Ecco un nuovo trailer di
Ghostbusters in cui possiamo vedere tante
nuove gag con i protagonisti del film diretto da Paul
Feig. Di seguito il video condiviso dal profilo Twitter
della Sony Pictures:
Ghostbusters è diretto
da Paul Feig, regista che negli Stati Uniti
ha riscosso grande successo di pubblico grazie al suo film tutto al
femminile Le Amiche della Sposa,
dove era già presente l’attrice comica
americana Melissa McCarthy, protagonista
negli ultimi anni di diverse nuove commedie tra
cui Corpi da
Reato con Sandra
Bullock e Io sono
tu con Jason Bateman.
Kristen
Wiig (Le Amiche della Sposa, Walter
Mitty), Melissa McCarthy (Corpi
da Reato,Tammy), Leslie
Jones(Saturday Night Live, Top
Five) e Kate
McKinnon(Saturday Night Live, Life
Partners) saranno le quattro protagoniste del film.
Nel realizzare il
remake del film del 1984 di Ivan Reitman,
Feig ha dichiarato di voler adottare un tono spaventoso e allo
stesso tempo comico, che però non abbia nessuna soluzione di
continuità con il sequel del film del 1989, nè con la serie
animata The Real Ghostbusters.
A completare il cast la presenza
maschile di Chris Hemsworth. Il film uscirà
al cinema il 15 luglio 2016 negli Stati Uniti.
Diretta da Paul
Feig (Mi
sono perso il Natale, “Le amiche della sposa”) che ne firma
anche la sceneggiatura insieme a Katie Dippold (“Corpi da reato”),
la pellicola ci porta in una Manhattan infestata da un’ondata di
spettri. A contrastarli ci pensano Abby ed Erin, una coppia di
scrittrici semisconosciute che decide di aprire una ditta di
acchiappafantasmi proprio nel momento giusto. Sul set del film:
Chris Hemsworth (Heart
of the Sea – Le origini di Moby Dick,
Come ti rovino le vacanze), Melissa McCarthy (Tre
all’improvviso,
Una notte da leoni 3, Una
mamma per amica, Tammy),
Kristen Wiig (“Le amiche della sposa, “I sogni segreti di Walter
Witty”), Kate McKinnon (“Ted 2″, “Saturday Night Live”), Leslie
Jones (“Saturday Night Live”, “Un disastro di ragazza”).
Con Black
Panther, oltre a introdurre un interessantissimo
personaggio nell’universo Marvel, lo Studio ha anche fatto un
importante passo verso la considerazione della diversità al cinema.
Il film infatti racconterà di un personaggio che viene da un
immaginario stato dell’Africa centrale, Wakanda, il regista e lo
sceneggiatore, Ryan Coogler e Joe Robert
Cole, sono afro-americani e anche il cast, comprende per
ora attori di colore che rappresentano l’eccellenza a Hollywood,
come il protagonista Chadwick Boseman, il premio
Oscar Lupita Nyong’O e Michael B.
Jordan, giovane dall’indiscusso talento.
Adesso però i vertici Marvel fanno sapere che sarebbe
bello, per la produzione, poter effettuare le riprese in Africa.
Parlando con The Undefeated, il
produttore esecutivo del film, Nate Moore, ha
dichairato: “Faremo il lavoro in studio ad Atlanta. E stiamo
cercando di capire se possiamo girare il resto in Africa… sia la
Marvel che Ryan sentono che sarebbe
il massimo per il film. Non abbiamo ancora deciso
definitivamente”.
Che ne pensate? Sicuramente la
scelta della location in Africa potrebbe essere interessante per il
film; verso quale Paese saranno dirette le attenzioni dello Studio?
Vi terremo aggiornati.
Black
Panther arriverà al cinema il 16 febbraio del 2018.
Alla regia Ryan Coogler mentre nel cast
Chadwick Boseman interpreterà il protagonista che
ha esordito in Captain America Civil War.
Altri nomi coinvolti nel progetto sono quelli di Andy
Serkis nei panni del villain, oltre a Lupita
Nyong’O e a Michael B. Jordan.
Ecco alcune nuoveimmagini dal set
di Alien Covenant in cui vediamo dei
corpi di esseri umani che rappresentano chiaramente una strage
della quale, però, non sappiamo molto. Di seguito le immagini
rubate dal set di Sidney:
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Bill Cudrup
(Spotlight), Jussie
Smolett (Empire), Amy
Seimetz (You’re Next),
Carmen Ejogo
(Selma), Benjamin
Rigby e Callie Hernandez
(Machete Kills) sono le ultime new entry
nel cast di Alien Covenant che sarà
diretto da Ridley Scott e sarà ambientato in un
momento cronologicamente imprecisato tra le vicende di
Prometheus e quelle di
Alien.
I dettagli dei personaggi per
adesso sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire
i ruoli del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal
personaggio interpretato da Katherine Waterston.
Anche Demian Bichir e Danny
McBride fanno parte del cast che vedrà tornare
Michael Fassbender nei panni dell’androide David.
Anche se Noomi Rapace sembra non essere
interessata a rientrare nel progetto, Deadline non esclude
il ritorno dell’attrice.
Alien
Covenant uscirà il 6 ottobre 2017. Alla sceneggiatura
hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John
Logan e Jack Paglen.Ricordiamo che il
film originale era incentrato sull’equipaggio della nave spaziale
Prometheus, che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i
manufatti di varie culture terrestri, scopre un pianeta che
potrebbe essere la chiave dell’origine della vita sulla Terra, ma
nella ricerca s’imbatte in una minaccia che potrebbe causare
l’estinzione della razza umana.
Come molti di voi sapranno, nel film
di Zack SnyderBatman v Superman, è
chiaramente visibile il costume di un Robin il cui destino è parte
del vissuto che ha reso il Batman di Ben Affleck così
crudo e violento.
Oggi finalmente arriva la conferma
ufficiale dell’identità di quel Robin, grazie a un video che
proviene dai WB Studio Tour Hollywood dove è da poco stato
allestito il DC
Universe The Exhibit. Si tratta
Jason Todd e, per coloro che non conoscono la sua
storia, si tratta del Robin che è stato ucciso dal
Joker in un violento scontro, solo per poi
risorgere come l’anti-eroe Red Hood, un vigilante
senza paura di uccidere. Dunque confermate tutte le teorie legate a
Todd, mentre molti fan sperano che la sua storia possa essere
raccontata nell’annunciato ufficiosamente The
Batman di Ben
Affleck.
“Temendo le azioni
incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il
formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di
affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il
mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con
Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che
mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale
italiane dal 23 marzo 2016.
Sono iniziate ufficialmente in
Francia le riprese di Dunkirk,
il nuovo annunciato film di Christopher Nolan,
l’acclamato regista inglese. Le foto arrivano da Twitter e
vedono il regista a lavoro e il set del film ambientato durante la
seconda guerra mondiale.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast
del film sono confermati Mark Rylance, Kenneth
Branagh, Fionn Whitehead, Harry Styles, Cillian
Murphy e Tom Hardy.
Dunkirk
sarà ambientata durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca
dell’evacuazione di Dunkerque nel 1940, nota
anche come Operazione Dynamo. La Warner Bros.
Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017.
L’evacuazione si svolse dal 27 maggio al 4 giugno: truppe francesi,
inglesi e belghe erano rimaste circondate dalle forze tedesche.
Circa un milione di soldati. Alla fine dell’operazione se ne
salvarono 330 mila grazie alla fuga via mare verso la Gran
Bretagna.
