Al suo sesto lungometraggio Maïwenn
interpreterà Jeanne
du Barry accanto a
Johnny Depp nei panni di re Luigi XV. Nel cast anche
le star Benjamin Lavernhe, Melvil Poupaud, Pierre Richard,
Pascal Greggory e India Hair. Il film racconta la vita,
l’ascesa e la caduta della favorita di re Luigi XV. Jeanne
Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di
cultura e piacere, usa la sua intelligenza e il suo fascino per
salire uno dopo l’altro i gradini della scala sociale. Diventa la
favorita del re Luigi XV che, ignaro del suo status di cortigiana,
riacquista attraverso di lei il suo appetito per la vita. I due si
innamorano perdutamente e contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne
si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la
corte…
Maïwenn è regista, sceneggiatrice, attrice e produttrice, il suo
cinema è intriso di una certa realtà, liberamente ispirata alla sua
stessa vita sulla quale modella i suoi personaggi e gli intrighi.
Ricerca dell’identità, costruzione di sé e della famiglia in
generale, tutti questi aspetti sono al centro anche di questo suo
ultimo lavoro. Il film sarà distribuito da Notorious Pitures,
presto sarà annunciata la data di uscita nelle sale italiane.
Notorious Pictures
annuncia lo sviluppo del lungometraggio dal titolo provvisorio
Nicola Calipari – IL NIBBIO, un progetto ambizioso
che racconterà i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4
marzo del 2005 che hanno visto morire Nicola Calipari, Alto
Dirigente del SISMI, che ha sacrificato la propria vita per salvare
quella di Giuliana Sgrena, la giornalista de il manifesto
rapita in Iraq da una cellula terrorista.
Il progetto nasce dalla volontà di
celebrare il ventesimo anniversario della morte di Nicola Calipari
che ricade nel 2025 e vede la stretta collaborazione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nicola Calipari
non è soltanto un eroe, è anche l’uomo che, responsabile del Sismi
delle operazioni in Iraq, nei primi anni Duemila è riuscito a
cambiare radicalmente il modo di operare dei Servizi Segreti
italiani, affermando una linea strategica che mettesse sempre al
primo posto la difesa della vita e il perseguimento della pace. Da
un soggetto di Davide Cosco, Sandro
Petraglia e Lorenzo Bagnatori, la
sceneggiatura è stata affidata allo stesso
Petraglia, un autore che da sempre volge una
particolare attenzione al racconto del reale e della storia
italiana.
La presenza di Sandro Petraglia, Vincitore di cinque David di
Donatello, tra i suoi lavori più noti Bianca, Il portaborse, Il
Ladro di Bambini, La meglio gioventù,
L’ombra di Caravaggio,
Suburra, conferma l’autorevolezza e l’ambizione del
progetto. L’intento è quello di restituire un ritratto di Nicola
Calipari ad ampio spettro, che, pur concentrando il racconto nel
mese del rapimento Sgrena, sia capace di valorizzarne l’importanza
nella storia dei Servizi Segreti italiani, senza trascurare la
dimensione privata di uomo, marito e padre.
Notorious
Pictures, società quotata sul mercato AIM Italia,
organizzato e gestito da Borsa Italiana, attiva nella produzione,
acquisizione e commercializzazione dei diritti di opere filmiche
(full rights) attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema,
home video, tv, digital) e nella gestione di sale cinematografiche
attraverso la controllata Notorious Cinemas, annuncia le
acquisizioni di 7 nuove opere cinematografiche presentate ai
recenti virtual markets di Cannes e Toronto.
Guglielmo
Marchetti, Presidente e Amministratore Delegato della
Società, ha così commentato: “In questo particolare periodo
Notorious continua ad arricchire il suo forziere di contenuti
audiovisivi con 7 nuovi film di elevato valore artistico e
commerciale. Tutti i film saranno valorizzati al meglio nello
sfruttamento nei diversi media, sfruttando tutte le nuove
opportunità che il mercato digitale ci mette a disposizione. In
particolare mi piace segnalare l’acquisizione di due grandi film
molto attesi: il ritorno sul grande schermo dopo il premio Oscar®
per Joker di Joaquin Phoenix con il suo nuovo film C’mon C’mon e
The Gerogetown Project con Russell Crowe e Sam Worthington”.
Notorious Pictures si consolida
nella distribuzione Theatrical con i seguenti nuovi film:
UNDERCOVER: Commedia musicale di Steve Pink con
Zachary Levi (Shazam!) e
con la star di Riverdale e A un metro da te
Cole Sprouse. L’ex cantante rock Jack, diventato padre
di famiglia, perde il lavoro. Con il mutuo da pagare e il prestito
da prendere per il college della figlia, nasconde alla moglie di
essersi licenziato e, per guadagnare, lavora come cantante per una
cover band di ventenni che si esibisce nei matrimoni. Scoperto
dalla moglie, il matrimonio va in crisi, ma Jack fa di tutto per
recuperarlo e intanto aiuta il chitarrista della cover band, Ben, a
tirare fuori il suo talento come cantautore, invece di nascondersi
dietro alla chitarra.
THE GEORGETOWN PROJECT: Horror su un
esorcismo scritto e diretto da M.A. Fortin e Joshua John Miller ed
interpretato da
Russell Crowe e
Sam Worthington. Un attore dalla vita travagliata ,
inizia a crollare psicologicamente mentre interpreta un film su un
esorcismo. Sua figlia comincia così a chiedersi se ci sia qualche
aspetto più sinistro dietro a questo crollo di cui non è a
conoscenza.
C’MON C’MON il nuovo film dell’ultimo premio
Oscar Joaquin Phoenix prodotto e distribuito dalla
A24. Regia di Mike Mills (Le donne della mia vita)
racconta la storia di Johnny, artista celebre alla radio per i suoi
documentari interviste, che parte intraprende un viaggio
attraverso l’America con il suo giovane nipote.
LANSKY: Thriller sulla vera storia di
Meyer Lansky, mafioso bielorusso naturalizzato statunitense,
esponente principale del cosiddetto “Sindacato ebraico”. Ritiratosi
a Miami sotto la protezione dell’FBI decide di raccontare la sua
storia al giornalista David Stone. Pian piano però si trasformerà
in un gioco al massacro organizzato da Lansky per continuare a
truffare tutto e tutti. Regia di Eytan Rockaway con Harvey
Keitel, Sam Worthington e Minka Kelly.
SONGBIRD: Thriller romantico girato a Los
Angeles durante il Lockdown. Protagonisti le star dei social
KJ Apa (Riverdale) e Sofia
Carson (Descendants) insieme ad un’importante cast che
comprende Demi Moore,
Alexandra Daddario, Peter Stormare, Craig Robinson e
Bradley Whitford. Produce Michael Bay.
MAFIA INC: Thriller Mafioso di produzione
canadese con uno straordinario Sergio Castellitto nel ruolo del padrino Frank
Paternò. Il film è tratto dall’omonimo libro d’inchiesta e diretto
da Podz e narra la storia di un certo Vincent “Vince” Gamache,
figlio di un sarto quebecchese che lavora per conto del boss
mafioso Paternò. La sorella di Vince, Sofie, è fidanzata ad uno dei
figli di Paternò. La relazione tra le due famiglie diventa
particolarmente tesa quando Vince sarà cacciato dal clan siciliano
per aver commesso un grave errore.
GOD YOU ARE SUCH A PRIK: Teen Drama tratto
dall’omonimo libro, un caso letterario in Germania. La vita di
Steffi non potrebbe essere più perfetta: è giovane, è innamorata e
ha in programma un viaggio con destinazione Parigi. Tutto
cambia non appena riceve inaspettatamente una diagnosi devastante:
non ha molto tempo da vivere. Steve, un bad boy che ha appena
conosciuto, si offre di accompagnarla a Parigi. Senza ulteriori
indugi e con un’auto rubata, i due partono per un’incredibile
avventura. Basato su una storia vera.
Il 15 novembre Milano torna ad
innamorarsi della magia del Cinema. Si aprono ufficialmente le
porte del
Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano, un tempio di
ultima generazione dedicato alla Settima Arte nel cuore del
nuovissimo lifestyle center Merlata Bloom Milano.
Nel cuore pulsante della città che
cambia, anche l’inimitabile esperienza del cinema si evolve,
diventando più confortevole, più coinvolgente, più sostenibile. Il
nuovissimo Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano
fonde, infatti, intramontabili emozioni e moderna tecnologia per
plasmare una suggestiva idea di visione a misura di spettatore.
