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Doctor Strange: come sarebbe dovuto finire – video

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L’esilarante canale Youtube How It Should Have Ended ha pubblicato il finale alternativo di Doctor Strange. L’esito, come al solito molto buffo, lo trovate nel video a seguire:

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Doctor Strange recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange è arrivato al cinema il 26 Ottobre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda SwintonRachel McAdams Chiwetel Ejiofor.

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Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

La trama di Doctor Strange

Dai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

The Batman: Ben Affleck potrebbe lasciare il ruolo? Clay Enos rassicura

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È notizia di ieri che Ben Affleck ha abbandonato la sedia di regia di The Batman. Le sue motivazioni, spiegate in maniera lineare e condivisibile, sono state relative all’impegno immenso rappresentato dal tenere in piedi un film così complesso e dall’essere coinvolto anche come protagonista nello stesso.

Date le aspettative che si hanno su questo film in particolare, la posizione di Affleck, coinvolto anche come sceneggiatore e come produttore esecutivo è del tutto comprensibile, tuttavia adesso alcune nuvole si addensano anche sulla sua partecipazione al film in quanto protagonista.

Mark Hughe, di Forbes, nella sua analisi della questione, ha espresso la sua preoccupazione in merito al fatto che l’attore e regista premio oscar potrebbe anche lasciare il ruolo del Crociato Incappucciato. Ecco quanto si legge nel suo articolo: 

“Sfortunatamente, tra le cose che ho sentito in merito al suo abbandono come regista, c’è anche qualcosa di specifico che, se vero, mi porta a preoccuparmi in merito al fatto che c’è una possibilità che Affleck abbandoni anche il ruolo da protagonista. Non credo che queste preoccupazioni siano troppo fondate, e mi aspetto comunque che Affleck finisca la sceneggiatura come pianificato e che cominci l’allenamento per guadagnare la forma di Batman, assicurandosi di essere fisicamente e mentalmente preparato per il ruolo. Detto questo, credo che ci siano possibilità che Affleck possa abbandore il progetto come attore, pur rimanendo come firma in sceneggiatura e nel ruolo di produttore esecutivo del film.”

Nonostante queste preoccupazioni, su Twitter, Clay Enos, direttore della fotografia del DCEU, ha tranquillizzato gli animi, spiegando che i registi abbandonano in continuazioen i progetti e che il caso di The Batman e di Ben Affleck non è certo un’eccezione.

Cosa vi aspettate?

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The Batman (titolo provvisorio) sarà scritto da Ben Affleck e Geoff Johns. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà Deathstroke.

Secondo le prime anticipazioni, Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare molti dei suoi nemici.  Vi ricordiamo che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità predominante.

Rings: tre minuti dal film e un’agghiacciante 360 experience

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Rings: tre minuti dal film e un’agghiacciante 360 experience

In trepidante attesa di poter finalmente vedere la perfida e inquietante Samara uscire nuovamente dal gocciolante schermo televisivo (e cinematografico), Paramount ha rilasciato online una clip con i primi 3 minuti di Rings, terzo capitolo del feranchise orrorifico iniziato nel 2002 con The Ring di Gore Verbinski, a sua volta remake del celebre j-horror Ringu del 1998 di Hideo Nakata.

In questa clip di appena 3 minuti dedicata al prologo di Rings viene mostrato un volo aereo su cui ben presto si abbatterà, con conseguenze devastanti, la celebre maledizione che vede al centro il video virale maledetto con protagonista l’inquietante Samara, pronta a uccidere chiunque dopo sette giorni dalla visione incriminata.

Rings: l’orrore corre sul nastro per la terza volta

Uno dei grandi aspetti che da qualche tempo a questa parte sembrano animare tantissimo le promozioni pubblicitarie dei più recenti prodotti audiovisivi sono le inedite esperienze stereoscopiche immersive che ogni untene può vivere semplicemente con un visore VR 360. Anche Paramount sembra essersi orientata verso questa inedita strategia, pubblicando sul proprio canale YouTube U.K. Paramount Pictures una video interattivo si 90 secondi in cui lo spettatore ha la possibilità di effettuare un tour virtuale a 360° di una stanza buia e inquietante piena di schermi televisivi, in attesa che la terrificante silhouette di Samara sbuchi fuori dal nulla per aggredirlo e spaventarlo. Di seguito proponiamo il video:

Le aspettative nei confronti di Ring sono davvero molto alte. Nato come romanzo di successo pubblicato nel 1998 da Koij SuzukiThe Ring (in originale Ringu) è stato trasposto una prima volta da Hideo Nakata sul finire degli anni ’90, aprendo la strada al filone del j-horror e generando un tale successo internazionale da spingere il regista Gore Verbinski a realizzarne un ottimo remake nel 2002 con protagonista Naomi Watts. In seguito la Paramount decise di trasformare il progetto in un vero e proprio franchise, affidando a Nakata in persona la realizzazione di uno sfortunato sequel nel 2005, il cui esito fu così disastroso da bloccare per oltre un decennio lo sviluppo della saga con protagonista la perfida Samara e la relativa videocassetta maledetta in grado di uccidere dopo sette giorni chiunque la guardi.

Rings: Samara nel nuovo terrificante poster

Rings racconterà le vicissitudini della giovane Julia (l’italiana Matilda Lutz) nel tentativo di impedire che la celeberrima video-maledizione possa minacciare il suo ragazzo Holt (Alex Roe), il tutto grazie all’aiuto del professor Gabriel (il Johnny Galecki di The Big Bang Theory) e alla scoperta di un inquietante gioco metafilmico che si cela proprio nei meandri della registrazione fantasmatica.

Ambientato 13 anni dopo le vicende del secondo capitolo della saga e sceneggiato a otto mani da David LouckaJacob Estes e Akiva GoldsmanRings annovera tra le sue fila Matilda Lutz, Alex Roe, Johnny Galecki, Aimee TeegardenBonnie Morgan e la presenza straordinaria di Vincent D’Onofrio

Fonte: Paramount Pictures

Aquaman: Nicole Kidman sarà la mamma di Arthur Curry?

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Dopo la conferma che vuole Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, villain di Aquaman, tramite THR arrivano altri dettagli in merito alla produzione del film con protagonista Jason Momoa.

Secono l’attendibile rivista, Nicole Kidman sarebbe in trattative per unirsi al DCEU nei panni della amdre di Aquaman/Arthur Curry, la Regina Atlanta.

Nicole Kidman sarà la mamma di Arthur Curry in Aquaman?

Per chi non lo sapesse, Arthur, AKA Aquaman, è figlio di un umano e di una regina atlantidea, la Kidman appunto, che sarebbe una scelta interessante e anche appropriata, considerando l’aspetto fisico dell’attrice australiana. Una regina di Atlantide dovrebbe apparire come un essere magnifico ed etereo, ma anche capace di emanare potere e incutere timore reverenziale. Il fatto che la Kidman abbia anche una carnagione delicata e pallida aiuta, make up a parte, a immaginarla nel ruolo.

Non sarebbe la prima volta che l’attrice premio Oscar si avvicina al mondo dei cinecomics, dal momento che anche per i casting di Wonder Woman si era parlato di lei. Questa occasione invece potrebbe essere molto più appropriata per l’attrice in questione e sarebbe plausibile vedere la madre e il padre di Arthur, il custode di un faro, almeno in un breve cameo nel film.

Nicole Kidman è in sala con Lion, film che le è valsa la sua quarta nomination agli Oscar (ha vinto la statuetta nel 2003 con The Hours).

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Aquaman: James Wan condivide una foto dalle location

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa sarà trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick WilsonWillem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.

 

The Batman: perché Kevin Smith NON lo dirigerà

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Kevin Smith è un grande appassionato e conoscitore di fumetti (basti pensare anche solo al fatto che sua figlia si chiama Harley Quinn Smith) eppure non se la sente di proporsi come regista per The Batman, ora che Ben Affleck ha lasciato la sedia vacante.

Il regista che ha un debole per la DC Comics, si è già cimentato con le serie tv The Flash e Supergirl e per lui sarebbe il passo successivo naturale, almeno così la pensano i fan che hanno fatto il suo nome sui social.

Ecco perché Kevin Smith NON dirigerà The Batman

Smith ha risposto di persona alle richieste che lo vogliono sulla sedia di regia di The Batman. Su twitter, il regista ha scritto che, pur essendo lusingato dalla fiducia dei fan, non può farlo per tre ragioni: primo, non parla con Ben Affleck da anni; secondo, ha fatto Yoga Hosers; terzo, senso comune.

Certo, Kevin Smith conosce bene i fumetti della DC, ma non ha mai realizzato un film ad altissimo budget come sarà senza dubbio The Batman, inoltre l’acredine che c’è tra lui e Affleck, dopo tanti anni di collaborazione in gioventù, potrebbe senza dubbio essere un ostacolo a una sana atmosfera sul set.

