L’esilarante canale Youtube
How It Should Have Ended ha pubblicato il
finale alternativo di Doctor Strange. L’esito, come al
solito molto buffo, lo trovate nel video a seguire:
Thor Ragnarok: Tom Hiddleston anticipa il ruolo
di Doctor Strange
Produttore del film, Kevin Feige, con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
La trama di Doctor
Strange
Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
È notizia di ieri che Ben
Affleck ha abbandonato la sedia di regia di
The
Batman. Le sue motivazioni, spiegate in maniera
lineare e condivisibile, sono state relative all’impegno immenso
rappresentato dal tenere in piedi un film così complesso e
dall’essere coinvolto anche come protagonista nello stesso.
Date le aspettative che si hanno su
questo film in particolare, la posizione di
Affleck, coinvolto anche come sceneggiatore e come
produttore esecutivo è del tutto comprensibile, tuttavia adesso
alcune nuvole si addensano anche sulla sua partecipazione al film
in quanto protagonista.
Mark Hughe,
di Forbes, nella sua analisi della
questione, ha espresso la sua preoccupazione in merito al fatto che
l’attore e regista premio oscar potrebbe anche lasciare il ruolo
del Crociato Incappucciato. Ecco quanto si legge nel suo
articolo:
“Sfortunatamente, tra le cose
che ho sentito in merito al suo abbandono come regista, c’è anche
qualcosa di specifico che, se vero, mi porta a preoccuparmi in
merito al fatto che c’è una possibilità che Affleck abbandoni anche
il ruolo da protagonista. Non credo che queste preoccupazioni siano
troppo fondate, e mi aspetto comunque che Affleck finisca la
sceneggiatura come pianificato e che cominci l’allenamento per
guadagnare la forma di Batman, assicurandosi di essere fisicamente
e mentalmente preparato per il ruolo. Detto questo, credo che ci
siano possibilità che Affleck possa abbandore il progetto come
attore, pur rimanendo come firma in sceneggiatura e nel ruolo di
produttore esecutivo del film.”
Nonostante queste preoccupazioni, su
Twitter, Clay Enos, direttore della
fotografia del DCEU, ha tranquillizzato gli animi,
spiegando che i registi abbandonano in continuazioen i progetti e
che il caso di The Batman e di Ben
Affleck non è certo un’eccezione.
Secondo le prime anticipazioni,
Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non
addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film
racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham
Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare
molti dei suoi nemici. Vi ricordiamo
che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film
chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur
mantenendo un’originalità predominante.
In trepidante attesa di poter
finalmente vedere la perfida e
inquietante Samara uscire nuovamente dal
gocciolante schermo televisivo (e
cinematografico), Paramount ha rilasciato
online una clip con i primi 3 minuti
di Rings, terzo capitolo del feranchise
orrorifico iniziato nel 2002 con The Ring
di Gore Verbinski, a sua volta remake del
celebre j-horror Ringu del 1998
di Hideo Nakata.
In questa clip di appena
3 minuti dedicata al prologo di Rings
viene mostrato un volo aereo su cui ben presto si abbatterà,
con conseguenze devastanti, la celebre maledizione che vede al
centro il video virale maledetto con protagonista
l’inquietante Samara, pronta a uccidere
chiunque dopo sette giorni dalla visione incriminata.
Uno dei grandi aspetti che da
qualche tempo a questa parte sembrano animare tantissimo le
promozioni pubblicitarie dei più recenti prodotti audiovisivi sono
le inedite esperienze stereoscopiche immersive che ogni untene
può vivere semplicemente con un visore VR
360. Anche Paramount sembra essersi
orientata verso questa inedita strategia, pubblicando sul proprio
canale YouTubeU.K. Paramount
Pictures una video interattivo si 90 secondi in cui lo
spettatore ha la possibilità di effettuare un tour virtuale a 360°
di una stanza buia e inquietante piena di schermi televisivi, in
attesa che la terrificante silhouette
di Samara sbuchi fuori dal nulla per
aggredirlo e spaventarlo. Di seguito proponiamo il video:
Le aspettative nei confronti
di Ring sono davvero molto alte. Nato
come romanzo di successo pubblicato nel 1998 da Koij
Suzuki, The Ring (in
originale Ringu) è stato trasposto una prima
volta da Hideo
Nakatasul finire degli anni ’90,
aprendo la strada al filone
del j-horror e generando un tale
successo internazionale da spingere il regista Gore
Verbinski a realizzarne un ottimo remake
nel 2002 con
protagonista Naomi Watts. In seguito
la Paramount decise di trasformare il
progetto in un vero e proprio franchise, affidando a Nakata in
persona la realizzazione di uno sfortunato sequel nel 2005, il cui
esito fu così disastroso da bloccare per oltre un decennio lo
sviluppo della saga con protagonista la
perfida Samara e la relativa
videocassetta maledetta in grado di uccidere dopo sette giorni
chiunque la guardi.
Rings racconterà le vicissitudini della
giovane Julia (l’italiana Matilda Lutz) nel
tentativo di impedire che la celeberrima video-maledizione possa
minacciare il suo ragazzo Holt (Alex Roe), il
tutto grazie all’aiuto del professor Gabriel
(il Johnny
Galecki di The Big Bang
Theory) e alla scoperta di un inquietante gioco
metafilmico che si cela proprio nei meandri della registrazione
fantasmatica.
Ambientato 13 anni dopo le vicende
del secondo capitolo della saga e sceneggiato a otto mani
da David Loucka, Jacob
Estes e Akiva
Goldsman, Rings annovera tra le sue
fila Matilda Lutz, Alex Roe, Johnny
Galecki,Aimee
Teegarden, Bonnie Morgan e la
presenza straordinaria di Vincent
D’Onofrio
Dopo la conferma che vuole
Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black
Manta, villain di Aquaman, tramite THR arrivano altri dettagli in merito
alla produzione del film con protagonista Jason
Momoa.
Secono l’attendibile rivista,
Nicole Kidman sarebbe in trattative per unirsi al
DCEU nei panni della amdre di Aquaman/Arthur Curry, la Regina
Atlanta.
Nicole Kidman sarà
la mamma di Arthur Curry in Aquaman?
Per chi non lo sapesse, Arthur, AKA
Aquaman, è figlio di un umano e di una regina atlantidea, la
Kidman appunto, che sarebbe una scelta
interessante e anche appropriata, considerando l’aspetto fisico
dell’attrice australiana. Una regina di Atlantide
dovrebbe apparire come un essere magnifico ed etereo, ma anche
capace di emanare potere e incutere timore reverenziale. Il fatto
che la Kidman abbia anche una carnagione delicata
e pallida aiuta, make up a parte, a immaginarla nel ruolo.
Non sarebbe la prima volta che
l’attrice premio Oscar si avvicina al mondo dei cinecomics, dal momento che anche per i casting di
Wonder Woman si era parlato di lei.
Questa occasione invece potrebbe essere molto più appropriata per
l’attrice in questione e sarebbe plausibile vedere la madre e il
padre di Arthur, il custode di un faro, almeno in un breve cameo
nel film.
Nicole Kidman è in
sala con Lion, film che le è valsa la sua quarta
nomination agli Oscar (ha vinto la statuetta nel 2003 con
The Hours).
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio di
Jason Momoa sarà trai protagonisti di
Justice League, diretto da
Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder
Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il
suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo
di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquaman
sarà diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà
protagonista Jason Momoa (Game of
Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard
(Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di
Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.
Kevin Smith è un
grande appassionato e conoscitore di fumetti (basti pensare anche
solo al fatto che sua figlia si chiama HarleyQuinn Smith) eppure non se la sente di proporsi
come regista per The
Batman, ora che Ben Affleck ha
lasciato la sedia vacante.
Il regista che ha un debole per la
DC
Comics, si è già cimentato con le serie tv
The
Flash e Supergirl e per lui sarebbe
il passo successivo naturale, almeno così la pensano i fan che
hanno fatto il suo nome sui social.
Ecco perché Kevin Smith NON
dirigerà The Batman
Smith ha risposto di persona alle
richieste che lo vogliono sulla sedia di regia di The
Batman. Su twitter, il regista ha scritto che, pur
essendo lusingato dalla fiducia dei fan, non può farlo per tre
ragioni: primo, non parla con Ben Affleck da anni;
secondo, ha fatto Yoga Hosers; terzo, senso
comune.
Certo, Kevin Smith
conosce bene i fumetti della DC, ma non ha mai
realizzato un film ad altissimo budget come sarà senza dubbio
The Batman, inoltre l’acredine che c’è tra lui e
Affleck, dopo tanti anni di collaborazione in
gioventù, potrebbe senza dubbio essere un ostacolo a una sana
atmosfera sul set.
