Lionsgate pubblica una
clip di They Came Together, film-parodia
delle moderne commedie romantiche, diretto David
Wain (Nudi e Felici, Role
Models) con protagonisti Paul Rudd e
Amy Poehler, rispettivamente nei panni di un uomo
d’affari e una proprietaria di un negozio di caramelle.
Nel cast oltre ai due attori protagonisti ci saranno anche
Cobie Smulders e Ed
Helms, oltre a un sacco di comparse a rendere il
tutto più assurdo.
Di seguito trovate trailer e clip di They Came Together.
Dopo l’enorme e meritato
successo della docuserie The Last Dance dedicata a Michael Jordan e al suo ultimo titolo con i
Chicago Bulls nel 1998, Apple TV “risponde” mettendo sul piatto
un’altra leggenda del basket americano, ovvero Earvin
“Magic” Johnson. Divisa in quattro capitoli, They
Call Me Magic racconta la carriera, la vita privata e le
vicissitudini della stella che negli anni ‘80 ha condotto i Los
Angeles lakers a vincere cinque titoli NBA, in quella che è stata
definita l’era dello “Showtime”, ovvero il gioco spettacolare e
spumeggiante della squadra.
They Call Me Magic è la “risposta” Apple a
The Last Dance
Impossibile dunque
evitare il paragone con The Last Dance, in quanto si tratta di un
prodotto che ha realmente settato (e molto in alto) dei nuovi
parametri per quanto riguarda l’estetica e la narrazione del
documentario sportivo. Scriviamo immediatamente che They
Call Me Magic possiede qualcosa in meno e qualcosa in più
rispetto a questo punto di riferimento: quando tenta infatti più o
meno volontariamente di misurarsi col prodotto dedicati ai Bulls
mostra evidenti pecche, purtroppo anche per coloro che magari non
hanno visto The Last Dance ma che sono comunque
minimamente appassionati ed esperti di basket NBA (lo
sappiamo, una contraddizione in termini…).
Magic Johnson non è Michael
Jordan
Partiamo dunque dalle
note dolenti: They Call Me Magic non possiede né
la tensione narrativa né la forza propositiva di The Last Dance. Il motivo principale è che
Magic Johnson non è Michael
Jordan, ma non si tratta soltanto di questo. Il regista
Rick Famuyiwa sceglie giustamente di adeguare il
ritmo della sua docuserie sull’indole e la natura di Johnson.
L’atmosfera dunque della narrazione è decisamente più rilassata, il
tono giocoso, nel tentativo di riprodurre almeno in parte il
mood che aveva caratterizzato i lakers degli anni ‘80.
Dove Jordan era un atleta pronto ad azzannare chiunque si mettesse
tra lui e la vittoria, Johnson al contrario pur possedendo un
agonismo enorme sapeva concedere ai “rivali” l’onore delle armi,
come dimostra il bel tributo concesso a Larry Bird
nel primo episodio A livello di reperti filmati, di tensione del
montaggio e costruzione del crescendo narrativo, They Call
Me Magic si rivela piuttosto deludente, non proponendo
nulla di veramente nuovo e non riuscendo ad amalgamare quanto già
visto in maniera realmente efficace.
They Call Me Magic non rende giustizia
all’atleta ma all’uomo
Ci sono poi un paio di
colpevoli e premeditati “buchi” di sceneggiatura come nel racconto
della rivalità con i Detroit Pistons, che affrontarono il Lakers
nelle Finals del 1988 e 1989, oppure nel rapporto tra Magic Johnson
e il suo miglior amico dell’epoca, il playmaker dei “Bad Boys”
Isiah Thomas. Non vogliamo rivelare troppo per evitare spoiler ma
possiamo tranquillamente scrivere che, per chi come noi quegli anni
e quelle partite li ha visti e vissuti da tifoso sulla propria
pelle, molti fatti fondamentali sono stati omessi. Insomma,
They Call Me Magic non rende veramente giustizia
al Magic Johnson straordinario giocatore quale è stato.
Dove They Call
Me Magic invece si rivela migliore, e nettamente, di
The Last Dance, è nel raccontare con sincerità
l’uomo dietro l’atleta, dietro la stella. Johnson non viene di
certo incensato dalla docuserie a lui dedicata, tutt’altro. Le sue
mancanze come uomo, soprattutto nei confronti di colei che dopo fin
troppe vicissitudini diventerà sua moglie Cookie, sono esposte con
(quasi) totale trasparenza. E questo diventa un fattore ancor più
importante per capire, quasi per contrappasso, l’importanza di
Earvin Johnson una volta smessa definitivamente la casacca dei
Lakers.
A partire dalla metà
della terza puntata infatti They Call Me Magic testimonia
l’importanza fondamentale di un uomo che ha adoperato il proprio
potere mediatico ed economico per metterlo al servizio della
comunità. Temi fondamentali che riguardano alcune piaghe (ancora)
aperte della società americana – dall’HIV al razzismo,
dall’omofobia al disequilibrio economico, tanto per citare quelli
maggiormente espliciti – vengono messi in scena senza fronzoli,
dimostrando quanto Johnson si sia adoperato per affrontarli, spesso
vivendoli in prima persona. They Call Me Magic,
oltre ad acquistare lo spessore emotivo che mancava nella prima
parte, diventa un manifesto sincero e non scontato che mostra come
si dovrebbe percepire e gestire la responsabilità del proprio
potere. E se Earvin “Magic” Johnson ha rapito il nostro cuore sul
parquet di un campo di basket, ha poi rapito anche l’anima una
volta che ne è uscito.
They Call Me
Magic, l’attesissimo documentario in quattro parti che
offre uno sguardo olistico e illuminante sulla vita e la carriera
di Earvin “Magic” Johnson, una delle figure più iconiche del mondo,
sarà presentato in anteprima il 22 aprile su Apple
TV+.
They Call Me Magic
si unisce alla rosa in espansione di pluripremiate docuserie e
documentari su Apple TV+, tra cui “Boys State” vincitore dell’Emmy
Award; “The Velvet Underground”, l’acclamato documentario del
regista Todd Haynes; “Beastie Boys Story” vincitore del Critics
Choice Award e nominato agli Emmy e ai Grammy Award; il
documentario di successo mondiale “Billie Eilish: The World’s A
Little Blurry”; il candidato al premio Critics Choice Documentary
Award di Werner Herzog “Fireball: messaggeri dalle stelle”, così
come i documentari di prossima uscita “The Supermodels” e “Number
One on the Call Sheet”, degli acclamati storyteller Jamie Foxx,
Kevin Hart, Datari Turner e Dan Cogan.
La trama di They Call Me Magic
La docuserie offre un punto di
vista nuovo sull’incredibile storia della vita reale di Johnson,
sull’esempio che la sua vita, sia dentro che fuori dal campo, ha
mostrato agli occhi di tutto il mondo e che ancora oggi continua ad
avere un impatto sulla nostra cultura. I quattro episodi
ripercorreranno i successi del ragazzo dalle umili
origini: nato a Lansing nel Michigan, diventato
prima il volto dei Los Angeles Lakers e consacratosi poi come la
leggenda NBA di tutti i tempi, “Magic” Johnson ha
cambiato il modo di affrontare il tema dell’HIV e si è affermato
come attivista e imprenditore di successo. Grazie a
filmati e interviste inedite, alle testimonianze di personaggi
di spicco della politica e uomini d’affari, oltre a quelle
della sua cerchia ristretta di amici e familiari, la serie offrirà
uno sguardo senza precedenti su uno dei grandi dello sport di tutti
i tempi.