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Kong Skull Island: la cover di SFX cita Apocalypse Now

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Kong Skull Island: la cover di SFX cita Apocalypse Now

Grazie a GamesRadar+ è possibile ammirare finalmente la nuova copertina della rivista SFX attualmente in edicola dedicata a Kong Skull Island in cui viene mostrato il celebre gorilla gigante intento a sfoderare tutto il proprio potenziale in un inquietante ruggito di guerra.

Kong Skull Island: il re si presenta in 4 nuovi spot

All’interno della rivista è contenuta un’intervista esclusiva con il regista Jordan Voght-Roberts, oltre a una seconda immagine che illustra visivamente l’inizio della nuova storia tratta dal racconto dello scrittore Jospeh McCabe, con tanto di titolone “Beats War” e una didascalia che cita scherzosamente Apocalypse Now: “Kong Skull Island è pronto a scatenare l’Apocalisse [gioco di parole in inglese di Ape-ocalypse, N.d.r] ora. Joseph McCabe ama l’odore della scimmia al mattino“.

Lo speciale dedicato all’origine della storia di Kong Skull Island contenuta nella rivista è un diretto omaggio citazionistico ad Apocalypse Now, soprattutto perché la famosa frase pronunciata da Robert Duvall (Mi piace l’odore del napalm al mattino”) viene usata come chiaro aggancio al capolavoro di Coppola. Lo speciale afferma inoltre che il regista Jordan Voght-Roberts si prepara a scatenare una guerra fra gorilla in ogni multiplex“.Il fatto che i grafici e gli editori di SFX abbiano deciso di citare direttamente a celebre pellicola del 1979 potrebbe dipendere da alcune affinità fra i due racconti, soprattutto per quanto riguarda un’ambientazione cupa e sempre invasa dallo spettro della guerra incombente.

Kong Skull Island: il trailer italiano con Tom Hiddleston

Kong Skull Island, che uscirà il 9 marzo 2017, include nel cast Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman, Tian Jing, Corey Hawkins, Jason Mitchell, John Ortiz, Shea Whigham e Toby Kebbell. Diretto da Jordan Vogt-Roberts, il film è scritto da Max Borenstein, John Gatins, Dan Gilroy e Derek Connolly.

Godzilla vs Kong è previsto per il momento per il 29 maggio 2020 negli USA, mentre Godzilla 2 dovrebbe arrivare l’anno prima, il 22 marzo 2019.

Fonte: GamesRadar+

Star Wars: Mark Hamill solidale con il giovane Anakin di Jake Lloyd

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Quando nel lontano 1999 George Lucas annunciò di voler realizzare una nuova trilogia prequel di Star Wars con cui raccontare la crescita e la maturazione di Anakin Skywalker fino al suo passaggio al Lato Oscuro della Forza, molti fan sollevarono seri dubbi sulla natura del progetto, riservando in seguito al giovane interprete di Anakin, Jake Lloyd un’accoglienza non proprio calorosa, tanto da stroncare sul nascere la sua precoce carriera. Ora, a distanza di sedici anni, l’attore Mark Hamill – reduce dal successo di Star Wars Il Risveglio della Forza e prossimo a comparire nei due sequel Star Wars The Last JediStar Wars Episodio IX – ha deciso di intervenire a sostegno dell’allora collega di appena 9 anni, dichiarando, durante un’intervista a Vulture (ripresa anche da Heroic Hollywood) il suo pieno sostegno alla seconda trilogia e a Jake Lloyd.

Star Wars: le reazione degli spettatori del 1977 – audio

Intervenendo in maniera appassionata e anche un pò contrariata riguardo alla brutta accoglienza riservata al piccolo Jake Lloyd nel corso della seconda trilogia di Star WarsMark Hamill ha confessato: “non riesco davvero a credere ancora oggi ad alcune delle cose che sono state dette e scritte sul prequel. Veramente, al di là di tutto non mi piace quando le persone criticano qualcosa per partito preso. Sono ancora arrabbiato per il modo in cui hanno trattato Jake Lloyd. Era solo un giovane attore di appena nove anni che ha fatto esattamente quello che George Lucas voleva che facesse. Credetemi, capisco quanto possa essere difficile entrare completamente in un personaggio“.

Star Wars The Last Jedi: il regista sorpreso dall’intimità dello script

Nonostante molti fan di Star Wars ancora oggi avrebbero da obiettare alle parole di Mark Hamill riguardo al suo sostegno a una seconda trilogia, sicuramente questo non giustifica il modo con cui il giovane Anakin Skywalker di Jake Lloyd è stato trattato, diventando forse l’unico vero capro espiatorio di un progetto nato sotto una cattiva stella. Hamill vede sicuramente una certa vicinanza e affinità con Lloyd, in quanto il suo personaggio di Luke Skywalker possiede una rapporto molto stretto con Anakin nella finzione cinematografica.

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Star Wars The Last Jedi sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars The Last Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Fonte: Heroic Hollywood

Green Lantern Corps: il rapper Common vorrebbe essere John Stewart

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In una recente intervista rilasciata a IGN il rapper Common ha confessato il suo grande interesse nel poter interpretare il ruolo di John Stewart aka Lanterna Verde nell’atteso adattamento DCEU Green Lantern Corps programmato per il 2020. Il cantante ha infatti ricordato come lui stesso fosse stato preso in seria considerazione proprio per questo ruolo nel visionario progetto di Justice League Mortal, un ipotetico film targato DC che George Miller in persona avrebbe dovuto dirigere nel 2007 prima che tutto fosse abbandonato definitivamente nel 2009.

Green Lantern Corps: James Marsden è Hal Jordan – fanart

Nel corso dell’intervista riguardante la sua possibile candidatura al ruolo di John Stewart per Green Lantern CorpsCommon ha confessato che “no, non ho ancora parlato con i responsabili del progetto a Washington. John Stewart, il personaggio che vorrei interpretare, è davvero sorprendente. Quando ho avuto l’opportunità di essere potenzialmente John Stewart nel progetto abortito di Justice League Mortal ho imparato davvero tutto su Lanterna Verde e sulla mitologia che sta dietro al personaggio e al suo mondo. Mi sono lasciato trasportare dalla sua natura innovativa di supereroe capace di usare la propria mente per fare un sacco di cose, quindi ho instaurato un feeling davvero profondo con lui. Adoro il personaggio, ma non lo so, non ho parlato con i vertici DC a riguardo, ma, si sa, è certo che mi piacerebbe poterlo interpretare. Sarebbe un onore essere John Stewart“.

Common non è per nulla estraneo all’universo cinematografico DC, soprattutto dopo aver interpretato un piccolo cameo nel recente Suicide Squad nei panni di gangster, oltre ad aver partecipato negli ultimi anni a moltissimi progetti televisivi e per il grande schermo, tra cui Terminator SalvationNow You See Me. Sarà presto impegnato anche nel cast di John Wick 2, mentre ancora gusta assieme all’amico e collega John Legend l’Oscar per la miglior canzone originale in un film vinto grazie al lavoro compito con Selma.

Al momento tuttavia Common dovrebbe ancora compiere il grande passo verso un ruolo di spessore, e sicuramente la sua candidatura come John Stewart in Green Lantern Corps potrebbe essere la grande occasione.

Green Lantern Corps viene descritto come “un Arma Letale nello spazio” che si concentrerà su due personaggi: Hal Jordan e John Stewart, tiratore scelto della Marina, afroamericano, che entra a far parte del Corpo delle Lanterne Verdi. Il film si focalizzerà in particolare sul suo rapporto con Jordan e il Corpo.

David Goyer Justin Rhodes sono gli sceneggiatori, mentre Goyer è anche produttore del film, mentre produttori esecutivi del progetto sono Geoff Johns e Jon Berg, alla guida della DC Films, divisione responsabile dei lungometraggi dedicato all’universo esteso DC.

Una volta terminata la sceneggiatura, sarà possibile scegliere un regista. Difficile al momento capire la fattibilità di un nuovo coinvolgimento di Ryan Reynolds, protagonista del primo Lanterna Verde, ormai impegnato nei panni di Deadpool.

Fonte: IGN

Aquaman: trovato l’attore per Black Manta

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Mentre non sappiamo ancora di preciso quando cominceranno le riprese di Aquaman, Variety ci informa che l’attore noto per il ruolo di Cadillac nella serie Netflix The Get Down, Yahya Abdul-Mateen II, è stato scelto come villain del film: interpreterà Black Manta.

Aquaman: riprese anche in Italia, in Sicilia

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Aquaman: James Wan condivide una foto dalle location

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa sarà trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick WilsonWillem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.

Supereroi: ieri e oggi al cinema e in televisione

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C’è stato un tempo in cui i supereroi erano al cinema e in televisione ma non avevano il successo che oggi hanno con i prodotti di Marvel Studios e DC Films. Oggi celebriamoli ripercorrendo la storia dei supereroi al cinema e in televisione.

