E’ stato ieri il grande giorno di
Martin Freeman al Giffoni
Experience 2015 e oggi vi sveliamo tutte le foto delle
prime due giornate del noto evento campano.
Siamo abituati a vedere prodotti
importati dagli Usa, dal Latino America o dalla Spagna, ma
finalmente è anche la volta dell’Italia di avere una serie di
successo valida per un pubblico giovane: stiamo parlando di
Alex & Co. , serie di Disney
Channel per cui i protagonisti Leonardo
Cecchi, Federico Russo e Debora
Villa sono arrivati a Giffoni Experience
2015. La serie che ha debuttato a maggio ha avuto un
grande successo di pubblico e da ottobre sarà visibile su i canali
Disney di tutta europa.
“Ora che verremo esportati anche
all’estero abbiamo una grandissima responsabilità. Siamo davvero
fortunati a fare parte di questo progetto.” commenta
Federico Russo, che il pubblico riconoscerà come
il piccolo Mimmo de I Cesaroni, che nella serie
interpreta il ‘nerd’ Sam, “Il successo della serie secondo me è
dovuto al nostro gruppo: siamo molto uniti, trasmettiamo tantissima
energia e secondo me le persone lo hanno capito.”
Leonardo
Cecchi, protagonista della serie nei panni dell’ottimista
Alex, ha tanti punti in comune con lui, “Frequento un liceo
artistico con indirizzo teatrale a Torino e fra le ore scolastiche
abbiamo anche recitazione, canto e ballo. È un piacere lavorare in
un progetto che valorizza così tanto queste materie. Sono fortunato
perché la mia scuola è totalmente diversa da quella della serie!
Molti su Facebook mi chiedono consigli e io cerco sempre di
aiutare: il mio consiglio è credere nei propri sogni e lottare per
ottenerli…io ci sono riuscito!”Alex &
Co. , che si appresta a debuttare con la seconda
stagione il 27 settembre, racconta la vita all’interno di un liceo
dove il preside ha bannato tutte le attività come musica,
recitazione e ballo, per far eccellere gli alunni solo nelle
materie scolastiche ‘classiche’. Il gruppo di amici, tra cui Alex e
Sam, si trovano spiazzati da questa decisione al loro primo anno di
scuola, ma per fortuna il Prof. “Speciale” Belli la pensa
diversamente e aiuterà i ragazzi a cercare la loro strada
esprimendosi anche attraverso le materie artistiche.
“C’è bisogno di arte e bellezza
per vivere perché i soldi non ti restituiscono le emozioni. La vera
felicità si trova negli aspetti più semplici della vita.”Debora Villa, la ‘adulta’ del cast nel ruolo della
bidella Nina, è veramente entusiasta del progetto, dell’idea dietro
ad esso e ha preso sotto la sua ala protettrice tutto il
giovanissimo cast. “I ragazzi oltre ad andare a scuola stanno
sempre dietro alla prove, si allenano, hanno dei coach che li
seguono sempre. Nella serie il processo di creazione di una canzone
o di un’esibizione è semplificato, ma nella vita vera la strada è
molto più dura: loro si preparano tantissimo, prove su prove e il
loro sudore spero verrà ripagato con il successo della serie. La
Disney ha fatto un investimento a lunga scadenza: hanno investito
su ragazzi giovanissimi che intendono ‘allevare’, facendoli
crescere all’interno della serie in modo da formarli. Pensate che
l’età dei ragazzi va dai 13 ai 17 anni, quindi sono contenta che li
stiamo aiutando anche nella loro crescita personale.”
Con il successo della serie è
arrivata anche l’improvvisa fama per i ragazzi, che anche se
giovanissimi sono ben consapevoli della responsabilità che hanno
verso il loro pubblico,“Claudio Norcia, il nostro regista, ci
ha fatto capire che influenza abbiamo su tutti i ragazzi, prima in
tutta Italia ma ora anche nel mondo. Ogni volta penso: se avessi un
fratello piccolo, farei questa cosa? Quindi certo, siamo molto
consapevoli.” risponde Leonardo e Federico aggiunge, “Noi
per loro siamo una sorta di idoli: ad esempio metti una foto dove
sei veramente brutto su Instagram ma per i fan sarai lo stesso
bellissimo e riceverai i complimenti. E questo fa capire quanta
responsabilità abbiamo: qualsiasi cosa facciamo, per loro è fico e
ci vogliono imitare!”. E se mai dovessero montarsi la
testa, c’è sempre Debora Villa pronta a metterli in riga: “Vi
garantisco non ne approfittano della fama, sono molto puliti. Hanno
dei genitori straordinari che li seguono sempre e anche io se vedo
che se la tirano, gli tiro un ceffone!”
Ma c’è qualcosa che vi manca della
vita da adolescente ‘normale’? “Rispetto ai nostri coetanei abbiamo meno libertà certo, ma non
ci pesa perché questo lavoro per noi è una nostra scelta. Infatti
non lo voglio chiamare lavoro ma passione. Sicuramente ci dobbiamo
impegnare di più rispetto a gli altri, perché oltre alla scuola
dobbiamo prepararci tantissimo per l’altra nostra scuola Disney e
ad esempio ora che è estate abbiamo meno vacanze, ma i nostri
genitori ci fanno riposare in altri momenti, non vi
preoccupate” conclude Federico Russo con una risposta che va
ben oltre la sua età, come del resto tutte le altre risposte date
durante l’incontro da lui e Leonardo che hanno sorpreso per la
maturità e l’evidente consapevolezza di sapere che sono all’interno
di qualcosa di potenzialmente molto grande.
Si arricchisce di
un’altra grande anteprima il programma della 44esima edizione del
Giffoni Experience, attesa dal 18 al 27 luglio 2014.
Il 23
lugliosi ballerà, dentro e fuori il grande
schermo, in Sala Truffaut dove sarà proposto in
anteprima nazionale Step
Up All In, quinto capitolo della saga dance più
amata di sempre, in uscita nelle sale italiane il 20 agosto,
distribuito dalla M2 Pictures.
Il nuovo dance
movie sarà accompagnato a Giffoni dall’attore texano Ryan
Guzman, già protagonista del quarto episodio della saga e
che vedremo l’anno prossimo al cinema nel thriller “The Boys Next
Door” accanto a Jennifer Lopez, diretto dal maestro dell’action Rob
Cohen.
Insieme a lui sarà
a Giffoni Lorella Boccia, autentica “sorpresa” nostrana
del film: la giovane ballerina napoletana, finalista
di Amici 2013 e presentatrice dell’ultima edizione
di COLORADO, è infatti la prima italiana ad essere
stata scelta per ballare in uno dei film della serie.
A completare la
delegazione artistica del film è il rapper
italiano Guè Pequeno che nella versione
italiana presta la sua voce a Jasper, leader della crew
dei The Grim Knights.
Questo nuovo film
riunisce molti degli attori che sono stati già protagonisti degli
episodi precedenti, a partire proprio da Ryan Guzman (Step Up 4
Revolution 3D), Briana Evigan (Step Up 2 – La strada per il
successo), e naturalmente Adam G. Sevani nel ruolo di Muso.
Ambientato a Las Vegas, Step
Up All In è diretto dalla coreografa e
registaTrish Sie, vincitrice di un Grammy
Award per il video “Here It goes Again” degli OK
Go.
Una delle saghe
dance più famose della storia del cinema porta la competizione a
livelli incredibili con il nuovo Step
Up All In. Lo street dancer di Miami Sean Asa
(Ryan Guzman), si trasferisce a Hollywood per inseguire i suoi
sogni di fama e fortuna, solo per poi scoprire le quasi
insormontabili difficoltà per sfondare nel mondo della danza
professionista. Ma quando la nuova crew che ha formato insieme alla
bella e testarda Andie West (Briana Evigan), raggiunge le fasi
finali di un reality tv ad alto contenuto di adrenalina nella
scintillante Las Vegas, Sean si trova ad un passo dal raggiungere
il suo sogno, sempre se sarà in grado di mettere da parte vecchie
alleanze e rivalità di lunga data e fare solo quello che ama di più
al mondo: ballare.
Sabato 19 luglio
Micaela Riera, protagonista della
serie Cata e i Misteri della
Sfera trasmessa in esclusiva su Disney
Channel, sarà ospite della 44ma
edizione del Giffoni Experience, che avrà luogo
a Giffoni Valle Piana (provincia di
Salerno ) dal 18 al 27 luglio.
In occasione dell’incontro con i giurati della
sezione Elements +10 (10-12 anni),
Micaela interpreterà un brano della colonna sonora della serie. A
seguire un episodio in anteprima.
La serie composta
da ben 115 episodi è stata lanciata lo scorso 26 maggio su Disney
Channel ed è subito diventata il programma di maggior ascolto del
canale. Visto il successo altri 90 episodi sono ora in produzione
per la seconda stagione.
Cata e
i Misteri della Sfera racconta gli amori, i
sogni e le ambizioni di Catalina, interpretato da Micaela Riera, e
di un gruppo di ragazzi che frequentano la scuola d’arte di Laguna
Desesada. Improvvisamente la vita degli abitanti di questo paese
viene sconvolta dall’arrivo di due ragazzi identici, Adrián e Leo;
due cloni provenienti da un’altra dimensione, un mondo
tecnologicamente avanzato ma privo di emozioni umane. Con
l’appoggio della famiglia e degli amici, Catalina riesce ad aiutare
i gemelli nascondendo la loro vera identità, guidandoli alla
scoperta dell’amore, dell’amicizia, della passione per la musica e
per la danza. Catalina si renderà conto che la sua missione
principale è impedire che i gemelli vengano scoperti e individuati
da una potente organizzazione che vuole catturarli e impossessarsi
del loro segreto.
L’attrice argentina
è nata a Buenos Aires dove ha studiato recitazione, canto e ballo.
Da allora ha preso parte a diversi progetti televisivi, incluso il
programma “Incorreggibili” in cui è stata coprotagonista con il
personaggio di Valentina, e campagne pubblicitarie.
Sarà l’attore
Matt Bomer l’altra grande star presente
al Giffoni Experience 2014. L’attore
sarà ospite al Meet&Greet 19 luglio.
L’attore Matt Bomer ha recentemente vinto
il Critic’s Choice Award per l’acclamato film tv
The Norma Heart.
Matt Bomer è
statoil personaggio ricorrente dell’agente Bryce Larkin, amico
e collega del protagonista Chuck Bartowski, in Chuck. Inoltre
è protagonista, al fianco di Tim DeKay, nella serie
televisiva White Collar.Nella serie, Bomer è Neal
Caffrey, un affascinante ladro, esperto in truffe, che collabora
come consulente per l’FBI.
Nel 2012 è apparso nell’episodio Il
fratellone di Glee interpretando Cooper
Anderson, fratello di Blaine (Darren Criss). Nell’episodio Bomer si
esibisce anche come cantante in due duetti con
Criss: Hungry Like the Wolf/Rio dei Duran
Duran e Somebody That I Used to
Know di Gotye.
Nel 2014 è protagonista del film per la tv The
Normal Heart diretto da Ryan Murphy e accanto
a Julia Roberts; ambientato a New York negli anni ’80, durante
la prima grande diffusione dell’AIDS, ed è incentrato sulle vicende
di alcune persone che hanno contratto la malattia.
Il Giffoni Experience non smette di
sorprendere e per la sua 44esima edizione, in programma dal 18 al
27 luglio, propone una nuova, attesissima, anteprima.
Giovedì 24 luglio sarà proiettato per la prima
volta in Italia Tutto
può cambiare, nuova commedia a sfondo musicale del
regista John Carney con
protagonisti Keira Knightley, Mark Ruffalo, Adam
Levine. Distribuito in Italia da Lucky
Red, il film è appena uscito nelle sale americane e
arriverà sugli schermi italiani il prossimo ottobre.
Con Tutto
può cambiare, John Carney torna a raccontare lo
stretto intreccio tra l’amore e la musica, tra i sentimenti e la
passione per l’arte: una commedia entusiasmante che racconta
cosa può succedere quando due anime perdute si incontrano e fanno
musica insieme. Greta (Keira Knightley)
e il suo storico fidanzato Dave (Adam Levine) si conoscono fin dai
tempi del college e suonano insieme. Quando lui ottiene un
contratto discografico da una major partono insieme alla volta di
New York. Il rapido e travolgente successo porta, però, Dave ad
allontanarsi da Greta, che si ritrova così sola e infelice, con una
vita da ricostruire. La svolta per lei arriva per caso, quando Dan
(Mark Ruffalo), un produttore discografico che ha appena perso il
lavoro, la sente cantare in un locale dell’East Village e viene
conquistato dal suo talento. Questo fortunato incontro è lo spunto
per il ritratto, incantevole, di una reciproca collaborazione che
trasforma le vite dei protagonisti, sullo sfondo di un’estate
newyorkese accompagnata da una colonna sonora che si preannuncia
uno degli ingredienti centrali della pellicola (e che annovera
anche un brano originale di Levine, “Lost Stars”, composto
appositamente per il film).