“Un esperienza che
lascia senza fiato” è riduttivo. La sala del cinema si fa più
buia, il soffitto si abbassa, le sensazioni di un imminente attacco
di panico ci sono tutte. These Final
Hours è un film che crea claustrofobia. E’ un film
che, appena finito, ti spingerà a cercare il sole, l’aria, a
respirare lentamente a occhi chiusi e a pensare “E’ solo un film”.
Ma un bel film.
Siamo in Australia, a Perth per la
precisione, e il mondo sta per finire. La radio annuncia che entro
12 ore anche l’Oceania si sbuccerà come una arancia e la terra
diventerà un unico globo di fuoco e, forse per la prima volta in un
film, la popolazione si è arresa a questa fine. Ma cosa fai quando
sai che quelle saranno le tue ultime ore di vita? Di reazioni ce ne
sono tante e inquietanti. Le scopriamo attraverso gli occhi di
James (Nathan Phillips) che si ritrova a
percorrere le strade della sua città diretto verso la Festa della
Fine del Mondo, dove la sua ragazza lo aspetta. Ma non è un
percorso facile, le persone si lasciano andare ai loro istinti
primordiali e come bestie uccidono e si suicidano per non vedere
arrivare la fine. James riesce a salvare da questa carneficina Rose
(Angourie Rice), una bambina che è in cerca del
padre a cui vuole assolutamente stare vicino quando il momento
arriverà. Stranamente coinvolto nell’aiutare Rose, James capirà
tante cose di ciò che vuole veramente dalla vita mentre il conto
alla rovescia si fa sempre più veloce e inesorabile.
Vincitore del Premio della
Critica a Melbourne International Film Festival e nella
Selezione Ufficiale Quinzaine des Réalisateurs al Festival
di Cannes, arriva in Italia il primo lungometraggio del
regista Zak Hilditch , These Final Hours –
12 ore alla fine, con Nathan Phillips,
Angourie Rice, Jessica de Gouw,
Kathryn Beck, Sarah Snook e
Lynette Curran.
Hilditch sin dalla prima scena detta
il ritmo del film, sincopato, angosciante, che cresce scena dopo
scena in questa corsa che coinvolge in prima persona. Perché qui
non si parla di alieni, asteroidi o strani fenomeni che fanno
pensare “si vabbè, ma a noi non può succedere”. E’ uno
scenario fantascientifico di un reale che fa quasi paura.
Nathan Phillips regala un interpretazione fatta di
sguardi e pensieri non detti, con un’aspetto fisico che lo eleva a
super eroe del caso, ma con cui invece nasconde maldestramente
tutte le sue fragilità. Sicuramente un talento da tenere
d’occhio.
Una vera e propria esperienza
cinematografica dal 20 Novembre al cinema.
Lucius Modestus è un
architetto dell’antica Roma, al servizio dell’imperatore Adriano,
quattordicesimo imperatore di Roma. Siamo nel 135 AC e il
protagonista ha difficoltà a trovare nuove idee per i suoi lavori,
fino a quando non scopre un canale spazio-temporale che ha sede
negli scarichi delle terme e viene trasportato nel Giappone dei
giorni nostri, dove prenderà ispirazione per innovative idee da
proporre all’imperatore.
Due culture più fisicamente lontane
non ci potrebbero essere: difficilmente gli antichi romani sapevano
dell’esistenza degli antichi giapponesi, ma nonostante la distanza
fisica, una caratteristica accomuna la stirpe di Romolo agli
abitanti del Giappone: l’amore per le terme. A Roma le terme erano
luogo di incontro e di discussione, nel paese del Sol Levante sono
luogo di ristoro e di rafforzamento.
Questa, probabilmente è l’idea da
cui è partita Mari Yamakazi, creatrice della serie manga da cui
questo film, live action, è stato tratto, ed ha immaginato cosa
sarebbe potuto succedere se un antico romano avesse potuto
viaggiare nel tempo, e in Giappone, e come sarebbe andato
l’incontro con un popolo sconosciuto. Si sta davanti per cause di
forza maggiore ad un film che ben presto straripa da ogni dove nel
non-sense, ma siamo al cinema, bisogna credere.
E’ bravo il regista a prendersi poco
sul serio: i viaggi nel tempo sono volutamente eccessivi,
accompagnati dalla musica lirica, che è struttura portante della
colonna sonora del film, e dopo alcune ripetizioni, sono realizzate
in modo da essere degli sketch di passaggio. E’ affascinante soprattutto
vedere l’operazione opposta: come gli antichi romani siano visti e
studiati dai giapponesi, da cui è evidente un rispetto delle
tradizioni e dei costumi, anche quelli che gli stessi discendenti
diretti di quel popolo ad oggi ancora non accettano con facilità.
La relazione di Antinoo con Adriano è infatti tratteggiata con
delicatezza e chiarezza, senza allusioni o ammiccamenti fuori
luogo.
E’ un clash culturale al contrario,
come accade con i film sugli italiani d’america: non è tutto
esattamente così, ma ci assomiglia, e comunque, è molto divertente.
Anche i giapponesi sono rappresentati in maniera quasi
stereotipata: c’è la disegna trice manga vestita da eterna
adolescente e i vecchietti che alla fine aiuteranno l’eroe, e che
rappresentano la maggioranza della popolazione nipponica, la più
longeva al mondo.
Il film sfoggia anche una
ricostruzione in digitale della capitale dell’Impero e di Villa
Adriana, con minuzia di particolari. Thermae
Romae è stato coprodotto con l’Italia e questo è il
primo episodio, realizzato nel 2012, mentre in Giappone è già
uscito in sala il secondo episodio. In un panorama dove di solito
nei manga ci sono animali o scolarette poco vestite, questa storia
è sicuramente una novità.
Nuovo progetto per James
Wan (Saw – L’enigmista,
Insidious, Fast & Furious 7): il
regista australiano, reduce dalle riprese dell’atteso cinecomic DC
Aquaman, dirigerà per Netflix il
coming of age a tinte horror There’s Someone
Inside Your House, prodotto da Shawn
Levy (Stranger Things) e dalla società di Wan, Atomic
Monster.
A quanto dichiarato finora, il film
sarà un perfetto incrocio tra le atmosfere di Stranger
Things e una commedia alla John Hughes,
in perfetto stile nostalgico anni Ottanta.
Wan porterà dunque sul piccolo
schermo il romanzo young adult di
Stephanie Perkins, incentrato sulla vita di
un’adolescente i cui compagni di liceo iniziano inspiegabilmente a
morire dopo una serie di macabri omicidi.
La LD Entertainment ha
rilasciato due clip e due foto del film
Therese, il thriller erotico tratto dal
romanzo scandaloso di Émile Zola, “Thérèse
Raquin”. Nel cast del film ci sono Elizabeth Olsen, Tom
Felton, Jessica Lange e Oscar Isaac.
