert Luis Stevenson, L’isola del tesoro. Dell’opera di Stevenson è stata mantenuta la trama avventuristica della caccia al tesoro, ma in un’ambientazione fantascientifica. Il pianeta del tesoro è stato presentato in prima mondiale nella città natale del grande scrittore, Edimburgo, con una festa al suono di cornamuse in un castello settecentesco, che è il periodo di ambientazione del romanzo. Nel lungometraggio al posto di un’isola c’è un pianeta da raggiungere, si viaggia attraverso invenzioni futuristiche in una dimensione intergalattica, con buchi neri, tempeste cosmiche, sentieri del cielo, pirati cybernetici, e tecniche tridimensionali. Ci sarebbero gli ingredienti per parlare di un lungometraggio animato da ricordare quindi, ma il film purtroppo risulta essere statico. Questo perché non si è riusciti ad andare oltre lo schema un po’ rigido da cartone dysneiano, non ci sono grandi trovate, anche se ci sono spiritosaggini…di sicuro i piccoli sono serviti. Si sa che la maggior parte dei film disney si basa su una rielaborazione di fiabe o romanzi famosi, in una totale trasformazione dell’opera originale, adattata ad un pubblico di giovanissimi, anche se a volte grazie ai giochi di fantasia, la comicità, le trame non scontate, i film sembrano riusciti.

Il pianeta del tesoro: recensione del film 

Il romanzo “L’isola del tesoro” venne pubblicato sulla rivista per ragazzi “Young Folks” negli anni 1881-1882. La fantasia del libro assume significato alla luce della simbologia ed allegoria che pongono al centro di tutto la morale. Lo stile è chiaro e riesce a trasmettere tensione. Da questo testo dovrebbero prendere lezioni registi e sceneggiatori della saga “Pirati dei Carabi”, in debito con Stevenson. Il tesoro che non si riesce a trovare è il simbolo dell’avidità degli uomini che trascina verso il nulla, Jim Hawkins cresce interiormente quando riesce a scorgere nelle persone adulte, rimanendo colpito, la doppiezza dei loro comportamenti, l’ambiguità e lo sdoppiamento, ed alla fine continua ad essere perseguitato da incubi in cui rivede le spiagge dell’isola dei pirati. E’ affascinante anche la vita dello stesso Stevenson, giovane ribelle in polemica con il padre ed il puritanesimo borghese del suo ambiente, che si stabilì negli ultimi anni di vita nelle isole Samoa, circondato dal rispetto degli indigeni che lo chiamarono “Tusitala” (narratore di storie), e che difese più volte dalle prepotenze dei bianchi.

Il piacere è tutto mio: trailer della sex commedia con Emma Thompson

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BIM ha diffuso il trailer italiano del film Il piacere è tutto mio (tit. orig. Good luck to you, Leo Grande), film di Sophie Hyde con protagonisti la due volte Premio Oscar Emma Thompson e Daryl McCormack, arriva al cinema il 10 novembre con BiM Distribuzione. Dopo aver conquistato la critica internazionale alla Berlinale – Festival Internazionale del Film e al Sundance Film Festival il film verrà presentato alla Festa de cinema di Roma.

Nel film Nancy Stokes (Emma Thompson) è un’insegnante in pensione, vedova, con alle spalle un matrimonio solido e rigoroso a cui però è sempre mancato un po’ di brivido. Ormai sola, Nancy decide di cercare quello che nella vita di coppia non ha mai trovato: una soddisfacente esperienza sessuale. Si rivolge così a un’agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande(Daryl McCormack). Giovane e affascinante, Leo Grandesembra essere tutto quello per cui Nancy è pronta a pagare: un uomo in grado di realizzare le sue fantasie. Ma nel corso di tre incontri in una camera di hotel le dinamiche cambiano: Leo si dimostra non solo come un uomo con cui fare dell’ottimo sesso, ma anche una persona con cui parlare e nonostante la differenza d’età, tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa…

Il pezzo mancante: recensione del documentario

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Il pezzo mancante: recensione del documentario

Il pezzo mancante, in concorso al 28° Torino Film Festival, parla della famiglia Agnelli, ma vuole farlo in maniera particolare.  Il documentario del navigato Giovanni Piperno non si muove come un’inchiesta giornalistica, né va alla ricerca di una rappresentazione della famiglia come un pezzo d’Italia, e nemmeno cerca di mostrare i fasti di quella che è stata per un secolo la famiglia più importante d’Italia. Quello che il film cerca di fare, e con successo, é raccontare allo spettatore la sensazione dei lutti, i dolori e le angosce di una famiglia che ha nascosto, a se stessa prima ancora che al pubblico, tutto ciò che non era forte, elegante e sicuro come la Fiat, un’azienda dominata dalla gerarchia.

Gli Agnelli sono una casta i cui membri non possono sbagliare, dove tutti coloro che non sono abbastanza forti devono essere cancellati: il pezzo mancante è la parte più sensibile della famiglia, quella che si è fermata a riflettere su ciò che l’azienda stava facendo. Il pezzo mancante è l’equilibrio, soprattutto quello mentale di chi ha messo in conto di non potersi mai lasciarsi prendere dal sentimentalismo, «Gianni non ha mai mostrato il dolore che portava dentro per la morte del figlio», così Taki Theodoracopulos. Ma non si tratta del caso sporadico di un personaggio, anche Susanna, sorella preferita dell’Avvocato, viene ricordata come una donna che aveva represso i suoi sentimenti. Il pezzo mancante ogni tanto esce fuori, e così fanno capolino l’immagine del fratello Giorgio, intelligente, sveglio, troppo sensibile, rinchiuso in  un manicomio in svizzera dove morirà nel 1964. O come un figlio troppo simile allo zio, Edoardo, sul quale si concentra gran parte del film. Penetrante, accorto, molto sensibile anche lui, come lo zio con cui ha condiviso la triste fine, Edoardo era appassionato delle culture del mondo, andava spesso in medio oriente, salutava tutti, camminava tra la gente, non aveva paura di essere rapito, cercava qualcosa in più del «mito dell’accumulo del denaro, vera malattia dei giorni nostri».