Carney, dunque, riporta sul grande
schermo la sua unica e particolarissima prospettiva su New York e
la sua capacità di emozionare raccontando come la musica riesca a
cambiare le vite dei protagonisti dopo il successo
di Once (Una volta), film vincitore, tra
l’altro, di un Independent Spirit Award per il
miglior film straniero e del PremioOscar per la
Migliore Canzone nel 2008 (Falling Slowly).
Con lui un cast stellare, che
riserva non poche sorprese: se Keira Knightley – attrice
pluripremiata e più volte nominata agli Oscar – sfodera delle
inedite doti canore, Adam Levine, frontman e chitarrista dei Maroon
5 e già giudice di The Voice USA, offre una performance convincente
nonostante abbia avuto finora piccole esperienze tv – come una
partecipazione nella sitcom 30 Rock e
tre puntate di American Horror Story: Asylum.
Nel ruolo del produttore che cambierà la vita di Greta un’altra
grande star hollywoodiana, Mark Ruffalo, il popolare Hulk
in The Avengers (tra i film della
maratona Marvel che inaugura il Festival il
17 luglio), nominato agli Oscar® come miglior attore non
protagonista per I Ragazzi Stanno
Bene (The Kids Are All Right) e
protagonista di The Normal Heart, film tv che
ha raccolto ben sei nomination agli Emmy Awards 2014. Nel cast
anche Hailee Steinfeld, James Corden, Yasiin Bey, Cee Lo
Green, Catherine Keener.
Un altro appuntamento prestigioso,
quindi, per il Giffoni Experience 2014, pronto a entusiasmare
giurati e pubblico con una commedia che di certo scalderà l’autunno
cinematografico italiano, in anteprima solo alla Cittadella del
Cinema il prossimo 24 luglio.
Dalle atrocità della guerra alla
complessità dei primi amori, passando per l’ostinazione e la voglia
di realizzare un sogno, affermando il proprio “io” nel passaggio
dall’infanzia all’età adulta: sono solo alcuni dei temi affrontanti
dalle storie in concorso alla 47esima edizione del Giffoni
Film Festival (14-22 luglio 2017). Sono 101 i
titoli tra lungometraggi, cortometraggi e documentari,
selezionati tra oltre 4500 opere ricevute in
preselezione. Giffoni 2017 I film verranno proposti nelle
sette sezioni competitive e giudicati dai
4.600 giurati suddivisi per fasce d’età:
Elements +3 (dai 3 ai 5 anni), Elements
+6 (dai 6 ai 9 anni), Elements +10 (da 10
ai 12 anni), Generator +13 (dai 13 ai 16 anni),
Generator +16(dai 16 ai 17 anni),
Generator +18 (18 anni in su), Gex
Doc (sezione dedicata a docenti e filmgoers) e
Parental Control – Destinazione Italia (rivolta a
tutta la famiglia). Saranno proprio i giurati, provenienti
da 52 Paesi, a decretare i vincitori del Gryphon
Award per ciascuna sezione.
Giffoni
2017 ELEMENTS +3
I piccoli spettatori di questa
sezione scopriranno, probabilmente per la prima volta, la magia del
cinema. Toccherà alla giuria più giovane del Festival valutare
ben20 cortometraggi in
competizione provenienti da ogni angolo del mondo: si
parte dall’Italia rappresentata da Paolo Gaudio con il suo
LOONEY FOODZ! (Italia, 2017), si continua poi con
THECLOUD AND THE WHALE (Russia,
2016) di Alyona Tomilova, CORKY (Stati Uniti,
2017) di Ty Primosch, DARK, DARK WOODS (Danimarca,
2017) di Emile Gignoux, DRAGON TROUBLES (Bulgaria,
2016) di Vutova Kalina, EASYGOING TEDDY (Croazia,
2017) di Tomislav Gregl, ETHNOPHOBIA
(Grecia/Albania, 2017) di Joan Zhonga, GENO
(Georgia, 2017) di Dato Kiknavelidze, HEDGEHOG’S
HOME (Canada, 2016) di Eva Cvijanovic, KOYAA –
NAUGHTY TOY CAR (Slovenia, 2017) di Kolja Saksida,
NEW TOY (Brasile, 2017) di Rogerio Boechat,
OUR WONDERFUL NATURE – THE COMMON CHAMELEON
(Germania, 2016) di Tomer Eshed, THE PENGUIN
(Francia, 2016) di Pascale Hecquet, THEPOCKET MAN (Francia, 2016) di Ana Chubinidze,
IL RE DEL MERCATO (Svizzera, 2017) di Joel
Fioroni, SABAKU (Olanda, 2016) di Marlies Van der
Wel, THE SLED (Russia, 2016) di Olesya Shchukina,
TOINE (Francia, 2016) di Hays Narbonne,
TWO TRAMS (Russia, 2016) di Svetlana Andrianova,
THE UNICORN (Francia, 2016) di Rémi Durin.
Tre, invece, saranno i
lungometraggi fuori concorso. I giurati della
sezione Elements +3 osserveranno, con candore e
spontaneità, le opere proposte provenienti da Norvegia e Germania.
Si inizia con l’acclamato regista Arne Lindtner-Naess e il suo
CASPER AND EMMA: GO HIKING (Norvegia, 2017 –
distribuito da Attraction Distribution), dove
due adorabili e maliziosi bambini di cinque anni scopriranno il
valore dell’amore familiare durante una vacanza estiva. Ci si
sposterà in una foresta incantata con IN THE FOREST OF
HUCKYBUCKY (Norvegia, 2016 – distribuito da SF
Studio) di Rasmus A. Sivertsen. Il film d’animazione ci
narra come la convivenza nel mondo animale a volte sia
difficile: Claus Climbermouse, Morten Wood Mouse, Mister Hare
e la famiglia Squirrel proveranno a convincere i loro affamati
vicini, la volpe Marvin e il ricco Horace, ad abbandonare le
abitudini da predatori. Si resta sempre nel grande mondo animale
con RABBIT SCHOOL – GUARDIANS OF THE GOLDEN EGG
(Germania, 2017 – distribuito da Sola Media),
terzo film del regista Ute Von Munchow-Pohl ad essere presentato in
concorso nella categoria +3 (l’ultimo nel 2015) con protagonista il
simpatico Coniglio Max e la sua alleata Emmy.
Giffoni
2017 ELEMENTS +6
Amicizia, rapporto padri e figli,
piccole e grandi sfide che accomunano i percorsi di crescita
dall’infanzia all’adolescenza, questo il filo conduttore della
sezione Elements +6. Dopo la presentazione in
anteprima del teaser lo scorso anno, entra in concorso
EDHEL (Italia, 2016 – prodotto da Vinians
Production) del regista italiano Marco Renda, incentrato
sulla storia di una bambina nata con una malformazione al
padiglione auricolare che fa apparire le sue orecchie “a punta” e
che, solo grazie all’incontro con il bizzarro bidello Silvano,
accetterà il suo difetto. Una caccia al tesoro sulla costa del
Pacifico è l’avventura che attende i protagonisti di
TESOROS (Messico, 2017 – distribuito da
Figa Films)) di Maria Novaro. Racconta l’amicizia
tra una dolce dodicenne e un cavallo ferito WENDY
(Germania, 2017– distribuito da Beta Cinema) di
Dagmar Seume: i due si sosterranno a vicenda superando paure e
difficoltà. Cambio di registro con MASTER SPY
(2016, Olanda – distribuito da Incredible Film) di
Pieter Van Rijn: Tim, 10 anni, viene catapultato in un mondo di
missioni speciali e crimini da risolvere con Simon, una spia
ibernata ‘proveniente’ dal 1973. Torna a Giffoni dopo nove anni il
regista Nicolas Bary (nel 2008 presentò “Trouble at Timpetill”
nella sezione Kidz), con LITTLE SPIROU (2017,
Francia Olanda – distribuito da TF1
International); nel film il giovane protagonista, prima di
partire per l’accademia che lo preparerà a diventare un “bellboy”
professionale, come imposto dai genitori, affronta una piccola
avventura per confessare il suo amore alla cara Suzette. Per la
prima volta in concorso al Festival anche due opere provenienti
dalla lontana Mongolia, di cui uno nella sezione Generator +13: qui
si tratta di CHILDREN OF GENGHIS (Mongolia, 2017 –
distribuito da California Pictures) di Zolbayar
Dorj che mostra come una competizione ippica si rivelerà
un’agguerrita sfida tra fratelli. La campagna non è mai stata così
movimentata come in THE BIG BAD FOX & OTHER TALES
(Francia, 2017 – distribuito da StudioCanal)
firmato da Benjamin Renner (presente a Giffoni nel 2012 con “Ernest
& Celestine” per la sezione Elements +3) e Patrick Imbert.
Sei gli short filmin gara: STRAWBERRIES (Italia,
2017) di Alessandro Sasha Codaglio, BUI (Islanda,
2016) di Inga Lisa Middleton, LITTERBUGS (Regno
Unito, 2016) di Stanley-Ward Peter, ODD IS AN EGG
(Norvegia/Portogallo, 2016) di Kristin Ulseth, SWIMMING IN
THE DESERT (Usa, 2017) di Alvaro Ron,
UNIFORM (Turchia, 2017) di Fırat Onar.
Giffoni 2017 ELEMENTS
+10
Grande orgoglio per il Festival è
il ritorno di una delle sue ex giurati da regista: in concorso
nella categoria Elements +10QUEEN OF
NIENDORF (Germania, 2017 – prodotto da Lupa
Film), l’opera prima della giovanissima Joya Thome che,
solo nel 2003, vestiva la maglietta della sezione Free to Fly, e
ora dirige una divertente storia che ha come protagonista la
piccola Lea e la sua estate piena di peripezie. Amicizia e voglia
di superare le difficoltà sono al centro di MOUNTAIN
MIRACLE – AN UNEXPECTED FRIENDSHIP (Germania, 2017 –
distribuito da Arri Media Int’l) di Tobias
Wiemann: una ragazza affetta da asma affronterà la malattia con una
forza insperata grazie all’incontro con un nuovo amico. La
riscoperta del rapporto madre-figlio e delle proprie origini è,
invece, il cuore di CLOUDBOY (Belgio, 2017 –
distribuito da LevelK) di Meikeminne Clinckspoor,
in cui il protagonista intraprenderà un suggestivo viaggio in
Lapponia per conoscere la nuova famiglia della madre. Sempre di
rapporti familiari si parla in AT EYE LEVEL
(Germania, 2016 – prodotto da Rat Pak
Filmproduction) di Joachima Dollhopf e Evi Goldbrunner.
Michi, 11 anni, vive in un centro di accoglienza per bambini fino
al giorno in cui incontra il suo vero padre: un nano. Il rapporto
tra i due creerà non pochi problemi al ragazzo che l’aveva sempre
immaginato diversamente. Il nuoto come valvola di sfogo dalle
aspettative di due genitori troppo esigenti è al centro di
NINA (Slovacchia, 2017 – distribuito da
Kaleidoscope), di Juraj Lehotsky che porta sul
grande schermo un percorso di affermazione della propria identità
tipico dell’adolescenza. Dalle piccole incertezze della pubertà ai
drammi della guerra: HERO STEPS (Colombia, 2016 –
prodotto da Heroe Films), di Henry Rincon accende
i riflettori sull’impavido Eduardo, vittima di un conflitto armato
in Colombia. Un ragazzo forte che, nonostante abbia perso una
gamba, continua a inseguire il sogno di partecipare al torneo di
calcio della scuola. Cambio di genere con ROOM
213(2017, Svezia –distribuito da Media Luna New
Films) di Emelie Lindblom, basato sulla misteriosa morte
di una ragazza il cui spirito sembra perseguitare tutti gli ospiti
della stanza 213.