La pellicola è ambientato nei bassi fondi della Parigi del
1860, e racconta la storia di Thérèse Raquin (Elizabeth Olsen), una
giovane donna sessualmente repressa e bella, che è intrappolata in
un matrimonio senza amore con il cuggino malato, Camille (Tom
Felton) e la zia prepotente, La signora Raquin (Jessica Lange).
Therese passa le sue giornate confinata dietro il bancone di un
piccolo negozio e passa le sue serate a guardare la signora giocare
a domino con un gruppo eclettico di amici. Dopo l’incontra con un
amico seducente del marito, Laurent (Oscar Isaac), si imbarca in
una relazione fuori dal matrimono che la porta a conseguenze
tragiche.
Scritto e diretto da Charlie Stratton, Thérèse è prodotto da
Mickey Liddell, CEO di LD Spettacolo, e William Horberg
di Wonderful Films (The Kite Runner, Ritorno a Cold Mountain).
Michael Zelman e Richard Sharkey sono i produttori esecutivi del
film. LD Entertainment distribuirà la pellicola negli USA.
Ecco le prime foto ufficiali di
La Teoria di Tutto (Theory of
Eveything), film che vedrà rportare sul grande
schermo la giovinezza del celebre scienziato Stephen
Hawking. Nella foto possiamo vedere Eddie
Redmayne nei panni di un giovane Hawking e
Felicity Jones, che interpreta invece la moglie
dello scienziato, Jane Wilde.
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Theory of
Eveything si concentra sulla relazione romantica
che Hawking ha intrecciato all’epoca di Cambridge con la donna che
sarebbe poi diventata sua moglie, Jane Wilde. La relazione con
questa brillante donna portò lo scienziato ad abbracciare notevli
sfide personali e scientifiche, e aprì il suo mondo, così a sua
volta lui fu in grado di aprire il mondo intero ad una nuova
visione ed una nuova prospettiva. Il film uscirà il 7 novembre
2014.
Theory of
Everything è diretto dal regista premio Oscar
James Marsh (Man on Wire; Doppio
Gioco) ed è basato sulle memorie di Jane
Wilde“Travelling to Infinity: My Life with
Stephen”; la sceneggiatura è di Anthony
McCarten che si occupa anche della produzione con
Lisa Bruce e i soci della Working Title
Tim Bevan e Eric Fellner.
Peter Schlessel,
CEO della Focus, ha commentato: “Questa straordinaria storia
d’amore tra una delle più grandi menti della storia e sua moglie è
profondamente commovente e d’ispirazione, raccontata con cuore e
humor. Sotto la dinamica regia di James Marsh, Eddie Redmayne e
Felicity Jones ci consegnano due performance di straordinario
impatto emotivo.”
Oltre a Eddie Redmayne e Felicity
Jones nel cast di Theory of
Everything ci sono anche Emily
Watson e David Thewlis.
La Working Title Films ha stabilito
che il film Theory of Everything, biopic
sulla giovinezza del brillante Stephen Hawking,
uscirà al cinema il 7 novembre 2014 distribuito dalla Focus
Features.
Il film si concentra sulla relazione
romantica che Hawking ha intrecciato all’epoca di Cambridge con la
donna che sarebbe poi diventata sua moglie, Jane Wilde. La
relazione con questa brillante donna portò lo scienziato ad
abbracciare notevli sfide personali e scientifiche, e aprì il suo
mondo, così a sua volta lui fu in grado di aprire il mondo intero
ad una nuova visione ed una nuova prospettiva.
Theory of
Everything è diretto dal regista premio Oscar
James Marsh (Man on Wire; Doppio
Gioco) ed è basato sulle memorie di Jane
Wilde“Travelling to Infinity: My Life with
Stephen”; la sceneggiatura è di Anthony
McCarten che si occupa anche della produzione con
Lisa Bruce e i soci della Working Title
Tim Bevan e Eric Fellner.
Peter Schlessel,
CEO della Focus, ha commentato: “Questa straordinaria storia
d’amore tra una delle più grandi menti della storia e sua moglie è
profondamente commovente e d’ispirazione, raccontata con cuore e
humor. Sotto la dinamica regia di James Marsh, Eddie Redmayne e
Felicity Jones ci consegnano due performance di straordinario
impatto emotivo.”
Oltre a Eddie
Redmayne e Felicity Jones nel cast di
Theory of Everything ci sono anche
Emily Watson e David Thewlis.
Ecco la prima immagine ufficiale di
Theory of Everything, film che vedrà
rportare sul grande schermo la giovinezza del celebre scienziato
Stephen Hawking. Nella foto possiamo vedere
Eddie Redmayne nei panni di un giovane Hawking e
Felicity Jones, che interpreta invece la moglie
dello scienziato, Jane Wilde.
Il film si concentra sulla relazione
romantica che Hawking ha intrecciato all’epoca di Cambridge con la
donna che sarebbe poi diventata sua moglie, Jane Wilde. La
relazione con questa brillante donna portò lo scienziato ad
abbracciare notevli sfide personali e scientifiche, e aprì il suo
mondo, così a sua volta lui fu in grado di aprire il mondo intero
ad una nuova visione ed una nuova prospettiva. Il film uscirà il 7
novembre 2014.
Theory of
Everything è diretto dal regista premio Oscar
James Marsh (Man on Wire; Doppio
Gioco) ed è basato sulle memorie di Jane
Wilde“Travelling to Infinity: My Life with
Stephen”; la sceneggiatura è di Anthony
McCarten che si occupa anche della produzione con
Lisa Bruce e i soci della Working Title
Tim Bevan e Eric Fellner.
Peter Schlessel,
CEO della Focus, ha commentato: “Questa straordinaria storia
d’amore tra una delle più grandi menti della storia e sua moglie è
profondamente commovente e d’ispirazione, raccontata con cuore e
humor. Sotto la dinamica regia di James Marsh, Eddie Redmayne e
Felicity Jones ci consegnano due performance di straordinario
impatto emotivo.”
Oltre a Eddie Redmayne e Felicity
Jones nel cast di Theory of
Everything ci sono anche Emily
Watson e David Thewlis.
L’attore
britannico Theo James è conosciuto
principalmente per la trilogia di Divergent, che
comprende i film
Divergent,
Insurgent e
Allegiant. Prima di allora, era conosciuto per essere
l’attore protagnoista della serie della CBS Golden
Boy, e per la serie
britannica Bedlam. Ma ha lavorato anche per
Woody Allen, è apparso in
Underworld e, memorabilmente, in un episodio di
Downton Abbey.
La
saga di Divergent è stato un campione mondiale
di incassi, con un totale di 742 milioni di
dollari, e ha reso Theo James una star mondiale. Ecco
alcune curiosità su Theo James, dalla relazione
con Shailene Woodley, alla sua relazione con i
social media, ai suoi leggendari sguardi hot, ai suoi attori
preferiti.
Theo James: film e filmografia
Theo James ha fatto
il suo debutto al cinema nel ruolo di Ray in Incontrerai l’uomo
dei tuoi sogni (2010). Ha avuto un piccolo ruolo nella serie
tv Downton Abbey e nella miniserie A Passionate
Woman. Nel 2012 interpreta David in Underworld – Il risveglio (2012). In questi anni
prende parte a diverse serie tv come Room at the Top, Case
Sensitive e Detective Walter Clark ma è il 2014 che lo
rende noto al grande pubblico grazie alla partecipazione in
Divergent nei panni di Four. Nel 2015 interpreta
Luke in Funny. IL 2016 è un anno particolarmente
redditizio per l’attore. Infatti è impegnato nel ruolo di Lord
James Mangan in War on Everyone – Sbirri senza regole
(2016), Riprende il ruolo di Four in The Divergent Series: Allegiant (2016), da la voce al
videogames Allegiant: VR Experience, interpreta Father Gaunt in Il
Segreto e riprende il ruolo di David in Underworld: Blood Wars (2016).
