Nonostante manchi un anno, la
Illumination Entertainment ha diffuso la prima
foto del suo nuovo film d’animazione, Il Grinch,
in cui vediamo il protagonista bambino.
Il poster raffigura il protagonista
che sarà doppiato da Benedict Cumberbatch nella
sua versione adulta, per raggiungere all’anagrafe il personaggio
creato nel 1957 dal Dr. Seuss che celebre racconto
Il Grinch e la favola di
Natale!.
Alla regia del film ci
sono Peter Candeland e Yarrow
Cheney, mentre fa parte del cast vocale al fianco di
Cumberbatch anche Matthew O’Callaghan.
La novella del Dr.
Seuss venne adattata per la prima volta in animazione, nel
1966, con Boris Karloff che venne scelto per
prestare la voce al personaggio, questa vecchia e cattiva creature
che desiderava rovinare il Natale nella città di Chistaqua.
Dopo il lavoro di Chuck
Jones, adesso la Illumination, casa dei
Minions e di Cattivissimo Me,
adatterà il personaggio all’era della computer grafica.
La storia vanta un altro
adattamento, diretto da Ron Howard, con
protagonista Jim Carrey.
Il film è atteso per il 2018 e
potrebbe raccontare una storia di origini, in cui scopriamo in che
modo questa creaturina verde, anche tenera, come la vediamo nel
poster, si è trasformata nel vecchio cattivo che dà il titolo alla
storia originale.
La Warner Bros ha posticipato al 5
Ottobre la data d’uscita di È nata una stella
(A Star is Born), primo film da regista di
Bradley Cooper che lo vede anche protagonista al
fianco di Lady Gaga.
Inizialmente prevista per il 28
Settembre, l’uscita del film è stata spostata prima al 18 Maggio,
per sfruttare la ricca stagione estiva. Tuttavia, nel montaggio
finale delle performance dei due attori, si è deciso di spostare il
film al 5 Ottobre per renderlo più prossimo alla stagione dei
premi, segno che la produzione dà molta fiducia al progetto.
“Tutto si riduce a questa storia
d’amore rotta – dice Bradley Cooper –non è un ingenuo; nel film ci chiediamo cosa succede
quando hai 30 anni e l’idea che “Forse non ce la farai si è insinua
nel tuo cervello artistico? – Non c’è modo migliore per
esprimerlo che cantare perché non c’è nulla da nascondere quando
stai cantando”.
Il film si baserà sulla pellicola
del 1937 di William Wellman e interpretato da
Janet Gaynor e Fredric March ma prenderà spunto
anche nella versione del 1954 con James Mason e Judy
Garland. Mentre nel 1976 il film è stato soggetto
ad un nuovo remake con protagonista all’epoca Barbra
Streisand e Kris Kristofferson.
Dopo il successo di American Horror Story,
con il quale ha vinto il Golden Globe a gennaio,
Lady Gaga farà quindi il suo debutto sul grande
schermo come protagonista assoluta di una pellicola. La cantante si
occuperà di comporre nuovi canzoni per il remake.
Bradley Cooper si
occuperà anche della produzione del film con Todd
Phillips e Bill
Gerber, coinvolti nel remake da lungo tempo. Il
budget dovrebbe aggirarsi attorno ai 30 milioni di dollari.
Inizialmente la protagonista del
film sarebbe dovuta essere la nota cantante
Beyoncé.
Paul Bettany ha
condiviso una nuova immagine che lo ritrae scherzosamente nel
costume di Visione per Avengers 4. Ecco di seguito la
foto comparsa sul suo account Instagram:
Dal momento che non ci sono hashtag
a conferma, supponiamo che si possa trattare del set di
Avengers 4, anche se potrebbe essere anche quello
di Infinity War. Infatti non è ancora chiaro se le
ultime riprese del film siano state completate o meno.
Se il film in questione dovesse
essere davvero il quarto Avengers, allora abbiamo la certezza che,
nonostante le crude immagini del trailer di Infinity
War, Visione sopravviverà allo scontro con
Thanos.
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito
hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film
rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per
cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che
conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Se da una parte il periodo natalizio
è sinonimo, nel panorama italiano, di cinepanettone, dall’altra le
sale si affollano anche di titoli più o meno ambiziosi che si
adattano particolarmente alla ricorrenza, e Dickens: L’uomo
che inventò il Natale fa parte proprio di questa seconda
categoria.
Presentato nella sezione Festa
Mobile al Torino Film Festival 35, il film,
diretto dal regista di origini indiane Bharat
Nalluri, il film è una storia sul senso del Natale che
invece di rifare Dickens, rifà il processo creativo che ha portato
lo scrittore a scrivere la sua opera più famosa e adattata: Canto
di Natale.
Da Zemeckis, che lo ha riproposto in
3D, alla Disney, che ne ha fatto l’adattamento forse più tenero e
immortale, il racconto breve dello scrittore inglese è simbolico
dello spirito del Natale, e la storia di Nalluri, basata su una
sceneggiatura meccanicamente precisa, ci porta dentro la scrittura
di questo racconto, che arrivò in un momento molto particolare
della vita di Charles.
Dopo il travolgente successo di
Oliver Twist, lo
scialacquatore Dickens si trova con l’acqua alla gola: diversi flop
letterari, una famiglia numerosissima, un padre pieno di debiti,
una vita costosa, mettono lo scrittore in condizione di dover per
forza sottoscrivere un nuovo contratto con la casa editrice, che lo
impegna a consegnare un racconto in tempo record.
Nasce così Canto di
Natale. Il film si serve di tutte le strutture narrative
dello scrittore, utilizzando come filo conduttore gli incontri e le
visioni che il protagonista ha, come principale fonte di
ispirazione. Così Charles si troverà a parlare con lo scontroso
Scrooge, lo stereotipato avaraccio che lo segue, lo stimola, lo
consiglia, lo aiuta insomma a trovare nella realtà i soggetti che
comporranno la sua storia.