Otto i corti in concorso
per questa sezione, di cui due titoli
italiani: RINCOMAN (Italia, 2017) di
Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli, ROCKY
(Italia, 2017) di Daniele Pini – la sceneggiatura è firmata dagli
autori Laudia De Angelis, Daniele Pini e Nicola Ingenito,
quest’ultimo giurato storico di Giffoni -, NEW BOY
(Regno Unito, 2017) di Norman Tamkivi, HOW TOMMY LEMENCHICK
BECAME A GRADE 7 LEGEND (Canada, 2017) di Bastien
Alexandre, JUST GO! (Lettonia, 2017) di Pavels
Gumennikovs, THEGLASS PEARL
(Finlandia, 2017) di Tommi Seitajoki, STAY (Nuova
Zelanda, 2017) di Craig Gainsborough-Waring e Luke Thornborough,
FOOTSTEPS (Islanda, 2017) di Hannes Thor
Arason.
Giffoni 2017 GENERATOR
+13
Il consolidamento dei legami
familiari e la voglia di realizzare i propri sogni sono le
principali tracce nella sezioneGenerator +13
composta da sette lungometraggi. Vanta un cast stellare
WALKING OUT (Usa, 2017 – distribuito da
AMP Int’l) dei registi Alex Smith e Andrew Smith:
nel film ritroviamo Matt Bomer e il giovane Josh Wiggins (classe
1998) impegnati a mettere in scena il difficile rapporto tra padre
e figlio. I due saranno costretti a fare fronte comune per superare
pericoli inaspettati, riscoprendo anche il profondo legame che li
unisce. L’elaborazione del lutto vista da esperienze e punti di
vista diversi distingue THE BACHELORS (2017, Usa –
distribuito da Fortitude Int’l) di Kurt Voelker,
dove ritroviamo l’attore Josh Wiggins insieme a Julie Delpy e al
Premio Oscar J.K. Simmons (miglior attore non protagonista per
“Whiplash”, film vincitore di 3 statuette nel 2015). Protagonista
di STRAWBERRY DAYS (Svezia, 2016 – distribuito da
Yellow Affair) di Wiktor Ericsson, invece,
racconta l’amore impossibile tra due adolescenti che sembrano
appartenere a mondi e ceti sociali diversi. Basato sul libro
“La regina bambina” di Tim Crothers e realizzato dalla
nota regista Mira Nair, QUEEN OF KATWE (Uganda,
2016 – distribuito da Sky Italia/Walt Disney
Studios) ripercorre la storia vera di Phiona Mutesi, un
prodigio degli scacchi ugandese insignita del titolo “Candidato
Maestro FIDE Femminile” alle Olimpiadi del 2012. L’opera, dopo la
presentazione al Festival, verrà trasmessa da Sky Cinema; nel cast
anche il premio Oscar Lupita Nyong’o. Gli impegni scolastici, i
primi batticuori ed i rapporti contrasti con i genitori in
GOOD BOY (Russia, 2016 – distribuito da
Art Pictures Studio) di Oksana Karas, un
concentrato di tutte le piccole ansie adolescenziali, tra gioie e
sfide. Torna ad incontrare il pubblico di Giffoni la regista Vibeke
Idsoe (nel 2003 aveva presentato “Karlsson on the Roof” nella
sezione Kidz) con THE LION WOMAN
(Norvegia/Germania, 2016 – distribuito da
TrustNordisk). Protagonista Eva Arctander, una
bambina nata nel 1912 completamente ricoperta da peli biondi,
persino sul viso. Il film segue la sua vita dal 1912 al 1936,
raccontando le difficoltà che incontra ad essere accettata e il
modo in cui cambia. Altro film in concorso direttamente dalla
Mongolia è WHITE BLESSING (Mongolia, 2016 –
prodotto da Hulegu Pictures) di Sengedorj
Chanchivdorj, ispirato alla storia vera della judoka Sumiya
Dorjsuren, seconda classificata alle Olimpiadi di Rio 2016 per la
categoria 57 chili.
Giffoni 2017 GENERATOR
+16
Ostacoli da superare nella corsa
all’età adulta e viaggi on the road ispirati alle celebri
traversate in autostop dei mitici anni ’70: mettono a confronto
leggerezza e preoccupazioni degli anni più belli i film scelti per
i Generator +16. In DO IT RIGHT
(Francia, 2017 – distribuito da Films
Distribution), per la regia di Chad Chenouga, il sedicenne
Nassim viene affidato ad una casa famiglia alla morte della madre:
per non essere accumunato ai “casi sociali”, il ragazzo si
inventerà un’altra vita. Un adolescente scomparso torna a casa dopo
otto anni ma, svanita la gioia iniziale, si fa avanti il dubbio che
si tratti di un impostore: è la trama di THE NEXT
SKIN (Spagna/Svizzera, 2016 – prodotto da Corte y
Confeccion de Peliculas) di Isaki Lacuesta e Isa Campo
che, con i suoi colpi di scena, tiene incollato allo schermo lo
spettatore. Tra gli interpreti principali Emma Suarez, la “Julieta”
del grande regista Pedro Almodóvar, che ritroviamo anche
in “April’s Daughter” in concorso nella sezione Generator +18.
Dipinge un divertente e attento spaccato esistenziale
HANDSOME DEVIL(Irlanda, 2016 – distribuito da
Radiant Films Int’l) di John Butler, conducendoci
nelle aule del collegio “Rugby Mad”, dove un sedicenne emarginato
stringe un’improbabile amicizia con il suo nuovo compagno di
stanza. Nel cast anche Nicholas Galitzine, ospite
della 46esima edizione del Giffoni Film Festival per l’anteprima di
“New York Academy”. È la descrizione di una storia d’amore poco
convenzionale quella messa in scena da THE
INLAND ROAD (Nuova Zelanda, 2017 – distribuito da
LevelK) di Jackie Van Beek: su una strada che
attraversa le campagne neozelandesi, un incidente mortale fa sì che
si intreccino i destini della sedicenne Tia e di Will, padre di una
bambina di quattro anni. Un super cast per WEIRDOS
(Canada, 2016 –distribuito da Double Dutch Int’l)
di Bruce Mcdonald in cui ritroviamo Molly Parker, la Jackie Sharp
di “House of Cards”, e Julia Sarah Stone, già protagonista di “The
Year Dolly Parton Was My Mom” presentato in concorso nella sezione
Generator +18 nel 2011. La narrazione ci conduce nel 1976, è il
fine settimana del Bicentenario americano e il quindicesimo
compleanno di Kit. Con l’aiuto di Alice, il ragazzo fa l’autostop
verso casa della madre artista. Per la prima volta al Festival è
presente anche una produzione del Porto Rico: firmato da Ari’
Maniel Cruz, BEFORE THE ROOSTER CROWS (Porto Rico,
2016 – distribuito da Deluz) è il dramma di
un’adolescente divisa tra l’attesa di trasferirsi in America per
ritrovare la madre e l’improvvisa ricomparsa del padre naturale
dopo anni di carcere. Ancora anni ’70 con LANE
1974 (Usa, 2017 – prodotto da Lane 1974
LLC) di Sj Chiro: la tredicenne Lane vive libera e felice
in una bella comune della California insieme alla famiglia, le cose
si complicano quando la madre decide di iniziare un viaggio in
autostop compiendo piccoli furti per sopravvivere.
Giffoni 2017 GENERATOR +18
La complessità dei rapporti umani,
ponendo particolare attenzione ai legami familiari è il percorso
introspettivo proposto ai GENERATOR +18. In
WE’RE STILL TOGETHER (Canada, 2016 – prodotto da
Achromatic Media), per la regia di Jesse Klein,
Chris vede in Bobby l’unica speranza per essere accettato e fuggire
ai bulli: purtroppo il fascino iniziale dell’uomo sparirà appena il
ragazzo si renderà conto della vita autolesionista che conduce.
Ispirato ad avvenimenti reali, LITTLE HARBOUR
(Slovacchia/Repubblica Ceca, 2017 – distribuito da Loco
Films) di Iveta Grofova racconta di Jarka, una ragazzina
di 10 anni maltrattata dalla madre, che si ritroverà nel ruolo di
balia di due piccoli gemelli abbandonati per le strade di
Bratislava. Interpretato interamente in Yiddish, una lingua
non utilizzata nel cinema per molti decenni,
MENASHE (Usa, 2017 – distribuito da
Mongrel Int’l) è firmato da Joshua Z Weinstein e
distribuito da Mongrel International. Il film segue la vita di uno
sfortunato droghiere mentre si sforza di far quadrare il bilancio
del negozio e, allo stesso tempo, crescere da solo il figlio
Rieven. Con GARDEN LANE (Svezia, 2017) di Olof
Spaak ci viene mostrato l’incontro tra Eric e Elen che, dopo aver
vissuto insieme da bambini con i loro genitori tossicodipendenti,
si ritrovano da adulti ad affrontare un passato condiviso. A
proiettare sullo schermo la vita di una timida e problematica
studentessa 17enne è CAT SKIN (UK, 2017 – prodotto
da Grasskamp Films) di Daniel Grasskamp: la natura
voyeuristica della ragazza sfocerà in un amore intenso e burrascoso
con April. È firmato dal regista Philip John (“Downton Abbey”)
MOON DOGS (Irlanda, 2016 – prodotto da Up
Helly AA): protagonisti due fratelli e un viaggio verso
Glasgow per raggiungere il Up Helly Aa, il più grande festival di
fuochi d’artificio d’Europa. APRIL’S DAUGHTER
(Messico, 2017 – distribuito da MK2 Films) di
Michel Franco affronta invece il difficile rapporto tra una madre
assente e le sue figlie: la precoce gravidanza di una delle due,
Valeria, le costringerà a ritrovarsi e ad affrontare tutti i
dissapori irrisolti.
Sono in tutto 16 gli short
film in gara per i + 18, divisi nelle categorie fiction e
animazione. Figurano nella prima STAR
PEOPLE (Italia, 2016) di Adriano Giotti, BEHIND
THE WALL (Qatar/Marocco, 2017) di Karima Zoubir,
GIRL AT THE DOOR (Corea, 2017) di Song Joosung,
MARE NOSTRUM (Francia, 2017) di Rana Kazkaz e Anas
Khalaf, SIMONA & EDEN (Israele, 2017) di Tamar
Goren, THE SMOKE (Russia, 2017) di Ivan Plechev,
SNATCHED (Francia, 2016) di Emmanuelle
Nicot. Rientrano nella seconda categoria invece
CONFINED (Italia, 2016) di Nico Bonomolo,
FRAMED(Italia, 2017) di Marco Jemolo, AYNY
– MY SECOND EYE (Germania, 2016) di Ahmad Saleh,
MANED & MANCHO(Iran, 2017) di Shiva Sadegh
Asadi, MORNING COWBOY (Spagna, 2017) di Fernando
Pomares, THE OGRE (Francia, 2017) di Laurène
Braibant, OH MOTHER! (Polonia, 2017) di Paulina
Ziolkowska, THE WILD
BOAR(Germania/Francia/Ungheria, 2016) di Bella
Szederkényi, WINFRIED (Germania, 2016) di Jana
Lenhard, Christopher Vogt, Victoria Sandvoß.
Giffoni 2017 GEX DOC
Si basano su sette storie vere,
narrate in forma di documentario, le opere scelte per GEX
DOC. Si parte da THEY CALL US MONSTERS
(Usa, 2016 – prodotto da BMP Films) di Ben Lear,
ambientato nello Stato della California dove i minorenni, colpevoli
di aver commesso crimini gravi, vengono processati come adulti.
