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Paramount Pictures: le date d’uscita di World War Z2, Venerdì 13 e il film di Darren Aronofsky

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La Paramount Pictures ha annunciato lo spostamento delle date d’uscita di alcuni dei film che ha in catalogo, tra cui segnaliamo l’atteso World War Z 2, il tredicesimo film del franchise di Venerdì 13, che sarà un nuovo remake, e il film di Darren Aronofsky con protagonista Jennifer Lawrence (Galeotto) che si intitolerà mother!.

Slittate la date d’uscita di alcuni film Paramount Pictures

World War Z in particolare era stato annunciato per il 9 giugno 2017 mentre Venerdì 13 per il 13 ottobre di quest’anno. Entrambe le date d’uscita sono state sospese senza essere di nuovo assegnate.

Per quanto riguarda il film di Aronofsky, è subentrato all’uscita di Venerdì 13, assicurandosi la data del 13 ottobre 2017. Nel film, al fianco di Jennifer Lawrence, ci saranno anche Domhnall Gleeson, Michelle Pfeiffer, Javier Bardem e Ed Harris.

Fonte: THR / The Wrap (via i09)

Paramount Pictures: i film più attesi del 2023

Paramount Pictures: i film più attesi del 2023

Dopo aver analizzato i film più attesi di Warner Bros.e Universal e le serie tv più attese di Disney+, spostiamo la nostra attenzione sulla Paramount Pictures, che vuole continuare sulla scia di un 2022 eccezionale – che ha raggiunto l’apice con Top Gun: Maverick – con quello che potrebbe essere un 2023 altrettanto impressionante.

La Paramount Pictures si trova già in una posizione privilegiata dato che continuerà la sua serie di successi con un altro titolo di punta di Tom Cruise, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, e una serie di entusiasmanti sequel, tra cui Scream 6 e Transformers: Il Risveglio. Inoltre, lo studio ha in serbo per gli spettatori Dungeons and Dragons: L’onore dei ladri e Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem, che dovrebbero essere tra le uscite più divertenti dell’anno.

80 For Brady

80 for brady paramountRicordate i bei tempi andati? 80 for Brady racconta la storia di quattro amici anziani che intraprendono un viaggio in macchina verso Houston per assistere al Super Bowl LI e vedere il loro eroe, il leggendario Tom Brady, e i suoi storici New England Patriots vincere il loro quinto campionato mondiale.

Cast: Lily Tomlin, Jane Fonda, Rita Moreno, Sally Field, Tom Brady, Billy Porter, Rob Corddry, Alex Moffat, Guy Fieri, Harry Hamlin, Bob Balaban, Glynn Turman, Sara Gilbert, Jimmy O. Yang, Ron Funches, Matt Lauria, Sally Kirkland, Alex Bentley, Rob Gronkowski, Danny Amendola, e Julian Edelman

Data di uscita: 3 febbraio

Titanic: 25esimo anniversario

Titanic film ParamountSulla scia di Avatar: La via dell’acqua, James Cameron riporterà al cinema il suo kolossal più iconico, Titanic, giusto in tempo per il suo 25° anniversario e, conoscendo Cameron, questa riedizione Paramount sarà qualcosa di fantastico.

Cast: Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Bernard Hill, Jonathan Hyde, Danny Nucci, David Warner e Bill Paxton

Data di uscita: 10 febbraio

Scream 6

Scream 6 ParamountDopo il successo di Scream (2022), Ghostface porta il suo regno di terrore omicida a New York City con Scream 6 e, anche se la protagonista del franchise Neve Campbell non sarà presente, questo film dovrebbe comunque essere in cima alla vostra lista di titoli da spuntare!

Cast: Courteney Cox, Melissa Barrera, Jenna Ortega, Hayden Panettiere, Jasmin Savoy Brown, Mason Gooding, Dermot Mulroney, Henry Czerny, Samara Weaving, Tony Revolori, Jack Champion, Devyn Nekoda, Liana Liberato, Josh Segarra e Roger L. Jackson

Data di uscita: 10 marzo

Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri

Dungeons & DragonsChris Pine è il protagonista di questo film corale targato Paramount, Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri e, con Jonathan Goldstein e John Francis Daley (Game Night) al timone, ci si aspetta che questo film possa sorprendere ed essere uno dei più divertenti blockbuster dell’anno!

Cast: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Hugh Grant, Chloe Coleman, Jason Wong e Daisy Head

Data di uscita: 31 marzo

Transformers: Il Risveglio

Transformers: Il risveglioAutobot, in marcia! Optimus Prime e gli Autobot sono tornati in una nuova avventura, Transformers: Il Risveglio, che vede Steven Caple Jr. (Creed II) prendere le redini del franchise e guidarlo in una direzione completamente nuova, dove incontreremo i Maximals e i Terrorcons1.

Cast: Anthony Ramos, Dominique Fishback, Luna Lauren Vélez, Tobe Nwigwe, Peter Cullen, Ron Perlman, Peter Dinklage, Pete Davidson, Liza Koshy, Cristo Fernández, John DiMaggio, Michelle Yeoh, David Sobolov e Michaela Jaé Rodriguez

Data di uscita: 9 giugno

Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One

Mission: Impossible - Dead Reckoning Part OneFinalmente Ethan Hunt torna in azione in Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, e la posta in gioco non è mai stata così alta. Anche se abbiamo visto il teaser, il regista Christopher McQuarrie è stato decisamente schivo sui potenziali dettagli della trama ma, conoscendo i suoi trascorsi con Tom Cruise, c’è da scommettere che ci aspetta una bella sorpresa quando questo film arriverà la prossima estate.

Cast: Tom Cruise, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Hayley Atwell, Shea Whigham, Marcin Dorocinski, Pom Klementieff, Esai Morales, Rob Delaney, Henry Czerny, Cary Elwes, Indira Varma, Mark Gatiss, Charles Parnell, Greg Davis, Marcin Dorociński, Lampros Kalfuntzos e Mariela Garriga

Data di uscita: 14 luglio

Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem

Tartarughe Ninja ParamountNon sappiamo molto del prossimo film Paramount di Seth Rogen e Evan Goldberg, Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem, ma siamo pronti a scommettere che varrà la pena aspettare, visto che i due attori hanno dato una nuova veste ai supereroi adolescenti più amati dai fan.

Cast: TBD

Data di uscita: 4 agosto

PAW Patrol: The Mighty Movie

Paw PatrolNonostante l’uscita in contemporanea su Paramount+, PAW Patrol: The Movie ha incassato più di 144,3 milioni di dollari l’anno scorso con un budget di produzione stimato di 26 milioni di dollari, quindi non deve sorprendere che la Paramount fosse intenzionata a riportare questi cuccioli nelle sale. Non si sa molto altro, ma questo dovrebbe essere un divertente regalo di Halloween per i vostri bambini.

Data di uscita: 13 ottobre

Paramount Network per la Festa del Papà

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Su Paramount Network – canale di intrattenimento di ViacomCBS Networks Italia visibile sul 27 del digitale terrestre, sul 27 di Tivusat e sul 158 di Sky – anche la Festa del Papà diventa un’occasione per supportare la campagna #iorestoacasa. Giovedì 19 marzo il canale amato dagli story lovers invita a trascorrere la serata in compagnia di un film a tema, continuando a rispettare le regole di comportamento di questo momento storico e a rimanere tutti a casa.

Inoltre, per l’occasione, Paramount Network presenta anche i dati più significativi della ricerca Modern Dads, condotta da ViacomCBS Global Consumer Insights*. Cosa vuol dire essere padre oggi? Quale migliore occasione per chiedercelo se non La Festa del papà che vede la figura maschile sempre più coinvolta nella vita familiare e nella gestione dei figli in tutte le diverse attività quotidiane, ancora di più in queste giornate.

Oggi come non mai il ruolo del papà è cambiato grazie ad una svolta culturale e sociale che incoraggia sempre di più gli uomini a mostrare le proprie emozioni e la propria vulnerabilità. Uno scenario nuovo che si riflette positivamente nelle dinamiche familiari dove non esistono più regole fisse, basate sul genere, ma solo regole proprie. Il 70% dei papà in Italia infatti afferma che “un uomo è capace al pari della donna di crescere i figli.  Sono moltissimi i papà che definiscono la relazione con i propri figli “forte e sentita”: il 90% dei papà in Italia afferma che “avere figli è uno degli eventi più importanti della vita” e l’81% dice che “avere figli mantiene giovani”. E rientra a pieno titolo negli obiettivi di vita del mondo maschile: il 76% degli uomini senza figli afferma che vorrebbe diventare padre.

