Sam Raimi è
considerato a oggi il padre cinematografico incontrastato di
Spider-Man. Il regista, oltre ad aver
lanciato un genere adesso predominante a Hollywood (insieme a
Bryan Singer), è stato anche quello che più di
tutti, fino a ora, ha unito l’esigenza di intrattenimento con
l’idea di cinema e di racconto tratto dai fumetti.
Adesso il regista è
stato chiamato a esprimersi su quello che sono stati e che saranno
i prossimi progetti relativi all’amichevole supereroe di
quartiere.
“Oh si, li ho visti entrambi, mi
sono sembrati buoni – ha detto Raimi in merito al lavoro di
Marc Webb, per poi continuare sui progetti
Marvel/Sony – Sono davvero
felice che la Marvel abbia deciso di riportarlo
alle superiori. Penso sarà rinvigorente per il personaggio e poi
quel periodo rappresenta le mie storie preferite di Spider-Man. Ho
molta fiducia che facciano un buon lavoro”.
In merito alla nuova genesi di un
personaggio che lui aveva già raccontato così bene, Sam
Raimi continua: “Mi piace il fatto che siano tornati a
scuola e alla sua relazione con Gwen Stacy. Amo il personaggio di
Flash Thompson. Il dramma e la difficoltà di passare attraverso le
superiori non è una cosa che si incontra spesso nei fumetti, anzi
forse solo in Spider-Man, esplorare questo aspetto sarà
interessante”.
Gli Spider-Man di
Sam Raimi hanno dato inizio a un genere che adesso
detta le regole del mercato dei blockbuster, trasformandosi nel
corso degli anni e canonizzandosi in quello che oggi tutti
conoscono come il Marvel Cinematic
Unvierse.
Tuttavia, sono moltissimi i fan che
vorrebbero un ritorno di Raimi al timone di Spider-Man, e
secondo Thomas Haden Church, che in
Spider-Man 3 ha interpretato Flint Marko, AKA
Sandman, Raimi potrebbe avere ancora posto alla
SONY.
Durante un’intervista
con JoBlo, Church ha
dichiarato: “La casa di produzione di Sam è sempre lì e per lui
la SONY sarà sempre una casa, anche se questo particolare franchise
ha preso una strada diversa. Penso che possa tornare a questi film
solo se dovesse riuscire a trovare il progetto davvero
interessante. Sam è pieno di energie creative e se loro lo
invitassero penso che Sam tornerebbe a farne un altro.”
Church si è anche speso in difesa
del Venom di Spider-Man 3, in vista del nuovo film
con Tom Hardy, spiegando che all’epoca lo studio
voleva introdurre un villain più giovane nel film, rispetto al suo
Sandman e al Green Goblin di James Franco che era
già noto dai film precedenti.
“Ecco perché Venom e Topher
Grace sono arrivati al film, e io penso che Topher sia stato un
ottimo Venom, abbastanza spaventoso.”
Infine, l’attore ha spiegato che sta
per tornare nel mondo Marvel, un nuovo progetto di
villain ed eroi che lo vede coinvolto ma di cui non può parlare
ancora.
Per quanto riguarda la Marvel, invece, il marchio è
portato avanti dai Marvel Studios, naturalmente, ma
anche dalla SONY, a lavoro su
Venom e, ovviamente, dalla Fox,
che ha ancora per poco i suoi mutanti.
Per quanto riguarda un eventuale
ritorno di Sam Raimi ai cinecomic, sarebbe
un’esperienza davvero eccitante per i suoi fan. Ma non sappiamo che
il genere di oggi si sposa con la personalità registica di
Raimi.
Mentre partecipava nel
corso di questa settimana all’atteso South by Southwest Film
Festival, Sally Field ha risposto ad alcune
domande rivoltele dalla stampa a proposito del reboot da parte di
Sony e Marvel di The Amazing Spider-man, film nei quali
lei era solita recitare il ruolo di zia May. L’attrice due volte
premio Oscar ha risposto che ciò che le mancherà di più è
Andrew Garfield, dichiarando a E! Online che
l’attore era “semplicemente perfetto” come Peter Parker e che
lui è “il tipo ideale con cui lavorare, quindi mi mancherà ma
lo ritroverò”. L’attrice ha inoltre aggiunto, riflettendo
sulla sua esperienza nel franchise: “Era divertente perché si
faceva parte di un bel gruppo”. A detta di molti,
Sally Field nel ruolo di zia May era uno degli
aspetti migliori del franchise di Marc Webb abbandonato.
Qualche tempo fa, tra l’altro, Sony aveva considerato uno
spin-off di Amazing Spider-man che si
focalizzasse sul personaggio interpretato da Sally
Field. A questo proposito l’attrice ha risposto “Uno
spin-off su zia May? E farla diventare protagonista? Cosa mai
potrebbero farle fare? Non ha poteri speciali. Lei è una casalinga
che aspetta che i bimbi tornino a casa.”
Marvel e Sony hanno stretto un
nuovo accordo per la co-produzione del prossimo film di
Spider-Man destinato al MCU (più un’altra apparizione del
personaggio ancora non dichiarata), ma ciò non significa che lo
studio in possesso dei diritti cinematografici dell’arrampicamuri
non abbia ancora in serbo sorprese e piani per un possibile
crossover con Venom. A suggerirlo è il regista del
film sul simbionte Ruben Fleischer:
“Tutto condurrà a quello. E
questa è la cosa eccitante, perché abbiamo cambiato l’origine di
Venom…nei fumetti il simbionte si evolve da Spider-Man ma a causa
dell’accordo Marvel-Sony non siamo riusciti a
farlo. Quindi credo che si stia costruendo quella dinamica e che
sarà eccitante vedere i due personaggi che si confrontano
davvero“.
C’è da dire che le parole di
Fleischer non confermano né smentiscono l’ipotesi senza
approfondire il modo in cui questo crossover accadrà. Per ora
sappiamo che lo Spider-Man di Tom Holland sarà
protagonista di un nuovo standalone in arrivo nel 2021 e farà la
sua comparsa in un altro titolo del MCU, tuttavia è probabile che nel
contratto con lo studio di Kevin Feige ci sia una
clausola che consente alla Sony di includere Spidey nel suo
universo cinematografico.
Tempo fa lo stesso Feige aveva
affermato che Peter Parker era “l’unico eroe con i superpoteri
in grado di attraversare diversi universi cinematografici“,
suggerendo l’idea di un futuro incontro con personaggi come Venom,
Morbius etc. “Penso che probabilmente tutto dipenda dalla Sony.
Lo studio possiede i diritti di entrambi quei personaggi e adesso
ha Venom nel loro mondo. Non so quali siano i loro piani per un
sequel sul simbionte o se lo stiano già progettando, ma un
crossover mi sembrerà probabile ad un certo punto“.
Per quanto riguarda Venom,
sappiamo che un sequel è ufficialmente in sviluppo e, secondo gli
ultimi aggiornamenti, la trama dovrebbe ruotare intorno al
confronto tra il simbionte di Eddie Brock e Carnage, il personaggio
introdotto nella scena finale del primo film e interpretato da
Woody Harrelson.
