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Anarchia – La Notte del Giudizio: un dietro le quinte sottotitolato in italiano

Anarchia - La notte del giudizio

Arriverà il 23 luglio in tutti i cinema mondiali Anarchia – La Notte del Giudizio, seguito de La Notte del Giudizio con Ethan Hawke.

Il film questa volta avrà come protagonisti Frank GrilloMichael K. WilliamsCarmen EjogoZach GilfordKiele SanchezKeith Stanfield. Tornano al fianco dello scrittore/regista/produttore James DeMonaco alcuni protagonisti del primo lavoro: Jason Blum (Paranormal Activity e Insidious), Sébastien K. Lemercier (Assault on Precinct 13), Michael BayBrad Fuller ( The Amityville HorrorNightmare on Elm Street) e Andrew Form (Venerdì 13).

Di seguito potete vedere un’interessante video che mostra il dietro le quinte del film di James De Monaco

 
 

Anarchia – La notte del giudizio: trama, cast e curiosità sul film

Anarchia - La notte del giudizio film

Arrivato sul grande schermo nel 2013, il film La notte del giudizio ha dato il via ad una delle più fortunate saghe cinematografiche ambientate in una realtà distopica. Composta da quattro film e una serie televisiva, la saga è stata ideata da James DeMonaco, ed ha in breve ottenuto ottimi riscontri di pubblico, tanto da giustificare la sua espansione. Nel 2014 è arrivato al cinema il primo di diversi sequel del titolo originale. Si tratta di Anarchia – La notte del giudizio (qui la recensione), ancora una volta scritto e diretto da DeMonaco. Rispetto al precedente, però, questo presenta una storia e un cast interamente nuovo.

Lo spunto ricorrente è però quello del periodo dello “Sfogo”. DeMonaco ha raccontato che l’ispirazione gli venne in seguito ad un evento che capitò realmente a lui e a sua moglie. I due stavano guidando quando all’improvviso rischiarono di essere coinvolti in un incidente stradale con un altro automobilista. Fermatisi sul bordo della strada, DeMonaco e questi iniziarono a prendersi a male parole, passando poi alle mani, e separati soltanto dall’intervento della polizia. Sconvolta da quell’evento, la moglie del regista sembra aver espresso l’idea che una volta all’anno dovrebbe essere consentito commettere omicidio.

Dopo che il primo capitolo era interamente ambientato all’interno dell’abitazione dei protagonisti, con questo sequel il regista ha avuto modo di portare lo spettatore direttamente nelle strade dove gli scontri avvengono. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Anarchia – La notte del giudizio: la trama del film

In questo sequel un nuovo Sfogo, la notte in cui ognuno potrà appunto dar vita ai più violenti istinti, è ormai prossimo. Questa è la notte preferita da teppisti, psicopatici, frustrati, ma anche ricchi rampolli di famiglie agiate che vogliono a modo loro partecipare alla Purificazione commettendo ogni qualsivoglia crimine senza la paura di ripercussioni. Tutto è legale. Tale notte appare però sempre più un modo per eliminare gli strati più deboli e poveri della società, e a sostenere questa tesi vi è un gruppo dissidente capeggiato dal carismatico leader Carmelo. Durante queste famigerate ore vige il coprifuoco per quanti non sono in grado di difendersi ma non tutti riescono a raggiungere la propria casa in tempo.

E’ il caso di una giovane coppia, Shane e Liz a cui si ferma la macchina sull’autostrada. Questo sfortunato destino farà incrociare le loro vite con quelle di altri tre sconosciuti predestinati a divenire vittime della violenza. Il primo è un uomo misterioso detto il Sergente, che salva loro la vita ma che sembra abbia un’importante missione da portare a termine. Gli altri due personaggi sono una coppia di donne indigenti, madre e figlia, scelte per essere massacrate da un gruppo di miliardari e per questo rapite da un sinistro commando armato. L’unico modo per sopravvivere in questa follia è quello di rimanere continuare a fuggire e nascondersi fino al sorgere del sole.

Anarchia - La notte del giudizio sequel

Anarchia – La notte del giudizio: il cast del film

Se nel primo film il protagonista era l’attore Ethan Hawke, il nuovo personaggio principale è ora interpretato da Frank Grillo. Proprio grazie a questo film egli è oggi particolarmente celebre, e il suo sergente tornerà poi anche nel sequel del 2016. Per costruire questo, l’attore ha dichiarato di essersi ispirato ai più celebri giustizieri interpretati da Clint Eastwood. Accanto a lui vi è poi Carmen Ejogo, nei panni di Eva Sanchez, che insieme a sua figlia Cali tenta di sfuggire allo Sfogo. Gli attori Kiele Sanchez e Zach Gilford, sposati nella realtà, danno qui vita alla coppia composta da Liz e Shane. Michael Keneth Williams, noto per la serie Boardwalk Empire, è invece il combattivo Carmelo.

Anarchia – La notte del giudizio: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film, nel 2016 è arrivato in sala il terzo capitolo, intitolato La notte del giudizio – Election Year. Con questo, DeMonaco continua ad esplorare lo Sfogo, espandendo inoltre i suoi confini. Se nel primo film la vicenda si svolgeva dall’interno di una casa, e nel secondo tra le strade, con il terzo si arriva invece agli ambienti governativi. Questo ha portato inoltre ad un necessario cambio nel punto di vista. Nel primo film la vicenda è infatti raccontata dai ricchi, nel secondo dai poveri, e nel terzo dagli uomini di politica. Una volta conclusasi la trilogia, è arrivato in sala nel 2018 il primo prequel, intitolato La prima notte del giudizio. Interpretato dalla premio Oscar Marisa Tomei, e dalla giovane Melonie Diaz, questo esplora la prima edizione del celebre Sfogo.

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire di Anarchia – La notte del giudizio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 9 dicembre alle ore 23:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

 
 

Anarchia – La notte del giudizio: recensione del film

Anarchia - La notte del giudizio

Ne Anarchia – La notte del giudizio i Padri Fondatori, un nuovo regime che governa gli Stati Uniti d’America in un futuro che sembra non molto lontano, pare abbiano risolto in modo efficace il problema della criminalità nelle grandi metropoli. L’antidoto a questo veleno si chiama Lo Sfogo, una notte in cui ognuno potrà appunto sfogare i più violenti istinti: teppisti, psicopatci, frustrati ma anche ricchi rampolli di famiglie agiate che vogliono a modo loro partecipare alla Purificazione rimanendo comodamente nelle loro lussuose dimore e acquistando per l’occasione civili poveri e malati da massacrare. Il sospetto che la notte de lo Sfogo sia un modo per eliminare gli strati più deboli e poveri della società, viene avanzato da un gruppo dissidente capeggiato dal carismatico leader Carmelo (Michael K. Williams). Durante queste famigerate ore vige il coprifuoco per quanti non sono in grado di difendersi ma non tutti riescono a raggiungere la propria casa in tempo.

E’ il caso di una giovane coppia, Shane (Zach Gilford) e Liz (Kiele Sanchez) a cui si ferma la macchina sull’autostrada. Questo sfortunato destino farà incrociare le loro vite con quelle di altri tre sconosciuti predestinati a divenire vittime della violenza. Il primo è un uomo misterioso detto il Sergente (Frank Grillo) che salva loro la vita ma che sembra abbia un’importante missione da portare a termine. Gli altri due personaggi sono una coppia di donne indigenti, madre e figlia (Carmen Ejogo e Zoë Soul), che sono state scelte per essere massacrate da un gruppo di miliardari e per questo rapite da un sinistro commando armato.

Anarchia – La notte del giudizio, il film

Questa per grandi linee la storia del nuovo lungometraggio di James DeMonaco, già autore de La Notte del giudizio. Anche in Anarchia – La notte del giudizio ritroviamo le caratteristiche del film precedente: azione, suspence, violenza e una visione estremamente negativa dell’essere umano, considerato una sorta di bestia che viene tenuta a freno solo dalla repressione e dalle leggi. Ma anche la società capitalistica viene aspramente criticata e questo rappresenta uno degli aspetti più interessanti di questa pellicola. Anarchia è un film di genere ma che, all’interno delle convenzioni proprie a questa forma narrativa, porta avanti una critica politica. E’ un film schierato dal momento che il male viene identificato nell’alta società, nella finanaza e nell’industria, soprattutto quella delle armi.

Anarchia – La notte del giudizio si inserisce quindi in un filone abbastanza collaudato in questi anni di crisi economica, politica e sociale. I registi di queste pellicole, facendo riferimento ad un dispotico futuro fantapolitico criticano aspramente questo presente in cui le democrazie paiono piegarsi ad un potere più forte: quello del denaro.

 
 

Anarchia – La Notte del Giudizio: lo sfogo spiegato nella nuova clip

Anarchia - La notte del giudizio

Manca ormai pochissimo all’uscita italiana di Anarchia – La Notte del Giudizio,  ma Universal ci mostra una nuova clip in cui viene spiegato cos’è lo sfogo e perchè è necessario a preservare la nuova America costruita dai padri fondatori.