Nel 2018 interpreta Michael
nel film
Giochi di Potere (2018). Nello stesso anno è Ash in Zeo
(2018), Will Younger in La fine (2018), Guy Clinch in Londono
Fields (2018) e The parson in The War of the Worlds: The
Musical Drama (2018). Nel 2019 è Ivan Warding ne L’arte
della Truffa (2019), Sidney Parker nella serie Sandition
(2019, Giovane Vesemir in
The Witcher, presta la voce a Hector nella serie animata
Castlevania. Nel 2020 è George Almore nel film Archive
(2020). Nel 2022 prenderà parte alla serie tv The Time
Traveler’s Wife e sarà trai protagonisti di Mr. Malcolm’s
List.
Theo James in Divergent: i
combattimenti
È il coordinatore degli stunt di
Divergent a dichiarare che, secondo la sua
opinione, a James deve essere riconosciuto il merito di
aver fatto tutti i combattimenti di persona, senza
stunt-men.
E la fatica fisica è parte
dell’impegno e talento straordinario che l’attore ha mostrato nel
film. L’autrice del libro dal quale è stato il film,
Veronica Roth, ha lodato le sue capacità, dicendo
“Ha aggiunto così tanto al personaggio“, più di
quanto avesse sperato.
Nel film, James
interpreta un ragazzo conosciuto come “Quattro”,
che vive in una società futuristica nella quale essere differenti è
fortemente disapprovato. Quattro decide quindi di nascondere il
proprio essere diverso e unirsi alla fazione degli
Intrepidi, di coloro che rifiutano la codardia. La
loro missione è combattere le proprie paure e agire con
coraggio.
Theo James è su Instagram?
Theo James sembra essere un
uomo misterioso. Per un semplice motivo: non
esiste sui social media. È nel 2015 che l’attore ha
spiegato la sua assenza, difendendo e valorizzando la propria
privacy: “Sono contento che non ci siano molte
informazioni.” ha dichiarato.
Dice di non voler condividere alcuni
elementi della propria vita privata, e cerca di evitare i gossip
Hollywoodiani. E, ovviamente, non compare né su Instagram
né su Twitter. E dice che non ci sarà mai.
“Non l’ho mai fatto e non lo
farò mai. (…) Non è per me. Se posto una fotografia in cui sono a
bere, e ricevo una marea di commenti eccetera, allora
improvvisamente sono parecchio esposto.” Ha dichiarato
a Flaunt, affermando
che, piuttosto, gli piace semplicamente essere presente.
A detta sua, al giorno d’oggi le
persone fanno fatica ad essere presenti, in un preciso posto e un
preciso momento. E l’essere disconnesso, a quanto pare, ha aiutato
James in fare chiarezza su diversi aspetti della propria vita.
Theo James e Shailene Woodley
La chimica tra i due sullo schermo è
eccezionale e convincente, e non pochi fan si aspettavano di
vederla nascere anche nella loro vita privata. All’epoca del loro
primo incontro, James si trovava già in una
relazione seria con Ruth Kearney, cominciata nel
2009, e niente successe con la Woodley.
È quando James
decide di non sposare la Kearney, nonostante
fossero fidanzati da tempo, che alcune teorie emergono: è
proprio Shailene la causa della loro rottura? Nulla è
stato confermato, e i fan della coppia cinematografica rimangono in
attesa dell’attesissimo amore tra
Shailene Woodley e Theo James.
Theo James hot
La star di
Divergent è uno degli uomini più attraenti di
Hollywood. A quanto pare, leggendari sono i suoi sguardi
terribilmente sexy, come questo:
Theo James: la star di Divergent è
appassionato di classici
Una piccola curiosità
cinematografica, ora, sulla star di Divergent. In una lista dei
suoi attore preferiti su IMDb, in cima si trovano star di un’altra
epoca: Marlon
Brando,
Paul Newman e Steve McQueen. Ecco cosa dice
James su Brando:
“Marlon Brandoè stato uno dei grandi
attori naturalistici, che ha rivoluzionato il modo di rappresentare
i personaggi sullo schermo, con film come Fronte del
porto.”
Il suo film preferito di sempre ha
ora poco più di una ventina di anni: è Shine,
con Geoffrey Rush. La sua performance è definita da
James come una “performance
trascendentale“.
Secondo Deadline, Theo
James sostituirà Josh
Hutcherson nel progetto Backstabbing For
Beginners, thriller politico ispirato dalle
memorie di Michael Soussan. Co-produzione
danese e canadese, il film sarà diretto da Per
Fly e scritto dallo stesso Fly e da Daniel
Pyne.
Theo James,
affiancato da Ben Kingsley, interpreta il giovane
idealista Michael, che pensa di aver ottenuto il lavoro dei
suoi sogni diventando coordinatore di un programma delle
Nazioni Unite Oil for Food. Verrà, in realtà, a contatto con una
realtà molto meno idilliaca e trasparente nell’Iraq post-bellico,
realtà segnata dal tentativo di accaparrarsi le risorse petrolifere
della regione. Cerca invano risposte nell’esperto
diplomatico Pasha (Kingsley) e teme l’esistenza di una
cospirazione ad alti livelli. Per uscire da questa situazione, il
protagonista dovrà rischiare tutto: la carriera del suo mentore, la
propria esistenza e quella della donna curda di cui si
innamora.
Le riprese dovrebbero iniziare a
breve. Theo James sarà anche nel prossimo capitolo
della serie Divergent e in Underworld
5.
Dopo aver interpretato il ruolo di
Eddie Horniman in The Gentlemen, Theo James ha
trovato il suo prossimo ruolo. Secondo Variety, l’attore
si è unito al cast di Fuze, il prossimo film
diretto da David Mackenzie che seguirà una rapina
che avrà luogo dopo un’evacuazione provocata da una bomba inesplosa
della Seconda Guerra Mondiale trovata in un cantiere edile a
Londra. Il ruolo che James interpreterà non è stato confermato, ma
non è l’unico attore legato al film in uscita, le cui riprese
inizieranno attualmente a luglio.
Aaron Taylor-Johnson si era già unito al cast
di Fuze, mentre David Mackenzie
si prepara affinché le telecamere inizino a girare il suo prossimo
thriller sulla rapina. Taylor-Johnson è stato recentemente visto
nel ruolo di Tom Ryder in The Fall
Guy, dove il personaggio presentato come una star del
cinema imprudente si è rivelato essere il principale antagonista
della storia. Il prossimo grande progetto in cui vedremo l’attore
sarà Kraven – Il Cacciatore, l’emozionante
avventura che si svolgerà nello stesso universo di
Venom e Madame Web. Proprio come
per Theo James, il ruolo che Taylor-Johnson
interpreterà in Fuze non è stato ancora
rivelato.