Svela la guerra in Siria, raccontata attraverso gli occhi dei
bambini, BORN IN SYRIA (Spagna, 2016 – distribuito
da Java Films) di Hernan Zin: il film segue per un
anno le vicende dei piccoli protagonisti, che affrontano un lungo
viaggio in mare verso l’Europa, ed è arricchito dalla musica del
compositore Gabriel Yared. Con il documentario d’animazione
A BASTARD CHILD (Svezia, 2016 – distribuito da
Taskovski Films) conosciamo Hervor, nata nel 1909
da una ragazza madre in una Svezia antidemocratica. La bambina
viene da subito emarginata da una società retrograda finché,
divenuta adulta, si batterà per i diritti dei più
deboli. L’opera è stata realizzata dal regista Knutte Wester,
nipote della vera protagonista. Ci sono eroi che combattono ogni
giorno passando inosservati: è il cuore di EVERYDAYS
HEROES (Francia, 2016 – distribuito da TF1
Studio) di Anne-Dauphine Julliand, incentrato sulla lotta
alla malattia di coraggiosi bambini affetti da patologie gravi. Una
bambina di 3 anni, invece, ci mostra il viaggio in 86 giorni della
sua famiglia attraverso diversi Paesi: l’opera è 69 MINUTES
OF 86 DAYS (Norvegia, 2017 – distribuito da
Taskovski Films) di Egil Haskjold Larsen, in cui
scopriamo le impressioni della bambina nella traversata per
raggiungere la Svezia e ritrovare la tranquillità dopo la guerra. È
un elogio all’amore e all’unità familiare THE OTHER SIDE OF
THE WALL (Spagna, 2016 – distribuito da First Hand
Films) di Pau Ortiz: Ale e Rocio, due fratelli honduregni
immigrati in Messico, dovranno prendersi cura dei piccoli di casa
dopo l’arresto della madre. Chiude la sezione HOBBYHORSE
REVOLUTION (Finlandia, 2017 – prodotto da Tuffi
Films) del regista Selma Vilhunen che, nel 2014, ha
ricevuto una candidatura agli Oscar per il corto “Do I Have to Take
Care of Everything?”.
Giffoni 2017 PARENTAL
CONTROL – DESTINAZIONE ITALIA
Una sezione tutta italiana composta
dai migliori short film nostrani: PARENTAL CONTROL
-DESTINAZIONE ITALIAunirà in sala tutta la famiglia,
ergendo a giudici i familiari dei giffoners, dai genitori ai nonni.
Sei i cortometraggi proposti: GIONATAN CON LA G
(Italia, 2016) di Gianluca Santoni, MATTIA SA
VOLARE (Italia, 2016) di Alessandro Porzio,
SOTTOTERRA (Italia, 2017) di Mohamed Hossameldin,
NON GIOCO PIÙ (Italia, 2017) di Sebastiano Luca
Insinga, LETTERA A MIA FIGLIA (Italia, 2017) di
Giuseppe Alessio Nuzzo, UOMO IN MARE (Italia,
2016) di Emanuele Palamara.
Salirà
a mille l’adrenalina al Giffoni
2016 con l’arrivo di Nicholas Hoult, ospite del
Festival in programma dal 15 al 24 luglio a Giffoni Valle Piana. Il
ragazzo che redimeva Hugh Grant in About a boy e che ha
conquistato il pubblico con la sua epica trasformazione
nell’X-men
più animalesco di sempre, racconterà (il 22 luglio) alla giovane
Giuria della 46esima edizione la sua fresca ma già importante
carriera. Confermatosi volto di punta del fantasy nell’acclamato
Mad Max: Fury Road, prossimamente sarà nelle sale con un
serratissimo thriller accanto ai Premi Oscar Ben Kingsley e Anthony
Hopkins: una sfida ad alta velocità sullo schermo e tra generazioni
davanti alla macchina da presa a cui il talento britannico approda
dopo varie convincenti prove action e la forza di anni di
studio.
Nato a
Wokingham il 7 dicembre del 1989, Nicholas Caradoc Hoult lascia
infatti la scuola a soli dodici anni per tentare la carriera di
attore e si iscrive alla Sylvia Young Theatre School, una delle più
prestigiose istituzioni d’arte drammatica di Londra. L’esordio al
cinema è a soli sei anni in Relazioni intime di Philip
Goodhew (1996), ma la notorietà arriva qualche anno più tardi, nel
2002, quando veste i panni di Marcus, il ragazzino che irrompe
nella vita del superficiale Will (Hugh Grant) in About a Boy
di Chris e Paul Weitz. Fioccano per il giovane attore tante
proposte, sia per ruoli televisivi –nella serie Star e nel
teen drama Skins – che cinematografici (The
Weather Man – L’uomo delle previsioni, A Single
Man).
Nel
2010 interpreta Eusebios nel blockbuster fanta-mitologico
Scontro tra titani, accanto a Liam Neeson, Ralph
Fiennes e Sam Worthington. È il preludio alla prova epica
di X-Men: L’inizio (2011, di Matthew Vaughn) in cui Hoult è
Hank McCoy/Bestia. La sua animalesca trasformazione dal
genio dal carattere introverso al mutante dal folto pelo blu
convince e conquista il pubblico della saga cinecomics anche nei sequel firmati da Brian
Singer X-Men – Giorni di un futuro passato (2014) e X-Men
Apocalisse (2016). Dopo aver dato anima e corpo al
singolare zombie R in Warm Bodies, film di Jonathan Levine
del 2013 tratto dall’omonimo romanzo di Isaac Marion, lo ritroviamo
nel ruolo di Nux in Mad Max: Fury Road (2015), acclamato
sequel della saga anni ’80 vincitore di ben 6 Premi Oscar
(Montaggio, Costumi, Trucco, Sonoro, Montaggio Sonoro e
Scenografia).
Dagli
scenari apocalittici alla guerra sul campo, Hoult tornerà
prossimamente sul grande schermo nei panni di Matt Ocre in Sand
Castle, diretto da Fernando Coimbra. Ambientato nel 2003 in
Iraq e scritto da Chris Roessner, il film (in post-produzione)
prende spunto dalla vera storia dello sceneggiatore che in quel
periodo si trovava nel triangolo sunnita come
mitragliere.
È
atteso quest’estate nelle sale, invece, l’adrenalico action
thriller Collide, scritto e diretto da Eran
Creevy, in cui Nicholas è Casey Stein, un ex giovane criminale
che torna al suo passato oscuro pur di rimediare i soldi necessari
a salvare l’amata Juliette (Felicity Jones). Sulla sua strada lo
stravagante contrabbandiere Ben Kingsley e lo spietato boss Anthony
Hopkins che lo braccherà in una caccia
ferratissima.
Attualmente è impegnato, al fianco di Kevin Spacey, nelle
riprese di Rebel in the Rye di Danny Strong. Il film
racconta la vita di Salinger, incentrandosi sulla nascita del
capolavoro letterario Il giovane Holden.
Il nuovo
lungometraggio d’animazione Disney Pixar Alla Ricerca di
Dory ha recentemente debuttato al primo posto nella classifica
degli incassi del weekend americano con 135 milioni di dollari
(record di miglior apertura al box office per un film d’animazione)
e si prepara ora a conquistare il pubblico del Giffoni Film
Festival 2016. Venerdì 15 luglio, infatti, la nuova
avventura della pesciolina blu più amata di sempre darà
ufficialmente il via alla 46^ edizione della
manifestazione.
Diretto
da Andrew Stanton (Alla Ricerca di Nemo, WALL•E),
co-diretto da Angus MacLane (Toy Story of Terror!) e
prodotto da Lindsey Collins (co-produttrice di WALL•E),
Alla Ricerca di Dory arriverà nelle sale italiane il 14
settembre, anche in 3D, preceduto dal cortometraggio
Disney•Pixar Piper.
Nell’attesa di scoprire cosa accadrà alla smemorata
pesciolina, Disney Italia ha dato inizio a una grande
avventura sul web per trovare Dory. L’iniziativa coinvolge 13
volti noti del mondo dello spettacolo, musica, sport, cucina,
cinema e web per tutta l’estate. Ogni lunedì, all’interno delle
“Dory News”, un originale trio di investigatori, composto dal
celebre Trio Medusa, rivelerà alcuni indizi che aiuteranno gli
utenti a rispondere al quiz game su www.TrovaDory.it/sul-web e
a indovinare, di volta in volta, l’identità di un personaggio
misterioso che rilascerà sui propri canali un video con
la simpatica Dory.
Sul sito sono già disponibili le
“Dory News” in cui vengono svelati i primi due personaggi
misteriosi: in molti, infatti, hanno già riconosciuto l’attore
comico Angelo Duro e la popolare cantante, attrice e conduttrice tv
Lodovica Comello.
Ogni
settimana in palio, in modalità instant win, moltissimi regali
dal mondo di Dory: playset di Disney Infinity, tanti prodotti
Disney Store e la partecipazione a un evento esclusivo Disney
Italia. Inoltre, per chi avrà indovinato tutti i
personaggi legati a #TrovaDory sul web, sarà possibile
partecipare anche all’estrazione finale di un incredibile viaggio
in California, dove è ambientato il film.
Giffoni
Experience presenta alcune novità del
programma 2015 al Festival di Cannes.
La 45esima edizione, che si terrà
dal 17 al 26
luglio, avrà come tema “Carpe Diem“: un
invito a rendere straordinaria la propria vita, a non
accontentarsi, senza rimandare “a poi” quello che si può fare
subito, con coraggio e passione.
Sarà Mark Ruffalo,
acclamato Hulk della serie MarvelThe
Avengers e applaudito interprete di
Zodiac, Shutter Island, Begin Again e I
ragazzi stanno bene, una delle star internazionali del
Giffoni 2015. Ruffalo, candidato due volte all’Oscar come miglior
attore non protagonista nel 2015 e nel 2011 rispettivamente per
Foxcatcher e I ragazzi stanno bene, nei prossimi mesi è atteso sul
grande schermo con importanti titoli: da Avengers: Age of Ultron,
secondo capitolo della saga di supereroi Marvel Comics dei Vendicatori, dove Ruffalo
veste i panni di Bruce Banner/Hulk, a Spotlight, film di denuncia
sui casi di pedofilia legati alla chiesa cattolica al fianco di
Michael Keaton e Rachel McAdams, fino ad uno dei progetti
cinematografici più interessanti del 2016: il sequel di Now You See
Me diretto da Jon M. Chu con Michael Caine e Daniel Radcliffe, che
rischia di essere l’ultimo film di Caine, come lo stesso attore ha
già dichiarato. Mark Ruffalo ha iniziato a recitare alla fine degli
anni Novanta, raggiungendo la notorietà internazionale con il
thriller “In the Cut” di Jane Campion, con Meg Ryan, ottenendo
subito consensi da parte di pubblico e critica. Ruffalo ha
debuttato alla regia con il film Sympathy for Delicious, premio
della giuria al Sundance Film Festival, con un cast di attori
eccezionali, tutti suoi amici, da Orlando Bloom a Juliette Lewis e
Laura Linney. L’attore dialogherà con i giovani
giurati provenienti da 52 Paesi,
tra cui Australia, Corea del Sud, Francia, Giordania,
India, Iraq, Libano, Palestina, Pakistan, Qatar, Siria,
USA.
Gli oltre 3.600
ragazzi giudicheranno i film in concorso suddivisi per
fasce d’età (Elements+3 per i bambini dai 3 ai 5
anni, Elements +6 per i bambini dai 6 ai 9 anni,
Elements+10, per i bambini dai 10 ai 12 anni,
Generator+13 per i ragazzi dai 13 ai 16 anni,
Generator+16 per i ragazzi dai 16 ai 17 anni
eGenerator+18 per i ragazzi dai 18 anni in su).
Tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, sono varie e
intense le tematiche affrontate dalle storie in concorso: i sogni
adolescenziali scanditi dal ritmo della musica rock, il terrorismo
visto dai ragazzi, il genocidio, i primi turbamenti dell’età
adulta, le difficoltà nell’affrontare un lutto o una disabilità, la
voglia di vendetta e riscatto, i conflitti con i genitori e la
necessità di trovare conforto negli amici. Oltre ai film in
competizione, numerose le anteprime nazionali ed internazionali
delle più importanti major. Accanto alle molteplici attività in
programma, lo sguardo del pubblico potrà affacciarsi per la prima
volta sull’opera, in corso di realizzazione, che proietterà il
Giffoni Experience verso il futuro: la Multimedia
Valley. Sarà la più grande area della creatività e della
cultura del Sud d’Italia, un incubatore di idee e progetti
innovativi, che si stenderà su una superficie di 40mila mq.
Le prime forme si cominciano già ad intravedere e nella Cittadella
del Cinema di Giffoni Valle Piana il cantiere è in fermento: segno
distintivo e metafora reale di qualcosa che sta nascendo.
“Queste – spiega il direttore Claudio
Gubitosi – sono le uniche ruspe che ci piacciono. Le ruspe che
distruggono per poi portare una ricostruzione più brillante, più
bella, più funzionale“.
Dopo la tappa al Festival di
Cannes, il Giffoni Experience sarà protagonista anche
all’Expo di Milano, il prossimo 22
giugno, quando verranno annunciate le tante altre attività
del programma.
Primi annunci dal
Giffoni 2014, e il primo ospite confermato per
questa edizione è l’attore Dylan
O’Brien che sarà all’evento il 21 Luglio. Il
Giffoni Film Festival 2014 si terrà a Valle Piana
(SA) dal 18 al 27 Luglio.