Anarchia la notte del giudizio uscirà in Italia il 23 luglio e avrà come protagonisti Frank GrilloMichael K. WilliamsCarmen EjogoZach GilfordKiele Sanchez e Keith Stanfield.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

Tornano al fianco dello scrittore/regista/produttoreJames DeMonaco alcuni protagonisti del primo lavoro:Jason Blum (Paranormal Activity e Insidious),Sébastien K. Lemercier (Assault on Precinct 13),Michael Bay (Transformers), Brad Fuller ( The Amityville HorrorNightmare on Elm Street) eAndrew Form (Venerdì 13).

Dopo essere rimasti incollati alle poltrone con il racconto della notte più violenta d’America, tenetevi pronti a trattenere il fiato per questo nuovo capitolo. Le emozioni sono quindi assicurate e la tensione non mancherà per un film che sta già facendo parlare di sè. Al fianco dello sceneggiatore, regista e produttore James DeMonaco tornano per realizzare il nuovo capitolo del thriller “LA NOTTE DEL GIUDIZIO” Jason Blum della Blumhouse Productions (Paranormal Activity e Insidious), insieme a Sébastien K. Lemercier (Assault on Precinct 13, Four Lovers) e ai partner della Platinum Dunes, Michael Bay (Pain & Gain, Transformers franchise), Brad Fuller (The Amityville Horror, A Nightmare on Elm Street) e Andrew Form (The Texas Chainsaw Massacre, Friday the 13th).

 
 

Anarchia – La Notte del Giudizio: ecco il nuovo trailer italiano

Anarchia - La notte del giudizio

Arriverà il 23 luglio in tutti i cinema mondiali Anarchia – La Notte del Giudizio, seguito de La Notte del Giudizio con Ethan Hawke.

Il film questa volta avrà come protagonisti Frank GrilloMichael K. WilliamsCarmen EjogoZach GilfordKiele SanchezKeith Stanfield. Tornano al fianco dello scrittore/regista/produttore James DeMonaco alcuni protagonisti del primo lavoro: Jason Blum (Paranormal Activity e Insidious), Sébastien K. Lemercier (Assault on Precinct 13), Michael BayBrad Fuller ( The Amityville HorrorNightmare on Elm Street) e Andrew Form (Venerdì 13).

Di seguito trovate il trailer italiano e alcuni consigli del produttore Jason Blum per sopravvivere alla Notte del Giudizio.

 

 
 

Anarchia – La notte del giudizio: 3 clip dal film di James DeMonaco

Anarchia - La notte del giudizio

Universal Pictures pubblica online tre nuove clip sottotitolate in italiano per Anarchia – La notte del giudizio, il nuovo film di James DeMonaco, seguito de La Notte del Giudizio, che uscirà nei cinema nostrani il 23 luglio.

Anarchia la notte del giudizio uscirà in Italia il 23 luglio e avrà come protagonisti Frank GrilloMichael K. WilliamsCarmen EjogoZach GilfordKiele Sanchez e Keith Stanfield.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

Tornano al fianco dello scrittore/regista/produttoreJames DeMonaco alcuni protagonisti del primo lavoro:Jason Blum (Paranormal Activity e Insidious),Sébastien K. Lemercier (Assault on Precinct 13),Michael Bay (Transformers), Brad Fuller ( The Amityville HorrorNightmare on Elm Street) eAndrew Form (Venerdì 13).

Dopo essere rimasti incollati alle poltrone con il racconto della notte più violenta d’America, tenetevi pronti a trattenere il fiato per questo nuovo capitolo. Le emozioni sono quindi assicurate e la tensione non mancherà per un film che sta già facendo parlare di sè. Al fianco dello sceneggiatore, regista e produttore James DeMonaco tornano per realizzare il nuovo capitolo del thriller “LA NOTTE DEL GIUDIZIO” Jason Blum della Blumhouse Productions (Paranormal Activity e Insidious), insieme a Sébastien K. Lemercier (Assault on Precinct 13, Four Lovers) e ai partner della Platinum Dunes, Michael Bay (Pain & Gain, Transformers franchise), Brad Fuller (The Amityville Horror, A Nightmare on Elm Street) e Andrew Form (The Texas Chainsaw Massacre, Friday the 13th).

 
 

Analeigh Tipton nel thriller Sadie

Analeigh Tipton, vista in Crazy Stupid Love al fianco di Steve Carrel e Julianne Moore, è stata scelta per interpretare il ruolo della protagonista in Sadie, thriller psicologico diretto da Craig Goodwill.

Il film ruota intorno a Sadie, una scrittrice che viene invitata in Italia da un suo ex, insieme alla sua amica Charlotte. Alla vigilia della pubblicazione del suo nuovo romanzo, Sadie si trova in una villa dove tutto diventa pericoloso e misterioso.

Nel cast del film anche Jakob Cedergren e Peter Gadiot. Le riprese si svolgeranno in Italia a novembre.

 
 

Ana de Armas: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Ana de Armas
Ana de Armas - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attrice cubana Ana de Armas ha conquistato critica e pubblico con il suo ruolo nel film Blade Runner 2049, e da quel momento sta costruendo una carriera di tutto rispetto partecipando a film di grande rilievo. Grazie al suo talento e alla sua bellezza, l’attrice non manca di confermarsi una delle più promettenti scoperte attoriali degli ultimi anni.

Ecco 10 cose che non sai su Ana de Armas.

I film in cui ha recitato Ana de Armas

1. Ha preso parte a film di successo. Dopo alcuni film girati in lingua spagnola, l’attrice debutta nel 2015 a Hollywood con il film Knock Knock, dove recita accanto all’attore Keanu Reeves. Successivamente recita in Trafficanti (2016), Hands of Stone (2016), Overdrive (2017), e raggiunge grande popolarità con il film Blade Runner 2049 (2017), dove recita accanto a Ryan Gosling e Harrison Ford. Con la popolarità raggiunta ottiene ruoli in The Informer – Tre secondi per sopravvivere (2019), Yesterday (2019), Wasp Network (2019) e Cena con delitto – Knives Out (2019). Recita poi in Sergio (2020), I segreti della notte (2020), No Time To Die (2021), Deep Water (2022), The Grey Man (2022), Blonde (2022), Ghosted (2023) e Eden (2024).

2. Ha recitato anche in televisione. Prima di intraprendere la carriera hollywoodiana, l’attrice ha recitato in alcune serie spagnole di successo come El internado (2007-2010), recitandovi per 56 episodi, e in Hispania, la leyenda (2010-2011), dove ha recitato in 17 episodi. Ha poi preso parte al film per la TV Camino al Eden (2007).

 

Ana de Armas è Marilyn Monroe in Blonde

3. Si è trasformata per il ruolo. Nel 2022 l’attrice ha interpretato Marilyn Monroe in Blonde. Per il ruolo – che l’ha portata ad essere candidata come Miglior attrice agli Oscar – oltre alla parrucca bionda, de Armas ha indossato anche lenti a contatto blu e protesi dentarie per assomigliare di più alla Monroe. Ha inoltre dichiarato in alcune interviste di aver passato nove mesi a cercare di perfezionare la voce e l’accento americano di Marilyn Monroe. Infine, ha affermato di non essersi mai sentita sfruttata dalla nudità del film.

Ana de Armas in Blonde
Ana de Armas in Blonde. Foto di 2022 © Netflix/2022 © Netflix – © 2022 © Netflix

Ana de Armas in Blade Runner 2049

4. L’ologramma gigante di Joi non ha la voce dell’attrice. Nel sequel del celebre Blade Runner (1982), l’attrice ricopre il ruolo di Joi, una dolce intelligenza artificiale olografica programmata per essere l’amante ideale. Nel film la de Armas interagisce in particolar modo con l’attore Ryan Gosling, il quale interpreta il protagonista, l’agente K. Una curiosità sul personaggio, però, è che quando verso il finale del film Joi compare sotto forma di ologramma gigante come pubblicità del servizio di intelligenza artificiale, questa versione “default” del personaggio non presenta la voce dell’attrice, per sottolineare la sua differenza dalla Joi conosciuta ad inizio film.

Ana de Armas in No Time To Die

5. È stata fortemente voluta dal protagonista. Secondo quanto riferito, l’attore di James Bond Daniel Craig ha scelto personalmente l’attrice cubana Ana de Armas per interpretare Paloma  nel nuovo film della saga No Time To Die, dopo aver lavorato con lei in Cena con delitto – Knives Out, uscito per la prima volta solo quattro mesi prima di quando No Time to Die doveva originariamente essere rilasciato.

Ana de Armas e Chris Evans in Ghosted

6. Ha sostituito una nota attrice. Secondo il regista di Ghosted, Dexter Fletcher, è stato lui a suggerire Ana De Armas come sostituta di Scarlett Johansson per il ruolo di Sadie, quando quest’ultima ha dovuto rinunciare a causa di conflitti di programmazione con un altro progetto. Chris Evans, co-protagonista del film, ha quindi chiamato immediatamente la De Armas per offrirle il ruolo. I due avevano già lavorato insieme in Cena con delitto – Knives Out.

 

Ana de Armas letale assassina in Ballerina

7. Sarà la protagonista dello spin-off di John Wick. Il film Ballerina si concentra su una giovane assassina che cerca vendetta contro le persone che hanno ucciso la sua famiglia. Per il ruolo della protagonista, Lady Gaga era stata presa in considerazione, ma alla fine la scelta è ricaduta sull’attrice cubana, che si è poi preparata al ruolo allenandosi tanto nella danza quanto nel combattimento.