Secondo le prime anticipazioni,
Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non
addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film
racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham
Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare
molti dei suoi nemici. Vi ricordiamo
che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film
chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur
mantenendo un’originalità predominante.
Grazie
a GamesRadar+ è possibile ammirare
finalmente la nuova copertina della
rivista SFX attualmente in edicola dedicata
a Kong Skull Island in cui
viene mostrato il celebre gorilla gigante intento a sfoderare
tutto il proprio potenziale in un inquietante ruggito di
guerra.
All’interno della rivista è
contenuta un’intervista esclusiva con il
regista Jordan Voght-Roberts, oltre a una
seconda immagine che illustra visivamente l’inizio della nuova
storia tratta dal racconto dello scrittore Jospeh
McCabe, con tanto di titolone “Beats
War” e una didascalia che cita
scherzosamente Apocalypse
Now: “Kong Skull
Island è pronto a scatenare l’Apocalisse [gioco di
parole in inglese di Ape-ocalypse, N.d.r] ora. Joseph
McCabe ama l’odore della scimmia
al mattino“.
Lo speciale dedicato all’origine
della storia di Kong Skull
Islandcontenuta nella rivista è un
diretto omaggio citazionistico ad Apocalypse
Now, soprattutto perché la famosa frase pronunciata
da Robert Duvall (“Mi
piace l’odore del napalm al mattino”) viene usata come
chiaro aggancio al capolavoro
di Coppola. Lo speciale afferma inoltre
che il regista Jordan
Voght-Roberts “si prepara a scatenare una guerra
fra gorilla in ogni multiplex“.Il fatto che i grafici e gli
editori di SFX abbiano deciso di citare
direttamente a celebre pellicola del 1979 potrebbe dipendere da
alcune affinità fra i due racconti, soprattutto per quanto riguarda
un’ambientazione cupa e sempre invasa dallo spettro della guerra
incombente.
Kong Skull Island,
che uscirà il 9 marzo 2017, include nel cast Tom
Hiddleston, Brie Larson, Samuel L.
Jackson, John Goodman, Tian Jing, Corey
Hawkins, Jason Mitchell, John Ortiz, Shea
Whigham e Toby
Kebbell. Diretto da Jordan
Vogt-Roberts, il film è scritto da Max
Borenstein, John Gatins, Dan
Gilroy e Derek Connolly.
Godzilla vs Kong è previsto per
il momento per il 29 maggio 2020 negli USA, mentre Godzilla 2
dovrebbe arrivare l’anno prima, il 22 marzo 2019.
Quando nel lontano
1999 George Lucas annunciò di voler
realizzare una nuova trilogia prequel di Star
Wars con cui raccontare la crescita e la maturazione
di Anakin Skywalker fino al suo
passaggio al Lato Oscuro della
Forza, molti fan sollevarono seri dubbi sulla
natura del progetto, riservando in seguito al giovane interprete di
Anakin, Jake Lloyd un’accoglienza non proprio
calorosa, tanto da stroncare sul nascere la sua precoce carriera.
Ora, a distanza di sedici anni, l’attore Mark
Hamill – reduce dal successo di Star Wars Il
Risveglio della Forza e prossimo a comparire nei due
sequel Star Wars The Last Jedi
e Star Wars Episodio IX – ha deciso di
intervenire a sostegno dell’allora collega di appena 9 anni,
dichiarando, durante un’intervista a Vulture
(ripresa anche da Heroic Hollywood) il suo pieno
sostegno alla seconda trilogia e a Jake
Lloyd.
Intervenendo in maniera appassionata
e anche un pò contrariata riguardo alla brutta accoglienza
riservata al piccolo Jake
Lloydnel corso della seconda
trilogia di Star Wars, Mark
Hamillha confessato:
“non riesco davvero a credere ancora oggi
ad alcune delle cose che sono state dette e scritte sul
prequel. Veramente, al di là di tutto non mi piace quando le
persone criticano qualcosa per partito preso. Sono ancora
arrabbiato per il modo in cui hanno trattato Jake
Lloyd. Era solo un giovane attore di appena nove anni
che ha fatto esattamente quello che George
Lucas voleva che facesse. Credetemi, capisco quanto
possa essere difficile entrare completamente in un
personaggio“.
Nonostante molti fan
di Star Wars ancora oggi avrebbero da
obiettare alle parole di Mark Hamill riguardo
al suo sostegno a una seconda trilogia, sicuramente questo non
giustifica il modo con cui il giovane Anakin
Skywalker di Jake
Lloydè stato trattato, diventando
forse l’unico vero capro espiatorio di un progetto nato sotto una
cattiva stella. Hamill vede sicuramente una certa vicinanza e
affinità con Lloyd, in quanto il suo personaggio
di Luke Skywalker possiede una rapporto
molto stretto con Anakin nella finzione cinematografica.
Star Wars The Last
Jedi sarà diretto da Rian
Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il
film racconterà le vicende immediatamente successive
a Il Risveglio della
Forza.
In una recente intervista
rilasciata a IGN il
rapper Common ha confessato il suo grande
interesse nel poter interpretare il ruolo di John
Stewart aka Lanterna Verde
nell’atteso adattamento DCEUGreen
Lantern Corps programmato per il 2020. Il cantante ha
infatti ricordato come lui stesso fosse stato preso in seria
considerazione proprio per questo ruolo nel visionario progetto
di Justice League Mortal, un ipotetico
film targato DC che George
Miller in persona avrebbe dovuto dirigere nel 2007 prima
che tutto fosse abbandonato definitivamente nel 2009.
Nel corso dell’intervista
riguardante la sua possibile candidatura al ruolo
di John
Stewartper Green
Lantern Corps, Common ha confessato
che “no, non ho ancora parlato con i
responsabili del progetto a Washington. John
Stewart, il personaggio che vorrei interpretare, è davvero
sorprendente. Quando ho avuto l’opportunità di essere
potenzialmente John Stewart nel progetto abortito
di Justice League Mortal ho imparato
davvero tutto su Lanterna Verde e sulla mitologia
che sta dietro al personaggio e al suo mondo. Mi sono lasciato
trasportare dalla sua natura innovativa di supereroe capace di
usare la propria mente per fare un sacco di cose,
quindi ho instaurato un feeling davvero profondo con lui. Adoro il
personaggio, ma non lo so, non ho parlato con i vertici
DC a riguardo, ma, si sa, è certo che mi
piacerebbe poterlo interpretare. Sarebbe un onore
essere John Stewart“.
Common non è per
nulla estraneo all’universo
cinematografico DC, soprattutto dopo aver
interpretato un piccolo cameo nel recente Suicide Squad nei panni di gangster,
oltre ad aver partecipato negli ultimi anni a moltissimi progetti
televisivi e per il grande schermo, tra cui Terminator
Salvation e Now You See Me. Sarà
presto impegnato anche nel cast di John Wick
2, mentre ancora gusta assieme all’amico e
collega John Legend l’Oscar
per la miglior canzone originale in un film vinto grazie al lavoro
compito con Selma.
Al momento
tuttavia Common dovrebbe ancora compiere il
grande passo verso un ruolo di spessore, e sicuramente la sua
candidatura come John
Stewart in Green Lantern Corps
potrebbe essere la grande occasione.
Green Lantern
Corps viene descritto come “un Arma Letale
nello spazio” che si concentrerà su due personaggi: Hal
Jordan e John Stewart, tiratore scelto della Marina, afroamericano,
che entra a far parte del Corpo delle Lanterne Verdi. Il film si
focalizzerà in particolare sul suo rapporto con Jordan e il
Corpo.
David
Goyer e Justin Rhodes sono
gli sceneggiatori, mentre Goyer è anche
produttore del film, mentre produttori esecutivi del progetto
sono Geoff Johns e Jon Berg, alla guida della DC Films,
divisione responsabile dei lungometraggi dedicato all’universo
esteso DC.
Una volta terminata la
sceneggiatura, sarà possibile scegliere un regista. Difficile al
momento capire la fattibilità di un nuovo coinvolgimento
di Ryan Reynolds, protagonista del
primo Lanterna Verde, ormai
impegnato nei panni di Deadpool.
Mentre non sappiamo ancora di
preciso quando cominceranno le riprese di Aquaman, Variety ci informa che l’attore noto per il
ruolo di Cadillac nella serie NetflixThe Get Down, Yahya
Abdul-Mateen II, è stato scelto come villain del film:
interpreterà Black Manta.
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio di
Jason Momoa sarà trai protagonisti di
Justice League, diretto da
Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill
(Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è
avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquaman
sarà diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà
protagonista Jason Momoa (Game of
Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard
(Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di
Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.