Theo James ha
raggiunto la popolarità dieci anni fa, quando ha interpretato Four
in Divergent, un adattamento di un libro uscito
nelle sale dopo che Twilight e The Hunger
Games avevano dimostrato che i lettori erano molto
disposti a vedere i loro personaggi preferiti fare il salto dalla
pagina al il grande schermo. James è noto anche per aver
interpretato Cameron Sullivan nella seconda stagione di The
White Lotus, la pluripremiata serie della HBO.
Fuze sarà diretto
da David Mackenzie. Il regista ha recentemente
lavorato in Under the Banner of Heaven, una serie
televisiva in cui Andrew Garfield interpreta un
detective che inizia a perdere la sua fede religiosa quando nella
sua città si verificano brutali omicidi. Prima di ciò, il regista
ha ricevuto molti elogi per il suo lavoro in Hell or High Water, un film poliziesco in cui
Chris Pine e Ben Foster
interpretano due fratelli che compiono rapine in banca nel
tentativo di salvare la fattoria della loro famiglia.
Just
Jared ha pubblicato in esclusiva le nuove immagini
della campagna Hugo Boss con testimonial l’affascinante
Theo James, che vedremo presto in The
Divergent Series – Allegiant.
È stato pubblicato il trailer di
The Monkey, che mostra un assaggio
del prossimo adattamento cinematografico basato su una storia di
Stephen King. Il film è basato su un
racconto scritto dallo scrittore horror nel 1980 e avrà come
protagonisti Theo Jamesdi Divergent e Tatiana Maslany di She-Hulk. The Monkey è uno dei tanti
racconti scritti da King che hanno ricevuto un adattamento
cinematografico e uscirà nelle sale all’inizio del prossimo
anno.
Sebbene il trailer non mostri
molto, inizia con una canzone carnevalesca che lentamente diventa
sinistra. Si intravede anche la scimmia giocattolo maledetta in
questione, che suona i suoi strumenti in modo sinistro prima di
spaccare il sangue. Il filmato si conclude con un’inquadratura di
Hal (Theo James), completamente ricoperto di sangue e mortificato
nel vedere cosa è appena successo a questo giocattolo dall’aspetto
non proprio innocente.
The
Monkey è stato diretto e scritto da Osgood
Perkins, noto per il suo lavoro in Longlegs
e Gretel & Hansel, solo per
citarne alcuni. Inoltre, il regista horror
James Wan e la sua casa di produzione,
Atomic Monster, sono coinvolti nel progetto horror in uscita. Tra i
protagonisti del film figurano Elijah WooddelSignore degli Anelli,
l’attrice diCocaine BearChristian Convery, Colin
O’Briendi
Wonka,Rohan CampbelldiHalloween EndseSarah Levy.
Di cosa parla The
Monkey?
Pubblicato su Gallery Magazine nel
1980, The Monkey è un racconto che parla di una scimmia
giocattolo maledetta e di come, ogni volta che suona i suoi
strumenti, qualcuno muoia. Nel racconto, Hal trova una scimmia
giocattolo e finisce per essere tormentato a causa dell’uccisione
di molti membri della sua famiglia. La storia si conclude con Hal
che la getta in un lago, nella speranza che non uccida nessuno.
Purtroppo, però, la maledizione della scimmia continua e uccide i
pesci che vi risiedono. The Monkey è stato nominato due
anni dopo ai British Fantasy Awards come miglior racconto.
Il racconto ha finito per avere un
ruolo nella narrazione moderna, in quanto è diventato
un’ispirazione per storie simili. Un esempio notevole è stato
l’episodio di X-Files intitolato
“Chinga”, che coinvolgeva una bambola maledetta con capacità
simili. È interessante notare che anche l’episodio in questione è
stato scritto da King.
Questo è uno dei pochi racconti
brevi scritti da King che hanno ricevuto un adattamento. Altre
storie includono Weeds e The
Crate, che hanno avuto un ruolo nella creazione di
Creepshow del 1982 .
Nel frattempo, The Raft ha avuto un ruolo nel sequel uscito nel
1987. Inoltre, Children of the
Corn, pubblicato nel 1977, è stato adattato
numerose volte e ha avuto molti sequel. The Monkey uscirà nelle
sale USA il 21 febbraio 2025.
Prime
Video ha annunciato la data di uscita della
seconda stagione di Them, la
serie antologica horror con Deborah Ayorinde e Pam
Grier. Tutti gli otto episodi della prossima puntata
saranno disponibili in streaming a partire dal 25 aprile 2024.
“Them: The Scare”
sarà ambientata nella Los Angeles del 1991 e sarà incentrata sul
detective della omicidi di Los Angeles Dawn Reeve, a cui viene
assegnato un nuovo caso: il raccapricciante omicidio di una madre
affidataria che ha lasciato scossi anche i detective più incalliti.
In un periodo tumultuoso per Los Angeles, con una città sul filo
del rasoio del caos, Dawn è determinata a fermare l’assassino. Ma
mentre si avvicina alla verità, qualcosa di inquietante e malevolo
attanaglia lei e la sua famiglia. …”
Cosa sappiamo sulla seconda
stagione di Them?
Them: The Scare è
creata e prodotta esecutivamente da Little Marvin, che sarà anche
showrunner. La seconda stagione sarà interpretata da
Deborah Ayorinde, Pam Grier, Luke James, Joshua J.
Williams, Jeremy Bobb, Wayne Knight, Carlito Olivero, Charles Brice
e Iman Shumpert. È prodotta esecutivamente da Miri Yoon e Roy Lee
della Vertigo Entertainment insieme a Steve Prinz. La
serie Them è una produzione di Sony Pictures
Television e Amazon MGM Studios.
“Con Them: The
Scare, abbiamo voluto combinare il nostro amore per
l’horror con uno sguardo alla ricca storia e all’evoluzione di Los
Angeles”, ha dichiarato Marvin in un comunicato. “Questo secondo
capitolo è una nuova storia ambientata negli anni ’90, uno dei
decenni più iconici per il cinema, la musica e la moda, in
particolare a Los Angeles. Sono anche entusiasta del nostro
fantastico cast: Deborah Ayorinde torna nei panni di un personaggio
completamente nuovo, Luke James offre un’interpretazione
indimenticabile e la leggendaria Pam Grier, che ha interpretato
tanti ruoli iconici e amati sullo schermo, fa il suo ritorno
all’horror… Non avremmo potuto chiedere un gruppo più coraggioso
per guidare questo secondo capitolo”.
Come molte altre cinematografie,
anche quella scandinava vanta una lunga e gloriosa tradizione. È
infatti particolarmente noto il cinema svedese, ma anche la
Norvegia ha negli ultimi anni dato vita a titoli di grande
interesse culturale e vincitori di importanti premi internazionali.
Titoli come Kon-Tiki,The Wave e La
scelta del re sono solo alcuni tra i più noti realizzati di
recente. Tra i cineasti più importanti, invece, si annovera
Joachim Trier, autore di premiati lungometraggi
come Reprise e Segreti di famiglia.
Nel 2017 egli ha poi realizzato uno dei suoi film più apprezzati,
intitolato Thelma.
