Mister Felicità conquista il fine
settimana dell’Epifania al box office italiano.
In un weekend in cui mezza
Italia è stata paralizzata dal maltempo, si registrano comunque
degli ottimi risultati al botteghino italiano che chiudono il
periodo delle feste.
Uscito a Capodanno, Mister
Felicità incassa 3,1 milioni di euro alla sua seconda
settimana di programmazione, portandosi a quota 7,1 milioni di
euro.
Sing apre in seconda posizione con
2,9 milioni di euro incassati in circa 500 sale, mentre Collateral Beauty debutta con ben 2,8
milioni in 370 copie.
L’altra new entry di rilievo del
weekend, Assassin’s Creed, esordisce con 2,6
milioni di euro in 330 sale disponibili.
Oceania scende al quinto posto
con altri 2 milioni di euro con cui supera il tetto dei 12 milioni
globali.
Secondo El Blog de Cine Espanol le riprese dello
spin-off di Han Solo, all’interno dell’espansione
del franchise di Star
Wars, si svolgeranno nell’arcipelago delle
Canarie e anche in Italia, anche
se non ci sono dettagli ulteriori su questa seconda
informazione.
Han Solo: riprese alle Canarie,
anche in Italia?
Stando al report, l’isola che
ospiterà le riprese del film con protagonista Alden
Ehrenreich sarà quella di
Fuerteventura.
Girare alle Canarie
sarebbe un ottimo modo per omaggiare la tradizione di Star
Wars di scegliere location insolite. Tutto cominciò
proprio con George Lucas, quando volle girare
Una Nuova Speranza nel deserto della Tunisia, a
lui si è unito JJ Abrams, che ha scelto Skellig
Michael per il rifugio di Luke Skywalker ne
Il Risveglio della Forza e location che
ritroveremo in Star Wars Episodio VIII. La scena
finale di Rogue One, con l’ambientazione
tropicale, è stata girata invece alle Maldive.
Vi terremo aggiornati appena
sapremo ulteriori dettagli e magari conferme in merito alle riprese
in Italia.
Ricordiamo che lo spin-off dedicato
a Han Solo sarà ambientato dieci anni prima degli
avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci
sarà anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di
Harrison Ford. Nel cast anche
Emilia Clarke,Donald Glover e
Woody Harrelson.
Lo spin-off sul personaggio è
previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord
e Christopher Miller, registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura
porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Abbiamo già annunciato che
Chris Hemsworth riprenderà il suo
ruolo di George Kirk in Star Trek
4. Durante la notte dei Golden
Globes, l’attore di Thor Ragnarok ha
parlato di questo progetto, spiegando che JJ
Abrams, che figura trai produttori, gli ha già esposto le
sue idee per la storia e lui le trova molto convincenti.
“Ho parlato con JJ, e lui ha un
meraviglioso tono per ogni componente del film.”
Iniziato nel lontano 2009
con Star Trek e proseguito
rispettivamente a distanza di quattro e tre anni
con Star Trek Into Darkness (2013)
e Star Trek Beyond (2016), il progetto
di un reboot della nota serie televisiva creata nel 1966
da Gene Roddenberry ha
visto J.J.Abrams – anche regista dei
primi due episodi – mettere in atto veri e propri sforzi per
rivitalizzare al meglio il franchise, e
nonostante Star Trek Beyond abbia
ottenuto un grande riscontro di pubblico e critica il film diretto
da Justin Lin si è fermato a
quota 345.5 milioni di dollari nel
mondo contro un budget di oltre 185.000.000
dollari, e ciò a portato
la Paramount a frenare la corsa verso un
possibile Star Trek 4. In verità nei mesi
scorsi lo stesso Abrams aveva fatto sapere ai fan che il quarto
capitolo si sarebbe poi effettivamente realizzato, senza però
parlare chiaramente né del regista scelto né tantomeno di una
seppur ipotetica data di rilascio della pellicola, nella quale
tuttavia è stato confermato il ritorno di Chris
Hemsworth nelle vesti di George
Samuel Kirk, il padre
del capitanoKirk interpretato
da Chris
Pine.
Nel prossimo capitolo dell’epica
avventura spaziale, il capitano Kirk, interpretato
da Chris Pine, incrocerà sul suo cammino un
uomo che non ha mai avuto l’opportunità di incontrare, ma il cui
retaggio ha pesato su di lui sin dal giorno in cui è nato: suo
padre. Chris Hemsworth, apparso nel film
“STAR TREK” del
2009, tornerà a vestire i panni di George Kirk nella saga
spaziale accanto a Chris Pine.
Anche il resto del cast tornerà a
far parte del film. J.D. Payne e Patrick
McKay scriveranno la sceneggiatura. J.J.
Abrams e Lindsey Weber saranno produttori del film
per la Bad Robot Productions. David Ellison e Dana
Goldberg della Skydance saranno
produttori esecutivi.
Gal
Gadot è apparsa in tutto il suo splendore, incinta e
sorridente, sul red carpet dei Golden Globes, dove
ha presentato il premio al Miglior Film Straniero in compagnia di
Chris Hemsworth.
Gal Gadot fa i
complimenti a Ben Affleck per il suo Batman
Durante il red carpet di apertura,
Gal Gadot ha parlato con Sky Cinema UK and IRL del suo prossimo
impegno con Wonder Woman e Justice League, e in particolare l’attrice ha
trovato il tempo di tessere le lodi di Ben
Affleck, con cui tornerà a recitare proprio in
Justice League. “Credo che Ben sia un attore
così bravo. Molto molto talentuoso. Penso che l’interpretazione che
ha offerto di Batman in questo film sia volutamente più oscura,
stanca, cinica, più dark. Penso che Ben abbia catturato questo
spirito in maniera molto sofisticata. Lui è uno dei miei Batman
preferiti, se non il migliore.”
Guarda il full trailer di Wonder
Woman con Gal Gadot
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice
League sarà diretto ancora una volta da Zack
Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film
vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Nonostante il rating R,
Deadpool sta continuando a raccogliere i frutti
del suo successo durante la stagione dei premi, addirittura,
momento che era sempre sembrato precluso ai cinecomic. Con questa
grande responsabilità sulle spalle, la Fox e Ryan Reynolds stanno
lavorando a Deadpool 2, che sarà diretto da
David Leitch.
Di Deadpool
2 sappiamo già che non sarà “più grande” del primo,
Reynolds ha infatti dichiarato di voler rimanere
su un piano conosciuto ed equilibrato per poter dare comunque
prevalenza alla storia, senza cadere nella tentazione di perdere di
vista i punti di forza del primo film. Proprio l’attenzione ai
dettagli e alle scelte da fare sembra sia la causa di un leggero
rallentamento nei lavori legati al film, dal momento che non si
hanno ancora notizie certe in merito all’inizio delle riprese.
Durante la serata dei
Golden Globes, Ryan Reynolds ha
dichiarato inoltre che il casting di Cable è
ancora aperto e che questo naturalmente impedisce l’inizio delle
riprese.
