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George R.R. Martin dice di avere in cantiere 3 serie animate su Game of Thrones

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Ispirato da una recente proiezione della serie animata di NetflixBlue Eye Samurai“, il creatore di “Game of ThronesGeorge R. R. Martin ha scritto un nuovo post sul suo blog elogiando il lavoro di Amber Noizumi e Michael Green. E mentre era in vena di condivisioni, Martin ha deciso di dare notizie sulle sue stesse aspirazioni di animazione.

Blue Eye Samurai è una cosa tutta sua, ed è magnifica“, ha scritto Martin. “Anche se di solito non guardate l’animazione, provatelo. È fantastico. Se vi piace il mio materiale, credo che lo adorerete”.

Lo scrittore si è poi soffermato sul suo lavoro attuale. “Si dà il caso che io e la HBO abbiamo i nostri progetti di animazione, ambientati nel mondo di ‘Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song Of Ice & Fire)’. Nessuno di essi ha ancora ottenuto il via libera, ma credo che siamo vicini a fare il passo successivo con un paio di essi“.

Su quali progetti lavora George R.R. Martin ?

Il padre di Westeros ha rivelato che in precedenza aveva quattro progetti di serie animate in fase di sviluppo con la HBO. Variety ha dato la notizia della serie animata di “Game of Thrones” già nel 2021, e Martin si è spinto oltre rivelando che erano state create diverse writers room, sceneggiature e bozze, ma purtroppo due dei quattro progetti sono stati “accantonati“, come ha detto Martin.

Mentre continua a lavorare sui due progetti animati rimanenti, Martin ha anche dato la notizia che anche la serie Sea Snake, annunciata in precedenza, passerà ad un prodotto di animazione.

Abbiamo spostato ‘Nine Voyages’, la nostra serie sui leggendari viaggi del Serpente di Mare, dal live action all’animazione. Una mossa che appoggio pienamente. I vincoli di budget avrebbero probabilmente reso proibitiva una versione in live action, visto che metà della serie si svolge in mare e che è necessario creare un porto diverso ogni settimana, da Driftmark a Lys, alle Isole Basilisco, a Volantis, a Qarth, a… e così via. C’è un mondo intero là fuori. E abbiamo molte più possibilità di mostrarlo con l’animazione. Quindi ora abbiamo tre progetti di animazione in corso“.

I nomi e le trame delle misteriose due serie animate rimangono ancora segreti. Da anni si parla di numerosi progetti di spin.off di “Game of Thrones“, da “Fondo delle pulci” alla serie “10.000 navi”. Lo scorso aprile, abbiamo dato la notizia che un prequel sulla conquista di Westeros da parte di Aegon I Targaryen era in fase di sviluppo e che la serie “A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight“. Se una di queste trame possa essere il suddetto show animato di cui parla Martin, solo il tempo ce lo dirà.

George R.R. Martin a chi ha paura che muoia prima di finire il suo lavoro: “Fa***lo”

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La risposta è eloquente e precisa, e non lascia dubbi sullo stato d’animo di George R.R. Martin in merito alle impazienze e alle preoccupazioni dei fan della sua saga che hanno paura che lo scrittore 65enne muoia prima di terminare il lavoro. “Fa***lo a queste persone!” con tanto di dedica in foto

martin

“Trovo abbastanza offensivo, francamente, quando la gente comincia a speculare sulla mia morte o sul mio stato di salute.”

Nella lunga intervista rilasciata a Elsewhere, Martin ha raccontato che non cambierà il suo processo di scrittura a causa delle richieste dei fan: George R.R. Martin“Non so cosa posso farci, non posso scrivere una parola alla volta. Ho 65 anni e scrivo dal 1971. Conosco i miei metodi di lavoro. Non scrivo quando viaggio, quando sono in albergo, in volo o in treno. Lavoro solo a casa, quando ho un blocco di tempo bello grande e ininterrotto durante il quale posso perdermi nel mio lavoro. E questo metodo ha funzionato per tutta la mia vita. Non lo cambierò solo perchè un gruppo di persone è troppo impaziente di aspettare il prossimo libro.”Il caro zio Martin è sembrato piuttosto categorico, soprattutto perchè ha anche parlato di tutto il tempo che gli prta via la serie tv Game of Thrones, le ospitate, i giochi e tutto ciò che ruota intorno a Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. E sinceramente non proviamo a contrariarlo: il suo lavoro ha dato tutti questi bei frutti proprio perchè è stato svolto con metodo.Fonte: EW

George R. R. Martin: “Il sesto libro avrà più morti, più tradimenti e più matrimoni”

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George R.R. MartinGeorge R. R. Martin ha dichiarato a Entertainment Weekly che il suo prossimo romanzo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, The Winds of Winter, avrà “più morti, più tradimenti e più matrimoni“, il che equivale a dire che il sesto romanzo della saga letteraria divenuta una serie tv di enorme successo (Game of Thrones) sarà pieno zeppo di morti, di tradimenti e di morti, considerando come vanno a finire ultimamente i matrimoni nei Sette Regni.

L’apparenza schiva e riservata dello scrittore si sta lentamente sgretolando, lasciando spazio ad un uomo sadico e divertito dal vedere il suo pubblico soffrire. Quello che però è innegabile merito di George R. R. Martin è che non risparmia nulla, e le sue opere, per quanto calate in un mondo in cui esistono draghi, zombi, profezie e divinità rosse, sono di un realismo disarmante.

Non sappiamo ancora quando uscirà il sesto romanzo, ma sul sito di EW potrete trovare qualche altra dichiarazione dello scrittore che però potrebbe contenere i famigerati spoiler.

George R. R. Martin si dice stufo dei villain della Marvel

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George R. R. Martin si dice stufo dei villain della Marvel

George R. R. Martin, il terrore della carta stampata, il quale sta lavorando (si spera incessantemente) al sesto libro della saga de Le cronache del ghiaccio e del fuoco, si è detto stufo dei nemici della Marvel “che hanno gli stessi poteri dei supereroi”. E scrive chiaramente in un post sul suo blog che “voglio più film in cui i supereroi e i villain hanno diversi poteri. Questo rende l’azione molto più interessante”.

Lo scrittore commenta le recensioni entusiaste per Ant-Man dicendo “l’hanno considerato il miglio film Marvel mai realizzato, ed è proprio lì, forse solo secondo a Spieder-Man 2 di Raimi” e “mi è piaciuto di più dei due The Avengers, più dei due Thor, più del secondo e del terzo Iron-Man anche se il primo mi è piaciuto molto”.

“C’è un sacco di azione [in Ant-Man], ma non così tanta da travolgere la trama e i personaggi, che era il mio problema con The Avengers 2… e quello precedente, a pensarci bene” ha scritto George R. R. Martin “un film di supereroi ha bisogno di una congrua parte di botte e robe saltate in aria, naturalmente,  ma il film funziona meglio quando ciò sta per accadere alle persone che realmente conosciamo e che ci stanno a cuore”. E questo Martin lo sa fare molto bene, vero?

