Al cinema sono arrivati i Trolls, i classici personaggi colorati dai capelli improbabili (e altissimi) ideati dai creatori di Shrek se ne stanno sul grande schermo a cantare e non solo. Mike Mitchell e Walt Dohrn hanno firmato una commedia musicale come non se ne vedevano da tempo, un’avventura epica che porterà la principessa Poppy – la protagonista – al di fuori del mondo da lei conosciuto. Insieme all’amico fidato Branch ha una missione da portare a termine: salvare il Re della Foresta dei Troll, che purtroppo è stato rapito.
Niente paura però, Poppy è un’inguaribile ottimista, nulla può scalfire il suo animo, neppure una notizia tragica come il rapimento del re. Infinitamente più cinico invece Branch, scontroso e più realista, un pesce che risale controcorrente, poiché è diversissimo dagli altri abitanti della foresta.
Nella versione originale del film, a prestare la voce alla piccola Poppy è Anna Kendrick, mentre nella parte di Branch l’attore e cantante Justin Timberlake. DJ Suki è invece nelle mani di Gwen Stefani, mentre Biggie è doppiato dal celebre conduttore James Corden, famoso per i suoi CarPool Karaoke. Si sono invece occupati del doppiaggio italiano la cantante Elisa, nei panni della Principessa Poppy, e Alessio Bernabei, che presta la sua voce al personaggio di Branch.
Il tutto è stato prodotto dalla DreamWorks Animation, mentre le musiche portano la firma di Christophe Beck, che ha all’attivo decine e decine di colonne sonore. Fra le più famose non possiamo non citare Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Ant-Man, Edge of Tomorrow – Senza Domani, Paperman, il premiato corto Walt Disney, I Muppet, American Pie. Trolls è nelle sale italiane dal 27 ottobre 2016 distribuito dalla 20th Century Fox.


una società di robotica d’avanguardia in cui un’ addetta alla contabilità (Anna Kendrick) ha scoperto un ammanco nei conti di milioni di dollari. Non appena Christian individua le falsificazioni dei documenti avvicinandosi alla verità, il numero delle vittime inizia ad aumentare.


Con Ouija – L’origine del male siamo di fronte ad un prequel. Il film originale, Ouija, fu ampiamente bistrattato dalla critica, e a ragion veduta. La trama insulsa e i protagonisti privi di spessore, non hanno permesso alla pellicola del 2014 di fare breccia nel cuore degli spettatori. Contrariamente alle solite aspettative, che riscontrano nei sequel dei film una qualità generalmente più bassa, in questo caso possiamo dire che il seguito supera di gran lunga in meglio l’originale.




