È stata diffusa una nuova sinossi di
Avengers: Infinity War, in
concomitanza con il primo trailer ufficiale del film. Potete
leggerla di seguito:
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan
Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus
& Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
Margot Robbie è trai protagonisti
della nuova stagione di Actors on Actors, lo show
Variety che vede confrontarsi, alla vigilia della stagione
dei premi, due attori che si fanno domande e parlano del loro
lavoro.
Nel suo incontro
con Jake Gyllenhaal, la Robbie ha ovviamente
parlato dei suoi ultimi ruoli, tra cui quello straordinario in
I, Tonya, ma anche del più leggero e divertente
per la Warner Bros, di Harley Quinn.
Parlando della folle assistente di
Joker, Margot Robbie ha dichiarato che le piacerebbe interpretarla
di nuovo: “Ogni personaggio che interpreto, non mi sento me
stessa quando lo faccio, perciò mi piace. È molto strano
quando le persone vogliono sapere come sono io, dal momento che
tutto il mio lavoro si basa sul non essere me. Io? Io sono noiosa,
non so. Ma questi personaggi sono magnifici, chiedetemi di loro.
Harley è uno di quei personaggi folli e sembra che le persone la
amino, per questo spero di tornare a interpretarla molto
presto.”
L’attrice dovrebbe avere diverse
opportunità per farlo, a partire dall’annunciato sequel di
Suicide Squad, ma in ballo ci sono
anche Gotham City Sirens, in cui dovrebbe recitare
al fianco di Catwoman e Poison Ivy, e Harley Quinn vs
Joker, un progetto ancora misterioso, che la vedrà tornare
al fianco di Jared Leto.
I, Tonya: il full trailer del film con
Margot Robbie
Cosa vi aspettate dall’attrice e dal
personaggio in mano a Warner Bros?
Il trailer di Avenger:
Infinity War ha finalmente soddisfatto la curiosità dei
fan, ma quello che è ancora più stimolante, per chi attende con
ansia il film dei fratelli Russo, è che permette
di fare di fare congetture e indovinare dove andrà a finire il
racconto.
Inevitabile è il collegamento con
Civil War, ultimo film in cui abbiamo visto i
nostri eroi tutti insieme, anche se non propriamente in uno stato
conciliante. Ebbene, sembra che Infinity War
raccolga il testimone di quel film e mantenga le promesse.
Alla fine del film, Steve e
Bucky scappano a Wakanda, ma in voice
over si sente il contenuto della lettera che Cap ha inviato a Tony,
in cui gli concede che le sue scelte sono fatte in nome di ciò in
cui crede e gli promette che, semmai dovesse aver bisogno di lui,
non ci sarà altro da fare che chiamarlo, e ci sarà al suo fianco ad
aiutarlo.
Ebbene nel trailer vediamo
chiaramente che, nella scena del Sancta Sanctorum,
Tony utilizza una specie di computer da polso e chiama
aiuto. Che il suo messaggio sia diretto proprio a Steve
Rogers, dall’altra parte del mondo?
Se così fosse, sarebbe un bel modo
di continuare la narrazione da Civil War,
attraverso i vari racconti, fino a concludersi in questo film che
sconvolgerà gli equilibri del Marvel Cinematic
Universe.
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers: Infinity War, le foto ufficiali e le cover di
Vanity Fair
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 25 Aprile
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely hanno firmato la sceneggiatura del film,
mentre la regia è di Anthony e Joe
Russo.
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
Ecco il primo teaser trailer di
Euphoria, film con Eva Green
e Alicia Vikander che segna il debutto in lingua
inglese della regista e sceneggiatrice svedese Lisa
Langleth, che ha già diretto Alicia
Vikander nei primi titoli della sua carriera,
Hotel e
Pure.
Ecco il teaser trailer
con Eva Green e Alicia
Vikander
Eva Green e
Alicia Vikander interpreteranno
rispettivamente Ines ed Emilie, due sorelle che si rincontrano dopo
molti anni e intraprendono insieme un viaggio importante.
Le riprese del film sono già
iniziate in Baviera e proseguiranno a Monaco. Nel cast figurano
anche Charles Dance, Adrian
LestereMark Stanley.
Euphoria è il primo film della casa
di produzione Vikarious Productions, creata
da Alicia Vikander e Charles
Collier.
Il trailer di Avengers:
Infinity War si è rivelato esattamente come i fan del
MCU si aspettavano: epico,
emozionante e con una vena di tristezza e malinconia, per via di
quello che rappresenta, ovvero la fine di un’Era.
Il trailer però nasconde anche un
dettaglio importante, a cui si può arrivare con un po’ di
ragionamento e una percentuale di deduzione. Insomma, tirando ad
indovinare!
Il video ci mostra una imponente
scena di battaglia a Wakanda, dove T’Challa guida
un esercito di guerrieri e una scena di carica, in cui
Nomad/Steve Rogers è in prima linea, seguito dallo
stesso T’Challa, da Vedova Nera,
dal Soldato d’Inverno, da Okoye
e, sullo sfondo, da Hulk.
Uno schieramento di forze importante
per difendere cosa? Wakanda è la nazione con la tecnologia più
avanzata della Terra, un Paese ricco e prospero. Che alla base di
questa prosperità ci sia la Gemma dell’Anima?
Con ogni probabilità lo sapremo a
partire dal prossimo Febbraio, quando arriverà al cinema
Black Panther e i misteri di
Wakanda saranno sveltati.