Sulla croisette si sta
consumando l’ultimo atto del Festival
di Cannes numero 69, con il gala del nuovo film di
Paul Verhoeven alle 19:00 si spegneranno
definitivamente i riflettori anche su questa edizione. Lo
confermano i padiglioni vuoti del Palazzo dei Festival e dei
Congressi, solitamente brulicante di giornalisti, personale di
servizio e – ovviamente – i più grandi registi e attori del cinema
contemporaneo. Con l’ultima conferenza stampa di oggi, anche la
sala dedicata che ha visto passare tutti i protagonisti della
kermesse ha chiuso le sue porte, in generale il clima che si
respira fra le strade della cittadina francese è di vuoto e
nostalgia. La gran parte degli accreditati è già ripartita verso i
Paesi di provenienza, non c’è più bisogno di fare file immani per
accaparrarsi un tavolo per pranzare e il traffico è tornato
pressoché standard, insomma la normalità è pronta a riprendere il
controllo. Con un evento che finisce, arriva però inevitabile il
tempo dei bilanci, che anno è stato dunque? Personalmente ci
riteniamo più che soddisfatti, oltre a seguire la buona selezione
del concorso abbiamo fatto qualche bella escursione anche nelle
sezioni collaterali, come la Quinzaine des
Realisateurs e Un Certain Regard; in
questi spazi “di contorno” ha trovato spazio soprattutto l’Italia,
estromessa da un concorso super agguerrito ma uscita comunque a
testa alta.
Hanno fatto bella mostra
Marco Bellocchio con il suo ottimo Fai Bei Sogni,
Claudio Giovannesi con il particolare
Fiore, Paolo Virzì con
l’emozionante La Pazza Gioia, che
con il senno di poi non avrebbero sfigurato in lizza per la
Palma d’Oro, soprattutto alla luce di alcune
scelte del Festival discutibili. Alcuni titoli della competizione
sono infatti usciti dalle proiezioni con le ossa più che spezzate,
ci viene da pensare a Mal de Pierres, a
Personal Shopper, a
La Fille Inconnue. Il melò di
Nicole Garcia con una sofferente Marion
Cotillard nel ruolo principale ha entusiasmato pochissimi
animi, ha scatenato urla e fischi anche Olivier
Assayas, che pur giocando in casa non ha retto il colpo
con i suoi fantasmi sovrannaturali, e a poco e nulla è servito il
corpo nudo di una buona Kristen Stewart. Il 2016
passerà inoltre alla storia come l’anno in cui i fratelli
Dardenne hanno sbagliato un film, proprio loro che a
Cannes hanno vinto come pochi, ma non sempre si possono realizzare
pellicole capaci di scaldare il cuore. Lo ha imparato alla
perfezione Sean Penn, che con The Last Face è
andato anche oltre, scatenando l’ilarità e le offese dell’intera
stampa internazionale. Ancora una volta non è bastato il talento
degli interpreti principali, Charlize Theron e
Javier Bardem, finiti senza aspettarselo in un
lungo spot pubblicitario, una storia d’amore all’interno del caos
delle guerre d’Africa che non solo ha sfigurato in concorso, poteva
tranquillamente essere esclusa dalla selezione ufficiale senza che
nessuno se ne accorgesse.
Nell’album dei ricordi non
ci sono però solo paragrafi negativi, al contrario abbiamo iniziato
con le paillettes di Woody Allen, continuato con la
classe senza tempo di Pedro Almodovar, che con
Julieta è tornato a
girare come 10 anni fa, le lacrime di Ken Loach e
I, Daniel Blake, la
poesia di Jim Jarmusch e la sua Paterson. Gli ultimi
giorni di Festival hanno però regalato al loro pubblico il meglio,
almeno quattro film da vedere a tutti i costi che finiscono dritti
dritti anche nel nostro personale TotoPalma. Opere che non sempre
hanno convinto all’unanimità, anzi, abbiamo affrontato diverse
guerre di opinione per spuntarla, ma sicuramente Juste la fin du monde
di Xavier Dolan e The Neon Demon di
Nicolas Winding Refn sono due fra i migliori
lavori visti a Cannes 2016. Particolare ed emozionante il primo,
girato in 35mm, sporco e malinconico, terrificante e violento il
secondo, un girone infernale abitato da demoni e bellezza di
facciata, due modi diversi di fare e pensare il cinema che a loro
modo si completano e diventano imperdibili. Intoccabile invece il
maestro Asghar Farhadi, che ha
spiazzato la croisette con un film su traumi e vendette, metafore
di un Iran che vive nel rancore e non riesce a ringiovanire.
Parlando di maestri, ha lasciato il
suo segno inequivocabile anche Paul Verhoeven, il padre di
RoboCop e delle gambe accavallate più famose della storia
del cinema (in Basic Instinct ovviamente): il suo Elle ha divertito e
fatto riflettere l’intero Gran Teatro Lumière, un lavoro di genere
multistrato come non si vedeva da anni sul mercato. Qualora la
Palma d’Oro finisse a uno di questi quattro film, non ci sarebbe
nessuno scandalo, almeno per noi. Qualcuno che resterà scontento ci
sarà in ogni caso, è più facile vedere un aereo senza ali spiccare
il volo anziché una giuria internazionale in grado di mettere
d’accordo tutti. Nelle stanze in cui tutto viene deciso entrano
fattori esterni al puro gusto, come l’impegno civile, sociale e
politico, le meccaniche dei premi che non si possono ripetere,
maggioranze e minoranze, insomma un campo minato che per forza di
cose lascerà qualche vittima. Poco importa, alla fin della fiera i
premi sono la cosa meno importante di un Festival del Cinema, a
restare davvero sono dieci giorni di corse, di attese, di sudore,
di pioggia e di sole, di immagini e lacrime, di fischi, di colleghi
e bocconi ingurgitati di fretta. Tutte cose che non entrano negli
annuari.
Ospiti a Roma alla presentazione di
The Nice Guys, Ryan
Gosling e Russell Crowe hanno parlato del
film e della loro esperienza sul set di Shane
Black, sceneggiatore e regista del buddy movie presentato
Fuori Concorso al Festival
di Cannes 2016.
Da attore consumato, vincitore di un
premio Oscar e protagonista di tanti film di successo,
Russell Crowe ha confessato di accettare e vivere
con grande serenità il cambiamento progressivo del suo lavoro e del
suo ruolo di attore nelle offerte che cambiano e si susseguono.
“La cosa davvero bella dell’essere un attore è il progressivo
cambiamento del mio lavoro – ha dichiarato Crowe – Prima
mi capitava sempre di essere più giovane dei registi con cui
lavoravo, poi mi sono ritrovato ad essere più vecchio di loro. Mi
piace questa evoluzione e sono perfettamente a mio agio a
interpretare il ruolo del vecchio o del padre, per esempio. Alcuni
attori rimangono intrappolate in un solo personaggio, ma per me non
è un problema”. In merito alla sua carriera di musicista, che
l’Italia ha conosciuto anche grazie a un’ospitata al Festival di
Sanremo diversi anni fa, Crowe ha commentato: “Suono ancora, ma
ho smesso di farlo in maniera professionistica. Era diventato
troppo impegnativo. Ma non ho bisogno di promozione, se scrivo su
Twitter che mi esibisco con la mia band in un posto o in un altro,
i biglietti si vendono da soli e così la gente mi viene a vedere
per l gusto di farlo, lo faccio per quelli a cui piace la buona
musica, non ho bisogno di recensioni o altro. Mi piace”.
Su tutto un altro tono si apre
invece la conferenza stampa per Ryan Gosling,
quando l’attore si trova a commentare il suo essere considerato un
sex symbol. A dispetto delle aspettative, Ryan, con un
sorriso malizioso, risponde: “Sì, mi sento molto a mio
agio”, mentre Crowe lo apostrofa dicendo che il suo fascino
parte da quando interpretava il protagonista nella serie
Young Hercules.
