Si è seriamente proposta per il ruolo di Captain Marvel e adesso Ronda Rousey mostra tutta la sua forma smagliante e, in qualche modo, anche gli attributi necessari per il ruolo, in questo nuovo servizio fotografico su Self:
Batman v Superman: nuove immagini da Total Film
Ecco nuove immagini per Batman v Superman Dawn of Justice pubblicate da Total Film in occasione dello speciale che la rivista ha dedicato al film diretto da Zack Snyder:
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“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
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Ricordiamo che Batman v Superman: Dawn of Justice, Zack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Ray Fisher, Jason Momoa e Gal Gadot. Batman v Superman: Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Aquaman: ecco le storie che ha studiato Jason Momoa
C’è moltissima attesa intorno al prossimo film di Aquaman, soprattutto considerando il look del personaggio che già abbiamo visto e l’attore scelto per interpretarlo, ovvero Jason Momoa.
L’attore ha avuto modo di parlare della sua preparazione al ruolo e, a parte la parte fisica, Momoa ha rivelato anche che si è interessato in particolare modo a New 52.
Ovviamente i dettagli non possono essere diffusi, e l’attore lo sa bene, ma ha comunque detto che il personaggio sarà forte, davvero interessante, e che è molto eccitato di poter cominciare a lavorarci.
Il personaggio comparirà in Batman v Superman Dawn of Justice.
Il film sarà diretto da James Wan.
Ghost in the Shell: trovato lo sceneggiatore
Mentre la rete sembra essersi acquietata e aver abbracciato la realtà che Scarlett Johansson sarà la protagonista del live action di Ghost in the Shell, arriva la notizia che Jonathan Herman è stato scelto per scrivere la sceneggiatura del film.
A dirigere il film è stato chiamato Rupert Sanders, mentre Avi Arad e Steven Paul produrranno la pellicola basata su una sceneggiatura di Bill Wheeler.
Il capo della DreamWorks, ‘tale’ Steven Spielberg, è da sempre fan dell’anime e da lunghissimo tempo ha espresso il desiderio di adattare il film in un live action. L’ingresso nel progetto di una star come Scarlett Johansson spienerebbe senza dubbio la strada al film.
Così come Angelina Jolie e Jennifer Lawrence, Scarlett è diventata una di quelle attrici capaci di dare il via libera ad un progetto solo per la sua presenza in esso. Dopo il successo di Lucy, Her e Captain America The Winter Soldier, la vedremo quest’anno in Avengers Age of Ultron e in gruppo di attoroni al servizio dei fratelli Coen in Hail Caesar!
Festa di Roma 2015: i biglietti in palio per Sabato con Cinefilos e #MazdaPurePassion
Come di consueto in collaborazione con Mazda mettiamo in palio biglietti per Sabato 24 Ottobre 2015 alla Festa di Roma. I titoli di sono:
Alla Ricerca di Nemo (retrospettiva Pixar) 17:00
Ouragan 3D 20:00
Legend di Brian Helgeland 22:30
Coloro che vinceranno riceveranno risposta di conferma. Contatta la [email protected] per partecipare indicando titolo del film e proiezione, oltre a nome e cognome.
Festa di Roma 2015: Sport recensione del progetto che unisce Israele e Palestina
Alla Festa del Cinema di Roma è arrivato un bel progetto cinematografico che unisce i due mondi in conflitto di Israele e Palestina. Sport è stato presentato in selezione ufficiale ed è composto da 5 corti realizzati da 4 giovani registi (di cui due di soli 26 anni), sotto la direzione artistica di Yael Perlov, che figura anche tra i produttori. I registi sono stati invitate ad esprimersi sul tema della Sport con documentari o fiction e quello che ne esce è una visione su più punti di vista su cosa rappresenta lo sport in Palestina e Israele.
Sport arriva come secondo atto dopo Water, altro progetto composto da corti, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2012 e aiuta a capire meglio la realtà di quelle terre così lontane che conosciamo solo per la guerra.
Ahmad Barghouthi firma Blue Eagles, la vera storia di un padre che ha creato una squadra di calcio con i suoi 12 figli, che non solo gareggia nella Palestina Cup ma riesce anche ad aiutare finanziariamente il villaggio. Ma è sicuro di grande ispirazione il suo secondo corto (Barghouti è l’unico con due lavori in Sport) Woroud, documentario sulla vita di Woroud Sawalha, la prima ragazza a competere per la Palestina alle Olimpiadi di Londra 2012: a soli 22 anni è un esempio per tutte le donne, a partire dalle ragazze che allena e che si sentono sicure di poter seguire il loro sogno grazie a lei. Ultimo documentario, Jisr Boys di Matan Gur: il regista segue la vita di tutti i giorni di una famiglia nel paesino Jisr a-Zarka dove l’unico svago è il mare con la pesca e il surf. Ziva and Amal di Tal Oved immagina una situazione di amicizia in prigione, tra le mura della cella e l’unico svago, la lezione di yoga. Mentre Just a Man di Lily Sheffy Rize, racconta in fiction una storia vera di cronaca dove la polizia israeliana ha il compito di riportare in Palestina un clandestino senza nome e malato, tutto questo durante un’importante partita della Israel football Cup.
Sport è un progetto ambizioso che unisce registi e operatori per una libertà creativa che va ben oltre il conflitto. Sport offre uno sguardo su due paesi che noi conosciamo solo attraverso i telegiornali mostrandoci che anche quei popoli hanno sogni, passioni e voglia di stare insieme. I quattro punti di vista ci aiutano ad avere un quadro completo della situazione e ci dimostrano che c’è tanta voglia di fare nell’ambito cinematografico israelo-palestinese.