Naturalmente ogni congettura sulla
Gemma
dell’Anima fatta prima dell’uscita in sala di
Thor: Ragnarok si è rivelata errata,
ma con un solo film che separe l’arrivo di Infinity
War al cinema, è difficile sbagliarsi ancora!
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers: Infinity War, le foto ufficiali e le cover di
Vanity Fair
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 25 Aprile
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely hanno firmato la sceneggiatura del film,
mentre la regia è di Anthony e Joe
Russo.
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
Nel 1933 Agatha Christie
pubblicò Assassinio sull’Orient
Express (Murder on the Orient
Express), il suo romanzo più famoso; nel 1974 Sidney Lumet porta al
cinema quel romanzo, realizzando un’opera che si affidava a un
iconico Hercules Poirot/Albert Finney, e a un
catalogo di star guidate da
Sean Connery, Lauren Bacall e Ingrid
Bergman, esasperando la tensione e la claustrofobia
dell’originale.
Il nuovo adattamento di
Assassinio sull’Orient Express
Nel 2017, a partire dal 30
novembre, arriva in sala il nuovo adattamento del romanzo, che
porta gli spettatori in una forsennata traversata a bordo
dell’Orient Express, su cui viaggiano passeggeri misteriosi e di
classe. Tra questi, c’è anche un uomo bizzarro, con un forte
accento e due voluminosi e morbidi baffi: Hercules
Poirot, il più grande investigatore di tutti i tempi.
Kenneth Branagh, che negli ultimi anni ha
operato scelte registiche variegate e con esiti differenti
(Thor, Jack Ryan, Cenerentola), si cimenta nella
regia di un adattamento letterario con grande seguito e un grande
precedente. Quasi un “giocare in casa”, visto che il regista e
interprete è famoso al grande pubblico prevalentemente per la sua
attività di drammaturgo shakespeariano. Questa volta il testo non è
troppo congeniale alle sue corde, e Branagh si rivela furbo a
gestirsi negli spazi, interni ed esterni, del treno.
La lettura teatrale di
Kenneth Branagh
Basandosi sui suoi strumenti e
portando il gioco nel suo campo, il regista realizza una
rappresentazione teatrale del romanzo, formula che gli è congeniale
più di altre, soprattutto perché ogni momento, ogni dialogo (con
l’eccezione del confuso ma buffo prologo) è costruito su un
impianto da palcoscenico che si fonda su due elementi: le relazioni
tra personaggi e cose; la posizione e i movimenti della camera
rispetto a persone e oggetti.
In questo modo, Kenneth Branagh racconta il suo
Assassinio sull’Orient Express sfruttando i
70 mm del suo formato
così come aveva fatto Tarantino con The Hateful
Eight. Lo spazio sullo schermo viene diviso equamente
tra personaggi, carrozze, vagoni, tutto proteso in attesa della
prossima mossa di Poirot. Uno spazio che diventa tela da riempire
in ogni punto della prospettiva con i tanti personaggi a
disposizione.
Branagh segue i suoi protagonisti
mettendosi al servizio dei loro movimenti sul treno e fuori; un
cast di superstar, da Johnny Depp a
Judi Dench, con Michelle Pfeiffer,
Daisy Ridley, Dereck Jacobi,
Penelope Cruz,
Willem Dafoe, Leslie Odom Jr., Josh Gad. Lunghi piani
sequenza che dall’interno dei vagoni ci portano all’esterno e
viceversa, panoramiche innevate e dipinte da una massiccia computer
grafica, fino alla ricostruzione di una “incorniciata” Ultima Cena,
una disposizione scenica, trionfo della regia di Branagh.
La trasformazione di
Poirot
Il Poirot di Branagh è eccentrico e
all’inizio molto deciso, in più circostanze buffo, ma si lascia
decostruire nel suo progressivo scontro con i sospettati. Il suo
mestiere di scovare le crepe della realtà, di trovare ciò che non
funziona nel perfetto disegno del mondo, si infrange contro la
molteplice forma della verità.
Hercules Poirot impara
che “il mondo come dovrebbe essere” non esiste e nel farlo assume
una debolezza, una tenerezza che passa dallo schermo allo
spettatore, attraverso i suoi occhi azzurri. Nella sua anima così
tenera, ma per niente rassicurante, si cela il cuore di questa
versione di Assassinio sull’Orient Express, il suo
punto più alto.
L’indulgenza verso le crepe
dell’anima rendono Poirot più umano, distante da quello
consegnatoci dalla Christie, ma forse un pizzico più moderno,
tollerabile per la fallace umanità che, oggi, lo ascolta.
Dopo I, Tonya, film
sul pattinaggio che ha incantato la Festa del Cinema di Roma, anche
al Torino Film Festival 35 viene presentato in concorso una
pellicola, già ospite a Cannes, che tratta la stessa tematica,
Kiss and Cry.
Il film è di Chloè
Mathieu e Lila Pinell e, a differenza di
quello di Craig Gillespie, parla
dell’agonismo nel pattinaggio attraverso un approccio più
adolescenziale.
Sarah si allena sul ghiaccio per
diventare una campionessa sportiva. Nell’inseguire questo obiettivo
è però sempre più schiacciata dalla presenza della madre, che sogna
per lei un futuro da podio, dalla violenza verbale del suo
allenatore e dalla rivalità tra le ragazze che competono con lei.
Ma più sopporta il dolore fisico e mentale degli allenamenti sul
ghiaccio, più la sua voglia di godersi la propria età la
allontanano dal rigore e dalla disciplina.