Gelasio Gaetani, caro amico di Edoardo, ripercorre i suoi ricordi per tutto il film con i commenti che si aggiungono a quelli di altri amici e parenti della famiglia torinese, tra cui le parole sentite di Marta Vio, compagna d’amore di Giorgio. Il trade union stilistico del film sono piccoli spot e filmati del ‘CineFiat’, che intervengono di tanto in tanto come veri e propri break nella storia, inquietanti e particolari così come gli stacchetti realizzati con l’animazione al computer, e i lunghi carrelli laterali di una fabbrica e una famiglia che non si è fermata mai.

Peccato che il film ogni tanto si perda dimenticando di mostrare quei pezzi degli Agnelli, forse meno di spicco, che avrebbero potuto essere la chiave tra i personaggi che tutti conosciamo bene e i ‘pezzi mancanti’. Ma i tempi sono giusti e le immagini sembrano voler parlare da sole.

Il petroliere: la trama, il cast e il significato del film

Il petroliere: la trama, il cast e il significato del film

Considerato un film spartiacque nella carriera del regista Paul Thomas Anderson, Il petroliere ha segnato l’inizio di una nuova poetica, che trova nell’esplorazione profonda dell’animo umano una delle sue tematiche principali. Il film ha inoltre permesso al regista di consacrarsi come uno dei migliori e più importanti della sua generazione. Seguito poi negli anni da The Master, Vizio di forma e Il filo nascosto, il film, il cui titolo originale è il suggestivo There Will Be Blood, è oggi considerato uno dei migliori dal 2000 ad oggi. Vien inoltre indicato da molti come uno dei grandi capolavori contemporanei.

Dopo aver diretto Ubriaco d’amore nel 2002, Anderson si prese una lunga pausa per ponderare bene il suo progetto successivo. Fu in questo periodo che entrò in contatto con il romanzo Petrolio! di Upton Sinclair, pubblicato nel 1927. Il regista rimase estasiato da quel racconto, e decise di trarre da quelle pagine il suo nuovo film. Il petroliere non è però una fedele trasposizione, al contrario. Anderson adattò infatti soltanto le prime cento pagine, poiché in esse erano contenuti i temi e la storia di suo interesse. Per il resto, decise di dar vita ad un racconto soltanto vagamente ispirato a quello narrato nel libro.

Nel 2007 il film uscì così nei cinema di tutto il mondo, ottenendo in breve tempo recensioni estremamente entusiastiche. La critica riconobbe subito nel film del regista una lucida riflessione sullo sviluppo degli Stati Uniti e sulla nascita del capitalismo. Il petroliere venne poi candidato a ben otto premi Oscar, tra cui miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura. Vinse però soltanto le statuette per il miglior attore Daniel Day-Lewis e per la miglior fotografia di Robert Elswit. Con il tempo, il suo prestigio è aumentato particolarmente, fino ad essere posizionato al terzo posto nel sondaggio dedicato ai più grandi film del XXI Secolo.

Il petroliere: la trama del film

La vicenda si apre negli Stati Uniti del 1989, nel pieno di un periodo che ha visto nella ricerca del petrolio il suo unico scopo. Nel deserto del New Mexico, anche Daniel Plainview è a caccia dell’oro nero. Con il tempo, grazie alla sua intraprendenza e alla sua sete di potere, l’uomo diventa un ricco uomo d’affari, sempre pronto ad espandere i propri confini. In questo lo aiuta anche H.W., figlio che ha adottato in seguito alla morte di uno dei suoi lavoratori. Con questi si presenta infatti come un amorevole padre, influenzando positivamente i proprietari dei terreni che aspira a fare suoi. L’uomo sembra ormai totalmente corrotto dal potere raggiunto, ma questo si rivela essere anche la sua dannazione.

Si giunge al 1911, anno decisivo per Plainview. Questi, su proposta del giovani predicatore Eli, ha ora modo espandere i propri possedimenti anche a Little Boston, in California, dove sembra essere nascosto un grande giacimento di petrolio. Eli si dimostra inizialmente favorevole all’arrivo dell’uomo, ma nel momento in cui comprende che gli equilibri del paesino verranno irrimediabilmente stravolti dalla sua ricerca, decide di opporsi. Plainview si ritroverà dunque ad essere etichettato come un orco malvagio, la cui sete di potere sembra inarrestabile. Gli scontri che da qui si genereranno saranno decisivi per la morte e la rinascita dell’America capitalista.

Il petroliere cast

Il petroliere: il cast del film

Quello di Daniel Plainview è indicato come uno dei personaggi più complessi e affascinanti di sempre. L’interpretazione che il premio Oscar Daniel Day-Lewis ne ha dato è allo stesso tempo considerata una delle performance migliori della storia. Anderson ha raccontato di aver scritto il personaggio proprio pensando all’attore. Dal canto suo, Day-Lewis accettò di ricoprire la parte ancor prima di leggere la sceneggiatura completa. Noto per le sue meticolose ricerche sui personaggi che interpreta, l’attore iniziò a condurre una serie di ricerche sui cercatori di petrolio dell’epoca. Inoltre, lavorò a lungo sulla propria voce, ascoltando registrazioni di personalità dell’epoca in cui il film è ambientato. Tutto ciò lo portò ad ottenere meritatamente il premio Oscar per il miglior attore.

Altra figura chiave del film è quella del predicatore Eli Sunday, interpretato nel film dall’attore Paul Dano. Questo, in realtà, originariamente doveva interpretare il fratello Paul Sunday, un ruolo particolarmente piccolo all’interno del film. Anderson, però, rimase così colpito dalla sua interpretazione di Paul che decise di assegnarli anche il ruolo di Eli, trasformando così i due in fratelli gemelli. Anche Dano non ha poi voluto essere da meno rispetto a Day-Lewis, e condusse numerose ricerche per poter comprendere meglio la mentalità del suo personaggio principale. Pretese inoltre che, nella scene che lo richiedeva, il collega lo picchiasse realmente con schiaffi e botte varie. Ciò gli permise di rimanere nella parte e fornire una performance migliore.

Il petroliere: il significato del film

Film tanto affascinante quanto ricco di riflessioni, Il petroliere si è affermato per la sua grande capacità di dar vita ad un racconto epico incentrato sulla nascita dell’animo capitalista. Nel corso del film si assiste infatti all’ascesa di Daniel Plainview da semplice cercatore di petrolio a proprietario di un vero e proprio impero fondato sull’oro nero. L’intera narrazione mira a rendere evidente come in quel periodo storico sia germogliato il seme dell’avidità incondizionata, che ancora oggi sembra essere uno dei valori su cui si fondano le società. Plainview espande il suo dominio a scapito di chiunque, finendo in una spirale di follia che lo porta a perdere ogni contatto con l’umanità. Coloro che lo circondano, dal figlio adottivo al fratello, vengono infatti visti come meri strumenti attraverso cui poter raggiungere ulteriore potere.