Dylan O’Brien è un giovane attore
newyorkese di 22 anni e noto al pubblico per la parte nel serial di
successo Teen Wolf.
Teen
Wolf è una serie
televisiva statunitense di genere thriller, basata
sul film Voglia di vincere del 1985, che ha
debuttato il 5 giugno 2011 suMTV. Il 13 luglio 2011 la
serie è stata rinnovata per una seconda stagione. Il 12
luglio 2012, invece, la serie televisiva è stata rinnovata per
una terza stagione composta da 24 episodi, il doppio del numero di
episodi delle prime due stagioni. Durante il New York Comic-Con
tenutosi il 12 ottobre 2013 è stato confermato il rinnovo
per una quarta stagione, composta da 12 episodi.
Scott McCall è un
giovane ed emarginato studente della Beacon Hills High School e
riserva nella squadra di lacrosse della sua scuola. La sua vita
cambia drasticamente quando, una notte, viene morso da un lupo
mannaro. Dopo aver scoperto di essere diventato a sua volta un
licantropo, Scott è costretto a ricercare un equilibrio tra la sua
nuova identità, fonte di molti pericoli, e la sua vita da
adolescente. In questo viene aiutato dal suo migliore amico,
Stiles, e da un misterioso licantropo, Derek. La vita da emarginato
va a concludersi acquistando il ruolo di cocapitano della squadra
di Lacrosse grazie alle sue nuove doti, tutto ciò non fa che
scatenare la rabbia e la gelosia di Jackson che fino ad allora era
il capitano della squadra. Quando s’innamora di Allison Argent,
scopre che la famiglia della ragazza caccia i licantropi da secoli.
I due si fidanzano comunque ma Scott deciderà poi di allearsi con
Derek per sfuggire agli Argent, e in particolare alla zia di
Allison, Kate, nonché ex fiamma di Derek. Scott e Derek hanno
inoltre intenzione di scoprire chi è l’Alpha il licantropo che ha
morso Scott e che ha ucciso Laura, sorella di Derek. Peter Hale,
zio di quest’ultimo, rimasto in stato catatonico per anni in
seguito ad un incendio nella sua abitazione, si risveglia rivelando
che è lui il licantropo Alpha, cerca di radunare il suo branco
formato da Scott e Derek mordendo in seguito Lydia Martin, un’amica
di Allison, di cui Stiles è perdutamente innamorato dalla terza
elementare, la sera del ballo d’inverno.
Ciak
d’inizio riprese in Toscana per il film opera Gianni
Schicchi, prodotto da Genoma Films di Paolo Rossi
Pisu, da Albedo Production di Cinzia Salvioli e con
DO Consulting & Production.
Il
film, che rappresenta l’esordio cinematografico del regista
teatrale di successo internazionale Damiano Michieletto, è tratto
dall’omonima opera lirica di Giacomo Puccini su libretto di
Giovacchino Forzano, e ispirata al Canto XXX dell’Inferno di
Dante.
Un cast
di artisti d’eccellenza, arricchito della grande presenza di
Giancarlo Giannini nel ruolo di Buoso Donati, e
della collaborazione con l’Orchestra del Teatro Comunale di
Bologna, diretta dal Maestro Stefano Montanari, che registrerà le
musiche di Puccini, e su cui gli artisti sul set reciteranno
cantando in presa diretta.
LOGLINE: Gianni Schicchi, un furbo
faccendiere toscano, riesce con un abile stratagemma ad intascare
la cospicua eredità dell’anziano collezionista d’arte Buoso Donati,
appena deceduto.Il folto
stuolo di parenti avidi, accorsi per ottenere la loro parte, verrà
cacciato di casa a bocca asciutta.
Grazie
al ritmo incalzante e ai suoi quindici esilaranti personaggi,
l’opera sembra essere la felice antesignana della commedia
all’italiana, grazie al sapiente lavoro di adattamento del regista
Damiano Michieletto. Il Produttore creativo è Elisabetta
Bruscolini, e la scenografia sarà firmata da Paolo Fantin, con i
costumi di Nicoletta Ercole in collaborazione con Alessandra
Carta.
Le
riprese sono previste per quattro settimane nella splendida cornice
toscana, in provincia di Siena tra i comuni di Trequanda e Pienza.
DAMIANO MICHIELETTO
Nel
giro di poco tempo, Damiano Michieletto è emerso sulla scena
internazionale come uno dei rappresentanti più interessanti della
giovane generazione di registi italiani ed è oggi tra i più
richiesti nel mondo. Ha studiato opera e produzione teatrale presso
la Scuola d’Arte Drammatica di Milano Paolo Grassi e si è laureato
in lettere moderne presso l’Università di Venezia, sua città
natale.
I suoi
spettacoli sono stati rappresentati nei più importanti teatri,
festival e istituzioni quali il Festival di Salisburgo, il Teatro
alla Scala, l’Opéra di Parigi, la Royal Opera House di Londra, il
Festival di Glyndebourne, il Bolshoi di Mosca, il Nuovo Teatro
Nazionale di Tokyo, la Sydney Opera in Australia, la Komische Oper
e la Staatsoper di Berlino, il Theater an der Wien di Vienna, la
Nederlandse Opera di Amsterdam, il Teatro Real di Madrid, La Fenice
di Venezia, il Teatro dell’Opera di Roma e il Rossini Opera
Festival di Pesaro.
Le sue
produzioni hanno ricevuto molti premi come il Laurence Olivier
Award, l’Irish Time Award, il premio russo Casta Diva, il Premio
Abbiati della Critica Musicale Italiana, l’Österreichischer
Musiktheaterpreis, il Reumert Prize, il Melbourne Green Room
Award.
Oltre
all’intensa attività nel teatro lirico, Michieletto è attivissimo
anche nel teatro di prosa, altrettanto importante nel suo percorso
artistico, collaborando in particolare con il Teatro Stabile del
Veneto e il Piccolo Teatro di Milano.
In Gianni e le
Donne Gianni ha sessant’anni ben portati, pensionato in
anticipo, passa le sue giornate senza far nulla, al servizio delle
donne che lo circondano: moglie, figlia (con fidanzato), madre,
vicina di casa. Gianni, sempre più depresso e zavorrato dalla
natura mite ed estremamente educata che da sempre lo
contraddistingue, capisce che è arrivato il momento di darsi una
svegliata, rimettendo così in moto il proprio motore, con il
risultato di produrre tanto fumo e poco arrosto. Un David
di Donatello, un Nastro d’Argento, un Leone del futuro – Premio
Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” alla Mostra del
2008, critica e pubblico piacevolmente conquistati.
Gianni e le Donne, il film
Questo il bilancio de Il
Pranzo di Ferragosto opera prima del 60enne esordiente, ed
ora Gianni di Gregorio arriva addirittura a Berlino nella sezione
Speciale con Gianni e le Donne, suo ultimo film,
malinconica e ironica panoramica sulla terza età. Con grande misura
ed equilibrio, di Gregorio confeziona un film garbato e piacevole,
senza grandi intrighi narrativi ma che insieme alla sfacciata
ironia dei personaggi intreccia un sotto testo malinconico, a
tratti quasi struggente, che aiuta a costruire questa figura di
uomo rappresentativo di un’età.
Le sue donne non fanno altro che
accentuare la sua centralità nella storia e il suo approccio ad
ognuna di esse mostra infondo la sua mancata volontà di stabilire
un vero e proprio legame. Purtroppo di questa assoluta centralità
di Gianni ne risentono proprio le sue donne, che sono tratteggiate
dalla sceneggiatura (dello stesso di Gregorio) come tante sagome
messe a far scena, senza un vero e proprio carattere. Fa eccezione
in questo quadro da teatro il fidanzato della figlia, così fuori
dagli schemi da risultare incredibilmente convincente.
Anche la regia è sicuramente
notevole, molta macchina a mano segue il protagonista dall’inizio
alla fine in un susseguirsi di micro-piani sequenza che scandiscono
il ritmo lento e cadenzato di tutto il film. Nel suo complesso
l’opera è gradevole, non certo eccelsa, ma godibile e senza troppe
pretese accompagna lo spettatore per 90 minuti molto piacevoli.
Oltre a Di Gregorio, nel cast anche
Valeria de Franciscis, Alfonso Santagata, Elisabetta
Piccolomini, Valeria Cavalli, Aylin Prandi, Kristina Cepraga,
Michelangelo Ciminale, Teresa Di Gregorio, Lilia Silvi, Gabriella
Sborgi, Laura Squizzato, Silvia Squizzato.
Prime Video ha
svelato oggi il trailer ufficiale del documentario Original
italiano Gianluca Vacchi: Mucho Más, in
uscita il 25 maggio in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
Protagonista del documentario è
Gianluca Vacchi, imprenditore, influencer e dj di
fama internazionale. Esploso come fenomeno social grazie ai suoi
video diventati virali e che hanno generato milioni di
visualizzazioni, ad oggi Vacchi vanta oltre 22,2 milioni di
follower su IG, 21,5 milioni su Tik Tok, 3 milioni su FB, ed è
considerato il “Re dei Social”, raggiungendo un pubblico totale di
46,6 milioni da tutto il mondo. Gianluca Vacchi: Mucho
Másoffre agli spettatori un accesso unico a
un Vacchi mai visto prima che mostra senza filtri l’uomo che si
cela dietro il celebre personaggio. Nel documentario Vacchi
rivelerà aspetti importanti della sua vita e della sua infanzia,
raccontando anche il profondo legame con la madre, il rapporto con
gli amici e soprattutto quello con la sua compagna, la modella
Sharon Fonseca, che gli ha fatto il più grande regalo della sua
vita: diventare padre della piccola Blu Jerusalema.
Gianluca Vacchi: Mucho
Más è prodotto in Italia da Masi Film e Indigo per Amazon
Studios e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 25
maggio 2022.
Presentato ieri alla Casa del
Cinema il primo lungometraggio di Gianluca
Petrazzi, Roma criminale, appassionato
omaggio ai poliziotteschi anni ’70, su tutti Roma a mano
armata di Umberto Lenzi (1976). Con lui il
cast che vede nomi noti del cinema di genere poliziesco e non solo,
come Corrado Solari, Massimo Vanni, il regista
Claudio Fragasso, qui attore. Protagonisti del
film su fronti opposti, non solo per lavoro, ma anche per una
vecchia questione personale, Luca Lionello (er
Toretto) e Alessandro Borghi (Commissario
Lanzi).
Com’è nata l’idea di recuperare
il poliziottesco?
Gianluca Petrazzi: “Come omaggio
a questo genere e anche a mio padre (Riccardo Petrazzi ndr),
che ha lavorato in più di cinquanta film polizieschi come aiuto
regista, stunt coordinator e maestro d’armi. Inizialmente
volevo fare un corto, poi ho incontrato Gino Montegrande
(produttore della pellicola ndr), che ha creduto in noi, ed è
nato questo film”.
Massimo Vanni: “Ho avuto l’onore
di lavorare con registi come Enzo Castellari e Bruno Corbucci, i
padri del poliziesco italiano. Ci siamo spesso detti, assieme a
Gianluca, che avremmo voluto fare un poliziesco alla vecchia
maniera. Abbiamo avuto la fortuna di trovare chi ha recepito le
nostre idee”.
Pur partendo da un’ottima idea
e con diversi buoni spunti, il film ha alcuni punti deboli, alcuni
vuoti di sceneggiatura, ad esempio nella sequenza della rapina. Non
sarebbe stato meglio avere meno fretta nel realizzarlo e curare
maggiormente alcuni aspetti?
G. P.: “Abbiamo avuto cinque
settimane per girare, c’erano dei tempi da rispettare. Ci siamo
accorti anche noi di alcune carenze, ma non abbiamo potuto fare
altrimenti. La scena della sparatoria, ad esempio, è stata girata
in una giornata. Con qualche soldo in più avremmo potuto migliorare
molte cose. Inoltre, bisognava cogliere l’attimo, perché se non lo
avessimo fatto ora il film, non lo avremmo potuto più
fare”.
Luca Lionello, il suo personaggio
è costruito magnificamente, ma da un certo punto in poi, sembra
perdere il filo, la cattiveria.
Luca Lionello: “In realtà,
abbiamo lavorato sulla psicologia del personaggio, contiene tanti
personaggi del passato. La sua cattiveria si stempera perché volevo
dargli qualche nota umana, una certa nobiltà che caratterizza quel
tipo di criminalità”.