Kiss and Cry – recensione
Kiss and Cry deve
il suo nome all’angolo della pista di ghiaccio in cui le atlete
mostrano i loro sentimenti più veri: l’area in cui si aspetta il
verdetto della giuria. È proprio in quell’angolo, a esibizione
terminata, che tutto lo spettro degli stati d’animo aggroviglia lo
stomaco, prima di trasformarsi in una o nell’altra reazione.
Gli opposti, in effetti, sono un po’
il tema di questa pellicola, che con un tocco documentaristico si
avvicina a un microcosmo fatto di adolescenti sballottolate tra
disciplina e colpi di testa. La regia congela una fascia d’età e la
rappresenta, utilizzando la leva sportiva come metafora per altro.
Non parliamo solo di un allenatore crudele, di compagne di squadra
moleste, di genitori ossessivi. Parliamo dei desideri di giovani
quindicenni soffocati dalle ambizioni altrui. Parliamo di quando,
proprio le persone più care, decidono cosa è bene per te, e non
sono disposte a compromessi.
Il realismo della macchina da presa
ci restituisce la verità del dramma adolescenziale: sofferenza,
bullismo, violenza verbale: nulla è risparmiato allo spettatore,
che si sente al centro della vicenda come se la vivesse in prima
persona. Lo sguardo, però, non è mai provocatorio o accusatorio: da
documentariste la scelta della regia è stata quella di mettere in
scena il conflitto universale tra generazioni, descrivendo da un
lato il mondo alle prese con i problemi della crescita e di cosa
diventare, dall’altro degli adulti che deragliano e trasmettono sui
più giovani i propri fallimenti.
Lo sfondo sono le azioni di un
gruppo di quindicenni che cercano di reagire e tenersi strette le
proprie paure, le proprie ambizioni, sbagliando con orgoglio,
trasgredendo con desiderio. Così, tra selfie osè e festini nel
bosco, le protagoniste di Mahieu e Pinell scivolano, ma non
solo sul ghiaccio. Si rialzano, sanguinano, cascano ancora. Senza
mai chiedere scusa, libere di ferirsi ed essere ferite prima che la
vita le imbrigli in dei ruoli definitivi.
Il film ha il pregio di lasciare le
azioni delle adolescenti in primo piano, utilizzando lo sport in
maniera originale, cioè come ponte tra generazioni, senza che la
competizione agonistica abbia mai un ruolo davvero significativo
nelle vicende. È la preparazione, il preludio alla performance
che si fa proscenio dei disagi, delle difficoltà, e questo
permette alla narrazione di fluire naturale, non priva di sbavature
e imperfezioni che rafforzano la sincerità della pellicola
stessa.
Ma la sceneggiatura è esile e
avrebbe avuto bisogno di maggiore robustezza per reggere in maniera
coerente un’impalcatura filmica e fuoriuscire da una dimensione
ancora troppo documentaristica.
Sarà Liu Yifei,
attrice cinese nota anche come Crystal Liu, a
interpretare Mulan nell’adattamento in live action
del classico d’animazione Disney.
A dirigere il film ci sarà
Niki Caro, mentre alla produzione ci sono
Chris Bender, Jason Reed e Jake
Weiner.
Nella ricerca della sua
protagonista, la Disney ha visto centinaia di attrici cinesi,
determinata a trovare colei che avrebbe raccolto l’eredità della
versione animata. La Liu sarà Hua Mulan, che si
traveste da uomo per prendere il posto del padre nell’esercito
della Cina Imperiale del quinto secolo.
Dopo
Maleficent,
Cenerentola e Il Libro della
Giungla, anche Mulan si
aggiunge alla lista dei numerosi remake in live-action dei classici
d’animazione Disney.
Niki Caro, già
regista de La ragazza delle balene,
dirigerà il live action di Mulan in produzione
alla Disney.
La sceneggiatura sarà firmata da
Elizabeth Martin e Lauren
Hynek, mentre alla produzione ci saranno Chris
Bender e J.C. Pink. Il produttore esecutivo
sarà Bill Kong, che ha lavorato in importanti produzioni
per Zhang Yimou e Ang Lee.
Stando a quanto dichiarato da
Evangeline Lilly, Ant-Man and the
Wasp avrà un impatto molto importante sul Marvel Cinematic
Universe.
L’attrice, che esordirà nei panni di
Wasp, dopo essere stata Hope Van Dyne nel film del 2016, ha parlato
del film di Peyton Reed con Vanity Fair, spiegando che il
reame quantico, che già sappiamo
farà parte del sequel di Ant-Man, avrà un peso anche in Avengers 4 e di conseguenza potrebbe avere
effetto sul tutto il MCU futuro.
“Quando ho sentito di Avengers: Infinity War e della
direzione che il gruppo stava prendendo, ho avuto un momento di
lucidità e una sensazione di déjà vu, che mi ha ricordato
l’altro franchise importante a cui ho partecipato, Lost. Nella
quarta stagione di Lost tutto, lo spazio, il suolo, si sposta, e
sei sul punto di perdere il pavimento solido da sotto i piedi. E in
Ant-Man and the Wasp, naturalmente, avrà un ruolo in questo… Questi
personaggi sono esperti dei Reame Quantico.