Ana de Armas in Ballerina
Ana de Armas in Ballerina. Courtesia di Lionsgate – © Lionsgate

Ana de Armas e l’ex fidanzato Ben Affleck in Acque profonde – Deep Water

8. Ha avuto una relazione con il noto attore. L’attrice, che è già stata sposata una volta dal 2011 al 2013 con l’attore spagnolo Marc Clotet, ha intrapreso all’inizio del 2020 una relazione con il premio Oscar Ben Affleck. I due si sono conosciuti sul set di Deep Water e sono da subito diventati una delle coppie più chiacchierate del momento. Nel gennaio del 2021, tuttavia, i due hanno annunciato la separazione citando differenze inconciliabili.

Ana de Armas è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 14,1 milioni di persone. Qui, con quasi duemila post, la de Armas è solita condividere foto o video di suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, mentre compie particolari attività o visita luoghi specifici. Non mancano però anche post dedicati alla sua attività di attrice, con curiosità, dietro le quinte e immagini promozionali.

L’età, l’altezza e il fisico di Ana de Armas

10. Ana de Armas è nata a l’Havana, Cuba, il 30 aprile 1988. L’attrice ha un’altezza complessiva di 168 centimetri. Sin da quanto si è imposta all’attenzione di tutti, de Armas si è fatta naturalmente notare anche per la sua bellezza e il suo fisico atletico. In più occasioni, inoltre, ha dato prova di possedere ottime capacità nell’esecuzione di scene che richiedono una certa prestanza muscolare.

Fonte: IMDb, Instagram

 
 

Ana De Armas, agente della CIA per il nuovo Bond e per Chopard

no time to die

È un momento d’oro per la bravissima Ana De Armas, attrice cubana che quest’anno ha visto esplodere la sua carriera grazie a Rian Johnson. Già conosciuta come la splendida intelligenza artificiale innamorata del personaggio di Ryan Gosling in Blade Runner 2046, De Armas si è fatta valere quest’anno in Cena con Delitto – Knives Out, in cui ha dimostrato una grande bravura, premiata con la nomination ai Golden Globes.

Adesso, la vedremo nei panni di una letale agente della CIA nel nuovo film di James Bond, No Time To Die. In occasione della promozione del film e in collaborazione con Chopard, l’attrice ha posato per questo magnifico servizio fotografico. Eccolo di seguito:

 

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Pinewood Studios turned into Cuba, and Paloma met James Bond. #notimetodie

Un post condiviso da A N A D E A R M A S (@ana_d_armas) in data:

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

 
 

Ana de Armas sarà Marilyn Monroe in Blonde

Ana de Armas film wonder woman

È dal 2012, anno di Killing Them Softly, che lo sceneggiatore / regista Andrew Dominik non si rimette dietro alla macchina da presa, ed ora arriva il suo nuovo progetto, Blonde, un biopic su Marilyn Monroe che ha trovato in Ana de Armas la sua protagonista.

L’attrice di Blade Runner 2049, secondo Collider, è vicina al finalizzare il contratto per interpretare la Monroe, nel film che sarà basato sul romanzi Blonde di Joyce Carol Oates. Il libro ha usato fonti biografiche e storiche per raccontare una nuova storia incentrata sulla vita interiore di Norma Jeane Baker, la donna dietro l’idolo dello schermo e la tragica star. Emerge il ritratto di una giovane donna fragile e dotata di un talento per la reinvenzione, che ha usato quelle abilità per superare le grandi avversità.

Il libro è stato finalista sia per il Premio Pulitzer che per il National Book Award, e Dominik ne è stato talmente preso da scrivere l’adattamento della sceneggiatura senza avere ancora i diritti, di getto. Da allora, il film è stato nel limbo dello sviluppo, con varie possibilità per il nome dell’attrice protagonista, da Naomi Watts a Jessica Chastain.

Netflix sta al momento supportando il progetto, ma Collider specifica che Ana de Armas deve ancora firmare un accordo per accettare il ruolo e il servizio di streaming non ha ancora dato la green light alla sceneggiatura. Nonostante l’incertezza, il progetto di Dominik non è mai stato tanto vicino alla concretizzazione come in questo momento.

Il mondo si è innamorato di Ana de Armas in Blade Runner 2049, e abbiamo visto di recente l’attrice nel nuovo cortometraggio Campari, Entering the Red (potete vederlo a questo link), diretto da Matteo Garrone e ambientato in un’affascinante Milano notturna.

Vedremo presto Ana de Armas in Yesterday di Danny Boyle, ma anche in The Informer di Andrea Di Stefano e in Knives Out, il nuovo film di Rian Johnson (Star Wars: Gli Ultimi Jedi).

 
 

Ana De Armas irresistibile nel photoshoot di GQ

Ana de Armas
Ana de Armas - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Dopo il folgorante esordio in Blade Runner 2049, Ana De Armas è diventata un volto conosciuto sulle copertine delle riviste di tutto il mondo, e di seguito la vediamo, bellissima, nel nuovo photoshoot di GQ.

Nel film diretto da Denis Villeneuve, l’attrice nata a Cuba interpreta Joi, l’intelligenza artificiale di cui è innamorato (e che sembra ricambiare) K, il personaggio di Ryan Gosling.

Data la sua fisicità e l’intensità della sua presenza scenica, possiamo aspettarci grandi cose da questa classe ’88 cresciuta alla Havana.

 
 

Ana De Armas in trattative per lo spin-off di John Wick, Ballerina

Ana de Armas film

Ana De Armas è in trattative per recitare in Ballerina, il film spin-off di John Wick. Il primo film della serie, uscito nel 2014, è valso alla Lionsgate un enorme successo, che ha portato alla realizzazione di diversi sequel e ora di uno spin-off al femminile.

Conosciuto solo come Ballerina, il progetto è in sviluppo dal 2017. È stato poi riferito nel 2019 che il regista di Live Free or Die Hard, Len Wiseman, avrebbe diretto il film. I fan hanno avuto modo di capire come potrebbe essere un personaggio del genere, protagonista di un film di questa serie, grazie al ruolo che ha interpretato Angelica Huston in John Wick 3.

Dopo tutto questo tempo, sembra adesso che Ballerina punti su Ana De Armas nel ruolo di protagonista. Deadline riporta che l’attrice è in trattative per interpretare il ruolo principale, descritto come quello di una giovane assassina in cerca di vendetta sulle persone che hanno ucciso la sua famiglia. Abbiamo visto De Armas di recente in No Time to Die, e ancora prima aveva già lavorato con Keanu Reeves nel film Knock Knock. Non è chiaro, tuttavia, se Reeves apparirà nello spin-off, ma il report di Deadline parla di una possibilità concreta.

 
 

Ana de Armas è Poison Ivy in una bellissima fan art

Ana de Armas film

Il celebre fan artist BossLogic ha immaginato l’attrice Ana de Armas nei panni di Poison Ivy nel DCEU e realizzato due nuove bellissime fan art ad hoc. Il personaggio dovrebbe apparire nell’attesissimo spin-off Gotham City Sirens, in cantiere alla Warner ormai da diverso tempo: il film, come rivelato da Margot Robbie, è stato sospeso per permettere la realizzazione di Birds of Prey, ma stando a quanto dichiarato dal regista David Ayer, il progetto non sarebbe assolutamente morto.

Nel film Harley Quinn dovrebbe apparire al fianco di Catwoman e Poison Ivy. Al momento non sappiamo se il cinecomic verrà mai realizzato e, soprattutto, chi saranno le attrice che andranno ad affiancare Margot Robbie. Nell’attesa di eventuali nuovi dettagli, BossLogic ha condiviso via Instagram due nuove fan art che immaginano Ana de Armas – reduce dal successo di Cena con delitto – Knives Out e nel cast dell’attesissimo No Time to Die – nei panni del personaggio di Pamela Lillian Isley.

LEGGI ANCHE – Ana de Armas, agente della CIA per il nuovo Bond e per Chopard

Ana de Armas è un’attrice e modella cubana. Si è fatta conoscere grazie all’horror Knock Knock con protagonista Keanu Reeves. La fama a livello internazionale è arrivata grazie al ruolo dell’intelligenza artificiale Joi in Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve. Per la sua interpretazione in Cena con delitto – Knives Out ha ricevuto una candidatura al Golden Globe. A novembre la vedremo nelle sale di tutto il mondo in No Time to Die, venticinquesimo capitolo della saga di Bond.

Fonte: ScreenRant

 
 

Ana De Armas aggiorna su Ballerina, lo spin off di John Wick

The Gray Man (2022) Ana de Armas as Dani Miranda. Courtesy of Netflix © 2022

Ana De Armas annuncia che lei e il team di Ballerina hanno assunto una sceneggiatrice per il film. Secondo Elle, de Armas ha ritenuto fondamentale assumere una scrittrice per il progetto sin da quando si è unita alla produzione. Dopo aver intervistato “tipo, cinque o sei sceneggiatrici”, il team di Ballerina ha assunto l’attrice, regista e sceneggiatrice vincitrice di un Oscar Emerald Fennell. Dai un’occhiata alla dichiarazione completa di de Armas di seguito:

“Era davvero importante per me assumere una scrittrice, perché fino a quel momento, quando sono stata coinvolta nel progetto, c’erano solo il regista, Len Wiseman, e un altro ragazzo. E io ero tipo, ‘Non funzionerà. “Così ho intervistato, tipo, cinque o sei scrittrici. Abbiamo assunto Emerald Fennell, cosa di cui sono molto orgogliosa”.