”Per Notorious Cinemas la
realizzazione dell’unico nuovo multisala che aprirà in Italia nel
2023 è motivo di grande orgoglio”, ha dichiarato
Guglielmo Marchetti, Presidente di Notorious
Cinemas, “abbiamo fortemente voluto che la flagship del nostro
circuito fosse al Lifestyle Center Merlata Bloom Milano, un luogo
di straordinaria attrattiva per chi ama la socialità,
l’intrattenimento, la cultura e l’innovazione. I cittadini di
Milano e provincia avranno la possibilità di vivere un’esperienza
realmente immersiva. Notorious Cinemas – The Experience è ormai
riconosciuto come circuito modello di qualità, comfort e
tecnologia, il nuovo multisala di Merlata Bloom è lo stato
dell’arte dell’esperienza cinematografica”.
Un macrocosmo composto da 10 sale,
più di 100 metri di schermi, 1000 poltrone reclining home feeling e
una serie di servizi bespoke, pensati per esaltare la sensazione di
comfort di ogni singolo spettatore.
Un migliaio di piccoli mondi su
misura da riempire con i propri desideri e la magia del cinema,
grazie all’intensità dell’audio Dolby 7.1, alla comodità di un
servizio food&berverage con ordine diretto in sala dalla
propria poltrona attraverso qr code, a basi di ricarica wireless, a
schienali e poggiapiedi comandabili elettronicamente. Tanti
tasselli con i quali comporre un’esperienza unica e appagante.
“Siamo veramente molto felici
che Notorious Cinemas porti a Milano la quinta Multisala allestita
con il proprio format Notorious Cinemas The Experience”, ha
commentato Andrea Stratta, Amministratore Delegato di Notorious
Cinemas, “un universo in grado di offrire il massimo del
comfort e della qualità ai propri spettatori, che ci fa diventare
uno dei principali circuiti indipendenti del settore
cinematografico italiano, raggiungendo, dopo poco tempo dalla
nascita, una importante quota di mercato nazionale”.
Merlata Bloom Milano è il Lifestyle
Center sviluppato dalla società Merlata Mall S.p.A. al centro del
più grande progetto di trasformazione urbanistica in Italia, nel
quadrante nord ovest di Milano. Ancora commerciale e piazza di
connessione tra il quartiere residenziale Uptown e il distretto
dell’Innovazione MIND, offre 70.000 mq di nuove opportunità, tra
brand inediti e concept store sperimentali, inclusi: 210 spazi
commerciali tra cui 43 innovativi concept F&B, un superstore
Esselunga, Decathlon con il nuovo polo d’uffici e un cinema
multisala di ultima generazione NOTORIOUS. L’armonia con il parco
urbano circostante è garantita dalla piazza pubblica, dallo Sky
Garden e dalla pista ciclabile, insieme a soluzioni
architettoniche, tecniche e impiantistiche attente alla
sostenibilità.
A completare il progetto della
multisala, un’area Disney dedicata alle famiglie e una serie di
“attenzioni” rivolte all’anima green di Merlata Bloom Milano
affacciato sui 30 ettari di parco urbano. Dettagli come l’utilizzo
di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, di materiali di
costruzione riciclati e riciclabili, di packaging food interamente
compostabili e da un’attenzione alla differenziazione della
raccolta in tutte le aree del cinema in cui è possibile.
Radio Italia è Radio Ufficiale del
Circuito Notorious Cinemas. Notorious Cinemas Merlata Bloom Milano,
attraverso un importante sforzo di investimento è il terzo
multisala meneghino del gruppo (dopo Centro Sarca e Gloria). Si
trova in Via Daimler – Milano.
Notorious Cinemas
annuncia la riapertura tutte le Multisale del circuito nella data
di giovedi 29 aprile 2021, sulla scia del grande successo della
93ma edizione degli Oscar.
Andrea Stratta, Amministratore
Delegato di Notorious Cinemas, dichiara: “Siamo molto felici,
dopo sei lunghi mesi di chiusura, di aprire al pubblico le nostre
sale, sostenendo così la riapertura di tutto il settore
cinematografico italiano.”
Il circuito Notorious Cinemas basa
il suo modello di intrattenimento sui più elevati standard tecnici
audio e video, comfort di altissimo livello, accoglienza
qualificata, location accurate, estrema cura, pulizia e
igienizzazione degli ambienti, informatizzazione e automazione
dell’area ticketing.
Il circuito si compone al momento
dei seguenti Multisala:
Notorious Cinemas Sesto San
Giovanni, Multisala all’interno del Centro Commerciale
Sarca, composta da 10 sale di cui una IMAX per un totale di 1.376
posti, interamente rinnovato all’apertura nel settembre 2019 sul
format The Experience, con poltrone di ultima generazione con
schienale reclinabile e poggiapiedi, comandate elettronicamente,
con ampia seduta, tavolino, porta bibite e porta usb integrata,
ampia distanza fra una fila e l’altra in sala, rivestimenti
eco-sostenibili e aree relax.
Notorious Cinemas
Rovigo, Multisala ubicata nell’ambito del Parco
Commerciale “La Fattoria” a Rovigo, composta da 8 sale per un
totale di 1.260 posti, interamente rinnovato sul format The
Experience, con poltrone Extra Comfort di ultima generazione con
ampia seduta, tavolino spazioso e porta bibite, con rivestimento in
eco pelle, ampia distanza fra una fila e l’altra in sala,
rivestimenti eco-sostenibili e aree relax.
Notorious Cinemas
Gloria, storica Multisala collocata nel centro di Milano,
in Corso Vercelli, composta dalle famose Sala Marylin e Sala Garbo
per un totale di 550 posti, interamente rinnovata secondo il format
The Experience durante i mesi di chiusura forzata a causa della
pandemia, che aprirà al pubblico in una veste nuova con poltrone
Extra Comfort di ultima generazione con ampia seduta, tavolino
spazioso e porta bibite, con rivestimento in eco pelle, ampia
distanza fra una fila e l’altra in sala e aree relax. Per la
riqualificazione dell’intera struttura si è data molta importanza
all’eco-sostenibilità scegliendo sempre i materiali a più basso
impatto ambientale.
NOTORIOUS CINEMAS SRL, è una società con sede
operativa a Milano, controllata al 100% da Notorious Pictures
S.p.A., e dedicata alla gestione diretta di sale cinematografiche
condotte esclusivamente in affitto. La controllante Notorious
Pictures è una società indipendente costituita nel luglio 2012 con
sede a Roma, quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito
da Borsa Italiana, opera nella produzione, nell’acquisizione e
commercializzazione di Diritti di Opere filmiche in tutti i canali
di distribuzione (cinema, home video, pay tv e free tv, new media)
e nella gestione di sale cinematografiche attraverso la controllata
Notorious Cinemas. Nel 2020 il Gruppo, sulla base dei dati
finanziari esposti in conformità ai principi contabili IAS/IFRS,
ha registrato ricavi pari a Euro 13,4 milioni, un Ebitda margin del
37,5% e una perdita netta di Euro 2,1 milioni. Notorious Pictures
è PMI Innovativa dal luglio 2017.
Lo storico cinema Gloria di
Milano di Corso Vercelli, rilevato a gennaio scorso da
Notorious Cinemas, riapre finalmente al pubblico
dopo mesi di chiusura a seguito del lockdown con una nuova veste.
Il Multiplex, che beneficiava già di un’ubicazione strategica, ha
subito un intervento completo di restyling nel periodo estivo,
secondo le linee guida di un format innovativo di sala
cinematografica sviluppato con l’expertise internazionale
dell’Amministratore Delegato, Andrea Stratta, utilizzando materiali
a basso impatto ambientale e nel rispetto delle nuove norme
anti-covid per consentire flussi separati di ingresso e uscita.
Il format propone un nuovo modello
di intrattenimento basato sui più elevati standard tecnici audio e
video, comfort di altissimo livello, accoglienza qualificata,
location accurate, cura e pulizia degli ambienti, informatizzazione
e automazione dell’area ticketing. Le due sale Marylin e Garbo,
sono state dotate di poltrone estensibili per un maggiore comfort
nella visione e ora hanno una capienza posti rispettivamente di 283
e 270.
Il Multisala Gloria è il
terzo multiplex del circuito Notorious Cinemas: The Experience dopo
quelli di Sesto San Giovanni e Rovigo. Così Guglielmo
Marchetti, Presidente di Notorious Cinemas: “Siamo felici di
ridare nuova vita al Gloria, una sala storica così importante per
la città e per i milanesi. Un cinema che da sempre nel suo nome ha
grandi ambizioni, e noi abbiamo deciso di valorizzarle
ulteriormente con la convinzione che investire oggi sia l’unica
chiave per superare questo momento di crisi e ricostruire un futuro
migliore.”