Hulk 1978 e 2012

HulkHulk, noto personaggio e supereroe Marvel Comics è stato protagonista di una serie televisiva iniziata nel 1977 (L’incredibile Hulk) e di cinque film TV che ne sono seguiti: L’incredibile Hulk, Morte in famiglia, La rivincita dell’incredibile Hulk, Processo all’incredibile Hulk e La morte dell’incredibile Hulk. Personaggio interpretato dall’attore e culturista italoamericano Lou Ferrigno nella parte di Hulk e da Bill Bixby nella parte di Banner.

Il personaggio di Hulk ha avuto una prima versione cinematografica nel 2003: Hulk di Ang Lee. Il film è stato prodotto dai Marvel Studios su distribuzione Universal Pictures. In questo film Banner è interpretato da Eric Bana, il quale aveva firmato anche per due successivi capitoli.

Bruce Banner/Hulk appare nei film del Marvel Cinematic Universe: in L’incredibile Hulk (2008) è interpretato da Edward Norton; nei film, The Avengers (2012), Iron Man 3 (2013), Avengers: Age of Ultron (2015) è interpretato da Mark Ruffalo.

Batman

Batman

Batman noto supereroi DC, fa la sua prima apparizione sul grande schermo protagonista di ben due serie di corti al cinema una del 1943 e una del 1949. Successivamente nel 1966 fece il suo esordio una nuova serie televisiva, Batman, destinata a raccogliere consensi e successo in tutto il mondo. Trasmessa dalla statunitense ABC, vide Adam West vestire i panni dell’Uomo Pipistrello, con Burt Ward (Robin) e Alan Napier (Alfred).

Da allora Batman divenne protagonista di molte pellicole, con differenti riscontri di pubblico. I primi due capitoli, Batman (1989) e Batman – Il ritorno (1992), entrambi di Burton, ebbero come protagonista Michael Keaton; Joel Schumacher ne raccolse l’eredità realizzando Batman Forever (1995) con Val Kilmer come Batman, e Batman & Robin (1997) con George Clooney come protagonista. In seguito agli scarsi risultati raggiunti da quest’ultimo, il franchise venne sospeso, per riavviarsi con il regista Christopher Nolan e con gli autori Jonathan Nolan e David S. Goyer, che con Batman Begins (2005) narrarono con taglio più realistico le origini del personaggio, interpretato da Christian Bale, e proseguirono con i due seguiti di enorme successo, Il cavaliere oscuro (2008) e Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012).

Nel 2013 Ben Affleck viene scelto per interpretare l’Uomo Pipistrello nel DC Extended Universe: nel 2016 appare in Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) e, brevemente, in Suicide Squad; nel 2017 Affleck riprenderà il ruolo in Justice League e, prossimamente, anche in The Batman (da lui anche co-sceneggiato e prodotto).

The Amazing Spider-Man

The Amazing Spider-Man

La prima volta che il supereroe Marvel Comics appare in una serie televisiva è in Spidey Super Stories del 1974, una serie di cortometraggi contenuti in un programma televisivo, per poi ritornare ufficialmente nei film per la televisione L’Uomo Ragno (1977), L’Uomo Ragno colpisce ancora (1978) e L’Uomo Ragno sfida il Drago (1979). L’Uomo Ragno e gli altri due film vennero distribuiti anche nei cinema per il mercato italiano.

Spider-Man è stato poi interpretato da Tobey Maguire in tre pellicole cinematografiche dirette da Sam Raimi: Spider-Man (2002), Spider-Man 2 (2004) e Spider-Man 3 (2007). Nel cast di questi tre film ci sono anche Kirsten Dunst nel ruolo di Mary Jane, James Franco in quello di Harry Osborn, Willem Dafoe in quello di Norman Osborn e Rosemary Harris in quello di zia May.

Nel 2012 è l’anno del reboot  The Amazing Spider-Man, diretto da Marc Webb. Andrew Garfield è il nuovo Peter Parker, Emma Stone è Gwen Stacy, Sally Field è May Parker, Martin Sheen è Ben Parker e Rhys Ifans è Curt Connors/Lizard. Nel 2014 è uscito il sequel The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro, sempre diretto da Webb. Al cast si aggiungono Dane DeHaan nei panni di Harry Osborn/Green Goblin, Jamie Foxx in quelli di Maxwell Dillon/Electro e Paul Giamatti in quelli di Aleksei Mikhailovich Sytsevich/Rhino.

Superman

Superman

Superman appare per la prima volta in una serie di cortometraggi animati, Superman (1941), di 17 episodi prodotta da Fleischer Studios e da Famous Studios.

Negli anni cinquanta è interpretato da George Reeves: il film indipendente Superman and the Mole-Men, per la regia di Lee Sholem (1951), e il cortometraggio Stamp Day for Superman, di Thomas Carr (1954).

Superman sarà protagonista successivamente di ben quattro film al cinema tra gli anni settanta e anni ottanta, tutti con l’attore statunitense Christopher Reeve nei panni di Clark Kent/Superman. Il primo film su Superman di Richard Donner è del 1978. Vedeva impegnati, tra gli altri attori, Gene Hackman nel ruolo di Lex Luthor e Marlon Brando nella parte di Jor-El, padre biologico di Superman. Al primo capitolo seguirono Superman II (1980) e Superman III (1983), per la regia di Richard Lester e con Reeve ancora protagonista. Nel 1987 Sidney J. Furie diresse Superman IV, insuccesso di critica e pubblico che fece sospendere il franchise per anni.

Il 2006 è l’anno di Superman Returns, diretto da Bryan Singer, che riprende la trama dei primi due. Il supereroe è interpretato da Brandon Routh, Lois Lane da Kate Bosworth e Lex Luthor da Kevin Spacey.

Nel 2013 arriva L’uomo d’acciaio (reboot della serie) per la regia di Zack Snyder. Henry Cavill è l’interprete del supereroe, Amy Adams è Lois Lane, Kevin Costner il padre terrestre di Clark, Jonathan, e Russell Crowe quello kriptoniano, Jor-El. Il film ha dato inizio all’universo cinematografico DC, il DC Extended Universe, che porterà ai film Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), sempre diretto da Zack Snyder, e Justice League (2017).

Iron Man

Iron Man

Una primissima versione di Iron Man apparirà in Exo-Man (1977) ma il successo arriva con il franchise del Marvel Cinematic Universe, dove Tony Stark/Iron Man è interpretato da Robert Downey Jr. e, oltre ad essere uno dei personaggi presenti in più pellicole, è anche il più frequentemente menzionato. I film sono Iron Man (2008) dove vengono narrate le sue origini, dalla prigionia in Afghanistan fino al ritorno in patria e all’assunzione dell’identità di Iron Man. Ne L’incredibile Hulk (2008) compare in una scena dopo i titoli di coda dove avvicina il generale Ross per parlargli dell’Iniziativa Vendicatori e nel Marvel One Shot Il consulente (2011) dove viene mostrato come abbia fatto desistere Ross dall’idea di candidarvi Abominio.

In Iron Man 2 (2010) cerca una cura all’avvelenamento da palladio provocatogli dal reattore che lo tiene in vita affrontando contemporaneamente Ivan Vanko (Whiplash) e Justin Hammer. In The Avengers (2012) si unisce ai supereroi Hulk, Thor, Captain America, la Vedova Nera e Occhio di Falco per affrontare Loki e il suo esercito di Chitauri. In Iron Man 3 (2013) si trova coinvolto nelle macchinazioni dell’A.I.M. di Aldrich Killian e dei suoi uomini Extremis, che si fingono un gruppo terroristico agli ordini del Mandarino. In Avengers: Age of Ultron (2015) Stark e Banner sviluppano un’intelligenza artificiale per la pace mondiale: “Ultron”, che però si ribella e decide di estinguere la razza umana. Debellata la minaccia, Stark si ritira momentaneamente dalla squadra.

In Captain America: Civil War (2016) Iron Man decide di firmare gli Accordi di Sokovia entrando in conflitto con Captain America e provocando una scissione negli Avengers; nonostante i due riescano poi a riappacificarsi, quando Zemo gli rivela che il Soldato d’Inverno è l’assassino degli Stark, Tony ha un violento scontro con Cap e Bucky venendo alla fine sconfitto e provocando il loro scisma definitivo.

Il personaggio ricomparirà in Spider-Man: Homecoming (2017), come co-protagonista del film. Downey Jr. riprenderà il ruolo in Avengers: Infinity War (2018) e nel suo seguito previsto per il 2019.

The Flash

The Flash anche se non noto come i suoi amici della DC Superman e Batman ha avuto una trasposizioni televisiva diventata un vero e prorio cult, Flash nel 1990, interpretato da John Wesley Shipp. Il personaggio ha avuto una seconda trasposizione televisiva nel 2014, dove Barry Allen è interpretato da Grant Gustin.

Nel 2014 Warner Bros./DC Entertainment annuncia i futuri tasselli dell’universo cinematografico del DC Extended Universe che comprendono quattro apparizioni di Flash, rispettivamente in Suicide Squad, Justice League (17 novembre 2017), The Flash (23 marzo 2018) e Justice League – Part Two (14 giugno 2019) con il volto, annunciato ufficialmente, del giovane Ezra Miller, nella prima comparsa live-action cinematografica del personaggio.