Tuttavia, Ana De Armas non si sente a suo agio a definirsi un’attrice action, nonostante i suoi ruoli in No Time To Die, in questo progetto e in The Gray Man, che la vedono impegnata in scene d’azione molto impegnative:

“La verità è che non avrei mai pensato di diventare un attore d’azione. Non era il mio genere. Devi stare attento, perché non è quello su cui voglio concentrarmi. Non è qui che mi sento più a mio agio, a dire il vero, perché mi sento ridicola. E ci vuole molto lavoro.”

Nonostante questa sua difficoltà, c’è da dire che Ana De Armas è molto brava nelle scene d’azione, come conferma The Gray Man, al cinema ora e dal 22 luglio su Netflix.

 
 

Ana Arabia: recensione del film di Amos Gitai, Venezia 70

ana arabia Yuval Scharf Quando una storia semplice viene raccontata attraverso un virtuosismo stilistico di grande rigore e pregio artistico, anche i momenti più banali e comuni della giornata diventano piccoli punti chiave per far procedere una narrazione basata sulla levità del passo, della parola e delle storie di quotidianità.

Una giornalista israeliana di religione mussulmana, si reca in un quartiere di Gerusalemme per realizzare un reportage. Qui entrerà in contatto con varie persone del posto, tra cui alcuni anziani, restando sempre più colpita dalle loro storie.

ana arabiaAna Arabia di Amos Gitai è stato presentato in Concorso alla 70esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, riscuotendo consensi e applausi principalmente perchè il film, 84 minuti, è costituito da un unico piano sequenza che si snoda all’interno di un cortile su cui affacciano le abitazioni di una famiglia allargata nel cuore di Gerusalemme. La protagonista, una bellissima Yuval Scharf, tiene in piedi la storia, costituendo, forse suo malgrado, il punto d’incontro, il destinatario prediletto di tutti i racconti messi in piazza dagli abitanti di questo microcosmo cittadino, che racchiude in sè tutte le caratteristiche di una comunità autosufficiente.

Con maestria ed eleganza, rivelando anche un grande talento per la gestione dello spazio e la scelta della location, Gitai si immerge in vicoli e cortili, entrando in case estranee che piano piano diventano note e così, insieme alla protagonista, anche noi diventiamo padroni dello spazio, della realtà che lo circonda e su cui si affacciano le casette basse dei protagonisti.

Un vero e proprio saggio di regia, Ana Arabia trova però un punto debole nell’appeal che le storie raccontate hanno sul pubblico: blande, con poche eccezioni, e forse non abbastanza coinvolgenti da rendere il film un capolavoro.

 
 

Ana Arabia di Amos Gitai al cinema dal 22 maggio

Sarà nelle sale romane a partire dal 22 maggio Ana Arabia, il film di Amos Gitai che all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha vinto il Green Drop Award 2013.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

ana arabia Yuval ScharfDal 22 del mese per una settimana sarà in programmazione al Nuovo Cinema Aquila di Roma dove il 23 maggio Amos Gitai sarà presente alla proiezione delle 20,30 per salutare il pubblico romano. Dal 29 maggio il film uscirà su tutto il territorio nazionale.

Il film arriva nelle sale italiane poco dopo la grande retrospettiva su Gitai che la CinémathèqueFrançaise gli ha dedicato a Parigi (26 febbraio – 6 aprile). Ana Arabiasarà distribuito da Boudu distribuzione che ha deciso di scommettere sul film acquistandolo per il territorio nazionale.

Filmato in una unico piano sequenza di 81 minuti, Ana Arabia è un momento nella vita di una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che vivono insieme in una enclave dimenticata al “confine” tra Jaffa e Bat Yam in Israele.

Un giorno, Yael, una giovane giornalista decide di visitare il luogo; in quelle baracche fatiscenti tra i frutteti carichi di limoni, circondate da gigantesche abitazioni popolari, scopre una serie di personaggi distanti dai cliché con i quali viene descritta la regione. Yael ha la sensazione di aver scoperto una miniera di umanità. Non pensa più al suo lavoro. Le facce e le parole di Youssef e Miriam, Sarah e Walid, e dei loro vicini e amici la introducono alla vita, ai sogni e alle speranze, agli amori ai desideri e alle illusioni. La loro relazione con il tempo è diversa da quella della città che li circonda. In quel luogo provvisorio e fragile, c’è la possibilità di coesistere, di vivere insieme. Una metafora universale.

Ana Arabia, riconosciuto Film D’Essai e inserito nel progetto Schermi di Qualità 2014. Il film uscirà in versione originale sottotitolata in italiano.

Dopo Roma il film uscirà a: Torino, Bologna, Genova, Firenze, Napoli, Udine, Pordenone, Trieste, Palermo, Catania, Cagliari, Pescara, Ferrara, Fermo, Pisa, Lucca, Carpi, Paterno’.

 
 

An Elephant Sitting Still: il trailer del primo e ultimo film di Hu Bo

Poco dopo aver completato An Elephant Sitting Still, il romanziere e cineasta cinese Hu Bo si è tolto la vita a 29 anni. Presentato al Festival di Berlino, il film di quattro ore ha ricevuto un’accoglienza incredibile, e questo ha resa ancora più dolorosa la prematura dipartita di Hu Bo.

KimStim e la Film Society of Lincoln Center hanno diffuso un trailer del film, che sarà distribuito in USA a partire dall’8 marzo, dopo un lungo percorso di successo nei circuiti festivalieri di tutto il mondo.

Ecco la premessa del film, che è opportunamente lunga: “Sotto il cielo cupo di una piccola città nel nord della Cina, le vite di diversi protagonisti si intrecciano in questa furiosa storia di rabbia nichilista. Mentre protegge il suo amico da un pericoloso bullo della scuola, il sedicenne Wei Bu spinge il tormentatore giù per una scala. Wei scappa dalla scena e in seguito apprende che il bullo è stato ricoverato in ospedale e gravemente ferito.

Il vicino di Wei, il sessantenne Wang Jin, è allontanato dalla sua famiglia e, senza niente da perdere, decide di unirsi a lui. Più tardi alla coppia si unisce Huang Ling, compagna di classe di Wei. È tormentata da una relazione distruttiva con un ufficiale scolastico sposato.

Insieme, questo trio improbabile e disperato decide che la loro unica speranza è fuggire mentre il fratello gangster del bullo, i genitori infuriati e le autorità vendicative della scuola vanno tutti alla feroce ricerca di Wei dall’altra parte della città. Mentre Wei si fa strada attraverso il deserto urbano, inizia a fare i conti con la sua stessa vita perduta.

Alla fine, sale su un autobus a lunga percorrenza con Huang e Wang verso una città della Manciuria, dove si dice che un elefante del circo si stia fermando immobile, apparentemente ignaro del dolore e delle tribolazioni del mondo in generale.”

Ecco il trailer di An Elephant Sitting Still

 
 

Amybeth McNulty, chi è? Curiosità sull’attrice di Chiamatemi Anna

Amybeth McNulty in Chiamatemi Anna
dalla serie Chiamatemi Anna - Amybeth McNulty

Continua come sempre il nostro viaggio tre le nuove generazioni di attori e attrici. Dopo avervi parlato di Madelyn Cline, Madison Bailey, Aron Piper e molti altri ancora, oggi è la volta di una giovanissima dai capelli rossi. La piccola Amybeth McNulty, protagonista di Chiamatemi Anna, la serie Netflix ispirata al romanzo Anna dai Capelli Rossi, è riuscita a conquistare il cuore degli spettatoti di tutto il mondo.

Se non avete ancora avuto modo di innamorarvi della nuova piccola Anna dai capelli rosssi targata Netflix e della sua giovane interprete, qui troverete tutto quello che c’è da sapere su Amybeth McNulty.

Amybeth McNulty film e serie tv: gli inizi della sua carriera

Amybeth McNulty, età 19 anni, nata il 7 novembre del 2001 a Donegal Town, in Irlanda, è un’attrice di origini miste, con padre irlandese e madre canadese. Grazie ai suoi genitori, Amybeth ha la doppia cittadinanza irlandese e canadese ed ha potuto quindi esplorare a fondo le culture di entrambi i paesi.

Data la sua giovane età, della sua vita privata e della sua istruzione si conosce ancora poco. Da quello che sappiamo, la sua carriera comincia relativamente presto, quando Amybeth ha appena tredici anni. La sua prima esperienza cinematografica risale infatti al 2014 quando prende parte al film A Risky Undertaking, diretto da Ariadne Pleasant.