Fonte: The Hollywood Reporter

George R. R. Martin rivela un importante aggiornamento sulla serie The Hedge Knight

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Si può mai soffrire per il successo? Questo potrebbe essere il caso dello scrittore George R.R. Martin. Da quando la HBO ha deciso di adattare la sua serie di romanzi, A Song of Ice and Fire, nella serie televisiva Il trono di Spade (Game of Thrones), tutto è cambiato radicalmente per Martin. Oltre a dover contribuire allo sviluppo di una delle più grandi serie televisive di tutti i tempi, l’autore ha anche dovuto contribuire alle conversazioni riguardanti molteplici spin-off negli anni successivi. Con l’avvicinarsi della seconda stagione della House of Dragon, possiamo guardare alle altre storie che emergeranno da Westeros. A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight è destinato a diventare il secondo spinoff della serie originale della HBO e Martin ha offerto un aggiornamento sulla produzione.

Sul suo sito web Not a Blog, Martin ha dichiarato che le audizioni per la serie sono per lo più terminate e che le cose si stanno muovendo senza intoppi. “Le cose stanno procedendo bene con il nostro spinoff Dunk & Egg, l’adattamento della HBO della mia novella The Hedge Knight“, ha esordito Martin. “La maggior parte dei provini – non tutti, ma la maggior parte – sono stati fatti e dovremmo essere in grado di annunciare a breve altri membri del cast. Abbiamo il nostro Tanselle, Steely Pate, Baelor Breakspear, la Tempesta Ridente, un paio di Fossoway, Aerion Brightflame (boo, hiss), il Principe Maekar e gli altri”, ha detto. E ha aggiunto: “Le liste sono in costruzione su Ashford Meadow. Mi hanno detto che hanno appena avuto la prima lettura a tavolino e che è andata benissimo“.

L’autore ha anche rivelato che A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight ha ottenuto il suo regista, dicendo: “Abbiamo anche il nostro regista: Owen Harris, un formidabile regista britannico i cui crediti includono la regia di “San Junipero”, il mio episodio preferito di sempre di Black Mirror. Owen dirigerà tre dei nostri sei episodi“.

I venti d’inverno stanno finalmente soffiando, si spera

Nel suo post, Martin conferma anche che “Il Cavaliere della Siepe sarà molto più breve di Game of Thrones o House of the Dragon, con un tono molto diverso… ma è ancora Westeros, quindi nessuno è veramente al sicuro“. Aggiunge poi che se l’imminente prequel dovesse avere successo, ne seguiranno altri. “Ira Parker e il suo team stanno facendo un ottimo lavoro. Spero di poter visitare le riprese a luglio, quando passerò da Belfast mentre vado alla Worldcon di Glasgow“, scrive. “La serie debutterà l’anno prossimo… e se avrà successo, seguiranno La spada giurata e Il cavaliere misterioso”.

Martin, tuttavia, riserva la notizia migliore per ultima, informando il suo pubblico che spera di terminare l’ultimo romanzo della serie di A Song of Ice and Fire, The Winds of Winter. Aggiungendo al suo post, Martin ha detto: “Per allora spero di aver finito altre storie di Dunk & Egg (sì, dopo aver finito The Winds of Winter)“.

La parte relativa a The Winds of Winter sicuramente entusiasmerà molti lettori, visto che è in lavorazione dal 2011. All’epoca, Martin aveva suggerito che il libro sarebbe stato pronto in tre anni, ma ovviamente non si è concretizzato. Con oltre 1000 pagine scritte e diverse centinaia ancora da scrivere, speriamo che Martin riesca a concludere questa volta. Per quanto riguarda l’imminente prequel, A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight, si tratta di un prequel della serie originale, Game of Thrones, che verrà adattato dalla novella The Tales of Dunk and Egg di Martin del 1998. Peter Claffey e Dexter Sol Ansell interpreteranno rispettivamente Ser Duncan l’Alto e Egg.

A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight è previsto per la fine del 2025. Nel frattempo, torneremo a Westeros quest’estate quando House of the Dragon debutterà con la sua seconda stagione su HBO e Max il 16 giugno.

George Nolfi e la crisi di Cuba: One minute to Midnight

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George Nolfi dopo aver concluso la supervisione per Andrew Knauer in The Last Stand per la regia di Jee-woon Kim, l’ex sceneggiatore di The Bourne Ultimatum e Ocean’s Twelve

George Miller: una distribuzione in streaming sarebbe “molto dolorosa”

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George Miller, il regista premio Oscar per Mad Max: Fury Road del 2015, afferma che sarebbe molto doloroso per lui se i suoi film venissero distribuiti direttamente su una piattaforma di streaming.

C’è poco da discutere sul fatto che i film di Mad Max – e in particolare Fury Road – siano notevolmente migliori visti su grande schermo. La spettacolare narrazione visiva di Fury Road potrebbe essere considerata sopra le righe, talvolta, ma è anche esattamente ciò che ha reso il film così coinvolgente e divertente da guardare. In un’epoca in cui i servizi di streaming in abbonamento sono diventati la norma, un film spettacolo come Fury Road è stato ancora in grado di convincere le persone che la gita al cinema valeva la pena. Purtroppo, come se il modello di uscita cinematografica non stesse già soffrendo, la pandemia di Covid-19 ha reso difficile, a volte addirittura impossibile, vedere i film nelle sale.

Three Thousand Years of Longing, il trailer del nuovo film di George Miller

Miller insiste sulla necessità che il pubblico viva i suoi film prima di tutto nei cinema. Con il suo ultimo film, il selvaggio fantasy drammatico Three Thousand Years of Longing, recentemente presentato fuori concorso al Festival di Cannes 75, Miller ha parlato dell’importanza dell’uscita nelle sale. Come molte delle maggiori uscite di questa estate, Three Thousand Years of Longing uscirà esclusivamente nei cinema. Come ha detto a Variety, una distribuzione in streaming sarebbe stata “molto dolorosa” per lui:

“Sarebbe molto doloroso sapere che il tuo film verrà visto per la prima volta in streaming. C’è un impegno che non possono cambiare. La MGM lo distribuirà alla fine di agosto in 2.000 sale. Non c’è stato alcun accordo che la MGM abbia fatto per lo streaming del film. In questo momento, sarà un’uscita in sala. Vederlo in quel cinema [il Palais], con quel suono, quel gruppo di persone e conoscere ogni piccolo lavoro che ci mettiamo dentro, sarà possibile anche per il pubblico”.