L’avaro è interpretato da
Christopher Plummer, che diventa uno scorbutico
nume tutelare per il protagonista, una guida e un maestro quasi, a
indicare a Charles la strada per trovare la sua storia. Il film e
lo scrittore si assumono quindi lo stesso compito, quello di creare
una storia che possa rispecchiare lo spirito del Natale, nella sua
natura più pura e autentica, ma anche melensa e verbosa.
Il Dickens di Dan
Stevens (il principe/Bestia de La Bella e la
Bestia) parla di continuo, con tutti, personaggi reali
e creature immaginarie, spalanca gli occhi, corre, scappa, e ancora
parla, alla caccia della storia, dell’ispirazione, andando ad
attingere a quel mondo di sfortunati e meno abbienti che popolano
tutte le sue opere.
Dickens: L’uomo che inventò
il Natale dunque è una corsa alla ricerca dello spirito
natalizio, un’angolazione nuova sul romanzo di Dickens si cui sposa
tutto il senso profondo e manifestamente edificante, senza però
ereditarne la complessità della scrittura.
A un mese dall’uscita nelle sale
italiane, il poster e il trailer ufficiale de Il
Vegetale, la nuova commedia scritta e diretta da
Gennaro Nunziante che vede protagonista
Fabio Rovazzi, al suo esordio come attore, con
Luca Zingaretti, Ninni Bruschetta, Paola Calliari, Alessio
Giannone e la giovanissima Rosy
Franzese.
Ecco il poster e a seguire il
trailer del film:
Il Vegetale, prodotto da
Piero Crispino per 3ZERO2 e co-prodotto da The Walt Disney Company
Italia, in collaborazione con Sky Cinema, uscirà nelle sale
italiane giovedì 18 gennaio 2018, distribuito da The Walt Disney
Company Italia.
Daniel Frigo, Country Manager di The
Walt Disney Company Italia, ha dichiarato: “Sono davvero
entusiasta di questo progetto tutto italiano. Grazie alla rinnovata
collaborazione con uno dei registi e sceneggiatori più affermati
nel nostro Paese, Gennaro Nunziante, il pubblico potrà vedere per
la prima volta sul grande schermo un personaggio poliedrico come
Fabio Rovazzi che riserverà non poche sorprese”.
Alla luce degli avvenimenti di
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, il regista del film, Rian
Johnson, ha spiegato quali potrebbero essere i prossimi
passi di Luke Skywalker nella saga, in particolare in
Episodio IX.
Il Maestro Jedi si unisce alla Forza
alla fine del film, tuttavia, secondo Johnson, questa prospettiva
rimane allettante per J.J. Abrams, che è già al
lavoro sul prossimo capitolo.
“Non sono sicuro in merito alla
direzione che prenderanno Abrams e Chris Terrio in merito a Luke –
ha detto il regista – ma sembra tanto che ci siano le stesse
possibilità che ha avuto Obi-Wan in Una Nuova Speranza. Le
possibilità sembrano anche più eccitanti in termini di quello che
sarà il posto di Luke nel prossimo capitolo, con lui che entra
negli altri regni e che rimane a fianco dei nostri eroi. Apre più
possibilità che mai.”
Che cosa potrà mai accadere a Luke,
o meglio al suo fantasma di Forza, nel prossimo capitolo, semmai
Abrams deciderà di farlo comparire di nuovo?
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Hugh Jackman è il protagonista
dell’atteso The Greatest Showman, nelle sale dal
25 dicembre con 20th Century Fox diretto da Michael Gracey e
interpretato da un cast d’eccezione composto da Zac Efron, Michelle
Williams, Zendaya e Rebecca Ferguson.
L’intenso e originale musical, che
parla della nascita del business dell’intrattenimento, celebra il
senso di meraviglia che ognuno di noi prova quando i sogni
diventano realtà. Ispirato all’immaginario e ai progetti ambiziosi
di P.T. Barnum, il film racconta la storia di un visionario che dal
nulla creò uno spettacolo ipnotico destinato a diventare un
successo mondiale. “P.T. Barnum è ciò che descriveremo ora
come un innovatore – ha raccontato Hugh Jackman, che veste i panni
proprio di questo inguaribile sognatore -. Era convinto che la vita
dovesse essere divertente, nel 1850 l’America non era come la
conosciamo oggi, in quel tempo l’idea di intrattenimento fine a se
stesso era considerato quasi un male, ma questa considerazione non
ha fatto altro che alimentare il fuoco di Barnum che decise di
vivere la vita dei suoi sogni”.
Molto prima di La La
Land e del loro Oscar per la Miglior Canzone Originale,
Justin Paul e Benj Pasek hanno accettato di far parte di questa
avventura musicale incredibile: “Siamo stati in grado di
scrivere qualcosa che era illuminante per ogni membro del
cast” hanno dichiarato, e l’energia delle loro melodie è la
stessa che ha ispirato le coreografie mozzafiato di Ashley Wallen,
che ha dato una sua interpretazione moderna e ritmata del mondo di
Barnum coordinando anche le esibizioni aeree abbinate a quelle su
terra. Per le scenografie Nathan Crowley ha progettato delle
miniature dettagliate di New York, come quella del Museo delle
Meraviglie di Barnum, situato originariamente tra Broadway e Ann
Street che ha riprodotto in una vecchia fabbrica di mattoni
mantenendo scenari simili a quelli ritratti nelle immagini
dell’epoca. “La possibilità di creare un grande mondo intorno
alla nascita del circo e la nascita di quello che diventerà lo show
business è stato qualcosa di fenomenale a cui non volevo
rinunciare”, ha detto Crowley già nominato agli Oscar per il
suo lavoro in The Prestige, The Dark Knight e
Interstellar.