Negli anni successivi la vediamo anche alle prese con piccoli ruoli in alcune serie tv come Agatha Raison (2014), Clean Break (2015) e The Sparticle Mystery (2015). Il progetto cinematografico più importante al quale partecipa, tuttavia, arriva nel 2016 quando Amybeth viene scelta per un piccolo ruolo nel film Morgan, diretto da Luke Scott, figlio del celebre Ridley Scott.

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Ambientata in in futuro prossimo e sconosciuto, il film racconta la storia di Morgan, uno sorta di sofisticatissimo robot dalle sembianze umane, creato in laboratorio per essere impiegato in campo militare e non solo. Grazie alle modifiche apportare dagli scienziati del progetto, Morgan è dotata di un’intelligenza senza precedenti, di abilità militari e deduttive straordinari e inoltre sembra in grado di comprendere e replicare ogni emozione umana.

Trattata come un semplice robot, un esperimento di laboratorio, Morgan viene tenuta rinchiusa in una cella dove, insieme alla sua età, cresce anche la sua rabbia e la sua voglia di vendetta e libertà. Nel film diverse attrici interpretano il ruolo della protagonista, ovvero, Courtney Caldwell (Morgan a 5 anni), Amybeth McNulty (Morgan a 10 anni) e Anya Taylor-Joy.

Amybeth McNulty in Chiamatemi Anna: la serie evento di Netflix

La prima vera occasione per Amybeth McNulty, tuttavia, arriva nel 2017 quando viene scelta per interpretare il ruolo della protagonista nella nuova serie Netflix dal titolo Chiamatemi Anna. Tratta dal celebre romanzo di formazione Anna dai Capelli Rossi di Lucy Maud Montgomery, la serie racconta delle avventure della piccola Anna e della sua difficile infanzia.

Alla fine del XIX secolo, il 23 marzo nella piccola cittadina di Bolingbroke, nella Nuova Scozia, nasce la piccola Anna Shirley, figlia di Walter e Bertha Sherley, sue insegnanti di scuola superiore. A tre mesi dalla nascita di Anna, i due purtroppo vengono a mancare a causa di una grave malattia infettiva e la piccola si trova improvvisamente sola al mondo. Anna viene quindi affidata alla vicina, la Signora Thomas, e alla sua famiglia. La donna però si rivela essere una madre adottiva completamente inadatta; oltre ad avere un marito violento e alcolizzato che picchia Anna, la donna costringe la ragazzina a occuparsi dei suoi figli.

Un giorno però, mentre il signor Thomas sta picchiando Anna, l’uomo ha un infarto e stramazza al suolo. Distrutta dalla morte del marito e in collera con la bambina, la signora Thomas manda via Anna che, all’età di otto anni, viene affidata alla signora Hammond, moglie e madre di ben otto figli. L’intera famiglia vive in una casa fatiscente in riva a un fiume e cerca di sopravvivere come meglio può. Anche Anna, nel suo piccolo, cerca di aiutare prendendosi cura dei suoi fratellini adottivi.

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Tuttavia, anche la sua permanenza dagli Hammond ha vita breve. Due anni dopo, infatti, a causa della morte del signor Hammdon, Anna è costreta a cambiare nuovamente casa e finisce nell’orfanotrofio di Hopetown. Qui la piccola resta per soli quattro mesi durante i quali cerca in tutti i modi di mantenere un atteggiamento positivo.

Nonostante infatti Anna sia ormai rimasta sola al mondo e nessuno sembri disposto ad accoglierla in famiglia, la piccola fa leva sulla sua incredibile immaginazione per sfuggire alla tristezza che la circonda. Anna è un’anima gentile e sognatrice intrappolata in un modo di pragmatica rassegnazione.

Nella prima stagione della serie, Anna viene affidata dall’orfanotrofio a due anziani fratelli, Marilla (Geraldine James) e Matthew Cuthbert (R.H. Thomson). I due, entrambi senza moglie, marito né figli, gestiscono una fattoria chiamata Green Gables nella città di Avonlea, in Canada ed hanno bisogno di qualcuno che li aiuti per mandare avanti l’attività. Matthew, ormai vecchio e malato di cuore, decide di comune accordo con la sorella di adottare un ragazzo dall’orfanotrofio affinché li aiuti col lavoro nei campi.

Dalla Nuova Scozia, tuttavia, viene inviata la piccola Anna, ormai tredicenne, contenta di aver finalmente trovato una famiglia. Ma Anna non è esattamente ciò che i Cuthbert si aspettano. Nonostante la delusione iniziale, Matthew e Marilla restano colpiti dalla triste storia della ragazzina e decidono di tenerla con loro.

La serie Chiamatemi Anna, disponibile in streaming su Netflix, ad oggi conta al suo attivo ben 3 stagioni e 27 episodi. Nonostante il successo ottenuto dalla serie, proprio pochi giorni dopo l’uscita della terza stagione, Netflix ha annunciato la cancellazione di Chiamatemi Anna.

Amybeth McNulty 2020: i nuovi progetti

Grazie alla sua incredibile interpretazione nella serie Chiamatemi Anna, la popolarità della piccola Amybeth McNulty è cresciuta a dismisura. Dopo la cancellazione della serie, infatti, Amybeth ha subito cominciato a lavorare su due nuovi progetti che ad oggi, a causa della pandemia da Coronavirus, sono fermi in fase di post-produzione.

Il primo dei due film bloccati dalla pandemia è Maternal, diretto da Megan Follow. Il film racconta la storia di Charlie McLoad (Amybeth McNulty), una sedicenne che, in macchina per raggiungere il matrimonio del padre, resta coinvolta in un gravissimo incidente. Durante la corsa in ospedale e i tentativi di rianimazione dei medici, per qualche breve istante, Charlie muore sul tavolo operatorio.

Durante questi secondi cruciali, la ragazza vive un’esperienza di pre-morte e il suo spirito si ricongiunge con quello della defunta madre Claire (Megan Follow). Quest’incontro inaspettato, a metà strada tra lad vita e la morte, renderà la loro imminente separazione ancor più dolorosa. Riuscirà Charlie a tornare indietro verso la vita? Ma soprattutto, riuscirà Claire a dire di nuovo addio alla sua bambina?

Il secondo film in attesa è Black Medicine, scritto e diretto da Colum Eastwood. In questa seconda pellicola, un thriller in piena regola, ci troviamo immersi nel mondo della criminalità organizzata. Bernadette (Orla Brady) è un medico che lavora per il mercato nero, prestando i suoi servigi ai criminali più feroci e violenti. Durante una delle sue operazioni illecite per conto dei suoi loschi capi, Bernadette incontra Áine (Amybeth McNulty), una giovane ragazza in fuga proprio dai suoi datori di lavoro. La donna dovrà quindi decidere se aiutare Áine onorando il suo giuramento medico o rischiare di compromettere la sua posizione all’interno dell’organizzazione criminale.

Amybeth McNulty su Instagram

Nonostante Amybeth sia molto attiva sui social e in particolar modo su Instagram e Twitter, ad oggi sappiamo ancora poco della vita privata dell’attrice. In molti, negli ultimi anni, si sono chiesti se la McNulty avesse o meno una storia segreta con Lucas Jade Zumann, suo collega e interprete del personaggio di Gilbert Blythe nella serie Chiamatemi Anna.

In occasione del mese del Pride 2020, l’attrice ha utilizzato il suo profilo Twitter per fare coming out. La dolce Anna dai capelli rossi – o meglio, biondi! -, ha dichiarato di esser bisessuale, notizia che è stata accolta con grande entusiasmo dai suoi fan che l’hanno supportata e riempita di messaggi incoraggianti sui social.

Per restare sempre aggiornati sulle avventure professionali e provate di Amybeth McNulty, vi consigliamo di seguire i suoi account ufficiali Instagram e Twitter.

Fonte: Wiki, IMDB,

 
 

Amy: trailer e poster del documentario su Amy Winehouse

Ecco il trailer originale e il poster del documentario Amy Winehouse, che si intitola semplicemente Amy e che è stato presentato al Festival di Cannes.

amyposterIl documentario Amy, prodotto da A24, racconta della vita e della carriera della Winehouuse, e comprense video mai viste e canzoni inedite. Asif Kapadia ha diretto il progetto.

Il film uscirà nelle sale britanniche a luglio per l’anniversario della morte della Winehouse.

Fonte: CS

 
 

Amy Winehouse: l’infografica con i 20 oggetti iconici che la ricordano

5 Grammy Awards, 15 centimetri di pettinatura e un’estensione vocale di 3 ottave e un semitono: Amy Winehouse ha scosso il mondo intero con le sue doti vocali e con il suo stile inconfondibile.

Il 15, 16 e 17 settembre verrà mostrato nelle sale italiane Amy, il documentario sulla sua vita, diretto da Asif Kapaida (qui la nostra recensione). L’uscita del film è un’occasione per ricordarla e per celebrare il compleanno dell’artista, che il prossimo 14 settembre avrebbe compiuto 32 anni.

Per quest’occasione Stylight, piattaforma di moda internazionale, ha raccolto in un’infografica 20 oggetti iconici che rappresentano questa meravigliosa artista. La trovi in allegato in formato jpeg, oltre che alla nostra pagina http://love.stylight.it/amy-winehouse/, che raccoglie anche diverse curiosità.