C’è stato un tempo in cui i
supereroi erano al cinema e in televisione ma non avevano il
successo che oggi hanno con i prodotti di Marvel
Studios e DC Films.
Oggi celebriamoli ripercorrendo la storia dei supereroi al cinema e
in televisione.
Hulk 1978 e 2012
Hulk, noto
personaggio e supereroe Marvel Comics è stato protagonista di
una serie televisiva iniziata nel 1977 (L’incredibile Hulk)
e di cinque film TV che ne sono seguiti: L’incredibile Hulk,
Morte in famiglia, La rivincita dell’incredibile
Hulk, Processo all’incredibile Hulk e La morte
dell’incredibile Hulk. Personaggio interpretato dall’attore e
culturista italoamericano Lou Ferrigno nella parte di Hulk e da
Bill Bixby nella parte di Banner.
Il personaggio
di Hulk ha avuto una prima versione
cinematografica nel 2003: Hulk di Ang
Lee. Il film è stato prodotto dai Marvel Studios su distribuzione
Universal Pictures. In questo film Banner è interpretato da
Eric Bana, il quale aveva firmato anche per due
successivi capitoli.
Batman noto
supereroi DC, fa la sua prima apparizione sul grande schermo
protagonista di ben due serie di corti al cinema una del 1943 e una
del 1949. Successivamente nel 1966 fece il suo esordio una
nuova serie televisiva, Batman, destinata a
raccogliere consensi e successo in tutto il mondo. Trasmessa dalla
statunitense ABC, vide Adam West vestire i panni
dell’Uomo Pipistrello, con Burt Ward (Robin) e
Alan Napier (Alfred).
Da allora Batman divenne
protagonista di molte pellicole, con differenti riscontri di
pubblico. I primi due capitoli, Batman (1989) e
Batman – Il ritorno (1992), entrambi di Burton,
ebbero come protagonista Michael Keaton;
Joel Schumacher ne raccolse
l’eredità realizzando Batman Forever (1995)
con Val Kilmer come Batman, e Batman & Robin
(1997) con George Clooney come protagonista. In
seguito agli scarsi risultati raggiunti da quest’ultimo, il
franchise venne sospeso, per riavviarsi con il regista
Christopher Nolan e con gli autori
Jonathan Nolan e David S. Goyer,
che con Batman Begins (2005) narrarono con taglio
più realistico le origini del personaggio, interpretato da
Christian Bale, e proseguirono con i due seguiti di enorme
successo, Il cavaliere oscuro (2008) e
Il cavaliere oscuro – Il
ritorno (2012).
La prima volta che il supereroe
Marvel Comics appare in una serie
televisiva è in Spidey Super Stories del 1974, una
serie di cortometraggi contenuti in un programma televisivo, per
poi ritornare ufficialmente nei film per la televisione
L’Uomo Ragno (1977), L’Uomo Ragno colpisce ancora
(1978) e L’Uomo Ragno sfida il Drago (1979). L’Uomo
Ragno e gli altri due film vennero distribuiti anche nei cinema
per il mercato italiano.
Spider-Man è stato poi interpretato da
Tobey Maguire in tre pellicole cinematografiche
dirette da Sam Raimi: Spider-Man
(2002), Spider-Man
2 (2004) e Spider-Man
3 (2007). Nel cast di questi tre film ci sono anche
Kirsten Dunst nel ruolo di Mary Jane,
James Franco in quello di Harry Osborn,
Willem Dafoe in quello di Norman Osborn e
Rosemary Harris in quello di zia May.
Nel 2012 è l’anno del reboot
The
Amazing Spider-Man, diretto da Marc
Webb.Andrew Garfield è il nuovo Peter Parker,
Emma Stone è Gwen Stacy, Sally
Field è May Parker, Martin Sheen
è Ben Parker e Rhys Ifans è Curt Connors/Lizard.
Nel 2014 è uscito il sequel The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di
Electro, sempre diretto da Webb. Al cast si aggiungono
Dane DeHaan nei panni di Harry Osborn/Green
Goblin, Jamie Foxx in quelli di Maxwell
Dillon/Electro e Paul Giamatti in quelli di
Aleksei Mikhailovich Sytsevich/Rhino.
Superman
Superman appare
per la prima volta in una serie di cortometraggi animati,
Superman (1941), di 17 episodi prodotta da Fleischer Studios
e da Famous Studios.
Negli anni cinquanta è interpretato
da George Reeves: il film indipendente Superman and the
Mole-Men, per la regia di Lee Sholem (1951), e il
cortometraggio Stamp Day for Superman, di Thomas Carr
(1954).
Superman sarà
protagonista successivamente di ben quattro film al cinema tra
gli anni settanta e anni ottanta, tutti con l’attore statunitense
Christopher Reeve nei panni di Clark
Kent/Superman. Il primo film su Superman di
Richard Donner è del 1978. Vedeva impegnati,
tra gli altri attori, Gene Hackman nel ruolo di
Lex Luthor e Marlon Brando nella parte di
Jor-El, padre biologico di Superman. Al primo capitolo seguirono
Superman II (1980) e Superman III
(1983), per la regia di Richard Lester e con Reeve
ancora protagonista. Nel 1987 Sidney J. Furie diresse
Superman IV, insuccesso di critica e pubblico che
fece sospendere il franchise per anni.
Il 2006 è l’anno
di Superman Returns, diretto da Bryan
Singer, che riprende la trama dei primi due. Il supereroe
è interpretato da Brandon Routh, Lois Lane da
Kate Bosworth e Lex Luthor da
Kevin Spacey.
Nel 2013 arriva L’uomo
d’acciaio (reboot della serie) per la regia di
Zack Snyder. Henry Cavill è
l’interprete del supereroe, Amy Adams è Lois Lane,
Kevin Costner il padre terrestre di Clark,
Jonathan, e Russell Crowe quello kriptoniano,
Jor-El. Il film ha dato inizio all’universo cinematografico DC, il
DC Extended
Universe, che porterà ai film Batman v
Superman: Dawn of Justice (2016), sempre diretto da
Zack Snyder, e Justice
League (2017).
Iron Man
Una primissima versione di
Iron
Man apparirà in Exo-Man (1977) ma il successo arriva con
il franchise del Marvel Cinematic
Universe, dove Tony Stark/Iron Man è interpretato da
Robert Downey Jr.e, oltre ad essere
uno dei personaggi presenti in più pellicole, è anche il più
frequentemente menzionato. I film sono Iron Man
(2008) dove vengono narrate le sue origini, dalla prigionia in
Afghanistan fino al ritorno in patria e all’assunzione
dell’identità di Iron Man. Ne L’incredibile Hulk
(2008) compare in una scena dopo i titoli di coda dove avvicina il
generale Ross per parlargli dell’Iniziativa Vendicatori e nel
Marvel One Shot Il
consulente (2011) dove viene mostrato come abbia
fatto desistere Ross dall’idea di candidarvi Abominio.
In Iron Man 2
(2010) cerca una cura all’avvelenamento da palladio provocatogli
dal reattore che lo tiene in vita affrontando contemporaneamente
Ivan Vanko (Whiplash) e Justin Hammer. In The
Avengers (2012) si unisce ai supereroi Hulk, Thor,
Captain America, la Vedova Nera e Occhio di Falco per affrontare
Loki e il suo esercito di Chitauri. In Iron Man 3 (2013) si trova coinvolto nelle
macchinazioni dell’A.I.M. di Aldrich Killian e dei suoi uomini
Extremis, che si fingono un gruppo terroristico agli ordini del
Mandarino. In Avengers: Age of Ultron (2015) Stark e Banner
sviluppano un’intelligenza artificiale per la pace mondiale:
“Ultron”, che però si ribella e decide di estinguere la razza
umana. Debellata la minaccia, Stark si ritira momentaneamente dalla
squadra.
In Captain America: Civil War (2016) Iron Man
decide di firmare gli Accordi di Sokovia entrando in conflitto con
Captain America e provocando una scissione negli Avengers; nonostante i due riescano
poi a riappacificarsi, quando Zemo gli rivela che il Soldato
d’Inverno è l’assassino degli Stark, Tony ha un violento scontro
con Cap e Bucky venendo alla fine sconfitto e provocando il loro
scisma definitivo.
Il personaggio ricomparirà in
Spider-Man:
Homecoming (2017), come co-protagonista del film.
Downey Jr. riprenderà il ruolo in Avengers:
Infinity War (2018) e nel suo seguito previsto per il
2019.
