Risale allo scorso anno
la notizia del remake di Nosferatu Il
Vampiro, capolavoro del regista tedesco
Friedrich Wilhelm Murnau, tra i capisaldi del
cinema horror.
A circa un anno di distanza
dall’annuncio del nuovo film, arriva oggi la notizia che sarà
Doug Jones a vestire i panni del protagonista,
ossia l’iconico Conte Orlok intepretato nel film
originale da Max Schreck.
Doug Jones è un attore statunitense
noto per le sue partecipazioni a numerosi film di genere fantasy,
horror e sci-fi. Nella sua filmografia pellicole quali
Batman – Il ritorno, The Time
Machine e Lady in the
Water. Jones è noto anche per essere uno degli attori
feticcio di Guillermo del Toro, con il quale ha lavorato nei due
Hellboy, ne Il labirinto del
faurno e nell’ultimo Crimson
Peak.
Il remake di Nosferatu
Il Vampiro sarà diretto da David Lee
Fisher, con il quale Doug Jones aveva già
lavorato in The Cabinet of Dr. Caligari
(2005), remake indipendente del cult del 1920 Il
gabinetto del dottor Caligari.
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter
in 'Nosferatu'. Crediti foto: FOCUS FEATURES
Robert
Eggers torna con un’opera visivamente complessa che
rielabora il mito del vampiro portando sullo schermo il
suo Nosferatu (2024),
un film che si
pone come omaggio e riflessione su quasi un secolo di cinema
gotico. Eggers, noto per il suo approccio minuzioso e immersivo
(The
Witch, The
Lighthouse), reinterpreta il classico del
1922 di Friedrich Wilhelm Murnau,
accostandosi a esso con deferenza ma anche con una visione
personale e contemporanea, conservandone a grandi linee la
narrazione.
Nosferatu è un’opera
d’arte pittorica
La fotografia, firmata
da Jarin Blaschke, è sicuramente uno degli
aspetti più interessanti del film. Eggers
e Blaschke creano un’estetica che si muove tra il rispetto delle
radici espressioniste e l’innovazione visiva. Il gioco di luci e
ombre rimanda immediatamente alle atmosfere cupe e taglienti
di Murnau, ma Eggers arricchisce il
tutto con una palette cromatica sobria e terrosa che esalta i
dettagli del trucco, dei costumi e delle scenografie, desaturando
al massimo diverse sequenze, tanto da dare quasi l’idea di un
bianco e nero molto caldo.
In alcuni momenti
l’evocazione pittorica delle immagini ricorda i dipinti di
Rembrandt o di Caravaggio, mentre in altri casi il regista si
immergono in un’atmosfera nebbiosa e rarefatta che sembra ispirarsi
al Nosferatu di Herzog (1979).
Eggers gioca magistralmente con il formato della pellicola e i
tempi della narrazione visiva: alcune inquadrature statiche
richiamano le pose rigide e quasi “fotografiche” del cinema muto,
mentre i movimenti di macchina moderni aggiungono fluidità e
tensione. Il risultato è una ricerca visiva che, al di là della
storia e della mitologia vampiresca, dimostra curiosità e
sperimentazione anche adottando un linguaggio apparentemente
classico.
Uno studio sul
terrore e l’umanità
Ad impedire alla
confezione ricercata e evocativa di sfociare nel formalismo
interviene un cast in gran forma, guidato da Bill
Skarsgård nei panni di un quasi sempre invisibile
conte Orlok. Sua promessa sposa nell’oscurità, la Ellen
di Lily-Rose
Depp è il fulcro della narrazione, il ponte tra
bene e male e la sua interpretazione coglie ogni sfumatura
dell’ossessione e della possessione, con alcuni tratti che sembrano
rievocare in alcune forme la depressione. Una malata, dunque, il
suo malessere è personificato proprio da Orlock. Willem
Dafoe è invece Albin Von Franz, luminare fuori
dagli schemi e guida preziosa per la lotta contro il maligno.
Un po’ più in
ombra, Nicholas
Hoult, Aaron
Taylor-Johnson e Emma
Corrin completano un cast all stars che serve la
storia in maniera servizievole e compita. I loro sforzi congiunti
non potranno nulla contro il male antico e repellente rappresentato
da Orlock, che invece soccomberà di fronte alla purezza di Ellen,
quella che neanche lui è riuscito a infettare con le sue dita
putrescenti.
Murnau, Herzog e
Stoker
Eggers rende omaggio al
capolavoro di Murnau, rispettandone l’essenza gotica e il
simbolismo visivo. Tuttavia, anziché limitarsi a una semplice
rielaborazione, approfondisce temi come l’isolamento, la paura
della morte e il rapporto tra uomo e natura. Il Nosferatu di
Eggers, come quello di Herzog, non è solo un mostro, ma un’entità
profondamente tragica e malinconica, che soffre il proprio
destino.
Rispetto
al Nosferatu di Herzog, più
contemplativo e quasi filosofico, quello di Eggers è più teso e
claustrofobico, con un’attenzione marcata al simbolismo della
decadenza e della corruzione fisica e morale. Rispetto
all’originale del 1922, Eggers esplora maggiormente la psicologia
dei personaggi, potendo attingere al romanzo di Bram
Stoker e alle atmosfere gotiche
che Francis Ford Coppola aveva
magistralmente esaltato nel
suo Dracula (1992). Alcune
inquadrature sono un vero e proprio omaggio al grande Maestro. Là
dove Coppola aveva esplorato la relazione tra Dracula e Mina con
accenti romantici, Eggers accentua il rapporto di predazione e
sacrificio.
La figura di Ellen
diventa centrale: non solo vittima, ma anche agente di salvezza,
una forza capace di spezzare la maledizione attraverso un
sacrificio consapevole. In questo risiede la modernità della
protagonista femminile di Eggers, molto diversa da tutte coloro che
l’hanno preceduta, compresa la pur sempre splendida Mina di Winona
Ryder.
Un’opera che vive tra
passato e presente
Il Nosferatu di Robert Eggers è
molto più
di un remake. È una celebrazione dell’immaginario gotico e una
riflessione sull’eredità del cinema e della letteratura, uno scavo
approfondito nel folklore della Romania, in un momento storico in
cui la figura del vampiro non era leggenda ma realtà spaventosa e
incombente. Mentre si radica nelle tradizioni visive di Murnau e
Herzog, il film trova una propria voce grazie all’approccio
personale del regista, che ne rielabora il testo.
Eggers conferma il suo
ruolo di custode dell’horror autoriale, regalando ai suoi
affezionati un film che non solo omaggia il passato, ma lo
arricchisce di nuove sfumature, spingendo il genere verso un futuro
ancora più luminosamente oscuro.
C’è grande attesa per Nosferatu, il nuovo film
diretto da Robert Eggers (The Witch, The Lighthouse, The Northman), remake
dell’omonimo film di F. W. Murnau del 1922,
divenuto uno dei più famosi film sui vampiri di tutti i tempi.
classico dei vampiri, riproposto anche nel 1979 da Werner
Herzog. Di questa nuova versione, in arrivo nel
2024, si sono da poco concluse le riprese ed
Empire svela ora una prima immagine ufficiale visibile
qui. In essa ritroviamo Lily-Rose Depp sul cui
volto si staglia l’artiglio del vampiro protagonista del film.
Nosferatu, quello che sappiamo sul film
La pellicola, prodotta della
Focus Features e scritta e diretta da
Robert Eggers, sarà dunque un vero e proprio
remake del capolavoro del 1922 di F. W. Murnau.
Quel film non è solo considerato una delle opere d’arte più
influenti nel mondo del cinema e del genere horror, ma ha anche
introdotto alcuni stilemi sui vampiri che sono ancora oggi in uso.
Stando a quanto si legge nella sinossi, “il film è una storia
gotica di ossessione tra una giovane donna perseguitata nella
Germania del 19° secolo e l’antico vampiro della Transilvania che
la perseguita, portando con sé un orrore indicibile“. Nel cast
del film Nosferatutroviamo
Bill Skarsgård (Barbarian),
interprete del vampiro protagonista.
Nicholas Hoult (The Menu), Lily-Rose Depp (Wolf), Aaron Taylor-Johnson (Bullet Train, Kick-Ass,
Godzilla), Emma Corrin ( Lady Chatterley’s
Lover), Willem Dafoe (Inside), Simon McBurney
(Carnival Row) e Ralph Ineson (Il
cavaliere verde) completano il cast. Piuttosto che essere un
semplice racconto horror di vampiri, Eggers si è detto molto sicuro
di ciò che il suo Nosferatu si propone di
fare. “Sì, è un film che fa paura. È un film dell’orrore. È un
film horror gotico“, ha dichiarato ad Empire, aggiungendo però
che “credo che da un po’ di tempo non ci sia un film gotico
vecchio stile che faccia davvero paura. E credo che la maggior
parte del pubblico lo troverà così“. Ad oggi non vi è ancora
una data di uscita del film, previsto però nel corso del 2024.
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter
in 'Nosferatu'. Crediti foto: FOCUS FEATURES
Robert Eggers ha
condiviso un primo trailer della sua terrificante rivisitazione di
Nosferatu
in occasione del CinemaCon di questa settimana. Nel trailer –
stando a quanto descritto da Variety – Lily-Rose
Depp, che interpreta una giovane donna devota, prega
ardentemente a lume di candela. “Vieni da me, vieni da me,
ascolta la mia chiamata“, intona prima che una mano si
allunghi per afferrarle il collo. La macchina da presa di Eggers si
muove a quel punto tra villaggi invernali, castelli fatiscenti
pieni di segreti e topi che strisciano sui ciottoli, facendo
presagire una sorta di forza primordiale che sta per gettare
un’ombra su tutto.