Dopo la sua trionfale
entrata in scena nel trailer di Captain America Civil
War, Spider-Man è pronto a
svelarsi un altro po’ per i fan che aspettano novità sul suo film
in solitaria. La BBC ha infatti segnalato che la Sony ha registrato
un nuovo URL: SpiderManHomecomingTheMovie.com. Che si
tratti proprio del nuovo titolo del film che vedrà il tessi
ragnatele protagonista con il volto di Tom
Holland?
In fondo però Spider-Man
Homecoming potrebbe essere anche solo un riferimento
a quello che è un effettivo ritorno a casa da parte del personaggio
che si riunisce con i suoi amici Vendicatori per la gioia dei
fan.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man vedrà
protagonista Tom Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e
Zendaya sarà invece Michelle.
Continua a tenere banco la
questione casting per il nuovo Spider-Man
e dopo aver appreso che l’attore Asa
Butterfield è fuori dai gioco, oggi apprendiamo che la
corsa si sta giocando tra due nomi: Tom
Holland (The Impossible)
e Charlie Rowe (Never Let Me Go).
Inoltre secondo un giornalista da Variety
la questione sta tenendo molto impegnate Marvel e Sony ma conferma anche che
questi due nomi sono gli unici rimasti in lizza.
Slitta a dicembre 2018 il film
d’animazione di Spider-Man che avrebbe dovuto essere diretto dalla
coppia di registi di The LEGO Movie,
Phil Lord e Chris Miller. L’uscita del film,
inizialmente programmata per il 20 luglio 2018 è stata rimandata al
21 dicembre.
“Devo dire, non si tratta solo di
un’altra storia sulle origini di Peter Parker, una di quelle che
avete visto 400 volte”, fa sapere Miller. “È qualcosa di
assolutamente unico e diverso e non qualche cosa di già visto.
Questo è tutto quello che posso dire sul film…lo amerete!”
La coppia
Lord-Miller si è occupata del progetto, scrivendo
l’adattamento e curando la produzione del film, anche se forse non
potrà dirigerlo, poiché quasi sicuramente impegnata con la
regia del futuro film di Han Solo, ancora senza titolo.
Miller e Lord hanno anche
precedentemente scritto per la Warner Bros l’adattamento del film
di Flash, della cui regia si sta occupando Seth
Grahame-Smith.
Il film d’animazione di Spider-Man
esisterà indipendentemente dagli altri progetti in live-action
dedicati all’Uomo Ragno. Se da un lato occorrerà attendere fino al
2018 perchè questo progetto veda la luce, per il reboot diretto da
Jon Watts l’attesa sarà più breve. Il film,
scritto da John Francis Daley e Jonathan M. Goldsteine e prodotto
da Marvel e Sony, sarà nelle sale
infatti a partire dal 28 luglio 2017.
Nonostante la controparte a fumetti
ha riscritto il panorama delle storie Marvel, il film ha principalmente
introdotto nel universo condiviso Black Panther e Spider-Man. E
proprio il giovane uomo ragno di Tom Holland è il protagonista di
alcune rare foto dal dietro le quinte del film che sono riemerse in
rete e stanno creando polemica.
Il design del costume è in gran
parte lo stesso che abbiamo visto in
Captain America: Civil War, anche se con alcune
differenze fondamentali. Per cominciare, questo è un abito reale
che Tom Holland ha indossato sul set; nel
montaggio finale, è stata presa la decisione di mettere l’eroe in
un costume VFX e, da allora, l’attore ha indossato principalmente
un completo da mo-cap.
Ci sono altre differenze
significative; per cominciare, le linee delle regnatele sul costume
di Spidey sono molto più scure e molto più pronunciate (portandole
più in linea con ciò che siamo abituati a vedere sulla pagina).
Anche il logo sul petto è completamente diverso, quindi cosa è
successo?
Spider-Man è stato aggiunto a
Captain America: Civil War in una fase
relativamente avanzata della produzione a causa di un accordo con
Sony Pictures, il che significa che questa tuta
era probabilmente lontana dal progetto finale fino a quando i
Marvel Studios non avrebbero potuto
ultimare il lavoro sul personaggio con gli effetti visivi.
Tornando al motivo per cui
condividiamo ancora una volta queste foto, i fan sono divisi sul
fatto se la tuta sia migliore del risultato in computer grafica che
da allora ha ampiamente dominato le apparizioni di Spider-Man. Cosa
ne pensate?
Da J.K. Simmons a
Emma Stone, passando per Bill
Nunn e Marisa Tomei, il franchise
cinematografico di Spider-Man è stato impreziosito
da straordinari talenti davanti alla macchina da presa sin dal suo
inizio nel 2002. Tanto i personaggi principali come quelli
secondari sono stati interpretati da alcuni degli attori più
talentuosi di Hollywood, che ci hanno regalato performance pregne
di carica emotiva, rendendo omaggio al fantastico mondo creato da
Stan Lee e Steve Ditko.
Oltre all’eccezionale cast di
supporto, i tre attori che hanno interpretato l’amichevole
Spider-Man di quartiere in live-action, Tobey Maguire, Andrew
Garfield e Tom Holland, hanno apportato i loro tratti
unici all’eroe arrampica-muri e fornito performance memorabili,
dunque è difficile stabilire quale delle tre si sia affermata in
definitiva come la migliore interpretazione dell’amato
supereroe.
Maguire è stato in grado di
ritrarre le difficoltà di Peter in modo efficace
Uno dei tratti caratteriali
principali della figura di Spider-Man è che
semplicemente non può ottenere le cose a modo suo e Maguire brilla quando ritrae i sentimenti
contrastanti di frustrazione e accettazione che affliggono
Peter davanti alle sfide.
La sequenza di apertura “Pizza Time”
di Spider-Man 2 rimane una delle più divertenti
introduzioni di film di supereroi di sempre: Peter cerca
disperatamente di battere il tempo per consegnare una pila di pizze
in modo da poter mantenere il lavoro, oscillando per la città
mentre salva eroicamente un paio di bambini per strada. Si
intrufola nella sua destinazione attraverso lo sgabuzzino di un
custode, ma, nonostante gli sforzi, è in ritardo di qualche minuto.
Lo sguardo addolorato sul volto di Maguire dice
tutto da sé, mentre accetta tranquillamente il suo destino: il
pubblico sa che Peter cerca sempre di fare la cosa giusta, il che
rende molto più difficile accettare le sconfitte.
Il ritratto di Maguire aveva la
migliore atmosfera da fumetto
Indipendentemente
da dove
Holland
porterà il personaggio, lo
Spider-Man
diMaguire
sarà per sempre ricordato per l’emozionante intrattenimento da
fumetto che ci ha regalato: Maguire e
Raimi
sono riusciti a dipingere Peter come un essere umano credibile che
si trova in circostanze straordinarie, e Maguire gioca
perfettamente con questo fattore.
Una delle migliori decisioni prese
da Raimi è stata quella di permettere di mostrarci
l’espressività di Maguire durante le scene cardine di ciascun film.