Rispetto al passato, le figure paterne oggi, sono più consapevoli e attente. Dichiarano di voler essere attivi e presenti durante la crescita dei figli e, soprattutto, desiderano essere per loro un buon esempio. Per questo curano il proprio benessere fisico e mentale: in Italia il 50% dei padri si mantiene in forma (vs. 48% dei maschi senza figli) e il 40% dichiara di saper gestire lo stress (vs 30%).

I ‘Modern Dads’ vogliono passare con i figli del tempo “di qualità” ed essere più coinvolti emotivamente nel rapporto con loro. Incoraggiano la comunicazione e la condivisione anche circa temi delicati e vogliono instaurare una relazione più aperta e autentica: il 74% dei papà intervistati in Italia desidera “essere un amico per i propri figli” e il 48% vuole “avere un rapporto diverso – per certi aspetti – rispetto a quello avuto con i propri genitori”. I benefici fisici ed emotivi dell’essere padre sono impagabili. Addirittura, per il 90% dei papà “stare con i propri figli rende allegri ogni giorno”. Sempre per il 90% dei papà intervistati “giocare con i figli è la prima attività che li rende felici”, in questi giorni diventata attività necessaria per trascorrere del tempo di qualità insieme in casa.

Non dimentichiamoci dunque di festeggiare questi papà così moderni, bravi e attenti! Su Paramount Network – il canale il 27 del digitale terrestre, sul 27 di Tivusat e sul 158 di Sky – per l’occasione va in onda, giovedì 19 marzo alle 21.10, la divertente commedia Due padri di troppo diretta da Ivan Reitman (anche regista di Ghostbusters) con l’attore premio Oscar Robin Williams, interprete di numerose pellicole di successo (tra cui ricordiamo L’attimo fuggente e Will Hunting – Genio ribelle con cui vinse ben due statuette) e l’amico e attore Billy Crystal, indimenticabile protagonista della commedia cult Harry, ti presento Sally… Il film mette al centro la fuga d’amore di un sedicenne che costringe la madre a chiedere aiuto ai due ex amanti: Jack, affermato avvocato di Los Angeles, e Dale, uno scrittore che prova a sbarcare il lunario a San Francisco. I due uomini si ritroveranno coinvolti nella disperata, quanto divertente, ricerca del loro pseudo figliolo innamorato.  Riusciranno nella loro impresa comune? Non ci resta che scoprirlo e augurare una buona visione a tutti i papà!

Paramount lancia l’antologia di corti sulla giustizia sociale In Bloom

Paramount ha annunciato oggi che l’antologia di cortometraggi dedicati alla giustizia sociale, In Bloom, sarà presentata in anteprima venerdì 1° marzo su Pluto TV.

In Italia, In Bloom sarà trasmesso sul canale Pluto TV Film venerdì 1° marzo alle 21.30; su MTV (canale Sky 131 e in streaming su NOW), venerdì 8 marzo alle 23.55, e sabato 9 marzo alle 20.30. IN BLOOM sarà inoltre disponibile dal 14 marzo su Paramount+.

L’antologia sarà disponibile anche su YouTube e sui social media di MTV Shuga.

Disponibili in prossimità della Giornata Internazionale della Donna – venerdì 8 marzo – i film, unici nel loro genere, attraversano paesi, continenti e culture, approfondendo la complessità delle questioni di genere con personaggi che si trovano sull’orlo di momenti decisivi per la loro vita, per scelta o per via delle circostanze.

In Bloom è stato prodotto dalla MTV Staying Alive Foundation, da Paramount Global e dalla Bill & Melinda Gates Foundation. La selezione racconta storie inaspettate e inascoltate che affrontano una serie di questioni cruciali come la povertà mestruale, il matrimonio infantile, la violenza di genere, lo stigma dell’HIV, la pianificazione familiare e l’emancipazione economica delle donne. L’antologia è stata realizzata da cinque registe emergenti provenienti da Nigeria, Kenya, India, Stati Uniti e Brasile, che hanno saputo sostenere in modo creativo le nuove voci e hanno dato vita a conversazioni approfondite per smantellare le ingiustizie sistemiche.

I cinque film sono In Bloom:

  • Period – Come molte compagne di classe poco abbienti della sua scuola, Fay non può permettersi i prodotti mestruali, così intraprende una crociata per ottenerli gratuitamente. Scritto e diretto da Nicole Teeny, con Yasmina El-Abd.
  • Alta – Un’adolescente ribelle che si rifiuta di uscire dal bagno costringe il padre disperato a cercare aiuto per far ragionare la ragazza, ma le cose prendono una piega inaspettata quando viene rivelata la loro vera relazione. Scritto e diretto da Priyanka Banerjee, con Mazel Vyas.
  • Maré – Una madre vicina all’esaurimento cerca conforto da una situazione di vita tumultuosa. Scritto e diretto da Giuliana Monteiro, con Vanessa Giácomo.
  • Kifungo – Un’ambiziosa e romantica lotta con l’accettazione di sé dopo aver scoperto di essere sieropositiva. Scritto e diretto da Voline Ogutu, con Brenda Wairimu.
  • Aféfé – Quando l’anziana e malata suocera si trasferisce inaspettatamente, la vita di un’appassionata estetista prende una piega spaventosa. Scritto e diretto da Dolapo “LowlaDee” Adeleke, con Folu Storms.
  • Oltre alle 5 registe, IN BLOOM è prodotto da Georgia Arnold, Richard Chang-Warburton e Sara Piot per MTV Staying Alive. Il film è finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation.

L’antologia si basa sull’impegno di Paramount di porre l’equità di genere al centro, un percorso condiviso che l’azienda ha iniziato da tempo e che ha portato a una maggiore rappresentanza di donne in ruoli di primo piano nei suoi contenuti.

Paramount ingaggia l’animatore di Frozen, Lino di Salvo

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Paramount Pictures ha in mente grandi progetti a livello di animazione. Proprio per questo motivo è stato ingaggiato Lino Di Salvo, capo animazione nel film premio Oscar Frozen, che diverrà il nuovo creative director per la Paramount. L’annuncio è stato dato da Adam Goodman, che supervisiona l’animazione come presidente della Paramount Film Group, ma Di Salvo aveva reso noto il trasferimento in un Tweet già tre settimane fa.

Di Salvo ha lavorato per 16 anni alla Walt Disney Animation Studios, lavorando come supervisore per Rapunzel e Bolt, e prendendo parte alla produzione di numerosi altri film d’animazione. Ora Di Salvo assisterà Goodman per costruire un grande team d’animazione alla Paramount. Queste le parole di Goodman: Sin dall’inizio, abbiamo aspirato a lavorare con i più grandi artisti e storytellers del settore, e l’aggiunta di Lino alla nostra piccola famiglia di animazione è emozionante dato il suo incredibile talento. L’animazione CG è ancora agli albori della sua straordinaria artisticità e, insieme con il potenziale infinito del mezzo,ci dala possibilità di avere del tempo incredibilmente eccitante per costruire la nostra attività di animazione, e ci molta e continua ispirazione per il futuro creativo.

Queste, invece, le parole e il Tweet di Di Salvo, all’inizio della sua nuova avventura:

Non potevo lasciarmi sfuggire questa incredibile opportunità di lavorare con l’all-star team di artisti alla Paramount Animation. Le possibilità di reinventare e rivisitare il CG in funzione dell’animazione sono praticamente infinite, e sono entusiasta di essere alla Paramount aiutare a forgiare quella incredibile, nuovo futuro.

Fonte: Variety

Paramount attacca Variety per il sondaggio su Noah

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Paramount attacca Variety per il sondaggio su Noah

Recentemente la nota rivista di cinema hollywoodiana Variety ha pubblicato un articolo in cui riportava il risultato di un sondaggio condotto sugli appartenenti al FDC Faith Driven Consumer in merito ai film a tema biblico. La casa di produzione Paramount ha accusato la rivista di aver manipolato il sondaggio, in quanto in esso non era contenuto nessun riferimento diretto a Noah, il film di Darren Aronofsky su Noè prodotto proprio da Paramount, ma solo un riferimento generico ai film che avessero come argomento un tema biblico.

Per contrastare il sondaggio riportato da Variety (sul quale vi invitiamo a leggere qualcosa in più a questo articolo), la Paramount ha fatto un altro tipo di analisi per monitorare il grado di attesa in relazione al film di Aronofsky. Tale indagine ha portato allo straordinario risultato di un 83% di potenziali spettatori che vogliono vedere il film.