La forza dominante del capitalismo è così sempre più evidente man mano che la narrazione procede. In ciò si inserisce anche una stretta connessione con la fede religiosa. Il contrasto tra Plainview ed Eli sottolinea la differenza esistente tra avidità materiale e ricerca di spiritualità. Ma con il rivelarsi della natura corrotta del predicatore, sembra emergere come anche la fede abbia infine ceduto e si sia corrotta e macchiata. Anche ciò che era sacro è infine stato vinto dal desiderio di potere e lussuria. Con il finale, la morte di questi valori sembra compiersi in modo inequivocabile. Considerato ciò, molti critici hanno ritrovato nella storia di Il petroliere una parabola sul fallimento dei principi fondativi degli Stati Uniti in nome di valori spesso opposti, e quasi sempre in senso negativo.

Il petroliere: il trailer e dove vedere il film in streaming

Film imprescindibile, è possibile fruire di Il petroliere grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti presente nel catalogo di Chili Cinema, Now TV e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene inoltre notare che il noleggio prevede dei tempi di scadenza entro i quali è necessario guardare il titolo. Con un abbonamento generale, invece, si avrà modo di guardarlo senza limiti e con maggiore libertà. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione lunedì 28 settembre, alle ore 21:15 sul canale La7.

Fonte: IMDb

Il pescatore di sogni: recensione del film con Ewan McGregor

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Il pescatore di sogni: recensione del film con Ewan McGregor

Quello che succede ad un uomo ordinario che viene catapultato suo malgrado in mezzo ad un’impresa straordinaria e un po’ folle. Questo potrebbe essere un breve e significativo commento a Il Pescatore di Sogni, la commedia romantica inglese diretta da Lasse Hallstrom e tratta dal romanzo Salmon fishing in the Yemen.

In Il Pescatore di sogni Ewan McGregor è Alfred Jones e lavora per il Ministero della Pesca e dell’Agricoltura. Emily Blunt è la signorina Harriet Chetwode-Talbot assistente di un ricco sceicco yemenita che vuole trapiantare la pesca al salmone nel suo Paese. Kristin Scott Thomas è Patricia Maxwell, portavoce del Governo britannico e alla disperata ricerca di una notizia che possa gettare una luce positiva sui rapporti tra Regno Unito e Medio Oriente. Le tre vite di questi personaggi collideranno burrascosamente e si concentreranno nella realizzazione di un progetto folle e visionario.

La sceneggiatura di Il pescatore di sogni è firmata da Simon Beaufoy è il punto forte del film: brillante, divertente, che ben caratterizza i personaggi e li colloca alla perfezione in una storia che sebbene dall’inizio sia prevedibile, non manca di fascino. Merito soprattutto del personaggio dello Sciecco, interpretato splendidamente da Amr Waked (Syriana), e che scardina il cliché del ricco uomo orientale preso dalla sua ricchezza e dalle sue mogli e ne fa un uomo di fede, in cerca di un misticismo e all’inseguimento di una visione di grandezza per il suo popolo. A lui si contrappone un impiegato banale, grigio e con la testa sulle spalle, un McGregor che si conferma ottimo interprete e ritrae un uomo tenero e inconsapevolmente insoddisfatto che scardinerà la propria vita per seguire un’emozione mai provata prima.

Anche Emily Blunt conferma il suo talento anche se forse messo al servizio di un personaggi meno interessante. Grandissima prova per la Thomas che invece mette in scena una donna solida, senza scrupoli nel lavoro così come è attenta nella vita dei suoi figli e di suo marito. Forse dietro al suo cinismo e al suo linguaggio non proprio british si nasconde una critica all’attività della stampa e alla manipolazione dei media, ma poco importa, dal momento che la Maxwell è il principale veicolo di comicità del film e si contrappone al tema romantico affidato alla coppia Blunt – McGregor.

Il pescatore di sogni racconta di un sogno, dell’importanza di un progetto nella vita e delle scelte che si compiono per realizzare proprio quei sogni che ci guidano; è un film romantico e ironico, sicuramente melenso in alcune scelte, ma ben confezionato e ben raccontato da un regista che padroneggia alla perfezione questi elementi narrativi.

Il pescatore di sogni: libro, trama e cast del film con Ewan McGregor

Celebre per film come Buon compleanno Mr. Grape, Chocolat e Hachiko – Il tuo migliore amico, il regista svedese Lasse Hallström si è sempre distinto per i suoi melodrammi, capaci di suscitare nello spettatore emozioni forti e irresistibili. Uno dei suoi film più recenti, Il pescatore di sogni (qui la recensione) è un ennesimo perfetto esempio delle capacità del regista con questo genere di storie. Egli ripropone qui un uomo ordinario catapultato suo malgrado nel pieno di un’avventura straordinaria e ai limiti del possibile, dove come sempre sarà l’amore il motore primario del tutto.

Il film è la trasposizione cinematografica del romanzo Pesca al salmone nello Yemen, scritto da Paul Torday. Pubblicato nel 2007, il libro è basato sulle vere esperienze di lavoro di Torday nel governo britannico, come anche sulla sua forte passione per la pesca al salmone e il Medio Oriente. Combinando tutti questi elementi, lo scrittore ha dato vita ad un racconto particolarmente emozionante, vincitore di numerosi prestigiosi riconoscimenti. La fama del libro lo ha dunque fatto essere sin da subito un titolo perfetto per essere portato al cinema, dove ha poi ottenuto un discreto successo insieme ad un’accoglienza critica generalmente positiva.

Per tutti gli amanti del genere, di quei film dove la forza d’animo vince su ogni ostacolo e i sogni diventano realtà, Il pescatore di sogni è un titolo da non lasciarsi sfuggire assolutamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al libro, alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il pescatore di sogni: la trama del film e le differenze con il libro

Protagonista del film è Alfred Jones, uno scienziato timido e introverso che grazie alle sue conoscenze di ittica si ritrova a lavorare per il governo britannico. Le attività che compie, tuttavia, sono quantomai monotone e contribuiscono, insieme ad un matrimonio insoddisfacente, a rendere ancor più piatta la sua già ordinaria esistenza. Per lui tutto cambia quando si ritrova inaspettatamente coinvolto dallo sceicco Muhammad nel folle progetto di questi. L’uomo, infatti, aspira ad introdurre il salmone nell’arido territorio dello Yemen. Un piano che Alfred non può che trovare ridicolo, ma al quale dovrà sottostare per volere del suo governo.