In Ant-Man and the Wasp,
loro provano tutto ciò che è in loro potere per entrare in
sicurezza nel reame quantico e fare ritorno dallo stesso, perché
hanno deciso, dalle vicende del primo film, hce Scott Lang è in
grado di farlo. Se può farlo lui, perché non noi? Se dovessimo
avere successo in Ant-Man and the Wasp, allora si aprirebbero
un sacco di nuove possibilità per il multiverso, di entrarvi e
esplorarlo. Non creo la storia io, quindi non posso dirvi cosa ci
faranno con questa possibilità. Ma io vedo certamente del
potenziale in questo.”
Cosa potrebbe accadere nel
Marvel Cinematic Universe una volta aperta anche
la porta del Reame Quantico?
Ant-Man and the
Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe
tornare Peyton Reed, mentre alla
sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono
stati confermati i protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Tutti i soldi del
mondo, di Ridley Scott, rischia di passare alla
storia per il film che ha condannato alla damnatio
memoriaeKevin Spacey.
Il film è stato infatti modificato e
ha subito una pesante e costosa fase di reshoot per eliminare
l’attore dal film, a seguito della bufera mediatica che lo ha
investito, in merito alle molestie denunciate da diversi
attori.
Al suo posto è stato scelto
Christopher Plummer, che dal canto suo si è detto
onorato di essere stato coinvolto nel progetto:
“Sono molto orgoglioso di far
parte di questo progetto, siamo tutti qui per Ridley. Quando questa
idea ha cominciato a prendere forma, mi sono sentito subito meglio.
Questo non serve certo ad alleviare la sofferenza di persone che
sono state personalmente influenzate da Kevin Spacey, ma è il
nostro piccolo tentativo di correggere un torto. E invia un
messaggio ai predatori – non puoi più farcela. Qualcosa sarà
fatto.”
Sempre su EW, Ridley
Scott in persona ha così commentato la sua scelta di
sostituire Spacey con Plummer: “Non c’è tempo per riflettere. A
volte devi stabilire la legge. Devi!”
Il regista ha poi proseguito,
spiegando di essere molto sicuro di sé e nel fatto che riuscirà a
rispettare la data d’uscita del film, dal momento che tutte le
riprese aggiuntive del film sono state attentamente studiate e che
non ci sarà nulla di superfluo nel lavoro svolto.
Tutti i soldi del mondo: trailer del film di Ridley Scott
(con Kevin Spacey)
Tutti i soldi del
mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca
realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il
rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati
rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie
Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty
(Christopher Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e
al tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito,
infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per
rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre
del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza
Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo
per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare
finalmente il giovane Paul.
Una vicenda pubblica e privata che
sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità:
che si può amare di più il denaro che la propria famiglia. Una
storia mai raccontata prima sul grande schermo, che arriva al
cinema il 21 dicembre con la firma del grande Ridley Scott.
ATTENZIONE:
l’articolo che segue potrebbe contenere degli spoiler per
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi. Vi invitiamo a non continuarne
la lettura se temete di rovinarvi la visione.
Empire Magazine ha realizzato
una nuova intervista a Andy Serkis, in cui
l’attore, che in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
interpreta il Lord Supremo Snoke, offre nuovi
dettagli sul villain della nuova trilogia della
Lucasfilm.
“Snoke è dannatamente oscuro;
molto più cattivo di Palpatine. Combatte con l’osteoporosi, quindi
il suo corpo è contorto, come un cavatappi. Lui è incredibilmente
danneggiato, quindi c’è una bizzarra vulnerabilità in
lui.
Sotto quella vulnerabilità,
però, c’è questo intenso odio… Non è sicuramente un
Sith, ma appartiene certamente alla parte più oscura della
Forza. Senza dire troppo, quello inizia a spiegarsi un po’ in
questo.”
Dunque Snoke non appartiene
all’ordine dei Sith, ma potrebbe essere addirittura più minaccioso
e cattivo. Che per far fronte a questa nuova minaccia sia
necessaria una Luce superiore rispetto a quella emanata dai
Jedi?
Di seguito, sempre sul numero di
Empire, vi mostriamo le nuove cover da collezione,
con protagonisti Kylo Ren (Adam Driver) e Rey
(Daisy Ridley).
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Lucky Red ha diffuso il
trailer italiano de I
primitivi, il nuovo film della casa di produzione
Aardman, lo studio di Wallace e Gromit.
Il film è realizzato
da Nick Park e vede nel cast
Maisie Williams e Eddie
Redmayne.
I
primitivi racconta di Dug, un
cavernicolo che diventa leader dei suoi simili per “affrontare
l’Età del Bronzo”. Secondo le prime informazioni legate al
progetto, Dug dovrebbe avere la voce di Eddie
Redmayne, premio Oscar per La Teoria del
Tutto, che vedremo al cinema in Animali
Fantastici e Dove Trovarli a partire da novembre.
Nel cast vocale anche Russell Brand.
La Aardman produce
il film in collaborazione con la DreamWorks
Animation e con Canal Plus, che aveva già
lavorato a Shaun vita da pecora – il
film.
L’ultima volta che
Park ha lavorato come regista per la Aardman
risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and
Death, un cortometraggio di Wallace &
Gromit.
Universal Pictures UK ha diffuso il
trailer di Mary Magdalene, il film con
protagonisti Rooney Mara, nei panni del
personaggio del titolo, e Joaquin Phoenix, in
quelli di Gesù.
Ecco il trailer di Mary
Magdalene:
Rooney Mara è stata
scelta dal regista Garth Davis, che l’ha già
diretta di Lion e ne ha evidentemente
apprezzato le grandi doti interpretative.