L’attenzione torna sul film quando
gli attori rendono chiaro che, nonostante The Nice
Guys si rifaccia a una lunga tradizione di buddy
movies, i personaggi da loro interpretati erano tutti presenti in
sceneggiatura. “Non ci siamo ispirati molto ad altre coppie
famose – ha dichiarato Gosling – i personaggi erano sulle
pagine scritte da Shane Black. La vera sfida per noi è stato
rappresentarli.”
Entrambi attori dal carisma
indiscusso, sia Ryan Gosling che Russell
Crowe hanno anche occupato il posto dietro alla macchina
da presa. Che programmi hanno per il futuro da registi?
Crowe: “Non mi sono mai sentito
tanto a mio agio come su un set in cui comandavo io. Voglio tornare
a dirigere ma ogni cosa ha dei tempi precisi. Devo essere paziente,
mi sono arrivate delle proposte ma era roba che non mi interessava.
Cose piccole, noiose. Io voglio un grande racconto, una grande
tela, voglio diventare come Tiziano. Sto sviluppando delle idee, ma
vedremo cose e se realizzarle.”
Gosling: “Ho due film in
lavorazione, e spero che per il prossimo anno uno dei due sarà
pronto”.
Il personaggio di Crowe,
nel film, è molto violento, quello di Gosling, nonostante le
situazioni, resta serioso. Dal momento che il film è una commedia
che deve anche far ridere, che approccio avete avuto al
personaggio?
Gosling: “Quando fai una
commedia si spera sempre di metterci qualche cosa di divertente.
Non capisco perché i generi cinematografici siano così
chirurgicamente separati. In questo film siamo riusciti a mescolare
molto bene, secondo me. Lo strumento comico dei film drammatici è
importante. E ti rende più suscettibile al cazzotto emotivo che
prima o poi arriverà. La parte di azione e di violenza ha così un
altro risultato. Trovo molto bello fare i lavori comici, perché la
comicità sai subito se funzione, non hai bisogno di vederla dopo.
Il drammatico deve avere riscontro. L’approccio è
diverso.”
Crowe: “Mi è piaciuto lavorare
con Ryan a questo progetto perché era molto serio proprio nella
realizzazione della parte comica. L’aspetto della violenza e
dell’azione nel film non è come nei film action di adesso dove è
tutto in computer grafica, qui invece era tutto vero, si sentiva,
era fresco, e si percepisce al cinema. In tutti i film con coppie
comiche c’è sempre la componente fisica che implica un po’ di
violenza. Ma è il contrappunto del film e quello che all’interno
del film è efficace è che l’action rende tutto interessante. Siamo
stati autoreferenziali alla fine, ma ci stava bene.”
The Nice
Guys, presentato alla 69esima edizione del Festival
di Cannes, arriverà al cinema distribuito da Lucky Red il primo
giugno.
L’acclamato film dei Marvel Studios, Captain
America Civil War, supera per la gioia dei fan il
miliardi d’incasso proprio in queste ore. La pellicola diretta dai
Fratelli
Russo ha incassato negli USA 314 milioni di dollari,
mentre nel mondo è arrivato a ben 677. Il film in queste ore
ha superato il miliardo dopo 24 giorni di programmazione diventando
il miglior incasso del 2016. Il film si posiziona al quarto posto
film Marvel
Cinematic Universe dietro a The Avengers
(1.518 miliardi), Avengers: Age of Ultron
(1.405 miliardi), e Iron
Man 3 (1.215 miliardi).
Ecco i risultati dei principali territori internazionali
finora:
Cina $ 166.3M
Corea $ 60.8M
UK $ 48.3M
Messico $ 40,0 milioni
Brasile $ 35.0M
Giappone $ 23,9 milioni
Australia, $ 22,3 milioni
France $ 20.7m
Germania $ 19.2M
Russia $ 15.5M
Taiwan $ 15.4m
Hong Kong $ 14,8 milioni
Filippine $ 14.0M
Italia $ 11.6m
India $ 11.5M
Thailandia $ 11,3 milioni
Malesia $ 10,3 milioni
in Spagna $ 10,3 milioni
altro $ 125.5M
totale $ 676.7M
Leggi la nostra recensione di Captain America Civil
War
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In Captain America
Civil Warlo schieramento di Cap sarà
formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco.
Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black
Panther e Vision.
Sinossi: Captain
America Civil War si svolge subito dopo gli
eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers
costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro
lotta per proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos, in
Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che
vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran
voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione
che decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova
dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di
proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.
Ricordiamo che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank
Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
War è arrivatonelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
Ospita a Roma per la presentazione
alla stampa di The Nice Guys, film
scritto e diretto da Shane Black passato anche al
Festival di Cannes 2016, Ryan Gosling
ha spigato il motivo che lo ha spinto a dire di sì al sequel di
Blade Runner 2, progetto molto discusso,
temuto e atteso dai fan dell’originale di Ridley
Scott.
“Sono cresciuto amando Blade
Runner – ha dichiarato Ryan Gosling – Da piccolo amavo i
sequel, perché mi permettevano di tornare a visitare personaggi che
già conoscevo e che amavo. Oggi abbiamo le serie tv, penso ai
Soprano, che come impostazione è molto cinematografico, ma ti dà la
possibilità di seguire il cambiamento del personaggio, ad esempio
quando va in analisi. Per me è un’opportunità interessante tornare
in quel mondo e viverlo, e se ne ho la possibilità la colgo al
volo”. In merito però alla trama e ai dettagli del film, Ryan
non ha potuto rivelare niente: “C’è un cecchino nascosto da
qualche parte, se ve ne parlassi mi ucciderebbero
all’istante”.
Blade Runner
2, che non ha ancora un titolo ufficiale, sarà
diretto da Denis Villeneuve (Prisoners,
Sicario) con la direzione della fotografia
di Roger Deakins. Ridley
Scott sarà coinvolto nel progetto in qualità di produttore
esecutivo, mentre la sceneggiatura porterà la firma di
Hampton Fancher (co-autore dello script del film
originale) e Michael Green.
Harrison Ford
ritornerà a essere il detective privato Deckhart,
affiancato questa volta da Ryan Gosling. Il sequel
sarà ambientato alcuni decenni dopo l’originale del 1982. Nel cast
del film troviamo anche Robin Wright, Ana de
Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri e Dave
Bautista.
È The Hollywood Reporter
a riportare la notizia che un altro famosissimo gioco per
smartphone e tablet diventerà un film. Dopo Angry
Birds infatti è il turno di Fruit
Ninja, gioco Halfbrick Studios che dovrebbe
diventare una commedia per famiglie in live action.
Tripp Vinson di
San Andreas 3D produrrà il film con la
Vinson Films. JP Lavin e Chad
Damiani scriveranno invece la sceneggiatura, il che sarà,
almeno sulla carta, un’operazione alquanto azzardata.
Fruit
Ninja (conosciuto come Fruit Ninja HD nella versione
per iPad e Fruit Ninja THD nella versione per Android) è un
videogioco sviluppato dalla Halfbrick Studios. Sarà davvero
interessante capire in che modo il film sarà costruito e come si
intende procedere per adattarne lo spirito.
Il noto giornale
Forbes pubblica un interessante articolo su Batman
v Superman Dawn of Justice e sull’incasso
del film, dato che si occupa per lo più di finanza ed economie.
Ebbene il sito, per spiegare quanto BvS
si possa considerare un successo, pone l’attenzione sul film del
2015, Jurassic
World, che con un debutto di 208 milioni al primo
weekend USA divenne un esempio per tutti i blockbuster dell’anno.