“Ci stiamo ancora lavorando
– ha dichiarato l’attore – Cominceremo soltanto quando
saremo pronti”.
Deadpool ha
incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari
nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari.
Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla
critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e
alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.
Total Film ha diffuso una nuova cover per il
suo prossimo numero in cui vediamo in primo piano Emma
Watson nei panni della protagonista de La Bella e
la Bestia. Alle sue spalle Dan Stevens,
nei panni della Bestia.
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La Bella e la
Bestia: il teaser trailer italiano con Emma
Watson
La Bella e la
Bestiatargato Disney, sarà diretto
da Bill Condon, con Emma
Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia,
Luke Evans/Gaston, Josh
Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou),
Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin
Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba,
Ian McKellen/Tockins e Gugu
Mbatha-Raw/Spolverina.
Alle musiche tornerà Alan
Menken già geniale compositore delle musiche del classico
del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche
in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e
la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a
essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico
fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination
per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne
raggiunto dal film Up della Pixar.
Intervistato da Josh
Horowitz di MTv, Chris Hemsworth ha avuto occasione
di parlare di Avengers Infinity War, suo prossimo
impegno nei panni del Dio del Tuono, dal momento che Thor Ragnarok
ha concluso le riprese e si aspetta in sala proprio quest’anno. In
merito al film che sarà diretto dai fratelli Russo, l’avvenente
attore australiano ha dichiarato di non aver ancora letto lo
script, ma di non avere timore perché “è questo il modo in cui
lavora la Marvel”.
Gli eventi di Thor
Ragnarok saranno sicuramente determinanti per lo sviluppo
del MCU in Avengers Infinity
War, per cui andando con ordine, dobbiamo avere ancora un
po’ di pazienza prima di poter assistere all’epica battaglia contro
Thanos.
Thor
Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast del film
Chris Hemsworth sarà ancora Thor;
Tom Hiddleston il fratello
adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden
Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di
Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà
nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si
annoverano il premio OscarCate
Blanchett (Blue Jasmine,
Cenerentola) nei panni del misterioso e
potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star
Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno
del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come
Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark
Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk
nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.
Il film arriverà
al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Ecco una nuova clip di
Justice League Dark, il film
d’animazione Warner Bros. Animation e
DC Entertainment che vede protagonisti gli eroi DC
che formano al Justice League Dark. Nel video
Batman, durante una riunione del gruppo, si dimostra molto scettico
nei confronti della magia, dicendo che i cattivi non hanno bisogno
della scusa della magia per i loro gesti.
Justice League Dark – nuova clip
Nel film Batman, con il resto della
Justice League, decide di mettere insieme un nuovo team di eroi
mistici per fronteggiare una misteriosa minaccia
soprannaturale.
Ricordiamo che il team di Justice League Dark è
composto dai personaggi soprannaturali più importanti dell’Universo
DC, ossia John Constantine, Madame Xanadu, Deadman, Shade,
the Changing Man e Zatanna.
Sono state rese note le nomination
dei BAFTA 2017, l’ambito premio
britannico che viene assegnato annualmente
opere cinematografiche e televisive. Quest’anno dominano
senza troppe sorprese La La Land, Arrival e Animali
Nottuni, tre film che abbiamo visto alla nostra Mostra del
cinema di Venezia.
MIGLIOR FILM
Arrival
I Daniel Blake
La La Land
Manchester By The Sea
Moonlight
MIGLIOR FILM INGLESE
American Honey
Denial
Fantastic Beasts
I Daniel Blake
Notes On Blindness
Under The Shadow
MIGLIOR REGISTA
Denis Villeneuve – Arrival
Ken Loach – I, Daniel Blake
Damien Chazelle – La La Land
Kenneth Lonergan – Manchester By The Sea
Tom Ford – Nocturnal Animals
MIGLIOR ATTORE
Andrew Garfield – Hacksaw Ridge Ryan Gosling – La La Land
Casey Affleck – Manchester By The Sea
Jake Gyllenhaal – Nocturnal Animals
Viggo Mortensen – Captain Fantastic
MIGLIORE ATTRICE
Amy Adams – Arrival Emily Blunt – The Girl On The Train
Emma Stone – La La Land
Meryl Streep – Florence Foster Jenkins
Natalie Portman – Jackie
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Aaron Taylor-Johnson – Nocturnal Animals
Dev Patel – Lion
Jeff Bridges – Hell Or High Water
Hugh Grant – Florence Foster Jenkins
Mahershala Ali – Moonlight
MIGLIORE ATTRICE NON
PROTAGONISTA
Hayley Squires – I, Daniel Blake
Michelle Williams – Manchester By The Sea
Naomie Harris – Moonlight
Nicole Kidman – Lion
Viola Davis – Fences
Hell Or High Water
I, Daniel Blake
La La Land
Manchester By The Sea
Moonlight
MIGLIOR DEBUTTO PER UN REGISTA
INGLESE
Mike Carey, Camille Gatin – The Girl With All The
Gifts
George Amponsah, Dionne Walker – The Hard Stop
Pete Middleton, James Spinney, Jo-Jo Ellison – Notes On
Blindness
John Donnelly, Ben Williams – The Pass
Babak Anvari, Emily Leo, Oliver Roskill, Lucan Toh – Under The
Shadow
MIGLIOR FILM NON IN LINGUA
INGLESE
Dheepan
Julieta
Mustang
Son Of Saul
Toni Erdmann
MIGLIOR DOCUMENTARIO
13th
The Beatles: Eight Days A Week – The Touring Years
The Eagle Huntress
Notes On Blindness
Weiner
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Finding Dory
Kubo & The Two Strings
Moana
Zootopia
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Arrival
Hell Or High Water
La La Land
Lion
Nocturnal Animals
MIGLIOR MONTAGGIO
Arrival
Hacksaw Ridge
La La Land
Nocturnal Animals
Manchester By The Sea
MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
Florence Foster Jenkins
Doctor Strange
Hacksaw Ridge
Nocturnal Animals
Rogue One: A Star
Wars Story
Il network americano della
Showtime ha diffuso il trailer ufficiale
diBillions
2, l’attesissima seconda
stagione della serie tv Billions
con Paul Giamatti e Damien
Lewis.
https://www.youtube.com/watch?v=tmZcNrHYzts
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“Una
storia avvincente e straordinariamente originale, che attraverso
dei dialoghi eccellenti ti tiene incollato, scena dopo
scena” (Washington Post); “Billions è irresistibile”
(Wall Street Journal). Sono solo alcuni dei commenti della
stampa americana, che ha accolto con entusiasmo Billions,
una delle migliori serie tv del 2016, il miglior debutto di
sempre in USA per una serie originale Showtime – che l’ha subito
rinnovata per una seconda stagione – e resa esplosiva da un grande
cast di produttori e sceneggiatori come Brian Koppelmann e
David Levien (Rounders; Ocean’s Thirteen) e il
giornalista e scrittore Andrew Ross Sorkin (Too
Big To Fail). Nel cast spiccano nomi di primissimo livello come
Paul Giamatti e Damian Lewis, che
nella serie sono in stato di grazia, e interpretano due ruoli
potenti e affascinanti.