Amy è stata infatti anche icona di stile: 15 tatuaggi rockabilly, acconciatura cotonata, eye-liner spesso, reggiseno di pizzo rosso e abiti e accessori ispirati agli anni ‘60 sono i suoi segni distintivi che sono apparsi sulle passerelle di diverse case di moda come Chanel e Michael Kors.

Fonte

 
 

Amy Winehouse rivivrà in un film

Amy Winehouse come non l’abbiamo mai vista. Una vita vissuta al massimo, sul filo del rasoio, tra matrimoni non riusciti, alcool, droghe e un talento enorme per una personalità così fragile. Tutto questo apparirà in un film-documentario, dedicato alla memoria della celebre cantautrice britannica, scomparsa il 23 luglio 2011 alla giovane età di 27 anni, come altri grandi del passato quali Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix.

L’annuncio è stato dato dalla Focus Features International. Il regista che si occuperà della produzione è l’ìnglese Asif Kapadia, già autore di un altro film-documentario intitolato Senna e incentrato sulla vita del grande pilota brasiliano. Un film che gli valse già due Bafta, gli Oscar britannici. Kapadia dovrebbe concentrarsi sulla produzione musicale di Amy Winehouse e sull’eredità artistica lasciataci, senza trascurare gli aspetti oscuri e controversi della vita della cantante.

Il produttore James Gay-Rees si è detto entusiasta è sicuro che l’opera saprà emozionare il pubblico, senza necessità di sensazionalismi, ma attenendosi allo stile documentaristico, con un contributo di immagini e video inediti, filmati d’archivio e intervista ad amici e parenti di Amy Winehouse.

Per ora le informazioni riguardo al film sono molto limitate, titolo e data di uscita non sono stati annunciati, anche se sembra probabile che la pellicola possa vedere il buio delle sale cinematografiche nel 2014.

 
 

Amy Schumer ostenta la sua passione per Star Wars su GQ

Amy Schumer

La comica Amy Schumer non esita a ostentare la sua sensualità nel nuovo servizio per GQ e lo fa entrando nell’universo di Star Wars assieme a C-3PO, R2-D2, Chewbacca e gli altri. L’attrice è protagonista del prossimo film di Judd Apatow, Trainwreck al fianco di Brie Larson, Tilda Swinton, Colin Quinn, Barkhad Abdi, Mike Birbiglia, Jon Glaser, Vanessa Bayer, John Cena, Ezra Miller, LeBron James, Method Man, Norman Lloyd, Jim Norton, Daniel Radcliffe e Marisa Tomei.

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Amy Schumer non sarà più Barbie nel film live action

In accordo con Variety, Amy Schumer non sarà più la protagonista del live action su Barbie. La notizia è stata comunicata dalla stessa attrice tramite un comunicato ufficiale:

Purtroppo, non posso più onorare l’impegno con Barbie a causa di conflitti di programmazione. Il film è stato davvero molto amato e la Sony e la Mattel sono partner magnifici. Sono dispiaciuta, ma non vedo l’ora di vedere il film su Barbie sul grande schermo.

La notizia del casting di Amy per il ruolo di Barbie nel film aveva generato qualche polemica per via del fatto che l’attrice non è convenzionalmente magra, anzi sfoggia con il giusto orgoglio un corpo sano. Con ironia e intelligenza, la Schumer seppe mettere a tacere le polemiche.

Amy Schumer rinuncia a Barbie

Di recente, Amy Schumer ha lavorato a Thank You For Your Service, una svolta drammatica nella sua carriera da commediante, in cui recita al fianco di Miles Teller, ed è ancora coinvolta in un progetto, non meglio definito, che la  vedrà firmare una sceneggiatura a quattro mani con la collega e amica Jennifer Lawrence.

Quello che fino ad esso si sa e che il film su Barbie è completamente in mano alla Sony e che avrà come modelli Big con Tom Hanks, Come d’Incanto con Amy Adams e anche Splash – Una sirena a Manhattan.

 
 

Amy Schumer lavorerà con Judd Apatow in Train Wreck

Judd Apatow e Amy Schumer. Questa sarà la coppia novità al lavoro nel mondo del cinema. Il produttore, regista, sceneggiatore statunitense (il cui ultimo film da regista è Questi sono i 40) collaborerà con la comica, salita alla ribalta grazie alla sua serie Inside Amy Schumer in onda su Comedy Central, da lei scritta e interpretata.

Amy Schumer ha infatti lavorato alla sceneggiatura originale del prossimo film di Apatow, dal titolo Train Wreck. L’attrice, secondo The Hollywood Reporter, sarà anche la protagonista della pellicola.

Il nuovo progetto di Apatow, Train Wreck, sarà infatti basato su una sceneggiatura originale scritta dalla Schmer che, secondo The Hollywood Reporter, sarà anche la protagonista. L’estro e l’umorismo irriverente del regista saranno quindi accompagnati dalla creatività della Schumer. Il film racconterà la storia di una ragazza, goffa e impacciata, che tra mille disavventure cerca di ricostruire la propria vita.

Al momento si sta svolgendo il casting, nella città di Los Angeles.

 
 

Amy Schumer “rinnega” la sua amicizia con Jennifer Lawrence

“Appena ho visto che entrambe eravamo nominate, ho eliminato il suo numero di cellulare perché ovviamente la nostra amicizia è finita. A questo punto è ‘ognuno per sè’, non voglio che lei sia gentile e entri nella mia testa”.

Amy Schumer non si smentisce e commenta così la sua nomination ai Golden Globes 2016 a EW.

Ovviamente la sua battuta scherzosa è riferita a Jennifer Lawrence e al fatto che le due attrici, molto amiche nella vita privata, concorrono nella stessa categoria. Un modo molto più spiritoso di quello formale di Jennifer di ringraziare la HFPA?

 
 

Amy Poehler torna a dirigere per Netflix

Amy Poehler ha chiaramente ha di recente diretto Wine Country per Netflix, in cui ha anche recitato, e l’esperienza le è così tanto piaciuta che si sta preparando per il bis, sempre in associazione con la piattaforma di streaming. Poehler girerà l’adattamento del romanzo di Jennifer Mathieu, Moxie.

Tamara Chestna ha scritto la sceneggiatura del film, che racconta la storia di una ragazza di 16 anni che vive in una piccola città che si ispira al passato di sua madre che faceva parte del movimento punk underground Riot Grrrl, e la usa come catalizzatore per iniziare una rivoluzione femminista nel suo liceo.

Non si sa ancora chi farà parte del cast (e se Poehler avrà un ruolo davanti alla telecamera come è capitato per il film precedente), ma le riprese inizieranno in autunno.

Poehler fa anche parte della squadra dietro la serie di loop del tempo Russian Doll, che ora è su Netflix. Per quanto riguarda Wine Country, quello arriverà al servizio il 10 maggio.

 
 

Amy Poehler con Will Ferrell in The House

Amy PoehlerAmy Poehler, nei cinema americani con la sua voce (è Joy in Inside Out) potrebbe essere entrata a far parte del cast di The House, al fianco di Will Ferrell, stando a quello che dichiara Variety.

Il film, scritto da Brendan O’BrienAndrew J. Cohen, vede protagonista una coppia che decide di aprire un casinò illegale insieme ai suoi vicini rimediare a un crimine commesso in precedenza. A produrre il film ci sarà la New Line con 40 milioni di dollari, cifra piuttosto consistente per una commedia “classica”. Il film dovrebbe uscire nel 2016 e le riprese cominceranno ad agosto.

Poehle e Ferrell hanno già collaborato in Blades of Glory – Due Pattini per la Gloria, se le trattative andassero a buon fine i due torneranno a recitare insieme.

 
 

Amy Adams: “Lois Lane è una superdonna”

Amy adamsScritto da Amy Adams (intervista di Amy Spencer)

Da bambina giocavo con le Barbie immaginando che fossero Lois e Clark. Adoravo Lois Lane che affiancava Christopher Reeve e inventavo storie su di loro. Avevo una cotta per Superman. Usavo la carta stagnola per riprodurre il ghiaccio di Superman II, quando lui decide di rinunciare ai suoi poteri per Lois al fine di diventare mortale e stare con lei.

Lois Lane era completamente estranea al mondo in cui vivevo. Era stupendo vedere questa donna indipendente in una grande metropoli che metteva a repentaglio la sua vita in nome della verità. Lois era una figura rivoluzionaria. Oggi una donna reporter non suscita stupore, non ci stupisce una donna in missione a Baghdad o in Siria. E speriamo di continuare su questa strada. (Ma dobbiamo tutt’ora superare la disparità dei compensi fra uomini e donne!)

La cosa essenziale che caratterizza il rapporto fra Superman e Lois è la fiducia. Lui si fida di lei perché Lois gli consente di essere vulnerabile. E lei gli affida la sua vita. In qualità di giornalista, Lois crede nella speranza e nell’integrità, eppure è esausta. Prendere qualcuno in parola è una cosa nuova per lei. Superman rappresenta la speranza e l’integrità, quindi riesce a familiarizzare con lei grazie al suo lato ottimista. Il lavoro di Lois non consiste nella conquista di attenzioni o premi. Si tratta della ricerca della verità.