Inaugurato per la prima volta nel
1928, era nato come cineteatro e abbinava proiezioni
cinematografiche ad avanspettacolo, poi distrutto sotto le bombe
incendiarie del ’43, viene ricostruito nel ’46. Negli anni Settanta
la zona Vercelli si trasforma progressivamente in quartiere della
borghesia milanese ed è così che il cinema Gloria, diventato cinema
da ‘prime visioni’, riesce ad imporsi sulla piazza di Milano come
una tra le sale di maggior prestigio.
La presentazione di Cowboys
and Aliens al Comic-Con di San Diego, è stato un momento propizio
per i giornalisti che hanno avuto l’opportunità di indagare
sul sequel si Star Trek con Roberto Orci e Alex Kurtzman
(produttori e sceneggiatori del film), inizialmente previsto per
a giugno 2012 ma quasi certamnete slittato al 2013.
Ecco le dichiarazioni tradotte da Badtaste:
Orci:Le
nostre idee le abbiamo avute quando abbiamo realizzato il primo
film. La nostra opinione è sempre che non si debba mai pensare a un
sequel mentre si gira un film, ma già all’epoca pensavamo al
seguito, e alcune delle idee che abbiamo avuto allora le stiamo
utilizzando adesso, proponendole continuamente alla Paramount. J.J.
Abrams le ha sviluppate assieme a noi. Abbiamo avuto un’idea
particolare, una storia incredibile e gireremo molto
presto.
Tra quanto tempo? Orci: speriamo… Kurtzman: …all’inizio dell’anno prossimo. Orci: Penso che probabilmente inizieremo a
gennaio, ma ogni volta che diciamo una data alla fine non è vero.
Diciamo che inizieremo tra poco.
Anche Damon Lindelof aveva
parlato in merito: Sto passando giorno e notte al lavoro su Star
Trek 2. Dovevamo concentrarci su quello non appena finito Lost, ma
J.J. Abrams era troppo impegnato su Super 8, e anche Alex e Bob
avevano da star dietro al loro impero. Ora finalmente i quattro
creativi che hanno lavorato al primo film sono tutti insieme in una
stanza, era questo l’unico modo in cui volevamo fare il sequel. Le
aspettative sono altissime, non ci accontenteremo di dire “ok,
questo va bene”. Se un’idea non è fantastica, o non presenta
l’universo di Star Trek in maniera innovativa, non la prendiamo in
considerazione, anche se dobbiamo omaggiare i fedelissimi fan. E’
stata dura, ma ora abbiamo trovato la storia.
Abbiamo lavorato a lungo e con molta passione alla
sceneggiatura del sequel. La nostra sfida è fare un film migliore
del primo. Il nostro termine di paragone, come sequel, è sempre Il
Cavaliere Oscuro.
Notizie degli
scavi, tratto dall’omonimo racconto di Franco
Lucentini, è l’ultima elegante e delicata opera di
Emidio Greco. Il regista sembra voler comunicare
come sia più facile “abitare il dolore” quando non si è soli. La
condivisione diventa elemento necessario per l’esistenza umana,
senza di essa nulla pare avere senso.
I due protagonisti di
Notizie degli scavi s’incontrano nel dolore e
insieme tentano di rimanere in equilibrio nella precarietà della
vita. Giuseppe Battiston è perfetto nel ruolo
del professore, dalla sua interpretazione emerge chiaramente il
disagio di un uomo chiuso nel suo mondo, pronto a inseguire il filo
di un pensiero spesso incongruo rispetto alle contingenze. Servile
e dignitoso, vile e orgoglioso si muove con un’aria costantemente
assorta e stupita.
Notizie degli scavi, il film
Il regista, attraverso un atto di
profonda generosità, ci permette di entrare nel “mondo privato” del
protagonista. Lo fa attraverso le numerose soggettive, che si
soffermano su vari particolari, come un piccolo bignè, un angolo
della cucina o una semplice zuppa, che stimolano l’immaginazione di
un uomo apparentemente chiuso alla coscienza. A risvegliarlo il
tenero incontro con la Marchesa (Ambra
Angiolini), una prostituta che ha tentato di
suicidarsi dopo una delusione d’amore e la visita agli scavi di
Villa Adriana a Tivoli. Il perdersi all’interno di antichi ruderi è
metafora del perdersi nei meandri della propria mente, per poi però
ritrovarsi con una nuova consapevolezza.
Uno stile minimalista quello del
regista Emidio Greco che ci accompagna nella
quotidianità dell’esistenza umana. Senza mai forzare la mano i
personaggi si svelano lentamente attraverso dei gesti semplici,
come il pettinarsi i capelli o rispondere al telefono. I dialoghi
sono semplici e pacati, il dolore e le sofferenze dei protagonisti
non vengono raccontate esplicitamente, ma si percepiscono dal tono
della voce, dagli sguardi, dalle lacrime e dai silenzi. Sono esseri
umani che conservano una forte dignità senza fuggire dal proprio
tormento, rimanendo nell’attrito non si arrendono comunicando allo
spettatore che ogni esistenza, anche la più misera, vale la pena di
essere vissuta.
Total Fim Magazine ha pubblicato un
nuovo reportage dal set di Harry Potter e i Doni della Morte: parte
I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II: eccone alcuni
punti.
Yates ha definito la Parte I un film on the road, dicendo che sarà
dinamico, pieno di adrenalina e viscerale. E poi: “E’ la storia di
tre rifugiati, tre ragazzi tagliati fuori da tutto ciò che
conoscono e da tutte le persone che amano, inseguiti senza sosta da
gente che vuole ammazzarli.”
Yates ha riflettuto sul momento migliore in cui spezzare i due
film: “E’ meglio spezzare in un momento di suspense o in un momento
di risoluzione?” si è domandato a voce alta.
La Parte II sarà “Una grande opera, un’epopea di grande respiro,
con enormi battaglie.” Emma Watson ha commentato che le sembra un
film diverso da tutti gli altri, perché non ha la stessa struttura:
“Gli altri film avevano tutti la stessa struttura: entravamo in
Sala Grande e c’era il discorso di inaugurazione. Stavolta non è
più così.”
Lo sceneggiatore Steve Kloves ha rivelato qualche altro
dettaglio sulla separazione tra i due film, spiegando che è stata
presa la decisione più saggia possibile: la fine del settimo film
“dovrebbe consentire di accomiatarsi nel modo migliore da certi
personaggi”.
Netflix Italia ha diffuso il trailer
ufficiale di Notizie dal
mondo, l’atteso film che vede protagonista l’attore
Premio Oscar
Tom Hanks.
Netflix e Universal Pictures hanno
l’onore di presentare
Tom Hanks in Notizie dal mondo, una storia commovente
scritta e diretta da Paul Greengrass, che
collabora di nuovo con la star per la prima volta dai tempi di
Captain Phillips – Attacco in mare aperto, candidato agli
Oscar come Miglior film nel 2013.
Cinque anni dopo la fine della
Guerra civile, il capitano Jefferson Kyle Kidd (Hanks), veterano di
tre guerre, si sposta di città in città raccontando storie vere e
condividendo le ultime notizie su presidenti e regine, faide
epiche, catastrofi terribili e avventure mozzafiato da ogni angolo
del globo. Nelle pianure del Texas il suo destino si incrocia con
quello di Johanna (Helena Zengel, Systemsprenger), una bambina di
10 anni catturata dalla tribù dei Kiowa sei anni prima e allevata
come una di loro. Johanna, ostile verso un mondo che non conosce,
sta per essere riconsegnata agli zii contro la propria
volontà. Kidd accetta controvoglia di consegnare la bambina
ai legittimi custodi. Durante un viaggio di centinaia di miglia
attraverso l’implacabile natura selvaggia, i due protagonisti
affrontano insieme incredibili sfide lanciate da forze umane e
naturali, mentre sono alla ricerca di un luogo che entrambi possono
chiamare casa.
Notizie dal
mondo è diretto da Greengrass (franchise di Bourne,
United 93), coautore insieme a Luke Davies (Lion – La strada verso
casa) anche della sceneggiatura, tratta dal bestseller candidato al
National Book Award di Paulette Jiles. Il film è prodotto da Gary
Goetzman (franchise di Mamma Mia!, Greyhound – Il nemico
invisibile), Gail Mutrux (The Danish Girl, Donnie Brasco) e Gregory
Goodman (22 luglio, 8 Mile). I produttori esecutivi sono Steven
Shareshian e Tore Schmidt.
La Universal
Pictures ha diffuso il trailer di Notizie dal
mondo conTom
Hanks, una commovente storia scritta e diretta da
Paul Greengrass che per la prima volta torna a
lavorare con l’interprete del suo
Captain Phillips – Attacco in mare aperto, candidato
all’Oscar come miglior film nel 2013.