Ogni pellicola uscita dopo avrebbe dovuto battere quell’incredibile
incasso. Successivamente solo pochi film sono riusciti ad
avvicinarsi a quel risultato: stati Mission: Impossible Rogue
Nationcon
55 milioni (195 totali). Solo The
Martian, The Hunger Games:
Mockingjay Part IIeStar
Wars: The Force Awakenssono riusciti a fare di più nel totale
rispetto all’apertura diJurassic
World.Partendo
da questo assunto il sito pone l’accento sulla considerazioni che hanno
molti diBatman v Supermane che sia stato un flop
nonostante un incasso impressionante. Infatti, partendo dalla
stessa ottica di Jurassic World e considerando l’incasso totale di
Batman v Superman di 870 milioni di
dollari, quella cifra è ora l’obiettivo di tutti i blockbusters che
usciranno questa estate. Ad esempio se Alla ricerca di
Dory riuscisse a incassare 870 milioni di dollari, il
film diventerebbe il terzo più grande incasso nella storia dello
studios.
Se
Captain America Civil War avesse incassato 870
milioni avrebbe scatenato una critica? No perché avrebbe segnato un
+ 37% rispetto a The Winter Soldiers. Ad
esempio Independence Day incassò 817
milioni (calcolando l’inflazione) e la FOX firmerebbe carta bianca
per incassarne 870 quest’anno con il sequel. Raggiungere quella
cifra, secondo il noto sito di economia, sarebbe una vittoria per
qualsiasi film in live-action in uscita quest’anno. X-Men:
Apocalypse è il nono film del franchise FOX sui
mutanti Marvel sulla cui cima è arrivato
quest’anno Deadpool con 792 milioni, seguito
da X-Men: Days of Future Past (con
nuovo e vecchio cast) che ha incassato 747 milioni; in terza
posizione c’è X-Men: The last stand
con 459 milioni. Alice attraverso lo
specchio dovrebbe quanto meno incassare il miliardo
nel mondo per superare il primo film diretto da Tim
Burton, e se incassasse 870 milioni sarebbe il quarto
incasso nella Hit della Walt Disney. Altro titolo estivo è il
reboot di Ghostbusters, il primo
filmincassò 610 milioni, il secondo capitolo
solo 215 milioni, dunque sarebbe un risultato incredibile se il
reboot incassasse una cifra vicina alla metà dei soldi incassati
dal film della Warner. The Bourne
Ultimatum con 442 milioni è il maggior incasso
del franchise. Un incasso di 500 milioni per Star Trek
Beyond basterebbe a togliere il segno negativo
all’intero anno Paramount.
SuicideSquadvorrebbe poter incassare
quanto Guardians of The Galaxy (773,
stesso periodo di uscita) ma per il film Warner si potrebbe parlare
di vittoria anche con un incasso pari a quello di
Rise of the Planet of the Apes, 480
milioni nello stesso periodo. Film come Miss
Peregrine’s Home for Peculiar Children di Tim
Burton, The Magnificent Seven,
Passengers e The Girl on the
Train vincerebbero se si avvicinassero almeno a 400
milioni e in altri casi basterebbe anche meno. Ma la verità è
che solo altri due titoli hanno qualche occasione di eguagliare o
superare la cifra di Batman v Superman:
Fantastic Beasts and Where to
Find Theme Rogue One: A Star
Wars Stor. Il sito poi pone l’accento sulla
bizzarra sorte del film e sull’ironia che ne deriva quando qualcuno
lo considera un fiasco e un disastro come blockbusters e chiede
retoricamente: come si può arrivare a tutto ciò?
“Temendo le azioni
incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il
formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di
affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il
mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con
Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che
mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale
italiane dal 23 marzo 2016.
Un gatto certosino guarda
placidamente, con tutta la calma del mondo, oltre la camera da
presa come se nulla stia accadendo, mentre dai suoni si percepisce
che non sia proprio così. Si percepisce distintamente un gran
chiasso, una tazza che finisce in frantumi, qualche posata
d’argento che si infrange per terra, forse una piccola
colluttazione, gemiti direttamente riconducibili al sesso. Non c’è
piacere però, solo affanno, dolore quasi, infatti il controcampo
non lascia nulla all’immaginazione: un uomo in tuta nera attillata
e passamontagna sta forzando una donna ad avere un rapporto, dopo
averle assestato qualche duro colpo in volto. Inizia così
Elle, il nuovo malato, ipnotico, irresistibile
film di Paul Verhoeven, un autore che ha segnato
l’intera storia del cinema con pellicole iconiche del calibro di
RoboCop, Atto di Forza, Basic Instinct.
L’artista olandese focalizza tutta
la sua attenzione sulla figura di Michèle, una donna sulla
sessantina che però non ha perduto per nulla il suo fascino,
attorno a lei ruotano infatti diversi uomini innamorati del suo
corpo, del suo ‘involucro’, più che della sua anima: il marito
della sua migliore amica, il suo stesso ex marito, un vicino di
casa, tutti o quasi i dipendenti del suo studio di sviluppo,
ragazzi giovanissimi che potrebbero essere suoi figli, visto che
creano videogiochi. Uomini poco più che adolescenti che sanno però
come far valere le loro idee, che non hanno paura di sfidare il
loro capo, dunque portatori sani di spina dorsale al contrario del
vero figlio di Michèle. Un ragazzone in balia della donna che ama,
che da suo conto lo maltratta, lo tradisce, non lo considera,
mentre lui subisce tutto in silenzio. Non sappiamo se dipenda dal
carattere o da come la madre lo abbia allevato, del resto lei è una
persona con un passato oscuro alle spalle, figlia di un
pluriomicida che vive in carcere da quando lei aveva pochi anni,
cioè quasi da sempre.
Elle, il film
Quella “figlia della cenere” è ora
una donna autonoma, sicura di sé, che non viene intaccata e ferita
neanche da una violenza sessuale; la dura corteccia che si è creata
è uno scudo per non essere abbandonata di nuovo, per non essere
messa da parte, motivo per cui difficilmente ama nel profondo.
Preferisce rimanere in superficie, tenere tutti a guinzaglio, non
mostrare mai il lato tenero che in quanto donna le appartiene
comunque di diritto. A leggere tutto questo si potrebbe pensare a
un film serioso, incredibilmente drammatico, in realtà tutto lo
strato riflessivo è secondario e si trova al di sotto di uno strato
primario, fatto invece di ironia tagliente, lacerante e brillante.
La penna di David Birke, che ha firmato la
sceneggiatura, fa più vittime della spada, fa divertire il pubblico
dall’inizio alla fine e rende Elle un lavoro dalle
molteplici facce, dai diversi spessori e significati. A completare
il quadro generale un cast sopra le righe, un Laurent
Lafitte (volto di qualità del cinema francese)
incredibilmente versatile e ambiguo, insieme alla punta di diamante
Isabelle Huppert.
Trovare oggi nuove parole per
raccontare il talento dell’attrice classe ’53 è davvero impresa
complicata, perché dopo centinaia di interpretazioni sa ancora come
reinventarsi, come prendersi la scena con una battuta affilata, con
un sopracciglio ben arcuato. Con lei in stato di grazia tutto
diventa più facile, la direzione di un regista, la scrittura di uno
sceneggiatore, il coinvolgimento dello spettatore. È lei la
protagonista (Elle), lei il centro di tutto, lei la
metafora di un mondo che dà troppa importanza al sesso, troppa
importanza ai sentimenti, che si prende troppo sul serio, quando
invece spesso la soluzione degli enigmi si nasconde dietro
l’umorismo e l’esagerazione. La chiave vincente che Paul Verhoeven
ripropone ancora, instancabile, dopo 45 anni di carriera.