Il film evoca dunque il meglio
dell’horror classico: è lunatico, inquietante e anche
inquietantemente bello, sono i commenti riportati da chi ha visto
il trailer. Ma non è solo arte fine alla soddisfazione dell’occhio.
Si riporta anche la presenza di molto sangue che sgorga dai colli
(è un film di vampiri, dopotutto) e bande di abitanti del villaggio
armati di paletti che sperano di usare il folklore per combattere
queste forze invisibili. “Il male viene da dentro di noi o
dall’aldilà?“. chiede Depp in un’altra parte del trailer. In
base al filmato, la risposta in Nosferato
sembra provenire da entrambi i luoghi.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un
guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali
formidabilmente cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter
in 'Nosferatu'. Crediti foto: FOCUS FEATURES
Nosferatu
di Robert Eggers è un racconto gotico
sull’ossessione tra una giovane donna tormentata e il terrificante
vampiro che si è infatuato di lei, provocando un indicibile
orrore.
Nosferatu poster ufficiale – Cortesia di Universal
Pictures
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter
in 'Nosferatu'. Crediti foto: FOCUS FEATURES
I fan dell’horror si sono chiesti
quando avrebbero potuto affondare i denti nel tanto atteso primo
trailer del remake di Nosferatu di
Robert Eggers da quando è stato presentato al
CinemaCon in aprile, e finalmente abbiamo un aggiornamento
su quando potremo vederlo di persona.
La buona notizia è che il trailer
uscirà questo fine settimana. Si dice che il primo
trailer di Nosferatu sarà
proiettato prima di The
Bikeriders di Focus Features quando arriverà nelle
sale questo venerdì. È possibile che il teaser venga rilasciato
online poco dopo (lo studio sarebbe intelligente a farlo, a meno
che non voglia che le versioni trapelino su Internet), ma siamo
ancora in attesa di un aggiornamento ufficiale.
Se si tratta dello stesso trailer
(o di un trailer simile) a quello che ha debuttato al CinemaCon, la
descrizione che segue vi darà un’idea di cosa aspettarvi. Il
filmato inizia con la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp che prega a lume di candela.
“Vieni da me, vieni da me, ascolta la mia chiamata“,
intona prima che una mano si allunghi per afferrarle il collo.
Da lì, vediamo inquadrature
lunatiche di strade invernali illuminate da lampioni, topi che
sgusciano sui ciottoli, abitanti del villaggio spaventati con pali
di legno pronti e, poiché non sarebbe un film di vampiri senza di
essi, un sacco di sangue che sgorga.
Il nobile non-morto di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, si
intravede solo brevemente mentre si china per prosciugare una
sfortunata vittima, ma si dice che sia uno spettacolo agghiacciante
da vedere. Di seguito potete vedere alcune reazioni dopo aver visto
il contributo video al CinemaCon:
Well, Eggers’ NOSFERATU looks as
breathtaking as hoped. The trailer is pure glorious nightmare
fuel
NEW at #CinemaCon: “Does evil
come from within us or from beyond.” We just got a first look at
Robert Eggers’ #Nosferatu and it is
full-on Eggers: Gothic, gory and eerie with wild visuals and
stunning performances. Coming this Christmas! pic.twitter.com/htwfZPQnyZ
Robert Eggers’ “Nosferatu” premiered a
terrifying trailer at CinemaCon.
“The movie evokes the best of classic horror — it’s moody,
unsettling and also eerily beautiful. But it’s not just artful.
There’s also blood gushing from necks (it’s a vampire movie, after
all) and gangs of… pic.twitter.com/5YEDzqfvrM
Now it’s the trailer for NOSFERATU.
Breathtaking cinematography. Disturbing imagery. They’re keeping
images of Nosferatu himself in the shadows, but this is
amazing.
We just saw the first trailer for Robert
Eggers’ Nosferatu. Loud, beautiful, lots of fire and rats and
screaming and hands popping out of nowhere to grab people’s necks.
Big castles, sweeping vistas, more rats. It looks fantastic.
Succumb to the darkness on Christmas. #CinemaCon
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Uscito nelle sale statunitensi in
testa a The
Bikeriders, il trailer di Nosferatu
di Robert Eggers arriva ufficialmente on line
grazie al canale Youtube di Focus Features.
Dal clown Pennywise a uno dei
vampiri più famosi di tutti i tempi, Bill Skarsgård si sta trasformando in
Nosferatu nella prossima rivisitazione di
Robert Eggers dell’iconico film muto
espressionista tedesco del 1922. Ma i fan dell’horror dovranno
continuare ad aspettare per vedere l’apparizione completa di
Skarsgård nei panni del Conte Orlok, poiché il trailer del film
continua a mantenere il mistero sull’aspetto completo del
vampiro.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Il remake di Nosferatu di
Robert Eggers, da lungo tempo in lavorazione,
arriverà al cinema il prossimo Natale. Focus Features ha
programmato l’uscita del film per il 25 dicembre 2024. Nel momento
in cui scriviamo, Nosferatu arriverà sul grande schermo pochi
giorni dopo il prequel de Il Re Leone della
Disney, Mufasab, e di Sonic the Hedgehog
3 della Paramount, entrambi in uscita il 20 dicembre.
Eggers ha dichiarato a Empire: “Sì, è un film
spaventoso. È un film horror. È un film horror gotico, e penso che
da tempo non ci sia un film gotico vecchia scuola che sia davvero
spaventoso. E penso che la maggior parte del pubblico troverà che
questo sia il caso.”
“Dirò che Bill [Skarsgård] si è
completamente trasformato, temo che potrebbe non ottenere il
credito che merita perché è semplicemente… non è lì”, ha
aggiunto Eggers riguardo alla performance di
Skarsgård. “Penso che la cosa principale sia che è un
vampiro popolare. Secondo me assomiglia a un nobile morto della
Transilvania, e in un modo che non abbiamo mai visto come sarebbe e
come sarebbe vestito un vero nobile morto della
Transilvania.”
Eggers ha anche specificato che il
ruolo più importante del film sarà quello assegnato alla Ellen di
Lily Rose-Depp: “È ancora più fedele alla
storia di Ellen rispetto alle versioni precedenti. E Lily-Rose è
assolutamente fenomenale”, ha detto.
Oltre al suddetto trio, Nosferatu
avrà un cast corale composto da Aaron
Taylor-Johnson, Emma Corrin, Willem Dafoe e Ralph
Inseon, che interpreteranno tutti personaggi reinventati
del film del 1922. Eggers ha diretto Nosferatu da
una sua sceneggiatura. Il film della Focus Features proviene da
Regency Enterprises, Studio 8 e Maiden Voyage Pictures ed è
prodotto da Eggers, Jeff Robinov e John Graham per Studio 8 e Chris
Columbus ed Eleanor Columbus per Maiden Voyage. L’uscita di
Nosferatu
è prevista per il 2024.
La vincitrice dell’Emmy
Emma Corrin è stata scelta per recitare al fianco
di Lily Rose-Depp e Bill Skarsgård nella rivisitazione
di Nosferatu
diretta da Robert Eggers e basata sull’omonimo racconto gotico
classico. Secondo Deadline, ulteriori
dettagli sul loro ruolo sono ancora tenuti nascosti. Corrin si
unirà anche ai membri del cast precedentemente annunciati Nicholas Hoult (Renfield) e Willem Dafoe (L’ombra del
vampiro).
Emma Corrin ha
ottenuto il riconoscimento per il suo ruolo da protagonista nei
panni della Principessa Diana nella quarta stagione dell’acclamato
dramma di NetflixThe Crown. Di recente hanno recitato al
fianco di Harry Styles in My
Policeman e Jack O’Connell in Lady
Chatterley’s Lover. Presto la vedremo nel dramma
limitato di FX Retreat, dove interpreteranno un
detective dilettante di nome Darby Hart.
“Nella nuova rivisitazione, il
film è una storia gotica di ossessione tra una giovane donna
perseguitata nella Germania del 19° secolo e l’antico vampiro della
Transilvania che la perseguita, portando con sé un orrore
indicibile“, si legge nella sinossi.
Nosferatu
della Focus Features sarà scritto e diretto da Robert
Eggers. Il thriller horror sarà interpretato da
Nicholas Hoult
( Renfield ), Lily
Rose-Depp ( The King ) e
Bill Skarsgard ( It
films). Il progetto è prodotto da Eggers, Jeff
Robinov, John Graham ed Eleanor Columbus. La
collaboratrice di lunga data di Eggers, Anya
Taylor-Joy (The Witch), era stata inizialmente
assegnata alla guida quando è stato annunciato per la prima volta
nel 2016.
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter
in 'Nosferatu'. Crediti foto: FOCUS FEATURES
Willem
Dafoepuò sembrare da solo nella prima foto
ufficiale che lo ritrae in un’esclusiva di
EW del film horror Nosferatu,
ma lo scrittore e regista Robert Eggers ha
rivelato che la scena, che coinvolge una tomba circondata dalle
fiamme, ha visto l’attore lavorare con molte comparse.
“Quella sequenza, oltre ad
avere fiamme vere, aveva 2.000 topi veri“, dice il regista,
che ora ha lavorato con Willem Dafoe in tre
progetti: The
Lighthouse del 2019, The
Northman del 2022 e questo nuovo film in uscita il
prossimo anno. “Il che è stato impegnativo ma anche
divertente“.