Da lui anche scritto insieme a
Eskil Vogt, il film è un thriller paranormale che
porta lo spettatore ad indagare i desideri e le pulsioni sessuali
della giovane protagonista. Attraverso la scoperta di possedere dei
poteri, questa inizia a dar vita ad una potente metafora sul
desiderio, sull’attrazione e, naturalmente, sulla complessa fase di
crescita che conduce all’età adulta. Si inseriscono poi nel film
anche elementi riguardanti le pressioni religiose e famigliari in
un contesto tutt’altro che semplice. Attraverso questo racconto di
genere, Trier costruisce dunque una vicenda particolarmente ricca
di tensione e ambiguità.
Acclamato a livello internazionale,
Thelma è stato anche selezionato per essere il
rappresentante della Norvegia ai premi Oscar 2018 nella categoria
al miglior film in lingua straniera. Pur non rientrando nella
shortlist dei finalisti, il film ha comunque guadagnato
un’attenzione rara, che lo ha fatto divenire un vero e proprio caso
cinematografico. Prima di intraprendere una visione del film, sarà
però utile approfondire alcune curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Thelma: la trama del film
Protagonista del film è
Thelma, una timida ragazza proveniente da una
famiglia molto religiosa. Per intraprendere gli studi universitari,
questa lascia i luoghi di campagna dove è cresciuta per trasferirsi
a Oslo. Da questo momento per Thelma ha inizio un difficile
adattarsi alla sua nuova vita, in un contesto a lei quantomai
estraneo. Un giorno, mentre si trova in biblioteca, viene colta da
un attacco epilettico e viene soccorsa dalla studentessa
Anja. Da quel momento, Thelma sviluppa un profondo
sentimento per la ragazza, riuscendo ad entrare nel suo gruppo di
amicizie pur di starle vicino.
Uscendo con i nuovi amici, Thelma si
trova inevitabilmente a provare cose nuove come l’alcol e il fumo.
Attraverso le nuove esperienze scopre a poco a poco di possedere
dei veri e propri poteri extrasensoriali, strettamente legati alle
sue crisi. Quando è agitata, Thelma riesce infatti ad ottenere
particolari effetti sugli animali, sui macchinari elettronici e
anche sugli umani. Mentre cerca di comprendere l’origine di questi
poteri, Thelma vede riaffiorare episodi della sua infanzia di cui
non aveva memoria. Ben presto imparerà a comprendere cosa le stia
accadendo e quale sia il suo vero potenziale.
Thelma: il cast del film e altre
curiosità
Ad interpretare la giovane Thelma vi
è l’attrice Eili Harboe, classe 1994, già presente
anche nel popolare film norvegese The Wave. Raccontato il
personaggio, la Harboe ha svelato una curiosità coincidenza, ovvero
quella di aver realmente frequentato la stessa università che
Thelma frequenta nel film. Il corso di laurea dell’attrice, però, è
quello relativo alla storia dell’arte. Per comprendere Thelma e le
sue azioni è anche utile fare riferimento all’etimologia del suo
nome. “Thelma” deriva dalla parola greca “thelema”, che significa
“volontà” o “volontà”. In greco classico, “thelema” si riferisce
piuttosto a “volontà appetitiva” o “desiderio”, mentre negli
scritti cristiani, “thelema” si riferisce alla volontà di Dio.
Ad interpretare l’amica Anja,
invece, vi è Kaya Wilkins, principalmente nota
come cantante. Alle due è stata fornita grande libertà di
improvvisazione e la scena che le vede fumare insieme su un balcone
è infatti stata totalmente gestita in libertà dalle due. Gli attori
Ellen Dorrit Petersen e Henrik
Rafaelsen interpretano rispettivamente la madre Unni e il
padre Trond. I due attori, che sullo schermo sfoggiano un’ottima
chimica di coppia, aveva già recitato il ruolo di marito e moglie
per il film Blind, del 2014.
Thelma: il trailer e dove vedere il
film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Thelma è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili,
Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24
settembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
A partire dal 18 settembre arriva in
sala Thelma, film del regista statunitense
Josh Margolin, che ha scritto, diretto e montato
il lungometraggio. Una commedia action che, presentata in anteprima
mondiale al Sundance Film Festival lo scorso gennaio, ha
già ottenuto il plauso della critica internazionale.
Fotografato da David
Bolen e musicato da Nick Chuba, il film
presenta un cast composto da June Squibb, nel
ruolo della protagonista Thelma, Fred Hechinger,
Richard Roundtree, Parker Posey e
Clark Gregg. Al loro fianco, pur in un ruolo
secondario, anche il veterano Malcolm McDowell,
che oltre cinquant’anni fa scriveva la storia del cinema con il suo
Alex DeLarge in Arancia
Meccanica.
La trama di Thelma
Thelma Post, una vivace vedova di 93
anni, conduce una vita tranquilla. Un giorno, la sua routine viene
sconvolta da una telefonata: un truffatore, fingendosi suo nipote,
le sottrae una cifra considerevole con l’inganno. “Abbandonata”
dalle forze dell’ordine, ma indignata e determinata a non farsi
beffare, Thelma decide dunque di prendere in mano la situazione e
di recuperare il denaro che le è stato rubato. Dimostrando, al di
là della ua veneranda età, una tenacia e un coraggio inaspettati, e
trasformandosi in una vera e propria detective. Armata di uno
scooter preso in prestito a un amico e di una inscalfibile forza di
volontà, Thelma si lancia quindi all’inseguimento del truffatore,
pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo pur di ottenere
giustizia.
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal
Il rapporto con i modelli
Ricordate Alvin Straight? Il
contadino dell’Iowa partito a bordo di un trattorino tosaerba per
visitare il fratello malato a 500 chilometri di distanza? Si tratta
di un fatto di cronaca risalente al 1994, poi trasmigrato su grande
schermo per mano di Lynch nel ‘99.
Ricordate il suo ritmo dilatato? L’ampio respiro di cui gode ogni
singola inquadratura e la sua anima western, da racconto di
frontiera? Ecco, nella fase di elaborazione e stesura di
Thelma, Josh Margolin deve aver
pensato a lungo al capolavoro del collega statunitense. Perché il
lungometraggio con June Squibb, qui nel suo primo
vero ruolo da protagonista della sua carriera decennale, celebra la
medesima epica “al rallentatore” di Una storia vera. Anche se, ed è chiaro fin dai
primi minuti, i modelli a cui Margolin sceglie di
rifarsi sono innanzitutto gli action movies post 2000. A partire da
Mission Impossible.
Non a caso, in apertura di film, il
televisore del personaggio di Squibb è
sintonizzato sull’adrenalinica sequenza di inseguimento di
Fallout, sesto capitolo
della saga di MI. E non a caso il volto sorridente dell’action
(stunt)man Tom Cruise
ricompare in corso d’opera in qualità di presenza fantasmatica
costante – in una duplice funzione di paradigma per analogia e
contrasto del racconto.
Un on the road ritmato e
ambizioso
Contaminato da influenze narrative
che, almeno di recente, abbiamo ritrovato anche nel The Beekeper di
David Ayer – la truffa ai danni di anziani che in
entrambi i casi funge da pretesto d’avvio dell’avventura –
Thelma procede infatti a ritmo sostenuto per tutti
i suoi 97 minuti di durata, associando però all’azione (a tratti
surreale) e ai turning poin tipici del genere (culminanti nella
satirica esplosione finale alla Michael Bay) anche
un evidente desiderio di ribaltamento e riposizionamento dei
codici. Esplicitato in particolar modo nelle componenti on the road
con cui Margolin rilegge, su scala ridotta e
suburbana, la poetica di lotta alla frenesia del contemporaneo che,
lo ripetiamo, riporta in vita l’Alvin Straight lynchiano.