Thor

Thor

La prima apparizione in live acton di Thor avviene nel film TV La rivincita dell’incredibile Hulk (1988), dove è interpretato da Eric Kramer mentre il suo alter ego, il dottor Donald Blake, da Steve Levitt. 

Negli anni novanta, prima di dirigere la sua trilogia di Spider-Man, Sam Raimi si era detto interessato a girare un film su Thor, progetto che ricevette l’approvazione di Stan Lee ma non della Fox, all’epoca detentice dei diritti cinematografici del personaggio, la quale temeva che sarebbe stato troppo simile alla nota serie TV di Raimi Hercules.

Finalmente poi arriverà il Marvel Cinematic Universe, dove Thor è interpretato da Chris Hemsworth che per calarsi nei panni del personaggio ha guadagnato 20 lb (10 Kg) di muscoli. Il primo film è Thor (2011) dove vengono mostrate le origini del personaggio, il suo esilio sulla Terra a causa delle macchinazioni di Loki, l’incontro con Jane Foster e il ritorno a Asgard per difenderla dalle mire di conquista del fratello adottivo. In The Avengers (2012) si unisce ai supereroi Iron Man, Hulk, Captain America, la Vedova Nera e Occhio di Falco per affrontare Loki e il suo esercito di Chitauri. In Thor: The Dark World (2013) seppur riluttanti Loki e Thor collaborano per affrontare Malekith e vendicare la madre Frigga. Al termine del film il “Dio del Tuono” rinuncia al trono di Asgard di modo da continuare a proteggere tutti i Nove Mondi. In Avengers: Age of Ultron (2015), assieme al resto dei Vendicatori, Thor affronta la minaccia di Ultron, un’intelligenza artificiale intenzionata a estinguere la razza umana. Debellato il pericolo decide di lasciare il gruppo e fare ritorno ad Asgard. 

Wonder Woman

Wonder Woman

L’apparizione più nota in live-action di Wonder Woman avviene con l’attrice Lynda Carter nell’omonima serie televisiva prodotta dalla Warner Bros. e trasmessa dal network ABC dal 1974 al 1976 e dalla CBS dal 1977 al 1979. 

Dopo il progetto mai andato in porto sui Supereroi della DC di George Miller Justice League: Mortal, la Warner Bros ufficializza il nome Gal Gadot che sarà  Wonder Woman è nel DC Extended Universe. Il personaggio esordisce nel film Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) in un ruolo secondario anche se essenziale; avrà poi il ruolo da protagonista nel film Wonder Woman (2017) e sarà presente anche in Justice League (2017) e Justice League 2 (2019).

Supereroi: ieri e oggi al cinema e in televisione

Scarface remake: Diego Luna novello Al Pacino

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Dopo la notizia di questa mattina che ci ha informati dell’abbandono di Antoine Fuqua fuori dal remake di Scarface, arriva tramite Variety la notizia che il film ha trovato un protagonista. Si tratta di Diego Luna, attore messicano che abbiamo visto in Rogue One a Star Wars Story.

Secondo il report della rivista, il film sarà la moderna riproposizione dell’iconia storia di immigrazione che ha visto protagonista Al Pacino e sarà basata su uno script di Terence Winter, creatore di Boardwalk Empire e sceneggiatore di The Wolf of Wall Street. Il film sarà prodotto da Universal.

Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

Scarface di Brian De Palma fu a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

T2 Trainspotting: Danny Boyle racconta il suo ritorno a Edimburgo

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Mark Renton, Sick Boy, Spud e Begbie tornano dopo 20 anni in T2 Trainspotting, al timone di nuovo Danny Boyle, che questa mattina ha incontrato la stampa a Roma per raccontare il suo film e la sua reunion con gli attori che hanno fatto il successo del primo film, Ewan McGregor, Johnny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert Carlyle.

La musica di T2 Trainspotting

Come Trainspotting, anche questo sequel ha una componente musicale molto importante, caratteristica che, a quanto pare, è stato lo stesso pubblico a richiedere: “Quando abbiamo cominciato la lavorazione di questo film, la Sony ha chiesto al pubblico cosa volesse dal sequel. Le tre risposte più ricorrenti sono state il ritorno del cast originale, la scoperta di quello che era accaduto al personaggio di Kelly McDonald e poi tutti hanno chiesto che la colonna sonora fosse all’altezza di quella del primo film. Nessuno ha parlato del regista (ride). Volevamo usare il sistema utilizzato anche in passato ma fare leva anche sulla nostalgia. Come avrete notato, anche qui abbiamo utilizzato alcune canzoni dell’originale ma remixate in modo tale da far scattare collegamenti con il film vecchio. Ci sono dei pezzi nuovi, ma anche originali.”

T2 Trainspotting e i flashback

E non solo la musica ricollega T2 Trainspotting all’originale. Il film presenta anche diversi flashback che rievocano le folli e sconsiderate gesta dei protagonisti: “L’unico flashback presente nella sceneggiatura era quello di Spud, quando esce dalla palestra e si rende conto di essere nello stesso posto dell’inseguimento del primo film, quando lui viene preso e si becca sei mesi di prigione mentre Mark riesce a farla franca. Per quello che riguarda gli altri flashback, sono stati inseriti per creare un ponte tra il vecchio e il nuovo film e sono stati inseriti in concomitanza di particolari ricordi che il cast aveva del set. In tutto si tratta di un minuto di girato preso dal vecchio film.”

trainspotting 2Il rapporto con l’autore, Irvine Welsh

Come ha reagito Welsh, autore di Porno, sequel di Trainspotting, ai cambiamenti presenti nel film?

“Abbiamo un ottimo rapporto nella scrittura delle sceneggiature, perché capisce le trasformazioni dei personaggi sullo schermo. Sono dei personaggi diversi che partono dalle sue pagine e che John Hodge trasforma. Siamo tutti contenti di questa dinamica. Per quanto riguarda i cambiamenti su Porno, lui è contento. All’inizio abbiamo adattato il romanzo in maniera molto fedele, ma non è venuto fuori granché. Volevamo fare qualcosa di più personale concentrandosi molto su quello che è il trascorrere del tempo e su come gli uomini acccettano l’invecchiare e il passare del tempo in generale. Lui ha condiviso questa nostra ottica perché anche lui è un uomo che ha che fare con il tempo che passa.”

Il romanzo è ambientato 9 anni dopo il primo, mentre il film fa trascorrere i 20 anni effettivi. L’intenzione era quella di essere fedeli alla vita reale che passa?

“Se avessimo fatto un nuovo Trainspotting dopo nove anni non avevamo avuto niente da dire. Avremmo soltanto replicato il primo film. Abbiamo aspettato e abbiamo rischiato perché potevamo correre il rischio di non farlo affatto. Poi John Hodge ha scritto questa sceneggiatura bellissima, molto personale. Ad un certo punto del film, Renton dice ‘ho 46 anni e sono fottuto’. È diventato il centro del film perché il punto è tutto lì. Abbiamo inserito di nuovo il discorso ‘Scegli la vita’, chiaramente aggiornato a oggi, con i riferimenti ai social, perché è diventato un simbolo. All’inizio è in chiave divertente, ma poi diventa una cosa molto personale. Perché va in contro a tutto quello che si è perso negli ultimi 20 anni. Con questo secondo film volevamo fare un film che parlasse più di noi.”

T2 TrainspottingLa speranza in T2 Trainspotting

Il primo film terminava con una specie di disturbata e non meglio identificata speranza per Mark, in questo caso dov’è la speranza?

“Ironicamente, la speranza c’è nel personaggio più improbabile, Spud, il più sfortunato. Quando lo vediamo ci chiediamo come diavolo ha fatto a sopravvivere in quelle condizioni tutti quegli anni. Ma ad un certo punto trova la maniera di far sentire la sua voce e comincia a scrivere; anche Begbie a modo suo ha imparato qualcosa, va dal figlio e gli chiede scusa. Per lo stesso Renton, nella sua scelta finale, ci possiamo vedere una speranza.”

Il primo film era strutturato in ‘occasione e tradimento’ e in questo film questo concetto, questa connessione di eventi sembra susseguirsi e diventare il centro di quello che sarà nel finale. “Il concetto è molto presente nel primo film, e l’abbiamo messo anche nel secondo. L’idea di vedere il tradimento come un attimo di individualismo contro il gruppo può essere sicuramente preponderante, ma non vuol dire che sia giusto. È accaduto persino a noi che abbiamo fatto il film, ci siamo traditi e sentiti traditi, sono cose che succedono. Nel concetto di opportunità e tradimento c’è della verità scaturita dall’esperienza reale. Si tratta di qualcosa che c’è nel romanzo, ma si è verificato anche nella vita reale.”

Per quanto riguarda il prequel del primo film, che pure è stato raccontato in un romanzo, Boyle ha spiegato che non ci sono piani per una nuova pellicola perché potrebbe essere in lavorazione una serie tv su questo argomento, ma che lui non sarà coinvolto.