Sono sorprendenti anche i
costumi, la maggior parte realizzati a mano, disegnati da Ellen
Mirojnick (vincitrice dell’Emmy per Behind the Candelabra)
per cui la realizzazione degli abiti di The Greatest
Showman è stata la sfida creativa di una vita. “Abbiamo
adottato un approccio più fantastico, il nostro obiettivo era
trasmettere al pubblico romanticismo e gioia piuttosto che puntare
a una fredda, storica accuratezza. Abbiamo creato la nostra piccola
fabbrica di miracoli – ha svelato Mirojnick – Il motto era correre
rischi e provare assolutamente tutto”. Lei che ama disegnare in
special modo abiti maschili ha definito particolarmente piacevole
“creare una silhouette per Hugh soprattutto perché può portare
tutto e qualsiasi cosa. Può semplicemente mettere qualcosa e
diventare il personaggio in modi diversi da quello che hai
immaginato”.
Alcuni concept di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi hanno rivelato che le idee iniziali del film
prevedevano l’apparizione di un fantasma Sith. Di seguito il
concept che mostra questa intuizione:
Se i Jedi sono soliti tornare sotto
forma di fantasmi di Forza, come hanno fatto Obi-Wan Kenobi e Yoda, quest’ultimo proprio ne
Gli Ultimi Jedi, perché questa cosa non potrebbe essere possibile
anche per i Sith?
L’immagine ci mostra una figura
luminescente, circondata da un alone rosso, forse proprio un Sith,
arrivato a tentare Luke, nella sua prigione di solitudine
auto-imposta.
Ecco cosa ha dichiarato Rian
Johnson su The Art of The Last Jedi:
“Abbiamo visto che i Jedi possono tornare sotto forma di
fantasmi blu. Magari anche i Sith possono farlo. E magari hanno dei
poteri che controllano il Lato Oscuro anche dall’altra parte, nel
regno degli spiriti.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
In attesa dell’arrivo in sala il
prossimo 28 Dicembre, Disney IT ha diffuso
due nuove clip in italiano di Coco, il film Disney
Pixar che incanterà queste vacanze natalizie.
Ambientato in Messico,
Coco racconta la storia di
Miguel, un aspirante cantante e chitarrista
autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de
la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai
da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del
ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua
passione per la musica e l’amore che nutre per la propria
famiglia”, afferma il co-regista Adrian
Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio
talento e dimostrare che fare musica è sia bello che
onorevole”.
Coco, recensione del film Pixar
diretto da Lee Unkrich
“Con Coco abbiamo cercato di
raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo
immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista
Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari
che ci legano alle generazioni venute prima di noi”,
prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del
nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.
Diretto da Lee
Unkich, co-diretto da Adrian Molina e
prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3
– La Grande Fuga), Coco arriverà nelle
sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt
Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di
Olaf.
In esclusiva per il DailyMotion, arriva un nuovo
interessante video dal set di Venom, che vede
protagonista Tom Hardy nei panni di Eddie
Brock.
Nel video vediamo Hardy uscire da
un’automobile e poi “combattere” con la portiera. Si potrebbe
trattare di un momento in cui il simbionte e Eddie Brock combattono
tra loro per ottenere il controllo del corpo.
L’uscita di Venom è stata fissata al
5 ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Ecco il trailer ufficiale di
Ella e John, il nuovo film di Paolo Virzì che l’autore italiano ha
presentato a Venezia 74 in Concorso. Protagonisti
del film sono Helen Mirren e Donald
Sutherland. Il film arriverà al cinema in Italia il 18
Gennaio 2018, distribuito da 01
Distribution.
Trama: The Leisure Seeker è il
soprannome del vecchio camper con cui Ella e suo marito John
Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una
mattina d’estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li
separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e
invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per
scaraventarsi…
Una scena molto interessante, anche
se oscura, di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, vede coinvolta Rey alle prese con una misteriosa
visione in una caverna, nel cuore di Ahch-To,
l’isola su cui si è rifugiato Luke.
Parlando con /Film,
Rian Johnson ha spiegato il senso della scena:
“L’idea era che se c’era un posto di grande luce, di Forza, in
superficie, un tempio Jedi, c’era anche, per compensare
l’equilibrio sull’isola, un posto di grande oscurità. Stiamo
creando un’importante connessione tra Rey e Luke, durante il suo
allenamento su Dagobah.”
Con Rey che spera di scoprire
l’identità dei suoi genitori, Gli Ultimi Jedi crea la sua visione,
così come Luke ne L’Impero Colpisce Ancora con un
tocco di Harry Potter e lo Specchio delle
Brame. Tuttavia, né Luke né Rey trovano risposte nel Lato
Oscuro, e per Johnson era un importante indizio:
“L’idea era che se sopra c’è
luce, sotto c’è oscurità. E lei scende nell’oscurità, perché deve
vedere, così come Luke nella caverna, la sua più grande paura. E la
sua più grande paura è, visto che è in cerca della sua identità, di
non avere nessun altro che se stessa con cui potersi
relazionare.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Wonder uscirà
nelle sale il 21 dicembre e si ripromette già di essere il
comedy-drama campione di incassi di questa stagione natalizia.
Uscito negli U.S.A. lo scorso 17 novembre, il film ha avuto
un’ottima accoglienza di pubblico, merito anche del fatto che è
tratto dall’omonimo romanzo di R. J. Palacio,
divenuto in breve tempo un best seller amatissimo.
Wonder,
traducibile come “Prodigio”, sceglie di trattare il delicato tema
della diversità, vissuta sulla pelle di un bambino di 11 anni e
quindi raccontata principalmente dal suo punto di vista.
August “Auggie” Pullman (Jacob
Tremblay) è un ragazzino affetto dalla sindrome di
Treacher Collins malattia che ne ha deformato i
lineamenti facciali. Dopo aver passato la prima infanzia tra casa e
ospedale, e aver ricevuto un’istruzione privata da parte della
madre (Julia
Roberts), viene finalmente iscritto in prima media.
L’introduzione nella scuola pubblica non è semplice, a causa dei
pregiudizi e delle paure degli altri coetanei, ma Auggie riuscirà
comunque ad ambientarsi e a trovare degli amici, grazie soprattutto
al caloroso sostegno della sua famiglia.