Cinque anni dopo la fine della
Guerra Civile, il Capitano Jefferson Kyle Kidd (Tom
Hanks), un veterano di tre conflitti, si sposta di
città in città narrando storie vere condividendo con chi lo ascolta
vicende di presidenti e regine e racconti di faide gloriose,
catastrofi devastanti ed emozionanti avventure vissute in remoti
angoli del globo. Nelle pianure del Texas, il suo percorso incrocia
quello di Johanna (Helena Zengel, System Crasher), una ragazzina di
dieci anni adottata sei anni prima dai membri della tribù nativa
dei Kiowa che l’hanno allevata come una di loro. Johanna, ostile ad
un mondo mai conosciuto prima, viene rimandata dagli zii biologici
contro la propria volontà.
Kidd acconsente a riportare la bambina là dove la legge
stabilisce debba vivere. E nel corso del loro viaggio di centinaia
di miglia in un territorio caratterizzato da una natura ostile, i
due sono costretti ad affrontare immensi ostacoli sia di natura
umana che naturale, mossi entrambi dal desiderio di trovare
finalmente un luogo da poter chiamare casa.
“Notizie dal mondo è
ambientato in un mondo pericoloso e tristemente diviso, ed è un
viaggio che conduce sia il capitano Jefferson Kyle Kidd (Tom
Hanks) che la ragazzina, Johanna (Helena Zengel), ad
una grande scoperta. Sono due personaggi “persi”, anche se in modo
diverso, e sono entrambi alla ricerca di un proprio luogo di
appartenenza. Ed è proprio questa la grande forza emotiva alla base
del loro viaggio. Kidd e Johanna vivono grandi avventure
affrontando grandi pericoli e, in pratica, il film è la storia di
un viaggio verso la redenzione”.
Tom Hanks sul suo personaggio (Captain Jefferson
Kyle Kidd) nel film:
“Mi piace sia ascoltare una magnifica storia che raccontarne
una, per questo ero così entusiasta all’idea di interpretare il
capitano Jefferson Kyle Kidd. È un gran divulgatore, è motivato, si
emoziona, ha un animo nobile ed è spinto dal desiderio di scoprire
la verità. Kidd desidera trasmettere al suo pubblico un’onesta
visione di ciò che accade nel mondo perché è consapevole del fatto
che, insieme ad informare e a divertire, la lettura delle notizie
può trasformarsi in un momento altamente educativo”.
Tom Hanks su Helena Zengel, attrice dodicenne che
interpreta “Johanna” nel film:
“Non posso far altro che insistere sull’incredibile carisma
della giovane Helena Zengel. Credo che attori si nasca. Non si
impara ad essere attori, lo si è e basta. I suoi silenzi, i suoi
occhi, il suo istinto: magari non è consapevole delle varie regole
della recitazione, ma le conosce già”.
Un veterano della Guerra Civile
accetta di portare una bambina, presa dal popolo Kiowa anni prima,
da sua zia e suo zio, contro la sua volontà. Percorrono centinaia
di miglia e affrontano gravi pericoli mentre cercano un luogo che
entrambi possano chiamare casa. Cinque anni dopo la fine della
Guerra civile, il capitano Jefferson Kyle Kidd (Hanks), veterano di
tre guerre, si sposta di città in città raccontando storie vere e
condividendo le ultime notizie su presidenti e regine, faide
epiche, catastrofi terribili e avventure mozzafiato da ogni angolo
del globo. Nelle pianure del Texas il suo destino si incrocia con
quello di Johanna (Helena Zengel), una bambina di 10 anni catturata
dal popolo dei Kiowa sei anni prima e allevata come una di loro.
Johanna, ostile verso un mondo che non conosce, sta per essere
riconsegnata agli zii contro la sua volontà. Kidd accetta di
consegnare la bambina ai legittimi custodi. Durante un viaggio di
centinaia di miglia attraverso l’implacabile natura selvaggia, i
due protagonisti affrontano insieme incredibili sfide lanciate da
forze umane e naturali, mentre sono alla ricerca di un luogo che
entrambi possono chiamare casa.
Notizie
dal mondo è diretto da Greengrass (franchise di
Bourne, United 93), coautore insieme a Luke Davies (Lion – La
strada verso casa) anche della sceneggiatura, tratta dal bestseller
candidato al National Book Award di Paulette Jiles. Il film è
prodotto da Gary Goetzman (franchise di Mamma Mia!, Greyhound – Il
nemico invisibile), Gail Mutrux (The Danish Girl, Donnie Brasco) e
Gregory Goodman (22 luglio, 8 Mile). I produttori esecutivi sono
Steven Shareshian e Tore Schmidt.
Era il lontano 1984
quando Bill Murray e Dan
Aykroyd condivisero il grande schermo dando vita a quel
fenomeno culturale che prende il nome
di Ghostbusters, eppure sempre in
quegli anni i due fecero coppia in un’ulteriore
pellicola, Nothing Lasts Forever,
diretta dal veterano del Saturday Night
LiveTom Schiller ed
interpretata da Zach Galligan.
La pellicola, prodotta
dalla Metro Goldwyn Mayer, è una sorta
di sci-fy d’epoca in cui il protagonista Zach
Galligan si trovava catapultato, in una New York
proiettata nel futuro, nel bel mezzo di un complotto. In questo
contesto Murray e Aykroyd si
erano prestati al gioco attraverso due brevi apparizioni.
Sfortunatamente, in seguito a
numerosi test screening, la MGM decise di non
rilasciare la pellicola né nei cinema né nei circuiti dell’home
screening, relegandola di fatto in un limbo in cui è stata tenuta
nascosta fino a qualche anno fa quando, nell’anonimato totale,
venne pubblicata in maniera anonima sulla
piattaforma Youtube.
Ora, a distanza di 30 anni dalla sua
realizzazione, la pellicola è stata riscoperta e portata in auge
dalla rete. Qualora siate interessati a darci un’occhiata qui di
seguito vi proponiamo il link al video.
Una vita contro tendenza quella che
Sky
Documentaries in simulcast con Sky Arte cerca
di raccontare parlando di Sinéad O’Connor.
Disponibile anche su NOW e intitolato Nothing
Compares, la vita della cantante irlandese viene
messa sotto una lente diversa, fatta di voci e mai di volti.
Nessuno degli intervistati o la stessa O’Connor appaiono in video,
ma il documentario Showtime diretto da Kathryn
Ferguson pone al centro il fulcro della carriera
dell’artista, che va oltre l’aspetto fisico e le tendenze, da cui
la stessa Sinéad O’Connor è sempre fuggita. Il
documentario, che ha il titolo di uno dei suoi più grandi successi,
ha avuto la sua messa in onda americana nel 2022 e arriverà in
Italia su Sky Documentaries in prima serata il 30
luglio.
Nothing Compares, la
trama
“Volevano che avessi capelli
lunghi e indossassi gonne corte, così mi sono tagliata i capelli
cortissimi”, racconta Sinéad O’Connor in
Nothing Compares. Un gesto rivoluzionario
come rivoluzionaria è stata a tratti la sua vita, che viene qui
raccontata attraverso l’occhio di Kathryn
Ferguson. Non solo le performance dei suoi concerti e
della carriera che ha attraversato quasi un decennio ma anche
racconti di filmati in prima persona mai visti che l’artista ha
deciso di condividere. La voce fuori campo di altre personalità
appartenenti al mondo della musica racconta il punto di vista
esterno della vita dell’artista che lascia un’eredità musicale e
sociale al mondo: l’arte che si intreccia con la storia irlandese,
la religione e la politica.
Venendo da una società patriarcale,
la sua vita è stata dedicata a fare esattamente il contrario di
quello che le dicevano gli altri. Quindi se l’etichetta
discografica la voleva in un modo, lei prese la decisione di
rasarsi a zero e di indossare giacche di pelle oversize. La sua
immagine andava oltre il femminismo dell’epoca, era già moderna,
anticipando mode e discorsi di genere di circa quarant’anni. Se
però oggi parliamo di Sinéad
O’Connor come anticipatrice del movimento femminista,
all’epoca negli anni ’80 il suo atteggiamento contro corrente non
la fece ben vedere in primo luogo dalla casa discografica ma anche
dall’audience.