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal
A suon di scooter elettrici, pistole
fumanti e voglia di rivalsa, la folle parabola di Thelma viene
inoltre arricchita da notevoli intuizioni comiche – dal personaggio
di Gary, decisivo nella sua immobilità, alla ripetuta gag di un
presunto “riconoscimento stradale” – e, pur mantenendo un tono per
lo più leggero e scanzonato, non esita a esplorare lati più
tenebrosi della condizione umana, ben descrivendo il senso di
solitudine che caratterizza il sopraggiungere dell’età avanzata e
provando altresì a raccontare il generale, quanto opprimente,
sentimento di spaesamento intergenerazionale che funge da collante
tra il personaggio della protagonista e quello del nipote – uniti
dalla paura di un mondo che non riescono davvero a comprendere e
affrontare.
A latere, sciorinata nel corso del
minutaggio, vi è inoltre una rappresentazione del rapporto tra
umano e tecnologia che attraversa diverse fasi. Che a dire il vero
non demonizza il tecno-strumento, né tuttavia ne incensa le
potenziaità. E che, in ogni caso, si risolve in un liberatorio
colpo d’arma da fuoco che, simbolico o meno, mette un punto
definitivo alla questione.
Il regista Josh
Margolin e gli interpreti June Squibb e
Fred Hechinger parlano di Thelma, film in uscita in sala il 18 settembre
2024 distribuito da Universal Pictures.
Esordio alla regia di Josh
Margolin, THELMA è una struggente commedia
d’azione che offre alla candidata all’Oscar® June Squibb (NEBRASKA)
il suo primo ruolo da protagonista a fianco di Richard Roundtree
(SHAFT). La Squibb, che non ha utilizzato controfigure per gran
parte del film, interpreta Thelma Post, un’esuberante nonna di 93
anni che viene raggirata da un truffatore telefonico che si finge
suo nipote (Fred Hechinger di The White Lotus). Parte così per una
ricerca insidiosa per le strade di Los Angeles, accompagnata da un
amico (Roundtree) e dal suo scooter, per reclamare ciò che le è
stato sottratto. Nel cast anche Parker Posey, Clark Gregg, Nicole
Byer e Malcolm McDowell.
La trama di Thelma
Ispirato a un’esperienza vissuta
della nonna di Margolin, THELMA dà un’interpretazione astuta a film
action come MISSION: IMPOSSIBLE, mettendo sotto i riflettori una
nonna anziana come improbabile eroina d’azione. Con un umorismo
contagioso, Margolin utilizza i cliché del genere d’azione in modi
esilaranti e adeguati all’età, per affrontare l’invecchiamento con
spirito d’iniziativa. Nel primo ruolo da protagonista della sua
carriera settantennale, la Squibb interpreta la volitiva Thelma con
grinta e determinazione, dimostrando di essere più che capace di
prendersi cura degli affari, nonostante ciò che la figlia Gail
(Posey), il genero Alan (Gregg) o il nipote Danny credano.
Esordio alla regia di Josh Margolin,
THELMA è una struggente commedia d’azione che
offre alla candidata all’Oscar® June Squibb (NEBRASKA)
il suo primo ruolo da protagonista a fianco di Richard Roundtree
(SHAFT). La Squibb, che non ha utilizzato controfigure per gran
parte del film, interpreta Thelma Post, un’esuberante nonna di 93
anni che viene raggirata da un truffatore telefonico che si finge
suo nipote (Fred Hechinger di The White Lotus). Parte così per una
ricerca insidiosa per le strade di Los Angeles, accompagnata da un
amico (Roundtree) e dal suo scooter, per reclamare ciò che le è
stato sottratto. Nel cast anche Parker Posey, Clark Gregg, Nicole
Byer e Malcolm McDowell.
La trama di Thelma
Ispirato a un’esperienza vissuta
della nonna di Margolin, THELMA dà un’interpretazione astuta a film
action come MISSION: IMPOSSIBLE, mettendo sotto i riflettori una
nonna anziana come improbabile eroina d’azione. Con un umorismo
contagioso, Margolin utilizza i cliché del genere d’azione in modi
esilaranti e adeguati all’età, per affrontare l’invecchiamento con
spirito d’iniziativa. Nel primo ruolo da protagonista della sua
carriera settantennale, la Squibb interpreta la volitiva Thelma con
grinta e determinazione, dimostrando di essere più che capace di
prendersi cura degli affari, nonostante ciò che la figlia Gail
(Posey), il genero Alan (Gregg) o il nipote Danny credano.
Belle, spregiudicate, decise, sono
una parte importantissima del cinema mondiale e … sono tornate
insieme! Sono Thelma e Louise, o per
meglio dire Susan Sarandon e Geena
Davis che, a 23 anni dal film di Ridley
Scott, tornano a scattarsi un selfie, loro che i selfie li
hanno cominciati a scattare prima di tutti.
La bellissima Sarandon ha infatti
twittato una foto in cui lei e la Davis appaiono di nuovo insieme,
proprio nello stesso modo in cui Scott le aveva immortalate. Ecco
il tweet:
Sarà Jessica
Chastain la protagonista di The
Zookeeper’s Wife che sarà diretto
da Niki Caro, già regista
di North Country. Ad annunciarlo è
L’Hollywood Reporter che riporta la notizia
sull’adattamento del romanzo di Diane Ackerman. La storia del film
di svolge durante l’invasione della Germania ai danni della
Polonia, durante il secondo conflitto mondiale, nel quale i
bombardieri tedeschi devastano la città di Varsavia e il suo
zoo. Da qui seguiamo le vicende di una dozzina di personaggi che si
nascondono nella zoo di uno dei personaggi Jan, che sarò fra le
persone più attivi nella resistenza polacca alla Germania di
Hitler.
La Chastain,
recentemente vista nel thriller soprannaturale La Madre, ritornerò
inoltre a lavorare con Guillermo del Toro, nel suo
prossimo thriller intitolato Crimson Peak e che vede
protagonisti fra gli altri anche Benedict
Cumberbatch, Emma
Stone e Charlie
Hunnam.
Ogni volta che Terry
Gilliam mette mano ad una nuova storia, i suoi fan
cominciano un forsennato conto alla rovescia per vedere sul grande
schermo l’ultima (sicuramente) folle fatica del loro beniamino.
L’ultima volta l’abbiamo visto a Roma, quando ha presentato al
pubblico del Festival Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il
diavolo, mentre oggi è stato a Venezia per la
70esima edizione del Festival del Lido per presentare
The Zero Theorem, suo ultimo film con
protagonista uno straordinario
Christoph Waltz.
La trama di The Zero Theorem
In The Zero
Theorem Qohen Leth è un eccentrico e solitario genio
dell’informatica che vive in un imprecisato futuro e soffre di una
profonda angoscia esistenziale. Sotto il controllo diretto di una
misteriosa figura nota solo come “Il Management”, Qohen lavora
senza sosta per risolvere lo “Zero Theorem”, un problema matematico
che potrebbe finalmente rivelare se la vita ha un qualche
significato e senso. Il lavoro solitario svolto dall’uomo nella
cappella abbandonata dove abita viene interrotto dall’arrivo di
Bainsley, una giovane bellissima donna, e di Bob, il figlio
adolescente del Management.