La storia evita di scadere nel
patetico, omettendo volontariamente di scendere nei particolari
della malattia o delle 27 operazioni chirurgiche che il bambino è
stato costretto a subire non tanto per assumere un aspetto
“dignitoso”, quanto per poter respirare, vedere e sentire con le
proprie forze. Il regista Stephen Chbosky, reduce da Noi Siamo
Infinito, conduce con mano sapiente questa dramma leggero e
indirizzato anche ai più giovani. Evitando facili patetismi,
Chbosky si concentra sulla positività della famiglia Pullman, e
strappa più di un sorriso nelle battute che servono a stemperare il
clima altrimenti troppo serio.
Tuttavia il film non disdegna
l’effetto melassa in scene dalla lacrima facile (quella del
cagnolino o della nonna), coraggiosamente però rifiutandosi di
attribuire tale effetto al protagonista e alla sua patologa.
“Non gira tutto intorno a
te”, ripete più di una volta la sorella ad Auggie nel
tentativo di placare le crisi di pianto o l’autocommiserazione del
bambino che, se vuole essere trattato come una persona
“normale”, deve accettare suo malgrado la crudeltà della gente
comune.
È proprio questo l’elemento
azzeccato di Wonder, questa auto-derisone di un
“freaks” consapevole di essere tale solo in virtù del suo
aspetto esteriore e dell’impietoso giudizio di coetanei e adulti
limitati e insensibili. Il tema del bullismo, perno centrale
della trama, è tratteggiato con estrema cura, lasciando però il
posto alla positiva speranza che l’essere umano (e soprattutto i
bambini) possa redimere sé stesso e divenire migliore.
Il voyeurismo nei confronti dei
“diversi” è stato un tema spinoso ma molto amato nel cinema di
genere, a partire dallo spietato Freaks del 1932,
fino ad arrivare al capolavoro di LynchThe Elephant Man. Con Wonder però
siamo più dalle parti di Dietro la Maschera,
indimenticabile film del 1985 con Cher,
dove si evidenziava la bellezza interiore di chi,
esteriormente, può non corrispondere ai criteri estetici della
società.
Jacob Treblay, che
per rivestire i panni del piccolo Auggie ha dovuto sottoporsi a 3
ore di make up giornaliero, dà ottima prova attoriale, come già
aveva fatto in Room, per il quale aveva ottenuto la candidatura
agli Oscar. Ed è molto probabile che con Wonder arrivi una seconda
nomination.
Prendete appunti e ricordate di
prestare attenzione ai primi cinque minuti di Avengers: Infinity War. Il
motivo? Secondo Kevin Feige, presidente dei
Marvel Studios, l’apertura del film diretto
dai fratelli Russo e in arrivo nelle nostre sale il 4
maggio 2018 sarà indicativa del grado di cattiveria e
potenza di Thanos, villain ufficiale contro cui si
scontreranno i nostri Vendicatori.
Parlando con CBR, Feige sembra voler rassicurare
tutti quei fan preoccupati dalla debole caratterizzazione degli
antagonisti nei precedenti titoli del franchise, e quindi in ansia
per ciò che vedranno in Avengers: Infinity War
relativo al Thanos di Josh Brolin. Queste le sue
parole in merito:
“Soltanto con i primi cinque
minuti del film gli spettatori capiranno perché Thanos è il più
grande e il più crudele dei villain nella storia dell’MCU […] L’abbiamo nominato
fin dai tempi di Avengers, quando alla fine lo si vedeva seduto sul
trono e realizzavi che qualcosa di preoccupante stava per
succedere. Sarà bello scoprire le reazioni di chi, come noi, a
lungo ha immaginato Thanos nella sua testa“.
Di seguito trovate la sinossi di
Avengers: Infinity War:
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Sarà pure impegnato con il montaggio
finale di Solo: A Star Wars Story, ma
Ron Howard non ha mancato l’appuntamento al cinema
con l’ultimo episodio della saga, Star Wars: Gli Ultimi
Jedi e da quanto confessato su Twitter, sembrerebbe
aver gradito moltissimo il lavoro di Rian Johnson e di tutta la
produzione. Qui sotto il messaggio del regista appena uscito dalla
sala:
“Ho preso una pausa dal
montaggio di Solo: A Star Wars Story per vedere
Gli Ultimi Jedi. Bel lavoro Rian
Johnson, e complimenti al cast e alla crew. La mia
famiglia ha gradito e applaudito il film!“
La risposta di Johnson non ha
tardato ad arrivare: “Grazie Ron!“, ha scritto il regista
su Twitter.
Vi ricordiamo che Ron Howard ha
diretto il nuovo spin-off del franchise dedicato al giovane Han
Solo sostituendo in regia Phil Lord e
Chris Miller dopo il loro licenziamento. Il film è
atteso nelle sale il 25 Maggio 2018.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi,
i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Pochi giorni ci separano dalle
festività natalizie e il clima è maturo per qualche speciale
celebrazione. Lo sa bene Ryan Reynolds, che nelle
ultime ore potrebbe aver postato su Twitter la foto definitiva di
Deadpool alle prese con un elfo di Babbo Natale
(sconvolgendo probabilmente la tranquillità delle sue figlie). Se
date un’occhiata qui sotto capirete perché…
Nella foto
Deadpool infilza con le sue katana un povero elfo
ai piedi di una graziosa lanterna natalizia. Le decorazioni e
l’atmosfera di festa sembrano però rovinare la “violenza” dell’atto
compiuto da Wade Winston Wilson,
aka Il Mercenario Chiacchierone, nei cui
panni si è perfettamente calato l’attore anche fuori dal set.
Sperando che le bimbe di Reynoldn
non vedano mai questa immagine truculenta (Blake
Lively sei avvisata!), vi ricordiamo che Deadpool
2 arriverà nelle sale il 1 giugno 2018,
diretto da David Leitch.