Dal punto di vista di un osservatore esterno, l’intera vicenda sembra invece solo a servizio della pubblicità per il film, dal momento che, trattandosi di due sondaggi completamente differenti e rivolti ad un campione di popolazione differente, un paragone non ha assolutamente ragione d’esistere.

Noah di Darren Aronofsky arriverà in Italia il prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).

Il cast di Noah include Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone, Douglas Booth e Anthony Hopkins. La pellicola è prodotta da Disruption Entertainment, New Regency Pictures, Protozoa Pictures, mentre a distribuire il film ci penserà la Universal Pictures.

Fonte: CS.net

Paramount arruola uno sceneggiatore per il prossimo film crossover tra Transformers e G.I. Joe

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Transformers: Rise of the Beasts si concludeva con il Noah di Anthony Ramos che, dopo aver salvato la situazione, si presentava a un colloquio di lavoro per quello che pensava fosse un semplice lavoro di sicurezza.

L’intervistatore sapeva in qualche modo che aveva salvato il mondo e, dopo aver ringraziato Noah per il suo servizio, gli rivelava che era giunto il momento di farsi avanti e unirsi al suo gruppo. Perché? Perché sono nel bel mezzo di una guerra. A questo punto, il misterioso agente Burk di Michael Kelly consegna a Noah un biglietto da visita e sposta una targa sul muro per rivelare la sua base segreta.

Insieme al protagonista del film, abbiamo poi appreso che il biglietto era blasonato con la semplice scritta “G.I. Joe“.

Dopo aver preparato il terreno per l’atteso film crossover Transformers/G.I. Joe, i fan non vedono l’ora di vederlo prendere forma. Il regista di Rise of the Beasts, Steven Caple Jr., era stato brevemente invitato a dirigere il film, ma ora non è più in lizza e, fino a questo momento, non si è ancora parlato di uno sceneggiatore.

The Hollywood Reporter ci informa che Derek Connolly è stato ingaggiato dalla Paramount Pictures per scrivere la sceneggiatura del film, ancora senza titolo.

Connolly è noto per essere un frequente collaboratore del regista Colin Trevorrow e per aver scritto le sceneggiature di Jurassic World e Jurassic World: Fallen Kingdom. Connolly ha collaborato con Safety Not Guaranteed e ha lavorato anche per Kong: Skull Island, Star Wars: The Rise of Skywalker e Detective Pikachu. Recentemente ha lavorato alla sceneggiatura di The Legend of Zelda per il regista Wes Ball e la Sony Pictures.

La star di Avengers: Endgame, Chris Hemsworth, è già in lizza per il ruolo di protagonista, anche se i commenti del produttore di Transformers e G.I. Joe, Lorenzo Di Bonaventura, hanno indotto i fan a moderare le aspettative su come sarà esattamente questo crossover.

Non considero le cose come un universo, ma come una storia e [i Joe] saranno parte della storia. Penso anche che il termine ‘crossover’ significhi cose diverse per persone diverse. Per me i Joe, chiunque essi siano, entrano nel mondo dei Transformers, non uniscono i due mondi“.

Il piano è di fare alla fine [un crossover]. Ma, per il prossimo film, saranno i Joe a entrare in scena per qualsiasi cosa il finale di Rise of the Beasts ci abbia fatto credere che sia possibile“.

Oh, interagiranno. Non abbiamo ancora sviluppato una sceneggiatura, però. Quello che posso dire è che, proprio come facciamo con tutti gli altri film, sarà una squadra di Transformers e umani a combattere la battaglia. I Joe ne faranno parte“. Il film Transformers/G.I. Joe, ancora senza titolo, non ha una data di uscita confermata.

Paramount annuncia due spin-off di Yellowstone, “1944” e “2024”

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Paramount annuncia due spin-off di Yellowstone, “1944” e “2024”

Oltre all’annuncio dello slittamento della quinta stagione di Yellowstone, Paramount ha annunciato ben due nuovi spin-off della serie: 1944, una serie prequel di Yellowstone  che Sheridan ha creato per la Paramount nell’ambito del suo ampio contratto complessivo e 2024, una nuova serie ambientata nei giorni scorsi.

1944 segue la strategia prequel che in precedenza ha lanciato sia 1883 che 1923 su Paramount+, con ciascuna serie che esplora la vita dei Dutton nell’anno titolare. Non sono disponibili dettagli sulla trama di 2024, a parte il fatto che si prevede che inizierà la messa in onda dopo la conclusione di Yellowstone. Secondo una persona a conoscenza della serie, conterrà nuovi membri del cast e luoghi con anche alcuni personaggi crossover. 

Con l’annuncio che lo show di punta si sarebbe concluso con la quinta stagione, la Paramount aveva già annunciato la nuova serie contemporanea ambientata nel mondo di Yellowstone, che originariamente avrebbe dovuto iniziare la messa in onda nel dicembre di quest’anno. In precedenza era stato anche riferito che Matthew McConaughey era in trattative per recitare nella serie.

Sheridan è artefice anche delle serie tv Mayor of Kingstown, Tulsa King, Special Ops: Lioness, Land Man e Lawmen: Bass Reeves alla Paramount+, con molti altri in fase di sviluppo.

Yellowstone è stato co-creato da Sheridan e John Linson. I produttori esecutivi includono John Linson, Art Linson, Sheridan, Costner, Glasser, Bob Yari, Stephen Kay e Christina Voros. Sia Yellowstone che il nuovo sequel sono prodotti da MTV Entertainment Studios e 101 Studios.

“Il successo globale di ‘Yellowstone’ continua ad entusiasmare ed entusiasmare noi di 101 Studios e Bosque Ranch. È stato un viaggio davvero esaltante con i nostri partner di MTV Entertainment Studios e non vediamo l’ora di portare “1944” e “2024” al pubblico di tutto il mondo”, ha affermato David Glasser, CEO di 101 Studios.

In cinque anni, abbiamo trasformato Yellowstone da uno show via cavo americano di successo con cinque milioni di spettatori in un franchise di successo globale con oltre 100 milioni di fan in tutto il mondo e molteplici estensioni – e siamo appena all’inizio“, ha affermato Chris McCarthy , presidente e amministratore delegato di Showtime e MTV Entertainment Studios. Sulla scia del successo di ‘1883’ e ‘1923’, i nostri nuovi spin-off pianificati, ‘1944’ e ‘2024’, porteranno il pubblico in un viaggio emozionante, nuovo e inaspettato con la narrazione complessa e avvincente che è diventata un segno distintivo di il franchise e ha contribuito a trasformarlo in un fenomeno culturale mondiale, grazie alla mente creativa di Taylor Sheridan”.

Paramount Animation fissa l’uscita de Il Piccolo Principe, Spongebob e altri titoli

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Oggi la Paramount Animation ha rilasciato la data d’uscita di numerosi film dello studio, che approderanno nelle sale a partire dal Marzo del prossimo anno fino ad arrivare a pellicole che usciranno nel Marzo 2019.

Tra tutti questi film, il primo che vedrà il buio in sala sarà Il Piccolo Principe, in uscita il prossimo 18 Marzo. Diretto dal Mark Osborne (Kung Fu Panda), la pellicola è il primo adattamento animato del celeberrimo romanzo di Antoine de Saint-Exupéry.

Monster Truck, una collaborazione tra Paramount Pictures e Nickelodeon Movies, raggiungerà invece i cinema il 13 Gennaio del 2017. Il film sarà un ibrido di live action e animazione in CGi, e sarà diretto da Chris Wedge (Epic, Robots, L’era glaciale).

L’8 Febbraio 2019 lo studio porterà in sala Spongebob Squarepants 3, sempre in collaborazione con Nickelodeon Movies e confermando tutto il team che ha contribuito alla realizzazione di Spongebob – Fuori dall’acqua, e sarà diretto da Paul Tibitt.

Amusement Park approderà al cinema il 22 Marzo 2019, a cura del veterano dell’animazione Dylan Brown (collaboratore di rilievo in progetti come Ratatouille e Toy Story).

La Paramount Animation ha inoltre annunciato che Sherlock Gnomes arriverà in sala il 12 Gennaio 2018, in collaborazione con Metro-Goldwyn Mayer e diretto da John Stevenson (Kung Fu Panda).

Fonte

Paradiso Perduto: i concept dei personaggi del film mai realizzato

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Cancellato dalla Legendary Pictures per via del budget insostenibile, Paradiso Perduto avrebbe dovuto essere diretto da Alex Proyas e avrebbe visto all’opera un ricchissimo cast con l’ormai famoso Bradley Cooper,Casey Affleck, Djimon Housou, Diego Boneta, Camilla Belle, Sam Reid e Rufus Sewell.