T2 Trainspotting sarà in sala a partire dal 23 febbraio.

Concept art scartati di Star Lord, Nova Corps, Dormammu e Strange

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L’artista dei Marvel Studios  Andy Parco ha rivelato alcuni affascinanti concept art alternativi realizzati per il film Guardiani della Galassia e Doctor Strange.

I concept art sono quelli dedicati a look alternativi e scartati di Star-Lord, protagonisti interpretato da Chris Pratt e per i Nova Corps.  Di seguito tutti i concept corredati con alcune note dell’artista.

Star-Lord Alternative Look

Realizzato all’inizio della produzione di Guardiani della Galassia

Star-Lord Alternative Look

 Realizzato all’inizio della produzione di Guardiani della Galassia.

Nova Corps Alternative Look

Il look alternativo realizzato durante la preparazione di Guardiani della Galassia.

Dormammu

Il look di Dormammu realizzato durante la preparazione di Doctor Strange.

Strange Alternative Look

Il look di Doctor Strange realizzato durante la preparazione di Doctor Strange.

Strange 2

Il look di Doctor Strange realizzato durante la preparazione di Doctor Strange.

Festival di Cannes 2017: Pedro Almodovar presidente di giuria

Festival di Cannes 2017: Pedro Almodovar presidente di giuria

Sarà il regista spagnolo Pedro Almodovar il presidente di giuria del Festival di Cannes 2017. La kermesse franchese arrivata alla sua settantesima edizione si svolgerà Pedro Almodovar succede a George Miller come presidente della giuria di Cannes, ha partecipato a Cannes l’anno scorso con “Julieta”. Pedro Almodovar ha commentato la notizia: “Sono grato, onorato e un po’ sopraffatta. Sono consapevole della responsabilità che comporta essere il presidente della giuria e spero di essere all’altezza del compito. Posso solo dire che mi dedicherò con anima e corpo a questo compito, che è sia un privilegio che un piacere”.

Il regista ha partecipato ben 5 volte al Festival di Cannes con film di successo come Tutto su mia madre, Volver, Gli abbracci spezzati, La pelle che abito e Julieta. Il suo la Mala Educacion è stato il film d’apertura del Festival nel 2004. Nel recente passato il festival ha avuto presidenti come George Miller, Joel e Ethan Coen, Steven Spielberg, Robert De Niro, Sean Penn e Jane Campion. Insieme a Nanni Moretti e Isabelle HuppertPedro Almodovar  è il terzo europeo a presiedere come presidente.

Fonte: Variety

Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

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Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

Tempi duri per i remake, infatti arriva da Variety la notizia che il regista Antoine Fugue ha abbandonato il remake di Scarface, il fiilm cult del 1983 con protagonista Al Pacino e diretto da Brian De Palma. 

Antoine Fuqua ha abbandonato la regia per via dei troppi impegni già presi, come il sequel del film con Denzel Washington The Equalizer. 

Al momento non si hanno notizia sul destino del film, le cui riprese erano in programma nella primavera del 2017. Anche se secondo Variety la produzione è già impegnata con i colloqui del nuovo regista, dato che la produzione vorrebbe mantenere come protagonista la star di  Rogue One: A Star Wars Story Diego Luna.

Scarface di Brian De Palma fu a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

Daniel Day-Lewis nelle prime foto del nuovo film di Paul Thomas Anderson

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Sono iniziate le riprese del nuovo film di Paul Thomas Anderson che vedrà protagonista l’attore premio Oscar Daniel Day-Lewis, in quello che è stato definito il progetto sul mondo della moda del regista de Il Petroliere.

Ecco l’attore sul set del nuovo film. 

Daniel Day Lewis

Le foto arrivano dal sito Whitby Photography dove è possibile vedere il set completo di foto.

Anche se si sa poco del film, le prime foto dal set ci offrono alcun dettagli e confermano le voci che vorrebbero il film ambientato durante gli anni 50′ e nell’ambiente della moda dell’epoca. Secondo la fonte inoltre il film potrebbe intitolarsi Phantom Thread. 

L’ultimo film di Paul Thomas Anderson risale al 2014 ed era Vizio di forma. Daniel Day-Lewis ritorna a lavorare con il regista dopo l’acclamato film Il Petroliere.

Kingsman The Golden Circle: Halle Barry nella nuova foto dal set

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Kingsman The Golden Circle: Halle Barry nella nuova foto dal set

Sono ufficialmente iniziate nel Regno Unito le riprese di Kingsman The Golden Circle, e oggi arriva la foto che ritrae Halle barry sul set.

Il sequel di Kingsman sarà diretto ancora da Matthew Vaughn, regista del primo film e del successo Kick-Ass.

In Kingsman The Golden Circle Eggsy (Taron Egerton) e Merlin (Mark Strong), si imbarcano in un viaggio internazionale negli Stati Uniti in seguito alla distruzione della Kingsman HQ nel Regno Unito. I due cercheranno aiuto dalla versione americana dei Kingsman. Il sequel vanta un nutrito cast di attori americano, tra cui Halle Barry che interpreterà Ginger, capo degli The Statesmen americani.

Nel cast di Kingsman the Golden Circle torneranno quindi Taron Egerton, Colin Firth, Mark Strong, Sophie Cookson e Edward Holcroft mentre si sono aggiunti a oggi Julianne Moore, Halle Berry, Pedro Pascal, Sir Elton John, Vinnie Jones e Channing Tatum.

Kingsman The Golden Circle uscirà al cinema 16 giugno 2017.

James Cameron sugli Oscar: “Sono di parte contro i blockbuster”

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Nella sua lunga e interessante intervista con The Daily Beast, James Cameron ha parlato anche di Oscar e di come, secondo lui, l’Academy sia contraria ai blockbuster per partito preso. L’affermazione sembra strana, proferita dalle labbra di una persona che ha realizzato un blockbuster che ha vinto ben 11 statuette.

James Cameron sugli Oscar: “Sono di parte contro i blockbuster”

Ecco cosa ha dichiarato James Cameron: “Sono decisamente di parte. L’Academy ha ancora una maggioranza di membri che sono attori. Io amo gli attori, ma è così che pensano, sono generalmente scettici in merito alla tecnologia. Quindi quando vedono un film che dipende troppo dagli effetti visivi, dicono che non è un film per la recitazione. Titanic era un film di effetti visivi in ‘vesti da pecora’ sapete? Si, avevo tanti effetti visivi, ma parlava delle persone e della storia. Gli effetti visivi erano eclissati da questo.

James Cameron e Avatar

Ma se fai un film come Avatar, gli effetti sono di fronte a te, e anche se pensavo che la recitazione fosse ottima allo stesso modo, e la storia che raccontavamo fosse buona allo stesso modo, loro non hanno premiato il film allo stesso modo. Questo è un fatto. Io avevo preso una decisione molto prima di Titanic, ovvero che non avrei servito due padroni: avrei sempre e comunque messo il mio cinema visivo prima di tutto. Anche se ho passato un sacco di tempo su sceneggiature e su performance, io amo ancora fare grandi film con effetti visivi. Dubito che verrò mai nominato di nuovo, ma se dovesse accadere, probabilmente perderò contro un film di Woody Allen. È la natura delle cose. Quindi, non provate a servire due padroni.”

Qualche malizioso potrebbe pensare che a Cameron non sia andata a genio la vittoria di Kathryn Bigelow agli Oscar, lo stesso anno in cui lui era candidato con Avatar. La verità è che Cameron sembra molto sicuro di sé e che, nonostante in passato l’Academy lo abbia premiato, lui si sente adesso ancora defraudato per non aver visto riconosciuti i suoi indubbi sforzi produttivi nella realizzazione di Avatar.

Cosa ne pensate?

Outlander 3: iniziate le riprese della terza stagione

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Outlander 3: iniziate le riprese della terza stagione

Il network americano Starz annuncia oggi l’inizio delle riprese di Outlander 3, l’annunciata terza stagione della serie tv Outlander ideata da Ronald D. Moore.

Starz in collaborazione con Sony Pictures Television annuncia oggi anche due ingressi nel cast di Outlander 3. Infatti, secondo quanto apprendiamo gli attori Gary Young e Charlie Hiett sono entrati ufficialmente nel cast.

Gary Young interpreterà ‘Mr. Willoughby, mentre Charlie Hiett si unirà nel ruolo del Capitano Thomas Leonard.

Mr. Willoughby è un poeta di talento in esilio, con un amore ancora più profondo per le donne. Willoughby, è un confidente di Jamie Fraser che parla molto bene l’inglese.

Il capitano Thomas Leonard invece è l’inesperto giovane promosso a causa della morte prematura dei suoi comandanti e anche se prende il lavoro molto sul serio fa alcuni errori di gioventù.

Outlander 3 si baserà sul terzo libro intitolato “Voyager” della serie  di libri best-seller di Diana Gabaldon e adattata per la televisione da Ronald D. Moore (Battlestar Galactica, Star Trek, Star Trek: The Next Generation).