Batman v Superman: Henry Cavill rivela il prologo del film
Total Film ha avuto la possibilità di intervistare Henry Cavill, pronto a rimettere la cappa rossa di Superman in Batman v Superman Dawn of Justice. L’attore ha raccontato quello che sarà il prologo del film. “C’è uno degli edifici di Bruce che viene distrutto – ha detto Cavill – e lui vuole salvare le persone all’interno ma non ci riesce. Così diventa questa persona arrabbiata che teme ciò che potrebbe fare Superman. Perché la gente vuole fidarsi di questo alieno con i super poteri? Cosa succederebbe se decidesse di scagliarsi contro le persone?”
A seguito di questa dichiarazione Ben Affleck ha aggiunto: “Si trova in una condizione di tremenda rabbia nei confronti di Superman e quindi le persone intorno a lui, come Alfred, sono preoccupate e spaventate. Si tratta di qualcosa di interessante e molto nuovo”.
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“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
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Elio Germano: video intervista al protagonista di Alaska
Guarda la nostra video intervista a Elio Germano, protagonista di Alaska, l’attore italiano ha accompagnato il film sul red carpet della Festa del Cinema di Roma 2015, dove abbiamo avuto modo di scambiarci qualche battuta.
FESTA DI ROMA 2015: ALASKA RECENSIONE DEL FILM CON ELIO GERMANO
https://youtu.be/fR94mYjnz1s
Ben Affleck eccitato all’idea di dirigere un film su Batman
Si è parlato molto di un eventuale nuovo reboot dedicato a Batman e soprattutto del fatto che a dirigerlo potrebbe essere questa volta Ben Affleck, nuova incarnazione cinematografica dell’Uomo Pipistrello.
Se all’inizio la cosa sembrava certa, adesso sembra che l’attore, regista e sceneggiatore premio Oscar sia un po’ più attento, mostrando il suo interesse nel progetto ma comunque usando una certa cautela: “Se riuscissi a fare tutto, sarebbe come un sogno per me. Il segreto, come per ogni altro film, è fare in modo che tutto funzioni alla perfezione, soprattutto se lo dirigi. Devi avere la giusta idea e il giusto approccio. Francamente è una cosa che sono disposto a fare, è un’idea eccitante”.
È chiaro che Affleck non è una persona che si riposa, per cui dovrebbe davvero far bene i conti con i suoi impegni per riuscire a trovare anche il tempo per un nuovo Batman, magari una trilogia!
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“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
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Legend: trailer italiano ufficiale del film con Tom Hardy
Guarda il trailer italiano ufficiale di Legend, l’atteso film con protagonista Tom Hardy che sarà presentato domani alla Festa del Cinema di Roma 2015.
https://www.youtube.com/watch?v=5ElXN9rpUt4
Legend è Il nuovo film del premio Oscar Brian Helgeland e che vede nel cast anche Emily Browning, David Thewlis, Christopher Eccleston e Chazz Palminteri.
Il premio Oscar® Brian Helgeland
(L.A. Confidential, Mystic River) e Working Title (La teoria del
tutto) presentano la vera storia dell’ascesa e della caduta dei
famigerati gangster londinesi Reggie e Ronnie Kray, in una
straordinaria doppia interpretazione dell’attore Tom Hardy.
Insieme, i gemelli Kray conquistarono la città di Londra. Tuttavia
il loro legame e il loro impero vennero minati da violente lotte di
potere e da una donna, in un crescendo di follia.
LEGEND è un classico noir che racconta la storia segreta degli anni
’60 e gli eventi straordinari che hanno favorito l’egemonia
criminale dei gemelli Kray.
Al Lucca Comics & Games 2015 Giovanni’s Island di Mizuho Nishikubo
Diretto da Mizuho Nishikubo, che sarà ospite di Lucca Comics & Games, Giovanni’s Island è stato selezionato in molti festival e ha vinto numerosi premi, compresa una menzione speciale al Festival Internazionale di Annecy, il più importante al mondo.
Giovanni’s Island racconta la vicenda degli abitanti dell’isola di Shikotan, occupata dai Sovietici alla fine della Seconda Guerra Mondiale e tuttora contesa fra Russia e Giappone.
Il titolo allude al famoso racconto per ragazzi Una notte sulla ferrovia galattica, scritto da Kenji Miyazawa nel 1927 e considerato un classico della letteratura giapponese del Novecento, in cui il protagonista Giovanni vive un viaggio onirico su un treno volante la cui destinazione finale è presumibilmente l’aldilà. Shikotan, sembra dire Nishikubo, è come l’isola su cui viveva il piccolo Giovanni: un luogo da cui si parte (o, come accaduto agli abitanti di Shikotan, da cui si viene cacciati) e a cui non c’è ritorno.
Fra i vari riconoscimenti, il film ha vinto anche un Excellence Award al Japan Media Arts Festival, organizzato annualmente dal Ministero della Cultura giapponese, che oggi lo propone al pubblico di Lucca Comics & Games.
Mizuho Nishikubo, classe 1953, ha diretto molti episodi di anime come Gatchaman e Lady Oscar, e lungometraggi animati come California Crisis e Atagoal. Giovanni’s Island è prodotto di Production I.G. fondata da Mamoru Oshii eMitsuhisa Ishikawa, a Lucca per presentare Garm Wars – L’ultimo Druido.
La proiezione di Giovanni’s Island è in programma per venerdì 30 ottobre alle 12.00 al Cinema Centrale.
La proiezione di Garm Wars – L’ultimo Druido è in programma venerdì 30 ottobre alle alle 15.00 al Cinema Astra.
Entrambe le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti
Festa di Roma 2015 foto: Elio Germano e Paolo Villaggio
Ospiti della penultima giornata della Festa del Film di Roma 2015 sono stati Elio Germano e Paolo Villaggio.
Ecco alcuni scatti dai photocall della mattina:
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The Hateful Eight: le prime scene al Lucca Comics & Games 2015
01 Distribution invita il pubblico di Lucca Comics & Games 2015 a festeggiare un Halloween all’insegna del cinema con un appuntamento speciale all’Area Movie, a cura di QMI.