Io volevo urlare
Sinéad O’Connor ha
solo vent’anni quando canta Mandinka
davanti a Stevie Wonder e se il mondo vede la pop
star, una ragazza ribelle che ha deciso di tagliare i ponti con il
suo passato e di vivere lontano dalle imposizioni della cultura
irlandese, lei invece si emoziona pensando di aver cantato davanti
a uno dei suoi idoli musicali. Voleva solo urlare, che sia il suo
dolore, la sua vita, voleva solo cantare. Con Nothing
Compares 2 U raggiunge l’apice della sua carriera,
l’album da solista diventa presto uno degli album più venduti in
America e lei ha solo ventiquattro anni quando succede. Non è più
quella ragazzina di vent’anni, lo dice lei stessa. Diventa più
sicura, gioca con gli stili e con la moda, si diverte.
Così alla sua voce armoniosa si
sovrappongono immagini di vita vera che hanno caratterizzato il
decennio: le manifestazioni per la pace, mani di politici che si
stringono siglando l’ennesima alleanza contro una guerra infinita,
Audrey nel pilot di Twin Peaks
che balla. La stessa America che l’ha accolta con così tanto
entusiasmo è la prima che inizia ad affiggere cartelloni con la sua
faccia e un segnale di divieto. Durante un concerto all’aperto nel
New Jersey, la cantante si è rifiutata di far suonare l’inno
nazionale e nulla è più suscettibile degli americani.
La fede che vacilla
Alla fine di Nothing
Compares, nella sua lettera aperta, Sinéad
O’Connor ancora una volta racconta a testa alta il suo
punto di vista. In un mondo moderno dove la cancellazione è
all’ordine del giorno, la cantante irlandese l’ha provata per la
prima volta sulla pelle ma per i motivi opposti a quelli per cui si
combatte oggi. È diventata uno spettro, un eco contrario allo
stesso vento che voleva trascinarla via. Una voce che aveva smesso
di urlare, che era diventata un sussurro. La compassione, l’amore e
l’empatia auspicati da Sinéad O’Connor nei tesi
delle sue canzoni alla fine si sono realizzati nella sua Irlanda
che oggi appare trasformata, non più in bianco e nero, ma a colori.
Piccole tracce di Sinéad, la sua eredità.
“Mi hanno spezzato il cuore ma
non sono morta. Mi hanno seppellita, ma non sapevano fossi un
seme”.
Debutta il 17 marzo
su Nexo+, la piattaforma di contenuti on demand
per un tempo libero di qualità ideata da Nexo Digital,
Note di Viaggio. Il film, diretto da Andrea
Longhin e Claudio Spanu e prodotto da BMG
Italia.
Questo straordinario documentario
racconta com’è nato il progetto Note di viaggio, la
raccolta di Francesco Guccini composta da canzoni
scelte dallo stesso cantautore insieme a Mauro
Pagani, reinterpretate dalle grandi voci della musica
italiana. Un viaggio nel dietro le quinte di uno dei progetti
discografici italiani più ambiziosi e riusciti degli ultimi anni,
con gli interventi e gli omaggi di Elisa, Ligabue, Carmen
Consoli, Giuliano Sangiorgi, Nina Zilli, Brunori Sas, Malika Ayane,
Francesco Gabbani, Samuele Bersani e Luca Carboni, Margherita
Vicario, Manuel Agnelli, Zucchero, Fiorella Mannoia, Emma e Roberto
Vecchioni, Vinicio Capossela, Gianna Nannini, Jack Savoretti,
Levante, Mahmood, Petra Magoni, Ermal Meta, Fabio Ilacqua, Mauro
Pagani. Grandi nomi che hanno saputo dar vita a
interpretazioni raffinate e di grande personalità, grazie al
prezioso lavoro di produzione curato da Mauro Pagani, che riguardo
al progetto afferma:
“Le canzoni di Francesco hanno
accompagnato da sempre il mio cammino di uomo e di musicista. In
ogni casa, in ogni festa, discussione o corteo, lui in qualche modo
c’era. Avere l’opportunità di risalire quel lunghissimo fiume di
immagini e di parole, potendo per di più contare sull’aiuto e la
maestria di così tanti amici, è stato davvero un gran privilegio.
In questo progetto rivedo tanta bellezza, tanta vita e tanto
presente.”
Aggiungono i registi Andrea Longhin
e Claudio Spanu: “Un vero e proprio “Viaggio” per noi, citando
il titolo di questo progetto. Un viaggio attraverso la buona musica
ma anche dentro i racconti, i volti, le poesie e l’arte di chi ha
saputo collegare con un filo rosso diverse età e generazioni. Due
anni emozionanti che ci hanno permesso di conoscere le persone
prima degli artisti e tracciare assieme a loro il nostro personale
filo rosso. Ci teniamo a ringraziare BMG per la totale fiducia nei
nostri confronti, Mauro Pagani e le Officine Meccaniche per averci
sempre accolto (e sopportato) con il sorriso, tutti gli artisti e
ovviamente il Maestrone per averci onorato con frammenti della sua
incredibile vita, le sue storie, i bicchieri di vino bevuti
insieme. Non abbiamo più paura perché non ci succederà
niente.”
Bellezza, vita, attualità: la
poetica di Francesco Guccini accompagna da sempre il cammino degli
italiani, ed è per questo che Note di
viaggio è un progetto che non vuole essere
celebrativo, ma guarda al futuro attraverso le canzoni del Maestro.
I due volumi del progetto discografico di BMG, Note di Viaggio
– capitolo 1: venite avanti… e Note di Viaggio – capitolo
2: non vi succederà niente, sono disponibili negli store
fisici e digitali.
Nella colonna sonora del
documentario è presente anche la musica dell’artista
Ditonellapiaga, ad accompagnare le scene relative alla
realizzazione delle straordinarie opere dello street artist NeoPop
internazionale Tvboy, che sono poi diventate le copertine dei
dischi.
Disney+ ha diffuso il
trailer di Not Okay, il nuovo film
originale in arrivo in Italia il 29 luglio sulla piattaforma
streaming. Not Okay è scritto e
diretto da Quinn Shephard e interpretato da
Zoey Deutch,
Dylan O’Brien, Mia Isaac, Embeth Davidtz, Nadia Alexander, Tia
Dionne Hodge e Negin Farsad. Brad Weston e Caroline Jaczko
sono invece i produttori del film.
NOT OKAY segue Danni Sanders (Zoey
Deutch), un’aspirante scrittrice senza obiettivi, senza amici,
senza prospettive sentimentali e – cosa peggiore – senza follower,
che finge un viaggio a Parigi postando contenuti fake su Instagram
nella speranza di aumentare la sua popolarità sui social media.
Quando un terrificante incidente colpisce la città delle luci,
Danni cade involontariamente in una bugia più grande di quanto
avesse mai immaginato. Torna come un’eroina, stringe un’improbabile
amicizia con Rowan (Mia Isaac), sopravvissuta a una sparatoria in
una scuola e impegnata a cambiare la società, e conquista l’uomo
dei suoi sogni, Colin (Dylan O’Brien). Come influencer e attivista,
Danni ha finalmente la vita e il pubblico che ha sempre desiderato.
Ma è solo questione di tempo prima che il quadro idilliaco si
incrini e Danni scopra a sue spese che il web è pieno di persone
che non aspettano altro che criticare il prossimo.
Parlare di celebrità oggigiorno è
decisamente complesso: bisogna tenere in considerazione tanti tipi
di notorietà. La prima che ci viene in mente è quella così a
portata di mano racchiusa nei social dentro al nostro smartphone.
Quinn Shephard (Il sole a mezzanotte),
attrice statunitense ventisettenne, debutta alla regia con
Not Okay, un film che prova ad affrontare il
tema della fama sui social in chiave satirica e pungente. Scopriamo
i dettagli del lungometraggio, dal 29 luglio disponibile su
Disney+.
Not Okay: di cosa parla il
film
Danni Sanders (Zoey
Deutch) è una ragazza che lavora come editor di foto per
una rivista online ma sogna in grande: vuole diventare una
scrittrice ed essere amata da un grande pubblico. Danni ha
infatti davvero pochi amici. Nel tentativo di farsi notare da
Colin (Dylan O’Brien), un influencer che
sostiene campagne a favore della legalizzazione della cannabis,
finge di dover andare a Parigi per un convegno di scrittori.
Sfruttando le sue abilità di editor, posta sui social foto e
video-montaggi di lei nei luoghi parigini. Inaspettatamente,
durante il periodo di finto soggiorno di Danni, a Parigi
scoppia un attentato.
Notando le attenzioni ricevute,
Danni decide di continuare con la sua farsa e,
spacciandosi per una sopravvissuta all’attacco, diventa sempre più
famosa. L’equilibrio tra notorietà e menzogne non è affatto facile
e l’invidia degli haters contribuisce a complicare i piani di
Danni…
Una satira fin troppo sottile
Not Okay è un
calderone pieno di tanti, troppi elementi. La trama è davvero densa
per poco più di un’ora e mezza di film: si parla di social, fake
news, attentati, armi, depressione, comunità LGTQ+,… Cercando di
includere tutto, non si riesce a dare a nulla abbastanza peso. I
temi sono affrontati con superficialità e i momenti più profondi
devono per forza di cose essere rapidi e concisi. Guardando il film
sembra proprio di navigare sui social: da un contenuto all’altro,
da una storia alla successiva.