Willem
Dafoe interpreta un cacciatore di vampiri di nome
Professor Albin Eberhart Von Franz nel film di
Eggers, girato a Praga e tratto dal classico dell’orrore del 1922
del regista F.W. Murnau. Quel film era a sua volta
un adattamento non ufficiale del romanzo Dracula di Bram
Stoker ed è stato precedentemente rifatto da
Werner Herzog come Nosferatu
il vampiro del 1979. Mentre il personaggio del film di Murnau su
cui Eggers ha basato il professore di Willem
Dafoe è lontano dall’azione, il regista ha rivelato di
aver dato molto più spazio al personaggio di Von Franz per renderlo
un “folle cacciatore di vampiri“, un personaggio che,
dice, “ho sempre amato e a cui mi sono affezionato“.
See an exclusive first look at Willem Dafoe
as a ‘crazy vampire hunter’ in Robert Eggers’ ‘Nosferatu.’ https://t.co/OYC4Glm50V
Robert Eggers
descrive il suo racconto d’epoca, ambientato sia in Transilvania
che in Germania, come una storia che riguarda “una donna
perseguitata che viene tormentata da un terrificante vampiro“.
Il vampiro si chiama Conte Orlok ed è interpretato
da Bill Skarsgård, il cui fratello Alexander ha
interpretato il vichingo protagonista in The
Northman. Bill è noto soprattutto per aver interpretato,
sotto tanto trucco, il clown-mostro Pennywise nei film di It. Robert
Eggers ha rivelato che l’attore svedese si è sottoposto a
un makeover ancora più estremo per la sua interpretazione di
Orlok.
“A parte gli occhi, è difficile
riconoscere Bill“, dice il regista. “Sto cercando di non
svelare troppo, ma Bill si trasforma totalmente in qualcosa di
veramente unico”. Eggers lascia intendere che l’attore ha
lavorato con un allenatore d’opera per abbassare la sua voce di
un’ottava. “La gente penserà che si tratta di una manomissione
digitale, ma lui si è impegnato”, continua il regista.
“Sono super eccitato di vedere cosa pensa il pubblico del Conte
Orlok di Bill Skarsgård“.
L’eroina del film, Ellen
Hutter, è interpretata dalla star di The
IdolLily-Rose Depp, mentre Nicholas Hoult della serie televisiva
The Great e della commedia vampiresca
Renfield di quest’anno interpreta il marito
Thomas. “Per molti versi, lui è la damigella in pericolo in
questa storia“, dice Eggers del ruolo di Nicholas Hoult. “La cosa principale che lo
rende diverso dalle altre versioni di Nosferatu
è che si concentra molto di più sul personaggio di Lily-Rose,
Ellen“.
Lily-Rose Depp as Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Credi foto: FOCUS
FEATURES
Eggers ha scelto Aaron Taylor-Johnson e l’attrice di The CrownEmma Corrin per
interpretare un’altra coppia, Friedrich e Anna Harding. Il
regista dice che Friedrich è amico di Hutter nel
Nosferatu originale, ma in questo film è molto più
delineato. “Nella versione di Murnau è con la sorella Ruth, ma
qui ha la moglie e la loro relazione è molto più complessa e parte
integrante della storia“, spiega Eggers.
Il rifacimento di Nosferatuper mano di
Robert Eggers ha ufficialmente iniziato la produzione mentre
un altro importante volto noto si aggiunge al cast. Nel weekend la
Focus Features ha annunciato l’inizio della produzione
dell’attesissimo film, oltre a dare la notizia che Aaron Taylor-Johnson (Bullet
Train, Kick-Ass, Godzilla) si è unito al
cast.Taylor-Johnson si unirà dunque al già nutrito
cast di talenti di alto profilo, tra cui Bill Skarsgård (Barbarian),
Nicholas Hoult (The Menu), Lily-Rose Depp (Wolf), Emma Corrin
( Lady Chatterley’s Lover), Willem Dafoe (Inside), Simon McBurney
(Carnival Row) e Ralph Ineson (Il
cavaliere verde).
Annunciato originariamente nel
2015, Nosferatu di Eggers sarà un
remake dell’iconico film muto tedesco del 1922 Nosferatu: A
Symphony of Horror. Quel film non è solo considerato una
delle opere d’arte più influenti nel mondo del cinema e del genere
horror, ma ha anche introdotto alcuni stilemi sui vampiri che sono
ancora oggi in uso, incluso un vampiro che muore per l’esposizione
alla luce
solare. “Nosferatu di Robert
Eggers è una storia gotica di ossessione tra una giovane donna
perseguitata nella Germania del 19° secolo e l’antico vampiro della
Transilvania che la perseguita, portando con sé un orrore
indicibile“, recita la sinossi ufficiale del film in uscita.
La pellicola è prodotta della Focus Features sarà scritto e diretto
da Robert Eggers.
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter
in 'Nosferatu'. Crediti foto: FOCUS FEATURES
Il film horror gotico Nosferatu
di Robert Eggers adatta una storia di vampiri già nota, ma infonde
un nuovo livello di terrore da far accapponare la pelle nella sua
narrazione, che si conclude con un singolare momento di violenza e
desiderio simultanei. L’originale Nosferatu è
un’interpretazione del romanzo horror gotico Dracula di
Bram Stoker, e le somiglianze tra le trame principali sono molto
evidenti per chi conosce il romanzo. Tuttavia, il regista Robert
Eggers ha scelto di adattare Nosferatu (la
nostra recensione) per la semplicità della sua
narrazione e per l’enfasi posta su un personaggio femminile come
eroina.
Nosferatu vede
protagonista Lily-Rose Depp nel ruolo di Ellen Hutter, una
giovane donna appena sposata nella Wisborg, nella Germania del
1830. Il marito di Ellen, Thomas (Nicholas
Hoult), viene convocato in Transilvania per eseguire
un contratto per conto della società immobiliare per cui lavora e
si ritrova nelle grinfie dell’eccentrico Conte Orlok (Bill
Skarsgård). Orlok si rivela essere un vampiro che tormenta
Thomas confondendo i confini tra incubi e realtà, nutrendosi di lui
prima che Thomas fugga disperatamente dal castello di Orlok
arrampicandosi dalla finestra e cadendo in un fiume che lo
trasporta via.
Mentre Orlok si nutre di Thomas,
Ellen inizia a ricadere in una patologia di cui soffriva da
ragazza, che comporta sogni tortuosi, sonnambulismo e violente
convulsioni che nascono sia dal dolore che dal piacere. La sua
condizione confonde Friedrich e Anna Harding (Aaron
Taylor-Johnson e
Emma Corrin), amici intimi degli Hutter, presso i
quali Ellen è ospite mentre Thomas è via. Friedrich e il medico di
Ellen, Wilhelm Sievers (Ralph Ineson), alla fine diventano così
disperati da chiedere l’assistenza del professor Von Franz
(Willem
Dafoe), uno scienziato screditato ed esperto di
occulto.
Con l’aiuto di Von Franz, iniziano
a svelare la vera natura della condizione di Ellen, proprio mentre
Thomas, ancora vivo, fa ritorno a Wisborg e Orlok arriva in città
poco dopo. Orlok porta con sé una vera e propria piaga di ratti e
malattie, terrorizzando la città mentre insegue Ellen, il cui
sangue è il suo ultimo desiderio. La devastazione aumenta fino a
quando Thomas, Sievers e Von Franz decidono di uccidere Orlok nella
sua bara mentre dorme, ma mentre invadono il suo castello, Ellen
invita Orlok nella sua camera da letto per un ultimo confronto che
deciderà il destino della città.
Desiderio e lussuria hanno
guidato il suo piano malvagio
Quando Orlok arriva per la prima
volta a Wisborg, affronta Ellen nella sua casa, rivelando alla fine
che è stata lei a evocare il suo male in primo luogo. Da giovane
donna, Ellen, sola e maltrattata, si rivolgeva in preghiera
a qualsiasi entità che le fornisse un po’ di compagnia o
di conforto. Dato che aveva una sorta di capacità psichica
extrasensoriale, riuscì a entrare in contatto con il vampiro
demoniaco Orlok, al quale si legò e con il quale iniziò un’empia
relazione psichica.
La sua scoperta e il matrimonio con
Thomas hanno tenuto a bada le sue visioni di Orlok, ma hanno anche
violato la sua promessa a Orlok, mettendo in moto gli eventi di
Nosferatu. Il legame di Orlok con Ellen era
fisicamente ed emotivamente significativo, anche se
definirlo amore non sarebbe corretto; piuttosto, il suo desiderio e
la sua brama per lei si sono intensificati fino a raggiungere un
altro livello, al limite del bisogno. Questo lo spinse a contattare
Herr Knock, il datore di lavoro di Thomas, per inviare il giovane a
Orlok.
Con l’inganno, Thomas firmò un
accordo (scritto in una lingua straniera, che Orlok ignorò come una
formalità delle sue usanze) che credeva fosse legato all’impresa
immobiliare del conte Orlok a Wisborg, mentre in realtà stava
formalmente accettando di sciogliere il proprio matrimonio con
Ellen. Con lo scioglimento del patto coniugale da parte di Thomas,
Orlok aveva bisogno che Ellen accettasse formalmente di
ri-promettersi a lui, motivo per cui si recò personalmente
a Wisborg. Solo allora avrebbe potuto soddisfare il suo desiderio
di sangue di Ellen, che aveva accettato di legarsi a Orlok di sua
spontanea volontà.
Ellen era in abito da sposa quando
invitò Orlok nella sua camera da letto per il loro incontro finale,
in un atto di accettazione formale della proposta di Orlok
di impegnarsi con lui per liberare la città, i suoi cari e
forse il mondo intero. Pronuncia letteralmente le parole “lo
voglio”, sposandosi ancora una volta con Orlok come aveva fatto
anni prima. Come da tradizione, i due si spogliano per consumare il
matrimonio, ma al posto del rapporto sessuale Orlok inizia a
nutrirsi del suo petto, soddisfacendo il suo bisogno psichico e
carnale del suo sangue.