Basato sul racconto del 1994 “The Djinn in the Nightingale’s Eye” dello scrittore inglese A. S. Byatt, Three Thousand Years of Longing vede Tilda Swinton nei panni di Alithea, una brillante studiosa che incontra un Djinn (Idris Elba) imprigionato in un’urna. Nel corso di una lunga conversazione in una stanza d’albergo a Istanbul, il Djinn stringe un accordo con Alithea per esaudire i suoi tre desideri se lei lo aiuta a ottenere la sua libertà. I desideri di Alithea si traducono in salti nel tempo di vent’anni, mentre trai due si sviluppano sentimenti inaspettati.

George Miller: il prossimo film non è il sequel di Mad Max, ecco i dettagli

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George Miller è al lavoro su un nuovo film, ma non si tratta del sequel di Mad Max: Fury Road, come molti avevano sperato. Il regista si dedicherà a Three Thousand Years of Longing. Secondo Deadline, Miller dirigerà il film originale, con quel titolo, firmando lui stesso la sceneggiatura. I dettagli della trama sono ancora sconosciuti, ma ci si aspetta che la produzione cominci ad un certo punto nel 2019.

Un altro report proveniente da THR invece aggiunge che Idris Elba e Tilda Swinton sono stati scelti per essere i volti del film. Sulla base del fatto che si dice che al centro del film ci sia una storia d’amore, è probabile che Elba e Swinton interpretino i due ruoli dei protagonisti innamorati, ma non abbiamo ancora conferma di quella che è solo una supposizione. A ben vedere, non ci sono dettagli su nessuno dei due personaggi, per cui ci potrebbero essere smentite su quanto detto prima.

Con le prime indiscrezioni sul film, che riferiscono che  Three Thousand Years of Longing è “di portata epica“, significa che Miller dovrebbe essere occupato con questo film per un po’. Questo lascia molto poco spazio agli annunciati sequel di Mad Max: Fury Road, almeno per i prossimi anni. Miller è attualmente ancora coinvolto in una causa legale con Warner Bros. per i guadagni di Fury Road, pratica che sta ostacolando lo sviluppo degli altri capitoli del franchise.

Gli interpreti principali, Tom Hardy e Charlize Theron, sono entusiasti di tornare, ma fino a quando non si risolverà la situazione, Mad Max continuerà a stare in una situazione di stallo. Di conseguenza, George Miller ha deciso di creare qualcosa di nuovo e, si spera, di più semplice da portare sullo schermo. Non è stata fissata alcuna data d’uscita, ma se la produzione comincerà nel 2019, il 2020 potrebbe essere probabile.

Fonte: Deadline e THR

George Miller svela le caratteristiche del prossimo prequel di Mad Max: Fury Road

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Sempre un passo avanti, il creatore dell’universo di Mad Max, George Miller, afferma di essere già pronto per almeno un’altra storia tratta dalla terra desolata e distopica. L’ultimo film del regista, Furiosa: A Mad Max Saga, potrebbe non accendere i motori e sfrecciare nei cinema fino a venerdì 24 maggio, ma Miller afferma che lui e i suoi collaboratori sono già pronti con un’idea per quello che potrebbe essere il prossimo capitolo del franchise. Durante un’intervista con Steve Weintraub di Collider prima di recarsi al Festival di Cannes, dove il film è stato presentato in anteprima mondiale la scorsa settimana, Miller ha parlato della prossima storia che vuole raccontare.

Il regista ha rivelato che il processo creativo per portare Furiosa: A Mad Max Saga sul grande schermo ha comportato la creazione di un retroscena non solo su Furiosa (che si vedrà nel prossimo film), ma anche su dove si trovava Max prima degli eventi della produzione del 2015 guidata da Charlize Theron e Tom Hardy. Con un deciso “Sì, lo sappiamo“, quando gli è stato chiesto se il team avesse qualche idea potenziale per le puntate future, Miller ha spiegato:

Principalmente perché per raccontare la storia di Fury Road, che si svolge in un lasso di tempo molto compresso, si potrebbe sostenere che il primo atto di Fury Road e l’ultimo atto si svolgano quasi in tempo reale nell’arco di tre giorni per raccontare la storia in corsa. Raccogliendo tutti i retroscena e le spiegazioni lungo il percorso, tutti coloro che hanno lavorato al film – non solo le macchine, ma anche tutti i progettisti, tutti i costruttori di oggetti, tutti – hanno dovuto comprendere a fondo i retroscena perché fossero coerenti.

Quindi, abbiamo dovuto scrivere la storia di Furiosa e dei 18 anni, a quanto pare, prima di incontrarla in Fury Road. Abbiamo anche dovuto scrivere la storia dell’anno di Max nell’anno precedente a quello in cui lo incontriamo in Fury Road. Quindi, abbiamo quella storia. L’abbiamo scritta come una novella, io e Nico Lathouris, e questa è la storia che dobbiamo ancora raccontare“.

Come si lega “Furiosa: A Mad Max Saga” a “Mad Max: Fury Road”?

Come ha detto Miller, il film prequel che arriverà nelle sale questo fine settimana darà al pubblico un’idea di ciò che il personaggio reso famoso dalla Charlize Theron stava facendo in tutti quegli anni prima di fuggire con cinque delle mogli di Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne) in cerca di un ritorno al Luogo Verde. Con Anya Taylor-Joy nel ruolo della cattiva protagonista, il film farà luce su quando e come Furiosa è stata rapita, contenuta, ha perso un braccio, ha ottenuto un sostituto robotico ed è finita nella Cittadella. L’attrice recita al fianco di Chris Hemsworth, che interpreta il cattivo Dementus nell’ultimo adrenalinico progetto di Miller. Scoprite tutto quello che c’è da sapere su Furiosa: A Mad Max Saga nella nostra recensione.

George Miller sul sequel di Mad Max e i film sui supereroi

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Mad Max Fury Road è stato uno dei film più visti e apprezzati dell’anno. I fan sono ora in attesa di notizie su un sequel, così TotalFilm ha intervistato il regista George Miller.

Miller è rimasto con la bocca cucita sui dettagli del sequel, ma ha rivelato di avere già pronte un sacco di storie tra cui scegliere. Questo grazie al lavoro e al tempo dedicato a Mad Max Fury Road. “Abbiamo speso tanto tempo a lavorare sulle backstories che inavvertitamente abbiamo scritto altre due storie”, ha spiegato Miller.

Miller non si è limitato a questo. Ha anche parlato della possibilità di lavorare a un film sui supereroi. Ecco l’intervista:

“Dipende interamente dalla storia”, dice Miller. “Sono interessato all’universo dei supereroi, perché sono l’equivalente del mondo greco e dei romani.”

Fonte: gamesradar

George Miller su Man of Steel 2

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George Miller su Man of Steel 2

La possibilità che George Miller, regista dello straordinario Mad Max: Fury Road, potesse girare Man of Steel 2 aveva fatto letteralmente girare la testa ai fan della DC Comics. Ma ora è lo stesso Miller, durante un’intervista a Digital Spy, a confermare che non sarà alla guida del sequel de L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder.