La portavoce del governo Patricia Maxwell, infatti, vede nelle intenzioni dello sceicco un modo per distogliere l’attenzione mediatica dall’ultima operazione fallimentare del governo britannico in Medio Oriente. A convincere lo scienziato a introdurre la pesca al salmone nelle acque degli altipiani dello Yemen è la visione mistica del mondo del pascià. Non sarà solo il carisma di Muhammad a conquistare Alfred, ma anche la sua assistente Harriet Chetwode-Talbot, che lo aiuterà a capire cosa vuole dalla sua vita e a smuovere la sua scialba e grigia esistenza.

Scritto come romanzo epistolare, ovvero composto da una serie di lettere, e-mail, interviste, articoli e altre tipologie di scritti, il libro necessitò di un’attenta riscrittura per la sceneggiatura. La sceneggiatrice Simon Beaufoy apprezzò molto la sfida di trarre da questa moltitudine di testi un racconto unico e coeso. Ovviamente ciò rese inevitabili alcune modifiche, che hanno portato il film a differire per buona parte dal suo testo di base. La più significativa delle differenze è quella che vede il portavoce del governo passare dall’essere un uomo nel libro a una donna nel film. Inoltre, viene resa più centrale la storia d’amore tra Alfred e Harriet.

Il pescatore di sogni cast

Il pescatore di sogni: il cast del film

Ad interpretare Alfred Jones vi è l’attore Ewan McGregor, celebre per film come Trainspotting o Big Fish. McGregor ha raccontato di aver accettato il ruolo in Il pescatore di sogni proprio per via di alcune similitudini riscontrate tra il personaggio di Jones e quello interpretato in Big Fish. Per prepararsi al ruolo, egli non solo ha letto attentamente il libro da cui il film è tratto, ma ha anche dovuto imparare a pescare a far “volare” i pesci. Dopo un lungo addestramento, l’attore è riuscito a trovare la tecnica giusta per riuscire in tale attività apparentemente semplice ma in realtà molto complessa.

Accanto a lui, nel ruolo di Harriet Chetwode-Talbot, la donna di cui Alfred si innamora, vi è l’attrice Emily Blunt, rimasta particolarmente affascinata dalle tematiche e dalla storia in sé. Ad interpretare lo sceicco Muhammad vi è invece l’attore Amr Waked, visto in popolari film come Lucy e Wonder Woman 1984. Ad interpretare la porta voce del governo, Patricia Maxwell, vi è l’attrice Kristin Scott Thomas, mentre il marito di lei è interpretato da Tom Beard. Nel film recitano poi anche Tom Mison nei panni del capitano Robert Mayers e Catherine Steadman in quelli di Ashley. Rachel Stirling, infine, è la moglie del protagonista.

Il pescatore di sogni: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il pescatore di sogni grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 6 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Il Peggior Natale della mia Vita: recensione del film

Il Peggior Natale della mia Vita: recensione del film

Il 22  novembre con l’uscita de Il Peggior Natale della mia Vita, ritroviamo l’imbranato Paolo in una nuova e disastrosa esperienza. È quasi Natale e Giorgio (Antonio Catania) e Clara (Anna Bonaiuto), insieme alla figlia e al genero, sono invitati a passare le feste nel castello in montagna di Alberto (Diego Abatantuono), capo e amico di lunga data di Giorgio, appena scampato alla morte.

Ne Il Peggior Natale della mia Vita il finale aperto del primo film trova riscontro nel pancione di Margherita (Cristiana Capotondi), che è quasi giunta al termine della sua gravidanza e che aspetta ansiosa l’arrivo di Paolo (Fabio De Luigi). Il marito, infatti, li raggiungerà in un secondo momento con la sua mini-car portandosi dietro una piscina portatile, affinché Margherita possa partorire in acqua, come desidera tanto. Giorgio, invece, è più preoccupato del solito perché sa che Alberto, ora incurabile ottimista, vuole godersi la vita lasciandogli le redini dell’azienda, ma ha paura che Paolo possa, come sempre, rovinare tutto. Nel castello ci sono, inoltre, la figlia di Alberto, Benedetta (Laura Chiatti), anche lei incinta, e un’inquietante quanto bizzarro maggiordomo, Pino (Dino Abbrescia). Insomma, a Paolo non mancheranno le occasioni per combinare guai e le persone alla cui incolumità attentare.

Con questo suo lungometraggio, Genovesi dimostra di aver raggiunto una certa maturità nel mettere in scena i personaggi e nel creare una storia più omogenea e bilanciata; ciò dipende sia dalla sceneggiatura, scritta come nel precedente film insieme a De Luigi, sia soprattutto dalla sua abilità nel gestire un cast così ricco di attori bravi e famosi. Si nota dall’inizio alla fine la complicità e la sintonia del gruppo attoriale, sia nei dialoghi che nei momenti di silenzio, quest’ultimi molto importanti nel creare carichi spunti comici. Inoltre, un’altra evidente differenza da La Peggior Settimana della Mia Vita, è appunto la scelta, azzeccata, di delegare battute e scene divertenti anche al resto del cast, non più solo a De Luigi; decisione che permettere di approfondire gli altri personaggi, come ad esempio quello di Margherita, molto marginale nel primo film. Un accenno ai piccoli ruoli del truccatore e del becchino, rispettivamente Ale e Franz, che seppur concentrati in poche brevi scene, creano un buon ritmo comico col trio maschile principale.

Lo scenografo è riuscito ad arredare e decorare il castello, set del film, in maniera tale da evidenziare l’aspetto fiabesco, eterno del Natale, cui mirava la produzione. Anche la selezione di certe canzoni tipiche, americane e non, e le musiche di Pivio & Aldo De Scalzi hanno contribuito allo scopo, facendo sempre percepire, sotto le risate e l’atmosfera un po’ surreale, un piacevole spirito natalizio e di affetto familiare, che cresce nel corso della storia, raggiungendo l’apice alla fine.