Dell’ambizioso progetto, tratto dall’omonima opera di John Milton, restano solo i concept dei personaggi che l’artista Brian Matyas aveva preparato e che adesso sono stati diffusi online. Li potete vedere qui sotto:

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Paradiso Amaro: recensione del film con George Clooney

Paradiso Amaro: recensione del film con George Clooney

Alexander Payne, ritorna dopo ben sette anni dal suo fortunato ed ultimo lavoro Sideways, e lo fa ancora una volta facendo incetta di nomination agli Oscar. Per certi versi in questo caso il suo merito è minore rispetto alla precedente pellicola, che sorprese molto per la brillantezza della sceneggiatura e per l’ironica malinconia che sarebbero poi diventate lo stilema prediletto del regista, autore anche di  A proposito di Schmidt.

The Descentans, titolo originale del film da noi tradotto Paradiso Amaro, racconta la storia di Matt King, un marito e padre da sempre indifferente e distante dalla famiglia. Ma quando la moglie rimane vittima di un incidente in barca nel mare di Waikiki è costretto a riavvicinarsi alle due figlie, e quindi a riconsiderare il suo passato e valutare un nuovo futuro. Mentre i loro rapporti si ricompatteranno, Matt è anche alle prese con la difficile decisione legata alla vendita di un terreno di famiglia, richiesto dalle élite delle Hawaii ma anche da un gruppo di missionari.

Paradiso Amaro, il film

Paradiso Amaro filmParadiso Amaro racconta la dimensione tragica di un uomo difronte a degli eventi drammatici con cui irrimediabilmente deve fare i conti e che rappresenta un bivio non solo per la propria esistenza, ma anche per la sua famiglia. Alexander Payne ancora una volta dimostra di essere molto abile nel muoversi dentro questo substrato di vissuto pieno di dolore e malinconia, abile nello scrutare con il suo sguardo le difficoltà e le peripezie di una condizione così, senza togliere il dubbio di quanto essa rappresenti l’inevitabile conclusione di una strada sinuosa e difficile da attraversare.

Paradiso Amaro è un film su un percorso da affrontare, è il tentativo di rimettere insieme un rapporto e una famiglia che fino ad ora era vissuta in  totale agonia, è soprattutto l’intenzione di King (George Clooney) di voler rimediare al passato, cercando di vivere il presente e modificare il futuro, cercare di riconciliare un puzzle che è per sua stessa natura in frantumi.

Nonostante le buone intenzioni Paradiso Amaro, pur assicurandosi l’ampia sufficienza, ha alcuni lati negativi che in qualche maniera ne offuscano la brillantezza. Se da un lato colpisce il lato tragicomico che regala forse i momenti migliori della pellicola, d’altro canto sorprende nell’accezione negativa, la forzata ricerca di una drammaticità eccessiva, che rileva l’intenzione di voler commuovere a tutti i costi. In questo è lo stesso Payne a peccare, nella mancata ricerca di un equilibrio perfetto fra le due nature che compongono il nucleo centrale della narrazione, che avrebbe reso il film più sincero e più dolce.

Detto ciò, rimangono i bei momenti del film e un cast che sorprende soprattutto nelle loro protagoniste femminili, fra tutte una delle due figlie di King, Alexandra, interpretata con sincera passione da Shailene Woodley, all’altezza del compito e capace di duettare con il talento di George Clooney.

Paradiso Amaro: George Clooney e Alexander Payne al confronto sul Cinema!

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Arrivano due interessanti  featurette che vede protagonisti George Clooney e Alexander Payne, attore e regista di Paradiso Amaro, entrambi candidati all’Oscar per il film. I due deliziano il pubblico in una conversazione su registi della storia del cinema che hanno iniziamo con commedie per arrivare a film drammatici.

Paradiso amaro: dal cast ai premi, tutte le curiosità sul film con George Clooney

Nel corso della sua filmografia, il regista e sceneggiatore Alexander Payne ha raccontato con il suo classico black humor vizi e virtù della società americana contemporanea con titoli come Sideways – In viaggio con Jack o il recente The Holdovers – Lezioni di vita. Nel 2011 aveva invece realizzato lo struggente Paradiso amaro (il cui titolo originale è The Descendants). Si tratta di un racconto che, mentre racconta le tematiche care al regista, si concentra in particolare sul lutto, sulla difficoltà di elaborarlo e andare avanti.

Paradiso amaro (qui la recensione) è l’adattamento del romanzo omonimo scritto da Kaui Hart Hemmings e pubblicato nel 2007. Divenuto un vero e proprio best seller, questo attirò l’attenzione di Payne per la delicatezza con cui si affrontava il tema del lutto, raccontato nei suoi aspetti più crudi e realistici. Per mantenersi quanto più fedele possibile al libro, il regista scelse poi di girare il suo film alle isole Hawaii, dove il racconto è ambientato. In particolare, la maggior parte delle riprese sono state effettuate a Honolulu e nei dintorni della Baia di Hanalei.

Ad oggi, Paradiso amaro è uno dei lungometraggi più maturi e apprezzati di Payne, per molti il suo personale capolavoro artistico. A distanza di un decennio, è ancora considerato come un vero e proprio gioiello. In questo articolo, approfondiamo dunque alcuni dettagli sul film. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Paradiso amaro cast
George Clooney, Shailene Woodley e Nick Krause in Paradiso amaro. © 2011 – Fox Searchlight

La trama di Paradiso amaro

Protagonista del film è l’avvocato Matt King, discendente di una facoltosa famiglia hawaiiana. Marito indifferente e padre assente, egli è ora impegnato in un importante affare che riguarda la possibile vendita dei territori di famiglia sull’isola di Kauai, di cui è amministratore fiduciario. I suoi cugini, con cui ha la comproprietà dei terreni, spingono affinché la cessione si verifichi, così da poterne ricavare milioni di dollari. Matt però non è convinto di voler svendere così il patrimonio naturale ereditato.

A sconvolgere ancor di più la situazione arriva la notizia che la moglie Elizabeth è stata vittima di un incidente nautico e che è entrata in coma irreversibile. Da quel momento Matt si trova a doversi prendere più cura della figlia adolescente Alexandra e della piccola Scottie, facendo così il padre a tempo pieno e scoprendo finalmente tutto ciò che non sapeva delle due figlie. Attraverso un litigio con la più grande delle due, Matt viene infine a sapere che Elizabeth aveva un amante, di cui deciderà poi di andare alla ricerca.

 

Il cast del film

Ad interpretare il protagonista Matt King vi è il premio Oscar George Clooney, rimasto particolarmente attratto dal ruolo per via della gamma di emozioni che questo richiedeva e che lo ha poi portato ad essere candidato come Miglior attore agli Oscar. Prima di Clooney, altri attori considerati per il ruolo erano Robin Williams, Tom Hanks e Richard GereMatthew Lillard, celebre per aver interpretato Shaggy nei film su Scooby-Doo, è Brian Speer, l’amante di Elizabeht, mentre Judy Greer è sua moglie Julie.

Nel ruolo della figlia maggiore Alexandra vi è Shailene Woodley, qui al suo primo film di grande successo. Per la parte si erano presentate anche Amanda Seyfried, Kristen Stewart e Brie Larson, senza però ottenere il ruolo. La piccola Scottie è invece interpretata da Amara Miller, scelta poche settimane prima dell’inizio delle riprese. Per il ruolo di Sid, lo strano amico di Alexandra, è stato scelto Nick Krause. L’attore attore Robert Forster, celebre per Jackie Brown, è Scott Thorson, suocero di Matt.

Paradiso amaro storia vera
George Clooney, Shailene Woodley, Nick Krause e Amara Miller in Paradiso amaro. © 2011 – Fox Searchlight

Il film è tratto da una storia vera?

La risposta è no. Non c’è una storia vera alla base di Paradiso amaro, ma come già riportato il è tratto dall’omonimo romanzo di Kaui Hart Hemmings, scrittrice statunitense che vive e lavora nelle Hawaii. Questo suo primo romanzo, tradotto in 22 lingue è poi stato inserito nella lista dei bestseller del The New York Times. Nello scriverlo, però, Hemmings ha raccontato di non essersi basata su nessuna storia reale, ma solo di aver tratto ispirazione dai luoghi che vive e frequenta e da una serie di riflessioni sulle tematiche poi affrontate nel libro e nel film.