Miller ammette di aver incontrato la Warner Bros. per dirigere il cinecomic targato DC, ma ora – e alla luce del fatto che il progetto Justice League Mortal non è andato in porto questa possibilità appare più remota. “Spero che il mio prossimo film sia piccolo, senza effetti speciali e con pochi stuntmen”, ha aggiunto George Miller, evidentemente provato dalla lunga e complessa produzione di Mad Max: Fury Road.

Fonte: Collider

George Miller su Furiosa: “Abbiamo finito il film solo due settimane e mezzo fa”

George Miller sta preparando il prossimo Mad Max

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George Miller sta preparando il prossimo Mad Max

Per tutti quelli che stavano per perdere le speranze, non temete: George Miller ha dichiarato che è già in fase di preparazione con il prossimo film di Mad Max, dopo il travolgente successo di Mad Max: Fury Road.

Il regista è al lavoro su Three Thousand Years of Longing che avrà come protagonisti Idris Elba e Tilda Swinton, ma intanto, nonostante la differenza tra un progetto e l’altro, ha confermato di non aver ancora completato la sua saga post-apocalittica e che sta già lavorando al progetto:

Non ho chiuso con la storia di Mad Max e penso che si debba essere un multi-tasker, ci sarà certamente un altro Mad Max dopo questo film. Stiamo preparando anche quello (…) Si tratta di una questione interessante l’idea di lavorare a più progetti contemporaneamente. Ne parlo con altri colleghi e penso che per quanto mi riguarda quando stai lavorando su un progetto alle volte vieni distratto e ti concentri su un’altra cosa, come se fosse una vacanza creativa poter distogliere brevemente l’attenzione. Aiuta a raggiungere l’obiettivo perché ogni volta hai un approccio fresco a ciò a cui stai lavorando e pensi ‘Pensavo di essere impegnato in questo lavoro, ma ora non è così’“.

Mad Max: Tom Hardy spera ancora in un nuovo film

Mad Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci nomination), il film con Charlize Theron e Tom Hardy è certamente uno dei migliori film degli ultimi dieci anni.

George Miller rivela le ragioni dietro i litigi tra Tom Hardy e Charlize Theron sul set di Mad Max: Fury Road

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Non è un segreto che Tom Hardy e Charlize Theron si siano scontrati sul set di Mad Max: Fury Road di George Miller del 2015. Tuttavia, ci sono da tempo rapporti contrastanti sul motivo esatto per cui gli attori hanno faticato ad andare d’accordo.

L’approccio metodologico di Hardy nell’interpretare Max Rockatansky potrebbe essere stato un punto controverso, così come lo è stato il suo frequente ritardo sul set. Ciò ha provocato un acceso confronto che ha visto Theron chiamare il suo co-protagonista un “fottuto stronzo” prima di affrontarlo; la conseguenza di ciò è stata che la vincitrice dell’Oscar ha chiesto di avere sempre una produttrice a portata di mano.

Da allora entrambi hanno ammesso i rispettivi sbagli, con Hardy che dichiarato che avrebbe potuto e dovuto fare di più per promuovere un rapporto di lavoro più sano con la sua co-protagonista.

Realizzare quel film non è certo stato un processo facile, comunque, e solo il tempo dirà se si sono verificati problemi simili sul set di Furiosa: A Mad Max Saga (che, da quello che possiamo dire, ha avuto una produzione molto più fluida). Parlando con The Telegraph (tramite SFFGazette.com) del prequel, George Miller ha riflettuto sugli scontri tra Hardy e Theron durante la realizzazione di Mad Max: Fury Road.

“Erano semplicemente due artisti molto diversi”, ricorda George Miller. “Tom ha un difetto ma anche una brillantezza che ne deriva, e qualunque cosa gli stesse succedendo in quel momento, doveva essere convinto a uscire dalla sua roulotte.” “Considerando che Charlize era incredibilmente disciplinata – una ballerina di formazione, raccontato con la precisione della sua performance – e sempre la prima sul set.”

Anche l’avversione di Theron per la polvere era un problema, spingendo Miller ad assicurarle che le salviette detergenti sarebbero state a portata di mano quando necessario. “Ma lei ha detto: ‘No, te lo dico perché posso usarlo'”, spiega. “E poi ogni mattina, dopo essersi vestita e truccata, usciva e si rotolava nella terra.”

“Sono un ottimista, quindi ho visto il loro comportamento come uno specchio dei loro personaggi, dove hanno dovuto imparare a cooperare per garantire la sopravvivenza reciproca.” Anche così, aggiunge, “Non ci sono scuse per questo, e penso che ci sia la tendenza in questo settore a usare le grandi performance come giustificazione per altri disagi che potrebbero essere evitati”.

Né Theron né Hardy riprenderanno i rispettivi ruoli in Furiosa, con Anya Taylor-Joy che interverrà per interpretare il personaggio del titolo nella sua versione più giovane. Per quanto riguarda la comparsa o meno di Max, puoi trovare i dettagli qui.

Furiosa: A Mad Max Saga, quello che sappiamo sul film

In Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Taylor-Joy ha rivelato che il film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

George Miller offre aggiornamenti sui film del franchise di Mad Max dopo Furiosa

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Il franchise di Mad Max è diventato un gigante nel mondo del cinema, portando gli spettatori in una corsa selvaggia attraverso un mondo post-apocalittico. Alla fine di questo mese, arriverà finalmente un nuovo capitolo: Furiosa: A Mad Max Saga, un nuovo prequel incentrato sulle origini dell’Imperatrice Furiosa (Anya Taylor-Joy). In una recente intervista con Entertainment Weekly, George Miller, ideatore del franchise, ha anticipato che in Furiosa ci sarà un breve cameo di Max Rockatansky e della sua iconica auto, l’Interceptor, per ricordare al pubblico la cronologia del franchise.

Nel fare ciò che abbiamo fatto nella preparazione di Mad Max: Fury Road, abbiamo anche scritto cosa è successo a Max nell’anno precedente a quello in cui lo incontriamo [in quel film]“, ha rivelato Miller. “E mentre ci avviciniamo alla fine di questo film, la cronologia… In pratica, dovevamo capire che Mad Max era in agguato da qualche parte perché sappiamo cosa è successo. Gli sceneggiatori sanno cosa è successo a Mad Max nell’anno precedente, e abbiamo un’intera storia che vorrei fare prima o poi, se ne avrò l’occasione“.

Sembra dunque che Miller abbia altro in serbo per questa saga. Mentre c’è chi si aspetta un sequel di Mad Max: Fury Road, per ora sembra che il regista sia intenzionato ad esplorare aspetti precedenti agli eventi di quel film uscito ormai 9 anni fa. Non resta dunque che attendere di scoprire in che modo Furiosa: A Mad Max Saga verrà accolto per poter provare ad immaginare il futuro del franchise. Se il film si affermasse come un grande successo, c’è da aspettarsi che un nuovo capitolo potrebbe essere realizzato in tempi più brevi, riportando Max Rockatansky al centro della saga.