Si ritiene che il nome “Nosferatu”
sia un’alterazione dell’antica parola rumena ‘nesuferitu’, che si
traduce vagamente in “l’offensivo”.
Tuttavia, Ellen usava
essenzialmente il suo corpo come esca per distrarre e
intrappolare il Conte Orlok. Permettendogli di nutrirsi di lei,
sapeva che lui sarebbe stato impotente a fare qualsiasi altra cosa,
dato il forte desiderio e la lussuria che provava per lei. Proprio
quando lui si allontana da lei con il sorgere del sole, lei lo
attira di nuovo a sé per nutrirsi ancora di più, intrappolandolo
finché il sole non sorge completamente e lo uccide una volta per
tutte. In questo atto finale, Ellen riprende il controllo della
loro relazione, diventando la morte di Orlok dopo aver trascorso la
sua vita come bersaglio del suo tormento.
Le sue origini sono spiegate
brevemente attraverso una traduzione
La vera natura di Orlok viene
rapidamente rivelata mentre Thomas si riprende nel convento della
Transilvania. Mentre è a letto, una delle sorelle più anziane del
convento spiega cosa sia in realtà Orlok attraverso un traduttore.
Secondo lei, il Conte Orlok era un mago nero o uno stregone
in vita, ed era così malvagio che, alla sua morte, il
Diavolo stesso salvò la sua anima e la restituì al suo corpo in
modo che il suo cadavere potesse continuare a camminare anche da
morto.
Questa origine spiega tutte le sue
capacità soprannaturali, che includono il teletrasporto, la
comunicazione psichica, il controllo della mente e del corpo, la
manipolazione degli animali, l’influenza sul tempo e la capacità di
manifestare malattie.
Questo spiega anche perché il suo
corpo ha un aspetto così marcio e miserabile: è letteralmente un
cadavere rianimato dalle forze del male. Orlok è una creatura così
ripugnante da essere al di là del male ed è una manifestazione
della Morte stessa; è più una forza della natura che un essere
singolare.
Gli Harding sono amici intimi degli
Hutter, ed è implicito che Friedrich Harding e Thomas fossero amici
in gioventù durante la scuola. Purtroppo vengono coinvolti nella
malvagia trama del Conte Orlok, in quanto sono le persone
care che Orlok minaccia se Ellen non si impegna con lui
quando arriva a Wisborg. Anna finisce morsa dai topi di Orlok dopo
aver subito il suo stesso incantesimo mentre dormiva nel letto
accanto a Ellen, mentre Friedrich soffre di mancanza di sonno per
gran parte dell’intera vicenda.
Orlok lo fa finalmente cadere in un
sonno profondo quando invade la loro casa; attacca e si nutre delle
due bambine, uccidendole immediatamente. Anna corre nella stanza
delle bambine e si trova faccia a faccia con Orlok, che viene
prontamente ucciso insieme al bambino che porta in grembo.
Friedrich si dispera nel suo dolore, contraendo anche la
peste sanguinaria che sta devastando Wisborg, e si reca al
mausoleo della sua famiglia, morendo infine nell’abbraccio
dell’amata moglie dopo averla tolta dalla bara.
Cosa è successo a Herr
Knock
Knock era semplicemente un mezzo
per raggiungere un fine per Orlok, nient’altro che un ingranaggio
del suo piano per arrivare finalmente a Ellen. È stato reso
folle dall’influenza di Orlok su di lui, che si è
manifestata attraverso la sua personale sperimentazione con
l’occulto. Von Franz trova nell’ufficio di Knock il tomo mistico
(insieme al suo rituale) che lo mette in contatto con Orlok, nel
quale il professore trova informazioni sulla soluzione finale del
sacrificio di Ellen.
Prima di essere ucciso nella bara
di Orlok, Knock rivela di aver venduto la sua anima a Orlok
per diventare un principe di Francia. Naturalmente è stato
ingannato, perché in realtà è diventato un servo psichicamente
prigioniero del malvagio Conte. In qualità di servo di Orlok,
trasporta la bara nel decrepito maniero che ha acquistato a Wisborg
e funge da principale diversivo per Thomas, Von Franz e Sievers
mentre Orlok torna a Ellen per l’ultima volta.
Cosa ha detto il regista sul
finale di Nosferatu
In un’intervista a
SYFY, Eggers ha fatto notare che la scena finale tra Ellen e
Orlok è stata pensata appositamente per emulare un motivo
comune visto nell’arte dell’epoca rinascimentale, denominato “La
morte e la fanciulla”. L’immagine, spesso ripetuta, vede
una giovane donna impigliata nella manifestazione fisica della
Morte, tipicamente uno scheletro, anche se non c’è un’immagine
definitiva da indicare come origine.
Non c’è un dipinto o
un’incisione specifica di “La morte e la fanciulla” su cui si basa…
Ma è un motivo che è stato fatto così bene, così tante volte nella
nostra storia, che è stato divertente cimentarsi con esso.
L’uso che Eggers fa di questa
immagine racchiude in modo specifico l’estremo contrasto tra la
giovane donna bellissima e il mostruoso vampiro cadavere.
Questo contrasto è una potente metafora del contrasto tra
la vita e la morte, che è il fulcro di Nosferatu:
la lotta tra il bene e il male, sia all’interno di se stessi che
nell’universo in generale.
Il vero significato del
finale di Nosferatu
Il Conte Orlok è forse il
personaggio più famoso di Nosferatu, ma la protagonista
dell’interpretazione di Robert Eggers è senza dubbio la Ellen
Hutter di Lily-Rose Depp, e per una buona ragione. Il film è
incentrato sulla sua relazione con Orlok e sulla sua
evoluzione nel tempo. Nella scena iniziale del film, Ellen
cerca un compagno anni prima che Thomas Hutter si rechi in
Transilvania e scateni involontariamente tutte le morti e le
sofferenze a causa dell’inganno di Orlok che si approfitta di
lei.
Ellen sceglie il bene che c’è
in lei al posto del male sfruttato dal conte Orlok tanti anni
prima, e così facendo decide il destino di tutti con il suo
sacrificio.
Ellen viene respinta in ogni
occasione: la maggior parte delle persone della sua vita (in
particolare gli uomini) crede che i suoi sogni contaminati siano le
fantasie isteriche di una donna, da non prendere sul serio.
Friedrich li definisce “sogni fatati”, mettendo a nudo
l’assoluta mancanza di considerazione o di rispetto che le donne
avevano durante l’epoca vittoriana, una condizione che
purtroppo si verifica ancora in epoca contemporanea. A un certo
punto, durante le sue convulsioni, viene anche letteralmente
trattenuta, il che evidenzia la repressione sessuale che le donne
hanno subito nel corso della storia, ma soprattutto in quel
periodo.
Tuttavia, la scena finale del
film vede Ellen riprendere il controllo in diversi modi. Nella
scena finale del film Ellen ha il controllo, usa il suo corpo come
un’arma contro il vampiro e per la prima volta diventa la
metà dominante della loro relazione, tenendolo
letteralmente fermo e ponendo fine al suo rapporto una volta per
tutte. Ellen rimedia al senso di colpa che provava per aver
scatenato Orlok sui suoi cari, cancellando in un colpo solo la
presa che aveva sulla sua coscienza.
Il confronto finale di
Ellen con Orlok riguarda la scelta e può essere applicato
in modo molto più ampio di quanto non avvenga in
Nosferatu. Orlok non può sopraffarla senza il suo
consenso, e lei sceglie di permettergli di entrare nella sua camera
da letto per potersi sacrificare. Sceglie il bene che c’è in lei al
posto del male sfruttato dal Conte Orlok tanti anni fa, e così
facendo decide il destino di tutti con il suo sacrificio. Riflette
una scelta che le persone fanno ogni giorno: soccombere a ciò che è
facile e forse malvagio, o prendere la strada più difficile per il
bene finale.
Come è stato accolto il
finale di Nosferatu
Il remake di Nosferatu
del 2024 dello sceneggiatore e regista Robert Eggers è stato
accolto positivamente da spettatori e critica, come dimostrano il
73% di Popcornmeter (punteggio del pubblico) e l’84% di Tomatometer
(punteggio della critica) suRotten
Tomatoes. Ci possono essere molti film sui vampiri,
ma si può dire che Nosferatu è stato un successo nella
rinascita del sottogenere horror. Sono stati elogiati molti aspetti
del film, in particolare l’abilità di Robert Egger come regista, il
tono cupo e tetro e le interpretazioni del cast.
Tuttavia, il finale di
Nosferatu non influisce molto sulle recensioni, né
positive né negative.
In effetti, la storia di Nosferatu
è solo un punto di riferimento nelle conversazioni che confrontano
il film del 2024 con i precedenti tentativi di portare sugli
schermi il Dracula di Bram Stoker e con il film muto del 1922
Nosferatu: A Symphony of Horror. I paragoni sono stati
complessivamente positivi, ma (forse perché la trama rispecchia
fedelmente il film del 1922), il finale è stato trascurato nelle
recensioni – anche se il silenzio la dice lunga sul fatto che si
tratta di una conclusione perfettamente adeguata.
Il finale di Nosferatu
rispetto ad altri adattamenti
È noto che Nosferatu è
un remake del film muto del 1922 Nosferatu: A Symphony of
Horror, che a sua volta è un adattamento (non ufficiale) del
romanzo horror gotico di Bram Stoker del 1987 Dracula.