Outlander 3, trama

In Outlander la storia riprende esattamente dopo che Claire viaggia attraverso le pietre per tornare alla sua vita nel 1948. Ora in stato di gravidanza, lei lotta con la ricaduta della sua improvvisa ricomparsa e il suo effetto sul suo matrimonio con il suo primo marito, Frank (Tobias Menzies ).

Nel frattempo, nel 18 ° secolo, Jamie soffre le conseguenze della sua resistenza alla storica battaglia di Culloden, così come la perdita di Claire. Col passare degli anni, Jamie (Sam Heughan) e Claire cercano di rifarsi una vita l’uno lontano dall’altro, sopportando ogni tormentato dal ricordo del loro amore perduto. La possibilità che possa tornare a Jamie nel passato porta speranza nel cuore di Claire … ma anche nuovi dubbi. Separati dai continenti e dai secoli, Claire e Jamie devono trovare la loro strada.

Le riprese di Outlander 3, la terza stagione di Outlander sarà composta da 13 episodi.

Deadpool e Wolverine: il trailer fan-made

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Mentre aspettiamo di sapere se Deadpool e Wolverine si incontreranno mai sul grande schermo, We Got This Covered ci propone un trailer fan-made in cui i due eroi si schierano fianco a fianco.

Deadpool e Wolverine: il trailer fan-made

https://www.youtube.com/watch?v=QhXQQIrGdj4

Entrambi i personaggi arriveranno di nuovo sul grande shermo. Per Wolverine si tratta di aspettare solo film all’inizio di Marzo, quando arriverà in sala Logan, conclusione della trilogia con protagonista Hugh Jackman.

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Logan: il trailer finale italiano del film

Per Deadpool invece ci vorrà un po’ più di tempo, dal momento che, dopo il trionfale esordio al cinema del 2016, è in preparazione Deadpool 2, al momento ancora in fase di scrittura.

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Deadpool ha incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari. Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.

Diretto da David Leitch, Deadpool 2 vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della Marvel.

Fonte: We Got This Covered

Jurassic Park: un finale alternativo negli storyoard

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Jurassic Park: un finale alternativo negli storyoard

La Pagina Facebook Jurassic Time ha diffuso una serie di nove storyboard che svelano un finale alternativo per Jurassic Park di Steven Spielberg.

Jurassic Park: un finale alternativo negli storyoard

Negli storyboard possiamo vedere che alla fine, il T-Rex insegue l’elicottero su cui stanno fuggendo i protagonisti, arrivando quasi ad addentarlo.

La scena ricorda in qualche modo il momento squalo contro elicottero di Lo Squalo 2. In realtà, il finale scelto da Spielberg è molto più efficace emotivamente, con il T-Rex che campeggia indisturbato e trionfante nel centro della sala accoglienza del parco, con lo striscione When Dinosaurs Ruled the Earth che gli scivola addosso a sancirne la superiorità sulla razza umana.

Sappiamo che con Jurassic World il franchise ha guadagnato un futuro (e un sacco di soldi), tanto che a giorni cominceranno le riprese di Jurassic World 2.

Il film uscirà al cinema il 22 giugno 2018Chris Pratt Bryce Dallas Howard torneranno nei panni dei protagonisti. Alla regia ci sarà Juan Antonio Bayona (The Impossible, A Monster Calls). Nel cast anche Daniella Pineda in un ruolo importante, Justice Smith, Toby Jones e Rafe Spall.

Jurassic World 2 si baserà su una sceneggiatura di Derek Connolly e Colin Trevorrow. A produrre la pellicola saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank Marshall. Produttori esecutivi invece saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas Tull. 

Fonte: /Film

Han Solo: Donald Glover non ha ancora letto la sceneggiatura

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Nonostante siano cominciate la riprese del film, Donald Glover ha ammesso di non aver ancora letto la sceneggiatura dello spin-off su Han Solo.

L’attore, reduce dal trionfo ai Golden Globes grazie alla sua serie tv, Atlanta, ha parlato con StarWarsNews.net della segretezza e del riserbo che circondano il progetto: “È come se un gufo volasse attraverso la tua finestra e ti consegnasse lo script; questo è il livello di segretezza e silezio che circonda il film.”

Han Solo: prima foto dal set, riprese iniziate

L’attore ha poi aggiunto un buffo commento in merito alla reazione dei genitori, quando ha comunicato loro che sarebbe stato il giovane Lando nel progetto LucasFilm. “Ho chiamato mia madre e mio padre – ha detto Gloverquando ho saputo di aver ottenuto il ruolo, e mio madre mi ha detto ‘Non fare casino con questa cosa. Si tratta di Billy Dee Williams, lui è davvero figo’. Prendo tutto molto sul serio.”

Che vi aspettate dal giovane Glover?

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Ricordiamo che lo spin-off dedicato a Han Solo sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche Chewbacca. Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Lo spin-off sul personaggio è previsto per il 25 maggio 2018 e sarà diretto da Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Billy Lynn un giorno da eroe recensione del film di Ang Lee

Billy Lynn un giorno da eroe recensione del film di Ang Lee

Torna sui grandi schermi Ang Lee, pluripremiato regista taiwanese, vincitore – per ben due volte – dell’Oscar alla Miglior Regia (per i film I Segreti di Brokeback Mountain e Vita di Pi).

Americano di adozione, in questa sua ultima opera Lee tratta di uno dei temi cardini dell’american way of life, quello dell’amore verso la propria patria.

Lo spinoso argomento della guerra in Iraq non è infatti che un pretesto per raccontare, dal personalissimo punto di vista di un Soldato Speciale, come viene vissuta dai giovani militari americani l’esperienza di vita collettiva e di responsabilità militare verso il proprio paese.

Tratta dal best seller di Ben Fountain, “È il tuo giorno, Billy Lynn!”, la storia parla del breve periodo di licenza concesso al Soldato Scelto Billy Lynn (l’esordiente Joe Alwyn), diciannovenne texano costretto da cause di forza maggiore, ad arruolarsi nell’esercito e a partire per l’Iraq. Le vicende del soldato sono inframmezzate da continui flashback che riguardano il drammatico episodio accaduto in terra straniera, dove la morte del Sergente Maggiore (Vin Diesel) – ripresa per caso dalla telecamera di un giornalista – ha permesso alla Squadra Bravo di salire alle luci della ribalta ma, contemporaneamente, ha sprofondato i soldati negli abissi dei disturbi post-traumatici.

Ang Lee dirige col suo personale stile, ormai noto, avvalendosi come sempre di un’ottima fotografia (di Jhon Toll) e aiutandosi – per la prima volta nella storia del cinema – di una camera da presa da 120 frame al secondo, girando in 3D a 4k di altissima risoluzione. Questa particolare scelta registica è dovuta alla volontà di far fare allo spettare una full immersion all’interno dell’esperienza esistenziale di un soldato di stanza in Iraq. 

Il realismo è stata la parola-chiave con la quale il regista ha messo mano ad una storia fittizia ma incredibilmente verosimile, dove nulla è edulcorato e la realtà è indagata con occhio concreto.

È il tuo giorno, Billy Lynn!: nuovo trailer ufficiale del film di Ang Lee

Si è fatto un gran parlare, soprattutto da parte della stampa americana, dell’aspetto pro o anti-guerra del film, quando in verità quello che emerge chiaramente dagli intenti di regista e sceneggiatore non è schierarsi a favore o contro la questione bellica, quanto piuttosto far emergere l’uso puramente commerciale che gli Stati Uniti ne fanno.

Paragonato infatti all’evento del Super Bowl, al quale la squadra Bravo viene invitata in veste di ospite d’onore, il vissuto traumatico dei soldati viene dato in pasto ai mass media alla stessa stregua di una partita di football o di un concerto di pop stars. Marionette mosse dal Grande Fratello, i reduci dell’Iraq si dimostrano molto più umani e supportivi dell’impietoso star system, che vorrebbe per altro acquisire la loro storia per pochi dollari trasformandola in un colossal-movie dall’incasso facile.

In questo senso le due ore di film scorrono godibilissime, non inducendo forzatamente lo spettatore a parteggiare per buoni o cattivi, eppur ritagliandosi quei pochi momenti strappalacrime messi lì proprio per ricordarci che, in fondo, stiamo pur sempre di fronte ad una favola. Perché la guerra, così come la vita vera, non può essere compresa se non da chi l’ha vissuta personalmente. 

LEGO Batman Il Film: Chris McKay vorrebbe dirigere un live-action DCEU

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Dopo essersi fatto le ossa nel settore dell’animazione al fianco di Phil Lord Chris Miller – con i quali ha collaborato in qualità di supervisore nel folgorante  The LEGO Movie nel 2014 – Chris McKay è stato ingaggiato come regista dell’atteso spin-off Lego Batman Il Film in uscita a inizio febbraio 2017, il quale ha costituito di fatto il suo esordio dietro la macchina da presa (animata) di un progetto di lungo corso. Dopo che il twitt di un fan in trepidante attesa per LEGO Batman Il Film aveva proposto a McKay di prendere in mano le redini un progetto più grosso e ambizioso facente parte del DCEU, lo stesso regista ha risposto positivamente tramite il proprio account Twitter, dimostrandosi più che interessato a passare a un qualche lavoro di più ampio respiro, questa volta però in live-action.