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Taylor-Joy ha rivelato che il film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

George Miller non dirigerà il sequel de L’uomo d’acciaio

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George Miller non dirigerà il sequel de L’uomo d’acciaio

È di qualche giorno fa la notizia che George Miller, reduce dal successo di Mad Max: Fury Road, fosse in lizza per dirigere il sequel de L’Uomo d’Acciaio (Man Of Steel) di Zack Snyder. Tuttavia, secondo il sito Den Of Geek, pare che sì, il regista stia esaminando un progetto DC ma di cosa si tratti ancora non è certo: “dipenderà da quale storia lo interesserà di più, dalla sua visione, dalla disponibilità dei collaboratori.”

Non si esclude Man of Steel 2 ma sembra più probabile che lo studio voglia concentrarsi sulla realizzazione di uno dei numerosi film in lista di produzione e, per ora, abbia altre priorità.

Sulla scia dell’entusiasmo attorno a Ben Affleck nei panni di Batman, la Warner Bros sta già tracciando una trilogia di film incentrati su quel personaggio, e sembra proprio che su Superman si stiano abbassando i riflettori. Cosa finirà per dirigere quindi Miller?

Fonte: Comicbookmovie

George Miller ha rifiutato il live action di Akira

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George Miller ha rifiutato il live action di Akira

Parlando con Yahoo, il regista George Miller ha confermato che la Warner Bros lo voleva coinvolto nell’adattamento cinematografico in live action di Akira. “Se ne è parlato, ma io ho così tante cose che voglio fare che non posso aver tempo per tutto”.

George-Miller-Qualcuno però ha insinuato che il regista avesse rifiutato la regia di Akira perché il suo Mad Max tanto acclamato è ispirato proprio all’anime giapponese.

“Io non so da dove viene questa voce. Sono un grande fan dell’anime e leggo anche qualche manga anche se non in giapponese, ma mi piace l’estetica. Quindi Akira è senza dubbio un film che mi è piaciuto ma non ha avuto una diretta influenza su Mad Max“.

Al momento il film di Akira procede la sua produzione, mentre alla sceneggiatura è stato confermato Marco Ramirez (Daredevil, Sons of Anarchy).

Fonte: Yahoo

George Miller disposto a dirigere Thor 5: “Lavorerei con Chris Hemsworth su qualsiasi cosa”

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Dopo aver diretto due film Thor di fila, il regista Taika Waititi ha dichiarato di aver chiuso con il franchise, aprendo la porta a un altro regista se i Marvel Studios e Kevin Feige vorranno realizzare un altro film Thor. Come sappiamo, sembrano essere in corso delle conversazioni riguardo Thor 5, che dovrebbe concludere l’avventura da solista del personaggio. Ad oggi, però, non c’è nulla di certo e non si sa neanche chi potrebbe dirigere tale progetto. Dato questo ruolo vacante, c’è chi si è chiesto se non potrebbe essere George Miller ad assumere tale compito.

Al regista, attualmente impegnato nella promozione di Furiosa: A Mad Max Saga – nel quale ha diretto proprio Chris Hemsworth – è stato dunque chiesto se prenderebbe in considerazione la possibilità di riunirsi con l’attore in Thor 5. Senza pensarci troppo, il regista ha dichiarato a Comicbook.com che: “Lavorerei con Chris su qualsiasi cosa. Lo farei davvero. È un attore meraviglioso. Ha una gamma completa di tutte le abilità“, ha detto Miller. “Voglio dire, devi essere atletico, fisicamente”.

Ma devi essere anche atletico dal punto di vista emotivo e intellettuale per affrontare questi ruoli molto complessi, in ultima analisi, qualsiasi ruolo. Quindi, sono stato molto fortunato con tutto il mio cast e in particolare nel modo in cui Anya e Chris si sono abbinati. Soprattutto verso la fine del mese”.

A meno di sorprese in Deadpool & Wolverine, la prossima apparizione di Thor è molto probabilmente in Avengers 5 e/o Avengers: Secret Wars. Dato che i Marvel Studios chiuderanno la Saga del Multiverso nei prossimi anni, dare il via alla prossima fase di film con un film di Thor in solitaria sarebbe un’opzione alquanto sicura, specialmente così da offrire al personaggio una degna conclusione dopo il deludente quarto film.

George Miller dirige Furiosa: A Mad Max Saga

In Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Taylor-Joy ha rivelato che il film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

George Miller dirigerà un film DC Comics?

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Secondo alcune indiscrezioni George Miller, acclamato per il suo ultimo film, Mad Max: Fury Road, potrebbe presto dirigere un film DC Comics. Il regista, come è noto, è stato visto qualche mese fa sul set di Suicide Squad. Da quel momento sono partite le speculazioni, seppur nessun annuncio sia ancora arrivato da Warner Bros.

Dopo Mad Max: Fury Road molti appassionati di fumetti sarebbero entusiasti dell’idea, e sembra che anche Warner Bros lo sia. Nessun indizio sul possibile film, anche se The Flash, Shazam!, Green Lantern Corps e Cyborg sono per ora ancora senza un regista. Per ora abbiamo soltanto alcuni tweet, in attesa di capire se davvero vedremo George Miller dietro la macchina da presa per un film DC:

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Fonte: CBM

George Michael: muore a 53 anni il fondatore degli Wham

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Si è spento all’età di 53 anni George Michael, fondatore ed ex frontman degli Wham. A darne notizia ufficiale, via BBC, è stato il Thames Valley Police, che ha riferito che alle 13.42 ora locale è stata chiamata un’ambulanza d’urgenza a Goring nell’Oxfordshire.

Morto George Michael

L’agente della star ha diffuso ils eguente comunicato:

È con grande tristezza che confermiamo che il nostro amato figlio, fratello e amico George è morto pacificamente a casa sua nel giorno di Natale. La famiglia chiede che venga rispettata la privacy in questo momento difficile e commovente. Non verranno rilasciati altri commenti in questa fase.

Le cause della morte non sono ancora chiare ma si è parlato (THR) di arresto cardiaco, mentre TMZ riporta che il cantante non era malato.

Nonostante non abbia mai partecipato fisicamente a un film, George Michael è stato una colonna sonora costante nel mondo del cinema. L’ultimo contributo di Michael al cinema è stato Careless Whisper, nella divertente scena finale di Deadpool.

George Michael a lavoro sul documentario Freedom

Il sito ufficiale di George Michael riportava, a novembre, che il cantante era di nuovo a lavoro “per rifinire il suo documentario ‘Freedom’, trovando materiale d’archivio incredibile e mai visto prima e girando alcune interviste esclusive per il film che verrà trasmesso nel 2017”.