Sabato 31 ottobre, infatti, verranno proiettate in anteprima le prime immagini dell’attesissimo nuovo film di Quentin Tarantino, THE HATEFUL EIGHT, un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema che uscirà in Italia il 4 febbraio 2016 (sabato 31 ottobre ore 21.00, cinema Astra). L’ottava pellicola firmata Quentin Tarantino, che dopo Django Unchained segna il ritorno al western del regista, vanta un cast invidiabile: Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth e Michael Madsen. Il film, ambientato dopo la Guerra Civile nel cuore del Wyoming, racconta la storia di otto sconosciuti, costretti a rifugiarsi in un piccolo negozio a causa di una tempesta di neve: si renderanno presto conto che non sarà facile continuare il loro viaggio.
La serata prosegue con la proiezione del film LEGEND, scritto e diretto dal premio Oscar Brian Helgeland, con protagonista Tom Hardy nel doppio ruolo dei gemelli Ronald e Reginald Kray. Il film racconta la vera storia dei due gangster londinesi, l’ascesa e la rovina fino alla condanna al carcere a vita nel 1969. Legend è un’esclusiva per l’Italia Rai Cinema e uscirà in sala il 21 gennaio 2016.
Tom Hiddleston nella nuova clip di Crimson Peak
Guarda la nuova clip di Crimson Peak, il nuovo film di Guillermo del Toro con Mia Wasikowska, Jessica Chastain e Tom Hiddleston.
12 FILM GOTICI DA VEDERE PRIMA DI CRIMSON PEAK DI GUILLERMO DEL TORO
https://youtu.be/uD8ce27EoKc
Festa di Roma 2015: conferenza stampa di Alaska con Elio Germano
Si è svolta, dopo la proiezione del film Alaska, la conferenza stampa che ha visto protagonisti il regista Claudio Cupellini, gli attori Elio Germano ed Elena Radonicich insieme agli sceneggiatori Filippo Gravino e Guido Iuculano accompagnati dai produttori Fabrizio Donvito e Paolo Del Brocco.
Le prime domande, sospese tra riflessioni personali e curiosità, hanno investito quasi subito Germano e il ruolo da lui portato sullo schermo, quello di Fausto, un ragazzo ambizioso che cerca di trovare un modo per dare una svolta significativa alla propria vita, alla ricerca del benessere e della felicità; così, gli è stato chiesto come si è approcciato al suo personaggio e come ha deciso di costruirlo, sottolineando l’arco narrativo che esso seguo: da ragazzo arrabbiato a capo di un prestigioso albergo a cinque stelle lodato ed amato dai suoi dipendenti.
Cupellini sottolinea l’aggressività iniziale di Fausto, furore comune alla rabbia “giovane” che contraddistingue il protagonista: con il passaggio degli anni- se ne avvicendano cinque- e l’ampliarsi dell’arco narrativo stesso- contraddistinto da una struttura ciclica, che già aveva utilizzato nel precedente film Una vita tranquilla, i personaggi crescono, maturano, compiono delle scelte e si evolvono, fino ad arrivare alla condizione che vivono nelle scene finali. La storia stessa- secondo Germano- è concepita come una sorta di salita dal respiro epico, finalizzata al raggiungimento di un unico scopo: la felicità, raggiungibile anche a costo di gravi sacrifici (come ben presto scoprono i due protagonisti), anche a costo di mettere da parte i sentimenti in nome di una logica legata al benessere e al denaro. La ciclicità stessa della storia, ad esempio, qui nella pellicola torna collegando in qualche modo l’inizio con la fine, solo con un valore opposto: dal conflitto alla pacificazione, all’equilibrio, con una maturazione dei due personaggi, una crescita che li spinge ad affermarsi sempre di più. Si può prendere, ad esempio, il personaggio di Nadine, volontariamente descritta come una donna forte delle proprie fragilità, indipendente, “tratteggiata” in tal modo per allontanarsi da un cliché retrò legato ad un solo personaggio maschile dipinto come un cavaliere ottocentesco portatore di buoni sentimenti.
L’aspetto legato alla crescita di Nadine e Fausto è importante perché strettamente connesso con la struttura da romanzo di formazione che ha il film: gli incontri che fanno durante il loro percorso permettono ai due giovani di maturare e di trovare dei modelli da seguire- o da non seguire- per trovare la loro strada verso il successo, per scovare finalmente quel posto nel mondo che tanto agognano dall’inizio; la storia stessa dell’amour fou che lega i due vive- e si nutre- dei loro alti e bassi emotivi, di quei “corsi e ricorsi” che incontrano anche con le loro scelte, determinate dalle alterne sorti della sfortuna.
Passando attraverso tutti gli stremi possibili,
aggiunge Germano, i due riescono a trovare un equilibrio, un
equilibrio che forse in qualche modo avevano già in
fieri, e che emergono con il passare del tempo; Fausto,
ad esempio, è un uomo buono, anche se all’inizio si lascia prendere
facilmente dalla rabbia; senza scendere in manicheismi inutili,
tutti i personaggi sono dotati di mille sfaccettature che li
rendono complessi, mai piatti: ognuno di loro porta dentro di sé i
“germi” di una bontà.
Nello scrivere la sceneggiatura, gli autori si sono ispirati ad un romanzo cult come Il Grande Gatsby per mettere in scena la dicotomia tra amore e desiderio, in mezzo ai quali sorge sempre l’ostacolo più grande: la realtà. Per Fausto, ad esempio, la realizzazione sotto tutti i fronti passa attraverso la scalata sociale, mentre per Nadine nemmeno esiste, è troppo occupata a trovare una sua dimensione effettiva. La ricerca della felicità, percorso arduo che entrambi decidono- egoisticamente- di intraprendere, porta necessariamente ad una forma di infelicità inflitta a qualcun altro: ad analizzare questo aspetto è Germano stesso, che riflette sul fatto che viviamo in un mondo dove la felicità consiste nel raggiungere un obbiettivo, anche a costo di scavalcare, nel peggiore dei modi, il prossimo; ma i percorso che compiono Nadine e Fausto consiste in una vera e propria epifania, che li spinge a realizzare che continuare ad affannarsi per costruire la propria immagine di vincenti ad ogni costo non li appaga fino in fondo, anzi, lascia loro un vuoto emotivo es esistenziale che li comporta a provare delle forme di disagio e sofferenza. E forse, in fin dei conti, la felicità consiste nel riuscire a fare qualcosa per qualcun altro, in una vera e propria forma di “egoismo costruttivo”, nonostante le apparenze; aver imparato la differenza tra il “dare” e “l’avere” è proprio il segno dell’effettiva crescita compiuta dai due protagonisti.