Fiducioso delle proprie capacità tecniche ampiamente stimolate nel corso degli ultimi anni e desideroso di dare una svolta decisiva alla propria carriera, Chris McKay ha dichiarato: “vorrei in qualche modo far parte del DCEU, ho intenzione di andare da chi conta davvero e piazzarmi li in mezzo finché qualcosa non salt fuori“. Dunque il regista non nasconde la sua chiara volontà di dirigere un possibile progetto cinematografico facente parte del DCEU per il prossimo futuro, possibilmente un film in live-action.

LEGO Batman Il film: i personaggi si svelano in una featurette-mokumentary

Anche se il supereroe prediletto rimane cerante Batman, qualora Chris McKay decidesse di passare alla regia di un progetto DCEU di più ampio respiro, certamente le opzioni per i prossimi anni – soprattutto in casa Warner Bros. – non mancherebbero di certo. Va ricordato che il progetto cinematografico di The Flash con protagonista Ezra Miller è tutt’ora in stand-by, dunque potrebbe essere una possibile scelta per il regista di LEGO Batman Il Film

Nonostante il suo esordio registico con Lego Batman Il Film la carriera di Chris McKay è stata finora orientata per lo più verso l’animazione e alcune produzioni televisive, ma nulla toglie che in futuro gli si potranno presentare occasioni di grande portata nel DCEU.

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Nel cast vocale di LEGO Batman – Il Film ci saranno Will Arnett (che doppierà il Cavaliere Oscuro), Michael Cera (Robin), Rosario Dawson (Batgirl), Zach Galifianakis (The Joker), Mariah Carey (Gordon) e Ralph Fiennes (Alfred Pennyworth). Lo spin-off del successo del 2014 The Lego Movie, sarà diretto dal supervisore all’animazione Chris McKay. La sceneggiatura è stata scritta da Seth Grahame-Smith, creatore di Abraham Lincoln: Vampire Hunter. A produrre il film, insieme a Dan Lin, saranno Phil Lord e Chris Miller, registi di The Lego Movie (attualmente occupati nella realizzazione di una versione animata di Spider-Man per la Sony).

Fonte: screenrant

Trainspotting: recensione del film di Danny Boyle

Trainspotting: recensione del film di Danny Boyle

Film culto diretto da Danny Boyle, Trainspotting ha segnato la storia del cinema degli anni ’90, diventando una delle fotografie più impietose e feroci di una generazione allo sbando.

Ambientato nei primi anni ’90, in Trainspotting, le vite di un gruppo di ragazzi delle periferie trascorrono senza senso e senza direzione, all’insegna di un vuoto esistenziale colmato solo dalla droga, o dall’alcol, tra poco convinti tentativi di disintossicazione, prevedibili ricadute, serate in discoteca seguite da avventure sessuali, risse. Piccoli e grandi drammi, punti di non ritorno e una ‘grande occasione’ per fare soldi facili che, per almeno uno dei protagonisti, potrebbe rappresentare un punto di svolta, sia pure a caro prezzo. È il 1996 quando Danny Boyle, reduce dall’esordio di Piccoli omicidi tra amici, porta sugli schermi l’omonimo romanzo d’esordio di Irvine Welsh, uscito tre  anni prima, autentico ‘caso letterario’ e cult generazionale (almeno oltre Manica: in Italia, come spesso avviene, il libro cominciò a circolare discretamente proprio grazie al film).

TrainspottingLe vicende di Mark, Spud, Sick Boy, Begbie e Tommy vengono riprese abbastanza fedelmente nel film, ricalcando la struttura narrativa del romanzo, priva di una vera e propria linearità, ma costituita da una sequenza di episodi a cavallo tra il macabro e l’eccessivo che strappa una risata, l’ironia e il dramma.

A dare i volti ai personaggi, un pugno di giovani attori più o meno esordienti, dei quali si sarebbe sentito parlare in seguito, a cominciare da Ewan McGregor nel ruolo di Mark, voce narrante e protagonista principale del film, uno sbandato senza cattiveria che prende coscienza di come l’unica strada per la salvezza dall’autodistruzione sia  quella di abbandonare quel mondo; proseguendo con Robert Carlysle, il cinico Begbie, che alla tossicodipendenza preferisce la violenza e le risse; continuando con Ewen Bremmer, l’indifeso e imbelle Spud, per finire con Johnny Lee Miller nel ruolo del viscido Sick Boy e Kevin McKidd in quello di Tommy; Kelly McDonald dà il volto a Diane, possibile interesse, per una volta non solo sessuale, del protagonista.

Un cast che funziona soprattutto nella sua coralità, più che nelle singole parti.

Trainspotting 2: il primo trailer ufficiale del film di Danny Boyle

Tutti più o meno affermatisi in seguito: Bremmer forse è quello che ha avuto la carriera meno sfolgorante – proseguita tra gli altri, con Funeral Party e giunta ai giorni nostri con l’imminente Wonder Woman – mentre la McDonald ha partecipato a  Gosford Park e Non è un paese per vecchi e Johnny Lee Miller ha raggiunto recentemente la notorietà come nel Sherlock nell’omonima serie tv.

Più solido il curriculum di Robert Carlysle, che ha lavorato con Ken Loach ed è stato uno degli antagonisti del James Bond di Pierce Brosnan, prima di sbarcare sul piccolo schermo come Tremontino in Once Upon a Time, ma che ha legato il suo nome soprattutto a Full Monty, per il quale ha vinto un Bafta.

Ewan McGregor è diventato una star hollywoodiana dalla grande versatilità, capace di passare attraverso un’ampia gamma di ruoli e salendo alla ribalta internazionale come protagonista della seconda trilogia di Guerre Stellari. Curiosa la sorte di Kevin McKidd, qui quasi irriconoscibile, che dopo un lungo periodo di anonimato, è tornato alla ribalta negli anni 2000 sul piccolo schermo, legandosi soprattutto al ruolo di Owen Hunt in Grey’s Anatomy: esordire nel ruolo di un tossico e arrivare al successo grazie a quello di un medico…

Al di là delle varie vicissitudini degli attori, Trainspotting, col passare del tempo, ha perso buona parte del suo smalto: all’epoca fu dipinto quasi come una sorta di “Arancia Meccanica” di fine millennio, grazie soprattutto a certe sequenze piuttosto disturbanti, un lavoro che descriveva il vuoto esistenziale della gioventù britannica e non solo, priva di punti di riferimento, soprattutto in termini politici, dopo la caduta del Muro di Berlino, la fine del lungo ‘regno’ di Margareth Thatcher, l’inizio di una nuova ‘età del disimpegno’ personificata da Tony Blair e dai suoi ‘New Labour’, rappresentanti di una ‘sinistra’ rampante e spregiudicata.

Ciò nonostante, Trainspotting conserva comunque la sua validità come ritratto di un’epoca, forse soprattutto sotto il profilo musicale, impreziosito da una colonna sonora che gioca un ruolo determinante, in cui a fianco di classici come Joy Division, Brian Eno, Iggy Pop, David Bowie e Lou Reed, trovano spazio alcuni dei principali gruppi britannici del periodo: dai Blur ai Pulp, dai Primal Scream alle Elastica, fino agli Underworld, con quella Born Slippy che ai tempi divenne un vero e proprio ‘tormentone’.

Nicolas Cage omaggiato con una maratona da Alamo Drafthouse Cinema

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Da ormai quattro anni la celebre catena Alamo Drafthouse Cinema di Austin organizza una lunga maratona cinematografica nei propri locali sparsi per tutto il territorio texano con cui rendere omaggio al mese di nascita della star Nicolas Cage, un evento che attira regolamento un gran numero di fan da tutta l’America e che anche quest’anno, grazie alla direzione di Greg MacLennan, ha visto la luce in maniera a dir poco impeccabile.

L’evento C4GED di quest’anno messo in atto da Alamo Drafthouse Cinema all’interno della maratona CAGED, si è concluso nel corso dell’ultimo fine settimana di gennaio con il consueto augurio rivolto dai fan a Nicolas Cage, con tanto di mega-torta e un corale “Happy Birthday” nel mezzo del quale l’attore in persona ha fatto la sua comparsa a sorpresa, dopo aver inizialmente annunciato che non avrebbe potuto presenziare all’evento a causa di impegni di lavoro. Non limitandosi a una fugace apparizione a bordo della sua limousine, Nicolas Cage ha deciso di rendere l’evento a dir poco indimenticabile per tutti gli avventori del locale, leggendo in pubblico il celebre racconto Il cuore rivelatore di E.A. Poe – che avrebbe molto influenzato la star nel corso dell’infanzia – e fermandosi in mezzo ai fan per gustare assieme a loro ben cinque film della sua personale maratona. 