Un dramma ben mascherato
Man mano che si procede con la
visione del film, se ne possono apprezzare i tratti drammatici.
Nonostante tutto, gli spunti di riflessione proposti da
Shephard sono decisamente tanti e tutti attuali:
si parla di ansia sociale, di solitudine, di notorietà, di
adolescenza, di terrorismo. Va detto però che ogni argomento
meriterebbe più spazio.
In effetti, non è facile attribuire un genere a Not
Okay. È satirico? O è drammatico? È una commedia
dalle tinte amare? È un teen movie? Ci sono alcune scene veramente
ridicole, ai limiti del trash e non mancano le parodie sul tema
della cannabis, degli influencer, dei gruppi di ascolto. Questi
momenti sono intervallati da alcune parentesi toccanti che però
risultano decontestualizzate. Sommando tutti gli elementi, non si
capisce esattamente quale sia il messaggio di fondo e il tono della
storia.
Un cast giovane e fresco
Gli interpreti di Not
Okay sono giovani ma tutti abili nei propri ruoli. La
protagonista Zoey Deutch è credibile e si
muove bene nei panni della ragazza complicata, a tratti psicopatica
ed egocentrica.
Dylan O’Brien (Teen
Wolf) è l’influnecer sfatto (e fatto) emblema di tanti
soggetti che tutti noi abbiamo in mente. Entrambi gli attori
interpretano alla perfezione gli stereotipi delle persone
superficiali che, tra social e vestiti colorati, oggi sono ben
identificabili.
Le ambientazioni colorate sono una
nota aggiuntiva interessante di Not Okay:
tutto appare finto e perfettamente allegro, proprio come i social
vogliono farci credere. Anche in questo aspetto, Not
Okay ricorda un altro film satirico e variopinto, così
eccentrico da sembrare reale: Don’t Look
Up (Adam
MCKay). Lungometraggi come questi non possono che
farci riflettere – e farci storcere il naso – sulle assurdità della
realtà odierna.
Dal creatore di I
Soprano, David Chase sono state rilasciate
nuove immagini del film Not Fade Away. Il
film è incentrato su un gruppo di amici del New Jersey che nel
corso
Si intitola Not Another
Sundance Movie ed è un simpatico video realizzato
dalla squadra di tastesfunny.net. Si tratta di un trailer di un film
indipendente, che mette in ridicolo i luoghi comuni in questo tipo
di cinema, che per quanto ricercato e spesso “rattoppato” a causa
della mancanza di mezzi e fondi, presenta innegabilmente dei punti
comuni da pellicola a pellicola.
Ecco il video in cui si prendono
direttamente in giro film come Re della Terra
Selvaggia e I Segreti di Brokeback
Mountain:
Not Another Sundance
Movie
A Tastes Funny Original Trailer
Scritto da Molly Fite, Susan
Mandel, John Ott, Autumn Proemm & Chris Punsalan, diretto
da Chris Punsalan, fotografia di Chris
Punsalan & Stephen Mader, con Molly Fite, Dan
Banas, Todd McClintock, Samantha McLoughlin & Lucy
McLoughlin.
Variety riporta la notizia che
Stephenie Meyer, l’autrice di Twilight,
produrrà insieme alla sua Fickle Fish Films,
l’adattamento cinematografico del romanzo pubblicato lo scorso anno
Not a Drop to Drink di Mindy
McGinnis, una storia di
sopravvivenza ambientata in un un mondo dove l’acqua è praticamente
inesistente. La protagonista della storia è Lynn, una giovane donna
a cui è stato insegnato di proteggere il proprio stagno da ogni
possibile minaccia.
“Siamo sicuri che questa
storia, che unisce così bene il senso della vita che si scontra
contro la resistenza ad ogni costo, sarà accolta molto bene dal
pubblico” ha dichiarato Meghan Hibbett, partner di produzione
della Meyer alla Fickle Fish. Oltre ad aver scritto i libri di
Twilight, Stephenie Meyer è stata già produttrice dei due
ultimi film della trasposizione cinematografica della saga
(Breaking Dawn, Parte 1 e 2) e di The
Host con Saoirse Ronan, sempre tratto da un suo romanzo.
Medusa Film ha
diffuso il teaser trailer di Nostalgia il nuovo
film di Mario Martone con Pierfrancesco Favino che sarà presentato in
Concorso al 75º Festival
di Cannes e uscirà nelle sale italiane il 25 maggio 2022.
Nostalgia, trama
Dopo quarant’anni di lontananza Felice torna lì dov’è nato, il
rione Sanità, nel ventre di Napoli. Riscopre i luoghi, i
codici del quartiere e un passato che lo divora.
Il regista Mario Martone ha
dedicato alla sua Napoli diversi film, dal suo esordio
Morte di un matematico napoletano fino al
recente Il sindaco del rione Sanità, tratto
dall’omonima opera di Eduardo De Filippo. Nel 2022
è poi tornato proprio nei luoghi di quel rione per girarvi Nostalgia (qui la recensione), un dramma
tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea dove la
città e le sue sfumature diventano protagonista imprescindibile,
che accompagna il personaggio interpretato da Pierfrancesco
Favino in una riscoperta nostalgica di quei luoghi,
della loro meraviglia ma anche della loro pericolosità.
In Nostalgia,
infatti, Napoli e il rione Sanità hanno un ruolo importantissimo,
con il regista che ha scelto le location anche in base
all’evoluzione che il protagonista ha nel corso del racconto. È
così che si portano sullo schermo ambienti talvolta ritratti con
pregiudizio o eccessiva severità, capaci di sfoggiare una serie di
colori, profumi e sapori unici, in cui lo spettatore ha modo di
imbattersi nel corso dell’intero film. Certo, non manca anche la
raffigurazione di quegli ambienti più oscuri, malavitosi, che fanno
del capoluogo campano un luogo tanto affascinante quanto
temibile.
Da poco divenuto disponibile anche
su Netflix,
Nostalgia è
un film che evoca dunque tutto ciò e che tra pregi e difetti porta
ad innamorarsi delle bellezze di Napoli, ma anche a riflettere sul
valore e la pericolosità di un sentimento quale la nostalgia. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori, scoprendo poi i luoghi in
cui si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Felice, il quale dopo quarant’anni di assenza
torna nella sua Napoli per rincontrare sua madre ma anche
riscoprire i luoghi e i codici del quartiere in cui è cresciuto,
il Rione Sanità. Qui però Felice deve fare
anche i conti con un passato doloroso, nel quale figura anche
Oreste, suo compagno di bravate ora divenuto
ricercato e temuto boss malavitoso. Felice vorrebbe rincontrarlo,
recuperare il tempo perso e forse anche far riemergere l’umanità
dell’amico, ma troppo tempo sembra essere passato e la nostalgia
potrebbe rivelarsi pericolosa.
Ad interpretare Felice vi è l’attore
Pierfrancesco Favino, cimentatosi in una prova
d’attore che gli ha richiesto di acquisire un accento egiziano,
luogo dove il protagonista è fuggito, per poi gradualmente
“sporcare” quel modo di parlare con un ritorno della cadenza
napoletana fino a quel momento dimenticata. Accanto a lui, nel
ruolo dell’ex amico Oreste vi è invece l’attore Tommaso Ragno, mentre Francesco Di Leva è don Luigi Rega, parroco
del rione che si batte contro la criminalità. L’attrice
Aurora Quattrocchi interpreta Teresa, madre
di Felice, mentre l’attrice marocchina Sofia
Essaïdi è la moglie del protagonista.
Le location di Nostalgia:
ecco dove è stato girato il film
Fedele all’omonimo romanzo da cui è
tratto, Nostalgia
è ambientato a Napoli, e più precisamente nel
rione Sanità. Innanzitutto, a Vascio
di Via Cristallini 133 si trova l’abitazione di
Teresa, la madre del protagonista dove egli si reca a inizio film.
Nel Centro Direzionale, invece, si trova
l’Holiday Inn dove Felice soggiorna non appena arrivato a Napoli.
Uno dei luoghi più belli e riconoscibili nel film è invece
la Porta di San Gennaro, la più antica porta
della città di Napoli, con il suo affresco di Mattia
Preti offerto alla città per la fine della peste. Questa
si può ammirare alle spalle di Felice mentre entra nel rione
Sanità.