Il suo personaggio è chiaramente
un omaggio ad altri “cattivi” come il Gobbo (interpretato da
Tomas Milian in Roma a mano armata e La banda
del gobbo ndr), cosa le piace di quei
personaggi?
L. L.: “Il cinema che ha
nutrito la mia fantasia da bambino è quello d’azione, in cui ci
sono pistole, si spara. Certamente Tomas Milian è stato sempre
presente alla nostra mente, abbiamo cercato di non
scimmiottarlo”.
C’è ancora speranza per i
polizieschi in Italia?
G. P.: “Il cinema d’azione
poliziottesco deve andare avanti. È dura, perché per farlo servono
budget alti, ma per chi come me ha iniziato a lavorare in Il
giustiziere sfida la città, è irrinunciabile”.
Si terrà Giovedì 2 aprile ore 20 al
KINO, la presentazione del libro “Un
fiume in Piena” (Derive e Approdi) di Gianluca
Arcopinto, produttore cinematografico. Durante l’evento
anche la presentazione dei laboratori del COLLETTIVO MINA e la
proiezione del corto “Centoquattordici” –
Coll.Mina.
Gianluca Arcopinto
fa il produttore cinematografico. Per alcuni mesi è stato
l’organizzatore generale della serie tv Gomorra, tratta dal libro
di Roberto Saviano. Dopo 5 mesi di lavorazione e 16 settimane di
riprese, Arcopinto ha lasciato il set. Non ha, invece, lasciato
Scampia, scegliendo di mettersi dalla parte di una cittadinanza
attiva che rifiuta di essere ostaggio dell’economia camorristica e
che non vede nella risposta dell’ordine pubblico l’unica
alternativa.
Arcopinto arriva alle Vele di
Scampia con il mondo scintillante delle riprese televisive, coi
suoi problemi di costi di produzione, di organizzazione, insieme
agli attori, ai registi, agli sceneggiatori e lì inciampa su una
realtà fatta di persone e associazioni che resiste alla droga, che
si sottrae al controllo camorristico del territorio, che denuncia
l’abbandono da parte delle istituzioni, che immagina un altro
sistema economico e che dà forma alla speranza di una vita decente.
Che rifiuta di riconoscersi nella parabola narrativa di una
famiglia di boss e chiede che si racconti un’altra storia. Di
questa realtà la serie Gomorra non parla, il libro di Gianluca
Arcopinto
Giancarlo Giannini
è protagonista nella serie Sky,
Il Grande Gioco, dove recita al fianco di Francesco Montanari ed Elena
Radonicich. Il suo ruolo è quello di uno spietato
procuratore di una importante società. Durante la prima della serie
che si è tenuta al Teatro Eliseo, il cast era presente per la
conferenza stampa. Durante la conferenza sono emersi i dettagli che
hanno portato alla realizzazione della serie ma anche dei
retroscena della vita dei nostri protagonisti.
In questa occasione,
Giancarlo Giannini ha dichiarato: “A Febbraio
sarò a Los Angeles perché riceverò la stella sulla Walk of
Fame”. Il suo nome va ad aggiungersi a quello di altri
quindici tra gli italiani più celebrati a Hollywood. Dopo Bernardo
Bertolucci ed Ennio Morricone, anche Giancarlo Giannini potrà
celebrare la sua carriera con la tanto desiderata stella. Questa
notizia era stata già annunciata nel 2020 ma è stata poi rimandata
a causa della pandemia da Covid-19. Infatti, oltre all’attore era
stato annunciato lo stesso riconoscimento per Luciano Pavarotti –
cerimonia che si è tenuta ad agosto 2022.
Nel 2020, Giannini dopo l’annuncio
ha ringraziato la Filming Italy Los Angeles per il risultato
ottenuto: “Felicissimo per questo importante riconoscimento e
dedico questa preziosa stella a Franco Zeffirelli e Lina
Wertmuller”. Anche l’ex Ministro per i beni e le attività
culturali, Dario Franceschini aveva dichiarato: “Giancarlo
Giannini e Luciano Pavarotti: due nuove stelle italiane brillano da
oggi nella celebre Walk of Fame sulla Hollywood Boulevard di Los
Angeles, andando ad aggiungersi alle altre celebrità tricolore che
già ornano la celebre camminata”.
Il Filming Italy – Los
Angeles chiude la sua ottava
edizione con il conferimento della stella a
Giancarlo Giannini
sulla Walk of Fame di Hollywood. Il pluripremiato attore è
stato infatti premiato dalla Camera di Commercio di Hollywood con
la 2.752ª stella sulla Hollywood Walk of
Fame nella categoria Motion Pictures.
Insieme al Presidente della Camera di Commercio di Hollywood
Lupita Sanchez Cornejo, presenti anche la
Senatrice Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di
Stato al Ministero della Cultura, i produttori cinematografici
Barbara Broccoli e Michael Gregg
Wilson e Tiziana Rocca, Direttore
artistico di Filming Italy – Los Angeles e promotrice
dell’evento.
Doppiatore, regista e attore
italiano candidato all’Oscar, Giancarlo Giannini si è guadagnato il
plauso mondiale per i suoi ruoli da protagonista in film italiani e
internazionali. Il 3 marzo è stato inoltre premiato per la sua
incredibile carriera con il Filming Italy Lifetime
Achievement Award, presso l’Harmony Gold Theater, dal
Filming Italy – Los Angeles, diretto da
Tiziana Rocca e dall’Istituto Italiano di Cultura
di Los Angeles, che lo hanno celebrato con una maratona dei suoi
film più famosi.
Giancarlo Giannini
ha detto: “Sono molto felice e al contempo intimidito dal ricevere
la stella a Hollywood. Sono stato tante volte in America, portando
i miei film anche con Lina Wertmüller. Abbiamo avuto un buon
successo. Ho avuto anche una nomination all’Oscar per
Pasqualino Settebellezze, ma la stella penso sia più
importante. Io così sono per il pubblico una star per sempre. Un
sentito ringraziamento a Tiziana Rocca, che con il Filming
Italy da lei diretto e organizzato, si è fatta promotrice di
questo importantissimo traguardo per la mia carriera”.
Tiziana Rocca,
Direttore artistico di Filming Italy – Los Angeles,
afferma: “Da anni il Filming Italy collabora con la
Hollywood Chamber of Commerce che dal 1953 promuove e sostiene la
Walk Of Fame, la famosa strada dedicata al cinema, nata per
mantenerne la gloria. Già nel 2018, infatti, il Filming
Italy era riuscito ad ottenere questo riconoscimento anche per
la straordinaria Gina Lollobrigida. L’assegnazione di questa 16 ª
stella italiana a Giancarlo Giannini è un traguardo per la Cultura
Cinematografica Italiana e segno di speranza e di ottimo auspicio
in questo periodo ancora complicato per il settore
dell’audiovisivo”.
La Console Generale d’Italia a Los
Angeles, Raffaella Valentini, ha dichiarato: “Sono
particolarmente onorata che l’inizio della mia missione a Los
Angeles coincida anche con la ‘nascita’ di una nuova stella
sull’iconica Hollywood Boulevard, che oggi celebra Giancarlo
Giannini. Il talento di Giannini ci ispira da oltre 60 anni e
rappresenta un volto e una voce della cultura italiana che rende
tutti noi fieri”.
Emanuele Amendola,
Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, ha
aggiunto: “Quest’anno è stato un particolare onore celebrare
insieme il talento del grande Giancarlo Giannini presso il nostro
Istituto Italiano di Cultura alla vigilia della posa della stella
sulla Walk of Fame. Un segno indelebile del grande amore per il
cinema italiano a Hollywood, di cui lo stesso Giannini è stato
fondamentale autore”.
Anche Giancarlo
Giannini andrà ad occupare una prestigiosa mattonella
della Hollywood Walk of Fame! Dopo sessant’anni di carriera,
all’attore verrà assegnato il riconoscimento che viene assegnato
solo alle star del cinema (ma anche della musica, della tv e della
cultura) che hanno lasciato il segno nel firmamento di
Hollywood.
Giancarlo Giannini è uno dei volti
italiani famosi in tutto il mondo, grazie soprattutto alla
collaborazione con Lina Wertmüller. L’interprete è
stato più volte insignito di grandi riconoscimenti in patria, come
i 5 David di Donatello e i 5 Nastri D’argento, ma anche all’estero
è stato più volte elogiato. Nel 1973 vinse infatti a Cannes il Prix
d’interprétation masculine per Film d’amore e
d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota
casa di tolleranza…” e nel 1977 fu nominato
come Miglior attore protagonista per Pasqualino
Settebellezze, entrambi firmati da Wertmüller.
Giannini stesso ha dichiarato la sua
gioia e il suo onore a ricevere tale riconoscimento, dedicandolo
proprio alla donna che tante volte ne ha esaltato il talento e ad
un altro stimatissimo regista italiano: “Sono felicissimo per
questo importante riconoscimento, dedico questa preziosa stella a
Franco Zeffirelli e Lina Wertmüller”.
Da quando la star di
The Mandalorian e The Boys,
Giancarlo Esposito, ha confermato di essere stato
scelto per un ruolo misterioso nel MCU, le speculazioni si sono
scatenate su chi potrebbe interpretare. L’attore ha confermato che
avrebbe debuttato in un film prima di apparire in una serie TV
Disney+ e le foto dal set di
Captain America: Brave New World hanno rivelato che il
suo progetto per il grande schermo è proprio il film che vedrà
protagonista Anthony
Mackie.
Esposito è stato arruolato per le
riprese aggiuntive e un
primo sguardo al suo personaggio senza nome lo ha mostrato in
equipaggiamento tattico con diversi coltelli e quella che sembra
essere un’ascia.
In genere,
una foto dal set del genere chiarirebbe chi sta interpretando
un attore; ma allo stato attuale delle cose, non abbiamo certezza
di chi possa essere. Ma magari si possono fare delle
congetture.
Una nuova voce che circola online
suggerisce che Giancarlo Esposito interpreterà il cattivo di
Moon
Knight, Bushman. L’esistenza del
personaggio è stata confermata nella prima stagione dello show ed è
logico che sia lui il prossimo nemico di Marc Spector/Steven
Grant/Jack Lockley in seguito alle voci su un secondo lotto di
episodi che stanno andando avanti per la serie con
Oscar Isaac.
Degno di nota è anche il
fatto che i Marvel Studios abbiano arruolato lo sceneggiatore di
Moon Knight
Matthew Orton per scrivere le riprese aggiuntive di
Captain America: Brave New World.
Bushman, il cui vero nome è
Raoul Bushman, è un supercriminale e
principalmente un avversario di Moon
Knight. Creato da Doug Moench e Bill Sienkiewicz, è
apparso per la prima volta in Moon Knight n. 1 degli anni ’80.
Bushman è un ex mercenario e soldato
con un passato nella guerriglia. Riconoscibile dal viso tatuato e
dai denti aguzzi, è noto per la sua brutalità e abilità di
combattimento. Il cattivo ha avuto un ruolo cruciale nell’origine
di Moon
Knight; durante un’operazione in Egitto, tradì e
abbandonò Marc Spector credendolo morto. Spector fu resuscitato dal
dio egiziano della luna Khonshu e assunse il ruolo di Moon Knight
per cercare vendetta contro Bushman.
Anche se ci aspettavamo un Bushman
diverso dal punto di vista fisico rispetto a Giancarlo Esposito, questa è una
possibilità intrigante e ci sono innumerevoli ragioni per cui
potrebbe incrociare la strada con Capitan America.
Lo riconosciamo
tutti come il proprietario e gestore de Los Pollos
Hermanos, Gus Fring, personaggio di grande
rilievo in Breaking Bad, ma
Giancarlo Esposito è un attore di grande talento
visto anche al cinema. Adesso Esposito è ufficialmente entrato a
far parte di La Fuga Maze Runner,
il sequel di The Maze Runner il
Labirinto, annunciato qualche giorno fa.
Nel cast di La Fuga Maze
Runner accanto a Giancarlo Esposito
sono stati confermati Dylan O’Brien, Thomas
Brodie-Sangster, Kaya Scodelario, Will Poulter, Aiden
Gillen e Patricia Clarkson.
Il film, che entrerà in fase di
produzione sul set questo mese, uscirà al cinema il prossimo 18
settembre 2015.