The Flash
The
Flash anche se non noto come i suoi amici della DC
Superman e Batman ha avuto una trasposizioni televisiva diventata
un vero e prorio cult,Flash nel 1990,
interpretato da John Wesley Shipp. Il personaggio
ha avuto una seconda trasposizione televisiva nel 2014, dove Barry
Allen è interpretato da Grant Gustin.
Nel 2014 Warner Bros./DC
Entertainment annuncia i futuri tasselli dell’universo
cinematografico del DC Extended
Universe che comprendono quattro apparizioni
di Flash, rispettivamente in Suicide Squad, Justice
League (17 novembre 2017), The Flash
(23 marzo 2018) e Justice League – Part Two
(14 giugno 2019) con il volto, annunciato ufficialmente, del
giovane Ezra Miller, nella prima comparsa
live-action cinematografica del personaggio.
Thor
La prima apparizione in live acton
di Thor avviene nel film TV La rivincita dell’incredibile
Hulk (1988), dove è interpretato da Eric
Kramer mentre il suo alter ego, il dottor Donald Blake, da
Steve Levitt.
Negli anni novanta, prima di
dirigere la sua trilogia di Spider-Man,
Sam Raimi si era detto interessato a girare un
film su Thor, progetto che ricevette l’approvazione di Stan
Lee ma non della Fox, all’epoca detentice dei diritti
cinematografici del personaggio, la quale temeva che sarebbe stato
troppo simile alla nota serie TV di RaimiHercules.
Finalmente poi arriverà il
Marvel Cinematic Universe,
dove Thor è interpretato da Chris
Hemsworth che per calarsi nei panni del personaggio
ha guadagnato 20 lb (10 Kg) di muscoli. Il primo film
è Thor (2011) dove vengono mostrate le origini del
personaggio, il suo esilio sulla Terra a causa delle macchinazioni
di Loki, l’incontro con Jane Foster e il ritorno a Asgard per
difenderla dalle mire di conquista del fratello adottivo. In
The Avengers (2012) si unisce ai supereroi Iron
Man, Hulk, Captain America, la Vedova Nera e Occhio di Falco per
affrontare Loki e il suo esercito di Chitauri. In Thor: The Dark World (2013)
seppur riluttanti Loki e Thor collaborano per affrontare Malekith e
vendicare la madre Frigga. Al termine del film il “Dio del Tuono”
rinuncia al trono di Asgard di modo da continuare a proteggere
tutti i Nove Mondi. In Avengers: Age of Ultron
(2015), assieme al resto dei Vendicatori, Thor affronta la minaccia
di Ultron, un’intelligenza artificiale intenzionata a estinguere la
razza umana. Debellato il pericolo decide di lasciare il gruppo e
fare ritorno ad Asgard.
Wonder Woman
L’apparizione più nota in
live-action di Wonder Woman avviene con l’attrice
Lynda Carter nell’omonima serie televisiva
prodotta dalla Warner Bros. e trasmessa dal network ABC dal 1974 al
1976 e dalla CBS dal 1977 al 1979.
Dopo il progetto mai andato in
porto sui Supereroi della DC di George Miller Justice
League: Mortal, la Warner Bros ufficializza il nome Gal
Gadot che sarà Wonder Woman è nel DC Extended
Universe. Il personaggio esordisce nel film
Batman v
Superman: Dawn of Justice (2016) in un ruolo
secondario anche se essenziale; avrà poi il ruolo da protagonista
nel film Wonder
Woman (2017) e sarà presente anche in Justice
League (2017) e Justice League 2 (2019).
Dopo la notizia di questa mattina
che ci ha informati dell’abbandono di Antoine
Fuqua fuori dal remake di Scarface, arriva tramite Variety la notizia che il
film ha trovato un protagonista. Si tratta di Diego
Luna, attore messicano che abbiamo visto in
Rogue One a Star
Wars Story.
Secondo il report della rivista, il
film sarà la moderna riproposizione dell’iconia storia di
immigrazione che ha visto protagonista Al Pacino e
sarà basata su uno script di Terence Winter,
creatore di Boardwalk Empire e sceneggiatore di
The Wolf of Wall Street. Il
film sarà prodotto da Universal.
Scarface di Brian De Palma fu
a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto
da Howard Hawks. A differenza dell’originale
ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo
film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora
centro di un considerevole traffico di droga.
Mark Renton, Sick Boy,
Spud e Begbie tornano dopo 20 anni in
T2 Trainspotting, al timone di nuovo Danny
Boyle, che questa mattina ha incontrato la stampa a Roma
per raccontare il suo film e la sua reunion con gli attori che
hanno fatto il successo del primo film, Ewan McGregor,
Johnny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert
Carlyle.
La musica di T2 Trainspotting
Come Trainspotting,
anche questo sequel ha una componente musicale molto importante,
caratteristica che, a quanto pare, è stato lo stesso pubblico a
richiedere: “Quando abbiamo cominciato la lavorazione di questo
film, la Sony ha chiesto al pubblico cosa volesse dal sequel. Le
tre risposte più ricorrenti sono state il ritorno del cast
originale, la scoperta di quello che era accaduto al personaggio di
Kelly McDonald e poi tutti hanno chiesto che la colonna sonora
fosse all’altezza di quella del primo film. Nessuno ha parlato del
regista (ride). Volevamo usare il sistema utilizzato anche in
passato ma fare leva anche sulla nostalgia. Come avrete notato,
anche qui abbiamo utilizzato alcune canzoni dell’originale ma
remixate in modo tale da far scattare collegamenti con il film
vecchio. Ci sono dei pezzi nuovi, ma anche originali.”
T2 Trainspotting e i flashback
E non solo la musica ricollega
T2 Trainspotting all’originale. Il film presenta
anche diversi flashback che rievocano le folli e sconsiderate gesta
dei protagonisti: “L’unico flashback presente nella
sceneggiatura era quello di Spud, quando esce dalla palestra e si
rende conto di essere nello stesso posto dell’inseguimento del
primo film, quando lui viene preso e si becca sei mesi di prigione
mentre Mark riesce a farla franca. Per quello che riguarda gli
altri flashback, sono stati inseriti per creare un ponte tra il
vecchio e il nuovo film e sono stati inseriti in concomitanza di
particolari ricordi che il cast aveva del set. In tutto si tratta
di un minuto di girato preso dal vecchio film.”
Il rapporto con l’autore,
Irvine Welsh
Come ha reagito Welsh,
autore di Porno, sequel di Trainspotting, ai cambiamenti presenti
nel film?
“Abbiamo un ottimo rapporto
nella scrittura delle sceneggiature, perché capisce le
trasformazioni dei personaggi sullo schermo. Sono dei personaggi
diversi che partono dalle sue pagine e che John Hodge trasforma.
Siamo tutti contenti di questa dinamica. Per quanto riguarda i
cambiamenti su Porno, lui è contento. All’inizio abbiamo adattato
il romanzo in maniera molto fedele, ma non è venuto fuori granché.
Volevamo fare qualcosa di più personale concentrandosi molto su
quello che è il trascorrere del tempo e su come gli uomini
acccettano l’invecchiare e il passare del tempo in generale. Lui ha
condiviso questa nostra ottica perché anche lui è un uomo che ha
che fare con il tempo che passa.”
Il romanzo è ambientato 9
anni dopo il primo, mentre il film fa trascorrere i 20 anni
effettivi. L’intenzione era quella di essere fedeli alla vita reale
che passa?
“Se avessimo fatto un nuovo
Trainspotting dopo nove anni non avevamo avuto niente da dire.
Avremmo soltanto replicato il primo film. Abbiamo aspettato e
abbiamo rischiato perché potevamo correre il rischio di non farlo
affatto. Poi John Hodge ha scritto questa sceneggiatura bellissima,
molto personale. Ad un certo punto del film, Renton dice ‘ho 46
anni e sono fottuto’. È diventato il centro del film perché il
punto è tutto lì. Abbiamo inserito di nuovo il discorso ‘Scegli la
vita’, chiaramente aggiornato a oggi, con i riferimenti ai social,
perché è diventato un simbolo. All’inizio è in chiave divertente,
ma poi diventa una cosa molto personale. Perché va in contro a
tutto quello che si è perso negli ultimi 20 anni. Con questo
secondo film volevamo fare un film che parlasse più di
noi.”
La speranza in T2
Trainspotting
Il primo film terminava con
una specie di disturbata e non meglio identificata speranza per
Mark, in questo caso dov’è la speranza?
“Ironicamente, la speranza c’è
nel personaggio più improbabile, Spud, il più sfortunato. Quando lo
vediamo ci chiediamo come diavolo ha fatto a sopravvivere in quelle
condizioni tutti quegli anni. Ma ad un certo punto trova la maniera
di far sentire la sua voce e comincia a scrivere; anche Begbie a
modo suo ha imparato qualcosa, va dal figlio e gli chiede scusa.