Nel rione, Felice percorre
Via Vergini, nel cuore della Sanità, e attraversa
le bancarelle del famoso mercato del Borgo dei
Vergini per raggiungere la casa della madre. Il murales di
Totò e Peppino che si nota nel film si trova invece a
Piazza Sanità, dove il protagonista passa prima di
entrare nella Basilica di Santa Maria alla Sanità.
È in essa che il protagonista conosce don Luigi e sempre qui prende
parte al funerale della madre. Tra le numerose passeggiate che
Felice poi compie, alla ricerca di una nuova casa, c’è
Salita Capodimonte, dove si trova anche la
scalinata ellittica del settecentesco Palazzo De’
Liguoro-Santoro, dove abita Oreste.
Sempre a Capodimonte, Felice ricorda
di avere partecipato a una gara clandestina di motociclette
conclusasi con un giro intorno al Tondo di
Capodimonte. Altri affascinanti luoghi dove egli si reca,
grazie alla guida di una ragazza conosciuta, sono invece le
Catacombe di San Gennaro e San
Gaudioso. Viene mostrato poi anche il Cimitero
delle Fontanelle, luogo di culto e di macabro fascino allo
stesso tempo, in cui si concentrano leggende e racconti miracolosi.
Qui Felice apprende del famoso “culto delle anime pezzentelle” e
decide di adottare un teschio dell’ossario per ingraziarsi le anime
del Purgatorio ed avere la loro protezione.
Il trailer di Nostalgia e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Nostalgia
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple TV, Infinity+,
Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Uscito dal teatro di Qui rido io, il regista
Mario Martone torna tra le strade
di Napoli per raccontarne nuove sfumature, colori e suoni. Il suo
nuovo film, Nostalgia, presentato in
concorso al Festival di Cannes e tratto
dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea, ci porta nel
rione Sanità (che Martone aveva già raccontato con Il sindaco del rione
Sanità), per fotografarlo attraverso gli occhi di un uomo
assente da quei luoghi da troppo tempo. Questo viaggio attraverso
vicoli e ambienti decadenti diventa dunque non solo un’atipica ode
alla città, quanto anche il racconto di un ritorno, di una
riscoperta, con tutto il bene e il male che questa comporta.
L’uomo che torna a Napoli, dopo ben
quarant’anni di assenza, si chiama Felice (interpretato da Pierfrancesco
Favino). Ora ricco imprenditore a Il Cairo, egli è
richiamato nel capoluogo campano per far visita all’anziana madre.
Mentre si prende cura di lei, Felice ha modo di riscoprire i luoghi
della sua infanzia, iniziando sempre più a sperimentare i morsi
della nostalgia. Insieme alla sua adolescenza, egli ritrova però lì
anche paure e segreti del passato, con i quali sarà inevitabile
fare i conti. Più passa il tempo, più Felice si ritroverà
fagocitato da una realtà che non lascia via di scampo.
Il ritorno verso casa
Un aereo in volo, un auto in
movimento, un albergo che affaccia sul Vesuvio. Che il protagonista
di Nostalgia sia un uomo in viaggio è evidente sin da
subito, il punto è capire dove si sta recando o, meglio ancora,
verso cosa sta tornando. Il suo parlare un italiano stentato è poi
solo uno dei tanti elementi che ce lo presentano come uno straniero
in quei luoghi che sembra però conoscere così bene. Basta infatti
una passeggiata notturna per rispolverare i ricordi di una
giovinezza che sembrava dimenticata. Si svela così agli occhi del
protagonista un mondo che sa di nuovo e d’antico e attraverso di
lui impara a conoscerlo anche lo spettatore.
La prima parte del film si concentra
dunque tanto sul processo di reintegrazione di Felice quanto sulla
descrizione di una delle zone più problematiche della città. Nello
sguardo di Martone non vi è però giudizio, bensì quello che si
potrebbe definire un intento documentaristico. Egli riprende ogni
situazione facendo sì che lo spettatore possa sentirsi dalla parte
del protagonista e solo così d’altronde può aspirare a far emergere
quella potente emozione che pervade il racconto e dà il titolo al
film. Un dolore del ritorno che si concretizza qui in
scene silenziose e potenti, come quella del figlio che lava con
cura la madre ormai anziana e incapace di farlo da sola.
Più Felice si addentra nel cuore del
rione, però, più il racconto cambia, si schiude verso nuovi
percorsi e risvolti, portando l’attenzione su un passato difficile
da dimenticare e accettare. Allo stesso tempo anche Felice cambia,
riacquisendo una timida parlata napoletana. D’altronde, una volta
chiarito verso cosa stava tornando, la nuova domanda che nasce
spontanea è: perché se ne era andato? La nostalgia si espande e
dalla città arriva ad includere anche il ricordo di un’amicizia
perduta nel tempo. Il suo ritorno verso casa e ciò che ne consegue,
a questo punto, diventa metafora di ciò che la nostalgia è capace
di compiere sull’animo umano.
La delicatezza di Pierfrancesco Favino
Come si può intuire, con
Nostalgia Martone sembra più che altro essere interessato
a raccontare un’emozione, dando dunque vita ad un film
contemplativo, pacato, che riflette sull’esistenza insieme al suo
protagonista. Non c’è bisogno di colpi di scena, né dell’esuberanza
del suo precedente film e anche la raffigurazione della camorra
risulta essere più un colore sullo sfondo. Sullo sfondo, in realtà,
ci finiscono un po’ troppe cose e non sempre il “personaggio” città
o le altre personalità presenti risultano ben rapportati al
protagonista. Forse la natura introspettiva di Nostalgia
si spinge un po’ troppo in là e il film rischia di rimanere lontano
dal cuore dello spettatore.
Se ciò non avviene, è soprattutto
per merito di Pierfrancesco Favino. Il modo
in cui egli sa mettersi al completo servizio dei suoi personaggi è
ormai noto e anche stavolta dà prova di saper fare ciò che forse
nessuno potrebbe fare come lui. La delicatezza del suo Felice, che
si esprime attraverso il modo di parlare, le espressioni del viso e
la gestualità, è probabilmente uno degli aspetti che, prima di ogni
altra cosa, riesce a trasmettere quel senso di paura e di nostalgia
che si prova nel ritornare sui propri passi. Ancora una volta la
sua presenza è dunque decisiva, facendo sì che Nostalgia
possa raggiungere gli intenti prefissati.
Sarà Nostalgia di Mario Martone a
rappresentare l’Italia agli Oscar 2023. Il film
concorrerà ad essere nominato nella categoria dedicata al miglior
film in lingua non inglese in cui il nostro Paese si è sempre
distinto.
Lo scorso anno, Paolo
Sorrentino con E’ stata la mano di Dio ha
conquistato un posto in cinquina, cedendo però la vittoria allo
splendido Drive My Car. Ma come sempre si dice in queste
circostanze, essere in nomination è già una vittoria e speriamo che
Martone, per il lustro del nostro Paese, possa raggiungere
quell’onore.
Nostalgia di
Mario Martone con Pierfrancesco Favino è stato presentato in
Concorso al 75º Festival
di Cannes e è uscito nelle sale italiane il 25 maggio
2022. Dopo quarant’anni di lontananza Felice torna lì dov’è
nato, il rione Sanità, nel ventre di Napoli. Riscopre i
luoghi, i codici del quartiere e un passato che lo divora.
Martedì 10 maggio
al cinema Colosseo di Milano Sala Biografilm
presenta la proiezione speciale di Nostalgia della
luce, sesto documentario del regista cileno
Patricio Guzmàn. Uscito nel 2010, vincitore di uno
European Film Award come miglior documentario e mai distribuito
prima in Italia, il film approda per la prima volta nei cinema
grazie a I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, in
collaborazione con Fil Rouge Media.
Il regista Patricio Guzmán,
conosciuto a livello internazionale per aver diretto i tre
documentari della Battaglia del Cile (L’insurrezione
della borghesia, 1975; Il colpo di stato, 1977;
Il potere popolare, 1979) e poi ancora Il caso
Pinochet (2001), Salvador Allende (2004) e in ultimo
La memoria dell’acqua (2015), torna ancora una volta a
indagare le ferite del suo Paese, reduce dalla repressiva dittatura
di Pinochet durata quasi vent’anni.
Un film di struggente bellezza e
accorata denuncia, un’originale e profonda riflessione sulla
memoria distribuito in sala da I Wonder Pictures e Unipol
Biografilm Collection in collaborazione con Fil Rouge Media.