Un vorticoso sfavillio di
colori
Un vorticoso sfavillio di colori,
luci, scenografie e costumi sfarzosi colpiscono i nostri occhi, in
contrapposizione con l’austerità della vita del protagonista che si
svolge tra l’eccentricità del suo lavoro e la sua cupa e
innegabilmente angosciante abitazione. Tuttavia, pur mostrando
sempre in primo piano l’attenzione alla messa in scena, il film si
riduce ad essere una riproposizione un po’ stanca e meno vibrante
di quel capolavoro, ad oggi inbattuto, che è Brazil.
Gilliam mette tanto di sé in
The Zero Theorem, e una eccessiva
complessità della trama e forse la riverenza dovuta al personaggio
faranno dire a molti che si tratta di un grande film, come se un
grande regista non possa sbagliare mai un colpo. Chi scrive non è
della stessa opinione: Terry Gilliam non è solo
forma e in questo film la sua follia artistica in genere incanalata
verso qualcosa di più alto, si riduce ad una colorata messa in
scena. Fortuna che il protagonista Christoph Waltz offre sempre una gran bella
occasione per vedere sullo schermo una grande performance.
E’ disponibile
un nuovo trailer di The Zero Theorem, la nuova
pellicola diTerry
Gilliam, regista che tutti ricordano per la sua
incredibile fantasia e creatività in particolare inBrazileL’esercito delle dodici
scimmie. Potete visionarlo qua
sotto, grazie a iTunes Movie Trailers.
Nel cast di The Zero Theoremsono presentiChristoph Waltz, Tilda Swinton, Ben Whishaw,
Mélanie Thierry, Matt Demon, David ThewliseLucas Hedges.La
tramaruota intorno ad un genio
del computer eccentrico e solitario (l’eccellente vincitore di due
premi OscarChristoph
Waltz).
La sinossi ufficiale del film, che è stato presentato in
concorso alla settantesima edizione del Festival di Venezia il 2
settembre 2013, è questa:
In un futuro dominato dalle corporazioni, la popolazione
è controllata attraverso videocamere, dalla figura umana chiamata
Management. Qohen Leth è un hacker che lavora rinchiuso in casa,
interrotto saltuariamente da Bainsley, una donna tentatrice che lo
invita a fare del sesso virtuale, mentre Bob, un bambino prodigio
figlio di Management, lo invita a continuare il suo lavoro senza
distrazioni. Qohen cercherà di scoprire la ragione dell’esistenza
umana e della condizione sociale attuale.
Nell’attesa di
poterlo vedere, ecco una gallery del film:
[nggallery
id=287]
Basato su una sceneggiatura scritta
da Pat Rushin,The Zero
Theoremuscirà nelle sale
cinematografiche americane il 19 settembre 2014.
Il nuovo trailer di The
Zero Theorem è online. Il film è diretto
da Terry Gilliam e avrà tra i
protagonisti Christoph Waltz, Tilda Swinton, Ben
Whishaw, Mélanie Thierry, David
Thewlis e Lucas Hedges. Ecco il
trailer:
Questa la trama di The
Zero Theorem: In un futuro dominato dalle
corporazioni, la popolazione è controllata attraverso videocamere,
dalla figura umana chiamata Management. Qohen Leth è un hacker che
lavora rinchiuso in casa, interrotto saltuariamente da Bainsley,
una donna tentatrice che lo invita a fare del sesso virtuale,
mentre Bob, un bambino prodigio figlio di Management, lo invita a
continuare il suo lavoro senza distrazioni. Qohen cercherà di
scoprire la ragione dell’esistenza umana e della condizione sociale
attuale
Arriverà finalmente nelle sale
italiane The Zero Theorem, film che
Terry Gilliam ha presentato al Festival di Venezia del 2013. Di seguito vi
mostriamo un video dal film. Il film arriverà al cinema in Italia
il prossimo 7 luglio.
Ecco una gallery
del film:
[nggallery
id=287]
Nel cast di The Zero Theoremsono presentiChristoph Waltz, Tilda Swinton, Ben Whishaw,
Mélanie Thierry, Matt Demon, David ThewliseLucas Hedges.La
tramaruota intorno ad un genio
del computer eccentrico e solitario (l’eccellente vincitore di due
premi OscarChristoph
Waltz).
La sinossi ufficiale del film è la seguente: In un
futuro dominato dalle corporazioni, la popolazione è controllata
attraverso videocamere, dalla figura umana chiamata Management.
Qohen Leth è un hacker che lavora rinchiuso in casa, interrotto
saltuariamente da Bainsley, una donna tentatrice che lo invita a
fare del sesso virtuale, mentre Bob, un bambino prodigio figlio di
Management, lo invita a continuare il suo lavoro senza distrazioni.
Qohen cercherà di scoprire la ragione dell’esistenza umana e della
condizione sociale attuale.
Amplify e
Well Go USA Entertainment hanno annunciato ieri di
voler acquistare i diritti per la distribuzione americana
dell’acclamato film di Terry Gilliam,
The Zero Theorem. La pellicola verrà
rilasciata nei cinema quest’estate, e successivamente anche in DVD
e Blu-ray. La Amplify si occuperà della distribuzione del film al
cinema, mentre la Well Go USA della distribuzione home-video.
The Zero
Theorem vede protagonisti un cast d’eccezione
composto da Christoph Waltz, Tilda Swinton, Ben
Whishaw, Mélanie Thierry, David Thewlis e Lucas
Hedges.
Trama: In un futuro dominato
dalle corporazioni, la popolazione è controllata attraverso
videocamere, dalla figura umana chiamata Management. Qohen Leth è
un hacker che lavora rinchiuso in casa, interrotto saltuariamente
da Bainsley, una donna tentatrice che lo invita a fare del sesso
virtuale, mentre Bob, un bambino prodigio figlio di Management, lo
invita a continuare il suo lavoro senza distrazioni. Qohen cercherà
di scoprire la ragione dell’esistenza umana e della condizione
sociale attuale
Disponibile una nuova clip con il
dietro le quinte del film The Zero
Theorem, diTerry Gilliam e con Christoph
Waltz, uscito nelle sale cinematografiche
americane il 19 settembre 2014. Nella clip,
Gilliam parla di come non sarebbe mai stato in
grado di fare il film senza un attore come Christoph
Waltz, che interpreta Qohen
Leth,un introverso hacker.
Il film è
stato presentato in concorso alla settantesima edizione del
Festival di Venezia il 2 settembre 2013. La sinossi:
In un futuro dominato dalle
corporazioni, la popolazione è controllata attraverso videocamere,
dalla figura umana chiamata Management. Qohen Leth è un hacker che
lavora rinchiuso in casa, interrotto saltuariamente da Bainsley,
una donna tentatrice che lo invita a fare del sesso virtuale,
mentre Bob, un bambino prodigio figlio di Management, lo invita a
continuare il suo lavoro senza distrazioni. Qohen cercherà di
scoprire la ragione dell’esistenza umana e della condizione sociale
attuale.