Riflettendo riguardo al titolo, sono proprio i due sceneggiatori a fornire un’ulteriore chiave di lettura: Alaska non è solo il nome di una discoteca, è un chiaro riferimento ad una terra gelida ed aspra, che evoca il mito della corsa all’oro, un luogo dove anche se ci si abbatte, si cade e si perde- in definitiva- la partita, ci si rialza sempre con la consapevolezza di averci magnificamente provato in ogni singola fibra dell’essere.
Jennifer Lawrence e Bradley Cooper nel trailer italiano di Joy
Guarda il Trailer italiano di Joy, il nuovo film con protagonista Jennifer Lawrence di David O. Russell. Nel cast anche Bradley Cooper.
Dal regista di Il lato Positivo e
American Hustle, Joy è la storia turbolenta di una donna e della
sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla
maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che
sopravvive da decenni.
Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli
ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare
un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito
professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non
perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati,
sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la
sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui
si dovrà scontrare.
Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez,
Isabella Rossellini, Diane Ladd e Virginia Madsen. Diretto da David
O. Russell,
Joy sarà al cinema da gennaio 2016.
Paolo Villaggio: “Siamo tutti dei Fantozzi in questo momento di merda”
“Adesso la middle-class è in declino e ha paura. Hanno ragione, anche se Renzi ci dice che non pagheremo più le tasse non è una cosa che si può fare”. Sentenze, massime di vita e di saggezza, senza peli sulla lingua nè finti giri di parole. Un Paolo Villaggio provato nel corpo ma non nello spirito si presenta con grande grinta intellettuale all’incontro con il pubblico e la stampa della Festa di Roma, che quest’anno celebra i 40 anni del ragioniere più famoso e sfortunato d’Italia.
“Fantozzi è attuale, perché non ha il coraggio di ribellarsi. L’italiano medio quando parla dell’Italia dice che son tutti ladri, ma il suo non è vero disprezzo, perché loro vorrebbero essere davvero tutti ladri sul serio, ma non lo sono” ha continuato Villaggio, vero mattatore dell’incontro nonostante il fatto che con lui ci fossero anche Anna Mazzamauro, aka la Signorina Silvani, e Plinio Fernando, aka Mariangela.
Ma quando si girarono le prime scene del primo film, si immaginava che Fantozzi potesse avere quel successo?
Villaggio: “La vera emozione, la paura, era su come sarebbe andato il film, la paura vera era che il film non fosse all’altezza del libro, che aveva venduto un milione di copie. Non avevo timori, avevo la paura che non si replicasse il successo. Le donne all’inizio dicevano sempre che il personaggio non gli piaceva, perché era triste, ora delle belle ragazze mi chiedono di darmi un bacio, perché grazie a Fantozzi hanno capito la nostra cultura decadente”.
Sulla comicità del personaggio: “All’inizio non
faceva ridere, anzi non lo capiva quasi nessuno. Adesso non è che
fa ridere, ma è rassicurante perché ci fa capire che siamo tutti
incapaci di essere felici. Siamo tutti dei Fantozzi in questo
momento di merda”.
Sulla scelta di Mazzamauro e Fernando per i rispettivi ruoli: “Cercavamo una bimba brutta e le mamme ci volevano presentare le loro bellissime bambine, allora noi dicevamo di no, che non andavano bene. Poi abbiamo trovato un vero mostro. E lo stesso per la Silvani/Mazzamauro a cui dico sempre che è un vero cesso”.
Ma non è solo tagliente, questo Villaggio invecchiato, si mostra anche sentimentale quanto basta, senza mai perdere il sarcasmo: “Sono diventato un abilissimo commemoratore, se c’è una commemorazione da fare io sono bravissimo ormai e improvviso alla grande. Ad esempio per Anna Mazzamauro direi che è senza dubbio una delle attrici più comiche che abbiamo mai avuto in Italia. Lei essendo un’attrice di teatro ha capito subito l’atteggiamento della Silvani”.
Eppure il posto fisso di Fantozzi adesso è diventato un mito: “L’Italia è diventato un paese povero. Il posto fisso è noioso, quindi i Fantozzi di adesso non sono felici, parlano solo di calcio o di fica. Abbiamo i timbratori di cartellino, gli impiegatucci di oggi sono tristi. Si facevano 300 film, ora solo 4 di quelli che vanno a Cannes ma non sono vendibili. La logica di oggi è quella relativa agli incassi. La gente non esce più la sera, dopo i 40 anni restano davanti alla TV. Le donne di adesso sono sempre schiave, perché lavorano è vero, ma devono anche crescere i figli, cucinare, scopare”.
Sulla sua carriera e sui suoi ruoli meno noti: “Ho fatto anche film nobili, con Fellini ad esempio, ma sono molto rallegrato dal fatto che questa sera ci sia questo omaggio, una specie di pre-funerale, ho sempre avuto la curiosità di vedere il mio funerale, questa mi sembra una buona prova. Io vado pazzo per le commemorazioni”.
Jessica Jones: Trailer in italiano della serie Netflix
Guarda il Trailer italiano di Jessica Jones, l’attesa nuova serie televisiva targata Netflix/Marvel che arriverà in tutto il mondo il 20 Novembre.