Il film uscirà negli Stati Uniti il 30 marzo 2018.
Dopo tantissima attesa e il video
annuncio di ieri, condiviso dai Fratelli Russo in
rete, ecco il primo trailer di Avengers: Infinity War, al
cinema dal 4 maggio 2018 negli USA e dal 25 Aprile nelle nostre
sale.
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers: Infinity War, le foto ufficiali e le cover di
Vanity Fair
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 25 Aprile
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely hanno firmato la sceneggiatura del film,
mentre la regia è di Anthony e Joe
Russo.
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Dopo essersi cimentato nel sequel di
Blade Runner, Denis Villeneuve
non disdegnerebbe affatto approcciarsi a un altro franchise di
successo, quello di Star
Wars, esclusivamente per uno degli spin-off in
programma.
Parlando con Josh
Horowitz durante il podcast di Happy Sad
Confused, Villeneuve ha dichiarato di amare Una Nuova
Speranza e L’Impero Colpisce Ancora e di essere intrigato all’idea
di dirigere un film del franchise, nonostante il potenziale
pericolo.
“È qualcosa che mi
intrigherebbe. Non so, è molto difficile. Quello che è pericoloso
con Star Wars adesso è che è diventato un franchise con un suo
vocabolario. Mi piacerebbe vederne, penso a Rogue One che era un
interessante tentativo di uscire da quella muffa.”
Il prossimo spin off di Star
Wars sarà dedicato ad Han Solo, si
intitolerà Solo: A Star Wars Story ed è diretto da
Ron Howard.
Ricordiamo che lo spin-off sarà
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Arrivano da Deadline ottime notizie per i
fan che non hanno ancora perso le speranze di vedere gli
X-Men al fianco dei Vendicatori, a seguito delle
trattative tra Disney e Fox.
I due colossi hanno infatti riaperto
la trattativa che potrebbe portare la Disney ad acquisire i diritti
di sfruttamento dei franchise Fox, compresi quindi gli X-Men e i
Fantastici Quattro.
Si legge sulla rivista: la
Disney sta procedendo con rapidità per l’acquisizione della Fox. La
versione ascoltata è che il clan Murdoch manterrà il possesso dei
canali di sport e di notizie, e per il resto, tv e cinema, passerà
tutto alla Disney.
Lo scenario presentato da questo
accordo è da sogno per i fan dei cinecomic, un po’ meno però per
coloro che vorrebbero veder proseguire la Fox per la strada
intrapresa da Logan e Deadpool.
Ricorda inevitabilmente Legolas,
l’elfo biondo de La Compagnia dell’Anello, il
nuovo look di Emma Stone sul set della serie
NetflixManiac.
L’attrice premio Oscar è stata
fotografata con tanto di orecchie a punta, capelli lunghi e biondi,
arco e frecce, sul set di New York, lo scorso Lunedì.
Nel cast, e nelle immagini di
Just Jared, anche Sally
Field e Julia Garner. Nella serie c’è
anche Jonah Hill.
Saranno Dafne e Velma,
che tutti conoscono come le due ragazze della Mister Inc., le
protagoniste di uno spinoff di Scooby-Doo. Le
due ragazze frequenteranno la stessa scuola, la Rigde Valley High e
dovranno investigare sui misteri che accadono intorno alla
scuola.
Il film è realizzato dalla
Warner Bros e dalla Blue Ribbon
Content e uscirà nel 2018. Le riprese sanno ad Atlanta e
le due protagoniste saranno interpretate da SarahJefferey e Sara Gilman.
“Siamo molto contente di dare
voce a questo duo femminile che tutti conoscono. Sono due
personaggi forti, carismatici che tutti amiamo” dichiarano le
produttrici della Blondie Girls Ashely e Jennifer Tisdale
“Vogliamo dare al pubblico una
nuova storia su queste due familiari figure femminili. Dafne e
Velma sono due icone forti e hanno da sempre coinvolto il
pubblico” dichiara Peter Girardi, Vice Presidente della Blue
Ribbon Content.
In questo spinoff Dafne e Velma
sono migliori amiche e frequentano la stessa scuola molto
all’avanguardia in fatto di tecnologia grazie ai finanziamenti di
Tobias Bloom. le due ragazze useranno gli strumenti a disposizione
per indagare sulla scomparsa di uno dei più bravi studenti della
scuola scontrandosi ancora con gli zombie.
Scarlett
JohanssonScarlett Johansson tornerà a
essere Vedova Nera (in versione biondo platino) in Avengers: Infinity War, ma al
momento, l’attrice è già impegnata sul set di Avengers 4, dove la sua super
spia, convertita a una buona causa al fianco dei Vendicatori, avrà
a che fare con una new entry nel cast.
“Abbiamo Brie Larson nel film – ha detto la Johansson
– Sarà qui prima del suo film in standalone di Captain Marvel, così possiamo vederla
bagnarsi i piedi per davvero. Lei è grandiosa, ma è accaduta una
cosa molto tenera l’altro giorno. Lei era al fianco di Hulk, e Joe
Russo le ha detto di mettere una mano di fronte alla faccia di Mark
Ruffalo per fermarlo, e lei ha chiesto ‘Di fronte alla sua
faccia?’, e Russo ha spiegato ‘è dove si trova il suo petto’. E lei
‘oddio, sono nuova, sono nuova’. E io ‘dannazione,
ragazza!’.