Per lo stesso Renton, nella sua scelta finale, ci possiamo vedere
una speranza.”
Il primo film era strutturato in
‘occasione e tradimento’ e in questo film questo concetto, questa
connessione di eventi sembra susseguirsi e diventare il centro di
quello che sarà nel finale. “Il concetto è molto presente nel
primo film, e l’abbiamo messo anche nel secondo. L’idea di vedere
il tradimento come un attimo di individualismo contro il gruppo può
essere sicuramente preponderante, ma non vuol dire che sia giusto.
È accaduto persino a noi che abbiamo fatto il film, ci siamo
traditi e sentiti traditi, sono cose che succedono. Nel concetto di
opportunità e tradimento c’è della verità scaturita dall’esperienza
reale. Si tratta di qualcosa che c’è nel romanzo, ma si è
verificato anche nella vita reale.”
Per quanto riguarda il prequel del
primo film, che pure è stato raccontato in un
romanzo, Boyle ha spiegato che non ci sono piani per una nuova
pellicola perché potrebbe essere in lavorazione una serie tv su
questo argomento, ma che lui non sarà coinvolto.
T2 Trainspotting
sarà in sala a partire dal 23 febbraio.
I concept art sono quelli dedicati
a look alternativi e scartati di Star-Lord,
protagonisti interpretato da Chris Pratt e per
i Nova Corps. Di seguito tutti i concept corredati con
alcune note dell’artista.
Sarà il regista
spagnolo Pedro Almodovar il presidente di
giuria del Festival di
Cannes 2017. La kermesse
franchese arrivata alla sua settantesima edizione si
svolgerà Pedro Almodovar succede a
George Miller come presidente della giuria di
Cannes, ha partecipato a Cannes l’anno scorso con “Julieta”.
Pedro Almodovar ha commentato la notizia:
“Sono grato, onorato e un po’ sopraffatta. Sono consapevole
della responsabilità che comporta essere il presidente della giuria
e spero di essere all’altezza del compito. Posso solo dire che mi
dedicherò con anima e corpo a questo compito, che è sia un
privilegio che un piacere”.
Il regista ha partecipato ben 5
volte al Festival di
Cannes con film di successo come Tutto su
mia madre, Volver, Gli abbracci spezzati,
La pelle che abito e
Julieta. Il suo la Mala Educacion è stato il film
d’apertura del Festival nel 2004. Nel recente passato il festival
ha avuto presidenti come George Miller, Joel e Ethan Coen,
Steven Spielberg, Robert De Niro, Sean Penn
e Jane Campion. Insieme a Nanni Moretti
e Isabelle Huppert, Pedro
Almodovar è il terzo europeo a presiedere come
presidente.
Antoine Fuqua ha
abbandonato la regia per via dei troppi impegni già presi, come il
sequel del film con Denzel WashingtonThe
Equalizer.
Al momento non si hanno notizia sul
destino del film, le cui riprese erano in programma nella primavera
del 2017. Anche se secondo Variety la produzione è
già impegnata con i colloqui del nuovo regista, dato che la
produzione vorrebbe mantenere come protagonista la star di
Rogue One: A Star
Wars StoryDiego
Luna.
Scarface di
Brian De Palma fu a sua volta il remake
dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard
Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago
durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si
svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un
considerevole traffico di droga.
Sono iniziate le riprese del nuovo
film di Paul Thomas Anderson che vedrà
protagonista l’attore premio Oscar Daniel
Day-Lewis, in quello che è stato definito il progetto sul
mondo della moda del regista de Il Petroliere.
Anche se si sa poco del film, le
prime foto dal set ci offrono alcun dettagli e confermano le voci
che vorrebbero il film ambientato durante gli anni 50′ e
nell’ambiente della moda dell’epoca. Secondo la fonte inoltre il
film potrebbe intitolarsi Phantom Thread.
L’ultimo film di Paul
Thomas Anderson risale al 2014 ed era Vizio di
forma. Daniel Day-Lewis ritorna a lavorare con il
regista dopo l’acclamato film Il Petroliere.
Sono ufficialmente iniziate nel
Regno Unito le riprese di Kingsman The Golden
Circle, e oggi arriva la foto che ritrae Halle
barry sul set.
Il sequel di
Kingsman sarà diretto ancora da Matthew
Vaughn, regista del primo film e del successo
Kick-Ass.
In Kingsman The Golden
Circle Eggsy (Taron Egerton) e
Merlin (Mark Strong), si imbarcano in un viaggio
internazionale negli Stati Uniti in seguito alla distruzione della
Kingsman HQ nel Regno Unito. I due cercheranno aiuto dalla versione
americana dei Kingsman. Il sequel vanta un nutrito cast di attori
americano, tra cui Halle Barry che interpreterà Ginger, capo
degli The Statesmen americani.
Nella sua lunga e interessante
intervista con The Daily Beast, James
Cameron ha parlato anche di Oscar e di come, secondo lui,
l’Academy sia contraria ai blockbuster per partito
preso. L’affermazione sembra strana, proferita dalle labbra di una
persona che ha realizzato un blockbuster che ha
vinto ben 11 statuette.
James Cameron sugli Oscar: “Sono di
parte contro i blockbuster”
Ecco cosa ha dichiarato
James Cameron: “Sono decisamente di parte.
L’Academy ha ancora una maggioranza di membri che sono attori. Io
amo gli attori, ma è così che pensano, sono generalmente scettici
in merito alla tecnologia. Quindi quando vedono un film che dipende
troppo dagli effetti visivi, dicono che non è un film per la
recitazione. Titanic era un film di effetti visivi in ‘vesti da
pecora’ sapete? Si, avevo tanti effetti visivi, ma parlava delle
persone e della storia. Gli effetti visivi erano eclissati da
questo.
James Cameron e Avatar
Ma se fai un film come Avatar,
gli effetti sono di fronte a te, e anche se pensavo che la
recitazione fosse ottima allo stesso modo, e la storia che
raccontavamo fosse buona allo stesso modo, loro non hanno premiato
il film allo stesso modo. Questo è un fatto. Io avevo preso una
decisione molto prima di Titanic, ovvero che non avrei servito due
padroni: avrei sempre e comunque messo il mio cinema visivo prima
di tutto. Anche se ho passato un sacco di tempo su sceneggiature e
su performance, io amo ancora fare grandi film con effetti visivi.
Dubito che verrò mai nominato di nuovo, ma se dovesse accadere,
probabilmente perderò contro un film di Woody Allen. È la natura
delle cose. Quindi, non provate a servire due padroni.”
Qualche malizioso potrebbe pensare
che a Cameron non sia andata a genio la vittoria di Kathryn Bigelow
agli Oscar, lo stesso anno in cui lui era candidato con Avatar. La
verità è che Cameron sembra molto sicuro di sé e che, nonostante in
passato l’Academy lo abbia premiato, lui si sente adesso ancora
defraudato per non aver visto riconosciuti i suoi indubbi sforzi
produttivi nella realizzazione di Avatar.
Il network americano
Starz annuncia oggi l’inizio delle riprese
di Outlander 3, l’annunciata terza stagione
della serie tv Outlander
ideata da Ronald D. Moore.
Starz in
collaborazione con Sony Pictures Television
annuncia oggi anche due ingressi nel cast di Outlander
3. Infatti, secondo quanto apprendiamo gli
attori Gary Young e Charlie Hiett sono
entrati ufficialmente nel cast.
Gary Young
interpreterà ‘Mr. Willoughby, mentre Charlie
Hiett si unirà nel ruolo del Capitano Thomas Leonard.
Mr. Willoughby è
un poeta di talento in esilio, con un amore ancora più
profondo per le donne. Willoughby, è un confidente di Jamie Fraser
che parla molto bene l’inglese.
Il capitano Thomas
Leonard invece è l’inesperto giovane promosso a causa
della morte prematura dei suoi comandanti e anche se prende il
lavoro molto sul serio fa alcuni errori di gioventù.
Outlander 3 si
baserà sul terzo libro intitolato “Voyager” della serie di
libri best-seller di Diana Gabaldon e adattata per
la televisione da Ronald D. Moore
(Battlestar Galactica, Star Trek, Star Trek: The Next
Generation).
Outlander 3, trama
In Outlander
la storia riprende esattamente dopo che Claire viaggia
attraverso le pietre per tornare alla sua vita nel 1948. Ora in
stato di gravidanza, lei lotta con la ricaduta della sua improvvisa
ricomparsa e il suo effetto sul suo matrimonio con il suo primo
marito, Frank (Tobias Menzies ).