Decisamente migliore rispetto al primo episodio, Il Peggior Natale della mia Vita, seconda disavventura di Paolo e della sua famiglia è raccontata con più convinzione e in maniera più armoniosa, mostrando di mirare sì alla pura risata, ma senza basarsi esclusivamente su quella, e di aver espresso bene la comicità e l’anormalità che colpisce tutti durante la festività natalizia.

Il peggior Natale della mia vita: poster e sinossi ufficiale

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Il peggior Natale della mia vita: poster e sinossi ufficiale

Ecco il poster e la sinossi ufficiale de Il Peggior Natale della mia Vita, film di Alessandro Genovese sequel de La Peggior Settimana della mia vita, tratto sempre dalla famosa

Il peggior Natale della mia Vita: la conferenza stampa

Il peggior Natale della mia Vita: la conferenza stampa

Alla conferenza stampa de Il Peggior Natale della Mia Vita, tenutasi ieri mattina al The Space Moderno di Roma, era presente tutto il cast principale (Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Antonio Catania, Anna Bonaiuto, Diego Abatantuono, Laura Chiatti), il regista Alessandro Genovesi, il presidente della casa di produzione Colorado Film, Maurizio Totti, e il direttore generale della Warner Bros. Pictures Italia, Niccolò Maccanico.

Il Peggior Natale della mia vita con Fabio De Luigi in TV

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Il Peggior Natale della mia vita con Fabio De Luigi in TV

peggior natale della mia vita anteprimaSerata all’insegna della comicità made in Italy quel in programma su Canale 5, infatti, andrà in onda in prima serata Il Peggior Natale della mia vita, film del 2012 diretto da Alessandro Genovesi e interpretato, tra gli altri, da Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Cristiana Capotondi e Laura Chiatti. Girato a Gressoney, presso il Castel Savoia è il sequel de La peggior settimana della mia vita.

Paolo deve raggiungere il castello di Alberto Caccia, dove è stato invitato a trascorrere il Natale assieme alla famiglia di Margherita, al nono mese di gravidanza. Con loro ci sarà anche Benedetta, figlia di Alberto e amica d’infanzia di Margherita, anche lei incinta. Tra disavventure e goffaggini varie, Paolo ne combinerà un’altra delle sue, arrivando a far credere a tutti, per via di un malinteso, che Alberto sia morto per colpa sua

Il paziente inglese: libro, cast e premi del film con Ralph Fiennes

Ritenuto ancora oggi uno dei più importanti film degli anni Novanta, Il paziente inglese ha segnato il suo anno con una struggente storia di avventura e passione nel drammatico contesto della Seconda guerra mondiale. All’interno di questo si ripercorre infatti la vita del conte Laszlo Almasy, ricostruita grazie a racconti, ricordi e testimonianze. Un film epico che testimonia una volta di più la grandezza della vita e la necessità di viverla al pieno delle proprie possibilità, nonostante le possibili condizioni avverse.

Il film, distribuito nel 1996, è il capolavoro del regista Anthony Minghella, ed è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore canadese Michael Ondaatje. Questi basò il racconto sul vero esploratore Lazlo Almasy, la cui vicenda si discosta però notevolmente da quella presente nel libro. Essendo divenuto un best seller nell’anno della sua pubblicazione, il 1992, i diritti di questo vennero acquistati ben presto per una trasposizione cinematografica, le cui riprese si svolsero principalmente in Italia, tra le città di Trieste, Arezzo, Marina di Massa, Ripafratta, Venezia e negli studi di Cinecittà di Roma.

Arrivato infine in sala, Il paziente inglese si affermò come un grandissimo successo, arrivando ad incassare circa 232 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 30. Per il film questo fu però solo uno dei primi, tanti successi. Si affermò infatti come uno dei più film amati e premiati del suo anno, incoronato con i massimi onori. Per scoprire ulteriori curiosità sul film, il suo cast e i premi vinti, sarà sufficiente proseguire nella lettura, entrando così a contatto con uno dei più grandi e intramontabili classici della storia del cinema.

Il paziente inglese: la trama del film

La vicenda si apre sul finire della Seconda Guerra mondiale, in un monastero caduto in rovina nella campagna italiana. Qui si trova Hana, un’infermiera della Royal Canadian Army, intenta a prendersi cura di un uomo in fin di vita, deturpato da gravi ustioni e quasi del tutto incapace di ricordare il proprio nome e il proprio passato. La donna lo chiama “il paziente inglese”, per via del marcato accento britannico che l’uomo sfoggia nelle poche cose che riesce a pronunciare. Desiderosa di scoprire qualcosa di più sull’uomo, la donna inizia a leggere il libro ritrovato nella borsa di lui, all’interno del quale si ritrovano fotografie, appunti scritti a mano, itinerari e molto altro. Tutti elementi che permettono di ricostruire la vita del morente paziente inglese.

I ricordi che si accinge a leggere per sé e per l’uomo, però, risultano essere particolarmente dolorosi, testimonianza di un trascorso turbolento e struggente. La donna arriva così a scoprire la vera identità dell’uomo, i suoi viaggi e il suo amore proibito con la bella Katharine. Accanto ai due, nel mentre, si avvicenderanno una serie di bizzarri personaggi, alcuni dei quali aiuteranno Hana a fare luce sugli ultimi aspetti del passato del paziente inglese. Le ultime pagine del racconto, però, si riveleranno le più inaspettate e drammatiche, portando alla luce ricordi che forse avrebbero dovuto rimanere sepolti nel passato.

Il paziente inglese cast

Il paziente inglese: il cast del film

Per dar vita ai personaggi del romanzo, i produttori si sono assicurati la partecipazione di alcuni tra i maggiori interpreti di quegli anni, affidandosi ad attori inglesi, francesi o americani. Protagonista assoluto nel ruolo del paziente inglese è Ralph Fiennes. Oggi noto per aver dato volto al malvagio Lord Voldemort di Harry Potter, l’attore si sottopose per il suo ruolo in Il paziente inglese a grandi trasformazioni fisiche. Per applicare il trucco delle ustioni sull’intero suo corpo, Fiennes sopportò un processo lungo oltre cinque ore, durante le quali si impegnò per entrare nello stato mentale richiesto per il suo personaggio. Ancora oggi la sua interpretazione in questo film è considerata una delle più belle della sua carriera.