Lois garantisce l’equilibrio di Superman. Senza di lei, sarebbe comunque fisicamente forte, ma Lois è una superdonna a modo suo dal punto di vista emotivo. Non si tratta semplicemente di essere dotati di forza fisica, velocità o invisibilità. Nessuno può reggere il confronto fisico con Superman, ma essere alla pari non significa possedere le stesse forze. La stessa cosa accade a me e mio marito: lui ha le sue potenzialità, io ho le mie, ma siamo più forti soltanto quando uniamo le forze. Ciò che rende umano Superman è la sua relazione con una donna forte e la conseguente possibilità di mostrare una debolezza umana. È questo a renderlo mortale.

lois lane

Inoltre adoro la volontà di Lois di mettere da parte le sue paure. Valuta i rischi e dice: “Probabilmente è una pessima idea, ma lo farò comunque”. È una cosa che cerco di insegnare a mia figlia: non si tratta di essere senza paura, ma di superare le tue paure e provarci sempre. Anche se molte donne stanno conquistando ruoli che vengono tradizionalmente considerati maschili, penso che sia importante avere un posto in cui mostrare la tua versione di femminilità. Ho lavorato molto su questo aspetto: essere forte ma anche dolce allo stesso tempo. Mi sento più sicura se so di avere un posto in cui essere me stessa.

Indubbiamente la posta in gioco è più alta nel rapporto fra Superman e Lois, perché affrontano una minaccia che mira al dominio sul mondo. Ma hanno problemi simili a quelli delle altre coppie, relativi alle questioni fondamentali. In Batman v Superman i loro problemi riguardano la comunicazione, la capacità di parlare con l’altro e di fidarsi delle sue parole. Un po’ come quando chiedo a mio marito: “Ci sarai quando avrò ottant’anni?”. E bisogna credere che quando dicono di sì, lo intendono davvero. È difficile per ogni coppia.

Penso che il focolare domestico di Lois e Superman sia molto bello. Secondo me, cucina meglio lui. Lei viaggia molto per lavoro, quindi magari si limita al servizio in camera. Superman è sempre in giro, va da un posto all’altro, dunque sa badare a se stesso. Ma non sono una coppia eccitante, probabilmente si rilassano a casa. Forse a Lois piace guardare i notiziari e cerca di convincerlo a guardare The Bachelor. Ma a Superman non interessa, è impegnato a preparare la cena. E immagino che lui le massaggi i piedi.

Spero che in futuro la storia di Lois e Superman continui a essere raccontata. Come una vacanza. Non credo che faranno un film intitolato “Lois e Superman in vacanza”, ambientato all’Atlantis Resort alle Bahamas. Ma hanno bisogno di un po’ di leggerezza. Loro due e basta, dimenticando i reportage di lavoro, il mondo in pericolo… solo una bella capanna!

 
 

Amy Adams: la principessa Disney che ha stregato Hollywood

Amy Adams

Amy Adams, classe 1974, si affaccia al mondo del cinema letteralmente in punta di piedi. Nata in Italia (precisamente a Vicenza) da genitori statunitensi, quando frequenta ancora il liceo inizia a cantare nel coro scolastico e a prendere lezioni di danza. Il suo sogno è diventare una ballerina classica, ma a causa di alcune vicissitudine legate alla propria salute, decide di lasciar perdere il ballo e dedicarsi anima e corpo alla recitazione. A Castle Rock (in Colorado)Amy Adams viene notata da un regista teatrale di Minneapolis che la convince a trasferirsi nel Minnesota, dove ottiene il suo primo ruolo cinematografico nella commedia nera del 1999 Bella da morire. Trasferitasi definitivamente a Los Angeles, inizia una lunga gavetta televisiva che la porterà, nel 2002, a conquistare il suo primo ruolo in una produzione di una certa importanza, ossia in Prova a prendermi di Steven Spielberg, accanto a Leonardo DiCaprio e Tom Hanks. Il passaggio dall’anonimato alla notorietà è relativamente breve.

Amy Adams: la principessa Disney che ha stragato Hollywood

Amy Adams Enchanted 2Nel 2005 balza all’attenzione della critica quando interpreta il ruolo di Ashley Johnsten nella commedia drammatica indipendente Junebug, ruolo per il quale riceve la sua prima nomination agli Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista. La vera svolta avviene però due anni dopo, grazie alla Walt Disney Pictures, che la sceglie per il ruolo della principessa Giselle nel film Come d’Incanto, una delle commedie fantastiche sfornate dalla Casa di Topolino più amate degli ultimi anni, non solo per la miriade di riferimenti al magico mondo della Disney che fungono sia da parodia che da omaggio, ma anche e soprattutto per la delicata e meravigliosa interpretazione di Amy, che riesce a far breccia nel cuore del pubblico anche grazie all’aiuto delle sue straordinarie doti canore e di canzoni divenute ormai dei piccoli grandi classici della tradizione musicale disneyana come “Happy Working” e “That’s How You Know”. Grazie al ruolo nel film di Kevin Lima, in cui recita al fianco di Patrick Dempsey, James Marsden e del premio Oscar Susan Sarandon, Amy ottiene la sua prima nomination ai Golden Globe come Miglior Attrice Protagonista (Musical/Comedy).

Pubblico e critica si sono finalmente accorti all’unanimità del suo straordinario talento di Amy Adams, che saggiamente riesce a non restare imprigionata nel ruolo della “damsel in distress” per scegliere fin da subito ruoli femminili forti e di spessore, dividendosi senza paura di etichette o pregiudizi tra prodotti indipendenti, opere d’autore e pellicole mainstream. Dopo l’esperienza al fianco di Emily Blunt nella commedia drammatica Sunshine Cleaning, Amy si trova a lavorare per ben due volte al fianco della più grande attrice vivente: stiamo parlando del tre volte premio Oscar Meryl Streep, che divide lo schermo con Amy ne Il Dubbio (2008) e in Julie & Julia (2009). Due pellicole agli antipodi (la prima è un dramma tratto dall’omonimo testo teatrale vincitore del Premio Pulitzer di John Patrick Shanley, la seconda una commedia incentrata sulla vita della cuoca e personaggio televisivo Julia Child) che dimostra l’innata capacità della Adams di passare con estrema disinvoltura da sceneggiature di ferro che richiedono di confrontarsi con temi scottanti a prodotti d’intrattenimento più leggeri e godibili. Grazie all’interpretazione di Sorella James ne Il Dubbio, Amy conquista la sua seconda nomination agli Oscar, sempre come Miglior Attrice Non Protagonista.

5 Nomination agli Oscar per Amy Adams

Il 2010 segna ufficialmente l’anno della svolta per la carriera di Amy Adams, che inizia ad essere richiesta dai migliori registi in circolazione. In quell’anno è tra i protagonisti del nuovo film che segna il ritorno dietro la macchina da presa dell’acclamato regista David O. Russell dopo ben 6 anni di assenza: la pellicola in questione è The Fighter, l’appassionante cronistoria del pugile americano di origine irlandese Micky Ward, in cui l’immagine di ragazza acqua e sapone offerta dalla Adams fino al quel momento lascia il posto ad uno dei ruoli più sporchi e tormentati – ma anche sexy se vogliamo – della sua carriera. Grazie al personaggio di Charlene Fleming ottiene la sua terza candidata agli Oscar (sempre come Miglior Attrice Non Protagonista), questa volta vedendosi soffiare via l’ambita statuetta dalla sua diretta concorrente Melissa Leo, candidata nella medesima categoria per il medesimo film.

Due anni dopo interpreta il ruolo che, per molto tempo, è forse considerato il suo più completo e maturo. Diretta dal grandissimo Paul Thomas Anderson, Amy Adams affianca Joaquin Phoenix e il compianto Philip Seymour Hoffman (con il quale aveva già lavorato ne Il Dubbio) nel drammatico The Master, un’autentica opera d’arte parzialmente ispirata al personaggio di Lafayette Ron Hubbard, fondatore di Scientology; un viaggio magnetico e potente nella psiche umana che si serve di uno dei più migliori registi del nuovo cinema americano e di tre attori in assoluto stato di grazia. Ancora un altro incredibile successo per Amy e ancora un’altra nomination agli Oscar (sfortunatamente sempre come Miglior Attrice Non Protagonista).  Nello stesso anno recita anche al fianco di Clint Eastwood e Justin Timberlake del dramma sportivo Di Nuovo in Gioco, che non riceve particolari consensi da parte della critica, uscendo in sordina e passando quasi inosservato al grande pubblico.