Ospita a Roma per la presentazione
alla stampa di The Nice Guys, film
scritto e diretto da Shane Black passato anche al
Festival di Cannes 2016, Russell
Crowe ha risposto con interesse alla domanda un po’
polemica relativa al suo coinvolgimento nell’ennesimo remake
hollywoodiano, quello de La Mummia, con
protagonista Tom Cruise. Il premio Oscar per Il
Gladiatore interpreterà nel film un piccolo ruolo del Dottor
Jekyll.
Ecco cosa
ha detto Russell Crowe: “Per quello che mi
riguarda (in merito ai sequel e remake, ndr) è una questione di
ambiente. Il cinema è un ambiente difficile, non è come il teatro,
dove anche ogni anno esce fuori una rappresentazione di Amleto e
nessuno se ne lamenta. Nel cinema questo sembra essere un problema.
Nella Mummia interpreto un piccolo ruolo, ma non si tratta di un
remake. Gli Studios stanno cercando di portare l’attenzione degli
spettatori su cose che questi già conoscono, le loro risorse sono
utilizzate per sviluppare un’idea che ha delle mire molto alte. Si
tratta di riportare in auge l’Universo dei Mostri dei film anni ’40
e ’50, ci saranno tanti personaggi e tanti film a loro dedicati il
Mostro della Laguna Nera, l’Uomo Invisibile, la Moglie di
Frankenstein, per me è un’altra faccia del discorso di invecchiare
bene continuando a fare cinema, in maniera consapevole. Si tratta
di far parte dei trend, per esempio con i supereroi ho già dato, ho
fatto il padre di Superman e mi sta bene. Ma per questo nuovo
universo dei mostri Universal, beh, vedetela dalla prospettiva di A
Beautiful Mind, dove andrà a parare questo racconto?”
Che ve ne pare? Sarà davvero un
occhio moderno e interessante quello che ci racconterà i mostri
Universal al cinema?
[nggallery id=2648]
Malgrado si pensasse che fosse
al sicuro, deposta in una cripta sepolta nelle profondità
dell’arido deserto, un’antica Regina (Sofia Boutella vista in
Kingsman: Secret Service e prossimamente in Star Trek: Beyond),
privata ingiustamente della vita, viene risvegliata ai nostri
giorni portando con sé tutta la malevolenza cresciuta nel corso dei
millenni e un terrore che sfida l’umana comprensione.
Dalle dune
del deserto mosse dal vento nel Medio Oriente agli intricati
labirinti sotterranei della Londra moderna, La Mummia porta una
sorprendente intensità e un equilibrio di meraviglia ed emozioni in
una nuova versione che inaugura un nuovo mondo di dei e
mostri.
Il film, remake del classico horror
del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della
trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio
di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in
pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia
Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake
Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un
membro dell’esercito.
Alla regia ci sarà
Alex Kurtzman, titolare dello sviluppo
dell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, e che la
sceneggiatura è stata scritta da Jon
Spaihts (Doctor Strange).
Nel cast del film Tom
Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Russell Crowe e
Jake Johnson.
Ricordiamo che il progetto è
inserito nel contesto di un universo condiviso dei Mostri Universal
che è organizzato con la supervisione di Alex
Kurtzman. Trai progetti in sviluppo, oltre alla
Mummia, ci sono L’uomo
invisibile e La moglie di
Frankenstein.
Continua lo sviluppo in casa
Marvel
Studios di Spider-Man
Homecoming, e dopo le rivelazioni che Michael
Keaton è ritornato a trattare l’ingresso nel cast,
oggi arrivano alcune anticipazioni sul film.
Secondo alcune indiscrezioni il
possibile cattivo del film potrebbe essere Adrian
Toomes, meglio noto come Volture e secondo alcuni
rumors di JoBlo Volture non sarà solo il cattivo del primo
film, ma sarà un cattivo di vedremo nel futuro del franchise, e
l’attore che potrebbe darli il volto potrebbe essere proprio
Michael Keaton. Ma non è tutto secondo le indiscrezioni, Vulture
non sarà solo ma avrà l’auto di Phineas Mason, alias
The Tinkerer. I dettagli sono molto interessanti, dato che entrambi
in personaggi fecero la prima apparizione in The Amazing Spider-Man # 2
Vol.1 nel maggio 1963. Inoltre sembra che il costume di
Spider-Man visto in CIVIL
WAR potrebbe avere un upgrade grazie al supporo di
Tony Stark e potrebbe trarre ancora ispirazione da quello
creato da Stan Lee/Steve
Ditko e introdurre le Ali (Web Wings). Se così fosse,
sarebbe la prima volta in assoluto.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Robert Downey
Jr apparirà nel film come Tony Stark.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017. Le prime indiscrezioni parlano di due
villain, Vulture e Tinkerer. Scritto da John Francis
Daley e Jonathan M. Goldstein.
L’Africa è ancora oggi un
continente martoriato dalle guerre, dalla violenza, dal sangue e
dai morti, così come dai feriti e i rifugiati sopravvissuti. Un
panorama brutale, sconsolante, tenuto in vita – solo per alcuni
versi ovviamente – da tutte quelle organizzazioni umanitarie, le
Nazioni Unite, quei medici senza frontiere che sacrificano la loro
vita per metterla nelle mani di chi ne ha bisogno. In The
Last FaceMiguel e Wren
sono due di loro, due dottori che operano in Liberia, uno dei Paesi
più colpiti dell’intero territorio africano. Al suo interno vige
soltanto il caos, la disperazione, l’aggressività, l’insicurezza,
poiché nessun luogo è al riparo da attacchi, dai proiettili,
dall’angoscia; una terra dal presente talmente orribile che
all’orizzonte non si palesa nessun futuro, anche perché le
generazioni più giovani non esistono più, i pochi sprazzi che
sopravvivono sono fagocitati dai pirati o dagli insetti.
The Last Face, il film
Sean Penn ha deciso di raccontare tutto questo
seguendo da vicino la storia d’amore fra i due medici protagonisti,
che fra i colpi dei kalashnikov e le amputazioni forzate hanno il
bisogno di trovarsi, di stare insieme, di rincorrersi e lottare
costantemente con i loro fantasmi. Perché rimanere sul campo di
guerra non è affatto facile, a meno che non si abbia una fede
spropositata nel lavoro che si va a compiere tutti i giorni; se
Miguel è abbastanza certo del suo destino, tanto da metterlo
davanti ai sentimenti quando necessario, Wren è infinitamente più
titubante, motivo per cui arrivata al limite estremo decide di
abbandonare tutto, di tornare alla più sicura vita d’ufficio.
L’ultimo volto, la The Last Face del titolo, è il
ricordo di Miguel, lontano e altrove.
Anche se dalle poche righe di
sinossi può sembrare un’opera impegnata, dall’alto valore sociale,
il risultato è al di sotto di ogni possibile aspettativa. Al di là
dell’idea di rappresentare il trauma della guerra tramite una
storia d’amore fra due medici bellocci e passionali, che può
apparire fuori luogo se non di cattivo gusto, è la fattura del
progetto che copre di ridicolo i suoi autori. Il budget a
disposizione ovviamente fa sì che la qualità delle immagini, della
fotografia, della regia, sia sempre ottimale, peccato però che
tutto sembri un enorme spot alle Nazioni Unite, o all’Otto per
Mille della Chiesa Cattolica, a una qualsiasi associazione
umanitaria impegnata davvero sul campo. Tutto è rappresentato in
modo esagerato, osceno, non si ha rispetto per il dramma che i
liberiani vivono sulla loro pelle tutti i loro difficili giorni.
Sotto i riflettori vi è costantemente il sangue e la lotta
interiore di ogni singolo medico, mai sicuro di continuare la
strada intrapresa (inoltre vista la scelta finale di Wren, si fa
ancora più fatica a digerire il tutto).