Attivo nel mondo della recitazione
sin dagli anni Ottanta, Giancarlo Esposito si è
realmente consacrato come una star internazionale solo da poco più
di un decennio, regalando al grande pubblico alcuni tra i più
memorabili personaggi degli ultimi anni. Principalmente noto per la
sua partecipazione ad alcune celebri serie televisive, Esposito ha
dimostrato però di possedere una versatilità rara, che gli permette
di passare con naturalezza da un ruolo ad un altro, variando nei
generi e sperimentando sempre nuove possibilità nell’ambito della
recitazione.
Ecco 10 cose che forse non
sai su Giancarlo Esposito.
2. È noto in particolare
per alcune serie TV. Ad avere reso Esposito una celebrità
più che il cinema è però stata la televisione. Per il piccolo
schermo ha infatti recitato in serie come Miami Vice
(1984-1985), Svitati in divisa (1993-1994) e The
Street (2000-2001), fino alla consacrazione avvenuta con
Breaking Bad (2009-2011),
dove ha recitato accanto a Bryan Cranston
e Aaron Paul. In
seguito ha preso parte a serie come C’era una volta
(2011-2017), Revolution (2012-2014), The Get Down
(2016-2017) e Better Call Saul (2017-2022), con Bob Odenkirk.
Tra le serie più recenti a cui ha preso parte si annoverano anche
The Boys (2019-in
corso), Godfather of Harlem
(2019), The Mandalorian (2019-2023)
e Caleidoscopio (2023).
3. È anche regista e
doppiatore. Oltre ad aver lavorato davanti la macchina da
presa, Esposito si è in alcune occasioni cimentato anche nella
regia. Ha infatti esordito in tale ruolo dirigendo il
lungometraggio Gospel Hill (2008), per poi firmare la
regia di un secondo film, This Is Your Death, nel
2017. Nel 2022, invece, ha avuto l’occasione di dirigere il sesto
episodio della sesta stagione della serie Better Call
Saul. Ma non finisce qui: Esposito ha lavorato anche come
doppiatore per Il libro della giungla (2016), Dear
White People (2017-2019) e Cyberpunk:
Edgerunners (2022).
Giancarlo Esposito in Breaking
Bad
4. La sua doveva essere una
breve apparizione. In Breaking Bad Esposito
interpreta il crudele Gus Fring, un personaggio che doveva
inizialmente apparire solo in tre o quattro episodi. A Giancarlo
Esposito è però poi stato chiesto di tornare per sette episodi
nella terza stagione, ma l’attore si è rifiutato di tornare a meno
che non potesse apparire in più episodi. Finì per apparire in 11
episodi nella terza stagione e divenire poi uno dei protagonisti
della quarta stagione.
5. Ha avuto una precisa
fonte d’ispirazione per la propria interpretazione.
Secondo quanto rivelato da Giancarlo Esposito, egli ha basato la
sua interpretazione di Gus Fring sulla performance di
Edward James Olmos nei panni del tenente Martin
Castillo in Miami Vice (1984). Esposito aveva infatti
trovato molto interessante come Olmos apparisse molto silenzioso e
calmo, suggerendo però un tumulto interiore. Ha così costruito
Fring a partire da queste caratteristiche, facendolo diventare un
personaggio pacato esternamente ma profondamente violento al
proprio interno.
Giancarlo Esposito in Una
poltrona per due
6. Ha avuto un cameo nel
celebre film. Nel film Una poltrona per due,
con Eddie Murphy e Dan Aykroyd,
l’attore compare in un breve cameo, che oggi tutti i suoi fan
stanno riscoprendo. Lo si può infatti ritrovare nella scena
ambientata in carcere, quando il personaggio di Murphy, Billy Ray,
racconta le sue eroiche gesta a base di arti marziali. Esposito è
il giovane con pantaloni blu e canottiera azzurra appoggiato alle
sbarre che ascolta quanto il protagonista ha da dire.
Giancarlo Esposito in The
Mandalorian
7. Ha interpretato un
villain. Nella serie di Star
WarsThe Mandalorian, Esposito ha interpretato il
villain Moff Gideon, principale antagonista all’interno delle tre
stagioni. Un ruolo che l’attore ritiene estremamente interessante e
che ha descritto come “un personaggio della malavita. Lo si
potrebbe anche vedere come un salvatore, come qualcuno che potrebbe
riportare un po’ di ordine nel mondo dopo che tutto è
crollato“. Esposito si è poi detto interessato a riprendere il
ruolo anche in futuro.
Giancarlo Esposito in Far Cry
6
8. Ha interpretato un
personaggio nel celebre videogioco. Per il videogioco
Far Cry 6, in cui il giocatore assume il controllo di un
rivoluzionario che ha intenzione di ribellarsi alla dittatura di
una fittizia isola caraibica, Esposito ha interpretato tramite
motion capture e doppiato il personaggio dittatore Antón Castillo.
L’attore si era detto interessato agli aspetti di motion capture
del ruolo, poiché vi aveva avuto a che fare in passato ed era
interessato a sperimentare di più con questa tecnica, ma ha anche
espresso il suo interesse per il tipo di personaggio che Ubisoft
aveva creato per lui.
Giancarlo Esposito e i genitori
Giovanni ed Elizabeth Foster
9. I genitori si sono
conosciuti a Napoli. Giancarlo Esposito è figlio del
carpentiere italiano Giovanni Esposito (di
Napoli), detto “John” (1931-2002), e della cantante afroamericana
Elizabeth Foster, detta “Leesa” (1926-2017),
originaria dell’Alabama. I genitori di Esposito si conobbero al
Teatro San Carlo di Napoli, dove Giovanni lavorava come tecnico ed
Elizabeth come cantante d’opera. Per qualche anno hanno vissuto in
Italia, fino a quando Giancarlo aveva sei anni, per poi trasferirsi
a nord di New York.
Giancarlo Esposito ha origini
italiane e parla l’italiano
10. Possiede la
cittadinanza italiana. Pur se cresciuto a tutti gli
effetti negli Stati Uniti, dove lavora anche, Esposito non ha mai
dimenticato il suo amore per l’Italia, che considera come una sua
seconda casa. L’attore si reca infatti molto spesso nel Bel Paese
in vacanza e nell’estate del 2023 ha ad esempio condiviso alcune
foto da Napoli, dove si è recato a visitare il teatro dove si sono
conosciuti i suoi genitori. Oltre a ciò, Esposito parla
fluentemente l’italiano e possiede anche la cittadinanza
italiana.
La star di Breaking
BadGiancarlo Esposito rivela i suoi desideri se
gli venisse offerto il ruolo del Professor X per il prossimo
franchise degli X-Men. I fan hanno espresso la
loro preferenza verso Esposito come nuovo interprete del Professor
X nel prossimo riavvio del franchise X-Men del Marvel Cinematic Universe.
In un’intervista con Amon
Warmann di Empire, Esposito ha risposto al suggerimento
che il leggendario attore Denzel Washington potrebbe unirsi a lui in un
futuro film degli X-Men, interpretando il rivale
del Professor X, Magneto. Esposito ha risposto con
entusiasmo affermando che sarebbe fantastico. L’attore ha anche
discusso del suo attaccamento al ruolo del Professor X e ha
commentato la possibile difficoltà di interpretare il supereroe su
sedia a rotelle, affermando che nel caso, spera di interpretare una
diversa incarnazione di Charles Xavier.
“Ho dato una rapida occhiata
alla mia mente e ho subito pensato: ‘Sarebbe fantastico
interpretare il Professor X, in qualche incarnazione diversa da
quella in sedia a rotelle’, perché l’idea fisica di essere su una
sedia a rotelle ogni singolo momento giorno, non mi convince”,
ha detto Esposito. “Semplicemente non mi sento così vecchio e
non mi piace sedermi molto, ma sicuramente potremmo capire
qualcosa, forse. Il Professor X non era sempre sulla sedia a
rotelle, ma questo fa parte dello sviluppo del suo personaggio.
Quindi ci ho pensato un po’.”
L’ideologia e le azioni pacifiste di
Xavier sono state spesso contrapposte a quelle di Magneto, un
leader mutante inizialmente caratterizzato come un supercriminale e
successivamente come un antieroe complesso, con il quale Xavier ha
una relazione complicata. Sebbene popolarmente paragonato alle
ideologie di Malcolm X e Martin Luther King Jr., lo scrittore
Chris Claremont, che ha originato il retroscena di
Magneto come sopravvissuto all’Olocausto, ha modellato la politica
di Xavier su David Ben Gurion e Magneto su
Menachem Begin.
Ian McKellen ha
interpretato Magneto in vari film a partire da
X-Men nel 2000, mentre Michael
Fassbender ha interpretato una versione più giovane del
personaggio nei film prequel da X-Men: L’inizio
nel 2011. Entrambi gli attori hanno interpretato le rispettive
incarnazioni in X-Men: Giorni di un futuro
passato. Patrick Stewart ha interpretato
il Professor X nella serie di film X-Men della
20th Century Fox e in vari videogiochi, mentre James
McAvoy ha interpretato una versione più giovane del
personaggio in X-Men: L’inizio. Entrambi gli
attori hanno ripreso il ruolo nel film X-Men: Giorni di un
futuro passato.
Stewart è tornato al ruolo nel film
Logan (2017), mentre McAvoy (con Fassbender) è
apparso ulteriormente come la sua iterazione più giovane del
personaggio in X-Men: Apocalisse (2016),
Deadpool 2 (2018) e Dark Phoenix
(2019). Stewart è tornato nuovamente nel ruolo, interpretando una
versione alternativa del personaggio nel film MCU del 2022
Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Giancarlo Esposito, come noto, sarà in
Captain America: Brave New World, ma il suo ruolo da
villain è rimasto un mistero… sino ad ora. Presente al panel del
film durante il SDCC, l’attore finalmente fatto un po’ di chiarezza
sul suo inaspettato ruolo misterioso, introdotto nel film dei
Marvel Studios durante le riprese
aggiuntive di maggio. Il
primo trailer appena rilasciato ha offerto il primo sguardo al
cattivo armato di Esposito, ma in quell’occasione non sono stati
forniti indizi riguardo l’identità del personaggio.
“Quando i tuoi sogni si
realizzano e ricevi la chiamata, attraversi la porta. Sono molto
grato a tutti i fan che hanno fatto sì che questo sogno si
realizzasse, perché il casting dei fan ci ha unito e abbiamo
iniziato a parlare”, ha detto l’attore quando si è unito alle co-star sul palco del
panel del San Diego Comic-Con dei Marvel Studios nella Hall H.
“Tutti volevano che fossi una cosa o un’altra. Ci sono state
molte congetture su chi sono veramente. Ma stare con questo cast –
soprattutto con Anthony Mackie, che dà il meglio di sé ogni singola
volta in ogni modo possibile – posso dirlo?”.
Dopo aver chiesto il via libera al
presidente dei Marvel Studios Kevin Feige, Esposito ha confermato
il suo ruolo nel MCU: “Sono il re della Serpent
Society”, ha annunciato l’attore, rivelando il suo
ruolo di Seth Voelker, alias
Sidewinder, leader della squadra di supercriminali
a tema serpente. Introdotto in Capitan America #310 del
1985, la Serpent Society ha incluso supercriminali come Anaconda,
Cottonmouth, Black Mamba, Cobra, Death Adder, Princess Python,
Rattler, Bushmaster, Asp e Diamondback, un mercenario trasformato
in amico di Steve Rogers Capitan America.
Nei fumetti, i cattivi di Capitan
America, Vipera, Cobra e Anguilla, formarono la Serpent Squad, che
ebbe vita breve e prese il controllo del presidente della Roxxon
Oil Hugh Jones con la Serpent Crown: un antico artefatto legato al
dio serpente Set. Sidewinder ha poi riformato la Serpent Squad come
Serpent Society, usando il suo mantello con il potere del
teletrasporto per combattere Capitan America, Elektra e gli
X-Men.
“Nella mia altra vita sono un
vero duro, e mi avete visto interpretare un po’ questo aspetto
intellettuale come Gus Fring [in Breaking Bad e Better Call
Saul]”, ha detto Giancarlo Esposito in una recente intervista.
“Ma quando mi vedrete nel MCU, vedrete un duro, e sono
entusiasta di questo. Recitare significa usare ogni parte del
corpo, le emozioni, i sensi, i sentimenti per rappresentare
qualcosa. Ma non mi avete mai visto usare il mio corpo nel modo in
cui lo userò stavolta”.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America:
Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreterà la cattiva
Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo
del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di
Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo
trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.