Ogni cattivo – Norman Osborne, Otto
Octavius, Harry Osborne, Flint
Marko e Eddie Brock – ha un legame
personale con Peter e mostrare propriamente Peter
(e non solo Spider-Man) che tenta di salvare le loro vite,
trasferisce la qualità umana dei fumetti sullo schermo.
Maguire era il miglior Peter
Parker
Anche se tutti e tre gli
attori forniscono una loro specifica versione di come Peter
Parker dovrebbe comportarsi nella vita di tutti i giorni,
è quella di Maguire che viene ricordata con più affetto.
Quando si tratta di delineare il profilo del giovane Peter, i
manierismi goffi e impacciati di Maguire sono
perfetti e permettono al personaggio di interagire con l’ambiente
circostante in maniera estremamente realistica.
Simile ad un Clark
Kent maldestro, nessuno sospetterebbe davvero che il Peter
di Maguire sia Spider-Man
considerando che spesso formula frasi di circostanza, non è sicuro
di sé e può essere inaffidabile. Tuttavia, questo è esattamente ciò
che Peter vuole e il personaggio in sé richiede: non solo gli
permette di trovare un perfetto equilibrio tra le sue due vite, ma
garantisce anche che i suoi cari siano al sicuro (cosa estremamente
importante per Peter).
Maguire ha catturato l’innata
oscurità di Peter
Anche se si tratta di un
aspetto caratteriale di Peter affrontato sia dalla versione di
Holland che da quella di
Garfield, il loro ritratto della componente di
oscurità insita nella personalità di Peter non è mai stato
altrettanto memorabile o sviluppato come quello messo a punto nei
capitoli con Maguire. Che si trattasse di inseguire il
“killer” di suo zio, di attaccare ferocemente
Sandman e Harry, o di umiliare
MJ al lavoro perché aveva rotto con lui, c’era
qualcosa di agghiacciante nel modo in cui l’oscurità di Peter
spesso lo sopraffaceva.
Ciò che rendeva queste scene ancora
più efficaci era il fatto che Maguire scegliesse
di pronunciare le sue battute con apparente freddezza e distacco
emotivo: in quei frangenti, non era più l’amichevole
Spider-Man di quartiere ma qualcuno di
completamente diverso. Anche se non è un lato di
Spider-Man che molte persone amano vedere,
Maguire ha contribuito a renderlo un personaggio
più complesso e dinamico.
Garfield ha mostrato un’emotività
vulnerabile
Grazie in parte al
desiderio del regista Marc Webb di lasciare che le
piccole sfaccettature del personaggio emergessero nei suoi film,
Garfield è riuscito ad eccellere
nell’opportunità di ritrarre l’umanità di Peter attraverso la sua
ampia gamma emotiva.
Questo è evidente in The Amazing Spider-Man, dopo che Peter si
intrufola nella camera da letto di Gwen ed esprime
il suo senso di colpa per la trasformazione del dottor Connors. Qui
ci fa capire che sta imparando ad abbracciare la responsabilità di
cui aveva parlato suo zio Ben: Garfield conferisce
particolare vulnerabilità alla sua performance, che permette al
pubblico di comprendere il dolore e il processo di crescita che
Peter sta attraversando.
Il ritratto di Garfield era il più
realistico
Garfield
aveva già più di vent’anni quando ha indossato per la prima volta
la tuta di Spider-Man eppure, nonostante ciò, ha
ritratto pienamente l’aspetto e la sensazione suscitate dall’onere
di vestire i panni di un supereroe. La performance di
Maguire era, a tratti, decisamente più ingombrante
e, inoltre, l’attore sembrava più grande dell’età che Peter doveva
effettivamente dimostrare; Holland ha certamente
l’età giusta e ha il fisico adatto, ma entrambi non sono
all’altezza dell’ “alto e snello Garfield“.
Come Peter,
Garfield cattura l’essenza dell’adolescente nerd
brillante ma socialmente impacciato, che non ha paura di difendere
le persone a cui vuole bene; il ritratto di Garfiel porta con sé
un’angoscia adolescenziale che appare molto realistica, forse a
causa del fatto che era leggermente più grande quando è stato
scritturato per il ruolo,
e ha avuto il tempo di maturare una
grande introspezione psicologica negli anni della sua
adolescenza.
Garfield ha mostrato le migliori
capacità attoriali
Avendo già iniziato a
raccogliere il plauso della critica per le sue performance in
The Social Network e Non
Lasciarmi, Garfield era sicuramente, tra i tre, l’attore
con un background più completo, durante la selezione del
protagonista Peter Parker. Infatti, la sua
interpretazione di Peter e dell’Uomo Ragno non è mai condita da
inutili manierismi, né la recitazione appare mai forzata: sembra
che stia proprio vivendo i momenti straordinari che Peter sta
sperimentando sulla propria pelle.
E’ vero che la recitazione di
Maguire funziona all’interno dell’universo
esuberante stabilito da Raimi e
Holland offre il giusto grado di intensità in
battute mirate come “Mr. Stark, non mi sento molto bene“,
ma Garfield rivoluziona di continuo il suo ruolo,
non dando mai alla scena più di quanto sia necessario e spesso
trasmettendo il senso della scena stessa tramite un’ottima
espressività facciale. Momenti estremamente emotivi come la rottura
di Peter con Gwen o la morte di
Gwen dimostrano il tocco semplice ma efficace che
Garfield è capace di apportare al personaggio di
Peter.
I film di Garfield avevano la
migliore storia d’amore
Le trilogie di
Raimi e Jon Watts hanno fatto del
loro meglio per creare storie d’amore ben sviluppate, ma nessuna è
mai stata così emotivamente risonante come quella di
Gwen e Peter nei film di The Amazing Spider-Man. Anche se non è stato
dedicato poi così tanto tempo al background della coppia, i fan
hanno ugualmente imparato ad amare la loro storia d’amore
apprezzandone la sentita profondità e le sottotrame
coinvolgenti.
Sicuramente un fattore cruciale è
stato dato dal fatto che Garfield e
Stone mostrassero già una chimica incredibile
durante le riprese e la loro relazione ha permesso agli spettatori
di conoscere il lato più dolce e romantico di Peter, nelle scene in
cui i due scherzavano o cercavano di trovare le migliori soluzioni
insieme. Potrebbe non essere finita come il pubblico voleva, ma si
può dire che Garfield ci ha messo il cuore e l’anima nelle
sequenze fortemente drammatiche alla fine di Amazing Spider-Man 2.
Il rapporto di Garfield con sua zia
May è il più autentico
Sebbene la grande chimica
di Maguire e Holland con
Rosemary Harris e Marisa Tomei
abbia giocato un ruolo importante nelle storyline delle loro
trilogie, molti fan saranno d’accordo col dire che la dinamica di
Garfield e Sally Field ha
avuto un impatto molto più profondo nel suo complesso.