Tra i personaggi più amati e
importanti della saga di Guerre Stellari, Obi Wan
Kenobi ha avuto vita breve all’interno del racconto. Se si
esclude il suo contributo negli episodi I, II e III (interpretato
da Ewan McGregor) e la fugace apparizione in
episodio IV, il maestro jedi responsabile dell’addestramento di
Anakin e, in parte, di Luke Skywalker, era atteso da moltissimi fan
nella nuova trilogia. Eppure la sua assenza è stata perfettamente
giustificata da Rian Johnson, regista di
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, che ha così commentato la scelta di escluderlo
dal film:
“Credetemi, mi
sarebbe piaciuto avere Ewan McGregor nel film ma
non l’ho fatto per una questione di narrazione. Il rapporto di Luke
con Obi Wan non avrebbe avuto molto senso nel film, a meno che non
fosse ancora presente Alec Guinness. Inoltre non
abbiamo mai visto Luke interagire con la versione di Ewan di Obi
Wan, quindi c’era meno connessione emotiva e sarebbe essere stato
un po’ strano vederli insieme“
Insomma Johnson sembra aver fornito
la spiegazione più logica all’esclusione del personaggio dal film.
Se solo Alec Guinness, interprete originale di Obi
Wan, fosse ancora vivo, magari una piccola finestra di possibilità
ci sarebbe stata. Così non è andata, dunque bisognerà rimandare
tutto allo spin-off su Obi Wan in produzione (o forse già ad
Episodio IX, scritto e diretto da
J.J.Abrams?).
Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo
con Rian Johnson?
È stato scelto come film d’apertura
della 68esima edizione del Festival Internazionale di
Berlino (in programma dal 15 al 25 febbraio 2018)
Isle of Dogs, ultimo lavoro di Wes
Anderson che torna all’animazione in stop motion dopo il
successo di Fantastic Mr. Fox.
Le voci dei personaggi sono
di Edward Norton, Bill
Murray, Jeff
Goldblum, Bob
Balaban, Bryan
Cranston, Scarlett
Johansson, Tilda
Swinton e Greta Gerwig.
La sinossi: Nel futuro
2037, tutti i cani del Giappone vengono messi in quarantena su
un’isola di rifiuti a seguito della “influenza canina”. Cinque
cani, stufi della loro decadente esistenza segregati dal mondo,
incontrano un ragazzino, Atari Kobayashi, che giunge sull’isola per
ritrovare il suo cane Spots. Atari riceve l’aiuto dei cani, che
decideranno di proteggerlo dalle autorità giapponesi che lo
vogliono riportare indietro.
Isle of Dogs è atteso nelle sale il 23
marzo 2018.
Nuovo acquisto per il cast di
Shazam!, prossimo cinecomic targato DC e
diretto da David F.
Sandberg (Annabelle: Creation): si tratta
del polinesiano Cooper Andrews, visto nelle ultime
due stagioni di The Walking Dead nei panni di
Jerry. L’attore raggiungerà Zachary Levi,
Asher Angel, Jack Dylan Grazer e
Grace Fulton sul set delle riprese che avranno
inizio tra qualche mese.
Secondo Deadline, che ha ufficializzato
la notizia, Andrews potrebbe interpretare il padre adottivo di
Billy Batson, Victor Vasquez.
Scritto da da Henry Gayden e
Darren Lemke, Shazam! farà parte dell’Universo
Cinematografico DC e dovrebbe esserepronto per
debuttare al cinema nell’aprile 2019.
Uscito nelle nostre sale lo scorso
19 ottobre, l’adattamento cinematografico di IT di
Stephen King diretto da Andy
Muschietti è stato l’horror più visto dell’anno nonché il
film horror con l’incasso più alto della storia. Un ottimo
risultato che proietta un futuro altrettanto promettente per
l’atteso sequel (previsto l’arrivo nei cinema nel 2019).
Nel frattempo Muschietti ha fatto
sapere che la tanto desiderata director’s cut di IT sarà presto
disponibile, con quindici minuti di scene extra tagliate dalla
versione finale. “La avrete, ma tra qualche mese“,
conferma il regista, spegnendo le speranze di vederla nell’edizione
homevideo in arrivo il prossimo 9 gennaio.
Il cofanetto conterrà comunque
undici scene tagliate dal montaggio, compreso l’opening in chiave
ironica escluso dal film e sarà disponibile sia in versione 4K
Ultra HD Blu-Ray che in formato DVD.
IT vede nel cast Bill
Skarsgard, Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard,
Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen
Jacobs e Jeremy Ray Taylor.
Sinossi: La storia originale è
incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di
mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown,
Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per
affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula
dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con
protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si
focalizzerà sui personaggi una volta adulti.
Cambia titolo il nuovo adattamento
de Il Libro della Giungla diretto da Andy
Serkis: a ufficializzarlo è la Warner Bros., confermando
che il provvisorio Jungle Book: Origins uscirà
nelle sale come Mowgli – Il figlio della giungla. Si tratta
del secondo film dedicato ai racconti di Rudyard Kipling, dopo
il live action Disney di Jon Favreau, e vedrà nel
cast Freida Pinto, Matthew
Rhys e Rohan Chand,
Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Jack
Reynor e Tom Hollander.
Gli attori presteranno i loro
movimenti, con la performance capture, agli animali del
film. Andy Serkis inoltre interpreterà
anche Baloo.
Mowgli arriverà al cinema il 19
ottobre 2018, da una sceneggiatura di Callie
Kloves e con la produzione di Steve
Kloves (sceneggiatore di Harry Potter).
La Warner Bros. ha poi rivelato la
sinossi ufficiale del film:
Mowgli seguirà
l’educazione del bambino allevato da un branco di lupi nelle
giungle dell’India. E mentre impara le regole spesso dure della
natura, sotto la tutela di un orso di nome Baloo e una pantera di
nome Bagheera, Mowgli viene accettato dagli animali della giungla
come uno di loro. Tutti tranne uno: la temibile tigre Shere Khan.
Ma potrebbero esserci pericoli maggiori in agguato nella
giungla…
Mowgli – Il figlio della giungla,
recensione del film
di Andy Serkis
Continua a gran velocità la
produzione di Venom, e dopo le foto dal set con Tom
Hardy e le sibilline dichiarazioni di
Michelle Williams in merito al suo personaggio,
arrivano anche altre immagini dalla lavorazione del film.