Nonostante dunque avrà degli
elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il
nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale
comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui
ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America:
The Winter Soldier“.
Il prossimo film della Marvel, Captain America:Brave New World, promette di
offrire al pubblico un’esperienza molto diversa da qualsiasi altro
film su Captain America che l’ha preceduto. Per cominciare, ora che
lo Steve Rogers di Chris Evans si è ritirato dal suo
moniker patriottico, il nome, lo scudo, il potere e la
responsabilità appartengono tutti al Sam Wilson di Anthony Mackie.
Ma durante il fine settimana al Fan
Expo di Chicago, il nuovo arrivato nell’MCU, Giancarlo Esposito, ha anticipato che
ci sarà anche qualcosa di inaspettato nella sua
interpretazione di Seth Voelker, alias Sidewinder,
dicendo: “Mi vedrete fare cose che non mi avete mai visto fare
prima”. L’attore ha anche aggiunto che la sua versione di Seth sarà
“uno scienziato” con “una grande mente”.
Come ormai sappiamo bene, in
passato Esposito si è orientato verso personalità più sinistre,
quindi in che modo questo ruolo lo distinguerà dagli altri?
In precedenza, l’attore ha fatto
intendere che il suo personaggio è un po’
“cazzuto” e che, mentre lo abbiamo visto andare avanti
“intellettualmente” come Gus Fring di
Breaking Bad e Better Call
Saul, Sidewinder sarà un’entità completamente
diversa. L’attore ha poi spiegato che,
“Recitare è usare ogni parte del
tuo corpo, le tue emozioni, i tuoi sensi, i tuoi sentimenti, per
rappresentare qualcosa.Ma non mi avete mai visto usare il
mio corpo nel modo in cui lo userò io.Il MCU è
eccitante”.
I precedenti ruoli di Giancarlo
Esposito lo hanno preparato a diventare il cattivo della
Marvel
Anche se si riferisce a Gus
Fring come a un cattivo più “intellettuale”, il
grande cattivo di Breaking Bad era innegabilmente
spietato. Ma da quello che abbiamo visto nelle prime immagini e nei
teaser di Captain America:Brave New World, sembra che
Seth Voelker si tufferà in trincea molto più di quanto abbia fatto
Gus. A parte il periodo trascorso nell’universo AMC di Breaking
Bad e Better Call Saul, Esposito è apparso anche come
un degno avversario in show come The
Boys di Prime Video, dove è apparso più volte nei panni
del diabolico Stan Edgar.
Anche se il suo debutto nel MCU
avverrà con Captain America:Brave New World, non sarà
certo la prima volta di Esposito come cattivo in un franchise: i
fan di
The Mandalorian lo conosceranno come Moff
Gideon. E con le recenti uscite cinematografiche, come
Abigail e
MaXXXine, che dimostrano che è più
che disposto a sporcarsi le mani con secchi di sangue (finto), non
vediamo l’ora di vedere fino a che punto Esposito si spingerà
quando salirà al trono come leader della Serpent
Society in Captain America:Brave New World.
La star di Breaking Bad non si è mai tirata indietro di fronte
alle voci, anche se alla fine ha ammesso che gli piacerebbe
interpretare qualcuno un po’ più proattivo di Charles Xavier. Al
momento nonn ci sono dettagli sul personaggio che interpreterà in
Captain America: Brave New World, ma si vocifera sia
un villain. Ad ogni modo, parlando ora con ComicBook.com, l’attore visto
anche in The
Mandalorian e The
Boys ha riflettuto sulle voci e le speculazioni che lo
hanno circondato in precedenza.
“I fan hanno dato il via alle
voci sul Professor X e io le ho adorate. Ho cavalcato l’onda perché
amo i fan“, ha ammesso Esposito. “Ho iniziato a pensare al
Professor X, perché sento che potrebbe essere un personaggio in cui
eccellerei davvero, e in cui sarei davvero fantastico. Hanno
parlato anche di Magneto, di Mr. Freeze della DC, di tutte queste
cose“. “Sono così felice di far parte del MCU. Sono felice
che non sappiate cosa sto facendo lì e sono felice che
probabilmente non so cosa sto facendo lì, ma sono felice di esserci
e lo vedrete presto“.
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America:
Brave New World
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine deL’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la
cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà
degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il
nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale
comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui
ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America:
The Winter Soldier“.
Dopo essere stato scelto dai fan in
diversi fanta-casting di supereroi/cattivi – incluso il
Professor Charles Xavier – nel corso degli anni,
abbiamo recentemente saputo che Giancarlo Esposito (Breaking Bad,
The Boys, The Mandalorian) si era unito al Marvel Cinematic Universe in un
ruolo non rivelato.
Giancarlo Esposito è riuscito a non vuotare il
sacco mentre parlava con Deadline sul tappeto rosso della
première mondiale di MaXXXine, ma si è riferito al
suo personaggio in
Captain America: Brave New World come un “tosto”
e ha indicato che lo vedremo molto coinvolto fisicamente
nell’azione, più di quanto non abbia fatto nei progetti
precedenti.
“Quando mi vedrai nel MCU,
vedrai un tipo tosto e ne sono entusiasta. Recitare significa usare
ogni parte del tuo corpo, le tue emozioni, i tuoi sensi, i tuoi
sentimenti per ritrarre qualcosa. Non mi hai davvero visto usare il
mio corpo nel modo in cui lo userò. L’MCU è emozionante. Non posso
dirti chi interpreto, ma sarai emozionato quando lo
vedrai.”
Dal momento che
le foto dal set che lo ritraggono lo mostrano in tenuta tattica
da combattimento, armato di pistole e coltelli, sembrava già chiaro
che il suo personaggio sarebbe stato destinato a moltissima azione
corpo a corpo.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta
la cattiva Diamondback.
Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura
umana, il film riporterà il Marvel Cinematic
Universe su
una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai
precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è
indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della
dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in
coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari.
Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia
rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi
piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America:
The Winter Soldier“.
La star di
Breaking Bad e The
BoysGiancarlo Esposito ha recentemente rivelato di
essere entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe
in un ruolo misterioso. Poche ore fa, è emersa una voce secondo cui
sarà il protagonista di una serie TV di Disney+ e l’attore stesso ha confermato
che è proprio così.
“Il MCU ha bussato alla mia
porta e si tratta di un ruolo che non potete prevedere“, ha
detto Esposito ai fan durante una recente apparizione alla
convention. “Verrà stuzzicato e ci sarà poi una
serie“.
Questo sembra sfatare le teorie sul
fatto che doppierà Norman Osborn in Your Friendly
Neighborhood Spider-Man, dal momento che non c’è alcuna
possibilità che questo cattivo venga preso in considerazione prima
che la serie animata venga lanciata sullo streamer quest’anno o il
prossimo.
È interessante notare che il fan
che ha condiviso questi aggiornamenti aggiunge che quando qualcuno
ha detto a Giancarlo Esposito che sarebbe stato un
“eccellente” Dottor Destino ne I Fantastici
Quattro, lui ha risposto di “parlare
dell’esistenza e di farsi credere“. Cosa potrebbe
significare?
A questo punto dobbiamo ricordarvi
le precedenti notizie sull’introduzione di Destino
nella scena post-credits de I
Fantastici Quattro prima di essere protagonista di una
serie Disney+. Quest’ultima avrebbe
presumibilmente posto le basi per la comparsa del sovrano di
Latveria nel sequel.
Ora, con Giancarlo Esposito che parla di apparire prima
e poi a seguire in una serie televisiva, è difficile scrollarsi di
dosso la sensazione che i Marvel Studios abbiano trovato il loro
Destino. Si ritiene che i Marvel Studios abbiano
almeno preso in considerazione la possibilità di farne il nuovo
grande cattivo della Saga del Multiverso.
Fantastici
Quattro: quello che c’è da sapere sul film
Come al solito con
la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati in
supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio.
Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a
raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al momento circolano voci su una
possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli
anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad
oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film
potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra
616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia
Garner è stata scelta per interpretare
Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che
sembrerebbe confermare anche quella di Galactus
come villain principale. Franklyn e
Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero
comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe
avere un semplice cameo nel finale. Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025.
L’attore ha espresso più volte il
suo interesse a sostituire Sir
Patrick Stewart e James McAvoy nel ruolo della prossima
incarnazione sul grande schermo del Professor Charles
Xavier, anche se non era entusiasta di un aspetto particolare
del personaggio.
“Gli ho dato
un’occhiata superficiale nel mio cervello, e subito ho detto
‘Hmm'”, ha detto durante una recente intervista con Fade To Black .
Sarebbe bello interpretare il Professor X in qualche altra
incarnazione che non sia solo la sedia a rotelle“.
Giusto? Perché l’idea fisica di stare su una sedia a
rotelle ogni singolo giorno non mi piace. Non mi sento così vecchio
e non mi piace stare seduto così tanto. Ma certamente potremmo
trovare una soluzione. Il Professor X non è sempre stato sulla
sedia a rotelle, ma questo fa parte dello sviluppo del suo
personaggio. Quindi, ci penso un po’, ma non ci penso del tutto
perché dovrebbe venire da me“.
Non tutti erano entusiasti della
prospettiva del Professor X senza sedia a rotelle,
ma non c’è da preoccuparsi, perché Esposito
interpreterà un altro personaggio. Durante un panel sul Thunder
Stage al CCXP (via Collider), Giancarlo Esposito ha
rivelato che apparirà in un progetto dei Marvel
Studios, ma non ha voluto rivelare ulteriori dettagli.
L’attore ha detto che lo scopriremo “prima o
poi” e che il ruolo è “migliore di quanto
possiate immaginare“.
Potrebbe apparire in Deadpool &
Wolverine? Sappiamo che il debutto del Merc With a
Mouth nel MCU sarà caratterizzato da molti camei,
quindi questo misterioso personaggio potrebbe facilmente apparire
in una scena per preparare il terreno per un suo ritorno in futuro.
Ovviamente non abbiamo molto su cui basarci, ma secondo voi quale
eroe o cattivo sarebbe adatto a Esposito?
Giancarlo Esposito è noto soprattutto per il
ruolo di Gustavo Fring nella popolarissima serie tv Breaking
Bad. Più di recente, l’attore statunitense si è fatto
apprezzare anche per la parte di Moff Gideon nella serie
The
Mandalorian. Sono anni ormai che ci rincorrono voci
secondo cui, prima o poi, Esposito farà il suo ingresso
nell’Universo Cinematografico Marvel: tali voci alludono ad un
ruolo “importante” nel MCU.
Adesso, in una recente intervista
con Entertainment
Tonight, Giancarlo Esposito ha parlato proprio
di una possibile collaborazione con i Marvel Studios, senza
confermare – ovviamente – se ci sia già un accordo siglato o meno,
ma dichiarandosi assolutamente interessato alla possibilità.
“Ci sono molte voci di corridoio
che mi vedrebbero legato alla Marvel”, ha spiegato l’attore.
“Vorrei tanto lavorare con quelle persone: l’ho fatto capire al
mondo intero in tutti i modi possibili. Non sono stato io a dare il
via a queste voci, ma anni fa ho lavorato con Louis Esposito, il
co-presidente dei Marvel Studios, quando ancora lavorava come
secondo assistente alla regia.”
Esposito ha poi aggiunto:
“Quello che fanno i Marvel Studios è veramente straordinario.
Vorrei tanto partecipare a qualcosa. Magari ad un progetto
duraturo… Penso che l’Universo Marvel sarebbe il prossimo naturale
passo per la mia carriera. Così poi potrei tornare ad interpretare
personaggi che penso abbiano cambiato il mondo con le loro azioni,
a prescindere dal colore della pelle.”
Il possibile futuro di Giancarlo Esposito nel MCU, tra film e
serie tv
In effetti, è da molto tempo che
Giancarlo Esposito punta ad entrare a far parte
della grande famiglia Marvel. Già nel 2016, infatti,
l’attore aveva rivelato che la Casa delle Idee gli aveva
proposito un ruolo in una serie tv, ma lo stesso aveva rifiutato
perché probabilmente quella parte non gli avrebbe poi permesso di
prendere parte ad un film per il grande schermo. Oggi, con la
Marvel impegnata a pianificare diversi anni di contenuti tra film e
serie tv che – rispetto al passato – saranno direttamente collegati
tra loro, è molto probabile che Esposito abbia più opportunità,
rispetto al passato, di potersi fare strada nel MCU.