Sebbene Dracula sia stato adattato molte volte,
Nosferatu: sinfonia dell’orrore del regista F.W. Murnau è
senza dubbio tra i più iconici, e non solo perché è stato
realizzato più di un secolo fa. Ci sono molte differenze
significative tra la storia del primo filmdi
Nosferatue quella diDracula,e il look di Max Shreck
nel ruolo del Conte Orlok è un’immagine che definisce il genere
horror.
Dato che la trama di
Nosferatu: A Symphony of Horror differisce così tanto da
Dracula (e, per estensione, dalle decine di altri film che
hanno come protagonista il vampiro), i paragoni più importanti
quando si parla del finale di Nosferatu sonocon il
film muto del 1922. Per quanto riguarda il finale di
Nosferatu, la narrazione segue più o meno gli stessi
binari della storia di Una sinfonia dell’orrore: Ellen si
concede al Conte Orlok e lo tiene occupato abbastanza a lungo da
essere vaporizzata dal sole.
Il tono è molto diverso, anche
se le ragioni sono del tutto comprensibili, dato che Nosferatu:
Sinfonia dell’orrore è stato realizzato negli anni Venti,
quando la tecnologia e le aspettative del pubblico erano
incredibilmente diverse. Il finale di Nosferatu è molto
più viscerale del film di cui è il remake e contiene molti più
elementi sessuali, dato che Nosferatur: Sinfonia
dell’orrore non mostra il Conte ed Ellen impegnati in un
rapporto sessuale.
Mentre in sala troviamo ancora
Renfield,
un nuovo sguardo sul mondo dei vampiri canonizzato da Bram
Stoker, arriva la notizia, via Collider, che Robert Eggers ha
appena concluso le riprese di Nosferatu, il suo prossimo
film.
Da quello che si sa fino a questo
momento del prossimo progetto del regista di The VVitch, Nosferatu offrirà una versione
diversa su un argomento che si conosce molto bene. Il film
originale del 1922 diretto da F. W. Murnau è
vagamente basato sull’iconico romanzo di Bram
Stoker del 1897, Dracula.
Il film muto sarebbe diventato un
influente capolavoro del cinema e del genere horror. Nel 1979,
Werner Herzog ha rifatto il film intitolandolo
Nosferatu il vampiro. Dato il suo precedente
lavoro in The Witch e The
Northman, la conoscenza di Eggers del folklore e della
mitologia lo renderà l’ultimo di una linea di creativi che cercano
di dare una svolta diversa a un amato classico.
Annunciato originariamente nel
2015, Nosferatu di Eggers sarà
un remake dell’iconico film muto tedesco del 1922
Nosferatu: A Symphony of Horror. Quel film non è
solo considerato una delle opere d’arte più influenti nel mondo del
cinema e del genere horror, ma ha anche introdotto alcuni stilemi
sui vampiri che sono ancora oggi in uso, incluso un vampiro che
muore per l’esposizione alla luce
solare. “Nosferatu di Robert
Eggers è una storia gotica di ossessione tra una giovane donna
perseguitata nella Germania del 19° secolo e l’antico vampiro della
Transilvania che la perseguita, portando con sé un orrore
indicibile“, recita la sinossi ufficiale del film in uscita.
La pellicola è prodotta della Focus Features sarà scritto e diretto
da Robert Eggers.
Il tanto atteso Nosferatu di Robert
Eggers sta iniziando a prendere forma, con Bill Skarsgard in trattative per interpretare
il personaggio del titolo e con Lily-Rose Depp come sua co-protagonista.
Eggers scriverà, dirigerà e
produrrà la nuova interpretazione del classico cinematografico, che
segue la storia, ambientata nella Germania del 19° secolo,
dell’ossessione tra una giovane donna sedotta da un incantesimo
(Depp) e l’antico vampiro della Transilvania (Skarsgard) che la
perseguita, portando orrore con lui.
Nosferatu Focus Features è prodotto da
Jeff Robinov, John Graham, Eggers, Chris Columbus
e Eleanor Columbus.
Nel 2017, Variety ha riferito in
esclusiva che Eggers stava progettando il suo film su Nosferatu – dopo il film muto
del 1922 di Murnau e il remake del 1979 diretto da
Werner Herzog – con Anya
Taylor-Joy, che ha collaborato con il regista nel loro
rivoluzionario indie The Witch e, all’inizio di
quest’anno, ha recitato nella sua epopea vichinga The
Northman.
Dopo che il COVID-19 ha ritardato
la produzione di The Northman, anche i piani per
Nosferatu sono
cambiati, il che ha portato una miriade di conflitti di
programmazione, inclusa l’uscita di Harry Styles dal progetto a marzo dopo che era
stato brevemente contemplato nel cast al fianco di Taylor-Joy.
Ora, con Skarsgard e Deep in
trattative per recitare nel film, sembra che i pezzi di questo
Nosferatu stiano
per mettersi insieme. La pellicola segnerà la prima volta che
Eggers lavora con la coppia di attori, anche se il fratello
maggiore di Skarsgard, Alexander Skarsgard, ha
recitato in The Northman.
Dopo la prima immagine del Nosferatu
di Robert Eggers, la versione cartacea di Empire Magazine offre un
primissimo sguardo al
personaggio protagonista del film, Thomas Hutter, che è
interpretato da
Nicholas Hoult. Proprio lui si troverà faccia a faccia
con il Conte Orlok, interpretato da Bill Skarsgård.
Anche se l’immagine non va molto
oltre una raffigurazione dell’attore, vediamo un primo piano di
Hoult nel ruolo del protagonista, mentre con sguardo allarmato
guarda verso quello che immaginiamo sia Orlok, di quinta
nell’immagine, fuori fuoco.
I dettagli della trama sul
personaggio di Hoult rimangono per lo più nell’ombra. Il film
originale del 1922 seguiva Hutter mentre incontrava il vampiro in
veste di agente immobiliare in Transilvania, ricalcando il rapporto
tra Jonathan Harker e Dracula nella storia di Bram Stoker. Hutter
deve quindi cercare di respingere il conte Orlok dopo che il
vampiro è diventato ossessionato da sua moglie Ellen, che sarà
interpretata nel prossimo film da Lily-Rose
Depp.
Parlando del genere di film che sta
realizzando, Eggers ha dichiarato a Empire: “Sì, è un film
spaventoso. È un film horror. È un film horror gotico, e penso che
da tempo non ci sia un film gotico vecchia scuola che sia davvero
spaventoso. E penso che la maggior parte del pubblico troverà che
questo sia il caso.”
“Dirò che Bill [Skarsgård] si è
completamente trasformato, temo che potrebbe non ottenere il
credito che merita perché è semplicemente… non è lì”, ha
aggiunto Eggers riguardo alla performance di
Skarsgård. “Penso che la cosa principale sia che è un
vampiro popolare. Secondo me assomiglia a un nobile morto della
Transilvania, e in un modo che non abbiamo mai visto come sarebbe e
come sarebbe vestito un vero nobile morto della
Transilvania.”
Eggers ha anche specificato che il
ruolo più importante del film sarà quello assegnato alla Ellen di
Lily Rose-Depp: “È ancora più fedele alla
storia di Ellen rispetto alle versioni precedenti. E Lily-Rose è
assolutamente fenomenale”, ha detto.
Oltre al suddetto trio, Nosferatu
avrà un cast corale composto da Aaron
Taylor-Johnson, Emma Corrin, Willem Dafoe e Ralph
Inseon, che interpreteranno tutti personaggi reinventati
del film del 1922. Eggers ha diretto Nosferatu da
una sua sceneggiatura. Il film della Focus Features proviene da
Regency Enterprises, Studio 8 e Maiden Voyage Pictures ed è
prodotto da Eggers, Jeff Robinov e John Graham per Studio 8 e Chris
Columbus ed Eleanor Columbus per Maiden Voyage. L’uscita di
Nosferatu
è prevista per il 2024.
Nosferatu – il Principe
della notte è il film del 1979 diretto
da WernerHerzog con
protagonisti Klaus Kinski,Isabelle Adjani e Bruno
Ganz.
Anno: 1979
Regia: Werner
Herzog
Cast: Klaus
Kinski (Conte Dracula); Isabelle Adjani (Lucy Harker); Bruno Ganz
(Jonathan Harker); Roland Topor (Renfield); Walter Ladengast (Dr.
Van Helsing); Carsten Bodinus (Schrader); Martje Grohmann
(Mina)
Fine Ottocento. Jonathan
Harker è un agente immobiliare di Wismar, cittadina tedesca sul Mar
Baltico; è felicemente sposato con Lucy, ma i due litigano quando
quest’ultima gli dice di avere un brutto presentimento riguardo al
viaggio che lui dovrà intraprendere per la Transilvania. Lì lo
aspetta difatti il misterioso Conte Dracula, interessato ad
acquistare una casa proprio nei pressi della loro abitazione.
Jonathan così si mette in viaggio e
durante il lungo viaggio ignora anche gli avvertimenti degli
zingari incontrati sul suo percorso, nonché degli abitanti del
posto, che si rifiutano di accompagnarlo nei pressi del castello di
quel temutissimo personaggio che loro chiamano vampiro.
L’incontro tra il Conte e Jonathan,
di notte, è alquanto inquietante, ma il giovane Harker è troppo
preoccupato di portare a termine l’affare per prestare attenzione
alle storie che girano attorno al suo cliente che, comunque, sembra
non fare niente per smentire la sua sinistra fama. L’affare va in
porto, ma Jonathan rimane al castello, come se una forza invisibile
lo stesse trattenendo lì; fa sempre terribili sogni (ammesso che
siano sogni) e comincia a dare credito alle terribili teorie sui
vampiri descritte nel libro che una locandiera premurosa gli ha
consegnato prima che si incamminasse verso il castello di
Dracula.