Chuck e
Axe sono i protagonisti di una lunghissima, estenuante,
appassionante partita a scacchi, giocata tra battute memorabili e
svolte inaspettate; compiono azioni spietate, finalizzate solo ed
esclusivamente al proprio guadagno personale, utilizzando strategie
contorte e imprevedibili.
Nel
cast di Billions
2oltre al grande Paul Giamatti
(Sideways; La versione di Barney) e Damian Lewis
(Homeland) uno degli attori più versatili e carismatici in
circolazione, si rivelano fondamentali e di spessore anche i ruoli
femminili. Maggie Siff (Wendy Rhoades), attrice che i cultori di
Mad Men e Sons of Anarchy ricordano nei ruoli,
rispettivamente, di Rachel Menken e Tara Knowles, e che in Billions
ha un ruolo chiave: è la moglie di Chuck e lavora come psicologa
nella compagnia di Axe, una situazione che contribuisce
inevitabilmente ad aggravare il contrasto tra i due uomini. Malin
Âkerman (Watchmen) è Lara Axelrod, moglie di Axe, bellissima
e senza scrupoli, madre e moglie fedelissima, sostiene il marito in
maniera incondizionata ed è pronta a tutto per difendere la sua
famiglia e il loro patrimonio.
Sebbene
i personaggi della serie non siano reali, Billions si
ispira vagamente al lavoro del procuratore Preet Bharara e in
particolare alla sua crociata contro i reati finanziari nel
Southern District di New York.Inoltre, Andrew Ross Sorkin, uno dei
co-ideatori, oltre ad essere un giornalista finanziario del New
York Times, è noto per avere scritto sulla crisi economica del
2008-15 il bestseller “Il crollo: Too Big to Fail”, dal quale è
stato tratto nel 2011 il film di HBO Too Big to Fail: Il crollo
dei giganti.
Durante una lunga intervista
rilasciata a People in occasione
dei Golden Globe 2017 il regista e
produttore J.J. Abrams ha potuto effettuare
un rapido bilancio della propria promettente e intensa carriera
cinematografica e televisiva, in particolare rispondendo a tono
alle velate critiche di coloro che gli hanno fatto più volte notare
come la sua particolare predisposizione a partecipare a progetti di
prequel, sequel e reboot possa essere spesso interpretata come
un’apparente mancanza di originalità e creatività.
Valutando attentamente il fatto che
quattro dei cinque film da lui diretti sinora siano progetti
seriali (Mission Impossible III, Star
Trek, Star
Trek Into Darkness e Star
Wars Il risveglio della Forza) mentre
solo Super
8 figuri come produzione
orinale, J.J. Abramsha
confessato di essere in effetti ormai stanco di lavorare su
materiali già esistenti e che dunque ritiene essere venuto il
momento di conferire un rapido cambio di rotta alla propria
carriera, abbandonando, almeno per il momento, la filosofia dei
remake, reboot, sequel e prequel. Abrams ha infatti affermato che
“mi sento incredibilmente fortunato ad avere
ottenuto il privilegio di essere coinvolto in progetti legati
a mondi cinematografici e saghe che ho amato fin da quando ero
un bambino. Ma ora non sento più il desiderio di farlo di
nuovo. Sento di aver fatto abbastanza e ora sono
entusiasta di lavorare solo su idee originali che forse
un giorno qualcuno vorrà riavviare a sua
volta“.
Ovviamente le parole
di J.J. Abramscirca la
volontà di dedicarsi da ora in avanti solo a progetti privi di una
matrice già esistente non devono essere prese come un rifiuto
categorico di quanto fatto finora, poiché, intervistato proprio a
riguardo della recente ondata di remake, reboot, sequel e prequel
che l’industria di Hollywood sembra aver messo in campo, ha
risposto: “penso che se si sta raccontando una
storia che non si muove verso il futuro, che non introduce ciò che
è rilevante e che non è la creazione di una nuova mitologia o
una sua estensione, alla fine un rifacimento completo sotto
forma di reboot o di remake viene percepito come un errore.
In media ci sono storie che sono durate per secoli. E non è
raro, credo, per le storie raccontate dal cinema, ma penso che
bisogna sempre essere ricettivi e pronti ad adattarsi. Non si può
semplicemente realizzare il rifacimento qualcosa solo per il
gusto di rifarlo alla stessa maniera“.
Al momento non ci sono ancora
notizie certe circa la natura del “progetto originale” a
cui J.J. Abramssarebbe
intenzionato a lavorare per il prossimo futuro, poiché al momento
il regista/produttore si torva coinvolto nel pieno del rilancio del
franchise di Cloverfieldcon
l’ambizioso progetto di God
Particle. Molti tuttavia confidano che la prossima
fatica di Abrams potrebbe riguardare la fantascienza, genere che
egli ha già dimostrato di gestire e masticare con una certa
continuità e disinvoltura.
Nonostante siano passati ormai tre
anni da quanto Mad Max Fury Road fece il suo
folgorante debutto sul grande schermo, le voci circa il progetto di
un sequel o prequel non si sono mai del tutto spente, malgrado
nulla di ufficiale in tal senso sia mai stato confermato nel corso
del tempo. Tuttavia l’amore e la devozione nutriti
da Tom Hardy nei confronti del personaggio
di Max Rockatanskyereditato da Mel Gibson non
si sono per nulla affievoliti, tanto che, in una rendete intervista
a The Wrap, l’attore si è detto eccitato
riguardo alla possibilità di ritornare, in un modo o nell’altro,
all’intento dell’universo post-apocalittico ideato
da George Miller.
Interrogato specificatamente
riguardo al fatto che il progetto di un sequel/prequel
di Mad Max Fury
Roadsia attualmente ancora sul
tavolo delle trattative Tom
Hardyha risposto affermativamente,
in particolare confessando che “sì, credo che
le premesse ci siano tutte! Non so quando né come il progetto potrà
effettivamente iniziare, ma credo che sia prossimo a
concretizzarsi. Ci sono un paio di idee già pronte in merito e io
sto aspettando la chiamata ufficiale per tornare in
pista“.
Le parole e l’entusiamo dimostrati
da Tom Hardyfanno
dunque ben sperare i milioni di appassionati pronti a gustare
nuovamente le avventure di Max
Rockatanskyin quello che
potrebbe essere o un sequel di Max Fury
Roadpiuttosto che un prequel capace
di approfondire il vissuto di alcuni personaggi collaterali oppure
di riconnettersi direttamente alla trilogia originale
di George Miller. Lo stesso regista aveva
infatti dichiarato di voler dare alla saga almeno altri due film,
anche se nel frattempo si è detto interessato a lavorare su altri
progetti già pronti a concretizzarsi.
Nel mese di settembre 2016 era
stata diffusa la notizia, apparentemente ufficiale, circa
l’intenzione da parte di George Miller di
realizzare un prequel di Mad Max Fury
Road dal titolo provvisorio di Mad Max
The Wasteland, addirittura annunciato che la produzione
sembrerebbe potuta iniziare già nell’anno corrente, mentre le
riprese avrebbero dovuto aver luogo ai Broken Hill Film Studio
sul territorio Australiano. In seguito però la notizia non aveva
più trovato alcuna conferma e il tutto era finito nell’oblio.