Le nomination ai premi Oscar di Paradiso amaro

Oltre ai tanti premi vinti da Paradiso amaro, si annoverano poi anche 5 nomination ai premi Oscar, tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista, Miglior montaggio e Miglior sceneggiatura non originale. Il film vinse poi in quest’ultima categoria, mentre per le prime tre qui riportate il premio andò al film The Artist, al suo regista Michel Hazanavicious e all’attore Jean Dujardin. Il premio per il miglior montaggio venne invece vinto dal film Millennium – Uomini che odiano le donne.

Il trailer di Paradiso amaro e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Paradiso amaro è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 15 giugno alle ore 21:20 sul canale Canale 5.

Paradiso Amaro – Trailer Italiano

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Paradiso Amaro – Trailer Italiano

Matt King è un marito e padre da sempre indifferente e distante dalla famiglia. Ma quando la moglie rimane vittima di un incidente in barca nel mare di Waikiki è costretto a riavvicinarsi alle due figlie: e quindi a riconsiderare il suo passato e valutare un nuovo futuro. Mentre i loro rapporti si ricompatteranno, Matt è anche alle prese con la difficile decisione legata alla vendita di un terreno di famiglia, richiesto dalle elite delle Hawaii ma anche da un gruppo di missionari. Paradiso Amaro Dal 17 Febbraio al Cinema.

Ulteriori info nella nostra Scheda-Film

Paradiso Amaro – Intervista a Shailene Woodley

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Paradiso Amaro – Intervista a Shailene Woodley

Arriva l’intervista della protagonista femminile Shailene Woodley, di Paradiso Amaro (The Descendants) di Alexander Payne, con ,. Il titolo è fra i papabili per le candidature agli Oscar 2012.

Paradiso Amaro – Intervista a George Clooney e Alexander Payne

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Paradiso Amaro – Intervista a George Clooney e Alexander Payne

Arriva anche la Featurette  con le interviste al regista e agli attori. Paradiso Amaro (The Descendants) di Alexander Payne, con ,. Il titolo è fra i papabili per le candidature agli Oscar 2012.

Ulteriori info nella nostra Scheda – Film

Paradiso amaro (The Descendants) – intervista al cast

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Il prossimo 24 febbraio 2012, distribuito dalla 20th Century Fox, arriverà nelle sale italiane il nuovo film del regista Premio Oscar, Alexander Payne, “Paradiso amaro” (The Descendants in lingua originale), con George Clooney, Shailene Woodley, Amara Miller, Nick Krause e Beau Bridges.

Paradise: una nuova vita, il trailer del film di Davide Del Degan

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Ecco il trailer di Paradise: una nuova vita, il nuovo film di Davide Del Degan, con VINCENZO NEMOLATO, GIOVANNI CALCAGNO e KATARINA ČAS. Paradise uscirà il 30 settembre nelle sale del veneto e del Friuli Venezia Giulia, mentre dall’8 ottobre arriverà in tutte le sale italiane, distribuito da Fandango.

Paradise: una nuova vita, la trama

Calogero è un uomo ordinario che ha fatto una scelta straordinaria. Siciliano, venditore di granite, un giorno assiste ad un omicidio di mafia e decide di fare qualcosa che non tutti avrebbero il coraggio di fare: testimoniare. Ed è così che Calogero viene impacchettato e spedito, sotto il programma protezione testimoni, nel posto più lontano dalla Sicilia: tra le montagne del Friuli, a Sauris, un villaggio di gente ospitale, ma che lui fa fatica a capire. Calato in una realtà completamente diversa così distante da tutto ciò che ama, tra le nevi e nessuno a cui vendere granite, Calogero si ritrova solo, perso, spaesato. Ancora alle prese con il rammarico per aver perso il contatto con la sua famiglia, che si è rifiutata di seguirlo, e con la sua unica figlia, che non ha neanche fatto in tempo a veder nascere, un arrivo in paese crea altro scompiglio nella sua nuova vita. Il killer contro cui lui ha testimoniato è diventato a sua volta un collaboratore di giustizia e, per un errore amministrativo tipicamente italiano, è stato spedito nella stessa località, con lo stesso falso nome. Il nostro Calogero è convinto che sia lì per ammazzarlo, e non sa che il killer, contrariamente a lui, vive questa cesura col proprio passato come un’opportunità che la vita gli ha voluto regalare.

Paradise: trailer della serie di Dan Fogelman targata Disney+

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Paradise: trailer della serie di Dan Fogelman targata Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Paradise, la serie drama di Dan Fogelman interpretata da Sterling K. Brown, James Marsden e Julianne Nicholson, che debutterà il 28 gennaio sulla piattaforma streaming con 3 episodi disponibili al lancio, seguiti da uno a settimana.

La serie è interpretata da Sterling K. Brown, James Marsden, Julianne Nicholson, Sarah Shahi, Nicole Brydon Bloom, Aliyah Mastin e Percy Daggs IV.

Gli executive producer sono Dan Fogelman, Sterling K. Brown, John Requa, Glenn Ficarra, John Hoberg, Jess Rosenthal e Steve Beers. La serie è una produzione 20th Television.

La trama di Paradise

Paradise è ambientata in una tranquilla comunità esclusiva abitata da alcune delle persone più importanti del mondo. Ma questa serenità va in frantumi quando si verifica uno scioccante omicidio e si apre un’indagine ad alto rischio.

Paradise: recensione della serie con Sterling K. Brown

Paradise: recensione della serie con Sterling K. Brown

Provare a definire questo nuovo prodotto seriale targato Hulu (disponibile su Disney+) potrebbe risultare piuttosto complesso. Non perché Paradise non possa essere fin troppo facilmente incasellato nel genere del thriller distopico, tutt’altro: il fatto è che fin dall’episodio pilota la serie creata da Dan Fogelman (This Is Us) sembra essere stata concepita appositamente per fuorviare lo spettatore, per farlo adattare psicologicamente a un determinato genere per poi catapultarlo dentro un altro, diverso ma non antitetico al precedente. 

Altro motivo per cui non è affatto semplice inquadrare la serie consiste nel fatto che, dietro il gioco di specchi architettato dalla messa in scena e dalla trama, si tratta fondamentalmente di un dramma umano, di un cosiddetto “character study” in alcuni episodi davvero potente.

La trama di Paradise

Passiamo alla trama principale di Paradise: l’agente segreto Xavier Collins (Sterling K. Brown) è da anni addetto alla sicurezza del Presidente degli Stati Uniti Cal Bradford (James Marsden), anche dopo che è tornato alla vita privata. Il rapporto tra i due, all’inizio consolidato attraverso una sincera amicizia, si è incrinato a causa di una tragedia passata. Quando però Collins trova il suo datore di lavoro nella sua camera da letto con la testa fracassata, il senso del dovere spinge l’uomo a iniziare un’indagine privata e molto pericolosa per scoprire l’assassino di Bradford. La tranquilla cittadina in cui l’ex Presidente si è ritirato nasconde numerosi e sconvolgenti misteri…

Mette davvero molta carne in pentola Paradise, probabilmente troppa, dal momento che non riesce a gestire allo stesso livello di intensità emotiva tutti i personaggi in scena. Il meccanismo narrativo che Fogelman ha già adoperato con sapienza in This Is Us è quello di raccontare la backstory dei diversi protagonisti adoperando numerosi flashback che raccontano come sono arrivati al momento in cui la trama principale comincia. Se tale sviluppo ad incastri funziona indubbiamente per dare ritmo ai vari episodi, bisogna commentare che non tutte le vicende personali dei personaggi sono emotivamente sullo stesso livello.

Un buon cast guidato da Sterling K. Brown

Quella sviluppata in maniera maggiormente convenzionale è senza dubbio la storia dell’antagonista principale, Samantha, figura in chiaroscuro a cui neppure un’attrice solitamente efficace come Julianne Nicholson riesce a conferire il necessario spessore. Miglior sorte tocca al protagonista assoluto Xavier Collins, anche se in fin dei conti non si discosta troppo dal classico uomo e padre di famiglia diviso tra attaccamento alla famiglia e fervente senso del dovere.

In maniera piuttosto paradossale il personaggio che conquista maggiormente nei primi episodi è il braccio destro di Xavier, Billy, interpretato con evidente competenza da quel Jon Beavers che si era già messo in luce in Horizon: An American Saga di Kevin Costner. Se lo show contribuisse ad affermare definitivamente l’attore all’interno dell’establishment hollywoodiano non potremmo che esserne contenti, dal momento che soprattutto la presenza scenica di Beavers appare indiscutibile. Altra nota di merito va a James Marsden nel ruolo di un Presidente bradford travagliato, sbruffone, “uomo del popolo” ma mai populista. Per contrappasso, il suo ruolo sopra le righe rende ancora più efficace l’interpretazione robusta e trattenuta di Sterling K. Brown, attore di ormai sicuro affidamento.