Accanto a lui nel film si ritrova poi l’attrice Juliette Binoche nel ruolo dell’infermiera Hana. L’attrice raccontò di aver voluto far parte del film sin dalla prima lettura della sceneggiatura, rapita dalla bellezza struggente della storia. La celebre attrice Kristin Scott Thomas, invece, interpreta Katharine, ruolo per il quale si propose personalmente, riuscendo infine ad ottenerlo. Colin Firth è invece Goeffrey Clifton, amico del paziente inglese e marito di Katharine, mentre l’attore Naveen Andrews dà vita all’affascinante artificiere Kip. Particolarmente importante è infine il personaggio di David Caravaggio, misterioso agente dell’intelligence canadese che aiuta a far luce sul protagonista. Per interpretarlo, i produttori avevano preso in considerazione l’attore Sean Connery. Dopo il rifiuto di questi, la parte venne allora assegnata a Willem Dafoe.

Il paziente inglese: i premi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come accennato precedentemente, il film si rivelò essere il maggior vincitore di alcuni tra i più importanti riconoscimenti dell’industria hollywoodiana. Dopo aver vinto premi ai Satellite Award, agli European Film Awards, ai Bafta Awards e ai Golden Globe, Il paziente inglese conquistò ben 13 nomination ai prestigiosi premi Oscar. Qui finì poi con il vincere i maggiori onori, tra cui miglior film e miglior regia. La Binoche vinse il premio come miglior attrice non protagonista, mentre Fiennes e la Thomas dovettero accontentarsi rispettivamente della nomination come miglior attore e miglior attrice. Tali vittorie portarono naturalmente il film ad essere indicato come il più importante del suo anno e tra i più importanti del decennio.

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il paziente inglese è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Now TV. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 17 maggio alle ore 21:30 sul canale La7 D.

Fonte: IMDb

Il patto del silenzio: recensione del nuovo film al cinema

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Il patto del silenzio: recensione del nuovo film al cinema

Il patto del silenzio (titolo originale Un monde) è una nuova pellicola drammatica scritta e diretta dalla regista emergente belga Laura Wandel. La pellicola, presentata a diverse premiazioni cinematografiche, ha già ricevuto alcuni riconoscimenti: ha ottenuto il premio Magritte come miglior opera prima, miglior regista alla Wandel, miglior promessa maschile e femminile, miglior attrice non protagonista e miglior sonoro.  Inoltre, la pellicola era stata selezionata per rappresentare il Belgio agli Academy Awards 2022 per la categoria miglior film straniero. Nel cast ritroviamo tutte figure nuove e sconosciute al cinema internazionale: Maya Vanderbeque interpreta la piccola Nora, mentre Günter Duret è nei panni di Abel, fratello maggiore di Nora.

Il patto del silenzio: la scuola diventa incubo

Nora è una bambina timida di sei anni: Il patto del silenzio si apre al suo primo giorno di scuola. Nora si affaccia ad una nuova realtà fatta di regole, socialità e gioco. Abel è un bambino chiuso e triste, per lui la  scuola è diventata semplicemente un incubo, ma nessuno sembra notarlo. Durante la ricreazione in cortile Nora scopre il segreto del fratello: è giornalmente vittima di bullismo e di soprusi vari da parte di un gruppo di ragazzini più grandi. Nora cerca di aiutare il fratello per quanto possibile: avvisa le maestre per farle intervenire, ed alla fine, pur avendo promesso ad Abel di mantenere il segreto dei suoi problemi a scuola, racconta tutto al padre.

L’intervento del genitore, ignaro all’inizio di tutto, non sembra risolvere la situazione: le aggressioni ad Abel diventano sempre più umilianti. Nora, la quale inizialmente riuscì a fare amicizia con le altre bambine, viene esclusa per via di suo fratello. Così anche tra Abel e Nora, sempre uniti fino ad ora, inizieranno a crearsi dei contrasti.

Un dramma statico

Il patto del silenzio in se è caratterizzato da una trama molto semplice e lineare, senza particolari intrecci temporali o colpi di scena. Il film si incentra solo sull’aspetto emotivo: pur mantenendosi molto statico dal punto di vista narrativo, riesce comunque ad emozionare lo spettatore. La pellicola riesce a mantenere l’attenzione del pubblico anche grazie alla sua brevità: il patto del silenzio dura soli 72 minuti.

Gli elementi che favoriscono questa accentuata drammaticità sono le performance dei due piccoli attori che interpretano Nora ed Abel, e la curiosa scelta di una totale assenza di qualsiasi sottofondo musicale durante tutto il film. Nora, che all’inizio del film sembrerà solo una bambina timida e chiusa, mostra nell’evolversi delle vicende prima un particolare coraggio e senso della giustizia verso ciò che accadeva al fratello, e poi un odio per l’ingiustizia di essere esclusa solo per via di Abel. La bambina finirà per sfogare questa sua rabbia sullo stesso fratello.

La questione del background musicale risulta anche più interessante: solitamente in moltissimi film viene utilizzata una qualche forma di accompagnamento musicale, almeno nei momenti più importanti nelle vicende. In Il patto del silenzio sembra proprio prevalere la quiete; momenti di silenzio topico, come Nora nella piscina della scuola che osserva i suoi compagni, sembrano alternarsi a momenti di caos ed urla dei bambini, prevalentemente nei corridoi durante gli intervalli o nel cortile.

Il bullismo: una violenza senza fine

Tema focale di Il patto del silenzio è proprio il bullismo. Nella pellicola vengono mostrate due tipologie di comportamento differenti  dei bambini. Prima, attraverso le amicizie che in breve tempo fa Nora, si nota la bontà propria dei più piccoli: questi la invitano a giocare, le insegnano ad allacciarsi le scarpe. L’onesta propria dei bambini si manifesta però anche nelle critiche e prese in giro: dopo un piccolo umiliante incidente in mensa, Abel finirà per essere non più solo vittima delle angherie dei bulli, ma anche delle battute di tutti i bambini. Purtroppo, la sincerità dei bambini non ha limiti.

Analizzando più da vicino il tema del bullismo, si vede come la rabbia e  la violenza mostrata a questa così giovane età porti dei seri danni ai bambini, delle insicurezze poi difficili da estirpare. Abel è così rassegnato al fatto di essere una vittima che non reagisce in alcun  modo, ne direttamente contro i suoi aggressori, ne parlando con gli adulti. Ciononostante, il bambino coltiva dentro di se una rabbia ed un senso di umiliazione che si scatenerà alla fine anche qui in violenza contro i più deboli. Si genera così una catena di rabbia e violenza senza fine, e difficile da estirpare. Sarà Nora a salvare suo fratello dal diventare egli stesso carnefice.