Nel frattempo, nel 18 ° secolo,
Jamie soffre le conseguenze della sua resistenza alla storica
battaglia di Culloden, così come la perdita di Claire. Col passare
degli anni, Jamie (Sam Heughan) e Claire cercano di rifarsi
una vita l’uno lontano dall’altro, sopportando ogni tormentato dal
ricordo del loro amore perduto. La possibilità che possa tornare a
Jamie nel passato porta speranza nel cuore di Claire … ma anche
nuovi dubbi. Separati dai continenti e dai secoli, Claire e Jamie
devono trovare la loro strada.
Le riprese di Outlander 3, la terza
stagione di Outlander
sarà composta da 13 episodi.
Mentre aspettiamo di sapere se
Deadpool e Wolverine si incontreranno mai sul
grande schermo, We Got This Covered ci propone un trailer fan-made in
cui i due eroi si schierano fianco a fianco.
Deadpool e Wolverine: il trailer
fan-made
https://www.youtube.com/watch?v=QhXQQIrGdj4
Entrambi i personaggi arriveranno di
nuovo sul grande shermo. Per Wolverine si tratta di aspettare solo
film all’inizio di Marzo, quando arriverà in sala Logan,
conclusione della trilogia con protagonista Hugh Jackman.
Per Deadpool invece ci vorrà un po’
più di tempo, dal momento che, dopo il trionfale esordio al cinema
del 2016, è in preparazione Deadpool 2, al momento ancora in fase
di scrittura.
Deadpool ha
incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari
nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari.
Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla
critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e
alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.
Jurassic Park: un finale
alternativo negli storyoard
Negli storyboard possiamo vedere che
alla fine, il T-Rex insegue l’elicottero su cui stanno fuggendo i
protagonisti, arrivando quasi ad addentarlo.
La scena ricorda in qualche modo il
momento squalo contro elicottero di Lo Squalo 2. In realtà, il
finale scelto da Spielberg è molto più efficace emotivamente, con
il T-Rex che campeggia indisturbato e trionfante nel centro della
sala accoglienza del parco, con lo striscione When Dinosaurs
Ruled the Earth che gli scivola addosso a sancirne la
superiorità sulla razza umana.
Sappiamo che con Jurassic World il
franchise ha guadagnato un futuro (e un sacco di soldi), tanto che
a giorni cominceranno le riprese di Jurassic World 2.
Il film uscirà al cinema
il 22 giugno 2018. Chris Pratte Bryce Dallas Howardtorneranno
nei panni dei protagonisti. Alla regia ci sarà Juan
Antonio Bayona (The Impossible, A
Monster Calls). Nel cast anche Daniella
Pineda in un ruolo importante, Justice
Smith, Toby Jones e Rafe Spall.
Jurassic World
2 si baserà su una sceneggiatura
di Derek Connolly e Colin
Trevorrow. A produrre la pellicola
saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank
Marshall. Produttori esecutivi invece
saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
Nonostante siano cominciate la
riprese del film, Donald Glover ha ammesso di non
aver ancora letto la sceneggiatura dello spin-off su
Han Solo.
L’attore, reduce dal trionfo ai
Golden Globes grazie alla sua serie tv,
Atlanta, ha parlato con StarWarsNews.net della segretezza e
del riserbo che circondano il progetto: “È come se un gufo
volasse attraverso la tua finestra e ti consegnasse lo script;
questo è il livello di segretezza e silezio che circonda il
film.”
L’attore ha poi aggiunto un buffo
commento in merito alla reazione dei genitori, quando ha comunicato
loro che sarebbe stato il giovane Lando nel progetto
LucasFilm. “Ho chiamato mia madre e mio
padre – ha detto Glover – quando ho
saputo di aver ottenuto il ruolo, e mio madre mi ha detto ‘Non fare
casino con questa cosa. Si tratta di Billy Dee Williams, lui è
davvero figo’. Prendo tutto molto sul serio.”
Ricordiamo che lo spin-off dedicato
a Han Solo sarà ambientato dieci anni prima degli
avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci
sarà anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di
Harrison Ford. Nel cast anche Emilia
Clarke,Donald Glover e Woody
Harrelson.
Lo spin-off sul personaggio è
previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord
e Christopher Miller, registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura
porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Torna sui grandi schermi Ang
Lee, pluripremiato regista taiwanese, vincitore – per ben
due volte – dell’Oscar alla Miglior Regia (per i film I
Segreti di Brokeback Mountain e Vita di
Pi).
Americano di adozione, in questa sua
ultima opera Lee tratta di uno dei temi cardini
dell’americanwayof life, quello
dell’amore verso la propria patria.
Lo spinoso argomento della guerra in
Iraq non è infatti che un pretesto per raccontare, dal
personalissimo punto di vista di un Soldato Speciale, come viene
vissuta dai giovani militari americani l’esperienza di vita
collettiva e di responsabilità militare verso il proprio paese.
Tratta dal best seller di
Ben Fountain, “È il tuo giorno, Billy
Lynn!”, la storia parla del breve periodo di licenza concesso
al Soldato Scelto Billy Lynn (l’esordiente Joe
Alwyn), diciannovenne texano costretto da cause di forza
maggiore, ad arruolarsi nell’esercito e a partire per l’Iraq. Le
vicende del soldato sono inframmezzate da continui flashback che
riguardano il drammatico episodio accaduto in terra straniera, dove
la morte del Sergente Maggiore (Vin Diesel) –
ripresa per caso dalla telecamera di un giornalista – ha permesso
alla Squadra Bravo di salire alle luci della ribalta ma,
contemporaneamente, ha sprofondato i soldati negli abissi dei
disturbi post-traumatici.
Ang Lee dirige col
suo personale stile, ormai noto, avvalendosi come sempre di
un’ottima fotografia (di Jhon Toll) e aiutandosi –
per la prima volta nella storia del cinema – di una camera da presa
da 120 frame al secondo, girando in 3D a 4k di altissima
risoluzione. Questa particolare scelta registica è dovuta alla
volontà di far fare allo spettare una full immersion
all’interno dell’esperienza esistenziale di un soldato di stanza in
Iraq.
Il realismo è stata la parola-chiave
con la quale il regista ha messo mano ad una storia fittizia ma
incredibilmente verosimile, dove nulla è edulcorato e la realtà è
indagata con occhio concreto.
È il tuo giorno, Billy
Lynn!: nuovo trailer ufficiale del film di Ang
Lee
Si è fatto un gran parlare,
soprattutto da parte della stampa americana, dell’aspetto pro o
anti-guerra del film, quando in verità quello che emerge
chiaramente dagli intenti di regista e sceneggiatore non è
schierarsi a favore o contro la questione bellica, quanto piuttosto
far emergere l’uso puramente commerciale che gli Stati Uniti ne
fanno.
Paragonato infatti all’evento del
Super Bowl, al quale la squadra Bravo viene invitata in veste di
ospite d’onore, il vissuto traumatico dei soldati viene dato in
pasto ai mass media alla stessa stregua di una partita di football
o di un concerto di pop stars. Marionette mosse dal Grande
Fratello, i reduci dell’Iraq si dimostrano molto più umani e
supportivi dell’impietoso star system, che vorrebbe per altro
acquisire la loro storia per pochi dollari trasformandola in un
colossal-movie dall’incasso facile.
In questo senso le due ore
di film scorrono godibilissime, non inducendo forzatamente lo
spettatore a parteggiare per buoni o cattivi, eppur ritagliandosi
quei pochi momenti strappalacrime messi lì proprio per ricordarci
che, in fondo, stiamo pur sempre di fronte ad una favola. Perché la
guerra, così come la vita vera, non può essere compresa se non da
chi l’ha vissuta personalmente.
Dopo essersi fatto le ossa nel
settore dell’animazione al fianco di Phil
Lord e Chris Miller – con
i quali ha collaborato in qualità di supervisore nel folgorante
The LEGO Movie nel 2014
– Chris McKay è stato ingaggiato come regista
dell’atteso spin-off Lego
Batman Il Film in uscita a
inizio febbraio 2017, il quale ha costituito di fatto il suo
esordio dietro la macchina da presa (animata) di un progetto di
lungo corso. Dopo che il twitt di un fan in trepidante attesa
per LEGO Batman Il
Filmaveva proposto a McKay di
prendere in mano le redini un progetto più grosso e ambizioso
facente parte del DCEU, lo stesso regista ha
risposto positivamente tramite il proprio
account Twitter, dimostrandosi più che
interessato a passare a un qualche lavoro di più ampio respiro,
questa volta però in live-action.