Prigioniero del castello, nel
cercare una via di fuga Jonathan scopre che Dracula passa le
giornate a riposare all’interno di una tomba. Una sera da una
finestra scorge il Conte intento ad adagiare delle bare su un
carro, e infilarsi infine dentro una di esse; Jonathan capisce
allora che è diretto a Wismar, e decide di calarsi da una finestra
per fuggire e tentare di arrivare nella sua cittadina prima di
lui…
Nosferatu – il Principe
della Notte (Nosferatu: Phantom der Nacht) è un film del
1979 diretto da Werner Herzog. Si tratta del remake del capolavoro
diretto da Friedrich Wilhelm Murnau, Nosferatu il vampiro (1922),
primo film sul conte Dracula e classico del cinema horror. Herzog
ha affermato di considerare il film di Murnau la pellicola più
importante mai prodotta in Germania, e di averlo voluto rifare per
stabilire un collegamento tra il grande cinema tedesco del passato
e il cosiddetto ‘nuovo cinema tedesco’, di cui all’epoca e
tutt’oggi era/è tra i massimi esponenti.
Per il regista
tedesco, che definiremmo un ‘visionario della realtà’, si tratta di
un film atipico, dal momento che la sua filmografia è costituita
soprattutto da lungometraggi neorealisti o storici visti da
prospettive visionarie, spesso perfino fantasiose, o a pellicole
documentaristiche quasi, aventi come sfondo zone esotiche e come
protagonisti popolazioni e animali in via di estinzione; ma non
mancano nella lunga carriera di Herzog anche documentari veri e
propri, che di recente si è approcciato anche al 3D.
Il regista tedesco affidò il ruolo
di Dracula al fidato Klaus Kinski, attore polacco sopra le righe,
il quale compare in molti film di Herzog, dando un forte taglio
personale e caratteristico ai personaggi a lui affidati. Su tutti,
hanno fatto storia Aguirre furore di Dio, Woyzeck, Fitzcarraldo e
Cobra verde.
Anche nei panni di Dracula, Kinski
riesce magnificamente, donando al personaggio fascino e mistero; è
bastato un po’ di trucco e qualche gioco in fotografia, perché il
resto lo ha fatto il suo talento. Kinski tornerà a vestire i panni
di Nosferatu nel 1988, per il film Nosferatu a Venezia,iretto da
Luigi Cozzi.
A completare il cast degli attori
protagonisti, la bella Isabelle Adjani nel ruolo di Lucy e Bruno
Ganz in quello di Jonathan. La colonna sonora fu affidata ai Popol
Vuh, gruppo tedesco in attività tra il 1970 e il 2001, che propone
per il film una musica di accompagnamento alle scene mai
invasiva.
Sebbene non possa essere annoverato
come film horror a tutti gli effetti, Nosferatu ne ha tutti i
crismi, soprattutto grazie alla succitata bravura di Kinski e al
cinema artigianale di Herzog, il quale con semplici giochi in
chiaro-scuro, inquadrature curate e ricercate e scene ad alto
impatto emotivo, ci regala un film inquietante. Tra le scene più
suggestive va senza dubbio annoverata quella del pranzo all’aperto
dei cittadini di Wismar, circondati da migliaia di topi bianchi ai
loro piedi, portati da Dracula per diffondere la peste; un delirio,
un incubo vero e proprio quando i popolani festeggiano consapevoli
che il giorno dopo sarebbero tutti morti. Non a caso, oltre che dai
topi, sono anche circondati da cadaveri sparsi qua e là per le
strade.
Ma forse l’aspetto più interessante
di questa pellicola è la raffigurazione caratteriale del famoso
vampiro. Il Dracula che ci viene presentato è difatti più vittima
che carnefice, immerso da secoli nelle tenebre e condannato
all’eterna solitudine. Molto emozionante è proprio una scena del
Conte che spiega il suo stato a Jonathan, mostrandoci un Nosferatu
più umano di quanto lo si possa immaginare. Del resto, con la
combinazione vincente regia Herzog-interpretazione Kinski non
poteva che essere altrimenti.
Grande merito va comunque anche
allo scenografo Henning von Gierke, che non a caso ha vinto per
questo film il premio come Miglior scenografia al Festival di
Berlino del 1979.
E’ arrivato online il primo trailer
ufficiale di Northern Soul, pellicola che
racconta la nascita dell’omonimo genere di musica e del conseguente
movimento di danza molto diffusi nel nord dell’Inghilterra nei
tardi anni sessanta e che raggiunsero il massimo della popolarità
negli anni settanta. Potete vederlo di seguito.
Il film ha come protagonista
l’attore Elliot James Langridge nei panni di John
Clarke, che cerca, con i suoi amici, di diffondere il nuovo stile
musicale nella loro piccola città. La pellicola, diretta da
Elaine Constantine, annovera nel cast anche
Steve Coogan, Lisa Stansfield, Ricky Tomlinson, John
Thomas, Antonia Thomas, James Lance e Claire
Garvey, ed uscirà in Inghilterra il prossimo 17
ottobre.
Il film racconta la vera storia di
Toni Kurz ed Andi Hinterstoisser. Questi sono due alpinisti
tedeschi, che nel 1936 trovano la morte scalando l’inviolata
“parete nord” del Monte Eiger, sopra Berna. Il regista ha scelto di
romanzare il film solo inserendo la figura di Luise Fellner, una
fotoreporter innamorata di Toni Kurz. Nel 1936, il nazismo preme
perché i tedeschi conquistino la supremazia pure nell’alpinismo. Un
giornale berlinese, apertamente spalleggiato dal ministro della
propaganda Goebbels, segue dal vivo le vicende degli eroi Kurz ed
Hinterstoisser.
Dopo diversi rumors e indiscrezioni
ecco ben quattro conferme per il cast de I Mercenari 2. Chuck
Norris e Jean Claude Van Damme entreranno a far parte del
progetto
Norman Reynolds, il
due volte premio Oscar per la produzione e l’art designer di vari
film di Star Wars e Indiana
Jones, che il regista Steven
Spielberg una volta ha definito il “nucleo creativo”
dei franchise, è morto. Aveva 89 anni. La LucasFilm LTD ha
confermato la sua morte, riportata per la prima volta dalla BBC,
che ha affermato che Reynolds “è morto pacificamente con sua
moglie Ann e le tre figlie al suo fianco“. Spielberg, che ha
collaborato per la prima volta con Reynolds in I predatori
dell’arca perduta del 1981, ha dichiarato: “Norman
sorrideva sempre con entusiasmo e non c’era nulla che non potesse
far funzionare. Era gioioso e amichevole e un talento
enorme“.
Tra i molti contributi di Reynolds
ai franchise a cui ha lavorato, c’è la scultura dell’iconico idolo
d’oro che l’Indiana Jones di Harrison Ford tenta di rubare durante
la scena di apertura de I predatori dell’arca
perduta. Reynolds ha basato l’idolo su una scultura della
fertilità inca che aveva raccolto in un viaggio all’estero.
“L’eredità di questo lavoro si estende da film e serie a
videogiochi, intrattenimento coinvolgente ed esperienze nei parchi
a tema“, ha affermato LucasFilm LTD. “In ogni dettaglio
del design spaziale di Star
Wars c’è il lavoro fondamentale svolto da Reynolds e dai suoi
colleghi“.
E proprio per il primo Star
Wars Reynolds ha ricevuto il suo primo Oscar per la miglior
scenografia, nel 1978. Reynolds ha poi vinto il suo secondo Oscar
per il già citato I predatori dell’arca perduta. In
seguito, si è distinto per aver lavorato alle scenografie di film
come, tra gli altri, L’impero colpisce ancora (1980),
Il ritorno dello Jedi (1983), Piramide di paura
(1985), Nel fantastico mondo di Oz (1985), L’impero
del sole (1987), Alien³ (1992), Alive
(1993), Mission: Impossible (1996) e L’uomo
bicentenario (1999).
Norman Reedus è un attore americano
prevalentemente conosciuto grazie alla serie
The Walking Dead. Ma non solo: è anche uno scultore e
un modello.
Ecco dieci cose che non sapevate su Norman
Reedus.
Norman Reedus: film e carriera
1. Norman Reedus ha origini
italiane. Nato il 6 gennaio del 1969 a Hollywood, in
Florida, da Marianne e Norman Reedus, Norman Mark Reedus ha origini
italiane da parte dei nonni paterni, oltre che inglesi, scozzesi e
irlandesi.
2. Norman Reedus ha iniziato
la carriera di attore con Guillermo Del Toro. Il primo
film di Norman Reedus è stato il thrller-horror
Mimic nel 1997, nel quale interpretava il
personaggio di Jeremy. Reedus ha anche interpretato diversi ruoli
in film come Six Ways to Sunday (1997), Deuces Wild –
I guerrieri di New York (2002), Blade II (2002),
8MM – Delitto a luci rosse (1999), American
gangster (2007), Hero Wanted (2008) e Moscow
Chill. Nel 2005 ha preso parte al film Antikorper nel
ruolo di un poliziotto tedesco, mentre nel 2008 è entrato nel cast
del film Red Canyon, nel 2010 in quello di The Conspirator di Robert Redford e nel 2016 in
Codice 999 – Triple Nine di John Hillcoat. Norma
Reedus è forse più conosciuto per il ruolo di Murphy MacManus nel
film del 1999 The Boondock Saints – Giustizia finale e nel
film sequel del 2009 The Boondock Saints 2 – Il giorno di
Ognissanti.