Amy Adams nel mondo dei cinecomics

Il 2013 rappresenta un’altra annata decisamente fortunata nella carriera di Amy Adams: l’attrice cede al fascino ormai inarrestabile dei cinecomcs e ottiene la sua prima candidatura agli Oscar come Miglior Attrice Protagonista. Il regista Zack Snyder la sceglie per interpretare il ruolo di Lois Lane, la giornalista del Daily Planet di Metropolis, nonché interesse sentimentale di Clark Kent, ne L’Uomo d’Acciaio, reboot cinematografico dedicato alle avventure di Superman che dà ufficialmente inizio al DC Extended Universe, universo cinematografico condiviso ad opera della Warner Bros., basato sui personaggi dei fumetti DC Comics. Contemporaneamente, l’attrice rinnova il sodalizio artistico con David O. Russell, che la sceglie nuovamente per il suo nuovo film, American Hustle, affidandole questa volta il ruolo della protagonista al fianco di Christian Bale (con il quale aveva già condiviso il set in The Fighter), Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Jeremy Renner. L’interpretazione di Sydney Prosser offre la possibilità ad Amy di regalare una performance fuori dalla sua rispettiva media. Il risultato è folgorante, immediato e concreto: l’attrice vince il suo primo Golden Globe come Miglior Attrice Protagonista (Musical/Comedy) e riesce finalmente ad ottenere la sua prima candidature all’Oscar come Miglior Attrice Protagonista. Nel mezzo, ha anche la possibilità di recitare nel meraviglioso Her di Spike Jonze, una struggente storia d’amore travestita da melodramma di fantascienza in cui torna a fare coppia con Joaquin Phoenix dopo l’esperienza in The Master.

Man of Steel 2 amy adamsAmy Adams lavora ormai senza sosta, e nel 2014 è la protagonista del secondo film biografico di Tim Burton (dopo Ed Wood), dal titolo Big Eyes, pellicola in cui l’attrice interpreta la celebre pittrice degli anni ’50 e ’60 Margaret Keane, al fianco di Christoph Waltz, che veste invece i panni del marito Walter Keane, ritenuto per anni il vero autore delle opere della moglie che rivoluzionarono l’arte americana. Il film non viene lodato dalla critica, ma grazie all’interpretazione della Keane, Amy vince il suo secondo Golden Globe come Miglior Attrice Protagonista (Musical/Comedy), venendo però ingiustamente esclusa dalla cinquina degli Oscar 2015.

Dopo un anno di inattività (durante il quale convoglia a nozze con l’attore e artista Darren Le Gallo, conosciuto nel 2000 e dal quale, nel 2010, ha avuto una figlia di nome Aviana Olea, in ricordo delle sue origini italiane), il 2016 vede Amy Adams tornare prepotentemente sugli schermi con ben tre progetti, due dei quali particolarmente attesi. Oltre a riprendere il ruolo di Lois Lane in Batman v Superman Dawn of Justice (diretto ancora una volta da Zack Snyder), l’attrice è la protagonista di due dei più attesi film della stagione cinematografica in corso, che forse (e noi ce lo auguriamo) riusciranno a consacrare definitivamente il suo ingresso nell’olimpo della grande famiglia degli Academy Awards.

Atteso per il prossimo 17 novembre nelle sale italiane è infatti Animali Notturni, il secondo film da regista del noto stilista Tom Ford, vincitore del Gran Premio della Giuria alla 73esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel film, tratto dal romanzo “Tony and Susan” di Austin Wright, Amy Adams è assolutamente spettacolare. La principessa Giselle ha lasciato spazio ad un’attrice vera e sincera capace di entrare nel profondo dell’anima delle donne che interpreta per restituire allo spettatore ritratti delicati, sfaccettati e affascinanti. Lo stesso discorso vale per Arrival, lo sci-fi diretto da Denis Villeneuve basato sul racconto “Storia della tua vita” di Ted Chiang, presentato sempre a Venezia 73 e che farà il suo esordio nei nostri cinema a partire dal 19 gennaio 2017. Nel film Amy Adams, che torna a recitare con Jeremy Renner dopo American Hustle, interpreta Louise Banks, una linguista che viene arruolata dal governo per decifrare il linguaggio e scoprire le intenzioni di un gruppo di alieni arrivati sulla Terra.

Amy Adams Animali Notturni (nocturnal animals)La ragazza della porta accanto che provava a farsi strada recitando in serie tv e film di serie b è ormai un ricordo lontanissimo. Al di là della bellezza morbida e sontuosa, e della personalità modesta e riservata (ma comunque determinata), Amy Adams è oggi diventata uno degli esempi più esaustivi di attrice capace di definire sullo schermo personalità femminili a tutto tondo, consapevole di un percorso artistico che è cresciuto di pari passo con la sua vita, non solo di attrice ma anche di donna, come dichiarato di recente dalla stessa: Ho un’età per la quale riesco a identificarmi con il trovarsi in un dato punto della propria vita in cui si diventa molto riflessivi e si comincia a valutare le scelte e a pensare alle conseguenze di queste scelte.”

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Amy Adams: film, foto e curiosità sull’attrice nata in Italia

Amy Adams filmografia

Amy Adams  è un’attrice cinque volte candidata all’Oscar e vincitrice di due Golden Globe che, mettendosi alla prova in ogni nuovo ruolo, si è costruita un curriculum degno di nota.

Oltre ad Animali notturni, la Adams sarà la protagonista del film Arrival, diretto da Denis Villeneuve, con Jeremy Renner e Forest Whitaker, presentato a Venezia  e uscito questo autunno nelle sale americane.

L’attrice sta producendo esecutivamente e interpreterà la serie in otto puntate Sharp Objects della HBO. Basata sul romanzo omonimo dell’autore di bestseller del New York Times Gillian Flynn,  la serie sarà diretta da Jean-Marc Vallée.

È stata la sua interpretazione in Junebug di Phil Morrison a farle guadagnare la sua prima nomination all’Oscar e allo Screen Actors Guild Award. Per il suo ritratto in questo film,  Amy Adams ha vinto, tra gli altri riconoscimenti, un Independent Spirit Award, un Critics’ Choice Award, un National Society of Film Critics Award e un Gotham Independent Film Award. Junebug è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2005, dove l’attrice ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria.

Amy Adams, filmografia 

Amy Adams filmografiaLa sua interpretazione nella favola blockbuster della Disney, Come d’incanto, diretta da Kevin Lima, è valsa alla Adams la sua prima nomination al Golden Globe. Ha recitato accanto a Meryl Streep in Il dubbio di John Patrick Shanley – film che le ha portato la sua seconda nomination agli Oscar, ai Golden Globe, e agli Screen Actors Guild, oltre alla sua prima nomination ai BAFTA – e in Julie & Julia di Nora Ephron.

Anche la sua interpretazione in The Fighter di David O. Russell, accanto a Mark Wahlberg e Christian Bale, le è valsa nomination agli Oscar, ai Golden Globe, agli Screen Actors Guild e ai BAFTA. Tre anni dopo si è ri-unita con Russell e Bale per American Hustle – L’apparenza inganna, vincendo un Golden Globe e ricevendo di nuovo nomination agli Oscar e ai BAFTA; insieme agli altri attori del film, Amy Adams ha condiviso il premio più importante degli Screen Actors Guild, quello per Performance Straordinaria di un Cast in un Film.

Recitando accanto a Philip Seymour Hoffman in The Master di Paul Thomas Anderson, l’attrice ha ricevuto candidature agli Oscar,  ai Golden Globe e ai BAFTA.

Tra gli altri crediti cinematografici di Amy Adams ci sono: Di nuovo in gioco di Robert Lorenz, con Clint Eastwood; L’uomo d’acciaio, e Batman v Superman: Dawn of Justice, nel ruolo di Lois Lane, entrambi  di Zack Snyder; La guerra di Charlie Wilson di Mike Nichols, con Tom Hanks; Lei di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix; Miss Pettigrew Lives for a Day di Bharat Nalluri, con Frances McDormand, per la Focus Features; Sunshine Cleaning di Christine Jeffs, con Emily Blunt e Alan Arkin; On the Road di Walter Salles; Una notte al museo 2 – La fuga di Shawn Levy, nei panni di Amelia Earhart; I Muppets di James Bobin, con Jason Segel; e Prova a prendermi di Steven Spielberg, accanto a Leonardo DiCaprio. Ha vinto un Golden Globe, ed è stata di nuovo candidata a un BAFTA, per il suo ritratto dell’artista Margaret Keane in Big Eyes di Tim Burton.

Nell’estate 2012, Amy Adams ha interpretato la Moglie del Fornaio nello spettacolo Into the Woods all’interno della rassegna Shakespeare in the Park al Teatro Delacorte di New York City.

AMY ADAMS è nata in Italia

Nata in Italia  a Vicenza il 20 Agosto 1974, da genitori statunitensi, dato che il padre all’epoca era un militare dello United States Army di stanza alla Caserma Ederle di Vicenza, Amy Adams proviene da una famiglia mormone composta da sette figli. Ha passato i primi tre anni della sua infanzia ad Aviano, per poi trasferirsi con la famiglia di base in base, fino a stanziarsi all’età di nove anni a Castle Rock, in Colorado.

AMY ADAMS SEXY E HOT

Nel 2008 l’attrice è finita nella top 100 delle persone più belle del mondo secondo la nota rivista People. Nel 2016 è protagonista del servizio HOT di GQ, dove AMY ADAMS è considerata una delle attrici più sexy dell’anno.

AMY ADAMS e i SUOI FILM PREFERITI

Trai film preferito di AMY ADAMS ci sono capolavori come Via col vento (1939), Il mago di Oz (1939), Casablanca (1942), La donna che visse due volte (1958), Le ali della libertà (1994), Paulie – Il pappagallo che parlava troppo (1998) e Fratello, dove sei? (2000).