George MacKay: 10 cose che non sai sull’attore

George MacKay: 10 cose che non sai sull’attore

Il giovane attore George MacKay ha in pochi anni partecipato ad alcuni celebri film, che gli hanno permesso di dimostrare la sua versatilità e le sue doti attoriali. Apprezzato da critica e pubblico, MacKay è ad oggi uno dei nomi su cui puntare per il futuro dell’industria, capace di regalare interpretazioni commoventi e di grande intensità. Per i suoi ruoli, inoltre, ha ricevuto importanti candidature a prestigiosi premi, il che conferma l’attenzione rivolta nei suoi confronti da parte degli esperti del settore.

Ecco 10 cose che non sai di George MacKay.

George MacKay: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 2003 con un ruolo nel film Peter Pan. Successivamente recita nel film Defiance – I giorni del coraggio (2008) e in Ragazzi miei (2009), che gli permette di raggiungere una buona notorietà. Prende poi parte ai film Come vivo ora (2013), Sunshine on Leith (2013), Pride (2014), Captain Fantastic (2016), El Secreto de Marrowbone (2017), Ophelia (2018), Where Hands Touch (2018) e 1917 (2019), con cui raggiunge ulteriore fama recitando accanto ad attori del calibro di Andrew Scott, Colin Firth e Benedict Cumberbatch. Nel 2019 recita anche nel film True History of the Kelly Gang.

2. Ha recitato in una popolare mini serie TV. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie televisive come Johnny and the Bomb (2006), Tsunami – Il giorno dopo (2006) e The Outcast (2015), l’attore diventa popolare recitando il ruolo di Bill Turcotte nella mini serie 22.11.63 (2016), tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King e con protagonista l’attore James Franco.

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George MacKay non è su Instagram

3. Non ha un account personale. L’attore non possiede un profilo sul social network Instagram, preferendo mantenere la propria vita privata lontana dai riflettori che questo inevitabilmente porta con sé. È possibile tuttavia trovare diverse fan page dedicate all’attore, dove è possibile trovare le sue ultime foto e aggiornamenti riguardo i suoi progetti da interprete.

George MacKay e Saoirse Ronan

4. Ha avuto una relazione con la celebre attrice. Nel 2013 MacKay conosce l’attrice Saoirse Ronan sul set del film Come vivo ora, dove interpretano due giovani innamorati. I due attori finiscono infine con l’instaurare una vera relazione sentimentale, confermata poi anche dal regista del film, il quale fu entusiasta della cosa poiché ciò portava ulteriore verità al loro rapporto nel film. Successivamente la loro relazione terminò, ma i due rimasero in buoni rapporti.

George MacKay in Peter Pan

5. Ha ricevuto una lunga preparazione. Nel suo film d’esordio, Peter Pan, l’attore interpreta uno dei celebri bimbi sperduti, per la precisione Ricciolino. Per essere pronto al ruolo MacKay, insieme ai suoi compagni di set, ha ricevuto un lungo addestramento nel combattimento con le spade e in particolare su come dar vita nel miglior modo possibile alle numerose coreografie delle scene di battaglia.

6. Ha continuato gli studi durante le riprese. Al momento delle riprese del film MacKay aveva solo dieci anni. Per questo motivo, mentre recitava nel film, l’attore ha continuato a ricevere un’istruzione, così da non rimanere indietro con i programmi scolastici. Allo stesso tempo, poiché le riprese si svolgevano in Australia, MacKay ebbe la possibilità durante le pause di prendere lezioni di nuoto per vedere dal vivo la Grande Barriera Corallina.

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George MacKay in 1917

7. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Per il suo ruolo del soldato Schofield nel film candidato agli Oscar 1917, MacKay è stato nominato come miglior attore ai Satellite Awards, e ha inoltre ricevuto premi al Festival di Santa Barbara e dal London Critics Circle Film Awards.

8. Si è dovuto sottoporre a diversi mesi di prove. Per poter realizzare il film con una serie di lunghi piani sequenza, il regista Sam Mendes ha richiesto agli attori dei lunghi periodi di prova. In quanto protagonista, MacKay ha così partecipato ad oltre sei mesi di prove, al fine di imparare perfettamente ogni dettaglio, battuta o movimento richiesto ai fini della riuscita delle riprese.

George MacKay in Captain Fantastic

9. Si è preparato fisicamente per il ruolo. Nel film Captain Fantastic, l’attore ricopre il ruolo di Bodevan, figlio maggiore del protagonista. Questi è solito fare esercizi di yoga, e per comprendere e riuscire al meglio in tale pratica l’attore si è sottoposto ad esercizi a riguardo per circa quattro ore al giorno.

George MacKay: età e altezza

10. George MacKay è nato a Londra, in Inghilterra, il 13 marzo 1992. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

George Lucas: l’esilarante video intervista “vorrei essere Jar Jar Binks”

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E’ un inedito e divertente George Lucas quello protagonista di una video intervista speciale per Vanity Fair nel quale il regista si confessa e parla di molti argomenti caldi come l’aver abbandonato la sua saga Star Wars, ma soprattutto quale personaggio vorrebbe essere dell’Universo creato, sentite la sua risposta. Insieme a lui l’attuale regista JJ Abrams che porterà al cinema Star Wars Il Risveglio della Forza.

Star Wars il Risveglio della Forza: 50 milioni di dollari di prevendita!

Kylo Ren minaccioso nella nuova immagine di Star Wars il Risveglio della Forza

George Lucas: “Gli Oscar sono solo politica”

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Altre polemiche a seguito delle nomination agli Oscar di quest’anno. Proprio oggi George Lucas, durante un’ intervista rilasciata al programma CBS This Morning, ha dichiarato: “Si tratta di una campagna politica. Non ha niente a che vedere con la ricerca artistica“.

66ème Festival de Venise (Mostra)

Lucas stava rispondendo ad una domanda del conduttore Gayle  King riguardo al fatto che non via sia stato tra i nominati nessun candidato di colore; a parere del regista un vero e proprio affronto nei confronti degli attori neri, nello specifico alla performance di David Oyelowo in Selma.

Lucas ha aggiunto in riferimento ai membri dell’ Academy: “Perchè scegliamo persone che non propendono verso i più brillanti e talentuosi che abbiamo nel paese?! È tutta politica… e credo che ciò sia un dolore per tutti“.

Il regista di Star Wars, apparso nello show di stamattina per promuovere il suo nuovo film d’animazione Strange Magic, ha dichiarato di non essere  un membro dell’Academy a causa delle numerose polemiche che sembrano circondare continuamente l’istituto americano.

Fonte: HollywoodReporter

George Lucas voleva realizzare Star Wars VII

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George Lucas voleva realizzare Star Wars VII

In una recente intervista con USA Today, George Lucas ha parlato nuovamente di Star Wars Il risveglio della forza. Il creatore della nota saga ha rivelato che nei suoi piani originali c’era l’idea di dirigere Star Wars VII, rilasciarlo nel maggio del 2015 e poi venderlo. Lucas ha spiegato:

“E’ stato meglio per me tirarmi fuori dal progetto sin dall’inizio. Il tempo per me è importante più dei soldi – ha dichiarato Lucas in merito alla scelta di vendere alla Disney – e fare un nuovo Star Wars mi avrebbe portato via troppo tempo”. 