Non aiutano le interpretazioni di
Javier Bardem e Charlize Theron, belli e affascinanti insieme,
ma con in mano personaggi dallo spessore irrilevante, quasi
fastidioso a tratti; non pervenuti poi i frutti della co-produzione
francese, che ha imposto alla produzione americana due dei suoi
attori nazionali, Jean Reno e Adèle
Exarchopoulos. Solo poche battute imbarazzanti per loro,
in grado di suscitare l’ilarità del pubblico in momenti in cui
ridere dovrebbe essere l’ultima cosa. The Last
Face è dunque una vera ecatombe cinematografica,
un modo ignobile di trattare temi dalla grande importanza umana e
civile, senza carattere e con una irritante patina da spot
televisivo. La vera pubblicità suscita ben più interesse.
Come molti di voi sapranno,Avengers Infinity
Warsarà l’apice di tutto quanto visto fino ad
ora nel Marvel Cinematic
Universe. Il film dunque avrà l’arduo compito di
dare sostanza ad un villain fino ad ora solamente accennato, Thanos
. Ebbene, in questi giorni gli autori dello
script, Christopher
Markus e Stephen
McFeely, hanno rivelato di aver concluso la
seconda stesura, ma hanno anche ammesso di non essere molto sicuri
di quanto tutto quello scritto fino ad ora possa funzionare, almeno
fino a che non vedranno i film che precederanno l’epico finale
della fase 3.
“Siamo in constante contatto con
le altre persone che stanno facendo questi altri film. Li
importuniamo sempre, e a volte gli chiediamo anche che sarebbe
vantaggioso se i personaggi fossero in questo o quell’altro luogo
alla fine del film standalone. Non ci interessa cosa fa ma dove si
trova alla fine..”
Questo è un lavoro complesso,
scriviamo, diamo per scontato alcune cose che scriviamo, poi
riscriviamo e riscriviamo quando abbiamo più informazioni in merito
agli altri film. Quindi siamo in continuo divenire. La prima
stesura, la seconda sono soltanto bozze prima di arrivare la
definitiva a Novembre [periodo dell’inizio della pre
produzione].
Penso che il problema sarà
risolto semplicemente dal fatto che sarà lui il cattivo del film,
quindi avrà un sacco di scene questa volta e capiremo il suo punto
di vista. Lui farà un sacco di cose ignobili. Capiremo le sue reali
motivazioni e scopriremo la sua vera natura sotto alla
maschera.
Markus sottolinea l’intenzione di
dare profondità al personaggio “Si e come ogni personaggio lo
andremo a conoscere non solo come un cattivo ma cosa è veramente..
la sua diciamo vera natura. Ci aspettano due film e ci sarà da
storcere i baffi”
I Marvel Studios ha
annunciato ufficialmente il prossimo capitolo sui vendicatori
che sarà diviso in due parti, Avengers Infinity
War Parte I e Parte 2 che usciranno rispettivamente
il 4 Maggio 2018 e il 4 Maggio 2019. I due film saranno girati in
contemporanea il prossimo anno. Christopher Markus
e Stephen McFeely si occuperanno della
sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a
Anthony e Joe Russo.
Siamo su uno stage teatrale.
Un’intera casa di scena si sorregge su un’impalcatura fragile, vi è
una camera da letto, una sala da pranzo, una seconda camera da
letto al piano superiore, appartenente probabilmente ai vicini del
piano sottostante. Diversi sono però gli stili, più vecchio
l’appartamento più grande, leggermente più moderno quello più
piccolo, un quadro che potrebbe somigliare tanto all’Iran
contemporaneo, almeno alla sua politica. Un Paese che cerca di
rinascere, di ripartire, ma su delle fondamenta traballanti,
esattamente come l’appartamento – vero questa volta, non su un
palcoscenico – di Emad e Rana, i due protagonisti di Le
Client.
Oltre alla vita condividono la
passione per il teatro e la contentezza per una nuova casa, dentro
la quale hanno traslocato da poco, non hanno neppure finito di
svuotare tutte le scatole. Contentezza però destinata a durare
molto poco, perché una notte tutto viene evacuato, gli scavi per un
nuovo immobile adiacente stanno indebolendo tutto il loro palazzo,
non è più sicuro vivere lì. È subito disperazione, insicurezza,
bisogno estremo di aiuto, è così che un collega attore offre loro
un nuovo riparo temporaneo. Per i due vi è un nuovo trasloco
all’orizzonte, nuove mura da trasformare in casa, ma il destino
sembra essersi incaponito contro di loro. Il nuovo alloggio ha
infatti un passato oscuro, una vecchia inquilina dai facili
costumi, i cui clienti cercano ancora senza sosta.
Qualcosa dunque succede di nuovo,
quando uno di questi trova l’innocente Rana al posto della
prostituta sperata, e la vita cambia di nuovo. Per Rana tutto
diventa sofferente, le piccole azioni quotidiane si trasformano in
incubo, anche andare nello stesso bagno in cui è stata aggredita è
un’azione troppo difficile da sopportare; per Emad è lo stesso
inferno, ma da un punto di vista diverso, quello di chi si sente
impotente, di chi non sa come reagire e ha un solo chiodo fisso,
trovare e punire il colpevole. Perché in Iran è così che funziona,
la polizia serve a poco, tutto si regola in modo artigianale, ogni
torto richiede una vendetta privata. Al di là delle implementazioni
politiche, di un Iran giovane ancora oggi violentato, schernito,
umiliato dall’anziano regime, Asghar Farhadi
tratteggia con Le Client un thriller
sofferto, scritto divinamente, dal carattere magnetico.
Appena da spettatori si entra
all’interno del meccanismo generale della rivalsa, dell’indagine,
della cura, l’empatia con i personaggi si fa assoluta, ma non tutto
è prevedibile. Le linee di sceneggiatura creano infatti almeno due
grandi fazioni ed è assolutamente soggettivo parteggiare per una o
per l’altra alla fine della rappresentazione. Chi si sente dalla
parte di Emad, sente crescere per tutto il film un senso di rabbia,
di violenza, di rivalsa, chi è più vicino alla sensibilità di Rana
è invece più propenso a perdonare, a restaurare una situazione già
drammatica di suo, senza renderla ancor più dolorosa. L’unica
certezza è che la ritorsione, il regolamento di conti, è un
automatismo animalesco, un procedimento che annega nella colpa
anche chi è sempre stato dalla parte della ragione, generando nuovi
colpevoli. Per rinascere davvero e andare incontro alla redenzione,
sia a livello umano che politico, tocca guardare oltre, diventare
esseri umani e porgere l’altra guancia. Anche se questa è già
martoriata.
Variety annuncia che Jeff Bridges e
Taylor Kitsch entrano nel cast
di Firefighter, titolo provvisorio
del prossimo film diretto da Joseph Kosinski.
I due attori si uniscono ai già annunciati Josh
Brolin, Miles Teller e James Badge
Dale.
Il film racconterà di un gruppo di
vigili del fuoco che hanno affrontato uno degli incendi più letali
della storia americano, al fine di salvare la piccola città
di Yarnell in Arizona. Jeff
Nolan (Black Hawk Down) ha
sviluppato la sceneggiatura del film.
Jeff
Bridges sarà presto al cinema con il
film Hell or High Water.
La pellicola sarà prodotta
da Lorenzo di Bonaventura, Erik Howsam, Conde Nast
affiancati da Jeremy Steckler, Dawn Ostroff, Mike
Menchel, Molly Smith, Trent Luckinbill e Thad
Luckinbil.