Nel mezzo di questa celebrazione organizzata da Alamo Drafthouse Cinema in suo onore, Nicolas Cage ha avuto anche il tempo per amministrare una proposta di matrimonio fra due ospiti del locale e suoi fan, dando vita a un evento davvero indimenticabile e ben documentato dalle immagini qui proposte.

Nicolas Cage e Willem Dafoe nel primo trailer di Dog Eat Dog

Tra i film proposti nel corso della maratona dedicata a Nicolas Cage spiccano alcuni titoli iconici come Bangkok Dangerous, Joe, Al di là della vita, Army of One e Lord of War. Grande assente è stato invece il film che gli fruttò l’Oscar come migliore attore nel 1995 Via da Las Vegas, oltre al tanto discusso remake di Wocker Man.

Fonte: screenrant

Smetto quando voglio Masterclass, la banda dei ricercatori è tornata

La strana banda di ricercatori che aveva deciso di darsi al crimine torna sul grande schermo con Smetto quando voglio Masterclass, al cinema dal 2 Febbraio.

Nel 2014 Sydney Sibilia aveva sorpreso pubblico e critica – con un incasso totale stimato intorno ai 4 milioni di euro – con l’esilarante e paradossale commedia d’esordio Smetto quando voglio, sfruttando un’idea di partenza in pieno stile Breaking Bad e portando qualcosa di nuovo nel panorama piuttosto arido della commedia italiana.

Smetto Quando Voglio Masterclass recensione del film di Sidney Sibilia

Questa volta i componenti della banda di cervelli sottostimati e costretti ad arrabattarsi con lavori umili, capeggiati dal neurobiologo Pietro Zinni (Edoardo Leo), non cercheranno di sbarcare il lunario ricreando in laboratorio smart drugs ma si impegneranno per debellarne il traffico in forza di un patto stretto con la Polizia o, per meglio dire, di un accordo ufficioso con l’ispettore Paola Coletti (Greta Scarano), al fine riottenere nuovamente la fedina penale pulita.

Sibilia, che si è definito un cultore della vera commedia all’italiana e del cinema d’azione, sembra intenzionato a mantenere le promesse dell’esordio, proponendo una nuova avventura in chiave comica ma capace di far riflettere su un problema sociale così attuale in Italia al giorno d’oggi, quale quello del precariato, in una miscela di humor e azione che richiama il cinema di genere anni ’70.

Smetto Quando Voglio Masterclass: Sydney Sibilia e il cast presentano il sequel

Smetto quando voglio MasterclassNel cast non mancano le vecchi glorie, come Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti e Valeria Solarino ma anche nuovi volti, quali Greta Scarano, Luigi Lo Cascio, Marco Bonini, Rosario Lisma, Giampaolo Morelli.

Al fine di creare un vero e proprio universo cinematografico con personaggi ricorrenti – negli States lo chiamerebbero “franchise”-, Sibilia ha deciso di rendere il suo esordio il primo capitolo di una trilogia: è infatti in attesa di distribuzione un terzo capitolo, titolato Smetto quando voglio – Ad Honorem che ancora non ha una data d’uscita ufficiale.

Smetto Quando Voglio Masterclass: il trailer del film

Titanic: Jack, Rose e il congelamento, parla James Cameron

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James Cameron e il suo Titanic sono stati oggetti di “studio” da parte di MythBusters – Miti da sfatare, un programma tv di divulgazione scientifica, prodotto dalla Beyond Television Production e trasmesso da Discovery Channel.

Durante la puntata, i conduttori hanno spiegato quale sarebbe stato il modo, per Jack Dawson (Leonardo DiCaprio), di salvarsi dalla morte per assideramento.

Il finale di Titanic: parla James Cameron

Successivamente James Cameron ha commentato così la proposta della trasmissione, durante un’intervista con The Daily Beast:

“Ok, vediamo che hanno detto. Tu sei Jack, sei nell’acqua a -200 gradi, il tuo cervello sta cominciando ad andare in ipotermia. Mythbusters propone che tu ti tolga il tuo giubotto di salvataggio, che lei si tolga il suo, che andiate sott’acqua a legare due tavole per poter rimanere fuori dall’acqua, non si capisce bene come, tutto questo a -200 gradi, impiedando più o meno 5 o 10 minuti, quindi per quando avrete finito sareste già morti di freddo. Quindi, no, non avrebbe funzionato. La sua scelta migliore era rimanere con la parte superiore del corpo fuori dall’acqua e sperare che qualcuno lo venisse a ripescare in tempo, prima di morire. I ragazzi dello show sono simpatici, mi piacciono, ma dicono un sacco di cazzate.”

Cameron ha difeso la sua scelta narrativa, ma non ha ancora parlato della cosa che preme a tutti: Jack ci sarebbe entrato o no su quella porta galleggiante?!

Rogue One: ecco perché Wedge Antilles non è nello spin-off

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Rogue One: ecco perché Wedge Antilles non è nello spin-off

Nonostante il recente successo di Rogue One A Star Wars Story sia in gran parte dipeso dall’introduzione sul grande schermo di nuovi personaggi come Jyn Erso e il Capitano Cassian Andor, i fan hanno apprezzato con grande favore il ritorno di alcuni volti noti e lungamente amati provenienti dalla mitologia orinale di Star Wars, tra cui il villain Darth Vader, il Grand Moff Tarkin e ovviamente il crepuscolare cameo finale di Carrie Fisher nei panni della storica Principessa Leia. Tuttavia molti si sono che dimostrati alquanto scontenti della decisione del regista Gareth Edwards di non voler includere nella narrazione dello spin-off altri personaggi molto apprezzati, e tra di essi il grade assente è stato sicuramente il pilota  Wedge Antilles.

Rogue One: un nuovo romanzo rivelerà la storia di Chirrut e Baze

Divenuto famoso nella trilogia originale di Star Wars grazie al volto di Denis Lawosn – e in seguito ripreso nell’universo derivato della serie televisiva animata Star Wars Rebels – Wedge Antilles viene ricordato come il leggendario pilota X-wing dell’Alleanza Ribelle protagonista della famosa Guerra Civile Galattica e uno dei pochi sopravvissuti delle storiche battaglie di YavinEndorHoth, oltre a diventare un autentico eroe popolare grazie al suo faccia-a-faccia con la terribile Morte Nera.

L’apparizione di Wedge Antilles in Rogue One sarebbe dunque risultata più che coerente e necessaria, tanto che il creative producer di Lucasfilm Pablo Hidalgo è stato più volte bombardato sul proprio account Twitter dalle richieste di spiegazioni furibonde da parte dei fan che reclamavano la presenza non avvenuta del celebre pilota. A tali critiche Hidalgo ha risposto che la presenza di Wedge Antilles in Rogue One avrebbe, secondo i vertici creativi del progetto, contraddetto la trilogia originale di Star Wars, in quanto la Battaglia di Yavin sarebbe stata la prima volta in cui il pilota si sarebbe trovato a tu-per-tu con l’imponente Morte Nera, e dunque si voleva preservare intatta la celebre inquadratura di stupore e la storica battuta (“Guardate le dimensioni di quella cosa!“). Infatti, se Wedge Antilles avesse combattuto a Scarif, sicuramente avrebbe auto modo di contare la Morte Nera ben prima, e dunque la sua esclamazione di sorpresa e stupore sarebbe risultata incongruente.

Questa piccola finezza narrativa che ha dunque escluso la presenza di Wedge Antilles dalla narrazione di Rogue One dimostra come i vertici creativi di Lucasfilm prestino davvero molta attenzione ai piccoli dettagli riguardanti le varie diramazioni dell’universo di Star Wars, in modo da incontrare il più possibile i gusti e le aspettative dei fan più esigenti.

Rogue One a Star Wars Story recensione del film

Rogue One A Star Wars Story: il trailer internazionale finale

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris WeitzRogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity JonesMads MikkelsenRiz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Fonte: Star Wars News Net

La Bella e la Bestia: ecco il nuovo trailer italiano

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Ecco il nuovo trailer italiano del La Bella e la Bestia in cui, come previsto, possiamo vedere tutte le scene topiche dell’originale d’animazione. Dobbiamo aspettarci tuttavia anche nuove invenzioni da parte del regista Bill Condon, dal momento che la durata del live action sarà di molto superiore a quella del cartone animato.

La Bella e la Bestia: il nuovo trailer italiano

La Bella e la Bestia, targato Disney, sarà diretto da Bill Condon, con Emma Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia, Luke Evans/Gaston, Josh Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou), Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba, Ian McKellen/Tockins e Gugu Mbatha-Raw/Spolverina.

Alle musiche tornerà Alan Menken già geniale compositore delle musiche del classico del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche in 3D) il 17 marzo 2017.

CORRELATI:

La Bella e la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne raggiunto dal film Up della Pixar.

Fonte: Disney IT

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