Per me è surreale guardare
questi nuovi personaggi salire a bordo e ambientarsi e portare
nuova vita in questi personaggi che sono così iconici. Sento molta
gioia per la prossima generazione. È un sentimento agrodolce
ma sicuramente positivo. Mi sento molto bene in merito al lavoro
che abbiamo fatto e che ho fatto.”
Sembra quindi che Vedova Nera sia
pronta a passare il testimone. Così come forse accadrà ad altri
personaggi in favore dei nuovi arrivati, così come ha dichiarato
Chris Hemsworth parlando di
Tom
Holland (Spider-Man).
“Sono stato molto impressionato
da Tom Holland e dal modo in cui ha gestito la transizione. Io non
ero così sicuro di me nei miei primi tre film. Letteralmente,
questo è il mio sesto film e finalmente mi sento come se avessi
diritto a stare qui. Lui è semplicemente arrivato e ha fatto tutto
con grande facilità.”
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto
chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta
spoiler per Avengers Infinity War, per cui non
sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la
Fase 3 dei Marvel Studios.
Rooney Mara
(Trash, Carol, Lion- La strada verso casa) è
la protagonista di Mary Magdalene,
film che la vede nei panni della donna che, con Maria, è stata al
fianco di Gesù fino alla fine dei suoi giorni, sulla croce.
Di seguito, potete vedere la prima
foto:
Joaquin
Phoenix (Lei, Irrational man, Vizio di
forma) sarà invece Gesù. Nel cast anche
ChiwetelEijofor (12
anni schiavo, Il sopravvissuto- The Martian) e
Tahar Rahim.
Il film è diretto da Garth
Daus e scritto da Helen Edmundson e
Philip Goslett ed è un ritratto autentico e umano
su una delle più enigmatiche figure della storia spirituale. Maria
Maddalena è una giovane donna in cerca di un nuovo modo di vivere
che trova nell’insegnamento di Gesù. Trova un posto nel gruppo
riunito da Gesù ma una storia su Maria Maddalena può avere un lieto
fine?
Da tempo è stato annunciato
che Ben Mendelsohn avrebbe interpretato il
cattivo in Captain
Marvel, in opposizione a Brie Larson
che invece sarà l’eroina del titolo.
Adesso, via That Hashtag Show, potremmo aver
finalmente capito chi interpreterà l’attore di Rogue One: A
Star
Wars Story. Si tratta di Yon-Rogg, un tirannico
ufficiale Kree.
Nei fumetti Rogg è il nemico
originario di Mar-Vell (Jude
Law) che rapisce Carol Danvers allo scopo di attaccare
il suo ex compagno di squadra. La loro battaglia ha come risultato
i poteri di Carol.
Il film avrà un ruolo decisivo nella conclusione
della Fase 3 Marvel
Alla regia del film, con
protagonista Brie Larson, ci
saranno Anna Boden e Ryan
Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e
vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che
torna nei panni di Nick Fury.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvelarriverà al cinema l’8 marzo 2019.
Daisy Ridley è
stata ospite a Good Morning America per
promuovere Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, Episodio VIII
della saga degli Skywalker e nono film del franchise
Lucasfilm.
Durante l’incontro, a Ridley è stata
fatta la domanda canonica, il classico della saga: il suo
personaggio passerà o no al Lato Oscuro? La determinata Rey si
lascerà sedurre dal suo fascino?
L’attrice inglese è stata molto vaga
in merito, pur fornendo delle interessanti chiavi di lettura al
film che vedremo dal 13 dicembre al cinema:
“Credo che il film non sia
semplicemente su questo… ci sono linee meno precise tra bene e
male… Rey sta cercando di capire se stessa, di capire l’universo in
cui si trova, e queste domande non sono necessariamente votate al
bene o al male in maniera netta.”
“Sta cercando di raggiungere una
sua crescita personale e credo che la cosa meravigliosa sia che la
fine del film, in qualunque modo finisca, sia più ricca. Se fosse
sempre buono, il risultato non sarebbe così importante di come
potrebbe invece essere…”
Per quanto non chiara, la risposta
della Ridley fa pensare a un finale molto più complesso per questo
film che promette grandi stravolgimenti.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Anna Kendrick
(Twilight Saga, Into the woods, Pitch Perfect 2 e
3) sarà nel nuovo film di Chris Morris
(Four Lions).
Nel cast anche Kayvan
Novak (Thounderbirds are go, Danger
Mouse,Prevenge, Four Lions), James
Adomian, Danielle Brooks (Gli
invisibili, Orange is the new black),
DenisO’Hare (Dallas
Buyer Club Ricatto d’amore, Milk, American Horror Story),
Pej Vahdat, Marchat Davis e Mousa
Kraish.
Ancora non sappiamo niente sul film
tranne che sarà girato in Florida e nella Repubblica Domenicana.
Kendrick indosserà la divisa FBI e sarà armata.
Mentre si discute accanitamente del
futuro della Marvel, dopo gli aventi di
Avengers 4, James
Gunn, regista di Guardiani della Galassia 1 e
2, ha qualcosa da dire in merito.
Il regista è uno dei pochi già
confermati per il futuro, visto che ha già firmato per
Guardiani della Galassia Vol. 3, già in fase di
scrittura, e nella sua idea di franchise e universo condiviso, c’è
il concetto di sacrificio.
Secondo Gunn, infatti, per la Marvel
è importante “fare dei sacrifici” per riuscire ad andare
avanti con efficacia, accontentando sempre gli spettatori.