Si tratta di foto raffiguranti un
modello in CGI per il simbionte che dovrebbe
“indossare” il personaggio di Hardy, Eddie Brock.
Eccole di seguito:
L’uscita di Venom è stata fissata al
5 ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Le reazioni a Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, in Italia, come nel resto del mondo, sono miste.
I fan non hanno apprezzato con entusiasmo il lavoro di Rian
Johnson così come fecero due anni fa per quello svolto da
J.J. Abrams, tuttavia il regista di Looper è
riuscito a non prendere le critiche troppo sul personale.
Ecco cosa ha spiegato
a Business Insider, una
volta interrogato sull’accoglienza tiepida riservata al suo
Episodio VIII:
“Il fatto che per tutta la mia
vita sono stato un fand i Star Wars, e ho passato la maggior parte
del mio tempo dall’altra parte della barricata, ammorbidisce un
poco il colpo.
Sono consapevole, grazie alla
mia esperienza, che prima di tutto i fan sono appassionati, a loro
importa così profondamente, a volte importa anche violentemente nei
miei confronti su Twitter. Ma è proprio perché a loro importa così
tanto di queste cose, e fa male quando ti aspetti alcune cose che
poi non ottieni da qualcosa che ami. Fa sempre male, quindi non la
prendo sul personale se un fan reagisce in maniera negativa e si
scatena contro di me su Twitter.
Va bene. Fa parte del mio lavoro
essere lì anche per quello. Come dici, ogni fan ha una lista di
cose che vorrebbe accadessero in un film di Star Wars e una lista
di cose che vorrebbero non accadessero. Dovresti andare là fuori e
trovare ogni singolo fan la cui lista si allinea con ciò che
racconti.
So anche che allo stesso modo i
primi film erano personali per George Lucas, e lui non si è mai
seduto a pensare a come fare un film di Star Wars per compiacere i
fan. E so che se avessi scritto pensando a cosa avrebbero voluto i
fan, come tentativo, non avrebbe funzionato, perché le persone
starebbero comunque a urlarmi addosso ‘Hai rovinato Star Wars!’, e
avrei fatto un brutto film. E ultimamente è una cosa che nessuno
vuole.
E lasciatemi aggiungere che
l’80-90% delle reazioni che ho letto su Twitter sono state molto
positive. C’è tanta gioia e amore da parte dei fan. Quando parlo di
cose negative, non è affatto l’intera fotografia delle reazioni dei
fan.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Da diverso tempo il nome
di Matthew Vaughn sembra essere legato a
quello di Man of Steel 2,
sequel del film di Zack Snyder che però fatica a
trovare una sua strada verso il grane schermo, complici una serie
di scelte della Warner Bros che hanno preferito
portare avanti l’idea di un universo condivido DC Films al
cinema.
Di recente, Vaughn ha palesato
l’idea di voler lavorare proprio a questo universo targato Warner
Bros, e per quanto riguarda Man of Steel 2, ha
espresso il desiderio di lavorare con Mark
Millar.
Millar e Vaughn hanno già
collaborato a Kick-Ass e Kingsman 1 e
2, e il fumettista non è estraneo al mondo DC, anche se la
maggior parte dei suoi lavori sono stati per la Marvel o per case indipendenti.
Sappiamo inoltre che la Warner Bros
è favorevolmente propensa verso Matthew Vaughn e
verso il suo modo di lavorare e il regista ha già mostrato
interesse verso il personaggio di Superman.
Man of Steel 2: la Warner pensa a
Matthew Vaughn per la
regia
Millar in persona ha spiegato perché
avrebbe potuto dire di sì alla sorprendente offerta del suo amico e
collaboratore:
“Lui e io siamo grandi fan di
Superman, di quello di Richard Donner, amiamo Christopher Reeve. Mi
ha telefonato qualche mese fa e mi ha detto ‘Ehi, ascolta, la DC,
loro sono molto interessati a me per un Man of Steel 2. Vuoi
entrare in questo progetto?’ E io gli ho detto che per anni sono
ancora esclusiva di Netflix e che non potevamo nemmeno parlare di una
cosa del genere. E lui è rimasto deluso, chiedendomi quali fossero
le sue chance. E poi si è allontanato e ha detto sì a un altro paio
di progetti. Ma è una di quelle cose che potrebbe cambiare, se
qualcuno chiama Matthew e gli offre abbastanza soldi, potrebbe
cambiare tutto anche domani.”
Man of Steel 2 è
stato per molto tempo inseguito dai fan, mentre la produzione
prendeva altre strade, tuttavia, possiamo immaginare che se dovesse
arrivare il momento per questo progetto, Henry
Cavill verrà coinvolto per tornare a interpretare Clark
Kent/Superman.
Per quanto Star Wars: Gli Ultimi
Jedi sia ricco e lungo, c’era senz’altro da aspettarsi
che qualcosa dell’idea originale per il film fosse rimasta sul
pavimento della sala di montaggio.
Il regista e sceneggiatore del film,
Rian Johnson, ha infatti raccontato che molte
scene sono state eliminate dal film anche se sono state girare. Di
seguito eccone tre:
Luke e Rey:“Sull’isola c’era una sequenza molto importante con Daisy e
Mark, una specie di aggiunta all’addestramento, una sfida che lei
affronta, e questa scena coinvolgeva lei e Mark e c’era un momento
molto emozionante trai due. Voglio dire, si tratta di una cosa
davvero grande, una scena importante.”
Finn e Rose:“Quando Rose e Finn arrivano sulla Mega Destroyer, c’era una
lunga sequenza di loro che sgattaiolano via attraverso le sale di
comando dell’astronave di Snoke, insieme a DJ, mentre cercano il
tracciatore. Una sequenza estesa, piena di avvenimenti, con loro
tre che si infiltrano nelle sale comando e devono fingersi agenti
del Primo Ordine con gli Stormtrooper.”
Finn e Poe:“Ci
sono un paio di scene in più tra Poe e Finn, in particolare ce n’è
una molto importante che stabilisce il loro legame ed era
posizionata subito dopo che Finn esce dal coma.”