Fiducioso delle proprie capacità
tecniche ampiamente stimolate nel corso degli ultimi anni e
desideroso di dare una svolta decisiva alla propria
carriera, Chris
McKayha dichiarato: “vorrei in
qualche modo far parte delDCEU,
ho intenzione di andare da chi conta davvero e piazzarmi li in
mezzo finché qualcosa non salt fuori“. Dunque il regista non
nasconde la sua chiara volontà di dirigere un possibile progetto
cinematografico facente parte del DCEU per il
prossimo futuro, possibilmente un film in live-action.
Anche se il supereroe prediletto
rimane cerante Batman,
qualora Chris McKay decidesse di passare alla
regia di un progetto DCEU di più ampio
respiro, certamente le opzioni per i prossimi anni –
soprattutto in casa Warner Bros. – non
mancherebbero di certo. Va ricordato che il progetto
cinematografico di The
Flashcon protagonista Ezra
Miller è tutt’ora in stand-by, dunque potrebbe essere una
possibile scelta per il regista di LEGO Batman Il
Film.
Nonostante il suo esordio registico
con Lego
Batman Il
Filmla carriera
di Chris McKayè stata
finora orientata per lo più verso l’animazione e alcune produzioni
televisive, ma nulla toglie che in futuro gli si potranno
presentare occasioni di grande portata
nel DCEU.
Nel cast vocale di LEGO
Batman – Il Film ci saranno Will
Arnett (che doppierà il Cavaliere Oscuro),
Michael Cera (Robin), Rosario Dawson (Batgirl), Zach Galifianakis (The Joker), Mariah
Carey (Gordon) e Ralph Fiennes (Alfred Pennyworth). Lo spin-off
del successo del 2014 The Lego Movie,
sarà diretto dal supervisore all’animazione Chris
McKay. La sceneggiatura è stata scritta da Seth
Grahame-Smith, creatore di Abraham Lincoln:
Vampire Hunter. A produrre il film, insieme a
Dan Lin, saranno Phil Lord e
Chris Miller, registi di The Lego
Movie (attualmente occupati nella realizzazione di
una versione animata di Spider-Man per la
Sony).
Film culto diretto da Danny
Boyle, Trainspotting ha segnato la storia
del cinema degli anni ’90, diventando una delle fotografie più
impietose e feroci di una generazione allo sbando.
Ambientato nei primi anni ’90, in
Trainspotting, le vite di un gruppo di ragazzi
delle periferie trascorrono senza senso e senza direzione,
all’insegna di un vuoto esistenziale colmato solo dalla droga, o
dall’alcol, tra poco convinti tentativi di disintossicazione,
prevedibili ricadute, serate in discoteca seguite da avventure
sessuali, risse. Piccoli e grandi drammi, punti di non ritorno e
una ‘grande occasione’ per fare soldi facili che, per almeno uno
dei protagonisti, potrebbe rappresentare un punto di svolta, sia
pure a caro prezzo. È il 1996 quando Danny Boyle,
reduce dall’esordio di Piccoli omicidi tra amici,
porta sugli schermi l’omonimo romanzo d’esordio di Irvine
Welsh, uscito tre anni prima, autentico ‘caso
letterario’ e cult generazionale (almeno oltre Manica: in Italia,
come spesso avviene, il libro cominciò a circolare discretamente
proprio grazie al film).
Le vicende di Mark, Spud,
Sick Boy, Begbie e Tommy vengono riprese abbastanza fedelmente nel
film, ricalcando la struttura narrativa del romanzo, priva di una
vera e propria linearità, ma costituita da una sequenza di episodi
a cavallo tra il macabro e l’eccessivo che strappa una risata,
l’ironia e il dramma.
A dare i volti ai personaggi, un
pugno di giovani attori più o meno esordienti, dei quali si sarebbe
sentito parlare in seguito, a cominciare da Ewan McGregor nel ruolo di Mark, voce narrante
e protagonista principale del film, uno sbandato senza cattiveria
che prende coscienza di come l’unica strada per la salvezza
dall’autodistruzione sia quella di abbandonare quel mondo;
proseguendo con Robert Carlysle, il cinico Begbie,
che alla tossicodipendenza preferisce la violenza e le risse;
continuando con Ewen Bremmer, l’indifeso e imbelle
Spud, per finire con Johnny Lee Miller nel ruolo
del viscido Sick Boy e Kevin McKidd in quello di
Tommy; Kelly McDonald dà il volto a Diane,
possibile interesse, per una volta non solo sessuale, del
protagonista.
Un cast che funziona soprattutto
nella sua coralità, più che nelle singole parti.
Tutti più o meno affermatisi in
seguito: Bremmer forse è quello che ha avuto la carriera meno
sfolgorante – proseguita tra gli altri, con Funeral
Party e giunta ai giorni nostri con l’imminente
Wonder Woman – mentre la
McDonald ha partecipato a Gosford
Park e Non è un paese per vecchi e
Johnny Lee Miller ha raggiunto recentemente la
notorietà come nel Sherlock nell’omonima serie
tv.
Più solido il curriculum di
Robert Carlysle, che ha lavorato con Ken
Loach ed è stato uno degli antagonisti del
James
Bond di Pierce Brosnan, prima di sbarcare sul piccolo
schermo come Tremontino in Once Upon a Time, ma
che ha legato il suo nome soprattutto a Full
Monty, per il quale ha vinto un
Bafta.
Ewan McGregor è diventato una star
hollywoodiana dalla grande versatilità, capace di passare
attraverso un’ampia gamma di ruoli e salendo alla ribalta
internazionale come protagonista della seconda trilogia di
Guerre Stellari. Curiosa la sorte di Kevin
McKidd, qui quasi irriconoscibile, che dopo un lungo
periodo di anonimato, è tornato alla ribalta negli anni 2000 sul
piccolo schermo, legandosi soprattutto al ruolo di Owen Hunt in
Grey’s Anatomy: esordire nel ruolo di
un tossico e arrivare al successo grazie a quello di un medico…
Al di là delle varie
vicissitudini degli attori, Trainspotting, col
passare del tempo, ha perso buona parte del suo smalto: all’epoca
fu dipinto quasi come una sorta di “Arancia
Meccanica” di fine millennio, grazie soprattutto a certe
sequenze piuttosto disturbanti, un lavoro che descriveva il vuoto
esistenziale della gioventù britannica e non solo, priva di punti
di riferimento, soprattutto in termini politici, dopo la caduta del
Muro di Berlino, la fine del lungo ‘regno’ di Margareth
Thatcher, l’inizio di una nuova ‘età del disimpegno’
personificata da Tony Blair e dai suoi ‘New
Labour’, rappresentanti di una ‘sinistra’ rampante e
spregiudicata.
Ciò nonostante,
Trainspotting conserva comunque la sua validità
come ritratto di un’epoca, forse soprattutto sotto il profilo
musicale, impreziosito da una colonna sonora che gioca un ruolo
determinante, in cui a fianco di classici come Joy
Division, Brian Eno, Iggy
Pop, David Bowie e Lou
Reed, trovano spazio alcuni dei principali gruppi
britannici del periodo: dai Blur ai
Pulp, dai Primal Scream alle Elastica, fino agli
Underworld, con quella Born
Slippy che ai tempi divenne un vero e proprio
‘tormentone’.
Da ormai quattro
anni la celebre catena Alamo Drafthouse
Cinema di Austin organizza una
lunga maratona cinematografica nei propri locali sparsi per tutto
il territorio texano con cui rendere omaggio al mese di nascita
della star Nicolas Cage, un evento che attira
regolamento un gran numero di fan da tutta l’America e che anche
quest’anno, grazie alla direzione di Greg
MacLennan, ha visto la luce in maniera a dir poco
impeccabile.
L’evento C4GEDdi quest’anno messo in
atto da Alamo Drafthouse
Cinemaall’interno della
maratona CAGED,si è
concluso nel corso dell’ultimo fine settimana di gennaio con il
consueto augurio rivolto dai fan a Nicolas Cage,
con tanto di mega-torta e un corale “Happy Birthday” nel mezzo del
quale l’attore in persona ha fatto la sua comparsa a sorpresa, dopo
aver inizialmente annunciato che non avrebbe potuto presenziare
all’evento a causa di impegni di lavoro. Non limitandosi a una
fugace apparizione a bordo della sua limousine, Nicolas
Cage ha deciso di rendere l’evento a dir poco
indimenticabile per tutti gli avventori del locale, leggendo in
pubblico il celebre racconto Il
cuore rivelatore di E.A.