Norman Reedus in The Walking Dead
3. Norman Reedus ha
raggiunto la notorietà grazie a The Walking Dead.
Dal 2010, anno di inizio della serie, Norma Reedus ha preso parte
nella serie targata AMC The Walking Dead. Secondo il
creatore della serie, Reedus onora la serie con la sua presenza.
Diverse sfumature che Norman ha apportato al suo personaggio nella
prima stagione hanno ispirato gli sceneggiatori a creare tutte le
situazioni-tipo che si verificano nella seconda stagione. Ad oggi è
uno dei principali protagonisti, nonché uno dei pochi presenti sin
dalla prima stagione a recitare ancora nella serie.
4. Si era proposto per un
altro ruolo. Oggi Reedus è unanimemente noto per il ruolo
di Daryl Dixon, tra i personaggi più amati dell’intera serie.
Originariamente, però, egli si era presentato per il provino per il
personaggio di Merle Dixon, fratello di Daryl. Pur non ottenendo la
parte, l’attore colpì particolarmente gli ideatori della serie, i
quali decisero di scrivere un personaggio appositamente per lui e
dunque non presente nella serie a fumetti. Questo personaggio era
proprio quello di Daryl.
Norman Reedus: la vita privata,
Diane Kruger e Mingus Lucien Reedus
5. Norman Reedus è stato a
lungo impegnato con una modella. Norman Reedus è stato
fidanzato per cinque anni con la supermodella Helena
Christensen, nativa della Danimarca, dal 1998 al 2003. I
due hanno avuto un figlio, Mingus Lucien Reedus,
nato il 13 ottobre 1999. A suo figlio Mingus era stato offerto un
provino per il ruolo di Peter Parker/Spider-Man in Spider-Man: Homecoming (2017) ma ha rifiutato
in seguito.
6. Norman Reedus ha una
relazione con un’attrice. Qualche tempo fa si parlava di
una sua possibile frequentazione con la collega della serie The
Walking Dead,Emily Kinney. In seguito
Norman, diretto interessato, ha smentito la cosa con un Tweet
accusando di speculazione chi affermava il contrario. Al di là
della vicenda, Norman Reedus è davvero legato a una sua collega
attrice. Si tratta dell’attrice tedesca Diane
Kruger. I due si frequentano dal 2016 e nel 2018 hanno
dato vita alla figlia Sky.
Norman Reedus è su Instagram e
Twitter
7. Norman Reedus ha un
account Instagram incredibile. Norman Reedus ha un profilo
Instagram da 5,9 milioni di follower, cosa che non è da tutti. Il
suo account è pieno di foto derivanti dai set dei suoi lavori,
principalmente da quello di The Walking Dead. Ma Norman è
vero e proprio burlone e moltissime delle sue foto dimostrano la
sua ironia e autoironia, per non parlare del suo lato da fanboy,
come la foto che ritrae Joaquin Phoenix nelle vesti di Joker.
8. Norman Reedus è molto
attivo anche su Twitter. Norman Reedus ha anche un profilo
Twitter ufficiale molto usato. I suoi tweet riguardano la
promozione della serie The Walking Dead, nonché i repost
di recensioni e news varie che riguardano sempre la serie. Inoltre,
su questa piattaforma condivide quanto posta su Instagram.
Norman Reedus in Death Stranding
9. Ha prestato le sue
sembianze al protagonista del videogioco. Nel 2019 il
celebre autore di videogiochi Hideo Kojima ha
pubblicato un videogioco da lui da tempo desiderato e molto atteso
dai suoi fan. Si tratta di Death Stranding, un’avvincente
avventura che pone il giocatore nel ruolo di un fattorino alle
prese con il proprio mestiere in un mondo distopico abitato da
strane creature e dominato da squarci nello spazio-tempo.
Protagonista di questo è Sam Porter Bridges, il quale è stato
modellato proprio sulle fattezze di Reedus, che ha così avuto modo
di interpretare a tutti gli effetti il personaggio.
Norman Reedus: età e altezza dell’attore
10. Norman Reedus è nato a
Hollywood, in California, il 6 gennaio del 1969. L’attore
è alto complessivamente 179 centimetri.
Norman Reedus, Lena
Dunham e Diane Kruger reciteranno insieme
in Sky, un thriller/road movie ambientato
lungo le strade degli Stati Uniti, diretto da Fabienne
Berthaud.
Kruger sarà Romy, in vacanza con il
marito in Califonia. Durante una furiosa lite, la donna uccide il
marito accidentalmente. Così scappa e cerca di rimanere anonima
mettendosi in viaggio verso il Nevada. Nel cast ci sarà anche
Q’orianka Kilcher, la straordinaria Pocahontas per
Terrence Malick in The New
World.
Come molti di voi sapranno
l’esperienza Ghost Rider non è stata molto
positiva al cinema, e oggi l’attore Norman
Reedus rivela di essere interessato al personaggio in un
ipotetico reboot che sappiamo essere nella testa dei Marvel Studios, dato che
diritti sono appena ritornati alla casa madre. Ecco le parole
dell’attore:
“Si. Sarebbe una ventata d’aria
fresca. Se mi danno una faccia da scheletro che prende fuoco e
tutta quella roba? Cazzo si. Ci sto”
Ghost Rider, inizialmente
conosciuto in Italia semplicemente come Ghost, è il
nome di vari personaggi dei fumetti della Marvel Comics. L’editore usò questo nome
inizialmente per un personaggio western, il cui nome fu prima
cambiato in Night Rider e successivamente inPhantom
Rider.
Ghost Rider
Il primo Ghost Rider soprannaturale
è lo stuntman motociclista Johnny Blaze, che per poter
salvare la vita del suo mentore, accetta di fare da “ospite” per
l’entità demoniaca Zarathos. Quando assume le sembianze di
Zarathos, la testa di Blaze diventa uno spaventoso teschio
fiammeggiante mentre cavalca fiero in sella alla sua motocicletta e
lancia palle di fuoco dalle sue mani scheletriche. In America, dopo
la fugace prima apparizione sulle pagine di Marvel Spotlight
(1972), prese parte a una serie eponima nel periodo 1973-1983.
Arriva una nuova foto che vede protagonista l’attore Norman
Reedus nei panni d Daryl in The Walking Dead 5, l’attesissimo
quinto ciclo di episodi della serie di successo targata AMC.
The
Walking Dead è una serie televisiva statunitense
prodotta dal 2010. Progettata dal regista Frank Darabont, la serie
è basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman
(anche produttore esecutivo dello show) e illustrata da Tony Moore
e Charlie Adlard. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono
seguite le linee guida a livello di trama, Darabont ha affermato
che la serie presenta parecchie novità nella storia, come ad
esempio l’introduzione di alcuni personaggi inediti.
Il primo episodio è
stato trasmesso dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010,
durante il Fearfest. In Italia viene trasmessa, quasi
in contemporanea, da Fox a partire dal 1º novembre 2010; l’episodio
pilota è stato invece trasmesso in chiaro da Cielo il 21 aprile
2012.
Rick Grimes è uno
sceriffo vittima di un incidente durante uno scontro a fuoco con
dei fuorilegge: colpito alla schiena, va in coma, lasciando tra le
lacrime la moglie Lori e il figlio Carl. Il risveglio, poco tempo
dopo, è traumatico: l’ospedale è distrutto ed è pieno di cadaveri.
Rick non ci metterà molto a capire la situazione: il “virus” che
sembrava essere controllato prima del suo incidente, ha preso
piede. I morti si risvegliano ed attaccano i vivi, la cui presenza
è sempre minore. Lo sceriffo sfrutterà tutte le sue abilità di
sopravvivenza e di capacità con le armi per sopravvivere ed uscire
dalla città, trovando altri superstiti rifugiati tra i boschi: tra
questi, ritrova la famiglia e il suo migliore amico Shane.
Costretti poi a spostarsi, presto si accorgeranno che i veri nemici
sono gli altri esseri umani, spinti unicamente dall’istinto di
sopravvivenza.
I morti sono risorti al
San Diego Comic-Con oggi, quando il cast e
alcuni membri creativi chiave di
The Walking Dead: Daryl Dixon – The
Book of Carol sono entrati nella Hall H. Con
Chris Hardwick come moderatore, il panel ha
incluso le apparizioni di Daryl Dixon in persona, Norman Reedus (che è anche produttore
esecutivo della serie), del suo co-protagonista della Stagione 1,
Louis Puech, dello showrunner e produttore
esecutivo David Zabel, del chief content officer
dell’Universo di The Walking Dead e
produttore esecutivo Scott M.Gimple, il produttore esecutivo e regista
Greg Nicotero e Melissa
McBride, che riprende il ruolo di Carol Peletier nella
seconda stagione dello show di successo e si unisce al team come
produttore esecutivo.
Insieme, il gruppo ha chiacchierato
con i fan su tutto ciò che riguarda lo spin-off più popolare di
The Walking Dead e ha anche dato ai presenti una prima
occhiata al trailer ufficiale prima che arrivi sugli schermi
domenica. Hanno anche annunciato il rinnovo della terza stagione
dello show prima dell’arrivo della seconda. Il terzo capitolo dello
show incentrato su Daryl inizierà le riprese il mese prossimo a
Madrid, in Spagna, e sia Reedus che McBride hanno firmato per altre
avventure. Pur non potendo fornire molte informazioni sulla seconda
stagione, la logline della AMC afferma che,
“La terza stagione segue Carol
(McBride) e Daryl (Reedus) mentre continuano il loro viaggio verso
casa e le persone che amano.Mentre lottano per trovare la
strada del ritorno, il sentiero li porta lontano, conducendoli
attraverso terre lontane con condizioni sempre mutevoli e
sconosciute, mentre assistono ai vari effetti dell’apocalisse dei
Walker”.