Quando si è trattato delle
interazioni tra i due, il pubblico ha generalmente creduto che
Garfield e Field potessero essere
imparentati, in quanto entrambi hanno fornito performance
autentiche ed emotive. Mentre Garfield si
comportava in modo sarcastico e spiritoso con i criminali o i
nemici, faceva esattamente il contrario nelle sue scene con zia
May: le parlava in modo rispettoso e calmo, e prendeva sempre in
considerazione i suoi pensieri e consigli, regalandoci
conversazione sempre autentiche e sincere da ascoltare.
La giovinezza di Holland ha aiutato
a plasmare il personaggio
Tra tutti gli attori,
Holland esemplifica al meglio l’esuberanza
giovanile e adolescenziale di Peter Parker, questo perché era di
gran lunga il più giovane dei tre quando è apparso per la prima
volta nel ruolo, avendo solo 19 anni in Captain America: Civil War.
Holland riesce
benissimo a convalidare l’ignaro shock e lo stupore che un
adolescente mostrerebbe quando viene messo in circostanze
straordinarie. Nelle sue scene con gli Avengers, è
costantemente colpito dalla loro presenza e, quando si impegna in
battaglia, offre una serie infinita di battute che mettono in primo
piano la sua adrenalina a tratti nervosa: questo atteggiamento ha
generato risate assicurate nella sua primissima apparizione come
Spider-Man in Civil War, quando combatte contro
Bucky, Falcon e
Ant–Man.
La fisicità di Holland ha aiutato a
potenziare il ruolo
Prima di essere scritturato
come terzo attore live-action per interpretare l‘Uomo
Ragno sul grande schermo, Holland era già un abile ginnasta e ballerino,
cosa che era ansioso di mostrare al team di produzione nella sua
audizione; ne consegue che le capacità fisiche di
Holland abbiano effettivamente aiutato ad ottenere
il ruolo e a plasmarne la conseguente versione di
Spider-Man.
Il team dietro agli stunt ha
lavorato molto con Holland per dare più
credibilità alla parte, permettendogli di cimentarsi in una buona
quantità di acrobazie nelle vesti di Spider-Man.
Non che Garfield o Maguire non
fossero all’altezza della fisicità richiesta dal ruolo, ma
Holland incarna indubbiamente la prestanza fisica
dell’Uomo Ragno meglio di entrambe le precedenti versioni (il che
dovrebbe aiutarlo nelle sue prossime avventure come Nathan
Drake nel suo Uncharted in uscita a Febbraio).
La versione di Holland è la più
affascinante
I fan del MCU sono rimasti estasiati
quando Sony e Marvel hanno annunciato l’accordo
storico per includere Spidey nel MCU: l’annuncio del
talentuoso e coi piedi per terra Holland non ha fatto altro che aumentare
l’interesse dei fan.
Entrando a gamba tesa in un
franchise con attori notevolmente più anziani,
Holland ha immediatamente contribuito ad attrarre
un pubblico più giovane, col quale è stata favorita una maggiore
identificazione rispetto a eroi del calibro di Iron
Man,Capitan America o
Thor. Inoltre, essere coinvolto nel MCU ha immediatamente aumentato la
sua esposizione mediatica e ha apportato una buona dose di carica
giovanile in un franchise già fiorente, e l’energia e la genuinità
di Holland è diventata fin da subito evidente nelle sue famose
interviste con spoiler.
Lo sviluppo del personaggio di
Holland
Un vantaggio che il
ritratto di Tom Holland del supereroe Marvel ha avuto rispetto
alle altre due versioni, è stata la possibilità di presentare uno
sviluppo profondo del personaggio. Anche se non è esattamente colpa
di Maguire o Garfield se non
hanno avuto tanti film quanto Holland (soprattutto
perché non facevano parte del MCU), non è sorprendente
che gli spettatori abbiano preferito proprio la versione di
Holland, poiché hanno visto esplorare il ruolo in
profondità.
Dall’essere un adolescente
ingenuo e impulsivo al diventare un giovane maturo e indipendente,
il Peter di Holland ci ha
regalato l’arco caratteriale più completo. Forse all’inizio non
sapeva come gestire la responsabilità di essere un eroe, ma il
pubblico ha assistito alla sua crescita e maturazione come uomo e
supereroe.
La scrittura ha aiutato
l’identificazione con il Peter di Holland
Dei tre
Spider-Man, quello di Tom Holland ha dimostrato di favorire
maggiormente l’identificazione col pubblico, poiché ci sono state
rivelate numerose informazioni sulla sua adolescenza e sui
conflitti interni che ha dovuto affrontare; anche se i primi film
di Raimi e Webb mostrano
Peter al liceo, non hanno mai veramente esplorato
i problemi che ha dovuto superare da normale adolescente.
Nella versione di
Holland, gli spettatori lo vedono combattere
quotidianamente per cercare di inserirsi nel nucleo scolastico, pur
occultando il suo segreto agli amici. Si assiste anche alla
costruzione di una base importante, ovvero l’amicizia fra
Peter e Ned, che parlano
costantemente dei loro interessi e di cosa faranno nel loro tempo
libero (come costruire Death Star coi LEGO).
Momenti come questi ricordano al pubblico che Peter è un essere
umano esattamente come chiunque altro.
I fratelli Russo hanno cominciato a
condividere via Twitter delle immagini molto intriganti
raffiguranti quello che potrebbe essere il nostro primo sguardo al
costume del nuovo Spider-Man interpretato
da Tom Holland.
Il giovane attore ha appena finito
di girare il suo cameo in Captain America Civil
War, diretto dai Russo, in cui vedremo per la prima
volta questa nuova incarnazione di
Spider-Man. Che ve ne pare?
Si avvicina sempre più il giorno in
cui sapremo finalmente chi è stato scelto per interpretare il nuovo
Spider-Man. I roumors che davano Asa
Butterfield con un’offerta sul tavolo per il ruolo erano
falsi. La Marvel è solo ora nel bel mezzo
della loro decisione.
Tom Holland, visto
con Naomi Watts nel dramma The
Impossible, e Butterfield, la piccola star di
Hugo e Ender’s
Game, sono due dei nomi sulla shortlist
finale. Gli altri quattro aspiranti
includono: Judah Lewis (Point Break),
Matthew Lintz (Pixels), Charlie
Plummer (Boardwalk Empire) e l’inglese Charlie
Rowe (Red Band Society).
Tom Holland e Asa Butterfield
Ad
Atlanta, in Georgia, dove sono in corso le riprese diCaptain America: Civil
War, si sono
svolti ieri i provini per decidere quale giovane attore
interpreterà Spider-Man. Si prevede che una decisione verrà presa
per la settimana prossima. Una fonte, tuttavia, ha però datto che
ci sarebbe anche una piccola possibilità che alla Marvel non piaccia nessuna delle
loro scelte e potrebbe continuare a cercare.
Spider-man farà la
sua prima entrata in scena nell’Universo Marvel in Captain
America: Civil War, nei cinema il 29 Aprile dell’anno
prossimo, ma ci aspettiamo dei
nuovi film sul personaggio “ringiovanito”, il primo dei quali
arriverà il 28 luglio 2017.