Vi ricordiamo
che Mad Max Fury Road è il
quarto episodio della saga cominciata negli anni Settanta
con Interceptor, è stato diretto
da George Miller e ha cominciato la sua
corsa folle all’ultimo Festival di Cannes, quando
venne presentato alla presenza del regista e dei protagonisti.
Il film ha concluso idealmente la
sua galoppata di enorme successo agli ultimi Academy Awards, dove
si è aggiudicato sei premi Oscar, diventando così il vero
vincitore morale della serata.
Ossessionato dal suo turbolento
passato, Mad Max crede che il modo migliore per sopravvivere sia
muoversi da solo, ma si ritrova coinvolto con un gruppo in fuga
attraverso la Terre Desolata su un blindato da combattimento,
guidato dall’imperatrice Furiosa. Il gruppo è sfuggito alla
tirannide di Immortan Joe, cui è stato sottratto qualcosa di
insostituibile. Furibondo, l’uomo ha sguinzagliato tutti i suoi
uomini sulle tracce dei ribelli e così ha inizio una guerra
spietata.
In una recente intervista
rilasciata a Collider durante
il Television Critics Association
press tour a cui ha
partecipato per promuovere, in qualità di produttore, l’adattamento
televisivo di Training
Day, lo
sceneggiatore Will
Bealeha avuto modo di parlare a
lungo dei futuri progetti targati DC, in
particolare dicendosi fiducioso circa il successo di pubblico e
critica che Aquaman e Justice League di certo incontreranno
una volta rilasciati nei cinema, affermando che in particolare che
i nuovi prodotti DC saranno certamente
caratterizzati da una maggiore ventata di
divertimento rispetto a quelli che li hanno
preceduti.
Parlando attivamente del suo
coinvolgimento nello script del nuovo film di James
Wan, Will
Bealeha pronosticato un
futuro scoppiettante per AquamanJustice League, i n
particolare affermando che “tutto sta
andando nella giusta direzione per essere qualcosa di davvero
divertente, un successo assicurato. James
Wan in particolare ha davvero un’ idea molto chiara
riguardo al tono che il film avrà, e dunque penso che Aquaman sarà
un prodotto che metterà in moto le menti e i sensi dello
spettatore, non solo visivamente. Penso che la storia e il suo
campo di applicazione siano davvero interessanti e
promettenti“.
Nonostante i prodotti
cinematografici del DCEU vengano spesso
accusati di essere eccessivamente cupi e seriosi rispetto ai rivali
del MCU, Will
Bealeritiene che un giusto
bilanciamento tra umorismo e serietà non guasti di certo, tanto da
aver adottato questa filosofia nello scrivere alcuni passaggi
iniziali dello script di Justice League prima
di buttarsi anima e corpo nella pianificazione di Aquaman.
In particolare su quest’ultimo progetto Beale ha confessato che
“la cosa davvero interessante è che
Aquamannon
avrebbe potuto essere realizzato prima di oggi. Si sarebbe
potuto fare Batman già nel 1989 come ha
fatto Tim Burton, ma ora abbiamo la
tecnologia gusta per progetti molto più complessi e
ambiziosi“.
Sempre parlando della fase di
ideazione
di Aquaman, Will
Bealeè tornato più volte
sulla necessità di alleggerire un poco l’atmosfera generale dei
prodotti DCEU, affermando in particolare:
“credo che Justice
League – spero di non finire nei guai per aver detto
questo – sia molto più divertente, molto più pop rispetto ad
altri prodotti DC … non ho ancora visto
Wonder Woman, ma sicuramente Batman vs
Superman era un pò più cupo del solito.
Justice League sarà certamente molto più
divertente!“.
Aquamansarà
diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà
protagonista Jason Momoa (Game
of Thrones). Con lui ci sarà Amber
Heard (Magic Mike XXL, The Danish
Girl) nei panni di Mera. Con loro Patrick
Wilson e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.
Più di trent’anni sono ormai passati
da quanto il 9 gennaio 1987
la Disney decise di instaurare una redditizia
e vincente partnership con Lucasfilm, dando
vita, all’interno dei propri parchi divertimento a tema, alla
tradizione degli Star Tours, attrazione
divenuta un vero e proprio cult grazie alla quale il pubblico di
grandi e piccini si è trovato nella condizione di poter vivere in
prima persona un autentico viaggio immersivo all’interno della
mitologia spaziale di Star
Wars. Per festeggiare i trent’anni dall’esordio di
questo sensazionale prodotto
d’intrattenimento Disney ha dunque
deciso di inaugurare una nuova versione ispirata direttamente al
prossimo Star Wars Episodio VIII.
Impostato per essere una vera
rivoluzione della tecnologia di un viaggio in movimento di natura
immersiva, il nuovo Star Tours incorporerà al
suo interno diversi elementi provenienti da Star Wars
Episodio VIII, esattamente come in ogni occasione in
cui Lucasfilm si è trovata a rilasciare
una nuova avventura connessa al franchise di George
Lucas. In realtà al momento non sono state fornite molte
informazioni riguardo alla nuova
attrazione Disney, in quanto l’ottavo
episodio della saga deve ancora essere rilasciato nei cinema e
dunque l’universo visivo e narrativo del film si trova per il
momento ancora in una fase inedita. Tuttavia molto sono le
speculazioni riguardanti ciò che i visitatori dell’attrazione
potranno trovare in questo nuovo tour, forse addirittura un viaggio
all’interno delle atmosfere
di Jakku e Tatooine.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian
Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il
film racconterà le vicende immediatamente successive
a Il Risveglio della
Forza.
Intervistata da IGN a proposito del
tanto vociferato progetto di Star Trek
4 al momento in una fase più che ipotetica in seguito
ai risultati più che deludenti di Star Trek
Beyond, l’attrice Zoe Saldana ha
parlato a lungo del destino incerto del franchise, affermando che,
anche se per il momento Paramount Pictures ha
annunciato ufficialmente l’intenzione di realizzare un nuovo
sequel senza però rilasciare più alcun tipo di notizia in
merito – fatta eccezione che le continue indiscrezioni circa
uno script sul quale sarebbe al lavoro Simon
Pegg– le stessa non solo sarebbe
ben disposta a ritornare a bordo dell’Enterprise
ma che crede fermamente nella longevità di una mitologia che domina
il piccolo e il grande schermo da oltre mezzo secolo.
Nonostante i vertici
di Paramount Pictures, dopo il loro iniziale
comunicato di luglio, non abbiano più fatto sapere nulla di certo
nel corso degli ultimi mesi circa l’effettiva possibilità che
Star Trek
4 venga realizzato, Zoe
Saldanasi è dimostrata estremamente
fiduciosa in tal senso, affermando: “spero che
ci sia un nuovo film, spero davvero che ci sia. Sarebbe folle
compromettere la longevità di una mitologia che ha avuto
una vita di oltre 50 anni solo perché l’ultima pellicola
ha avuto una scarsa affluenza al botteghino. Vorrei
sempre tornare a immergermi in questo universo. Mi piacerebbe
soprattutto avere l’opportunità di stare con tutti i miei
amici fino a quando saremo cinquantenni o sessantenni, sarei così
felice!“.