Il viaggio di Daryl Dixon verso
la seconda stagione e la riunione di una vita
È stato in questo periodo dell’anno
scorso, prima ancora che la prima stagione arrivasse sulle rive
della AMC, che il network ha permesso al pubblico di avvicinarsi
veramente ai personaggi di Daryl Dixonrinnovando lo show per una seconda
stagione. La notizia è stata enorme, perché i fan
hanno capito subito che la AMC era disposta a puntare tutto su un
solo paniere e che questa era la promessa di fare bene
al personaggio e alla nuova vita che stava per
condurre in Francia. Nel corso della prima serie di episodi, gli
spettatori hanno appreso come e perché Daryl è approdato sulle
coste della Francia e hanno camminato al suo fianco mentre trovava
il suo nuovo scopo, la sua identità e una possibile ragione per
rimanere all’estero invece di tornare a casa.
Tuttavia, c’era una cosa che
mancava nella prima stagione: la Carol della McBride. Durante la
loro permanenza in The Walking Dead, Daryl e Carol sono
diventati i compagni preferiti di tutti, una coppia di veri amici
pronti ad affrontare qualsiasi cosa si presenti davanti a loro con
il buon vecchio lavoro di squadra. Quando
The Walking Dead: Daryl Dixon è stato annunciato per la
prima volta, era stato pensato come un progetto che
avrebbe seguito anche Carol, gettando il
dinamico duo in nuove situazioni insieme.
Alla fine, però, McBride si è allontanato dalla
produzione, una scelta che Reedus ha
appoggiato fermamente. Poi, circa a metà della prima
stagione, si è cominciato a parlare del ritorno di
Carol, con il titolo dello show che è stato cambiato
in The Book of Carol per la
seconda stagione.
Con Reedus che ha
anticipato l’eccellente finale che attende il pubblico
quando Daryl Dixon si ritirerà dopo la seconda stagione e
il ritorno della Carol di McBride a poche settimane di distanza,
non vediamo l’ora di vedere l’avventura che ci aspetta quando
The Walking Dead: Daryl Dixon – The Book of Carol
arriverà il 29 settembre. Potete recuperare la prima stagione ora
in streaming su AMC+ e rimanere sintonizzati su Collider per
ulteriori informazioni sulla seconda e terza stagione dello
show.
Diane Kruger è la
protagonista di Sky, film in cui recita
al fianco di Gilles Lellouche, il fidanzato
Joshua Jackson, Lena Dunham e
soprattutto Norman Reedus, l’amato Daryl di
The Walking Dead. Proprio con il
personaggio interpretato da Norman Reedus, la
donna impersonata dalla Kruger intreccerà una relazione.
Ecco il primo trailer del film
diretto da Fabienne
Berthaud:
Nel film la Kruger interpreta Romy, una donna che riesce a
liberarsi del marito e che intraprende un percorso in solitaria,
lungo il quale incontra il perosnaggio di Reedus, del quale si
innamora.
Sono stati Norman
Reedus e Diane Kruger in un look super hot in rosso i
protagonisti della premiere Newyorkese di Sky, pellicola che li
vede protagonisti sul grande schermo. Tutte le foto
dell’evento:
Norman Reedus,
meglio conosciuto come il Daryl Dixon della serie della AMC The
Walking Dead, è stato scelto per unirsi al cast di
Triple Nine, prossimo film di
John Hillcoat. Deadline conferma che l’attore si
unirà a Aaron Paul, Teresa Palmer, Kate Winslet, Casey Affleck, Chiwetel Ejiofor,
Anthony Mackie, Woody Harrelson e Gal
Gadot.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Matt Cook, Triple
Nine racconterà la storia di un gruppo di malviventi
intenzionati a mettere in scena una rapina con lo scopo, in realtà,
di uccidere un poliziotto, in modo da condurre la polizia lontano
dalla scena del loro stesso crimine. Nel cast del
film Christoph Waltz,Casey
Affleck, Cate Blanchett, Kate Winslet, Aaron Paul,
Teresa Palmer, Chiwetel Ejiofor, Woody
Harrelson e Michael B. Jordan.
In queste ore, Reedus è al centro
dell’attenzione trai fan della popolarissima serie a base di
zombie, dal momento che proprio ieri sera è andato in onda il
finale della quarta stagione di The Walking Dead (recensione dell’episodio
4X16).
Trovare un villain che sia
all’altezza di Thanos non sarà facile ma a quanto pare i Marvel Studios sarebbero già al
lavoro per lanciare il primo grande antagonista della Fase 4
dell’universo cinematografico. L’indiscrezione, riportata dal sito
Geeks WorldWide, spiega che un personaggio nominato “Il
Benefattore” è nel mirino dello studio e la squadra
guidata da Kevin Feige sta cercando un attore
preferibilmente caucasico, di età compresa tra i quaranta e i 60
anni e che i test verranno effettuati tra pochi mesi ad
Atlanta.
Sebbene ancora vaga, questa
descrizione suggerisce che si stia parlando di Norman
Osborn, già antagonista di Spider-Man nei
film diretto da Sam Raimi, e se ricordate bene in Ant-Man
and the Wasp veniva nominato il misterioso “benefattore”
da Sonny Burch, quindi è probabile che si tratti proprio del leader
della Oscorp Industries.
Pochi giorni fa era trapelata la
notizia, non ufficiale, secondo cui la scena mid-credits di
Spider-Man:Far From
Home (ultimo episodio della Fase 4) avrebbe annunciato
al pubblico l’ingresso di Osborn nel
franchise, con la star di The Walking DeadDavid
Morrissey contattata dalla Marvel. Da qui le speculazioni:
il villain recluterà Mysterio, Camaleonte, Avvoltoio, Shocker e
Scorpion alla fine del film formando i Sinistri Sei? Quentin Beck,
interpretato da Jake Gyllenhaal, lavora in realtà per lui? Oppure i
nuovi nemici dei Vendicatori saranno i Dark
Avengers, gruppo in cui hanno combattuto Abominio,
Mysterio e Venom?
Non ci resta che attendere la
visione di Far From Home e scoprire quali saranno i piani dello
studio…
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il
film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony
Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon),
gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente
della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei
Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Questa estate,
Starzplay ci dà la possibilità di avere accesso ad
uno dei prodotti più interessanti che Element Picture ha prodotto
per BBC Three e Hulu nei mesi passati. Si tratta di Normal
People, serie tv basata sull’omonimo romanzo di
Sally Rooney e che, con la collaborazione alla
sceneggiatura della scrittrice, è stata diretta da Lenny
Abrahamson (Room)
e Hettie Macdonald.
La storia è quella delle più
semplici: un ragazzo e una ragazza si incontrano al liceo, si
innamorano, si trova e si perdono, per poi ritrovarsi da grandi,
all’università, e riperdersi ancora, con la stessa rapidità con cui
poi tornano a trovarsi. Una ricerca dello spirito, una fame
reciproca dei corpi, ma anche un’attrazione e una repulsione che
sfugge alle razionali spiegazione per approdare in quei luoghi
ondeggianti che ospitano umori e sensazioni.
Normal People racconta la storia “normale” di Marianne e
Connell
Così, nel corso della loro vita,
Marianne e Connell si rincorrono, mentre ognuno di loro prova a
trovare l’equilibrio nelle proprie azioni quotidiane, tutte mirate
ad una felicità che sembra irraggiungibile per entrambi. Da una
parte Marianne sembra sempre tesa a cercare una punizione dentro a
storie che la fanno sentire sottomessa e forse sbagliata, come per
espiare chissà quale colpa; dall’altra Connell cerca di fuggire dal
suo desiderio di autodistruzione senza però darci la vera
dimensione e ragione di questo sentimento. L’uno nell’altra, nel
corso degli anni, trovano un attimo di respiro, di pace, ma anche
di struggimento, perché sanno che quella pace, quel respiro, non
durerà a lungo.
Le regie di Abrahamson e Macdonald
si allineano per conferire agli episodi uno stile etereo, omogeneo
e apparentemente sempre sospeso nell’indefinitezza di queste
esistenze che attraversano il tempo in punta di piedi. Ogni
episodio ci porta in avanti con gli anni, i look cambiano
leggermente e diventano specchio di personalità sempre più formate.
Eppure, non conta per quanto tempo i due possano stare lontani, i
loro non detti li attraggono reciprocamente e li fanno ritrovare
anche a mesi, anni di distanza.
Daisy
Edgar-Jones e Paul Mescal, gli interpreti
perfetti
Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal, interpreti di Marianne e Connell,
sembrano usciti da una copertina di un album indie rock. Sono
bellissimi e imperfetti, lei minuta, con lo sguardo dolce, il corpo
esile e la ferrea volontà di emergere e sopravvivere anche a se
stessa, lui dinoccolato, un po’ storto, strafottente eppure
introverso e timido. Entrambi di vivace intelligenza, trovano
subito nell’altro un degno avversario, ma questa avversità è
composta di attrazione e competizione e sempre, di continuo, dà
carburante ad entrambi per andare un po’ più avanti, fino al
prossimo pit stop, dove si incontreranno di nuovo.
La musica ricercata, le
ambientazioni dai toni freddi, i tempi sempre dilatati, gli sguardi
lunghi, i silenzi reiterati, regalano a Normal
People un’atmosfera rarefatta, all’interno della quale i
due protagonisti si muovono consapevoli solo dell’attrazione
reciproca, contro l’opinione e le ipotesi di tutti, contro la
fortuna, contro il tempo, persino contro se stessi.