Forse vedremo queste scene nella
versione in Home Video del film?
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Sono stati diffusi in rete dei
concept inutilizzati per Star Wars: Gli Ultimi
Jedi in cui, tra le altre immagini, si vede una
versione di Luke Skywalker molto diversa rispetto
a quella che il film ci ha consegnato.
Ecco i concept alternativi
di Star Wars: Gli Ultimi Jedi
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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Un report di CBR riporta
alcune dichiarazioni di Jeremy Renner in merito
a Avengers: Infinity War, nuovo
film del MCU in cui, per la quarta volta
(senza contare il cameo di Thor), l’attore si troverà a
interpretare Occhio di Falco.
Renner ha anticipato che il film
farà delle vere meraviglie con il suo personaggio, cose che lui
aveva sempre sognato di fare con il suo Clint Barton.
Ecco cosa ha detto: “Faremo cose
davvero magnifiche che ho sempre voluto fare con questo
personaggio. Credo che tutti saranno profondamente contenti, quando
scopriranno cosa accade.”
Per un personaggio che in
The Avengers è poco più che un burattino nelle
mani di Loki e in Age of Ultron diventa quasi il
personaggio di svolta, sarà interessante vedere quale percorso farà
nel terzo film sugli Avenges.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Rian Johnson,
regista dell’atteso Episodio VIII della saga della
Lucasfilm, Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, ha commentato a lungo la natura del film, il
desiderio di staccarsi dal passato, ma anche, infine, i cambiamenti
e le intenzioni differenti che sono state attuate anche in rapporto
al film precedente, l’Episodio VII.
In particolare, il regista ha
spiegato in cosa sono state diverse le morti di Han Solo e di Luke
Skywalker, i due personaggi storici che scompaiono alla
fine dei primi due film di questa terza trilogia.
Parlando con Uproxx, il regista
ha spiegato: “Prima di tutto volevo che la morte di Luke fosse
in contrasto con quella di Han in Episodio VII. Quella di Han è
stata violenta, una sconfitta. Per Luke, volevo che fosse pacifica,
una vittoria invece. Volevo che vincesse con il suo ultimo sforzo.
Quindi dall’inizio ho capito che volevo questa sensazione. E così
gli altri elementi sono arrivati di conseguenza. Ma per entrambi
sembra la fine giusta da fare.
Molti di noi che sono cresciuti
con Star Wars stanno vivendo un momento nella vita in cui hanno
avuto, o hanno persone che per loro sono dei mentori e queste
persone stanno invecchiando, cominciano a fare i conti con la fine.
Il nostro rapporto con queste persone diventa quindi un’altra cosa.
Si tratta di un elemento della vita che molte persone della mia
età, fan di Star Wars, cominciano a capire. E mi sembrava
intellettualmente onesto introdurre questo tipo di sensazione nel
film.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
I due personaggi torneranno a
essere interpretati da Eddie Redmayne
e Dan Fogler. Ecco l’immagine:
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald – first look
In uscita il 15 novembre 2018, il
film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude Law e Johnny
Depp.
Alla fine del primo film, il
potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal
MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con
l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare,
Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi
sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero
obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri
non magici.
Per sventare i piani di
Grindelwald, Albus Silente recluta il suo ex studente Newt
Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo
aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono
messi alla prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in
un magico mondo sempre più frammentato.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald è diretto da David
Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da
David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel
Wigram.
L’acquisizione della Fox da parte
della Disney ha portato gli eroi Marvel in possesso dello Studio
sotto lo stesso tetto di quelli che erano già nelle mani dei
Marvel Studios, nel MCU, indirettamente in
quelle di Topolino.
I fan dei cinecomicsMarvel possono quindi cominciare a
sognare: molto presto vedremo sul grande schermo X-Men e
Avengers fianco a fianco (oppure uno contro l’altro?).
Tuttavia i fan più ottimisti hanno già delle teorie secondo le
quali i due universi, quello Cinematografico Marvel e quello degli X-Men di casa
Fox, sono già condivisi.
Ecco di seguito le più famose e accreditate trai
fan.
Stan Lee l’Osservato
Il cameo di Stan Lee in
Guardiani della Galassia Vol.
2 ha confermato che il personaggio interpretato da The Man è
sempre lo stesso attraverso i film. Lee infatti in Guardiani 2 fa
riferimento al suo cameo in Civil War. James
Gunn voleva addirittura che Lee facesse riferimento al suo
cameo in Deadppol (il DJ nello strip club), ma la scelta è stata
modificata in corso d’opera.
Questa fluidità del personaggio di
Lee potrebbe essere un legame che conferma la comunicazione trai
due universi, quello Fox e quello Marvel.
La timeline di Giorni di un Futuro
passato
X-Men: Giorni di
un Futuro Passato è stato l’ultimo film dei Mutanti che ci
ha mostrato il giorno presente. Dopo che Logan cambia il futuro con
successo, torna nel suo presente e scopre che grazie al suo
intervento Jean, Scott e Xavier sono vivi.
Da quel momento in poi, tutti i film
degli X-Men, con l’eccezione di Logan – The
Wolverine, sono stato ambientati prima degli anni 2000,
quindi, anche senza un riferimento preciso, potrebbero benissimo
essere ambientati nel mondo degli Avengers. Addirittura
Logan è ambientato nel 2029, e quindi persino lui
potrebbe aver avuto tutto il tempo possibile per diventare un
Vendicatore. Se questo dovesse essere vero, i vecchi X-Men
potrebbero tranquillamente comparire nei prossimi film Marvel Studios.
Bob, agente della Hydra, in
Deadpool
Il Deadpool di Ryan
Reynolds sarà uno dei tasselli più difficili da inserire nel
MCU. Tutta la produzione del film
ha lottato per il Rating-R, cosa che non è vista di buon occhio da
Kevin Feige. Tuttavia, anche alla luce di questa considerazione, i
fan non sono riusciti a non pensare a una connessione tra Deadpool
e il MCU. Questo accade perché, nel
film, Wade riconosce il suo vecchio collega, Bob, agente della
Hydra. Naturalmente, nel film di Tim Miller, non si può pronunciare
il nome dell’organizzazione segrete responsabile della caduta dello
SHIELD, tuttavia il collegamento è presto fatto, da chi conosce i
fumetti.