“Credo che parte di questo sia
la naturale evoluzione della serie – ha spiegato James
Gunn in merito alla possibile morte di alcuni personaggi
principali – Non si può continuare a fare lo stesso film,
progetti troppo simili. Non si può fare lo stesso film ancora e
ancora. Se la Marvel vuole sopravvivere, deve cominciare a fare
film con personaggi che siano un po’ diversi. Devono cominciare a
permettere ai personaggi principali di morire. Devono iniziare a
dire che la posta in gioco significa davvero qualcosa se vogliono
che le persone rimangano interessate.”
In merito a questo approccio,
James Gunn è uno dei pochi esempi virtuosi
all’interno del MCU, dal momento che proprio in
Guardiani della Galassia Vol. 2 ha deciso di
sacrificare il personaggio di Yondu (Michael
Rooker) per dare sostanza e umanità a un finale insolito,
per un film Marvel.
La critica che “nei film Marvel
non muore nessuno” è senz’altro imprecisa, visto il numero di
personaggi che ci siamo lasciati alle spalle negli ultimi dieci
anni, ma la posizione di Gunn si riferisce proprio ai personaggi
principali, quelli che letteralmente portano la gente al cinema e
che, alla luce dei prossimi stravolgimenti con Avengers 3 e 4, potrebbero
davvero dire addio al MCU.
Il concept artist Jerad
S.Marantz, via Instagram, ha condiviso una
nuova immagine di un primo concept di Justice League che mette in mostra i
dettagli della prima versione della tuta tattica di Batman.
Come gli spettatori più attenti
possono aver notato, si tratta di una versione molto diversa
rispetto a quella che abbiamo visto al cinema, indossata da
Ben
Affleck.
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Avengers: Infinity War
cambierà profondamente il Marvel Cinematic Universe,
che potrebbe essere addirittura abbastanza mature da poter dire
addio ad alcuni dei suoi personaggi più rappresentativi.
Durante l’ormai famoso incontro con
Vanity Fair per l’ultima cover story della
rivista, i fratelli Russo hanno spiegato che loro non
parteciperanno alla Fase 4, quella successiva e ancora misteriosa
che seguirà Avengers 4.
Questo però non vuol dire che i due
non sanno già cosa accadrà, tanto che sono stati autorizzati ad
uccidere qualcuno. I loro piani infatti prevedono la morte di un
personaggio importante: “Sappiamo chi abbiamo il permesso di
uccidere, e questo è quanto. Non credo in realtà che la Marvel
abbia idee in merito a ciò che verrà dopo. Non è una fine per tutti
i personaggi; è una fine per alcuni di loro. Qualcuno andrà avanti,
per cui è più complicato, per questo non è una fine
‘pulita’.”
Cosa aspettarsi, quindi, dal
futuro?
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers: Infinity
War, le foto ufficiali e le cover di
Vanity Fair
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely hanno firmato la sceneggiatura del film,
mentre la regia è di Anthony e Joe
Russo.
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
Bradley
Whitford, vincitore di due Emmy Awards e nominato al
Golden Globe, (West Wing, Saving Mr Banks, Others People),
Toby Kebbel (Prince of Persia-Le sabbie del tempo,
I fantastici 4, Apes Revolution: Il pianeta delle scimmie) e
ScootMcNairy (12 anni schiavo, L’amore
bugiardo-Gone girl) si aggiungono al cast di Destroyer insieme a
Nicole Kidman, Tatiana Maslany e Sebastian
Stan.
Il film è scritto da Phil Hay e Matt
Manfredi, prodotto dalla 30West con Fred Berger che ha prodotto
anche The Invitation.
Le riprese cominceranno la prossima
settimana a Los Angeles. Il film racconta l’odissea morale ed esistenziale del detective
Erin Bell che da giovane è stata sotto copertura in una gang nel
deserto della California con tragici risultati. Quando il leader
della gang ritorna lei deve fare i conti con gli altri membri
rimasti e con i demoni del suo passato.
Bradley Whitford sarà prossimamente
in Scappa- Get Out e in The Post,
film diretto da Steven Spielberg con Meryl
Streep e Tom Hanks. Ha appena
finito di girare Gozdzilla:King of
Monsters. Toby Kebbel sarà in The War: Il pianeta
delle scimmie e in Kong: SkullIsland. Scoot McNairy sarà in War
Machine, e ne La vendetta- Aftermath.
A pochissime ore dal rilascio del
primo trailer ufficiale di Avengers: Infinity War, il
servizio di Vanity Fair (con annesse copertine) sul film fa ancora
parlare di sè per le interessanti dichiarazioni al suo interno,
come quella di Evangeline Lilly che vedremo presto
anche in Ant-Man and The Wasp e che ha svelato
qualche dettaglio in più sul futuro dell’universo cinematografico
Marvel.
“Quando ho capito in che
direzione sarebbe andato Infinity War è stato come
rivivere un déjà vu…mi sono ritrovata improvvisamente nel mood
della quarta stagione di Lost” ha detto
l’attrice. “Cos’hanno in comune le due cose? Il cambiamento, la
perdita delle certezze, la terra sotto i piedi che viene a mancare.
E ovviamente Ant-Man and The Wasp giocherà un
ruolo fondamentale in tutto ciò“.
La Lilly ha poi aggiunto che
“senza Kevin Feige al timone sarei molto più
nervosa per questi cambiamenti“, e fa riferimento alle grosse
perdite di personaggi che la saga soffrirà dopo Infinity
War, “ma è pur vero che ci stiamo avviando verso una
nuova fase dai colori accesi, come avete visto in Thor: Ragnarok e vedrete in
Ant-Man and The Wasp. Sarà tutto più colorato e
divertente“.