Una serie che ha bisogno di tempo

Va concesso tempo a Paradise per affermarsi con pienezza nella mente dello spettatore. Vanno superati alcuni momenti in cui la verosimiglianza scricchiola di fronte all’enormità della storia raccontata. Quando lo show si assesta e procede dritto verso quello che vuole veramente raccontare, ecco che il livello di tensione e l’adesione emotiva nei confronti di personaggi e situazioni prende quota. E possiamo garantirvi che il settimo episodio sarà capace di spaventarvi, di farvi preoccupare seriamente di fronte a quello che potrebbe essere il futuro – anche prossimo, ahinoi – del nostro pianeta. Non abbiamo ancora visto l’ottavo e ultimo capitolo dello show, e francamente non abbiamo poi così tanta fretta di tornare ad esperire quel livello di angoscia…

Paradise: recensione del film distopico di Netflix

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Paradise: recensione del film distopico di Netflix

Non è la prima volta che Netflix ci pone davanti a prodotti distopici, interessanti o meno, e ci mostra un mondo dominato dalla tecnologia avanzata. Anche Paradise così come i suoi predecessori – Black Mirror per citare il capostipite di questa famiglia – viaggia in un futuro fantascientifico dove tutto le potenze mondiali hanno puntato sulla ricerca e sulle risorse bio perdendo per sempre la loro umanità. Sì, perché l’umanità ha un costo che si paga con il tempo: ogni individuo che ha raggiunto la maggiore età può dare i suoi anni a qualcun altro (solo se compatibile con il DNA). Ci sono le ragioni più varie per farlo ma la principale sono i soldi.

È così che incontriamo Max (interpretato da Kostja Ullmann) mentre dà del filo da torcere a un giovane, forse alla fine dell’adolescenza: rinunciare a 15 anni della sua vita in cambio di 700.000 euro. Un altro affare, un’altra tacca da aggiungere alla carriera perfetta alla Aeon per il quale ha mediato per 276 anni, facendogli guadagnare un premio come venditore dell’anno dall’amministratore delegato Sophie Thiessen (interpretato da Iris Berben). Per festeggiare torna a casa dalla moglie Elena (interpreta da Marlene Tanczik), una vita perfetta si direbbe ma qualcosa sta per rompere l’equilibrio di Paradise. Tre linee temporali destinate a intrecciarsi come i destini dei tre protagonisti che dovranno anche combattere contro l’unità terroristica che prende di mira il CEO di Aeon: chiunque venderà o riceverà anni in più sarà sterminato.

Paradise, la trama

Paradise Kostja Ullmann Marlene Tanczik

Il titolo apparentemente allusivo (e ironico) a una condizione di pace e benessere se non fosse che Paradise ci mostra i punti di debolezza dell’essere umano. Il tempo, l’unico fattore che va contro l’uomo e la natura. L’unico fattore che l’uomo non controlla eppure nel film di quasi due ore di Netflix (originale tedesco) si arriva anche a questo. In contrapposizione al titolo la figura dell’oscura Lilith (Lisa Loven Kongsli) che guida la banda di ribelli che cerca di punire coloro che sostengono questa ingiustizia, il che porta alle limitate scene d’azione di questo thriller fantascientifico a basso budget. Anche se la premessa del film sembra interessante si perde nelle scene di azione che seppur presenti in poche quantità appaiono forzate e caricaturate.

Il regista tedesco Boris Kunz insieme agli sceneggiatori, Simon Amberger e Peter Cocyla, descrivono questo nuovo mondo con ironia. Parlano dei successi della ricerca, degli investimenti più sostenibili e si soffermano su quanto in realtà il valore dell’umanità si sia ridotta a una moneta di scambio. È quello che in prima persona vivono Max ed Elena che in seguito a un incendio nella loro casa sono costretti a rispettare una clausola del mutuo: estinguere il debito con quarant’anni di vita. Una volta estinto il debito, una vecchia Elena (ora interpretata da Corinna Kirchhoff) e Max devono affrontare questa tragedia di coppia, che avrebbe voluto creare una famiglia.

Cosa succede quando i valori morali vengono meno

Paradise recensione Iris Berben

Se nella prima metà di Paradise i toni sono neutri e accesi (soprattutto quando ci viene mostrato il dipartimento generale di Aeon), nella seconda parte il tono cambia e i colori diventano più scuri. Questo perché in parallelo all’umore del protagonista qualcosa sta cambiando e ci viene mostrato il primo sconvolgimento di trama. Infatti, una società così evoluta come quella raccontata in Paradise nasconde in realtà gli stessi problemi moderni: l’avidità dell’uomo e il suo egoismo. Max vuole invertire il processo di invecchiamento della moglie ma per farlo deve ritrovare il donatore che ha ricevuto i suoi anni.

Una volta scoperto di chi si tratta, Max mette in moto il suo piano di vendetta che consiste nell’uscire di nascosto dalla Germania per un’operazione illegale, e così forse Elena potrà riavere i suoi anni. Durante il viaggio per il paese ancora una volta Paradise ci avverte di quanto le cose possano diventare rivoltanti quando gli uomini di scienza vendono avidamente le loro anime per un guadagno capitalistico. Non manca neanche la denuncia allo sfruttamento delle classi sociali meno abbienti per soddisfare i capricci di ricchi imprenditori e uomini di potere.

Tutto cambia

La peculiarità di Paradise però è sconvolgere totalmente l’equilibrio iniziale del film. All’inizio Max è l’impiegato del mese, non sbaglia una mossa, è quasi asservito al sistema. Elena, sua moglie, è comprensiva con sé stessa e con gli anni che gli sono stati sottratti, raggiunge anche una maturità da donna vissuta. Alla fine, questo equilibrio non solo si rompe ma viene totalmente capovolto. Avviene una rottura dello schema canonico con cui vengono raccontate le storie e per le quali dovrebbe essere previsto un ritorno alla situazione iniziale, invece con Paradise questo non avviene. Ancora una volta per i prodotti sci-fi di Netflix, l’elemento distopico e fantascientifico serve per raccontare una grande metafora sulla vita moderna: drammi familiari, morale e progressi tecnologici.

Paradise: recensione del film di Andrei Konchalovsky

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Paradise: recensione del film di Andrei Konchalovsky

In un bianco e nero elegante e pastoso, Andrei Konchalovsky torna in Concorso a Venezia 73 con Paradise (Rai), un film che nel titolo espone il suo scopo, il suo senso ultimo: la ricerca per l’uomo di un paradiso misterioso e sconosciuto, che per alcuni è il tradizionale oltretomba tra gli angeli, secondo la propria fede, per altri è la realizzazione di un sogno in terra. Lo scopriamo solo successivamente che questo sogno è quello della perfezione razziale nazista, della pulizia etnica, dell’orrore che tante volte è stato raccontato al cinema.

Attraverso tre interrogatori di un soldato tedesco, una prigioniera ebrea-russa e un poliziotto francese, entriamo a far parte dell’orrore dei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale. La prospettiva inedita ci consegna un racconto molto lungo, 130 minuti, in cui una prima parte relativamente farraginosa ci mostra solo quadri e momenti apparentemente non legati tra loro. Il film si fa più coeso nella seconda parte, dove la violenza imperversa unitamente a una storia d’amore atipica, tratteggiata con pennellate altrettanto insolite dal regista che segue i personaggi sempre da una distanza di sicurezza. La camera fissa, i fuori campo, ciò che accade ma che non vediamo si fa parte integrante e fondamentale di un racconto doloroso.

L’intensità di Konchalovsky si fa opera d’arte nel momento in cui riscrive la Shoah come una convinzione, senza giustificare, ma adottando i punti di vista di vittime e carnefici. Perché alla fine, come ci dice l’eroina della storia, il male fluisce incontrollato, mentre il bene ha bisogno di un piccolo aiuto, un contributo che possa portare frutto.

Con Paradise, Andrei Konchalovsky si conferma il maestro di un cinema difficile ma capace di contribuire non solo all’arte ma anche alla persona, al bene.

Paradise

Paradise: nuovo avvincente trailer della serie in arrivo su Disney+

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Disney+ ha diffuso il nuovo avvincente trailer di Paradise, la serie drama di Dan Fogelman interpretata da Sterling K. Brown, James Marsden e Julianne Nicholson, che debutterà il 28 gennaio sulla piattaforma streaming con 3 episodi disponibili al lancio, seguiti da uno a settimana.