In effetti le parole
di Zoe Saldanapossono
far ben sperare circa il futuro della saga di Star
Trek e sulla possibilità che Star Trek
4possa finalmente vedere la
luce in forma concreta, soprattutto in seguito alle recenti
affermazioni del collega Chris Hemsworth, anch’egli
dimostratosi più che entusiasta di un suo possibile ritorno
all’interno della saga per un nuovo capitolo. Tuttavia le sorprese
sono in agguato dietro l’angolo e la possibilità
che Paramount Pictures decida di abortire
l’intera operazione possono aumentare da un giorno
all’altro.
Iniziato nel lontano 2009
con Star Trek e proseguito
rispettivamente a distanza di quattro e tre anni
con Star Trek Into Darkness (2013)
e Star Trek Beyond (2016), il progetto
di un reboot della nota serie televisiva creata nel 1966
da Gene Roddenberry ha
visto J.J.Abrams – anche regista dei
primi due episodi – mettere in atto veri e propri sforzi per
rivitalizzare al meglio il franchise, e
nonostante Star Trek Beyond abbia
ottenuto un grande riscontro di pubblico e critica il film diretto
da Justin Lin si è fermato a
quota 345.5 milioni di dollari nel
mondo contro un budget di oltre 185.000.000
dollari, e ciò a portato
la Paramount a frenare la corsa verso un
possibile Star Trek 4. In verità nei mesi
scorsi lo stesso Abrams aveva fatto sapere ai fan che il quarto
capitolo si sarebbe poi effettivamente realizzato, senza però
parlare chiaramente né del regista scelto né tantomeno di una
seppur ipotetica data di rilascio della pellicola, nella quale
tuttavia è stato confermato il ritorno di Chris
Hemsworth nelle vesti di George
Samuel Kirk, il padre
del capitanoKirk interpretato
da Chris
Pine.
Nel prossimo capitolo dell’epica
avventura spaziale, il capitano Kirk, interpretato
da Chris Pine, incrocerà sul suo cammino un
uomo che non ha mai avuto l’opportunità di incontrare, ma il cui
retaggio ha pesato su di lui sin dal giorno in cui è nato: suo
padre. Chris Hemsworth, apparso nel film
“STAR TREK” del
2009, tornerà a vestire i panni di George Kirk nella saga
spaziale accanto a Chris Pine.
Anche il resto del cast tornerà a
far parte di Star Trek
4. J.D. Payne e Patrick
McKayscriveranno la sceneggiatura. J.J.
Abrams e Lindsey Weber saranno produttori del film
per la Bad Robot Productions. David Ellison e Dana
Goldberg della Skydance saranno
produttori esecutivi.
Parlando a lungo del proprio recente
coinvolgimento all’interno del vasto universo del franchise
di Star
Wars grazie al progetto di Star Wars Episodio
VIII in prossima uscita, il regista Rian
Johnson ha rilasciato un’intervista
a Variety nella quale ha commentato il lungo
processo di adattamento e immersione nella mitologia creata
da George Lucas, in particolare confessando
una vera e propria ossessione nel ricercare i lati più intimi e
profondi del vissuto e dalla biografia di ogni singolo
personaggio.
Scherzando sulle fatiche messe in
atto per immergersi fino all’estremo nell’atmosfera e nella
filosofia della saga di Star
Wars, Rian
Johnsonha confessato
come Star Wars Episodio VIII sia per lui
un progetto di conoscenza a trecentosessanta gradi piuttosto che un
semplice lavoro di narrazione, affermando: “volevo sapere di più su ciascuno dei personaggi presenti nella
pellicola, il che non significa solo informazioni o retroscena
generali. Ci tenevo a comprendere quale potesse essere la
cosa più difficile che ognuno di loro si trova ad affrontare,
poiché ogni loro apparente debolezza potrebbe essere usata
come arma contro di loro. Bisognava cercare di immedesimarsi
fino all’estremo in ogni singolo cuore e cervello, in modo che,
scavando nel vissuto di ciascuno, fosse possibile arrivare
all’essenza stessa del personaggio“.
Fra tutti i personaggi della nuova
trilogia che secondo Rian
Johnsonhanno richiesto un lungo
lavoro di approfondimento e che sicuramente sprigioneranno una
complessità ancora maggiore in Star Wars Episodio
VIII vi è Rey, intraprendente
eroina femminile il cui carattere è stato plasmato proprio dalla
tragicità dell’abbandono. Molto interessante secondo Johnson sarà
osservare il suo futuro rapporto con Luke
Skywalker, in quanto “entrambi non
sanno bene cosa sta per accadere e dunque tutti e due il
pubblico si trova ad avere un sacco di aspettative nei
loro confronti, in articolare sulla piega che il loro legame potrà
prendere negli episodi futuri. Osservando il vissuto di
Rey ci si sente in una maniera molto
simile a quello che tutti noi passiamo durante l’adolescenza,
l’alba di questo nuovo capitolo della nostra vita“.
Senza rilasciare alcun tipo di
indiscrezione riguardo allo sviluppo narrativo che la saga subirà
in Star Wars Episodio VIII, Rian
Johnsonha tuttavia trovato il tempo
di spendere qualche parola circa i presunti rapporti di parentela
di Rey, i quali non hanno mancato di
scatenare la fantasia e le speculazione dei fan, in gran
parte convinti che la nuova eroina altro non sia che la figlia
di Luke Skywalker o addirittura
di Leia e Han
Solo. Giocando molto sulle aspettative in tal senso,
Johnson ha confessato infine: “voglio che sia
Star Wars Episodio VIII sua una
ventata di aria fresca per la saga, spero davvero che possa
essere divertente sia per i nuovi fan sia per coloro che sono
nati e cresciuti con la mitologia di Star
Wars“.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian
Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il
film racconterà le vicende immediatamente successive
a Il Risveglio della
Forza.
Ospite ai Golden
Globes, dove ha anche vinto il suo primo premio dell’HFPA
per The Night Manager, Tom
Hiddleston ha anticipato qualcosa che, in Thor
Ragnarok, film che lo vedrà tornare nei panni di Loki,
avrà a che fare con Doctor Strange
(Benedict Cumberbatch), già confermato nel
film.
Intervistato da MTv, Hiddleston ha dichiarato:
“Mettiamola in questi termini: Doctor Strange ha poteri molto
forti di controllo della mente… e alla fine di Thor the Dark World
Loki sedeva sul trono. Che è accaduto a Odino? …Magari il dottore è
in grado di aiutare con questo particolare enigma.”