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Marvel’s Jessica Jones farà il suo debutto il 20 novembre 2015 alle h. 9.01 in tutti i Paesi in cui Netflix è disponibile.
La serie originale di Netflix Marvel’s Jessica Jones è la seconda di quattro epiche serie d’avventura (Marvel’s Daredevil, che ha debuttato il 10 aprile 2015, Marvel’s Luke Cage e Marvel’s Iron Fist – i cui personaggi principali creano il team di eroi protagonisti della serie Marvel’s The Defenders) disponibili in esclusiva su Netflix. La nuova original series racconta la vita di Jessica Jones, uno dei personaggi Marvel più amati dell’ultimo decennio, nella sua continua lotta contro i demoni che la circondano e perseguitano la sua anima. La serie debutterà con 13 episodi della durata di un’ora ciascuno.
Trama:
Con la tragica fine della sua breve vita da super-eroina, Jessica Jones si trova a ricostruire la sua vita personale e la sua carriera di detective chiamata a indagare sui casi di New York City.
Krysten Ritter (Jessica Jones) è affiancata da un fantastico cast di attori, che comprende David Tennant (Kilgrave), Mike Colter (Luke Cage), Rachael Taylor (Trish Walker), Carrie-Anne Moss, Eka Darville, Erin Moriarty, e Wil Traval, insieme a molti altri.
La serie TV Netflix Marvel’s Jessica Jones è prodotta dalla showrunner Melissa Rosenberg (“Twilight”, Dexter”) e Liz Friedman (“Elementary”), insieme a Jeph Loeb (“Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.,” “Smallville,” “Heroes”), che ha anche il ruolo di Marvel’s Head of Television.
Alaska: recensione del film con Elio Germano
Alaska non è solo il titolo dell’ultimo film presentato oggi da Claudio Cupellini con protagonista Elio Germano e Astrid Berges-Frisbey: si tratta di una sorta di stato della mente, di condizione esistenziale vissuta dai due protagonisti -Fausto e Nadine- alla disperata ricerca della felicità.
Si incontrano all’inizio del film e si amano da subito, e forti del loro amour fou affrontano i primi ostacoli, tipo i due anni di prigione che sconta lui per averla difesa. Una volta uscito, Fausto è pronto a costruire una vita con la donna che ama, abbandonando Parigi e tornando in Italia, a Milano, per seguire la sua carriera come modella. È proprio nel capoluogo lombardo, dove si mescolano amore e lavoro che le loro esistenze vivono un cortocircuito che li costringe ad affrontare ostacoli sempre più insormontabili che li allontanano, man mano, l’uno dall’altra.
L’Alaska di cui si parla nel titolo è una discoteca, un locale che Fausto accetta di gestire insieme ad uno stravagante personaggio-tale Sandro-incontrato ad una festa con Nadine: la storia che l’uomo racconta, a proposito del primo re delle popolazioni locali, ri-evoca il mito di una terra lontana, una sorta di fredda e remota “Eldorado” dove tutti un tempo, andando a caccia di oro, potevano ambire ad essere felici. Adesso, questa corsa forsennata spetta a Fausto e Nadine, coppia in bilico tra amore e ragione: sacrificare i propri sogni e i propri desideri può portare alla felicità?
Come nell’epico romanzo di F. S. Fitzgerald Il grande Gatsby, fonte d’ispirazione della pellicola, i personaggi sulla scena affrontano la realtà cercando la via più breve-e comprensibile- per decifrare i loro sentimenti e i loro desideri, per capire davvero cosa vogliono dalla vita; l’arco narrativo di cinque anni diventa così il racconto di formazione di due persone, di due solitudini che si incontrano e che non hanno nessun’altra boa di salvataggio alla quale aggrapparsi, se non l’uno all’altra.
I buoni presupposti teorici di Cupellini si perdono nel ritmo lento e “fangoso” della pellicola, un pantano emotivo senza barlumi che centellina gli eventi contravvenendo a qualunque regola narrativa tradizionale; così il regista sceglie piuttosto di disseminare la pellicola di tanti- troppi – colpi di scena che dovrebbero servire a tenere alta l’attenzione dello spettatore, ma che purtroppo hanno un unico esito, ovvero rendere forzata la narrazione di una storia d’amore promettente su carta e che in realtà tende a perdersi tra le debolezze della propria ossatura narrativa.
È qui la Festa?
NOTA: Ci dispiace per le autofustigazioni, i pianti disperati, i suicidi di massa e il dolore che abbiamo provocato, ma come vi sarete accorti ieri non abbiamo pubblicato nessun post. Il fatto è che Vì non è al Festival e io…ecco…come dire? Sono rincoglionito. Cioè, lo siamo un po’ tutti. Ma ieri in particolare, dopo essere riuscito a infilare anche il post del vostro blog preferito tra i mille impegni giornalieri da gestire semplicemente, grazie al dis-aiuto di face book, invece che Chiara Guida esimia direttrice mega-galattica di Cinefilos l’ho mandato alla povera Chiara Nucera, collega altrettanto esimia che però se sarà chiesta ‘e questo mo’ che vole?’. L’equivoco viene chiarito però prontamente stamattina proprio da Vì. A mia discolpa c’è da dire che in copia c’era anche il nondimeno esimio Francesco Madeo, che ha continuato la giornata come nulla fosse. Insomma, stàmo fracichi. Per fortuna alla conclusione (per il quale vi promettiamo il ritorno di Vì in grande stile, anche perché le cose in piccolo stile lei non le sa fare) manca solo un giorno. Un giorno fatidico però, che oggi improvvisamente si è rimesso un caldo estivo e nella mia serra-gabbia di vetro la temperatura è insopportabile e qualche imbecille ha trafugato il telecomando del condizionatore, credendo fosse un gadget. Già che siamo nel mood di citare le persone salutiamo Serena Catalano e Aurelio Vindigni Ricca, che ci seguono da Parigi. Sono due tra i nostri lettori più affezionati. Gli altri due sono mia moglie e uno stalker di Vì, quattro in tutto. Naturalmente erano milioni, ma hanno fatto tutti hara-kiri dopo la mancata pubblicazione del post di ieri che, a piccolissima richiesta, pubblichiamo oggi, perché Sticazzi e perché sì.