La trama e il cast di Paradise

Paradise è ambientata in una tranquilla comunità abitata da alcune delle persone più importanti del mondo. Ma questa serenità va in frantumi quando si verifica uno scioccante omicidio e si apre un’indagine ad alto rischio.

La serie è interpretata da Sterling K. Brown, James Marsden, Julianne Nicholson, Sarah Shahi, Nicole Brydon Bloom, Aliyah Mastin e Percy Daggs IV. Gli executive producer sono Dan Fogelman, Sterling K. Brown, John Requa, Glenn Ficarra, John Hoberg, Jess Rosenthal e Steve Beers. La serie è una produzione 20th Television.

Paradise: la spiegazione del finale del film Netflix

Paradise: la spiegazione del finale del film Netflix

Un thriller fantascientifico con agghiaccianti risvolti etici, ecco come descrivere il film di Netflix Paradise, di produzione tedesca. Diretto da Boris Kunz (Hindafing), il film è infatti un racconto oscuro pieno di commenti sociali sulla bellezza, l’età, lo stato socioeconomico e l’industria tecnologica in continua crescita. Con un cast di talento, un’estetica inquietante e una premessa quantomai intrigante, Paradise si sta consolidando come uno dei migliori film di fantascienza su Netflix, divenendo in breve uno dei titoli più visti sulla piattaforma, che ogni appassionato del genere non dovrebbe lasciarsi sfuggire.

La trama e il cast di Paradise

Il film è ambientato in un futuro non troppo lontano, in cui la società AEON è diventata un grande conglomerato farmaceutico multimiliardario. La start-up ci è riuscita con una tecnologia rivoluzionaria che permette di trasferire la durata della vita da una persona all’altra. Ciò ha naturalmente gravi conseguenze per parti della società. Protagonista del racconto è Elena, la quale si trova a dover affrontare richieste di risarcimento assicurative che lei e suo marito Max non possono pagare. La donna, quindi, si sente obbligata a vendere 40 anni della sua vita ad AEON.

Max, che lavora proprio per l’azienda, cerca però ogni modo possibile per poter poi recuperare gli anni perduti di sua moglie. Nel corso di questa ricerca, però, egli si rende conto che il CEO di AEON, Sophie Theissen, sembra stia prendendo proprio di mira la vita di Elena, per motivi però sconosciuti. Per Max ed Elena inizia dunque una vera e propria caccia, che non solo li porterà oltre i confini nazionali, ma anche al limite dei propri concetti morali. L’obiettivo, ad ogni modo, rimarrà sempre quello di riuscire a recuperare gli anni di Elena prima che sia troppo tardi.

Paradise-cast

L’attore tedesco Kostja Ullmann interpreta Max. Egli ha avuto il suo primo ruolo da protagonista con Sommersturm (Tempesta estiva). Ha poi continuato a lavorare per produzioni tedesche per la maggior parte della sua carriera, ritagliandosi però alcuni ruoli in alcuni film internazionali, come A Most Wanted Man. L’attrice Marlene Tanczik interpreta invece Elena. Il cast del film include poi rispettati attori tedeschi come Iris Berben (Triangle of Sadness), Corinna Kirchhoff (Ein Leben Lang), Lisa-Marie Koroll (Wir sind jetzt), Alina Levshin (Combat Girls), Lorna Ishema (Der Überfall), Numan Acar (Homeland) e Lisa Loven Kongsli (Justice League di Zack Snyder).

Paradise: la spiegazione del finale del film

Sebbene Elena abbia accettato il suo destino di donna di quasi 70 anni, andando a vivere con i suoi genitori e riprendendo il suo lavoro di medico in un ospedale pubblico, Max è determinato a trovare una soluzione. Egli pensa che il suo capo potrebbe dar loro una mano, ma presto scopre che il CEO di AEON, Sophie Theissen, è in realtà il beneficiario della donazione di sua moglie. C’è di peggio: è del tutto possibile che l’incendio della loro casa non sia stato affatto un incidente, ma un modo calcolato per costringere Elena a diventare una donatrice e permettere a Sophie di aumentare la sua durata di vita.

Dopo aver scoperto che ci sono cliniche illegali in Lituania che eseguono procedure di trapianto di età al di fuori della portata di AEON, Max escogita un piano: rapire Sophie e recarsi in uno di questi luoghi clandestini in modo che Elena possa riavere i suoi anni. Dopodiché, ricominceranno una vita insieme da qualche altra parte. Non tutto però va secondo i piani. Non del tutto sicuro di come sia una Sophie Theissen di 38 anni più giovane, Max commette infatti un errore e rapisce sua figlia Marie. Teoricamente, dal momento che condividono lo stesso DNA, Marie andrebbe ugualmente bene per un trapianto di età con Elena.

Subentra però un problema etico: Max e Elena intendono davvero rubare quattro decadi a una donna innocente che per giunta si oppone alle idee di sua madre? Quella domanda persiste mentre superano gli ostacoli per raggiungere la Lituania, il tutto mentre sono seguiti dall’esercito privato di Theissen. Quando stanno per farcela, vengono però intercettati da un gruppo noto come Adam, che ha combattuto contro il lavoro di AEON uccidendo persone che hanno beneficiato di trapianti di età. La loro leader, Lilith, rivela che Max ha incontrato Elena solo perché Sophie ha voluto così, sapendo che Elena era l’unica persona compatibile con il suo DNA.

Paradise-spiegazione-finale

Il piano di Lilith è dunque quello di usare Max ed Elena come esca per attirare Sophie in un edificio lituano abbandonato. Quando l’incontro avviene, le forti tensioni tra i due eserciti portano allo scoppio di un massiccio scontro a fuoco. Lilith viene uccisa, ma Sophie sopravvive. Max riesce a scappare dall’edificio con Elena e Marie. Mentre si assicura un’auto, Marie cerca di sparare a Elena con una pistola scarica, dissipando ogni dubbio che Elena potrebbe avere sull’usarla per riavere la sua giovinezza. Max, d’altra parte, ha cambiato idea. Guidando verso la clinica illegale, cerca di convincere sua moglie a non andare avanti con il piano.

Come mostrano le ultime scene di Paradise, Elena esegue l’intervento e il suo corpo ringiovanisce lentamente di 38 anni, mentre Marie invecchia. Il film poi fa un indeterminato salto nel tempo per rivelare i destini di Max ed Elena. Nell’ultima scena, Max guarda da lontano un’Elena incinta, che è sulla spiaggia con il suo nuovo ragazzo. Quindi torna indietro e va verso un’auto dove lo stanno aspettando i membri sopravvissuti del gruppo Adam. Apparentemente, Max si è unito alla lotta contro AEON, ancora in corso. Un finale che lascia dunque aperta una porta ad un possibile sequel, che racconti i tentativi di abbattere per sempre la AEON.

Il trailer di Paradise e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Paradise unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, DigitalSpy

Paradise: la seconda stagione anticipata da Sterling K. Brown dopo lo scioccante colpo di scena finale

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La star di Paradise Sterling K. Brown anticipa la trama della seconda stagione prima del finale. Dal suo debutto su Hulu a fine gennaio, la nuova serie del creatore di This Is Us, Dan Fogelman, è stata piena di colpi di scena. È iniziata come un semplice mistero su chi avesse ucciso il presidente Bradford (James Marsden), trasformandosi poi in una distopia fantascientifica e diventando sempre più movimentata. La seconda stagione di Paradise è stata confermata molto prima del finale della prima stagione, il che significa che i colpi di scena sono probabilmente solo all’inizio.

In un’intervista con TV Insider, Sterling K. Brown riassume il thriller che mescola i generi e offre un’anteprima di dove potrebbe andare a finire la storia. Brown, anche produttore esecutivo della serie, menziona che il prossimo capitolo del successo di Hulu esplorerà cosa è successo al resto del mondo in mezzo a tutto il caos:

“Sappiamo cosa hanno fatto i miliardari e le persone al potere. Hanno costruito una città, giusto? Poi abbiamo scoperto nell‘[episodio 4] che c’è ancora aria respirabile. Nell’[episodio 7] si vede che le bombe atomiche non sono esplose, che c’è ancora vita come la conosciamo, ma forse molto diversa perché il disastro naturale è ancora in atto. Quindi penso che nella seconda stagione l’idea sia quella di esplorare cosa è successo al resto del mondo, come si presenta?

Cosa significano i commenti di Brown per Paradise

La serie thriller mostra una grande ambizione narrativa nella prima stagione, con quasi ogni finale di Paradise che rivela aspetti che gli spettatori potrebbero non aver considerato. Non è una mossa sorprendente da parte del creatore di This Is Us, che è stata costruita attorno a un enorme colpo di scena per quasi ogni stagione e poi a diversi più piccoli che arrivano come una sorpresa. La differenza con Paradise, a parte il genere, è il ritmo.