“In Marvel Studios’ Thor Ragnarok,
Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo
formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per
tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua
casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e
potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a
una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Thor Ragnarok è diretto da
Taika Waititi, nel film tornano Chris Hemsworth nei panni di Tohr e Tom
Hiddleston in quelli di Loki. A loro si uniscono Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum,
Tessa Thompson e Karl Urban, con Mark Ruffalo e Anthony
Hopkins.”
Thor
Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast del film
Chris Hemsworth sarà ancora Thor;
Tom Hiddleston il fratello
adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden
Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di
Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà
nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si
annoverano il premio OscarCate
Blanchett (Blue Jasmine,
Cenerentola) nei panni del misterioso e
potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star
Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno
del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come
Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark
Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk
nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.
Durante un’intervista
con USA Today, il regista di Star
Wars Episodio VIII, Rian Johnson ha
rivelato qualche piccolo dettaglio sulla trama dell’atteso
film.
“Non voglio andare avanti di due
anni, voglio vedere esattamente cosa accade dopo – ha
dichiarato Johnson riferendosi chiaramente alla
scena finale de Il Risveglio della Forza –
parte di quello con cui Rey sta facendo i conti è la
realizzazione che lei ha questo potere, questo regalo. Sta facendo
il suo primo passo per conciliarsi con questa cosa dentro di lei
che non ha mai saputo che fosse lì e che sta appena cominciando a
mostrare il suo potenziale.”
Il regista ha poi concluso dicendo
che Luke e Rey saranno “una parte molto
importante” della trama del film. Stando a quello che ci
insegna la storia di Star Wars, potremmo
immaginare un parallelo con l’allenamento di Luke presso Yoda ne
L’Impero Colpisce Ancora. Che ne pensate?
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Mentre continuano le riprese di
Pacific Rim 2, adesso intitolato Pacific
Rim Uprising, arriva da Instagram
l’involontaria (?) conferma che Rinko Kikuchi e
Karl Urban siano effettivamente parte del cast del
film.
I direttore della fotografia
Dan Mindel ha postato sul suo social una foto
della macchina da presa su cui si legge un elenco di attori tra cui
spiccano proprio la Kikuchi, che tornerebbe a
interpretare Mako Mori, e Urban, che interpreterà
un personaggio nuovo. Ecco l’immagine:
Pacific Rim Uprising: prima foto dal set,
ecco John Boyega
Al momento nel cast
di Pacific Rim Uprising sono
confermati John Boyega, nel ruolo del figlio
del personaggio di Idris Elba. Mentre sappiamo
che Charlie Hunnam non riprenderà il ruolo
per conflitto di programmazioni. Confermati
invece Scott Eastwood, Jian Tian, Levi
Meaden e Adria Arjona.
Legendary e
Universal hanno ufficializzato la data di
uscita del Pacific Rim 2, sequel del film
di Guillermo del Toro che resta in veste di
produttore ma cede il posto in cabina di regia
a Steven S. DeKnight, showrunner di
Spartacus e
Daredevil di Netflix.
L’uscita di
Pacific Rim 2 è stata fissata per il 23 febbraio
2018. Legendary e Universal avevano inizialmente previsto l’uscita
del sequel per l’estate 2017, facendo poi un deciso passo indietro
e rimuovendolo dalla programmazione. L’acquisto della Legendary da
parte del gruppo cinese Wanda ha invece cambiato le carte in
tavola, accelerando la messa in produzione del sequel. Del resto,
Pacific Rim incassò bene in Cina.
Anche Zoe Saldana,
come la maggior parte degli attori di Hollywood, ha partecipato
alla notte dei Golden Globes durante la quale l’attrice ha avuto
modo di confermare la sua presenza, nei panni di
Gamora, anche in Avengers
Infinity War.
L’attrice che vedremo presto in
Guardiani della Galassia Vol. 2 si unisce così al
cast dei Vendicatori e sarà probabilmente determinante, dato il suo
personaggio, per sconfiggere il villain di turno, ovvero
Thanos.
Ecco cosa ha dichairato ai
microfoni: “Non so quando me lo faranno leggere (il copione).
Voglio dire, non è che non vedo l’ora di ricominciare la routine
delle cinque ore di trucco verde, ma ogni volta che arrivo sul set
mi sento così felice e fortunata ad esserci.”
Avengers Infinity
Wararriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Donald Glover,
giovane interprete che sarà Lando Calrissian nell
spin off su Han Solo, ha trascorso una notte
magica. Il suo show, Atlanta, ha vinto un
Golden Globes come migliore serie comedy e lui
stesso è stato premiato come migliore protagonista in una serie
comedy. Tuttavia il suo futuro è ancora più roseo, se si considera
che interpreterà il personaggio iconico nel franchise di
Star
Wars.
Intervistato durante il red carpet
dei Golden Globes, Glover ha detto in merito alla sua presenza
nello spin off. “Per me è stato come uno schock. Credo sia una
cosa preziosa, perché qualcuno deve pur farlo, e io sono super
onorato di essere stato scelto.”
Ricordiamo che lo spin-off dedicato
a Han Solo sarà ambientato dieci anni prima degli
avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci
sarà anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di
Harrison Ford. Nel cast anche
Emilia Clarke,Donald Glover e
Woody Harrelson.
Lo spin-off sul personaggio è
previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord
e Christopher Miller, registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura
porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Ecco una nuova immagine da Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar in
cui vediamo il villain del titolo, interpretato da Javier
Bardem, che salpa alla caccia di Jack
Sparrow. [nggallery id=1773]
Diretto dalla coppia di registi
norgesi Espen Sandberg and Joachim Rønning
(Kon-Tiki), Pirati dei Caraibi: La Vendetta di
Salazar sarà il quinto capitolo del franchise
prodotto da e vedrà il ritorno di Johnny
Depp nei panni di Jack Sparrow, Orlando
Bloom come Will Turner e Geoffrey Rush
come il capitano Barbosa. Al film si sono uniti il premio Oscar
Javier Bardem, che interpreta l’antagonista del
film, capitano Salazar. Brenton Thwaites
(Maleficent,
The Giver) che interpreta un
personaggio di nome Henry e Paul McCarney in un ruolo ancora
sconosciuto.
Pirati dei Caraibi la
Vendetta di Salazar teaser trailer
Dopo La maledizione della
prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini del
mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto capitolo
della saga: Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar
Le riprese, iniziate lo scorso
febbraio, sono state poi bloccate a causa di un infortunio di
Johnny Depp fuori dal set. La produzione
tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come da programma, per
Maggio del 2017.
“Johnny Depp
ritorna sul grande schermo come l’iconico anti-eroe Jack Sparrow
nella nuova avventura Pirati dei Caraibi la Vendetta di Salazar. La
travolgente avventura trova il Capitano Jack in disgrazia, che
avverte il vento della sfortuna che soffia con forza contro di lui
quando incontra sulla sua strada marinai fantasma mortali, guidati
dal capitano Salazar (Javier Bardem), scappati dal
triangolo del Diavolo e intenzionati a uccidere tutti i pirati dei
sette mari, in particolare Jack. L’unica speranza di sopravvivenza
di Jack è il Tridente di Poseidone, ma per trovarlo deve stringere
una difficile alleanza con Carina Smyth (Kaya
Scodelario), una bella e brillante astronoma, e Henry
(Brenton Thwaites), un testardo marinaio della
Marina Reale. Al timone del suo Dying Gull, la sua pietosamente
piccola e sgangherata nave, il Capitano Jack Sparrow cerca non solo
di sovvertire la sua recente misfortuna, ma anche di salvare la sua
vita da un nemico maligno e formidabile, come non ne ha mai
incontrati.”