Il patto del silenzio – Playground da 2 marzo al cinema

Il patto del silenzio – Playground da 2 marzo al cinema

In occasione della Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo che si celebra annualmente il 7 febbraio – data simbolica che vuole rappresentare un’occasione per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso e su quali  possano essere gli strumenti più idonei per impedire che episodi di prevaricazione continuino ad accadere e che possano aiutare ragazzi e ragazze nel riconoscere le forme di bullismo/cyberbullismo e scoprire come difendersi – Wanted Cinema ha rilasciato il trailer italiano de Il patto del silenzio – Playground. Il film è la sorprendente opera prima della regista belga Laura Wandel che racconta la realtà del bullismo scolastico con un tocco delicato e al contempo deciso, tutto femminile.

Dopo una calorosa accoglienza in numerosi festival internazionali, altrettanti riconoscimenti tra cui il Premio Fipresci come Miglior film a Cannes 2021 e la recente candidatura agli Academy Awards 2023 in rappresentanza del Belgio, Il patto del silenzio – Playground  è in arrivo nei cinema italiani a partire dal 2 marzo distribuito da WANTED CINEMA.

Il patto del silenzio – Playground è interpretato dall’esordiente Maya Vanderbeque, che nel film è Nora, una bambina di sette anni dall’indole introversa che assiste ad alcuni episodi di bullismo che si verificano nella sua scuola elementare, la cui è vittima è il fratello maggiore Abel (Günter Duret). La bambina cerca di attirare l’attenzione degli inseganti e del padre, ma Abel tiene tutto segreto per non subire le ritorsioni dei suoi compagni aguzzini. Il ragazzino troverà come unica via d’uscita quella di adottare gli stessi comportamenti dei suoi aguzzini, rischiando di trasformarsi da vittima in carnefice. Il patto del silenzio – Playground , nei cinema dal 2 marzo con Wanted Cinema, è un’indagine psicologica nel mondo del bullismo scolastico brillantemente interpretata da due giovanissimi esordienti. Un film prezioso per tutti, e, in particolare, per insegnanti, genitori e figli.

 La trama

Nora, al suo primo anno di scuola, inizia a frequentare lo stesso istituto di suo fratello maggiore Abel. Quando assiste a un atto di bullismo nei confronti di Abel da parte di altri bambini, Nora, scioccata, cerca di proteggerlo avvertendo il padre e le insegnanti. Ma Abel la costringe a rimanere in silenzio. Intrappolata in un conflitto di lealtà, Nora dovrà cercare con difficoltà di trovare il suo posto nel nuovo ambiente, divisa tra il mondo dei bambini e quello degli adulti.

Il patriota: trama e cast del film con Mel Gibson

Il patriota: trama e cast del film con Mel Gibson

Regista di alcuni tra i più celebri film catastrofici di sempre, Roland Emmerich ha diretto nel corso della sua carriera anche film non legati a tale genere. Tra questi, in particolare, spicca Il patriota, lungometraggio del 2000 che segna per Emmerich un incursione nel dramma storico dopo aver diretto Godzilla e prima di dar vita a The Day After Tomorrow. Scritto da Robert Rodat, già autore di Salvate il soldato Ryan e Kursk, questo presenta una storia originale ambientata però nel violento contesto della Guerra di indipendenza americana, toccando dunque tutte le principali tematiche relative a questo brutale scontro.

Per Rodat ed Emmerich, dunque, era fondamentale dar vita ad un racconto che fosse storicamente accurato, così da poter rendere più libero le vicende che invece seguivano sviluppi frutto di fantasia. Nonostante tale volontà, Il patriota divenne particolarmente noto per le numerose controversie circa la rappresentazione di alcuni eventi e personaggi, i quali sembrano avere poco a che fare con la realtà dei fatti. In particolare, il film sembra distorcere il delicato concetto di patriottismo, sfociando in una violenza spesso inaudita. Nonostante tali critiche, il film riuscì ad ottenere un buon risultato al box office.

Il patriota arrivò infatti a guadagnare 215 milioni di dollari, ottenendo anche tre nomination ai premi Oscar per la miglior fotografia, la miglior colonna sonora e il miglior sonoro. Se visto con la consapevolezza dei suoi limiti storici, il film rimane indubbiamente un titolo particolarmente affascinante e coinvolgente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il patriota: la trama del film

La vicenda narrata si svolge nel 1776, nella Carolina del Sud coloniale. Benjamin Martin, un eroe di guerra franco-indiano ossessionato dal suo passato, ora non vuole altro che vivere in pace nella sua piccola piantagione e non intende partecipare a una guerra con la nazione più potente del mondo, la Gran Bretagna. Nel frattempo, però, i suoi due figli maggiori, Gabriel e Thomas, non vedono l’ora di arruolarsi nel neonato Esercito Continentale. Quando la Carolina del Sud decide di unirsi alla ribellione contro l’Inghilterra, Gabriel si iscrive immediatamente per combattere, senza il permesso di suo padre.

Ma quando il colonnello William Tavington, famoso per le sue tattiche brutali, arriva e dà alle fiamme il loro villaggio, la tragedia colpisce duramente Benjamin. Più addolorato che arrabbiato, egli sembra non possedere più alcuno spirito combattivo, ma lasciare che gli inglesi conquistino la sua terra non è concepibile e con grande sforzo Benjamin decide di imbracciare le armi per un’ultima volta. Egli si ritrova dunque rapidamente combattuto tra il dover proteggere la sua famiglia e cercare vendetta, oltre a far parte della nascita di una nuova, giovane e ambiziosa nazione.

Il patriota: il cast del film

Mentre scriveva la sceneggiatura del film, Rodat aveva da subito pensato a Mel Gibson come interprete ideale di Benjamin Martin. Per sottolineare tale volontà, descrisse il personaggio come padre di sei figli, proprio quanti ne aveva realmente Gibson. Quando però all’attore nacque anche il settimo figlio, anche Benjamin ne guadagnò uno in più. Prima di proporre il ruolo al premio Oscar, però, i produttori contattarono Harrison Ford, il quale però rifiutò ritenendo il film troppo violento. Scelto dunque Gibson per il ruolo, egli fu pagato la cifra record di 25 milioni di dollari.