Un’altra serie avrebbe potuto dedicare un’intera stagione a rivelare la natura malvagia di Sinatra, soprattutto considerando il calibro dell’attrice Julianne Nicholson e il suo contributo al cast di Paradise. Invece, la sua rivelazione avviene in un solo episodio. Anche se è innegabile che il ritorno della serie potrebbe aver bisogno di una narrazione più ampia, che vada oltre gli Stati Uniti e queste poche persone, il finale avrà sicuramente colpi di scena più grandi.

Paradise, trailer per l’esordio alla regia di Diablo Cody

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Paradise, trailer per l’esordio alla regia di Diablo Cody

Paradise, originariamente e provvisoriamente intitolato Lamb of God, saràl’esordio registico di Diablo Cody, sceneggiatrice cinematografica, conosciuta soprattutto per aver curato lo script di Juno (2008) che le consegnò il premio oscar proprio per la sceneggiatura.

 paradise

Il film narra la storia di Lamb (Julian Hough), una donna molto religiosa che, dopo essere sopravvissuta ad un incidente aereo, attraversa un periodo di crisi con la fede e decide di trasferirsi a Las Vegas per esplorare…il lato selvaggio della vita. Una volta lì, incontrerà un coppia molto improbabile formata da un barman (Russell Brand) ed una croupier (Octavia Spencer) che la aiuteranno a trascorrere questa “vacanza del peccato”.  Nel cast presenti anche Nick Offerman e Holly Hunter.

Il film sarà prima disponibile on demand su internet a partire dall’8 Agosto, poi nelle sale americane dal 18 Ottobre. Ecco il trailer:

Fonte: Collider

 

 

 

 

Paradise Lost: primo teaser con Benicio Del Toro e Josh Hutcherson

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Ecco il primo teaser di Paradise Lost, film che vede protagonista Benicio Del Toro nei panni del leggendario Pablo Escobar. Con Del Toro anche il giovane Josh Hutcherson. Nella stessa impresa si erano cimentati diversi registi molto famosi, tra cui Oliver Stone, Antoine Fuqua e Joe Carnahan, ma sembra che solo Di Stefano sia riuscito a trovare una giusta chiave di lettura per raccontare la leggendaria figura.

Ecco il trailer:

NBenicio Del Toro Paradise Lost first lookel film Paradise Lost, Del Toro interpreta una versione romanzata di Escobar, posta in secondo piano rispetto alla coppia di protagonisti, Josh Hutcherson e Claudia Traisac, intorno ai quali si sviluppa la vicenda principale.

Entrambi gli attori arriveranno il prossimo autunno al cinema: Del Toro sarà il Collezionista in Guardiani della Galassia, che da noi arriva solo ad ottobre, mentre Hutcherson sarà di nuovo Peeta per il franchise di Hunger Games, a novembre al cinema con il terzo capitolo.

Fonte: JJ

Paradise Lost: nuovo trailer con Benicio Del Toro nei panni di Escobar

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Escobar Paradise Lost 2

Radius ha rilasciato il nuovo trailer di Paradise Lost, film che vede protagonista Benicio Del Toro nei panni del leggendario Pablo Escobar. Il biopic è firmato Andrea Di Stefano. Ecco il trailer:

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LEGGI LA RECENSIONE DI PARADISE LOST

Benicio Del Toro Paradise Lost first lookNel film Paradise Lost, Del Toro interpreta una versione romanzata di Escobar, posta in secondo piano rispetto alla coppia di protagonisti, Josh Hutcherson e Claudia Traisac, intorno ai quali si sviluppa la vicenda principale.

Entrambi gli attori arriveranno il prossimo autunno al cinema: Del Toro sarà il Collezionista in Guardiani della Galassia, che da noi arriva solo ad ottobre, mentre Hutcherson sarà di nuovo Peeta per il franchise di Hunger Games, a novembre al cinema con il terzo capitolo.

Fonte: Comingsoon.net

Paradise Lost: la serie prequel su Wonder Woman riceve un grande aggiornamento da James Gunn

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La serie televisiva dell’Universo DC Paradise Lost, che dovrebbe essere il primo progetto legato a Wonder Woman dei DC Studios, riceve un aggiornamento da James Gunn. Con diversi film e show televisivi del DC Universe Capitolo 1: “Dei e Mostri” in lavorazione, ci sono ancora alcuni progetti che non hanno fatto progressi come altri dopo l’annuncio iniziale del gennaio 2023. Uno di questi è Paradise Lost, che dovrebbe essere un prequel di Wonder Woman ambientato anni prima della nascita di Diana.

Quando un fan ha chiesto a Gunn su Threads cosa sta facendo questo fine settimana, ha aggiunto che non solo sta lavorando a Superman, Creature Commandos e Peacemaker, ma sta anche leggendo “alcune sceneggiature che non ho avuto modo di leggere”. In una risposta successiva a un altro utente che chiedeva se ci fossero stati progressi sulla serie di Wonder Woman, Paradise Lost, e se fossero state inviate bozze per lo show, Gunn ha risposto: “Sì”.

Nel luglio del 2024, a Gunn è stato chiesto se Paradise Lost fosse ancora in produzione, e lui ha risposto : “Niente è ‘in produzione’ a meno che non sia stato autorizzato”. Gunn ha anche aggiunto che Paradise Lost, come molti altri titoli noti e sconosciuti, è ancora in fase di sviluppo molto attiva – sarà in produzione quando avremo una o più sceneggiature che riteniamo ottime e pronte da girare, mai prima. A parte questo, non siamo ufficialmente nel cast di nulla che non sia stato autorizzato”.

Che cosa significano i commenti di James Gunn su Paradise Lost per il prequel di Wonder Woman?

Se Gunn conferma che Paradise Lost è ancora in lavorazione, significa che i DC Studios non hanno abbandonato il progetto e si stanno solo prendendo il tempo necessario per realizzare lo show dalle fondamenta. Non è ancora chiaro con quali sceneggiatori si sia incontrato per il prequel di Wonder Woman, dato che non è stato annunciato pubblicamente alcun talento per Paradise Lost. È possibile che vogliano vedere quale visione degli autori si adatta a Paradise Lost prima di essere scelti come creatori/showrunner.

È possibile che il motivo per cui stanno impiegando un po’ più di tempo con Paradise Lost sia perché lo stanno rielaborando come un’opera originale della HBO piuttosto che essere distribuito solo su Max. È quello che è successo con l’imminente serie televisiva Lanterns e con The Penguin, visto che quest’ultima va ora in onda su HBO, mentre la prima è stata formalmente autorizzata ad andare in onda sulla popolare rete via cavo in futuro. Dal momento che Paradise Lost è ispirato a Game of Thrones, la qualità deve essere la più alta possibile.

Paradise Lost ecco Benicio del Toro come Pablo Escobar

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Paradise Lost ecco Benicio del Toro come Pablo Escobar

Andrea Di Stefano sta cercando di portare sullo schermo la vita di Pablo Escobar, il criminale colombiano vissuto nella seconda metà del ‘900. Nella stessa impresa si erano cimentati diversi registi molto famosi, tra cui Oliver Stone, Antoine Fuqua e Joe Carnahan, ma sembra che solo Di Stefano sia riuscito a trovare una giusta chiave di lettura per raccontare la leggendaria figura, oltre ad avere dalla sua uno degli attori più talentuosi in circolazione: Benicio Del Toro.

Nel film Paradise Lost, Del Toro interpreta una versione romanzata di Escobar, posta in secondo piano rispetto alla coppia di protagonisti, Josh Hutcherson e Claudia Traisac, intorno ai quali si sviluppa la vicenda principale.

Ecco la prima immagine ufficiale di Benicio nei panni di Escobar:

Benicio Del Toro Paradise Lost first look

Ecco anche un video dal set del film, messa a disposizione dalla Pathé per la tv francese:

Ecco la trama del film: Il giovane surfista Nick pensa che tutti i suoi sogni si avvereranno una volta arrivato in Colombia. Mentre è immerso nel paradisiaco mondo dell’America Latina, tra lagone blu e spiagge bianchissime, incontro Maria, una ragazza colombiana, e se ne innamora. E’ tutto perfetto fino a che non incontra lo zio della ragazza, un certo Pablo Escobar.

Come spesso succede i biopic vengono raccontati per vie traverse, ovvero si racconta una storia parallela al personaggio che davvero interessa al regista per avere uno sguardo sulla Storia più libero.

Fonte: slashfilm