Il freddoinvernale ha cominciato a spazzare tutta
l’Italia, che non è abituata troppo alle temperature sotto lo zero
e alla neve, almeno non ovunque. Di seguito vi proponiamo quei
personaggi che, buoni o cattivi, al
cinema, in tv o nei
fumetti, utilizzano il freddo come arma, offensiva
o difensiva. [nggallery id=3081]
Freddo record: i
personaggi glaciali più potenti di cinema, tv e fumetti
Si sono tenuti ieri nella notte
i Golden Globes 2017, l’ambito riconoscimento
che ogni anno dà la stampa estera iscritti all’HFPA (Hollywood
Foreign Press Association).
Ecco lo spot de La Bella e
la Bestia andato in onda durante i Golden Globes
2017 in cui possiamo ascoltare la canzone di Belle,
Belle (Reprise), in cui Emma Watson, nei
panni della protagonista proclama la sua voglia di vivere
un’avventura.
La Bella e la
Bestia: il teaser trailer italiano con Emma
Watson
Il film, targato
Disney, sarà diretto da Bill Condon,
con Emma Watson/Belle, Dan
Stevens/la Bestia, Luke Evans/Gaston,
Josh Gad che interpreterà Le Tont (in
originale Le Fou), Emma Thompson/Mrs Brick,
Kevin Kline/Maurice, Audra
McDonald/Guardaroba, Ian McKellen/Tockins
e Gugu Mbatha-Raw/Spolverina.
Alle musiche tornerà Alan
Menken già geniale compositore delle musiche del classico
del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche
in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e la
Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a essere
nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico fino al
2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination per la
statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne raggiunto
dal film Up della Pixar.
I Magnifici
7 con Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke e con la regia
di Antoine Fuqua arriva finalmente in home video,
dvd e blu-ray.
Un
classico del western in versione rinnovata per le nuove
generazioni. A 57 anni dall’omonimo cult diretto da John Sturges (a
sua volta ispirato a I sette samurai di Akira Kurosawa),
I MAgnifici 7 fa il suo spettacolare ritorno in home
video con il remake diretto da Antoine Fuqua e interpretato dal
premio OscarDenzel Washington, da Chris Pratt, Ethan Hawke e
Vincent D’Onofrio. I Magnifici 7 sarà disponibile in
Blu-ray™, DVD e 4K
Ultra HD dall’11 Gennaio 2017 con Universal Pictures Home
Entertainment Italia.
Quando
la città di Rose Creek si ritrova sotto il tallone di ferro del
magnate Bartholomew Bogue (Peter Sarsgaard), per trovare protezione
i cittadini disperati assoldano sette fuorilegge, cacciatori di
taglie, giocatori d’azzardo e sicari – Sam Chisolm (Denzel
Washington), Josh Farraday (Chris Pratt), Goodnight Robicheaux
(Ethan Hawke), Jack Horne (Vincent D’Onofrio), Billy Rocks
(Byung-Hun Lee), Vasquez (Manuel Garcia-Rulfo) e Red Harvest
(Martin Sensmeier). Mentre preparano la città per la violenta resa
dei conti che sanno essere imminente, questi sette mercenari si
trovano a lottare per qualcosa che va oltre il denaro.
CONTENUTI EXTRA IN
BLU-RAY:
Modalità vendetta, con
Antoine Fuqua e i Sette: ‘I Sette’ e il regista Antoine Fuqua
analizzano scene chiave e parlano della realizzazione di questo
straordinario film
Ecco una nuova foto del protagonista
di Dunkirk di Christopher Nolan, Fionn
Whitehead, giovane esordiente che sarà al centro del
racconto nella prima esperienza con il genere bellico per il
regista britannico. [nggallery id=2755]
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21
Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
Qualsiasi cerimonia di Hollywood ha
un tappeto rosso importante, e ogni red carpet che si rispetti
genera amene chiacchiere e frivolezze intorno ai top e ai flop in
merito alle scelte d’abbigliamento delle star; i Golden
Globes 2017 non sono un’eccezione.
La prima cosa che balza all’occhio,
in una considerazione generale in merito agli abiti che hanno
sfilato, è che è mancato un po’ di coraggio e tutte le signore
presenti, o quasi, hanno giocato sul sicuro. Le sfumature di giallo
hanno imperversato sul tappeto rosso, dall’oro carico al giallo
paglierino (Viola Davis, Reese Witherspoon, Maisie
Williams), e il nero, dopo l’esplosione di colore del red
carpet degli Oscar, ha ripreso possesso della scena, con tante star
che hanno scelto il classico (Winona Ryder, Blake Lively,
le sorelle Stallone, Kristen Bell).
Riproposte anche le scollature vertiginose, con varianti del caso,
a seconda del modello del corpetto, mentre poche ma irriducibili
esponenti dello star system sostengono ancora il pizzo, nella
variante romantica (Michelle Williams e
Kristen Wiig), oppure in quella sexy vedo/non vedo
(Sofia Vergara e Elsa Pataky).
Posto d’onore riservato alle paillettes: che siano applicazioni
floreali, che ricoprano tutta la superficie dell’abito o siano
inserti luminosi, hanno senza dubbio conquistato un posto d’onore
sul tappeto rosso dei Golden Globes 2017.
Poi c’è chi non rinuncia al colore
ed esce un po’ dalla mischia, come l’elegantissima Brie
Larson che sceglie il rosso rubino, o Jessica
Chastain che, con una scelta isolita per il suo stile,
sceglie la carta da zucchero, o ancora Lily
Collins, una vera e proprio principessa in un abito di
ricami e trasparenze rosa.
Ma, mettendo da parte le tendenze
generali e scendendo nel particolare, ecco di seguito le scelte
migliori e quelle peggiori in fatto di moda di questa 74esima
edizione dei Golden Globes 2017.
Londra, 1814. Dopo aver vissuto
oltre dieci anni in Africa, James Delaney (Tom
Hardy) ritorna a casa in occasione del funerale del
padre, pronto a rivendicare ciò che gli spetta, ovvero un pezzo di
terra chiamato Nootka Sound, conteso non solo dal marito della
sorella (Oona Chaplin) ma anche dalla Compagnia
delle Indie Orientali, che reclama la proprietà in nome della
Corona. Mistero, intrighi e vendetta potrebbero sintetizzare la
nuova serie tv inglese Taboo, creata da
Steven Knight, Tom Hardy e suo padre Chips
Hardy, nonché co-prodotta con Ridly
Scott. Ma dopo aver visto il primo episodio, si ha la
sensazione che il pilot sia solo un piccolo meraviglioso antipasto
di una serie grandiosa che ha ancora tanto da raccontare e
svelare.