Avengers 4 sarà un reboot?
Questo approccio sarebbe
il più intelligente per far continuare il MCU senza traumi e inserendo i
nuovi personaggi a disposizione di Kevin Feige.
Per anni si è parlato di Avengers 4 come un reboot che potrebbe
coinvolgere le Gemme dell’Infinito che mescolano la time line in
qualche modo. I fan si aspettano già tantissimi nuovi eroi per la
Fase 4, e probabilmente ci aspetta un Marvel Cinematic Universe
radicalmente diverso.
Con tanti eroi che compariranno per
la prima volta dopo Avengers 4, gli X-Men o i
Fantastici Quattro potrebbero essere solo alcuni dei tanti che
vedremo al cinema. I primi potrebber semplicemente essere stati a
Westchester a scuola, i secondi impegnati nel loro infausto viaggio
spaziale.
Il Multiverso
Evangeline
Lilly ha confermato che Ant-Man and the Wasp introdurrà il
Multiverso. Nei fumetti, non è affatto un’idea nuova. Se il
MCU sta introducendo questo
concetto, sarebbe perfettamente logico e plausibile che i film dei
Fantastici Quattro, quelli degli X-Men, tutti gli Spider-Man e
persino Gifted e Legion, potrebbero esistere contemporaneamente
nello stesso Multiverso. Dal momento che Ant-Man and the Wasp
uscirà in sala tra diversi mesi, potrebbe essere perfettamente
plausibile per i Marvel Studios inserire i
personaggi Fox nel film.
La Gemma della Realtà
Anche se la Gemme
dell’Infinito sono tutte incommensurabilmente potenti,
quella della Realtà, secondo questa teoria, potrebbe essere la più
potente di tutte. Consentirebbe al suo possessore di alterare la
realtà in ogni sua forma e dimensione. Potenti portatori della
Gemma della Realtà, nei fumetti, sono stati in grado di alterare
definitivamente la realtà e insieme alle altre Gemme, può alterare
la realtà su scala universale.
Teoricamente, qualcuno potrebbe
creare gli X-Men e i Fantastici Quattro nel MCU soltanto pensando “più eroi”,
mentre Thanos potrebbe scomodare Doctor Destino, Galactus e
Magneto, pensando “più villain”.
Doctor Strange
Il film di Scott
Derrickson con Benedict Cumberbatch ha
già offerto uno sguardo al Multiverso e alle molteplici realtà
grazie all’intervento dell’Antico. Questo a testimoniare che presto
anche Doctor Strange potrebbe avere le abilità
necessarie per aprire portali tra i multiverso.
Dal momento che Doctor Strange
2 sarà sicuramente localizzato nella Fase 4 del
MCU, sarebbe
straordinariamente facile per i Marvel Studios inserire alcuni
personaggi Fox. Strange potrebbe addirittura aprire dei portali in
occasione di Avengers 4, se il film profilerà lo scontro dei
Vendicatori contro Thanos con il Guanto dell’Infinito al
completo.
Il Helicarrier di Deadpool
Il gran finale di
Deadpool è ambientato su un enorme helicarrier che assomiglia
sospettosamente a quello dello SHIELD, così come lo abbiamo visto
in The Avengers. Questo perché originariamente gli
sceneggiatori Rhett Reese e Paul
Wernick volevano che fosse proprio quello, con tanto di
logo dello SHIELD e l’abilit di volare.
Sfortunatamente la Fox non aveva i
diritti di usarlo, quindi nel film non si è potuta pronunciare
nemmeno la parola “helicarrier”, ma se si guarda bene, il velivolo
in rovina è esattamente come quello dei fumetti. Il fatto è che
questo mezzo di trasporto militare non esiste nella vita reale.
Nell’universo ce n’è uno solo e appartiene allo SHIELD. L’unico
motivo per cui Deadpool non chiede dove siano Nick Fury e tutto lo
SHIELD è perché non volevano che la Disney facesse loro causa.
L’originale Torcia Umana
La Torcia Umana originale
è uno dei personaggi Marvel più vecchi in assoluto, al
fianco di Namor. La sua prima apparizione risale al Marvel Comics #1, quando la compagnia
si chiamava ancora Timely Comics. Era un androide di nome Jim
Hammond con il potere di circondarsi di fuoco e di controllarlo.
Quando il personaggio è entrato nell’oscurità, Stan
Lee e Jack Kirby hanno ripescato i suoi
poteri creando il personaggio di Johnny Storm.
Mentre è tecnicamente un personaggio
differente, il costume originale della Torcia umana compare in
Captain America: Il Primo Vendicatore alla Stark
Expo. Questo vuol dire che la base per l’apparizione di Johnny
Storm nel MCU esiste già, e con lui i
Fantastici Quattro. Tony Stark potrebbe persino aiutarlo a
costruire la sua uniforme, dal momento che ha già un prototipo di
tuta ignifuga nel suo deposito.
I due Quicksilver
Una delle poche
comproprietà di Fox e Marvel Studios è già stata usata e
uccisa nel Marvel Cinematic Universe,
mentre ha dato alla Fox la possibilità di sviluppare uno dei suoi
migliori nuovi personaggi. Dopo Avengers: Age of Ultron, i
fan hanno teorizzato che Quicksilver è stato ucciso così in fretta
e senza cerimonie perché non volevano che i due personaggi si
confondessero.
Ora che Thanos e il Guanto
dell’Infinito sembrano adeguati a riportare in vita i
morti, potrebbe essere un tempismo perfetto per l’universo Fox
chiudersi e per far tornare Pietro. Sarebbero comunque controparti
di universi alternativi, e la versione MCU meno utilizzata sarebbe
certamente la migliore. Quindi potrebbe essere il caso per il vero
Quicksilver di tornare a casa.