Nostalgia della
luce di Patricio Guzmán
(Cile, Francia,
Spagna/2010/90′)
Nel deserto di Atacama, in Cile,
sono installati i telescopi più potenti del mondo. Mentre gli
scienziati esplorano le immensità del cielo, gli archeologi sondano
il terreno alla ricerca delle tracce delle popolazioni
precolombiane. Tra gli uni e gli altri si aggira un terzo fronte di
ricerca: i parenti dei desaparecidos massacrati sotto il regime di
Pinochet, a caccia dei resti dei loro cari. Un film di struggente
bellezza e accorata denuncia, un’originale e profonda riflessione
sulla memoria.
Willem Dafoe è entusiasta, come tutti, di vedere
Nosferatu
di Robert Eggers. Parlando con IndieWire, Dafoe,
che interpreta il professor Albin Eberhart Von Franz nel
prossimo remake di Nosferatu,
ha commentato le immagini “straordinarie” del film e lo stile di
regia “articolato” di Robert Eggers.
“[Eggers] diventa sempre più
bravo, sempre più articolato, sempre più in gamba“, ha detto
Dafoe. “È così chiaro quando lavora. Il film aprirà a dicembre
dell’anno prossimo, che è un periodo molto lungo. Cercando di
essere ottimista, penso che lo studio si senta molto forte, perché
è uno slot piuttosto difficile, quindi sono entusiasta. Ho visto
alcuni filmati durante le riprese e posso dire onestamente che
visivamente non ho mai visto nulla di simile… L’aspetto e il modo
in cui è stato girato sono straordinari“.
Al momento i dettagli sulla trama
di Nosferatu non
sono stati resi noti, anche se si sa che Bill Skarsgård interpreterà il vampirico Conte
Orlok. Eggers ha recentemente dichiarato a Total Film a proposito
dell’interpretazione di
Skarsgård: “È così trasformato in ogni aspetto che non so
se la gente gli darà il giusto merito. Si vede Bill [nel ruolo di
Pennywise] nel trucco di It; qui non si percepisce nessun Bill. Ha
lavorato con un allenatore d’opera per abbassare la sua voce di
un’ottava. Credo che la gente penserà che l’abbiamo trattato
digitalmente, ma questa è la sua performance“.
Cosa sappiamo su
Nosferatu?
Nosferatu
avrà un cast corale composto da Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin, Willem Dafoe e Ralph
Inseon, che interpreteranno tutti personaggi reinventati
del film del 1922. Robert Eggerss ha diretto
Nosferatu da una sua sceneggiatura. Il film della
Focus Features proviene da Regency Enterprises,
Studio 8 e Maiden Voyage Pictures ed è prodotto da Eggers, Jeff
Robinov e John Graham per Studio 8 e Chris Columbus ed Eleanor
Columbus per Maiden Voyage. L’uscita di Nosferatu
è prevista per il 25 Dicembre 2024.
Il recente
teaser di Nosferatu
di Robert Eggers ha lasciato i fan dell’horror
assetati di saperne di più, e si dice che un secondo trailer
potrebbe essere dietro l’angolo. Nel frattempo, Focus Features ha
pubblicato un nuovo fotogramma con Lily-Rose Depp nei panni di Ellen
Sutter.
Il fotogramma mostra la tormentata
Ellen con il sangue che le esce dagli occhi e dalla bocca. A meno
che non si tratti di uno spoiler piuttosto significativo (a seconda
della direzione che prenderà la storia, potrebbe diventare lei
stessa un vampiro), diremmo che si tratta di una sequenza di sogno
o di una visione.
Il primo trailer ha tenuto per lo
più nascosto il nobile non-morto di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, a parte un
rapidissimo scorcio del vampiro che affonda le zanne nel collo di
una sfortunata vittima, e un altro mentre si gira lentamente per
affrontare la telecamera. Il prossimo sguardo al film svelerà
completamente il mostro? Diremmo che lo terranno nascosto il più a
lungo possibile.
È stato molto difficile distinguere
il design della creatura nelle inquadrature che abbiamo visto, ma
Orlok è apparso almeno un po’ diverso dalle precedenti
rappresentazioni del personaggio.
Durante una recente intervista,
Eggers ha osservato che Bill Skarsgård si è completamente perso
nel ruolo, ed era ancora più “irriconoscibile” nei panni del
vampiro di quanto non lo fosse sotto le protesi che gli hanno
permesso di dare vita a Pennywise nei film di It.
“Ci sono cose che sono
simili a Schreck, ma sentivo che dovevamo fare
qualcos’altro”, ha detto il regista di The
Northman. “Fondamentalmente mi sono chiesto: ‘Che
aspetto avrebbe un nobile transilvano morto per davvero?’ Bill ha
perso un’enorme quantità di peso”.
“È talmente trasformato in
ogni aspetto che non so se la gente gliene darà atto”, ha
proseguito il regista. “Potete vedere Bill [nel ruolo di
Pennywise] nel trucco di It; qui non si percepisce nessun
Bill.Ha lavorato con un allenatore d’opera per
abbassare la sua voce di un’ottava.Credo che la
gente penserà che l’abbiamo trattato digitalmente, ma questa è la
sua performance”.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Come precedentemente riportato, il
primo trailer del film Nosferatu
è stato mostrato nei cinema americani prima del film The
Bikeriders (qui
la recensione). Non era prevista una sua diffusione online, ma
naturalmente il filmato è comunque stato poi diffuso sul web, permettendo così anche a
chi non aveva la possibilità di vederlo in sala di poter comunque
vedere le prime immagini dell’atteso nuovo film di Robert
Eggers.
Da quello che si vede, il trailer
sembra essere abbastanza simile al filmato che ha debuttato durante
il CinemaCon ad aprile, ma con alcune riprese aggiuntive. Vediamo
la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp pregare a lume di candela e
pronunciare le parole “vieni da me, vieni da me, ascolta la mia
chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per
afferrarle il collo. Ellen chiede poi al personaggio di Willem Dafoe, il sostituto di Van Helsing, il
professor Albin Eberhart Von Franz, se il male “viene da dentro
di noi o da fuori“.
Da lì si susseguono inquadrature
lunatiche del castello del Conte, topi che si aggirano sui
ciottoli, abitanti del villaggio spaventati con pali di legno
pronti e Thomas Sutter (Nicholas
Hoult) e Friedrich Harding (Aaron
Taylor Johnson) agirarsi con un’aria adeguatamente
inquieta. Per quanto riguarda il vampiro di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, si intravede
solo una rapidissima occhiata del vampiro che affonda i suoi denti
nel collo di una sfortunata vittima, e un’altra mentre si gira
lentamente verso la telecamera.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.
Nosferatu,
è senza dubbio il
film horror più atteso per il 2024. Oggi è stato pubblicato un
nuovo trailer che suggerisce che il regista Robert
Eggers ci regalerà il Natale più agghiacciante e
terrificante degli ultimi tempi.
L’anteprima, suggestiva e
inquietante, presenta anche molto sangue ed è chiaro che
Nosferatu non sarà per i deboli di cuore. Anche la star di
SupermanNicholas Hoult ottiene un discreto minutaggio,
mentre sembra che ci sia in serbo un’altra convincente
interpretazione di Willem Dafoe.
Quando Eggers ha realizzato
The Witch nel 2016, si è fatto notare
come qualcuno in grado di usare l’horror per terrorizzare davvero
il pubblico. A quel film ha fatto seguire The Lighthouse e
The Northman, ma con Nosferatu sta per fare un
vero e proprio ritorno all’horror.
“È stato un duro lavoro”,
ha detto Bill Skarsgård a proposito del ruolo.
“È stato come evocare il male puro.Mi ci
è voluto un po’ per scrollarmi di dosso il demone che era stato
evocato dentro di me”.
Eggers ha aggiunto: “Ricordo
che all’inizio cercava di parlarmi di cosa significasse essere uno
stregone morto – e io sono appassionato di roba occulta piuttosto
pesante, ma lui era su un altro livello.Pensavo:
“Sembra una cosa accurata, ma non so come dialogare su questo
argomento con una certa fluidità””.
Skarsgård, che non è nuovo
all’horror dopo aver recitato in IT e Il corvo,
ha poi ammesso che non pensa che la gente si accorga che è lui e
definisce il Conte Orlok “disgustoso ‘, nonostante
questa iterazione del mostro sia ’molto
sessualizzata”.
Nosferatu
è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da
clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché
da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma
Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre
Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo
memorabile un ex marinaio irascibile in The
Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del
regista, The
Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il
fratello di Skarsgård,
Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una
massa grassa impressionante e addominali formidabilmente
cesellati.
Nosferatu
è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da
F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha
ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del
vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar,
nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per
interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un
assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche
rifatto nel 1979 da Werner Herzog come
Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore
Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di
nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il
Nosferatu
arriverà ora al cinema a partire dal 25
dicembre.