***
Incredibilmente è giovedì e si comincia a vedere la luce in fondo al Tunnel. Due giorni e pure sta pratica romana sarà archiviata. E poi via, verso nuove avventure. Il vantaggio è che non ti viene la malinconia come a Venezia, perché in finale sempre a casa tua stai, quindi la fine della Festa è solo felicità e liberazione. Che poi, Festa. Parliamone.
Tanto hanno detto, tanto hanno fatto, ma alla fine abbiamo veramente avuto a che fare con un Festival (e stavolta non dico per sbaglio). Nel senso che, al centro, c’erano i film, per lo più belli, commoventi, interessanti, e non tante star cazzone a sfilare sul red carpet e attirare i cittadini in massa come da una festa ci si aspetterebbe. Non è per lamentarsi, io sono più cinefilo che gossipparo e a me va benissimo così. A me gli attori piace vederli sullo schermo, che da vicino t’accorgi che c’hanno la panza come tu zio e anche se non ce l’hanno, alla fine, sono per lo più gente normalissima, che per di più ha da fare, è rincoglionita dal jet-lag e non ti si caca nemmeno di striscio.
Oddio, questo fatto del
rincoglionimento da fuso orario ha i suoi vantaggi. Ci fu un anno
storico a Venezia dove riuscii a far firmare a un po’ di gente VIP
– da Nicolas Cage a James
Franco a Tom
Hardy – delle vignette perculanti nei loro riguardi,
senza che se ne rendessero conto. Vabbè, James Franco è
narcolettico ed è facile, lo ammetto. Ma per gli altri è stata una
grande impresa che ha richiesto l’aiuto di una squadra ferrata – un
po’ come la camminata sul cavo tra le torri gemelle in
The Walk – e in testa c’era Eva
Carducci che (sto per rivelare particolari scottanti sul
suo passato) prima di diventare una seria e rispettata critica di
mamma Rai mi supportava in queste ‘genialate’ con spirito cazzaro
degno del miglior episodio di Amici miei, facendo strada
con la sua imponente avvenenza tra il pubblico di fan (seri) in
delirio, e permettendo a me di porgere con nonchalance capolavori
del calibro di ‘Cage against the machine’ e
‘Kurt Co’ Bane’ ai diretti interessati, che
firmavano senza starsi troppo a chiedere. Vendicazzari,
uniti!!! (e se non sapete de che sto a parlà
documentatevi: www.vendicazzariuniti.com).
Sono in trattative con Zemeckis per farne un film, The Bullshit
artist. Russell Crowe e Milla
Jovovich si sono detti interessati alle parti mie e della
Carducci, mentre i perculati appariranno nel ruolo di sé stessi,
tranne Franco che sarà ricostruito in computer graphics.
Fatto sta, però, che quest’anno
l’affluenza è veramente pochetta, e a guardarsi intorno pare di
essere finiti direttamente nella rappresentazione desertica de
L’Aldilà di Lucio Fulci
(sì, lo ricito. Stavolta esplicitamente. È uno dei miei
registi di culto e magari una retrospettiva
dedicategliela).
In più, Vì m’ha abbandonato (con buona ragione, deve lavorà su al norde, ma conto che rientri per il gran finale) e io così mi sento come Ed Wood senza il suo golfino d’angora sotto la giacca.
Oggi non ci sono nemmeno film da perculare, vedo solo un documentario sul Tevere e per giunta è interessante. Di buono c’è che ieri ho aggiornato il mio campionario di bestemmie 2.0 per aver rischiato di perdere un’intervista a seguito blocco dell’iPhone. Ci ha messo un po’ a downloadare ma ora funziona alla grande e sono pronto per le fasi finali. Che ce volete fa, voi v’abbonavate a Netflix, io a questo.
L’offerta migliore di stasera è una riproiezione di Fantozzi, e io mi sa che la sfrutto. Speriamo che non mi si intreccino i diti.
(Ang)
Hunger Games Il Canto della Rivolta parte 2: prima Clip in Italiano con Jennifer Lawrence
Guarda la prima clip in italiano di Hunger Games Il Canto della Rivolta parte 2, l’atteso epilogo della saga con protagonista Jennifer Lawrence.
In questo ultimo capitolo vedremo Katniss alla guida della rivolta contro il tirannico presidente Snow, sullo sfondo di una Capitol City devastata dalla guerra. Con l’aiuto dei suoi amici più stretti, Gale, Finnick e Peeta, “la giovane ragazza del distretto 12” ordirà un attentato che metterà a repentaglio la sua stessa vita pur di salvare gli abitanti di Panem.
Il film, diretto da Francis Lawrence e basato su una sceneggiatura firmata da Peter Craig e Danny Strong, sarà nelle sale il prossimo 19 novembre. Nel cast, assieme a Jennifer Lawrence, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Willow Shields, Sam Claflin, Jena Malone, Stanley Tucci e Donald Sutherland. Si uniscono anche Julianne Moore, Mahershala Ali, Natalie Dormer, Wes Chatham, Elden Henson ed Evan Ross.
Experimenter: recensione del film con Peter Sarsgaard
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2015, Experimenter è tratto dalla reale storia dello psicologo statunitense noto soprattutto per la sua teoria dei sei gradi di separazione. Il film di Michael Almereyda trasforma in scelta stilistica il pragmatismo tipico dello studioso nell’approccio ai suoi esperimenti, preciso, didascalico e brillante. Tre aggettivi che messi insieme sembrano stridere, ma che in questo film riescono a contaminarsi bene, ma non in maniera eccelsa.