Lo scorso 26 giugno abbiamo pubblicato la
notizia che Daniel Day-Lewis avrebbe smesso di
recitare dopo il film di Paul Thomas Anderson,
Il filo nascosto.
Uno dei migliori attori che il
cinema abbia conosciuto, unico attore a vincere tre premi Oscar
sempre nella categoria di Migliore protagonista maschile,
Day-Lewis è un vero prodigio, ma ha scelto di
allontanasi dal cinema.
Il filo nascosto, il trailer italiano del film con
Daniel Day-Lewis
Ecco perché:
“Non voler vedere i film è
connesso con la decisione che ho preso di smettere di fare
l’attore. Ma non è per questo che è arrivata la tristezza. Questo è
accaduto durante il racconto di una storia, e davvero non so
perché.
Uno dei miei figli vuole fare il
compositore e così gli ho mostrato Tous Les Matins du Monde,
il film francese sul compositore Sainte-Colombe. Mio figlio è
rimasto profondamente colpito dalla sobrietà che impiegava
Sainte-Colombe per comporre, rifiutava di accettare meno di ciò che
fosse straordinario da se stesso e dagli altri.
Io temo ad usare la parola
artista, abusata da tutti, ma c’è una responsabilità dell’artista
che mi ha bloccato. Ho bisogno di credere nei valori di ciò che
faccio. Il lavoro può essere vitale. Persino irresistibile. E se ci
crede un pubblico, dovrebbe essere abbastanza per me. Ma,
ultimamente, non è più così.”
La trama di Il filo
nascosto
Ambientato in una elegante Londra
del Dopo Guerra, negli anni ’50, il film racconta di un rinomato
stilista, Reynolds Woodcock (Daniel
Day-Lewis) e di sua sorella Cyril (Lesley
Manville) che sono al centro della moda londinese, con
incarichi reali, celebrità del cinema, ereditiere, mondanità,
debuttanti e dame, tutte che si servono presso The House of
Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock,
lasciando allo scapolo incallito ispirazione e compagnia, fino a
che non incontra una giovane donna, dalla volontà di ferro,
Alma (Vicky Krieps), che presto diventerà un
punto fisso nella sua vita amorosa e professionale. Una volta
controllato e pianificatore, si troverà travolto dall’amore, con la
sua carriera di sarto rovinata.
La cover story di Vanity Fair ci
ha regalato non solo le belle immagini dei personaggi dei film dei
fratelli Russo, ma è stata anche una buona
occasione per scoprire nuovi dettagli su Avengers: Infinity War.
Stando a quanto
dichiarato da Kevin Feige, Avengers 4 vedrà la fine del MCU per come siamo stati abituati a
vederlo in questi dieci anni. Feige ha dichiarato che alla fine del
film qualche eroe potrebbe appendere il mantello o lo scudo al
chiodo, lasciando spazio ad altri personaggi e a un nuovo approccio
del MCU.
20 film in programma
Dopo Avengers 4 la Marvel
ha già in programma 20 film, che avranno per protagonisti i
personaggi Marvel. Come ormai più volte ripetuto, il titolo di
Avengers 4 resta segreto perché costituisce spoiler per
Avengers: Infinity War. Dopo la fine della Fase 3, Kevin Feige ha
già annunciato 20 titoli pronti per la pre-produzione.
7000 personaggi da sfruttare
La Marvel possiede ancora
un totale di 7000 personaggi da sfruttare per il suo universo
cinematografico, per cui questi 20 film annunciati hanno un
cospicuo elenco da cui attingere per recuperare i loro
protagonisti.
Thor rimarrà senza martello
Nel photoshoot di VF,
Thor impugna il suo martello, distrutto da Hela in Thor: Ragnarok. Mentre molti fan hanno subito
interpretato le immagini come rivelatrici del ritorno del poderoso
strumento del Dio del Tuono, Kevin Feige ha spiegato che in realtà
le immagini non rispecchiano per forza ciò che accadrà nel
film.
Più Hulk, meno Banner
Stando a ciò che è
accaduto in Thor: Ragnarok e a quello che è stato dichiarato
nell’articolo in questione, vedremo sempre meno il volto di Mark
Ruffalo in favore di quello di Hulk. Il Gigante di Giada prenderà
il sopravvento su Bruce Banner, così come preannunciato nel film di
Taika Waititi.
Cap e Vedova Nera si
nascondono
Già dal primo concept
ufficiale di Avengers: Infinity War, distribuito durante il Comic
Con 2017, sappiamo che Cap avrà la barba in versione Nomad e che la
Vedova Nera abbandonerà la chioma rossa iconica per un look
platino. Stando al finale di Captain America: Civil War, i
componenti del Team Cap, compresa Vedova Nera che nel finale lascia
andare l’amico, dovrebbero essere nascosti, in attesa di tornare
alla luce del sole a causa dell’attacco di Thanos.
Paul Rudd è molto indaffarato
Paul Rudd sarà Ant-Man
nel terzo Avengers, ma contemporaneamente ha anche girato Avengers
4 e da poco concluso le riprese di Ant-Man and the Wasp, che lo
vedrà protagonista al fianco di Evangeline Lilly. Il fatto che
ormai la Marvel, con regolarità, metta in produzione più film
contemporaneamente è un indice inequivocabile di quanto si è
estesa.