Accanto a lui, nel ruolo della moglie Charlotte, vi è l’attrice Joely Richardson, mentre Gregory Smith interpreta il figlio Thomas Martin. Heath Ledger, qui in uno dei suoi primissimi ruoli di rilievo, interpreta il figlio Gabriel. Tale personaggio ha segnato una svolta nella sua carriera, poiché fino a quel momento egli riceveva solo offerte per ruoli da adolescente. Tra gli altri figli di Benjamin si ritrovano anche Trevor Morgan come Nathan, Logan Lerman come William e Skye McCole Bartusiak come Susan. L’attore Jason Isaacs interpreta lo spietato colonnello William Tavington, mentre Chris Cooper è il colonnello Harry Burwell e Tom Wilkinson il generale Charles Cornwallis, realmente esistito.

Il patriota cast

Il patriota: la vera storia e gli errori presenti nel film

Come accennato, gli eventi principali del film sono frutto dell’immaginazione degli autori, mentre il contesto in cui questi avvengono è assolutamente veritiero, o quasi. Alcuni dei personaggi dell’esercito britannico sono infatti chiaramente ispirati a veri colonnelli e generali. Tavington, ad esempio, ricalca l’ufficiale Banastre Tarleton, tra i più valorosi della cavalleria inglese. Nel film, però, questi è rappresentato come un sadico criminale, mentre nella realtà non era più violento di Francis Marion, l’uomo a cui ci si è ispirati per il protagonista Benjamin. Quest’ultimo era tutt’altro che di animo nobile come il protagonista del film, bensì era noto come schiavista convinto, sempre pronto a terrorizzare la popolazione della Carolina.

Allo stesso modo, nel ritrarre Charles Cornwallis si è data un’immagine di lui quale arrogante ed egocentrico militare. In realtà, Cornwallis si era spesso espresso a favore dei coloni americani, servendo il suo paese in esercito solo per spirito di dovere. Infine, errori si ritrovano anche nella rappresentazione della battaglia finale, che ricalca quella celebre svoltasi a Cowpens. Nella realtà, però, non vi era Cornwallis al comando dei britannici, bensì lo stesso Tarleton, con circa mille uomini contro i quasi duemila rivoluzionari americani. Per l’esercito inglese si trattò di una disfatta particolarmente scottante, ma sul campo di battaglia non vi era traccia di Marion, né questi si scontrò apertamente con Tarleton come avviene nel film.

Il patriota: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il patriota è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 12 gennaio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

Il pasticciere recensione del film con Antonio Catania

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il pasticciereIngenuo e sensibile pasticciere diabetico, Achille Franzi (Antonio Catania) ha passato l’esistenza chiuso in un laboratorio, cucinando dolci per gli altri e seguendo pedissequamente i consigli del defunto padre. Un manuale che egli applica in maniera rigorosa anche nella vita quotidiana, ricercando in essa l’ordine e la rassicurante prevedibilità tipiche delle ricette.

Ma un giorno si ritrova costretto ad affrontare il mondo esterno e i suoi pericoli, vestendo i panni di un finanziere spregiudicato coinvolto in una super truffa. Il viaggio che intraprende verso la vicina Croazia, desolata e spettrale “terra di nessuno”, lo farà entrare in un giro malavitoso dal quale non potrà più uscire, aiutato e al tempo stesso intralciato dalla sensuale Angela (Rosaria Russo), e da un falso avvocato (Ennio Fantastichini). Su di lui indaga una scrupolosa poliziotta (Sara D’amario), decisa ad identificare e far crollare il macchinoso gioco ordito ai danni dello stesso pasticciere.

Il regista Luigi Sardiello, qui anche autore del soggetto e della sceneggiatura, ha cercato con Il Pasticciere di unire generi diversi, facendo incontrare gli elementi tipici del noir con una commedia agro-dolce ai limiti del surreale. Ecco allora che le grigie ambientazioni notturne, le figure dei “cattivi” e il topos dell’omicidio vengono (forzatamente) accostati alla figura del “buono”, dell’individuo candido e ingenuo che sembra non avere la benché minima cognizione di come possa essere spietata la vita “reale”. Un’operazione che, seppur encomiabile nei suoi intenti e – in fondo – nella sua originalità, non ha dato i frutti sperati, quei frutti che ci si sarebbero potuti aspettare da un’idea di partenza niente affatto male, ma anche – diciamocelo – dalla presenza del solitamente bravo Antonio Catania.

E in effetti, l’interessante spunto iniziale soffre per la sceneggiatura mal sviluppata,  per una trama che mostra qua e là delle crepe, mancando spesso di credibilità nello sviluppo delle situazioni come dei personaggi (vedasi, ad esempio, la scena dei due poliziotti imbambolati dalle spiegazioni di Achille che ha appena sotterrato un pc).

Anche i dialoghi sono privi di ritmo, e peccano dell’ingenuità che dovrebbe appartenere unicamente al protagonista, ma che invece finisce per contagiare anche il resto dei personaggi. Un candore che risulta mal costruito a monte, nello script, e che porta anche un attore come Catania (sempre apprezzabile nelle sue precedenti e svariate performance) ad avere difficoltà nel trovare le giuste sfumature per il suo Achille. Il risultato è un calcare troppo la mano sulla purezza del personaggio, rendendola eccessiva e a tratti fuori luogo, quasi inverosimile.

Rosaria Russo, nei panni di Angela, interpreta una figura di donna stereotipata, la bella prostituta straniera alla mercè del criminale di turno, e lo stesso Fantastichini stenta nel dare al suo “avvocato” un volto ed una psicologia verosimili.

Insomma, forse ci si aspettava qualcosa in più dal “Pasticciere”, anche pensando a quel Premio Speciale “Cinebo Award” che il film si è portato a casa alla XIV edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce. Ed è un peccato, date le discrete potenzialità  di quello che, per il regista, è il secondo lungometraggio, preceduto dal “Piede di Dio” che nel 2009 gli valse diversi premi.

Sembra quasi che, nel suo tentativo di dare forma ad un <<film di confine>>, nella confusa ricerca del mix noir/commedia amara, Sardiello abbia fatto il passo un po’ più lungo della gamba. Come il suo protagonista.

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