Risale allo scorso anno la notizia
che Phil Lord e Chris Miller,
acclamati registi di The LEGO Movie,
avrebbero diretto un film d’animazione dedicato a
Spider-Man, un progetto completamente slegato dal
nuovo film in live action dedicato all’Uomo Ragno, dal titolo
Spider-Man Homecoming, che avrà come
protagonista Tom Holland.
La notizia di oggi è che il duo ha
deciso di non occuparsi della regia del film, che toccherà invece
all’esordiente Bob
Persichetti, noto per aver contribuito alle storie
di pellicole di successo quali Il gatto con gli
stivali e Il piccolo
principe. Phil Lord si occuperà comunque della
sceneggiatura del film e, in collaborazione con Chris Miller,
figurerà anche come produttore. La pellicola uscirà il 21 dicembre
2018.
Secondo le primissime indiscrezioni
sulla trama del film, al centro della storia ci dovrebbe essere il
personaggio di Miles
Morales, anche se la Sony non ha mai confermato il
rumor.
Diretto da
Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr e
Kenneth Choi.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da
Kevin Feige,
nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes,
noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel
fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto
dai Marvel Studios, il film
sarà distribuito da Sony Pictures.
Da Peter Parker a Kevin
McCallister il passo è breve, così deve aver pensato
Punctuation_Art su Reddit
che ha proposto una versione fan-made alternativa del poster di
Spider-Man: Far From
Home.
Nel poster vediamo come Peter/Spidey
diventa Kevin, il protagonista di Mamma ho perso
l’aereo e di come Avvoltoio e Scorpio prendono il
posto dei due ladri che nel film, piccolo culto degli anni ’90,
sono stati messi a dura prova dal ragazzino rimasto solo a
casa.
Per l’occasione, il titolo del
mash-up è, ovviamente, Spider-Man: Home Alone (dal titolo
originale del film con Macaulay Culkin):
Per quanto riguarda Home
Alone, sappiamo che è in lavorazione un remake per
Disney+, mentre per il franchise di
Spider-Man, dopo Far From
Home e l’aggiustamento
dell’accordo tra Sony e Marvel Studios, attendiamo novità sul
terzo film da solista con protagonista Tom Holland
nei panni dell’arrampicamuri.
Ogni Spider-Man cinematografico è una
diversa interpretazione del personaggio, il che rende ben diverse
le tre varianti finora trasportate sul grande schermo. La versione
di Tom Holland
ricevette ad esempio critiche per il suo essere particolarmente
giovane, dando di conseguenza un tocco “teen” ai film a lui
dedicati. Tuttavia Holland è convinto che il suo Spidey sia più
interessante dei precedenti, e in particolare di quello di Tobey
Maguire, che ricopriva il ruolo nella trilogia di
Sam Raimi.
Chiamato a rispondere alla domanda
di un fan sul perché il suo Spider-Man apparisse più ingenuo di
quello di Maguire, l’attore ha così risposto: “Perché questo mi
rende più interessante. Credo che ci sia più possibilità di
crescita se parti da zero. Ma se invece se già dall’inizio sei un
pezzo grosso, non c’è molta strada in più da poter fare.”
Benché l’affermazione sembri
discutibile, è necessario specificare che Holland non ritiene meno
interessante la versione di Maguire, di cui è invece un fan, ma
parla da un punto di vista riguardante l’arco narrativo del
personaggio, e il suo Spider-Man sembra poter avere una maggiore
possibilità di crescita.
Sarebbe infatti interessante poter
assistere alla formazione del supereroe, che da giovane e inesperto
diventa un uomo sicuro di sé e delle proprie capacità, magari
passando infine il testimone ad un nuovo giovane supereroe. Proprio
come il suo mentore Tony Stark ha fatto con lui. Con Tom
Holland intenzionato a tenersi stretto il personaggio,
questa possibilità è molto probabile che diventi concreta.
Nonostante le trattative tra
Marvel e
Sony sembrerebbero non essersi del tutto concluse,
per il momento il personaggio di Spider-Man resta nelle
mani di quest’ultima delle due case di produzione.
A rassicurare i numerosi fan
inferociti dalla rottura dell’accordo ci pensa ora Tom Holland, il nuovo
apprezzato interprete del personaggio che ha dichiarato che il
futuro del personaggio è al sicuro nelle mani della Sony.
In una nuova intervista rilasciata
dall’attore, questi ha infatti ribadito la sua gratitudine nei
confronti della Marvel, e si è poi dichiarato
fiducioso dei piani della Sony.
“La Sony è stata molto premurosa
con me, e il successo di Spider-Man: Far From Home è la
dimostrazione del loro supporto e delle loro capacità. Il futuro di
Spidey è al sicuro nelle mani della Sony. Non potrei essere più
grato di ciò.”
Stando all’attuale situazione, i
futuri film di Spider-Man non faranno più parte
dell’MCU, e tutti i riferimenti ad esso
verranno di conseguenza tagliati. La Sony sembra poi intenzionata
ad utilizzare il personaggio anche all’interno dei suoi altri film
legati all’universo fumettistico del personaggio, come Venom, Kraven e Morbius.
Tuttavia i fan sperano ancora che le
due case di produzione possano giungere ad un nuovo accordo che
possa rivelarsi vantaggioso per entrambe. Per il momento, tuttavia,
ci si può solo accontentare delle speranze diffuse da Tom
Holland per il futuro di Spider-Man in
casa Sony.
Scott Derrickson, regista di Doctor
Strange, afferma che tutti i film di Spider-Man
realizzati fino ad oggi fanno parte del MCU. L’Universo Cinematografico
Marvel è stato lanciato nel 2008 ed
è diventato il più grande franchise dell’ultimo decennio. La
popolarità dei film Marvel è legata allo sforzo dei
Marvel Studios di raccontare un’ampia storia
attraverso più film. Nonostante gli errori di continuity e i buchi
di trama, il MCU è riuscito a mantenere
abbastanza solida la propria linea narrativa e a determinare con
chiarezza le proprietà che fanno parte dell’universo condiviso.
Le cose potrebbero iniziare a
cambiare con l’avvio della Fase 4 del MCU, dal momento che la Disney è
ora proprietaria dei franchise di X-Men e dei Fantastici Quattro,
oltre al fatto che condivide i diritti sul personaggio di
Spider-Man insieme alla Sony. Sappiamo che la Fase 4 inizierà ad
esplorare le infinite possibilità del Multiverso, qualcosa che era
già stato anticipato in Doctor
Strange del 2016. Tuttavia, soltanto con l’arrivo del
sequel Doctor
Strange in the Multiverse of Madness e di altri titoli
della Fase 4, il Multiverso verrà completamente esplorato e ciò ha
naturalmente suscitato tutta una serie di speculazioni su ciò che
accadrà in futuro.
Una delle teorie più accreditate è
quella secondo cui il MCU userà il Multiverso per
connettere in maniera retroattiva i vecchi franchise Marvel con l’universo condiviso. Ad
esempio, Sony ha realizzato cinque film live action di Spider-Man
(oltre a Venom e ad altri spin-off in arrivo) che non
fanno tecnicamente parte del MCU… o almeno così pensavamo!