Walt Disney Italia
ha diffuso la prima clip ufficiale di Alice
Attraverso lo Specchio, il film sequel che vede
protagonisti nuovamente Mia Wasikowska, Johnny depp,
Anne Hathaway e Sacha Baron Cohen:
Il film si basa su una specie di
romanzo sequel, Attraverso lo Specchio, che Lewis
Carroll scrisse proprio come seguito ideale a Le
Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Nel cast, oltre
a Mia Wasikowska (Alice), anche
Johnny Depp (il Cappellaio Matto), Helena
Bonham Carter (La Regina Rossa), Matt
Lucas (PincoPanco, PancoPinco), Stephen
Fry (Stregatto), Alan Rickman
(Brucaliffo), Michael Sheen (Bianconiglio),
Timothy Spall (Bayard), Paul Whitehouse,
Barbara Windsor, Rhys Ifans (Zanik Hightopp, il padre
del Cappellaio), Sacha Baron Cohen (Time),
Ed Speelers (James Harcourt) e Toby
Jones (la voce di Wilkins).
Di seguito la sinossi ufficiale:
Alice Kingsleigh (Mia Wasikowska) ha trascorso gli
ultimi anni seguendo le impronte paterne e navigando per il mare
aperto. Al suo rientro a Londra, si ritrova ad attraversare uno
specchio magico, che la riporta nel Sottomondo dove incontra
nuovamente i suoi amici il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo
Stregatto e il Cappellaio Matto (Johnny Depp) che
sembra non essere più in sé. Il Cappellaio ha perso la sua
Moltezza, così Mirana (Anne Hathaway) manda Alice
alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico dalla forma
sferica custodito nella stanza del Grand Clock che regola il
trascorrere del tempo. Tornando indietro nel tempo, incontra amici
– e nemici – in diversi momenti della loro vita e inizia una
pericolosa corsa per salvare il Cappellaio prima dello scadere del
tempo.
Sembra essere stato svelato il
titolo ufficiale di Star
Wars Episodio VIII. A rivelarlo sarebbe un video
pubblicato da un membro dello staff dello Star Wars Celebration.
Siamo riusciti a rintracciare il video, che trovate a questo
link.
Star Wars Episodio
VIII dovrebbe dunque intitolarsi
Fall Of The Resistance.
Star WarsFall Of The Resistance sarà diretto da
Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre
2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a
Il Risveglio della Forza.
In Star
WarsFall Of The Resistance
torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy
Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson,
Anthony Daniels, Gwendoline Christie, and Andy
Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast
sono Benicio Del Toro,Laura
Dern e Kelly Marie Tran.
Dopo la marcia indietro di qualche
giorno fa, ora Micheal Keaton sembra essere
tornato in trattative per prendere parte
a Spider-Man Homecoming.
L’attore era stato in
precedenza in trattative per il ruolo di villain del film, ma
si era tirato fuori dopo pochi giorni. Ora, Variety riporta che
Keaton è tornato a trattare, dopo la fase di stallo in seguito
alla firma di Robert Downey Jr., che
riprenderà il ruolo di Tony Stark. Inizialmente sembrava che Sony
Pictures non volesse ingaggiare entrambi gli attori così onerosi,
ora sembra che invece sia desiderosa di avere entrambi nel
film.
Con l’affare Downey chiuso, gli
addetti ai lavori di Sony e Marvel hanno sono tornati alla
carica con Keaton e hanno trovato un modo per
soddisfare entrambi gli attori.
Se l’affare, come sembra, si
chiuderà, Micheal Keaton si unirà a Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e
Zendaya, che sarà invece Michelle. Il film
racconterà la storia di un Peter Parker al liceo, dunque sarà un
nuovo reboot che arriverà al cinema 7 Luglio 2017.
Sono state pubblicate online due nuove clip di Now You See Me 2, sequel del fortunato
e omonimo film che ci ha catapultati nel mondo dei giochi di
prestigio. Ecco le nuove clip, che includono una scena di
lotta tra Jesse Eisenberg e Mark
Ruffalo:
Now You See Me 2 vede tornare i
protagonisti del primo film, con l’eccezione di Isla
Fisher, la cui quota rosa è rilevata da Lizzy
Caplan in un ruolo differente. Nel film arriva anche
Daniel Radcliffe che buffamente riprende a interpretare un mago,
scommettiamo però che questa volta sarà molto meno “buono”.
I quattro Cavalieri tornano per
un’altra straordinaria avventura, elevando i limiti delle illusioni
da palcoscenico e nuove altezze. Un anno dopo il loro straordinario
spettacolo in stile Robin Hood, e dopo aver gabbato l’FBI, i
quattro prestigiatori tornano con uno spettacolo di proporzioni
enormi, nella speranza di smascherare un magnate della
tecnologia.
Now You See Me 2 vede protagonisti
Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Dave
Franco, Lizzy Caplan e Morgan Freeman.
Alla regia Jon M. Chu.
È online un nuovo spot di
Jason Bourne con Matt
Damon di nuovo nei panni dell’agente Bourne, e
Paul Greengrass, nuovamente alla regia del
franchise. Non tutti vanno a Las Vegas per divertimento. Di certo
non Jason Bourne:
In merito al film
Matt Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare
troppo. Jason Bourne si muoverà in un’Europa costretta
all’austerity e in un mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è
vero? Adesso il dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è
acceso, così come sulla natura della democrazia. Partiremo dalla
Grecia, la culla della democrazia, e finiremo a Las Vegas,
l’incarnazione più grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Marvel Studios ha confermato ufficialmente
nuovi membri del cast di Thor
Ragnarok. Ci saranno l’attrice premio
Oscar Cate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo
Hela, Jeff Goldblum (Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce
Banner / Hulk nel sequel.
La
continuazione dell’epico franchise di Thor sarà potente e unica, e
con le aggiunte nel cast di Cate, Jeff, Tessa, Karl e Mark questa
ha già la stoffa della sua avventura più pericolosa ed eroica. Il
puro talento che questi attori portano sullo schermo non può essere
quantificato. Avere ognuno di loro per far parte del Marvel Cinematic Universe sarebbe
stato un onore, averli tutti è incredibile.
I nuovi membri si aggiungono
ovviamente alle stelle confermate, Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom
Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award
Idris Elba sarà la sentinella di Asgard,
Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard. Jaimie
Alexander tornerà nei panni di Lady Sif.
Thor
Ragnarok sarà diretto da Taika
Waititi.
La data d’uscita è prevista per il 3
novembre 2017.
L’attesa è finita. Paramount ha
finalmente pubblicato online il nuovo trailer
di Star Trek Beyond in cui vediamo
tornare tutti i protagonisti del franchise. Ci sono Kirk e Spock
(Chris Pine e Zachary Quinto), ma
anche Uhura (Zoe Saldana), Scotty (Simon
Pegg), Bones (Karl Urban), Chekov
(Anton Yelchin) e Sulu (John
Cho).
Il trailer è stato presentato alla
manifestazione dedicata ai fan di Star Trek a Los Angeles, dove
Paramount Pictures ha presentato il nuovo trailer di
Star Trek Beyond, terzo capitolo del
riavvio di Star Trek. Hanno anche annunciato ufficialmente che
il film avrà la sua prima mondiale durante il San Diego Comic-Con
il 20 luglio, prima della sua uscita in tutto il mondo il 22
luglio.
Eccovi il trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=HzWIGFiGrlA
In più vi mostriamo anche un nuovo poster del film:
Il prossimo che vi mostriamo è
invece un poster limited edition, consegnato esclusivamente ai fan
che hanno partecipato all’evento:
[nggallery id=2203]
Nel terzo capitolo del franchise
fantascientifico ritorneranno Chris Pine e
Zachary Quintonei panni di Kirk e Spock,
affiancati da Zoe Saldana, Simon Pegg, Anton Yelchin, John
Cho e Karl Urban. A questi si uniranno la
star di Kingsman: Secret ServiceSofia Boutellaed Idris Elba.