In Experimenter Stanley Milgram (Peter Sarsgaard), brillante psicologo, nel 1961 inizia una serie di esperimenti sull’attitudine delle persone all’obbedienza. L’esperimento pratico consisteva nell’ordinare ai soggetti volontari di trasmettere una scossa elettrica ad altri volontari. Nonostante le urla di dolore delle vittime, la maggioranza dei soggetti continuò a obbedire agli ordini, sconvolgendo un’intera comunità di psichiatri che non credeva possibile una reazione simile. L’etica degli esperimenti di Milgram fu aspramente criticata, ma lui tenne fede ai suoi obiettivi, tentando di portare in tutto il mondo il suo libro Obedience to Autority.
A dare impulso al suo lavoro fu, principalmente, la violenza perpetrata durante il secondo conflitto mondiale nei confronti degli ebrei. Milgram stesso era di origini ebree e il suo lavoro aveva obiettivi precisi: capire come funzionano esattamente i meccanismi di obbedienza all’autorità e quanto impatto ha la dinamica di gruppo nella decisione di un singolo individuo. Furono queste le maggiori preoccupazioni che lo tennero impegnato lungo il corso dei suoi studi. Il fine ultimo era la consapevolezza, perché sapere è essere coscienti e la coscienza è lo strumento che permette a un individuo di opporsi alla banalità del male.
È appunto Stanley a guidarci nei suoi esperimenti, richiamando la nostra attenzione con frequenti sguardi e “a parte” direttamente in macchina da presa. Quella che ci viene raccontata è una storia interessante e addirittura illuminante, se se ne apprende per la prima volta e dunque costituisce di per sé un’attrazione notevole, che il tono brillante aiuta a tenere alta. Tuttavia non si riesce a fare a meno di sentire la mancanza di una più capillare profondità. L’atteggiamento di estraniazione, necessaria allo psicologo per portare a buon fine i suoi esperimenti, si traduce nella scelta di far uscire il personaggio dal film stesso. Un concetto che il regista ci trasmette non solo con l’interpellazione da personaggio a spettatore, ma con sequenze in cui la scenografia si fa bidimensionale, rendendo la figura fisica del personaggio letteralmente scontornata dal resto, super partes.
Experimenter è un film interessante e godibile ma che sembra soffrire di una scrittura dei personaggi fin troppo essenziale.
Asier Altuna Iza presenta Amama – When a Tree Falls alla Festa di Roma
Vincitore del Premio Irizar
del Cinema Basco e Menzione speciale
del Premio Signis all’ultima edizione del Festival di San
Sebastian, Amama è un film che parla
dell’essere umano, della sua appartenenza alla natura e all’arte.
Narrativamente insolito, con immagini e suoni ci accompagna in
un’esperienza tridimensionale.
Il regista, Asier Altuna Iza lo presenta alla
Festa del Cinema di Roma 2015.
Amama è un film in
cui sono evidenziati molti conflitti, tra città e campagna,
presente e passato, padri e figli. Come ha lavorato per
amalgamarli?
Io stesso sono cresciuto in un casale, e la fine del mondo rurale è una questione che mi sta molto a cuore. Il patriarca del film si trova di fronte al fatto che suo figlio, l’erede designato del casale, se ne allontana. Ho giocato con questi conflitti mettendo in forte contrasto tra di loro scene che si susseguono. C’è una parte del film in cui siamo immersi nella natura, maestosa e silenziosa, e poi ci troviamo in una discoteca con musica elettronica. L’unico elemento che fa da ponte è la musica di un violoncello, che è uno strumento antico e moderno allo stesso tempo.
Il personaggio della nonna, Amama appunto, è molto reale e soprattutto silenzioso. Perché questa scelta?
È una scelta che ho fatto in sede di sceneggiatura, ho riprodotto il ricordo che io stesso ho di mia nonna. Una figura elegante, spesso silenziosa. È un personaggio che ha mistero e se avesse parlato lo avrebbe svelato e sarebbe stato molto meno interessante. In genere mi faccio guidare molto dall’intuizione, vedo un’immagine che mi piace e la seguo, in questo caso il risultato è surreale. Devo dire che sono stato anche molto fortunato a trovare una produttrice che mi ha lasciato molto libero di seguire le mie sensazioni, in realtà è stato il film stesso a guidarmi.
Come ha lavorato con gli attori?
A parte gli attori che interpretavano i ruoli dei genitori, gli altri sono tutti attori esordienti. Amama stessa, è una donna che ho visto in un bar. Il suo viso mi ha colpito subito, così le ho chiesto di fare il film e devo dire che lei si è comportata da vera professionista sul set.
Festa del Cinema di Roma 2015 Daily 8: Alaska, Experimenter e Paolo Villaggio
Festa del Cinema di Roma 2015 Daily 8: Alaska, Experimenter e Paolo Villaggio.
https://youtu.be/SkWs0mMGB9o
Spectre: Dave Bautista/Mr. Hinx si mostra per la prima volta in una nuova clip
La macchina pubblicitaria di Spectre, il nuovo film dedicato a James Bond, ha pubblicato una nuova clip in cui, finalmente per la prima volta, possiamo ammirare il personaggio di Dave Bautista: Mr. Hinx. Si tratta del primo di una serie di cinque video che vedremo prima dell’uscita del film, che mostreranno molto dell’universo del film.
A interpretare l’agente segreto è ancora una volta Daniel Craig che torna così a collaborare, dopo il successo di “Skyfall”, insieme al regista Premio Oscar Sam Mendes. Sceneggiata da John Logan, Neal Purvis e Robert Wade, la pellicola è attesa nelle sale italiane a novembre 2015. Completano il cast del film: il Premio Oscar® Christoph Waltz (“Bastardi senza gloria”), il candidato all’Oscar® Ralph Fiennes (La furia dei Titani, Scontro tra titani, la serie “Harry Potter”, The Avengers – Agenti speciali), Léa Seydoux (“La vita di Adele”, “Grand Budapest Hotel”), Ben Whishaw (“Skyfall”, “Cloud Atlas”, In the Heart Of The Sea), Naomie Harris (“Skyfall”, Ninja Assassin), Rory Kinnear (“The Imitation Game”, “Skyfall”, Monica Bellucci (Matrix Reloaded, Matrix Revolution, Baaria) e Andrew Scott (“Salvate il soldato Ryan”).