Scott Derrickson, regista del primo
Doctor
Strange, ha affermato in maniera alquanto scherzosa in un
recente scambio di battute via
Twitter, che tutti i film di Spider-Man sono, di fatto,
collegati al MCU.
La dichiarazione di Derrickson è
avvenuta in risposta a Duncan Jones, regista di
Moon, che ha usato una GIF di
Spider-Man: Un Nuovo Universo per descrivere la sua
personalità. Tuttavia, il tweet originale richiedeva l’utilizzo di
una GIF del MCU e ciò ha portato i fan a
sottolineare l’errore da parte di Jones. Dal momento però che Un
Nuovo Universo coinvolge proprio il Multiverso, Jones ha chiesto
“aiuto” a Derrickson, il quale ha dato per “buona” la scelta della
sua GIF, sottolineando appunto che tutti i film dedicati all’Uomo
Ragno realizzati fino ad oggi fanno parte del MCU.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Sam
Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias
Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Marissa Tomei ha fatto cinque apparizioni nel
ruolo di Zia May nel Marvel Cinematic Universe, ma è
emerso che la cosa che l’attrice preferisca dell’essere parte del
MCU e in particolare del franchise
di Spider-Man è avvenuta dietro le quinte. In occasione
del Fan Expo di Toronto (via EW), la Tomei ha infatti
rivelato che alcune delle cose che le sono piaciute di più della
sua partecipazione a Spider-Man sono state vedere le star
Tom Holland e
Zendaya crescere e innamorarsi.
“Penso che alcune delle cose
preferite siano state guardare Tom e Zendaya crescere e vederli
innamorare… e vedere il loro talento fenomenale”, ha detto la
Tomei. “Essere, come dire, sbalordita fin dall’inizio… Voglio
dire, sono sbalordita”. “Alcune persone sono semplicemente
destinate a questo”, ha aggiunto. “E sono fatte per
questo”. Ha poi elogiato il talento degli attori di Spider-Man
e Michelle “MJ” Jones, anche al di fuori della recitazione.
“Hanno un enorme, enorme potere
da star, un enorme potere e riescono a essere persone vere allo
stesso tempo e sono poliedrici”, ha detto la Tomei.
“Possono fare tutto! Cantano, ballano, recitano, fanno
acrobazie, disegnano moda. Insomma, cosa non fanno? Sono persone
incredibili, incredibili”.
Marisa Tomei potrebbe tornare nel
ruolo di zia May nel MCU?
“Ma il fatto è che, se qualcuno
me lo chiede, io stessa non capisco il Multiverso. Il nostro
meraviglioso regista, Jon, e io ci siamo detti ‘E quindi, dove sono
ora? Ok, beh, puoi spiegarmelo ancora una volta?”. Ha
aggiunto: “Mi piacerebbe tornare e farne parte. Anche lì c’è
una storia. May Parker si mette con Ant-Man. Beh, voglio dire, lei
è un personaggio a sé stante, ovviamente, ma ci sono altre strade
da esplorare”.
Finalmente
Spider-Man ha trovato il suo posto trai
Vendicatori nell’Universo Cinematografico Marvel. Certo è un posto scomodo,
dal momento che si inserisce nella guerra civile che vedremo
scoppiare in Captain America Civil War,
ma almeno i fan saranno felici adesso.
Dopo la sua prima apparizione nel
trailer finale di Captain America Civil
War (che potete rivedere qui), Spider-Man ha
cominciato a farparlare di sè tutto il mondo degli appassionati,
compresi gli addetti ai lavori. Tra questi c’è stato James Gunn, che senza mezzi termini
ha dichiarato che Tom Holland è il miglior
Spider-Man di sempre, così come Robert Downej Jr è
l’unico Iron Man possibile, Heath Ledger il Joker
perfetto e Chris Pratt uno Star Lord senza
pari.
Sinossi: Captain America: Civil War si svolge subito
dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città
di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers
che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e
malvagio avversario.
In attesa di nuovi dettagli
in merito ricordiamo che Captain America: Civil
War sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel
Bruhl. Captain America Civil
War arriverà nelle sale italiane il 4 maggio
2016.
Spider-Man:
No Way Home farà il suo debutto nelle sale alla fine
dell’anno e i fan della Marvel non vedono l’ora che arrivi
il primo trailer ufficiale del film. Nell’ultimo periodo sono
circolate tantissimi voci in merito al cast del film, che secondo
le teorie più accreditate dovrebbe includere – tra gli altri –
anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.
Tom
Holland, l’attuale interprete dell’Uomo Ragno, ha
sempre smentito tali voci, ma è molto probabile che l’attore sia
stato costretto a mentire sulla scia dell’ormai ben nota segretezza
che circonda i film ambientati nel MCU. Tuttavia, al di là di chi
apparirà o meno nell’atteso cinecomic, di recente Holland ha
commentato la versione del personaggio ad opera di Garfield nel
franchise The Amazing Spider-Man, ammettendo di non aver mai
capito la versione dello spararagnatele impiegata da
quell’iterazione.
“Gli spararagnatele vecchia
scuola sono fantastici”, ha dichiarato Holland nel libro “The
Moviemaking Magic of Marvel Studios: Spider-Man” (via
The Direct). “Sono davvero grandi e robusti, sono davvero
meccanici, e se premi il pulsante, tutto si muove… Quello che amo
dei suoi originali spara-ragnatele è che sono reali come dovrebbero
essere. So che potrebbe risultare impossibile creare una cosa che
ti spara una ragnatela dalla mano, ma l’unico difetto degli
spararagnatele nei film di Andrew Garfield è che sono davvero
piccoli e molto compatti, cosa che non aveva molto senso per me. Ma
questa è comunque una cosa grossa che un bambino farebbe nella sua
stanza.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e
da Amy Pascal per la Pascal Production. Il
film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
Ieri abbiamo scoperto che Zendaya, attrice e cantante statunitense di
19 anni, avrebbe interpretato Michelle in
Spider-Man, reboot atteso per il 2017 con
protagonista Tom Holland.
Tramite Variety però
arrivano delle informazioni che chiariscono la presenza di questo
ruolo e che potrebbero associarlo a Michelle Gonzales, un
personaggio presente nei fumetti e che rispecchierebbe le due
caratteristiche che avrà Michelle nel film, ovvero che non sarà un
interesse romantico e che NON sarà un personaggio principale, come
precedentemente affermato da Deadline. Inoltre il personaggio avrà un
piccolo ruolo adesso ma una grande importanza in futuro.
Oltre a Mary Jane Watson e a Gwen
Stacy, sappiamo che nei fumetti esiste anche una Liz
Allen, ma non è questo il caso. Staremo a vedere in che modo
la Marvel e la Sony decideranno di
raccontarci questa storia.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man vedrà
protagonista Tom Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e
Zendaya sarà invece Michelle.
Ci sono un sacco di notizie
contrastanti sull’aspetto che Spider-Man avrà
in Captain America Civil War.