Il regista conclude dicendo:“L’unica cosa che mi dispiaceva è che ogni volta che vedevo la navicella avvicinarsi allo schermo non rimanevo a bocca aperta, perché sapevo che dietro tutto c’ero io. Adesso potrò finalmente godermi lo spettacolo”.

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Star Wars il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015, in Italia il 5 gennaio 2016, con un cast che include il ritorno di Mark HamillHarrison FordCarrie FisherMark Hamill,Anthony DanielsPeter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam pilotaOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie e Max von Sydow.

Fonte

George Lucas sulla critica che i film di Star Wars siano “con soli uomini bianchi”: “La maggior parte sono alieni!”

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Come riportato da Variety, George Lucas ha parlato apertamente delle critiche rivolte ai film di “Star Wars” durante una conversazione tenutasi al Festival di Cannes, dove gli è stata consegnata la Palma d’oro onoraria. Parlando del successo del franchise, Lucas ha infatti riflettuto su alcuni dei commenti negativi che ha ricevuto nel corso degli anni. “Dicevano: ‘Sono tutti uomini bianchi’”, ha detto il regista parlando di criticava i film. “La maggior parte delle persone sono alieni! L’idea è che si dovrebbero accettare le persone per quello che sono, che siano grandi e pelose o che siano verdi o altro. L’idea è che tutte le persone sono uguali”.

Lucas ha poi affermato che gli unici esseri dell’universo di “Star Wars” ad essere discriminati sono i robot. “Era un modo per dire che la gente discrimina sempre qualcosa e prima o poi succederà anche con i robot”, ha detto. “Voglio dire, in realtà stiamo già iniziando con l’IA, dicendo: ‘Beh, non possiamo fidarci di quei robot’”. Per quanto riguarda la questione razziale, Lucas ha detto: “Nel primo c’erano alcuni tunisini che erano scuri, e nel secondo avevo Billy Williams, e nei [prequel], che sono stati anche criticati, avevo Sam Jackson. Non era un furfante come Lando. Era uno dei migliori Jedi”.

Lucas ha anche risposto alle critiche sulla rappresentazione delle donne nei film di “Star Wars”, dicendo: “Chi pensate che siano gli eroi in queste storie? Cosa pensate che fosse la Principessa Leila? Lei è il capo della ribellione. È lei che prende questo ragazzino che non sa nulla e questo ragazzo sbruffone che non sa fare nulla e cerca di salvare la ribellione con questi pagliacci… Ed è la stessa cosa con la Regina Amidala”. Ha continuato: “Non si può mettere una donna in pantaloni e aspettarsi che sia un’eroina. Possono indossare abiti, possono indossare quello che vogliono. È il loro cervello e la loro capacità di pensare, pianificare ed essere logistici. Ecco cos’è l’eroe”.

George Lucas riceve la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes

Lucas, come anticipato, è presente a Cannes per ricevere la Palma d’Oro onoraria, che gli sarà consegnata sabato durante la cerimonia di chiusura del festival. “Il Festival di Cannes ha sempre occupato un posto speciale nel mio cuore”, ha dichiarato Lucas in un comunicato quando è stata annunciato che avrebbe ricevuto la Palma d’onore. “Sono rimasto sorpreso ed euforico quando il mio primo film, ‘THX-1138’, è stato selezionato per essere proiettato in un nuovo programma per registi esordienti chiamato Quinzaine des Réalisateurs. Da allora sono tornato al Festival in molte occasioni, in diverse vesti, come sceneggiatore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo speciale riconoscimento che significa molto per me”.

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George Lucas sui film di Star Wars della Disney: “Molte delle idee dell’originale sono andate perse”

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Il regista George Lucas è stato premiato al 77° Festival di Cannes con una Palma d’Oro onoraria per il suo contributo al cinema. L’ideatore di Star Wars ha inoltre avuto modo di raccontarsi durante un’ampia discussione sulla sua vita nel mondo del cinema. “Non eravamo davvero interessati a fare soldi, eravamo interessati a fare film”, ha detto Lucas, parlando della sua prima carriera. Ha raccontato di essere stato mentore di Francis Ford Coppola – la cui ultima epopea, Megalopolis (qui la recensione), è stata presentata in anteprima a Cannes quest’anno.

Ha raccontato come ha lottato per ottenere la realizzazione di American Graffiti, per soli 750.000 dollari, e poi come ha dovuto lottare contro lo studio, la Universal Artists, per portare il film nelle sale. I dirigenti dello studio volevano abbandonare il progetto, interpretato da una folla di sconosciuti dell’epoca, tra cui Ron Howard, Cindy Williams, Richard Dreyfus e Harrison Ford, prima che una serie di proiezioni di prova davanti a folle urlanti – “Era come un concerto rock”, ricorda Lucas – li convincesse a fare un tentativo nelle sale. Il film, uscito in poche sale, guadagnò 115 milioni di dollari negli Stati Uniti.

Il film attirò anche l’attenzione di Allan Ladd Jr, allora capo della produzione della Fox, che avvicinò Lucas dopo una proiezione e gli disse, ha ricordato il regista: “Hai altri film? E io risposi: “Beh, ho questa specie di fantasy fantascientifico, un film folle in stile anni ’30, con cani che guidano astronavi”. E lui disse: ‘Lo farò. Farò tutto quello che vuoi’… e mi ha assunto e il resto è storia”. Lucas ha poi anche difeso la sua decisione di tornare indietro e “ripulire” la sua trilogia originale, utilizzando la nuova tecnologia digitale per far apparire il film come aveva sempre voluto.

George Lucas sulla critica che i film di Star Wars siano “con soli uomini bianchi”: “La maggior parte sono alieni!”

Proprio parlando di Star Wars, Lucas ha affermato che con i nuovi film realizzati dopo la vendita della Lucasfilm alla Disney nel 2012 (per 4,05 miliardi di dollari), i nuovi capi aziendali hanno sbagliato molte cose. “Io ero quello che sapeva davvero cosa fosse Star Wars… che conosceva davvero questo mondo, perché c’è molto in esso. La Forza, per esempio, nessuno la capiva“, ha detto. “Quando hanno iniziato a farne altri, dopo che ho venduto la società, molte delle idee che c’erano nell’originale sono andate perse. Ma è così che vanno le cose. Se rinunci, rinunci”.