Taboo recensione
del pilot con Tom Hardy
In quasi un ora, la serie ideata e
interpretata da Tom Hardy stesso riesce a mettere
la giusta carne al fuoco, intrigando e conquistando lo spettatore,
affascinato dal misterioso passato che aleggia intorno a
James Delaney, un uomo che si vocifera abbia
commesso azioni veramente indicibili. Descritto da tutti come un
selvaggio e un animale, il protagonista promette di compiere atti
davvero folli ma dimostra anche una mente scaltra e un’anima
onesta, mentre si aggira in una Londra fumosa, grigia e corrotta
come fosse un corpo estraneo. A emergere infatti è la classica
dicotomia natura contro città, che si presume verrà meglio
approfondita nei prossimi episodi, con la prima portatrice di
valori antichi e la seconda solo di falsità e ipocrisie. Da subito
si sente la mano di Steven Knight, che ha scritto
tutti gli otto episodi: il paragone con l’altra grande serie tv
inglese Peaky
Blinders è inevitabile, ma Taboo
vuole andare decisamente oltre, abbracciando una natura più
fantastica riconducibile alla cultura tribale a cui appartiene
Delaney, tormentato da fantasmi e incubi del passato che irrompono
più volte nel presente. Thriller, drama e horror sembrano infatti
racchiudano perfettamente la serie.
Tom
Hardy dall’alto della suo ormai indubbio talento,
riesce a recitare e comunicare solo con uno sguardo e qualche
grugnito, nei panni di un personaggio che gli calza a pennello:
minaccioso, astuto, impassibile e misterioso quanto basta, metafora
del selvaggio che diviene elemento di rottura in una società
dominata da perbenismo e degrado. Al fianco dell’attore sempre più
in stato di grazia, troviamo molti volti noti come Jonathan
Pryce, Oona Chaplin, David Hayman e Michael
Kelly che compongono l’ottimo cast.
È ancora presto per sbilanciarsi,
ma le premesse per una serie tv di livello ci sono tutte, con un
primo episodio intenso, aperto da una opening assolutamente
suggestiva. La nuova serie della BBC One (in
America andrà in onda su FX), insomma, promette di
far discutere molto, in attesa di scoprire meglio i tatuaggi
tribali scolpiti sul corpo di James Delaney
(fin’ora solo intravisti), nonché il suo oscuro passato che pare
essere davvero taboo.
Nessuna sorpresa, o quasi. I
Golden Globes 2017 hanno dato ufficialmente il via
non solo alla stagione dei premi, ma alla trionfale cavalcata di
La la Land, che mira dritto al Dolby Theatre e
agli oscar, dove sembra avere davvero pochissimi concorrenti in
grado di resiste alla sua trascinante energia.
Il trionfo di La la Land ai
Golden Globes 2017
I sette premi al film di
Damien Chazelle sono un record per i Globes, in
quanto rappresentano un en plein (sette nomination e sette premi)
ma totalizzato nella storia del premio. Dovuti i premi per canzone
e musica, meritatissimi quelli agli attori, Emma
Stone e Ryan Gosling, e importante quello al
regista Chazelle, che a poco più di 30 anni si
conquista non solo l’attenzione della critica, ma anche quello del
pubblico che, considerando gli incassi del film negli
USA, ha gradito davvero molto la commedia
musicale. Per quanto riguarda invece la scenenggiatura, altro
premio di La la Land, sarebbe forse stato più giusto premiare
Tom Ford e lo splendido script di Animali
Notturni, ma il film del regista/stilista va comunque a
casa con un premio, quello al migliore attorenon protagonista,
Aaron Taylor Johnson. Sebbene, nello stesso film
Michael Shannon sia stato forse più convincente,
il premio a Taylor Johnson è un riconoscimento
all’intero progetto di Ford, elegantissimo noir
amato a premia vista alla Mostra del Cinema di
Venezia. Con buona pace di Mahershala
Ali, che pensava di avere la vittoria in tasca nella
stessa categoria per Moonlight. Controparte
femminile per la non protagonista, la commossa Viola
Davis ha vinto il premio per Barriere.
Anche in questo caso, forse Naomie Harris per
Moonlight o Michelle Williams per
Manchester By The Sea avevano più “diritti” per
intensità delle performance nominate, tuttavia la
Davis resta un’ottima interprete e una adeguata
rappresentante della diversità a Hollywood.
Sempre nel nome della diversità, la
Disney e Zootropolis portano a
casa l’ennesimo riconoscimento, che sarà sicuramente doppiato dal
premio Oscar. Un elogio alla diversità e alla protezione del
diverso, contro la prevaricazione e contro la paura come strumento
di divisione. A volte la fortuna di capitare nel momento storico
adatto rende film già importanti, dei veri e propri ambasciatori di
pace. Peccato per le due opere in stop-motion nominate:
Kubo e la Spada Magica e La mia vita da
Zucchina. Di fronte allo strapotere della
CGI l’anima nera dell’animazione ha ancora tanta
strada da fare, ma confidiamo che, tra non molto, anche la
stop-motion riceverà il riconoscimento che merita.
Paul e Isabelle conquistano
Hollywood
Straordinaria doppietta invece per
Elle e per Paul Verhoeven che,
commosso e felice, ha accettato il riconoscimento al miglior film
straniero, in barba a chi voleva vincitore Toni
Erdmann, già trionfatore agli EFA.
Verhoeven ha dichiarato il suo amore per
l’interprete del film, Isabelle Huppert, che a
sorpresa ha vinto, da straniera in terra straniera, il premio per
la migliore performance drammatica. Peccato per Amy
Adams, che comunque ha a casa la sua buona dose di
Golden Globes, e per Jessica
Chastain, che, in ottica Oscar e nel caso di una
nomination, dovrà comunque vedersela con l’imbattibile Emma
Stone. La doppietta che ha messo a segno
Verhoeven è sfuggita di un pelo a
Manchester By the Sea. Il doloroso film di
Kenneth Lonergan ha conquistato un meritatissimo
premio per il migliore attore drammatico, andato a un incredulo
Casey Affleck, che aveva ben pochi concorrenti, a
parte forse un ispirato Denzel Washington per
Barriere, ma ha mancato il premio alla migliore
opera drammatica, andato a quel Moonlight che sta
conquistando riconoscimenti su riconoscimenti e che sembra essere
l’unico titoli che, nella categoria miglior film, potrebbe
impensierire La la Land nella notte degli
Oscar.
Golden Globes
2017, una buona introduzione alla season awards
Una serata senza particolari
sorprese, dunque, ma non per questo poco interessante. I
Golden Globes 2017 aprono sempre ufficialmente la
stagione dei premi, un mese di luci, star, abiti da sogno e
occasione per sognare insieme ai grandi nomi di Hollywood. Con la
74esima edizione, l’HFPA ha
regalato al pubblico, grazie all’intercessione del magnifico
Jimmy Fallon, un’apertura di stagione con i
fiocchi.