La tuta di Spider-Man è stata
mostrata in un homemade artwork come rossa e nera – un look un po’
diverso da quello del fumetto.
Ma in realtà, si dice che la tuta
sarà una “versione Avengers-friendly del tradizionale
costume di Spider”.
“Il blu è un colore più
scuro, non diversamente da quello che abbiamo visto in
The Amazing Spider-Man.
C’è una versione della tuta di Spider-Man là fuori che è
assolutamente blu e rossa con reti nere”.
Questi nuovi dettagli sono molto
interessanti, ma sollevano anche un sacco di nuove domande, in
particolare per quanto riguarda il numero di abiti di Spider-Man
che andremo a vedere in Captain America Civil War.
Grazie a Venom (rivelatosi un
inaspettato quanto incredibile successo al botteghino) la Sony ha
finalmente lanciato la corsa del suo universo condiviso con
protagonisti personaggi – molti dei quali villain – di
Spider-Man, e nei prossimi anni arriveranno al
cinema il sequel del film con
Tom Hardy, Morbius con
Jared Leto e probabilmente Kraven The
Hunter.
C’è però un quesito irrisolto che i
fan vorrebbero archiviare una volta per tutte: il Peter Parker di
Tom Holland entrerà a far parte di questa realtà
parallela al MCU? Secondo le ultime
indiscrezioni diffuse da Discussing Film (ovviamente da prendere
con la dovuta cautela) l’attore continuerà a essere “proprietà” dei
Marvel Studios mentre Sony Pictures potrebbe
introdurre la propria versione del supereroe con un altro
attore.
Altri rumor riguardano invece Kraven
the Hunter di Richard Wenk e si legano a quanto detto in
precedenza, spiegando che il film non si limiterà alla fedele
trasposizione dei fumetti originali sul personaggio, ma si ispirerà
anche a Kraven’s Last Hunt, una storia di cui
Spider-Man è parte integrante. Antoine Fuqua
dovrebbe essere il favorito della produzione per la regia e il
casting sarebbe in cerca di un interprete di prima categoria.
Sui personaggi di Silk, Jackpot e
Nightwatch si parla di progetti in fase di sviluppo, e se da una
parte l’adattamento dei Sinistri Sei pare
definitivamente morto, le voci su un possibile spin-off dedicato a
Mysterio sembrano
dissolversi definitivamente dal momento che lo vedremo al fianco di
Spidey in Spider-Man: Far
From Home questa estate.
Marvel e Sony hanno ufficializzato un nuovo membro del
cast del reboot di Spider-Man che
arriverà nel 2017. Si tratta di Zendaya Maree Stoermer
Coleman, nota semplicemente come Zendaya,
attrice e cantante statunitense.
Secondo quanto
riporta Deadline, si tratterebbe di un ruolo importante
nel film e che si chiamerà Michelle, ma non aggiunge altro. Si
potrebbe trattare di un nuovo love interest per il giovane eroe
interpretato da Tom Holland? Ovviamente sappiamo
dai fumetti che le donne di Spidy sono MJ e Gwen, entrambe apparse
(quasi due volte) sul grande schermo, per cui l’aggiunta di una
fidanzata nuova potrebbe prendere alla sprovvista i fan.
Che si tratti di una novità che
Marvel e Sony vogliono riservare ai
loro fan?
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man vedrà
protagonista Tom Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e
Zendaya sarà invece Michelle.
I momenti finali di
Spider-Man: Far From Home hanno portato la versione
del MCU di Peter Parker a rivelare la
sua identità segreta al mondo intero, e il primo trailer di
Spider-Man: No Way Home ha rivelato che
cercherà un soluzione “mistica” a tale problema.
Tuttavia, questa non è la prima
volta che l’arrampicamuri è stato costretto a fare i conti con la
sua identità esposta all’intero pianeta, poiché il principale
Spider-Man della Marvel Comics ha attraversato una situazione
simile nella versione a fumetti di “Civil War”. Ma per riportare
quel secreto nella tomba, Spider-Man è stato costretto a fare un
patto con il diavolo… letteralmente!
In una delle storie a fumetti più
controverse di sempre della Marvel, Spider-Man ha fatto un
patto con una forza mistica per far dimenticare al mondo la sua
identità, rivolgendosi alla figura diabolica di Mefisto, che ha
cancellato la memoria del mondo in merito alla vera identità di
Spider-Man, in virtù di un loro precedente accordo per salvare zia
May in fin di vita, cambiando irrevocabilmente la vita dell’Uomo
Ragno e di quelli coinvolti nella sua vita.
In “Civil War #2” di Mark Millar e
Steve McNiven, Spider-Man – che aveva servito con i Vendicatori e,
all’epoca, aveva sviluppato uno stretto rapporto con Iron Man –
rivelò la sua identità in diretta televisiva. Quell’annuncio ha
comportato una serie di complicazioni, ma dal momento che Peter era
a favore degli Accordi nel conseguente conflitto tra i supereroi, è
riuscito a mantenere lui e i suoi cari relativamente al sicuro.
Tutto è cambiato quando si è
stancato delle argomentazioni di Tony Stark e ha cambiato
posizione. Improvvisamente, gli affetti di Peter si sono ritrovati
in pericolo tanto quanto lui, il che ha portato un agente di Wilson
Fisk a ferire gravemente May Parker e agli eventi successivi
raccontati nel crossover “Back in Black” di J. Michael Straczynski
e Ron Garney.
In seguito, Peter e sua moglie Mary
Jane si sono trovati a dover accettare la morte imminente di zia
May prima di fuggire. Con la sua identità divenuta ormai di
pubblico dominio, Peter e Mary Jane sarebbero stati costretti ad
abbandonare le loro vecchie vite o a rischiare la cattura e la
morte praticamente ad ogni angolo. La morte di May è stata la
goccia che ha fatto traboccare il vaso, lasciando un Peter
estremamente vulnerabile, pronto a scendere a patti con il
diabolico Mefisto in “One More Day” di Straczynski e Joe
Quesada.
Dopo non essere riusciti a trovare
altri mezzi per salvare May, a Spider-Man e Mary Jane viene offerta
una proposta: in cambio del ritorno in vita di zia May, Mefisto
altererebbe la storia e impedirebbe al matrimonio di Peter e Mary
Jane di avere luogo. Inoltre, Mary Jane costrinse Mephisto ad
aggiungere una sorta di avvertenza: tutti nel mondo avrebbero
dimenticato l’identità segreta di Peter!
Dopo aver concluso l’accordo, Peter
e Mary Jane si sono svegliati in un mondo radicalmente diverso:
l’intera portata dell’accordo è stata rivelata alcuni anni dopo,
nella trama di “One Moment in Time” di Joe Quesada e Paolo Rivera.
L’intervento di Mefisto poco prima del matrimonio di Peter e Mary
Jane li ha portati a non sposarsi mai veramente. Quando anche Mary
Jane è rimasta ferita dopo che l’identità di Peter era stata
rivelata, Peter l’ha portata da Doctor Strange il quale, lavorando con Iron
Man e Mister Fantastic, è stato in grado di costringere la
popolazione mondiale a dimenticare l’identità di Spider-Man.