Poe – che avrebbe molto influenzato la star nel corso
dell’infanzia – e fermandosi in mezzo ai fan per gustare assieme a
loro ben cinque film della sua personale maratona.
Nel mezzo di questa
celebrazione organizzata da Alamo Drafthouse
Cinema in suo onore, Nicolas Cage ha
avuto anche il tempo per amministrare una proposta di
matrimonio fra due ospiti del locale e suoi fan, dando vita a
un evento davvero indimenticabile e ben documentato dalle immagini
qui proposte.
Tra i film proposti nel corso della
maratona dedicata a Nicolas Cage spiccano
alcuni titoli iconici come Bangkok
Dangerous, Joe, Al di là della
vita, Army of One e Lord of
War. Grande assente è stato invece il film che gli fruttò
l’Oscar come migliore attore nel
1995 Via da Las Vegas, oltre al tanto
discusso remake di Wocker Man.
La strana banda di ricercatori che
aveva deciso di darsi al crimine torna sul grande schermo con
Smetto quando voglio Masterclass, al cinema dal 2
Febbraio.
Nel 2014 Sydney
Sibilia aveva sorpreso pubblico e critica – con un incasso
totale stimato intorno ai 4 milioni di euro – con l’esilarante e
paradossale commedia d’esordio Smetto quando
voglio, sfruttando un’idea di partenza in pieno stile
Breaking Bad e portando qualcosa di nuovo nel
panorama piuttosto arido della commedia italiana.
Smetto Quando Voglio
Masterclass recensione del film di Sidney
Sibilia
Questa volta i componenti della
banda di cervelli sottostimati e costretti ad arrabattarsi con
lavori umili, capeggiati dal neurobiologo Pietro Zinni
(Edoardo Leo), non cercheranno di sbarcare il
lunario ricreando in laboratorio smart drugs ma si impegneranno per
debellarne il traffico in forza di un patto stretto con la Polizia
o, per meglio dire, di un accordo ufficioso con l’ispettore Paola
Coletti (Greta Scarano), al fine riottenere
nuovamente la fedina penale pulita.
Sibilia, che si è definito un
cultore della vera commedia all’italiana e del cinema d’azione,
sembra intenzionato a mantenere le promesse dell’esordio,
proponendo una nuova avventura in chiave comica ma capace di far
riflettere su un problema sociale così attuale in Italia al giorno
d’oggi, quale quello del precariato, in una miscela di humor e
azione che richiama il cinema di genere anni ’70.
Nel
cast non mancano le vecchi glorie, come Edoardo Leo,
Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi,
Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti e Valeria
Solarino ma anche nuovi volti, quali Greta
Scarano, Luigi Lo Cascio, Marco Bonini, Rosario Lisma, Giampaolo
Morelli.
Al fine di creare un vero e proprio
universo cinematografico con personaggi ricorrenti – negli States
lo chiamerebbero “franchise”-, Sibilia ha deciso di rendere il suo
esordio il primo capitolo di una trilogia: è infatti in attesa di
distribuzione un terzo capitolo, titolato Smetto quando
voglio – Ad Honorem che ancora non ha una data d’uscita
ufficiale.
Smetto Quando Voglio
Masterclass: il trailer del film
James Cameron e il
suo Titanic sono stati oggetti di “studio” da
parte di MythBusters – Miti da
sfatare, un programma tv di divulgazione
scientifica, prodotto dalla Beyond Television
Production e trasmesso da Discovery Channel.
Durante la puntata, i conduttori
hanno spiegato quale sarebbe stato il modo, per Jack Dawson
(Leonardo DiCaprio), di salvarsi dalla morte per
assideramento.
Il finale di Titanic: parla James
Cameron
Successivamente James
Cameron ha commentato così la proposta della trasmissione,
durante un’intervista con The Daily Beast:
“Ok, vediamo che hanno detto. Tu
sei Jack, sei nell’acqua a -200 gradi, il tuo cervello sta
cominciando ad andare in ipotermia. Mythbusters propone che tu ti
tolga il tuo giubotto di salvataggio, che lei si tolga il suo, che
andiate sott’acqua a legare due tavole per poter rimanere fuori
dall’acqua, non si capisce bene come, tutto questo a -200 gradi,
impiedando più o meno 5 o 10 minuti, quindi per quando avrete
finito sareste già morti di freddo. Quindi, no, non avrebbe
funzionato. La sua scelta migliore era rimanere con la parte
superiore del corpo fuori dall’acqua e sperare che qualcuno lo
venisse a ripescare in tempo, prima di morire. I ragazzi dello show
sono simpatici, mi piacciono, ma dicono un sacco di
cazzate.”
Cameron ha difeso
la sua scelta narrativa, ma non ha ancora parlato della cosa che
preme a tutti: Jack ci sarebbe entrato o no su quella porta
galleggiante?!
Nonostante il recente successo
di Rogue One A Star
Wars Story sia in gran parte
dipeso dall’introduzione sul grande schermo di nuovi
personaggi come Jyn Erso e
il Capitano Cassian Andor, i fan hanno apprezzato con grande
favore il ritorno di alcuni volti noti e lungamente amati
provenienti dalla mitologia orinale di Star
Wars, tra cui il villain Darth
Vader, il Grand Moff Tarkin e
ovviamente il crepuscolare cameo finale di Carrie
Fisher nei panni della
storica Principessa Leia. Tuttavia molti si
sono che dimostrati alquanto scontenti della decisione del
regista Gareth Edwards di non voler includere
nella narrazione dello spin-off altri personaggi molto apprezzati,
e tra di essi il grade assente è stato sicuramente il pilota
Wedge Antilles.
Divenuto famoso nella trilogia
originale di Star Wars grazie al volto
di Denis Lawosn – e in seguito ripreso
nell’universo derivato della serie televisiva
animata Star Wars
Rebels – Wedge
Antilles viene ricordato come il leggendario
pilota X-wing dell’Alleanza
Ribelle protagonista della famosa Guerra
Civile Galattica e uno dei pochi sopravvissuti delle
storiche battaglie di
Yavin, Endor
e Hoth, oltre a diventare un autentico eroe
popolare grazie al suo faccia-a-faccia con la
terribile Morte Nera.
L’apparizione di Wedge
Antilles in Rogue One sarebbe dunque
risultata più che coerente e necessaria, tanto che il creative
producer di LucasfilmPablo
Hidalgo è stato più volte bombardato sul proprio
account Twitter dalle richieste di
spiegazioni furibonde da parte dei fan che reclamavano la presenza
non avvenuta del celebre pilota. A tali critiche Hidalgo ha
risposto che la presenza di Wedge Antilles
in Rogue One avrebbe, secondo i vertici
creativi del progetto, contraddetto la trilogia originale
di Star Wars, in quanto
la Battaglia di Yavin sarebbe stata la prima
volta in cui il pilota si sarebbe trovato a tu-per-tu con
l’imponente Morte Nera, e dunque si voleva
preservare intatta la celebre inquadratura di stupore e la storica
battuta (“Guardate le dimensioni di quella cosa!“).
Infatti, se Wedge
Antillesavesse combattuto
a Scarif, sicuramente avrebbe auto modo di
contare la Morte Nera ben prima, e dunque la
sua esclamazione di sorpresa e stupore sarebbe
risultata incongruente.
Questa piccola finezza narrativa
che ha dunque escluso la presenza di Wedge
Antillesdalla narrazione
di Rogue One dimostra come i vertici creativi
di Lucasfilm prestino davvero molta
attenzione ai piccoli dettagli riguardanti le varie diramazioni
dell’universo di Star Wars, in modo da
incontrare il più possibile i gusti e le aspettative dei fan più
esigenti.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris
Weitz, Rogue One a Star Wars
Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei
Sith e Una Nuova Speranza. Nel
cast del film Felicity
Jones, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Ecco il nuovo trailer italiano del
La Bella e la Bestia in cui,
come previsto, possiamo vedere tutte le scene topiche
dell’originale d’animazione. Dobbiamo aspettarci tuttavia anche
nuove invenzioni da parte del regista Bill Condon,
dal momento che la durata del live action sarà di molto superiore
a quella del cartone animato.
La Bella e la Bestia: il nuovo trailer italiano
La Bella e la
Bestia, targato Disney, sarà diretto
da Bill Condon, con Emma
Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia,
Luke Evans/Gaston, Josh
Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou),
Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin
Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba,
Ian McKellen/Tockins e Gugu
Mbatha-Raw/Spolverina.
Alle musiche tornerà Alan
Menken già geniale compositore delle musiche del classico
del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche
in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e
la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a
essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico
fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination
per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne
raggiunto dal film Up della Pixar.