Xavier Dolan regista di Hello, nuovo videoclip e singolo di Adele
Adele, che molti cinefili ricorderanno soprattutto per la colonna sonora di Skyfall, è tornata sulla scena dopo tre anni con un nuovo singolo. Si chiama Hello e anticipa il nuovo album 25, in uscita il 23 ottobre, e come tradizione è accompagnata da un videoclip che potete guardare qui in basso. Non si tratta però di un video come tanti altri, porta infatti la firma del regista prodigio Xavier Dolan, autore di Mummy e Tom à la Ferme, che ha definito la cantante “un’attrice di grande talento”. Buona visione.
Fantozzi torna al cinema in versione restaurata 2K
Negli UCI Cinemas, in collaborazione con Eagle Pictures e Premium Cinema, torna il Ragionier Fantozzi con i primi due capitoli delle sue avventure che lo hanno reso uno dei simboli della commedia italiana. Due eventi imperdibili per i fan del celebre personaggio interpretato da Paolo Villaggio che quest’anno celebra i 40 anni dalla sua prima uscita cinematografica: il 26, 27 e 28 ottobre con Fantozzi e il 2, 3 e 4 novembre con Il Secondo Tragico Fantozzi, entrambi riproposti in versione restaurata 2K. Per l’occasione, lunedì 2 novembre alle ore 20 sarà all’UCI Porta di Roma per incontrare il pubblico che parteciperà alla proiezione di “Il Secondo Tragico Fantozzi”. Il prezzo del biglietto è di 11 euro per l’intero e di 9 euro per il ridotto e convenzionati.
Ugo Fantozzi, personaggio amatissimo dal pubblico di tutte le età, riuscì ad incarnare perfettamente l’italiano medio e ad anticipare tematiche attuali come il mobbing, la crisi economica, il divario sociale e l’ignavia politica e allo stesso tempo con la sua ironia , a far ridere l’Italia per oltre quarant’anni.
Diretti da Luciano Salce, oltre a Paolo Villaggio nei panni dello sfortunato “Ragioniere”, entrambi i film sono ricchi di personaggi divertenti e demenziali come il collega d’ufficio Ragionier Filini (Gigi Reder), la devota moglie Pina (Liù Bosisio), la scimmiesca figlia Mariangela (Plinio Fernando) e la favolosa signorina Silvani (Anna Mazzamauro).
Le multisale che proietteranno i due film sono: UCI Alessandria, UCI Ancona, UCI Arezzo, UCI Bicocca (MI), UCI Cagliari, UCI Casoria (NA), UCI Campi Bisenzio (FI), UCI Catania, UCI Cinepolis Marcianise, UCI Curno (BG), UCI Certosa (MI), UCI Ferrara, UCI Firenze, UCI Fiumara (GE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Gualtieri (RE), UCI Lissone (MB), UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Messina, UCI Mestre, UCI MilanoFiori (MI), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI Palermo, UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia, UCI Pesaro, UCI Piacenza, UCI Pioltello (MI), UCI Porta di Roma (RM), UCI Reggio Emilia, UCI Roma Marconi, UCI RomaEst (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI Senigallia (AN), UCI Sinalunga, UCI Torino Lingotto, UCI Venezia Marcon, UCI Verona, UCI Villesse (GO), UCI Jesi (AN), UCI Porto Sant’Elpidio (FM), UCI Fano (PU), UCI Palariviera (San Benedetto del Tronto).
Marvel Cinematic Universe supera i 9 miliardi di incassi e si prepara ai 10
Marvel Cinematic Universe è ormai una macchina da soldi consolidata, ma di quanti soldi parliamo esattamente? Dall’arrivo di Iron Man su grande schermo, nel 2008, l’impero nelle mani di Kevin Feige ha sempre sbancato il botteghino ad ogni film in uscita. I tre maggiori successi di sempre restano Avengers, con un guadagno di 1,5 miliardi di dollari in tutto il mondo, seguito da Avengers: Age of Ultron, 1,4 miliardi, e Iron Man 3, 1,2 miliardi, ma ogni produzione ha incassato almeno 263 milioni (ultimo in questa lista L’Incredibile Hulk). Ora, con l’uscita di Ant-Man in Cina, la divisione cinema della Marvel ha superato i 9 miliardi di incassi totali, confermando il distacco con la saga di Harry Potter, ferma a 7,7 miliardi e superata lo scorso maggio. Per oltrepassare lo scoglio dei 10 miliardi di dollari ci penserà probabilmente Captain America: Civil War la prossima primavera.
Il trailer ufficiale di Pride and Prejudice and Zombies con Lily James
Screen Gems ha rilasciato un nuovo trailer di Pride and Prejudice and Zombies, parodia dell’opera letteraria Orgoglio e Pregiudizio. Nella storia originale di Jane Austen fanno infatti irruzione orde di zombie affamati, alle quali dovranno sfuggire Lily James (nei panni di Elizabeth Bennet), Sam Reilly (Mr. Darcy), John Huston, Matt Smith, Charles Dance e Lena Headey (questi ultimi due direttamente dal successo di Game of Thrones).
Festa di Roma 2015: i biglietti in palio per Venerdì con Cinefilos e #MazdaPurePassion
Come di consueto in collaborazione con Mazda mettiamo in palio biglietti per Venerdì 23 Ottobre 2015 alla Festa di Roma. I titoli di sono:
Monsters & University (retrospettiva Pixar) 17:00
Alaska di Claudio Cupellini 20:00
Experimenter di Michael Almereyda 22:30
Coloro che vinceranno riceveranno risposta di conferma. Contatta la [email protected] per partecipare indicando titolo del film e proiezione, oltre a nome e cognome.