Tuttavia, questo effetto potrebbe
essere invertito da Spider-Man, se questi rivelerebbe
specificamente la sua identità agli altri. Alcuni, come Black Cat,
erano consapevoli della conoscenza che era stata loro sottratta,
provocando ulteriore animosità fino a quando non scoprirono la
verità. Ripristinare la sua identità segreta dopo che è stata
esposta al mondo non era l’intento principale di Peter Parker
nell’accordo stretto con Mefisto, ma è stato un significativo
effetto collaterale. Le conseguenti modifiche alla linea temporale
stanno avendo ancora effetti sulla vita di Peter, anche 15 anni
dopo.
La misteriosa mente di Kindred,
Mefisto, e la linea temporale modificata in cui Harry Osborn era
ancora vivo nell’era “Brand New Day” delle storie di “Amazing
Spider-Man” continua a giocare un ruolo chiave nella trama
dell’evento “Sinister War” di Nick Spencer, Federico Vicentini e
Mark Bagley. Le conseguenze dell’intervento mistico di Spider-Man
nella sua vita sono ancora oggi sconvolgenti: resta uno dei più
grandi cambiamenti nella storia dei supereroi.
In seguito al successo della
trilogia di Spider-Man diretta da Sam
Raimi, ad oggi uno dei migliori adattamenti fumettistici
mai realizzati, la Sony si è trovata a dover prendere una serie di
decisioni piuttosto importanti, soprattutto a causa della tiepida
accoglienza riservata a Spider-Man 3 e dei costi
piuttosto elevati che la realizzazione di uno Spider-Man
4 avrebbe sicuramente richiesto.
Nel 2012 lo studio decise di
rilanciare il franchise con The Amazing Spider-Man,
sperando di offrire un’immagine diversa del simpatico
arrampicamuri. Dall’uscita del film e del suo sequel, The
Amazing Spider-Man 2, si è a lungo parlato di una serie di
spin off della saga che avrebbero visto al centro i personaggi
collaterali più celebri dell’Universo dell’Uomo Ragno, dai Sinistri
Sei a Venom, addirittura un film incentrato sulla figura di Zia
May.
Di tutti questi progetti non si è
più saputo nulla in seguito al flop di The Amazing
Spider-Man 2 e alla volontà della Sony di unire le forze
con la Marvel per rilanciare nuovamente il
franchise con l’attesissimo Spider-Man Homecoming. La domanda che
tutti a questo punto di chiedono è la seguente: tutti questi spin
off sono ancora in sviluppo?
Sembrerebbe di sì. In una recente
intervista con Collider, Tom Rothman,
presidente della Sony Pictures Entertainment’s Motion Picture
Group, ha chiarito in merito alla questione, rivelando quanto
segue: “Stiamo lavorando su parecchio di quel materiale. C’è
uno sforzo congiunto e credo che ci saranno presto delle notizie e
non delle speculazioni.”
Cosa ne pensate?
In attesa di aggiornamenti,
ricordiamo che Spider-Man Homecoming arriverà in
sala il 7 luglio 2017.
Sinossi: “Un giovane Peter
Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità
nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man
Homecoming”.
La notizia è certa perché
proveniente da fonte verificata. I due sceneggiatori del nuovo film
su Spider-Man, John Francis
Daley e Jonathan Goldstein, hanno
confermato il loro coinvolgimento nel progetto e hanno già
cominciato a raccontare, ovviamente a tratti, quello che dovremo
aspettarci dal nuovo tessiragnatele.
A quanto pare non
vedremo nessuna storia di origini. Il nuovo film non comprenderà
l’ennesimo morso del ragno e la terza morte di zio Ben, ma si
concentrerà sul ragazzino Spidy, sui suoi anni a scuola. “Hanno
scelto un vero ragazzino per la parte – hanno dichiarato gli
sceneggiatori – per cui stiamo scrivendo una sotria per un vero
ragazzino”.
Tutto questo potrebbe senza dubbio
essere interessante, soprattutto perché ffrirebbe davvero uno
sguardo nuovo sul personaggio su grande schermo, senza il pericolo
di un confronto con i predecessori.
A parte Tobey Maguire e Andrew
Garfield che hanno fatto il loro grande ritorno
nei panni di Spider-Man in Spider-man:No Way
Home, vedere Willem
Dafoe tornare nei panni del
famigerato Green Goblin non ha
deluso minimamente i fan. L’odio
tra Spider-Man e Green
Goblin era ai massimi storici in questo film, poiché
Willem Dafoe ha interpretato
il Goblin in modo così
malevolo, che senza dubbio Spider-Man: No Way
Home sarà considerato uno dei ruoli più iconici
di Dafoe.
Quando il team creativo stava
sviluppando l’aspetto del classico abito del Green
Goblin per il film, sono stati ispirati fino a
disegnare alcuni concept art, in cui possiamo vedere che a un certo
punto si parlava di Norman Osborn che indossava
il Mark VI Armatura Ironman
da Ironman 2 e The
Avengers.
In vista dell’uscita
di Spider-Man: No Way Home nei
cinema il 17 dicembre 2021, oggi il sito
ufficiale Marvel presenta un intero
catalogo di merchandise dedicato all’uomo ragno. Possiamo notare,
scorrendo le pagine, numerosi Funko Pop che
raffigurano il protagonista con ben due nuovi costumi. E’ la prima
volta che per questo nuovo capitolo ci vengono mostrati in
anteprima così tanti dettagli importanti.
Dopo i l’apparizione dei set
lego di ieri, ora anche Nerf, action figures
Marvel Legends, ma quello
che più balza all’occhio è la comparsa del personaggio di Doctor
Strange in abiti formali e con una pala in una mano.
Che collegamento potrà avere nella trama? E come si legherà al
protagonista dopo le vicende di Avengers Endgame?
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà
nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
In occasione dell’uscita in home
video di Spider-Man:
No Way Home la Sony Pictures ha
diffuso un’interessante clip dai contenuti speciali che ci svela un
Easter Eggs forse qualcuno di noi disattento non ha colto.
Nonostante sia trapelato online un
giorno prima, il trailer di
Spider-Man: No Way Home ha stabilito un nuovo record
per il numero di visualizzazioni globali nelle prime 24 ore,
arrivando a 355,5 milioni. Questo numero supera di gran lunga il
record precedente detenuto dal trailer di Avengers: Endgame, che ha
totalizzato 289 milioni di visualizzazioni nel dicembre 2018.
Secondo Sony Pictures, il trailer di
No Way Home ha anche ottenuto il maggior numero di
menzioni sui social media di qualsiasi anteprima di film nelle
prime 24 ore, con 4,5 milioni di menzioni in tutto il mondo. A
livello nazionale, il titolo ha attirato 2,91 milioni di citazioni
in 24 ore, quasi raddoppiando gli 1,94 milioni di citazioni nello
stesso arco temporale per il trailer di
Endgame.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà
nelle sale americane il 17 dicembre 2021.