Il film arriverà nelle sale
cinematografiche di tutto il mondo il 22 luglio del 2016.
Prosegue il Festival
di Cannes 2016, l’ambito evento cinematografico e oggi
arriva tutte le foto di ieri dove protagonisti sono
stati Sean Penn, Javier Bardem, Elle Fennig, Charlize
Theron, il regista Nicolas Winding
Refn.
La 69esima edizione del Festival di
Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina
francese.
La giuria internazionale della
Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti
Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino,
Mads Mikkelsen,László Nemes,
Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e
Donald Sutherland. Il presidente di giuria è
George Miller. Trai registi più attesi di questa
edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park
Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro
Almodovar.
È stata Charlize
Theron la diva che ha incanto ieri la passerella del
Festival
di Cannes 2016. I fotografi erano tutti per lei e per
il suo red carpet al fianco di Sean Penn, che l’ha
diretta in The Last Face.
La 69esima edizione del Festival di
Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina
francese.
La giuria internazionale della
Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti
Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino,
Mads Mikkelsen,László Nemes,
Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e
Donald Sutherland. Il presidente di giuria è
George Miller. Trai registi più attesi di questa
edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park
Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro
Almodovar.
Ultimo giorno per il
Festival
di Cannes 2016, oggi arriva Paul
Verhoeven che porta in concorso Elle, il
film che ha diretto e che vede protagonista Isabelle
Huppert.
Il film è un adattamento
cinematografico del romanzo del 2012 « Oh… » di
Philippe Djian.
Michèle è una donna tutta d’un
pezzo a capo di una compagnia di videogiochi, che ha sempre usato
il pugno di ferro sia in ambito lavorativo che privato. La sua vita
cambia inesorabilmente quando viene aggredita e violentata nella
sua casa da uno sconosciuto con il passamontagna. Inizia così
un’ossessiva indagine personale per scoprire l’identità del suo
aggressore. Una ricerca che può degenerare da un momento
all’altro.
[nggallery id=2731]
La 69esima edizione del Festival di
Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina
francese.
La giuria internazionale
della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede
protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst,
Valeria Golino, Mads Mikkelsen,László Nemes, Vanessa Paradis,
Katayoon Shahabi e Donald
Sutherland. Il presidente di giuria è George
Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono
Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook,
Steven Spielberg e Pedro
Almodovar.
Arriva la prima foto ufficiale di
Charlize Theron in Fast and Furious
8, l’attesissimo ottavo capitolo della saga di successo
con protagonista Vin Diesel. L’attrice interpreterà un personaggio
di nome Cipher. La foto nella nostra gallery:
[nggallery id=2702]
Diretto da F. Gary
Gray, Fast and Furious 8
arriverà al cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova
trilogia del franchise con protagonista Vin
Diesel. Nel film torneranno anche Michelle
Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris”
Bridges, Elsa Pataky, Lucas Black, Jason Statham, Dwayne
Johnson e Kurt Russell. Le riprese del
film si svolgeranno tra New York e Atlanta (Georgia).
Al cinema Scott
Eastwood è apparso in film come Non aprite
quella porta 3D , Fury e La risposta
è nelle stelle, oltre ad aver recitato in tantissimi
film diretti dal padre, come Flags of Our Fathers, Gran
Torino e Invictus.
Prossimamente lo vedremo nell’atteso cinecomic Suicide Squad di David Ayer, in
Snowden di Oliver Stone, nel thriller
Overdrive e nel nuovo film da regista di
Ben Affleck, Live by Night.
Ricordiamo che Fast and
Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019,
mentre Fast and Furious 10
uscirà il 2 aprile 2020.
Secondo le maggiori religioni
abramitiche, come ad esempio l’ebraismo o il cristianesimo, esiste
un solo Dio, creatore dell’universo e di ogni cosa al mondo. Nel
culto pagano la prospettiva invece cambia radicalmente,
innanzitutto esistono molteplici Dei e non sono esterni o superiori
rispetto al mondo in cui viviamo, anzi è il mondo stesso a essere
formato da Dei e ogni soggetto che opera nel mondo è un Dio. A metà
strada fra l’umano e il divino si annidano però i
demoni, spiriti intermediari delle due dimensioni che non
sempre sono piegati al bene. Quando queste tre forze si allineano e
si incontrano, accadono esperienze come The Neon
Demon, nelle quali solo Dei che tutto creano come
Nicolas Winding Refn possono sacrificare comuni
mortali ai Demoni di turno, potendo poi tornare a raccontarlo con
lucidità e freddezza, con quel coraggio e quella noncuranza di chi
sa con certezza di rimanere intaccato, impunito, pur rompendo ogni
limite.
The Neon Demon, il nuovo film
di Nicolas Winding Refn
Il nuovo
lavorodel regista danese è infatti una
cronaca esagerata di ciò che muove l’oscuro mondo della moda, un
terreno talmente minato che un solo passo fuori posto può
significare saltare in aria, o peggio finire nell’ombra, diventare
fantasmi invisibili. Jesse (una
Elle Fanning incredibilmente matura e straordinaria)
non possiede nessun particolare talento, non sa ballare, non sa
cantare, tantomeno recitare, l’unica cosa che possiede è un fascino
irresistibile, dei capelli angelici e degli occhi azzurri come il
cielo al mattino, insieme alla più pura ingenuità tipica
dell’adolescenza.
Il suo volto non ha mai conosciuto
il bisturi del chirurgo plastico, così come ogni altra parte del
suo corpo, e nell’ambiente una bellezza incontaminata, limpida,
vergine, rappresenta l’utopia, la meta finale e irraggiungibile. In
The Neon Demon Attorno a lei, negli asettici studi
fotografici di Hollywood, nei locali notturni, nei camerini caotici
e nei palazzi principeschi dove il glamour si nutre a riflettori
spenti, tutto è artificiale, costruito, ogni zigomo, ogni
lineamento è plasmato secondo i versi della Bibbia dell’apparire,
che le giovani modelle recitano a menadito in ogni momento
propizio.
Strane cose di cui
vantarsi, direbbe qualcuno, eppure là fuori piovono bombe dal
cielo, fioccano coltellate alle spalle, gorgogliano invidie e
gelosie dagli scarichi dei bagni, ruggiscono bestie feroci nelle
stanze d’albergo, non si scappa dal Demone della fama, che
presto o tardi si mostra in qualche specchio, compiaciuto. Esso ha
sempre fame, gronda costantemente schiuma dalla bocca e brama solo
primizie; per nutrire il suo ego è disposto a deturpare,
stritolare, soffocare, divorare, dissacrare, non esiste limite.
Come per Nicolas Winding Refn, che per onorare il
suo sacrificio è pronto a disturbare anche i morti, a ingurgitare
le loro viscere, a vomitare i loro pochi resti.
Tutto nel rispetto assoluto dei
suoi riti tradizionali, come la perfezione stilistica, la simmetria
da orgasmo, la musica assordante e sublime del maestro
Cliff Martinez, perché la bellezza non è
tutto, è la sola cosa che importa. Ogni sua immagine è un atto
di moda, di magnificenza e incanto, esattamente come i protagonisti
e gli eventi del mondo famelico che racconta, perché per essere
risputati da un Demone e tornare a raccontarlo bisogna prima
lasciarsi ingoiare. Bisogna perdere il controllo delle mani, delle
inibizioni, del senso morale, prestarsi alla più becera imitazione
della realtà, in modo che ogni parola abbia la giusta potenza, ogni
critica il corretto traguardo. Solo così l’illusione finale
raggiunge la sua forma, solo così l’arte si fa arte; a perdere è
proprio la verità, più animalesca di qualsiasi raffigurazione.