George Lucas sarà nominato Leggenda Disney

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Il Disney Legends Awards è stato istituito 28 anni fa dalla Walt Disney Company, nel 1987, e si svolge tutti gli anni nell’ambito di una memorabile Expo di 3 giorni. Quest’anno venerdì 14 Agosto, in occasione dell’Expo D23 ad Anaheim, riceveranno il titolo di “Leggenda Disney” il creatore di Star Wars George Lucas, e altri 7 amati contributors della grande famiglia Disney. Il premio verrà consegnato durante una cerimonia con speciali performances musicali presentata dal presidente Disney Bob Iger che ha affermato: “Il Disney Legend Award è il nostro riconoscimento più alto, e siamo onorati di premiare queste otto personalità che hanno contribuito al successo della nostra famiglia: la passione che hanno messo nel loro lavoro ha reso felice il nostro pubblico e gli ha permesso di conquistare un posto nella storia Disney”.

Gli otto premiati sono:

GEORGE BODENHEIMER, che in 33 anni di carriera è passato da portalettere della compagnia a Presidente Esecutivo della ESPN.

ANDREAS DEJA, grande animatore conosciuto e apprezzato specialmente per i suoi pittoreschi cattivi (Gastone in La Bella e La Bestia, Jafar in Aladdin, Scar in Il Re Leone).

EYVIND EARLE, uno dei migliori artisti Disney, noto illustartore, ha curato gli sfondi per Lilli e Il Vagabondo, Peter Pan ed è noto specialmente per il suo capolavoro La Bella Addormentata.

DANNY ELFMAN, noto compositore che ritroviamo spesso in collaborazioni nei film di Tim Burton.

GEORGE LUCAS, che con i film di Star Wars è diventato uno dei registi di maggior successo di tutti i tempi. Il suo primo progetto per la Disney fu Captain EO, del 1986, con Michael Jackson e diretto da Francis Ford Coppola. Da sue idee sono nati anche lo Star Tour  e l’Indiana Jones Adventure a Disneyland, così come l’Indiana Jones Epic Stunt Spectacular agli Studios Disney di Hollywood, Indiana Jones et le Temple du Péril a Disneyland Paris, e i due blockbuster Le attrazioni di Indiana Jones Adventure a DisneylandTokyo DisneySea.

SUSAN LUCCI, la Erica Kane della soap ABC All My Children per 41 anni, che le ha portato ben 21 Emmy come Miglior Attrice, oltre a svariati altri riconoscimenti tra cui una stella sulla Walk of Fame.

JULIE REIHM CASALETTO, da guida turistica ad Ambasciatrice Disney nel 1965 per aiutare Walt che non riusciva più a gestire tutte le sue apparizioni pubbliche.

CARSON VAN OSTEN, artista che ha portato i personaggi Disney nel mondo dei media per trent’anni, disegnando tra gli altri il logo di Mickey Mouse per il 50° e 60° anniversario Disney e il logo dei Walt Disney Studios.

Fonte: Comingsoon.net

George Lucas risponde a Martin Scorsese riguardo i film Marvel e il concetto di “cinema”

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Nel 2019, il regista Martin Scorsese ha aperto un vaso di Pandora quando ha deciso di dichiarare che i film di supereroi non sono “cinema”. Negli ultimi cinque anni, innumerevoli scrittori, registi e attori hanno reagito ai suoi commenti, mentre molti altri – come Francis Ford Coppola – si sono stretti intorno a Scorsese e hanno concordato con la sua valutazione. In quale campo si colloca il leggendario creatore di Star Wars, George Lucas?

Nel corso di un’intervista condotta a Cannes, dove ha ricevuto la Palma d’oro onoraria, a Lucas è stato chiesto cosa ne pensasse della critica di Scorsese ai film di supereroi. “Guardi. Il cinema è l’arte dell’immagine in movimento“, ha risposto. “Se l’immagine si muove, allora è cinema. Credo che Marty abbia cambiato un po’ idea”. Lucas ha poi cambiato marcia per parlare di come è stato il pioniere del cinema digitale e del fatto che molti registi, tra cui Scorsese, erano inizialmente convinti che stesse facendo la cosa sbagliata.

Sebbene Lucas si sia fermato a non condividere i suoi pensieri sui film della Marvel (affermando che “se le immagini sono film, allora è cinema” può essere o meno eloquente), ha offerto una valutazione senza mezzi termini dell’attuale produzione di Hollywood in un’altra parte della conversazione. “Le storie che raccontano sono solo vecchi film”, ha detto. “Facciamo un sequel, facciamo un’altra versione di questo film”, non c’è un pensiero originale. I grandi studios non hanno immaginazione”.

Tuttavia, chi sperava che Lucas, che ha ideato anche la saga di Indiana Jones, si mettesse dietro la macchina da presa per raddrizzare la situazione, rimarrà probabilmente deluso. “No, mi sono ritirato”, ha confermato. “L’ultimo che ho fatto come produttore è stato un film chiamato Strange Magic, che è un film d’animazione. Quindi stavo facendo i film che volevo fare piuttosto che… mi finanziavo da solo e avevo il mio studio. Sto costruendo un museo a Los Angeles. Mi tiene molto occupato”.

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George Lucas riceverà la Palma d’oro alla carriera a Cannes 2024

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George Lucas riceverà la Palma d’oro alla carriera a Cannes 2024

Leggenda di Hollywood, il regista, sceneggiatore e produttore George Lucas riceverà la Palma d’oro alla carriera sabato 25 maggio, in occasione della cerimonia di chiusura del 77esimo Festival di Cannes 2024.

Alla sola menzione del suo nome si illumina un’intera sezione della Settima Arte e si sentono alcune indimenticabili note musicali (di John Williams!). Inseparabile dalle saghe di Star Wars e Indiana Jones, George Lucas ha regalato per sempre ai film di successo una storia illustre e al pubblico di tutto il mondo un piacere senza eguali.

“Il Festival di Cannes ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Sono rimasto sorpreso ed euforico quando il mio primo film, THX-1138, è stato selezionato per essere proiettato in un nuovo programma per registi esordienti chiamato Quinzaine des Réalisateurs. Da allora, sono tornato al festival in molte occasioni in vari ruoli come scrittore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo riconoscimento speciale che significa molto per me.”

La Palma d’Oro Onoraria gli sarà consegnata sul palco del Grand Théâtre Lumière durante la Cerimonia di Chiusura sabato 25 maggio 2024. Il Festival di Cannes è lieto di rendere omaggio a una delle più grandi figure del cinema contemporaneo, un uomo dalla carriera straordinaria, che unisce grande spettacolo e innovazione, mitologia e modernità, cinefilia e tecnologia.

La cerimonia di chiusura del 77° Festival di Cannes 2024 si terrà la sera del 25 maggio. Camille Cottin fungerà da maestro di cerimonia.

George Lucas resuscita i morti!

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L’attore e regista comico Mel Smith ha rivelato che George Lucas, con il quale  ha collaborato per Benvenuti a Radioland, sta lavorando ad un progetto particolare: il recupero dei diritti sulle immagini di molte star defunte, onde poterle ricreare digitalmente in un film nel quale reciterebbero accanto ad attori in carne e ossa.